Trimestrale - Passioni, tecnica, storia e tendenze dei segnatempo - www.galileus.ch
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Jaeger-LeCoultre Master Ultra Thin Jubilee
Ă˜ 39 mm
2013
realsize!
anni di 0 8 1 / / / /////// eCoultre
L Jaeger-
GALILEUS I
TOURBILLON VOLANT Incursione tutta al femminile nell’universo della complessità orologiera, questo Tourbillon volante parzialmente nascosto dal motivo della camelia, fiore prediletto di Mademoiselle Chanel, è il cuore quasi segreto dell’orologio “Première“. Libera dal ponte superiore, la gabbia sembra turbinare come in assenza di gravità. Edizione limitata a 20 esemplari numerati. Oro bianco 18 carati, con 228 diamanti incastonati ( ~7,7 carati).
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www.chanel.com
GALILEUS 3
editoriale di Paolo gobbi Illustrazione di Giovanni Trimani
Walked out this morning don’t believe what I saw A hundred billion bottles washed up on the shore Seems I’m not alone at being alone a hundred billion castaways looking for a home... I hope that someone gets my Message in a bottle * uando tutto è iniziato, quando il primo malato serio di orologite – per inciso non uno svizzero o un inglese, molto più probabilmente un italiano, al massimo un bolognese – ha smesso di usare l’orologio per guardare l’ora e ha iniziato a contemplare solamente l’orologio stesso, in quell’esatto momento siamo nati tutti noi. Noi chi? Noi! Quelli che sono certi che in America hanno intitolato addirittura un circuito automobilistico al Daytona di Rolex. Quelli che sarebbero pronti a scommettere che le immersioni in mare si fanno solamente per testare le valvole per l’elio dei modelli professionali. Quelli che stringono la mano usando la sinistra invece che la destra, solo per scoprire cosa indossa al polso il loro interlocutore, anche a costo di essere per questo guardati con un certo sospetto. Quelli che per il loro matrimonio si fanno regalare il crono dei desideri dai suoceri e non ammetteranno mai che si sono sposati anche per quello. Quelli che abbinano la cravatta al colore del cinturino dell’orologio e, se per caso, non ne hanno nessuna che vada bene, non c’è problema: ne comperano una nuova prima di andare all’appuntamento. Quelli che “non ti preoccupare, non lo hai fatto apposta, è solo un piccolo graffio sulla cassa” e poi non gli rivolgono più la parola ed è inutile che puntiate il dito, quell’ippopotamo disegnato con la chiave sul cofano della sua macchina noi non ci saremmo mai neanche sognati di farlo.
Certo, probabilmente quando giochiamo con un orologio possiamo anche sembrare strani e sicuramente non vorremmo mai fare amicizia con uno come noi, non fosse altro perché siamo dei lupi solitari. Sarà forse per questo, oppure per seguire una delle manie dell’era moderna, che qualcuno ci ha voluto addirittura etichettare, chiamandoci: collezionisti, come se fossimo alla ricerca di vecchie scatole per il tabacco; oppure appassionati, quasi fosse una malattia; addirittura cultori, parola che non capiamo completamente e che, in tutta sincerità, troviamo anche insidiosa. E allora? Semplice. Ci piacciono gli orologi. Quando possiamo ne prendiamo uno nuovo, amiamo i vintage ma rimaniamo rapiti davanti ad un pluricomplicato che ancora nessuno ha mai indossato. La nostra preda ha un numero minimo di due lancette e il nostro unico predatore è chi sta facendo di tutto per fermare l’economia e il commercio, dimenticando che la nostra passione muove il lavoro di oltre centomila persone solamente in Italia, tra produzione, distribuzione e servizi. Non chiediamo nulla a nessuno, solamente che ci lascino essere: appassionati, collezionisti, cultori, studiosi, orologiai, orefici, commercianti, distributori, rappresentanti, artigiani, tornitori, incastonatori, smaltatori, incisori, disegnatori, comunicatori. Il nostro è un messaggio. Per sicurezza o forse per scaramanzia, lo chiudiamo anche in una bottiglia. Qualcuno lo riceverà.
ppgobbi@gmail.com
Message in a bottle da Regatta de Blanc 1979 Police
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sommario
ZENITH Academy Christophe Colomb Hurricane
NNTN
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NNTN 10 not necessarily the news focus 38
COSA c’è di nuovo
I PIù belli del salone
Not Necessarily The News è stata una trasmissione LA SFIDA ALLA GRAVITà televisiva americana della HBO andata in onda tra il 1983 e il 1990. Ispirata all’inglese Not the Nine O’Clock News della BBC, che vide il debutto di Rowan il salone di ginevra Atkinson, è considerata una delle fonti di ispirazione della nostrana Striscia La Notizia
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specialeSIHH 42 ladytime 66
un grande classico
coverstory 72
180anni di alta orologeria
quando il tempo ritorna
CELEBRAZIONI 84
Nel mondo delle lancette
spettacolo meccanico Zenith
Scelti da GALILEUS
must have Chanel
dove il tempo non si ferma mai Jaeger-LeCoultre
OMAGGIO al primo della classe Bulgari
sommario
RECORD 88
GRANDI MECCANICHE
FASTER&FASTER/1 92 PASSIONE CRONO
Galileus rende omaggio al maestro Lucio Dalla con tre titoli tratti da “Mille Miglia” del 1976
sottile tentazione Piaget
ultime partenze al mattino TAG Heuer
“...mille miglie di un anno ormai lontano il giorno dà le sue prime boccate quando sulle strade verdi e in piano urlano le grosse cilindrate le macchinE del tempo
FASTER&FASTER/2 96
zaffate di gomma e di polvere
ultime partenze al mattino quando l’alba non è ancora sfumata zaffate di gomma e di polvere tutta l’Italia risvegliata...”
FASTER&FASTER/3 102
urlano le grosse cilindrate
storia e tecnologia
Chopard
intervsita 106
IL COLONNELLO DI ST. IMIER
emozioni/1 110
per il solo piacere dell’anima
il personaggio
quando il tempo diventa eterno
6 GALILEUS
Hublot, IWC, Rolex, TAG Heuer
Walter von Känel, presidente Longines
Intervista a Rebecca Irvin, Associate Director Head of the Rolex Institute
sommario
tutte uguali! tutte diverse! Quattro copertine per lo stesso numero di GALILEUS Un’emozione in trasparenza che si compone: I+love+Jaeger+LeCoultre Dedicata ai collezionisti, a chi stima la pop-art, a chi si diverte con le immagini, a chi ama Jaeger-LeCoultre, insomma dedicata a tutti noi!
Dior Fine Jewellery
io ci credo
emozioni/2 114
cinema 118
cattivi ragazzi
design 122
ibrido? no, contemporaneo
saporedisale 126
ecco il re delle onde
timeculturE/1 130
io sono la rivoluzione
timeculturE/2 134
cloisonné IL COLORE
il mecenatismo vive ancora
dal grande schermo al polso
IL BELLO DELLA FORMA
mare e orologi
I 30 anni di swatch
macchine straordinarie
gioielli 140
amore per il bello
Hausmann & co. con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma
Omega, Hamilton
Bell & Ross
Parmigiani Fleurier, Pershing
Anniversario
I vintage Rolex
tutti pazzi per l’alta gioielleria Un settore in grande fermento
Numero 01 - Primavera 2013 Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012
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Editore GALILEUS Srl via Firenze 32 - 00184 Roma Direttore responsabile Paolo Gobbi Hanno collaborato Romolo Bali, Vasco Bretone Ilenia Carlesimo, Daniela Fagnola Gabriele Ghini, Naomi Ornstein Alberto Tron, Francesca Vilone Donatella Zappieri, Paola Zovatto
Art Director Gianpiero Bertea Illustrazioni Giovanni Trimani Stampa Puntoweb srl - Roma Distribuzione Per L’italia Me.Pe. Messaggerie Periodici SpA
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Concessionaria per la pubblicità
Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionaladv.it www.emotionaladv.it Responsabile di testata Aldo Rosina Marketing Luana Bescapè Gestione Materiali Selene Merati
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OMAGGIO A VENEZIA Alla fine degli anni ‘80, Ulysse Nardin creò il San Marco, un orologio che ha simboleggiato la rinascita della ripetizione a minuti, una complicazione che permette al tempo, non soltanto di essere visto, ma anche ascoltato con una qualità sublime. Una ripetizione è sia uno strumento musicale che un segnatempo. Rinomata per i suoi molti primati nell’orologeria, Ulysse Nardin ha apportato una sorprendente variazione a questa invenzione del XVII secolo: i Jaquemart. Si tratta di figure animate, posizionate sul quadrante, che si muovono sincronizzate con l’attivazione della ripetizione minuti. Il suo quadrante, il cuore dell’orologio, rappresenta due figure dinnanzi 10 GALILEUS
Ulysse Nardin trova ispirazione in una delle città più romantiche al mondo per la nuova edizione limitata la Ripetizione Minuti Carnival of Venice
al Ponte di Rialto sul Canal Grande. Entrambi i Jaquemarts indossano maschere, alludendo al Carnevale di Venezia: con il suono delle ore, dei quarti e dei minuti della ripetizione, i Jaquemarts sollevano le loro maschere. Al giorno d’oggi, Ulysse Nardin è una delle rare manifatture al mondo ad utilizzare i Jaquemarts sul quadrante delle sue ripetizioni minuti da polso. A rendere ancora più importante l’elaborato disegno del quadrante, contribuisce la tecnica dello smalto champlevé, un’arte decorativa ormai quasi perduta che è ancora oggi praticata soltanto da pochissimi artigiani. La produzione sarà in edizione limitata di 18 pezzi, in platino o in oro rosa.
TO BREAK THE RULES, YOU MUST FIRST MASTER THEM. PER ROMPERE LE REGOLE BISOGNA DOMINARLE. L’OROLOGIO CHE HA INFRANTO TUTTE LE REGOLE. NEL 1972, IL ROYAL OAK ORIGINALE HA SCONVOLTO IL MONDO DELL’OROLOGERIA IN QUANTO PRIMO OROLOGIO SPORTIVO D’ALTA GAMMA A TRATTARE L’ACCIAIO COME UN METALLO PREZIOSO. OGGI LA NUOVA COLLEZIONE ROYAL OAK RIMANE FEDELE AGLI STESSI PRINCIPI FISSATI A LE BRASSUS TANTI ANNI FA: “CORPO D’ACCIAIO, CUORE D’ORO”. NELLA SUA ESTETICA INCONFONDIBILE E MODERNA PULSANO OLTRE 130 ANNI D’ARTE OROLOGIERA, MAESTRIA E C U R A D E L D E T TA G L I O ; L’ A R C H I T E T T U R A S E M P R E RISOLUTA DEL ROYAL OAK DECLINATA ORA IN 41 MM DI DIAMETRO. DA AVANGUARDIA A ICONA.
ROYAL OAK IN ACCIAIO INOSSIDABILE. CRONOGRAFO.
Audemars Piguet Boutique Via Montenapoleone n. 6 – Milano Audemars Piguet Italia Via Melchiorre Gioia n. 168 – 20125 Milano Tel. +39 02 84981023 audemarspiguet.com info.italia@audemarspiguet.com
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Ufficiale e gentiluomo Il Calatrava, archetipo dell’orologio da polso rotondo classico e i modelli in stile «Officier», con fondo cassa dotato di cuvetta a cerniera, figurano da molto tempo tra le grandi creazioni Patek Philippe. La manifattura sposa oggi i loro principali segni di riconoscimento presentando il nuovo Calatrava referenza 5227, con fondo cassa trasparente protetto da una cuvetta. Le casse perfette non lasciano mai indovinare tutta la ricerca estetica, le difficoltà tecniche e la maestria artigianale che si celano dietro la loro creazione. La cassa rotonda classica da 39 mm in oro della referenza 5227 ne fornisce un bell’esempio. Con la sua lunetta leggermen-
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Patek Philippe presenta il nuovo Calatrava referenza 5227 un grande classico ora con fondo cassa trasparente protetto da una cuvetta. dedicato ai veri appassionati
te concava, le sue anse ricurve e il suo profilo sottile, essa si impone come un tipico membro della famiglia Calatrava. Il suo profilo piatto, spesso 9,24 mm, con un fondo cassa trasparente protetto da una cuvetta a cerniera è indice di un’abilità tecnica senza precedenti. A ciò si aggiunge che si distingue appena la piccola «orecchia» che consente di aprire la cuvetta e che la cerniera è totalmente invisibile dall’esterno quando l’orologio è al polso. La si scopre solo esaminando la cassa da vicino per leggere un’eventuale dedica incisa, o per ammirare, attraverso il fondo trasparente, la magnificenza del movimento automatico di manifattura.
Hublot Classico Ultra-Thin Skeleton. Extra-thin skeleton movement manufactured entirely by Hublot, with 70 hours of power reserve. Case crafted in a new unique red gold alloy: King Gold. Black rubber and alligator-skin strap.
BOUTIQUES GENÈVE • PARIS • LONDON • BERLIN • NEW YORK BAL HARBOUR • BEVERLY HILLS • LAS VEGAS MOSCOW • DUBAI • TOKYO • HONG KONG • SINGAPORE SAINT-TROPEZ • CANNES • COURCHEVEL • GSTAAD
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QUARANTAQUATTRO MM DI VELOCITà Indissolubilmente legato al mondo delle corse, Graham continua a proporre dei segnatempo professionali, dedicati agli appassionati degli sport motoristici. Ne è un perfetto esempio il nuovo Silverstone Stowe 44 Millimetri, che riprende il disegno estremo della collezione Silverstone, portandolo a delle dimensioni facilmente indossabili da qualsiasi polso: 44 millimetri di diametro. La cassa, impermeabile fino a 100 metri, è in acciaio, con i pulsanti di controllo del cronofrafo posti a destra, in acciaio con lavorazione “Clous de Paris” per garantire un grip migliore. La corona è del tipo a vite, con serraggio impermeabile garantito da
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Silverstone Stowe 44 ultimo erede di una riuscita collezione di graham arriva oggi con un diametro di 44 millimetri adatto ad essere indossato da tutti i polsi
una vite supplementare esagonale. Completano la descrizione “esterna” la lunetta in ceramica nera, con anello in alluminio blu per la scala tachimetrica, il vetro zaffiro bombato, antiriflesso su entrambi i lati e il fondello a vista con oblò centrale in vetro zaffiro. Inconfondibile il quadrante e il contatore dei secondi in carbonio nero, mentre il contatore dei minuti cronografici è applicato con anello esterno blu su cui sono riportati i minuti stessi. Il movimento infine è un Calibro G1702, cronografo automatico, frequenza a 28.800 alternanze/ora (4 Hz), sistema antichoc Incabloc, 59 rubini, riserva di carica di circa 40 ore
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PER Lei E PER LuI: OLTRE LE MODE Dedicato a lei (a sinistra) il Dior VIII Grand Bal “Plume” nella versione in oro rosa e ceramica. Al suo interno, ma anche elemento basilare dell’intera architettura dell’orologio, il calibro “Dior Inversé” da 11 linee e mezzo, meccanico a carica automatica, la cui massa oscillante in oro rosa è ornata di piume colorate e diamanti incastonati. L’effetto ottico del rotore colorato che gira sotto le lancette è veramente unico nel suo genere. La cassa e il bracciale sono in ceramica high-tech nera e oro rosa, con lunetta in diamanti (in totale su tutto l’orologio raggiungono i 2,39 carati) e ceramica, quadrante in madreperla nera del
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Dior VIII Grand Bal “Plume” in oro rosa e ceramica e Chiffre Rouge A03: le scelte vincenti per il 2013 di Dior dedicate al pubblico femminile e maschile
Vietnam, vetro zaffiro antiriflesso, fondello traslucido nero. La produzione sarà, come di consueto, limitata a 88 pezzi. Per “lui” Dior fa una scelta decisamente controcorrente, non seguendo il trend extra-large e privilegiando invece il piacere di indossare un orologio al polso. Esempio evidente è il Chiffre Rouge A03, con cassa in acciaio spazzolato da 36 millimetri (un tempo era la dimensione standard per i modelli maschili), quadrante nero spazzolato soleil, vetro zaffiro, fondello trasparente nero, cinturino nero. Da notare la scritta “Dior Homme” incisa e ben visibile sia sul rotore di carica che sulla chiusura.
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La classe al femminile
Breitling con il Transocean rende omaggio all’epoca dei grandi viaggi, delle navi e degli aerei di lusso. un cronografo per signora che associa eleganza e temperamento
L’ICONA corum DIVENTA ANCORA PIù esclusiva Icona dell’orologeria moderna, il Bridge di Corum rappresenta uno dei modelli più interessanti e importanti dell’orologeria moderna. Ultimo nato di questa collezione è il Bridge Automatic Dual Winder che propone: un sistema di carica automatica rivoluzionario brevettato, un movimento di manifattura originale, una nuova cassa in titanio e un’architettura fedele alla linearità, punto di forza della collezione. Rispettandone i canoni essenziali, il nuovo sistema di carica Dual Winder del calibro automatico CO 207 (mantenuto al centro della cassa mediante quattro bride in titanio) concepito, messo a punto e brevettato da Corum, ricava la propria energia da due masse oscillanti solidali in linea. Una prima mondiale per questo segnatempo all’avanguardia il cui prezzo è di 19.800 euro per la versione con cinturino e di 20.300 euro per quella con bracciale. 18 GALILEUS
Ultimo nato della collezione Bridges il T-Bridge Automatic Dual Winder apre un capitolo inedito nella storia di corum
Design sobrio, dettagli raffinati: la collezione Transocean reinterpreta, con gusto decisamente attuale, l’estetica dei cronografi anni 195060. Forte di una fattura accuratissima e di uno stile inconfondibile, è diventata rapidamente un classico che sposa prestigio e distinzione. Breitling arricchisce questa sua collezione con un modello di crono per signora che con il suo diametro di 38 mm «veste» con eleganza tutti i polsi, anche i più sottili. La cassa dalle perfette proporzioni, esaltata dalla lunetta bisellata e dalle anse slanciate, è disponibile in acciaio o in oro rosso. Il quadrante finemente lavorato è proposto in tre versioni che vanno dal colore nero intenso a uno splendido color argento e al blu notte estremamente originale. Al suo interno un movimento cronografico automatico con certificato di cronometro rilasciato dal COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri), la massima autorità in tema di precisione e affidabilità.
MOSER PERPETUAL 1 GOLDEN EDITION, ref. 341.101-008. Case, movement, dial, indexes and hands in 18ct. rose gold. Hand-wound calibre HMC 341.101. Minimum 7 days power reserve. Back and forth date adjustment via the crown. Instantaneous date change, even from Feb. 28th to March 1st. 2 functional diamonds in the shock absorbing system. Limited edition to 100 pieces.
Distributore per l’Italia: Interwatch srl Via Melchiorre Gioia 168 20125 Milano +39 02 6698 3502
www.h-moser.com
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DIAMANTI SOLO PER LEI Dopo il lancio del G-Timeless Slim all’inizio dell’anno, Gucci Timepieces & Jewelry ha ora creato una interpretazione più femminile di questa linea ornando di diamanti tre diversi modelli. Gli orologi G-Timeless Slim con diamanti, nelle sfumature del nero, del grigio e del bianco, hanno una sottile cassa piatta da 40 mm. La versione nera presenta un quadrante laccato nero con l’iconico motivo GG e 12 indici in diamanti ed è completata da un cinturino in pelle nera. Lo Slim grigio è dotato di cinturino in pelle grigia e quadrante coordinato in madreperla grigia con motivo GG, 12 indici in diamanti e lancette rastremate minimali. Entrambi
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Gucci Timepieces & Jewelry riafferma la sua intraprendenza orologiera con una nuova versione tutta in chiave femminile del G-Timeless Slim
gli orologi sono completati dal datario alle ore 4 e mostrano il logo Gucci e la stampa Swiss Made rispettivamente alle ore 12 e alle ore 6. La variante G-Timeless Slim bianca, la più preziosa (nella foto al centro), è ornata da una lunetta con incastonati 80 diamanti. Un ulteriore dettaglio Gucci è costituito dal motivo GG sul quadrante in madreperla bianca, mentre gli indici sono semplici. Il tocco finale è rappresentato dal cinturino in coccodrillo bianco. La collezione G-Timeless Slim con diamanti, grande ma sobria, audace e raffinata, offre una elegante interpretazione di questo orologio ormai assolutamente classico.
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Il tempo del quotidiano Eredi dell’iconica collezione ww.tc, gli orologi Traveller ne rivisitano l’estetica. Le linee sono profilate, le curve dinamiche, le forme lisce: il concetto di movimento è al centro dello stile. Il profilo della cassa di 44 mm. di diametro appartiene al 21° secolo, dolce ed energico allo stesso tempo. Le lunghe anse e i bordi inclinati sottolineano le curve convesse. L’alternarsi di finiture lucide e satinate cattura e riflette la luce, migliorando così ogni dettaglio del disegno. I quadranti giocano sottilmente con la profondità di campo, mettendo in rilievo il tempo che appare. Infine, sia la massa oscillante che la fibbia pieghevole, rendono omaggio alla freccia dei Tre Ponti d’Oro, emble-
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Complice perfetta di un tempo che si vive giorno per giorno, la nuova collezione Traveller di Girard-Perregaux impone il proprio stile raffinato e moderno, ma al tempo stesso risulta casual ed elegante
ma di Girard-Perregaux. Molti quindi gli elementi che conferiscono a questa collezione un carattere spiccatamente contemporaneo. La collezione Traveller inizia con due modelli. Il Fasi di Luna e Gran Data, con cassa in acciaio composta da 30 elementi e movimento di manifattura GP03300 con gran data, indicatore delle fasi di luna e della riserva di carica. Il secondo modello è il Traveller ww.tc, orologio da viaggio per eccellenza con la visualizzazione delle ore del mondo. Elemento di differenziazione rispetto al passato: tutte le funzioni si aggiornano per mezzo di una sola corona a destra, scompare quindi quella a sinistra e il disegno se ne avvantaggia.
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Il gusto dello sport
L’emblematica collezione Arceau propone un’espressione originale dello sport equestre con il modello Arceau Chrono Bridon, declinato in cinque versioni
Ancora un’evoluzione della fortunata collezione Arceau di Hermès: il Chrono Bridon, declinato in cinque versioni La sua peculiarità è quella di essere dotato del nuovo cinturino con bridon, mentre la rotondità della cassa, gli attacchi asimmetrici evocativi delle staffe e i numeri arabi inclinati sono gli stessi della linea disegnata da Henri d’Origny nel 1978. Ispirato alle briglie da equitazione, il bridon, una piccola linguetta in pelle, rinsalda con la sua cucitura a punto sellaio l’attacco del cinturino alla cassa. Realizzati in vitello Barénia, il cuoio più rappresentativo di Hermès, o in cuoio da briglia, una pelle grainé è difficile da trattare, i nuovi cinturini di Arceau Chrono Bridon esaltano il savoir-faire della Maison in materia di selle e finimenti. Proposti nei colori nero, naturale, ebano o indaco, rappresentano l’ideale prolungamento della cassa tondeggiante. Nel cuore dell’orologio batte un movimento cronografico a carica automatica.
avanguardia in versione lady Montecristo Lady di Locman si caratterizza per le stesse linee d’avanguardia del celebre modello maschile, ma riproposte in scala, nelle dimensioni adatte anche ai polsi più sottili e delicati (diametro cassa: 34 mm). L’effetto è sorprendente: le forme possenti e gli elementi high-tech di Montecristo, come la corona a pompa con doppia guarnizione interna per la massima impermeabilità (fino a 100 metri), diventano ancora più desiderabili nella miniaturizzazione. La cassa, in titanio e acciaio, è disponibile anche con un rivestimento PVD antigraffio nelle intense tonalità total black, chocolate (in foto) e blu indaco. Il vetro, reso inscalfibile da uno speciale trattamento zaffiro antigraffio, è dotato di oblò lenticolare posizionato sul datario per una migliore lettura. Il quadrante, disponibile anche in madreperla bianca naturale, presenta indici e numeri stampati. Il cinturino traforato è in silicone vellutato anti allergico, con colorazione a tinte vegetali. I prezzi partono da 395 euro. 24 GALILEUS
Raffinato, tecnologico, in grado di dare valore agli outfit contemporanei più divers è da oggi nelle vetrine delle gioiellerie MONTECRISTO LADY, la versione femminile dell’orologio icona di LOCMAN ITALY casa orologiera con sede all’Isola d’Elba
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appassionatamente diversi H. Moser & Cie sta vivendo un momento di straordinaria vitalità, che si concretizza con alcuni importanti cambiamenti sia a livello internazionale che italiano. Il primo, decisamente importante, riguarda la proprietà stessa della Casa tedesca, acquisita da Georges-Henri Meylan (la sua intervista apparirà nel prossimo numero di GALILEUS), già conosciuto per i suoi fortunati trascorsi in Audemars Piguet. La distribuzione in Italia sarà garantita dalla Interwatch di Milano, anche in questo caso una garanzia di grande esperienza e concretezza commerciale e tecnica. Tutto è quindi in movimento per la marca fondata nel 2002 a Sciaffusa da una ristretta cerchia
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LA DINASTIA DEGLI OROLOGIAI MOSER DI SCIAFFUSa acquista l’imprenditorialità di Georges-Henri Meylan e si lancia alla conquista del mondo
di investitori insieme al pronipote di Heinrich Moser, Roger Nicholas Balsiger, oltre che dal noto orologiaio Jürgen Lange. In attesa delle novità che arriveranno durante il Salone di Basilea, impossibile dimenticare uno dei suoi ultimi modelli di punta, il Meridian Dual Time (in foto) dotato del primo movimento automatico Moser, un sistema di nuova concezione con doppio fuso orario: un’indicazione indipendente dell’ora che passa automaticamente dalle 12 alle 24 ore (AM/PM). Nella tipica finestra posta in alto sul quadrante compare il numero 12 a indicare il mattino (AM) e il numero 24 a indicare il pomeriggio (PM) nell’ora del proprio paese.
SPORTIVE INSTINCT Edizione limitata nell’aggressivo nero mat
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L’AMORE PER LA ROSSA Per festeggiare il suo 14°compleanno, il Ferrari Club Passione Rossa ha pensato di far rombare i suoi motori nella pista di un grande autodromo, perché non esiste nessun suono in grado di parlare al cuore degli appassionati quanto quello di un motore sportivo! Lo ha fatto nello scorso marzo all’autodromo di Vallelunga a Campagnano di Roma. Per tutti i maniaci dei motori e della velocità, è stata veramente una giornata da non perdere: Ferrari, Porsche e Lotus si sono date battaglia sull’asfalto della pista romana, sul filo dei decimi di secondo! Al fianco di Passione Rossa, c’era TCM “L’Orologio dei Temerari” (acronimo di TerraCieloMa-
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terracielomare meglio conosciuto come L’orologio dei temerari si lancia a tutta velocità in pista
re) società italiana indipendente, che propone orologi artigianali ispirati ad avvenimenti diventati storici, grazie alle imprese di straordinari uomini che, con il loro coraggio, hanno sfidato i limiti umani. Al centro dell’attenzione l’ultima creazione di TCM, l’Alberto Ascari. Si tratta di un cronografo con cassa in acciaio da 44 mm e fondello a vite con incisione realizzata a mano del circuito storico di Monza. La corona è ricavata da pieno e i pulsanti sono lavorati come una pedaliera delle auto da corsa. Al suo interno un movimento cronografico meccanico Soprod Swiss Made a carica automatica.
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“Full Injection“ in versione totalmente black La collezione Chrono 4 Géant di EBERHARD & CO. si arricchisce di una nuova eccezionale versione in nero
Quattro colori di stile Per il 2013 Victorinox Swiss Army rivisita uno dei suoi bestseller: Maverick. Fedele ai valori del marchio, presenta uno stile inedito dal prezzo accessibile. A rinnovare il suo aspetto, il quadrante interamente ridisegnato, con indici misti, per garantire una migliore leggibilità. La nuova collezione osa il colore e l’accostamento di diversi materiali. È il caso del bracciale metallico bicolore acciaio/acciaio PVD oro, come anche la cassa rivestita in PVD oro, le ghiere girevoli laccate in tinta con il quadrante, i cinturini in vero caucciù. Quattro i colori monocromatici in tonalità prese in prestito dal paesaggio elvetico: blu, verde, cioccolato e rosso. Maverick è disponibile in due misure: 43 mm e 34 mm, è impermeabile a 100 metri, si presenta con vetro zaffiro antigraffio con triplo trattamento antiriflesso e movimento svizzero al quarzo Ronda.
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Un vento di modernità soffia per il 2013 sulla linea Maverick di Victorinox Swiss Army
La collezione Chrono 4 Géant di Eberhard & Co. si arricchisce di una eccezionale versione “total black”. Il nuovo segnatempo rappresenta una perfetta combinazione di tecnicità ed eleganza stilistica, e sarà prodotto in una serie limitata a 500 esemplari: la complessità del suo processo produttivo, infatti, consente la realizzazione solamente di un numero ristretto di pezzi, rendendo questo modello ancora più prezioso ed esclusivo. La cassa in acciaio è sottoposta ad un trattamento che fa penetrare il carbonio attraverso la superficie fino ad una profondità di 30 µm (micrometri), grazie ad una diffusione a bassa temperatura. Questa tecnica determina un rafforzamento strutturale che indurisce l’acciaio rendendolo più resistente agli urti e all’usura. In seguito, la cassa e la fibbia assumono la bellissima colorazione nera, con sfumature “canna di fucile” in particolari situazioni di luce, grazie ad una sofisticata tecnica brevettata denominata DLC (Dianoir Diamond Like Coating).
Reichel & Pugh and Nauta Design
Pleasure and Performance
FD
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IL MARE CON UN TOCCO DI ORIGINALITà Un orologio importante, aggressivo, professionale, ma anche originale come nessun altro. Il Piranha di Zannetti avvolge il polso e si trasforma in un perfetto compagno durante le immersioni anche a grande profondità: gli specialisti senza dubbio apprezzeranno la valvola automatica per l’elio, un segno distintivo comune con tutti i modelli più elitari. Ma è nel sofisticato e riuscito quadrante che il Piranha regala le maggiori emozioni. Zannetti ha infatti trasformato un suo disegno in un prezioso decoro champlevé policromo, giocato
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ZANNETTI con il suo piranha reinventa l’orologio professionale, trasformandolo in un pezzo unico, bello da guardare e da indossare. costa 4.500 euro
sulle tonalità marine del blu. Il risultato è un orologio emozionante, da godere ogni giorno e da mostrare con orgoglio. Senza compromessi anche la tecnica della cassa da 47 millimetri, realizzata in acciaio e garantita impermeabile fino a 500 metri. Da notare la sua originale architettura, che prevede un corpo centrale con finitura in PDV nero e anse incise e personalizzate internamente. Il movimento è un automatico di produzione svizzera. Il cinturino infine, è in gomma nera, ricoperto con pelle naturale, sempre di colore nero.
The Connoisseur’s Book can be ordered only on the website www.puccipapaleo.it
ULTIMATE
ROLEX DAYTONA
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Il fascino dell’extrapiatto La Storia è un valore fondamentale per Cuervo y Sobrinos. Il Marchio elvetico dall’anima latina trova nei propri archivi una fonte inesauribile di ispirazione e pervade le proprie collezioni di uno stile “classico” come dimostra il nuovo Historiador Flameante
charme anni ’60 Protagonista indiscusso della nuova collezione ToyCruise Metal di ToyWatch è l’acciaio, che incontra, in un innovativo equilibrio, la morbidezza della maglia elasticizzata, reinterpretazione delle cinture intrecciate, accessori cult degli Anni ’60. Il ritmo, la spensieratezza e la libertà delineano questa collezione dedicata a donne e uomini che si sono fatti notare per il loro stile inconfondibile, elegante ma anche un po’ insolente, proprio di quell’epoca. La collezione ToyCruise Metal è composta da un orologio e una collana in pendant: una mise che per questa speciale nuova versione sarà disponibile anche separatamente per più personali e diverse interpretazioni del proprio look. Dal design essenziale e lineare, l’orologio ToyCruise Metal ha la cassa da 40 mm in acciaio nickel free nei caldi colori gold e pink gold, nel lucente silver o nell’elegante IP black. Il cinturino, in tessuto elastico intrecciato bianco, nero, verde e marrone con finiture in pelle, si abbina, in un ricercato contrasto, con i toni del metallo per 5 modelli dall’eleganza innata. 34 GALILEUS
ToyWatch presenta i ToyCruise Metal una rivisitazione della collezione Cruise caratterizzata da un materiale inedito per la marca: l’acciaio
Il nuovo Historiador Flameante, che è anche una delle novità presentate quest’anno a Baselworld, prende spunto da un esemplare d’epoca: un orologio extrapiatto creato da Cuervo y Sobrinos negli anni Cinquanta, ieri come oggi simbolo di assoluto buon gusto ed estrema eleganza. Il nuovo Historiador Flameante ne rielabora, con sensibilità moderna, il design squisito e l’armonia formale, rivelando al contempo il know-how e le competenze tecniche della Casa. Il nome deriva dalla particolare lavorazione del quadrante, una decorazione preziosa ed esclusiva dall’effetto fiammeggiante (“flameante”, in spagnolo). Il sottilissimo movimento meccanico a carica manuale con piccoli secondi, che misura solo 2,5 mm di spessore, è alloggiato in una raffinata cassa di oro rosa dalle perfette proporzioni (40x6,2 mm). Dal fondello in vetro zaffiro è possibile ammirarne le accurate finiture: la platina decorata a Côtes de Genève, il ponte del ruotismo con trattamento antracite, le viti azzurrate.
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Puro Talento Italiano Finalmente uno sportivo dedicato al pubblico femminile: il nuovo Spyder Corsa di Tonino Lamborghini
una nuova grande sfida Ambre Italia, azienda leader nel campo degli accessori moda e concessionaria di prestigiosi brand, e Braccialini, una delle maggiori realtà italiane nel settore della pelletteria, annunciano l’accordo di licenza mondiale per il design, la produzione e la distribuzione di orologi e di gioielli in acciaio. “Siamo felici di annunciare questa partnership con Braccialini, azienda che grazie all’originale design delle sue borse è riuscita a trasformare ogni sua creazione in un autentico capolavoro rappresentando, nel mondo, la creatività, la qualità e la tradizione della pelletteria italiana - ha dichiarato Lucio Fedele, Presidente e Amministratore Delegato di Ambre Italia. “Vogliamo replicare il successo mondiale che il brand Braccialini ha raggiunto, realizzando collezioni dallo stile unico e inimitabile, attraverso gli elementi di fantasia, colore e divertimento che sono, da sempre, i tratti distintivi del marchio”. Non resta a questo punto che aspettare i primi modelli, che arriveranno in vendita nel prossimo settembre.
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Braccialini, una della maggiori realtà italiane della pelletteria, si affida ad Ambre Italia per il suo debutto nel mondo dell’orologeria
Nel 1981 Tonino Lamborghini disegna e firma il suo primo orologio. Reinterpretando i valori storici e la simbologia identificativa di famiglia, dà vita a un nuovo marchio di prestigio. Traendo ispirazione dalle sue precedenti esperienze professionali nel campo dell’ingegneria e del design, estende il concetto di lusso ai prodotti capaci di evocare un mondo caratterizzato da tecnologia e innovazione: orologi, occhiali, profumi, accessori in pelle, oggetti d’arredamento, linee di abbigliamento realizzate con la migliore qualità e i materiali più pregiati, un universo coordinato di complementi di stile, che esprimono il “Puro Talento Italiano”. Oggi la sua collezione di segnatempo sportivi si arricchisce con un importante e riuscito modello dedicato alle signore, il cronografo TL/Spyder Corsa Lady 747. Particolarmente riuscita la sua cassa in acciaio lucido/satinato con trattamento PVD-Oro e lunetta in ceramica bianca, gli stessi materiali utilizzati anche per il bracciale integrato.
SPETTACOLO MECCANICO
Grazie al meccanismo giroscopico autoregolatore di cui è dotato, il sistema gravity control consente di mantenere costantemente l’organo regolatore in posizione orizzontale indipendentemente dall’inclinazione del polso, segnando l’innovazione tecnologica più all’avanguardia nell’evoluzione del cronometro da marina.
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focus LA SFIDA ALLA GRAVITà di Paolo Gobbi
L’Academy Christophe Colomb Hurricane di Zenith presenta un sistema di trasmissione a catena che assicura una forza costante eliminando così gli errori di isocronismo
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ino al 18esimo Secolo la maggior parte dei segnatempo erano dotati di un fuso per regolare la forza motrice trasmessa al ruotismo: la realtà dell’orologeria contemporanea è invece molto diversa. Oggi infatti sono ben poche le manifatture in grado di riprodurre questo meccanismo nello spazio ridotto di un orologio da polso; con il lancio dell’Academy Christophe Colomb Hurricane, Zenith è entrata a far parte di questa cerchia ristretta. Quella del marchio stellato è però la sola manifattura a utilizzare il sofisticato sistema gravity control messo a punto, dopo ben cinque anni di ricerche, e premiato nel 2011 in occasione del Grand Prix d’Horlogerie di Ginevra nella categoria degli orologi con complicazioni. Ci vorranno però altri due anni perché Zenith perfezioni il sistema di trasmissione a catena. Tra i cronometri da marina, cui il modello Hurricane si ispira, e un orologio da polso del diametro di soli 45 mm, si dispiega infatti uno straordinario universo di conoscenze
orologiere, un prezioso savoir-faire che il marchio è riuscito a conquistare grazie all’impegno e all’audacia che lo contraddistinguono. Per caricare gli orologi, ad esempio, in passato si utilizzava una chiave che, scorrendo attraverso un foro, arrivava fino al quadrante; tale procedura, tuttavia, non è applicabile nel caso degli orologi impermeabili, che non devono presentare nessuna apertura. Ecco perché Zenith ha deciso di dotare i propri orologi di una corona di carica. Man mano che un orologio meccanico si scarica, le oscillazioni diminuiscono progressivamente di ampiezza, incidendo negativamente sulla precisione del movimento. Con un sistema di trasmissione a catena, invece, la forza motrice si mantiene costante per tutta la durata della riserva di carica; così, quando la molla, inserita nel bariletto, si svolge, creando energia e trasmettendo forza al bariletto, la conformazione elicoidale del fuso, appositamente progettata per la molla, compensa la progressiva e naturale diminuzione di forza del bariletto. La trasmis-
ilmovimento ZENITH El Primero 8805
Movimento a carica manuale Originale sistema giroscopico che consente all’organo regolatore di mantenersi sempre in posizione perfettamente orizzontale Calibro 16½ ``` (Ø 37 mm Spessore 5,85 mm Componenti 354 Gabbia giroscopica costituita da 173 componenti Catena costituita da 585 componenti Rubini 53 Frequenza 36.000 A/ora – (5 Hz) Riserva di carica min. 50 ore
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focus LA SFIDA ALLA GRAVITà A sinistra. Georges Favre-Jacot (1843-1917) il fondatore di Zenith. In basso: una vista frontale dell’Academy Christophe Colomb Hurricane, il cui disegno è ispirato al mitico cronometro realizzato per la marina. In basso a sinistra. L’originale sistema giroscopico che consente all’organo regolatore di mantenersi sempre in posizione perfettamente orizzontale
585 COMPONENTI PER LA CATENA 354 PER IL MOVIMENTO DI CUI 173 PER IL MODULO GRAVITY CONTROL; UN TOTALE DI 939 COMPONENTI CHE DANNO VITA A UN ESEMPLARE ECCEZIONALE
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Oggi, i classici tourbillon degli orologi da polso continuano a correggere queste posizioni compensandole sui quattro assi verticali ogni minuto. I tourbillon inclinati o multiasse compensano più posizioni, anche se si trovano in posizione orizzontale solo per brevi momenti e correggono semplicemente la somma dei diversi errori causati dai numerosi movimenti del polso
LA SCHEDA ZENITH Academy Christophe Colomb Hurricane
sione tra bariletto e fuso all’interno dell’Academy Christophe Colomb Hurricane è assicurata da una catena costituita da 585 componenti e lunga 18 centimetri. Estremamente complessa, la catena è stata costruita alternando maglie doppie e intermedie, mentre le dimensioni dei rivetti consentono di limitarne il gioco. Oggetto di una costruzione attenta e meticolosa resa possibile da una straordinaria maestria, la catena è in grado di resistere, una volta montata, a una di forza di trazione superiore ai tre chilogrammi. Per tutta la durata della riserva di carica, il bariletto trasmette la sua energia al fuso attraverso la catena che, tirata da questo, gli si avvolge intorno. Regolando le variazioni di tensione, il fuso trasmette una forza costante al ruotismo che, a sua volta, la trasmette alla ruota di scappamento in silicio posta all’interno della gabbia giroscopica. Se occorrono più di 50 ore, praticamente la durata della riserva di carica dell’orologio, perché la catena si avvolga completamente intorno al
bariletto, l’operazione di ricarica dell’orologio mediante l’albero di carica dura pochi secondi, ma offre uno spettacolo straordinario. Fuso e bariletto girano infatti in senso opposto a quello di marcia affinché la catena si avvolga nuovamente intorno al fuso, ricaricando così la molla motrice. Il fuso dell’Academy Christophe Colomb Hurricane è stato progettato in relazione alla forza ottimale che il bariletto avrebbe dovuto erogare. La forma conoidale, la superficie scanalata nonché le dimensioni di questo gioiello sono frutto di complesse e meticolose procedure di calcolo che hanno tenuto conto sia della forza teorica, sia della durata della riserva di carica dell’orologio durante ognuna delle sette fasi di costruzione del fuso. Senza l’integrazione di tutti i mestieri all’interno della Manifattura Zenith, in particolare della parte di progettazione dei movimenti, e l’impiego di attrezzature e strumenti sofisticati, questo fuso forse non sarebbe mai stato realizzato.
funzioni Ore e minuti decentrati a ore 12 Modulo autoregolante di controllo della gravità a ore 6 Piccoli secondi a ore 9 Indicazione della riserva di carica a ore 3 Trasmissione a catena sotto il quadrante ore/minuti cassa e quadrante Cassa in oro rosa 18 carati Ø 45 mm, spessore 14,35 mm 21,40 mm (con vetro zaffiro bombato) Vetro zaffiro e fondello di forma uguale al diametro della cassa con trattamento antiriflesso su entrambi i lati ed effetto bombato a copertura del modulo Christophe Colomb. Impermeabilità 3 atm. Quadrante in oro con decorazioni guilloché realizzate a mano. Indici delle ore in lacca nera e lancette in acciaio azzurrato cinturino Cinturino in alligatore con lato interno in caucciù PREZZO 208.000 euro
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A GINEVRA l’ALTA OROLOGERIA HA SCOPERTO LE SUE PRIME CARTE DEL 2013 e non sono mancati i PEZZI SENSAZIONALI
Piaget
il salone di ginevra
SPECIALESIHH
IN GIRO PER IL SIHH 2013
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’attesa per il primo grande salone dell’orologeria del 2013 era forte. La 23esima edizione del Salon International de la Haute Horlogerie di Ginevra, meglio conosciuto come SIHH, prometteva infatti più che bene, considerando che ci si basava su di un 2012 orologicamente positivo. Diciamo subito che le aspettative non sono andate deluse. Tanti i modelli presentati e grande l’interesse anche per i pezzi più costosi. Il trend generale è tornato a premiare l’innovazione nella meccanica, la ricerca tecnologica, l’utilizzo di nuovi materiali e l’ideazione di soluzioni ingegneristiche un tempo ritenute quantomeno impossibili. Sugli scudi troviamo i pluricomplicati, con prezzi che non di rado raggiungono o superano il milione di euro. Grande attenzione poi per tutto quello che è artistico e originale, pezzi unici dove la mano dell’uomo diviene protagonista assoluta. Un’altra grande novità è che l’orologeria “femminile” ha assunto in numerosi casi un ruolo da protagonista: Vacheron Constantin, Audemars Piguet, Van Cleef & Arpels, hanno privilegiato quasi completamente i desideri del gentil sesso. Con ottimi risultati.
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A.Lange & Sรถhne Grand Complication un capolavori in soli 6 esemplari
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Il solo elenco delle funzioni che offre incute timore: Indicazione di ore, minuti e piccoli secondi; suoneria con grande e piccolo rintocco; ripetizione minuti; cronograforattrapante con contatore di minuti e lancetta dei secondi foudrayante; calendario perpetuo con data, giorno della settimana, mese in ciclo quadriennale, fase lunare.
costa circa 2 milioni di euro
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Cartier Calibre de Cartier cronografo straordinaria quotidianità Potenza delle linee, solidità della cassa, il Calibre de Cartier, nato nel 2010, si è subito imposto come un elegante segnatempo con un perfetto equilibrio di design. Oggi, Cartier monta al suo interno il nuovo movimento cronografo di manifattura, il calibro 1904-CH MC, ridisegnando il fascino sportivo di un modello riuscito.
costa 9.500 euro
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Audemars Piguet Royal Oak Offshore Grande Complication
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Piccolo capolavoro di meccanica fine, racchiude al suo interno alcune funzioni molto avanzate. In pratica, oltre a fornire l’ora legale, questo modello maschile del diametro di 44 mm è dotato della rara complicazione ripetizione minuti, che suona su richiesta l’ora, i quarti e i minuti, nonché della complicazione di calendario perpetuo, che consente di visualizzare sul quadrante tutte le informazioni relative al calendario perpetuo e alle fasi lunari ; l’orologio consente inoltre di rilevare e leggere tempi intermedi grazie alla complicazione del cronometro sdoppiante.
costa 661.000 euro
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Audemars Piguet Royal Oak Offshore Diver il grande antagonista
Conforme a tutti i requisiti e ai parametri previsti dalla norma NIHS 92-11 (ISO 6425), dal design importante e meccanicamente all’avanguardia grazie al suo movimento di manifattura, presenta quest’anno, per la prima volta, cassa, lunetta e corone realizzate in ceramica high-tech di colore nero.
costa 17.850 euro
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Greubel Forsey Art Piece 1 un’opera d’arte in corso di realizzazione
Straordinaria co-creazione artistica realizzata da Robert Greubel e Stephen Forsey in collaborazione con l’artista britannico Willard Wigan (sue le sculture più piccole al mondo, realizzate lavorando al microscopio). Al suo interno accoglie una micro-scultura alloggiata in un apposito spazio. Per visualizzarla è stato progettato un sistema ottico miniaturizzato incassato nella carrure e capace di ingrandire la scultura fino a 23 volte. L’Art Piece 1 presenta inoltre la prima invenzione fondamentale di Greubel Forsey, il Doppio Tourbillon 30°.
costa oltre 800.000 euro
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Alain zimmermann
la formula magica è l’equilibrio
BAUME & MERCIER sinonimo di tecnologia, precisione, e attenzione al rapporto qualità/prezzo è altresì simbolo di un rinnovato concetto di relax e di vita famigliare
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ONO PASSaTI SOLAMENTE TRE ANNI, eppure, in questo breve lasso di tempo, la fisionomia di Baume & Mercier, è completamente cambiata. Il merito è del suo Ceo, Alain Zimmermann, che ha saputo guidare il brand verso una visione moderna e globale dell’orologeria, ottenendo dei significativi consensi sia dagli operatori del settore che, cosa ben più importante, dagli acquirenti diffusi in tutto il mondo.
stato chiaramente quello della distribuzione. Ci siamo velocemente resi conto che era importante riconsiderare il numero delle vetrine che avevamo nel mondo. In Italia, in Francia, e nel mondo paese bisognava pensare quale poteva essere la distribuzione perfetta. Attenzione, non voglio dire che avevamo bisogno di un minor numero di punti vendita, piuttosto di una migliore visibilità e di una maggiore esclusività. Si tratta di fattori molto importanti per un brand del lusso ‘accessibile’ come il nostro.
Mr. Zimmermann, forse è arrivato il tempo di fare un primo bilancio. E’ molto difficile fare un’analisi esaustiva, perché viviamo comunque in un processo in costante evoluzione. Ricordo perfettamente i primissimi giorni, quando decidemmo di lanciare il nuovo capitolo della marca e mettere in atto degli importanti riposizionamenti, dandoci ovviamente degli obiettivi ben precisi. Il primo è
Perché era così importante ridimensionare la distribuzione? Bisognava dare un forte messaggio, affermare con decisione le nostre strategie. Ai nostri concessionari abbiamo detto: “Lei è uno dei nostri futuri partner e siamo in grado di darle un supporto sempre più importante, basato su corsi di formazione, promozioni eventi”. Abbiamo chiesto di più ai nostri concessionari, ma abbia-
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Baume & Mercier Clifton 41 mm cassa in acciaio movimento meccanico a carica automatica 2.500 euro
mo anche offerto molto di più. Anche in Italia, c’è stata una forte riduzione della distribuzione, cui è corrisposta una maggiore fidelizzazione dei concessionari attivi.
po abbiamo rilanciato la collezione Linea, la più femminile delle nostre creazioni e lanciato la collezione Capeland, che reinterpreta il nostro tradizionale cronografo.
Siete andati oltre? Certo. Il secondo punto riguardava il prodotto. Per riposizionare davvero il brand bisognava riconsiderare alcune delle collezioni, creandone con misura di nuove e fermando quelle che non erano necessarie.
E Oggi? Certamente il nostro passo più importante è il lancio del Clifton, il cuore della strategia del 2013. Nella sua realizzazione abbiamo privilegiato quello che è il DNA di Baume & Mercier: privilegiare sempre la qualità senza mai dimenticare il prezzo, che deve essere molto accattivante. Volevamo poi rimarcare il fatto che non siamo un brand “maschile”, bensì per Signore e Gentiluomini. Ma non è finita qui!
Un ESEMPIO? Abbiamo mantenuto la collezione Classima, da sempre il best-buy di B&M. Allo stesso tem-
vogliamo che baume & mercier sia visto con simpatia, un brand “familiare”, privo di qualsiasi eccesso o arroganza
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C’è dell’altro? Si. Abbiamo voluto affermare, ancora una volta, la necessità un “codice di design” ben preciso, che ci permettesse di affermare, senza incertezze, la personalità Baume & Mercier: elementi di design distintivi, finiture, look. Abbiamo pensato a cosa deve avere un nostro orologio per essere conosciuto e “riconosciuto”
come un Baume & Mercier! Questo è stato il cambiamento maggiore. Una sfida molto affascinante e stimolante, che siamo riusciti a portare a termine. Pensa che il pubblico abbia capito questo vostro codice di design? Ci vuole tempo. Abbiamo apportato dei cambiamenti molto forti ma al contempo altrettanto importanti. La scelta principale è stata quella di mettere la qualità al centro di ogni nuovo modello. Il problema è che non sempre eravamo in grado di mantenere un livello di prezzo accessibile. Inoltre volevamo “posizionare” anche fisicamente l’immagine del brand. Ne è un perfetto esempio il progetto Seaside Living in the Hamptons. Perché? Perché è il modo ideale per esprimere i valori della marca. Quali sono i vostri valori? Non sono nuovi, li abbiamo ereditati dai nostri antenati: l’essere Svizzeri, la qualità, la famiglia… Poi vengono, in un secondo piano, l’eleganza casual, il relax. In definitiva vogliamo che Baume & Mercier sia visto con simpatia, un brand quasi ‘familiare’, totalmente privo di arroganza. Non vogliamo eccessi né ostentazione. Se, ad esempio, pensiamo all’idea del “seaside”, appare chiaro che non stiamo parlando solamente degli Hamptons negli Stati Uniti Questo perché ci sono almeno 250 luoghi nel mondo che hanno gli stessi criteri, gli stessi valori. In Italia potrebbe essere il Lago di Como perché si tratta di un posto senza tempo, dove la famiglia ama riunirsi. Vale lo stesso in Francia a La Baule, che non è Saint Tropez, oppure in Belgio... Questo è Baume & Mecier e questo era il terzo punto importante del nostro nuovo capitolo: distribuzione, prodotto, territorio. Agli orologi usualmente si associa la precisione, i materiali, la meccanica. Invece Baume & Mercier parla di relax, simpatia, famiglia. Come conciliate concetti così diversi? Sono certo che, alla fine, la formula magica sia di trovare il giusto equilibrio. Lo scorso anno un nostro cavallo di battaglia è stato la famiglia, un valore che rimane tutt’ora molto importante. Tuttavia, con il nuovo Clifton abbiamo deciso di dare più spazio a messaggi relativi al
savoir-faire, alla competenza tecnica e meccanica, al nostro retaggio costruttivo e culturale. Ad esempio, in pochi sanno che Baume & Mercier è il settimo marchio più antico del mondo. La nostra produzione in 183 anni non si è mai interrotta, neppure per un giorno: non abbiamo mai smesso di creare, produrre e vendere orologi. Come fate a dare tanta qualità ad un prezzo così accessibile? Ancora una volta il merito è tutto dell’esperienza di Baume & Mercier: perché lo facciamo da 183 anni. Noi sappiamo dove concentrarci, sappiamo quali sono gli sbagli da evitare. Sappiamo cos’è possibile e sappiamo cos’è impossibile ad un certo prezzo. Lo sa Baume & Mercier oppure AlAin Zimmermann? No, non io. “Noi” lo sappiamo. Lo sa la marca. Lei è un uomo che viene dalla produzione, quindi sa tutti i segreti di come viene fatto un orologio. Il segreto è di capire che è il design stesso ad avere un’enorme influenza sulla visibilità di un prodotto di alta qualità ad un prezzo accessibile. È quindi fondamentale per un brand avere al suo interno un “design team” davvero integrato, che riesca immediatamente a tradurre un’idea in un disegno e quindi in un prodotto. L’importante è ricordare sempre quale è il nostro criterio di qualità, il nostro design e valutare la reale fattibilità: senza accettare compromessi.
Baume & Mercier Clifton 42 mm cassa in oro rosa movimento meccanico a carica manuale serie limitata 12.000 euro
Neanche un piccolo compromesso? Ogni nostro orologio deve essere espressione della qualità Baume & Mercier e se, per realizzare un nuovo modello, dobbiamo sacrificare uno dei canoni fondamentali del nostro marchio, allora preferiamo non metterlo proprio in produzione.
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IWC Ingenieur Tourbillon Forza Costante un concentrato di tecnologia
Un vero capolavoro di meccanica fine, destinato ai cultori piÚ esigenti. Elemento distintivo è il suo tourbillon, che mantiene il complesso meccanismo a forza costante integrato: questo mantiene costante l’ampiezza di oscillazione del bilanciere e quindi la precisione di marcia
costa 254.000 euro
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Jaeger-LeCoultre Grande Reverso Ultra Thin Duoface ancora un passo verso la perfezione
Nel 2013, anno del suo 180° anniversario, la manifattura svizzera lancia il Grande Reverso Ultra Thin Duoface, un modello ultrapiatto che rivela il genio orologiero di Jaeger-LeCoultre presentando un secondo fuso orario sul secondo lato, per la cui rimessa si utilizza il nuovo pulsante posto sul fianco della cassa
costa 8.250 euro
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Montblanc TimeWalker “World-Time Hemispheres”
Proprio quando tutto sembrava essere stato inventato, Montblanc è riuscito a realizzare un doppio fuso orario con un’originale e riuscita visualizzazione delle ore del mondo (World Time). Destinato ai viaggiatori accaniti, propone una cassa in acciaio ben dimensionata e un movimento meccanico a carica automatica.
costa 3.790 euro
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Montblanc Nicolas Rieussec Rising Hours
Ancora un’interessante evoluzione della collezione Nicolas Rieussec, dotata di un movimento di manifattura Montblanc. Questa volta la novità consiste nell’originale sistema di visualizzazione giorno/notte, con le cifre digitali dell’ora al dodici che cambiano dal nero della notte al blu del giorno.
costa 3.790 euro
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Officine Panerai Luminor 1950 Regatta 3 Days Chrono Flyback Titanio 47mm
Presente sul principale circuito internazionale di regate riservate a barche a vela d’epoca e classiche, Panerai ha realizzato questo cronografo professionale con una funzione countdown specificamente creata per la partenza delle competizioni veliche. Facile da utilizzare e di ottima leggibilità .
costa 13.900 euro
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Parmigiani Fleurier Tonda Woodrock... immagine e suono si confondono
Illustrare la musicalità con l’intarsio, questa la sfida raccolta da Parmigiani Fleurier che presenta quest’anno tre creazioni sorprendenti. Due orologi da polso (Tonda Tourbillon) e un orologio da tavolo rappresentano con il loro quadrante l’universo dell’arte musicale e una nuova ricerca dell’eccellenza.
costa 270.000 euro
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Piaget Altiplano Automatico Squelette un savoir-faire esclusivo
Perfetta sintesi di alta orologeria e raffinata gioielleria, l’Altiplano l’Altiplano Automatico Squelette con diamanti ospita il calibro 1200D, che riflette il bagliore della platina e dei componenti funzionali interamente incastonati di pietre preziose. Un doppio record di spessore: soltanto 3,00 mm per il movimento e 6,10 mm per la sua cassa.
prezzo a richiesta
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Ralph Lauren RL67 Chronometer un originale look vintage
Dotato di un movimento automatico RL300-1 con certificato di cronmetro, si caratterizza per la cassa “invecchiata” frutto di un trattamento tecnico che dona all’acciaio brunito una patina di grande attrattiva. Perfettamente coordinato anche il cinturino in tela color oliva effetto délavé.
costa 2.590 euro
Van Cleef & Arpels Complication Poétique Lady Arpels Ballerine Enchantée La Maison pone ancora una volta l’accento sulla propria visione poetica del tempo grazie a un movimento doppio retrogrado, con ora a richiesta: quando l’utilizzatore aziona il bottone situato a ore 8, il tutù “alato” della ballerina prende vita. L’ala che indica le ore si muove per prima, seguita dall’altra ala che va a collocarsi sulla scala dei minuti. Per consentire la lettura, restano in posizione e poi riguadagnano simultaneamente il punto di partenza.
prezzo a richiesta
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SIHH 2013 di Paolo Gobbi
Gregory Bruttin
I FANTASTICI QUATTRO
Ci sono voluti cinque anni di lavoro, grande inventiva e anche un certo coraggio per arrivare all’Excalibur Quatuor
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soli trentacinque anni Gregory Bruttin è già ai vertici dell’orologeria mondiale. A lui e a Roger Dubuis si deve uno dei progetti più ambiziosi della meccanica fine contemporanea: l’Excalibur Quatuor. Questo il nome del primo orologio al mondo realizzato in silicio e dotato di quattro gruppi bilancierespirale e di ben cinque differenziali: la sfida finale alla forza di gravità. Lei è giovane. Da quanto tempo lavora nel settore? Sono 11 anni che lavoro da Roger Dubuis.
COME SI DIVENTA CREATIVI OROLOGIERI? Studiando ho raggiunto un elevato livello di formazione orologiera. Personalmente e da sempre, ho una passione per i segnatempo straordinari. Sentivo poi di avere dentro un’anima creatrice: volevo costruire e sviluppare i miei modelli da solo. Quindi era il suo sogno? Si. E’ bello assemblare le cose che fanno gli altri ma è ancora meglio costruire i miei movimenti. Lei ha studiato ingegneria, giusto? Sì, ma poi da Roger Dubuis ho seguito un’ulteriore formazione di meccanica orologeria.
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Quando vede una Ferrari o una Porsche, prova invidia per chi le ha progettate? Faccio una premessa: preferisco una Ferrari a una Porsche, è una mia scelta personale. Comunque sì, potrei anche un giorno costruire delle automobili, adoro la meccanica in tutte le sue forme. Quando ero piccolo mi dilettavo di meccanica, talvolta insieme a mio padre: oggi sento il mio lavoro come una continuità delle mie sensazioni di allora. Quando progetta un nuovo movimento, parte sempre dalla funzione che vuole ottenere? Dipende dal progetto. Ad esempio, quest’anno abbiamo voluto costruire un movimento che compensasse le problematiche della gravità terrestre. Quindi siamo partiti da esperienze che avevamo già avuto sul doppio tourbillon e le abbiamo sviluppate in una maniera totalmente diversa. Le nuove regole per il Punzone di Ginevra hanno reso più complesso il vostro lavoro? Si, le nuove regole lo hanno reso decisamente più complesso. Un tempo bastava certificare un movimento e il certificato valeva per tutto il tempo in cui quella meccanica veniva prodotta, anche per decenni. Oggi è diverso: una volta al
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mese arriva un ispettore in fabbrica, sceglie dei pezzi a caso e controlla che siano stati rispettati tutti i criteri del punzone. Come siete arrivati all’idea dell’Excalibur Quatuor? Volevamo trovare trovare una soluzione alle problematiche causate dalla gravità, ma senza utilizzare il solito tourbillon, o meglio (sorride) in un tourbillon cosa succede? Si posiziona un bilanciere dentro a una gabbia. Il bilanciere gira su se stesso e compie tutte le sue posizioni in un minuto. Noi, piuttosto che far girare un bilanciere, abbiamo deciso di inserirne quattro, ciascuno dei quali in una posizione molto particolare. In pratica ciascun bilanciere si trova l’uno opposto all’altro, e ognuno che compensa l’altro.
Roger Dubuis Excalibur Quatuor primo orologio al mondo con cassa in silicio e movimento con quattro gruppi bilanciere-spirale. Costa circa 1 milione di euro
Sono tutti nella stessa posizione? Funzionano a coppie. Uno si trova opposto all’altro, di conseguenza quando uno genera un ritardo, l’altro genera un anticipo e lo stesso per l’altra coppia: si compensano continuamente. Sono in qualche maniera “legati” tra di loro? Si, per mezzo di tre differenziali che collegano
i quattro bilancieri (ulteriori due differenziali supplementari sono posizionati l’uno sulla corona di carica/bariletto e l’altro sull’indicatore di riserva di carica), il che significa che la compensazione, piuttosto che una volta per minuto come nei tourbillon, avviene in modo istantaneo: questa è la prima caratteristica. C’è poi un secondo fenomeno. Quale? Nella meccanica orologiera, un orologio funziona meglio quando è in orizzontale piuttosto che in verticale: ciò è dovuto all’effetto della forza di gravità. Quello che noi abbiamo fatto è stato di collocare un bilanciere in piano e accoppiarlo con un differenziale legato a sua volta con un altro bilanciere in verticale. Quello che succede è che si ha una migliore posizione da una parte, ed una posizione peggiore dall’altra. Quindi ci sarà un bilanciere che che lavora nella posizione migliore e l’altro in quella peggiore? Si. In questa maniera avremo sempre una media e avendone collocati quattro si arriverà ad avere un’azione tridimensionale. Dunque il nostro movimento corregge anche quegli errori che il tourbillon non riesce a compensare. Questo movimento é anche. anche meno delicato rispetto al tourbillon? Esattamente. Inoltre, visto che i bilancieri lavorano in quattro posizioni diametralmente opposte, nel caso di un urto ci saranno delle zone più esposte e che lo sono meno: anche in questo caso i differenziali fanno la differenza. Come siete arrivati ai differenziali? Abbiamo scoperto gli effetti dei differenziali durante lo sviluppo del doppio tourbillon. Tutto è partito da lì. Quando è arrivata l’idea? (sorridendo) Durante una pausa caffè. L’Excalibur Quatuor è esteticamente bello. In Roger Dubuis vogliamo che il movimento sia bello e che risulti omogeneo. Progettiamo sempre la meccanica pensando già alla sua armonia all’interno della cassa. Non è un caso se tutti i nostri ingegneri hanno seguito anche dei corsi di design.
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SIHH 2013
Vacheron Constantin Collezione Métiers d’Art Florilège
Quest’anno, e per la prima volta, le tre nuove referenze chiamate Métiers d’Art Florilège sono state realizzate esclusivamente per la clientela femminile. La trilogia è un appassionato omaggio alla delicatezza delle tavole botaniche inglesi del XIX secolo. Ispirate alla celebre opera di Robert John Thornton, The Temple of Flora, pubblicata nel 1799, le decorazioni vegetali dei quadranti abbinano la perizia di diversi Métier d’art della Manifattura: smaltatura, guillochage e incastonatura.
costa 113.100 euro
Richard Mille Automatic Flyback Chronograph RM 11-01 “Roberto Mancini”
Un importante e tecnologico cronografo automatico flyback, pensato espressamente per misurare il tempo di gioco delle partite di calcio. Inevitabile la dedica al celebre allenatore.
costa 661.000 euro
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ladytime un grande classico chanel di Daniela Fagnola
must have “I Sopra. Chanel Première Cassa in oro giallo (20x28x6.6 mm) impreziosita da 56 diamanti taglio brillante (~ 0,43 carati). Corona in onice taglio ogivale. Quadrante laccato nero. Bracciale catena in oro. Movimento al quarzo ad alta precisione. Impermeabilità 30 metri Costa 22.400 euro. Nella pagina accanto. Gabrielle Chanel fotografata nel 1937 sul balcone della sua suite parigina all’hotel Ritz © Photo Roger Schall / Collection Schall
il Première è un concentrato di segni e SIMBOLI UN’ICONA DI STILE ’ UN’ALLEGORIA DELLA MAISON CHANEL
n principio era il Première…”, l’esemplare che ha segnato l’esordio di Chanel in orologeria. Lanciato nel 1987, da allora è sempre stato in catalogo: anche se nel tempo ha conosciuto numerose varianti, sostanzialmente è rimasto uguale a se stesso, immune ai cambiamenti del gusto e all’avvicendarsi delle tendenze. Nel più puro “stile Chanel”, perfetto con chiodoe-jeans come con un tubino nero, ha mandato in visibilio generazioni di donne, che lo considerano un irresistibile “must have”. Nato dal talento visionario di Jacques Helleu, direttore artistico dell’epoca, in realtà il Première è un omaggio alla vita, al lavoro e alla creatività di Gabrielle Chanel. A cominciare dal nome, un gioco di parole che va oltre il significato letterale: “première”, nell’ambiente della couture, indica la responsabile della sartoria. Ma è proprio nell’estetica che si colgono i tanti riferimenti alla storia e alla moda della Maison: la cassa ottagonale è ispirata al tappo del N°5, il celeberrimo profumo tanto amato da Marilyn Monroe. E riprende la forma di place Vendôme, un luogo del cuore per Mademoiselle Coco, che trascorreva le giornate tra l’atelier e l’appartamento nella vicina rue Cambon, e la sera si ritirava nella
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Nato dal talento visionario di Jacques Helleu, direttore artistico dell’epoca, in realtà il Première è un omaggio alla vita, al lavoro e alla creatività di Gabrielle Chanel
Sopra. Chanel Première Modello con cassa in acciaio e diamanti, quadrante nero o madreperla. Costa 7.000 euro A sinistra. Chanel Première Modello con cassa in acciaio quadrante nero o madreperla. Costa 3.600 euro Pagina accanto. Un’immagine che nel 1987 illustrava il press kit del Première © Chanel 1987
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Nel più puro “stile Chanel”, perfetto con chiodo-e-jeans come con un tubino nero, ha mandato in visibilio generazioni di donne, che lo considerano un irresistibile “must have”
Il Mikrotourbillons non è solo il tourbillon più veloce al mondo, è anche un cronografo meccanico preciso al 1/100 di secondo. Costa 200.000 euro. Guarda il video ufficiale La montre PREMIÈRE - CHANEL con le immagini di questo servizio
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Nella pagina accanto. Chanel Première, cassa e bracciale catena in oro bianco, diamanti incastonati ad effetto neve. Chiusura in oro bianco. Corona in onice taglio ogivale. Quadrante laccato nero. A destra. Chanel Première, cassa e bracciale catena in oro giallo 18 carati. Corona in onice taglio ogivale. Quadrante laccato nero. Costa 19.000 euro. In queste due pagine. Alcune immagini tratte dal video La montre PREMIÈRE - CHANEL
suite dell’Hôtel Ritz tuttora dedicata a lei. (N.B. la grande piazza nel cuore di Parigi è rimasta indissolubilmente legata al destino della Maison: ancora oggi, al civico 18, c’è la boutique di gioielleria, mentre in rue Cambon si trovano il quartier generale e il flagship store). Il gioco dei rimandi ovviamente continua anche nell’ultima versione del Première - realizzata, come sempre, nella manifattura di proprietà a La Chaux-de-Fonds e animata da un movimento al quarzo Swiss made. Declinata in acciaio, in oro giallo lucido o in oro bianco tempestato di diamanti, ricorda quanto Coco Chanel amasse confondere i semplici bijoux con i gioielli più preziosi. Di taglia small o media, ha il quadrante laccato o in madreperla, bianco o nero, i suoi colori prediletti. E, come i modelli vintage, si allaccia al polso con un bracciale a catena, altro elemento specifico dell’immaginario Chanel. Secondo alcuni creata per la prima volta per Greta Garbo, la catena gourmette si ritrova in molti accessori, dalle collane ai bracciali-cavigliera, dalle cinture alla tracolla delle borse, una per tutte la mitica 2.55. Soprattutto è il decoro tipico dei tailleur: Mademoiselle ebbe l’idea di applicarlo agli orli della giacca, al posto delle sfere di piombo usate in passato, per garantire lo stesso effetto impeccabile ma una maggiore libertà di movimento. In pratica una griffe, un tratto d’identità subito riconoscibile – proprio come l’orologio. Ecco svelato il segreto del suo successo: il Première è un concentrato di segni e simboli, un’icona di stile. Un’allegoria della Maison.
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coverstory 180anni di alta orologeria di Paolo Gobbi
Jaeger-LeCoultre celebra oggi i suoi 180 anni raccontati dal suo ceo Jérôme Lambert
L’
avventura di Jaeger-LeCoultre inizia molto lontano, nel 1833 quando Antoine LeCoultre subito dopo aver inventato una macchina in grado di tagliare in maniera impeccabile i pignoni necessari all’interno del movimento, decise di aprire un proprio laboratorio di orologeria, immediatamente impegnato a sviluppare invenzioni e brevetti. Il piccolo laboratorio cresce rapidamente e viene battezzato “La Grande Maison” della Vallée de Joux, visto che nel 1888 impiega già circa 500 persone tra orologiai, tecnici e decoratori. I numeri, da allora oggi, fanno veramente impressione: in 180 anni sono stati progettati e costruiti 1.242 calibri, depositati 400 brevetti e inserite nel proprio albo d’oro numerose prime mondiali. Tanti i modelli entrati nella storia: il Reverso, il Duoplan, il Memovox, il Polaris, il Gyrotourbillon, la linea Duomètre e, ancora, la pendoletta Atmos. Oggi, oltre 1.000 persone lavorano presso la Manifattura di Le Sentier, maestri in ogni settore dell’orologeria (ben 40 mestieri diversi sotto uno stesso tetto) che contribuiscono a fare di
dove il tempo non si ferma mai Jaeger-LeCoultre una delle più innovative realtà dell’alta gamma. Per farci raccontare questa grande avventura lunga 180 anni, celebrata anche con il trittico d’eccezione Jubilée “Hommage à Antoine LeCoultre” ben visibile su queste pagine (Master Ultra Thin, Master Grande Tradition Tourbillon Cylindrique à Quantième Perpétuel e Master Grande Tradition Gyrotourbillon 3) non c’è persona più indicata di Jérôme Lambert, CEO di Jaeger-LeCoultre. Lo abbiamo incontrato a Roma, in una serata quasi primaverile. 180 anni di storia: un traguardo oppure una nuova partenza? Jérôme Lambert - Ottima domanda perché, quando si celebra un anniversario, si tende sempre a guardare solamente indietro mentre per noi, il 2013, è una nuova pietra miliare, un nuovo inizio ma anche la maniera giusta per sottolineare quello che Jaeger-LeCoultre ha ottenuto in questi ultimi anni. Sto parlando in termini di inventiva, di grandi complicazioni meccaniche, di importanti progetti portati a termine, come il Gyrotourbillon 3, il Reverso Grande Complica-
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la scheda Jaeger-LeCoultre Master Ultra Thin Jubilee
Movimento Meccanico a carica manuale, Jaeger-LeCoultre cal. 849, costruito, assemblato e decorato a mano. autonomia 35 ore. 123 componenti. 1,85 mm di spessore funzioni Ore e minutiì cassa e quadrante Cassa in platino extra-white, 4,05 mm di spessore (l’orologio a carica manuale più piatto al mondo) Ø 39 mm. Quadrante grainé argentato cinturino Alligatore, fibbia in platino Serie limitata a 880 pezzi PREZZO 14.700 euro
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tion à Triptyque, il Master Compressor Extreme Lab 1, il Reverso Répétition Minutes à Rideau, il Duomètre à Grande Sonnerie... A cosa serve “la storia” quando gli orologi sono prodotti “oggi”? Noi usiamo sempre la nostra identità, la nostra storia, i nostri codici, quando produciamo dei nuovi modelli. Jaeger LeCoultre è una “firma” in materia di elementi tecnici e di contenuto, lo è anche quando si tratta di design e stile: è que-
sto quello che i 180 anni stanno a rappresentare. Ad esempio con il nostro trittico Jubilee siamo stati molto attenti nello scegliere dei modelli che esprimessero il vero DNA della Maison. Il tourbillon è nel vostro DNA? Certamente, la ricerca della precisione e il torubillon fanno parte integrante del nostro DNA. Lo dimostrano i tanti modelli realizzati in questi ultimi 10 anni: il Gyrotourbillon 1, il Reverso Gyrotourbillon 2, il Duomètre Sphérotourbillon…
La straordinaria cassa ultrapiatta in platino extra-white di forma couteau e di 39 mM di diametro del Master Ultra Thin Jubilee: l’orologio a carica manuale più piatto del mondo
Tutte le componenti del Master Ultra Thin Jubilee di Jaeger-LeCoultre sono state disegnate in modo tale da ridurre al massimo lo spessore totale dell’orologio
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Jérôme Lambert, il CEO di Jaeger-LeCoultre, fotografato a Roma durante l’intervista
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coverstory em ipsum dolor sit facet
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A La “Grande Maison” della Vallée de Joux ha integrato all’interno delle proprie mura tutte le professioni dell’orologeria e, al laboratorio originario di Antoine LeCoultre, sono stati aggiunti nuovi edifici, proprio nel cuore del villaggio di Le Sentier, a poca distanza dal primo appezzamento di terra acquistato da Pierre LeCoultre nel 1559 B I saloni all’interno della Manifattura riprendono il caratteristico stile Art Déco, che caratterizza tante creazioni della
Maison di Le Sentier. Da notare, in alto nella foto, la scheletratura del movimento dello Spherotourbillon riprodotta in ferro
C L’avventura di Jaeger-LeCoultre incomincia nel 1833, quando Antoine LeCoultre decide di aprire in proprio un laboratorio d’orologeria (in foto), subito dopo aver inventato una macchina in grado di tagliare in maniera impeccabile i pignoni necessari per realizzare gli strumenti del tempo A
B
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Cos’è per Lei l ‘ALTA Orologeria? E’ un codice di condotta ben definito, la descrizione di una precisa etica di lavoro, ma anche il territorio all’interno del quale ci esprimiamo creando una connessione tra le nostre realizzazioni e gli amanti dei segnatempo diffusi ovunque nel mondo. Penso che il senso di una Casa come la nostra, sia proprio quello di scrivere delle pagine nel futuro dell’alta orologeria Anche il territorio è importante? Sì. Decisamente. E’ possibile esportare il concetto produttivo dell ‘Alta orologeria anche in paesi lontani dall’Europa? Non si può mai sapere: “Mai dire mai”. Tuttavia, quando guardo Jaeger-LeCoultre, vedo 180 anni di arte manifatturiera. Quindi se devo valutare, misurare e trarre delle conclusioni,
tengo conto del fatto che i nostri artigiani hanno lavorato sempre insieme, di generazione in generazione, all’interno dei nostri laboratori. Provate a prendere tutto ciò e spostatelo altrove: sarebbe davvero un grande, grande sforzo. Tenuto conto anche che bisognerebbe partire da zero e non parlo solamente di come i nostri orologiai vengono preparati, oppure dei nostri atelier. Penso a tutte quelle professionalità che ci permettono di lavorare al meglio: lo sapete che ci sono piccole ditte che producono solamente i lubrificanti speciali per l’orologeria? Che da noi ci sono persone specializzate esclusivamente nel taglio dei piccoli pezzi di legno che si usano per fare la lucidatura dell’anglage dei movimenti? In definitiva l’alta orologeria è un sistema di regole, rispettate in Svizzera da circa 40.000 persone: sono tutti coloro i quali si dedicano esclusivamente alla produzione di alto livello.
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L’orologio, dotato di tourbillon volante e di calendario perpetuo, è stato realizzato nel severo rispetto della più nobile tradizione orologiera ed entra nella storia della ricerca della precisione assoluta tanto cara al fondatore della Manifattura Jaeger-LeCoultre. In un’ampia cassa di 42 mm, il Calibro Jaeger-LeCoultre 985 batte al ritmo di un tourbillon volante e dispone di una spirale cilindrica, il tutto a garanzia di performance cronometriche eccezionali. Il tourbillon è una vera prodezza. La gabbia in titanio grado 5, il bilanciere in oro 14 carati e la spirale cilindrica sviluppata da Jaeger-LeCoultre danno allo sguardo un’impressione di levitazione: il tourbillon sembra sospeso al centro del movimento. Ai suoi lati, il calendario perpetuo offre con estrema chiarezza l’indicazione di giorno, data, mese, anno e fase lunare.
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il Master Grande Tradition Cylindrique à Quantième Perpétuel possiede quel giusto equilibrio tra classicismo, purezza e competenza, in modo da associare le sue origini storiche a un’elegante modernità
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la scheda Jaeger Le-Coultre Master Grande Tradition Tourbillon Cylindrique à Quantième Perpétuel
Movimento Meccanico a carica automatica, Jaeger-LeCoultre cal. 985, costruito, assemblato e decorato a mano. 48 ore di riserva di carica. 431 componenti
In Svizzera, storicamente Jaeger-LeCoultre è considerata “la fabbrica”. Vi sentite ancora l ‘Anima e la spina dorsale dell’orologeria tradizionale? Assolutamente sì. Jaeger LeCoultre è ancora oggi una manifattura completa e, per certi versi, è addirittura l’unica a realizzare tutte le componenti al suo interno. Basta poi valutare il numero dei movimenti che abbiamo realizzato in tutta la nostra storia, quello delle invenzioni
tecniche, per capire quale patrimonio custodiamo e sviluppiamo. Un patrimonio sempre più ricco Lo sviluppo delle nostre collezioni è stato davvero consistente negli ultimi dieci anni. In più, bisogna considerare il fatto che siamo una manifattura che vive anche nei desideri e nelle aspirazioni di tanti appassionati e amici sparsi ovunque nel mondo. Probabilmente questa nuova dimensione è quella che ci regala ogni
funzioni Ore, minuti, indicazione dei piccoli secondi sul tourbillon volante, calendario perpetuo: indicazione della data, del giorno, del mese, dell’anno e della fase lunare cassa quadrante Platino extra-white, 42 mm di diametro. Quadrante grainé argentato,indici a bastone Serie limitata a 180 pezzi PREZZO 141.000 euro
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Questo nuovo spazio è stato chiamato Maison d’Antoine in omaggio ad Antoine LeCoultre, che nel 1833 creò il suo primo atelier in una stanza della fattoria di famiglia. Ideato e realizzato secondo un gusto e uno spirito di altri tempi, è destinato ad accogliere gli amici della Manifattura: collezionisti, amanti degli orologi d’eccezione e “allievi” dei corsi introduttivi di orologeria. Sotto, Jérôme Lambert con l’attore Clive Owen durante l’inaugurazione della Maison d’Antoine
In occasione del suo 180° anniversario Jaeger-Le Coultre apre uno spazio unico, dedicato alla conoscenza e alla condivisione della maestria orologiera: la Maison d’Antoine
Dodici banchi di lavoro sono riservati ai corsi introduttivi e di formazione dell’arte orologiera, tenuti da un esperto sempre pronto a rispondere a tutte le domande degli appassionati
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All’inaugurazione della Maison d’Antoine era presente anche l’attore britannico Clive Owen, fra i primi a lasciarsi inebriare dall’ambiente magico di questo spazio orologiero unico nel suo genere
anno il coraggio di affrontare la sfida per realizzare qualcosa di nuovo e di conseguenza metterci sempre in discussione. I mercati, con le loro richieste, possono influenzare la vostra produzione? Sì. Un esempio mi sembra perfettamente esplicativo: abbiamo iniziato a produrre dei modelli complicati da signora proprio seguendo una specifica richiesta proveniente dalle nostre clienti. Ci abbiamo creduto e i risultati sono stati importanti. Certo, è stato necessario un grande lavoro, per creare un nuovo codice produttivo, una nuova espressione di design e dare soddisfazione ai desideri dei nostri clienti. Il risultato, come nel caso del Rendez-Vous Celestial presentato quest’anno, è senza dubbio interessante.
Come vede l’interesse verso l ‘Alta orolgeria da parte di mercati che fino a qualche anno fa non esistevano neppure, come la Cina o il Brasile Trovo che sia una meravigliosa opportunità di sviluppo per l’alta orologeria. Si tratta sempre di nuove risorse d’ispirazione e richieste da soddisfare: sono proprio queste ultime che ci spingono verso nuovi orizzonti, cosa che gradiamo molto. C’è poi un altro fattore molto importante: la grande passione in questi nuovi paesi per il contenuto presente nell’alta orologeria, per ciò che rappresenta, per una cultura tecnica che ancora non conoscono. Avere delle persone che si appassionano al mondo dell’alta orologeria è sempre un buon traino per noi!
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la scheda Jaeger-LeCoultre Master Grande Tradition Gyrotourbillon 3 Jubilee
Movimento Meccanico a carica manuale, Calibro Jaeger-LeCoultre 176. Tourbillon Sferico Volante: gabbia esterna in alluminio ultrabright: 1 rotazione al minuto; gabbia esterna in alluminio ultra-bright: 2,5 rotazioni al minuto. Spirale sferica azzurrata. Bilanciere in oro 14 carati azzurrato. Numero componenti: 112 funzioni ore, minuti, Gyrotourbillon volante, cronografo con visualizzazione digitale istantanea, giorno/Notte e indicazione 24h cASSA Platino extra-bianco PREZZO 458.000 euro
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il Master Grande Tradition Gyrotourbillon 3 Jubilee unisce la celebre precisione del tourbillon sferico, al primo cronografo con visualizzazione digitale istantanea presente in una grande complicazione
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Gli ingegneri ed orologiai di Jaeger-LeCoultre hanno associato l’inventiva tecnica a una raffinatezza che ben evidenzia la maestria di tutti gli aspetti dell’arte orologiera: la gabbia in alluminio del gyrotourbillon non è realizzata con una lega metallica ordinaria, bensì con una lega che viene giustamente detta “ultra-bright”. Infatti la leggerezza e la resistenza dall’alluminio comportano generalmente una perdita di luminosità che riduce notevolmente i riflessi di luce. In questo caso invece il materiale possiede proprietà riflettenti che permettono alla luce di filtrare direttamente nel cuore del tourbillon sferico
Qual è il suo orologio preferito? Devo ammettere che il mio orologio preferito è il Reverso sul quale aggiungere di volta in volta, la data della maratona che ho appena corso... lo sento come il “mio” orologio. Perché è il “Suo” orologio? Perché per me ha un significato: 42 km di sforzo, che arrivano dopo un allenamento durato tante settimane, mesi, anni. E’ una cosa mia, che rimane per sempre sul “mio” orologio. come mai è qui in Italia? Prima di tutto mi piace venire in Italia durante la primavera. Stiamo poi lavorando a diversi progetti proprio a Roma, che vedranno l’apertura di una nostra boutique. Poi il vostro clima stupen-
do mi aiuta nella preparazione della prossima mezza-maratona, la Stramilano, dove indosserò la mia consueta divisa Jaeger-LeCoultre… Un’ultima domanda: tra trent’anni si vede ancora in Jager-LeCoultre? Non lo so. Non me lo sono mai chiesto. Quando ho iniziato alla Jaeger LeCoultre non ho mai considerato il fatto che potessi diventarne il CEO e quando lo sono diventato, non mi sono mai chiesto per quanto tempo lo avrei fatto. Quindi non posso dare una risposta certa. Certo, se qui avrò ancora il gusto della sfida, l’adrenalina e l’interesse per quello che devo fare, allora dico sicuramente che “sì, rimarrò in JLC altri trent’anni”.
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Linee sinuose ed inconfondibili per il nuovo Bulgari Roma, proposto in edizione limitata a 250 esemplari numerati. L’orologio è animato da movimento meccanico a carica automatica, concepito e realizzato in esclusiva dalla Casa
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CELEBRAZIONI quando il tempo ritorna di Romolo Bali
OMAGGIO al primo della classe Era il 1975 quando Bulgari lanciò il suo primo orologio che riportava, inciso sulla lunetta, il nome del marchio e quello della città eterna
L
’anno era il 1884. Sotirio Bulgari, discendente da un’antica famiglia di argentieri greci dell’Epiro, apriva il primo (divenuto poi celebre) punto vendita a Roma, in via Sistina, iniziando a proporre creazioni orafe e argentiere di altissima qualità. Venti anni dopo, nel 1905, il negozio si trasferì in via Condotti, prima al civico 28 e poco dopo al 10. Quel luogo, da allora, è sinonimo di eleganza, raffinatezza e preziosità. Da una delle vie che costituiscono il “cuore” di Roma, Bulgari ha saputo infatti arrivare con le sue creazioni in tutti gli angoli del mondo, diventando, grazie al suo stile esclusivo e unico, il punto di riferimento dell’eccellenza. Gli orologi, una passione autentica Abbandonata l’originaria ispirazione legata alle regole della scuola orafa francese, Sotirio Bulgari vara uno stile audace che troverà la massima espressione dagli anni Quaranta in poi
riprendendo, in modo innovativo, le istanze del Rinascimento italiano e della tradizione orafa romana del XIX secolo. Bulgari inizia a stupire e a diventare uno dei brand più apprezzati dal mondo del cinema, della cultura, del jet-set internazionale. Gli anni Cinquanta e Sessanta ne decretano il successo internazionale. Su questa scia, nel 1975 Bulgari presenta il suo primo orologio. Che diventa subito un mito, scardinando dal punto di vista stilistico le concezioni un po’ conservatrici fino ad allora
Quest’anno la celebre Casa italiana ricorda quel suo primo fortunato esemplare, con una straordinaria edizione limitata a 250 pezzi numerati: la BULGARI Roma
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focus em ipsum dolor sit facet
Come il modello originario, lanciato nel 1975, anche la versione 2013 del Bulgari Roma propone la doppia incisione sulla lunetta. Un segno stilistico che ha reso celebre il marchio in tutto il mondo
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CELEBRAZIONI quando il tempo ritorna
la scheda
In questa foto il Bulgari Roma nella sua prima versione del 1975. Due anni dopo, sulla scia del successo mondiale registrato da questo modello, la Casa realizzò la prima collezione Bulgari, della quale nella foto in alto, vi proponiamo un modello della serie Lady
dominanti. In onore della città eterna, il Bulgari Roma (della versione “storica” vi proponiamo una foto in queste pagine) diventa subito un must – in particolare grazie alla cifra stilistica ispirata alle monete dell’antica Roma e all’innovativo inserimento del logo inciso sulla lunetta - e rappresenterà la prima creazione della fortunata linea Bulgari Bulgari (lanciata due anni dopo, nel 1977), diventata nel tempo un’icona per tutti gli appassionati del design e dell’arte orologiera. La nuova edizione limitata Bulgari Roma intende celebrare quel primo segnatempo e la forza espressiva del messaggio che, quasi quaranta anni fa, “rivoluzionò” il concetto di design nell’orologeria. Il 2013 tiene a battesimo una nuova serie limitata e numerata di 250
BULGARI ROMA – 2013 Edizione limitata e numerata di 250 esemplari
esemplari dell’orologio Bulgari Roma. Presentata in anteprima mondiale a Baselworld il 25 aprile, è concepita per rinnovare quello stile inconfondibile che, sin dagli esordi, ha contraddistinto tutta la produzione orologiera del marchio italiano. Il nuovo orologio è proposto con cassa in oro rosa a 18 carati e lunetta che riporta, in alto l’incisione del logo Bulgari e, in basso, quella del nome Roma. Ad animarlo, un movimento meccanico a carica automatica, concepito e realizzato in esclusiva. Il tradizionale quadrante nero ospita grandi indici applicati e lancette nello stesso materiale della cassa, con scheletratura centrale. A completare la raffinata creazione, un morbido cinturino in alligatore nero, chiuso da fibbia in oro rosa a 18 carati.
Movimento meccanico a carica automatica di manifattura, calibro BVL 191; massa oscillante bidirezionale, 28.800 alternanze orarie, 26 rubini, ponti con decorazioni Côtes de Genève con profili lavorati ad anglage e lucidati, platina sabbiata, ruote satinate, perni lucidati; riserva di carica di 42 ore funzioni ore, minuti, secondi, data. cassa in oro rosa a 18 carati, di forma galbé (41mm di diametro); lunetta in oro rosa a 18 carati con incisione del logo Bulgari e del nome Roma, vetro zaffiro con lavorazione antiflesso. impermeabilità fino a 5 atmosfere. quadrante nero, lancette in oro con scheletratura centrale, indici applicati, finestrella per il datario a ore 3. cinturino in alligatore, colore nero; fibbia ad ardiglione in oro. prezzo 20.400 euro
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RECORD GRANDI MECCANICHE di Francesca Vilone
sottile tentazione il nuovo altiplano di piaget è L’orologio automatico con datario più piatto al mondo: solamente 6,36 mm di spessore Un vero primato
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na prerogativa costante di Piaget è la ferrea volontà di spingersi sempre oltre i limiti dell’infinitamente piccolo. Si tratta di una caratteristica che i suoi tantissimi estimatori conoscono e apprezzano da sempre, o perlomeno, da circa mezzo secolo a questa parte. Impossibile dimenticare i suoi tanti record, tutti al limite della prestazione meccanica, dal tourbillon dalla forma più piatta al mondo con il calibro 600P, oppure, per citare solo i calibri da cui il nuovo 1205P deriva direttamente, il 12P, il movimento automatico datato 1960, più piatto mai realizzato e poi surclassato in spessore dal calibro 1208P nel 2010, o ancora il calibro 1200S, il movimento squelette automatico più piatto oggi esistente lanciato nel 2012. La perfetta padronanza di un savoir-faire così complesso si concretizza grazie alle due manifatture totalmente integrate: La Côte-aux-Fées e a Plan-les-Ouates. È qui che nasce il calibro automatico 1205P, la nuova complicazione visibile in queste pagine, che segna un nuovo doppio record di spessore. Per la prima volta, un modello Altiplano è dotato di calendario, pur restando l’orologio, della sua categoria, più sottile sia per il movimento che per la cassa: 3,00 mm di spessore per il movimento e soli 6,36 mm per la cassa.
Piaget, Altiplano 40 mm, automatico con data, cassa in oro bianco. Costa 22.100 euro
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un savoir-faire unico e straordinario che contraddistingue la Manifattura Piaget implica ancora una volta un doppio record di spessore: soltanto 3,00 mm per il movimento e 6,10 mm per la cassa
RECORD GRANDI MECCANICHE
Calibro 1205P interamente sviluppato, prodotto, decorato e assemblato da Piaget Il movimento automatico con datario piĂš piatto al mondo, 29,9 mm di diametro (13 linee e Âź) per 3 mm di altezza GALILEUS 89
RECORD GRANDI MECCANICHE
la scheda PIAGET Piaget Altiplano 40mm Automatico con Data Ref-G0A38131 Movimento Calibro automatico 1205P. Riserva di carica di circa 44 ore Frequenza: 21.600 alt/ora (3 Hz) Numero di componenti: 221 Micro-rotore in oro rosa impreziosito dal blasone Piaget Finiture: Côtes de Genève circolari, Platina perlata funzioni Ore, minuti, secondi, data cassa Cassa Altiplano dai 40 mm di diametro in oro rosa Fondello in vetro zaffiro cinturino Pelle di alligatore marrone con fibbia ad ardiglione in oro rosa PREZZO 21.100 euro
Il disegno della cassa e del quadrante dell’Altiplano 40mm Automatico con Data sono tesi a creare un segnatempo dalle linee essenziali, un vero e proprio classico. La carrure da 40 mm in oro bianco o rosa è progettata appositamente per ospitare al suo interno il nuovo calibro 1205P. Questo movimento presenta finiture tradizionali, tipiche dell’alta orologeria, come le decorazioni a Côtes de Genève circolari, platina perlata, ponti smussati, ruote decorate ad effetto soleil, viti azzurrate, racchetta di regolazione personalizzata nonché un micro-rotore in oro rosa impreziosito dal blasone Piaget. Il quadrante infine è strutturato su tre livelli e riprende naturalmente tutti i codici dei modelli automatici extra-piatti Piaget. Fedele alla tradizione degli indicatori decentrati, la finestrella del datario a ore 9 e i piccoli secondi a ore 5 creano un equilibrio riuscito. In definitiva, un orologio unico nel suo genere, perfetto nelle finiture e incredibilmente piacevole da indossare.
la progettazione estetica dell’Altiplano 40mm Automatico con Data è tesa a creare un esemplare dalle linee essenziali, un autentico classico in grado di sfidare il tempo
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FASTER&FASTER/1 PASSIONE CRONO
ultime partenze al mattino vai al sommario
nel 1963 quando arrivò il momento di dare il nome al quel nuovo cronografo per jack heuer non ci furono dubbi: CARRERA
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ezzo secolo dopo il suo ingresso sulla scena delle corse automobilistiche, il Carrera, sicuramente uno dei primi cronografi sportivi appositamente ideato per i piloti professionisti e gli amanti delle auto sportive, rimane uno dei modelli simbolo di TAG Heuer e uno dei più amati dagli appassionati di tutto il mondo. Il matrimonio tra tempo e motori in realtà, per il produttore svizzero, nasce molto prima, precisamente con il Time of Trip del 1911, il primo cronografo da cruscotto. Da quel momento in poi si sono susseguiti tanti crono, sia da polso che professionali, utilizzati anche in ambito sportivo. Poi la svolta. Nel 1963 Jack Heuer, l’uomo cui si devono alcuni dei più rivoluzionari progressi nella misurazione del tempo in ambito sportivo, rivolse la sua attenzione alle necessità specifiche dei piloti professionisti: «Ero entusiasmato dalle nuove forme, dai nuovi materiali,dalle tecniche che stavano entrando in scena. Stavamo cercando qualcosa che giocasse su questi elementi ma che, nello stesso tempo, mantenesse fede alla tra-
dizione motoristica, qualcosa di classico, senza tempo, privo di ornamenti, sobrio, dall’estetica semplice.» Da sempre fan e praticante degli sport su quattro ruote, Jack sapeva esattamente quello che un pilota chiedeva a un orologio: un quadrante ampio e leggibile, una cassa impermeabile e resistente agli urti, in grado di affrontare anche i circuiti più duri. L’ispirazione per il nome, fondamentale per il successo di un qualsiasi segnatempo, gli venne dalla ‘Carrera Panamericana Mexico Road Race’, la più dura e pericolosa
da quest’anno il carrera utilizzerà esclusivamente il calibro 1887, cronografo a carica automatica, realizzato completamente nella manifattura tag heuer
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FASTER&FASTER/1 PASSIONE CRONO Carrera Calibre 1887 Racing Chronograph – 43MM Autentico DNA racing e sofisticata eleganza nel design. Il restyling comprende cassa in titanio nero satinato, lunetta in ceramica con scala tachimetrica, chiusura di sicurezza adattata al nuovo cinturino high-tech in cocco ‘soft-touch’. Costa 4.350 euro.
TAG Heuer Calibre 1887, una delle soluzioni tecniche di cui TAG Heuer va più fiera, che ripensa uno dei maggiori contributi alla storia dell’orologeria da parte di Edouard Heuer: il pignone oscillante del 1887
CARRERA CALIBRE 1887 - 41MM Ref. CAR2115.BA0724 Costa 3.950 euro
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CARRERA CALIBRE 1887 - 41MM Ref. CAR2115.FC6292 Costa 3.950 euro
CARRERA HERITAGE CALIBRE 1887 - 41MM Ref. CAR2114.BA0724 Costa 3.950 euro
CARRERA HERITAGE CALIBRE 1887 - 41MM Ref. CAR2114.FC6292 Costa 3.950 euro
FASTER&FASTER/1 PASSIONE CRONO TAG Heuer Calibre 1887 Made in Switzerland. Calibro automatico. Diametro: 29,3 mm — 39 rubini. Correzione rapida della data. Frequenza di oscillazione del bilanciere: 28.800 alternanze/ora (4 Hz). Riserva di carica: 50 ore circa, 40 quando si fa uso del cronografo. Massa oscillante: decorazioni Côtes de Genève e incisione “TAG Heuer - Calibre 1887 - Swiss Made”.
competizione di endurance su strada al mondo: «La prima volta che sentii parlare della Carrera fu da Pedro Rodriguez alla 12 Ore di Sebring, dove mi trovavo in quanto cronometrista ufficiale. Lui e suo fratello Ricardo erano due dei più veloci, scaltri e coraggiosi piloti di tutti i tempi. Sentirli parlare della Carrera, competizione vinta dal nostro ‘friend of the brand’ Juan-Manuel Fangio nel 1953 e interrotta nel 1955 a causa di una lun-
CARRERA CAL. 1887 CERAMIC BEZEL - 43MM Ref. CAR2A10.FC6235_3 Costa 4.100 euro
CARRERA CAL. 1887 CERAMIC BEZEL - 43MM Ref. CAR2A11.BA0799 Costa 4.100 euro
ga serie di incidenti, mi ha fatto sognare. Il semplice suono del suo nome – elegante, dinamico, facile da pronunciare in tutte le lingue, carico di emozioni – mi ha fatto capire che il nuovo cronografo che stavo progettando sarebbe stato il tributo perfetto a questa corsa leggendaria.» Jack Heuer sapeva già come avrebbe dovuto essere il look e il feel di questo cronografo. L’ispirazione per il design nacque da un insieme di suggestioni innovative, tra cui il primo modernismo degli anni Sessanta – la purezza delle geometrie delle nuove architetture di Oscar Niemeyer, le linee curve e sensuali applicate a una sedia da Eero Saarinen, l’estetica definita, essenziale della Pop-Art. Insieme a queste, i codici del design iconico di Carrera trovarono le loro radici nell’estetica motoristica: il bianco e nero dei contatori da cruscotto vintage, la pelle traforata dei guanti da guida usati da Juan-Manuel Fangio e dai suoi contemporanei. Da allora è stato un continuo susseguirsi di nuovi modelli, in grado di interpretare, di volta in volta, le emozioni e i desideri degli appassionati di tutto il mondo. Oggi ancora una novità: tutti i cronografi Carrera saranno equipaggiati dal movimento di manifattura TAG Heuer Calibre 1887, una delle soluzioni tecniche di cui TAG Heuer va più fiera, che ripensa uno dei maggiori contributi alla storia dell’orologeria da parte di Edouard Heuer: il pignone oscillante del 1887.
CARRERA - JACK HEUER EDITION 45MM Ref. CAR2C11.FC6327 Costa 5.800 euro
Il Calibro 1887 di TAG Heuer
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zaffate di gomma e di polvere
FASTER&FASTER/2 LE MACCHINE DEL TEMPO di Paolo Gobbi di Daniela Fagnola
le lancette diventano protagoniste assolute anche nei circuiti di formula uno: ed è subito un grande successo
è
la scheda HUBLOT Big Bang Ferrari King Gold Carbon
Movimento Crono automatico integrato di manifattura, cal. HUB1241 Unico, ruota a colonne visibile dal quadrante, 72 ore di autonomia. funzioni Ore, minuti, secondi, crono flyback e datario. cassa e quadrante King Gold, impermeabile fino a 10 atm, Ø 45 mm. Inserti in resina, lunetta in fibra di carbonio e titanio PVD nero, quadrante in vetro zaffiro con Cavallino rampante.
un legame forte e con radici storiche profonde, quello tra l’orologeria e la Formula Uno. Un rapporto poliedrico, fatto di affinità e corrispondenze, di sponsorship e produzioni esclusive. Basato sui principi comuni di: precisione, affidabilità, sicurezza, impegno, lavoro artigianale, high-tech, ricerca instancabile, e ancora attitudine per le performance estreme, volontà di superare se stessi e i propri limiti... Negli ultimi tempi però il fenomeno sembra aver subito un’accelerazione, con le maison che fanno letteralmente a gara per conquistare la pole position nel settore. Perché ora più che mai è soprattutto una questione di immagine (e di ritorno di immagine): al di là dei nobili valori, infatti, oggi è il fattore marketing che conta. Basti pensare che lo scorso anno, il Campionato mondiale di F1 ha raggiunto più di mezzo miliardo di telespettatori in centinaia di nazioni diverse. Facile quindi intuire le potenzialità offerte dall’evento. È stato davvero un vero colpo da maestro quello messo a segno da Rolex, che da dicembre scorso è cronometrista ufficiale di F1, al posto della sudcoreana LG.
TIMERACE R
cinturino e fibbia Caucciù e pelle, fibbia déployante in titanio PVD nero, inserti in fibra di carbonio o in King Gold. Edizione limitata di 500 esemplari.
Guarda il video del Big Bang Ferrari red magic carbon di Hublot
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PREZZO 33.600 euro
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FASTER&FASTER/2 LE MACCHINE DEL TEMPO
La collezione 2013 degli orologi Ingenieur di IWC Schaffhausen, interamente rivista e rielaborata, è nata nel segno della nuova partnership con il Mercedes AMG Petronas Formula OneTeam
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GUARDA IL VIDEO IWC Ingenieur Collection 2013 Performance Engineering
la scheda IWC Ingenieur Automatic Carbon Performance
Movimento Meccanico a carica automatica, calibro 80110, di manifattura, con sistema di ricarica Pellaton e autonomia di 44 ore. funzioni Ore, minuti, secondi centrali e datario. cassa e quadrante Carbonio, impermeabile fino a 12 atm, diametro di 44 mm. Quadrante in fibra di carbonio, vetro zaffiro antiriflesso, fondello con vetro zaffiro. cinturino e fibbia CaucciĂš con inserto in tessuto e fibbia ad ardiglione in titanio. Serie limitata di 100 esemplari con dettagli gialli e 100 con dettagli rossi. In vendita solo nelle boutique monomarca. PREZZO 23.600 euro
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magister Le macchine straordinarie
Oyster Perpetual Cosmograph Daytona (ref. M116509-0036 ) di Rolex, cassa in oro bianco da 40 mm, lunetta fissa tachimetrica, movimento cronometro di manifattura. Costa 30.700 euro
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Se il costo dell’operazione è rimasto top secret, le sue ripercussioni in termini di prestigio e visibilità internazionali sono sotto gli occhi di tutti: con il logo della corona apparso ovunque, fin dalle prime corse della stagione, lungo il tracciato dei diversi circuiti, dalla pit-lane alle curve principali. L’apoteosi è stata raggiunta a Melbourne dove la Casa ginevrina, nel ruolo di title sponsor del Gran Premio di Australia, ha esposto il suo nome a lettere cubitali anche sul podio, e gli orologi nel villaggio della F1 e nell’esclusiva lounge nel Paddock Club. Anche stringere accordi con i singoli team dà alle case di orologeria un’ottima visibilità, con il marchio in bella mostra sui fianchi o sull’alettone delle monoposto, sulle spalle dell’abitacolo, sul casco dei piloti, sulle tute dei meccanici, alle pareti dei box. La Rossa più amata dal pubblico italiano, per esempio, riporta quello di Hublot che, nel 2011, ha siglato la partnership con la Ferrari, estesa lo scorso febbraio anche alla scuderia. Stesso discorso per la collaborazione tra IWC e
TAG Heuer. Carrera Calibre 1887 Racing Chronograph – 43MM cassa in titanio nero satinato e lunetta in ceramica con scala tachimetrica. Costa 4.350 euro
Mercedes AMG: nata nel 2004 e di recente estesa al team Mercedes AMG Petronas – tant’è che all’ultimo SIHH la Maison di Sciaffusa ha accolto gli ospiti in uno stand a tema. Ma il sodalizio in assoluto più duraturo è quello fra TAG Heuer e la McLaren, iniziato nel 1984 (in passato, TAG Heurer è stata anche official timekeeper di F1). E l’elenco potrebbe continuare con il legame fra Oris e la Williams F1, che dura da 11 anni, o fra Casio e la Red Bull Racing, iniziato nel 2009. Senza dimenticare le sponsorizzazioni di singole personalità: come Felipe Massa, testimonial di Richard Mille insieme a Jean Todt, o Fernando Alonso scelto da Viceroy. Va da sé che, in tutti questi casi, vengono realizzati esemplari in tiratura limitata e intere collezioni ad hoc. L’incontro fra tecnici e ingegneri è infatti proficuo anche dal punto di vista progettuale, e si traduce in un continuo progresso a livello di tecnologia, materiali, design, sviluppo di nuove strategie. Perché l’innovazione, in orologeria, parte anche dalla F1.
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FASTER&FASTER/3 STORIA E TECNOLOGIA di Francesca Vilone
urlano le grosse cilindrate vai al sommario
CARATTERE e TECNOLOGIA NELL’ULTIMA COLLEZIONE CHOPARD DEDICATA AL MONDO DELLE CORSE: LA “SUPERFAST”
I
niziamo con una buona notizia: la Mille Miglia, storica corsa che si snoda sui 1.600 chilometri de Brescia a Roma e ritorno, non solamente si terrà anche nel 2013 (qualcuno aveva provato a mettere “letteralmente” i bastoni tra le ruote), ma conterà addirittura - come ha annunciato il presidente Roberto Gaburri - un “parco vetture che nessun evento per auto d’epoca può vantare”: 400, ben 25 in più rispetto allo scorso anno. Cosi quella che Enzo Ferrari definì “la corsa più bella del mondo”, tornerà a mordere l’asfalto, con le sue protagoniste Ferrari, Alfa Romeo, Porsche e Bmw, ma anche con i suoi tradizionali orologi. Già, perché la fedeltà di Chopard a questo evento mondano e sportivo, ha trasformato il produttore orologiero in un simbolo stesso della gara: non riusciremmo mai a immaginare una linea di partenza o di arrivo senza l’elegan-
i modelli di questa iconica collezione sono i primi a essere dotati di movimenti Chopard interamente progettati, sviluppati e assemblati internamente nei laboratori di Fleurier Ebauches
Pagina accanto. BMW alla Mille Miglia del 2011 (foto © BMW). A destra. Chopard, Superfast Power Control con indicatore della riserva di carica a ore 9. Meccanico a carica automatica calibro Chopard 01.02-M cronometro certificato. Cassa in acciaio Ø 45 mm
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FASTER&FASTER/3 STORIA E TECNOLOGIA BMW alla Mille Miglia 2012. Georg “Schorsch” Hackl durante la premiazione (foto © BMW)
la scheda CHOPARD Superfast Chrono
Movimento Cronografo meccanico a carica automatica Chopard cal. 03.05-M 60 ore di riserva di carica, certificato di cronometro. funzioni Ore, minuti, secondi, cronografo flyback e datario. cassa e quadrante Cassa in acciaio 45,00 mm di diametro, corona con logo a forma di volante rivestita di caucciù nero. Quadrante nero con linee verticali antracite. Vetro zaffiro antiriflesso cinturino e fibbia Bracciale in caucciù nero (battistrada degli pneumatici slick). chiusura déployante in acciaio PREZZO Versione oro rosa 25.620 euro
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FASTER&FASTER/3 STORIA E TECNOLOGIA A sinistra. BMW alla Mille Miglia 2011 (foto © BMW). Sotto. Chopard, Superfast Automatic. Movimento meccanico a carica automatica calibro Chopard 01.01-M cronometro certificato. Cassa in acciaio Ø 41 mm
te logo Chopard che troneggia al fianco dei tanti bolidi. Per celebrare tutto questo o, forse più semplicemente, per continuare a perseguire la sua politica di qualità e di verticalizzazione meccanica, la maison svizzera ha creato una collezione dalle innegabili doti di precisione e di qualità: la Superfast. Si tratta di modelli di grandi dimensioni che esibiscono, senza alcun complesso, linee decise e un design risolutamente maschile, dove non mancano i riferimenti al mondo delle gare automobilistiche: le righe verticali sul quadrante ricordano le racing stripes, le bande colorate apposte sul cofano delle vetture per distinguerle tra loro; sul réhaut i numeri adottano la grafica dei contagiri delle macchine d’epoca; il cinturino in caucciù riprende il battistrada liscio dei pneumatici della Formula 1; sulla corona si osserva infine il disegno di un volante da corsa. Una grande novità riguarda anche la meccanica. Tutti i Superfast infatti montano movimenti interamente progettati, sviluppati e realizzati nei laboratori di Fleurier Ebauches. Un grande salto in avanti tecnologico, che regala una sempre più ampia indipendenza produttiva a Chopard, equiparandola ancora una volta, anche meccanicamente, ai costruttori top dell’orologeria mondiale.
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intervista
Walter von KAnel
di Paolo Gobbi
IL COLONNELLO DI ST. IMIER LAVORA IN longines “SOLAMENTE” DA 43 anni e i risultati che ha ottenuto ne fanno uno degli indiscussi signori del tempo
È
dal 1832 che Longines è presente ininterrottamente a St. Imier, nel cuore della Svizzera delle lancette. La maison infatti è uno dei pochissimi marchi orologieri ad essere stato creato e ad aver mantenuto la propria sede nello stesso luogo. Inoltre, la Casa dalla clessidra alata ha saputo rimanere fedele ai propri valori: tradizione, eleganza e sport che ne hanno sancito, nel tempo, l’indiscutibile successo. Il suo celebre logo è anche il più antico al mondo, per un’azienda in attività, ed è identico alla versione originale, come dimostra il deposito presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. Per comprendere a fondo le dinamiche di Longines, abbiamo incontrato il suo oramai “mitico” presidente (lo è dal 1988), un giovane saggio che di nome fa Walter von Känel e che, nella vita, ha consumato più passaporti (quasi quaranta) che lamette da barba. Figlio di un contadino ed ex colonnello dell’esercito, è in Swatch Group da 43 anni (una sorta di Highlander) e nelle risposte all’intervista ha dimostrato una un’invidiabile velocità nell’argomentare.
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Longines non è solamente una marca conosciuta, ma anche venduta Direi proprio di sì. Lo scorso anno la nostra produzione ha superato il milione di pezzi. Siamo quindi entrati a far parte del club dei miliardari dell’industria dell’orologeria svizzera, ma ciò che oggi ci rende più orgogliosi è di essere diventati il numero quattro dell’intera industria elvetica delle lancette. Con tutta la qualità Svizzera? Certo, noi utilizziamo solamente movimenti Eta e il T2, ovvero l’assemblaggio e il controllo, vengono realizzati esclusivamente in Svizzera cosa consiglierebbe a un neofita che si avvicina all’ alta orologeria? Gli direi che, acquistando un Longines, avrà la sicurezza che il marchio rimarrà vitale almeno per i prossimi 100 anni. E’ un fattore tranquillizzante. Seconda cosa, gli ricorderei che in tutto il mondo siamo noti per l’eccellente qualità dei nostri orologi e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. C’è poi un altro argomento molto importante: nei nostri segnatempo il fattore “obsolescenza” non esiste.
Walter von Känel presidente Longines. Nato il 1 settembre del 1941, ha iniziato a lavorare per la Casa di St. Imier nel 1969
Non siamo parte del “fashion business” ma siamo un marchio tradizionale, classico che ha rispetto per l’acquisto dei consumatori e dei dettaglianti
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intervista
A destra. Kate Winslet, Ambasciatrice Longines dell’Eleganza. Sotto. il primo cartellone pubblicitario di Longines che raffigura “La Renommée“, 1900
Longines Conquest Classic modello femminile automatico con cassa in acciaio e oro rosa da 29,5 mm. Costa 3.780 euro
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Quindi i Longines non invecchiano? No. Per scelta strategica non siamo parte del “fashion business” ma siamo un marchio tradizionale, classico che ha rispetto per l’acquisto dei consumatori e dei dettaglianti. Quindi i nostri orologi hanno un disegno classico, che rimane e dura nel tempo.
re in Europa i cosiddetti “emotional branded consumer products”, ossia prodotti emozionali griffati. Il gioco delle nostre strategie commerciali e di comunicazione ha fatto sì che oggi, per un cinese, l’Europa, e in particolare l’Italia, sia estremamente competitiva, tanto da garantire un ‘buon prezzo’ nonostante l’Iva.
ANCHE lei non invecchia... Il mio carattere è sempre fiducioso, positivo! Ragion per cui spero di continuare a lavorare ancora per qualche anno, anche se sono un “signore” di 72 anni.
Quindi un trend positivo? Le previsioni di turismo sono molto favorevoli e, inoltre, il nostro target di prezzo in Italia ci consente di non dover scendere a compromessi.
QUALI SONO DUNQUE LE SUE PREVISIONI PER IL FUTURO? Sono molto fiducioso per i prossimi anni. Posso solo dire che ho messo in lavorazione per il 2013 e il 2014 molti più orologi di quelli realizzati nel 2012. Credo poi molto nell’Europa e nella vocazione turistica di molte delle sue città: Parigi, Berlino, Londra, Vienna e poi naturalmente l’Italia con Roma, Milano, Venezia. Tutte queste città hanno attualmente la fortuna di avere delle vere e proprie ondate di turisti cinesi, i quali hanno la possibilità di acquista-
Quanto è importante l’Italia per Longines? Ricordo che ho l’handicap di lavorare in Longines da 43 anni, mentre il marchio ha 180 anni di attività: quindi “detengo” solamente il 25% della sua storia. Comunque, per molti anni l’Italia è stato il mercato numero 1 di Longines in Europa e il numero 2 a livello mondiale (dopo gli Stati Uniti). Naturalmente nel tempo il mondo si è evoluto, registrando un enorme incremento dell’Estremo Oriente. In Italia comunque, specie al nord, riusciamo a lavorare ancora molto bene. Il vostro paese è diventato
intervista
Longines Conquest Classic cronografo automatico con cassa in acciaio da 41 mm costa 2.060 euro
In alto a sinistra. Cronometraggio Longines delle gare di sci alpino, 1967. In alto a destra, Aksel Lund Svindal, Ambasciatore dell’Eleganza Longines. A sinistra. Longines è cronometrista delle discipline equestri dal 1926. Nella foto dei dispositivi di cronometraggio all’Horseshow di La Chaux-de-Fonds nel 1995
il nostro quinto mercato europeo e l’ottavo a livello mondiale: un’ottima performance. Quali sono i punti di forza che gli acquirenti riconoscono in voi? Non siamo dei nuovi arrivati. Non facciamo profumi. Non facciamo valigeria. Non facciamo cravatte. Siamo semplicemente uno storico produttore di orologeria tradizionale. Questo è il primo punto. C’è quindi un secondo punto? L’essere stati sempre attivi negli ultimi 180 anni. Anche un terzo? Certo ed è che dal 1983 abbiamo avuto la fortuna di diventare parte dello Swatch Group, che ci ha indicato con chiarezza quali fossero le mission dei vari marchi e ci ha dato il potenziale di produzione e la forza di distribuzione per l’organizzazione delle società affiliate. Qual è la mission di Longines? Direi che ci sono diversi elementi essenziali Il primo è che siamo rimasti nella nostra fetta di mercato, ossia abbiamo mantenuto sempre il
nostro target, con un prezzo retail di 800/3.500 CHF. È un fattore molto importante: non abbiamo mai fatto lo yo-yo con i prezzi. La mia mission “personale” era quella di diventare il più forte nel mio segmento di prezzo e lo siamo diventati. Il secondo elemento è che abbiamo avuto sempre una grande continuità nelle nostre politiche di comunicazione del prodotto. Dal 1997 utilizziamo esclusivamente il claim pubblicitario “Elegance is an attitude”. In definitiva, tutto il nostro lavoro è stato improntato sul principio della solidità e della continuità, con il risultato che, nonostante la nostra sede produttiva sia “in cima alla montagna”, la fedeltà dimostrata da tutto il personale, quadri compresi, è veramente encomiabile.
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EMOZIONI/1 quando il tempo diventa eterno di Paolo Gobbi
PER IL Solo piacere dell’anima i giovani talenti e l’amore per il bello. Rebecca irvin ci racconta l’altra faccia di rolex
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a quando il fondatore Hans Wilsdorf realizzò il sogno di creare un orologio da polso preciso ed elegante - all’inizio del XX secolo (epoca in cui l’orologio da taschino era la norma) - Rolex, leader nell’industria orologiera svizzera, ha sempre incoraggiato l’eccellenza individuale e la ricerca della perfezione. Proseguendo questa tradizione di lunga data, il marchio apporta un sensibile contributo al mondo dell’arte sponsorizzando una gran varietà di programmi e attività. L’impegno di Rolex per la cultura risale agli anni ‘70, quando il soprano neozelandese Kiri Te Kanawa, che cantò al matrimonio del Principe Carlo e Lady Diana Spencer nella Cattedrale di St. Paul a Londra, divenne il primo testimonial del marchio nel campo dell’arte.
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Nel corso degli anni, Rolex ha esteso il proprio sostegno ad altri meritevoli artisti in settori specifici. Nelle arti liriche, il tenore spagnolo Plácido Domingo, ormai legato a Rolex da oltre 30 anni, il soprano Renée Fleming, il mezzosoprano Cecilia Bartoli e i tenori Jonas Kaufmann, originario della Germania, e Rolando Villázon del Messico, sono tutti testimonial del marchio. Rolex è inoltre impegnata ad aiutare i giovani artisti a esprimere le loro potenzialità tramite programmi come Operalia, una competizione di canto internazionale, fondata da Placido Domingo, che si tiene con cadenza annuale. Il Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative è il programma filantropico che “scova” giovani talenti e, per un intero anno, favorisce la loro collaborazione creativa con grandi artisti in
Il mezzo-soprano Sarah Jane Lewis durante il concerto della Georg Solti Accademia tenutosi a L’Andana a Castiglione della Pescaia
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IL PROTAGONISTA GEORG SOLTI ACCADEMIA www.georgsoltiaccademia.org
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Nata nel 2004 per preservare la memoria del leggendario direttore d’orchestra Sir Georg Solti, l’Accademia a lui intitolata rappresenta oggi una tra le più eloquenti ed esclusive realtà di formazione per giovani cantanti lirici e maestri collaboratori (répétiteurs) giunti a un momento di svolta della propria carriera. Dalla sua fondazione ad oggi, l’Accademia ha formato oltre cento promettenti talenti, molti dei quali hanno già intrapreso importanti carriere professionali ottenendo ingaggi di rilievo ad alcuni dei festival più rinomati (Glyndebourne e Santa Fe) o presso importanti case d’opera internazionali
una sorta di “insegnamento privato”. Per comprendere appieno l’impegno filantropico di Rolex, ce lo siamo fatti illustrare direttamente dall’Associate Director Head del Rolex Institute, Rebecca Irvin. L’abbiamo incontrata proprio durante uno degli eventi patrocinati da Rolex, nella stupenda cornice dell’Andana, a Castiglione della Pescaia, dove si trovava per un concerto della Georg Solti Accademia. Tutti pensano che Rolex sia solamente orologi e orologiai. per lei non è esattamente così. No (sorridendo), in effetti io mi occupo delle attività filantropiche curate da Rolex, quindi de-
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gli sponsoring non-commerciali, per i quali noi del Rolex Institute sviluppiamo degli appositi programmi, come il Rolex Mentor and Protégé. Inoltre ci occupiamo anche di sponsorizzare iniziative dedicate specificamente all’educazione dei giovani artisti emergent, ma anche dei giovani scienziati, esploratori, studiosi… Mi permetta una domanda tutt’altro che scontata: Perché Rolex fa questo? Perché possiamo! (il sorriso si fa ora ancora più aperto e sereno). Non siamo obbligati, non “dobbiamo”. Abbiamo una tradizione filantropica e ci troviamo nelle condizioni di poterla
Perchè rolex (produttore orologiero) fa del mecenatismo verso dei giovani artisti? «Semplice, Perchè possiamo!»
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EMOZIONI/1 quando il tempo diventa eterno
Sopra, Rebecca Irvin, Associate Director Head of the Rolex Institute. Accanto a lei Matthias Stiefel, presidente e fondatore di WSP International/Interpeace
Rolex Oyster Perpetual DateJust II, versione completamente rivisitata di un grande classico. Cassa acciaio e movimento di manifattura. Costa 5.850 euro
«Pensiamo che le aziende non siano fatte solo per fare soldi e vendere i loro prodotti, ma anche per svolgere un ruolo nella società e contribuire ad essa in modo positivo» R. IRVIN
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In queste due pagine alcune immagini del Concorso Lirico Internazionale Operalia, tenutosi al Teatro alla Scala di Milano Nella pagina accanto. Il primo premio voce femminile Sonya Yoncheva (Bulgaria). In questa pagina. A destra il Maestro Placido Domingo. Sotto, il premio del pubblico e il premio Zarzuela voce femminile, Rosa Feola (Italia). In basso. Il primo premio voce maschile Stefan Pop (Romania).
rispettare e onorare. Inoltre pensiamo, anzi siamo certi, che sia una “cosa buona” da fare. Pensiamo che le aziende non siano fatte solo per fare soldi e vendere i loro prodotti, ma anche per svolgere un loro ruolo nella società e contribuire al suo sviluppo in modo positivo. pura filantropia? Si. Non c’è nessuna problematica che stiamo cercando o vogliamo risolvere. Altre aziende, ad esempio, seguono dei programmi socialmente responsabili, perché hanno dei problemi di correzione di immagine. Rolex ha una lunga tradizione, un’immagine senza ombre e, al contempo, uno stretto legame con individui eccezionali, nella scienza, nell’esplorazione, ma anche nel campo dell’arte e della cultura.. Quindi il mecenatismo è nel DNA stesso di Rolex? Sì, è importante ribadirlo. Rolex è una fondazione e questo la rende unica nel suo gene-
re. Con lo stesso impegno con cui curiamo la nostra parte produttiva e commerciale, ci facciamo carico delle nostre attività filantropiche. Un’altra cosa “fuori dal comune” è che siamo noi che abbiamo creato, in totale autonomia, i nostri programmi e tutti rispecchiano un’idea comune. Quale? Non supportare mai le istituzioni ma le persone. L’individuo e le sue prestazioni sono sempre e unicamente al centro delle nostre attenzioni. Certo, alcuni di noi lavorano a dei master culturali presso le istituzioni, ma ciò che principalmente la nostra azienda fa è di aiutare gli individui, investendo su di loro. Mi sembra che sia una cosa insolita e anche bella. Non vi sentite un po’ rivoluzionari in questo? Non so se tutto ciò sia davvero rivoluzionario. So bene invece che si tratta di una scelta importante per il futuro e questo ci basta.
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EMOZIONI/2 Il mecenatismo vive ancora A destra, il maestro Giovanni Sollima durante la Cello Consort Collection 1600-2012
IO CI CREDO investire nel futuro è la sola maniera per RENDERLO MIGLIORE. ce lo dimostra il lavoro di hausmann & co. con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a roma
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Vai al sito internet di Hausmann & Co.
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tudiare, imparare, confrontarsi, mettersi in gioco, guardare al futuro in maniera positiva. Questo il must rivolto alle nuove generazioni, alla ricerca di un riscatto che non sia solamente economico, quanto sociale e culturale. La musica fa parte di questo rivoluzionario modo di aggredire il futuro, che vede i ragazzi di oggi impegnati a perfezionare la propria eccellenza in maniera tale da diventare i principali artefici del loro lavoro. Essere accanto a loro è una scelta saggia, ma anche un grande onore: lo hanno ben capito Francesco Hausmann e Benedetto Mauro, personaggi storici della distribuzione orologiera italiana grazie ai loro tre centralissimi punti vendita Hausmann & Co. a Roma. Hanno scelto di investire su una delle massime istituzioni musicali a livello mondiale. Stiamo parlando
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e più precisamente di una delle sue finalità istituzionali, l’Alta Formazione musicale. Dai tradizionali corsi di perfezionamento di studi musicali, riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, ai programmi di specializzazione orchestrale “I Fiati” e “Timpani e Percussioni” al laboratorio di perfezionamento in canto lirico Santa Cecilia Opera Studio, l’offerta formativa dell’Accademia è rivolta a giovani compositori, musicisti e cantanti con spiccate potenzialità esecutive che vogliano intraprendere una carriera professionale nella musica. Studiare all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia significa scegliere di affidarsi a docenti di indiscusso e riconosciuto valore, in grado di ispirare, orientare e sviluppare il talento e la personalità musicale di ogni allievo. Vuole an-
Il 14 giugno, al culmine dell’anno accademico, durante la consegna da parte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dei diplomi di fine corso, una giuria composta dalla Hausmann & Co., oltre che da esponenti dell’Accademia, giornalisti ed esperti di musica, sceglirà le tre migliori composizioni tra le sei presentate dagli allievi del Corso di Composizione dell’anno accademico 2012/2013 ed eseguite da un Ensemble composto dai giovani musicisti allievi degli altri Corsi di Perfezionamento A sinistra, il maestro Ivan Fedele, pianista e compositore. In basso a sinistra, il maestro Adrea Oliva, primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma
che dire cogliere l’opportunità di completare la propria formazione nel cuore di un’istituzione che ogni giorno produce musica ai più alti livelli, in un ambito ricco di stimoli artistici e culturali e con un immediato confronto con la dimensione professionale del far musica. L’esecuzione pubblica è parte integrante del percorso formativo di ciascun allievo, non solo attraverso la partecipazione ai tradizionali saggi e concerti di fine anno, ma anche grazie alla realizzazione di numerosi progetti artistici. Oltre ad essere un fondamento della programmazione didattica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, i Corsi di Perfezionamento di studi musicali, rappresentano un unicum nell’alta formazione musicale in Italia. Istituiti nel 1939 con legge dello Stato e riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, questi
corsi vantano una tradizione di prestigiosi docenti, tra cui Alfredo Casella, Franco Ferrara, Pina Carmirelli, Bernardino Molinari, Goffredo Petrassi e Franco Donatoni, per citarne solo alcuni. Arriva quindi tempestiva la scelta di Hausmann & Co. che, a partire da quest’anno, ha deciso di sostenere i “giovani talenti italiani che in qualche modo si sono distinti nell’ambito delle proprie discipline”: arte, musica, danza, matematica, ingegneria, medicina… Il primo impegno in tal senso, che si concretizzarà a partire dal prossimo giugno, sarà proprio quello di sostenere le attività didattiche della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dei giovani artisti che frequentano i corsi di perfezionamento di studi musicali. Il “Premio Hausmann & Co.” permetterà loro di entrare nel mondo artistico ai massimi livelli.
MECENATI Francesco Hausmann e Benedetto Mauro (nella foto in basso) guidano una delle più importanti e conosciute orologierie d’Italia e d’Europa: Hausmann & Co. Tre i negozi a Roma: quello storico in Via del Corso, seguito da quello in via dei Condotti e poi dalla nuova boutique in via del Babuino (Palazzo Fabri Saraceni). Al loro interno non solamente le marche più prestigiose, ma soprattutto un servizio di vendita e assistenza di altissimo livello. www.hausmann-co.com
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CINEMA Dal Grande schermo al polso di Romolo Bali
Il film
cattivi ragazzi
C
Anno: 2012 Regia: Sam Mendes Cast: Daniel Craig, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Bérénice Marlohe, Judi Dench. Durata: 143 minuti. Distribuzione Italia: Warner Bros
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inema&Orologi, un connubio che affascina e che sembra sempre più ispirare Studios e Case orologiere. Come nel caso di Omega, che con il grande schermo ha da anni una frequentazione di particolare prestigio, sia per gli attori e attrici di fama internazionale che fanno parte della sua famiglia di “ambasciatori” (tra i quali spiccano George Clooney e Nicole Kidman) che per le partnership siglate con pellicole di particolare appeal. Come nel caso della fortunata serie di James Bond che, dal 1995, vede Omega al polso del più celebre agente 007 del mondo. Un legame che si è rinnovato per la settima volta nel film Skyfall, uscito lo scorso autunno e
interpretato da un cast d’eccezione. Protagonista principale, giunto alla sua terza esperienza come agente di Sua Maestà, l’affascinante Daniel Craig, con al polso il suo inseparabile Seamaster Planet Ocean 600M Omega Co-Axial Chronometer. Un orologio a prova... di immersione Un modello dalle grandi prestazioni tecniche, qui proposto nella versione acciaio su acciaio, con un design direttamente ispirato alla linea Seamaster degli anni Cinquanta. Dotato di movimento automatico calibro Omega Co-Axial 8500 e da componenti rivoluzionari quali lo scappamento Co-Axial e il bilancie-
lo sapevi che... Esce di scena Judi Dench, nel ruolo della mitica M. Il suo personaggio infatti muore tra le braccia di James Bond. Alla fine del film si intuisce che la serie proseguirà in futuro con un M uomo, interpretato forse da Ralph Fiennes
l’orologio Omega Seamaster Planet Ocean 600M
re a spirale libera, in grado di garantire precisione e stabilità a lungo termine riducendo drasticamente la necessità di manutenzione. Orologio subacqueo professionale, impermeabile fino a 600 metri, è dotato di una valvola (collocata ad ore 10) che consente la fuoriuscita dell’elio mentre il bracciale, in acciaio inossidabile, dispone di una fibbia che permette di indossare l’orologio anche su una muta da sub. Prestazioni “subacquee” che sono state esaltate in una delle scene più emozionanti di Skyfall: dopo aver rotto la lastra di ghiaccio che ricopriva un piccolo lago, il nostro “eroe” Bond – alias Daniel Craig – si immerge nelle freddissime acque lottando furiosamente con
killer della banda del cattivo Silva (interpretato da un bravissimo Javier Bardem). Una lotta che dura per diversi minuti e durante la quale l’Omega Seamaster continua a funzionare perfettamente al polso dell’agente inglese. bellissime e al polso... Omega in questa occasione non si è limitato però ad equipaggiare con un suo orologio l’attore protagonista Daniel Craig. Anche le due giovani e avvenenti attrici, scelte per interpretare in questa pellicola le Bond girl, indossano nel film un modello della casa elvetica: Naomie Harris (che interpreta Eve), ha al polso un Omega Aqua Terra con quadrante nero e
Movimento: meccanico a carica automatica co-axial calibro OMEGA 9300, bilanciere a spirale libera (senza racchetta) Omega in silicio Si14, 2 bariletti montati in serie, carica automatica bidirezionale per ridurre i tempi di carica. I ponti e la massa oscillante sono decorati con un esclusivo motivo “Côtes de Genève” arabescato. Funzioni: ore, minuti, secondi, calendario (a ore 3). Cassa: 42mm, in acciaio, vetro zaffiro antigraffio bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i lati, ghiera girevole bidirezionale, valvola per la fuoriuscita dell’elio a ore 10. Impermeabilità: fino a 600 metri. Quadrante: nero, lancette e indici trattati con SuperLumiNova. Bracciale: in acciaio, con fibbia allungabile per essere indossato sulla muta. Prezzo: 4.640 euro
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CINEMA Dal Grande schermo al polso
lo sapevi che...
la serie festeggia il suo venticinquesimo anno. Il primo film, sempre interpretato da Bruce Willis, uscì infatti nel 1988 con il titolo Trappola di Cristallo. Da allora la serie è arrivata con Die Hard a ben 5 film
Il film cassa e bracciale in acciaio inossidabile mentre l’affascinante Bérénice Marlohe (nel ruolo di Severine), indossa un Omega De Ville Prestige, con quadrante in madreperla e cassa e bracciale in acciaio inossidabile.
Die Hard Un buon giorno per morire Anno: 2013 Regia: John Moore Cast: Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Mary Elizabeth Winstead, Yuliya Snigir. Durata: 97 minuti. Distribuzione Italia: 20th Century Fox
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Hamilton, l’orologio degli Studios Hollywood ha le sue regole. Ferree. Anche per selezionare i brand da inserire nei propri film come product placement. Non a caso, dalla sua creazione, in quasi tutti i film made in USA se un computer appare nel film, da sempre è un modello firmato Apple. In questo contesto, un marchio che ha saputo ritagliarsi un crescente spazio all’interno delle pellicole realizzate negli Studios è (l’americano) Hamilton Watch, presente negli ultimi
anni in film diventati veri e propri cult: dal futuristico “2001: Odissea nello spazio” allo storico “Pearl Harbour” fino ai capolavori di fantascienza “Io sono leggenda” e i tre capitoli di “Men in Black”. Dallo scorso 14 febbraio, Hamilton è tornato sugli schermi al polso di Bruce Willis nel film Die Hard - Un buon giorno per morire, prodotto dalla 20th Century Fox. Due i modelli presenti nella quinta pellicola della serie: il classico Jazzmaster Viewmatic indossato dal “duro” Bruce (di nuovo nei panni di John McClane) e il moderno Khaki X-Patrol, al polso del giovane attore australiano Jai Courtney (che interpreta Jack, il figlio di McClane). I due orologi rappresentano insieme un significativo compendio dello spirito del marchio
CINEMA Dal Grande schermo al polso
l’orologio Hamilton Jazzmaster Viewmatic
Movimento: meccanico a carica automatica calibro 2824-2. Funzioni: ore, minuti, secondi, calendario (a ore 3). Cassa: 44mm, in acciaio, vetro zaffiro antigraffio, lunetta liscia in acciaio, fondello a vista con vetro zaffiro. Impermeabilità: fino a 100 metri. Quadrante: nero, lancette con inserti luminescenti, indici applicati luminescenti. Cinturino: in pelle marrone. Prezzo: 555 euro
americano, che da sempre unisce un design classico e tradizionale a una meccanica moderna e sofisticata (di produzione svizzera). Due coppie di assi Una coppia di orologi scelta anche per rappresentare simbolicamente la “coppia” padre e figlio protagonista sullo schermo. In “Die Hard - Un buon giorno per morire”, Bruce Willis torna a vestire infatti il suo ruolo più iconico, il “vero” eroe con le abilità e l’attitudine a rimanere sempre l’ultimo uomo sul campo. Questa volta però è accompagnato dal figlio Jack, che ne asseconda l’atteggiamento spavaldo pur adottando tecniche e strategie differenti. Nel movimentatissimo movie, il poliziotto che non fa prigionieri si ritrova veramente nel
posto sbagliato al momento sbagliato, dopo aver viaggiato fino a Mosca per aiutare suo figlio. Con la malavita russa alle calcagna, e in corsa contro il tempo per evitare una guerra, i due McClane scoprono che i loro metodi contrapposti rappresentano l’arma vincente. Così come i loro “mitici” segnatempo...
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design IL BELLO DELLA FORMA di Ilenia Carlesimo
IBRIDO? NO CONTEMPORANEO Tradizione e innovazione, materiali hi-tech e linee d’antan: i mille incroci del design
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e fosse un piatto, sarebbe quello di un ristorante fusion. Uno di quelli in cui odori e sapori diversi si mescolano sapientemente. Figlio di tempi in cui tutto è ibrido, anche il design sceglie sempre più spesso la strada degli incroci. Si mette di traverso. E lo fa mescolando forme e funzioni diverse; prendendo ispirazione dal passato, soprattutto dai suoi grandi maestri; e scambiandosi con altri settori idee e dettagli, progetti e progettisti. Ecco allora che nel curriculum di Patricia Urquiola, la donna più corteggiata del design, spagnola di nascita ma milanese di adozione - una che come “padri” ha avuto i grandi del disegno industriale italiano, da Achille Castiglioni a Vico Magistretti - trovi anche collaborazioni con il mondo del fashion, delle automobili, delle fiere e perfino dell’opera. O che due giganti del made in Italy come la moda e l’arredamento, bandiere del saper fare italiano nel mondo, siano sempre più legati. Perché aumentano sia gli stilisti del lusso internazionale e del fast fashion che vestono la casa con linee proprie sia quelli
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design IL BELLO DELLA FORMA
La base richiama la zampa di un papero, ma può essere utilizzata come vassoio portaoggetti: è Duii, lampada da scrivania in vetro e policarbonato. Della linea Successful living from Diesel with Foscarini
Omaggio al passato. In foto, l’orologio sveglia Optic, ideato da Joe Colombo nel 1970, rieditato da Alessi
Una vita e una professione tra contaminazioni e mondi di confine quella della designer Patricia Urquiola
che stringono collaborazioni con nomi noti del settore, come Giorgio Armani con Dada per le cucine e mister Diesel (Renzo Rosso) con Foscarini per le luci. Ma anche perché accade il contrario, con le archistar che sperimentano la strada della moda: tra gli ultimissimi il francese Jean Nouvel con una collezione di sneakers disegnata per Ruco Line e il tunisino Tom Dixon chiamato a collaborare con Adidas. Il design non conosce limiti e contagia ogni ambito: è riuscito a entrare perfino in cucina, dove più che altrove conta la sostanza, e ora
Da Rexa, Egg: una vasca ad uovo incastonata in una libreria; entrambe in korakril
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design IL BELLO DELLA FORMA
Il sedile di un trattore trasformato in uno sgabello: è Mezzadro, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta (1957)
In alto. Bruno Belamich, direttore creativo di Bell & Ross, è sempre stato affascinato dalla strumentazione aeronautica (a destra) e dall’aereo come oggetto dal design intimamente legato alla sua funzionalità e come testimone privilegiato delle evoluzioni tecnologiche
“Ogni dettaglio ha il suo senso e la sua funzione” Bruno Belamich
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spopola in pasticceria con quelle torte belle e buone che hanno mandato in soffitta la tradizionale ciliegina per far posto a nastri, pizzi e progetti degni di una scultura. Ma soprattutto il design mescola e si mescola. Ci sono gli incroci di funzioni, con vestiti che si “smontano” e si adattano alle varie stagioni, cellulari che con un obiettivo nuovo diventano macchine fotografiche e mobili eclettici e versatili capaci di cambiare identità in pochi istanti, «arredi trasformisti che diventano veri e propri passe-partout da utilizzare in base all’esigenza del momento», conferma il designer Marc Sadler. «E poi ci sono gli incroci dei materiali che si esaltano a vicenda: per esempio nei gioielli, dove si abbinano quelli pregiati e tradizionali come l’oro e le pietre preziose con quelli hi-tech, dal titanio ai polimeri sintetici; o nell’abbigliamento, con il pvc viene unito alla seta così come il lucido si mescola all’opaco. E infine gli incroci di epoche e contesti. Forse la tendenza più forte di questi ultimi tempi, dove tutto sembra sotto l’effetto Instagram e ogni cosa ne cita un’altra. Sempre più spesso, infatti, il design guarda al passato - ai maestri che hanno fatto scuola ma anche agli oggetti iconici e a quelli di uso comune - per progettare le cose di domani. Un po’ come nel 1957 già fecero Achille e Pier Giacomo Castiglioni con Mezzadro, lo sgabello disegnato per Zanotta,
design IL BELLO DELLA FORMA
trasformando il sedile di un trattore agricolo fabbricato circa cinquant’anni prima. O come oggi fa Bell & Ross: la casa francese di orologi dove l’ispirazione viene dal mondo militare e dagli strumenti di volo. «Mi ispiro al mondo militare in tutti i suoi aspetti», conferma infatti Bruno Belamich, designer di Bell&Ross, «ma anche a tutti gli oggetti di uso comune che sono utili; in particolare a quelli del mondo dell’aviazione. Per esempio il cruscotto, che rimane una delle nostre principali fonti d’ispirazione». Insieme al passato, soprattutto agli anni Venti e Quaranta. «Essendo un marchio di ispirazione militare - spiega Belamich - ci interessano i primi orologi da polso usati dai militari degli anni Venti, in particolare dai piloti, che in realtà furono i primi professionisti a utilizzare l’orologio come uno strumento per la loro missione». Una sorta di ritorno passato orientato al futuro. Senza però perdere mai di vista la funzione, che in casa Bell&Ross viene prima di tutto. «I nostri orologi si distinguono per la semplicità e la purezza del design, senza elementi superflui» continua Belamich, «ma nonostante questo, il design per noi non è un obiettivo in sé ma un mezzo per creare orologi che soddisfino le esigenze dei consumatori. Ogni dettaglio nei nostri orologi ha un senso, una funzione». E infatti, dovendo scegliere un maestro dal passato, Belamich sceglierebbe «Dieter Rams, esponente del design tedesco che ha sviluppato il concetto del marchio Braun negli anni Sessanta». Non a caso, tra i più grandi rappresentanti del funzionalismo e pioniere della tecnologia user-friendly applicata ai piccoli oggetti ed elettrodomestici di uso quotidiano. Uno di quelli che ha sempre progettato con la convinzione che la forma debba venire dopo la funzione. Che poi, era lo stesso insegnamento di Bruno Munari. Oltre sessant’anni fa, interrogandosi sulla scelta da compiere tra estetica e funzionalità quando si progetta un mobile e analizzando il caso della poltrona (di cui secondo lui si andavano diffondendo modelli belli ma scomodi, pensati per far felice il buon borghese), il celebre designer si chiedeva infatti: «Dite la verità, non è più riposante una comune sedia a sdraio da cento lire?».
Sopra. La funzionalità è un fattore di cruciale importanza e il minimalismo, che sacrifica ornamento e superfluo a favore dell’essenziale, è un elemento indispensabile. Questa la filosofia del design Bell & Ross
Questo poster raccoglie la serie completa di fotografie di Bruno Munari “Ricerca della comodità in una poltrona scomoda”, 1944. Scatti che sono una riflessione sul “sacrificio” della comodità in favore di un design modaiolo. Di Corraini Edizioni
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saporedisale MARE E OROLOGI di Vasco Bretone.
ECCO IL re delle onde Sopra. Pershing Cronografo 005 CBF di Parmigiani Fleurier, realizzato con i colori della Confederação Brasileira de Futebol. Cassa in titanio, lunetta in oro, impermeabile fino a 100 metri, 42 millimetri di diametro, movimento meccanico a carica automatica, calibro PF334. Costa 21.400 euro
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utto ebbe inizio nel 2008. Fu quello l’anno in cui venne celebrato un’unione divenuta con il passare del tempo indissolubile. Protagonisti di questa partnership due marchi che hanno nell’innovazione, nel design e nello stile un marchio di fabbrica: da un lato la manifattura Parmigiani Fleurier e dall’altro il cantiere Pershing. Cinque anni fa Parmigiani rese omaggio all’ingresso sulla scena della nuova ammiraglia di Pershing concependo una collezione di segna-
Ad accomunare due mondi apparentemente lontani come quello di Pershing e Parmigiani Fleurier CI SONO DETERMINAZIONE E VOLONTA’ di voler proporre oggetti che siano la sintesi delle più alte competenze e abilità artigianali tempo esclusivi che aveva, nella Limited Edition One-One-Five, cronografo in serie limitata a 115 pezzi, con cassa in oro rosa a 18 carati o palladio 950, la sua punta di diamante. Ebbene oggi, a distanza di cinque anni, questa storia si arricchisce di un nuovo affascinante capitolo con l’ingresso sulla scena del Transforma Pershing 108 Calibro PF 334. Anche in questo caso si tratta di una scelta casuale. La presentazione del nuovo modello saluta l’arrivo del nuovo Pershing 108, modello che incarna, in chiave
contemporanea, i valori che da sempre accompagnano la gamma di questi bolidi del mare. “L’incontro tra due universi così prestigiosi” commenta Paolo Cattagni, oggi alla guida della filiale italiana di Parmigiani Fleurier “non poteva che portare a una partnership ispirata ai valori di eccellenza che da sempre caratterizzano Pershing e Parmigiani Fleurier, fondendosi in una storia unica contrassegnata dalla competenza e dallo stile inconfondibile di prodotti simbolo di lusso e prestigio”. Lusso e prestigio
che si accompagnano anche a una forte componente innovativa. Già il nome “Transforma” la dice lunga. Il cronografo infatti è stato pensato non solo per scandire in ogni momento la vita di bordo, ma può trovare, a seconda delle esigenze, diverse destinazioni d’uso: dal polso, al taschino fino alla parete con imbottitura capitonné della cabina armatore. Ma non finisce qui. Il carattere marino e sportivo proprio del mondo Pershing sono stati i motivi ispiratori
Sopra. Il Pershing 115, l’ammiraglia del Cantiere, rappresenta la massima espressione dei valori distintivi di Pershing, una rivoluzione stilistica creata per sorprendere: innovazione, comfort, performance, design e classe, nati da una sfida progettuale che ha impegnato, come mai prima, lo staff Pershing e l’AYT (Advanced Yacht Technology), il centro di progettazione e ricerca navale del gruppo Ferretti.
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saporedisale MARE E OROLOGI
In alto a destra. Pershing 005 in oro rosa, quadrante graphite, cinturino in coccodrillo Hermés. Sopra. Cronografo Pershing 002 CBF versione da donna, cassa in acciaio, lunetta in oro rosa con diamanti, quadrante in madreperla
Le imbarcazioni a marchio Pershing vengono prodotte presso lo stabilimento di Mondolfo (situato proprio di fronte al primo storico cantiere), uno spazio avveniristico di 55,000 metri quadri - di cui oltre 38400 mq scoperti - progettato dall’architetto Sandro Sartini. Molto più di un centro di produzione: uno scenario che coniuga bellezza e funzionalità, tecnologia e sogno, uno spazio progettato in ogni dettaglio per far fronte al continuo sviluppo della produzione e all’ampliamento della gamma, anche in termini di dimensioni delle imbarcazioni. In questa pagina alcuni degli interni Pershing
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“L’incontro tra due universi così prestigiosi, non poteva che portare a una partnership ispirata ai valori di eccellenza che caratterizzano da sempre Pershing e Parmigiani Fleurier”
che hanno guidato la realizzazione del Transforma Pershing 108. Ecco dunque il colore perlato bianco del quadrante che richiama quello dello scafo. Oppure l’effetto ondulato ottenuto tramite il decalco e laccatura della superficie dell’orologio che fanno rivivere il movimento del mare. Senza contare l’inedito “tachinauta” la cui scala è tarata sulla lunghezza di 108 piedi della barca e che, all’occorrenza, serve a misurare la velocità della barca. Un lavoro di ricerca che, sia per
Pershing sia per Parimigiani, si è spinto oltre per offrire qualcosa di unico da vivere, nel caso della barca e da indossare, nel caso del cronografo. Ad accomunare due mondi apparentemente lontani come quello di Pershing e Parmigiani Fleurier ci sono la determinazione e volontà di voler proporre oggetti che siano la sintesi delle più alte competenze e abilità artigianali abbinate però a un’eleganza e a uno stile che non seguono le mode e le tendenze del momento.
Sopra. Il Pershing 105. Nel box. Il cronografo Pershing 002 di Parmigiani Fleurier. Cassa in acciaio, quadrante argento, cinturino in caucciù
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timeculturE/1 I 30 anni di swatch
SWATCH celebra nel 2013 I TRE DECENNI DELL’OROLOGIO CHE HA COLORATO IL MONDO
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ifficile immaginare il mondo senza Swatch, anzi impossibile. Questo non soltanto perché all’improvviso sparirebbero dai polsi qualche centinaio di milioni di orologi, quanto perché lo Swatch è stato molto di più di un semplice segnatempo. Questo geniale orologio in plastica, coccolato dai più grandi artisti mondiali, collezionato nelle sue serie speciali, copiato un numero infinito di volte, è stato il reale volano per un’intera industria, quella svizzera, che alla fine degli anni ‘70 era stata messa molto più che in ginocchio dall’avvento del quarzo. Come sempre succede tutto ebbe inizio da un’intuizione: andare oltre lo stereotipo dell’orologio “per tutta la vita” e cambiare l’architettura stessa di come lo stesso veniva realizzato e commercializzato. Ad averla fu Nicolas G. Hayek, ingegnere che già aveva dato prova di concretezza ristrutturando il sistema ferroviario svizzero e trasformandolo in un campione di precisione. Con le sue proposte radicali e le sue idee rivoluzionarie, risollevò il settore dalla condizione critica in cui versava, per portarlo al successo senza precedenti di questi ultimi anni. La più importante tra le grandi idee di Hayek fu quella del ‘secondo orologio’, lo Swatch appunto: non un pezzo costoso di curata gioielleria, ma un modo nuovo e accattivante di esprime-
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L’artista italiano Lorenzo Petrantoni ha fatto un balzo nel tempo con la fantasia fino al 1983, evocando nel suo manifesto (nella pagina accanto) un mondo ricco di eventi sorprendenti
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La prima collezione Swatch del 1983
Nicolas G. Hayek (a sinistra), scomparso nel luglio 2010, è l’uomo che per primo ha creduto nella rinascita dell’orologeria svizzera. Sua, alla fine degli anni ’70, l’intuizione di mettere in produzione un “Second Watch” : dopo qualche anno arriverà lo Swatch.
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re la propria personalità e il proprio stato d’animo: elegante, emotivo, provocatorio. E dato che non costava una fortuna, il secondo orologio fu presto seguito da un terzo, un quarto. I primi orologi Swatch, commercializzati nel 1983, seguivano, come fanno oggi, delle precise “regole”: erano dei prodotti svizzeri di qualità, ma molto economici. Da allora il marchio ha continuato a sfidare i limiti della tecnologia, introducendo una gamma incredibile di materiali: dalla plastica all’acciaio e all’alluminio, fino a tessuti sintetici, gomma e silicone. La società continua a trovare nuovi modi per adattare materiali e colori a un numero sempre crescente di forme, e i suoi designer utilizzano al meglio tutto ciò che la tecnologia offre, grazie anche alla drastica riduzione del numero dei pezzi nota come “Revolution 51”. Il ‘second watch’ del fondatore Nicolas G. Hayek non è mai stato solo un orologio. È’ stato anche un modo di comunicare, un ‘pezzo parlante’ studiato per permettere a chi lo indossava di mostrare chi era e come si sentiva. Non è quindi una sorpresa che Swatch dia molta importanza alla comunicazione con i clienti. Oggi la parola d’ordine è vendita al dettaglio creati-
va: Swatch vanta negozi monomarca, flagship store, shop-in-shop e piccoli negozi in tutto il mondo. I nuovi punti vendita Swatch sfruttano ambienti altamente modulari per creare uno spazio pulito e semplice in cui gli orologi, i loro colori e i loro design creativi possano essere al centro dell’attenzione e presentarsi da soli. Il nuovo concept è stato implementato a New York nel prestigioso megastore di Times Square, e più di recente su 5th Avenue, a Shanghai presso lo Swatch Art Peace Hotel, a Parigi nel megastore lungo gli Champs-Elysées, a Pechino su WangFuJing Street e a Hong Kong nella Luk Hoi Tong Tower. Fin dall’inizio, Swatch ha instaurato un legame con l’arte. Come la pop art degli anni Sessanta, gli Swatch si sono ispirati alla cultura popolare, e loro stessi sono presto diventati una ‘tela’ per artisti famosi: pittori, scultori, musicisti, registi. Non è il mezzo che conta, è fare qualcosa di diverso: l’impulso creativo e la sua espressione. Il primo artista a collaborare con Swatch fu Kiki Picasso nel 1984, meno di un anno dopo la comparsa dei primi modelli. Il pittore americano Keith Haring creò una serie di prototipi a metà degli anni Ottanta, e quattro
Swatch con i suoi disegni, tra i quali Milles Pattes (1986), furono prodotti e lanciati negli Stati Uniti. Da allora il rapporto tra Swatch e l’arte ha prodotto una vasta serie di collaborazioni creative. Tra le molte memorabili opere create per “la più piccola tela al mondo” ci sono gli Swatch di Alfred Hofkunst, Jean-Michel Folon, Sam Francis, Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Nam June Paik, Not Vital, Akira Kurosawa, Spike Lee, Renzo Piano e Moby, per citarne solo alcuni. Parte integrante di ciascuna Swatch Art Special Edition è la confezione, spesso divertente e originale quanto gli orologi stessi. Il rapporto tra Swatch e l’arte ha assunto una nuova dimensione con l’accordo tra Swatch e la 54a Esposizione Internazionale d’Arte — La Biennale di Venezia, presentato alla stampa mondiale nel 2011. Swatch sarà ancora il partner principale a sostegno dell’arte contemporanea nell’edizione 2013 della Biennale di Venezia. Infine nel 2006, Swatch ha festeggiato la produzione del 333 milionesimo orologio, e oggi è uno dei più importanti marchi al mondo, noto ovunque come il creatore di modelli colorati ed emozionanti in linea con le ultime tendenze. Grande intuizione quella di Hayek.
Swatch Est. 1983 (sopra), è uno dei modelli celebrativi per i 30 anni di Swatch. Inserito nella collezione New Gent, ha la cassa e il cinturino in plastica trasparente, mentre il quadrante è scheletrato. I meccanismi sono messi in risalto dal colore dorato e su uno degli ingranaggi appare due volte la parola Celebrate in nero.
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timeculturE/2 macchine straordinarie di Gabriele Ghini foto John Goldberger
cloisonné IL COLORE PEZZI STRAORDINARI, TESTIMONI Di un’arte antica, oggi apprezzata e ricercata dai collezionisti più importanti al mondo
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ssimoro: sostantivo maschile, dal greco oξuμωρον, comp. di oξuς “acuto” e μωρος “stupido”, con allusione al contrasto logico. Figura retorica consistente nell’accostare parole che esprimono concetti contrari (per esempio, lucida pazzia, tacito tumulto, grido silenzioso, ghiaccio bollente, silenzio assordante...). Dal vocabolario Treccani Ora guardate le fotografie di questo articolo. Rolex Oyster con quadranti smaltati Cloisonné e provate a immaginare cosa è passato nella testa di chi li ha concepiti. Da un lato una cassa Oyster, realizzata per la prima volta nel 1926 dalla Rolex che voleva creare il primo orologio al mondo veramente impermeabile caratterizzato da una cassa molto robusta, un fondello e una corona di carica a vite. L’eroina che ne consacra le performance (e che nel 1927 non si definiva ancora “testimonial”) è la famosa Mercedes Gleitze, vera donna d’acciaio che sfida il Canale della Manica con al polso un Rolex Oyster Precision: dopo 15 ore e 15 minuti di nuoto funziona ancora perfettamente. Andiamo con la mente agli anni cinquanta, in pieno baby-boom e in una fase di grandi speranze per il futuro, per la ricostruzione del mondo dopo le devastazioni della guerra, di piena fiducia nelle nuove tencologie.
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Rolex Oyster in oro 14 carati, referenza 6085, diametro 34mm, fabbricato nel 1951, quadrante cloisonné con raffigurato il “Continente delle Americhe”, prodotto da Cadrans Stern Frères, Ginevra e dipinto da Marguerite Koch. 3 esemplari conosciuti, valore circa 400.000 euro
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timeculturE/2 macchine straordinarie
A Una serie di quattro quadranti in smalto monocolore, prodotti da Cadrans Stern Frères, Ginevra, per Rolex, presenti sulle referenze 6106, 6085, 6018 e 6285. Ognuno di questi modelli vale circa 60.000 euro.
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B Rolex Oyster in oro 18 carati, referenza 6098, diametro 35 mm, fabbricato nel 1952, quadrante cloisonné con
“dragone”, prodotto da Cadrans Stern Frères, Ginevra. Si tratta dell’unico esemplare conosciuto con questo diametro. Il suo valore è di circa 400.000 euro.
C Quadrante cloisonné raffigurante una “Sirenetta”, prodotto da Cadrans Stern Frères, Ginevra e montato su Rolex, referenza 8952, 18 carati, diametro 35mm. Fabbricato nel 1955, unico conosciuto, vale circa 350.000 euro. A
C
mettiamoci nei panni del team di ingegneri svizzeri, laureati a pieni voti al politecnico di Zurigo, nei loro laboratori super avanzati, impegnati ad osservare i risultati dell’impermeabilitá di queste casse
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Rolex Oyster in oro 14 carati, referenza 6085, diametro 34 mm, fabbricato nel 1952. Quadrante cloisonné con raffigurato il “Dragone”, prodotto da Cadrans Stern Frères, Ginevra. Quattro esemplari conosciuti, valore di circa 350.000 euro
E mettiamoci nei panni del team di ingegneri svizzeri, laureati a pieni voti al politecnico di Zurigo, nei loro laboratori super avanzati - per i tempi - impegnati ad osservare i risultati dell’impermeabilitá di queste casse grazie all’utilizzo di macchinari in grado di simulare situazioni estreme e alla loro soddisfazione nel verificare che quanto da loro prodotto avrebbe potuto affrontare le immersioni più profonde e le ascensioni più spericolate ponendosi ai vertici tecnologici della produzione orologiera mondiale. A quei tempi era infatti consigliabile togliersi l’orologio dal polso per lavarsi le mani se si voleva evitare di annegarlo ad ogni abluzione. Contemporaneamente, immaginiamo Marguerite Koch, l’autrice citata nella prima foto di
questo articolo, che traccia il contorno dei disegni sul quadrante. Poi, con l’aiuto di due pinze, piega dei fili d’oro della larghezza di un capello e li salda ai bordi definendo le celle che saranno riempite con lo smalto per disegnare i dettagli dell’immagine. Successivamente applica cinque strati di smalto mettendo in forno il quadrante dopo ogni stesura di strato. Qui si combina l’arte del pittore con la capacitá dell’artigiano in grado di valutare la giusta temperatura del forno, tra gli 800 e i 1.500 gradi Celsius e i tempi di “cottura” di ogni singolo strato, pena la necessitá di dover ricominciare tutto da capo. Questi livelli multipli, uniti alla straordinaria capacitá dell’artista, creano il senso di profonditá tridimensionale del quadrante.
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magister Le macchine straordinarie
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A sinistra. Rolex Oyster in oro 18 carati, referenza 6301, diametro 34 mm, fabbricato nel 1954. Quadrante cloisonné con effigiato “Nettuno”, prodotto da Cadrans Stern Frères, Ginevra. Un solo esemplare conosciuto su questa referenza, vale circa 400.000 euro. A destra. Rolex Oyster in oro 18 carati, referenza 6085, diametro 34 mm, fabbricato nel 1952, quadrante cloisonné con “Pavone”. Unico esemplare conosciuto, vale circa 300.000
DA LEGGERE 100 Superlative Rolex Watches Testi e foto di John Goldberger. Prefazione di Giampiero Negretti.
Un libro di 2264 pagine, con 700 illustrazioni e 400 descrizioni, ma anche un’app disponibile per tutti i browser più diffusi, questo quanto offre 100 Superlative Rolex Watches. Un volume destinato agli appassionati del bello, ai cultori Rolex ma anche a tutti coloro che vogliono conoscere meglio la storia dell’alta orologeria. Costa 140 euro ed è in vendita da Damiani Editore - Bologna
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Dal connubio tra queste due eccellenze tecniche e artistiche scaturisce un orologio che avrebbe fatto la felicitá e la fortuna di Marco Polo nelle sue visite all’imperatore della Cina. Un orologio che definirei “bipolare”, in possesso di una personalitá sfaccettata e multiforme, capace di trasmetterci una sensazione di fusione tra tecnica e arte che lo rende decisamente unico nel panorama orologiero. Quando poi scopriamo che i collezionisti
più avidi di questa tipologia di orologi sono italiani, non possiamo che pensare agli ossimori di una nazione che ha la maggiore concentrazione mondiale di opere d’arte e che non riesce a valorizzarle, che gode di panorami e localitá uniche al mondo e le deturpa “scientificamente”. Per ora godiamoci gli orologi qui fotografati e riflettiamo se non valga veramente la pena vendere un appartamento per poterne acquistarne uno...
Vai al sito internet di John Goldberger
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gioielli AMORE PER IL BELLO di Donatella Zappieri
I segnali e le previsioni per il 2013 danno il segmento più elitario dei preziosi in forte crescita
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“Tutti pazzi” per l’alta gioielleria 140 GALILEUS
e sfilate A/I 2013-14 ci rimandano look estremamente interessanti e audaci dove il gioiello ha il suo posto privilegiato. Mai come in questo momento le aziende del lusso stanno arricchendo la loro offerta e si propongono nel mondo del gioiello fantasia, ma soprattutto nel mondo dell’alta gioielleria, in una nuova veste dove l’artigianalità si fonde con nuove evoluzioni stilistiche. Omaggio quindi alla tradizione dell’azienda, integrando e valorizzando però nuove tendenze, nuovi filoni e soprattutto nuove dinamiche non così comuni per questo mondo. Se un tempo il gioiello prezioso doveva rispondere a canoni di qualità e certificazione dei componenti e il stile classico enfatizzava la bellezza delle pietre, oggi questi valori sono riproposti in una nuova veste. L’identità del marchio e la particolarità del design giocano un ruolo essenziale per rendere il gioiello unico ed esclusivo. Brand già consolidati nel mondo del lusso propongono quindi collezioni di alta gioielleria per rivolgersi a clienti più esigenti e soprattutto interessati al pezzo unico e all’esclusività del design. In questo panorama, la notizia dell’acquisizione - da parte del gruppo Swatch - dell’azienda di gioielli Harry Winston ha destato un forte interesse. Se Swatch è da sempre sinonimo dell’orologio versatile, colorato, dal prezzo contenuto Harry Winston è da sempre il gioielliere delle star. Tutti ricordiamo la celebre citazione “Diamonds are the girls’ best friends” di Marylin Monroe nel film “Gli uomini preferiscono le
gioielli AMORE PER IL BELLO
A sinistra: Anello ‘Carnivora Devorus’ di Dior Fine Jewellery: oro giallo, diamanti, granati di tsavorite, zaffiri rosa e arancio, tormaline paraíba e smalto. Sotto: Anello ‘Epinosa’ di Dior Fine Jewellery: oro bianco, diamanti, ametiste, citrini, rubeliti, granati di tsavorite, zaffiri e smalti. Nella pagina accanto: Collier Precious Temptations di Chopard: oro bianco con diamanti, un peridoto taglio coussin (5,6 carati) e una ametista taglio a goccia (32,7 carati)
Se un tempo il gioiello prezioso doveva rispondere a canoni di qualità e certificazione dei componenti e il suo stile classico enfatizzava la bellezza delle pietre, oggi questi valori sono riproposti in una nuova veste
bionde”e, da allora, il marchio è sempre stato associato a gioielli con diamanti dalle carature, a volte eccezionali, e indossati da tante star di Hollywood per la loro apparizione sul Red Carpet. Oggi, molti si chiedono se questa acquisizione rappresenti per il gruppo Swatch la svolta importante verso un consumatore diverso e la possibilità di integrare quindi l’expertise delle numerose aziende manifatturiere del gruppo verso una specificità di lavorazione propria e consona al mondo dell’alta gioielleria. Senz’altro per il gruppo Swatch si tratta di una mossa strategica. Dopo l’esito poco felice della partnership con Tiffany, Swatch potrà avvalersi di un’interessante distribuzione retail del marchio Harry Winston, soprattutto negli Stati Uniti, e potrà
crearsi uno spazio nel mondo dell’alta gioielleria con un marchio così amato dalle celebrities. Harry Winston possiede inoltre miniere di diamanti e questo, alla luce delle ultime regolamentazioni, è senz’altro una garanzia. Sarà interessante vedere come le due realtà lavoreranno insieme e come questo impatterà sul nuovo corso dello stile. Il mondo dell’alta gioielleria non è nuovo a queste interessanti partnership. Richemont, non a caso il grosso rivale svizzero di Swatch, ha firmato alcuni anni fa una joint venture al 50% con Ralph Lauren. L’accordo prevede una cooperazione sia per il design che per la produzione e la distribuzione della linea di gioielleria e orologeria a marchio Ralph Lauren.
“Dear Dior” il video di Dior Fine Jewellery
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gioielli AMORE PER IL BELLO
Tre preziose creazioni di De Grisogono. Sopra. Come una magica creatura che affiora dalla profondità dell’oceano questo anello dà vita a un’esplosione di smeraldi, zaffiri blu, peridoti, briolette, tsavoriti e diamanti bianchi In alto a destra. Diamanti “brown” avviluppano delicatamente un anello in oro rosa, mentre foglie di smeraldo accarezzano un’ametista cabochon A destra. Bracciale in oro bianco e oro annerito incastonati da smeraldi e diamanti bianchi in forma d’edera
Da un punto di vista stilistico, l’identità propria del marchio americano resta molto forte, i temi delle collezioni sono spesso influenzati dalle tematiche presentate in passerella. Tuttavia, ad ogni stagione, viene proposta una linea basica dove gli elementi iconici sono molto forti e di immediato collegamento al DNA del marchio. La linea è in oro 18kt e diamanti. Altre Maison della moda hanno ampliato la loro offerta rivolgendosi all’alta gioielleria. Dior, ad esempio, con l’apporto stilistico di Victoire de Castellane è stato in grado di riscrivere i sacri elementi dell’alta gioielleria. La stilista ha saputo trasferire i suoi codici distintivi umoristici, ludici e spensierati nella realizzazione delle collezioni. I gioielli hanno un sapore estetico di
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forte impatto soprattutto per i giochi cromatici e la scelta delle pietre preziose. La lavorazione stessa e l’uso degli smalti, restano principalmente basati sulle tecniche artigianali proprie dell’alta gioielleria. Da un punto di vista di identità stilistica, le collezioni seguono l’impulso forte del carattere di Victoire de Castellane ma sono ben equilibrate da linee dove gli elementi di stile iconici consolidano il retaggio storico della Maison. Ne è un esempio la collezione appena lanciata, My Dior. Per questi gioielli, l’oro viene lavorato come l’impagliatura di una sedia a celebrare il “French Cannage” delle sedie Napoleone III, inseparabili oggetti di arredamento delle boutique e delle prime sfilate Dior. Questo connubio e la costante ricerca di equi-
gioielli AMORE PER IL BELLO
In alto a sinistra: il segnatempo Ultimate Adornment di Harry Winston intreccia superbamente i suoi 191 diamanti attorno a un collo slanciato, vestendo la pelle con la quintessenza del fascino e della distinzione. La linea della cassa di distende come un occhio dal trucco sfavillante, il cui contorno è costituito da 16 diamanti marquise, 1 diamante poire e 42 brillanti. Sopra e a sinistra: due bracciali con diamanti, smeraldi e perle, della collezione di alta gioielleria di Ralph Lauren: la testa di cavallo e il logo richiamano l’identità stilistica del marchio
librio tra i codici del marchio e l’innovazione sono, a mio avviso, declinati a meraviglia da Louis Vuitton per il suo debutto nel mondo dell’alta gioielleria. Se il primo bracciale charms porta la firma di Marc Jacobs, le collezioni successive e i pezzi unici sono disegnati da Lorenz Bâumer, stilista di tanti marchi importanti nel mondo del gioiello e che, per Louis Vuitton, appare per la prima volta con il suo nome. Le collezioni, nella loro “classicità” e declinazione dei parametri più autentici dell’alta gioielleria, vantano la nuova linea “L’ame du voyage - une escale à Paris” dove lo stilista reinterpreta in pezzi di alta gioielleria tutti i monumenti iconici della sua Parigi, in un viaggio fantasioso attraverso le luci e i quartieri della città. Pezzo mozzafiato,
il collier Champs-Elysées, collana scultorea in diamanti e rubini che enfatizza la bellezza delle donna e, secondo le parole dello stilista, “aiuta le donne a piacersi e a vedersi diversamente”. In quasi tutti i pezzi di questa collezione spiccano i diamanti tagliati come i fiori iconici del marchio a significare l’attento equilibrio tra tradizione e modernità, costante dilemma di ogni Maison dalla forte presenza stilistica e di tradizione. Insomma, se i segnali e le previsioni per il 2013 che danno il segmento dell’alta gioielleria in forte crescita saranno confermati, sarà interessante vedere come Swatch affronterà la sua nuova battaglia stilistica e soprattutto quali armi sfodererà per fronteggiare i concorrenti e i grandi marchi già presenti sul mercato.
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:-(
Stupito. Basito. Scioccato. Sfoglio queste pagine e mi chiedo: ma ancora esistono riviste che parlano di orologeria? Ma dove le trovano tutte queste follie da scrivere riguardo a quella specie di dinosauro meccanico che chiamate orologio? E poi, come se non bastasse, insistete anche con questa barbarie di portarlo legato al polso... Ma non vi dà fastidio? A me già il movimento del pendolo di quel Galileo Galilei mi dà ai nervi...avanti, indietro, avanti, indietro, sempre a fare sempre lo stesso percorso, neanche fosse isocrono. Per non parlare di tutti questi cosini ticchettanti di cui voi vi beate su queste pagine, aggeggetti costosissimi, che neanche posso utilizzare per fare una telefonata, per mandare un’email, per accendere il condizionatore, per vedere in conference-call un indigeno dall’altra parte del mondo. Ce n’è addirittura uno, qualche pagina addietro, pieno di rotelline che voi chiamate bilancieri e che neanche riesce ad indicare in quale momento del minuto siamo e per comprarlo bisogna fare un mutuo direttamente con la Banca d’Italia. Follie. Eppure sono certo che c’è ancora qualcuno che si appassiona di tali frivolezze. Ci sarà qualche cuore infranto dalle lancette, pronto a dare tutto per ottenerle. Io, per mia fortuna, resisto. Non ho comprato nessun extra-piatto. Nessun cronografo. Ho resistito dall’acquistare l’ultimo perpetuo e quel subacqueo professionale con la cassa in carbonio. Ho resistito e ne sono contento. Addirittura è da sette ore che non compro un orologio nuovo, altri venti minuti e batto il mio record... …per l’esattezza altri 19 minuti 37 secondi e 4 decimi!
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