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Opportunità di fine anno sui mercati azionari
OPPORTUNITÀ DI FINE ANNO SUI MERCATI AZIO NARI
L’anno che sta per chiudersi è stato difficile dal punto di vista degli investimenti, e in ottica di breve termine non si prevedono grandi miglioramenti dello scenario. Il comparto azionario, tuttavia, può nascondere delle opportunità.
Il 2022 non è stato certo un anno facile per gli investitori. L’inflazione è rimasta elevata per tutto l’anno, nonostante gli interventi della Fed per cercare di contenerla. In
Europa, inoltre, la guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi del gas hanno ulteriormente peggiorato le cose. “In questo contesto, in un orizzonte di breve periodo, ci aspettiamo un ulteriore rallentamento della crescita mondiale” osserva Nicola Tommasini, head of fund research di Anima SGR. Più ottimista Tom Morris, gestore del global fundamental team di Liontrust e co-gestore del Liontrust GF Tortoise fund:
“nell’immediato le prospettive appaiono piuttosto negative, ma questo vuol dire che probabilmente i mercati stanno già scontando lo scenario. Inoltre, le valutazioni di numerosi settori del mercato sono già scese notevolmente e l’inflazione dovrebbe raggiungere il punto massimo nei prossimi sei-dodici mesi”. Secondo Andrea Florio, manager di Zurich Bank “contesti vivaci come quelli attuali favoriscono senza dubbio strategie long/short per il loro approccio più neutrale rispetto alle strategie long-only tradizionali”.
QUESTIONE DI STILE
Ultimamente il tema della contrapposizione growth value occupa uno spazio sempre maggiore del dibattito quando si parla di investimenti azionari, alla luce della rotazione iniziata nel 2021 che ha visto i titoli value tornare a registrare buone performance dopo oltre un decennio di predominio growth. Non è detto, però, che sia necessario operare una scelta netta. “Tendiamo a non basare le nostre decisioni sulla preferenza per uno stile in particolare, ma a costruire un portafoglio bilanciato”, osserva Roberta Rudelli, responsabile della fund selection del Gruppo Unicredit, che aggiunge: “nella selezione dei fondi prediligiamo la gestione attiva, soluzioni globali in grado di investire sull’intero spettro del mercato le cui scelte sono basate sull’analisi fondamentale. In generale ci focalizziamo su gestori in grado di cogliere tutte le opportunità di mercato senza vincoli di stile, di area geografica o settoriale”. E se il contesto degli ultimi anni ha favorito i titoli growth “i prossimi 10 anni saranno molto diversi” commenta Morris. “Un livello leggermente più alto di tassi di interesse e crescita offre un certo margine di manovra alle aziende e permette ai mercati di tornare a seguire i fondamentali. Negli ultimi dieci anni si è diffusa la convinzione che value sia sinonimo di cattiva qualità, ma esistono diverse aziende davvero brillanti che quotano a prezzi convenienti”.
VALUTARE LE OPPORTUNITÀ
Se lo scenario dei prossimi mesi dovrà fare i conti con un’economia in rallentamento, trovare le migliori
UN LIVELLO PIÙ ALTO DI TASSI E CRESCITA PERMETTE AI MERCATI DI TORNARE A SEGUIRE I FONDAMENTALI
ANDREA FLORIO
NICOLA TOMMASINI
HEAD OF FUND RESEARCH ANIMA SGR “Quest’anno abbiamo selezionato anche strategie sulle infrastrutture, un segmento che ci sembra interessante a livello di valutazioni, orientamento difensivo e prospettive di crescita”
opportunità può non essere così semplice. “Il mercato oggi non ha ancora trovato il proprio equilibrio e risulta ampiamente condizionato dalle politiche monetarie in atto”, osserva Florio. “In un simile contesto diventa complicato identificare un singolo posizionamento, per cui è preferibile adottare un processo che identifichi segmenti di valore come ad esempio quelli caratterizzati da un profilo high-quality, che possono offrire ottime prospettive alla luce della solidità del loro posizionamento competitivo”. Diventa perciò necessario, accanto all’approccio settoriale, dare spazio anche all’investimento tematico, su un orizzonte di lungo periodo, tenendo conto che diversificazione e selezione rimangono sempre validi strumenti per costruire i portafogli. “Considerate l’elevata volatilità e le opportunità che si sono presentate, quest’anno abbiamo selezionato anche strategie sulle infrastrutture, un segmento che ci sembra interessante a livello di valutazioni, orientamento difensivo e prospettive di crescita”, commenta Tommasini. “Inoltre, abbiamo costruito alcune posizioni tematiche, ad esempio nell’area dell’invecchiamento della popolazione, che secondo noi risulta interessante in un’ottica di medio-lungo periodo in particola-
ROBERTA RUDELLI
TOM MORRIS
re per l’esposizione significativa alle società con le più elevate prospettive di crescita del settore healthcare”. Rudelli preferisce adottare “soluzioni che, per costruzione, nascono già cross-sector e che ci sembrano offrire maggiori opportunità agli investitori in quanto non escludono a priori settori che potrebbero portare valore nel tempo. Uno dei temi in cui crediamo molto è il cambiamento climatico, che riguarda tutte le aziende indipendentemente dal settore nel quale operano. Un altro tema di investimento di lungo termine è la tecnologia che ormai fa parte del nostro quotidiano e che continua a evolversi rapidamente”. Morris ritiene di poter creare valore per gli investitori cercando di anticipare i cambiamenti a livello macro e selezionando titoli interessanti: “Se guardiamo solo all’esposizione lunga, alcune delle nostre maggiori posizioni riguardano gli industriali, la difesa nazionale e la sanità. Abbiamo anche un paniere considerevole di banche, che possono beneficiare dell’attuale contesto di tassi elevati accompagnati da stimoli fiscali. Deteniamo anche posizioni in società di beni di prima necessità, abbiamo un’esposizione al settore aurifero come copertura contro eventi estremi e di recente abbiamo ricominciato ad acquistare titoli energetici”.