La Croce del Monte Nero

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La Croce del Monte Nero Beverone Parrocchia di S. Giovanni Decollato


INTRODUZIONE

Dal 1914 ad oggi non è trascorso così tanto tempo da poterci permettere di perdere la memoria sulla Croce del Monte Nero. Tanti furono i parroci che se ne interessarono, e tanti i paesi coinvolti. Tutte le frazioni del comune di Rocchetta, alle quali si unì anche Brugnato. Ne danno conferma due brevi scritti di don Emilio Drovandi che fu parroco di Beverone dal 1946 al 1960, e la lista degli offerenti per la ricostruzione della Croce nel 1954. Noi beveronesi, la frazione più piccola del comune, sentiamo ed abbiamo il dovere di trasmettere questa memoria.

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La Croce del Monte Nero La Croce del Monte Nero, costruita in ferro da Ranieri di Brugnato - lunga mt. 6,50 e di q.li 4,50 - per volontà e promotori: don Pietro Nardi parroco di Beverone, don Beverinotti parroco di Stadomelli, ed il canonico don Amedeo Ricchetti di Brugnato, fu innalzata e festeggiata nel settembre del 1914. Nel 1934 fu costruita, a fianco del pilastro lato Beverone, una piccola cappellina. Un fulmine, la notte dell’otto dicembre del 1950, atterrò e schiantò Croce e cappellina, riducendo il tutto in un groviglio di macerie. Per volontà del sottoscritto parroco, per la propaganda attraverso il bollettino parrocchiale, per l'opera fattiva e indefessa del canonico don Amedeo Ricchetti, con offerte di molti amici vicini e lontani, oggi dopo aver superato difficoltà non indifferenti per il trasporto del materiale occorrente, sotto la guida tecnica del geom. Moscatelli Lino di Rocchetta, e del muratore Caniffi Massimo di Veppo, con soli tre giorni, con il concorso dei Beveronesi e Garbugliesi, circa 50 in tutto, felicemente si è innalzata, collocata su una base cementaria più ampia e più solida, con mt. 2,20 per il lato di larghezza e mt. 1,60 di altezza,

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e tutto è riuscito bene senza nessun incidente, al suono giulivo delle campane e con un grande falò, per annunziare come segnale, il grande avvenimento ai molti paesi devoti della Croce, segno di fede e granitica speranza per tutti i fedeli credenti della Val di Vara. Da un ricordo di don Emilio Drovandi 4 settembre 1954

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Settembre 1954:

La festa si fece il 14 Settembre con il concorso di tutti i paesi della Val di Vara, con messa e vespro solenne, e con circa dieci sacerdoti del Vicariato e di Brugnato. Mancava il canonico Beverinotti. Tutto riuscĂŹ molto bene.

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Parrocchia di Beverone Festa di S. Croce sul Monte Nero. La Croce innalzata sul Monte Nero nel 1914, fu atterrata da un fulmine la notte dell'otto dicembre 1950. Per volontà di Radio Beverone, con offerte di fedeli vicini e lontani, il 14 sett. p.v. sarà solennemente nuovamente inaugurata. Lassù sulla vetta rocciosa vi attendiamo o amici e fedeli di Val di Vara, per ringraziare Iddio e rinvigorire il vostro spirito nella volontà del bene, e ritemprare la vostra fede nella dura fatica dei campi, che spesso negano il pane alla vita, e rafforzare le vostre energie nella quotidiana ascesa del vostro spirito verso una meta che si raggiunge solo portando e adorando la Croce di Gesù, simbolo di umile fede ed eterna speranza. Programma:   

Alle ore 9 e ore 10 - Messe. Alle ore 11 - Messa cantata e discorso. Alle ore 14 - Vespro, benedizione e bacio della Santa Reliquia.

I fedeli della Val di Vara lungo l'Aurelia possono arrivare con la SITA a Rocchetta alle 9, e poi a piedi per il Monte Nero. Funzionerà a metà monte un bar per le bibite. 6


La Croce, dominatrice e protettrice delle nostre vallate, speranza dei nostri cuori, celeste visione d'una vita migliore, tutti ci attende sul Monte Nero, e nessuno deve mancare ad una cerimonia sì cara e voluta da tanti amici vicini e lontani. A ricordo di don Pietro Nardi.

Radio Beverone

Nota: Nella Croce furono messi dei vetrini di modo che il sole vi riflettesse, e quindi si potesse vedere da più lontano. Vi lavorarono molte persone, ed alcuni nomi sono rimasti scritti: il fabbro Ranieri di Brugnato, Scaramuccia, Piaggi e il geom. Moscatelli di Rocchetta, Aldino Nello Virgilio e Guerrino di Beverone, il muratore Caniffi Massimo di Veppo, altri Beveronesi e Garbugliesi, e per i trasporti i muli di Rocchetta. Era nelle intenzioni anche la ricostruzione della cappellina, di fianco al pilastro della Croce. Doveva misurare due metri per due metri di lato, con due finestrine ai lati di cinquanta per trenta centimetri. “Radio Beverone Stadomelli” Don Emilio Drovandi raccoglieva le notizie che gli venivano inviate dai vari parroci di buona parte della Val di Vara, poi le faceva stampare in un giornalino “ L’Angelo della Parrocchia”, che aveva un secondo titolo quasi una firma: Radio Beverone - Stadomelli. 7


Offerenti per la ricostruzione della Croce del Monte Nero nel 1954: Offerente

Importo £

Località

Can. Beverinotti don David

500

Stadomelli

Don Giovanni Chiabrera

500

Rocchetta V.

Can. Morganti

500

Brugnato

Can. Ricchetti don Amedeo

500

Brugnato

Can. Rolla

500

Brugnato

Can. Bordigoni

500

Brugnato

Parrocchia di Suvero

2.000

Suvero

Parrocchia di Brugnato

10.000

Brugnato

Rocchini Antonio

1.000

Rocchetta V.

Raldo Battista

500

San Remo

John Marletta

1.000

Scozia

Zucchini conte Leonardo

1.000

Veppo

Beltrami Pia Podestà

500

Sarzana

Paganelli Fortunato

500

Brugnato

Famiglia conti Zucchini

5.000

Veppo

Gregori Carmela

1.000

La Spezia

Masaniello Mario e famiglia

10.000

U.S.A.

Silvio e Ines Donalisio

1.000

La Spezia

Rossi Emilia Rocchini

1.000

Scozia

Rebecchi Umberto

1.000

Brugnato

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Offerente

Importo

Paganelli Anonietta

800

Brugnato

Borsi Giovanni

500

Garbugliaga

Perinetti Dina

500

Brugnato

Musetti Anna

500

Portovenere

Rapallini Elide

1.000

Borseda

Rebecchi Umberto

1.000

Brugnato

Medinelli Francesco

500

Brugnato

Garbini Rina

500

Rocchetta V.

£

Località

A.C.I.

1.200

Veppo

Magiordomo

1.000

Brugnato

Caniffi Massimo

500

Veppo

Moscatelli Luigi

500

Rocchetta V.

Perinetti Ettore e Francesco

500

Brugnato

Ing. Mergoni

1.500

Genova

Fusi Angelo

500

Carro

6.000

U.S.A.

Masaniello Giuseppe Teresa Antognelli

500

Rossi Pietro

1.000

Franci Rosa Visconti Antonio e Malatesta Loni Anna n.n. a ricordo di don Pietro Nardi Fam. Quaradeghini a ricordo di don Pietro Nardi e Clara

1.000

Tresana La Spezia

500

Riccò

500

La Spezia

15.000 Genova 5.000 9

Stadomelli


… perché fu posta la Croce sul Monte Nero? È stata trovata questa breve citazione: " Sul Monte Nero - 709 mt, il 14 sett. 1914 fu posta una grande croce in ferro a ricordo dell'anno costantiniano. Ogni cinque anni vi si celebra la festa della Santa Croce". Nel 312 Costantino "il grande", alla vigilia della battaglia al Ponte Milvio, sotto le mura di Roma, durante una visione, avrebbe visto disegnarsi nel cielo una Croce e queste parole "in hoc signo vinces", che significa “con questo segno vincerai”. Per questa ragione fece apporre sulle insegne della sua guardia la Croce, in sostituzione dell’aquila. Nel 313 promulgò l'Editto di Milano in cui si concedeva ai cristiani la libertà di culto. Il Cristianesimo era legalmente riconosciuto. Sopra la Croce del Monte Nero c’è la scritta:

In hoc signo vinces Per questa parte della Val di Vara, la scelta di un monte ben visibile da tutti, la vetta dominante, su cui porre la Croce, non poteva essere che il Monte Nero, basta salirvi per rendersi conto che non si sarebbe potuto fare scelta migliore.

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Tutta questa storia non è un episodio isolato. Ai piedi della Croce che si trova sul Monte Forato sulle Alpi Apuane c’è una lapide con la citazione “in memoria del XVI centenario costantiniano” l’anno è il 1913. Probabilmente sarà così su altri monti ai piedi di altre Croci. Da questo ricordo si possono trarre diverse considerazioni. Innanzi tutto è sempre un bene scrivere, perché altrimenti tanti ricordi andrebbero perduti. Poi, in questo periodo difficile per chi crede nel dialogo e nel confronto, in questo periodo in cui troppo spesso si sfugge il dialogo e si preferisce lo scontro, non solo fra le nazioni o all’interno di esse, ma anche nei piccoli comuni come il nostro, per finire poi con le famiglie; sarebbe meglio andare alla ricerca delle cose che ci uniscono, che sicuramente sono di più di quelle che ci dividono. E proprio nel nostro comune, unitamente a quello di Brugnato, una fra le cose che ci dovrebbero unire è proprio la Croce del Monte Nero, per i credenti, e per il rispetto che si dovrebbe avere verso i nostri vecchi che si erano uniti per innalzarla. Forse non sarà un caso che la pro loco del comune di Rocchetta Vara, nata nel 2005, sia stata chiamata: pro loco Monte Nero.

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Dobbiamo essere grati a don Emilio Drovandi per averci lasciato questi scritti. Senza di essi oggi non avremo questo bel ricordo, ed avremmo perso anche un capitolo della nostra storia.

Marzo 2008 Beverone Parrocchia di San Giovanni Decollato I fabbriceri sono: Carla Moretti Gino Cavicchi Maria Bruna Cavicchi Alberto Dorai Sergio Antognelli

Il parroco è don Mario Perinetti Il libretto è stato realizzato da Sergio Antognelli

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