PERIODICO TRIMESTRALE DATA DI USCITA: 27/06/2017 EDIZIONE ITALIANO / INGLESE ITALIAN / ENGLISH EDITION
galileusweb.com fb.com/galileusorologi
LUGLIO / SETTEMBRE 2017 JULY / SEPTEMBER 2017 € 4,90 / £ 4,30
INTERVIEW
Jean-Christophe Babin e Bulgari: la storia siamo noi
FRATELLI CONTRO Calatrava VS. Nautilus
INFOGRAPHIC 5 calendari perpetui per non smettere di sognare
DETAILS Rolex Bell & Ross Blancpain Breguet Breitling Jaquet Droz U-BOAT Zenith
REPORT Tempo in poppa: quando l’orologio sposa la vela
1858 CHRONOGRAPH TACHYMETER LIMITED EDITION
L’ANIMA VINTAGE DI MONTBLANC
CHANEL .COM
La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08€ al minuto).
OROLOGIO J12
E DITO R IA LE
PRIMAVERA IN ALTALENA “Non si può fermare il tempo, l’industria degli orologi non lo permetterebbe più” Stanislaw Jerzy Lec
Davide Passoni dpassoni@galileusweb.com
Tutto si può dire tranne che la primavera del 2017 sia stata tranquilla per il mondo dell’orologeria. Già tra i padiglioni di Baselworld si respirava un’aria che mescolava ottimismo e malumori da parte degli espositori. Malumori diventati poi mugugni che hanno spinto l’organizzazione, per il 2018, ad accorciare l’evento di due giorni; un po’ per i costi eccessivi da sostenere, almeno da parte dei marchi meno strutturati, un po’ perché chi da anni frequenta la fiera sa che non sono 48 ore in più quelle che fanno la differenza in termini di affari conclusi. Passare da otto a sei giorni è parsa una scelta saggia, a fronte di un -4% di buyer rispetto allo scorso anno e a un -13,3% di espositori. Per un minimo di ottimismo si è dovuto aspettare aprile, con i dati dell’export di orologi svizzeri che, a marzo, ha fatto segnare un +7,5% a 1,6 miliardi di franchi, primo dato in nero in 21 mesi. Al risultato positivo, però, hanno contribuito due giorni lavorativi in più, senza i quali si sarebbe registrato un -2,6%. In mezzo, c’è stata l’acquisizione di Breitling da parte degli inglesi di CvC Capital Partners, Poi, a maggio, i dati finanziari di Richemont, con un roboante -46% di profitti anno su anno e un -4% di ricavi, calati, per gli orologi, dell’11% contro un modesto -2% dei gioielli. Chi sperava in un 2017 più sereno, per ora resta deluso. Che dire? Dopo una primavera in altalena, godiamoci l’estate e puntiamo al Natale: qualche segno più arriverà.
SPRING IN SWING It cannot be said that the spring of 2017 has been quiet in the world of watchmaking. Throughout the pavilions of Baselworld, there was already an air of optimism mixed with discontent on the part of the exhibitors. This displeasure later grew to grumbling that pushed the organisation to shorten the 2018 event by two days. This is partly due to the excessive costs to be sustained, at least by the less-structured brands, and partly because those who have attended the fair for years knows that an extra 48 hours is not what makes the difference in terms of concluding business. Going from eight to six days has proved to be a wise choice, given the 4% reduction in buyers and 13.3% fewer exhibitors compared to last year. A hint of optimism came only in April, with the data concerning Swiss watch exports in March showing a 7.5% increase to 1.6 billion francs, being the first return to the black in 21 months. The positive result, however, was contributed to two extra working days, without which it would have registered a 2.6% decrease. In the middle, there was the acquisition of Breitling by the English CVC Capital Partners. Then in May, the financial data of Richemont, with a resounding -46% in year-on-year profit and a -4% in revenue, revealed watches falling 11% compared to a modest -2% for jewellery. For now, anyone hoping for a more serene 2017 remains disillusioned. What is there to say? After a spring in swing, let us enjoy the summer and aim towards Christmas: another sign will come along. GALILEUS 7
Big Bang Unico Perpetual Calendar Sapphire. Scratch-resistant sapphire case. In-house perpetual calendar and chronograph UNICO movement. Limited edition of 50 pieces.
CONTRIBUTORS
FABIO MASSIMO ACETO
SANDRO FRATINI
STEFANO GENOVESI
Fotografo professionista da oltre 20 anni, è specializzato in ritratti e reportage. Dopo la laurea in economia, comincia a realizzare ritratti di personaggi del mondo della cultura e dello showbiz. Tra i suoi lavori vi sono un reportage per la FAO nel 2001 e i ritratti di personalità estere in Italia per il libro Sguardi stranieri del 2005. Su questo numero ha firmato un ritratto di Fawaz Gruosi.
È uno tra i più grandi collezionisti italiani di orologi, che ha saputo trasformare in lavoro le sue passioni più grandi. Proprietario di 9 hotel in Italia, due di questi, a Firenze e Venezia, portano non a caso il nome L’Orologio e in essi si respira tutto l’amore di Fratini per le lancette. La sua collezione personale di segnatempo conta circa 2.000 pezzi.
Entrato in Publitalia nel 1995 dopo la laurea in Scienze Politiche, ha contribuito alla realizzazione di Mediavideo e alla creazione dei siti web del Gruppo Mediaset. Appassionato di cinema, libri, fotografia e soprattutto orologi, ha creato nel 2012 il blog Signori degli Orologi sotto TGCOM24, collabora con la rivista OM e ha messo online negli anni scorsi un sito dedicato al secondo polso.
Professional photographer from 1996, he is specialized in portraits and reportages. After obtaining a degree in Economy, he started realising portraits of personalities of the cultural scene and showbusiness. Among his works there are a reportage for FAO shot in 2001 and several portraits of foreign people in Italy for the 2005 book entitled Sguardi stranieri. On this issue there’s a portrait of Fawaz Gruosi shot by Aceto.
One of the greatest Italian collectors of watches, Fratini has managed to transform his greatest passion into his work. Owner of 9 hotels in Italy, it is not by chance that two of these (one in Florence and one in Venice) bear the name L’Orologio (translating to ‘The Watch’) and that therein, you can bask in Fratini’s love of hands and quadrants. His personal collection of timepieces boasts around 2,000 items.
SAM GREENFIELD
JAMIE MCCARTHY
È Sailing Team Producer & Media Crew Member di Oracle Team USA. La sua esperienza come fotografo di snoda da sempre nel mondo della vela, a partire dalla Volvo Ocean Race, per la quale è stato responsabile della produzione di video e foto sia in ambito sportivo sia in ambito lifestyle. Su questo numero ha firmato le immagini di Oracle Team USA all’America’s Cup.
È Senior Staff Photographer presso Gettyimages. Ha iniziato come fotografo di celebrità per lo zio Patrick McMullan nel 1995, all’età di 21 anni. I suoi soggetti appartengono al mondo della musica, della moda e in breve è diventato uno dei fotografi più ricercati di New York. Su questo numero sono sue le immagini dell’evento IWC nella Grande Mela.
He’s Sailing Team Producer & Media Crew Member of Oracle Team USA. His experience spans throughout the world of saliling, starting from Volvo Ocean Race, for which he was responsible and accountable for producing news, sports and lifestyle videos. On this issue we can see his pictures of Oracle Team USA at the America’s Cup.
He is Senior Staff Photographer at Gettyimages. Jamie started as a celebrity photographer for his uncle Patrick McMullan in 1995 at the age of 21. His customers belong to music, fashion, celebrity and nightlife industries. He shortly became one of the most sought after photographers in New York City. On this issue he shot the pictures of IWC event in NYC.
He joined Publitalia in 1995 after graduating in Political Science and contributed to the development of Mediavideo and of Mediaset Group websites. Passionate about movies, books, photography and especially watches, in 2012 he created the blog I Signori degli Orologi (The Lords of the Watches)for TGCOM24. He collaborated with OM magazine and recently set up a website dedicated to second hand watches.
MARCO PALUMBO È uno dei fotografi di moda italiani più quotati al mondo. Incomincia a scattare giovanissimo e negli Anni ‘80 si trasferisce a Londra, dove collabora con i migliori periodici dell’epoca. Diventa presto assistente di Bruce Weber e negli Anni ‘90 esporta il suo lavoro negli USA. I suoi scatti sono noti in tutto il mondo. He is one of the most important Italian fashion photographers in the world. In the 1980s he was based in London, where he worked with the best magazines of that time. He worked as assistant to Bruce Weber and exported his work to the USA in the 1990s. His shoots are well-known worldwide.
GALILEUS 9
DIGI TA L
&
W E B
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Galileus
DIGITALE PER PROVOCAZIONE WWW.GALILEUSWEB.COM: IL SITO DI GALILEUS. IL MODO PIÙ DIRETTO E CONTINUO PER ACCEDERE AL MONDO DELL’ALTA OROLOGERIA GALILEUS TV
DETTAGLI
STILI DI VITA
WATCH CULTURE
UN BOOM PER NULLA SCONTATO
MOLTO PIÙ DI BANALI SCHEDE TECNICHE
L’OROLOGIO NON STA FERMO ALLE 10 E 10
UNO SGUARDO OLTRE IL SEGNATEMPO
Sono un successo sul web le recensioni video di Galileus. Il nostro esperto Mattia Todaro racconta in esclusiva il Panerai Luminor Marina 1950 Carbotech 3 Days Automatic, l’Hublot Big Bang Unico King Gold Ceramic e molti altri.
C’era una volta la scheda tecnica, con numeri e freddi dati. Ora, i Dettagli di Galileus raccontano un mondo: dai TAG Heuer Ayrton Senna Limited Editions 2017 al Longines Record, dal Rolex Cellini Moonphase al Bulgari LVCEA.
Quando l’orologio si stacca dal polso e incontra il lifestyle, nascono segnatempo sorprendenti come l’Hublot Classic Fusion Chronograph Berluti o momenti di contaminazione tra sport, glamour e Alta Orologeria, come la Mille Miglia firmata Chopard.
I dati 2016 di Pisa Orologeria e dei gruppi orologieri, la partnership vincente tra U-BOAT e il Team Pramac MotoGP, la collaborazione tra Omega e il Comitato Olimpico Internazionale: sono solo alcune delle news che vanno oltre il semplice orologio.
A SUCCESS NOT TO BE TAKEN FOR GRANTED The Galileus video reviews have become an online hit. Our expert Mattia Todaro, gives an exclusive talk about the Panerai Luminor Marina 1950 Carbotech 3 Days Automatic, the Hublot Big Bang Unique King Gold Ceramic and many others.
MUCH MORE THAN BANAL DATASHEETS Once a datasheet gave cold hard data and numbers. Now, Galileus’ Details divulges a world: from TAG Heuer Ayrton Senna Limited Editions 2017 to the Longines Record, from the Rolex Cellini Moonphase to the Bulgari LVCEA.
THE WATCH IS NOT SET AT 10 PAST 10 When the timepiece comes off the wrist and meets with lifestyle, emerge amazing timepieces such as the Hublot Classic Fusion Chronograph Berluti, or moments of overlapping between sports, glamour and Haute Horlogerie, such as with Chopard’s Mille Miglia.
A LOOK BEYOND THE TIMEPIECE The 2016 data from Pisa Orologeria and from watchmaking groups, the winning partnership between U-BOAT and Team Pramac MotoGP, the collaboration between Omega and the International Olympic Committee. This is just some of the news that goes beyond the simple watch.
GALILEUS 11
KLEPCYS SOLO TEMPO Limited edition 100 pieces Ref. 539.503.DD.A
Gioielleria Garaffo - Torino / Brusaporci Roberto & Figli - Latina / Grimoldi - Milano Tokatzian - Venezia / Ibis Gioielli - Ancona e Civitanova Marche (MC) / Pasquali Domenicix - Viareggio (LU) Gioielleria Menichini - Roma / Gioielleria Cristilli – Roma / Renzo Preziosi - Firenze
CYRUS-WATCHES.CH - INFO@CYRUS-WATCHES.CH
18 CONTENTS
JUNE 2017
DETAILS
27
Rolex, Bell & Ross, Blancpain, Breguet, Breitling, Jaquet Droz, U-BOAT, Zenith
COVER STORY
36
Montblanc: una bella favola vintage Montblanc: a beautiful vintage fable
44
INTERVIEW Bulgari: la storia siamo noi Bulgari: we are the history
50
FRATELLI CONTRO Patek Philippe Nautilus vs. Calatrava Patek Philippe Nautilus vs. Calatrava
54
INTERVIEW Essere Fawaz Gruosi Being Fawaz Gruosi
LIFESTYLE
54
74
62
MASH UP Il gentleman secondo Cartier Cartier for the modern gentleman
66
CHART Sognare al femminile What women want
68
LE PROVE AL POLSO Janvier e il TAG Heuer Carrera Janvier and the TAG Heuer Carrera
74
REPORT In mare come in pista Out at sea like on the track
82
INTERVIEW Vintage e orologi: istruzioni per l’uso Vintage and watches: instructions for use
86
CHART Cinque grandi calendari perpetui Five stunning perpetual calendars
88
PHOTOSHOOT Mix&Match o Mix&Watch? Mix&Match or Mix&Watch?
GALILEUS 13
pisa orologeria boutique patek philippe — 9 via verri milan
pisa orologeria flagship store — 7 via verri milan
pisa orologeria boutique rolex — 24 via montenapoleone milan
REGULARS 7 EDITORIALE Primavera in altalena Spring in swing
24
18
100
9 11
CONTRIBUTORS Hanno collaborato
18
WATCH CULTURE News dal mondo delle lancette What’s new in watches’ world
20 21
VERSUS Parmigiani Fleurier Vs. Ulysse Nardin
23
PEOPLE Church Palace Hotel: intervista a Pietro Di Pierri Church Palace Hotel: interview to Pietro Di Pierri
24
PEOPLE Andrea Berton e la ricetta del tempo Andrea Berton’s recipe of time
DIGITAL & WEB Digitale per provocazione Provocatively digital
DESIGN Hublot Techframe Ferrari 70 Years Tourbillon Chronograph
100
STORES • ROMA Hausmann & Co., Bedetti Menichini, Trucchi
104
AGENDA Aste, mostre e fiere Auctions, exhibitions & fairs
106
COLLECTING Smalto delle mie brame The varnish of my desires
111
DO IT YOURSELF Come sostituire la corona dell’orologio How to replace the crown on a watch
112
RED CARPET Persi nello spazio con lo Speedmaster Lost in space with the Speedmaster IWC: per amore del Cinema IWC: for the love of Cinema
GALILEUS 15
DIRETTORE EDITORIALE Roberto Rossi Gandolfi DIRETTORE RESPONSABILE Davide Passoni
NUMERO 18 - GIUGNO 2017 ISSUE 18 - JUNE 2017
FONDATORE Fabrizio Verdolin ART DIRECTOR Matteo Fallica GRAPHIC DESIGN Blendive.it HANNO COLLABORATO / CONTRIBUTORS Fabio Massimo Aceto, Francesca Beltrami, Sandro Fratini, Pietro Dotti, Paolo Gelmi, Stefano Genovesi, Paolo Gobbi, Sam Greenfield, Jacopo Marchioro, Jamie McCarthy, Marco Palumbo, Davide Schipa
CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ / ADVERTISING AGENCY Emotional Pubblicità Srl Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionalsrl.com
Segreteria / Back office Francesca Carlone fcarlone@emotionalsrl.com
DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA / ITALIAN DISTRIBUTION SO.DI.P. Angelo Patuzzi Spa Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02 660301 - Fax. 02 66030320 STAMPA / PRINTING Grafica Nappa Srl Industria poligrafica Via Gramsci,19 - 81031 Aversa (Ce) PARTNER Clockwise24.com
MANAGEMENT
Presidente / President Uberto Selvatico Estense Amministratore Delegato / CEO Fabrizio Verdolin
General inquiries: info@galileusweb.com
Galileus è una pubblicazione edita da / Galileus is edited by GALILEUS Srl C.so Vittorio Emanuele II, 287 00186 Roma
In copertina / On the cover Montblanc 1858 Chronograph Tachymeter Limited Edition
Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012
© 2017, tutti diritti riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso di sistemi elettronici senza l’autorizzazione dell’editore. Testi, fotografie e disegni: riproduzione vietata © Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi altro genere di utilizzo è necessaria l’autorizzazione da a di Galileus Publishing. Qualsiasi tipo di materiale inviato in redazione, anche se non pubblicato, non verrà in alcun modo restituito. I dati personali trasmessi a mezzo cartolina o questionari presenti nella rivista, potranno venire utilizzati per indagini di mercato, proposte commerciali, o per l’inoltro di altri prodotti editoriali a scopo di saggio, ai sensi del D. Lgs 196/2003.
WAT C H
C U LT U R E
LA MACCHINA DEL TEMPO OMEGA SEAMASTER PROFESSIONAL 600 PLOPROF Fin dal suo lancio, nel 1970, l’Omega Seamaster Professional 600 PloProf si è guadagnato una fama e una reputazione invidiabili. Nato come strumento di lavoro per il sommozzatore professionista (plongeur professionnel, in francese, da cui PloProf), questo subacqueo esageratamente oversize aveva la corona a ore 9 ben protetta da robuste spallette e la lunetta girevole bloccata da un evidente e caratteristico pulsante a ore 2. In breve, il PloProf uscì dalle profondità marine per insediarsi sui polsi più stilosi. Celeberrime le immagini dell’avvocato Agnelli con questo Omega sopra al polsino. Riproposto da Omega negli Anni Duemila, il PloProf ha mantenuto una linea e delle finiture molto filologiche, affini al modello del ’70, ma si è aggiornato sotto il profilo dei materiali e delle soluzioni tecnologiche. Raddoppiata la quota d’impermeabilità (da 600 a 1200 metri, un’enormità), il PloProf 1200M del 2015 è mosso dal calibro OMEGA Co-Axial 8500 o dall’OMEGA Master Chronometer 8912, completamente antimagnetico.
BREITLING NON VOLA PIÙ DA SOLA A testimonianza del fatto che nel settore del lusso lo shopping e gli affari d’oro sono sempre dietro l’angolo, non ci sono solo le operazioni monstre tipo quella di LVMH con Christian Dior, ma anche manovre meno roboanti come quella che ha portato il fondo inglese Cvc Capital Partners ad acquisire l’80% di Breitling, con un’operazione da 800 milioni di euro circa. Il restante 20% della società continuerà a essere di proprietà della famiglia Schneider, che l’aveva
acquistata nel 1979. Breitling ha un fatturato stimato di circa 420 milioni di franchi e nel 2016 ha venduto 150mila orologi. (D.P.) BREITLING NO LONGER FLIES SOLO As a testament to the fact that in the luxury sector, shopping and great deals are always just around the corner, there are not only the gigantic operations like those of LVMH with Christian Dior, but also less thunderous manoeuvres such as that which
E IO COMPRO ONLINE Nel 2016, rispetto al 2015, gli acquisti di orologi sul web in Italia hanno continuato a galoppare: +9,3% in volumi (da 16,3% a 25,6%), +3,6% in valore (da 11% a 14,6%). Emerge dal report Assorologi-Gfk. (D.P.) AND I BUY ONLINE In 2016, compared to 2015, the purchases of watches on the web in Italy continued to gallop: up 9.3% in volume (from 16.3% to 25.6%), increasing 3.6% in value (from 11% to 14.6%). It emerges so from the Assorologi-Gfk report. www.assorologi.it
18 GALILEUS
ultimately led the English CVC Capital Partners to acquire 80% of Breitling, with an operation totalling 800 million euro. The remaining 20% of the company will continue to be owned by the Schneider family, who acquired the company in 1979. Breitling has an estimated turnover of around 420 million francs and in 2016, sold 150,000 watches. www.breitling.com
THE TIME MACHINE Since its launch in 1970, the Omega Seamaster Professional 600 PloProf has earned an enviable fame and repute. Born as a work instrument for professional divers (plongeur professionnel in French, from which comes PloProf), this exaggeratedly oversized diver had its crown at 9 o’clock well-protected by sturdy shoulder pieces and the rotating bezel blocked by an obvious and characteristic button at 2 o’clock. In short, the PloProf came up from the depths of the sea to settle on the most stylish of wrists. Indeed, images of the lawyer Agnelli with this Omega over his cuff are now very famous. Revived by Omega in the 2000s, the PloProf has maintained a very philological line and finishes, similar to the 1970s model but with updates in terms of materials and technological solutions. The amount of water resistance has doubled (from 600 to 1,200 metres - a huge difference), with the PloProf 1200m of 2015 moved by the calibre OMEGA Co-Axial 8500 or the OMEGA Master Chronometer 8912, being completely antimagnetic.
Gianni Agnelli con il PloProf sopra al polsino Gianni Agnelli with the PloProf over the cuff
Il modello originale del 1970 The original model from 1970
www.omegawatches.com
NUOVA VITA AL MANOMETRO
FLASH
NEWS
Una delle icone del design italiano, Giuliano Mazzuoli, ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia, il Manometro, in una versione rinnovata con quadranti blu e verdi all’insegna del vitaminico. Design in Italia e fabbricazione artigianale in Svizzera, nella cassa cilindrica da 45,2 mm di diametro e 14,8 mm di spessore del Manometro è alloggiato un movimento automatico. Anche in questa versione permangono la corona di grandi dimensioni posizionata a ore 2 e le
linee essenziali ad alta leggibilità del quadrante. Alle creazioni orologiere, Mazzuoli affianca anche la realizzazione di penne di design. (D.P.)
Micro Crystal, società del Gruppo Swatch, ha sviluppato un nuovo modulo di orologio in tempo reale (Real Time Clock) con consumi e dimensioni senza eguali sul mercato.
Orologi e mecenatismo: Vacheron Constantin e la boutique Cassetti di Firenze hanno promosso il restauro del celebre tabernacolo affrescato di Ponte Vecchio.
Micro Crystal, a Swatch Group company, has developed a new Real Time Clock module with unrivalled consumption and size on the market.
A NEW LIFE FOR THE MANOMETRO One of the icons of Italian design, Giuliano Mazzuoli re-proposes one of his warhorses, the Manometro, in a revamped version with blue and green quadrants that is vitamin-fuelled. Of Italian design and
Watches and patronage: Vacheron Constantin and the Cassetti boutique in Florence are promoting the restoration of the famous frescoed tabernacle on the Ponte Vecchio.
Swiss artisan production, an automatic movement is housed within the Manometro’s cylindrical casing of 45.2 mm in diameter and 14.8 mm in thickness. The large crown positioned at 2 o’clock and the simple lines and great legibility of the dial also remain in this version. Flanked to Mazzuoli’s watchmaking creations are the designer pen conceptions. www.giulianomazzuoli.it
Nuovo brand ambassador per Lotus. Dopo Gerard Butler, il marchio del Gruppo Festina guarda ancora a Hollywood e annuncia la collaborazione con la bella Megan Fox. A new brand ambassador for Lotus. After Gerard Butler, the Festina Group brand has turned to Hollywood anew, announcing a collaboration with the beautiful Megan Fox.
GALILEUS 19
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SCUOLA DI PULIZIA LINEE ESSENZIALI, NULLA DI SUPERFLUO, DESIGN SENZA TEMPO. DUE OROLOGI DALL’ASPETTO CLASSICO SI SFIDANO SUL DIFFICILE TERRENO DELL’APPARENTE SEMPLICITÀ
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It is noted for its essentiality and for its purity of forms
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Classico Manufacture Small Second VALUTAZIONE Due dress watch dalla storia e dall’animo molto diversi, uniti dalla ricerca dell’eleganza e dell’understatement, interpretati con originalità sia da Parmigiani Fleurier, sia da
Ulysse Nardin. Più essenziale il Tonda 1950, più aristocratico il Classico Manufacture che vince ai punti, di pochissimo, soprattutto per la raffinata lavorazione del quadrante a Grand Feu. Perché si
può scegliere di passare inosservati anche indossando il proprio vestito migliore. (D.P.) VERDICT Two dress watches with a very different history and
soul, united by the quest for elegance and understatement, interpreted with originality by both Parmigiani Fleurier and by Ulysse Nardin. The Tonda 1950 is the most basic, the Classico Manufacture more aristo-
GIRO DI POLTRONE IN ZENITH Dall’1 maggio scorso, Julien Tornare è diventato Amministratore Delegato di Zenith. Nominato da Jean-Claude Biver, Presidente della Divisione Orologi di LVMH e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Zenith, Tornare si concentrerà sul rinnovamento del Brand, sviluppando i mercati del brand e nuove iniziative di
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marketing. Il nuovo CEO della Maison viene da Vacheron Constantin, dove era entrato nel 2000. A ROTATION OF OFFICE CHAIRS AT ZENITH This 1 May, Julien Tornare became CEO of Zenith. Appointed by Jean-Claude Biver, Chairman
of the LVMH Watches Division and Chairman of the Zenith Board of Directors, Tornare will focus on Zenith’s revitalisation, developing the brand markets and new marketing initiatives. The new CEO of Zenith comes from Vacheron Constantin, where he commenced in 2000. www.zenith-watches.com
cratic, winning on points by very little - especially for the refined workmanship of the Grand Feu quadrant. Because you can choose to go unnoticed even when wearing your best outfit.
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HUBLOT TECHFRAME FERRARI 70 YEARS TOURBILLON CHRONOGRAPH DA FERRARI E HUBLOT UNA NUOVA COLLEZIONE CONCEPITA CON LO STESSO APPROCCIO CON CUI IL FERRARI DESIGN CENTRE PROGETTA UN’AUTO, INTEGRANDO LE COMPETENZE OROLOGIERE DI HUBLOT. GALILEUS HA SCELTO LA VERSIONE IN CARBON PEEK TUTTO IN UNO Il cronografo ha un solo pulsante per avviare, fermare e azzerare le funzioni, comandato da una leva originale in alluminio anodizzato rosso Ferrari. ALL-IN-ONE The chronograph has a single button to start, stop and reset the functions, controlled by an original lever in Ferrari red anodised aluminium.
ECCO IL TURBO L’imponente tourbillon visibile sul quadrante offre l’estetica di un tourbillon volante e la stabilità di un tourbillon con due perni di rotazione. HERE IS THE TURBO The imposing tourbillon visible on the dial offers the aesthetics of a flying tourbillon and the stability of a twinrotating tourbillon.
COFANO APERTO Il vetro zaffiro con trattamento antiriflesso interno ed esterno lascia vedere il motore dell’orologio, il nuovo calibro HUB6311 a carica manuale, che offre 5 giorni di riserva di carica. OPEN HOOD A sapphire crystal with internal and external anti-reflective treatment allows us to see the workings of the watch, the new hand-wound calibre HUB6311, which offers a 5-day power reserve.
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UNIQUE STYLE? ONE CIRCLE, ONE LINE, ONE CONCEPT. SOLO UN CERCHIO ED UNA LINEA RETTA. NON SERVONO ALTRI ELEMENTI DECORATIVI PER TRACCIARE UNO STILE CHE RIMARRÀ IMMUTATO NEL TEMPO. DOPO 25 ANNI IL CONCETTO INNOVATIVO DI OROLOGIO SUBACQUEO RESTA FEDELE ALL'IDEA ORIGINALE E DIVENTA ICONA DI STILE. YACHTMAN 3 PRESENTA UNA LUNETTA IN ZAFFIRO CHE CREA, INSIEME AL VETRO, UN'AMPIA SUPERFICIE INSCALFIBILE. SUBACQUEO 200 MT. PULSANTI E CORONA A VITE. MOVIMENTO AUTOMATICO DAY-DATE. QUADRANTE NERO O BLU, LUNETTA ZAFFIRO IN TINTA. CASSA IN ACCIAIO 43 MM. DI DIAMETRO. CINTURINO CAUCCIÙ E BRACCIALE METALLO. ANCHE IN VERSIONE SOLO TEMPO. ESSERE UNICI AL MONDO, A VOLTE, È SOLO UNA SCELTA. PAUL PICOT YACHTMAN, UNO STILE UNICO AL MONDO.
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PEOP LE
GUIDATI DALLA PASSIONE GALILEUS E THE CHURCH PALACE: L’ECCELLENZA È UNA QUESTIONE DI SENSIBILITÀ
L’architetto Pietro Di Pierri, presidente del The Church Palace Hotel, racconta i motivi per cui ha scelto Galileus come rivista esclusiva di orologi per la sua struttura di lusso. Come mai avete scelto Galileus come rivista di orologi per i vostri clienti? Perché sappiamo che esiste una forte passione per gli orologi che tante persone condividono. Inoltre, noi abbiamo la stessa passione per l’accoglienza nei confronti dell’ospite: il legame che ci unisce a Galileus è proprio quello della passione per qualcosa di bello. In che modo Galileus diventa valore aggiunto per la vostra clientela e come lo proponete? Lo proponiamo all’interno delle suite perché è un plus in termini di qualità. Galileus è una rivista che nel proprio settore è qualità, è eccellenza, e ciò a cui puntiamo nella nostra struttura è portare bellezza e qualità. Ci abbiamo messo opere d’arte, quadri importanti, offriamo servizio, accoglienza ed estetica di standard superiore. In questo, Galileus sta alla perfezione. Quali sono i valori aggiunti che una struttura come la vostra può e deve offrire all’ospite? Principalmente puntiamo al servizio, che è il vero valore aggiunto per il cliente. Oggi il turista non viene più in hotel per vivere la stanza, ma per vivere la struttura in quanto tale, che diventa così una casa verso la città. Per questo proponiamo servizi con i Musei Vaticani, eventi e concerti a Roma, colleghiamo con la flotta di Alilauro anche Capri, Ischia e altre isole. La struttura nel suo complesso diventa la carta vincente dell’ospitalità: dalla ristorazione alla lounge, dalla biblioteca alla palestra. The Church Palace-Galileus è quindi una collaborazione win-win? Torno al tema della passione. Il fatto che, tanto noi nell’ospitalità quanto Galileus negli orologi, creiamo un prodotto con passione ci rende naturalmente vincenti. E non dimentichiamo la qualità, che è davvero alta in Galileus come nel nostro hotel. Chi è il vostro ospite tipo? È una persona che vuole vivere un’esperienza
diversa rispetto al classico soggiorno, che si vuole sentire come a casa sua. L’hotel deve essere come una casa, avere tutte le sue comodità unite ai servizi dell’albergo. Oggi, purtroppo, trovo che spesso gli hotel siano invece troppo freddi, impersonali. Novità per la stagione estiva? Stiamo aprendo cinque nuove suite da 100 mq, stiamo predisponendo la nuova piscina, abbiamo aperto uno spazio esterno enorme per ospitare eventi nel nostro parco, stiamo aprendo una nuova palestra. Vogliamo dare ai nostri clienti emozioni così come Galileus ne dà a noi.
What are the added values that a structure like yours can and must offer to guests? We mainly rely upon the service, which is the true added value for the customer. Today, a tourist nolonger stays in a hotel to experience the room, but to experience the structure as such, which thus becomes a home close to the city. For this reason, we offer services with the Vatican Museums, events and concerts in Rome, we also connect with Capri, Ischia and other islands via the Alilauro fleet. The structure as a whole becomes the winning card for hospitality: from the restaurant to the lounge, from the library to the gym.
Lei è un appassionato di orologi? Ne possiede molti? Sì, di Rolex Daytona, specialmente antichi. Diciamo che ne possiedo un po’... Senza orologio non riesco a stare, ma per passione non per necessità.
The Church Palace-Galileus is therefore a winwin collaboration? I shall return to the theme of passion. The fact that we in hospitality and Galileus in watches are both creating a product with passion, makes us natural winners. That is not to forget about the quality, which is of truly high standard in Galileus, just like in our hotel.
DRIVEN BY PASSION Galileus and The Church Palace: excellence is a matter of perception
Who is your typical guest? It is a person who wants an experience that is different to the classic sojourn, who wants to feel as if they are at home. The hotel must be like a home, have the comforts of home combined with the hotel amenities. Nowadays, unfortunately, I often find that hotels are too cold and impersonal.
Architect Pietro Di Pierri, president of The Church Palace Hotel, explains the reasons why he chose Galileus as the exclusive watch magazine for his luxury structure. Why did you choose Galileus as the watch magazine for your customers? Because we know that so many people share a strong passion for watches. In addition, we have the same passion for welcoming the guest. The bond that unites us with Galileus is simply the passion for something beautiful. In what way does Galileus become an added value for your clientele and how do you offer it? We provide it within the suites because it is a plus in terms of quality. Within its sector, Galileus is a magazine of quality, of excellence, and what we aim towards in our structure is to provide beauty and distinction. We have placed within works of art, important paintings, we offer service, hospitality and aesthetics of eminence. In this, Galileus fits perfectly.
What is new for the summer season? We are opening five new suites of 100 sqm, we are rendering a new pool available, we have opened a large outdoor space to host events in our park, we are opening a new gym. We want to give emotions to our clients, just as Galileus gives to us. Are you a watch enthusiast? Do you own many? Yes, of Rolex Daytona I am, especially historic ones. Let us just say I own a few.... I cannot stand to go without one, but out of passion not necessity.
Davide Passoni
GALILEUS 23
PEOP LE
LA RICETTA PERFETTA ALTA CUCINA E ALTA OROLOGERIA, DUE MONDI CON MOLTE AFFINITÀ. PAROLA DELLO CHEF ANDREA BERTON
Il suo locale in Porta Nuova a Milano è uno dei santuari della ristorazione italiana. Un luogo dove lui, lo chef Andrea Berton, detta e scandisce in modo preciso i tempi della cucina. E lo fa anche grazie alla sua passione per gli orologi, che lo ha portato a diventare brand ambassador di IWC. Perché Alta Orologeria e Alta Cucina hanno in comune più di quanto si possa immaginare. In che modo gli orologi IWC riflettono il suo modo di essere? IWC rispecchia la filosofia che richiama la mia cucina e il mio stile: attenzione all’estetica innanzitutto, poi attenzione alla precisione. In cucina è necessario essere molto precisi nell’assemblaggio di un piatto, così come in un orologio IWC tutti i meccanismi sono assemblati con millimetrica perizia. Sono caratteristiche che mi legano molto al marchio.
E se un suo piatto fosse un orologio, che tipo di orologio sarebbe? Un cronografo, sicuramente. L’orologio che più rappresenta la mia cucina è il Portugieser Yacht Club per la pulizia delle linee, la nitidezza, la precisione. Un po’ come i miei piatti: pulito fuori ma ricco, complesso ed emozionante dentro. Lei è un tipo da orologio sportivo o formale? Orologio sportivo, senza dubbio.
Quando non cucina, che rapporto ha con il tempo? Il tempo mi dà la libertà, mi permette di gestire con precisione la mia vita privata potendo decidere che cosa voglio fare e quando farlo. Per me il tempo è libertà e l’avere al polso un orologio come un IWC mi dà la sicurezza di gestirla al meglio. Quando cucina indossa l’orologio? Sì, certo, e non solo per vezzo: lo uso per controllare i tempi di cottura in modo preciso. Se IWC fosse un ristorante, quante stelle meriterebbe e perché? Tre stelle Michelin. A maggior ragione per me, che possedevo IWC ancor prima di diventarne brand ambassador. L’amore per questo marchio va oltre il mio legame attuale, che per me è come aver raggiunto un obiettivo. Mi avesse avvicinato un altro brand, penso non lo avrei considerato allo stesso modo.
24 GALILEUS
Chef and watchmaker: the same passion for details and the same expertise in materials. Do you agree? I think there is a great affinity between the two professions. The watchmaker precisely assembles the components of the watch, the chef does the same with the ingredients in a dish to ensure it works in all its parts, from aesthetics to taste. So, a metaphor within a metaphor, even the team in the kitchen must run like clockwork? It is fundamental. If the team is not synchronised and if you do not keep it constantly charged, the kitchen stops and with it, the restaurant. This is exactly what happens when you jam a clock mechanism or when you forget to wind it.
La precisione e il rispetto dei tempi valgono anche nell’esecuzione di una ricetta? Sì. In cucina il rispetto dei tempi e dei sincronismi è fondamentale nella preparazione del piatto ma anche nel servizio in tavola. Chef e orologiaio: stessa passione per i dettagli e stessa perizia per i materiali? Penso ci sia molta affinità tra le due professioni. L’orologiaio assembla precisamente i componenti dell’orologio, lo chef fa altrettanto con gli ingredienti nel piatto per far sì che questo funzioni in tutte le sue parti, dall’estetica al gusto.
Yes. In the kitchen, respecting the times and synchronisations is fundamental in the preparation of a dish, and equally so when serving a guest at the table of the restaurant.
When you are not cooking, what is your relationship with time? Time gives me freedom, it allows me to accurately manage my personal life by being able to decide what I want to do and when to do it. For me, time is freedom and having a watch like that of an IWC on my wrist gives me the security to better manage this freedom. THE PERFECT RECIPE Haute Cuisine and Haute Horlogerie, two worlds with many affinities. The words of Chef Andrea Berton His establishment in Porta Nuova in Milan is one of the sanctuaries of Italian restauranteering. A place in which Chef Andrea Berton dictates and marks the times in his kitchen in a precise and constant way. He does this also thanks to his passion for watches, which has led him to becoming IWC’s brand ambassador. This is because Haute Horlogerie and Haute Cuisine have more in common than one would imagine. The words of the chef. What do you see of yourself in IWC? How does the watch brand reflect your way of being? IWC certainly reflects the philosophy that is reminiscent of my kitchen and my style: focusing on the aesthetics above all else, then on the precision. In the kitchen, you need to be very precise when assembling a dish, just as is the case with an IWC timepiece in which all the mechanisms are assembled with millimetre precision. They are characteristics that very much connect me to the brand. In the same way as time must be respected in the execution of a recipe?
Do you wear your watch whilst cooking? Yes, of course, and not just out of habit: I use it to manage the cooking time in a precise manner. If IWC were a restaurant, how many stars would it deserve and why? Three Michelin stars, without doubt. Even more so for me, as I owned an IWC before becoming a brand ambassador. The love for this label goes beyond my current connection, which for me is like having achieved a goal. If any other brand were to have approached me, I do not think I would have considered it in the same way. And if a dish were a watch, what kind of watch would it be: a chronograph, solotempo, moonphase, sporty, elegant... A chronograph, definitely. The watch that best represents my kitchen is the Portugieser Yacht Club, for the cleanliness of its lines, clarity, precision. A bit like my dishes: simple on the outside yet rich, complex and exciting within. Are you a sporty or formal watch type? A sporty watch, without doubt.
DETAILS LE MIGLIORI NOVITÀ DAL MONDO DEI SEGNATEMPO
ROLEX DAYTONA UN OMAGGIO ALL’EREDITÀ DI UN CRONOGRAFO ENTRATO NELLA LEGGENDA
ROLEX BELL & ROSS BLANCPAIN BREGUET BREITLING JAQUET DROZ U-BOAT ZENITH
DE TA ILS
ROLEX OYSTER PERPETUAL COSMOGRAPH DAYTONA
NATO PER SEDURRE
PRESENTATO A BASELWORLD 2017, È DISPONIBILE ANCHE IN ORO BIANCO O EVEROSE 18 CT C’è un motivo per cui Rolex è una delle case orologiere che, prima di Baselworld, non ama diffondere anteprime dei modelli che presenterà al salone: per stupire appassionati e addetti ai lavori con novità spesso destinate a entrare nella storia dell’orologeria. Non sono stati pochi coloro che, quest’anno, sono rimasti a bocca aperta di fronte all’Oyster Perpetual Cosmograph Daytona in oro giallo che la casa coronata ha svelato a Basilea. Pur restando fedele alla propria vocazione, questo cronografo ha strappato ampi consensi. E non è difficile capire perché. Dotato dell’innovativo bracciale Oysterflex in elastomero rinforzato da una lama metallica e distinto da una lunetta Cerachrom monoblocco in ceramica nera, brevettata da Rolex, questa evoluzione del Daytona abbina alta tecnologia ed estetica, rendendo omaggio all’eredità di un cronografo entrato nella leggenda. La lunetta nera ricorda, infatti, quella del modello del 1965, con disco nero in plexiglas. Nella cassa batte il calibro 4130 il cui organo regolatore è dotato della spirale Parachrom blu, insensibile ai campi magnetici. (D.P.)
BORN TO SEDUCE Presented at Baselworld 2017, it is available in both 18 ct Everose or white gold There is a reason why Rolex is one of the watchmaking houses that, prior to Baselworld, does not like to distribute previews of the models that will be presented at the fair: so as to be able to amaze enthusiasts and employees with innovations often destined to enter into the history of watchmaking. There were many who, this year, remained openmouthed before the Oyster Perpetual Cosmograph Daytona in yellow gold that the crowned producer unveiled in Basel. Whilst remaining faithful to its own vocation, this chronograph has been broadly showered with praise. It is not difficult to understand why. Equipped with the innovative Oysterflex band in elastomer reinforced by a metal edge and distinguished by a black ceramic monobloc Cerachrom bezel, patented by Rolex, this evolution of the Daytona combines high technology and aesthetics, whilst paying homage to the legacy of a chronograph that has become the stuff of legend. The black bezel recalls, in fact, the 1965 model with a black Plexiglas disc. Within the casing beats the calibre 4130, whose regulating body is equipped with the blue Parachrom hairspring, insensitive to magnetic fields.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 25.650
Yellow Gold 18 ct
Calibre 4130. Automatic
40 mm
Hours, minutes small seconds, precision chronograph to 1/8th of a second, 30-minute counter at 3 o’clock, 12-hour counter at 9 o’clock
28 GALILEUS
WATER RESISTANCE
100 m
VERDICT
A hairspring indifferent to magnetic fields, but a watch that does not leave anyone indifferent
BELL & ROSS BR-03-94 R.S. 17
DALLA PISTA ALLA STRADA UN CRONOGRAFO PER CHI CERCA LA PERFORMANCE ANCHE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI Quando Bell & Ross si mette in gioco sui suoi tre terreni d’elezione - aria, terra, acqua manda in crisi gli appassionati di orologeria. Perché i segnatempo che partorisce sono sempre al top di ciascuna categoria e diventa difficile sceglierne uno migliore di altri. Sulla terra, il brand si fa forte della propria collaborazione con il Team Renault di Formula 1 per creare i cronografi della serie R.S. 17. Di questi, ci piace il BR-03-94 R.S. 17. Realizzato in edizione limitata di 500 pezzi, l’orologio ha una cassa in ceramica progettata per resistere agli urti, che lo rende adatto alle corse automobilistiche. Il quadrante in fibra di carbonio, leggero e resistente, che ricorda il volante della Renault di F1, gli conferisce un aspetto sportivo, richiamato dal pulsante start & stop del cronometro rivestito di alluminio anodizzato giallo. Un colore simbolico utilizzato da Renault sin dai suoi inizi in Formula 1, che si ritrova sul rehaut del quadrante graduato con scala tachimetrica, un sistema che consente di calcolare la velocità di un’auto, indispensabile per un orologio da pilota. (D.P.)
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 5.600
Matt black ceramic, dial in carbon fibre
Calibre BR-CAL.301. Automatic
42 mm
Hours, minutes, small seconds, date, chronograph with flyback function
WATER RESISTANCE
100 m
VERDICT
The competitive look and materials do not compromise the wearability
FROM THE TRACK TO THE ROAD A chronograph for those seeking performance also in everyday life When Bell & Ross enter the field within its three areas of excellence - air, earth, water - it sends timepiece enthusiasts into a spin. This is because the timekeepers it producers are always at the top of every classification, rendering it difficult to choose one that is better than the others. On earth, the brand is fortified by its collaboration with the Renault Formula 1 Team in creating the chronographs of the R.S. 17 series. Of these, we particularly like the BR-03-94 R.S. 17. Produced in a limited edition of 500 pieces, the watch has a ceramic case designed to withstand shocks, rending it suitable for auto racing. The lightweight, durable carbon fibre dial, reminiscent of the Renault F1 steering wheel, confers a sporty look, recalling the start & stop button of the chronometer, coated in yellow anodised aluminium. A symbolic colour used by Renault since its beginnings in Formula 1, it is found on the rehaut of the graduated quadrant with Tachymeter Scale, a system that allows to calculate the speed of a vehicle, being indispensable for a racer’s watch.
GALILEUS 29
DE TA ILS
BLANCPAIN SEMAINIER GRANDE DATE 8 JOURS
SETTE GIORNI PER INNAMORARSI IL NUOVO “SETTIMANALE” DELLA COLLEZIONE VILLERET È DA COLPO DI FULMINE L’anima di Blancpain è poliedrica come poche altre nel panorama orologiero mondiale. Dall’ultra sportività dei Fifty Fathoms e degli L-Evolution alle linee classiche e pulite della collezione Villeret, la Maison di Le Brassus crea segnatempo per ogni tipo di appassionato. L’ultimo nato per i puristi della classicità arriva naturalmente dalla famiglia Villeret ed è un “settimanale” dall’estetica senza tempo, con gran data e indicatore del giorno della settimana. Sul quadrante, realizzato in smalto Grand Feu, spiccano un grande datario a doppia finestrella e un “settimanale” che evidenzia il numero della settimana sul perimetro del quadrante attraverso una lancetta a serpentina azzurrata, come vuole la tradizione. Per ottenere equilibrio ed elevata leggibilità, i giorni della settimana sono indicati da una lancetta, anch’essa azzurrata, collocata all’altezza delle ore 9. I correttori sotto le anse sono del tutto invisibili quando l’orologio è al polso, grazie a un sistema brevettato che consente di regolare le indicazioni dell’orologio mediante la semplice pressione di un’unghia. Perché la vera complessità sta nell’essere, in fondo in fondo, semplici. (D.P.)
SEVEN DAYS TO FALL IN LOVE The new “weekly” timepiece in the Villeret collection is a bolt from the blue Blancpain’s soul is multifaceted in a way only a few others in the global watchmaking scene manage to be. From the super sportiness of the Fifty Fathoms and the L-Evolutions to the classic and clean lines of the Villeret collection, the Maison of Le Brassus creates timepieces for every type of enthusiast. The newest arrival for purists of classicity comes naturally from the Villeret family and is a “weekly” with timeless aesthetics, having a large date and day of the week indicator. Standing out on the dial created in Grand Feu enamel, is the large double window of the date along with a “weekly” that highlights the number of the week on the perimeter of the dial through a serpentine-blue hand, just as tradition calls for. To obtain equilibrium and high legibility, the days of the week are indicated by a hand also in light blue, positioned at 9 o’clock. The under-lug correctors are completely invisible when the watch is on the wrist, thanks to a patented system that allows for the adjustment of the watch indications with a simple pressing of a fingernail. Because deep down, true complexity lies in achieving simplicity.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 34.000
Red Gold 18 ct
Calibre 3738G2. Automatic
32 mm
Hours, minutes, central seconds, indication of the week of the year, of the day and the date
30 GALILEUS
WATER RESISTANCE
30 m
VERDICT
Eight days of power reserve, 53 weeks of pure passion
BREGUET MARINE ÉQUATION MARCHANTE 5887
L’AFFASCINANTE EQUAZIONE LA COMPLESSITÀ SI MOSTRA SEMPLICE GRAZIE ALLA MAESTRIA DEGLI ARTIGIANI DI BREGUET Chi mastica un minimo di Alta Orologeria sa che l’Equazione del Tempo, che permette di indicare l’oscillazione del tempo solare medio - ore e minuti civili - rispetto al vero tempo solare - ore e minuti solari - è una delle complicazioni più difficili e, proprio per questo, più ricche di fascino. Breguet ne ha data un’interpretazione magistrale a Baselworld 2017 presentando il modello Marine Équation Marchante 5887, che indica contemporaneamente l’ora civile e l’ora reale grazie a due lancette distinte dei minuti. Questo moto, apparentemente semplice, nasconde in realtà una complessa realizzazione meccanica creata dagli artigiani di Breguet, che consente all’utilizzatore dell’orologio di avere sott’occhio entrambe le ore senza dover ricorrere a quadranti sussidiari e senza dover così sottrarre mentalmente la differenza rispetto all’ora media indicata per conoscere l’ora solare reale. Completa questo segnatempo unico un calendario perpetuo che, grazie a due finestrelle situate rispettivamente fra le 10 e le 11 e fra l’1 e le 2, indica i giorni della settimana e i mesi e l’anno bisestile. Il datario si trova all’interno del giro delle ore ed è indicato grazie a una lancetta retrograda. Il tutto con una riserva di carica di 80 ore. (D.P.)
THE FASCINATING EQUATION Complexity appears simple thanks to the craftsmanship of the Breguet artisans Those with an interest in Haute Horlogerie know that the Equation of Time, which provides an indication of the oscillation of average solar time - civil hours and minutes - compared to the real solar time - solar hours and minutes - is one of the most difficult complications and, precisely for this reason, filled with even greater charm. Breguet has produced a masterful interpretation at Baselworld 2017, presenting the Marine Équation Marchante 5887, which indicates the civil time and legal time simultaneously thanks to two separate minute hands. This seemingly simple movement actually hides a complex mechanical actualisation developed by the Breguet artisans, allowing the watch user to have both hours in their sights without having to resort to subsidiary quadrants and without having to thus mentally subtract the difference in respect of the average time indicated in order to know the real standard time. Completing this unique timepiece is a perpetual calendar that, thanks to two windows located between 10 and 11 o’clock and between 1 and 2 o’clock respectively, indicates the days of the week, the months and the leap year. The date window is positioned within the turning of the hours and is indicated by a retrograde hand. All this comes with a power reserve of 80 hours.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 212.500 pink gold € 227.700 platinum
Pink gold Platinum 18 ct
Calibre 581DPE. Automatic
43,9 mm
Hours, minutes, seconds, solar minutes, retrograde date, perpetual calendar
WATER RESISTANCE
100 m
VERDICT
If AbrahamLouis Breguet had been able to wear it, he would have been proud
GALILEUS 31
DE TA ILS
BREITLING NAVITIMER RATTRAPANTE
OPERA D’INGEGNERIA BREITLING SI CONFERMA AI VERTICI DELLA CRONOGRAFIA MECCANICA Non sono certo orologi che passano inosservati quelli che è in grado di produrre Breitling. Non tanto e non solo per le dimensioni, spesso ben più che generose, ma per il grado di innovazione che nascondono nei meandri della cassa e per la loro estetica, fedele a canoni evolutisi nel tempo. Il tutto, spesso, abbinato a complicazioni di assoluto livello come il movimento cronografico con rattrapante, che ritroviamo nel nuovo Navitimer Rattrapante. Animato dal Calibro manifattura B03 da 70 ore di riserva di carica, certificato ufficialmente come cronometro dal COSC, il Breitling Navitimer Rattrapante ha nel movimento un sistema di isolamento che permette di dissociare la lancetta rattrapante quando viene arrestata; in questo modo, viene minimizzato il rischio di una minore precisione cronometrica e di una ridotta riserva di carica causata dalla quantità variabile di energia richiesta dagli arresti e dalle ripartenze della lancetta rattrapante. Inoltre, uno speciale meccanismo di arresto della rattrapante ispirato ai freni di una bicicletta con pattini di caucciù garantisce arresti estremamente precisi e un sistema di produzione più semplice e più affidabile. Sistemi di alta ingegneria applicati all’Alta Orologeria.
AN ENGINEERING FEAT Breitling confirms its place at the pinnacle of chronograph mechanics The watches produced by Breitling are certainly not the kind to go unnoticed. This is not so much and not only in terms of the dimensions, often being far more than generous, but for the degree of innovation hidden in the twists and turns within the casing and for their aesthetics, ever loyal to the canons evolved over time. Often, this is all combined with complications of an absolute level, such as the chronograph movement with rattrapante, which we find in the new Navitimer Rattrapante. Animated by the 70-hour manufacture calibre B03, officially certified as a chronometer by COSC, the Breitling Navitimer Rattrapante has an isolation system in the movement that permits the dissociation of the rattrapante hand when it is stopped, so as to minimise the risk of less-accurate timekeeping and a reduced power reserve caused by the variable amount of energy required by the stops and starts of the rattrapante hand. In addition, a special mechanism for stopping the rattrapante - inspired by the brakes of a bicycle with rubber pads - guarantees extremely precise stops and a simpler and more reliable production system. High engineering systems applied to Haute Horlogerie.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 10.390 Steel € 31.620 Red gold
Steel / Red Gold
Calibre B03. Automatic
45 mm
Hours, minutes, small seconds, date, split-seconds function
32 GALILEUS
WATER RESISTANCE
30 m
VERDICT
A concentration of technology destined to become an icon
JAQUET DROZ GRANDE SECONDE MOON
UNA STORIA D’ASCOLTARE LE FASI LUNARI ASTRONOMICHE ARRICCHISCONO UN SEGNATEMPO GIÀ PERFETTO “Some watches tell time, some tell a story”. “Alcuni segnatempo indicano le ore, alcuni raccontano una storia” è il payoff di Jaquet Droz. Niente di più vero. Perché la storia che ha da raccontare il Jaquet Droz Grande Seconde Moon è tutta da ascoltare in silenzio, come nel laboratorio di un maestro orologiaio. È una storia che parla di un segnatempo nel quale una complicazione come quella delle fasi lunari si è dovuta integrare in un modello come il Grande Seconde, senza stravolgerne la silhouette iconica con i cui due quadranti che si intrecciano a formare un otto. Parla di una complicazione che, grazie alle fasi lunari astronomiche, necessita di una regolazione una volta ogni 122 anni e 46 giorni. Di una trilogia di quadranti che vanno dallo smalto Grand Feu avorio, all’opalino argentato, fino al nero dell’onice. Di un disco della luna dove minuscole stelle dorate scintillano sullo sfondo blu scuro e nero profondo dei paesaggi notturni, effettuando ogni giorno una leggera rotazione nel senso delle lancette di un orologio che riproduce fedelmente il ciclo dell’astro. In poche parole, una storia di maestria orologiera applicata a un segnatempo che lascerà il segno. (D.P.)
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 15.800 Steel € 30.000 Red Gold
Steel / Red Gold 18 ct
Calibre 2660QL3. Automatic
43 mm
Hours, minutes, large seconds, date, moonphase
WATER RESISTANCE
30 m
VERDICT
A watch for those who can caress the flow of time, day and night
A STORY TO LISTEN TO Astronomical moon-phases enrich an already perfect timepiece “Some watches tell time, some tell a story”, is the reckoning of Jaquet Droz. Nothing could be truer. Because the story that the Jaquet Droz Grande Seconde Moon has to tell is to be listened to in silence, such as in the laboratory of a master watchmaker. It is an account of a timepiece in which a complication like that of the moon-phases, having to be integrated into a model like the Grande Seconde, without distorting the iconic silhouette that sees the two quadrants intertwine to form a figure-eight. It is the narrative of a complication that, thanks to the astronomical moon-phases, requires regulating once every 122 years and 46 days. It is the fable of a trilogy of quadrants ranging from the ivory of the Grand Feu enamel, the silver of the opal, through to the black of the onyx. It is the chronical of a lunar disc where tiny golden stars shimmer on a backdrop of the dark blue and deep black of the nocturnal landscapes, each day making a slight rotation in a clockwise direction on a watch that faithfully reproduces the astral cycle. In a nutshell, it is a legend of watchmaking craftsmanship applied to a timepiece that will leave its mark.
GALILEUS 33
DE TA ILS
U-BOAT CLASSICO 45 TITANIUM / TUNGSTEN SKELETON
MUSCOLI IN EVIDENZA DALLA CREATIVITÀ DI ITALO FONTANA, UN SEGNATEMPO MASCHIO, PER POLSI AUDACI Lo stile di Italo Fontana è sempre chiaro e univoco. Materiali d’avanguardia, linee maschie e dimensioni generose rendono ogni segnatempo U-BOAT evidente e riconoscibile come un tulipano in un prato di margherite. Tra le margherite spuntate nei padiglioni di Baselworld, la matita dell’eclettico imprenditore toscano ha fatto sbocciare il nuovo U-BOAT Classico 45 Titanium / Tungsten Skeleton, un segnatempo che, diversamente da quanto accade per altri orologi della Maison di Capannori, toglie anziché aggiungere. È stato infatti rimosso dal modello Classico il quadrante che tiene le lancette per la marcatura tempo, lasciando il meccanismo interno visibile sul display. Il movimento automatico altamente decorato, Dubois De Praz, diventa così visibile attraverso il vetro zaffiro posto sulla parte anteriore e sul retrocassa, dove è stato intagliato a forma di U da un blocco unico. I suoi componenti d’impatto fanno il paio con le linee muscolose della cassa da 45 mm e donano all’intero orologio un look vitaminico. Molto U-BOAT.
MUSCLES ON SHOW From the creativity of Italo Fontana, a men’s timepiece for bold wrists Italo Fontana’s style is always clear and univocal. Avant-garde materials, masculine lines and generous dimensions all make each U-BOAT timepiece as prominent and recognisable as a tulip in a meadow of daisies. In the midst of all the daisies sprouting in the pavilions of Baselworld, the etchings of the eclectic Tuscan entrepreneur blossomed into the new U-BOAT Classic 45 Titanium/Tungsten Skeleton, a timepiece that - unlike what occurs with other watches of the Maison from Capannori - subtracts instead of adding. In fact, even the dial holding the hands that mark the time was removed from the classic model, leaving the internal mechanism visible on the display. The highly-decorated automatic movement, Dubois De Praz, thus becomes visible through the sapphire glass positioned on the front and the back of the casing, where it has been carved in a U-shape from a single block. Its high-impact components unite with the muscular lines of the 45-mm casing and give the entire watch a flourishing look. Very U-BOAT.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 5.600
Titanium case, tungsten bezel
Calibre Automatic
45 mm
Hours, minutes, seconds, chronograph, date
34 GALILEUS
WATER RESISTANCE
100 m
VERDICT
For modern commandos, who are always ready to dare
ZENITH CHRONOMASTER HERITAGE 146
SI FA PRESTO A DIRE “HERITAGE” UN NUOVO SPESSORE AL CONCETTO DI VINTAGE NELLE FORME, NEI COLORI, NEI MATERIALI Interpretare la tradizione è una questione di stile e di dettagli. C’è chi lo fa tanto per fare, dando una patina retrò a orologi che, in fin dei conti, non hanno carattere né spessore, e c’è chi lo fa ispirandosi a quello che è davvero il proprio “heritage”. Una parola che è riduttivo tradurre in italiano semplicemente come tradizione, perché racchiude in sé il concetto dell’eredità e della identitarietà che poche Maison e ancora pochi orologi hanno. Uno di questi è lo Zenith Chronomaster Heritage 146, ispirato a un orologio degli Anni ‘60 e dotato ora di movimento El Primero. Un segnatempo che racchiude in sé il vero significato di “heritage” di Zenith, grazie alla funzione cronografo con lancetta dei secondi centrale, al contatore dei 30 minuti a ore 3 e alla scala tachimetrica. Il quadrante a due contatori senza datario rispecchia la tipica configurazione dei cronografi degli Anni ’60. Lo Zenith Heritage 146 è disponibile con quadrante marrone tropicale o blu con motivo soleil e cinturino tipo corsa in pelle degli stessi colori, foderato di caucciù. Al posto del Calibro 146D che batteva a 18.000 alternanze/ora nella cassa dell’antenato, in quella dell’Heritage 146 c’è il calibro automatico El Primero 4069 da 36.000 alternanze/ora. Il doppio della precisione, lo stesso fascino di allora. (D.P.)
“HERITAGE” IT’S EASY TO SAY A new depth in the concept of vintage in the shapes, colours and materials Interpreting tradition is a matter of style and detail. There are those who do so for the sake of it, giving a retro patina to watches that ultimately have neither character nor depth. Then there are those who do so inspired by what really is their own “heritage”. A word that would be reductive to translate into Italian simply as ‘tradition’, because it embodies the concept of the inheritance and identifiers that few Maisons and fewer watches can boast. One that can is the Zenith Chronomaster Heritage 146, inspired by a 1960s watch and today equipped with the El Primero movement. It is a timepiece that embodies the true etymon of the “heritage” of Zenith, thanks to the chronograph function with central seconds hand, to the 30-minute counter at 3 o’clock, and to the tachymeter scale. The two-counter dial without date reflects the typical configuration of the 1960s chronographs. The Zenith Heritage 146 is available with a tropical brown or blue dial with Soleil motif and a leather race-style strap in the same colours, lined with rubber. Instead of the Calibre 146D that would beat 18,000 alternations/hour in the casing of its ancestor, the Heritage 146 has the automatic El Primero calibre 4069 with 36,000 alternations/hour. Double the precision, the same fascination as before.
FEATURES PRICE
MATERIAL
CALIBRE
DIAMETER
FUNCTIONS
€ 6.900
Steel
Calibre El Primero 4069. Automatic
38 mm
Hours, minutes, small seconds, chronograph
WATER RESISTANCE
110 m
VERDICT
For those who know how to distinguish between folklore and tradition
GALILEUS 35
COV E R
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UNA BELLA FAV IL MONTBLANC 1858 CHRONOGRAPH TACHYMETER LIMITED EDITION S’ISPIRA AI CODICI DELLA STORICA MANIFATTURA MINERVA DI VILLERET. LO CONFERMA CHRISTIAN RAUCH, CEO MONTBLANC ITALIA di Davide Passoni
C’era una volta una manifattura orologiera che sorgeva in un luogo incantato, in Svizzera, nel Giura Bernese. Il luogo si chiamava, e ancora si chiama, Villeret. E la manifattura aveva un nome importante, che ricordava la dea latina simbolo di saggezza e, non a caso, protettrice degli artigiani: Minerva. La manifattura, nata nel 1858 come “H. & C. Robert” dal nome dei fondatori, Hyppolite e Charles Robert, era famosa per l’eccellenza dei calibri, delle casse e degli orologi e produceva pezzi per i più raffinati intenditori d’Europa. Nel 1923 assunse il nome Minerva e continuò a essere un punto di riferimento per gli amanti dei segnatempo fatti bene. La manifattura prosperava, i clienti erano felici, gli orologi sempre più ricercati finché un bel giorno, nel 2006, arrivò a Villeret, dalla Germania, un grande marchio, Montblanc, che già da tempo aveva messo gli occhi sulla bella Minerva, sedotto dalla maestria dei suoi artigiani. Fu amore a prima vista e le nozze furono una naturale conseguenza. E se Montblanc donò alla piccola Minerva esperienza e respiro internazionale, Minerva portò in dote al gigante Montblanc un tesoro ricchissimo: l’archivio secolare delle sue creazioni, con disegni e segreti tecnologici di inestimabile valore. Una miniera d’oro per Montblanc, una fonte d’ispirazione alla quale la Maison ha attinto per creare alcuni dei suoi segnatempo più indimenticabili e dalla quale è nata l’ultima Collezione 1858, presentata al SIHH di Ginevra lo scorso gennaio. Una collezione che richiama l’anno di fondazione di Minerva, nella quale Montblanc reinterpreta i cronografi prodotti dalla manifattura negli Anni ’30. Lo stile vintage della collezione è esaltato dall’introduzione del bronzo, materiale finora mai utilizzato dalla Maison, che si dimostra il complemento ideale ai colori dei quadranti e ai cinturini anticati. Montblanc ha prestato particolare attenzione alla ricerca della perfetta lega di bronzo, che può cambiare aspetto nel tempo sviluppando con il passare degli anni una finitura unica. Ma non è tutto. I codici di design del cronografo Minerva degli Anni ’30 comprendono grandi lancette a cattedrale con design cloisonné riempite con SuperLuminova beige, numeri arabi luminescenti, corone di ispirazione vintage e minuteria chemin de fer. Il logo originale Montblanc degli Anni ’30, con gli storici caratteri e l’emblema Montblanc al centro, e i nuovi cinturini color cognac, cui gli artigiani della Pelletteria Montblanc di Firenze
VOLA VINTAGE Christian Rauch, 45 anni. Per lui indossare un Montblanc è un’esperienza “quasi zen” Christian Rauch, 45 years old. For him, wearing a Montblanc is almost a “zen-like” experience.
hanno conferito un look anticato, completano l’allure vintage della collezione, nella quale spicca il Montblanc 1858 Chronograph Tachymeter Limited Edition, protagonista della nostra copertina. Interamente creato e costruito nella manifattura Montblanc di Villeret, custodisce al suo interno il calibro MB M16.29, movimento cronografico monopulsante a carica manuale che si ispira all’originale calibro 17.29 studiato negli Anni ’30 per orologi da tasca e da polso e che vibra a 18.000 alternanze/ora. Per la prima volta nel calibro sono presenti componenti in color oro rosso che conferiscono al movimento un look nuovo e si abbinano al fascino vintage dell’orologio, esaltandone l’aspetto monocromatico. In questa edizione, limitata a 100 esemplari, la cassa è da 44 mm con fondello in titanio color bronzo e lunetta lucida che accentua l’effetto di profondità. Il cinturino in alligatore color cognac e la fibbia con finitura bronzo satinata completano il design del cronografo. E siccome la fiaba di Minerva e Montblanc è una storia affascinante, abbiamo chiesto al CEO di Montblanc Italia, Christian Rauch, di raccontarci il finale.
L’INTERVISTA Montblanc, in orologeria, sposa tradizione e innovazione come dimostrano la recente Collezione 1858 e l’orologio connesso Montblanc Summit. Come convivono queste due anime? Per noi il Summit è una conseguenza di ciò che abbiamo fatto in passato. Abbiamo nel nostro DNA uno spirito pionieristico che da 111 anni ci fa creare cose che prima non esistevano e che servono ai nostri clienti. Con i device elettronici abbiamo già una lunga esperienza, dall’Augmented Paper all’E Tag per cercare il trolley o altri accessori quali chiavi o borse da viaggio, all’e-STRAP per i nostri orologi. In questo percorso, il Summit è un’evoluzione che si sposa bene con il mondo classico, specialmente con la collezione 1858, al cui disegno si ispira per la cassa, la corona e il quadrante. Uno dei focus dell’ultimo SIHH è stato il 1858 Chronograph Tachymeter Bronze: come nasce questo orologio e che cosa rappresenta per la Maison? Quando abbiamo acquisito l’azienda Minerva vi abbiamo scoperto un archivio enorme, che per noi è una fonte di ispirazione inesauribile. Nelle forme di cassa, corona, quadrante e complicazioni, questo orologio deriva dai disegni di modelli che esistevano in Minerva e che abbiamo tradotto in uno stile contemporaneo, usando l’artigianalità attuale. Sembra un orologio vintage, ma dentro batte un cuore moderno. Anche complesso, mi pare. È un movimento complicato, che richiede tre settimane solo per l’assemblaggio. In realtà se ne fanno due di assemblaggi; uno senza decorazioni, con cui si fanno le regolazioni dei vari componenti e si testa il corretto funzionamento. Una volta verificato che funziona perfettamente, il movimento viene smontato, decorato e riassemblato. Tutti questi dettagli si vedono poi nella qualità del prodotto finale. E l’intera Collezione 1858, come si posiziona nell’offerta di Montblanc? In modo strategico. Per noi è una collezione importante per due motivi. Intanto, perché racconta in modo bellissimo la storia della Maison. Poi perché rappresenta la nostra volontà di fare qualcosa di nuovo restando nel solco della tradizione che incarniamo. È una collezione di alto livello, con oggetti di stile ma anche piuttosto giovane, che rappresenta una parte importante nel nostro fatturato. A chi si rivolge la Collezione 1858? A un cliente giovane ed elegante. Per il collezionista abbiamo un modello con il movimento Minerva di una bellezza estrema, che comporta una certa conoscenza dell’orologeria per poterne apprezzare i dettagli. C’è poi anche una fascia di prezzo più interessante, senza complicazioni importanti, pensata per chi vuole mettersi al polso un orologio cool e ben
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fatto, ma non può o non vuole spendere decine di migliaia di euro. Che cos’è l’heritage per Montblanc? Una vocazione vera o una strategia di marketing come qualunque altra? Sembrerà un controsenso, ma per noi heritage significa creare qualcosa di nuovo. Non significa cercare negli archivi vecchi disegni e riproporli; per noi è l’applicazione di uno stile coerente con una tecnologia nuovissima. È sempre stato il carattere di Montblanc. Certo, lo scorso anno abbiamo festeggiato i 110 anni della Maison e per l’occasione abbiamo ricercato disegni storici, specialmente per gli strumenti di scrittura, ma sempre applicando qualcosa di nuovo. Per noi heritage non è tradizione ma innovazione nella tradizione. Senza una storia dietro e un futuro davanti, heritage è solo un’etichetta senza contenuto. E chi è il cliente tipo di Montblanc, in orologeria? Siamo un brand maschile, anche se un buon 40% della clientela è composto da donne. I nostri clienti cercano contemporaneamente artigianalità e innovazione, oltre a oggetti che diano ispirazione, che facciano qualcosa insieme a loro. Un Montblanc non serve a celebrare il proprio benessere, ma deve dare gioia e ispirare. A questo pensiamo quando creiamo un oggetto nuovo, a ciò che potrà dare a chi lo utilizzerà. Perché vogliamo che chi compra Montblanc poi utilizzi ciò che acquista, che lo scopra un po’ alla volta. E questo vale non solo per gli orologi. Torniamo al Montblanc Summit: che ruolo può avere nel segmento degli orologi connessi? È stato importante per noi creare un orologio connesso di lusso con una tecnologia d’avanguardia, che ci dà in questo momento un posizionamento unico. Abbiamo risposto a un bisogno che avevano i nostri clienti: indossare un orologio “vero”, di lusso, bello, ma senza compromessi con la tecnologia. Il fatto che Montblanc non abbia i segnatempo come unico business è per la vostra Divisione Orologi una criticità o qualcosa che, in un certo senso, vi lascia le mani libere? È vera quest’ultima affermazione. Quando iniziamo un nuovo progetto o un nuovo prodotto pensiamo ai nostri clienti e ci chiediamo: “Che cosa indossa un uomo di oggi?”. Al di là degli abiti, indossa anche accessori come possono essere orologi, gemelli, o porta con sé strumenti di scrittura, oggetti di pelle… Potendo muoverci in tutti questi ambiti siamo liberi di scoprire e ideare prodotti che aiutino lo stile del cliente, creando ispirazione con lui. Lei è un manager tedesco alla guida della divisione italiana del brand: come funziona questo mix? Montblanc è un’azienda molto internazionale anche nel management ed è facile trovare CEO delle divisioni locali che non vengono dai mercati che guidano. È giusto così, perché vogliamo mantenere il nostro spirito internazionale. Per me è un grande piacere stare in Italia, perché è uno dei Paesi più belli del mondo, specialmente per la creatività. Crediamo molto nelle eccellenze locali, che si sposano bene con la precisione svizzera e tedesca. La emoziona di più leggere le ore su un vostro orologio o scrivere con una vostra penna? Dipende dal momento. Amo scrivere a mano, ma indossare un orologio Montblanc per me è quasi zen: riesco a pensare profondamente quando guardo un quadrante e vedo il tempo che passa. È un momento molto intimo. Pensare con calma e profondità è fondamentale e in questo l’orologio mi aiuta molto. Tre aggettivi per definire Montblanc. Più che tre aggettivi, penso a tre sostantivi: tradizione, artigianalità, spirito pionieristico.
Il modello 1858 Chronograph Tachymeter esalta uno stile vintage nel design, nel movimento, nel cinturino, nel quadrante The 1858 Chronograph Tachymeter model exalts a vintage style in its design, movement, band and dial
“Per me è un grande piacere stare in Italia, perché è uno dei Paesi più belli del mondo” “For me, it is a great pleasure to be in Italy, because it is one of the most beautiful countries in the world”
A BEAUTIFUL VINTAGE FABLE The Montblanc 1858 Chronograph Tachymeter Limited Edition is inspired by the dictates of the historic producer, Minerva di Villeret. So confirms Christian Rauch, CEO of Montblanc Italy Once upon a time, a watchmaker arose in an enchanted place, in the Bernese Jura of Switzerland. This place was - and still is - called Villeret. The watchmaker had an important name, being reminiscent of the Latin goddess symbolising wisdom and, not by chance, the protector of artisans: Minerva. Named after founders Hyppolite and Charles Robert, the production house was established in 1858 initially under the name of “H. & C. Robert”, before gaining fame for the excellence of its calibres, casings and watches, whilst also producing pieces for the finest connoisseurs of Europe. In 1923, the company took on the name Minerva, continuing to be a point of reference for lovers of well-made timepieces. The producer prospered, the customers were happy, the watches were increasingly sought-after… until one fine day, in 2006, a great brand named Montblanc came to Villeret from Germany. Seduced by the craftsmanship of its artisans, Montblanc had long been keeping a watchful eye on the beautiful Minerva. It was love at first sight and their union came as a natural consequence. Whilst Montblanc was able to grant an international air to the small-scale Minerva experience, Minerva brought to the Montblanc giant a rich treasure: the centuries-long archive of its creations, with designs and technological secrets of inestimable value. A gold mine for Montblanc, it served as a source of inspiration from which the Maison has drawn in creating some of its most unforgettable timepieces and from which was born the latest Collection 1858, presented at the SIHH in Geneva this January. It is a collection that recalls the year of Minerva’s foundation, in which Montblanc reinterprets the chronographs produced by the watchmaker throughout the 1930s. The vintage style of the collection is exalted by the introduction of bronze, a material never before used by the Maison, which proves to be the ultimate accessory to the colours of the quadrant and the antique band. Montblanc has paid particular attention to the search for the perfect bronze alloy, the appearance of which may change over time, developing a unique finish over the years. Yet that is not all. The dictates of modelling for the 1930s Minerva chronograph include large cathedral hands with cloisonné design filled with beige Super-LumiNovas, luminescent Arabic numerals, vintage-inspired crowns and Chemin de fer components. The original 1930s Montblanc logo, with its historical character and the Montblanc emblem at the centre, united on the new cognac-coloured band - to which the artisans of the Pelletteria Montblanc Firenze have conferred an antique look - complete the vintage allure of the collection, amongst which stands out the Montblanc 1858 Chronograph Tachymeter Limited Edition, the protagonist of our cover. Created and constructed entirely within the Montblanc manufactory in Villeret, it safeguards the calibre MB M16.29 within, being a hand-wound single-button chronograph movement inspired by the original calibre 17.29 designed in the 1930s for pocket- and wristwatches, vibrating at 18,000 alternations per hour. For the first time in the calibre, there are components in red gold that give the movement a new look and unite with the vintage charm of the watch, enhancing the monochromatic aspect. In this edition, limited to 100 pieces, the casing is 44 mm with a bronze-coloured titanium caseback and a glossy bezel that accentuates the effect of depth. The cognac-coloured alligator band, made by Pelletteria Montblanc di Firenze, and the satin-finish bronze buckle complete the design of the chronograph. Given that the Minerva-Montblanc fable is a fascinating tale, we asked the CEO of Montblanc Italia, Christian Rauch, to share the ending with us.
THE INTERVIEW In watchmaking, Montblanc unites tradition with innovation, as is demonstrated by the recent 1858 collection and the associated watch, Montblanc Summit. How do these two souls live together? For us, the Summit is a consequence of all we have done in the past. We have a pioneering spirit in our DNA that, for 111 years, has allow us to create things that have never existed prior and that serve our customers. We already have a lot of experience with electronic devices, from the Augmented Paper to the e-Tags that find your luggage or other accessories such as keys or travel bags, through to the e-STRAP for our watches. Along this path, the Summit is an evolution that marries well with the classic world, especially with the 1858 collection, with its design inspired by the casing, the crown and the quadrant. One of the focal points of the latest SIHH was the 1858 Chronograph Tachymeter Bronze. How did this watch come about and what does it represent for the Maison? When we acquired the company Minerva, we discovered a huge archive, which is a source of inexhaustible inspiration for us. In the forms of the casing, crown, dial and complications, this timepiece derives from the designs of models that already existed in Minerva and that we translated into a contemporary style using current craftsmanship. It looks like a vintage watch, but a modern heart beats within. One that is even quite complex, I believe. It has a complicated movement, which takes three weeks just for assembly. In fact, assembly occurs twice over. The first time is without embellishments, during which the adjustments of the various components and testing of the correct functioning is undertaken. Once it has been verified to work perfectly, the movement is disassembled, decorated and reassembled. All these details are then seen in the quality of the final product. The entire 1858 collection, how do you place it within the Montblanc offering? In a strategic way. For us, it is an important collection for two reasons. Initially, because it tells the story of the Maison in a beautiful way. Then because it represents our willingness to do something new whilst following in the footsteps of the tradition that we embody. It is a high-level collection, with objects of style and yet is also rather young, which represents an important part of our turnover. Towards whom is the 1858 collection aimed? Towards a young and elegant customer. For the collector, we have a model with an Minerva movement of extreme beauty, which requires a certain knowledge about watchmaking in order to appreciate the details. It also comes with a more interesting price range, without major complications, designed for those who want to put a trendy and well-made watch on their wrists, yet cannot or do not want to spend tens of thousands of euro. What is the heritage of Montblanc? Is it a true vocation or a marketing strategy like any other? It will seem a contradiction but for us, heritage means creating something new. That does not mean searching through old drawings in the archives and re-offering the items. For us, it is the application of a style consistent with a brand-new technology. This has always been the character of Montblanc. Of course, last year we celebrated 110 years of the Maison and for this occasion, we researched historical designs, especially for writing instruments, whilst always applying something new. For us, heritage is not tradition but innovation in the tradition. Without a story behind and a future ahead, heritage is just a label without any content. Who is the Montblanc type of customer, in terms of timepieces? We are a men’s brand, although a good 40% of the clientele is comprised of
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Nel cuore del Chronograph Tachymeter batte il calibro di Manifattura MB M16.29 con ruota a colonne, innesto orizzontale, ponte del cronografo a “V”. Il grande bilanciere avvitato vibra a una frequenza di 18.000 alternanze/ora e offre una riserva di carica di 50 ore The heart of the Chronograph Tachymeter beats with a Manufacture calibre MB M16.29 with a column wheel, horizontal coupling, and V-shaped chronograph bridge. The large balance wheel vibrates at a frequency of 18,000 alternations per hour and offers a 50-hour charge reserve
women. Our customers are looking for craftsmanship and innovation contemporaneously, as well as objects that inspire, that do something together with them. A Montblanc is not about celebrating one’s own well-being, but must give joy and inspire. When we create a new object, we think about what it can give to those who will use it. This is because our aim is that those who buy Montblanc, then use what they buy, will discover it a bit at a time. This not only applies to watches. Let us return to the Montblanc Summit: what role can it have in the connected watch segment? It was important for us to create a watch connected to luxury with cutting-edge technology, which gives us a unique placement at this time. We responded to a need that our customers had: to wear a “true” watch of luxury and beauty, yet one that is uncompromising in terms of technology. For your Watch Division, is the fact that the Montblanc business consists in more than just timepieces a critical point or something that, in a sense, leaves their hands untied? That latter aspect is very true. When we start a new project or new product, we think of our customers and ask ourselves, “What is the man of today wearing?” Beyond the clothing, he also wears accessories such as watches or cufflinks, or carries with him writing tools, leather objects... Being able to move in all these directions, we are free to discover and devise products that help the style of the customer, creating inspiration with him.
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You are a German manager leading the Italian division of the brand. How does this mix work? Montblanc is a very international company also in terms of management and it is easy to find local division CEOs who do not come from the markets they are directing. This is how it should be, because we want to keep our international spirit. For me, it is a great pleasure to be in Italy, because it is one of the most beautiful countries in the world, especially in terms of creativity. We greatly believe in local excellences, which marry well with Swiss and German precision. What excites you more: reading the time on your watch or writing with your own pen? It depends on the moment. I love to write by hand, but wearing a Montblanc watch is almost zen-like for me. I have very deep thoughts when I look at a dial and see time passing. It is a very intimate moment. Thinking over things calmly and in depth is crucial and in this, the watch helps me a lot. What three adjectives define Montblanc? More than three adjectives, I think of three nouns: tradition, craftsmanship, pioneering spirit.
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dal 1966
R IS TO R A N T E - OY S T E R BA R
IN T E RV IE W
Grazie alle numerose combinazioni di cinturini, casse e materiali, la nuova linea Serpenti di Bulgari conta oltre 300 modelli, che le clienti possono anche personalizzare con una parola per loro importante Thanks to the many combinations of bands, casings and materials, Bulgari’s new Serpenti line features over 300 models that customers can personalise with a word that is important to them
LA STORIA SIAMO NOI JEAN-CHRISTOPHE BABIN, CEO BULGARI: “PER OGNI NOSTRO OROLOGIO VOGLIAMO UN DESIGN UNIVERSALE E LEGITTIMATO DA SECOLI” di Davide Passoni
Ci sono un italiano, uno svizzero e un francese… Sembra l’inizio di una vecchia barzelletta, ma in realtà è un mix alchemico che crea una delle più grandi realtà mondiali del lusso. Perché italiano nel profondo è il marchio Bulgari; svizzero è il cuore che batte nei suoi orologi; francese è il Gruppo LVMH, di cui Bulgari fa parte. Ma francese è anche e soprattutto il CEO del brand romano, Jean-Christophe Babin, con il quale Galileus ha avuto modo di conversare per capire come mai, in Bulgari, tante anime diverse riescono a creare prodotti unici, che fanno sognare. Creatività italiana e tecnologia svizzera: perché questo incrocio perfetto funziona così bene negli orologi Bulgari? Credo che, al di là dell’estetica, non possiamo dimenticare che anche i gioielli, così come gli orologi, hanno una loro tecnicità, specialmente per quanto riguarda la lavorazione del metallo, e che necessitano di una completa padronanza della micromeccanica. È un artigianato estremamente qualificato che si applica in maniera molto simile agli orologi. C’è una condivisione di mestieri che spiega come Bulgari riesca a produrre orologi molto belli e anche sofisticati. La micromeccanica si applica tanto ai componenti tecnici quanto alla parte delle finiture estetiche e l’esempio è quello del Bulgari Octo Finissimo, i cui 200 componenti creano un movimento automatico spesso come una moneta da 2 euro. Quali sono le caratteristiche che rendono Bulgari diversa dalle altre manifatture? Senza nessuna presunzione, noi di Bulgari abbiamo portato nell’arte orologiera svizzera una nuova dimensione del design, radicato nella storia estetica dell’umanità. Torno all’Octo, la cui forma ottagonale viene dalle origini della geometria, tanto che fu applicata nella costruzione di alcuni celebri templi romani. Lo stesso vale per l’altro orologio-icona di Bulgari, Serpenti, la cui forma e il cui concetto si ritrovano in antichi bracciali egizi di 4mila anni fa. La differenza rispetto alle altre manifatture di orologeria svizzera è che noi siamo tra i pochissimi in grado di realizzare in casa una suoneria, un tourbillon, o un extrapiatto. Per ogni orologio che creiamo, vogliamo un design universale e legittimato da secoli, se non da migliaia di anni di storia. In questo, il cliente che guarda i nostri pezzi trova design mai visti prima, abbinati naturalmente alla qualità di movimenti svizzeri. Parliamo dei pezzi che Bulgari ha presentato a Baselworld 2017. Per la donna, la nuova linea Serpenti, che consente alle clienti di diventare designer. Fino allo scorso anno abbiamo creato una collezione con 5, 6, 8 modelli; oggi la collezione ha più di 300 modelli, perché offre infinite combinazioni di cinturini, casse, materiali e anche la possibilità per ciascuna cliente di “firmare” il proprio orologio o personalizzarlo con una parola particolarmente importante. Per la prima volta nel mondo degli orologi di lusso, ciascuno può disegnare il segnatempo dei suoi sogni, con la qualità Bulgari. Senza dimenticare la linea Lucea, con il tourbillon e le fasi lunari. E per l’uomo? La seconda grande novità è l’Octo Finissimo Automatico. Il grosso del mercato è composto da orologi meccanici e noi da anni lavoravamo per creare un movimento finissimo come quello del tourbillon manuale di due anni fa, ma automatico, perché i clienti lo preferiscono. Ed è arrivato
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Nella collezione Lucea sono state inserite le fasi lunari, mantenendo comunque inalterata l’ispirazione classica e femminile del segnatempo In the Lucea collection, moonphases have been introduced, whilst still maintaining the classical and feminine inspiration of the timepiece
il Finissimo, che è anche leggerissimo, pesa 40 grammi e ha una riserva di carica di 60 ore. Abbiamo poi presentato l’Octo Tourbillon Sapphire, un tourbillon circondato da indicatori che prendono la luce di giorno per restituirla di notte o negli ambienti scuri. Quali sono le principali sfide che Bulgari deve affrontare sul mercato globale dell’orologeria nel 2017? Avendo fatto dei passi importanti in termini di creatività e tecnologia, ora tocca al marketing raccontarli e amplificarli per farne delle scelte irresistibili per i nostri clienti. Penso che l’idea di potersi comporre il proprio Serpenti sia per una donna molto seducente; così come credo che l’idea di essere molto eleganti con un orologio meccanico contemporaneo, ma nato da un brand che crea orologi da più di un secolo, sia parimenti attraente per un uomo di classe. Tutto questo ora esiste, tocca al nostro team commerciale farlo conoscere. Parlando di mercati, anche Bulgari ha sofferto del rallentamento degli acquisti in Asia nel 2016? L’Europa è ancora un mercato cruciale per il brand? Per fortuna è successo il contrario. Per esempio, siamo stati il marchio di lusso che è cresciuto di più in Cina. Per quanto riguarda l’Europa, in realtà esistono due Europe. Una è quella domestica, in cui ciascun consumatore compra all’interno della propria nazione; questa Europa lo scorso anno è stata in ripresa. L’altra è l’Europa dei turisti, che ha sofferto nella prima parte del 2016 dopo gli attentati di Parigi, ma che si è ripresa nell’ultimo quarto dell’anno e la ripresa è confermata nei primi 3 mesi del 2017. Ci si aspetta quindi un buon 2017. Bulgari ha una tradizione lunga ma guarda con attenzione al futuro. Futuro che significa anche ricerca e sviluppo: quanto sono importanti per la manifattura Bulgari, sia in termini di visione creativa e commerciale, sia di investimenti? Sono importantissimi, anche se non fissiamo budget rigidi in questo campo. Pensiamo che la ricerca e lo sviluppo debbano essere finanziati a progetto e non con una cassa nella quale ogni anno mettere soldi, a pre46 GALILEUS
scindere. Torno all’esempio del Finissimo, per il quale ci sono voluti 5 anni dalla prima idea al risultato finale; un percorso che probabilmente ha portato il costo finale a essere più alto di quanto sarebbe stato preventivato se fosse stato finanziato senza un progetto concreto alle spalle. Ma l’idea, in questo caso, era straordinaria. Tutto ciò per dire che è difficile stanziare un budget rigido per la ricerca e lo sviluppo, come invece può accadere per altri settori come il marketing o la comunicazione. Un breve ma sincero ritratto di Jean-Christophe Babin come uomo d’azienda. Una persona di grande entusiasmo, energia e determinazione e, spero, di grande chiarezza nel definire dove deve andare il brand. Tutti insieme, come un’unica squadra. Un breve ma sincero ritratto di Jean-Christophe Babin come uomo. Una persona molto semplice, con valori molto forti e basilari. Mi piace stare in famiglia, andare a sciare, stare in montagna, al lago, al mare, stare tranquillo. Sono una persona che vive di poco, che ama divertirsi con i figli, gli amici, che dà il giusto peso al lavoro e alla vita. Quali caratteristiche devono avere un uomo o una donna che vogliono lavorare in Bulgari? Idealmente vorrei persone molto curiose, di mentalità aperta, che abbiano voglia di ascoltare, imparare, collaborare, capaci di giocare in squadra. Persone che non hanno paura di prendere rischi e che hanno capito che, se fondato su premesse serie, il rischio va sempre premiato. Persone che si sentano azioniste di Bulgari, non solo dipendenti. Gente che voglia dare qualcosa all’azienda, consapevole del fatto che l’azienda restituirà molto più di quanto ha ricevuto. Bulgari e i giovani: una risorsa, un rischio o una scommessa? Nei giovani crediamo tanto. A Valenza abbiamo aperto la nostra nuova Bulgari Academy dove, in 3-4 anni, formeremo più di 300 artigiani, la maggior parte dei quali giovani alla ricerca del loro primo lavoro. È il simbolo più evidente di questo nostro investimento sulle nuove generazioni.
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WE ARE THE HISTORY Bulgari CEO, Jean-Christophe Babin, declares, “For each of our timepieces, we want a design that is universal and validated for centuries.” An Italian, a Swiss and a French... it sounds like the beginning of an old joke, but it is actually an alchemical mix that comprises one of the world’s greatest luxury companies. This is because, deep down, the Bulgari brand is Italian, whilst a Swiss heart beats in its watches, and the LVMH group - of which Bulgari is part - is French. But also and especially, the CEO of the Roman brand is French. Galileus spoke with Jean-Christophe Babin in seeking to understand how so many different souls in Bulgari manage to create unique products that are the stuff of dreams. Italian creativity and Swiss technology: why does this perfect union work so well in Bulgari watches? I believe that, beyond the aesthetics, we cannot forget that even pieces of jewellery - just like watches - have their own technicality, especially with regard to the metalworking, and thus require a complete mastery of the micromechanics. An extremely skilled craftsmanship is applied in a very similar way to watches. There is a sharing of expertise that explains how Bulgari manages to produce such beautiful and even sophisticated timepieces. Micromechanics is applied both to the technical components as well as to the aesthetic finishes. One example is that of the Bulgari Octo Finissimo, whose 200 components create an automatic movement as thick as a 2-euro coin. What characteristics distinguish Bulgari from other producers? Without making any presumption, we at Bulgari have brought to the art of Swiss watchmaking a new dimension in design, rooted in the aesthetic history of humanity. Going back to the Octo, its octagonal form comes from the origins of geometry, so much so that it was applied in the construction of certain celebrated Roman temples. The same applies to Bulgari’s other watch-icon, Serpenti, whose shape and concept can be found in ancient Egyptian bracelets from 4,000 years ago. The difference in respect of other Swiss watchmaking companies is that we are amongst the very few able to create a carillon, a tourbillon, or an extraflat in-house. For every watch we create, we want a universal design that has been legitimated for hundreds, if not thousands, of years in history. In this, the customer who looks at our pieces finds never-before-seen designs, naturally combined with the quality of Swiss movements. Let us talk about the items that Bulgari presented at Baselworld 2017. For women, there is the new Serpenti line, which allows the customers to become the designer. Up until last year, we created a collection with 5, 6, 8 models. Today, the collection has more than 300 models, because it offers endless combinations of bands, casings, materials and even the possibility for each customer to “sign” their own watch or personalise it with a particularly important word. For the first time in the world of luxury watches, each person can design the timepiece of their dreams, with the Bulgari quality. That is not to forget the Lucea line, with the tourbillon and lunar phases. And for men? The second great innovation is the Octo Finissimo Automatic. The bulk of the market is comprised of mechanical watches. We have been working for years to create a very fine movement like that of the manual tourbillon from two years ago, but one which is automatic, since that is what customers prefer. Along came the Finissimo, which is also very light, weighing 40 grams, and which has a 60-hour power reserve. We then presented the Octo Tourbillon Sapphire, a tourbillon surrounded by indicators that absorb daylight to then reflect it back at night or in dark environments.
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What are the main challenges that Bulgari faces in the 2017 global watchmaking market? Having taken some important steps in terms of creativity and technology, it is now up to marketing to share and amplify them so as to render them irresistible choices for our customers. I think the idea of being able to compose your own Serpenti is very seductive for a woman, just as I think the idea of being very elegant with a contemporary mechanical watch - yet one born from a brand that has created timepieces for more than a century - is equally appealing to a man of class. All this now exists. It is up to our marketing team to make it known. Speaking of markets, did Bulgari also suffer from the 2016 slowdown in purchases within Asia? Is Europe still a crucial market for the brand? Fortunately, the opposite has occurred. For example, we are the luxury brand that has grown the most in China. As far as Europe is concerned, there are actually two of it. One is the domestic market, in which each consumer buys within their own nation. This Europe was picking back up last year. The other is the Europe of tourists, which suffered in the first part of 2016 after the attacks in Paris, but which picked up in the last quarter of the year. This upswing has been confirmed in the first 3 months of 2017. So a good 2017 is expected. Bulgari has a lasting tradition but looks carefully to the future. This future also means research and development: how important are they for the Bulgari production, both in terms of creative and commercial vision and of investment? They are of great importance, even if we do not set rigid budgets in this field. We think that research and development should be financed per project and not from a coffer into which money is added each year, regardless. I shall return to the example of the Finissimo, for which it took 5 years from the initial idea to the final result, a pathway that has probably led the final cost to be higher than would have been budgeted if it had been financed without a concrete project behind it. But the idea, in this instance, was extraordinary. That is to say, it is difficult to allocate a set budget for research and development, as can rather occur in other sectors such as marketing or communication. A brief but sincere portrait of Jean-Christophe Babin as a business man. A person of great enthusiasm, energy and determination and - I hope - of great clarity in defining where the brand should go. Altogether, like a single team. A brief but sincere portrait of Jean-Christophe Babin as a man. A very simple person, with very strong and fundamental values. I like to be with the family, to go skiing, to the mountains, the lake, the sea, to take it easy. I am a person who lives simply, who loves to have fun with my children, friends, who gives the proper importance to work and life. What characteristics must a person have if they want to work for Bulgari? Ideally, I would like someone to be very curious, open-minded, and who wants to listen, learn and collaborate, who is able to play as part of a team. Someone who is not afraid to take risks and who has understood that, if based on serious foundations, risks should always be rewarded. Someone who feels as if they are a shareholder in Bulgari, not just an employee. Someone who wants to give something to the company, being aware of the fact that the company will give back much more than it receives. Bulgari and young people: a resource, a risk or a gamble? We have much faith in young people. In Valenza, we have opened our new Bulgari Academy where, over 3-4 years, we will train more than 300 artisans, most of them being young people looking for their first job. That would be the most obvious symbol of our investment in the next generations.
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PATEK PHILIPPE CALATRAVA VS. NAUTILUS
COME IL GIORNO E LA NOTTE DUE COLLEZIONI AGLI ANTIPODI E ASSOLUTAMENTE NON INTERCAMBIABILI. MA SE POSSIAMO POSSEDERE UN PATEK, PERCHÉ NON AVERNE DUE? Di Pietro Dotti
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Mettere a confronto due collezioni di una Maison come Patek Philippe potrebbe sembrare a molti un’eresia o, tutt’al più, una perdita di tempo. A che cosa serve, si potrebbe pensare, confrontare perfezione con perfezione? Forse è anche vero, ma a noi piace andare a scavare nei brand e raccontare storie e modelli in modo nuovo. Perché se è vero che tra due fratelli, in fondo in fondo, la mamma ha sempre il suo preferito - anche se li vede perfetti entrambi - lo stesso vale per l’appassionato di una marca. Certo, questa volta parliamo di Patek Philippe, ossia del gotha dell’Alta Orologeria, la Casa che dal 1839 produce grandi capolavori e detta le regole nel mondo delle lancette. La Casa che da alcuni anni a questa parte ha sostituito il “Poinçon de Genève” con il “sigillo Patek Philippe”. Come a sottolineare che il marchio che certifica l’eccellenza della produzione manifatturiera della città di Ginevra non è sufficiente per gli standard Patek Philippe: standard ben oltre l’eccellenza. In poche parole, si tratta dell’orologio nella sua forma più elevata, a tratti inarrivabile per arte meccanica e buon gusto. E se le nostre parole possono sembrare spropositate, è pur vero che Patek è un nome che anche la più agguerrita concorrenza riconosce, senza farsi sentire, come la pietra di paragone con cui misurarsi. C’è da crederle. Anche nella famiglia Patek, le sfide tra collezioni non mancano. Come nel caso di Calatrava contro Nautilus. Divenuta celebre già nell’800 per i suoi orologi complicati da tasca che avevano sedotto le personalità più illustri e facoltose di tutto il mondo, nei primi anni del ‘900 Patek Philippe si concentra anche sull’orologio da polso e nel 1932 crea la linea Calatrava. Calatrava non è un singolo prodotto, ma una gamma di orologi che fanno della semplicità estrema e del rigore delle forme le chiavi del loro successo, che va oltre i decenni. Sono caratteristiche di design universale e comprensibile a tutti, che hanno attraversato il tempo per arrivare fino ai giorni nostri, parlando il linguaggio di sempre. Come traspare in maniera evidente facendo un semplice esperimento: affiancando un modello Calatrava degli Anni ’30 a uno attuale si capisce immediatamente che il tempo non trasforma un oggetto che è nato perfetto. Al massimo introduce piccoli e impercettibili cambiamenti: aggiustamenti di taglia, movimenti con
Il Nautilus Travel Time Chonograph è uno dei segnatempo culto per gli amanti di Patek Philippe: averlo è quasi un obbligo The Nautilus Travel Time Chronograph is one of the cult timepieces for lovers of Patek Philippe: owning one is almost an obligation
tecnologie al passo con i tempi, ma con un ritorno delle forme e delle interpretazioni estetiche che rimangono semplicemente se stesse. La collezione Calatrava, infatti, rappresenta a nostro avviso l’essenza più classica e pura della Maison ginevrina, declinata sempre in casse ultrapreziose (oro giallo, bianco, rosa, platino, brillanti sulla lunetta), quadranti semplici e discreti o con lavorazioni stupefacenti come quelle degli ultimi scheletrati. Ma anche nelle famiglie “per bene” ogni tanto accadono degli eventi destinati, se non a cambiarne le sorti, almeno a portare un po’ di sano movimento in una preziosa e collaudata routine. Per Patek Philippe l’anno cruciale è il 1976, quando, in pieno fermento “rivoluzionario” dell’orologeria, in un delicato periodo di passaggio dalla concezione centenaria e classica del segnatempo a quelle che parevano essere le magnifiche sorti e progressive del settore dietro la spinta del quarzo e del digitale, la Maison crea Nautilus, il segnatempo sportivo con i crismi e gli stilemi propri della Casa ginevrina. È una deflagrazione: un modello moderno come design e come filosofia, realizzato in acciaio (quasi un sacrilegio per Patek a quei tempi), con bracciale integrato, oversize con i suoi 42 mm di diametro, impermeabile a 60 metri. Uno sportivo a tutto tondo, che anticipa quelli che oggi dettano legge nel settore. Una vera rivoluzione per Patek Philippe, anche se va reso onore e merito a Gerald Genta, visionario dell’orologeria mondiale, al quale si deve la nascita (fatta salva la linea sportiva di Rolex basata sulla cassa Oyster) dell’orologeria sportiva moderna: dal suo estro sono infatti nati anche il Royal Oak e l’IWC Ingenieur. Oggi Nautilus è un concetto orologiero consolidato, una collezione che spazia dal solo tempo al cronografo con contatori concentrici di ore e minuti. Nel tempo, anche la collezione Nautilus ha adottato casse in oro. Che sia un ritorno al classico? Beh, del resto ormai Nautilus è di per sé un classico, che rende difficile la scelta agli appassionati della marca quando devono decidere tra lui e Calatrava. Per fortuna, Madre Natura ci ha dotati di due polsi togliendoci, in questo caso, l’incombenza della scelta. Se possiamo avere un Calatrava, perché non toglierci lo sfizio di possedere anche un Nautilus?
Fin dalla sua nascita, nel 1976, il Nautilus si è presentato come un orologio capace di rompere gli schemi. Qui la ref. 5711 con cinturino in alligatore Since its inception in 1976, the Nautilus has presented itself as a watch capable of breaking all moulds. Here is the ref. 5711 with alligator band
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LIKE DAY AND NIGHT Patek Philippe Calatrava vs. Nautilus: two antipodal collections that are absolutely not interchangeable. Yet, if we can own one Patek, why not have two? To many, comparing two collections of a Maison like Patek Philippe may seem like heresy or, at most, a waste of time. What good does it do, one might think, to liken perfection with perfection? Maybe it is even true, but we like to go searching amongst the brands and to recount stories and models in a new way. Because if it is true that, deep down, a mother always has her favourite of two siblings - even if seeing both of them as perfect the same is true for an enthusiast of a specific brand. Of course, this time we are talking about Patek Philippe, being an elite figure in Haute Horlogerie, the house that has produced great masterpieces since 1839 and which dictates the rules in the world of hands and quadrants. It is the house that, some years ago, replaced the “Poinçon de Genève” with the “Patek Philippe seal”. This was as if to underline that the brand certifying excellence in manufacturing production in the city of Geneva is not enough for the Patek Philippe standards, being well beyond excellence. In a nutshell, it is the watch in its most elevated form, its traits being inaccessible in terms of mechanical art and good taste. And if our words may seem disproportionate, it is nonetheless true that Patek is a name recognised even by the fiercest competition, without letting it be overheard, as the touchstone by which to measure one’s self. It is to be believed. Even in the Patek family, competition between the collections is not lacking. This is so in the case of Calatrava versus Nautilus. Already renowned in the 1800s for its intricate pocket-watches that had seduced the most illustrious and wealthy personalities around the world, in the early years of the 1900s, Patek Philippe turned its focus also to the wristwatch and in 1932, created the Calatrava line. Calatrava is not a single product, but a range of watches for which the extreme simplicity and rigour of form forge the keys to their success, which has lasted decades. They are characteristics of universal design and comprehensible to all, having travelled from the past to reach the present day, speaking the same language as always. This evidently transpires by undertaking a simple experiment: by flanking a 1930s Calatrava model with a current one, it is immediately apparent that time does not transform an object that was born perfect. At most, small and subtle changes have been introduced: adjustments in terms of size, movements with technologies in step with the times, yet with a return to the forms and aesthetic interpretations of the watch that remain ever and simply themselves. In our opinion, the Calatrava collection indeed represents the most classical and pure essence of the Maison of Geneva, always tending towards ultra-precious cases (yellow, white and pink gold, platinum, diamantes on the bezel), simple and discreet quadrants or with amazing workmanship like those of the latest castings. Sometimes, determinate events befall even “good” families. Even if not enough to change their fate, they at least bring about a little healthy shakeup to a precious and proven routine. For Patek Philippe, the crucial year was 1976 when, amidst an utter “revolutionary” unrest in watchmaking, in a delicate period of passage from the centenary and classical conception of the timepiece to those that seemed to be the magnificent and progressive fate of the sector coming from the thrust towards quartz and digital, the Maison created Nautilus, the sporty timepiece with the trimmings and style of the Geneva producer. It is a deflagration: a modern model in terms of design and philosophy, made of steel (almost a sacrilege for Patek in those times), with an integrated band, being oversized with its 42-mm diameter, and waterproof to 60 metres. It is an all-round sporty timepiece that anticipates those that dictate the regulations in the field today. This comes as a true revolution for Patek Philippe, although Gerald Genta is to be honoured and given merit for being a veritable visionary in the world of watchmaking, to whom (with the exception of the Rolex sports line based on the Oyster case) is due the birth of modern sporty watchmaking. Indeed, it was his inspiration that also gave rise to the Royal Oak and the IWC Ingenieur. Today, Nautilus is a consolidated concept in watchmaking, a collection that ranges from solotempo to chronograph pieces with concentric hour and minute counters. In time, even the Nautilus collection adopted gold casings. Could this be a return to the classic? Well, the Nautilus is otherwise a classic in itself, which renders it difficult for enthusiasts of the brand to choose when they must decide between it and the Calatrava. Fortunately, Mother Nature has endowed us with two wrists, in this case ridding us of the impending choice. If we can have a Calatrava, why deprive us of the fancy of also owning a Nautilus?
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Il Nautilus ref. 3710/1A è anche detto “The Comet” per il disegno dell’indicatore di riserva di carica che ricorda la coda di una stella cadente. Ma la stella di questo orologio non cadrà mai The Nautilus ref. 3710/1A is also called “The Comet” thanks to the design of the energy reserve indicator that recalls the tail of a falling star. But the star of this watch will never fall
Il Calatrava ref. 5296G-001 è caratterizzato da un design di una linearità che non ha bisogno di commenti. L’oro bianco della cassa ci ricorda che l’understatement è una cosa seria The Calatrava ref. 5296G-001 is characterised by a linearity design that requires no further comment. The white gold of the casing reminds us that understatement is a serious thing
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IN T E RV IE W
ESSERE FAWAZ GRUOSI IL PATRON DI DE GRISOGONO: “DICEVANO CHE NON SAPEVO CREARE OROLOGI, COSÌ HO RISPOSTO CON I FATTI. E HO MESSO TUTTI A TACERE” di Davide Passoni
Dice di lavorare non per diventare ricco, ma solo per passione. Dice di non essere un imprenditore, altrimenti i soldi li avrebbe fatti per davvero. Ma dice anche di non avere mai avuto paura di andare contro corrente, di osare, di essere diverso dagli altri. Fawaz Gruosi è come i diamanti per i quali è divenuto celebre: ha mille sfaccettature. Noi, in questa intervista, proviamo a raccontarvene qualcuna: per tutte le altre, ci vorrebbe un libro intero. Nel mondo dell’Alta Gioielleria e in quello dell’Alta Orologeria, tanto de GRISOGONO quanto lei come persona siete considerati dei punti di riferimento: pensa che sia vero? Non vorrei sembrare pieno di me stesso, ma sì, è vero ed è anche provato. La società ha solo 24 anni e già dopo i primi 8 la marca era conosciuta da moltissime persone, che vedevano come avesse portato un forte cambiamento nell’industria della gioielleria. In che senso? All’epoca era tutto minimalista, si usavano sempre le classiche pietre - rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti tradizionali - tutte ancora attuali, intendiamoci, ma tra minimalismo e soliti colori non mi sentivo più a mio agio, ero prigioniero della monotonia. Decisi che era ora di dire basta. Lasciai le società per cui lavoravo e, con pochi soldi, insieme a due soci, decisi di realizzare qualcosa che fosse totalmente l’opposto di quanto c’era sul mercato: colori, grandi dimensioni, mix di preziosi e semipreziosi, ricerca su materiali innovativi come il diamante nero, gli icy diamonds, oro giallo che feci diventare nero, marrone… E come andò? I primi due anni furono disastrosi per noi, perché la
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gente non capiva: abituata a vedere per anni le stesse cose, non comprendeva quel cambiamento radicale. E, oggi, capisco bene quella diffidenza di allora, ci voleva tempo per metabolizzare. In tutto ciò, dico che non ho mai lavorato per fare soldi e diventare ricco, ma solo per la passione per ciò che ho fatto e faccio. Da quando avevo 18 anni mi sono sempre lasciato portare dalla creatività, che all’epoca pareva pazzia ma ora è una cosa normale. Cerco di uscire dai binari della normalità, cambiando stile ogni tanto ma sempre restando nella dimensione de GRISOGONO. Ho un’attenzione maniacale verso la produzione della manifattura, verso i dettagli, perché l’oggetto deve essere curato, deve sorprendere chi lo vede e chi lo porta. Mi lascio andare a fare qualcosa che commercialmente o finanziariamente pare assurdo. Ma funziona. Chi è il cliente che acquista orologi de GRISOGONO, e che cosa cerca? La nostra clientela è circa al 75-80% donna e 25-20% uomo. Abbiamo clienti che non ci conoscevano e che quando sono venuti da noi, la prima volta e le successive, ci hanno detto di essere stanchi di avere oggetti degli stessi brand che hanno gli altri: venivano da noi per trovare qualcosa che gli altri non hanno. La gente viene da noi per avere un oggetto diverso. Nella sua azienda che cosa è più importante tra: persone, ricerca e sviluppo, fatturato? Sicuramente le persone e ho la fortuna incredibile di lavorare da vent’anni con le stesse. Naturalmente all’inizio eravamo in meno, poi ci siamo allargati e chi viene a lavorare da noi, poi rimane. Questa è una cosa importante, che mi riempie di orgoglio. Quanto ha contato e quanto conta la sua esperienza
Un momento della lavorazione dell’orologio Luna, in cui sono evidenti le contaminazioni tra Alta Gioielleria e Alta Orologeria. Nella pagina a fronte, in alto, il New Retro Tourbillon; in basso l’Otturatore, uno dei primi segnatempo firmati de GRISOGONO A moment in the elaboration of the Luna timepiece, in which the crossover between Haute Joaillerie and Haute Horlogerie is evident. On the opposite page, at the top, the New Retro Tourbillon; below, the Otturatore, one of the first de GRISOGONO brand timepieces
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nella gioielleria durante il processo di creazione di un orologio? All’inizio per niente. Un tempo non amavo gli orologi, mi bastava avere al polso un oggetto dove leggere le ore e basta. Col tempo, però, le cose sono cambiate. Il primo orologio che ho creato era come un televisore, da lì venivano il concetto e l’ispirazione, si chiamava Istrumento N°1. Poi sono passato all’orologio da donna, che è diventato ben presto un gioiello a cui applico la solita passione e il solito modo di lavorare. Lo dimostra anche l’ultimo modello realizzato, il Luna, che è un esempio anche di come lavoro io. Io non disegno orologi e gioielli dalla mattina alla sera, sono influenzato da ciò che vedo; nel caso del Luna ero a Dubai, nel deserto, e guardando un magnifico spicchio di luna ho avuto l’ispirazione per disegnare l’orologio che vedete oggi. E l’orologio maschile? Quello, col tempo, è diventato una sfida. La stampa specializzata scriveva che de GRISOGONO era un fantastico brand di gioielleria ma non un orologiaio. Decisi di rispondere con i fatti a questa accusa e creai l’Occhio, il Meccanico dG, l’Otturatore. Fu una reazione, una sfida, e zittii tutti quanti. Certo, non siamo un brand tradizionale di orologeria, ma de GRISOGONO ha creato pezzi di altissimo livello che gli altri non hanno mai fatto. E così torniamo a quanto detto all’inizio: tutto ciò che ho fatto, anche con gli orologi, l’ho fatto per creare cose diverse da quelle degli altri. Su quali linee di orologi si concentrerà de GRISOGONO da qui ai prossimi anni? Direi che per un po’ andremo avanti così, anche perché siamo impegnati nell’integrazione in de GRISOGONO di una società che si occupa dell’acquisto di pietre grezze e l’operazione ci sta impegnando molto. Il risultato sarà che, con l’arrivo di una maggiore quantità di diamanti, ci allargheremo ad altri possibili clienti. Lei è un vero self made man: nell’avere successo l’ha aiutata di più la passione per il suo lavoro o la creatività e la fantasia? Tutte queste cose. Pensi che molti mi deridono perché non ho un’auto di lusso mia, una barca mia… Sì, sono oggetti che mi piacciono, ma ciò che più dà un senso alla mia vita professionale e familiare è ciò che faccio, il
mio lavoro. Le racconto un aneddoto. Pochi mesi fa, la mia segretaria mi disse: “Si rende conto di quante vacanze ha fatto lei in 24 anni? Due mesi e 11 giorni”. Questo per dire che, per me, il lavoro non è lavoro. Se non facessi ciò che faccio oggi, penso che sarei disperato. Il consiglio che darebbe a un giovane che, oggi, sogna di diventare Fawaz Gruosi. Come disegnatore e creatore di gioielli? Anche come imprenditore. Ma io non sono un imprenditore, altrimenti avrei fatto i soldi (ride, ndr)! Per tornare alla sua domanda, penso che oggi ci siano moltissimi giovani in gamba con un talento mostruoso. Purtroppo ne ho visti diversi che non hanno il coraggio di mettere in pratica le loro idee o che, quando si presentano in certe case, non vengono assunti perché fanno paura per la loro voglia di fare cose nuove. Ed è un peccato. C’è gente molto più capace di me e di tanti altri che sono sul mercato e in un certo senso capisco la diffidenza di un’azienda verso qualcuno troppo innovativo. Io stesso mi sono trovato in quella condizione, quando ho cominciato. Le confesso che un giorno, quando sarò anziano, mi piacerebbe avere una piccola scuola dove trasmettere qualcosa a ragazzi così: non solo il mestiere ma anche il coraggio di provarci, di osare con le loro idee. Ecco l’unico consiglio: non abbiate paura, provateci. Sempre.
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BEING FAWAZ GRUOSI The patron of de GRISOGONO states, “It was said that I did not know how to create watches, so I responded with the products. And I rendered everyone silent” He says he is working not to become rich, but purely for passion. He says he is not an entrepreneur, otherwise he would have made real money. Yet he also says he was never been afraid to go against the grain in order to dare, to be different from the others. Fawaz Gruosi is like the diamonds for which he has become famous: he has a thousand facets. In this interview, we try to discuss some of them, given that we would need an entire book to cover them all. In the world of high-end jewellery and Haute Horologerie, de GRISOGONO as much as you as a person are considered points of reference. Do you think that is the case? I do not want to seem full of myself, but yes, it is true and it has also been put to the test. The company is only 24 years old and after just the first 8 years, the brand was already well known by many people who had seen how it brought about a strong change in the jewellery industry. In what sense? At the time, it was all minimalist. Only classic stones - rubies, sapphires, emeralds, traditional diamonds - were ever used. This is still true, mind you, yet between minimalism and the usual colours, I no longer felt comfortable. I was a prisoner of the monotony. I decided that it was time to say enough is enough. I left the companies for which I had worked and, with little money, I decided to start something - together with two partners - that was totally the opposite of what was on the market: colours, large scales, a mix of precious and semiprecious, research into innovative materials such as black diamond, icy diamonds, yellow gold that had been turned black, brown... And how did it go? The first two years were disastrous for us, because people did not understand. They were accustomed to seeing the same things year after year and did not comprehend this radical change. And, today, I understand that mistrust. It took time to metabolise. In all of this, I admit that I have never worked to make money and become rich, but only for the passion of what I did and what I do. Ever since I was 18 years old, I have always let myself be led by creativity, which seemed crazy at the time but now it is normal. I try to divert from the tracks of normality, changing style every so often but always remaining within the dimensions of de GRISOGONO. I have a maniacal attention towards the production of the manufactory, towards the details, because each object must be curated; must surprise those who see it and who wear it. I let myself go to do something that seems commercially or financially absurd. But it works. Who is the customer that buys de GRISOGONO watches, and what do they seek? Our clientèle is about 75-80% women and 25-20% men. We have customers who were not familiar with us and who, when they came to us for the first and subsequent times, told us they were tired of having objects from the same brands that other people have. They came to us to find something that others do not have. People come to us to acquire an object that is different. In your company, what is most important amongst: people, research and development, and turnover? Certainly the people, and I have had the incredible fortune of working with the same people for twenty years. Of course, at the beginning there were fewer of us, then we increased. Whoever comes to work with us, ends up remaining. This is an important thing that fills me with pride.
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How much did you and do you rely upon your experience in jewellery during the process of creating a watch? At the beginning, not at all. At a certain point, I did not love watches. It was enough for me to have an object on my wrist that told the time. With the passing of time, however, things have changed. The first watch I created was like a television, from which the concept and inspiration was derived. It was called Instrument N°1. Then I turned to woman’s watches, which soon became a jewel to which was applied the usual passion and the customary way of working. This is also evident in the latest model produced, the Luna, which is another example of how I work. I do not design watches and jewellery from morning to night; I am influenced by what I see. In the case of the Luna, I was in Dubai, in the desert, and gazing upon a magnificent sliver of moon, I was inspired to design the watch you see today. And the men’s watch? That, over time, has become a challenge. The specialised press wrote that de GRISOGONO was a fantastic jewellery brand but not a watchmaker. I decided to let the products respond to this accusation and I created the Occhio, the Meccanico dG, and the Otturatore. As a response, a challenge, it silenced everyone. Of course, we are not a traditional watchmaking brand, but de GRISOGONO has created pieces of the highest level that others have never done. And so we go back to what I said at the beginning: everything I did, even with the watches, I did to create items that were different from those of others. On which lines of watches will de GRISOGONO focus on from now through to the next few years? I would say that we will go on like this for a while, also because we are engaged in integrating into de GRISOGONO a company that deals with the purchase of rough stones and the operation is taking up a lot of our time. The result will be that, with the arrival of a greater amount of diamonds, we will extend ourselves to other possible customers. You are a true self-made man. In having success, has your passion for your work or your creativity and imagination helped you more? All these things are true. Consider that many people mock me because I do not have my own luxury car, a boat... Yes, they are objects that I like, but what gives more meaning to my professional and familiar life is what I do, my work. I shall tell you an anecdote. A few months ago, my secretary said to me, “Do you realise how many holidays you have taken in 24 years? Two months and 11 days.” This is to say that, for me, work is not work. If I did not do what I do today, I think I would fall into a desperation. What advice would you give to a young person who, today, dreams of becoming Fawaz Gruosi? As a designer and jewellery maker? Also as an entrepreneur. But I am not an entrepreneur, otherwise I would have made money! (He laughs - Ed.) Returning to your question, I think that today there are a lot of capable young people who have a monstrous talent. Unfortunately, I have seen several that do not have the courage to put their ideas into practice or who, when they present themselves to certain houses, are not hired because they are afraid of their desire to do new things. And that is a shame. There are people who are much more capable than me and many others who are in the market and, in some sense, I understand the mistrust of a company towards someone who is too innovative. I myself was in that condition when I started. I confess that one day, when I am elderly, I would like to have a small school in which to convey something to young people like this: not only the craft but also the courage to try, to dare with their ideas. Here is my only piece of advice: do not be afraid; give it a go. Always.
LIFE
STYLE
I SEGNATEMPO SPECCHIO DEL NUOVO IDEALE MASCHILE BY GALILEUS
MASH UP
IL GENTLEMAN SECONDO CARTIER THE GENTLEMAN ACCORDING TO CARTIER
PROVE AL POLSO
JANVIER E IL CARRERA JANVIER AND THE CARRERA REPORT
IN MARE COME IN PISTA OUT AT SEA LIKE ON THE TRACK
PHOTO SHOOT
MIX&
WATCH
MAS H
U P
IL GENTLEMAN SECONDO CARTIER
DRIVE DE CARTIER FASI LUNARI E ULTRAPIATTO: ALLA RICERCA DEL GENTLEMAN SENZA TEMPO, SECONDO LO STILE UNICO DELLA MAISON di Davide Passoni
Cartier è sinonimo di classe, moda, eleganza. Soprattutto, se si pensa alla declinazione maschile del marchio nel campo dell’orologeria, il brand crea i suoi segnatempo per un uomo indipendente, deciso, elegante in ogni circostanza. Il lato maschile più puro della Maison si sostanzia nel Drive de Cartier, segnatempo nato nel 2016 e che, dopo il modello con ore, minuti e piccoli secondi, quello con secondo fuso orario e la versione dotata di tourbillon volante, viene presentato ora nelle versioni Fasi Lunari e Ultrapiatto. La Maison francese è una delle più attente alle contaminazioni tra lifestyle e lancette e, nel tempo, ha realizzato i propri orologi puntando in maniera netta su un bilanciamento tra soluzioni tecniche, estetica e portabilità, con un occhio alle tendenze di moda alle quali è attento anche l’uomo che sceglie di seguire il brand parigino. Il legame di Cartier con il mondo del lusso e la tendenza a continue innovazioni che non lasciassero però il solco della tradizione, sono le eredità più importanti che la Maison reca in dote al mondo dell’Alta Orologeria, nel quale ha dimora stabile sin dalla fine del XIX secolo. Modelli iconici e storici, dal Santos al Pasha, dal Tank al Vendome, hanno strizzato l’occhio alla meccanica e all’estetica, dettando di volta in volta nuovi canoni per l’uomo e la donna alla moda e diventando insostituibili accessori da declinare nel lifestyle quotidiano. Una nuova tappa in questo percorso di fusione tra orologi, tendenze moda ed eleganza maschile è proprio il Drive de Cartier, che in brevissimo tempo è diventato un punto di riferimento per l’uomo moderno e consapevole di sé che non vuole scendere a compromessi con ciò che indossa al polso. Elegante in ogni circostanza, l’uomo Drive de Cartier è, nella visione della Maison, un esteta che si muove con disinvoltura, sia che indossi uno smoking, sia degli abiti in stile casual chic. Proprio come lui, il suo orologio, il Drive de Cartier, presenta diverse sfaccettature, le ultime delle quali sono appunto l’ultrapiatta e la fasi lunari, entrambe alimentate da movimenti di fine orologeria. Espressione di una stessa mentalità, questi due orologi dai codici molto personali veicolano il gusto per l’autenticità che contraddistingue l’uomo Drive de Cartier, la sua libertà di spirito e la sua fantasia. Non è un caso se, al recente SIHH di Ginevra, Cartier ha presentato i suoi Drive per uomo insieme alla rinnovata collezione Panthère per la donna. La strategia della Maison è chiara: dare un segnale forte per legare il concetto di Alta Orologeria alle tendenze della moda, puntando non tanto sull’attualità quanto su forme e soluzioni destinate a durare e a fare storia, grazie a linee e a soluzioni estetiche senza tempo. Come nel caso delle ultime versioni del Drive de Cartier. Dotato del movimento di Manifattura 1904-LU MC, il Fasi Lunari presenta queste ultime a ore 6. La complicazione riproduce il ciclo della luna, secondo il ritmico alternarsi di luna nuova, primo quarto, luna piena e ultimo quarto. Estremamente precisa, la complicazione è definita “astronomica”, in quanto richiede la sola correzione di un giorno ogni 125 anni di funzionamento. Rispettando i canoni estetici e le caratteristiche identitarie della collezione Drive de Cartier, come il comfort al polso, il profilo della cassa, il vetro bombato e le linee essenziali del quadrante guilloché bianco, il Fasi Lunari in oro rosa o acciaio opta giorno dopo giorno e con naturalezza per una meccanica sofisticata e al passo con i tempi, pur nel solco di una tradizione che non viene snaturata ma, anzi, ravvivata. Non diverso il discorso per il Drive de Cartier Ultrapiatto. Estremamente sottile, studiato per diventare una seconda pelle, perfetto da indossare con uno smoking, questo nuovo modello rappresenta un esempio di sobrietà al servizio dell’eleganza. Due dettami sempre presenti nell’interpretazione del lifestyle offerta dalla Maison. Più sottile
del 40% rispetto alla versione originale e con uno spessore inferiore a 7 mm, questo segnatempo è un esempio quasi unico di design essenziale. Il quadrante satinato effetto soleil, il vetro zaffiro piatto e il cinturino in alligatore sottolineano la ricercatezza di questo modello, esaltando la naturale eleganza della forma coussin della cassa. Sobrio, ultrapiatto e dalle dimensioni ridotte, questa versione del Drive de Cartier inaugura la nuova categoria di segnatempo maschili da sera della collezione. Senza dimenticare che, a una forma contemporanea ma, di fatto, senza tempo, corrisponde anche una sostanza tecnica cui ogni uomo appassionato di grandi orologi non può non guardare. L’Ultrapiatto (disponibile in oro rosa, oppure in oro bianco in edizione limitata di 200 esemplari) è infatti alimentato dal movimento meccanico a carica manuale 430 MC, lo stato dell’arte per questi movimenti in casa Cartier.
Guardare il mondo da un’altra prospettiva, coglierne tutte le sfumature, permettere alla propria dimensione maschile di esprimersi sempre al massimo. Anche questo è il Drive de Cartier Ultrapiatto. Seeing the world from another perspective, capturing all the nuances, allowing one’s masculine dimension to always be expressed to the full. This is also the Drive de Cartier Extra-Flat
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La famiglia Drive de Cartier si compone del Grande Datario secondo fuso orario retrogrado e indicatore giorno/notte, dell’Ultrapiatto, del Classico, del Fasi Luna The Drive de Cartier family is comprised of the Grande Datario retrograde second time zone and day/night indicator, the Ultra-Flat, the Classic, and the Moon Phase
THE GENTLEMAN ACCORDING TO CARTIER Drive de Cartier Moon Phases and Extra-Flat: in search of timeless gentlemen, in line with the unique style of the Maison Cartier is synonymous with class, fashion and elegance. Above all, in thinking about the masculine declination of the brand in the field of watchmaking, the label creates its timepieces for a man who is independent, decisive and elegant in all circumstances. The purest masculine side of the Maison is exalted in the Drive de Cartier, a timepiece born in 2016 and which - following the model with hours, minutes, and small seconds, that with a second time zone and the version equipped with a flying tourbillon - now presents the Moon Phases and Extra-Flat varieties. The French Maison is one of the most attentive to the fusion of lifestyle and watch hands and, over time, has created its own timepieces, seeking a balance between technical solutions, aesthetics and portability, with an eye to fashion trends to which the man who chooses to follow the Parisian brand is also attentive. Cartier’s bond with the world of luxury and the tendency for continuous innovations never leaves tradition behind, but forms the most important legacy that the Maison brings to the world of Haute Horlogerie, in which it has had a permanent place since the end of the 19th century. Iconic and historical models, from the Santos to the Pasha, from the Tank to the Vendome, have exploited the machinations and aesthetics, from time to time dictating new canons for men’s and women’s fashions and becoming irreplaceable accessories to delineate in the day-to-day lifestyle. A new phase in this fusion between watches, fashion trends and men’s elegance is precisely the Drive de Cartier which, in a very short period of time, has become a point of reference for the modern and self-aware man who accepts no compromise when it comes to that worn on his wrist. Elegant in any circumstance, the men’s Drive de Cartier is, in the vision of the Maison, an aesthete that moves with ease, whether wearing a tuxedo or chic and casual clothing. Just like him, his watch - the Drive de Cartier - has several facets, with the latest of which being the Ultra-Thin and Moonphase, both powered by movements of Haute Horlogerie. An expression of the same mentality, these two very personal watches drive the taste for authenticity that characterises the Drive de Cartier man, his freedom of spirit and his imagination. 64 GALILEUS
It is no coincidence that, at the recent SIHH in Geneva, Cartier presented its Drive for men together with the renewed Panthère collection for women. The Maison’s strategy is clear: to give a strong signal to connect the concept of Haute Horlogerie with fashion trends, focusing not so much on newness as much as on forms and solutions designed to last and to make history thanks to the timeless lines and aesthetic solutions. Such is the case with the latest versions of the Drive de Cartier. Equipped with the Manufacture 1904-LU MC movement, the Lunar Phases presents the latter at 6 o’clock. The complication reproduces the lunar cycle, according to the rhythmic alternations of the new moon, first quarter, full moon and third quarter. Extremely precise, the complication is defined as “astronomical”, in that it requires a mere one day correction every 125 years of operation. Respecting the aesthetic canons and distinctive features of the Drive de Cartier collection, such as comfort on the wrist, the contour of the casing, the curving of the glass and no-fuss lines of the white guilloché dial, the Moon Phases in pink gold or steel opt day after day and in complete naturalness for a sophisticated mechanism whilst keeping up with the times, even if on the back of a tradition that is not to be distorted but, rather, enlivened. The discourse for the Drive de Cartier Extra-Flat is no different. Extremely slim, studied to become a second skin and perfect to wear with a tuxedo, this new model represents an example of sobriety at the service of elegance. These two precepts are always present in the interpretation of the lifestyle offered by the Maison. 40% thinner compared to the original version and with a thickness of less than 7 mm, this timepiece is almost a unique example of essential design. The satined soleil effect of the dial, the flat sapphire crystal and alligator strap emphasise the sophistication of this model, enhancing the natural elegance of the pillowed form of the casing. Sober, ultra-slim and compact, this version of Drive de Cartier inaugurates the new category of men’s evening timepieces of the collection. A contemporary yet timeless form, not to be overlooked is that it corresponds to a technical sustenance that any man passionate about watches cannot help but look upon. The Extra-Flat (available in pink gold, or in white gold in a limited edition of 200 pieces) is powered by the manual 430 MC mechanical movement, being state of the art for these Cartier movements.
Il Drive de Cartier Fasi Lunari si accompagna anche con un look casual e disimpegnato. PerchÊ l’eleganza sta nel dettaglio. The Drive de Cartier Moon Phases also comes with a casual and unfussy look. Because elegance is in the detail
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SOGNARE AL MATERIALI PREZIOSI, MOVIMENTI RAFFINATI, CLASSE INFINITA. PER LE DONNE CHE NON SI ACCONTENTANO PIÙ SOLO DELLA FORMA, ECCO CINQUE SEGNATEMPO DI GRANDE SOSTANZA
SAXONIA
PREMIÈRE CAMELIA SKELETON
C’era una volta la donna che, quando comprava un orologio, guardava all’estetica e lasciava che fosse l’uomo ad appassionarsi ai movimenti e alle complicazioni. Oggi, l’amante di Alta Orologeria ha imparato a vedere oltre, ancora con un occhio al bello e al prezioso ma con una maggiore consapevolezza tecnica e una più matura capacità di scelta. E senza smettere di sognare. Come dimostrano questi cinque orologi, selezionati tra alcune proposte viste all’ultimo Baselworld e altri segnatempo che, anche per Lei, hanno un fascino intramontabile. WHAT WOMEN WANT Precious materials, refined movements, infinite class. For women who are no-longer satisfied with mere form, here are five timepieces bearing great substance. When buying a watch, there was a time when women would look only at the aesthetics, leaving it for the men to be passionate about the movements and complications. Today, lovers of Haute Horlogerie have learned to see beyond, still with an eye to the beautiful and precious but with a greater technical awareness and a more mature capacity in their selection. All without ceasing to dream. Having been selected from amongst a number of offerings seen at the latest Baselworld and from amongst other timepieces, these five watches demonstrate a timeless charm even for her.
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MATERIAL White gold CALIBRE Automatic DIAMETER 35 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 16.900
MATERIAL Casing in white gold Bezel in white gold with diamonds Camellia skeleton set with diamonds CALIBRE Manual winding DIAMETER 28,5 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 190.000
IL QUADRANTE IN MADREPERLA È UN INNO ALL’ELEGANZA
COME DICEVA COCO: “LA MODA PASSA, LO STILE RESTA”
FEMMINILE L.U.C XP ESPRIT DE FLEURIER PEONY
CHERRY BLOSSOM GUILLOCHÉ
CLAIR DE ROSE
MATERIAL Casing in pink gold CALIBRE Automatic DIAMETER 35 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 128.050
MATERIAL Casing in steel Pink gold / Yellow gold CALIBRE Automatic DIAMETER 31-33 mm WATER RESISTANCE 50 m PRICE Steel € 2.500 / Gold € 15.800
MATERIAL Casing in steel CALIBRE Automatic DIAMETER 30 mm WATER RESISTANCE 100 m PRICE € 2.100 Steel bracelet € 1.900 leather/textile strap
LA BELLEZZA SI COGLIE DI FIORE IN FIORE
DIMENSIONI GENEROSE, MA GENEROSO ANCHE L’EFFETTO AL POLSO
LO STILE È SOBRIO, MA LA TEMPRA È D’ACCIAIO
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TAG HEUER CARRERA CALIBRE 16 DAY-DATE CHRONOGRAPH BLACK TITANIUM
EMOZIONI DI TITANIO
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PER I SUOI 10 ANNI, TAG HEUER REINTERPRETA UNO DEI GRANDI BEST-SELLER, IL CRONOGRAFO CARRERA CALIBRO 16. JANVIER LO HA PROVATO PER GALILEUS di Stefano Genovesi Ho potuto provare per voi il prestigioso Cronografo Carrera Calibre 16 che, per i suoi 10 anni, si è rinnovato con una versione più leggera, grazie al titanio in total black opaco con dettagli beige e un bellissimo cinturino in pelle invecchiata marrone. Dieci anni e non dimostrarli, verrebbe da dire. Perché questo gran bell’orologio sportivo da 43 mm di diametro, lanciato nel 2007, è tuttora una delle grandi icone di TAG Heuer. E infatti quest’anno, per celebrare il decimo anniversario, il cronografo datomi in prova è stato rivisitato sia introducendo appunto il titanio di Grado 2 micropallinato e trattato PVD nero, sia valorizzandolo con una lunetta in ceramica nera con scala tachimetrica beige. Il titanio trovo conferisca alla cassa un look decisamente moderno. Inoltre l’utilizzo di questo materiale molto leggero, permette anche a chi non ha un polso particolarmente grosso di portare con tranquillità un orologio di 43 mm di diametro. Nei giorni della prova, numerosi dettagli mi hanno richiamato i motivi dei Carrera dei mitici Anni Sessanta: dalla grande apertura del quadrante con la sua sottile lunetta, ai due contatori del cronografo alle ore 6 e 12 con anello applicato, fino alle anse sfaccettate già presenti sulle casse dei primi orologi Carrera. Motivi ben noti e conosciuti anche da alcuni amici e colleghi affezionati agli orologi della Manifattura svizzera (come non ricordare, oltre al Carrera, il Monza, il Monaco o l’Autavia ad esempio?) che ne hanno apprezzato la rivisitazione. Ho indossato l’orologio in svariate situazioni: al lavoro, in palestra, in bici; è stato anche mio compagno di viaggio in Costiera Amalfitana con mia moglie, una coppia di amici e il nostro inseparabile Boston Terrier Blu, che già avete conosciuto sul precedente numero. E devo riconoscere che l’ho sempre trovato comodo, anche dopo svariate ore alla guida – siamo scesi in Costiera in auto – o in giro per gli splendidi paesi che hanno anche fatto da sfondo ad alcune delle foto che trovate a corollario dell’articolo. Anche il mio amico Lorenzo, grande appassionato di orologi, è rimasto molto colpito dal Carre-
ra: chissà che non decida di comprarselo... A proposito: per chi fosse interessato il prezzo consigliato al pubblico è di 4.500 euro. Il movimento è il Calibro 16, cronografo automatico con correzione rapida della data, di 30,4 mm di diametro e 25 rubini, con una frequenza di oscillazione del bilanciere di 28.800 alternanze all’ora (4 Hz). L’orologio ha un’impermeabilità garantita di 100 metri. La chiusura a deployante – che non amo particolarmente come alcuni di voi sanno, anche se onestamente è più sicura della classica fibbia – è stata però più comoda di altre provate precedentemente: ho evitato di stringere troppo il cinturino e così facendo non mi ha mai segnato il polso. Anche la fibbia pieghevole è in titanio Grado 2. Aggiungo che la chiusura dell’orologio è particolarmente intelligente, permettendo di regolare veramente al millimetro il cinturino (cosa che trovo molto utile soprattutto nei primi giorni in cui si indossa un orologio nuovo, per poterlo adattare al meglio al proprio polso). Ho trovato molto particolare la scala dei minuti con numeri arabi applicati black gold con SuperLuminova beige. Come ben visibile e di facile lettura per me è la finestrella Giorno e Data alle ore 3. Anche il contatore dei piccoli secondi alle 9 credo conferisca il giusto equilibrio all’insieme. Unica pecca, forse, la scarsa leggibilità di notte o in condizioni di luce scarsa. Buona la riserva di carica: la Manifattura dichiara 42 ore. Io non l’ho messo per quasi 2 giorni, ma quando l’ho preso per indossarlo era ancora perfettamente in orario. Ho anche provato a lasciarlo sul comodino un giorno intero col cronografo in funzione, e anche in questo caso marciava ancora. Quasi dimenticavo... Il fondello in vetro zaffiro consente di ammirare la bella meccanica del movimento automatico Calibro 16 e la massa decorata Côtes de Genève. Last but not least l’orologio, come accennavo sopra, è completato da un pregevole cinturino in vitello invecchiato che, mi hanno detto dalla Manifattura, con il tempo acquisirà una caratteristica patina: mi toccherà richiederlo in prova per poterlo constatare!
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WED 19 APRIL 10:10 AM Anche dopo svariate ore alla guida, il Carrera mantiene una comodità invidiabile. Del resto, è nato per le corse Even after several hours of driving, the Carrera maintains an enviable comfort level. After all, it was born for racing
FRI 28 APRIL 1:07 PM È l’ora del pisolino per il Boston Terrier Blu. Una pennichella che Janvier cronometra con discrezione It snooze-time for Blu, the Boston Terrier. A nap that Janvier chronicles with discretion
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FRI 21 APRIL 4:10 PM Buona vestibilità sia nel tempo libero, sia durante le ore di lavoro, a testimonianza di un bel bilanciamento dell’orologio A good fit both for leisure time and working hours, a testimony to the good equilibrium of the watch
SAT 6 MAY 10:20 AM Un momento di dolcezza a base di macarons, da gustare sempre con un occhio al quadrante del Carrera A moment of sweetness based on macarons, always with an eye on the Carrera dial
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Il dettaglio del quadrante permette di apprezzare le finiture estetiche che richiamano i motivi di molti Carrera realizzati negli Anni ‘60 Numerous details recall the motifs of the Carrera of the 1960s, from the opening of the dial with its slim bezel, to the two chronograph counters at 6 and 12 o’clock with applied ring
TITANIUM EMOTIONS To celebrate its 10th year, TAG Heuer reinterprets one of the great bestsellers, the Carrera Calibre 16 Chronograph. Janvier tried it for Galileus I was able to test for you the prestigious Carrera Calibre 16 Chronograph that, for its 10th year, has been reissued in a lighter version, thanks to the titanium in total matt black with beige details and a beautiful band in aged brown leather. It has to be said that it does not demonstrate ten years having passed. As such, this beautiful 43 mm diameter sports watch, launched in 2007, is still one of the great TAG Heuer icons. Indeed, to celebrate the 10th anniversary this year, the chronograph given for testing has been revisited both by introducing the Grade 2 bead-blasted titanium and black treated PVD, and by being enhanced with a black ceramic bezel with a beige tachymeter scale. I find that the titanium gives the casing a decisively modern look. In addition, the use of
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this very light material also allows those who do not have a particularly large wrist to wear a 43 mm-diameter watch with confidence. Throughout the days of testing, many details reminded me of the motifs of the Carrera watches of the mythical 1960s: from the large opening of the dial with its thin bezel, to the two counters of the chronograph at 6 and 12 o’clock with an applied ring, through to the faceted lugs already present on the casings of the initial Carrera watches. These motifs were well-noted and known also by some friends and colleagues who are fond of the Swiss manufactory’s watches (who could forget, alongside the Carrera, the Monza, the Monaco or the Autavia for example?) and who appreciated the revisiting. I wore the watch in various situations: at work, in the gym, whilst riding a bike. It was also my travel companion along the Amalfi Coast with my wife, a couple of friends and our inseparable Boston Terrier, Blue, who you will have already admired in the previous issue! I must admit that I always found the watch to be comfortable, even after several hours driving (we travelled along the coast by car) or wandering around the splendid towns that also formed the backdrop of some
of the photographs you will find accompanying the article. Even my friend, Lorenzo, a great watch enthusiast, was very impressed by the Carrera and, who knows, he may even decide to buy one... By the way: for those interested, the recommended price to the public is 4,500 euro. The movement is a Calibre 16, having an automatic chronograph with rapid date correction, a diameter of 30.4 mm (and 25 gemstones), and an oscillation balance frequency of 28,800 alternations per hour (4 Hz). The watch is guaranteed to be waterproof to 100 metres. The folding clasp (which I do not particularly like, as some of you know, even if it is safer than the classic buckle) was in any case more comfortable than others tried previously. I avoided tightening the band too much and in doing so, it never marked my wrist. Even the folding buckle is in Grade 2 titanium. I shall add that the watch closure is particularly clever, allowing for a proper adjustment of the band to the millimetre (which I find very useful, especially in the first days of wearing a new watch, to be able to best adapt it to your wrist). One aspect I found to be quite particular was the minute scale with Arabic
numerals applied in black gold with beige SuperLuminova. I found the day window and date at 3 o’clock to be well visible and easy to read. I think that even the small seconds counter at 9 o’clock gives the right balance overall. The only flaw, perhaps, is the poor legibility at night or in low light conditions. The power reserve is good, with the producer declaring it to be of 42 hours. I did not wear it for almost 2 days, but when I did put it on again, the watch was still perfectly “on time”. I also tried to leave it on the bedside table for a full day with the chronograph in operation, and even in this case, it ticked on. I almost forgot... The sapphire crystal caseback allows you to admire the beautiful mechanics of the automatic Calibre 16 movement and the Côtes de Genève decorated elements. Last but not least, as I mentioned above, the watch is completed by a fine strap in vintaged calfskin leather that the producer informed me will acquire a characteristic patina over time. Now I must just ask to trial the watch until I can ascertain this!
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IN MARE COME IN PISTA IL 2017 È L’ANNO DELL’AMERICA’S CUP, MA LA STAGIONE VELISTICA VIVE DI ALTRE SFIDANTI REGATE, NELLE QUALI LA RICERCA DELLA PERFORMANCE È PARAGONABILE A QUELLA DELLE GARE DI FORMULA 1. ECCO PERCHÉ LA VELA È ANCHE SINONIMO DI OROLOGI TOP 2017 IS THE YEAR OF THE AMERICA’S CUP, BUT THE SAILING SEASON LIVES ON IN OTHER RACING CHALLENGES, IN WHICH THE QUEST FOR PERFORMANCE IS COMPARABLE TO THAT OF FORMULA 1 RACES. THIS IS WHY SAILING IS ALSO SYNONYMOUS WITH TOP WATCHES Di Pietro Dotti
LA 35ESIMA EDIZIONE DELL’AMERICA’S CUP HA PORTATO NEL MONDO DELLA VELA UN LIVELLO DI TECNOLOGIA MAI TOCCATO PRIMA, AL QUALE SI È ADEGUATA PANERAI, OFFICIAL PARTNER DELLA COMPETIZIONE, CON I CINQUE OROLOGI LANCIATI PER L’OCCASIONE. SENZA TRADIRE IL PROPRIO DNA MARINO
Il 2017 è un anno molto importante per la vela, la cui stagione è culminata con la 35esima edizione dell’America’s Cup nelle acque di Bermuda. Con l’impiego di catamarani che sono sempre più delle astronavi prestate alla vela, il più antico trofeo sportivo del mondo è definitivamente approdato (ci si perdoni il gioco di parole…) in una dimensione nella quale la ricerca della performance, che lo ha sempre contraddistinto, è arrivata ormai a livelli da Formula 1. Due settori che hanno molte affinità tra loro. Oracle Team USA, Artemis Racing, Emirates Team New Zealand, Groupama Team France, Land Rover BAR, SoftBank Team Japan, i team che hanno dato vita all’America’s Cup, sono paragonabili alle varie Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren che animano il circus della F1. Allo stesso modo, sia tra le onde sia tra i cordoli, dove ci sono ritmo, sfida e velocità le grandi case orologiere fanno a gara a esserci e ad affiancarsi alle scuderie top. Nel caso della Coppa America, il rapporto tra il trofeo e le Maison orologiere è stato negli ultimi anni piuttosto vivace, con TAG Heuer e Bremont a passarsi il testimone, raccolto per la 35esima edizione da Panerai che ne è diventata Official Partner. Come i brand precedenti, anche Panerai si è affiancata ai defender di Oracle Team USA,
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ma anche ai giapponesi di Softbank Team. Una scelta, quella della Maison fiorentina di proprietà del Gruppo Richemont, le cui motivazioni arrivano da lontano. Da una storia che ha sempre avuto tra le onde il proprio terreno di elezione, anche se è cominciata sotto il livello del mare, con i primi orologi degli Anni ’30 per la Regia Marina Militare Italiana, destinati agli incursori subacquei. Allora si parlava di minuti e secondi che potevano essere il discrimine tra la vita e la morte, tra un’operazione di successo e un fiasco fatale; oggi si parla di decimi di secondo che fanno la differenza tra la gloria sportiva e l’oblio. Molto meglio ora, naturalmente, dove la ricerca sugli orologi va di pari passo, per soluzioni tecniche e impiego di nuovi materiali, con quella sulle barche in regata. Una ricerca che ha consentito a Panerai di lanciare ben cinque orologi dedicati a questa Coppa America: il Luminor Marina orologio ufficiale della 35esima America’s Cup, un Marina e due Luminor 1950 per Oracle Team (tra cui il sofisticato crono flyback) e un Luminor Marina per Softbank Team. Tanta roba, come si suol dire. E anche tanto impegno per sfruttare al massimo il DNA proprio della Manifattura, che regala a Panerai un vantaggio competitivo quando si parla di mare.
OUT AT SEA LIKE ON THE TRACK To the world of sailing, the 35th edition of the America’s Cup has brought a level of technology that has never been reached before, and Panerai - as the Official Partner of the competition - has launched five watches for the occasion. All without betraying it nautical DNA 2017 is a very important year for sailing, with the season culminating in the 35th edition of the America’s Cup in the Bermuda waters. With the use of catamarans that are more and more like spaceships that have lent themselves to sailing, the oldest sporting trophy in the world has finally landed (pardon the pun...) in a dimension in which the pursuit of performance, by which it has always been distinguished, has now reached Formula 1 levels. Indeed, there are many similarities between the two sectors. Oracle Team USA, Artemis Racing, Emirates Team New Zealand, Groupama Team France, Land Rover BAR, SoftBank Team Japan - being the teams that have given life to the America’s Cup - are comparable to the various Ferrari, Mercedes, Red Bull and McLaren teams that animate the F1 circuits. Likewise, be it amongst the waves or on the curves, where there is rhythm, daring and speed, the big watchmakers race to be present and to be affiliated with the top stables. In the case of the America’s Cup, the relationship between the trophy and the watchmaking Maisons has been quite lively in recent years, with TAG Heuer and Bremont passing the baton which, for the 35th edition, has been handed to Panerai in becoming Official Partner. Like previous brands, Panerai has also taken their place alongside the Oracle Team USA defenders, but also by the Japanese Softbank Team. The choice of the Florentine Maison that belongs to the Richemont Group has motivations coming from afar. Throughout its history, its playing fields have always been on the waves, despite it having started below sea level with the first watches in the 1930s made for the Italian Navy’s Regia Marina, designed for its underwater commandos. At that time, talk focused on the minutes and seconds that could be the difference between life and death, between a successful operation and a fatal fiasco. Today, talk has turned to the tenths of a second that make the difference between sports glory and oblivion. Things are much better now, of course, with research on watches going hand in hand with that aboard the racing vessels in terms of technical solutions and the use of new materials. It is a pursuit that has allowed Panerai to launch a good five watches dedicated to this America’s Cup: the Luminor Marina (the official timepiece of the 35th America’s Cup), a Marina and two Luminor 1950 watches for the Oracle Team (including the sophisticated flyback chrono) and a Luminor Marina for the Softbank Team. A lot of gear, as they say. Much effort also goes into best exploiting the DNA of its Manufacture, which gives Panerai a competitive advantage when it comes to the sea.
Panerai Luminor 1950 Regatta Oracle Team Usa 3 Days Chrono Flyback Automatic Titanio – 47 mm, uno dei tre orologi creati per l’equipaggio Usa Luminor 1950 Regatta Oracle Team Usa 3 Days Chrono Flyback Automatic Titanium - 47 mm is one of the 3 watches made by Panerai for the Usa crew
L’America’s Cup è un appuntamento velistico top anche per le Maison orologiere America’s Cup is the top sailing event for watchmaking Maisons as well GALILEUS 77
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TEMPO IN POPPA PER CHI VA IN REGATA O AMA GLI SPORT ACQUATICI IN GENERALE, L’OROLOGIO È UN ACCESSORIO FONDAMENTALE. MEGLIO SE ESCLUSIVO E CON SOLUZIONI TECNICHE E MATERIALI INNOVATIVI
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uando si tratta di gare e di velocità, che ci sia di mezzo una pista o un braccio di mare poco cambia. Specialmente per chi deve rilevare i tempi, quello che conta è avere al polso o in mano un orologio preciso, affidabile e, perché no, anche esclusivo. Il campo della vela e delle regate è da sempre terreno d’elezione per le grandi Maison orologiere, alcune delle quali affondano le proprie radici nella tradizione dei laboratori che realizzavano strumenti per la navigazione. Con il passare del tempo, dalla necessità di calcolare i tempi di percorrenza dei viaggi in mare o le rotte seguendo le stelle si è passati al diletto delle regate; se una volta una traversata era questione di business se non di sopravvivenza, il lato sportivo dell’andare per mare ha progressivamente soppiantato la necessità di farlo. Di pari passo, gli orologi e gli strumenti nautici si sono via via raffinati fino a diventare delle vere “macchine del tempo”. Cronografia, funzione regata, funzione flyback hanno arricchito gli orologi al polso degli skipper e fatto la felicità dei lupi di mare da città, che al giro di boa preferiscono il giro in centro, magari immaginando di essere al timone regatando alla Sydney-Hobart. Per tutti loro, abbiamo raccolto una piccola e per forza parziale selezione di segnatempo dal sapore di sale.
ZENITH CHRONOMASTER EL PRIMERO SPORT LAND ROVER BAR € 8.300 www.zenith-watches.com
Tra gli ultimi nati della Maison stellata, questo segnatempo nasce per celebrare la partnership tra Zenith e il team Land Rover BAR, sfidante britannico per la 35esima America’s Cup, guidato dal pluriolimpionico Sir Ben Ainslie. È in edizione limitata a 250 esemplari animati dal movimento cronografico El Primero, che batte a una frequenza di 36.000 alternanze/ora. La cassa, impermeabile fino a 200 metri, è una classica 45 mm in acciaio con quadrante grigio ardesia con finiture effetto velluto, mentre il cinturino è rivestito in fibra di carbonio, ispirato al materiale dell’imbarcazione del team. Amongst the latest releases from the starred production house, this timepiece was created to celebrate the partnership between Zenith and the Land Rover BAR team, a British challenger in the 35th America’s Cup, led by multiple Olympic medallist, Sir Ben Ainslie. In a limited edition of 250 pieces, it is animated by the El Primero chronograph movement, which beats at a frequency of 36,000 alternations/hour. The case, waterproof up to 200 metres, is a classic 45 mm in steel with slate grey dial and velvet-effect finishes, whilst the band is covered in carbon fibre, inspired by the material of the team’s boat.
TIME ON THE STERN For those who race or love water sports in general, a watch is a fundamental accessory. All the better if it is exclusive and with innovative technical solutions and materials When it comes to racing and speed, little changes if it is on the track or on a stretch of the sea. Especially for those who have to detect the times, what counts is having on the wrist or in hand a precise timepiece, that is reliable and - why not - also exclusive. The field of sailing and regattas has always been the terrain of choice for the great watchmaking houses, some of which have their roots in the tradition of the laboratories that create navigational instruments. Over time, from the necessity of calculating the travel times of sea voyages or the routes following the stars, it has passed to the delight of the races. If once upon a time, a sea crossing was a matter of business, if not of survival, the sporty side of going by sea has gradually supplanted such a need. At the same time, the watches and nautical instruments have been progressively refined to become the real “time machines”. Chronography, regatta function, flyback function - they have enriched the watches on the skipper’s wrist and brought happiness to seadogs in the city, who prefer travelling around a metropolitan rather than a turning point, perhaps whilst imagining being at the helm in the Sydney-Hobart race. For all of them, we have collected a small and partial selection of timepieces with a taste of sea-salt.
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CORUM ADMIRAL LEGEND 42 CHRONOGRAPH
PAUL PICOT PLONGEUR CHRONO
OMEGA SEAMASTER PLANET OCEAN ETNZ “DEEP BLACK” MASTER CHRONOMETER
ROSE GOLD € 10.900 - STEEL € 5.250 www.corum.ch
€ 6.216 www.paulpicot.ch
€ 10.300 www.omegawatches.com
Rivitalizzata dalla mano di Davide Traxler, Corum sta uscendo da un lungo letargo focalizzandosi sui modelli che più rappresentano la propria storia. Uno di questi è l’Admiral, che caratterizza in modo marcato l’animo da regata di Corum. Proposto nella classica cassa dodecagonale in una portabile versione da 42 mm, l’Admiral Legend 42 Chronograph si distingue per la sua caratteristica più nota: gli indici composti dalle bandiere nautiche, carissimi agli amanti delle regate. L’oro rosa e il cinturino in alligatore danno un tocco glam alla sportività marina, ma anche la versione in acciaio è tutta da vivere. In barca.
Paul Picot celebra quest’anno una ricorrenza importante per uno dei suoi orologi più rappresentativi, che porta la Maison svizzera nel mondo degli sport acquatici: i 30 anni del Plongeur. Un segnatempo che, fin dal suo esordio nel 1987, ha fatto della pulizia delle forme e della razionalità delle funzioni i suoi punti di forza. Del resto, si tratta di due caratteristiche molto apprezzate da chi va per mare. Per farsi un regalo di compleanno, però, il Plongeur Chrono presentato a Basilea (c’è anche la versione solo tempo) ha deciso di farsi un regalo ed è arrivato vestito in versione Black PVD/Rose Gold con lunetta in oro rosa 18 ct.
Un altro orologio che nasce da una partnership legata alla 35esima America’s Cup, anche se la collaborazione tra Omega e l’Emirates Team New Zealand data ormai ad alcuni anni fa. Con la cassa in ceramica nera, animato dal calibro Omega Master Chronometer 8906, l’orologio presenta una lunetta in ceramica con scala graduata in LiquidMetal Omega che evidenzia i 15 minuti di countdown pre-gara: i primi 10 minuti e lo START sono in caucciù blu e rosso - i colori della bandiera neozelandese - e gli ultimi 5 minuti in LiquidMetal. Il quadrante in ceramica nero ha gli indici in oro bianco 18 ct ed è completato da un anello GMT con display giorno/notte.
Revitalised at the hands of Davide Traxler, Corum is emerging from a long period of hibernation by focusing on the models that most represent its own history. One of them is the Admiral, which characterises Corum’s racing spirit in a marked way. Proposed in the classic dodecagonal casing in a portable 42 mm version, the Admiral Legend 42 Chronograph stands out for its most notable feature: the indices composed of nautical flags, dear to racing enthusiasts. The rose gold and the alligator band add a touch of glam to the nautical sportsmanship, but also the steel version is to be experienced. On a boat.
This year, Paul Picot celebrates an important anniversary for one of its most representative timepieces, which takes the Swiss Maison to the world of water sports: 30 years of the Plongeur. It is a timepiece that, since its debut in 1987, has turned the cleanliness in its form and rationality of the functions into its strengths. Moreover, it has two characteristics that are greatly appreciated by those at sea. As a birthday present, however, the Plongeur Chrono presented in Basel (with there also being the solotempo version) came in the form of a version coated in Black PVD/Rose Gold with an 18 k rose gold bezel.
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Another watch arising from a partnership connected to the 35th America’s Cup, even if the collaboration between Omega and the Emirates Team New Zealand has now been in place for a number of years. With the casing in black ceramic and animated by the calibre Omega Master Chronometer 8906, the watch features a ceramic bezel with a graduated scale in LiquidMetal Omega that highlights the 15-minute prerace countdown. The first 10 minutes and the START are in blue and red rubber - the colours of the New Zealand flag - and the last 5 minutes are in LiquidMetal. The black ceramic dial has 18 ct white gold markers and is complemented by a GMT ring with day/night display.
ROLEX OYSTER PERPETUAL YACHT-MASTER II € 17.350 www.rolex.com
Chiedete a qualcuno il primo nome di pittore che gli viene in mente: probabilmente dirà Van Gogh o Caravaggio. Il primo orologio da regata? Rolex Yacht-Master o Rolex Yacht-Master. Perché Rolex ha stabilito un canone che è diventato un classico. Quest’anno, a Basilea, ha portato la versione dello Yacht-Master II con nuovo quadrante e nuove lancette innestate su quello che, dal 2007, è l’orologio da skipper per eccellenza. Grazie al conto alla rovescia programmabile con memoria meccanica e sincronizzabile “al volo”, che fornisce il conteggio preciso richiesto nella fase precedente la partenza della regata. La programmazione è attivata e bloccata tramite la lunetta girevole Ring Command, interfaccia innovativa tra lunetta e movimento sviluppata da Rolex. Ask someone to name the first painter who comes to mind and they will probably cite Van Gogh or Caravaggio. The first watch for a regatta? Rolex Yacht-Master or Rolex Yacht-Master. Because Rolex has established a canon that has become a classic. This year in Basel, it has brought along the version of the Yacht-Master II with a new dial and new hands grafted onto that which, since 2007, has been the skipper’s watch par excellence. This is thanks to the programmable countdown with mechanical memory that can be synchronised “on the fly”, providing the precise counting required in the phase prior to the start of the race. The programming is activated and blocked via the Ring Command rotating bezel, an innovative interface between the bezel and the movement developed by Rolex.
La partnership tra Omega ed Emirates Team New Zealand ha portato nuovi segnatempo nelle collezioni della Maison From the partnership between Omega and Emirates Team New Zealand new watches are born for Omega’s collections
IN T E RV IE W
VINTAGE E OROLOGI ISTRUZIONI PER L’USO ASTE, MERCATI PARALLELI, RARITÀ E FURBETTI. NEL MONDO DELLE LANCETTE “DEL TEMPO CHE FU” È BENE MUOVERSI CON CAUTELA E CONOSCERE LA MATERIA. I CONSIGLI DI BENEDETTO MAURO, DI HAUSMANN & CO. di Davide Passoni
Benedetto Mauro è un distinto signore che, grazie al lavoro e alla passione, è diventato uno dei massimi esperti mondiali di orologeria. Co-amministratore di Hausmann & Co. insieme a Francesco Hausmann, da sempre Mauro è anche un profondo conoscitore del mercato del vintage; territorio tanto affascinante quanto delicato, del quale parla a Galileus in questa intervista. Vintage e mercato dell’orologeria: come si sta muovendo, quali le tendenze e quali gli orologi che fanno più parlare? Nel campo del vintage ci sono due nomi che la fanno da padroni, Rolex e Patek Philippe. Al di fuori di questi ci sono tutti gli altri, a partire da Audemars Piguet, che con il Royal Oak ha un certo seguito e una buona offerta di modelli. Diciamo però che per le altre marche bisogna trovare gli oggetti particolari, le chicche, le serie limitate, mentre per Rolex e Patek si riesce a vendere bene qualunque tipo di prodotto. Che prima però va acquistato. Naturalmente. Nel nostro caso, se un cliente che acquista un orologio nuovo vuole darci un suo usato di valore, questo diventa una forma di pagamento che riduce l’importo che dovrà sborsare. Italia e vintage: com’è il mercato di casa nostra? Non sta a me dirlo, perché per noi come Hausmann ci siamo sempre mossi su oggetti particolari come pendole od orologi da tasca con complicazioni, mentre abbiamo avvicinato il modernariato non da molto. Lei personalmente, però, avrà una certa esperienza… Sì, è un mercato che ho seguito dall’inizio. Ricordo anni in cui per l’Italia il Sudamerica era una miniera di orologi speciali, in particolare Rolex ma anche Patek, che arrivavano a prezzi ridicoli rispetto alle cifre su cui si ragiona ora. Diciamo che in quel campo sono stati molti coloro i quali hanno gettato le basi per un business che li ha portati poi a livelli notevoli, grazie anche alle aste.
Francesco Hausmann
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Benedetto Mauro
Un consiglio a chi si avvicina a questo mondo: quali sono i canali migliori per approcciarlo? Per vendere, se si ha un prodotto particolare, raro e richiesto, il canale principale può essere quello delle aste, perché porta l’oggetto a contatto con collezionisti di tutto il mondo; basta che tra loro ce ne siano pochi che lo vogliono a tutti i costi per far salire il prezzo in maniera considerevole.
Succede? Sì. In passato ci sono stati casi di quotazioni altissime per oggetti che, in partenza, non erano considerati così eccezionali. Se invece si tratta di prodotti più normali, la cosa migliore è trovare un negozio serio che tratti il vintage. Che poi chi vende preferisca acquistare un nuovo, integrando o ricevendo la differenza, o che preferisca essere pagato in contanti, poco cambia. Il mondo del vintage è anche un mondo di furbetti? È un mercato nel quale esistono numeri che identificano le casse e i meccanismi e, di conseguenza, il loro abbinamento, almeno per quanto riguarda alcune case che hanno mantenuto questo tipo di controllo e lo rendono disponibile. In questi casi, è difficile fare i furbi. Dove non esiste la possibilità di questi controlli incrociati, si offre il fianco a operazioni poco chiare, non insolite. Sempre meglio che chi vuole comprare cerchi un negozio con una certa reputazione. Lo stesso se vuole vendere: questo tipo di negozio non prenderà in carico un oggetto le cui origini sono sconosciute. E con l’incauto acquisto, come la mettiamo? È un problema, nel caso di un oggetto rubato. Può succedere. A me in 40 anni di carriera sarà capitato un paio di volte il caso di orologi sequestrati in negozio perché lasciati per una riparazione e poi risultati essere oggetto di furto, cosa ignorata dalla persona che li indossava. È il motivo per cui noi commercianti che ci occupiamo di questi oggetti abbiamo un registro particolare bollato dalla Questura locale e dobbiamo fare una serie di controlli per essere sicuri che si tratti di orologi legittimi, per quanto possibile. Ciò che cerchiamo di fare sempre è trattare orologi che abbiano ancora la garanzia originale, perché è piuttosto improbabile che siano stati oggetto di furto.
Quali sono i suoi gusti sul vintage? Sono un fortunato possessore di un Nautilus del 1977 in acciaio, il primo Jumbo prodotto. L’ho dovuto anche difendere con le unghie e con i denti da un tentativo di scippo, con conseguente colluttazione sul marciapiede. Come è andata? Sono tornato a casa pesto e sanguinante ma con l’orologio ancora al polso. Una soddisfazione, anche se oggi, ripensandoci, ho corso dei rischi che forse avrei dovuto evitare. E da un punto di vista commerciale, quali le preferenze? Direi Rolex. Patek è un prodotto di più alto livello, più interessante, ma non ha lo stesso tipo di velocità di turnover dei Rolex. Per un Patek, anche se a ottimo prezzo, non è detto che si trovi subito l’acquirente. Per questa marca, i pezzi più interessanti sono quelli in acciaio, anche se in passato mi è capitato di trattare un Nautilus in platino, meraviglioso. Tra i Rolex, invece, la fanno da padroni i Daytona a carica manuale, quelli usciti di produzione a fine Anni ‘80.
Rolex Cosmograph Daytona con quadrante Paul Newman, uno dei pezzi più ricercati dagli amanti del vintage e della marca. Nella pagina a fronte, il “Supercomplication” di Patek Philippe per Henry Graves del 1933 Cosmograph Daytona with Paul Newman dial, one of the most valued watches by vintage and Rolex’s lovers. On the facing page, the “Supercomplication” for Henry Graves by Patek Philippe, 1933
Rarità? Più che rarità direi pezzi divertenti, come gli orologi con i quadranti dai colori insoliti, che hanno virato a causa dell’esposizione ai raggi UVA, al calore, all’umidità, assumendo toni diversi dall’originale, uniformi e a volte anche più piacevoli. Pezzi per cui i collezionisti impazziscono: sono un po’ come il Gronchi Rosa dei francobolli, qualcosa di “sbagliato” che rende raro il pezzo.
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Un particolare dei pulsanti e della ghiera del Rolex Cosmograph Daytona del 1965 A close view of pushers and bezel of the 1965 Rolex Cosmograph Daytona
Una delle referenze di Patek Philippe più ricercate dai collezionisti è la 1506 One of the most valued Patek Philippe’s reference is the 1506
VINTAGE AND WATCHES: INSTRUCTIONS FOR USE Auctions, parallel markets, rarities and hustlers. In the world of hands “from times past”, it is good to move with caution and to be familiar with the subject matter. This is the advice of Benedetto Mauro, of Hausmann & Co. Benedetto Mauro is a distinguished gentleman who, thanks to his work and passion, has become one of the world’s leading experts in watchmaking. Co-director of Hausmann & Co. together with Francesco Hausmann, Mauro has also always been a profound connoisseur of the vintage market, a territory as fascinating as it is delicate, about which he speaks with Galileus in this interview. Vintage and the watchmaking market: how is it moving, what are the trends and what watches do you most talk about? In the field of vintage, two names are the masters: Rolex and Patek Philippe. After these two, come all the others, starting with Audemars Piguet which, with its Royal Oak, has a certain following and a good offering of models. Yet, let us say that for the other brands, it is necessary to find particular items, the gems, the limited series, whilst for Rolex and Patek you can sell any kind of product well. Yet, it must be purchased first. Of course. In our case, if a customer purchasing a new watch wants to trade in one of their valuable used items, this becomes a form of payment that reduces the amount they will have to shell out. Italy and vintage: how is the market in our home? It is not up to me to say, because for those of us like Hausmann, we have always focused on particular objects such as pendulums or pocket-watches with complications, whilst we have only recently approached modernism. Personally, however, you will have some experience in this... Yes, it is a market that I have been following from the outset. For Italy, I recall the years in which South America was a goldmine of special watches, particularly for Rolex but also Patek, which reached ridiculous prices compared to the figures that are reasonable now. Let us say that in this field, there were many who laid the foundations for a business that led them to considerable levels, thanks also to the auctions. Some advice for those approaching this world: what are the best channels to embark upon? In order to sell, if you have a particular product, one that is rare and sought-after, the main channel can be via auction, because it brings the object into contact with collectors from all over the world. It only needs there to be a few who want it at any cost, in order to raise the price in a considerable way. That happens? Yes. In the past, there have been cases of the highest quotes for objects that were not considered to be so exceptional at the outset. If dealing with more regular products, the best thing is to find a serious shop that handles vintage
items. Then little changes if those selling prefer to buy a new item, integrating or receiving the difference, or prefer to be paid in cash. Is the world of vintage also a world of scoundrels? It is a market in which the casings and mechanisms are identified by numbers and, consequently, their combination - at least with regard to certain manufacturing houses that have retained this type of control and render it available. In these cases, it is hard to be too crafty. Where there is no possibility of such cross-checking, it does lend itself to murky, unusual operations. It is always best for those wanting to buy to seek out a shop with a certain reputation. The same applies for those wanting to sell: certain types of shop will not take on an object whose origins are unknown. And with a careless purchase, how can it be handled? It is a problem, in the case of a stolen object. It can happen. For me, after 40 years in operation, it has happened a few times that a watch has been seized from within the store after being left for repairs then proving to be a stolen item, unbeknownst to the person wearing it. This is why us dealers that are dedicated to such objects have a particular register marked by the local police headquarters and we have to undergo a number of checks to ensure we are dealing with legitimate watches as much as possible. What we try to do is always handle watches that are still under original warranty, because it is rather unlikely that they have been stolen. What are your tastes regarding vintage? I am the lucky owner of a 1977 steel Nautilus, the first Jumbo produced. I also had to defend myself with tooth and nail from an attempted snatching, resulting in a scuffle on the footpath. How did that turn out? I came home battered and bloody but with the watch still on my wrist. It was greatly satisfying, even if when I think about it today, I ran risks that perhaps I should have avoided. And from a commercial point of view, what are the preferences? I would say Rolex. Patek is a product of the highest level, and more interesting, but does not have the same type of turnover speed as Rolex. With a Patek, even if offered at a great price, it is not said that you will immediately find a buyer. For this brand, the most interesting pieces are those in steel, even if in the past I happened to handle a Nautilus in platinum, which was wonderful. Amongst the Rolex watches, rather, the masters are the hand-wound Daytonas, being those that were released from production at the end of the 1980s. Rarities? More than rarities, I would say fun pieces, such as watches with dials in unusual colours, which have varied due to exposure to UVA rays, to heat, to humidity, taking on different tones from the original, the uniform, and which are sometimes even more pleasing. Pieces for which collectors go crazy: they are a bit like the Gronchi Rosa of stamps, something “wrong” that makes the piece rare. GALILEUS 85
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NEI SECOLI DEI SECOLI IL CALENDARIO PERPETUO, COMPLICAZIONE PER POCHI ELETTI E MOLTI ESTIMATORI Racchiudere l’eternità in pochi centimetri di diametro e ancor meno di spessore è una sfida che non tutti sono in grado di raccogliere. Il calendario perpetuo è infatti una delle complicazioni più amate dagli appassionati di Alta Orologeria, proprio perché implica una conoscenza della tecnica orologiera e una padronanza di materiali e soluzioni non comuni. Agli ultimi SIHH e Baselworld molti quotati brand hanno presentato la propria interpretazione del calendario perpetuo e selezionarne alcune non è stato facile. Del resto, l’eternità è prerogativa di pochi… FOREVER AND EVER The perpetual calendar, a complication for few elites and many admirers Encasing eternity within a few centimetres in diameter and even less in thickness is a challenge that not everyone is able to face. The perpetual calendar is, in fact, one of the most popular complications amongst Haute Horlogerie enthusiasts, given that it requires a knowledge of watchmaking techniques and a mastery of uncommon materials and solutions. At the latest SIHH and Baselworld, many noted brands presented their interpretation of the perpetual calendar. Selecting just a few has not been easy. Moreover, eternity is the prerogative of a few...
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AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK PERPETUAL CALENDAR MATERIAL Casing in black ceramic CALIBRE Automatic DIAMETER 41 mm WATER RESISTANCE 50 m PRICE € 94.100 UNISCE UNA COMPLICAZIONE CLASSICA A UN LOOK SPORTIVO
GLASHÜTTE ORIGINAL SENATOR EXCELLENCE PERPETUAL CALENDAR MATERIAL Casing in platinum / pink gold CALIBRE Automatic DIAMETER 42 mm WATER RESISTANCE 50 m PRICE € 20.300 steel casing / € 33.200 pink gold casing CERTI CAPOLAVORI NON NASCONO SOLO IN SVIZZERA
PATEK PHILIPPE PERPETUAL CALENDAR REF. 5320G MATERIAL Casing in white gold CALIBRE Automatic DIAMETER 40 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 76.355 SEMPLIFICARE UNA COMPLICAZIONE NON È SOLO UN GIOCO DI PAROLE
SLIM D’HERMÈS QUANTIÈME PERPÉTUEL PLATINE MATERIAL Casing in platinum CALIBRE Automatic DIAMETER 39,5 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 33.500 ANCHE NELL’ETERNITÀ CI VUOLE ELEGANZA
VACHERON CONSTANTIN TRADITIONNELLE CRONOGRAFO CALENDARIO PERPETUO MATERIAL Casing in pink gold CALIBRE Automatic DIAMETER 43 mm WATER RESISTANCE 30 m PRICE € 125.000 È PURA TRADIZIONE, DA INDOSSARE E TRAMANDARE
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MIX&WATCH Addio mix&match. Ecco sette orologi dall’anima diversa, per sette abbinamenti sorprendenti Farewell mix & match. Here are seven watches with a different soul, for seven surprising combinations
PHOTO MARCO PALUMBO FASHION EDITOR ROBERTO CIAPANI
SULLA PELLE Hublot Big Bang Sang Bleu Ispirato da uno dei più famosi tatuatori del mondo, è pura energia da polso ON THE SKIN Inspired by one of the most famous tattoo artists in the world, it is pure energy on the wrist Jacket POLO RALPH LAUREN Shirt DOCKERS Glasses DOCKERS
VIAGGIATORE CONTEMPORANEO Parmigiani Fleurier Tonda Hemisphères Elegante e disinvolto, non dimentica un che di aristocratico CONTEMPORARY TRAVELLER Elegant and casual, without forgetting that it is an aristocrat Raincoat TATRAS Polo and trousers ZETA ZEGNA Glasses TOD’S Shoes CAPPELLINI
UP WHERE WE BELONG Bell & Ross BR03-94 Rafale Nato dall’aeronautica, destinato a chi ama vivere al massimo Born from aeronautics, it is destined for those who love to live life to the fullest Jacket COLMAR
SCOLPITO NEL TEMPO Porsche Design Monobloc Actuator Le sue forme decise lo rendono ideale per chi non ama compromessi SCULPTED IN TIME Its decisive forms renders it ideal for those who do not like compromises Total look MICHAEL KORS
CROMATICAMENTE TUO Rado True Thinline Color Essenziale nelle forme, unico nella sostanza. Con la gioia del colore
CHROMATICLY YOURS Simple in form, unique in substance. With the joy of colour Jacket EDEN PARK Shirt and trousers BALLANTYNE
DIROMPENTE Sevenfriday S3/01 Per chi ama farsi notare e non conosce la parola understatement DISRUPTIVE For those who like to be noticed and do not know what ‘understated’ means. Total look ZETA ZEGNA
NATO PER L’AVVENTURA Hamilton Khaki Field Auto Un’icona di casa Hamilton, con un mood corsaro e trasversale BORN FOR ADVENTURE An icon from the house of Hamilton, with a corsair and transversal mood Total look CORNELIANI
PHOTO MARCO PALUMBO ASSISTAN PHOTOGRAPHER MATTEO PALUMBO FASHION EDITOR ROBERTO CIAPANI STYLIST FEDERICO TORETTI GROOMER FABRIZIO FALZONE MODEL STEFANO ZATTI Fashion Model’s Management
Thanks for the kind support: Corvo & C. - Passaparola RP Hublot - Grazia Lotti RP Parmigiani Fleurier Swatch Group Italia
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IN BOUTIQUE COME A CASA ENTRARE DA HAUSMANN & CO. È UN’ESPERIENZA COINVOLGENTE. MERITO DI UNA STORIA BICENTENARIA E DI UN’ATTENZIONE AL CLIENTE UNICA
Se dici orologi a Roma, dici prima di tutto Hausmann & Co. Nelle tre boutique della Capitale (Via dei Condotti, Via del Corso, Via del Babuino) si respira un’atmosfera che ha oltre due secoli di storia. Una storia nata grazie all’intraprendenza di Giovanni Romano Ricci, che nel 1794 aprì la sua bottega di orologeria nel cuore della Roma papalina, a Palazzo Piombino. Una storia che, di passaggio in passaggio e di generazione in generazione, è arrivata ai giorni nostri sotto la guida sapiente di Francesco Hausmann e Benedetto Mauro. Hausmann accoglie i propri clienti in ambienti caldi, familiari, nei quali è possibile non solo acquistare gli orologi dei brand più prestigiosi, ma anche rilassarsi e fare quattro chiacchiere con i proprietari, sentendosi come a casa propria. Una esperienza di acquisto che va oltre i canoni soliti, anche dello shopping alto di gamma, mettendo davvero al centro il cliente e le sue esigenze. AT HOME IN A BOUTIQUE Entering Hausmann is an engaging experience. This is due to a bicentennial history and the unique attention paid to the clientele If you mention watches in Rome, you mention Hausmann & Co. above all. In the three boutiques of the capital (Via dei Condotti, Via del Corso, Via del Babuino), you can take in an atmosphere that has over two centuries of history. It is a story born thanks to the enterprise of Giovanni Romano Ricci, who opened his watchmaking store in 1794 in Palazzo Piombino, in the heart of Papal Rome. It is a story that, step by step and generation after generation, has reached the present day under the astute guidance of Francesco Hausmann and Benedetto Mauro. Hausmann welcomes its customers into warm, family environments in which it is possible not only to purchase watches from the most prestigious brands, but also to relax and have a chat with the owners, all whilst feeling right at home. It is an experience in purchasing that goes beyond the usual canons, including in high-end shopping, truly putting the customer and their needs at the centre of attention.
HIGHLIGHTS Ospita le marche più prestigiose It houses the most prestigious brands
A REASON TO GO Perché è un pezzo di storia Because it is a piece of history
STORE PILLS Layout esclusivi per tre vie esclusive di Roma Exclusive layouts on three exclusive Roman street
HAUSMANN & CO. Via del Corso, 406 (+39) 066871501 (+39) 066893194 corso@hausmann-co.com Via dei Condotti, 28 (+39) 066791558 (+39) 066780092 condotti@hausmann-co.com Via del Babuino, 63 (+39) 0632110100 (+39) 063243394 babuino@hausmann-co.com hausmann-co.com
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DOLCE VITA E OROLOGI FORSE NON TUTTI SANNO CHE BEDETTI, IN PIAZZA SAN SILVESTRO, È STATO ANCHE UN SET PER VITTORIO GASSMAN Ci sono negozi che hanno storie da raccontare che in pochi conoscono. Uno di questi è la storica orologeria e gioielleria Bedetti. Chi oggi varca la soglia della boutique di Piazza S. Silvestro trova un assortimento di marchi di altissima qualità e due fiori all’occhiello nel panorama orologiero e commerciale della città: il laboratorio d’orologeria, uno dei più noti e qualificati in Italia, e quello gemmologico, diretto da Massimo Bedetti, gemmologo diplomato al GIA di Los Angeles e fondatore dell’Istituto Gemmologico Italiano, nonché guida dell’azienda insieme ai figli Marcello e Stefano. Quello che, forse, in pochi conoscono è il fatto che la stessa soglia fu varcata nel 1959 anche da Dino Risi, Vittorio Gassman e Peppino De Filippo per girare una scena del film Il mattatore. La tradizione ultracentenaria della boutique è fatta, oltre che da passione e competenza, anche da momenti come questi, che sostanziano la romanità di Bedetti. WATCHES AND LA DOLCE VITA Maybe not everyone knows that Bedetti, in Piazza San Silvestro, was also a set for Vittorio Gassman There are shops with stories to tell of which only a few are aware. One of these is the historical watchmaking and jewellery store, Bedetti. Today, those who cross the threshold of the boutique in Piazza San Silvestro find an array of top-quality brands together with two treasures in the city’s horological and commercial landscape: the watchmaking workshop, being one of the most well-known and qualified in Italy, and the gemological laboratory directed by Massimo Bedetti, a gemologist who graduated from the GIA of Los Angeles and founder of the Istituto Gemmologico Italiano (Italian Gemological Institute), as well being the company’s director together with his sons, Marcello and Stefano. That which perhaps only a few know is that in 1959, the same threshold was also crossed by Dino Risi, Vittorio Gassman and Peppino De Filippo when shooting a scene for the film, Love and Larceny. The tradition of the boutique that extends over a century is comprised, together with passion and competence, also by moments like these, that determine the Roman spirit of Bedetti.
HIGHLIGHTS Un assortimento costruito decennio dopo decennio An assortment built up decade after decade
A REASON TO GO Perché è tradizione nel cuore di Roma Because it is tradition in the heart of Rome
STORE PILLS Alcune delle vetrine più belle della città Some of the city’s most beautiful window displays
BEDETTI Piazza S. Silvestro, 9/12 (+39) 066797941 info@bedetti.it bedetti.it GALILEUS 101
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DI PADRE IN FIGLIO LA GIOIELLERIA MENICHINI È APERTA ALL’APPASSIONATO STRANIERO, MA HA NEL CLIENTE STORICO LA SUA GRANDE RICCHEZZA
La gioielleria Menichini occupa una delle posizioni più invidiate al mondo. In Piazza di Spagna, a due passi dalla scalinata di Trinità dei Monti, questa realtà romana dell’oreficeria ha una storia di famiglia, come spesso accade in questo campo, che è la sua vera forza. Fondata a metà ‘800 dal trisnonno di Riccardo Menichini, uno degli attuali gestori, all’inizio era un semplice laboratorio orafo. Con il tempo, si è aperta ai grandi brand dell’orologeria e oggi, nella boutique del centro di Roma, l’appassionato può trovare un gran numero di marchi di prestigio dell’Alta Orologeria ricercati, come conferma il signor Riccardo, da una clientela variegata e internazionale, dove però spicca una fetta speciale e tradizionale di appassionati: i figli e i nipoti di clienti storici che vedono in Menichini un punto di riferimento di famiglia per i propri acquisti di orologi. Un patrimonio da non disperdere, così come quello della boutique. FROM FATHER TO SON Albeit open to foreign enthusiasts, the Menichini jewellery store finds its great worth in its historic clientele The Menichini jewellery store occupies one of the most envious locations in the world. In Piazza di Spagna, just a stone’s throw from the Spanish Steps, this Roman goldsmithing establishment has a family-based history, as is often the case in this field, which is its true strong point. Founded in the mid-1800s by the great-great-grandfather of Riccardo Menichini, one of the current managers, it was initially a simple goldsmithing workshop. Over time, it opened up to the great watchmaking brands and today, in the central Roman boutique, enthusiasts can find a large number of prestigious Haute Horlogerie labels that are, as Mr. Riccardo confirms, sought after by a varied and international clientele. Yet one special and traditional segment of aficionados stands out: the children and grandchildren of historic customers who see in Menichini a familial point of reference for their own timepiece purchases. This heritage is not to be taken for granted, nor is the boutique itself.
HIGHLIGHTS Brand selezionati con cura Carefully selected brands
A REASON TO GO Per gli orologi e per la posizione For the watches and for the position
STORE PILLS Ambiente essenziale ma prestigioso A simple but prestigious environment
MENICHINI Piazza di Spagna, 1 (+39) 066791403 info@menichinigioiellieri.com menichinigioiellieri.com
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CUORE NAPOLETANO SPIRITO ROMANO LA PASSIONE TUTTA PARTENOPEA DI TRUCCHI PER IL BELLO E IL BEN FATTO TROVA A ROMA UNA SORPRENDENTE DECLINAZIONE TEATRALE Salde e profondi radici napoletane, ma una presenza nella Capitale che ne fa da anni un punto di riferimento per gli appassionati degli orologi di pregio, la boutique Trucchi è situata nella centralissima e celebre via Veneto ed è suddivisa in due parti dall’architettura del palazzo. La prima area è dedicata a una “galleria”, le cui le cornici e i cui tendaggi importanti realizzati con tessuti di pregio racchiudono pietre preziose e quadranti. Nell’area più interna e più raccolta, con un gioco tra luci d’ambiente soffuse in contrasto con quelle brillanti delle vetrine, ci si trova in un’ambientazione teatrale che esalta gli oggetti esposti. L’illuminazione delle vetrine sfrutta le più moderne tecnologie a led, che esaltano i colori delle pietre e proteggono gli elementi delle meccaniche orologiere da sovraesposizioni di calore. NEAPOLITAN AT HEART, ROMAN IN SPIRIT Trucchi’s entirely Neapolitan passion for beauty and the well-crafted finds its surprising theatrical declination in Rome With its well-established and profound Neapolitan roots, its presence in the capital has long rendered Trucchi a point of reference for lovers of precious watches. The boutique is situated in the utterly central and famous Via Veneto, with the building’s architecture dividing the space into two parts. The first area is dedicated to a “gallery”, in which gemstones and quadrants are encased by frames and important drapery in precious fabrics. In the innermost and more concentrated area, a play of soft ambient lights contrasts with the brilliant illumination of the showcases, creating a theatrical setting that exalts the displays. The lighting of the showcases exploits the most modern LED technologies, which enhance the colours of the stones and protect the mechanical watchmaking components from overexposure to heat.
HIGHLIGHTS Esperienza e cordialità sono di casa Experience and friendliness are right at home
A REASON TO GO Guardare le vetrine e immaginare Fellini To gaze upon the showcases and imagine Fellini
STORE PILLS Un negozio come un teatro: ma non è solo scena A shop that is like a theatre, but which is more than just scenery
TRUCCHI Via V. Veneto, 177/179 (+39) 0642012852 roma@trucchiorologeria.it trucchiorologeria.it GALILEUS 103
A GE NDA
FIERE
ASTE
20-23 giugno – Ginevra (Svizzera) EPHJ-EPMT-SMT La più importante fiera internazionale professionale del mondo dell’alta precisione, del quale il mercato orologiero rappresenta una fetta importante di fatturato. Un appuntamento B2B da non perdere per gli operatori tecnici del settore.
21 giugno - Londra, New Bond Street BONHAMS Fine Watches and Wristwatches Non solo auto storiche ma anche grandi orologi nel portafoglio di Bonhams. Not only historic cars but also great watches in the Bonhams portfolio. www.bonhams.com
The most important international professional fair in the world of high precision, for which the watchmaking market represents an important slice of turnover. A B2B date not to be missed for the technical operators in the sector. www.ephj.ch
22-25 giugno - Shenzen (Cina) CWCF WATCH & CLOCK FAIR CHINA La CWCF Watch & Clock Fair China di Shenzhen è una delle più grandi fiere dell’orologeria dell’Asia, ideale per quanti cercano una porta d’ingresso per sviluppare il proprio business in Cina. The CWCF Watch & Clock Fair China in Shenzhen is one of the largest watchmaking fairs in Asia, ideal for those seeking a way in to develop their business in China. www.szwatchfair.com 8 luglio - Hong Kong ANTIQUORUM Important Modern & Vintage Timepieces Orologi moderni e vintage infiammano l’estate delle aste in Estremo Oriente. Modern and vintage watches light up the summer of auctions in the Far East. www.antiquorum.com 13 - 27 luglio - Online (Sale 15360) CHRISTIE’S Christie’s Watches Online Appuntamento online con alcuni dei pezzi più pregiati della selezione di Christie’s. 2-9 settembre - Lipsia (Germania) MIDORA Fiera per i professionisti del settore dell’orologeria e del gioiello. Il focus di Midora sarà sui buyer più giovani, ai quali saranno proposte le novità di settore ma anche i trend tradizionali, che in Europa costituiscono ancora una fetta importante dei consumi. A fair for professionals in the watchmaking and jewellery sector. The focus of MIDOA will be on younger buyers, to whom innovations in the sector will be proposed along with the traditional trends, which still constitute an important slice of consumption in Europe. www.midora.de 5-9 settembre - Hong Kong HONG KONG WATCH & CLOCK FAIR Espositori da tutto il mondo si danno appuntamento a Hong Kong per uno dei momenti più importanti per l’orologeria mondiale in Estremo Oriente. Evento clou per gli operatori sarà l’Asian Watch Conference, che si svolgerà durante la fiera. Exhibitors from all over the world meet in Hong Kong for one of the most important moments in global watchmaking in the Far East. A highlight event for traders will be the Asian Watch Conference that will take place during the fair. www.hktdc.com
An online appointment with some of the most prestigious timepieces in the Christie’s selection. www.christies.com 25 luglio, h 11:00 am - Online FELLOWS & SONS The Watch Sale A caccia di pezzi rari con quotazioni più che abbordabili in questo appuntamento firmato Fellows & Sons. This appointment of Fellows & Sons is for those on the hunt for rare pieces with more than affordable prices. www.fellows.co.uk 12 settembre - Londra, Knightsbridge BONHAMS Watches and Wristwatches Dopo aver aperto a giugno la stagione, ancora a Bonhams l’onore di chiudere con altri orologi, in attesa dell’autunno. After opening the season in June, Bonhams once again has the honour of closing with other watches, in anticipation of autumn. www.bonhams.com
MOSTRE 25-27 agosto - Furtwangen (Germania) ANTIK-UHRENBÖRSE FURTWANGEN Appuntamento annuale per la più estesa mostra mercato di orologi antichi d’Europa. Circa 140 espositori, non solo per orologi da tasca e da polso, ma anche per pendole, orologi a cucù e persino per orologi da campanile. An annual event representing the most extensive exhibition in the antique watches market in Europe. Taking part are around 140 exhibitors, not only of pocket- and wristwatches, but also of pendulums, cuckoo clocks and even bell-tower clocks. www.antik-uhrenboerse.eu
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GALILEUS DOVE TROVO LA MIA COPIA OLTRE AD UNA PRESENZA MIRATA IN EDICOLA, GALILEUS ESTENDE IL PROPRIO PROFILO DISTRIBUTIVO A REALTÀ ESCLUSIVE DELL’HOTELLERIE E DELL’HOSPITALITY Aspria Harbour Club di Milano e Heaven Villa Borghese Sporting Club di Roma, due dei club benessere più esclusivi d’Italia.
Omaggiato nelle camere suite e superior di alcune delle strutture top di UNA Hotels & Resorts, catena italiana di hotellerie sartoriale:
UNA Hotel Cusani 4*, Milano UNA Maison Milano 4* UNA Poggio dei Medici Resort & Golf Club 4*, Firenze UNA Hotel Villa Le Maschere 5*, Firenze UNA Hotel Versilia 4*, Viareggio (LU) UNA Hotel Forte dei Marmi 4* (LU) UNA Hotel Roma 4* UNA Hotel Venezia 4*
Omaggiato nelle camere suite e superior di: The Building Hotel Roma 4* The Church Palace Roma Hotel 4* Superior Hotel L’Orologio Firenze 4* Hotel L’Orologio Venezia 4* AtaHotels Principi di Piemonte Torino 5* Distribuito, durante la stagione estiva, in Hotel 4*, 4*L e 5* della Costa Smeralda, nei principali luoghi di aggregazione di Porto Cervo e al Colonna Pevero Hotel. Galileus è inoltre presente anche durante i più importanti tornei italiani di golf. Con Galileus all’Aspria Harbour Club o sul green Reading Galileus at Aspria Harbour Club or while golfing
La catena UNA Hotels ha scelto Galileus per i suoi ospiti top Italian chain UNA Hotels chose Galileus for its top guests
COL LE CT ING
SMALTO DELLE MIE BRAME IN BILICO TRA TECNICA E ARTE, LA SMALTATURA DEI QUADRANTI HA PRODOTTO ALCUNI CAPOLAVORI CHE NON SFIGUREREBBERO DI FIANCO A TELE PREZIOSE di Sandro Fratini Il fascino che è in grado di emanare un orologio smaltato, i colori splendenti che dagli occhi trasmettono emozioni al cuore, le decorazioni spesso fiabesche riportate in un quadrante di pochi millimetri di diametro... Quali mani dal tocco perfetto e quali tecniche danno vita a un simile capolavoro di oreficeria? Le radici di certe fusioni di metallo e vetro hanno origini antichissime, ma la smaltatura sarebbe rimasta una categoria delle tecniche ornamentali per i gioielli, se non fosse avvenuta una vera e propria rivoluzione nel XVII secolo, quando un piccolo numero di quadranti si trasformò in tela per le rappresentazioni delle più audaci idee degli artisti. Dopo i primi successi ottenuti dai due maestri Penicauds e Reymonds nella città francese di Limoges, fu Jean Toutin a inventare la tecnica a smaltatura come noi la conosciamo. Le tecniche principali utilizzate per la decorazione dei quadranti, champlevé e cloisonné, sono rimaste le stesse nel corso dei secoli, e sono giunte ai giorni nostri dove solo un numero ormai ristretto di artigiani continua a praticare questa arte. Lo champlevé è una delle tecniche di smaltatura più affascinanti, che trova applicazione ancora oggi. Dopo aver deciso il tema da raffigurare sul quadrante, il metallo viene disegnato e poi scolpito grazie a un bulino e le celle risultanti vengono riempite con lo smalto. Lo smalto cloisonné è invece una tecnica più complessa rispetto alla precedente, in cui il contorno del disegno destinato a decorare il quadrante è formato aggiungendo dei compartimenti (i cloisons) sul metallo che forma la base del lavoro mediante la saldatura, facendo aderire i sottili fili in oro o argento che formeranno i bordi delle figure. I contorni rimangono visibili sul pezzo finito separando le diverse celle in cui vengono inseriti smalti di diversi colori. Una caratteristica di questa tecnica è che può essere eseguita solo manualmente: diversamente dallo champlevé, non possiede alcuna realizzazione meccanizzata di base. Viste le difficoltà e i troppi passaggi che richiedeva la preparazione dei quadranti in smalto, le industrie fino agli Anni ’40 prediligevano decorazioni monocrome. Nacque però l’esigenza di proporre un segnatempo da uomo innovativo e così, da un’operazione decorativa considerata secondaria, si sviluppò una tecnica che trasformò il quadrante in un elemento estetico cruciale dell’orologio, spingendolo di diritto nel regno dell’arte. Uno dei più noti produttori di smalti
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è stata l’industria Stern Frères, fondata dalla stessa famiglia che ora possiede Patek Philippe. L’impresa ha iniziato a creare decorazioni in smalto cloisonné alla fine degli Anni ‘40 e, grazie all’abilità di una manciata di artigiani come Carlo Poluzzi, Marguerite Koch o Nelly Richard, ha prodotto quadranti per alcuni dei più importanti esemplari sul mercato, fornendo i propri prodotti non solo ai brand più rinomati, ma anche a numerosi altri, garantendo la stessa qualità. A dimostrazione di quanto detto, vogliamo presentare tre modelli con decorazioni in smalto Patek Philippe e altrettanti Rolex, appartenenti alla raccolta del più grande collezionista di orologi al mondo. Nel primo caso osserviamo un Patek Philippe “Foresta vergine”, referenza 2481J, realizzato nel 1951. Il quadrante è stato prodotto nel 1952 da Stern Frères e si tratta di un pezzo unico, interamente realizzato a mano tramite la tecnica cloisonné su un piatto d’oro e decorato da Marguerite Koch. Si tratta di uno dei sette pezzi conosciuti in oro giallo con rappresentato un paesaggio tropicale: ogni esemplare risulta diverso dall’altro nei dettagli, dal momento che uno può contenere delle
Uno dei Rolex più rari e affascinanti è la referenza 8651, che raffigura sul quadrante una Chimera. Di questa referenza sono stati creati solo quattro esemplari One of the rarest and most fascinating Rolex watches is the one depicting a Chimera. Only four pieces have been created of this reference
Il particolare tipo di motivo e di decorazione di questi segnatempo, non replicabile su scala industriale, li rende di fatto dei pezzi unici The particular type of motif and decoration of these timepiece, which cannot be replicated on an industrial scale, ultimately renders them unique items
gocce di pioggia o delle montagne, un altro una barca di dimensioni più grandi, oppure una vista più ampia sul bacino d’acqua in sfondo. La referenza 2481 è stata lanciata nel 1950 e rappresenta uno degli orologi più grandi mai creati da Patek Philippe, in grado di adattarsi a differenti quadranti, compresi quelli decorati a smalto. Un altro modello ne è un ulteriore esempio e rappresenta uno degli unici due esemplari esistenti al mondo realizzati in oro rosa, recante la raffigurazione di un faro, eseguito con la tecnica del cloisonné su un piatto d’oro: impossibile non notare l’incredibile lucentezza della smalto e la policromia pressoché intatta, nonostante si tratti di un orologio di oltre 60 anni fa. Per concludere questo breve viaggio negli smalti Patek Philippe, è stato scelto un orologio che rappresenta una chimera per i collezionisti. Si tratta di un pezzo unico, dal momento che l’unico altro esemplare prodotto è conservato all’interno del museo Patek Philippe di Ginevra. Ciò che rende questo orologio del 1954 così speciale non è solo la referenza 2482J, ma la particolare decorazione dello smalto con raffigurata la mappa dell’Eurasia: i contorni del quadrante sfumati di verde attirano lo sguardo, salvo poi riportarlo sulla vera protagonista dell’opera, la mappa del continente asiatico ed europeo, dove si nota la contrapposizione dei colori scuri dei confini esterni ed un “cuore” chiaro e pulsante che sembra chiamare la nostra attenzione. Per l’unicità e il lavoro artistico che sono stati in grado di incarnare attraverso la tecnica dello smalto cloisonné, i modelli Rolex non potevano essere esclusi da questo excursus. Del modello 8651,
fabbricato nel 1950, sono stati creati solo quattro esemplari recanti sul quadrante la Chimera, ma quello in foto rappresenta l’unico conosciuto fino ad ora con gli indici applicati nella sezione realizzata in smalto: i colori del quadrante rimangono vibranti con tonalità di blu, verde, giallo e rosso che si fondono in una potente rappresentazione della mitica creatura. Alcuni dei Rolex più rari ed affascinanti sono quelli con raffigurato un drago: il modello qui presentato del 1955 è uno dei sette realizzati con la decorazione “Drago 51” eseguita con la tecnica del cloisonné. Il motivo prevalentemente nero e accentuato con sferzate di colore arancione, combinato con la calda patina che la cassa in oro giallo ha prodotto nel corso degli anni, lo rende un pezzo intrigante. L’ultima perla targata Rolex che abbiamo deciso di mostrarvi rappresenta probabilmente l’unico esemplare della casa Svizzera con questo particolare quadrante smaltato, ossia il 6100 con raffigurata una “Drakkar” o nave vichinga. Dalla prima occhiata, il quadrante rivela la sua bellezza ed è facile rendersi conto subito che non si tratta solo di un altro smalto ma di uno degli esempi più raffinati con tecnica cloisonné. Nonostante le innovazioni tecnologiche, molte persone trovano ancora qualcosa di molto romantico negli orologi, forse perché sono in grado di mostrarci in modo concreto un concetto astratto come il tempo. Ma c’è qualcosa di ancora più affascinante quando a suggerirci l’orario è un quadrante smaltato che, con la sua luminosità, i suoi colori, la sua brillantezza e la sua perfezione, è in grado di trasportarci, anche se solo per pochi istanti, al di fuori di questo tempo.
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THE VARNISH OF MY DESIRES Poised between technique and art, the glazing of quadrants has produced certain masterpieces that would not be out of place alongside precious canvases The charm that a glazed watch is able to emanate, the splendid colours that transmit emotions going from the eyes to the heart, the often fairytale-like designs replicated on a quadrant of a few millimetres in diameter... What hands of such a perfect touch and what techniques give life to such a goldsmithing masterpiece? The roots of certain metal and glass castings have ancient origins, but glazing would have remained in the category of ornamental techniques for jewellery, if it were not for a real revolution taking place in the 17th century, when a small number of quadrants were turned into veritable canvases for the representations of the most daring ideas of the artists. After the initial success of the two masters Penicauds and Reymonds in the French city of Limoges, it was Jean Toutin who invented the glazing technique as we know it today. The main executions used for the decoration of the quadrants champlevé and cloisonné - have remained the same for centuries. Today, only a small number of artisans continue to practice these arts. Champlevé is one of the most fascinating glazing techniques, and one still utilised to this day. After deciding on the theme to be depicted on the dial, the metal is drawn and then sculpted thanks to a burin, with the resulting cells being filled with the enamel. The cloisonné enamel is, rather, a more complex technique than the previous one, in which the outline of the design drawn to decorate the dial is formed by adding compartments (the cloisons) on the metal, forming the base of the work through welding, resulting in the adherence of thin wires in gold or silver that will form the edges of the forms. The contours remain visible on the finished piece, separating the different cells where variously coloured enamels are inserted. A characteristic of this technique is that it can be performed only manually: unlike the champlevé, there are no means of underlying mechanised realisations. Given the difficulties and the many steps that are required in the preparation of the quadrants in enamel, industries preferred monochrome decorations right through to the 1940s. However, the need to propose an innovative men’s timepiece came about, and so, from a decorative operation considered as being secondary, a technique was developed that transformed the quadrant into a crucial aesthetic element of the watch, pushing it straight into the realm of art. One of the most well-known manufacturers of enamels was the Stern Frères industry, founded by the same family who now owns Patek Philippe. The company started creating decorations in cloisonné enamel at the end of the 1940s and, thanks to the skill of a handful of artisans such as Carlo Poluzzi, Marguerite Koch and Nelly Richard, produced quadrants for some of the most important specimens on the market, providing its products not only to the most renowned brands, but also to many others, always guaranteeing the same quality. By way of demonstration, we wish to present three Patek Philippe models with enamel decorations and an equal number of Rolex watches, belonging to the collection of the largest watch collector in the world. In the first case, we see a Patek Philippe “Virgin Forest”, Reference 2481J, created in 1951. The quadrant was produced in 1952 by Stern Frères and is a unique piece, entirely made by hand through the cloisonné technique on a plate of gold and decorated by Marguerite Koch. This is one of the seven known pieces in yellow gold with a tropical landscape. Each specimen is different from the others in terms of details, with one featuring raindrops or mountains, another a larger boat, or a wider view of the water basin in the background. Reference 2481 was launched in 1950 and represents one of the greatest watches ever created by Patek Philippe, able to adapt to different quadrants, including those decorated with enamel. Another model that provides an additional example and embodies one of the only two existing rose gold specimens in the world, bares the depiction of a lighthouse and was created with the cloisonné technique on a gold plate. It is impossible not to notice the incredible gloss of the enamel and the polychromy that is almost completely intact, despite being a watch from over 60 years ago. To conclude this short journey through the Patek Philippe enamels, a watch depicting a Chimera for collectors was chosen. It is a unique piece, since the only other example produced is housed within the Patek Philippe Museum in Geneva. What makes this 1954 watch so special is not only the Reference 2482J, but the particular decoration of the enamel depicting the map of Eurasia: the contours of the green-tone quadrant attracts the eye, only
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to then draw it back to the true protagonist of the work, the map of the Asian and European continent, whilst noticing the contrast of the dark colours of the outer borders with the light “heart” and button that seems to call our attention. The Rolex models could not be excluded from this excursus due to their uniqueness and artistic work that manages to be embodied through the technique of enamel cloisonné. Of the 8651 model, manufactured in 1950, only four specimens have been created bearing a Chimera on the quadrant, but the one in the picture represents the only one known so far to have the indexes applied in the section created in enamel. The colours of the dial are still vibrant in shades of blue, green, yellow and red that blend into a powerful representation of the mythical creature. Some of the most rare and fascinating Rolex watches are those depicting a dragon. The 1955 model shown here is one of the seven made with the “Dragon 51” decoration executed with the cloisonné technique. The mostly-black motif accentuated with lashes of the colour orange, combined with the warm patina that the casing in yellow gold has produced over the years, make it an intriguing piece. The last Rolex pearl that we have decided to show you is probably the only specimen from the Swiss producer with this particular enamelled dial, being the 6100 depicting a “Drakkar” or viking ship. From the first glance, the quadrant reveals its beauty and it is easy to immediately realise that it is not just another enamel design, but one of the finest examples of the cloisonné technique. Despite the technological innovations, many people still find something very romantic in the watches, perhaps because they are able to show us an abstract concept like time in a concrete way. Yet there is something even more fascinating when showing the time on a glazed dial that, with its brightness, its colours, its brilliance and its perfection, is able to carry us - even if only for a few moments - beyond this time.
Ogni esemplare del Patek Philippe “Foresta vergine” risulta diverso dall’altro, dal momento che ciascuno di essi può contenere dettagli differenti per numero, colore e caratteristiche Every piece of Patek Philippe “Virgin Forest” is unique, because of the different details that can be depicted on the dial
DO
I T YO U R S E LF OCCORRENTE
COME SOSTITUIRE LA CORONA DELL’OROLOGIO UN’OPERAZIONE TUTTO SOMMATO SEMPLICE, MA CHE VA SVOLTA CON CURA E COMPIENDO I PASSAGGI CORRETTI, PER EVITARE DANNI AL SEGNATEMPO E AL SUO MOVIMENTO
• Un morsetto di precisione • Colla epossidica a due componenti • Uno stuzzicadenti • Un foglio di carta • Un vassoio per parti di orologi • Un orologio • Una corona REQUIREMENTS • A precision clamp • Two-part epoxy adhesive • A toothpick • A sheet of paper • A tray for the watch parts • A watch • A crown
PROCEDIMENTO
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1 Bloccate lo stelo usando un morsetto di precisione, in modo che metà della sua parte filettata rimanga fuori dalla testa del morsetto. Prendete la corona e avvitatela all’estremità dello stelo. Una volta avvitata la corona, prendete stelo e corona e inserite lo stelo nell’orologio. Se è lungo, la corona non si appoggerà alla cassa; se è corto, le lancette non si muoveranno ruotando la corona; se è della giusta misura, le lancette risponderanno al giro. 2 Una volta sicuri che lo stelo sia della misura giusta, togliete stelo e corona dall’orologio e rimetteteli nel morsetto. Togliete la corona e mettetela nel vassoio. Prendete la colla epossidica e mettetene sul foglio di carta una parte di ciascun componente. Con lo stuzzicadenti mescolate le due parti per circa 30 secondi per ottenere una miscela uniforme. 3 Una volta pronta la miscela, inserite nel morsetto lo stelo e immergetevi la punta, ma solo le filettature che saranno coperte dalla corona. Prendete la corona e avvitatela sullo stelo. La colla sigilla stelo e corona, evitando che la polvere entri nella cassa dell’orologio. Lasciate riposare per 5 minuti stelo e corona, in modo che la colla faccia presa. 4 Una volta asciutta la colla, rimuovete corona e perno dal morsetto. Inserite lo stelo nel foro della cassa e nel movimento. Con delicatezza ma con decisione, spingete lo stelo nel movimento finché la corona si appoggia alla cassa. Tirate piano la corona per essere sicuri che lo stelo non esca dal movimento.
3
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HOW TO REPLACE THE CROWN ON A WATCH Albeit a simple operation, it is one that should be carried out with care and by undertaking the proper steps, to avoid damaging the timepiece and its movement 1 Block the stem in place using a precision clamp so that half of its threaded part sticks out of the clamp head. Take the crown and screw it to the end of the stem. Once you have screwed the crown, take the stem and crown and insert them into the watch casing and into the watch movement. If the stem is too long, the crown will not be supported in the casing. If it is too short, the hands will not move upon turning the crown. If it is just the right size, the hands will respond to being turned. 2 Once you are sure that the stem is of the right size for the crown, remove them from the watch and place them in the precision clamp. Remove the crown and put it in the parts tray. Take the sheet of paper and the two-part epoxy adhesive and place a bit of each component of the glue on the sheet of paper. Then, use the toothpick and mix the two parts thoroughly for approximately thirty seconds until you have a uniform blend. 3 Once the mixture is ready, place the stem in the clamp and immerse the tip in the mixture. Submerge only the threads that will be covered by the crown. Tilt the crown and screw it on the tip of the stem. The epoxy glue will seal the stem and crown, preventing dust or dirt from entering the casing of the watch. Let the stem and crown sit for around 5 minutes, so that the glue can obtain a good grip.
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4 Once the glue is dry, you can remove the crown and pin from the clamp. Insert the stem into the hole in the casing and in the movement. Gently but firmly push the stem into themovement until the crown is resting on the case. Gently pull on the crown to ascertain that the stem will not come out of the movement. good grip. Image source: blog.esslinger.com
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RE D
CA R P E T
PERSI NELLO SPAZIO CON LO SPEEDMASTER Per Omega il 2017 è un anno fondamentale, perché si celebra il 60° anniversario dello Speedmaster, forse l’orologio più celebre della Maison svizzera. Il 26 aprile Omega ha festeggiato a Londra lo Speedmaster con una serata all’insegna delle stelle. George Clooney e l’ex astronauta Buzz Aldrin, secondo uomo sulla luna, sono stati gli ospiti d’onore dell’evento “Lost in Space” che ha reso omaggio alla storia del cronografo Omega nell’esplorazione dello spazio. La serata si è svolta alla Tate Modern, dove i protagonisti sono stati i 60 modelli di Speedmaster dal 1957 al 2017. Tra i fan VIP e ospiti della serata, l’attrice americana Liv Tyler, le cantanti inglesi Ellie Goulding e Pixie Lott, l’attrice inglese Laura Carmichael e il campione di nuoto Filippo Magnini. L’evento si è chiuso con la performance di ESKA, che ha interpretato il classico di David Bowie Space Oddity. (D.P.) LOST IN SPACE WITH THE SPEEDMASTER 2017 is a fundamental year for Omega, as it celebrates the 60th anniversary of the Speedmaster, perhaps the most famous timepiece of the Swiss Maison. On the 26th, Omega paid homage to the Speedmaster in London with a starfilled evening. George Clooney and former astronaut Buzz Aldrin, the second man to walk on the moon, were the guests of honour at the “Lost in Space” event in tribute of the history of the Omega Chronograph in space exploration. The event was held at the Tate Modern, where the protagonists were the 60 Speedmaster models from 1957 to 2017. Among the VIP fans and guests of the evening were the American actress Liv Tyler, the English singers Ellie Goulding and Pixie Lott, the English actress Laura Carmichael and the swimming champion Filippo Magnini. The event was concluded with a performance by ESKA, with an interpretation of the David Bowie classic, Space Oddity.
In alto: George Clooney e Buzz Aldrin; sotto, il senso orario: 60 anni di Speedmaster in mostra; momenti di ilarità sul palco; la cantante inglese Pixie Lott; George Clooney istrionico intrattiene gli ospiti; l’attrice americana Liv Tyler Top: George Clooney and Buzz Aldrin. Below, in a clockwise direction: 60 years of Speedmaster on display; moments of hilarity on stage; English singer Pixie Lott; histrionic George Clooney entertains guests; American actress Liv Tyler 112 GALILEUS
IWC: PER AMORE DEL CINEMA Dall’alto, in senso orario: Christoph Grainger-Herr, CEO IWC con Grace Hightower, Robert De Niro e Georges Kern; la consegna del premio; Karolina Kurkova e Adriana Lima; la performance di Cynthia Erivo; Uma Thurman. A lato: Adriana Lima Clockwise from the top: IWC CEO Christoph Grainger-Herr with Grace Hightower, Robert De Niro and Georges Kern; awarding the prize; Karolina Kurkova and Adriana Lima; Cynthia Erivo’s performance; Uma Thurman. On the side: Adriana Lima
Al Tribeca Film Festival di New York, IWC ha confermato il proprio sostegno ai registi emergenti durante la quinta serata di gala “Per Amore del Cinema”, tenutasi il 20 aprile nella Grande Mela. Quest’anno, la Maison ha attribuito il premio IWC Filmmaker a Chloé Zhao. Si tratta di un premio annuale che viene riconosciuto a un regista che ha realizzato un’opera particolarmente significativa nell’ambito dell’arte cinematografica. L’attrice comica canadese Samantha Bee ha intrattenuto gli oltre 170 ospiti della serata, tra cui gli attori Robert De Niro, Rosamund Pike, Uma Thurman e Taylor Schilling, oltre ai brand ambassador di IWC Adriana Lima e Karolina Kurkova. Ha chiuso la serata una performance esclusiva di Cynthia Erivo, vincitrice del Grammy Award. (D.P.) IWC “FOR THE LOVE OF CINEMA” At the Tribeca Film Festival in New York, IWC has affirmed its support for emerging directors during the 5th gala evening, “For the Love of Cinema”, held on 20 April in the Big Apple. This year, the Maison awarded the IWC Filmmaker Award to Chloé Zhao. This annual honour is in recognition of a filmmaker who has produced a particularly significant work in the field of cinematographic art. Canadian comic and actress Samantha Bee entertained the more than 170 guests of the evening, including actors Robert De Niro, Rosamund Pike, Uma Thurman and Taylor Schilling, along with IWC’s brand ambassadors Adriana Lima and Karolina Kurkova. Concluding the evening was an exclusive performance by Grammy Award winner, Cynthia Erivo.
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A DVE RTO R IA L
CYRUS KLEPCYS DAL PASSATO AL FUTURO www.cyrus-watches.ch info@cyrus-watches.ch
La luna tridimensionale è una delle complicazioni più sorprendenti del Klepcys Moon ref. 539.001.A In the Klepcys Moon, the moon-phases are indicated by a small spherical moon that gives further depth to the timepiece
La collezione Klepcys di Cyrus è eclettica e preziosa. Da un lato, si distingue per il suo design all’avanguardia ed estremamente ricercato; dall’altra affonda le proprie radici in una storia davvero millenaria. Tutti gli orologi della collezione Klepcys, recano un messaggio destinato al proprietario. Il fondello di ogni segnatempo contiene la copia identica di una moneta di oltre 2.500 anni fa, coniata durante il regno di Ciro il Grande, che raffigurava un leone e un toro, i simboli dell’autorità reale. Oggi la moneta originale è di proprietà dei fondatori di Cyrus, in Svizzera, ed è considerata di grande valore storico in quanto uno tra i primi esempi di monete. E dalla storia alla modernità, la collezione Klepcys di Cyrus si declina in quattro modelli dalle caratteristiche uniche: Solo Tempo, Chronograph, Alarm e Moon. Il denominatore comune di tutti i Klepcys è il gioco di prospettiva dei diversi quadranti. Strutturati su più livelli, i contatori delle ore, dei minuti, dei secondi, il datario, semplice o retrogrado, il martelletto della suoneria danno profondità a ciascun orologio. Nel Klepcys Moon, le fasi lunari non sono indicate dal classico disco bidimensionale, ma da una piccola luna sferica che dà ulteriore profondità al segnatempo. Caratteristiche inconfondibili del Cyrus Klepcys e di tutti gli orologi Cyrus sono le due corone, a ore 3 e 9, che non hanno una funzione estetica ma pratica, poiché ciascuna regola diverse funzioni del segnatempo. Klepcys Solo Tempo, Chronograph, Alarm e Moon sono animati da movimenti automatici e le casse sono realizzate con materiali moderni e preziosi, che vanno dal titanio all’oro rosa all’oro bianco, fino al pezzo unico della linea Moon in oro giallo e diamanti. Perché la scritta incisa sul fondello, “Proudly made for demanding people”, Creato con orgoglio per persone esigenti” è più che un pay-off: è una dichiarazione di stile per il cliente Cyrus.
CYRUS KLEPCYS: FROM THE PAST TO THE FUTURE
L’indicazione del tempo nel Klepcys Moon avviene tramite un originale albero mobile tridimensionale The Klepcys Moon has a selfwinding movement with unusual indication of time on a mobile shaft
The Klepcys collection by Cyrus is eclectic and precious. On the one hand, it stands out for its avant-garde and highly sought-after design, whilst on the other it is rooted in a truly millenary history. All watches from the Klepcys collection bear a message for their owner. The caseback of each timepiece contains the faithful copy of a coin dated over 2,500 years ago, forged during the reign of Cyrus the Great, depicting a lion and a bull, the symbols of the royal authority. Today the original coin is owned by the founders of Cyrus, Switzerland, and is considered to be of great historical value as one of the first examples of coinage. From history to modernity, the Klepcys collection by Cyrus is comprised of four models with unique features: Solotempo, Chronograph, Alarm and Moon. The common denominator for all Klepcys timepieces is the play on perspective in the different quadrants. Structured over multiple levels, the hour, minute and second counters, the date (simple or retrograde), and the hammer of the alarm give depth to each watch. In the Klepcys Moon, the moon-phases are not indicated by a classical two-dimensional disc, but by a small spherical moon that gives further depth to the timepiece. Unmistakeable features of the Cyrus Klepcys and of all Cyrus watches are the two crowns, at 3 and 9 o’clock, which serve a practical rather than aesthetic purpose, given that each regulates different functions of the timepiece. The Klepcys Solotempo, Chronograph, Alarm and Moon are animated by automatic movements, whilst the casings are forged from modern and precious materials, ranging from titanium to pink or white gold, through to the unique piece of the Moon line in yellow gold and diamonds. Because the inscription engraved on the caseback, “Proudly made for demanding people”, is more than a payoff: it is a declaration of style for the Cyrus customer.
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