FRUITBOOKMAGAZINE
LA ROBOTICA DIVENTA PROTAGONISTA
Dove? Sia nei campi di raccolta, sia dentro le centrali ortofrutticole. I robot non si stancano, non fanno errori, non vanno in malattia e non fanno scioperi. Sostituiscono la manodopera nei lavori usuranti e ripetitivi, tagliando i costi
N.39 l MAGGIO 2022 l
IDEE TENDENZE MERCATI BUSINESS
ELNATHEDITORE
N.39 l MAGGIO 2022 l TRIMESTRALE
Editoriale
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Eugenio Felice
La globalizzazione è finita?
Fosse comuni a Bucha, in Ucraina
âLâinvasione russa dellâUcraina ha messo fine alla globalizzazione come lâabbiamo sperimentata negli ultimi 30 anniâ. Questo è quanto ha scritto il 23 marzo Larry Fink, il fondatore di BlackRock, la piĂš grande societĂ di investimento al mondo con sede a New York, nella sua lettera agli azionisti. è la conseguenza di tre eventi: prima Donald Trump che ha destabilizzato i commerci mondiali con la bandiera âAmerica Firstâ, poi il Covid-19 che ha impresso unâaccelerazione allâeconomia digitale gettando le fondamenta per cambiamenti sistemici; infine è arrivato lâattacco della Russia allâUcraina, lâevento piĂš traumatico, âperchĂŠ oltre a mostrarci civili europei uccisi per strada, ha anche scardinato quel poco che restava della globalizzazioneâ, commenta Mario Platero sulle colonne di La Repubblica, nellâedizione del 28 marzo. Del resto la globalizzazione, intesa come consumo smodato e irresponsabile delle risorse del pianeta era arrivato a un livello fuori da ogni etica. Come si può riempire un carrello di vestiti e pagarli pochi euro come succede da Primark
senza immaginare che, alla fine, qualcuno il conto lo paga? Ci va bene spendere 1.300 euro per lâultimo iPhone ma poi non siamo disposti a spendere piĂš di 69 centesimi per mezzo kg di pasta o 99 centesimi per un kg di mele? Le bollette energetiche di inizio anno ci hanno svegliato e fatto capire che è ora di fare acquisti piĂš consapevoli: compriamo di meno, ma compriamo pagando il giusto. I prezzi alle stelle dei noli marittimi, hanno reso molto meno conveniente esportare oltremare, soprattutto nelle Amel N.39 l MAGGIO 2022
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riche e in Asia. Quindi le banane e gli ananas, certo, continueranno ad arrivare, auspichiamo con prezzi rispettosi di comunitĂ ed ecosistemi, ma le copiose esportazioni di kiwi italiani in Asia di alcuni anni fa forse rimarranno solo un ricordo. âSi sta profilando un mondo fatto a blocchi - scrive sempre Mario Platero - di gruppi di Paesi in concorrenza tra loro, un multipolarismo competitivo che difficilmente si trasformerĂ , in tempi brevi, in cooperazioneâ. Come dire: sarĂ sempre piĂš difficile aprire nuovi mercati, concentriamoci su quelli su cui siamo giĂ presenti, a partire da quelli vicini. In questa difesa del Pianeta, un ruolo determinante giocano gli agricoltori. Un ruolo che però va riconosciuto, anche nel prezzo. âLe aziende agricole hanno assorbito per lungo tempo i progressivi incrementi di costi, stringendo i denti e sopportando fin troppo i capricci dei mercatiâ, ci riferisce Luigi Noro, presidente di Apo Scaligera. âI mercati sono sempre piĂš esigenti in termini di qualitĂ , packaging, servizi. Tutto ciò non può essere garantito con prezzi uguali o minori al passato. Il peso dei costi andrebbe quanto meno condiviso con tutti gli attori della filiera. PerchĂŠ una sostenibilitĂ a 360 gradi prevede anche che ci sia un reddito soddisfacente per tuttiâ.
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controeditoriale
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Eugenio Felice
Shock energetico e caro prezzi Un estate con meno meloni 12
Meloni e angurie, quella che si sta per aprire è una campagna ricca di incognite per i produttori italiani, stretti nella morsa dei rincari delle materie prime, i cui costi sono esplosi giĂ dallo scorso autunno, a cui si è aggiunto lo shock energetico e di approvvigionamento causato dal conflitto russo-ucraino. Alcuni principali player del comparto, nello sconforto di fronte ai costi di produzione piĂš che raddoppiati, in alcuni casi triplicati, hanno annunciato una riduzione nella programmazione dei trapianti per la stagione estiva 2022, al fine di ottimizzare i costi investendo sulla qualitĂ del prodotto, piĂš che sulla quantitĂ . Questo anche in considerazione di una incertezza che aleggia anche sui consumi, con le famiglie italiane strette anchâesse nella morsa del carovita. âOP Francescon ha pianificato una riduzione delle superfici investite a melone, parliamo in media di un 10% in meno di trapiantiâ, ci ha rivelato Bruno Francescon, presidente dellâOrganizzazione di produttori di Rodigo (Mn), parte a sua volta di AOP Mantuafruit, che oggi è una delle realtĂ leader in Italia per i meloni e le angurie di qualitĂ . âLa maggior parte dei nostri soci conferitori ha diminuito le superfici, chi del 5%, chi del 15%, per una media appunto del 10%â, precisa. La riduzione di superfici per la stagione estiva 2022 riguarda anche Perla Nera, lâanguria midi senza semi a buccia scura della societĂ consortile Perla Nera, di cui fanno parte anche le aziende partner Peviani e OP la Mongolfiera e di cui Francescon è presidente. FRUITBOOKMAGAZINE
âLa riduzione dei nuovi impianti è un processo avviato giĂ dallo scorso autunno (perchĂŠ come da prassi i terreni vengono preparati prima dellâinverno, ndr), quando si stava giĂ delineando una situazione complessa sul fronte dellâaumento dei costi delle materie prime e della logistica - spiega Bruno Francescon -. Le cose poi durante lâinverno sono peggiorate e sono letteralmente deflagrate nei primi mesi dellâanno, con aumenti spropositati dellâenergia e del gasolio, sia quello agricolo che quello industriale, senza contare lâaumento dei prezzi degli imballaggi, cresciuti circa del 40%â. âSiamo veramente molto preoccupati di fronte a questi aumenti dei costi di produzione, che si traducono anche in tanti centesimi al chilo in piĂš sul prodotto finaleâ, è lo sfogo del presidente di OP Francescon, che sottolinea come sia ancora difficile quantificare questi aumenti in quanto sono in continua variazione, non câè una stabilitĂ . âMai come questâanno è necessario consolidare le partnership con la GDO e lavorare in sinergia facendo programmazioneâ, sottolinea Alessio Orlandi, direttore commerciale di AOP Mantuafruit. âGiĂ oggi gli ordini sono a 60-80 giorni, occorre fare programmi a medio-lungo termine: senza pianificazione, per ovvi motivi, non si può lavorareâ. âIn questo senso - continua a proposito dei rapporti con i buyer - andremo a privilegiare quei clienti con cui è giĂ in essere un rapporto di fiducia e di collaborazioneâ. Ci sarĂ poco spazio quindi per prezzi selvaggi: âChi va allâarrembaggio e vuole fare leva sulle offerte shock, questâanno sarĂ in difficoltĂ a reperire il prodotto da mettere sui banchiâ.
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PAG. EDITORIALE LA GLOBALIZZAZIONE Ă FINITA?
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12 CONTROEDITORIALE SHOCK ENERGETICO E CARO PREZZI UNâESTATE CON MENO MELONI IMMAGINI
CONTENUTI
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24 BUONE NOTIZIE ORTOROMI INGAGGIA LA PELLEGRINI PER PROMUOVERE IL âBENESSEREâ 26 MARKETING ITALIANI SEMPRE PIĂ FLEXITARIANI ATTRATTI DA TUTTO CIĂ CHE Ă GREEN 28 LA NOTIZIA UNIFRUTTI (E ORANFRIZER) PASSANO ALLA HOLDING DI ABU DHABI ADQ 30 SCENARI CARTON PACK PASSA NELLE MANI DELLA LONDINESE A&M CAPITAL 34 PRIVATE LABEL CONAD, QUASI UN ARTICOLO SU TRE Ă VENDUTO A PROPRIO MARCHIO 36 TRASFORMATO PESTOOD DI PLANET FARMS, PESTO CON BASILICO DA VERTICAL FARM 38 AZIENDE SANTâORSOLA, BILANCIO DA RECORD CRESCE LA GAMMA RESIDUO ZERO 40 CRONACA SALVI, GRAVE INCENDIO DISTRUGGE IL MAGAZZINO CJO DI EBOLI (SA) 42 PACKAGING SORMAPAPER, LA VERTBAG 100% IN CELLULOSA, IN SCENA A BERLINO 46 FIERE TORNA INTERPOMA, LâUNICA FIERA DEDICATA UNICAMENTE ALLA MELA 48 ECCELLENZE PORTENTO, IL POMODORO TOP DAL GUSTO AUTENTICO FIRMATO GANDINI 50 IL LIBRO BODY POSITIVITY: LA DIETA META CURA FORMA FISICA E MENTALE 52 NEURONEWS NUDGE MARKETING, SPINTA GENTILE A UN CONSUMO PIĂ SOSTENIBILE 54 INSIDER MELE, ALLEANZA TRA SFT E VOG? KĂSSLER: ÂŤSOLO BUON VICINATOÂť 56 INNOVAZIONE CON HM CLAUSE MELONI SEMPRE BUONI, A âOTTIMA CONSERVAZIONEâ 62 PRODOTTI PEDON SVELA A CIBUS LE ZUPPE GIĂ PRONTE, PRATICHE E GUSTOSE MENS SANA 64 ALLERGIE, INTOLLERANZE, SENSIBILITĂ LâIMPORTANZA DELLâALIMENTAZIONE PANORAMA
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iFRESH
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72 / SAMBOA, LE MELE 66 / FRUIT LOGISTICA, DI QUALITĂ TOP, TRE CONSIDERAZIONI A FIERA CONCLUSA
76 / UNA CORRETTA 78 / ECCO GLI ESTRATTI CLASSIFICAZIONE EQUIVALE DIMMIDISĂ LIMITED EDITION
A PIĂ SOSTENIBILITĂ
CHINOTTO E CEDRATA
80 / DELOITTE TOP 250: 86 / CULTIVA, BOSCOLO: COME SI STA MUOVENDO ÂŤLA CARBON NEUTRALITY LA GDO MONDIALE?
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ÂŤRACCOLTE MATUREÂť
ENTRO CINQUE ANNIÂť
FRUITBOOKMAGAZINE
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ELNATHEDITORE Direttore responsabile Eugenio Felice Hanno collaborato: Valentina Bonazza, Salvo Garipoli, Irene Forte, Alice Gelmetti, Massimiliano Lollis, Vanessa Righetti, Giancarlo Sbressa, Matteo Sgaravato, Marco Zanardi
92 / APO SCALIGERA, 96 / NICOFRUTTA, FRAGOLE SOSTENIBILI DAL PRIMA AZIENDA A OTTENERE VIVAIO ALLA TAVOLA
LA BANDIERA BLU
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Redazione e PubblicitĂ Via Poiano 53 37029 - San Pietro in Cariano (Vr) Tel. 045.6837296 redazione@fruitbookmagazine.it adver@fruitbookmagazine.it Abbonamenti Spedizione in abbonamento postale Abbonamento Italia: 50,00 euro abbonamenti@fruitbookmagazine.it Graphic designer Marco Fogliatti Fotolito CianoMagenta Stampa Color Art Spa - Via Industriale 24/26 25050 - Rodengo Saiano (Bs) Carta Magno Volume - 115 gr - Sappi 100% biodegradabile e riciclabile Tiratura numero maggio 2022: 8.000 copie
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Le botteghe Ponte a Greve (Fi) 31 marzo 2022 Dopo lâincendio dello scorso 3 giugno, ha riaperto al pubblico il supermercato Unicoop Firenze a Ponte a Greve. Moltissime le novitĂ , a partire dallo spazio verde allâingresso fino al punto di ristoro. I reparti sono presentati sotto forma di botteghe, su una superficie che è cresciuta a 4.000 metri quadrati.
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Dubai vs Milano Dubai, 15 febbraio 2022 Si sono esibiti anche i Coldplay a Expo 2020 Dubai, per promuovere convivenza e sostenibilitĂ . Oltre a un gran numero di colleghi dello showbiz internazionale. Nonostante il Covid e la guerra, il primo expo del Medio Oriente è stato capace di attirare 24 milioni di visitatori, 1,5 in piĂš rispetto allâExpo di Milano. Chapeau.
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Nuova normalitĂ ? Berlino, 6 aprile 2022 Dopo un anno di stop dovuto al Covid, è tornata in presenza, ad inizio aprile, la piĂš grande fiera al mondo del settore: Fruit Logistica. Nonostante le ridotte dimensioni, con unâesposizione a -40%, è positivo il giudizio degli operatori. Una fiera dalle dimensioni e dai ritmi piĂš umani, a sorpresa senza mascherine.
buone notizie |
Eugenio Felice
OrtoRomi ingaggia la Pellegrini per promuovere il âbenessereâ 24
Nonostante il calo dei consumi a volume nel primo trimestre del 2022 per lâortofrutta in Italia e tutta lâincertezza derivante dal rincaro delle materie prime e dei costi energetici, con lâaggravante di una guerra che non sappiamo come e quando avrĂ termine, ci sono ancora aziende che investono per promuovere sĂŠ stesse e lâintera categoria. è il caso di OrtoRomi, che ha ingaggiato la campionessa Federica Pellegrini per promuovere una âscelta di benessereâ OrtoRomi ha annunciato in aprile lâavvio di una partnership con la campionessa olimpica Federica Pellegrini per la campagna multicanale 2022 dal titolo âOrtoRomi, la mia scelta di benessereâ e centrata sul benessere: la mission che la cooperativa persegue ogni giorno, garantendo prodotti di alta qualitĂ , sani, genuini e naturali. La campagna è declinata su radio, social media, stampa, media digitali e punto vendita. âAbbiamo scelto Federica perchĂŠ incarna proprio quei valori di autenticitĂ , semplicitĂ , vicinanza alla natura e determinazione che connotano lâidentitĂ di OrtoRomiâ, ha dichiarato la responsabile marketing Martina Boromello. Con la campagna 2022, la cooperativa OrtoRomi ha lâobiettivo di rafforzare la notorietĂ del FRUITBOOKMAGAZINE
brand trasmettendo lâalta qualitĂ dei prodotti OrtoRomi, alimenti buoni, sani, genuini e naturali la cui filiera rispetta i criteri di sostenibilitĂ - ossia mira a ridurre lâimpatto sullâambiente e lo spreco di risorse - e che contribuiscono al benessere psico-fisico delle persone. âOggi sempre piĂš il consumatore è attento e consapevole nelle scelte dâacquisto in ambito alimentare, e ricerca in modo crescente cibi in grado di contribuire a migliorare il proprio stato di benessere - ha aggiunto Martina Boromello -. Per questo abbiamo fortemente voluto un claim ingaggiante e facile da ricordare che unisse il concetto della âsceltaâ e quello del âbenessereâ. Con freschezza, spontaneitĂ e naturalezza, Federica Pellegrini è protagonista di un accattivante storytelling tematico che ruoterĂ intorno al concetto di benessere a 360°, valorizzando il brand OrtoRomi e le sue tre principali categorie di prodotto: le insalate fresche, gli estratti di frutta e verdura e le zuppe pronte. Un invito vivace e coinvolgente a prendersi cura di sĂŠ, provando le infinite note di sapore di un assortimento ricco, pronto al consumo e diversificato. La campagna è on air sulle principali emittenti radiofoniche italiane, sui social dove anche gli utenti sono invitati a condividere i propri momenti di benessere con lâhashtag #lamiasceltadibenessere e sui media digitali. SarĂ inoltre declinata sulle testate di settore e sulle testate consumer piĂš rilevanti di ambito lifestyle e supportata con attivitĂ specifiche sul punto vendita. l N.39 l MAGGIO 2022
marketing |
Salvo Garipoli*
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In uno scenario caratterizzato da acquisti domestici di ortofrutta che negli ultimi 5 anni registrano valori negativi a volume, non compensati da un incremento a valore, lâannuale indagine di SGMarketing presentata a MarcaFresh ha permesso di rilevare i trend e le sensibilitĂ emergenti sul fronte della domanda, con la conferma di una virata dalle proteine animali al mondo veg Se vi dicessi che il futuro sarĂ allâinsegna dei vegetali, ci credereste? è pari a ben il 30,1% la quota di italiani che nel breve periodo dichiara di voler sostituire nel proprio pasto quotidiano le proteine di origine animale, con frutta, verdura, legumi e derivati. A certificarlo, lâindagine SGMarketing effettuata in modalitĂ CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) su un campione di 1.000 responsabili acquisto e consumatori di ortofrutta, che è riuscita a identificarne il profilo e lâatteggiamento. Mossi dalla convinzione che le dinamiche di mercato inerenti al nostro settore vanno considerate nella logica del regime alimentare nel suo complesso, gli intervistati, in rapporto alle principali categorie del food, rilevano una frequenza di consumo settimanale che pone al vertice frutta e verdura, con piĂš di 18 atti di consumo, seguite dai carboidrati (8 atti di consumo) e dal latte e derivati (circa 6 momenti). Una tendenza questa, che nel futuro prossimo premierĂ sempre di piĂš il valore della âdieta mediterraneaâ, privilegiando leggerezza e benessere, e facendo cosĂŹ registrare andamenti piĂš che positivi per ortofrutta (che arriverĂ a toccare i 20 atti complessivi di consumo), legumi (in crescita da 3,2 atti di consumo a 4,2), carni bianche e pesce, ambedue categorie caratterizzate da quasi 3 atti prospettici. Se entriamo nel merito del mondo flexitariano, urge rilevare come tale FRUITBOOKMAGAZINE
segmento di consumo sia costituito prevalentemente da donne (il 33% del totale campione) e dalle fasce piĂš giovani, minori di 35 anni (36% del totale intervistati) in primis, seguiti da chi ha unâetĂ compresa tra 36 e 45 anni (32%). è interessante sottolineare come i flexitariani penetrino in maniera piĂš che proporzionale il consumo di vegetali, sia nelle connotazioni piĂš tradizionali (98% acquistano ortofrutta sfusa e ben il 78% quella confezionata) che in quelle piĂš innovative, con una propensione ad avvicinarsi alla IV gamma per il 77% (74% media complessiva), ai burger e derivati vegetali per il 45% (37% media), e succhi ed estratti 40% vs 34% del totale campione. Inoltre i flexitariani sono costituiti da consum-attori che fanno della responsabilitĂ sociale, economica e ambientale, driver funzionali al processo di selezione, acquisto e consumo. Ancora, i flexitariani connotano in maniera piĂš rilevante della media degli italiani il valore della sostenibilitĂ per lâortofrutta, ponendo al vertice dellâinteresse la stagionalitĂ , il residuo zero e la riduzione degli sprechi alimentari.
Tutti elementi strategicamente rilevanti per gli operatori del settore che, proprio in questo momento di incertezza sul fronte della gestione dei costi e delle dinamiche negoziali, devono potersi ritrovare, collaborativi e lungimiranti di fronte ad una consapevolezza che ha tutte le parvenze della buona notizia. l N.39 l MAGGIO 2022
*direttore SGMarketing
Italiani sempre piÚ flexitariani attratti da tutto ciò che è green
la notizia |
Giancarlo Sbressa
Unifrutti (e Oranfrizer) passano alla holding di Abu Dhabi ADQ 28
ADQ, societĂ di investimento e holding con sede ad Abu Dhabi, ha acquisito la quota di maggioranza di Unifrutti Group, tra i leader mondiali del settore ortofrutticolo, con piĂš di 14 mila ettari di terreno in Cile, Filippine, Sud Africa, Italia, Spagna e Argentina. Lâinvestimento in Unifrutti andrĂ ad arricchire il portafoglio alimentare e agricolo di ADQ, allo stesso tempo rappresenta un investimento strategico che accelera la strategia di crescita di Unifrutti La societĂ di investimento e holding con sede ad Abu Dhabi ADQ espande il proprio portafoglio agroalimentare acquisendo dagli attuali azionisti una quota di maggioranza di Unifrutti Group, tra i leader mondiali in produzione, approvvigionamento, commercio e distribuzione di frutta e verdura fresca. Lâoperazione accelererĂ la strategia di crescita globale di Unifrutti. Con circa 560 mila tonnellate di frutta fresca venduta ogni anno e piĂš di 14 mila ettari di aziende agricole, Unifrutti opera in piena coesione con lâintera catena di produzione, servendo piĂš di 500 clienti in 50 Paesi. Gil Adotevi, direttore esecutivo per i settori Food and Agriculture di ADQ, ha cosĂŹ commentato: âStiamo sviluppando il nostro portfolio di prodotti alimentari e agricoli con lâobiettivo di generaFRUITBOOKMAGAZINE
re forti rendimenti finanziari, rafforzando al contempo la resilienza alimentare negli Emirati Arabi Uniti. Il nostro investimento in Unifrutti permetterĂ ad ADQ di sviluppare una piattaforma globale dedicata ai prodotti freschi complementare al portfolio giĂ esistente di ADQ, allâinterno della catena di produzione alimentare. Crediamo che il nostro investimento strategico a lungo termine aiuterĂ ad accelerare la prossima fase di crescita di Unifrutti e a rafforzare la sua forte posizione di leader nel settore globale della frutta e verdura frescaâ. Parlando a nome degli azionisti di Unifrutti, le famiglie De Nadai e Mondin hanno commentato: âQuesta acquisizione rappresenta lâinizio di un nuovo capitolo per Unifrutti. Con ADQ cominciamo una nuova fase di crescita del gruppo. Lâesperienza di ADQ nel settore agroalimentare rende la societĂ un partner ideale. Siamo entusiasti di lavorare al loro fianco per cogliere le opportunitĂ commerciali che offre il settore e generare una crescita sostenibileâ. A finire sotto il controllo della holding di Abu Dhabi non è solo Unifrutti, ma anche tutte le societĂ del gruppo, tra cui câè la siciliana Oranfrizer, tra i pricipali protagonisti della frutticoltura siciliana, ambasciatrice dellâarancia rossa nel mondo. l N.39 l MAGGIO 2022
scenari |
Giovanni Turrino
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21 Invest, gruppo di private equity guidato da Alessandro Benetton, ha ceduto Carton Pack, azienda pugliese produttrice di imballaggi per il settore alimentare, in particolare per la frutta e la verdura, alla finanziaria londinese A&M Capital Europe, dopo averla tenuta in portafoglio per circa tre anni e mezzo. Carton Pack rimane saldamente sotto la gestione della famiglia Leone e grazie a questa partnership potrĂ intraprendere una nuova fase di crescita Carton Pack, uno dei principali player italiani nello sviluppo, produzione e fornitura di packaging per lâindustria alimentare, con un focus specifico sulle confezioni ortofrutticole e oltre 50 anni di esperienza nel proprio settore, è passata in mani britanniche. 21 Invest ha annunciato infatti la cessione dellâazienda di packaging barese alla societĂ di private equity londinese A&M Capital Europe. Fondato e guidato da Alessandro Benetton, 21 Invest ha tenuto in portafoglio Carton Pack per circa tre anni e mezzo. Carton Pack nellâultimo periodo ha registrato una forte crescita del fatturato e ha anche completato tre componenti aggiuntivi (uno in Italia, uno in Spagna e uno in Germania) al fine sia di ampliare la propria FRUITBOOKMAGAZINE
gamma di prodotti sia di migliorare la propria impronta internazionale, ha scritto 21 Invest in una nota ufficiale veicolata su LinkedIn. Lâazienda ha completato la sua managerializzazione, con lâassunzione, tra gli altri, di un cfo e di un responsabile delle vendite estere e ha aumentato sostanzialmente la sua forza lavoro che ha raggiunto circa 400 dipendenti nel 2021 (+25%). Carton Pack ha inoltre stretto una partnership con Plastic Bank per la fornitura di âsocial plasticâ, nello specifico r-PET derivante da bottiglie riciclate raccolte nelle zone costiere dei Paesi in via di sviluppo, da persone con difficoltĂ economiche. Alessandro Benetton, fondatore e managing partner di 21 Invest, ha dichiarato: âSono molto soddisfatto dei grandi risultati raggiunti dallâazienda, sia in Italia che allâestero. Abbiamo supportato Carton Pack nel completamento del suo processo di managerializzazione, nellâampliamento della sua impronta geografica e nella focalizzazione su soluzioni di packaging sostenibili. Carton Pack ora è pronta, sotto la guida della famiglia Leone, a perseguire unâulteriore fase di crescita al fianco di Alvarez & Marsal Capital Europeâ. Gianni Leone, amministratore delegato di Carton Pack, ha aggiunto: âGrazie a 21 Invest, Carton Pack ha potuto rafforzare ulteriormente la propria leadership in Italia e ampliare significativamente la propria presenza sui mercati esteri. La nuova partnership ci consentirĂ di completare il percorso di sviluppo e di perseguire ulteriori opportunitĂ di M&Aâ. l N.39 l MAGGIO 2022
Nella foto: un dettaglio dello stand di Carton Pack alla fiera Fruit Logistica 2022
Carton Pack passa nelle mani della londinese A&M Capital
strategie |
Irene Forte
Mele, troppe varietĂ ? Al via il progetto category di Melinda 32
Il Consorzio della Val di Non punta a massimizzare il valore della categoria, semplificando la lettura dello scaffale attraverso la segmentazione della propria gamma in sei cluster che raggruppano mele con caratteristiche comuni e rispondono a specifici bisogni dei consumatori, guidandoli cosĂŹ nel processo di acquisto. Banco di prova, i supermercati del gruppo padovano AlĂŹ Con lâobiettivo di massimizzare il valore della categoria mele e guidare i consumatori nelle loro scelte dâacquisto, aiutandoli ad orientarsi fra le proposte varietali presenti ad oggi in commercio, Melinda ha ideato il suo nuovo progetto di category. LâattivitĂ si ripropone di semplificare la lettura dello scaffale attraverso la suddivisione della gamma di prodotto in sei cluster, ciascuno dei quali contenente mele con caratteristiche comuni. Allâinterno di ogni cluster sono state poi valorizzate le caratteristiche distintive delle singole mele, ognuna in grado di rispondere a specifici bisogni. Alla luce del rapido e continuo ampliarsi del segmento mele e dellâaffollamento del mercato, Melinda propone unâiniziativa in grado di evidenziare il valore aggiunto dei prodotti che compongono il proprio assortimento varietale, puntando
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cosĂŹ a favorire il consumo di questi frutti, con benefici per lâintera filiera. La gamma è stata cosĂŹ segmentata in sei cluster, a cui sono stati attribuite definizioni efficaci ma semplici, altamente user friendly, proprio per facilitare la leggibilitĂ dello scaffale: le classiche, che racchiudono il gusto della tradizione; le fresche, croccanti e ricche di succo; le dolci, con infinite sfumature di dolcezza, croccanti e succose; le biologiche; le edizioni limitate, dedicate ai pionieri del gusto e a target specifici; le rustiche, coltivate in armonia con la natura vicino ai borghi di montagna. In aggiunta, il Consorzio della Val di Non ha creato un posizionamento per ogni singola mela, in modo da guidare i consumatori non solo nella scelta del gruppo di mele, ma anche della varietĂ , mettendo in evidenza le particolaritĂ di ciascuna di esse, in grado di rispondere a specifici bisogni. Il progetto, giĂ presentato ai principali player italiani della GDO, è partito con i punti vendita del gruppo veneto AlĂŹ Supermercati, tra i primi ad appoggiare lâiniziativa, ed è stato declinato attraverso il posizionamento di appositi cartelli che identificano la categoria, la varietĂ e anche tramite etichette sulle confezioni dedicate alle singole tipologie di mela. âAbbiamo trovato molto innovativo lâapproccio di Melinda, che con questa iniziativa si pone dalla parte del consumatore guidandolo nel proprio processo di acquistoâ, ha affermato Giuliano Canella, il responsabile del reparto freschi di AlĂŹ.
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private label |
Irene Forte
Conad, quasi un articolo su tre è venduto a proprio marchio 34
Nel 2021 la marca del distributore Conad ha raggiunto un fatturato di 4,8 miliardi di euro (+5,8% sul 2020) con una quota del 30,7% sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia. Avanzini: âLa marca del distributore gioca un ruolo primario sia nella tutela del potere dâacquisto dei consumatori, sia nel sostegno alla filiera agroalimentare italianaâ. La marca privata Conad è un punto di riferimento per oltre 11 milioni di famiglie I prodotti a marchio Conad, la cui offerta si è negli anni ampliata abbracciando eccellenza, convenienza e innovazione di prodotto, si sono confermati un driver fondamentale di crescita nel 2021, contribuendo a rafforzare la leadership di Conad nel panorama della grande distribuzione italiana. La marca Conad ha infatti conquistato il 30,7% di quota sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia (canale super) con un fatturato pari a 4,8 miliardi di euro, in crescita del 5,8% a valore rispetto al 2020. La marca privata è diventata negli anni un punto di riferimento per oltre 11 milioni di famiglie italiane che scelgono ogni settimana Conad per fare la spesa, grazie anche al paniere di prodotti âBassi e Fissiâ, che dal 2013 offre centinaia di prodotti indispensabili per la vita quoFRUITBOOKMAGAZINE
tidiana a un prezzo ribassato, garantendo un risparmio stimato fino a 1.500 euro a famiglia. La convenienza data da un ottimo rapporto tra qualitĂ e prezzo è una delle linee strategiche di sviluppo adottate dallâinsegna per lâofferta Mdd, insieme allâattenzione alla salute e al benessere del cliente, alla valorizzazione del servizio, al consolidamento dellâofferta premium e allâimpegno per la sostenibilitĂ . La sostenibilitĂ rappresenta unâarea strategica sempre piĂš importante per produttori, distributori e consumatori, alleati nella consapevolezza che sia uno degli asset di successo e di responsabilitĂ , in grado di caratterizzare lâofferta dei prodotti Mdd. âLa marca del distributore gioca un ruolo primario sia nella tutela del potere dâacquisto dei consumatori, sia nel sostegno alla filiera agroalimentare italiana, contribuendo alla definizione di un modello di societĂ sempre piĂš orientato alla sostenibilitĂ ambientale, sociale ed economicaâ ha commentato Francesco Avanzini, direttore generale di Conad. âGrazie ai nostri prodotti a marchio, sosteniamo la produzione del Paese e generiamo valore che redistribuiamo a valle a migliaia di aziende agroalimentari italiane, per la gran parte Pmi. Una sostenibilitĂ che per noi è molto concreta e che può essere attuata solo grazie alla collaborazione di tutti i soggetti che operano nella filiera: agricoltura, industria e distribuzioneâ. Conad si impegna per la massimizzazione degli imballaggi sostenibili nei prodotti della marca privata: ad oggi, il 70% delle oltre 5.200 referenze a marchio Conad presenta un packaging sostenibile - riciclabile o che utilizza materiale proveniente da riciclo, con materiale biodegradabile o compostabile, e con unâottimizzazione delle dimensioni e della grammatura degli imballaggi. l N.39 l MAGGIO 2022
trasformato |
Irene Forte
Pestooh di Planet Farms, pesto con basilico da vertical farm 36
Planet Farms, la piĂš rilevante realtĂ di vertical farming oggi presente in Europa, ha lanciato in aprile il suo primo prodotto trasformato. Si chiama Pestooh ed è un pesto realizzato con basilico, non trattato, coltivato in vertical farm, senza lâutilizzo di pesticidi e disponibile 365 giorni allâanno. Ă disponibile da Esselunga, in packaging in carta certificata FSC: due le referenze proposte con e senza aglio - che contano al loro interno pochissimi ingredienti Planet Farms, leader nel vertical farming, ha lanciato sul mercato il nuovo pesto realizzato con basilico proveniente da agricoltura verticale. Si chiama Pestooh ed è disponibile nei punti vendita di Esselunga. è un prodotto unico, di qualitĂ molto elevata, con proprietĂ organolettiche eccellenti preservate grazie alla velocitĂ di trasformazione del prodotto: solo poche ore e una manciata di chilometri dalla raccolta del basilico alla vaschetta. Inoltre, grazie alla filiera completamente integrata e automatizzata sviluppata da Planet Farms, il basilico, cosĂŹ come le insalate, non deve essere lavato, preservando e mantenendo intatti gli olii essenziali della foglia fino alla trasformazione del prodotto. Il basilico coltivato da Planet Farms, con FRUITBOOKMAGAZINE
un processo sostenibile, fresco tutto lâanno, conferisce a Pestooh un gusto autentico, il gusto del pesto fatto con un basilico da agricoltura verticale, e dalle caratteristiche uniche. Anche il basilico di Pestooh, come tutti gli altri prodotti Planet Farms è coltivato senza lâutilizzo di pesticidi, è disponibile 365 giorni allâanno, indipendentemente dalle condizioni climatiche, grazie ad un processo che consente un enorme risparmio di acqua (-95%) e di suolo (-90%) rispetto allâagricoltura tradizionale in campo aperto. Il basilico di Planet Farms inoltre nasce da un seme non trattato, purissimo. La ricetta di Pestooh, disponibile con e senza aglio, ha solo 6 ingredienti indispensabili, 7 per la versione con aglio: olio extra vergine di oliva, basilico Planet Farms da agricoltura verticale, Parmigiano Reggiano DOP stagionato 12 mesi, Pecorino Romano DOP, pinoli mediterranei, sale, aglio. Pestooh si presenta al consumatore con un pack innovativo e colorato, realizzato in materiale FSC riciclabile nella carta confermando la scelta stilistica e grafica lanciata con le insalate. âI prodotti a marchio Planet Farms esprimono i valori nei quali crediamo fortemente e che sono la base dei nostri processi di coltivazione - hanno commentato Luca Travaglini e Daniele Benatoff, co-founder e co-ceo Planet Farms -. Ci impegniamo ogni giorno per offrire al consumatore un prodotto buono, fresco e attento allâambiente. Il basilico è una delle migliori espressioni della nostra produzione, con un gusto incredibile, valorizzato fin dalla scelta delle semenzeâ. l N.39 l MAGGIO 2022
aziende |
Giancarlo Sbressa
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Il bilancio 2021 di SantâOrsola di Pergine Valsugana (Tn) ha registrato un forte incremento del fatturato, arrivato a 79 milioni di euro (+21,5% rispetto al 2020). Sono cresciuti anche il liquidato ai soci e il patrimonio netto. Lâutile della cooperativa si è attestato a 344 mila euro. Rieletto alla presidenza Silvio Bertoldi, in carica dal 2008. Dopo il mirtillo a residuo zero, in arrivo entro lâestate anche un altro frutto di bosco a residuo zero è un bilancio con i fiocchi quello chiuso a fine 2021 della societĂ cooperativa agricola SantâOrsola di Pergine Valsugana (Tn) nonostante gli effetti pandemici, i ben noti fenomeni climatici avversi della scorsa annata e la concorrenza internazionale sempre piĂš agguerrita.Si tratta del miglior bilancio dellâultimo
decennio. Il fatturato complessivo aziendale del 2021 ha raggiunto i 79 milioni di euro, pari ad un incremento del 21,5 per cento sul 2020. Quello caratteristico del settore piccoli frutti è aumentato del 18 per cento nel medesimo periodo. Tra i fattori che hanno contribuito allâesito positivo FRUITBOOKMAGAZINE
dellâannata - si legge in una nota rilasciata dalla cooperativa - spiccano il coraggio e la fedeltĂ aziendale di tutti i soci che non si sono lasciati scoraggiare dai pur rilevanti aspetti esterni negativi del 2021. Hanno giovato gli effetti positivi generati dalla riorganizzazione completa della cooperativa, ideata negli anni scorsi e in buona parte realizzata. I piĂš significativi sono lâingresso in azienda di nuove risorse umane, il nuovo stabilimento nel Villaggio dei Piccoli Frutti, il rinnovo degli impianti, lâampliamento del mercato, la capacitĂ produttiva di durata annuale, il potenziamento di settori strategici e la capacitĂ di interpretare ed anticipare lâandamento del settore e di reagire di conseguenza. Pur a fronte di un aumento dei costi complessivi pari allâ11 per cento nel 2021, lâincremento del fatturato del settore caratteristico aziendale ha consentito di riservare ai soci una significativa remunerazione, cresciuta del 6,8 per cento rispetto al 2020. Ingente lâincremento del patrimonio netto aziendale passato dagli 8,6 milioni del 2019 a oltre 13 milioni nel 2021, aumento capace di sostenere gli investimenti che seguiranno e le previsioni a lungo termine elaborate da SantâOrsola, tese ad aumentare la produzione e la sua qualitĂ . Lâutile è stato pari a 344 mila euro. Sul fronte dei prodotti, è previsto lâarrivo sul mercato nella primavera 2022 del lampone a residuo zero, che va ad aggiungersi al mirtillo a residuo zero, recentemente premiato come Prodotto dellâAnno. l N.39 l MAGGIO 2022
Nella foto: Silvio Bertoldi e Matteo Bortolini, presidente e direttore di SantâOrsola
SantâOrsola, bilancio da record Cresce la gamma residuo zero
cronaca |
Eugenio Felice
Salvi, grave incendio distrugge il magazzino CJO di Eboli (SA) 40
La sera del 18 marzo un grave incendio ha distrutto il magazzino di Eboli (SA) del Consorzio Jonico Ortofrutticoltori, che fa parte del Gruppo Salvi. Le colonne di fumo nero erano visibili a km di distanza. Le fiamme, che sarebbero partite da un macchinario, sono state alimentate dal vento forte e hanno mandato in fumo centinaia di bins. La struttura, che si trova nella Piana del Sele, lavorava kiwi, fragole, pesche e nettarine. La solidarietĂ di OP Armonia Un grave incendio si è sviluppato nella serata di venerdĂŹ 18 marzo nella zona industriale di Eboli, al confine con Battipaglia, in provincia di Salerno. Lâincendio ha distrutto il magazzino del Consorzio Jonico Ortofrutticoltori - CJO che fa parte del Gruppo Salvi, tra i maggiori operatori italiani del comparto ortofrutticolo. Il fuoco, che secondo gli inquirenti sarebbe stato causato dal corto circuito di un macchinario e non avrebbe natura dolosa, è stato alimentato dal forte vento e ha mandato in fumo centinaia di bins che si trovavano allâinterno del magazzino e fuori nel piazzale. Il rapido intervento dei pompieri non è servito a evitare la quasi completa distruzione del magazzino. La colonna di fumo nero carico di diossine era visibile a kilometri di distanza. Non si sono registrati FRUITBOOKMAGAZINE
feriti. Il magazzino lavorava principalmente kiwi nella stagione invernale, fragole in primavera, pesche e nettarine in estate. Le diossine sprigionate dallâincendio sono classificate come inquinanti altamente tossici. La sera dellâincendio, il Comune di Eboli, sulla sua pagina ufficiale, ha raccomandato alla cittadinanza âmassima allerta e attenzione. Si invita la popolazione a tenere finestre e porte chiuse. Si consiglia anche di evitare, nel raggio di un chilometro, il consumo di verdure e frutta coltivate a cielo aperto. Una comunicazione analoga è stata diffusa dal Comune di Battipaglia. Secondo le prime stime, i danni ammonterebbero a 5 milioni e mezzo di euro. A seconda delle stagioni, nel magazzino lavoravano tra i 50 e le 100 persone. I carabinieri di Eboli hanno acquisito le immagini registrate dalle videocamere dei capannoni vicini: dalle prime analisi, gli inquirenti sembrano escludere la matrice dolosa dellâincendio: dalle immagini sembrerebbe partito tutto da un macchinario per la lavorazione del kiwi, andato in corto circuito. Ipotesi confermata anche da Antonio Costantino, presidente del CJO. Lâazienda, che come dicevamo fa parte del Gruppo Salvi di Ferrara, ha giĂ avviato dei contatti con le istituzioni e i sindacati per tutelare il personale, circa 100 impiegati nellâultimo periodo. Il Consorzio Jonico Ortofrutticoltori ha ricevuto tanta solidarietĂ da altre aziende della zona, anche concorrenti, per poter effettuare alcune lavorazioni come ad esempio quella della fragola, che in questo periodo dellâanno è in piena campagna. è il caso della OP Armonia, che ha messo a disposizione un capannone e una linea di lavorazione, dove un primo gruppo di dipendenti del CJO ha ripreso a lavorare. l N.39 l MAGGIO 2022
packaging |
Eugenio Felice
Sormapaper, la Vertbag 100% in cellulosa, in scena a Berlino 42
Sorma Group si è presentata a Fruit Logistica con uno stand ricco di novitĂ sul fronte del packaging. Tra queste spicca per sostenibilitĂ la Sormapaper Vertbag in cellulosa, certificata FSC, che va ad arricchire la linea plastic free âIn Sorma lavoriamo costantemente alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di nuove soluzioni per rendere sempre piĂš completa la nostra offerta. Ogni nostra scelta è diretta a far convivere efficienza e sostenibilitĂ â. Con queste parole Mario Mercadini, marketing manager di Sorma Group, ha commentato la partecipazione a Fruit Logistica, dove lâazienda romagnola nelle tre giornate di fiera ha presentato diverse novitĂ , a partire dal packaging. è infatti plastic free lâultima evoluzione della Vertbag, la confezione stand-up ad alta visibilitĂ e traspirabilitĂ che ha rivoluzionato il modo di presentare i prodotti ortofrutticoli. La nuova Sormapaper Vertbag unisce tutti i vantaggi del modello originario - ampia superficie di stampa, leggerezza, resistenza e traspirabilitĂ - coniugandoli con materie prime provenienti da fonti rinnovabili e con la possibilitĂ di smaltire correttamente lâintera confezione. Realizzata da una rete tubolare in cellulosa e unâampia banda personalizzabile in carta, la Sormapaper Vertbag è stampata senza utilizzo di solventi, e a favore di colori termoadesivi a base dâacqua. è certificata FSC, il marFRUITBOOKMAGAZINE
chio della gestione forestale responsabile. Questa nuova confezione in carta è compatibile con la stessa confezionatrice Sorma CBR-170 che realizza le classiche Vertbag ed è disponibile in due versioni leggermente diverse in termini di larghezza della banda: Sorma Papervertbag, piĂš larga e adatta a contenere fino a 2 kg di prodotto, e Sormapack, piĂš stretta, consigliata per il mezzo kg. Oltre a questa novitĂ , altri due nuovi modelli della linea Sormapaper vanno ad arricchire ulteriormente la proposta plastic free di Sorma Group: le retine in cellulosa con etichetta in carta FSC e i cestini retinati, ovvero cestini in carta chiusi da una rete in cellulosa, anchâesse con etichetta in carta FSC. I packaging che compongono la linea sono tutti compatibili con le confezionatrici Sorma e non. Realizzate in formati diversi e pensati per rispondere alle diverse esigenze dei confezionatori, si prestano al confezionamento di tutti i prodotti ortofrutticoli: il modello piĂš grande contiene fino a 2 chilogrammi di prodotto. âPer noi la direzione non è solo lavorare a prodotti ecofriendly, ma anche proporre soluzioni concrete e pratiche ha voluto sottolineare Mario Mercadini nel corso della kermesse berlinese -. Dunque soluzioni facilmente smaltibili dal consumatore, adatte per le diverse tipologie di prodotto, compatibili alle macchine in dotazione del confezionatore e con le stesse caratteristiche di robustezza e durabilitĂ per evitare lo spreco alimentareâ. l N.39 l MAGGIO 2022
scenari |
Eugenio Felice
Ucraina, i bombardamenti non risparmiano la distribuzione 44
Un missile, nella notte tra il 20 e il 21 marzo, ha distrutto il centro commerciale Retroville di Kiev, che ospitava 250 negozi, 25 tra bar e ristoranti, otto sale cinematografiche, due piscine, un centro fitness e un ipermercato Novus, gruppo distributivo attivo dal 2009 in Ucraina, considerata lâazienda di vendita al dettaglio di generi alimentari piĂš dinamica e allâavanguardia del Paese. Secondo le forze armate russe, ospitava mezzi di artiglieria mobile ucraini La guerra scoppiata in Ucraina a fine febbraio non ha risparmiato gli edifici civili. Nella notte tra domenica 20 e lunedĂŹ 21 marzo câè stato lâennesimo attacco missilistico sulla capitale Kiev da parte delle forze armate russe: sono stati colpiti il grande centro commerciale Retroville, che è andato distrutto e ospita-
va anche lâipermercato Novus, e alcuni edifici residenziali nelle vicinanze, colpiti dallâonda dâurto delle esplosioni, in una zona piuttosto centrale del quartiere di Podil. Secondo la procuratrice generale dellâUcraina, nellâattacco sono morte almeno otto persone. I russi hanno spiegato, fornendo prove visive, FRUITBOOKMAGAZINE
che il mall era diventato un obiettivo militare in quanto ospitava mezzi di artiglieria mobile ucraini come il Multiple Launch Rocket System (il tipico camion militare russo con il sistema di lancia razzi sul cassone). Le immagini che sono arrivate dalla zona colpita allâindomani dellâattacco missilistico sono eloquenti e sono state diffuse da tutti i media mondiali: dallâinizio dellâinvasione non câera mai stato un bombardamento cosĂŹ violento nella capitale su degli edifici civili. Vicino al centro commerciale - che è stato raso al suolo - câera una palazzina uffici che è rimasta in piedi, ma con i vetri delle finestre completamente distrutti. Il centro commerciale Retroville ospitava oltre a 250 negozi, 25 bar e ristoranti - tra cui McDonaldâs e KFC - otto sale cinematografiche, due piscine, un centro fitness e un ipermercato Novus, gruppo distributivo attivo dal 2009 in Ucraina, considerata lâazienda della grande distribuzione alimentare piĂš dinamica e allâavanguardia del Paese. Lo avevamo visitato di persona, un ipermercato Novus, alcuni anni fa, in occasione di una fiera specializzata. Un ipermercato moderno, con una certa presenza di frutta e ortaggi italiani. La guerra non ha solo fatto perdere un mercato di esportazione per lâItalia: per il mondo dopo la guerra si parla giĂ di addio al G20 e di blocchi che opereranno in concorrenza tra di loro. è la fine della globalizzazione. l N.39 l MAGGIO 2022
fiere |
Giovanni Turrino
Torna Interpoma, lâunica fiera dedicata unicamente alla mela 46
Torna in presenza Interpoma, dal 17 al 19 novembre, a Fiera Bolzano. LâAlto Adige è il territorio dâelezione per la produzione melicola, nonchĂŠ la piĂš grande area di coltivazione dellâUnione Europea. Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano: âI padiglioni sono giĂ quasi al completo e la presenza estera è come sempre ben nutrita. Siamo certi che sarĂ unâedizione piena di novitĂ e opportunitĂ di fare businessâ. Ricco di contenuti lâInterpoma Congress Da sempre punto di riferimento globale per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, questâanno Interpoma sarĂ ricca di contenuti e guarderĂ al futuro con due temi di grande attualitĂ : digitalizzazione in agricoltura e utilizzo sostenibile delle risorse, tematiche che verranno declinate e affrontate nelle diverse iniziative previste durante i tre giorni. I riflettori anche questâanno saranno puntati sullâInterpoma Congress, il meeting internazionale dedicato alla mela coordinato in questa edizione da Walter Guerra, dal 2005 responsabile del gruppo di lavoro Pomologia del Centro di Ricerca Laimburg, di cui è vicedirettore dal 2021. Interpoma Congress sarĂ suddiviso in due sessioni, le mattine del 17 e del 18 novembre. La prima giornata sarĂ presieduta da Gerhard FRUITBOOKMAGAZINE
Dichgans, esperto del settore e dei mercati che per quasi trentâanni è stato direttore del consorzio melicolo VOG, e avrĂ come focus le nuove dinamiche del settore della mela negli Stati Uniti. Il 18 novembre verrĂ approfondito invece un tema attuale, quello della raccolta robotizzata, con la presenza dei piĂš grandi produttori mondiali di robot per la raccolta, che interverranno ed esporranno i loro prodotti. Nellâedizione 2022 della fiera melicola torna anche lâInterpoma Award, organizzato da Fiera Bolzano in collaborazione con la FacoltĂ di Scienze e Tecnologie della Libera UniversitĂ di Bolzano e SOI, SocietĂ di Ortoflorofrutticoltura Italiana. Al centro del concorso sono le tecnologie innovative che permettono di ottimizzare la gestione dellâacqua nei meleti, consentendo risparmio idrico e migliorando la resa o la qualitĂ dei frutti. Come di consueto durante la tre giorni non mancherĂ la parte formativa e dimostrativa, con la possibilitĂ per operatori e stampa di prendere parte a visite guidate âfuori saloneâ presso le realtĂ piĂš rappresentative della produzione melicola altoatesina e dei piĂš innovativi sistemi di lavorazione. Saranno sei i tour organizzati il 17 e 18 novembre, alcuni dei quali dedicati al biologico e alla sostenibilitĂ . SarĂ pubblicato anche questâanno in occasione della kermesse ipoma, il magazine ufficiale di Interpoma, uscito per la prima volta durante Interpoma Connects 2020 e stampato su carta mela. Il primo numero della rivista offre un esaustivo report dedicato al futuro dellâindustria melicola in Alto Adige e ritrae alcuni personaggi che vivono il mondo della mela con grande passione, come lo âscout delle meleâ Markus Bradlwarter, che parla della sua incessante ricerca di nuove varietĂ in ogni angolo del pianeta. l N.39 l MAGGIO 2022
eccellenze |
Carlotta Benini
Portento, il pomodoro top dal gusto autentico firmato Gandini 48
Portento è un pomodoro premium disponibile tutto lâanno. Si distingue per il colore rosso brillante, il sapore distintivo e la forma elegante che ricorda le tipologie allungate del passato. Mattia Gandini: âLa continua ricerca varietale, legata allo studio delle abitudini alimentari dei consumatori, ha portato la nostra azienda a coltivare questa varietĂ di pomodoro, che conquista i consumatori e anche la Gdo, con numeri che non ci aspettavamoâ è una tipologia di pomodoro con una forma molto elegante, dal colore rosso brillante e dal gusto distintivo, che riporta alla memoria le tipologie antiche e dal sapore autentico. Coltivato in serre hi-tech con metodi rispettosi dellâambiente e della salute, è una scommessa che si sta rivelando vincente, che conquista i consumatori e anche la grande distribuzione. Stiamo parlando di Portento, lâinnovativo pomodoro di qualitĂ premium firmato Orticoltura Gandini, frutto della continua ricerca varietale portata avanti dallâazienda di Guidizzolo leader del pomodoro top di gamma coltivato fuori suolo in idroponica. âUna ricerca legata allo studio delle abitudini alimentari dei consumatori, che ha portato la nostra azienda a coltivare la varietĂ FRUITBOOKMAGAZINE
Portento - spiega Mattia Gandini, responsabile commerciale dellâazienda mantovana, associata a OP Valleverde -, un pomodoro che ricorda le varietĂ di una volta, come il tipico San Marzano, soprattutto nel sapore, pieno e autentico: caratteristiche che il consumatore oggi apprezza moltoâ. Portento fa parte della famiglia dei lunghi-rossi ed è una varietĂ messa a punto in collaborazione con Seminis (Bayer); i primi quantitativi sono stati messi in produzione nel 2019, quando ci sono stati anche i primi test commerciali. âNel 2020 abbiamo avuto il primo ciclo produttivo vero e proprio - continua Gandini - e una distribuzione piĂš capillare in Gdo, dove abbiamo registrato numeri inaspettati. Oggi Portento è presente in alcune principali insegne nazionali e riscontra un alto interesse da parte del consumatore, che premia il prodotto per la sua eccellente qualitĂ â. Il pomodoro Portento di Gandini è coltivato nelle serre tecnologiche del Mantovano da aprile fino a novembre, quindi la produzione si sposta al Sud, in Sicilia e Calabria, dove è coltivato da novembre a maggio: il prodotto è quindi presente sul mercato 12 mesi lâanno. è un pomodoro sostenibile, certificato Nichel Free, confezionato in un packaging anchâesso sostenibile in cartone (vassoio da 400 grammi) con film ed etichetta compostabili. Unâaltra peculiaritĂ che rende distintivo questo pomodoro top di gamma sui banchi? âè confezionato con il picciolo, che dĂ al consumatore unâulteriore garanzia di freschezza e qualitĂ del prodottoâ, conclude Mattia Gandini. l N.39 l MAGGIO 2022
il libro |
Giancarlo Sbressa
Body positivity: la dieta Meta cura la forma fisica e mentale 50
Meta - Medical Education Transform Action è un protocollo interdisciplinare di trasformazione e rinascita per persone in sovrappeso oppure obese. Non si tratta di un semplice piano alimentare ritagliato intorno al paziente - chiarisce la dietologa Monica Germani - ma di un metodo che cura la forma fisica e mentale nel segno della body positivity. La perdita di peso? Ă solo la parte conclusiva di un percorso fatto di consapevolezza e accettazione di sĂŠ âPer molti il peso è unâossessione. E anche se scientificamente è un concetto superato da tempo, continuiamo a essere legati a quel maledetto numero e a rincorrerlo invano. Ci focalizziamo sui chili in piĂš come se essere magri fosse di per sĂŠ sinonimo di stare bene. Non è cosĂŹ. Accettarsi con pregi e difetti è lâunico punto di partenza possibile per cominciare un reale percorso di cambiamento e andare incontro a una metamorfosi vera e profonda. Senza una trasformazione interiore, la dieta non farĂ effetto: non esistono alimenti che fanno bene o che fanno male, non esiste il lecito cosĂŹ come non esiste il proibito. Esistono soltanto le scelte consapevoli, momenti di trasgressione a cui seguiranno recuperi. Questa è la strada per trovare lâequilibrio. Solo cosĂŹ potrai acquisire abitudini che ti libereranno una volta per tutte dal concetto di dieta restrittiva, regalandoti un nuovo rapporto con te stesso e con quello che mangiâ. Monica Germani, ideatrice del metodo âMeta Experienceâ, in questo libro, pubblicato lo scorso febbraio, ci guida passo dopo passo in un percorso di cambiamento prima di tutto interiore. Oltre a fornirci le indicazioni necessarie per modulare una dieta su misura e costruire uno stile di vita cucito sulla nostra personalitĂ e le nostre esigenze, ci indica quali piccole strategie mettere in atto fin da subito per acquisire maggiore consapevolezza di noi stessi e FRUITBOOKMAGAZINE
recuperare un rapporto equilibrato con il cibo e con le nostre forme. âA cambiare sarĂ lâidea stessa dello stare a dieta: tu non sei a dieta, stai cambiando il tuo stile di vita. Tu non stai rinunciando al dolce, sei felice di non averne piĂš bisogno solo per sentirti pieno e coccolato. Tu non ti obblighi a fare del movimento, semplicemente non âLa tua dieta sei tuâ, Monica sei mai stato cosĂŹ Germani, Mondadori Editore, soddisfatto di te 216 pagine, 18,50âŹ, pubblicato stesso come da il 1° febbraio 2022 quando hai preso coscienza di ciò che il tuo corpo è in grado di fare e di quanto benessere ti stai regalandoâ. Un percorso per iniziare a sorridere a te stesso e alla vita, e ottenere risultati inaspettati, concreti e duraturi. âLâobesità è ormai un fenomeno di rilevanza mondiale al punto tale che lâOMS ha coniato il termine globesity - global piĂš obesity - per dire che è una epidemia totale, con 1,4 miliardi di adulti in eccesso di pesoâ. Monica Germani rilancia lâallarme con un occhio attento allâItalia dove âanche a causa della pandemia, un maggiorenne su due, circa 23 milioni di persone, è in sovrappesoâ. âLa maggior parte delle persone in sovrappeso ammette di aver cominciato a prendere chili in occasione di eventi importanti e impattanti della loro vitaâ, puntualizza Germani. Ecco allora che capire i retroscena e le implicazioni psicologiche di una persona che tende a mettere peso in maniera significativa diventa prioritario. Diversamente anche la migliore delle diete restrittive è destinata a fallire. Lâapproccio Meta parte proprio da qui: dallâanalisi degli aspetti psicologici dellâobesitĂ â. l N.39 l MAGGIO 2022
neuronews |
Matteo Sgaravato*
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La teoria del nudge marketing come disciplina proviene da numerosi studi condotti in ambito economico e neuroscientifico e hanno lo scopo di guidare il consumatore verso la direzione auspicata, tramite una âspinta gentileâ. Il nudge marketing prevede lâintroduzione di piccoli cambiamenti allâinterno di ambienti come i supermercati al fine di influenzare i comportamenti dei consumatori a fare la scelta migliore senza mai limitarne la libertĂ decisionale La disposizione delle aree interne a supermercati e punti vendita non è mai lasciata al caso, ma è piuttosto frutto di uno studio approfondito da parte degli addetti ai lavori, con lâintento di invogliare allâacquisto di determinati generi alimentari. Secondo i teorici del nudge marketing, gli economisti Richard H. Thaler (premio Nobel nel 2017) e Cass R. Sunstein (professore di Legge della Harvard Law School), ogni decisione presa dal consumatore si colloca allâinterno di un contesto specifico, che ha il potere di influenzarne lâesito. I nudge, in tale contesto, hanno la capacitĂ di modificare le informazioni che una persona ha di fronte, per far sembrare piĂš naturale la scelta che prenderĂ . Ma quindi, come prende le decisioni un potenziale cliente? Secondo lâopera âThinking, Fast and Slowâ di Daniel Kahneman e Amos Tversky, nel cervello di ognuno ci sono due aree che governano le fasi decisionali. I nudge, nello specifico, sfruttano lâarea dedicata al subconscio, che si basa sui nostri bias cognitivi, preparando la strada per un cambiamento comportamentale. I nudge, per essere davvero efficaci, devono essere non intrusivi: lâobiettivo è spingere il cliente ad assumere un determinato comportamento senza FRUITBOOKMAGAZINE
forzature, facendo percepire la scelta finale a cui lo vogliamo condurre come divertente e mentalmente facile da prendere. Un recente studio realizzato dall'UniversitĂ di Cambridge sullâutilizzo delle tecniche di nudge marketing, ad esempio, ha dimostrato come, per ridurre lâimpatto ambientale del cibo e spingere i consumatori a diminuire il consumo di carne, non servono raccomandazioni o disincentivi economici. Come arrivare dunque al risultato desiderato? Lo studio di cui sopra, sostiene che sia sufficiente raddoppiare le opzioni vegetariane proposte allâinterno dellâambiente dâacquisto. In questo contesto diventa particolarmente efficace lâutilizzo di nudge informativi, messi in campo per rendere i consumatori consapevoli delle proprie scelte. I nudge funzionano perfettamente anche online e hanno un enorme impatto sui volumi di conversioni, registrazioni e fidelizzazione dei clienti.
La âspinta gentileâ fornita dal nudge marketing invita dunque il consumatore ad avere maggiore consapevolezza delle proprie azioni: in particolare, nel campo della sostenibilitĂ e del biologico, i nudge puntano a valorizzare gli effetti positivi della scelta compiuta, evidenziando come lâacquisto di questi prodotti abbia effetti benefici sulla salute di ognuno. l N.39 l MAGGIO 2022
*amm. delegato Sgaravato Srl
Nudge marketing, spinta gentile a un consumo piĂš sostenibile
insider |
Eugenio Felice
Mele, alleanza tra SFT e VOG? KĂśssler: ÂŤSolo buon vicinatoÂť 54
Acque agitate in Trentino. Dopo il naufragio di OP Valli Trentine, dopo la chiusura dei rapporti con Apofruit, SFT ha paventato, nell'ultimo incontro con i soci dello scorso 7 aprile, la reale possibilitĂ di divorziare da APOT e dal sistema melicolo trentino per approdare nel porto della altoatesina VOG. Il suo presidente Georg KĂśssler ha però frenato: âNon intendiamo essere coinvolti nelle discussioni interne del mondo agricolo trentino. Solo buon vicinatoâ SFT - SocietĂ Frutticoltori Trento di Aldeno (Tn), rilevante realtĂ trentina delle mele con circa il 50% di produzione biologica, ha riunito i soci lo scorso 7 aprile per parlare del futuro. Gli ultimi 10 anni hanno visto prima il divorzio dal Consorzio La Trentina, poi il naufragio di OP Valli Trentine (la corsa in solitaria sotto la presidenza di Mauro Coser), infine la chiusura del sodalizio con il Gruppo Apofruit. Allâorizzonte, secondo le parole pronunciate dall'attuale presidente di SFT, Silvano Grisenti, câè ora il consorzio altoatesino VOG, che è anche la maggiore realtĂ italiana nelle mele per volumi commercializzati. è la strada piĂš percorribile: le alternative sono lâalleanza con unâazienda privata, come la Clementi di Laives (Bz), o il matrimonio con il sistema APOT / Melinda, peralFRUITBOOKMAGAZINE
tro auspicato a inizio aprile alla fiera Fruit Logistica da Ernesto Seppi, presidente di Melinda. La convinzione del presidente di SFT, Silvano Grisenti, è che da soli oggi non si vada da nessuna parte. âAbbiamo il dovere di essere un ponte verso lâAlto Adige. Lâunica speranza come Trentino, anche nel nostro settore, è di ritagliarci una nicchia: la globalizzazione, senza qualitĂ , ci estromette dal mercatoâ, ha dichiarato durante lâincontro con i soci del 7 aprile, motivando la sua idea di aprire un nuovo capitolo della storia di SFT iniziando un cammino assieme a VOG. âDobbiamo salvaguardare la storia, voi soci avete avuto coraggio in tempi difficili. Cento posti di lavoro non sono pochi, dobbiamo creare le condizioni perchĂŠ i dipendenti possano avere certezza nel domaniâ. âDobbiamo crescere - ha sottolineato il presidente Grisenti - e la proposta di VOG ci permette di farlo. Questa decisione è anche nellâottica di una maggiore remunerazione per voi soci e riconoscervi ciò che vi spettaâ. A distanza di qualche giorno è arrivata però la parziale smentita di Georg KĂśssler, presidente di VOG: âIl focus del nostro consorzio è da sempre quello di commercializzare nel miglior modo possibile le mele dei nostri produttori altoatesini. Questo obiettivo è previsto anche dallo statuto. Non intendiamo essere coinvolti nelle discussioni interne del mondo agricolo trentino. Manteniamo per tradizione un rapporto di buon vicinato con il mondo cooperativo regionale, sempre nel rispetto dei ruoli. Il nostro intento è quello di rafforzare la collaborazione con i vari soggetti del mondo delle cooperative della regione, senza interferenze nelle strategie commercialiâ. Difficile quindi che la SFT possa entrare a far parte del consorzio VOG, piĂš facili collaborazioni di varia natura. l N.39 l MAGGIO 2022
innovazione |
Giovanni Turrino
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HM.Clause ha sempre dimostrato forte sensibilitĂ a tutte le problematiche che affliggono la filiera orticola, mettendo a disposizione il proprio know-how per creare e proporre soluzioni concrete, cercando di anticipare i tempi. Ecco allora una gamma di meloni che racchiude in sĂŠ due caratteristiche importanti: il mantenimento delle qualitĂ in campo e in post-raccolta e le eccellenti caratteristiche organolettiche Leader internazionale nella produzione di sementi orticole, HM.Clause ha sviluppato una gamma di meloni che mantiene i migliori standard qualitativi sia in campo che in post raccolta e che comprende diverse tipologie: il retato italiano tradizionale, con polpa arancione e rossa, e il melone liscio. HM.Clause si propone come partner di riferimento per tutti gli attori di questo settore. Riguardo il melone le sfide sono numerose. Lâevoluzione dei costi di produzione e lâemergenza climatica si presentano come dei fattori determinanti nella scelta e nel lavoro di miglioramento varietale. La gamma di meloni di HM.Clause combina molti vantaggi sia al livello economico che in termini di sostenibilitĂ . Migliorare la durata e la qualitĂ dei frutti significa diminuire gli sprechi e ottiFRUITBOOKMAGAZINE
mizzare lâimpatto ambientale del prodotto che, invece di esser perduto, viene consumato. La gamma di meloni di HM.Clause garantisce, cosĂŹ, una maggiore redditivitĂ e una migliore organizzazione del lavoro di tutti gli attori della filiera orticola, sia a livello della produzione, che della logistica, che della distribuzione. HM.Clause, nel suo ruolo, concentra gli sforzi nella ricerca e nel miglioramento genetico, in modo da ottimizzare tutte le qualitĂ organolettiche di ogni singolo prodotto. CosĂŹ, la gamma di meloni che mantiene le sue qualitĂ sia in campo che in post-raccolta consente di offrire dei frutti sempre buoni, attraenti e saporiti⌠per un periodo piĂš lungo. La gamma abbraccia diverse tipologie, tutte conosciute e apprezzate dai consumatori italiani: retato tradizionale a polpa arancione e rossa e anche liscio. Questa complementaritĂ rafforza lâesperienza del consumatore dal punto di vista sensoriale e gustativo. Il buon mantenimento dei prodotti offre inoltre una maggiore flessibilitĂ nel modo di consumare il melone scelto. Ad oggi, questa gamma comprende due meloni retati italiani tradizionali, Menphis F1 e Graffio F1, accompagnati da Granato F1, una novitĂ a polpa rossa disponibile per tutta lâestate, e da Dolcir F1, per gli amanti del melone liscio. In aggiunta a queste varietĂ , HM.Clause continua il suo lavoro per ampliare la gamma varietale e allargare la disponibilitĂ dei prodotti anche su altre tipologie. l N.39 l MAGGIO 2022
Nella foto: Granato F1, la novitĂ a polpa rossa di HM.Clause
HM.Clause, una gamma meloni che mantiene bene le qualitĂ
esteri |
Massimiliano Lollis
Idroponica, per Gotham Greens tre nuove serre in Usa nel 2022 58
Gotham Greens, specialista dellâurban farming, ha annunciato per il 2022 lâapertura di tre nuove serre a Seagoville (Texas), Monroe (Georgia) e Windsor (Colorado). Non solo: lâazienda prevede anche il raddoppio delle superfici delle serre giĂ operative a Chicago e Providence. Sostenibilità è la parola chiave della tecnologia impiegata dallâazienda nelle sue serre alimentate al 100% da energia elettrica rinnovabile. Insalate e aromatiche sono prodotte tutto lâanno Gotham Greens - il pioniere mondiale dellâurban farming che dal 2011 a Brooklyn ha fatto delle insalate coltivate in serra ârooftopâ, ovvero sui tetti di palazzi e vecchi magazzini, il suo marchio di fabbrica - ha annunciato lâapertura, nel 2022, di tre nuove serre rispettivamente a Seagoville (Texas), Monroe (Georgia) e Windsor (Colorado), oltre al raddoppio delle superfici delle serre giĂ operative a Chicago e Providence per una capacitĂ totale prevista di 1,2 milioni di piedi quadri, circa 110 mila metri quadrati. In unâintervista rilasciata a SFA News Daily, Viraj Puri, cofondatore e ceo di Gotham Greens, ha affermato che il merito delle ottime performance registrate dallâazienda negli ultimi due anni - un aumento delle vendite del 28% nel solo 2021 - è soprattutto da imputare alla FRUITBOOKMAGAZINE
sua struttura decentralizzata e alle reti di fornitura locali: âIl nostro modello di business unico - ha affermato - ci ha permesso di rimanere flessibili durante tutto il periodo della pandemiaâ. Con lâaggiunta delle tre nuove serre, lâazienda arriverĂ a gestire 12 serre in otto Stati Usa, rafforzando la sua rete di serre presenti a New York, Rhode Island, Maryland, Illinois, Colorado e California. Serre strategicamente posizionate per servire piĂš rapidamente le insegne Gdo clienti - come Whole Foods Market, Kroger Co., Albertsons Cos. e Sprouts Farmers Market - ma anche ristoranti e fornitori, per un totale di 3 mila negozi serviti in 45 Stati Usa. Non semplici serre. Nelle serre sviluppate da Gotham Greens è presente tecnologia idroponica altamente innovativa e improntata alla sostenibilitĂ . Il sistema, alimentato al 100% da energia elettrica rinnovabile, permette infatti di coltivare lattuga e diverse tipologie di insalate e erbe aromatiche utilizzando il 95% in meno di acqua e il 97% in meno di terra rispetto allâagricoltura convenzionale. A gestire il tutto è un sistema intelligente che analizza una miriade di dati in tempo reale e calibra temperatura e clima in base alle esigenze della pianta. Un sistema affinato negli anni: âLe nostre nuove serre - ha spiegato Puri - dispongono della tecnologia piĂš avanzata, con elevata automazione, controllo di clima e dati. Gotham Greens ha continuato ad alzare il livello del design e della tecnologia impiegata nelle serre sia hardware che software progettati per massimizzare lâefficienza e ridurre la dipendenza dalle risorse naturali. Per esempio le nostre tecniche di irrigazione ci permettono di utilizzare meno di 4 litri dâacqua per far crescere un cespo di lattuga contro i quasi 40 della coltivazione in campo apertoâ. l N.39 l MAGGIO 2022
tendenze |
Carlotta Benini
Angello, il peperone snack-size di Solarelli diventa multicolore 60
Tra le novitĂ presentate al MarcaFresh di Bologna di aprile câè stato anche Angello, il mini peperone rosso e senza semi, sviluppato da Syngenta e commercializzato da Apofruit Italia, che spiccherĂ presto sui banchi in una confezione multi-colored. âSono infatti in arrivo le varietĂ gialla e arancione, che renderanno la proposta piĂš accattivante, nella vaschetta da 350 grammiâ, ci ha spiegato il responsabile marketing di Apofruit, Gianluca Casadio Il 12 e 13 aprile si è svolta a Bologna la fiera Marca, tra le principali in Europa per la marca del distributore. Una fiera in presenza, a distanza di una sola settimana da Fruit Logistica a Berlino. Tra le novitĂ presentate nella piccola sezione dedicata allâortofrutta - MarcaFresh - abbiamo notato il mini peperone Angello di Solarelli, la marca top di gamma di Apofruit Italia. Di cosa si tratta? Angello è piccolo e dolce, molto gustoso e delicato, capace di conquistare tutti i consumatori piĂš esigenti in termini di moderne tendenze di consumo e di incontrare il favore di tutti coloro che abitualmente non apprezzano i peperoni, perchĂŠ magari restano indigesti. Angello infatti, di fatto il primo peperone snack-size FRUITBOOKMAGAZINE
senza semi sviluppato da Syngenta e commercializzato da Apofruit Italia, è altamente digeribile e il suo sapore gradevole, unito alla praticitĂ legata al consumo, lo rende perfetto per essere gustato in ogni occasione. Oggi il mini peperone seedless - presente sui banchi con il marchio in co-branding Angello e Solarelli - ha una carta in piĂš per conquistare nuovi consumatori: il colore. âSono infatti in arrivo le varietĂ gialla e arancione - ci ha spiegato a Marca Gianluca Casadio, responsabile marketing di Apofruit Italia -. Per noi rappresentano una novitĂ esclusiva. Andremo cosĂŹ a rivoluzionare la confezione, rendendola piĂš accattivante grazie alla proposta delle tre colorazioni di Angelloâ. Le proprietĂ organolettiche delle tre varietĂ colorate - massima dolcezza e delicatezza, elevata croccantezza, grande contenuto di vitamina C - restano le stesse, cosĂŹ come la caratteristica principale e assai apprezzata della assenza di semi. Angello di Solarelli oggi è coltivato in Sicilia dai soci produttori di Apofruit, per un totale di due ettari dedicati. âPer la prossima campagna abbiamo programmato di raddoppiare le superfici investite - ci ha rivelato Gianluca Casadio - con lâobiettivo di essere presenti sul mercato con prodotto 100% made in Italy per tutto lâannoâ. âInoltre, a partire dai prossimi mesi estivi - ha aggiunto infine - faremo anche un test con i nostri soci in Romagna, per vedere di coprire la finestra commerciale e dare piĂš continuitĂ alle fornitureâ. l N.39 l MAGGIO 2022
prodotti |
Giancarlo Sbressa
Pedon svela a Cibus le zuppe giĂ pronte, pratiche e gustose 62
Cibus è stata per Pedon lâoccasione per presentare in anteprima al pubblico le ultime novitĂ . Lâazienda ha proposto una visione evolutiva dello scaffale di legumi, cereali e semi sempre piĂš orientata verso segmenti ad alto contenuto di servizio. Non solo linee a rapida cottura ma anche prodotti giĂ pronti. Ed è proprio su questi ultimi che lâazienda veneta ha deciso di investire, ampliando la linea de âI Prontiâ con un nuovo segmento: le Zuppe La famiglia de âI Prontiâ si allarga con lâarrivo delle nuove Zuppe Pedon che rappresentano lâevoluzione naturale della linea: Zuppa di fagioli con pasta e Zuppa di legumi con cereali. Due referenze che riprendono le classiche ricette a base di legumi ma reinterpretate in modo innovativo da Pedon. Soluzioni giĂ
pronte, ricche e gustose. Ricette buone e genuine, perfette per un pasto veloce e sano, anche fuori casa. Sono cotte al vapore, con ingredienti 100% naturali, senza conservanti, glutammato e zuccheri aggiunti. Buone come fatte in casa, ideali per spezzare la routine. Pratiche e facili da consumare grazie al packaFRUITBOOKMAGAZINE
ging, monoporzione da 300 grammi e microondabile che apri e scaldi in soli 2 minuti. Inoltre, grazie alla lunga shelf-life e alla conservazione in dispensa a temperatura ambiente sono un ottimo modo per combattere lo spreco in cucina. Uno studio Doxa, realizzato per Pedon, ha rilevato come piĂš dellâ80% dei consumatori intervistati dichiari di essere interessato allâacquisto. Tra le principali motivazioni il fatto che le nuove zuppe siano un pasto bilanciato e completo, valide alleate in cucina perchĂŠ ti permettono di consumare un piatto che altrimenti sarebbe difficile e lungo da preparare. âUn lancio che si inserisce coerentemente nel percorso di crescita della marca Pedonâ, dichiara il direttore marketing Matteo Merlin. Il nostro obiettivo è continuare a proporre una visione evolutiva della categoria dei legumi e cereali, dalle proposte tradizionali, alle cotture veloci, fino ad arrivare ad alternative sempre piĂš pronte che combinino praticitĂ , salubritĂ e gusto, fattori sempre piĂš decisivi per il consumatore nellâatto dâacquisto.â Il mercato di legumi e cereali è sempre piĂš orientato verso segmenti ad alto valore aggiunto. La linea de âI Prontiâ Pedon continua nel suo percorso di crescita registrando un balzo in avanti del 29% a volume nellâanno solare 2021 rispetto allâanno precedente. Un riscontro positivo e crescente da parte dei consumatori, che dimostra come i tempi siano maturi per lâevoluzione della categoria. l N.39 l MAGGIO 2022
mens sana |
Alice Gelmetti (dietista)
Allergie, intolleranze, sensibilitĂ Lâimportanza dellâalimentazione 64
Le reazioni allergiche sono scatenate dal sistema immunitario, che reagisce in modo troppo violento nei confronti delle sostanze che ingeriamo. Esso infatti le riconosce come estranee e scatena una cascata di eventi che si manifestano in diversi modi, che possono andare da eritemi e orticarie, disturbi gastro-intestinali, fino allo shock anafilattico. Ci sono poi le intolleranze e le sensibilitĂ . Che ruolo hanno in tutto ciò ortaggi, frutta fresca e frutta secca? A differenza delle allergie, le intolleranze non dipendono dal sistema immunitario dellâorganismo. Per la maggior parte dei casi le intolleranze sono dovute a un difetto enzimatico. Ci sono poi le sensibilitĂ alimentari, oggi molto di moda, un argomento abbastanza complesso poichĂŠ si discosta un poâ dalla scienza medica. Infatti, mentre per intolleranze ed allergie esistono oggi strumenti allâavanguardia che permettono di diagnosticarle, le sensibilitĂ non hanno nessun metodo riconosciuto dalla scienza che le individui. Un soggetto sensibile, ad esempio, è la persona che pur non essendo celiaco (e quindi negativo al test eseguito attraverso le analisi del sangue specifiche) sente disturbi dopo aver mangiato la pasta. I principali imputati al banco delle reazioni avverse agli FRUITBOOKMAGAZINE
alimenti sono: latte, uova, grano, pesce, arachidi, noci, soia, crostacei, frutta e verdura. Gli allergeni di origine vegetale sono solitamente divisi in quattro categorie: cupine (viciline e legumine) ossia le proteine di riserva dei semi; prolamine, che comprendono le proteine di riserva dei semi, la buccia di alcuni frutti e ortaggi come mele, pesche, pomodori, peperoni, e nei cereali (quelle che causano la celiachia); proteine di difesa delle piante (funghi, batteri e virus) o condizioni ambientali avverse; profiline a cui appartengono alcuni allergeni del lattice, della betulla o dei cross-reagenti dei pollini (pesca, ciliegia, pera, nocciola, ecc.). Dove trovarli? Nei cereali, nelle arachidi e nella frutta a guscio, nella soia e nei legumi, in sedano, sesamo e senape. Lâallergia al sedano è molto frequente in Italia. La sensibilizzazione al sesamo e alla senape invece, era trascurabile fino a pochi anni fa. Lâintroduzione e diffusione della cucina etnica e lâaggiunta di essi come ingrediente dei prodotti da forno (grissini, cracker, pane, ecc.), hanno fatto sĂŹ che il numero dei sensibili abbia subito un visibile aumento negli ultimi anni. In caso di allergie di stagione, può essere molto importante fare attenzione a determinati alimenti a causa della cosiddetta cross-reattivitĂ tra allergeni dei pollini e cibi che normalmente ingeriamo. Le allergie stagionali restano un brutto tasto dolente per le persone che ne soffrono, ma con una attenzione in piĂš allâalimentazione anche il sistema immunitario nel tempo migliora e reagisce meglio. Il consumo di frutta e verdura di stagione aiuta per esempio a evitare lo scatenarsi di reazioni allergiche, soprattutto iniziando a consumarli in etĂ pediatrica e durante la gravidanza. Via libera quindi allâortofrutta, sempre e comunque! Buona dieta a tutti l N.39 l MAGGIO 2022
Fruit Logistica, tre considerazioni a fiera conclusa Le fiere nellâera dellâincertezza, tra pandemia, guerra e inflazione Eugenio Felice
Dopo un anno di stop, è tornata in presenza ad aprile Fruit Logistica, la piĂš grande fiera al mondo del settore ortofrutta. Unâedizione controversa, che ha visto una drastica riduzione di visitatori ed espositori - tra le defezioni eccellenti quella del Gruppo Orsero - a causa delle incertezze che hanno peraltro fatto posticipare la fiera. Ma qual è il giudizio di chi, a Fruit Logistica, ci è andato? Qual è stato il âtrend topicâ di questa edizione? E come è andata la convivenza con il Covid-19? Lâimportante era ripartire. Sono stati circa 40 mila, secondo i dati degli organizzatori, i visitatori che tra il 5 e il 7 aprile 2022 sono arrivati a Berlino per partecipare a Fruit Logistica. Nel 2020 erano stati 72 mila, lâanno prima 78 mila, praticamente il doppio. âQuestâanno la fiera è andata bene cosĂŹ. Lâimportante era ripartireâ. Questo il commento che abbiamo raccolto presso uno stand italiano alla piĂš grande fiera al mondo del settore ortofrutta, che a causa del Covid-19 è stata posticipata da febbraio ad aprile. Due mesi dopo, ma piĂš o meno con lo stesso freddo, tanto che la sera del 4 aprile ha nevischiato. Uno stand ridotto nelle dimensioni, quello dove abbiamo raccolto il commento: normalmente era da oltre 100 mila euro. Il downsizing è stato generalizzato: visitatori quasi dimezzati; meno espositori, circa 2.000 nel
2022 contro i 3.300 del 2020, e stand mediamente piĂš piccoli. Interi padiglioni erano privi di esposizione, come il 6.2, dove era presente solo un ristorante. Gli stand italiani sono stati 332 contro i 545 dellâedizione 2020 (-40%). Tanti i big assenti, tra cui il piĂš grande di tutti, il Gruppo Orsero quotato in borsa. Il giudizio generale degli operatori, sia espositori che visitatori, è stato comunque positivo: le aspettative erano piuttosto basse, tra pandemia da Covid-19, Ramadan nei Paesi di lingua araba (dal 1 aprile al 1 maggio), guerra in Ucraina, globalizzazione sulla via del tramonto a causa di costi di trasporto ed energetici alle stelle. CosĂŹ ha commentato Andrea Pe-
Nella foto a lato, la scritta âclimate neutralâ nello stand della tedesca BayWa Global Produce, tra i leader mondiali del settore ortofrutticolo. BayWa ha in portafoglio Tarners & Growers, basata in Nuova Zelanda e titolare delle varietĂ di mele Envy e Jazz, e AlDahra, che produce ortaggi in serre tecnologiche in Medio Oriente. Al centro câè lâattenzione alla sostenibilitĂ .
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2000 -40%
FRUIT LOGISTICA 2022 IN CIFRE
espositori
rispetto al 2020
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40 -45%
332 -40%
mila visitatori
espositori italiani
rispetto al 2020
rispetto al 2020
viani, direttore commerciale di Peviani Spa: âLâottimismo e la fiducia nelle nostre capacitĂ ci hanno spinto a partecipare a questa edizione 2022 con uno stand piĂš grande e con la nostra squadra commerciale quasi al completo. Abbiamo avuto lâopportunitĂ di incontrare i nostri clienti internazionali e i nostri fornitori dellâEmisfero Sud, condividendo con loro i nostri obiettivi a breve e lungo termine. Siamo contenti dei risultati ottenuti, siamo soddisfatti dellâesito della nostra partecipazioneâ. SostenibilitĂ al centro? SĂŹ, ma quella economica. âLa grande distribuzione è venuta in fiera affamata di risposteâ, ci ha detto Massimiliano Persico, responsabile marketing di Carton Pack, azienda leader nel packaging alimentare - con una grande specializzazione su quello ortofrutticolo - che a Fruit Logistica ha confermato nel 2022 lâarea espositiva nel padiglione 4.2, al contrario di altre aziende sue competitor. âLa grande distribuzione ha capito, cosĂŹ come le centrali ortofrutticole, che devono rivolgersi a dei tecnici per avere delle risposte, in questo periodo in cui la materia prima viene a mancare o ha prezzi molto elevati. Ă inutile decidere di puntare su un determinato imballaggio se poi questo ha costi esagerati o le sue componenti non si trovano. Si rischia di prendere una strada sbagliata. Oggi la plastica si dimostra ancora la scelta piĂš sostenibile dal punto di vista economicoâ. FRUITBOOKMAGAZINE
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grande distribuzione è venuta in fiera affamata âdiLarisposte. Ha capito, cosĂŹ come le centrali ortofrut-
ticole, che devono rivolgersi a dei tecnici per avere delle risposte, in questo periodo in cui la materia prima viene a mancare, o ha prezzi molto elevati â Massimiliano Persico (resp. marketing Carton Pack)
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âOggi scarseggia di tutto, i costi sono alti e i tempi di approvvigionamento lunghiâ, continua Massimiliano Persico di Carton Pack, che da poco ha trovato un nuovo partner nella londinese A&M Capital Partners, sempre sotto la sapiente guida della famiglia Leone. âPer la carta, oggi ci vogliono dai 4 ai 6 mesi, quindi chi fa la campagna estiva è necessario che ordini ora tutto lâimballaggio altrimenti rischia di restare senza. Carta che è aumentata di prezzo in modo maggiore rispetto alla plastica. Da marzo 2021 a marzo 2022 parliamo di prezzi a +35-40% per la plastica, di prezzi a +55-60% per la carta. Sono considerazioni da fare in un periodo di inflazione tornata a livelli che non si toccavano dagli l N.39 l MAGGIO 2022
anni â90 e con bollette energetiche che hanno ridotto in modo significativo la capacitĂ dâacquisto delle famiglieâ. Carton Pack propone sia imballaggi in plastica - tra cui il Social Plastic - che in carta. Berlino Covid-free? Ha lasciato un poâ perplessi gli operatori del settore la decisione di non rendere obbligatoria la mascherina allâinterno dei padiglioni espositivi di Fruit Logistica 2022. Ancora tanti i casi in Germania, pochi i casi a Berlino: questa la spiegazione data dagli organizzatori. Peccato che la quasi totalitĂ di espositori e
visitatori venisse da fuori Berlino. Quindi cosa è successo? Quasi nessuno nella tre giorni di fiera ha indossato la mascherina, pur âraccomandataâ. Però qualcuno il Covid-19 se lo è preso, in fiera, e lo ha portato a casa. Del resto la storia del Covid-19 è fatta di chiaroscuri e proprio nei giorni di fiera, il noto microbiologo Andrea Crisanti sosteneva che âla mascherina non basta piĂš, il virus è diventato troppo contagiosoâ. Se fosse cosĂŹ, in fiera si sarebbero contagiati tutti. Per fortuna non è andata cosĂŹ. Diciamo che oggi il Covid-19 è derubricato a virus influenzale, dai sintomi blandi. Ci dovremo convivere a lungo, ma (si spera) senza stress.
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A Fruit Logistica il premio innovazione al pomodoro Amela Giancarlo Sbressa
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Ă la Spagna a conquistare il piĂš alto gradino del podio del Fruit Logistica Innovation Award 2022, lâoscar dellâinnovazione in ortofrutta che, con le premiazioni dei tre finalisti avvenute nel primo pomeriggio di giovedĂŹ 7 aprile, ha chiuso in bellezza la kermesse ortofrutticola berlinese, che nonostante il Covid-19, la guerra in Ucraina e lo spostamento di date ha richiamato circa 40 mila visitatori professionali (-45% rispetto a due anni fa). Lâoro del FLIA 2022 è andato alla cooperativa La Palma di Granada, che ha vinto il primo premio grazie al suo pomodoro Amela, una varietĂ innovativa sviluppata in Giappone che si distingue per il suo sapore ricco, dolce e intenso. Un altro pomodoro peraltro aveva giĂ vinto questo prestigioso premio, si tratta dello Yoom di Syngenta, che aveva sbaragliato la concorrenza nellâedizione del 2020, lâultima in presenza. Sul secondo gradino del podio al FLIA 2022 troviamo Flying Autonomous Robots (FARs) dellâazienda israeliana Tevel Advanced Technologies Ltd. Lâinnovazione premiata è quella dei robot autonomi volanti a sei gradi di libertĂ di orientamento, che possono raccogliere frutti diversi, riducendo la necessitĂ di manodopera. La capacitĂ dei robot di avvicinarsi a ciascun frutto da una posizione e da unâangolazione ottimale si basa sullâavanzata intelligenza artificiale e sulla visione computerizzata. Ciò garantisce la raccolta allo stadio di maturazione ottimale. FRUITBOOKMAGAZINE
Il pomodoro Amela della cooperativa spagnola La Palma ha vinto il Fruit Logistica Innovation Award 2022: è una varietĂ innovativa sviluppata in Giappone caratterizzata da un elevato grado brix e un mix di nutrienti e amminoacidi che gli conferiscono un eccellente equilibrio gustativo. Al secondo posto è arrivata lâisraeliana Tevel Advanced Technologies con i robot Flying Autonomous Robots per la raccolta hi-tech dei frutti. Al terzo posto Syngenta, con il cavolfiore a stelo iStem
La robotica, per elevare i processi produttivi e ridurre il costo della manodopera, è la prossima sfida che il settore ortofrutticolo tutto dovrà affrontare in tempi brevi. Il terzo premio è andato infine alla multinazionale delle sementi Syngenta con iStem, un cavolfiore a stelo unico nel suo genere: è perfettamente porzionabile e può esse-
re consumato intero, crudo o cotto. Il gambo, che raggiunge i 13 cm, sviluppa un altro stelo piÚ piccolo e alcune foglie. La pianta è molto ricca di fibre. Anche il gambo è commestibile e ha un sapore dolce con un retrogusto di nocciola. à stato introdotto sul mercato inglese nel 2021 e ha ottenuto il Superior Taste Award 3 stelle. l N.39 l MAGGIO 2022
Samboa: le mele di qualitĂ top ÂŤraccolte matureÂť Intanto cresce lâautomazione nello stabilimento di Verzuolo (Cn) Eugenio Felice
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In occasione di Fruit Logistica il Gruppo Rivoira ha presentato Samboa, il brand che identifica le tre varietĂ brasiliane di mele Luiza, Venice e Isadora. Il progetto punta ad alzare lâasticella della qualitĂ , promessa dal marchio nella sua mission: âTutti i giorni, un fantastico fruttoâ! Grande enfasi sarĂ data al concetto di âraccolta al meglio della maturazione, venduta al massimo della qualitĂ â. Samboa si distingue al palato per dolcezza, croccantezza e succositĂ . Obiettivo: 4.000 ettari Durante unâaffollata conferenza stampa che si è svolta lo scorso 6 aprile in occasione di Fruit Logistica, Marco Rivoira, amministratore delegato del Gruppo Rivoira, ha svelato ai giornalisti del settore e ai partner europei e dâoltreoceano il progetto Samboa, brand che va a identificare sul punto vendita le selezioni di mele brasiliane, che oggi sono tre: Luiza, Venice e Isadora. âSono 6 anni che lavoriamo a questo progetto - ha dichiarato Rivoira - che abbiamo chiamato âProgetto Brasileâ per non rivelare il nome del marchio fino allâultimo, ovvero a questa fieraâ. âCon questo progetto - ha sottolineato - Rivoira - vogliamo assumerci la responsabilitĂ nei confronti del consumatore stabilendo delle regole di produzione per i coltivatori e certificando gli standard attraverso unâazienda indipendente. âRaccolta matura dallâalberoâ sarĂ il nostro sigillo di qualitĂ , una parte aggiuntiva e integrante del concept del marchio Samboaâ. Emmanuel de Lapparent, capo dello sviluppo della IFO France ha spiegato brevemente come si sono FRUITBOOKMAGAZINE
incontrati, alla fine degli anni â90, con il team di ibridazione della Epagri, a Santa Caterina in Brasile, e come alla fine siano state selezionate e testate le tre sorelle tra le molte varietĂ ibridate. âLuiza, Venice e Isadora sono state scelte per le loro caratteristiche agronomiche - ha spiegato Emmanuel de Lapparent - ovvero la resistenza ai parassiti e al glomerella fungus, le esigue esigenze contro il freddo invernale e, ultimo ma non per importanza, il loro sapore e la loro consistenza: croccantezza e succositĂ unite a unâestrema dolcezzaâ. Adattatesi ai climi caldi, queste tre varietĂ prendono colore facilmente e vengono raccolte in momenti diversi. La prima, Luiza, viene raccolta nella stessa finestra temporale della varietĂ Gala; Venice viene raccolta in tardo settembre; Isadora, in tardo ottobre. Gerhard Dichgans, il global manager del progetto Samboa, ha dichiarato: âQueste sono le tre gemelle
Quella del Gruppo Rivoira è una storia imprenditoriale iniziata nel primo dopoguerra grazie allâintuizione e allâintraprendenza di Giovanni Rivoira, un pioniere dellâinnovazione in agricoltura che si dedicò con successo al settore della produzione e del commercio della frutta. Grazie alle competenze ereditate e al know-how continuamente aggiornato, il Gruppo Rivoira si conferma tra i leader privati nella commercializzazione di mele, kiwi, frutta a nocciolo e ciliegie.
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perfette per costruire una nuova segmentazione nel mercato delle mele: la categoria extrasweet / superdolce, che è quello che la gran maggioranza dei consumatori in Europa e nei mercati mediterranei e asiatici cerca. Essere sui banchi della frutta per 12 mesi lâanno e avere queste solide proprietĂ organolettiche farĂ sĂŹ che la Samboa sia la scelta preferita dei consumatoriâ. âAbbiamo una mission statement molto chiara: Tutti i giorni, l N.39 l MAGGIO 2022
un fantastico frutto - ha continuato Gerhard Dichgans - e mantenere questa promessa sarĂ alla base della nostra strategia. Ed è possibile, perchĂŠ queste tre varietĂ hanno la caratteristica unica di venire raccolte dallâalbero giĂ mature: in questo modo, tutti i sapori e gli aromi sono giĂ completamente sviluppatiâ. Il progetto Samboa sta procedendo spedito verso la fase commerciale: nella primavera del 2021 sono stati piantati dal Gruppo Rivoira i primi 30 mila alberi in Piemonte, seguiti da altri 125 mila alberi delle tre varietĂ Luiza, Venice e IsaFRUITBOOKMAGAZINE
Bama Gruppen AS, il principale importatore e distributore di frutta e verdura fresca in Norvegia, ha assegnato al Gruppo Rivoira il premio âFornitore dellâannoâ per la sua capacitĂ di identificare e sviluppare le giuste varietĂ , lavorando strategicamente per sviluppare nuove e migliori varietĂ . Marco Rivoira, executive manager del gruppo piemontese, ha ritirato il riconoscimento durante la cerimonia di premiazione, che si è svolta a Berlino mercoledĂŹ 6 aprile, nei tre giorni di svolgimento della fiera Fruit Logistica.
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dora nella primavera del 2022, cosĂŹ da riuscire a raggiungere lâobiettivo dei 200 ettari entro il 2024. I nuovi partner europei e dâoltreoceano hanno giĂ mostrato grande interesse per il progetto: lâobiettivo finale è piuttosto ambizioso ed è quello di raggiungere nei prossimi 10 anni i 4.000 ettari a livello mondiale. Per saperne di piĂš sul look & feel del marchio, è giĂ attivo online il sito www.samboa.it Nuova linea robotica. âStoricamente abbiamo sempre investito tantissimo in tecnologia, sia per ridurre i costi che per migliorare il sistema qualitativo aziendaleâ, ci spiega Marco Rivoira, che abbiamo raggiunto telefonicamente a metĂ aprile. âNel 1982 i nostri genitori pallettizzavano giĂ in modo automatico, lo avevano visto fare nel settore del vino. Questo consentiva FRUITBOOKMAGAZINE
di caricare i container con il muletto, evitando pesanti lavori manuali. Vorrei poi ricordare, in anni piĂš recenti, i magazzini automatici verticali che abbiamo installato, sia per il prodotto precalibrato che per quello giĂ confezionato e pallettizzato. Nellâultimo anno abbiamo poi investito ulteriormente nellâenergia solare, passando a unâautoproduzione che è arrivata a coprire il 55% del nostro fabbisogno energetico: credo che nel settore ortofrutticolo non ci siano in Italia casi similiâ. âNellâottica di poter lavorare maggiori volumi produttivi - aggiunge Rivoira - abbiamo deciso di ampliare il magazzino mele, mettendo due linee vassoiatrici di Frutmac, che ci permettono di confezio-
nare 100% plastic free per i mercati del Nord Europa, e una linea allâavanguardia Mafroda con 16 robot, 8 per parte, che confezionano in modo completamente automatico le mele, mettendole nellâalveolo dalla parte del colore. La linea è dotata in testa di una macchina selezionatrice in grado di riconoscere la qualitĂ interna ed esterna dei frutti e di scartare i frutti guastiâ. âQuesta linea ad elevata automazione - conclude Rivoira - ci permette di elevare ulteriormente il livello qualitativo della nostra proposta e il grado di soddisfazione di clienti e consumatori finali. Un investimento in tecnologia avanzata che va di pari passo con la nostra attenzione per le risorse umane, con lâobiettivo di valorizzarle, facendole performare al meglioâ.
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Una corretta classificazione dellâortofrutta si traduce in un futuro piĂš sostenibile A tu per tu con il presidente Angelo Benedetti e il direttore commerciale Nour Abdrabbo di Unitec Giancarlo Sbressa
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Fruit Logistica 2022 è stata lâoccasione per fare il punto con i vertici di Unitec sullo stato dellâarte della classificazione di frutta e verdura. Il gruppo di Lugo di Ravenna, vicino al traguardo dei 100 anni di storia, permette alle centrali ortofrutticole sparse in giro per il mondo di classificare 350 miliardi di frutti ogni anno. Una tecnologia che permette anche di ridurre gli scarti e gli sprechi, dando un futuro sostenibile a ciascun frutto. Presentate soluzioni per frutta secca e avocado Conti alla mano, le centrali ortofrutticole che si avvalgono delle molteplici soluzioni brevettate Unitec, grazie ad esse selezionano ogni anno ben trecentocinquanta miliardi di frutti, che - per dare unâidea - corrispondono a oltre 40 frutti per ciascun abitante della Terra. Chi lâavrebbe detto che, in meno di 100 anni di storia, Unitec sarebbe stata in grado di implementare oltre 6.500 linee di lavorazione permettendo ai suoi clienti di raggiungere punti di vendita e consumatori in ogni angolo del nostro Pianeta? âQuesto è stato possibile perchĂŠ in Unitec siamo davvero connessi con il settore ortofrutticoloâ, ha dichiarato Angelo Benedetti, presidente di Unitec, durante una conferenza stampa a Berlino in occasione della fiera Fruit Logistica dello scorso aprile. âĂ proprio grazie alla nostra connessione che abbiamo sviluppato una moltitudine di soluzioni brevettate per il sorting per dare risposte specifiche alle necessitĂ del mercato. Questo, secondo standard precisi e coerenti di qualitĂ che ci vengono richiesti dai FRUITBOOKMAGAZINE
nostri clienti. Grazie alle nostre soluzioni, ogni frutto è processato in modo non invasivo e senza creare alcun danno meccanico al prodotto, salvaguardandone le caratteristiche organoletticheâ. Le soluzioni di Unitec, pensate per dare risposte alla lavorazione di circa 50 diverse tipologie di frutti, sono realizzate internamente allâazienda e, quindi, sono al 100% made in Italy: dalla definizione del progetto fino alla realizzazione
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delle componenti meccaniche, elettriche ed elettroniche, per arrivare ai sistemi di automazione e di tracciabilitĂ . Ma nuove e crescenti richieste dal mercato impongono continui progressi nella lavorazione dei prodotti ortofrutticoli che vanno personalizzati specie per specie in funzione delle diverse esigenze e necessitĂ . Le soluzioni Unitec sono infatti studiate proprio a partire dalle caratteristiche di ogni tipologia di frutto e declinate in base alle esigenze del mercato, per cui offrono una concreta opportunitĂ di incrementare il successo di ciascun business in modo personalizzato. Unitec innova senza sosta per continuare a dare risposte ai propri clienti, con costanti aggiornamenti e upgrade, al fine di continuare a sviluppare soluzioni sempre piĂš performanti per la classificazione della qualitĂ esterna e interna dei frutti, con i sistemi della gamma Vision e Uniq dedicati a frutti specifici. âIn particolare, in questâultimo periodo, in Unitec abbiamo lal N.39 l MAGGIO 2022
vorato ai sistemi Hazelnut e Walnut Vision, per la classificazione della qualitĂ esterna delle nocciole e delle noci, e a soluzioni di classificazione della qualitĂ esterna e interna degli avocado, con Avocado Vision e Uniq Avocadoâ, hanno spiegato i vertici aziendali a Berlino. Lâelevato livello di precisione e automazione di Hazelnut Vision può arrivare ad azzerare lâutilizzo della selezione manuale. Con le soluzioni di visione Avocado Vision e Uniq Avocado, Unitec ha creato poi unâefficace risposta alla necessitĂ di classificare la qualitĂ esterna e la qualitĂ interna dei pregiati Avocado Hass, rilevando sia le eventuali difettositĂ esterne, interne e il livello di maturazione del frutto, sempre salvaguardando totalmente lâintegritĂ del prodotto. I sistemi di sorting Unitec permettono di offrire al consumatore finale avocado in
linea con il giusto grado di maturazione, in maniera coerente nel tempo. I sistemi di classificazione Avocado Vision e Uniq Avocado, poi, associati alla calibratrice Unical 10.0, sono in grado di coniugare affidabilitĂ nella classificazione della maturazione, della qualitĂ con il massimo dellâefficienza nel processo di lavorazione. âIn Unitec, attraverso le molteplici soluzioni brevettate per la filiera ortofrutticola, contribuiamo a ridurre gli scarti e gli sprechi garantendo un futuro sostenibile a ciascun frutto - ha concluso lâazienda -. Con le oltre 6.500 linee di lavorazione installate nel mon-do, Unitec è in grado di indirizzare a una vita diversa dal consumo fresco oltre 45 miliardi di frutti in 5 continenti, piĂš o meno 1 milione di tonnellate che corrispondono a una quantitĂ pari allo spreco alimentare prodotto in Italia in un anno, secondo la fonte Waste Watcher International Observatoryâ.
FRUITBOOKMAGAZINE
DimmidiSĂŹ a Berlino con gli estratti limited edition vintage chinotto e cedrata Irene Forte
78
La Linea Verde, azienda leader nelle insalate di quarta gamma, nelle zuppe fresche, nei piatti pronti freschi e negli estratti, si è presentata a Fruit Logistica lo scorso aprile con le ultime novitĂ da proporre sul mercato italiano e su quelli esteri. In particolare, per quanto riguarda gli estratti freschi, dopo il successo di Menta & Limone, DimmidiSĂŹ punta su un altro gusto decisamente classico: lâestratto Purple Energy ai Frutti di Bosco, con mirtilli, more, lamponi e fragole. Una referenza che intercetta i gusti emergenti: negli ultimi anni, infatti, i consumi di frutti di bosco sono notevolmente cresciuti (nellâultimo anno i consumi in Italia di frutti di bosco sono cresciuti del 7,8% - fonte GFK). La Linea Verde ha poi presentato due vere prime assolute per il mercato italiano, cavalcando il trend del Vintage con unâoriginale linea Limited Edition che reinterpreta i mitici anni â60 con due bibite iconiche e inconfondibili, che hanno dissetato intere generazioni: la Cedrata, con succo di lime, limone e cedro, e il Chinotto con succo di limone, chinotto, bergamotto e tamarindo. Un collarino dedicato a valorizzare la loro storia evidenzia la Limited Edition a scaffale, mettendone in evidenza lâanima vintage. Queste novitĂ affiancano la gamma giĂ consolidata degli Estratti DimmidiSĂŹ Juicing dando freschezza, gusto e movimento al business del banco frigo dellâortofrutta nella grande distribuzione. Gli estratti FRUITBOOKMAGAZINE
La bella stagione si avvicina e la Linea Verde con il suo brand DimmidiSĂŹ risponde alla crescita del mercato dei succhi di frutta freschi (che tra lâagosto 2020 e lâagosto 2021 sono cresciuti dellâ11% sia in valore sia in volume - IRI Liquid Data) con fresche novitĂ per la gamma DimmidiSĂŹ Juicing, cosĂŹ da soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori moderni. Propone sia una nuova referenza nella gamma âcontinuativaâ sia una Limited Edition, una formula stagionale vincente
DimmidiSĂŹ sono mix di frutta e vegetali estratti a freddo, freschi e genuini, tutti 100% veggie, 100% naturali, senza aromi, coloranti e conservanti e senza aggiunta di zucchero e acqua. DimmidiSĂŹ Juicing è declinata in tre linee: SĂŹ al Relax con le ricette âFragola & Limoneâ e âMango, Passion Fruit & Zenzeroâ; SĂŹ allâEquilibrio con le referenze âPompelmo rosa & Limoneâ, âMenta & Limoneâ, âZenzero
& Limoneâ e âArancia, Lime & Bergamottoâ; SĂŹ allo Sprint con âZenzero & Mirtilloâ, âZenzero & Melagranaâ e ora âFrutti di Boscoâ. Tutti gli imballi DimmidiSĂŹ sono giĂ 100% riciclabili e, per ridurre ulteriormente lâimpatto ambientale, le bottigliette de La Linea Verde sono realizzate con il 30% di PET riciclato. Le nuove proposte sono disponibili nelle migliori catene della Gdo da metĂ aprile. l N.39 l MAGGIO 2022
Come si sta muovendo la distribuzione mondiale? Conad è al 61.mo posto Conad, Coop Italia, Esselunga ed Eurospin sono gli unici grocery retailer italiani nella Top 250 Giancarlo Sbressa
80
Secondo il report Global Powers of Retailing 2022 i 250 retailer piĂš grandi al mondo hanno generato un fatturato pari a 5.110 miliardi di dollari nel corso dellâanno fiscale 2020, segnando una crescita del 5,2%. Amazon si conferma seconda in classifica, con una crescita a doppia cifra, la maggiore tra le aziende presenti nella Top 10 dei retailer mondiali. Il podio si conferma interamente statunitense, mentre il primo gruppo italiano è Conad, che sale al 61.mo posto Deloitte ha presentato la 25.esima edizione dello studio Global Powers of Retailing in cui vengono analizzati i risultati dellâesercizio annuale al 30 giugno 2021 resi pubblici dai piĂš grandi retailer del mondo. Secondo il report 2022 i 250 retailer piĂš grandi al mondo hanno generato un fatturato pari a 5.110 miliardi di dollari nel corso dellâanno fiscale 2020/2021, segnando una crescita del 5,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allâanno precedente. Nellâanno fiscale 2020, 69 aziende su 250 hanno registrato vendite in diminuzione rispetto allâanno fiscale 2019, mentre 158 hanno avuto variazioni in aumento. Considerando lâarco temporale 2015-2020, la performance aggregata dei Top 250 retailer si è rivelata piuttosto stabile in termini di crescita delle vendite e dei margini. Amazon in crescita si conferma al secondo posto tra le Top 10. Le prime quattro posizioni sono stabili. La top 10 continua a essere dominata dai retailer statunitensi e registra nel 2020 una crescita del 12,4%. Da segnalare lâingresso in FRUITBOOKMAGAZINE
Top 10 dellâe-commerce cinese JD.com, ora in nona posizione, con una crescita portentosa del 27,6% (minore comunque a quella di Amazon, +34,8%). Walmart si conferma stabile al primo posto della Top 10, con un fatturato monstre di 559 miliardi di dollari (+6,7%). La marginalitĂ delle prime dieci aziende è cresciuta di 0,4 punti percentuali rispetto allâanno precedente, un risultato positivo nonostante la pressione esercitata sui rivenditori dallâintensa concorrenza, dallâaumento dei costi del lavoro, dagli effetti delle politiche protezioniste, dallâinflazione e dagli investimenti per migliorare lâecommerce. LâEuropa si conferma lâarea geografica meglio rappresentata: sono 90 le aziende che hanno nel Vecchio Continente e due di esse rientrano nella Top 10 (Lidl e Aldi). Positivo lâandamento dei retailer italiani: Conad è al 61.esimo posto (in crescita), seguono Coop Italia (77.esimo, lâunico in flessione), Esselunga (116.esimo, in crescita), infine troviamo Eurospin che guadagna 10 posizioni (è 153.esimo).
Deloitte è unâazienda di servizi di consulenza e revisione, la prima nel mondo in termini di ricavi e numero di professionisti. Fa parte delle cosiddette Big Four, le quattro piĂš grandi aziende di revisione, insieme a PricewaterhouseCoopers, EY e KPMG. Conta circa 250 mila dipendenti impiegati in oltre 150 diversi Paesi nei rami in cui opera: revisione, tassazione, consulenza, finanza. Il 25.mo report Global Powers of Retailing è stato presentato a febbraio 2022 ed esplora i trend in atto nei maggiori 250 gruppi della grande distribuzione mondiale.
l N.39 l MAGGIO 2022
Global Powers of Retailing Top 250, anno fiscale 2020 Nome del retailer
Paese di origine
Fatturato 2020 in milioni di dollari
Fatturato 2020 di gruppo in milioni di dollari
0
Walmart Inc.
Stati Uniti
559,151
559,151
0
Amazon.com,Inc.
Stati Uniti
213,573
0
Costco Wholesale Corporation
Stati Uniti
0
Schwarz Group - Lidl
2
Cambiamento posizione rispetto al 2019 1 2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38
⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠â˘
Numero di Paesi serviti
Crescita del fatturato nel 2020
Ipermercato
26
6.7 %
386,064
E-commerce
21
34.8 %
166,761
166,761
Cash&carry
12
9.2 %
Germania
144,254
145,064
Discount
33
10.0 %
The Home Deport, Inc.
Stati Uniti
132,110
132,110
Home improvement
3
19.9 %
-1
The Kroger Co.
Stati Uniti
131,620
132,498
Supermercato
1
8.3 %
-1
Walgreens Boots Alliance, Inc.
Stati Uniti
117,705
139,537
Drug store / farmacia
9
1.5 %
0
Aldi Einkauf GmbH & Co. oHG and Aidi International Services GmbH & Co. oHG
Germania
117,047
117,047
Discount
19
8.1 %
4
JD.com, Inc.
Cina
94,423
108,028
E-commerce
1
27.6 %
1
Target Corporation
Stati Uniti
92,400
93,561
Discount
1
19.8 %
-2
CVS Health Corporation
Stati Uniti
91,198
268,706
Drug store / farmacia
1
5.3 %
3
Loweâs Companies, Inc.
Stati Uniti
89,597
89,597
Home improvement
2
24.2 %
-1
Ahold Delhaize
Olanda
85,177
85,177
Supermercato
10
12.8 %
0
Aeon Co., Ltd.
Giappone
75,077
81,204
Ipermercato
11
0.3 %
-5
Tesco PLC
Regno Unito
73,888
74,838
Ipermercato
5
-10.3 %
0
Albertson Companies, Inc.
Stati Uniti
69,690
69,690
Supermercato
1
11.6 %
0
Edeka-Verbund
Germania
68,268
69,522
Supermercato
1
9.7 %
1
Rewe Group
Germania
61,853
77,761
Supermercato
11
8.9 %
-1
Seven & i Holdings Co., Ltd.
Giappone
52,317
54,426
ComoditĂ /forecourt store
17
-13.2 %
1
Best BuyCo., Inc.
Stati Uniti
47,262
47,262
Elettronica
3
8.3 %
7
Publix Super Markets, Inc.
Stati Uniti
45,204
45,204
Supermercato
1
17.5 %
0
Centres Distributeurs E. Leclerc
Francia
44,676
55,959
Supermercato
6
1.0 %
1
Woolworsths Limited
Australia
41,533
41,533
Supermercato
2
-10.7 %
2
The IKEA Group (INGKA Holding B.V.)
Olanda
39,174
41,586
Arredamento
30
-4.1 %
6
Loblaw Companies Limited
Canada
38,663
39,300
Ipermercato
3
10.1 %
6
ITM DĂŠveloppement International (IntermarchĂŠ)
Francia
37,496
52,768
Supermercato
4
3.9 %
3
J Sainsbury plc
Regno Unito
36,997
37,554
Ipermercato
2
0.7 %
-1
Casino Guichard-Perrachon S.A.
Francia
36,370
37,052
Ipermercato
27
-7.9 %
-9
Auchan Holding SA
Francia
36,045
36,604
Ipermercato
13
-30.9 %
-7
LVMH MoĂŤt Hennessy - Louis Vuitton S.A.
Francia
35,856
50,889
Altre specialitĂ
80
-15.8 %
-2
Suning.com Co., Ltd.
Cina
34,547
36,545
Elettronica
1
-6.0 %
3
Dollar General Corporation
Stati Uniti
33,747
33,747
Discount
1
21.6 %
-8
The TJX Companies, Inc.
Stati Uniti
32,137
32,137
Abbigliamento/calzature
9
-23.0 %
0
H-E-B Grocery
Stati Uniti
32,000
32,000
Supermercato
2
13.5 %
4
Coles Group Limited
Australia
28,757
29,033
Supermercato
1
3.1 %
4
Migros-Genossenschafts Bund
Svizzera
28,457
31,895
Ipermercato
3
7.7 %
0
Mercadona, S.A,
Spagna
28,129
28,129
Supermercato
2
5.6 %
-2
X5 Retail Group N.V.
Russia
27,310
27,342
Discount
1
14.3 %
Formato di vendita principale
81
Global Powers of Retailing Top 250, anno fiscale 2020 Cambiamento posizione rispetto al 2019
Nome del retailer
39
7
Coop Group
5 2
40 41 42 43 44 45
82
46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75
⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠â˘
Supermercato
7
3.7 %
25,509
Discount
2
8.0 %
25,425
25,425
Home improvement
13
2.1 %
Hong Kong SAR
24,718
105,779
Grande magazzino
1
94.3 %
Francia
21,435
30,544
Supermercato
3
4.7 %
Germania
24,277
28,683
Cash & carry
24
-3.5 %
Spagna
23,431
23,431
Abbigliamento / calzature
216
-27.9 %
Germania
23,310
23,310
Elettronica
13
-2.9 %
Regno Unito
22,640
22,640
Supermercato
1
0.4 %
Australia
22,215
25,311
Supermercato
4
10.6 %
Portogallo
21,988
21,988
Discount
3
3,5 %
Canada
21,592
21,662
Supermercato
1
6.3 %
Stati Uniti
21,000
21,000
Ipermercato
1
4.0 %
Russia
20,874
21,478
ComoditĂ / forecourt store
1
13.3 %
Hong Kong SAR
20,579
20,579
Drug store / Farmacia
27
-5.7 %
Svezia
20,099
20,099
Abbigliamento / calzature
74
-19.6 %
Fatturato 2020 di gruppo in milioni di dollari
Svizzera
25,623
32,135
Dollar Tree, Inc.
Stati Uniti
25,509
Groupe Adeo SA
Francia
Alibaba Group Holding Limited / New Retail & Direct Sales
4
Système U, Centrale Nationale
-6
Metro AG Inditex, S.A.
-2
Ceconomy AG
1
Wm Morrison Supermarkets PLC
9
Westfarmers Limited
1
JerĂłnimo Martins, SGPS, S.A.
5
Empire Company Limited
3
Meijer, Inc.
0
PJSC âMagnitâ
-4
A.S. Watson Group
-13
Crescita del fatturato nel 2020
Fatturato 2020 in milioni di dollari
44
-12
Numero di Paesi serviti
Paese di origine
H & M HERRES & Mauritz AB
Formato di vendita principale
-4
Fast Retailing Co., Ltd.
Giappone
18,579
18,600
Abbigliamento / calzature
24
-12.3 %
-3
Reliance Retail Limited
India
18,454
18,494
Supermercato
1
-5.3 %
5
E-MART Inc.
Sud Corea
17,426
18,663
Supermercato
6
16.4 %
-16
Macyâs, Inc.
Stati Uniti
17,346
17,346
Grande magazzino
3
-29.4 %
18
NIKE, Inc. / Nike Direct
Stati Uniti
17,136
44,538
Abbigliamento / calzature
76
32.0 %
-2
CP ALL Plc.
Thailandia
16,780
17,441
ComoditĂ / forecourt store
1
-4.5 %
9
Conad Consorzio Nazionale Dettaglianti Soc. Coop. a.r.l.
Italia
16,366
18,178
Supermercato
5
12.4 %
-1
Rite Aid Corporation
Stati Uniti
16,365
24,043
Drug store / Farmacia
1
4.8 %
5
Kingfisher plc
Regno Unito
15,880
15,880
Home improvement
8
7.2 %
12
BJâs Wholosales Club Holdings, Inc.
Stati Uniti
15,430
15,430
Cash & carry
1
17.0 %
1
Pan Pacific International Holdings
Giappone
15,335
16,041
Discount
7
1.5 %
-10
Kohlâs Corporation
Stati Uniti
15,031
15,955
Grande magazzino
1
-20.4 %
16
Vipshop Holding Limited
Cina
14,935
15,610
Non-store
1
17.2 %
21
PetSmart, Inc.
Stati Uniti
14,600
14,600
Arredamento
2
23.2 %
5
Qurate Retail Group
Stati Uniti
14,177
14,177
Non-store
7
5.3 %
-3
Yamada Holdings Co., Ltd. (Formerly Yamada Denki Co., Ltd.)
Giappone
14,176
16,526
Elettronica
4
3.7 %
46
Wayfair Inc.
Stati Uniti
14,145
14,145
Non-store
4
55.0 %
13
Spar Holding AG
Austria
13,864
13,942
Supermercato
8
9.9 %
Regno Unito
13,858
13,858
Supermercato
2
6.1 %
5
John Lewis Partnership plc
-15
The Gap, Inc.
Stati Uniti
13,800
13,800
Abbigliamento / calzature
40
-15.8 %
15
Otto (GmbH & Co KG)
Germania
13,783
18,108
Non-store
30
11.8 %
Global Powers of Retailing Top 250, anno fiscale 2020 Cambiamento posizione rispetto al 2019
Nome del retailer
Paese di origine
Fatturato 2020 in milioni di dollari
Fatturato 2020 di gruppo in milioni di dollari
76
Lotte Shopping Co., Ltd.
Sud Corea
13,709
13,709
77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113
⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠â˘
-11
Numero di Paesi serviti
Crescita del fatturato nel 2020
Grande magazzino
5
-8.2 %
Formato di vendita principale
-4
Coop Italia
Italia
13,642
16,412
Ipermercato
1
-0.7 %
4
Currys plc. (formely Dixons Carphone plc) Regno Unito
13,624
13,624
Elettronica
7
1.7 %
5
Metro Inc.
Canada
13,396
13,376
Supermercato
1
7.3 %
7
ICA Gruppen AB
Svezia
13,345
13,705
Supermercato
4
6.1 %
-18
FEMSA Comercio, S.A. de C.V.
Messico
13,058
13,058
ComoditĂ / forecourt store
6
-3.7 %
-11
DĂŠcathlon S.A.
Francia
12,993
12,993
Articoli sportivi
60
-8.1 %
5
AutoZone, Inc.
Stati Uniti
12,632
12,632
Autoricambi
3
6.5 %
8
Yonghui Superstores Co,. Ltd.
Cina
12,607
13,500
Ipermercato
1
10.8 %
Stati Uniti
13,532
12,532
Abbigliamento / calzature
1
-21.9 %
Cile
12,402
12,679
Supermercato
5
8.3 %
Finlandia
12,229
13,249
Supermercato
3
3.2 %
-25
Ross Stores, Inc.
-5
Cencosud S.A.
4
S Group
10
Alimentation Couche-Tard Inc.
Canada
12,119
34,936
ComoditĂ / forecourt store
24
8.2 %
-10
Marks and Spencer Group plc
Regno Unito
11,951
11,951
Grande magazzino
100
-10.1 %
-10
I. Brands, Inc.
Stati Uniti
11,847
11,847
Abbigliamento / calzature
75
-8.3 %
10
Menard, Inc.
Stati Uniti
11,800
11,800
Home improvement
1
10.3 %
2
DirkRossmann GmbH
Germania
11,796
11,796
Drug store / Farmacia
8
3.5 %
3
Compagnie Financière Richemont SA
Svizzera
11,700
15,314
Altre specialitĂ
54
0.6 %
Stati Uniti
11,604
11,604
Altre specialitĂ
2
14.3 %
Francia
11,296
14,930
Abbigliamento / calzature
95
-17.5 %
Germania
11,098
12,972
Drug store / Farmacia
13
3.6 %
Spagna
11,098
12,077
Grande magazzino
19
-27.0 %
10
OâReilly Automotive, Inc.
-20
Kering S.A.
3
dm-drogerie markt Verwaltungs-GmbH
-28
El Corte InglĂŠs, S.A.
91
Coupang, Inc.
Sud Corea
11,045
11,967
Non-store
1
90.9 %
6
Hy-Vee, Inc.
Stati Uniti
11,000
11,000
Supermercato
1
8.9 %
7
Shoprite Holdings Ltd.
Sud Africa
10,892
10,892
Supermercato
13
7.1 %
11
Wegmans Food Markets, Inc.
Stati Uniti
10,796
10,796
Supermercato
1
11.3 %
25
Tractor Supply Company
Stati Uniti
10,620
10,620
Altre specialitĂ
1
27.2 %
7
NorgesGruppen ASA
Norvegia
10,529
10,754
Discount
1
13.3 %
-1
The Sherwin-William Company / American Group
Stati Uniti
10,383
18,362
Home improvement
15
2.1 %
-41
Nordstrom, Inc.
Stati Uniti
10,357
10,715
Grande magazzino
2
-31.6 %
10
Giant Eagle, Inc.
Stati Uniti
10,350
10,350
Supermercato
1
8.9 %
-14
Dairy Farm International Holdings Limited
Hong Kong SAR
10,269
10,269
Supermercato
10
-8.3 %
-11
China Resources Vanguard Co., Ltd.
Cina
10,178
12,722
Ipermercato
1
-7.6 %
0
Canadian Tire Corporation, Limited
Canada
10,152
11,087
Altre specialitĂ
1
3.1 %
1
Advance Auto Parts, inc.
Stati Uniti
10,106
10,106
Altre specialitĂ
5
4.1 %
3
Co-operative Group Ltd.
Regno Unito
9,966
14,708
ComoditĂ / forecourt store
1
3.4 %
Cile
9,888
10,444
Home improvement
7
4.7 %
Belgio
9,756
11,570
Supermercato
3
5.2 %
-10 7
S.A.C.I. Falabella Colruyt Group
83
Global Powers of Retailing Top 250, anno fiscale 2020 Cambiamento posizione rispetto al 2019 114 115 116 117 118 119
84
120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148
Paese di origine
Fatturato 2020 in milioni di dollari
Fatturato 2020 di gruppo in milioni di dollari
Southeastern Grocers, Inc. (formerly Southeastern Grocers, LLC)
Stati Uniti
9,645
9,645
7
Dickâs Sporting Goods, Inc.
Stati Uniti
9,584
2
Esselunga S.p.A.
Italia
4
Tengelmann Group
5
Numero di Paesi serviti
Crescita del fatturato nel 2020
Supermercato
1
16,5 %
9,584
Articoli sportivi
1
9,5 %
9,350
9,350
Ipermercato
1
2.6 %
Germania
9,346
9,460
Home improvement
19
4,1 %
Adidas Group
Germania
9,267
22,616
Abbigliamento / calzature
50
4.1 %
9
Belsia Group Co., Ltd.
Giappone
9,249
9,694
Home improvement
1
8.9 %
6
Salling Group
Danimarca
9,246
9,302
Discount
3
7.4 %
-26
Bed Bath and Beyond Inc.
Stati Uniti
9,233
9,233
Altre specialitĂ
3
-17.3 %
27
Zalando SE
Germania
9,097
9,097
Non-store
17
23.1 %
25
Chow Tai Fook Jewellery Group Limited
Hong Kong SAR
9,050
9,050
Altre specialitĂ
11
23.6 %
-52
Steinhoff International Holdings N.V.
Sud Africa
8,839
8,839
Discount
29
-34.1 %
WinCo Food LLC
Stati Uniti
8,800
8,800
Supermercato
1
8.6 %
Olanda
8,776
8,818
Supermercato
2
13.8 %
Giappone
8,660
8,660
Drug store / Farmacia
2
9.3 %
Nome del retailer
⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠⢠sale ⢠scende ⢠stabile 22
6
19 8
Jumbo Groep Holding B.V. Tsuruha Holdings Inc.
Formato di vendita principale
-15
Gruppo Coppel
Messico
8,660
8,660
Grande magazzino
2
1.5 %
-14
SIGNA Retail Group
Austria
8,548
8,548
Grande magazzino
20
-11.8 %
-1
FNAC Darty S.A.
Francia
8,537
8,537
Altre specialitĂ
12
1.9 %
15
Emke Group / Lulu Group International
Emirati Arabi
8,400
8,400
Ipermercato
10
0.0 %
-2
Kesko Corporation
Finlandia
8,400
12,160
Supermercato
7
0.7 %
-14
Louis Delhalze S.A.
Belgio
8,302
8,402
Ipermercato
4
-8.1 %
Taiwan
8,019
8,773
ComoditĂ / forecourt store
4
1.2 %
Germania
8,000
8,000
Ipermercato
4
-1.6 %
Mercury Retail Holding plc
Russia
7,896
7,979
ComoditĂ / forecourt store
1
n/a
15
BĂM Birleşik MagĚazalar A.Ş.
Turchia
7,891
7,891
Discount
3
38.0 %
-1
Distribuidora Internacional de AlimentaciĂłn, S.A. (Dia, S.A.)
Spagna
7,844
7,896
Discount
4
0.2 %
Real Hypermarket Business
Germania
7,750
7,750
Ipermercato
1
1.5 %
-8
Bic Carrera Inc.
Giappone
7.737
7.851
Elettronica
1
-5,1 %
0
JD Sports Fashion Plc
Regno Unito
7.696
7.934
Altre specialitĂ
20
0,9 %
-3
The SPAR Group Limited
Sud Africa
7.648
7.648
Supermercato
13
13,5 %
-5
Majid Al Futtaim Holding LLC
Emirati Arabi
7.616
8.867
Ipermercato
17
-0,6 %
14
Sonae SGPS, SA
Portogallo
7.588
7.781
Supermercato
62
7,6 %
-11
Foot Locker, Inc.
Stati Uniti
7.548
7.548
Abbigliamento / calzature
27
-5,7 %
-38
Associated British Foods plc /Primark
Regno Unito
7.481
17.688
Abbigliamento / calzature
13
-24,3 %
19
Kâs Holdings Corporation
Giappone
7.474
7.474
Elettronica
1
11,9 %
-42
Isetan Mitsukoshi Holdings Ltd.
Giappone
7.446
7.695
Grandi magazzini
7
-27,4 %
8
President Chain Store Corp.
9
Globus Holding GmbH & Co. KG
new
new
Cultiva, Boscolo: ÂŤCarbon neutrality in cinque anniÂť Ă lâambizioso obiettivo che si è posto il gruppo a livello globale Carlotta Benini
Cultiva, player globale del fresh cut, ha avviato nel 2022 il CN5, un ambizioso progetto che si inserisce nel programma di sostenibilitĂ circolare mirato a ridurre le emissioni di gas serra dei prodotti e dei processi produttivi. Un software dedicato creato ad hoc, tramite il calcolo dellâLCA, quantificherĂ lâimpatto di ogni prodotto Cultiva sul cambiamento climatico. Quindi saranno messe in campo azioni virtuose per contenerlo, fino al potenziale raggiungimento del desiderata zero
âSostenibilitĂ circolareâ, ovvero inserita in un modello di business responsabile in cui ad azioni concrete a tutela dellâambiente fa seguito unâattenzione particolare agli aspetti sociali ed economici di tutta la filiera e dei suoi protagonisti, dal produttore fino al consumatore. Con un obiettivo dei piĂš sfidanti: generare un reale impatto positivo per il Pianeta. Sono queste le linee guida che disegnano il nuovo volto di Cultiva, azienda globale specializzata nella coltivazione di ortaggi a foglia che oggi è tra i principali player del fresh cut. La base della O.P. è a Taglio di Po (Rovigo), dove ha sede lâheadquarter, i soci sono dislocati nelle zone piĂš vocate della Penisola e il gruppo ha una sede anche in Florida, negli
Usa, dove è allâattivo una joint venture con la piĂš grande azienda di quarta gamma al mondo per la produzione di baby leaf in serra. Con la nuova governance, che da un anno vede alla guida Federico Boscolo Sesillo nel ruolo di amministratore delegato, al fianco del padre Giancarlo, presidente e fondatore del gruppo, Cultiva negli ultimi anni ha concentrato la gran parte degli investimenti in ambiziosi progetti di innovazione finalizzati a uno sviluppo in ottica green. In questo contesto si inserisce il nuovo progetto âCN5 by Cultivaâ, avviato nel 2022: si tratta di un percorso verso una carbon neutrality che ha lâobiettivo di perseguire nellâarco di cinque anni il traguardo delle zero emissioni su un prodotto o linea di prodotto. Si parte con la quantificazione dellâimpatto di ogni singolo processo aziendale sul cambiamento climatico. Per fa-
Cultiva, specializzata nella coltivazione di ortaggi a foglia, è tra i principali player del fresh cut. Lâheadquarter dellâOP è a Taglio di Po (Rovigo). I soci sono dislocati nelle zone piĂš vocate della Penisola. Il gruppo ha una sede anche in Florida (Usa), dove è attiva una joint venture con la piĂš grande azienda di quarta gamma al mondo per la produzione di baby leaf in serra.
FRUITBOOKMAGAZINE
87
Il primo passo di Cultiva verso la carbon neutrality âsarĂ su un comparto pilota: un prodotto, piuttosto
che una linea di confezionamento, oppure la sede aziendale. O altro ancora. Alla stregua di quanto ha fatto Lavazza, con la sua linea di capsule Zero â Federico Boscolo (amministratore delegato Cultiva)
88
re questo lâazienda ha dato a una societĂ specializzata lâincarico di realizzare un modello progettato ad hoc in grado di misurare esattamente quanta CO2 emette in atmosfera ogni singolo prodotto Cultiva durante tutto il suo ciclo di vita, in modo da andare a individuare dove poter agire per ridurre o, idealmente, azzerare il suo impatto. âAl termine di questa prima parte del percorso avremo una sorta di risonanza magnetica di ogni prodotto Cultiva, dalla prima alla quarta gamma, che ci consentirĂ di capire come e dove agire per ridurre, fino al desiderata zero, le FRUITBOOKMAGAZINE
emissioni di gas serraâ, esordisce lâAd Federico Boscolo Sesillo. Il primo passo sarĂ appunto quello di raggiungere la carbon neutrality su un comparto pilota (un prodotto, piuttosto che una linea di confezionamento o la sede aziendale, o altro), alla stregua di quello che ha fatto Lavazza con la sua linea di capsule âZeroâ. Ora la società è in fase raccolta dati, soprattutto per quanto riguarda la parte campo: le aziende agricole stanno fornendo informazioni sui prodotti utilizzati per la coltivazione, sullâimpatto delle macchine agricole, della refrigerazione, del trasporto etc. Contestualmente l N.39 l MAGGIO 2022
è in programma anche âlâinventarioâ dello stabilimento produttivo, considerando, nel calcolo delle emissioni di gas serra, anche i consumi energetici, il packaging e la tipologia di materiale utilizzato per lâimballaggio. Il calcolo della carbon footprint si basa sul Life Cycle Assessment (LCA), ovvero lâanalisi del ciclo di vita, e tutti i dati raccolti saranno elaborati tramite un modello di calcolo realizzato ad hoc. Le categorie di prodotto incluse nella misurazione sono: baby leaf, cespi, verdure da cuocere e basi per arricchire. âIl modello analizzerĂ la carbon footprint secondo un approccio from cradle to grave, dallâinizio alla fine, espressione che per Cultiva significa dal seme allo smaltimento della busta - sottolinea il presidente del gruppo Giancarlo Boscolo Sesillo -. Andremo quindi a sondare tutte le fasi del processo produttivo, dal campo al confezionamento in magazzino, fino ad arrivare al packaging, considerando una corretta gestione del suo smaltimento dopo lâuso da parte del consumatore, come raccomandato sui nostri packâ. Una volta definito lâimpatto del singolo comparto/prodotto pilota, Cultiva saprĂ dove agire per ridurre le emissioni. Questo attraverso un piano di azioni virtuose, peraltro giĂ in atto, che vanno dallâinnovazione in campo allâefficientamento energetico dei processi produttivi e lâutilizzo di fonti rinnovabili, da una gestione responsabile delle risorse idriche allâottimizzal N.39 l MAGGIO 2022
89
Giancarlo Boscolo (presidente), Federico Boscolo (Ad) e Massimo Bragotto (general manager)
zione del packaging in termini di riciclabilitĂ , di sostenibilitĂ del materiale e di riduzione di eventuali sprechi. Lâambizioso progetto âCN5 by Cultivaâ è parte integrante della strategia a responsabilitĂ circolare che lâazienda porta avanti da tempo, fin dagli anni Novanta, quando fu tra le prime realtĂ a credere e investire gran parte delle sue risorse agricole nel biologico, tanto da farne oggi la sua calling card. âNella IV gamma abbiamo la leadership per il biologico, che oggi rappresenta il 25% del nostro businessâ, sottolinea Massimo Bragotto, general manager. Quello di Cultiva è un biologi-
co 4.0, che rimanda a unâinnovazione internamente sviluppata che fa ricorso anche allâintelligenza artificiale e alla tecnologia digitale per ridurre al minimo lâimpatto delle produzioni. âLa storia di Cultiva è figlia dellâamore per lâagricoltura che si tramanda di generazione in generazione - continua -, ma anche del rispetto per la terra, della passione per lâitalianitĂ , della vocazione per la qualitĂ e della visione di un futuro migliore per tuttiâ. âStiamo parlando con i massimi esperti di cambiamento climatico al mondo e abbiamo progettato una radicale revisione della filiera, perchĂŠ siamo consapevoli che dobbiamo fare qualcosa per salvaguardare il nostro Pianeta e dobbiamo farlo subito, non câè piĂš tempo da perFRUITBOOKMAGAZINE
modello analizzerĂ la carbon footprint secondo âunIl approccio from cradle to grave, dallâinizio alla
fine, espressione che per Cultiva significa dal seme allo smaltimento della busta. Andremo in tal modo a sondare tutte le fasi del processo produttivo â Giancarlo Boscolo (presidente Cultiva)
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dere - gli fa eco lâAd Federico Boscolo -. Desideriamo, oggi come giĂ successo in passato, stabilire nuovi standard e per fare ciò vogliamo lavorare in partnership con i retailer, in Italia come allâestero, che hanno sposato da tempo tutti questi valori, per creare una filiera virtuosa fino a raggiungere il consumatore finale. Lo abbiamo fatto a fine anni Novanta definendo standard di sicurezza alimentare di stampo anglosassone, quando la parola traceability era pressochĂŠ sconosciuta, e lo vogliamo replicare ora raggiungendo nuovi traguardi in termini di vera sostenibilitĂ verso cui la filiera deve puntareâ. Con una costante spinta verso lâinFRUITBOOKMAGAZINE
novazione, di prodotto e di linea, un totale controllo di filiera, un approccio che unisce la tecnologia allâexpertise dei soci produttori e un impegno concreto nei confronti dellâambiente e della âsostenibilitĂ circolareâ, Cultiva è oggi unâazienda con una forte identitĂ , che dopo essersi affermata principalmente come co-packer della quarta gamma per la Gdo, ha approcciato il mercato con un marchio proprio, che sta vivendo una fase di crescita costante, in Italia e anche allâestero.
âChiuderemo un fatturato importante questâanno - rivela in conclusione lâamministratore delegato di Cultiva - e stiamo consolidando la nostra presenza in alcune principali insegne della Gdo in Area 1, 2 e 3 Nielsen. Puntare verso una carbon neutrality nei prossimi cinque anni è la nostra prossima sfida. La cogliamo presentando lâofferta distintiva del nostro portafoglio che racchiude in sĂŠ esperienza, competenza, valori e i nostri eccellenti standard qualitativi, per far conoscere a tutti la cosa che da sempre sappiamo fare meglio: coltivare e vendere insalataâ.
l N.39 l MAGGIO 2022
Con Apo Scaligera fragole sostenibili ed esclusive dal vivaio fino alla tavola La vera sostenibilitĂ passa da riciclabilitĂ al 100% e massima standardizzazione degli imballaggi Irene Forte
92
Ă iniziata a Pasqua la nuova stagione delle fragole veronesi di Apo Scaligera, cooperativa di Zevio che con 5 mila tonnellate a campagna è tra i principali produttori italiani di questo frutto. Le previsioni produttive sono in linea con quelle dello scorso anno. Le varietĂ di punta sono Garda, Callas e Agnese, unâesclusiva di Apo Scaligera, messa a punto in collaborazione con il CREA. Il punto con il presidente Luigi Noro, che ci ha parlato anche di sostenibilitĂ e packaging Ă iniziata dopo Pasqua la campagna fragole di Apo Scaligera, che nellâincertezza del momento storico che stiamo attraversando - con il settore ortofrutticolo stretto nella morsa dei rincari a cui si aggiungono la nuova spinta inflazionistica e le tensioni geopolitiche del conflitto russo-ucraino - guarda ai prossimi mesi con âprudente ottimismoâ. Ce ne parla Luigi Noro, presidente della cooperativa con sede a Zevio, in proviancia di Verona, che con 5 mila tonnellate a campagna è storicamente tra i maggiori produttori italiani di fragole. âA seguito delle condizioni climatiche dei primi mesi dellâanno, siamo partiti con i primi volumi commerciali attorno a Pasqua, con una produzione allineata allâincirca alla scorsa stagioneâ, ci ha spiegato Luigi Noro. âPer quanto riguarda le varietĂ , abbiamo consolidato la produzione di Garda e di Callas, ma soprattutto di Agnese, una delle ultime varietĂ messe a punto da Apo Scaligera in collaborazione con il CREA e di produzione esclusiva della nostra cooperativaâ. FRUITBOOKMAGAZINE
Apo Scaligera è una realtĂ consolidata nel segmento delle fragole, riconosciuta a livello europeo, in grado di concentrare nel mese di maggio elevatissimi volumi di prodotto, nonostante una campagna che poi si prolunga fino a tutta lâestate, grazie alla produzione sui Monti Lessini. âLa nostra cooperativa segue lâintero ciclo produttivo - sottolinea Noro - dal vivaio fino alla confezione per il consumatore
l N.39 l MAGGIO 2022
I mercati sono sempre piĂš esigenti in termini di âqualitĂ , packaging, servizi. Il peso dei costi andrebbe
quanto meno condiviso con tutti gli attori della filiera. PerchĂŠ una sostenibilitĂ a 360 gradi prevede che si arrivi a una sostenibilitĂ economica per tutti â Luigi Noro (presidente di APO Scaligera)
finale: un controllo totale della filiera che dĂ garanzie al consumatore sullâorigine e sulla qualitĂ e la salubritĂ del prodottoâ. âViviamo come tutti lâincertezza e le tensioni geopolitiche di queste ultime settimane. Superato il Covid si sperava in un poâ di normalitĂ , invece ci troviamo a fare i conti con lo spettro di unâaltra crisi economica, appesantita da spinte inflazionistiche e forse anche da qualche azione speculativa che in questi frangenti non manca maiâ, commenta il presidente di Apo Scaligera. âNoi manteniamo un profilo prudentemente ottimista. Speriamo che il meteo ci sia favorevole e che la voglia di normalitĂ faccia muovere i consumi di un prodotto, la fragola, che nella nostra stagione produttiva arriva quasi ad acquisire il valore di una ricorrenzaâ. âLe aziende agricole hanno assorbito per lungo tempo i progressivi incrementi di costi sia dei materiali che della manodopera, stringendo i denti e sopportando fin troppo i capricci dei mercatiâ, continua Noro. âQuesto ha giĂ portato grandi cambiamenti di direzione da parte dei produttori nel corso degli ultimi anni, cambiamenti testimoni del fatto che le aziende agricole sono arrivate al limite. I mercati sono sempre piĂš esigenti in termini di qualitĂ , packaging, servizi. Tutto ciò non può essere garantito con prezzi uguali o minori al passato. Il peso dei costi andrebbe quanto meno condiviso con tutti gli attori della filiera. PerchĂŠ l N.39 l MAGGIO 2022
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sostenibilitĂ a 360 gradi prevede anche che ci sia una sostenibilitĂ economica per tuttiâ. âLa sostenibilitĂ per chi vive dei prodotti della propria terra - precisa Noro - non è una moda, ma una costante applicata da sempre. La difesa del territorio è la prima garanzia di reddito degli agricoltori. Il team di tecnici che coordina e sostiene i nostri soci nelle coltivazioni è costantemente aggiornato sugli sviluppi normativi. In campagna non è facile, i problemi non mancano mai, ma lavoriamo sempre per ridurre al minimo gli interventi garantendo il risultato qualitativo ottimale per il consumatoreâ.
Non poteva mancare, infine, un commento da parte del presidente di Apo Scaligera su uno dei temi piĂš cari alla grande distribuzione: quello dellâimballaggio. âSiamo convinti che, al di lĂ delle invenzioni del momento, piĂš marketing oriented che concretamente efficaci, la vera sostenibilitĂ passi da materiali completamente riciclabili e dalla massima standardizzazione, che permette la riduzione di scarti, sprechi, trasporti e ottimizza la logistica in generale. Considerando inoltre la difficile congiuntura che ha colpito tutta la filiera delle materie prime e degli imballaggi, puntiamo al cestino tradizionale, ormai prodotto con materiale totalmente riciclabileâ.
FRUITBOOKMAGAZINE
Valfrutta, nuove insalate per i nuovi trend. Soli: âSan Lidano nuovo partner strategicoâ Carlotta Benini
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Valfrutta Fresco torna protagonista negli scaffali refrigerati dei reparti ortofrutta con una rinnovata linea di insalate pronte al consumo che suggella una nuova partnership, quella con San Lidano, nuovo copacker per la quarta gamma. La OP con sede a Sezze, in provincia di Latina, vanta unâesperienza pluridecennale nel comparto: nata nel 1997 nel cuore dellâAgro Pontino, oggi conta oltre 60 soci nelle principali aree di produzione nazionali, da Nord a Sud, che coltivano le proprie materie prime su circa mille ettari di superficie, di cui oltre 200 coperti da moderne serre a campata multipla, garantendone lâapprovvigionamento tutto lâanno. âUna partnership che segna un importante punto di incontro fra una realtĂ cooperativa leader del mondo produttivo e la marca industriale - spiega Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco . Incontro che permetterĂ di garantire al consumatore una gamma completa di proposte, di alta qualitĂ e 100% made in Italy, frutto di un totale controllo di filieraâ. La nuova gamma si distingue per un packaging leggermente rivisitato, che dĂ maggiormente risalto al brand Valfrutta, accompagnato dal claim âColtivata in Italia da agricoltura sostenibileâ, a sottolineare lâimpegno delle due aziende nel garantire sempre qualitĂ certificata e filiera corta e controllata, attenzione allâambiente e alla biodiversitĂ e giusta retribuzione di tutta la filiera. FRUITBOOKMAGAZINE
Valfrutta ha stretto una partnership con San Lidano che dal 2022 è il nuovo copacker per la quarta gamma. Stefano Soli di Valfrutta Fresco (nella foto con Matteo Testa di San Lidano): âQuesta nuova partnership segna un importante punto di incontro fra una realtĂ cooperativa leader del mondo produttivo e la marca industriale e ci permetterĂ di garantire al consumatore una gamma completa di proposte, di alta qualitĂ e 100% made in Italy, frutto di un totale controllo di filieraâ
La linea è in via di sviluppo. âLâobiettivo è quello di mettere a punto con il tempo, insieme a San Lidano, nuove linee di prodotto sottolinea Soli -. Poter contare su un partner-produttore, infatti, ci consentirĂ di sviluppare e testare nuove referenze, con nuove varietĂ e nuovi mix per rispondere in modo sempre piĂš puntuale alle evoluzioni del mercato e anticipare i trend emergenti. Un plus che
ci permetterĂ di affrontare un mercato molto difficile, che vive da due anni in costante emergenzaâ. âLâobiettivo, quindi, è quello di tornare da protagonisti in uno scaffale certamente affollato e competitivo, dove Valfrutta Fresco intende emergere in virtĂš della qualitĂ del prodotto e della capacitĂ di innovare e rispondere ai gusti di un consumatore sempre piĂš esigenteâ, conclude Stefano Soli. l N.39 l MAGGIO 2022
Nicofrutta, prima azienda a ottenere la Bandiera Blu Il prestigioso riconoscimento nella categoria BiodiversitĂ Vanessa Righetti
96
Un altro importante traguardo per la veronese Nicofrutta Srl e la sua azienda in Costa Rica, Nicoverde S.A.: è lâottenimento della prestigiosa Bandiera Blu Ecologica nella categoria BiodiversitĂ . Nicofrutta è la prima azienda commerciale italiana a ottenerla. A conferirla sono stati un insieme di enti e commissioni che hanno riconosciuto e premiato la scelta fatta da Nicoverde di aver messo in atto azioni concrete per proteggere e mantenere intatti gli ecosistemi dei territori su cui opera Ma cosâè e come si ottiene la Bandiera Blu nella categoria BiodiversitĂ ? Innanzitutto, per Bandiera Blu si fa riferimento a un programma istituito nel 1987 che prevedeva, e prevede tuttâoggi, di assegnare a tutte quelle localitĂ balneari che rispettano in maniera assoluta gli oltre 40 rigidi criteri e standard ambientali previsti dalla FEE - Foundation for Environmental Education e dallâUNEP, il Programma delle Nazioni Unite per lâAmbiente. Per quanto riguarda invece la categoria BiodiversitĂ , questo premio promuove lo sviluppo e la sostenibilitĂ nel rispetto della tutela delle risorse naturali con una gestione della biodiversitĂ che permetta di affrontare, nel pieno rispetto del territorio e delle sue risorse, le continue sfide del cambiamento climatico e la riduzione delle calamitĂ . Questo premio nasce nel mezzo del delicato contesto della pandemia da Covid-19, oltre che delle numerose calamitĂ naturali che ogni anno colpiscono diverse aree sensibili del pianeta. Ora piĂš che mai quindi, educare ai valori ecologici è essenziale per FRUITBOOKMAGAZINE
preservare lâambiente. A sostenere questa causa sono anche gli esponenti del GIZ (la Cooperazione tedesca per lo sviluppo) e il ministro dellâAmbiente del Costa Rica Andrea Meza Maurillo: âQuesta nuova categoria, nata nel 2021, è uno sforzo che si integra con le attuali politiche e strategie sulla biodiversitĂ in Costa Rica, avente come focus quello di ampliare la partecipazione sociale nella conservazione della biodiversitĂ attraverso strumenti che promuovano la cooperazione cittadina. Il miglior esempio di questo, è ciascuno dei vincitori della categoriaâ. Ad attribuire la bandiera blu in questa specifica categoria sono organi specifici, deputati ad accertarsi che tutti i criteri legati alla conservazione del territorio e delle specie che vi abitano, tra cui le persone, vengano rispettati. Tra questi, spiccano istituzioni come il Minae - ministero dellâAmbiente e dellâEnergia, la Commissione na-
Nicofrutta è unâazienda italiana che dal 2003 opera nellâimport-export di ananas dal Costa Rica. Nel Paese, lâimpresa possiede la controllata Nicoverde, proprietaria di un impianto di confezionamento e di produzioni proprie nella regione di Pital di San Carlos, nella provincia di Alajuela. La filiera di Nicofrutta è supportata da circa 120 piccoli produttori organizzati in cooperative e associazioni.
l N.39 l MAGGIO 2022
97
zionale per la gestione della biodiversitĂ , il ministero dellâAmbiente del Governo Tedesco e il suo ufficio di Cooperazione Tecnica (GIZ), lâAlleanza Mesoamericana per la BiodiversitĂ e la Tavola Internazionale Indigena del Costa Rica. Come specificato dal direttore generale di Nicoverde Jorge Sanchez, âNicofrutta, come azienda italiana attraverso la sua filiale in Costa Rica Nicoverde, dedicata alla produzione e commercializzazione di ananas costaricani dal 2004, ha come obiettivo primario quello di rompere con i vecchi paradigmi nella produzione di ananas, attral N.39 l MAGGIO 2022
verso lâattuazione di buone pratiche agricole, grazie alle sue produzioni certificateâ. I 38 punti da rispettare per fregiarsi della Bandiera Blu si dividono in macrocategorie a loro volta suddivise in sottosezioni, ognuna avente parametri molto rigidi da soddisfare. Tra questi, il saper mantenere una perfetta qualitĂ delle acque circostanti, la gestione ambientale, la conservazione della biodiversitĂ , lâuso responsabile del-
le risorse naturali presenti nellâarea, coltivare i terreni senza causare deforestazioni e riciclare e smaltire i rifiuti secondo regole precise. A rendere questa Bandiera, importante e tutto tranne che scontata, è anche la sua breve durata. Questo riconoscimento infatti ha validitĂ annuale, al termine del quale si dovranno rifare da capo le procedure per avviare i relativi accertamenti per riottenerla. Questo sistema premiante, di fatto, incentiva le aziende che operano sui territori ricchi di biodiversitĂ e dallâecosistema delicatissimo, come Nicoverde in Costa Rica FRUITBOOKMAGAZINE
Lâimpegno di Nicofrutta Srl in Centro America è avvallato e sostenuto da GIZ, il programma tedesco per la cooperazione e lo sviluppo From Field to Plate, commissionato dal Ministero Federale Tedesco per lâAmbiente (nella foto sotto). Questa alleanza pubblico-privata, stretta nel 2018, ha permesso di mettere in atto un piano di azioni nellâambito della responsabilitĂ e della biodiversitĂ . Tra questi, la drastica riduzione di prodotti chimici utilizzati nelle piantagioni, sostituiti da prodotti naturali, sviluppati dal laboratorio di biotecnologia di Nicoverde Sa.
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appunto, a fare letteralmente proprie tutte quelle buone abitudini ambientali e sociali con un duplice scopo: quello di perpetrarle nel tempo e quello di attuarle lungo tutta la catena di produzione ed esportazione del prodotto, di modo che a beneficiarne, oltre al terreno di produzione, sia contemporaneamente tutto il pianeta. A proposito di esportazione, infatti, Nicoverde S.A. ha deciso di esportare i suoi prodotti via nave, andando a diminuire di molto lâinquinamento che normalmente si genera nel trasporto via aerea di questi prodotti tropicali. La Bandiera Blu nella Categoria BiodiversitĂ ricevuta da Nicoverde per lâanno 2021-2022 è anche indice dellâattenzione impiegata dallâazienda verso tutte quelle pratiche ambientali indispensabili alla FRUITBOOKMAGAZINE
preservazione del territorio, come lâattenzione nella rigenerazione dei suoli, lâuso di unâeconomia circolare e la mitigazione del carbonio. Grazie allâuso mirato di batteri e funghi come la Spirulina, naturalmente prodotti dal terreno e processati anche nei laboratori presenti nello stabilimento dellâazienda, si aiuta naturalmente la nutrizione e la crescita del suolo, controllandone parassiti, malattie derivate da funghi infestanti e odori. Queste sostanze poi, sono di fatto decompositori naturali di sostanze dannose, oltre che biofertilizzanti ricchi di azoto e fosforo. Tutto questo ha portato Nicofrutta a diminuire drasticamente lâuso
dei pesticidi sui suoi ananas, fino a eliminare quasi del tutto queste sostanze agrochimiche dannose sia per il suolo che per le persone, ottenendo la certificazione Zero Pesticidi (Pesticides Free). Il rispetto per la biodiversitĂ di Nicoverde, come detto, passa anche dal processo di smaltimento degli scarti naturali degli ananas, scarti che vengono ciclicamente reintegrati in varie modalitĂ , tutte rigorosamente green. Una di queste, avviene tramite un processo di compostaggio, sfruttando i residui di ananas come integratore nutrizionale per il bestiame. Una volta smaltito dagli animali, questo scarto naturale viene riutilizzato mischiato alla segatura come fertilizzante naturale, andando a soddisfare molti dei criteri essenziali per una naturale concimazione dei suoli. Tutto ciò dĂ vita a unâeconomia circolare priva di sprechi nel suo processo. Addirittura, le coriacee e appuntite foglie del frutto dellâananas vengono lavorate fino a ottenere un materiale similissimo alla pelle. Il tessuto che si può ricavare dalle foglie scartate, a differenza della comune pelle animale, è ecologico al 100%. I benefici continuano perchĂŠ una volta che si desidererĂ smaltire lâindumento o lâoggetto, sarĂ 100% biodegradabile perchĂŠ non ha necessitato di sostanze chimiche per essere lavorato, fungendo cosĂŹ da concime al momento del suo smaltimento. Questo processo 100% green prende il nome di scarto zero o Residuo Zero, ed è quello a cui qualsiasi azienda dol N.39 l MAGGIO 2022
nuova categoria della Bandiera Blu è nata ânelQuesta 2021 e si integra bene con le attuali politiche
e strategie sulla biodiversitĂ in Costa Rica. Il suo focus è quello di ampliare la partecipazione sociale nella conservazione e rispetto della biodiversitĂ â Andrea M. Maurillo (ministro Ambiente Costa Rica)
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vrebbe puntare. Lâottenimento della Bandiera Blu, però, non testimonia solo unâattenzione al territorio e alla conservazione della biodiversitĂ messa in pratica dalla realtĂ aziendale a cui viene conferita, ma denota anche unâetica verso tutti quei lavoratori, piccoli produttori e fornitori, che vivono dellâattivitĂ . Nicoverde è licenziatario Fairtrade dal 2004, il marchio di certificazione etica piĂš riconosciuto al mondo. Gli standard previsti spaziano dallâavere prezzi equi per le materie prime, a un âpremiumâ per lo sviluppo di attivitĂ a favore della comunitĂ , a condizioni di lavoro dignitose, formazione dei dipendenti su temi legati allâimportanza della biodiversitĂ , fino allâinl N.39 l MAGGIO 2022
staurare rapporti commerciali duraturi, indispensabili per i produttori dei Paesi in via di sviluppo. Questi piccoli produttori, infatti, possono beneficiare dellâaumento nella produzione di ananas che viene commercializzata allâestero, gestendo cosĂŹ in maniera smart le risorse a disposizione. Tutto questo non sarebbe possibile senza un adeguato processo di educazione dei dipendenti al rispetto dei sempre piĂš alti standard internazionali. Fairtrade, inoltre, è anche sinonimo di rispetto per lâambiente. Il sistema obbliga a incrementare e
sostenere le produzioni eco-sostenibili che prevedono lâOGM free, ovvero la tutela delle risorse naturali come acqua o foreste, consentendo di mantenere intatta la delicata biodiversitĂ del luogo. Svenja Paulino, direttrice del programma Biodiversidad y Negocios in Centroamerica e Repubblica Dominicana del GIZ, ha detto: âPartecipare allo sviluppo della categoria Biodiversità è stata unâopportunitĂ straordinaria per affrontare uno dei temi piĂš rilevanti della mia agenda in Costa Rica e nellâarea: la conservazione della biodiversitĂ e lâuso sostenibile delle risorse di cui questo luogo incredibile disponeâ.
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Lidl e GlobalGAP: al via il primo standard per la biodiversitĂ Valentina Bonazza
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PiĂš biodiversitĂ nella produzione convenzionale di frutta e verdura: Lidl e GlobalGAP hanno pubblicato uno standard sulla biodiversitĂ . I partner includono lo spin-off del FiBL Sustainable Food Systems GmbH (SFS) nel ruolo di leader del progetto, Global Nature Fund, Bioland, Fondazione Lago di Costanza e UniversitĂ di NĂźrtingen-Geislingen come partner scientifici. Agenzie e rappresentanti dei produttori ortofrutticoli sono stati coinvolti nellâelaborazione e nel pilotaggio in Germania, Italia, Polonia e Spagna per tenere conto delle esigenze pratiche che potevano insorgere. Il GlobalGAP Add-On BioDiversity è quindi ora disponibile per tutti, dai produttori ai distributori, come modulo aggiuntivo allo standard GlobalGAP per le buone pratiche agricole. Lidl risulta quindi essere il primo attore della Gdo europea ad applicare questo standard che applicherĂ in una prima fase a piĂš di 250 produttori di vari Paesi europei. In un secondo momento, lâazienda mira a espanderlo a tutti i produttori europei di frutta e verdura. âLo standard permette ora di stabilire dei requisiti minimi per la biodiversitĂ lungo tutta la filiera. Ă quindi emblematico della nostra ambizione di guidare il cambiamento a livello industriale per promuovere la conservazione della biodiversitĂ â, ha affermato Christoph Graf, responsabile degli acquisti di Lidl in Germania. âĂ scientificamente provato - ha aggiunto Marion Hammerl, presiFRUITBOOKMAGAZINE
Lidl e GlobalGAP hanno pubblicato il primo standard di biodiversità per la produzione di ortofrutta. Annunciato nel 2021, il progetto vede ora il lancio ufficiale. Si chiama Add-On BioDiversity ed è disponibile per produttori e distributori, come modulo aggiuntivo allo standard GlobalGAP per le buone pratiche agricole. Lidl sarà il primo rivenditore europeo di alimenti a lavorare seguendo questo standard che applicherà , in una prima fase, a piÚ di 250 produttori in Europa
dente del Global Nature Fund che la perdita di biodiversità è la piĂš grande sfida del nostro pianeta - e dellâagricoltura - accanto al cambiamento climatico. Lâadd-on protegge la biodiversitĂ fissando una data limite per la conversione dei terreni agricoli in ecosistemi naturali, richiedendo un piano di gestione della biodiversitĂ , stabilendo criteri piĂš efficaci per la protezione del suolo e la gestione inte-
grata dei parassiti e molto altro. Il riferimento allâinterazione delle aziende agricole con i paesaggi vicini è un primo passo verso un approccio basato sul paesaggio necessario per fermare la perdita di biodiversitĂ â. Rispettare la biodiversitĂ per garantire unâampia gamma di prodotti alimentari rappresenta uno dei sei temi strategici della strategia di sostenibilitĂ di Lidl a livello globale. l N.39 l MAGGIO 2022
OP Primo Sole, vola il fatturato. Dolce Lucano traina la crescita Nei primi tre mesi del 2022 il fatturato è già a quota 7 milioni di euro Carlotta Benini
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DistintivitĂ , qualitĂ costante e garantita, posizionamento premium, brand awareness consolidata, legame identitario con il territorio e sostenibilitĂ a 360 gradi. Sono le chiavi del successo di Dolce Lucano, il finocchio top di gamma del Metapontino che con le ottime performance dellâultima campagna ha fatto chiudere a OP Primo Sole un fatturato di 10 milioni di euro. Risultato che è frutto anche degli importanti investimenti dellâultimo anno e di una visione aziendale dinamica e innovativa Un investimento di tre milioni di euro per lâefficientamento e il potenziamento dello stabilimento aziendale, riqualificato in ottica 4.0, dove sono state inserite nuove linee di lavorazione e nuove celle di stoccaggio che hanno permesso di aumentare la capacitĂ produttiva del 35%. Presenza sempre piĂš capillare in Gdo, da Nord a Sud, e una campagna del finocchio che volge al termine portando a casa i risultati migliori di sempre, in termini di vendite ma anche e soprattutto di notorietĂ del brand e di fidelizzazione dei clienti e del consumatore finale. Non da ultimo un impegno crescente nei confronti della sostenibilitĂ , intesa nel senso piĂš ampio del termine, che si traduce in azioni concrete in favore dellâambiente, del lavoro etico e del sociale. Ă stato un anno ricco di soddisfazioni il 2021 per Primo Sole, Organizzazione di Produttori con sede a Montescaglioso (Matera) che oggi conta piĂš di 30 soci tra Basilicata, Puglia, Calabria e Abruzzo, con una superficie coltivata di 550 ettari nelle zone piĂš vocate. Fondata nel FRUITBOOKMAGAZINE
LâOrganizzazione di Produttori Primo Sole nasce nel 2016 nel Metapontino, il cuore agricolo della Basilicata, dalla lungimiranza del suo amministratore Giuseppe Appio e dalla ventennale esperienza di due cooperative agricole del territorio: la Primo Sole e la Terre del Sole. Ad oggi lâOP conta piĂš di 30 soci produttori presenti in Basilicata, Puglia, Calabria ed Abruzzo, con una superficie coltivata di oltre 500 ettari.
2016 da Giuseppe Appio, amministratore della OP, lâazienda oggi è gestita con passione, dinamismo e uno sguardo giovane e innovativo sul comparto grazie al contributo delle due figlie Francesca e Rosangela Appio, rispettivamente chief financial officer e sales manager dellâorganizzazione. Insieme le due sorelle si occupano anche dello sviluppo di nuovi concept di prodotto e di nuovi brand per la valorizzazione delle produzioni aziendali. I due casi di successo in questo senso sono il finocchio Dolce Lucano e le fragole Made in Lucania: due prodotti top di gamma, dal posizionamento premium e dal packaging distintivo ed eco-friendly, che permettono allâazienda di distinguersi sul mercato anche in contesti particolari come quelli attuali. A dispetto del delicato momento storico e del perdurare della pandemia, OP Primo Sole ha infatti chiuso il 2021 con risultati brillanti: il fatturato ha raggiunto i 10 l N.39 l MAGGIO 2022
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milioni di euro e nei soli primi tre mesi del 2022 il giro dâaffari ha giĂ toccato quota 7 milioni (dato al 31 marzo 2022). âCi lasciamo alle spalle un anno molto importante per la nostra azienda - esordisce Francesca Appio, che in azienda ricopre anche il ruolo di responsabile comunicazione -, a livello economico ma soprattutto per le performance della campagna finocchio-fragole ancora in essere (va da ottobre 2021 fino a maggio 2022, ndr), dove stiamo raccogliendo i frutti degli importanti investimenti aziendali l N.39 l MAGGIO 2022
portati a termine e delle politiche di brand e di valorizzazione del prodotto su cui abbiamo scommesso negli ultimi anniâ. âSiamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, segno che abbiamo fatto le scelte giuste nel momento giusto le fa eco Rosangela Appio -. La crescita non riguarda solo lâazienda ma anche tutti i nostri soci, che abbiamo affiancato in questo percorso di sviluppo nellâottica di potenziare la base sociale non in termini numerici ma di efficienza, qualitĂ , capacitĂ produttiva e diversificazione dellâoffertaâ. Anche il portafoglio di clienti di Primo Sole è cresciuto e la distribuzione in Gdo è diventata piĂš capillare. Dolce Lucano, il brand del FRUITBOOKMAGAZINE
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OP PRIMO SOLE in cifre
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milioni fatturato 2021
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finocchio top di gamma lanciato a fine 2019 in una catena del Nord Ovest, oggi è presente in alcune principali insegne nazionali e locali, da Nord a Sud. âAbbiamo un parco clienti selezionato - sottolinea Rosangela Appio - e abbiamo FRUITBOOKMAGAZINE
scelto di lavorare solo con quelle insegne che abbracciano i nostri stessi valori, che sono lontani da una mera logica di prezzoâ. La stessa cosa vale per le fragole a marchio Made in Lucania, la cui distribuzione in Gdo si è ampliata
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regioni
specialitĂ : finocchio e fragole
nellâultimo anno grazie alla fidelizzazione dei clienti soddisfatti dellâottimo lavoro svolto con Dolce Lucano. Quello che OP Primo Sole oggi vuole offrire, ai buyer della Gdo e al consumatore, è una promessa: di qualitĂ garantita e costante nel tempo, di distintivitĂ , di un prodotto identitario che ha un forte legame con il suo territorio di origine e che risponde alle esigenze del consumatore di oggi, attento alle tematiche ambientali e sociali e desideroso di essere appagato da un prodotto dalle caratteristiche uniche. Grazie a tutti questi elementi lâultima campagna commerciale di Dolce Lucano è stata molto positiva. Dopo due annate caratterizzate da una sovrabbondanza di prodotto, con conseguenti prezzi medi contenuti, quella 2021-2022 per il finocchio italiano è stata una stagione caratterizzata da un calo produttivo generale e quindi da una minore disponibilitĂ di prodotto sul mercato. âIn questo contesto - racconta Rosangela Appio câè stato sempre un equilibrio fra domanda e offerta, con prezzi al consumo che si sono mantenuti su livelli medio-altiâ. âDal punto di vista qualitativo è stata unâottima annata - prosegue -, inoltre il fatto di essere unâorganizzazione con una base produttiva solida e stabile ci ha permesso di soddisfare le richieste dei nostri clienti in modo continuativo, evitando rotture di stock, e di acquisire anche nuovi clienti, che inizialmente si sono rivolti a noi per soddisfare una dol N.39 l MAGGIO 2022
La crescita non riguarda solo lâazienda ma anche âtutti i nostri soci, che abbiamo affiancato in questo percorso nellâottica di potenziare la base sociale, non in termini numerici, ma di efficienza, qualitĂ , capacitĂ produttiva e diversificazione dellâofferta â Francesca e Rosangela Appio (OP Primo Sole)
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Nella foto Rosangela Appio, responsabile commerciale di OP Primo Sole, con il padre, nonchĂŠ fondatore e amministratore, Giuseppe Appio, e la sorella Francesca, responsabile amministrativa e comunicazione. Nelle foto della pagina a lato i due prodotti di punta dellâOP di Montescaglioso: il finocchio, con il brand Dolce Lucano, e le fragole, con il brand Made In Lucania, proposte anche in co-branding con Candonga.
manda non evasa di prodotto sfuso da parte di altri fornitori e che poi sono stati conquistati anche dal progetto Dolce Lucanoâ. Sui prezzi Dolce Lucano si è mantenuto stabile. âIl posizionamento premium del prodotto infatti prevede che il prezzo non segua strettamente gli andamenti del mercato, nĂŠ al rialzo nĂŠ al ribasso -, precisano le sorelle Appio -. Questo aspetto, unito alle forti politiche di marca e di valorizzazione del prodotto, ci consente di garantire sempre una giusta remunerazione ai nostri sociâ. Niente speculazioni dunque, nemmeno in annate di scarsitĂ di prodotto in cui câè anche chi potrebbe approfittare della situazione. âNon l N.39 l MAGGIO 2022
è cosĂŹ che lavoriamoâ, continuano le due giovani imprenditrici. A riprova dellâeticitĂ dellâazienda e dellâattenzione che essa presta alla sostenibilitĂ delle produzioni anche sotto il profilo sociale, basti pensare che negli ultimi mesi le marginalitĂ delle vendite di Dolce Lucano sono state destinate a una importante iniziativa benefica a sostegno della popolazione ucraina. âAbbiamo venduto 35 mila confezioni di Dolce Lucano Stop War, nel packaging giallo e blu creato appositamente per il progetto soli-
dale realizzato in collaborazione con alcune catene della Gdoâ, raccontano. Per ogni confezione venduta fino al 31 marzo 20 centesimi sono stati devoluti alla Croce Rossa Italiana, impegnata a dare aiuto ai civili nelle zone di guerra. Il progetto di solidarietà è quindi proseguito con le vendite di Dolce Lucano Stop War nello shop online di Primo Sole. Se per il finocchio è stata dunque unâannata positiva a livello generale, stessa cosa non si può dire per le fragole, con una campagna che sta volgendo al termine caratterizzata da un andamento di mercato piuttosto piatto. âAnche in questo caso ci siamo saputi distinFRUITBOOKMAGAZINE
Stop War. OP Primo Sole ha destinato parte del ricavato delle vendite di Dolce Lucano a sostegno della popolazione ucraina. âAbbiamo venduto 35 mila confezioni di Dolce Lucano Stop War, nel packaging giallo e blu creato appositamente per il progetto solidale, realizzato in collaborazione con alcune catene della Gdoâ, raccontano Francesca e Rosangela Appio. Per ogni confezione venduta fino al 31 marzo, 20 centesimi sono stati devoluti alla Croce Rossa Italiana, impegnata a dare aiuto ai civili nelle zone di guerra. Nella foto, il pack Stop War di Dolce Lucano.
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guere sul mercato grazie a un prodotto di qualitĂ superiore e dal posizionamento premium - sottolineano Francesca e Rosangela Appio - e grazie anche alla capacitĂ di andare incontro alle richieste dei clienti offrendo anche concept personalizzatiâ. Ă il caso delle fragole Candonga Top Quality - Made in Lucania, un co-branding che ha preso vita nei supermercati del gruppo AlĂŹ e che sta riscuotendo grande successo. Anche il packaging realizzato per i punti vendita AlĂŹ è esclusivo: si tratta di una vaschetta in cartone chiusa da un film in bioplastica (Pla), 100% riciclabile e biodegradabile. Unâaltra principale caratteristica dei prodotti top di gamma di Primo Sole è il loro forte legame con il territorio di Matera e del MetaFRUITBOOKMAGAZINE
pontino, che la OP di Montescaglioso valorizza anche con progetti trasversali, tra cultura e turismo, con unâambizione: riuscire a dare allâortofrutta lo stesso charme del vino. âAbbiamo in progetto di realizzare dei tour nei nostri campi di fragole e di finocchio, in collaborazione con unâagenzia viaggi del materano, per accogliere i turisti italiani e stranieri che vogliono conoscere il nostro territorio non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche da quello agroalimentare, mettendo piede nei campi dove nascono queste eccellenze ortofrutticole. E organizzeremo degli eventi per le famiglie, per avvi-
cinare le giovani generazioni alla campagnaâ. Sempre in unâottica di valorizzazione e promozione del territorio, Primo Sole ha investito anche in unâesperienza sul piccolo schermo, partecipando con un placement di prodotto alla seconda stagione della fiction Rai Imma Tataranni, ambientata nei Sassi di Matera e nelle campagne circostanti, in onda lâautunno scorso. Non da ultimo, le due giovani imprenditrici lucane sono in procinto di scommettere su una nuova avventura, lâacquisto di un palazzo storico nel cuore di Montescaglioso, per riqualificarlo e restituirlo alla cittĂ in tutto il suo splendore, valorizzandolo anche a livello turistico e ricettivo.
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NU O V O L O O K PE R G L I E S T R A T T I O R T O R O MI N E W E N T R Y I G U S T I K I W I G I A LL O E T R O P I C A L E
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Colori vitaminici, elementi vegetali stilizzati che richiamano allâistante gli ingredienti primari di ogni referenza, aree trasparenti che esaltano il colore naturale dellâestratto: si presentano cosĂŹ i nuovi Estratti di frutta e verdura OrtoRomi, pronti a posizionarsi nel banco frigo dellâortofrutta. Sono 16 referenze, tra cui le nuove Kiwi Giallo e Tropicale. Pulita, chiara, eye-catching, la nuova veste grafica accentua la freschezza del prodotto e ne esalta lâappetibilitĂ . In alto, campeggia il nuovo marchio OrtoRomi facilitando la riconoscibilitĂ del brand. Da ricerche effettuate tra i consumatori, è emersa la necessitĂ di esplicitare i fattori distintivi del prodotto, i suggerimenti di consumo e lâeco-compatibilitĂ del pack. Ecco perchĂŠ è stata realizzata unâetichetta parlante, di facile fruizione, che esplica lâalta qualitĂ del prodotto mediante gli aspetti differenzianti dellâestratto OrtoRomi rispetto ad un succo, suggerisce per ogni referenza lâideale occasione di consumo ed esprime le ragioni di scelta della bottiglietta in plastica, materiale che diversamente dal vetro, resiste alle alte pres-
B A T T A G L I O : A L V I A L A PA R T NE R S H I P C O N L A S U D A F R I C A NA S R C C P E R L â IM P O R T D I A G R U M I
La nuova societĂ , dal nome âAgricola Sundaysâ, ha concluso un investimento in un gruppo di aziende agricole nella Sundays River Valley e ha in programma di sviluppare nuovi progetti su terreni limitrofi. âĂ unâenorme opportunitĂ per SRCC e per Battaglio quella di poter contribuire allo sviluppo degli agrumi nella nostra valle in Sud Africa e siamo davveFRUITBOOKMAGAZINE
sioni della tecnologia adottata per produrlo. Per ridurre lâimpatto ambientale OrtoRomi sceglie inoltre di utilizzare il 50% di plastica riciclata e 100% riciclabile. Infine, il QR-code rimanda a ulteriori curiositĂ e consigli. Caratterizzati da eccellenti qualitĂ organolettiche e sicuri in termini igienicosanitari, gli Estratti di frutta e verdura OrtoRomi sono prodotti buoni, genuini, naturali e sani, indicati per arricchire di gusto e varietĂ unâalimentazione equilibrata, rappresentando una scelta di benessere per adulti e bambini.
ro entusiasti che unâazienda solida come Battaglio si unisca alla famiglia Sundays Riverâ, ha dichiarato Hannes de Waal, ceo di SRCC. Battaglio SpA è stata fondata a Torino nel 1972 ed è cresciuta specializzandosi nei prodotti di importazione. I due magazzini di Torino e Roma costituiscono la struttura distributiva attraverso la quale fornisce ogni giorno i propri clienti in tutta Italia. La volontĂ di avere una presenza nei principali luoghi di approvvigionamento ha dato origine ai precedenti investimenti in Argentina nella Valle di Rio Negro e in Colombia, per la produzione degli avocado con Agricola Persea. SRCC è stata fondata nel 1924 ed è tra i leader mondiali nellâesportazione di agrumi. Opera nella Sundays River Valley, terra vocata alla produzione di limoni, di cui è uno dei principali esportatori, ma non solo. SRCC ed i suoi azionisti coltivano infatti anche arance Navel di alta qualitĂ , Valencia e le nuove varietĂ di mandarini tardivi. âBattaglio è entusiasta di partecipare attivamente allâindustria agrumicola in Sudafrica supportando SRCC nel creare posti di lavoro e portando quindi valore aggiunto al territorio ed alla sua popolazioneâ, ha affermato Luca Battaglio, presidente di Battaglio Spa. l N.39 l MAGGIO 2022
1 0 K M NE I B O S C H I D E L S A L E NT O , MI L A NO M A R A T H O N . . . D O L E A S O S T EG N O D E L L O S P O R T Continua il supporto di Dole, leader nella produzione e distribuzione di frutta fresca di alta qualitĂ , al mondo dello sport. Sono numerosi gli eventi sponsorizzati nel 2022. Il 25 aprile è stata la volta del âMemorial Marcello e Osvaldo Longoâ, gara di 10 km che si snoda tra le strade urbane ed extraurbane di Calimera, in provincia di Lecce, nel Salento. Dole è stata al fianco di tutti gli atleti offrendo nei punti ristoro la sua banana premium: frutto per eccellenza degli sportivi, ricco di sali minerali e vitamine, perfetto per dare la carica necessaria ad affrontare lâintenso sforzo fisico e per facilitare la ripresa nel dopo competizione. âĂ un grande piacere per noi aver supportato questa gara nazionale che si svolge in uno splendido territorio e lâaugurio che facciamo sempre a tutti i runner è di vivere la giornata con il giusto mix di competizione e divertimento. Quello stesso divertimento che riteniamo debba essere alla base di uno stile alimentare salutare, perchĂŠ alimentarsi bene significa stare bene e vivere in maniera gioiosaâ, ha commentato Cristina Bambini, responsabile marketing Dole Italia.
C O S M I C C R I S P , LA M E L A S T E LL A R E D I V I P E V O G I N 5 A N N I A R R I V E R Ă A 4 0 M I L A T O NN E L L A T E
Cosmic Crisp, la nuova mela coltivata e commercializzata in esclusiva per lâEuropa dai Consorzi VOG e VIP, ha raggiunto nel 2021 una produzione di circa 1.200 tonnellate. âCon grande entusiasmo abbiamo dato il via alla prima importante campagna di questa mela celestiale, che suscita ad ogni l N.39 l MAGGIO 2022
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Poche settimane prima, domenica 3 aprile, Dole Italia aveva sostenuto come official supplier la Telepass Milano Marathon e la Levissima School Marathon 2022. Un appuntamento oramai consolidato per Milano, che ha accolto migliaia di atleti professionisti e amatori che hanno corso da soli o in compagnia, per conquistare tempi migliori o sostenere le organizzazioni no profit attraverso la staffetta charity.
morso un piacere esclusivo, unâemozione intensa grande come il cieloâ, ha affermato Hannes Tauber, responsabile marketing del Consorzio VOG. âPiacere celestialeâ infatti è il claim della campagna di comunicazione che introduce nei punti vendita lâesclusivo piacere che provoca Cosmic Crisp ad ogni morso. Come il buon vino, questa mela innovativa raggiunge lâapice della sua qualitĂ con il passare del tempo, diventando ancora piĂš gustosa e aromatica; per questo fa il suo ingresso sul mercato nella seconda parte della stagione. Con i quantitativi di questâanno, che si attestano sulle 1.200 tonnellate, Cosmic Crisp è presente nei reparti ortofrutta da febbraio ad aprile. In futuro arriverĂ a coprire la stagione commerciale fino a luglio. Nata dallâincrocio fra le varietĂ Enterprise e Honeycrisp, Cosmic Crisp fa parte di una nuova generazione di mele e si contraddistingue per il suo colore attraente, caratterizzato da toni rossi sfaccettati su uno sfondo giallo, e per la sua sorprendente succositĂ , accompagnata da una decisa croccantezza e un gusto bilanciato tra dolcezza e aciditĂ . Lâobiettivo, da qui ai prossimi 5 anni, è di arrivare a 40 mila tonnellate complessive prodotte in Alto Adige. FRUITBOOKMAGAZINE
F R A G O L E S Ă B O N: F IL O D I R E T T O C O N S C U O L E , C O N S U M A T O R I E NU T R IZ I O N I S T I
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Ă nel vivo la campagna delle fragole premium SĂŹBon. âAncor piĂš degli anni scorsi - ha dichiarato il direttore di Coop Sole, Pietro Ciardiello - crediamo sia di vitale importanza rafforzare il dialogo diretto con chi acquista e consuma ortofrutta e con coloro che, a buon diritto, possono essere ritenuti validi ambasciatori di una sana alimentazione e di unâeducazione alla saluteâ. âAbbiamo, cosĂŹ, concentrato i nostri sforzi - ha sottolineato Ciardiello - rivolgendoci non solo ai consumatori attuali e potenziali del nostro brand, ma anche ad una fitta rete di istituti scolastici, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e a professionisti della nutrizioneâ. âGiĂ da metĂ marzo - ha aggiunto il direttore di Coop Sole abbiamo dato il via a un piano di promo-comunicazione corposo che ci ha visto protagonisti, nella settimana di Pasqua, su mezzi di larga diffusione e di grande consenso di pubblico; dal Cucchiaio dâArgento a Giallo Zafferano al Fatto Alimentare, a Elisir della Salute (organo cartaceo e online seguito e promosso da medici e dietisti), ad altri mezzi ben calibrati sul target presentatoâ.
S A N T â O R S O L A , S I A L L A R G A L A G A MM A R E S I D U O Z E R O : D O P O I L M I R T I L L O AR R I V A I L L A M P O N E Ă della societĂ cooperativa agricola trentina SantâOrsola il primo lampone certificato Residuo Zero in Italia. Si affianca al mirtillo Residuo Zero, lanciato nel 2021. Il lampone Residuo Zero di Sant'Orsola è totalmente italiano, ottenuto
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âAbbiamo, poi, intensificato - ha concluso Pietro Ciardiello il nostro impegno nelle scuole attraverso la piattaforma âeducazione digitaleâ. Abbiamo raggiunto oltre 1.500 scuole con il programma âGusto & Saluteâ che, rispetto al 2021, presenta anche una piccola sezione dedicata ai âPiccoli Fruttiâ, nonchĂŠ il nostro gioco interattivo sulle proprietĂ , le sostanze e i benefici di tantissimi prodotti dellâortofrutta.
esclusivamente dalla varietĂ Lagorai Plus di proprietĂ della cooperativa e brevettata ad uso esclusivo dei suoi soci. Ă certificato Csqa, dunque alla raccolta è esente da prodotti fitosanitari, nel pieno rispetto di quanto previsto dal disciplinare dellâente preposto ai controlli. Il Residuo Zero è frutto di un sistema di gestione aziendale virtuoso e basato su rigorose pratiche agricole sostenibili, le uniche in grado di produrre un simile risultato. Il lampone Residuo Zero è sugli scaffali della grande distribuzione organizzata e nei migliori negozi italiani di ortofrutta dal mese di aprile, nel tradizionale cestino coperchiato in materiale riciclato e riciclabile da 125 grammi. Viene coltivato dalle mani sapienti dei suoi soci in alcuni territori vocati del Sud, in Sicilia ed in Calabria, su una ventina di ettari. âQuesto lampone - ha dichiarato Matteo Bortolini, direttore generale SantâOrsola - è frutto della naturale evoluzione della nostra visione complessiva: siamo orientati a garantire la sostenibilitĂ totale della produzione delle nostre aziende agricole in rapporto stretto con le esigenze di naturalitĂ e salubritĂ espresse dal consumatore. Ci aspettiamo che i lamponi possano bissare il successo dei mirtilli a Residuo Zero, che lâanno scorso hanno avuto un'ottima accoglienzaâ. l N.39 l MAGGIO 2022
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Irene Forte
VIP Academy, app âformativaâ per gli addetti al reparto 112
Con la nuova e innovativa app di formazione âVIP Academyâ, lâAssociazione dei produttori di frutta e verdura della Val Venosta, VIP - che giĂ da due anni ha attivo un progetto category per il consumatore - intende trasmettere importanti conoscenze sulle mele e sullâarea di coltivazione della Val Venosta al personale specializzato dei reparti ortofrutta principalmente di Do e Gdo. Lâapplicazione è un corso di formazione online ma anche un concorso a premi Lâapplicazione âVIP Academyâ è suddivisa in cinque aree tematiche e trasmette su: informazioni sulle singole varietĂ , il percorso di una mela, i valori del âParadiso delle Meleâ della Val Venosta, i metodi di coltivazione e la perfetta presentazione della mela sul punto vendita. La ricchezza di informazioni è presentata per mezzo di video, immagini e testi di facile comprensione. Dieci domande a scelta multipla su ogni argomento aiutano lâutente dellâapplicazione a testare le conoscenze appena acquisite. Lâiniziativa è collegata a un concorso. Con ogni risposta corretta, infatti, lâutente riceve un punto, e con un numero sufficiente di punti, riceve un premio. Nellâarea tematica âLa presentazione della mela perfettaâ, il venditore al dettaglio è anche incoraggiato a mettere in pratica ciò che ha imparato sulle caratteristiche del prodotto. Per ogni foto caricata che documenta una presentazione attraente del prodotto, lâutente riceve fino a 10 punti. Si possono presentare fino a cinque foto diverse. I punti raccolti dalle domande e dalle foto vengono poi sommati e con lâaiuto di 3 livelli di punti, lâutente riceve il premio corrispettivo. La nuova app di formazione di VIP supporta i dipendenti dei reparti di frutta a diventare dei veri intenditori di mele che comunicano abilmente i valori delle mele della Val Venosta agli amanti delle mele. FRUITBOOKMAGAZINE
âQuesta applicazione innovativa, scaricabile su ogni dispositivo mobile, permette di formare un numero illimitato di persone e può trasformarle in entusiasti sostenitori dei prodotti della Val Venostaâ, spiega Benjamin Laimer, responsabile marketing di VIP. Con questo nuovo strumento di formazione, ancora una volta, VIP si dimostra uno specialista della mela e un partner di prima classe per i suoi clienti. VIP promuove le mele a marca âVal Venostaâ principalmente nei mercati di Italia e Spagna con campagne mirate. In entrambi i Paesi, lâobiettivo primario di VIP è quello di comunicare ai clienti e ai consumatori i valori del âParadiso delle Meleâ e le eccellenti caratteristiche di prodotto delle mele della Val Venosta. Oltre alla comunicazione al trade e ai consumatori, per VIP è importante raggiungere il personale specializzato del commercio al dettaglio di generi alimentari e informarlo sulla regione di coltivazione della Val Venosta: âQueste persone sono in contatto e scambio quotidiano con i consumatori. Sono un importante portavoce di VIP, raccontando ai consumatori i nostri valori. Pertanto, è stato importante per noi creare uno strumento con il quale possiamo ispirare i professionisti nei confronti dei nostri prodotti e allo stesso tempo trasmettere informazioni importanti. Ă proprio per raggiungere questo obiettivo, che abbiamo creato la nostra app di formazione, che abbiamo lanciato online nel mese di aprileâ, conclude Laimer. l N.39 l MAGGIO 2022