Galileus 04/2013 - inverno 2013

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2013

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3, 50 €

04

Trimestrale - Passioni, tecnica, storia e tendenze dei segnatempo - www.galileus.ch

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aria di rivoluzione In montblanc arriva

Jérôme Lambert E con lui la Meisterstück Heritage Collection GALILEUS I


www.chanel.com II GALILEUS

La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08â‚Ź al minuto).

* Materiale altamente resistente ai graffi.

Orologio in ceramica high-tech*. Complicazione fasi lunari con contatore in avventurina. Movimento meccanico a carica automatica. Autonomia di funzionamento 42 ore.



II GALILEUS




editoriale di Paolo Gobbi

ppgobbi@gmail.com

grazie del consiglio

ma possiamo farne a meno Grazie, ma veramente grazie di cuore per tutti i consigli, gli inviti, le reprimende e le palesi forzature alla nostra coscienza (umana, civile e altro...) che ogni giorno ci vengono propinanti dalle televisioni, di Stato e non, dalle radio, dai canali informativi on-line e off-line. Grazie, ma grazie davvero per le tante perle di saggezza che ci ricordano cosa fa bene e cosa no, cosa inquina e cosa non inquinerebbe, qual è il comportamento più utile socialmente e quale quello salvifico per la nostra anima, sempre che siamo così incoscenti da possederne realmente una. Grazie soprattutto perchè al memento mori legato alla situazione economica odierna, non si sottrae veramente più nessuno dei comunicatori nostrani, classe evidentemente molto preparata: basta un numero, una statistica, una dichiarazione, per montare sopra l’inevitabile notizia negativa, prepararci alla catastrofe, alla fine imminente o immanente.

Questo non vuol dire che i problemi non esistano: ci sono e sono gravissimi, coinvolgono molte persone e vanno affrontati con serietà e metodo. Tuttavia questo clima di continua emergenza (certamente il più proficuo all’interno della cabina elettorale), di allerta, di incertezza, non fa bene a nessuno: non serve alle aziende in difficoltà, spaventa chi vorrebbe investire, blocca la propensione all’acquisto anche in coloro i quali non avrebbero alcun problema economico o fiscale. Vista la premessa, noi ci tiriamo fuori dalla cerchia dei consiglieri e dei saggi. Preferiamo contare solo sul nostro lavoro e le sicurezza che ci danno le persone che ci sono vicine. Questo lo spirito di GALILEUS, regalarci qualche momento di serenità, scoprendo il bello nelle cose, più o meno importanti, che incontriamo o viviamo ogni giorno. Senza nessuna pretesa di saggezza, senza nessun obbligo mascherato da invito. Solo per il gusto di farlo.

...e vedo bambini cantare, in fila li portano al mare, non sanno se ridere o piangere e batton le mani, far finta di essere sani Gaber Giorgio

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sommario

COVER STORY

72

La nuova era di Montblanc raccontata da chi oggi ne guida il cammino nel mondo e in Italia

42

12

Puntiamo l’obiettivo su quello che più ci piace (e fa rigorosamente tic-tac)

6 GALILEUS

wakeup 10

il risveglio del tempo

COSA c’è di nuovo Nel mondo delle lancette

Focus 28

arrivano i super poteri

focus 30

per i piÙ fortunati

Focus 34

militar power

focus 36

oltre la luna

Focus 38

ghost whisperer

Focus 42

fascino e colore

amagnetico, il riferimento

solo platino

la storia longines

novita’ in casa jlc

profondo bianco

cromie

Omega

Vacheron Constantin

Longines

Jaeger Le-Coultre

Chanel

Rolex

Sono le 9 di mattina si accende il computer si guarda con apprensione l’agenda e il telefono è l’ora migliore per scegliere un orologio nuovo


GALILEUS 7


sommario 52

60

60

54

Contano piĂš le emozioni o contano piĂš gli orologi? Oppure sono le emozioni, quelle vere, che riescono ancora a farci sognare? Per fortuna non abbiamo la risposta e per maggiore fortuna ognuno ha la sua... (e fa rigorosamente tic-tac)

creative academy

EMOZIONI 52

denim fashion

oltre le mode

Scuola Internazionale di Design

Hublot

EMOZIONI 54 100 anni in volo

sufficit animus

il signore del tempo

8 GALILEUS

EMOZIONI 46

arti e mestieri

EMOZIONI 60 intervista

Zenith

Michele Sofisti

EMOZIONI 66 lo strumento per eccellenza

sottile come un altiplano

generazione due punto zero

coverstory 72

aria di rivoluzione

Piaget

Montblanc


GALILEUS 9


sommario 86

“Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda” Ezra Pound

92

l’altrameccanica 82 auto & company

intervista 86

i protagonisti

passioni fortemente condivise Chopard

essere sempre primi Georges Kern

sotto le lancette 92

1969: torna il campione

sotto le lancette 96

Poinçon DE GENEVE

sotto le lancette 100

il futuro del cronometro

i segreti della tecnica

i segreti della tecnica

i segreti della tecnica

cinema 102

rubriche 108

controcanto 112

dal grande schermo al polso

l’altro tempo

TAG Heuer

Roger Dubuis

Tissot

poker di star per il 2014 Omega, Jaeger-LeCoultre, TAG Heuer, Longines

IN ARRIVO - EVENTI

Eberhard & Co., Victorinox, Festina, Bulova, Sector

IL Rendering Oltre la realtà

Numero 04 - Inverno 2013 Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012 Direttore responsabile

Paolo Gobbi

Hanno collaborato

Romolo Bali, Vasco Bretone, Daniela Fagnola, Francesca Vilone Art Director

Gianpiero Bertea Illustrazioni

10 GALILEUS

Giovanni Trimani

Editore

GALILEUS Srl C.so Vittorio Emanuele II, 287 - Roma Presidente

Uberto Benedetto Selvatico Estense

Distribuzione Per L’italia

SO.DI.P.”Angelo Patuzzi” Spa, Via Bettola, 18 20092 Cinesello Balsamo (MI) Tel 02.660301 Telefax 02.66030320

Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionaladv.com www.emotionaladv.com

Aldo Rosina Luana Bescapè Gestione Materiali Selene Merati

Responsabile di testata

Stampa

Grafica Nappa srl Industria poligrafica Via Gramsci,19 81031 Aversa (Ce)

Concessionaria per la pubblicità

Marketing

www.galileus.ch


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wakeup il risveglio del tempo

Patek Philippe e Pisa Orologeria passioni generazionali Nella splendida atmosfera dell’ex Chiesa San Carpoforo in Brera, Pisa Orologeria ha festeggiato il 5° Anniversario all’apertura della Boutique Patek Philippe di via Verri. Il progetto artistico di Antonio Vittorio Carena è riuscito a fondere l’esperienza culinaria della famiglia De Prà, la passione del dj Claudio Coccoluto e le video installazioni di Marco Foltran

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er celebrare il quinto anno dall’apertura della Boutique Patek Philippe, nello storico spazio di via Verri, nel cuore di Milano, Pisa Orologeria ha deciso di accogliere i propri ospiti in un mondo elegante e senza tempo, dominato da quelle passioni che da tempi lontani animano le generazioni. Varcata la soglia della ex chiesa di San Carpoforo, nello storico quartiere di Brera, completamente immersi nella solenne atmosfera del luogo, gli ospiti hanno potuto ammirare i preziosissimi segnatempo sorti dall’arte dell’orologeria tradizionale ginevrina e scoprirne con l’aiuto di un mastro orologiaio gli incredibili segreti. Una passione per l’eccellenza che, da decenni costituisce l’essenza della famiglia Stern, proprietaria dal lontano 1932 di Patek Philippe, l’ultima fabbrica indipendente di orologi a conduzione familiare esistente a Ginevra e che il prossimo anno festeggerà i 175 anni della Manifattura; un valore aggiunto e inimitabile che a Milano si rispecchia nell’attenzione e nella cura che Maristella e Chiara Pisa dedicano ogni giorno nella gestione dell’orologeria più amata dai milanesi, una storia commerciale fatta di onestà, passione e competenza’. A contribuire a celebrare questa cooperazione vincente, l’esperienza culinaria della famiglia De Prà: Enzo e Riccardo, padre e figlio, hanno infatti animato la cena con sapori unici, nati dall’incontro tra la sapienza della cucina tradizionale e la creatività dei moderni food artist, esprimendo un talento già premiato con la prima stella Michelin italiana. A fare da contorno alla cena, le video installazioni dell’artista Marco Foltran, capaci di valorizzare il lato umano degli strumenti del tempo donando, ad eccellenti meccanismi, quell’energia vitale che consente il loro perfetto funzionamento

Laura Gervasoni, Maristella Pisa, Silvana Franco e Fabio Bertini

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MONTBLANC TIMEWALKER

www.montblancitalia.it

CHRONOVOYAGER UTC

Compagno di viaggio ideale di chi ama andare lontano, presenta un cronografo ad alta precisione e un secondo fuso orario in base al tempo universale coordinato (UTC). La cassa con lunetta satinata ha uno stile forte e marcato, il display 24 ore è dotato di indicazione giorno/notte. È un cronografo dalla personalità casual e l’anima tecnologica, in cui la tradizione orologiera si sposa con un design dai contorni netti. 43 mm, cassa in acciaio pregiato con lunetta e pulsanti satinati. Cronografo automatico con secondi centrali, contatori 30 minuti e 12 ore e secondo fuso orario. Realizzato nella Manifattura Montblanc di Le Locle, Svizzera.

Nelle Boutique e nei Concessionari Autorizzati • Servizio Clienti: 800 397182 - servizio.clienti@montblancitalia.it


wakeup il risveglio del tempo

L’amour de la chronométrie il Cronometro Da Ponte carica Automatica della Collezione Marine. è in vendita in esclusiva da Orologeria Pisa a Milano e da Orologeria Hausmann & Co. a Roma. costa 25.400 euro

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rologiaio del Ministero della Marina Francese dal 1835, L.Leroy è stato fornitore delle più prestigiose flotte della marina europea, civili e militari, fino alla fine del 1980. E’ dunque naturale e legittimo che L.Leroy proponga oggi una linea di segnatempo contemporanei destinati a perpetuare la tradizione dell’alta cronometria. Per definizione, un cronometro da marina deve offrire informazioni estremamente leggibili e garantire una precisione di funzionamento che sia stabile e perfetta anche in condizioni d’uso difficili e spesso anche per lunghi periodi. L’indicazione precisa dell’ora, dei minuti e dei secondi, conservata dal punto di partenza rilevato è assolutamente fondamentale, perché da sola permette a navigatori esperti (con l’aiuto anche di alcune osservazioni astronomiche) di determinare loro posizione longitudinale con una precisione molto elevata . In sintesi, l’affidabilità e la leggibilità delle informazioni sono gli elementi essenziali del cronometro di bordo (un’assoluta sicurezza per la vita dei marinai) che L.Leroy realizza, consapevole che un secondo di errore nella misurazione, può causare una differenza di posizione di quasi 500m .


Sonata Streamline Automatico. Movimento brevettato con Tecnologia Silicio, sveglia 24 ore e countdown. Cassa in titanio con lunetta in ceramica.

U LY S S E - N A R D I N . C O M

U LY S S E N A R D I N I TA L I A S R L - C o m o T. + 3 9 0 3 1 2 7 3 8 9 8 - i t a l i a @ u l y s s e - n a r d i n . c o m

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wakeup il risveglio del tempo

L’icona ora anche left-handed G

li orologi left-handed fanno parte della storia Panerai. Gli incursori della Marina Militare Italiana dovevano contemporaneamente indossare al polso non solo l’orologio, indispensabile per sincronizzare le loro imprese e gestire l’incognita del tempo trascorso sui fondali marini, ma anche la bussola e il profondimetro. Alcuni per maggiore comodità d’uso sceglievano di indossare l’orologio sul polso destro, e per loro l’Orologeria Panerai di Firenze creò dei segnatempo con la corona di carica sul lato sinistro, come testimoniano ancora oggi alcuni rari esemplari d’epoca. La cassa in acciaio del Luminor 1950 Left-Handed 3 Days presenta un dettaglio che la rende unica, distinguendola dalla classica cassa Luminor 1950: la carrure ha un profilo a cuspide, che evoca le forme di una cassa a cuscino. Questo piccolo dettaglio, recuperato direttamente da alcuni esemplari d’epoca, racconta la storia che ha portato alla trasformazione del Radiomir, creato nel 1936 con una classica cassa a cuscino, nel Luminor, più massiccio nelle proporzioni e contraddistinto dal dispositivo di protezione della corona.

presentato come anteprima al sihh 2014, Il Luminor 1950 3 Days sarà disponibile anche in versione left-handed (PAM00557), con la corona di carica e il dispositivo di protezione ad ore nove, sul lato sinistro della cassa

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U LT I M AT E D I S C R E T I O N

PIAGET ALTIPLANO L'orologio automatico piĂš sottile al mondo Cassa in oro bianco, spessore 5,25 mm Il movimento automatico piĂš sottile al mondo Calibro di Manifattura Piaget, spessore 2,35 mm

Per informazioni: tel. 02 3026432 piaget-altiplano.com


wakeup il risveglio del tempo

La ceramica bianca è circa nove volte più dura dell’acciaio, ragion per cui la produzione della lunetta, dei pulsanti, della corona e soprattutto, dell’intricato ponte superiore del Royal Oak Concept GMT Tourbillon richiede processi lunghi e complessi.

L’evoluzione in bianco L

uminoso, bianco, elegante e vigoroso, il Royal Oak Concept GMT Tourbillon, che sarà presentato per la prima volta in occasione del Salon International de la Haute Horlogerie 2014 (SIHH) di Ginevra, è dedicato ai collezionisti e agli intenditori più all’avanguardia che non vogliono scendere a compromessi tra qualità tecnica ed estetica. Il nuovo Royal Oak Concept GMT Tourbillon si distingue per la lunetta, la corona e i pulsanti di ceramica bianca anziché nera, per un contrasto ancora più accentuato con la carrure di titanio. In linea con la sua tradizione pionieristica, la manifattura ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti e di introdurre la ceramica nel movimento stesso, sostituendo il ponte brunito del Calibro 2913 con uno in ceramica bianca. Rinnovato nell’estetica, il nuovo Calibro 2930 si distingue per l’esclusivo ponte a forma di clessidra, messo in risalto dall’indicazione del secondo fuso orario e dalla doppia simmetria dei ponti del tourbillon. La gabbia di quest’ultimo si compone di 85 elementi per un peso totale di soli 0,45 grammi. Un orologiaio esperto impiega circa 3 giorni per assemblare tutti questi componenti, oltre a 2 giornate intere per posizionare la cassa, mentre il processo completo richiede più di 2 settimane di lavoro.

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wakeup il risveglio del tempo

Energia e fascino N

el concepire il suo nuovo orologio da polso per uomo referenza 5200 Gondolo « 8 Giorni, indicazione Day/Date », Patek Philippe ha pensato a tutti gli appassionati di orologi a carica manuale. La manifattura ha sviluppato specificamente per questo modello un nuovo movimento ispirato, sotto molti aspetti, alla serie commemorativa referenza 5100 «10 Giorni», che ha segnato, 13 anni fa, l’inizio del nuovo millennio. Peraltro, a questo calibro sono stati aggiunti dei componenti high-tech in Silinvar creati dal reparto «Patek Philippe Advanced Research», coperti da numerosi brevetti. Risultato: un magnifico movimento «di forma», con una riserva di carica garantita di otto giorni e indicazioni della data a lancetta e del giorno in una grande finestrella – ambedue istantanee – ed un’estetica che incanterà gli amanti della bella orologeria. La cassa rettangolare ricurva, nel più puro stile Art déco, illustra una volta di più il savoir-faire ineguagliabile di Patek Philippe nel design e nella costruzione degli orologi.

Patek Philippe, referenza 5200 Gondolo « 8 Giorni, indicazione Day/Date». al suo interno un calibro rettangolare 28-20 REC 8J PS IRM C J, specificamente sviluppato per questo modello: ha due bariletti in serie che consentono di immagazzinare sufficiente energia per una riserva di carica garantita di 192 ore

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wakeup il risveglio del tempo

Il GRANDE LANGE I FASE LUNARE dedica una posizione importante sul quadrante all’indicazione della fase lunare calcolata con precisione su 122,6 anni. Un procedimento di rivestimento brevettato del disco della luna conferisce a questa astronomica complicazione un aspetto estremamente dettagliato

La luna in primo piano D

alla sua rinascita, la A. Lange & Söhne ha presentato dodici modelli con fasi lunari. Tuttavia, l’indicazione della fase lunare non è mai stata collocata in modo così prominente come nel Grande Lange 1 Fase Lunare. Sul quadrante principale l’apprezzata indicazione astronomica ha ottenuto una posizione di rilievo: consente di cogliere con chiarezza il modo affascinante e realistico con cui l’indicazione della fase lunare segue il movimento effettivo del nostro satellite. L’indicazione è infatti collegata al moto continuo della ruota delle ore. Pertanto, come la luna, è in costante movimento e avanza a scatti talmente piccoli che l’occhio non può percepirlo. L’indicazione della fase lunare visualizza inoltre l’intervallo tra un plenilunio e l’altro, con una precisione del 99,9978 percento: 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi è il periodo medio di rivoluzione sinodica della luna.

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GENTLEMAN MORANDI A R T

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T H E

1927 - The First of 1000Miglia UN VERO “GENTLEMAN DRIVER”, GIUSEPPE MORANDI È STATO UNO DEI PILOTI PIÙ ILLUSTRI DEL PRIMO DOPOGUERRA, TRA LE SUE VITTORIE IL CIRCUITO DEL MUGELLO DEL 1924 - LA PRIMA EDIZIONE DELLA 1000 MIGLIA 1927 E DUE VOLTE IL GIRO DI SICILIA 1930/31. FEDELE ALLE MITICHE VETTURE OM PER TUTTA LA VITA, GAREGGIÒ IN TUTTA EUROPA COGLIENDO 47 SUCCESSI. MOVIMENTO AUTOMATICO INTERAMENTE RIFINITO A MANO. AL CENTRO: ORE, MINUTI E LANCETTA CRONOGRAFO - FUNZIONI CRONO: A ORE 12 CONTATORE MINUTI. A ORE 6 CONTATORE ORE. SCALA TACHIMETRICA. QUADRANTE NERO CONTATORI BIANCHI ISPIRATO ALLA STRUMENTAZIONE DELLA OM SUPERBA. CORONA A VITE ZIGRINATA E PERSONALIZZATA. VETRO ZAFFIRO SFERICO. IMPERMEABILE 50 METRI. CINTURINO IN COCCODRILLO CUCITO A MANO O BRACCIALE IN METALLO. EDIZIONE LIMITATA 100PZ. GIUSEPPE MORANDI - OM “SUPERBA”

MILANO - Via Gesù, 7 - 02 76002121


wakeup il risveglio del tempo

Una forza d’élite S

intesi di potenza, precisione e funzionalità, il nuovo cronografo Super Avenger Military di Breitling merita in tutto e per tutto il suo nome. La robusta cassa d’acciaio, impermeabile fino a 300 metri di profondità, è caratterizzata da un rivestimento nero ultraresistente a base di carbonio. Il look furtivo è privo di riflessi, pronto per le missioni più estreme. Il quadrante, anch’esso nero, segna il tempo su 24 ore: è la cosiddetta «ora militare», che elimina ogni possibile ambiguità nel pieno dell’azione. Il cinturino prevede l’uso in ogni contesto: è fatto di un tessuto sintetico non logorabile e confortevole, analogo a quelli adottati dalle migliori forze armate. Prodotto in una serie limitata a 500 esemplari, il Super Avenger Military si distingue inoltre per i rinforzi avvitati dei pulsanti, la grande corona a vite dal rilievo antisdrucciolo che garantisce la massima funzionalità, lo spesso vetro zaffiro antiriflessi, le lancette, le cifre e gli indici sovradimensionati per una leggibilità ottimale. Autentico strumento per professionisti, questo orologio racchiude un movimento automatico certificato come cronometro dal COSC, la massima autorità ufficiale in tema di affidabilità e precisione, e l’unica basata su una norma internazionale. Super Avenger Military: una forza d’élite al nostro polso.

SUPER AVENGER MILITARY di breitling, realizzato in serie limitata a 500 pezzi. al suo interno il Calibro Breitling 22, certificato ufficialmente come cronometro dal COSC. cassa acciaio nero. costa 6.475 euro

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wakeup il risveglio del tempo

Professione esploratore L

‘Orienteering Tundra di TCM, grazie alle sue dimensioni generose e alla sua lunetta interna girevole, permette di determinare il Nord seguendo la posizione del sole ed è uno strumento utile e fondamentale in caso di dubbi sul corretto funzionamento della propria bussola. Questo orologio è dedicato a chi vuole sempre avere la cognizione del luogo in cui si trova, senza affidarsi a strumenti elettronici o magnetici.

TCM Tundra Orientering Movimento meccanico Swiss Made a carica automatica con datario, cassa in acciaio 316L diametro 47mm, fondello serrato con viti. Impermeabile fino a 5 atmosfere. lunetta interna girevole per l’orientamento. Costa 1.250 euro

Eros e bella orologeria Il Wheel Orgy di zannetti ha la cassa in acciaio e il quadrante in mammuth interamente inciso e dipinto a mano. Costa 3.000 euro

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li orologi erotici sono il frutto di una moda risalente a più di due secoli fa quando la voglia di trasgressione aleggiava imperiosa tra nobili e borghesi. Zannetti già in passato ha onorato questa tradizione con una delle sue collezioni più conosciute ed apprezzate: il Brain Orgy. Ora lo stesso motivo erotico viene riproposto in una versione tutta in movimento: il Wheel Orgy. In questo modello vengono unite le due grandi passioni dell’uomo: i motori, rappresentati sul quadrante da una ruota stilizzata, con i suoi raggi anni ’30 e il grande mozzo centrale; l’eros, ancora una volta presente con le sue infinite figure stilizzate, con le quali vivono e si mostrano tutte le più usuali e inusuali posizioni amorose. Il risultato è un orologio erotico ma al tempo stesso elegante, perfetto per essere indossato durante tutta la giornata, ma anche per riuscire a suscitare delle divertite emozioni una volta che si vada a studiare con più attenzione il suo quadrante.


wakeup il risveglio del tempo

Il tempo diventa musica C

onosciuta ed apprezzata dagli appassionati di tutto il mondo per i suoi straordinari modelli dalla meccanica particolarmente elaborata, Ulysse Nardin torna a cimentarsi con le “complicazioni sonore” (in assoluto le più difficili da realizzare) con un modello dal nome assolutamente evocativo: Stranger. Questo perché l’orologio suona, in maniera programmata oppure a richiesta, la melodia di “Strangers in the Night”, canzone leggendaria cantata nel 1966 da Frank Sinatra e divenuta, in seguito, suo cavallo di battaglia. Lo Stranger utilizza una tecnologia direttamente ispirata al tradizionale carillon. Anzi, a dire il vero, è come se un carillon fosse stato scolpito e appiattito al suo interno. Per il suo sviluppo sono occorsi più di cinque anni, trasformandolo in una vera meraviglia dell’orologeria: un matrimonio di movimento, meccanica fine, design e musica. Come se tutto questo non bastasse, c’è anche un vero e proprio tocco d’autore in questo segnatempo, che si concretizza nel lavoro di Dieter Meier, cantante e musicista svizzero, famoso per la sua carriera nel gruppo degli Yellow. Proprio lui, compositore ma anche artista concettuale e regista, amico dell’indimenticato proprietario della Ulysse Nardin, Rolf Schnyder, fin da quando la Casa fu acquisita nel1983, Meier ha apportato la sua essenza creativa allo Stranger, enfatizzando proprio la lettura dell’ora, che infatti appare altamente scenografica e di indiscutibile impatto visivo.

Ulysse Nardin Stranger, pluricomplicato musicale in platino, con melodia alla richiesta e al passaggio. Particolarmente scenografico il sistema carillon su disco rotante con 10 lame, perfettamente visibile in alto sul quadrante. Realizzato in soli 99 pezzi. Costa 98.500 euro

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focus amagnetico: il riferimento

ARRIVANO I SUPER-POTERI

Il Seamaster Aqua Terra >15.000 Gauss di Omega nella versione con cassa e bracciale in acciaio

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focus amagnetico, il riferimento

Essendo esso stesso anti-magnetico, il movimento del Seamaster Aqua Terra > 15.000 gauss non necessita di una gabbia di protezione. Il disegno al centro mostra come i campi magnetici possono attraversare il movimento, costruito con materiali non ferrosi, senza influenzarne il funzionameno.

Il Seamaster Aqua Terra è il primo modello Omega a montare il calibro Co-Axial 8508 totalmente amagnetico. Costa 4.940 euro

P

roprio quando tutto sembrava detto e realizzato per quanto riguarda la protezione dai campi magnetici dei movimenti meccanici, Omega è scesa in campo con una novità destinata a modificare gli equilibri tecnologici del segmento alto della produzione orologiera contemporanea. Lo ha fatto con il nuovo calibro Co-Axial 8508, capace di resistere a campi magnetici di oltre 1,5 tesla (ovvero 15.000 gauss), superando quindi di gran lunga i livelli di resistenza magnetica raggiunti in passato da qualsiasi altro movimento. A montarlo sarà per primo il Seamaster Aqua Terra > 15.000 Gauss, un cronometro Co-Axial con cassa di 41,50 mm in acciaio inossidabile: sarà il primo (i collezionisti sono avvertiti, con questo orologio si scrive la storia) montato su bracciale anch’esso in acciaio o su un cinturino in pelle marrone. Sul

Con il Seamaster Aqua Terra >15.000 Gauss, OMEGA introduce una tecnologia innovativa che cambierà per sempre l’approccio dell’orologeria alle crescenti difficoltà causate dai campi magnetici.

quadrante comparirà anche, applicata, la dicitura “> 15’000 GAUSS”, che sottolinea la caratteristica unica del segnatempo. Torniamo alla tecnica, per osservare come il primo prototipo del movimento sia stato realizzato grazie alle tecnologie sviluppate in collaborazione con gli specialisti di Eta, Asulav e Nivarox. La particolarità più importante è che questo calibro, contrariamente a quanto è accaduto fino ad oggi, non sfrutta il principio della gabbia protettiva inserita all’interno della cassa, ma è esso stesso costruito con materiali non ferrosi: per questa nuova tecnologia sono in corso di registrazione numerosi brevetti. Il movimento, di conseguenza, conserva una performance cronometrica rispondente ai criteri COSC anche dopo esser stato esposto a un campo magnetico superiore a 15.000 gauss.

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focus solo platino

Il segnatempo Malte Tourbillon Collection Excellence Platine è proposto con una cassa sagomata in platino 950 di 38 x 48,24 mm.

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focus solo platino

per i piu fortunati

U

na cosa è certa: Vacheron Constantin non deve più dimostrare il proprio savoir-faire nel realizzare movimenti dotati di un dispositivo tourbillon. Spesso abbinati a un’altra complicazione, i tourbillon della Manifattura ginevrina rivelano una indiscussa maestria e un’audacia incontestabile. Con la stessa filosofia, Vacheron Constantin propone una nuova interpretazione di questa grande complicazione con il modello Malte Tourbillon Collection Excellence Platine, presentato in anteprima al SIHH 2014. Il quadrante essenziale in platino 950, con finitura sabbiata, reca discretamente la dicitura “Pt 950”

Quest’anno, il Malte Tourbillon di vacheron constantin, proposto nel 2012 in oro rosa, arricchisce la Collection Excellence Platine. ne verranno realizzati solo cinquanta esemplari

tra le ore 4 e le ore 5, e mostra indici e numeri romani in oro bianco. In esso risalta il tourbillon, con al centro la lancetta dei secondi, perfettamente integrato nelle nuove linee raffinate della collezione Malte. La sua collocazione, a ore 6, ha richiesto che l’asse delle lancette delle ore e dei minuti, ben visibili al di sopra del cuore pulsante dell’orologio, fosse leggermente decentrata. Inconfondibile la sua cassa sagomata in platino 950 di 38 x 48,24 mm. Perfettamente in tono con l’orologio è anche il cinturino in pelle di alligatore Mississippiensis blu scuro, con chiusura déployante in platino 950, impunturato e cucito a mano con fili di seta e platino 950.

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focus solo platino

Il movimento è un Calibro 2795, meccanico a carica manuale, progettato e realizzato da Vacheron Constantin. Tra le sue caratteristiche quella di rispettare i criteri del Punzone di Ginevra

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focus solo platino

Puro, raro ed eterno, il platino è il materiale per eccellenza dell’Alta Orologeria.

l’orologio VACHERON CONSTANTIN Malte Tourbillon Collection Excellence Platine

Movimento: calibro c2795, progettato e realizzato da Vacheron Constantin. Meccanico a carica manuale, 27,37 x 29,30 mm (12 linee ¼ x 12 linee ¾), 6,10 mm di spessore. Circa 45 ore di riserva di carica. Frequenza 2,5 Hz (18.000 alternanze/ora). 169 componenti. 27 rubini Cassa: in platino 950, 38,00 x 48,24 mm / 12,73 mm di spessore, fondello con vetro zaffiro. Impermeabilità: 3 bar (30 metri circa) Quadrante: in platino 950, finitura sabbiata, dicitura “PT 950” tra le ore 4 e le ore 5. Indicazioni dipinte di nero. Indici applicati in oro bianco cinturino: Pelle di alligatore Mississippiensis blu scuro a grandi squame quadrate, impunturato e cucito a mano con fili di seta e platino

Un orologio straordinario merita un movimento altrettanto straordinario: il calibro 2795 meccanico a carica manuale, composto da 169 elementi, anima questo modello e garantisce quasi due giorni di riserva di carica. Il movimento di forma tonneau – perfettamente concepito per la sagoma della cassa – è interamente progettato e realizzato all’interno della Manifattura. La gabbia del tourbillon si ispira alla croce di Malta, l’emblema del marchio, ed è un’autentica vetrina dello straordinario livello di finiture di ogni componente del movimento, con diversi angoli rientranti con finiture anglé, naturalmente eseguite a mano. Il berçage della barretta del tourbillon, che rappresenta ancora oggi una sfida tecnica, richiede oltre undici ore di lavoro manuale per soddisfare i criteri di finitura richiesti da Vacheron Constantin. Questa operazione consiste nel limare in modo perfettamente regolare le estremità dei bracci, fino a dar loro una forma conica

e semicilindrica, rispettando la delimitazione del centro e dei talloni. Per concludere l’operazione, gli artigiani levigano la superficie con pietre, cabron, utensili di legno e paste abrasive per ottenere un risultato perfettamente lucido. Il Malte Tourbillon soddisfa, inoltre, i nuovi criteri del Punzone di Ginevra. Instaurato dal Gran Consiglio della Repubblica e dal Cantone di Ginevra nel 1886, il Punzone è insieme garanzia di provenienza, di buona fattura, di durata e di savoir-faire orologiero. Oggi, la certificazione non riguarda più unicamente il calibro, bensì l’orologio nel suo insieme. Un’importante evoluzione per questa certificazione indipendente, sostenuta da tempo da Vacheron Constantin, che ha deciso di rispondere puntualmente alle aspettative di una clientela sempre più attenta e informata. Un’ultima nota, sul numero degli esemplari che verranno realizzati: solamente 50, i collezionisti sono avvisati.

Il Malte Tourbillon Collection Excellence Platine verrà realizzato in una edizione limitata a 50 esemplari numerati

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focus la storia longines

The Longines Heritage Military 1938 riprende l’estetica sobria che caratterizza i segnatempo di ispirazione militare prodotti da Longines negli Anni ‘30. Cassa in acciaio da 40 mm. Movimento meccanico L619 . Quadrante nero, indici a grandi numeri arabi bianchi, rivestiti con Super-LumiNova. Cinturino sintetico nero cucito con filo bianco. Costa 1.070 euro

MILITAR POWER

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modelli The Longines Heritage Military 1938, che ricordano i segnatempo di ispirazione militare prodotti negli Anni ‘30 dal marchio, conservano l’aspetto sobrio e caratteristico degli esemplari originali. I grandi numeri arabi bianchi e la minuteria, garanzia di una eccellente leggibilità, sono all’origine di un seducente contrasto con il nero profondo del quadrante. La SuperLumiNova sulle lancette e sulle cifre assicura

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The Longines Heritage Military 1938 riprende l’estetica che caratterizzAVA I MODELLI LONGINES di ispirazione militare Degli anni ‘30

una leggibilità ottimale anche nella penombra e presenta delicate sfumature verdi che conferiscono ai modelli un carattere a sé stante. La corona zigrinata piatta sottolinea l’aspetto vintage ed è un chiaro riferimento all’esemplare originale. Il cinturino nero in materiale sintetico cucito con filo bianco aggiunge un tocco delicato ai contrasti equilibrati del The Longines Heritage Military 1938. The Longines Heritage Military 1938 è proposto in tre


focus la storia longines

IL CRONOGRAFO The Longines Heritage Military 1938 cronografo in acciaio, 42mm di diametro. Movimento calibro meccanico L705, e indica l’ora, i minuti, il contatore 30 minuti a ore 3, la data a ore 6 e i piccoli secondi a ore 9. I grandi numeri arabi bianchi, rivestiti con Super-LumiNova. Costa 1.670 euro

IL GMT The Longines Heritage Military 1938 GMT in acciaio, 42mm di diametro. Movimento calibro meccanico L704 e indica l’ora, i minuti, i secondi e la date a ore 3, e un secondo fuso orario con una lancetta rosso vivo. I grandi numeri arabi bianchi, rivestiti con Super-LumiNova. Costa 1.310 euro

varianti in acciaio. Il modello tre sfere, di grande sobrietà, è fornito all’interno di una cassa da 40 mm di diametro e il suo design è quello più fedele al modello originale. Il quadrante nero esibisce dodici numeri arabi bianchi circondati da una minuteria chemin de fer e la data a ore 3. L’esemplare 24 ore, di 42 mm di diametro, cattura lo sguardo per via della lancetta rosso vivo del secondo fuso orario che si staglia sul quadrante nero. La scala graduata 24

ore è posizionata sul rehaut all’esterno della minuteria chemin de fer e la data è visibile a ore 3. Mantenendo la stessa linea estetica, il cronografo esibisce un contatore 30 minuti a ore 3, la data a ore 6 e i piccoli secondi a ore 9. Con le tre varianti, The Longines Heritage Military 1938 arricchisce il segmento Heritage di Longines con esemplari di classe la cui estetica rende omaggio alla lunga tradizione e alla ricca eredità del marchio.

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focus novità in casa jlc

Il nuovo Grande Reverso Ultra Thin 1931, proseguimento di una rigorosa tradizione storica, rievoca alcune delle forme espressive più belle dell’Art Déco. Le linee, i colori e i materiali riflettono appieno una corrente artistica che ha saputo gettare le basi del design industriale, privilegiando esecuzioni artigianali elevate alla perfezione. Unico il suo cinturino in cuoio di Cordova, prodotto dalla “Casa Fagliano” di Buenos Aires

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focus novità in casa jlc

oltre la luna Jaeger-LeCoultre, verrà presentato ufficialmente durante il SIHH 2014 il nuovo Duomètre Unique Travel Time

l’orologio jeaeger-lecoultre Duomètre Unique Travel Time Nuovo movimento meccanico a carica manuale, Calibro JaegerLeCoultre 383. Costruito, assemblato e decorato a mano. 50 ore di riserva di carica per ognuno dei due bariletti. 498 componenti. 54 rubini. 7,25 mm di spessore. 34,30 mm di diametro. 28.800 alternanze orarie. Quadrante grainé argentato con lancette a foglia. Funzioni: ore, minuti (Home time); ore (saltanti, visualizzazione digitale del secondo fuso orario); minuti e World map; indicazione delle due riserve di carica. Cassa in oro rosa da 13,65 mm di spessore, 42 mm di diametro, anse lucidate e banda della carrure satinata. Impermeabilità: 5 atm. Cinturino in alligatore, fibbia ad ardiglione in oro rosa. Referenza:
Q6062520

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ovità mondiale per un orologio worldtime: il Duomètre Unique Travel Time di Jaeger-LeCoultre permette di regolare al minuto l’ora del fuso orario di viaggio. Grazie al worldtime il viaggiatore può impostare il fuso orario su qualsiasi continente e paese, indipendentemente dallo sfasamento. Fedele allo spirito tecnico ed estetico delle creazioni della linea Duomètre firmate Jaeger- LeCoultre, l’orologio Duomètre Unique Travel Time svela le diverse facce dell’eccellenza orologiera della Manifattura della Vallée de Joux. Questo segnatempo si afferma come punto di riferimento assoluto in fatto di meccanica orologiera e illustra l’eleganza intrinseca che dal 1833 contraddistingue tutte le creazioni della Grande

In edizione limitata a 100 esemplari in oro rosa 18 carati, l’orologio Duomètre Unique Travel Time è stato realizzato appositamente per l’inaugurazione della boutique parigina di Jaeger-LeCoultre a Place Vendôme.

Maison. Frutto di una meravigliosa complicità, passato, presente e futuro si trovano riuniti in questa straordinaria creazione, presentata in esclusiva in occasione dell’inaugurazione della boutique Jaeger-LeCoultre di Place Vendôme a Parigi. Per questo nuovo movimento il sistema Dual-Wing si avvale di due meccanismi: il primo è dedicato alla visualizzazione dell’ora locale, mentre l’altro serve a indicare il secondo fuso orario. I due meccanismi condividono lo stesso organo regolatore, ma ognuno di essi dispone di una fonte di energia indipendente, in modo da evitare le perdite dovute alle interazioni tra i meccanismi. Il funzionamento del secondo fuso orario non influenza quello del segnatempo, ma ne migliora notevolmente la precisione.

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focus profondo bianco

Chanel J12 White Phantom 38mm Ref. H3443 Costa 4.200 euro

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focus profondo bianco

l’orologio CHANEL J12 Phantom Ref. H3443 Edizione 10° Anniversario del J12 Blanche limitata a 2.000 esemplari.

Ceramica high-tech* bianca.
 Quadrante completamente bianco (cifre e lancette).
Movimento meccanico a carica automatica. Autonomia di funzionamento 42 ore.
Funzioni: ore, minuti, secondi.
Corona avvitata, impermeabilità 200 metri.
Fondello in acciaio con incisione J12 WHITE 10TH ANNIVERSARY LIMITED EDITION. 
Tripla chiusura pieghevole in acciaio. 
Diametro: 38 mm.
Disponibile anche nelle seguenti dimensioni: 29 e 33 mm (quarzo).
* Materiale altamente resistente ai graffi.

Ref. H3443

Chanel J12 Blanche Haute Joaillerie 38mm

Ghost Whisperer

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el 2003 l’orologio J12 ha rivoluzionato i canoni dell’orologeria tradizionale, presentandosi di un colore bianco intenso.
Questo orologio racchiude in sé l’essenza dei valori instillati da Gabrielle Chanel: audacia, stile, innovazione, purezza ed eleganza. Nel 2013, per celebrare il suo 10° anniversario, Chanel gli dedica un’edizione limitata dal quadrante completamente bianco. Ispirato all’universo nautico e nato all’alba del terzo millennio, il J12 è diventato un’icona in-

la ceramica bianca di chanel compie 10 anni. il mito si trasforma in icona e stile

Chanel J12 White Phantom 33mm

discussa dell’orologeria del XXI secolo. In anticipo sui tempi, fu il primo orologio a trasformare la ceramica high-tech in materiale prezioso. Associando la robustezza inalterabile di questo materiale altamente resistente ai graffi, all’eleganza senza tempo di Chanel, il J12 infrange i codici tradizionali dell’orologeria contemporanea. Nero nel 2000, bianco nel 2003... l’orologio J12 combina giorno e notte, maschile e femminile, forza ed eleganza, mistero e chiarezza: un vero e proprio talismano meccanico.

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focus passione tourbillon

Greubel Forsey presenta il “Tourbillon 24 Secondes Contemporain, movimento in titanio”un nuovo pezzo di alta meccanica

un turbine da 24 secondi Il Tourbillon 24 Secondes Contemporain di Greubel Forsey ha una cassa in oro rosso 5N o in oro bianco dal diametro di 43,50 mm e dallo spessore di 15,20 mm. Il vetro zaffiro di protezione è bombato su lato quadrante e piatto sul lato fondello. Il cinturino è in alligatore nero, cucito a mano con fibbia deployante in oro rosso 5N o oro bianco.

l’orologio greubel forsey Tourbillon 24 Secondes Contemporain Il movimento è composto da 268 componenti, di cui 88 per la gabbia del tourbillon che pesa 0,39 grammi. E’ animato da due bariletti coassiali in serie che gli consentono un autonomia di 72 ore. Il bilanciere a inerzia variabile, dotato di spirale con curva Phillips, batte a 21.600 alternanze orarie. La platina e i ponti integrati in titanio di colore grigio sono decorati a mano con finitura grenage e angoli lucidati a mano. I ponti inferiori sono in alpacca con decorazione grenage e trattamento in nickel-palladio ed angoli lucidati a mano. Il ponte (superiore) del tourbillon è in vetro zaffiro mentre i ponti della gabbia e della piattaforma (inferiore) sono in titanio. L’anello delle ore è in zaffiro mentre il contatore dei piccoli secondi e l’indicatore di riserva di carica sono in oro.

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ato nella continuità dell’edizione unica del “Tourbillon 24 Secondes Contemporain” con movimento in titanio colore blu royal (33 esemplari in platino e 33 in oro rosso 5N), quest’autunno Greubel Forsey presenta la sua ultima creazione: il Tourbillon 24 Secondes Contemporain con movimento in titanio di colore grigio. Come i suoi predecessori, questo segnatempo fa parte della linea “Contemporaine” di Greubel Forsey, caratterizzato da una cassa in oro rosso 5N o in oro bianco, di forma tonda e da un’architettura sobria e minimalista. Quest’ultima mette in bell’evidenza il meccanismo del Tourbillon 24 Secondes, 3° invenzione di Greubel Forsey, attraverso il sottile ponte superiore del tourbillon realizzato in vetro zaffiro, quasi invisibile all’occhio. I due differenti livelli sui quali sono collocati la platina e il ponte del movimento conferiscono un effetto di profondità così come elementi singolari quali il treppiede


focus passione tourbillon

Una ricerca dell’equilibrio in tutte le dimensioni ha guidato la creatività di Robert Greubel e Stephen Forsey sia dal lato architettonico sia da quello tecnologico

che innalza le lancette dal fondo del movimento fino all’altezza dell’anello delle ore in vetro zaffiro. Le indicazioni orarie sono leggibili attraverso gli indici – trattati in oro rosa o bianco secondo la versione - posizionati sull’anello in zaffiro e sono ottenuti per deposito galvanico. In bella evidenza ed in rilievo, la cifra 12, in oro rosa o bianco, unico numero presente sul quadrante. L’insieme è sottolineato da una linea circolare nera in contrasto sulla quale sono incise le indicazioni dei minuti. Una ricerca dell’equilibrio in tutte le dimensioni ha guidato la creatività di Robert Greubel e Stephen Forsey sia dal lato architettonico sia tecnologico, ricerca che ritroviamo nella disposizione dei componenti nello spazio, sul quadrante come sul fondello. I dettagli più scuri, come l’indicatore della riserva di carica, dei piccoli secondi o della rotazione del tourbillon in 24 secondi, contrastano con il colore grigio del movimento in titanio e dei ponti in titanio con finitura grenage, smussati e lucida-

ti. Due placchette in oro, avvitate a ore 3 e a ore 9, incise e decorate interamente a mano, A esprimere la filosofia dei fondatori del marchio, impreziosiscono la carrure come in altri segnatempo Greubel Forsey. Sul fondello in vetro zaffiro, i tre ponti con trattamento NAC rivelano tutta l’abilità del savoir-faire della Maison in fatto di decorazione: angoli lucidati a specchio (la maggior parte dei quali sono rientranti), smussature lucidate a specchio, decorazione a grenage, profili levigati e lucidati, decorazione soleil del bariletto. Un segnatempo contemporaneo sul quale sono visibili alcuni dettagli che richiamano la tradizione dell’orologeria come ad esempio i rubini di forma ovale o le viti azzurrate, elegante omaggio agli orologiai del XIX secolo. Il Tourbillon 24 Secondes Contemporain, movimento in titanio, è completato da un cinturino in alligatore cucito a mano con fibbia pieghevole in oro rosso 5N o oro bianco.

L’organo regolatore di questo segnatempo è il Tourbillon 24 Secondi, meccanismo performante di elevata affidabilità che comprende un tourbillon, la cui rotazione rapida – compie un giro in 24 secondi – combinata con la sua inclinazione a 25° gli permette di contrastare gli effetti negativi della gravità sull’oscillatore. E questo, soprattutto, in tutte le posizioni stabilizzate.

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focus cromiie Rolex Day Date nella versione in oro bianco con quadrante e cinturino ciliegia. Costa 19.400 euro. Al suo interno un movimeno calibro 3155, meccanico a carica automatica interamente sviluppato e prodotto da Rolex. Si tratta di un cronometro svizzero certificato dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres).

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focus cromiie

La nuova interpretazione in oro giallo, bianco ed Everose dell’Oyster Perpetual Day-Date, con lussuosi cinturini in pelle colorata e quadranti abbinati. Accanto la versione in oro giallo, quadrante e cinturino verde, costa 18.200 euro.

fascino e colore

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l nome Rolex è oggi indissolubilmente legato ad alcuni modelli di grandissimo successo come il Daytona, il Submariner, l’Explorer oppure il GMT-Master. C’è però un modello che, sin dalla sua creazione avvenuta nel lontano 1956, si è imposto come un innegabile esempio di eleganza e sportività, nonché per essere immediatamente divenuto uno dei best-buy più importanti dell’alta orologeria moderna. Stiamo parlando del Day-Date, definito dalla Rolex stessa come “l’orologio più prestigioso ed esclusivo della collezione Oyster”. Al momento del suo lancio questo modello si im-

Il Day-Date di Rolex, realizzato solo in oro o platino, nel 1956 fu il primo orologio da polso Cronometro con indicazione della data e del giorno della settimana

pose immediatamente per la presenza di un’innovazione mondiale: era primo orologio da polso a indicare il giorno della settimana in lettere e per esteso in una finestrella sul quadrante, a completamento della data, una vera prodezza tecnica per l’epoca. Simbolo di prestigio e di esclusività, sin dalla sua prima referenza venne realizzato esclusivamente in metallo prezioso (oro o platino), diventando immediatamente il segnatempo dei personaggi illustri. Il più celebre di tutti fu Dwight David “Ike” Eisenhower, al quale la Casa coronata donò proprio negli anni ’50 un Day-Date completo dell’allora nuovissimo bracciale, che da quel

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focus cromie

meccanica da sapere

In un orologio meccanico, l’organo regolatore, ossia la coppia bilanciere-spirale, è il guardiano del tempo che, attraverso la regolarità delle proprie oscillazioni, determina la precisione di un orologio. Per garantire che quest’ultima sia eccellente, Rolex ha sviluppato e brevettato nel 2000 una spirale innovativa realizzata in una lega esclusiva di niobio, zirconio e ossigeno: la spirale Parachrom. Questo componente strategico di solo un centimetro di diametro, interamente prodotto da Rolex all’interno, presenta importanti vantaggi a favore della precisione cronometrica: è insensibile ai campi magnetici, garantisce una grande stabilità rispetto agli sbalzi di temperatura e, in caso di urto, rimane fino a dieci volte più preciso di una spirale tradizionale. Nel 2005, inoltre, Rolex ha introdotto un nuovo procedimento brevettato per modificare la superficie della spirale Parachrom e migliorarne ulteriormente la stabilità a lungo termine. Questo trattamento le conferisce quel colore blu così caratteristico.

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La cassa, completamente impermeabile, protegge in modo ottimale, da acqua, polvere, pressione e urti, il movimento di alta precisione che ospita

focus cromie

l’orologio ROLEx Oyster Perpetual Day-Date

Movimento: calibro 3155 di manifattura Rolex, meccanico a carica automatica bidirezionale con rotore Perpetual Cronometro svizzero certificato dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Ore, minuti e secondi al centro. Indicazione istantanea del giorno della settimana e della data a finestrella con correzione rapida. Arresto dei secondi per una regolazione precisa dell’ora. Bilanciere di grandi dimensioni a inerzia variabile, tarato con estrema precisione grazie ai dadi Microstella in oro, frequenza a 28.800 alt./ora (4 Hz)
, spirale Parachrom blu paramagnetica con curva Breguet. Cassa: 36 mm, Oyster (carrure monoblocco, fondello e corona entrambi a vite). Vetro Zaffiro di sintesi antiscalfitture. Corona a vite Twinlock. Impermeabilità: fino a 100 metri. Quadrante: blu abissi, réhaut satinato, centro opalino cinturino: pelle Epsom Hermès con fibbia déployante in titanio. Prezzo: 22.500 euro

momento in poi prese il nome di “President”. Una postilla su quanto abbiamo detto prima riguardo ai metalli preziosi: in realtà proprio negli anni ’50 vennero realizzati sei esemplari in acciaio, gli unici conosciuti in questo metallo. Si trattava di un premio per gli studenti più meritevoli dell’Ecole d’Horlogerie de Genève. Inutile dire che il loro valore collezionistico è stellare. Ma torniamo alle caratteristiche di questo orologio. Il meccanismo a dischi del calendario (giorno della settimana e data) del Day-Date rivela la sua estrema ingegnosità a mezzanotte, quando il giorno della settimana e la data cambiano simultaneamente e istantaneamente. Come elemento aggiuntivo di interesse, l’indicazione del giorno della settimana è disponibile in una scelta di 26 lingue: la visualizzazione della data è ingrandita di due volte e mezza grazie alla lente di ingrandimento Cyclope sul vetro. Il meccanismo della data e del giorno della settimana è regolabile rapidamente mediante la corona di carica. Dal punto di vista costruttivo, la carrure dalle linee caratteri-

stiche (e imitatissime) è ricavata da un blocco di metallo massiccio, mentre il fondello scanalato è avvitato ermeticamente con un apposito strumento. La corona di carica, dotata del sistema brevettato di doppia impermeabilizzazione Twinlock, è saldamente avvitata alla cassa. Quest’anno la Casa ginevrina ha presentato una nuova interpretazione in oro giallo, bianco e Everose dell’Oyster Perpetual Day-Date, caratterizzata da lussuosi cinturini in pelle colorata e quadranti abbinati. Le inedite sfumature dei quadranti e dei bracciali si declinano in base al colore dell’oro della cassa: verde o cognac per le versioni in oro giallo, blu o ciliegia per i modelli in oro bianco, cioccolato o il più classico rhodium su cinturino nero per le casse in oro Everose. Abbiamo appena parlato dei cinturini: questi hanno la particolarità di abbinare il comfort ed il prestigio della pelle di alligatore con la semplicità di utilizzo del nuovo fermaglio Crownclasp ad ardiglione in oro, con chiusura pieghevole regolabile che permette di modificarne agevolmente la lunghezza.

La versione in oro bianco con quadrante e cinturino blu costa 19.400 euro.

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emozioni arti e mestieri di Daniela Fagnola

creative academy Una scuola in grado di offrire non solo un’effettiva preparazione professionale ma anche un reale inserimento nel mondo del lavoro. Un sogno per la maggior parte dei ragazzi di oggi, un’opportunità concreta per i pochi privilegiati ondata nel 2003, la Creative Academy da un lato svolge un ruolo di cerniera tra le università e le aziende del gruppo Richemont, dall’altro è una vera e propria fucina di creatività per il colosso del lusso: “Il nostro obiettivo è andare alla ricerca di giovani talenti creativi”, conferma il Direttore, Grazia Valtorta: “E’ stata proprio questa l’idea proposta da Franco Cologni al board del gruppo, dieci anni fa. E, per scovare i giovani talenti, ci siamo subito messi in contatto con le scuole di design più importanti del mondo: così abbiamo avuto fin dall’inizio un carattere internazionale”. Gli studenti infatti provengono dalle più prestigiose istituzioni pubbliche e private a livello mondiale: dal Politecnico di Milano alla Central Saint Martins di Londra, dallo

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artiemestieri Creative Academy

IED - Istituto Europeo di Design di Milano, di Madrid o di San Paolo del Brasile, all’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratives di Parigi, fino alla Tonji University di Shanghai, solo per citarne alcune. Ma per accedere al master i ragazzi devono superare una rigida selezione: “Chiediamo un ricco portfolio che comprenda rendering sia fatti al computer sia realizzati a mano (disegni, bozzetti, gouaches, ndr), per valutare il talento personale, appunto”, continua Grazia Valtorta. E spiega che ogni anno vengono ammessi una ventina di ragazzi: solo i più meritevoli potranno assistere alle lezioni del “Master of Arts in Design and Applied Arts on Jewelry, Watchmaking and Accessories” - questo il titolo esatto del corso, le cui attività si svolgono esclusivamente in inglese (a ribadire la vocazione internazionale). “Abbiamo costruito un programma didattico specializzato: concentrato su orologi, gioielli e accessori di moda, per rispondere alle esigenze delle marche del gruppo Richemont (che, vale la pena ricordarlo, sono: A.Lange & Söhne, Alfred Dunhill, Azzedine Alaïa, Baume & Mercier, Cartier, Chloé, IWC, Jaeger-LeCoultre, James Purdey & Sons, Lancel,

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Montblanc, Net-a-porter.com, Officine Panerai, Peter Millar, Piaget, Ralph Lauren Watch & Jewelry, Roger Dubuis, Shanghai Tang, Vacheron Constantin e Van Cleef & Arpels – per seguire un ordine rigorosamente alfabetico, ndr)”. Va aggiunto anche che con la Creative Academy collaborano il POLI.design - Consorzio del Politecnico di Milano, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la SDA Bocconi School of Management. Il master, della durata di un anno, intende fornire agli studenti strumenti e competenze specifiche sull’intero processo produttivo, dall’ideazione al design fino alla produzione vera e propria, e si sviluppa in due fasi distinte. I primi sette mesi (da gennaio a luglio), di preparazione generale, prevedono lezioni di marketing e comunicazione, incontri con manager, imprenditori e designer, studi di manual rendering e di computer rendering (con l’uso di vari software di grafica come Photoshop o Illustrator, e di modellazione in 3D tipo CAD), progetti ad hoc commissionati dalle varie marche, visite guidate in Italia e all’estero. Gli ultimi tre mesi (da settembre a novembre) sono invece di tirocinio, o meglio di praticantato, all’interno delle Maisons


emozioni arti e mestiieri

Quando i ragazzi lavorano sui progetti di orologeria hanno un approccio differente: gli asiatici piÚ tecnico, gli europei guardano maggiormente all’estetica

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emozioni arti e mestieri

del gruppo. “Nel primo periodo”, spiega ancora il Direttore, “teniamo lezioni più teoriche, che noi chiamiamo seminari, sui vari prodotti: quindi seminari di orologeria, di gioielleria e di accessori, condotti da grandi professionisti del settore. Necessari perché gli studenti hanno formazioni diverse: alcuni hanno una preparazione sui gioielli, pochi sugli orologi, altri sul fashion, molti sull’industrial design. Ma, quando arrivano qui, tutti fanno tutto per confrontarsi con svariati ambiti”. In questo modo mettono alla prova le proprie attitudini e inclinazioni verso i vari soggetti. “C’è anche un seminario del lusso, tenuto in parte da professionisti del gruppo Richemont, in parte da professori della Bocconi. Fondamentale perché la percezione del lusso di un ragazzo asiatico è molto diversa da quella di un ragazzo europeo: anche se poi tra di loro si contaminano, quindi da ogni progetto scaturisce un’incredibile varietà creativa”. Va sottolineato infatti che durante l’anno lo scambio culturale tra gli studenti è talmente forte da influenzare i gusti e le sensibilità di ognuno: fra ciò che imparano l’uno dall’altro e ciò che acquisiscono durante il corso, i ragazzi cono-

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scono un’evoluzione, una crescita professionale veloce e repentina, ben evidente agli occhi dei docenti. “Abbiamo messo a punto un programma molto intensivo: i ragazzi lavorano tantissimo, a tempo pieno e con ritmi sostenuti, ma i risultati sono stupefacenti” racconta ancora. “La formula vincente della nostra scuola, possibile solo perché abbiamo alle spalle il gruppo Richemont, sta nel fatto di avere un rapporto stretto con le marche. Ogni anno - ed è motivo di invidia da parte delle altre università - tutti i CEO vengono a presentare la propria azienda ai ragazzi, ne raccontano la storia, ne tracciano l’identità: per esempio, il CEO di Shanghai Tang, che sta a Hong Kong, approfitta di un viaggio in Europa per venire da noi. E i ragazzi sono davvero interessati, partecipano, chiedono, si informano: si tratta realmente di lezioni interattive. Poi c’è la fattiva collaborazione dei direttori creativi delle marche del gruppo, che lavorano direttamente con gli studenti. Terminata la fase più teorica, infatti, inizia subito una fase più pratica in cui i direttori artistici affidano ai ragazzi dei progetti concreti. Nel tempo questo meccanismo si è andato affinando: i pri-


emozioni arti e mestieri

mi anni eravamo noi a invitare i direttori creativi, ora sono loro stessi a voler venire da noi (per cui cerchiamo di ospitarli a rotazione, in modo da coprire nel tempo tutte le marche e offrire ai ragazzi la possibilità di lavorare su tutte le tipologie di prodotto). Perché si sono resi conto di avere a disposizione una ventina di menti fresche, non contaminate, originarie di tutte le parti del mondo - da cui emergono continui stimoli e idee sempre nuove”. Certo, lavorare con i giovani significa restare aggiornati, immergersi in un’atmosfera fertile e vivace: “Stare con i ragazzi è straordinario, me lo dicono tutti gli art director, si entra in contatto con un’energia e una creatività travolgenti. Oltretutto ogni studente, per ogni brief che riceve, presenta più progetti, a volte anche 3 o 4: da noi è come trovarsi in uno studio creativo in pieno fermento”. E riguardo agli orologi? Può raccontare qualcosa di particolare? “Quando i ragazzi lavorano sui progetti di orologeria hanno un approccio differente a seconda delle loro origini. Ovvio, è un discorso molto soggettivo, ma in genere gli asiatici hanno un approccio più tecnico, partono dal movimento per costruire l’orolo-

gio, mentre gli europei guardano maggiormente all’estetica, hanno un heritage di tradizione e cultura ben presente che influisce anche sui loro progetti. Sono proprio due modi diversi di lavorare, molto visibili in prodotti come gli orologi”. E ribadisce il ruolo di “ponte” della Creative Academy, capace di traghettare i ragazzi dalle aule delle università agli atelier delle aziende: “Ci sono tanti casi di ragazzi che hanno fatto un percorso di studi nella gioielleria, durante il corso si appassionano all’orologeria, quindi entrano per lo stage in una marca di orologi e poi rimangono lì a lavorare. Praticamente tutte le marche di orologeria del gruppo hanno all’interno dei nostri ex studenti come designer, e alcuni sono già diventati senior designer. Quando andiamo al Sihh - ogni anno all’inizio del corso portiamo i nostri nuovi studenti a visitare il Salone, l’ultimo giorno di apertura: a loro brillano letteralmente gli occhi -, incontriamo sempre i nostri ex studenti, che non solo ci presentano le novità ma ci fanno vedere i loro prodotti, quelli che hanno realizzato personalmente. Ed è davvero una grande soddisfazione”.

info CREATIVE academy

È una scuola Internazionale di Design, promossa dal Gruppo Richemont, che propone una specializzazione nel design per le arti applicate, con particolare attenzione alla gioielleria, orologeria e accessori. Creative Academy via Giovanni da Udine, 32 20156 Milano www.creative-academy.com

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EMOZIONI oltre le mode

Laurent Picciotto e il suo cowboy look

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tutti vanno alla ricerca dei materiali iper-tecnologici. hublot invece, punta sull’iper-casual. il risultato è fantastico


EMOZIONI oltre le mode

l’orologio hublot Big Bang Jeans

quadrante e cinturino sono realizzati con un jeans italiano

’originalità nell’alta orologeria non passa solamente per la meccanica o per le forme, ma anche per la scelta dei materiali. Questi però non devono per forza essere ipertecnologici. Si può infatti scegliere di seguire, o ancora meglio “creare” le mode, con materiali non convenzionali, come ha fatto Hublot con il suo Big Bang Jeans. Attenzione, quella utilizzata non è una tela jeans qualsiasi: quadrante e cinturino sono realizzati in un jeans italiano il cui produttore fornisce tutti i grandi nomi del lusso e della moda! Nata da un’idea di Tina Zegg (proprietaria di Zegg e Cerlati, la celebre gioielleria di Montecarlo), la collezione è formata da tre orologi “Big Bang Jeans” da donna e un orologio supertecnico da uomo Oceanographic 4000 Jeans, “confezionati” utilizzando in know-how Fashion Dsquared.

Cassa Big Bang in acciaio da 41 mm di diametro. Lunetta: in acciaio per il Jeans con vite in titanio; in o
ro bianco con incastonati 48 zaffiri taglio baguette per il Jeans Carat; in acciaio con incastonati 114 diamanti (peso totale 1.22 ct) per il Jeans Diamonds. Vetro zaffiro con trattamento antiriflesso interno/esterno
. Inserti laterali in resina composita nera. Corona e pulsanti in acciaio con inserto in caucciù nero
. Impermeabile fino a 10 ATM o circa 100 metri. Quadrante tela jeans imprigionata sotto vuoto in resina epossidica e contatori color opalino. 
Indici con incastonati 8 diamanti per un totale di 0.14 carati
. Movimento calibro HUB4300, cronografo meccanico automatico con datario
. Cinturino tela jeans cucita su caucciù nero con cuciture beige e fibbia déployante in acciaio Prezzo: da 12.300 euro

Accessorio mai passato di moda sin dalla sua creazione, il jeans è sempre indispensabile quando si vuole essere di tendenza. Look chic, look rock’n roll, look sexy o bohémien, look vintage o urbano, autentico, tye&die... il jeans soddisfa tutti i desideri ed è l’it-basic di tutti i guardaroba maschili e femminili. Tornando alla tecnica del Big Bang Jeans, notiamo che si tratta di un crono meccanico a carica automatica dedicato al pubblico femminile, con cassa da 41 mm. La tela jeans è presente sul quadrante, imprigionata sotto vuoto in resina epossidica, e sul cinturino, nel quale il denim è fissato su di una base in caucciù nero con cuciture beige e fibbia déployante in acciaio. Il risultato finale è estremamente piacevole e certamente riuscito, a conferma della felice vena stilistica e costruttiva, che sta diventano un costante leit-motif di tutta la moderna produzione di Hublot.

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EMOZIONI 100 anni in volo

sufficit animus il nuovo Pilot Montre d’Aéronef Type 20 di zenith rende omaggio al centenario del Reparto Volo della Marina Militare Italiana

Il cinturino in tessuto tecnico blu è ispirato al colore delle uniformi degli ufficiali dell’Aviazione Navale

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e l’imbarco dell’ala rotante, quindi degli elicotteri, sulle navi della Marina Militare Italiana è avvenuto a metà degli anni Cinquanta, e se poco più di vent’anni fa un Harrier effettuava il primo appontaggio sulla Nave Garibaldi, in realtà l’impiego del cielo per soddisfare le esigenze operative della Marina ha radici molto lontane e risale agli inizi dello scorso secolo, con l’utilizzo di palloni frenati, dirigibili e idroplani. Antesignano di tutti gli aviatori italiani fu il Tenente di Vascello Mario Calderara, che fra il 1906 ed il 1907 costruì presso l’Arsenale Militare Marittimo della Spezia un “idroveleggiatore”, ossia un vero e proprio “idroaliante”, con il quale compì una serie di prove sperimentali facendosi rimorchiare dal cacciatorpediniere Lanciere per ottenere la necessaria velocità


EMOZIONI 100 anni in volo

Orologio di bordo Zenith degli anni ’30 per l’Aeronautica italiana

per librarsi in volo e quindi ammarare dopo aver sganciato il cavo di rimorchio. Il 1911 vide l’esordio degli idrovolanti, con il Capitano del Genio Navale Alessandro Guidoni, che il 5 novembre volò con un biplano Fareman da lui trasformato in idrovolante, grazie all’applicazione di due galleggianti muniti di innovative alette idrodinamiche. Nello stesso anno sempre Calderara realizzò presso l’Arsenale della Spezia il primo idrovolante nazionale (peraltro la più grande macchina volante dell’epoca), che pilotò ufficialmente l’8 giugno 1912. Alla Marina erano finalmente spuntate le ali! 
 Il 1911 segna anche il battesimo del fuoco della neo costituita specialità. Durante il Conflitto italo-turco in Libia, aerei e dirigibili, pilotati da personale dell’Esercito e della Marina, furono impiegati per dirigere il tiro dal mare e per attività di bombardamento leggero. Sotto il

profilo organizzativo la Marina creò nell’aprile 1907, nella Sezione Trasporti del 3° Reparto del Ministero della Marina, un “Ufficio di Aeronautica”, avente il compito di occuparsi delle questioni aeronautiche e dei relativi studi. In relazione alla rapida evoluzione del settore, il 27 giugno del 1913 l’Ammiraglio Thaon di Revel costituì, presso il Reparto Mobilitazione dello Stato Maggiore, la 3^ Sezione – Aeronautica, che assorbì le funzioni del suddetto ufficio, e istituì il “Servizio Aeronautico della Regia Marina”. Il 25 agosto dello stesso anno venne istituita la “Regia Scuola di Aviazione della Marina”, per l’addestramento del personale Pilota e Specialista. Nello stesso anno avvenne anche la divisione fra la componente aerea dell’Esercito e quella della Marina e con il Regio Decreto del 12 ottobre 1913 n° 1229 venne istituito il “Quadro del Naviglio Aereo”, in base al quale

Pietra miliare dell’Aviazione Navale è stata l’entrata in linea, il 27 marzo 2008, della Portaerei Cavour, ora Nave Ammiraglia della Marina, concepita in modo da assicurarne la massima flessibilità di impiego, potendo fungere anche da Quartier Generale avanzato per Comandi Complessi Operativi, da unità per Operazioni Anfibie, da nave ospedale e da unità per gli interventi umanitari di grande scala. La sua versatilità è data anche dalle molteplici configurazioni che può assumere il suo principale sistema d’arma, costituito da un insieme di aerei ed elicotteri dalle capacità multiruolo.

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EMOZIONI 100 anni in volo

Gli indici e le lancette del Pilot Montre d’Aéronef Type 20 GMT “Tributo all’Aviazione Navale” di Zenith, risultano perfettamente leggibili, anche in situazione di luce scarsa, grazie al rivestimento in SuperLuminova. L’effetto è simile a quello delle strumentazioni aeronautiche.

fu determinato che le aeronavi al servizio della Regia Marina fossero assegnate in uno speciale elenco, equiparandole alle navi iscritte nel quadro del naviglio di guerra dello Stato. Di qui le ragioni per cui il 1913 (un secolo esatto ad oggi) è stato pertanto preso a rifermento quale anno di nascita dell’Aviazione Navale. Il ruolo di Zenith Zenith è legata all’Italia e alle sue Forze Armate da una lunga e ricca tradizione storica. La Manifattura cominciò a collaborare con le Ferrovie Statali Italiane nel 1909, periodo in cui i collegamenti ferroviari rivestivano un ruolo strategico per i tempi e la posizione geografica della penisola. Negli anni Venti, i segnatempo realizzati per il Bel Paese ammontavano a più di 65.000. Gli orologi Zenith erano precisi e robusti, due qualità indispensabili per le forniture destinate alle Ferrovie di Stato.

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Nel frattempo, in concomitanza con la nascita dell’Aviazione Navale, Zenith sviluppò i primi altimetri per le nuove flotte aeree civili e militari europee e statunitensi. La fama della Manifattura e dei suoi cronografi da polso si diffuse rapidamente tra le Forze Armate Italiane. Negli anni Trenta, Zenith rese omaggio alla Marina Militare Italiana realizzando dei cronografi da polso sovradimensionati (diametro di 46 mm contro una media massima di 32 mm), impreziositi dallo stemma della Marina e dall’iscrizione “Regia Marina Italiana”. Il primo modello era in oro e presentava due contatori, mentre il secondo, in acciaio, ne presentava tre. A partire dagli anni Trenta, la Manifattura cominciò a realizzare orologi di bordo per le Forze Armate Italiane, distribuiti tramite il fornitore Cairelli. Negli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta, Cairelli si rivolse direttamente a Zenith per la fornitura


EMOZIONI 100 anni in volo

Il fondello è impreziosito da un medaglione inciso con lo stemma dell’Aviazione Navale

alle Forze Aeree Italiane di cronografi da polso sufficientemente precisi e robusti da resistere alle difficili condizioni in cui operavano gli aerei da caccia. La storia dell’Aviazione Navale è costellata di pionieri, eroi, piloti e tecnici esperti, proprio come quella della Manifattura Zenith, profondamente orgogliosa di poter legare il proprio nome al centenario di questo storico corpo militare e di continuare a scrivere la Storia insieme all’Italia. Type 20 Montre d’Aéronef è un nome denso di significati. Questi strumenti di bordo erano sviluppati appositamente per l’aviazione, un settore in cui le condizioni di impiego erano decisamente più esigenti e mettevano a dura prova la meccanica. Quest’ultima, infatti, doveva resistere ai repentini cambiamenti di temperatura, alle vibrazioni talvolta violente,

all’umidità e alle variazioni della pressione atmosferica. Anche la lettura doveva essere perfetta: un ampio quadrante nero opaco garantiva il migliore contrasto con le lancette e gli indici delle ore rivestiti di materiale bianco luminescente. Questi ultimi, inoltre, erano rappresentati dai classici numeri arabi, spesso sovradimensionati. Nel 1938 le specifiche tecniche di cui sopra presero il nome di “Type 20”. Questi segnatempo per professionisti, veri e propri strumenti di sopravvivenza, erano regolarmente sottoposti a operazioni di revisione e manutenzione. In Francia, ad esempio, erano utilizzati dall’Aeronautica Militare, dall’Aviazione di Marina e dal Centre d’Essais en Vol. Gli strumenti che soddisfacevano i requisiti Type 20 e che all’epoca erano prodotti da un numero limitato di Manifatture selezionate con rigore, figurano ancora oggi nel Pantheon degli strumenti di volo.

Il logo scelto per il centenario, inciso al centro del fondello: le ali simboleggiano l’era moderna dell’Aviazione Navale, mentre lo sperone della nave rievoca lo storico emblema della prima squadriglia del corpo. L’emblema fu realizzato nel 1918 dall’artista Adolfo De Carolis, su richiesta di Gabriele D’Annunzio. Il motto ”Sufficit Animus” - ”Basta il Coraggio” celebra la principale qualità necessaria per servire.

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EMOZIONI 100 anni in volo

l’orologio zenith Pilot Montre d’Aéronef Type 20 GMT Tributo all’Aviazione Navale

Movimento: meccanico a carica automatica Elite calibro 693, 11 linee e ½, diametro: 25,6 mm, spessore 3,94 mm, 186 componenti, 26 rubini. Frequenza 28.800 Alt/ora (4 Hz), riserva di carica minimo 50 ore. Massa oscillante con motivo “Côtes de Genève” Funzioni: Ore e minuti al centro. Lancetta dei piccoli secondi a ore 9. Indicazione di un secondo fuso orario su 24 ore Cassa: In acciaio, diametro 48 mm, diametro quadrante 40 mm, spessore 15,80 mm. Vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i lati. fondello inciso con iscrizione “Zenith Strumentazione di Volo” e loghi dell’Aviazione Navale e del centenario Impermeabilità: 10 Atm Quadrante: nero opaco. Indici delle ore Superluminova SLN C1. Lancette rutenio nero satinato. Costa 7.500 euro

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EMOZIONI 100 anni in volo

l’anniversario centenario aviazione navale

L’Aviazione Navale ha radici lontane che risalgono agli inizi del secolo scorso, quando i primi audaci pionieri iniziarono ad impiegare, con grande lungimiranza, il mezzo aereo a sostegno della Squadra Navale. Nel 1913 l’Ammiraglio Paolo Thaon di Revel costituì il “Servizio Aeronautico della Regia Marina”; lo stesso anno venne fondata la “Regia Scuola di Aviazione della Marina” per l’addestramento degli equipaggi di volo ed istituito il “Quadro del Naviglio Aereo”, ove le aeronavi al servizio della Regia Marina furono iscritte in uno speciale elenco, equiparandole alle navi iscritte nel “Quadro del Naviglio di Guerra dello Stato”. Di qui le ragioni per cui il 1913 è stato preso a riferimento quale anno di nascita dell’Aviazione Navale. Per celebrare i suoi primi 100 anni di storia e ricordare tutti coloro che con passione, ardimento e coraggio le hanno dato genesi ed hanno contribuito a far divenire il mezzo aereo l’irrinunciabile e fondamentale braccio lungo della Flotta, la Marina Militare ha organizzato tre manifestazioni nelle basi aeronavali di Grottaglie, Luni-Sarzana e Catania. Gli eventi hanno coinvolto personale in servizio e non, con un “Open Day” a favore del pubblico.

Tributo all’Aviazione Navale Zenith ha deciso di rendere omaggio ai gloriosi anni della conquista del cielo creando il Pilot Montre d’Aéronef Type 20 GMT Tributo all’Aviazione Navale italiana in una serie limitata di 50 esemplari. Nobile successore dei primi orologi Zenith da aviatore, questo esclusivo modello dal generoso diametro di 48 mm dispone di tutti gli elementi visivi necessari: imponenti numeri arabi bianchi in superluminova con la funzione di indici e un grande quadrante nero opaco. Quest’ultimo crea un contrasto perfetto con le lancette finemente lavorate in rutenio nero satinato e SuperLuminova. Il fondello è impreziosito da un medaglione inciso con lo stemma dell’Aviazione Navale, il logo dedicato al centenario e l’iscrizione Montre d’Aéronef Type 20 – Zenith Strumentazione di Volo, mentre la cassa riporta il numero dell’esemplare in edizione limitata espresso in numeri romani. Il modello rende ulteriormente omaggio agli storici orologi da polso grazie alla presenza di una corona a vite scanalata di grandi dimensioni, impiegata dai piloti dell’epoca per caricare

il segnatempo e regolarne l’ora senza togliere i guanti. Alimentato da un movimento Zenith Elite 693 a carica automatica con riserva di carica di 50 ore, questo modello in acciaio è abbinato a un cinturino in tessuto tecnico blu, ispirato al colore delle uniformi dei valorosi ufficiali dell’Aviazione Navale. L’orologio è dotato delle funzioni ore, minuti, piccoli secondi a ore 9 e GMT. I grandi viaggiatori di oggi gestiscono i fusi orari direttamente al polso, ma non è sempre stato così. Era il 1820, infatti, quando si decise di adottare un’unità temporale universale, basata su un giorno solare di 86.400 secondi. Gli Stati Uniti furono i primi a riorganizzarsi, nel 1883, adottando il sistema dei fusi orari. Tuttavia, fu soltanto nel 1884, dopo la discussa Conferenza Internazionale di Washington, che il pianeta fu ufficialmente diviso in 24 fusi orari e che il meridiano zero fu fatto passare a Greenwich, in Inghilterra. L’ora di Greenwich divenne così l’ora universale (in inglese Greenwich Mean Time o GMT), nonché l’unico riferimento temporale per i piloti di tutto il mondo.

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EMOZIONI INTERVISTA di Paolo Gobbi

michele sofisti

il signore del tempo Girard-Perregaux, Jeanrichard Gucci Watches, tre marchi importanti nel mondo dell’orologeria contemporanea, un unico manager a guidarli

Ci racconta qualche sua sensazione su come sta andando il mondo del lusso? La percezione del lusso è cambiata radicalmente dal 2008 in poi, con la crisi economica iniziata in quell’anno. Gli acquirenti oggi cercano delle cose ben diverse rispetto a prima.

Per gli orologi questo vale solo per i mercati storici o anche per quelli più giovani, come l’Asia? Sì. Anche in quei paesi dove in pochi anni tanti nuovi clienti sono arrivati all’orizzonte, la Cina prima di tutti. Nel settore stiamo assitendo ad una globalizzazione nelle scelte di acquisto dei consumatori. Eppure in tanti si lamentano di una flessione proprio della Cina anche nell’orologeria. Son ben lontano dall’essere un economista, eppure ho la sensazione che sia un po’ un’esagerazione. La Cina è un paese immenso, che ha smesso di crescere del 12% all’anno per assestarsi su di un comunque importante 5%. In Europa allora che cosa dovremmo fare, che stiamo a crescita zero da diversi anni?

Cosa cercano? Per prima cosa l’autenticità, la trasparenza, la storia e poi un prezzo corretto. Tutte caratteristiche che un tempo non erano così ben definite e che invece oggi ci spingono ad andare verso qualcosa di concreto e di autentico.

Una situazione destinata ad evolversi per il settore? In Cina, ma anche in altri paesi di grande importanza come l’India, ci sono circa 350/400 milioni di giovani sotto ai 25 anni che studiano, frequentano l’università e che sono destinati ad

senza dubbio uno degli italiani più importanti nell’orologeria mondiale. Ceo del gruppo Sowind (GirardPerregaux e Jeanrichard) e di Gucci Group Watches and Jewellery, il suo è un osservatorio sul mondo certamente privilegiato. Le marche che coordina spaziano su target, ambienti, mercati tanto diversi quanto globali.

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EMOZIONI INTERVISTA

Girard-Perregaux, partner del Festival Lumière, ha reso omaggio al regista Quentin Tarantino, cui è stato assegnato il 5° Premio Lumière, donandogli un orologio 1966 Calendario Annuale ed Equazione del tempo. Il Premio Lumière è stato creato dall’Istituto Lumière per celebrare ogni anno un artista a Lione, la culla dove nacque la cinematografia dal genio dei fratelli Louis e Auguste Lumière, nello stesso luogo dove fu girato il loro primo film, Sortie d’Usine, nel 1895.

occupare importanti posti di lavoro. Accanto a loro ci sono circa dieci milioni di persone all’anno che cambiano il loro stato sociale, migliorando le loro condizioni economiche ed hanno una grande propensione all’acquisto. Lo sanno bene i commercianti europei, che oggi prosperano proprio grazie a questi flussi turistici. Come si affronta, nell’orologeria, una tale complessità dei mercati? Bisogna fare delle strategie estremamente equilibrate, bilanciando i mercati senza che nessuno abbia il sopravvento sull’altro. Ad esempio Gucci Watches è distribuito in maniera equa tra tutti i continenti. In Sowind invece è necessario un riequilibrio, in quanto c’era un’esposizione troppo forte nei mercati asiatici, mentre nel futuro dovremo aumentare la nostra presenza in America e consolidare quella in Europa. Lei sta operando dei grandi cambiamenti nei marchi che dirige. Sì. Ad esempio con Girard-Perregaux, in soli 2 anni, abbiamo radicalmente ristrutturato le col-

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lezioni degli orologi, passando da 700 referenze diverse a 100, aumentando la produzione del 40%. Inoltre possiamo proporre dei prodotti di manifattura importanti, come il Constant Escapement L.M. La grande evoluzione di GirardPerregaux è nel suo team di lavoro: noi cerchiamo di adattarci alle esigenze odierne in maniera tale da poter progettare il futuro. Un rinnovamento importante anche per Jeanrichard? Assolutamente sì. Abbiamo rinnovato tutto, a partire dal logo, sino alle collezioni, studiando bene il posizionamento in maniera tale da non sovrapporlo a quello di Girard-Perregaux. Farete delle sinergie produttive tra i vostri marchi? Non necessariamente. Ad esempio con Gucci Watches negli ultimi quattro anni abbiamo strutturato una collezione semplice, chiara, ma soprattutto vincente. Il marchio è talmente forte da darci la possibilità di offrire una gamma di prodotto e prezzo molto vasta: ad esempio


EMOZIONI voglia di velocità

Technology girard perregaux lo scappamento costante l.m. vince l’aiguille d’or

Lo scorso 15 novembre, Girard-Perregaux ha vinto con il suo innovativo Scappamento Costante L.M. il premio Aiguille d’Or, durante ill Geneva Watchmaking Grand Prix. Autentica impresa tecnica che ha impressionato gli esperti quando è stato presentato a Baselworld 2013, lo Scappamento Costante L.M. è il prodotto di diversi anni di ricerca e sviluppo. Il concetto è una risposta all’incessante e leggendaria ricerca dell’orologeria meccanica: la forza costante. Il pezzo segna una rivoluzione nel mondo della cronometria con un’architettura ed uno design dello scappamento rivoluzionari. Per realizzare l’orologio sono stati usati materiali e tecnologia pionieristici, in particolare l’uso di una lama di silicone di 14 micron.

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Questo inverno Jeanrichard presenta tre modelli dalle tonalità pure e originali. Chi ama l’avventura intorno al mondo conosce bene il Terrascope (2.600 euro), il cui nuovo manto verde scuro o marrone si riflette sul quadrante e sul cinturino in gomma finemente striato. Si armonizza perfettamente con la cassa a cuscino e la grande lunetta rotonda. Accanto a questi due modelli, il 1681 (5.600 euro) rilancia la tradizione: la cassa in acciaio ospita un movimento automatico di manifattura ed è corredata da un cinturino in pelle di vitello Barenia e da un quadrante rodiato particolarmente riuscito.

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proponiamo un modello a 350 euro legato al mondo della musica, mentre parallelamente abbiamo iniziato la produzione in serie limitata di un nuovo modello che adotta un movimento meccanico Sowind. Non si tratta però di una scelta esaustiva, in quanto non è detto che il prossimo anno realizzeremo un altro modello così meccanicamente sofisticato.

Avete previsto delle novità per Jeanrichard? La nostra scelta più importante è stata quella di utilizzare dei movimenti industriali, in maniera tale da ottenere un riposizionamento dei prezzi più logico. In ogni caso manteniamo ancora in produzione una collezione con un movimento meccanico di manifattura, il calibro 1681, che ci permette di mantenere la tradizione e la storia del marchio.

Quello che in molti sottovalutano è che Gucci Watches, da diversi decenni, è un vero produttore di orologeria, non un marchio “moda”. Sì, è uno degli asset su cui insistiamo molto. Abbiamo un’importante fabbrica a La Chauxde-Fonds, dove si fanno le casse in oro, il setting dei diamanti e si realizza l’assemblaggio finale. Inoltre abbiamo appena acquistato una fabbrica di quadranti nel Ticino. Ben diversa la storia di Girard-Perregaux: la sua attività produttiva inizia nel 1791 e arriva ai giorni nostri senza nessuna interruzione.

Voi producete in manifattura i movimenti? Sì, e come Sowind li vendiamo anche a terzi. Oppure realizziamo come Zegna oppure Bottega Veneta, degli orologi completi.   Il settore dell’orologeria e della gioielleria in Italia, tra distribuzione e indotto, conterà almeno 100mila addetti. Un numero considerevole, che non sembra però avere un pari peso a livello politico. E’ un peccato che questo accada, tanto più che i numeri penso siano addirittura superiori. Oltre alla parte commerciale andrebbe considerata an-


EMOZIONI INTERVISTA

La globalizzazione del settore orologiero è importante per sfruttare al meglio i momenti di positività dei vari mercati.

che quella produttiva, che nella gioielleria in Italia coinvolge molti artigiani puri e anche alcune vere e proprie industrie con alti livelli occupazionali. Notevole è l’impegno che Girard-Perregaux dimostra nei confronti dell’ecologia. Perché? Abbiamo una partnership di lunga durata con Susan e David Rockefeller. Insieme abbiamo già organizzato diversi eventi a New York, Tokyo, Pechino. Inoltre con Susan abbiamo realizzato due collezioni orologiere “Mission of mermaids” con l’intento sensibilizzare alla protezione dell’ambiente e degli oceani. Susan e David sono dei veri e propri “angeli custodi” che incoraggiano gli altri a seguire i loro passi per rendere il Pianeta Terra un posto speciale. Qual è il legame tra Girard-Perregaux ed il cinema? Girard-Perregaux è il segnatempo ufficiale e sponsor fondatore del nuovo Museo del Cinema di Los Angeles, progettato dai noti architetti Renzo Piano e Zoltan Pali e la cui inaugurazione

è prevista per il 2016. Si tratta del primo museo no-profit statunitense interamente dedicato alla storia e ai progressi del settore cinematografico. Ci rendiamo conto di quanto sia importante preservare il patrimonio e la storia dell’arte cinematografica che, come l’arte della fabbricazione orologiera, richiede passione, grande impegno e spirito di sacrificio. Siamo molto orgogliosi di aver onorato importanti registi come Pedro Almodovar e Quentin Tarantino. Cosa vede nel futuro del gruppo Sowind? A dispetto del momento, vedo un futuro interessante e importante, con una bella strada da percorrere. Girard-Perregaux ha un’identità molto forte, sulla quale stiamo basando il rinnovamento completo delle collezioni. Jeanrichard è una scommessa, anche se la sua nuova collezione è stata accolta con favore in tutto il mondo. Nel suo futuro cosa vede? Tentare di dare spazio anche alla mia personalissima passione, che è la fotografia.

G-Frame con diamanti di Gucci Timepieces, con quadrante in madreperla bianca o grigia. Gli indici argentati piramidali in corrispondenza delle ore 3, 6 e 9 sono messi in risalto da due file verticali di diamanti rotondi taglio brillante sui due lati della cassa, per un totale di 24 diamanti. Gli orologi G-Frame sono realizzati in acciaio lucido e sono completati da un comodo bracciale a catena a cinque maglie in acciaio.

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EMOZIONI lo strumento per eccellenza

sottile come un altiplano Quando movimento e cassa si fondono nell’orologio meccanico più sottile al mondo on solo un movimento e non esattamente una cassa o, meglio, le due cose in una: l’Altiplano 38 mm 900P, l’orologio meccanico più sottile al mondo che, grazie alla fusione tra il calibro a carica manuale e gli elementi della cassa, è stato progettato come un’entità singola ottenendo uno spessore record di soli 3,65 mm. Massima espressione in oltre mezzo secolo di tradizione nel campo della produzione di orologi ultra-piatti, dove Piaget regna sovrana, l’Altiplano 38 mm 900P è la rappresentazione dell’eccellenza delle due Manifatture integrate della Maison. Luoghi dove convergono le professionalità dei maestri orologiai, di chi realizza le casse e dei designer per dare vita a un capolavoro di affidabilità e precisione. Una grande tradizione nel campo degli ultra-piatti Rinnovando costantemente il proprio amore incondizionato per i meccanismi sottili, la Manufacture de Haute Horlogerie Piaget ha

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EMOZIONI lo strumento per eccellenza

l’Altiplano delle ande ha un’altitudine media di 3.650 metri. l’Altiplano 38 mm 900P di piaget ha uno spessore di soli 3,65 millimetri

prodotto 23 calibri ultra-piatti (sul totale dei 35 movimenti sviluppati in-house) e di questi 12 detengono record di sottigliezza e fanno ora parte della collezione. All’interno di questi grandi numeri occorre però ricordare che ciascuna nuova produzione rappresenta una pietra miliare in termini di conoscenze acquisite. Ed è proprio questo livello di know-how che fa sì che la Maison riesca a spingersi oltre i confini della propria arte e a dare seguito al proprio spirito innovatore attraverso una serie di creazioni eccezionali caratterizzate al contempo dall’estrema sottigliezza e dall’affidabilità, criteri che dominano ogni scelta della Brand. A testimonianza del grande successo raggiunto, tutti i 23 movimenti ultra-piatti sono prodotti senza sosta dall’epoca del loro lancio ed il Calibro 430P, grazie alle sue qualità di resistenza, è uno dei movimenti ultra-piatti a carica manuale più prodotti al mondo. L’unione delle competenze delle due Manifatture integrate La produzione di un orologio ultra-piatto è una sfida costante. Sin dai primi bozzetti di progetto si deve infatti essere in grado di pre-

vedere i limiti funzionali, estetici e di durata connessi alla miniaturizzazione dei componenti. Sono molto pochi i produttori che si sono fatti tentare da questo tipo di approccio, e sono ancora meno quelli che producono al proprio interno sia i calibri che le casse sotto l’occhio vigile dei designer della Maison. Piaget appartiene a questo ristretto circolo. L’Altiplano 38 mm 900P fonde cassa e movimento divenendo l’orologio meccanico più sottile di sempre ed è, a sua volta, il risultato della fusione tra le due Manifatture Piaget, una con sede a La Côte aux Fées, dove tradizionalmente vengono prodotti i movimenti e l’altra a Plan-les-Ouates, dove vengono create le casse. Queste diverse competenze sono ora legate inestricabilmente, così come accade nell’Altiplano 38 mm 900P dove il meccanismo e i componenti esterni formano un’entità unica e indivisibile. Per poter dare vita a questa sottile meraviglia, i maestri orologiai, gli addetti alla costruzione delle casse e i designer hanno lavorato insieme per ben tre anni alle fasi di sviluppo, produzione, messa a punto e finitura, nelle quali tutte le scelte tecniche hanno avuto un impatto estetico e vice versa. Ciascuno dei 145 compo-

L’Altiplano, o per meglio dire la Meseta del Collao, è una vastissima area situata nelle Ande centrali. Occupa parte del Cile settentrionale, Argentina, Bolivia occidentale e Perù meridionale. L’altezza media è di circa 3650 metri, leggermente inferiore di quella dell’altopiano del Tibet.

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EMOZIONI lo strumento per eccellenza

happy birthday 2014 un anno fondamentale per Piaget!

La Maison celebra il proprio 140° anniversario e lo fa in grande stile lanciando un modello che è destinato a sovvertire le convenzioni della produzione orologiera ultra-piatta per molti anni a venire: l’Altiplano 38 mm 900P, un modello di grande innovazione che guarda anche alla storia - 900P deriva infatti dal Calibro 9P, il primo movimento a carica manuale ultra-piatto creato da Piaget nel 1957. Questo particolare meccanismo misurava solo 2 mm e segnò il destino di Piaget nel campo della produzione di modelli ultra-piatti. Già nel 1960 Piaget fissò un primo record grazie al Calibro 12P, il movimento automatico più sottile al mondo con i suoi 2,3 mm. Gli anni seguenti regalarono una gran quantità di nuovi record di sottigliezza nei settori dei movimenti manuali e automatici, con o senza complicazioni, come - per citarne solo un paio - il Calibro 600P, il movimento tourbillon di forma a carica manuale più sottile al mondo e il movimento automatico 1208P, anch’esso il più sottile nella sua categoria.

Piaget ha prodotto 23 calibri ultra-piatti e di questi 12 detengono record di sottigliezza

nenti dell’Altiplano 38 mm 900P è stato ridotto ad una dimensione a volte poco maggiore di un capello, incluse alcune ruote che misurano solo 0,12 mm (rispetto agli 0,20 mm di un movimento classico) e si è dovuto anche prestare un’attenzione particolare allo spazio tra i componenti stessi. In altre parole, il processo ha dovuto includere un’ingegnosa disposizione dei componenti, a volte entro spazi di un centesimo di millimetro, allo scopo di creare un gioco perfetto tra parti fisse e mobili facendo in modo che queste ultime potessero muoversi in libertà e, quindi, assicurare il corretto funzionamento del meccanismo. Nel cuore dell’orologio più sottile mai creato Il vero segreto di questa sottigliezza estrema risiede nella struttura della cassa, il cui fondello serve anche da platina. Volendo fondere calibro e cassa, la cassa è stampata partendo dal fondello

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per poter ospitare le parti meccaniche. Questa architettura così complessa ha richiesto il capovolgimento della costruzione del movimento per poter disporre i ponti dal lato del quadrante – un approccio questo che produce anche un effetto estetico rendendo visibili i ponti stessi. Per risparmiare altri millimetri preziosi, l’intero meccanismo e la struttura delle lancette sono contenuti nello spessore del bilanciere, con un quadrante delle ore e dei minuti scentrato ma in linea con l’iconico design della linea Altiplano. Queste caratteristiche sono ulteriormente accentuate dal ruotismo completamente a vista che invita il proprietario dell’orologio a scoprire il cuore stesso di questo sottile e sofisticato meccanismo. Dovendo lavorare in uno spazio estremamente ristretto, Piaget ha ideato un bariletto sospeso fissato ad un ponte singolo dal lato del quadrante, al contrario dei bariletti tradizionali che sono anche fissati dal lato della platina. Questo insolito espediente non va


EMOZIONI lo strumento per eccellenza

l’orologio piaget Altiplano 900P 38 mm

L’orologio meccanico più sottile mai realizzato
Oro bianco 18K
Fusione di calibro e cassa a formare un’entità singola Movimento trattato in colore nero Fibbia ardiglione in oro bianco 18K
 Cinturino in alligatore nero
 Tempo richiesto per lo sviluppo: tre anni
 Riserva di carica: circa 48 ore
2.600 alternanze/ora (3 Hz)
Spessore: 3,65 mm (cassa + movimento)
 Numero di rubini: 20
 Funzioni: quadrante ore e minuti ad ore 10
 Numero di componenti: 145 (cassa + movimento) Finiture: fondello con satinatura circolare, ponti in colore nero satinati effetto soleil, ponti smussati, ruote effetto soleil o perlate, viti nere, racchetta di regolazione personalizzata con la P di Piaget. Prezzo: 25.000 euro

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EMOZIONI lo strumento per eccellenza

Per risparmiare altri millimetri preziosi, l’intero meccanismo e la struttura delle lancette sono contenuti nello spessore del bilanciere, con un quadrante delle ore e dei minuti scentrato ma in linea con l’iconico design della linea Altiplano.

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assolutamente a scapito della performance visto che l’Altiplano 38 mm 900P ha una generosa riserva di carica di circa 48 ore. Un brevetto per una grande svolta nell’affidabilità Quando un orologio è soggetto ad una forte pressione, come quando viene immerso in acqua, il vetro o il cristallo subiscono una lieve deformazione. Questo fenomeno fisico passa relativamente inosservato negli orologi tradizionali, la stessa cosa però non vale nel caso dei modelli ultra-piatti. Dato che lo spazio disponibile è estremamente limitato il vetro potrebbe premere sulle lancette fermando il movimento. Allo scopo di evitare questo problema, Piaget ha ideato un dispositivo rivoluzionario (per il quale è stato richiesto un brevetto) volto a garantire l’affidabilità di questo tipo di orologi. Invece di fissare le lancette sopra i ponti, Pia-

get ha deciso di posizionarle al di sotto degli stessi riuscendo così a liberare dello spazio tra il pignone e il cristallo. Quando quest’ultimo si deforma per effetto della pressione, non preme sulle lancette (posizionate sotto il livello del ponte) ma preme piuttosto sul ponte del ruotismo evitando in tal modo qualsivoglia conseguenza sul funzionamento del movimento. Finiture senza compromessi L’estrema “miniaturizzazione” dei componenti di un orologio ultra-piatto non deve in alcun modo comprometterne l’affidabilità. Lo stesso principio vale per il livello delle finiture, e l’Altiplano 38 mm 900P non è certo un’eccezione. Anche se alcuni dei 145 componenti non sono visibili, vengono comunque tutti sottoposti a meticolose finiture in linea con le più nobili tradizioni della produzione orologiera, grazie a un grande numero di ore di paziente lavoro


EMOZIONI lo strumento per eccellenza

tutti i 23 movimenti ultra-piatti piaget sono prodotti senza interruzioni dall’epoca del loro lancio

reso ancora più complicato dalla dimensione dei componenti stessi. La platina ricavata dal fondello è satinata e sottoposta a sabbiatura mentre le ruote presentano un’alternanza di decoro soleil e perlage. Scavati per rivelare la sottile complessità meccanica dell’Altiplano 38 mm 900P, i ponti smussati e satinati con effetto soleil sono trattati in nero per creare un elegante contrasto con la cassa in oro bianco. La racchetta di regolazione personalizzata con la P di Piaget regala poi la nota distintiva in questa sinfonia di Alta Orologeria sottilmente orchestrata. Infinitamente Altiplano Su una superficie di oltre 1.500 km nel cuore della Cordigliera delle Ande, l’Altiplano – letteralmente ‘pianura alta’ in spagnolo – è una delle regioni popolate più elevate al mondo con un’altitudine media di 3.650 metri, numeri che trovano una propria eco nell’eccezionale dimensione

dell’Altiplano 38 mm 900P che ha uno spessore di soli 3,65 millimetri! Sferzata senza sosta da forti venti, la rara vegetazione dell’Altiplano forma panorami piatti privi di qualsivoglia artificio nonostante siano ricche di risorse naturali preziose come oro, argento e rame. Traendo ispirazione da queste eteree distese, anche la linea Altiplano di Piaget nasconde un tesoro – in questo caso meccanico – al di sotto della purezza di un design moderno qui contraddistinto da un piccolo quadrante scentrato con indici singoli e doppi in un’interpretazione contemporanea di un classicismo senza tempo. Con una cassa in oro bianco 18K, il nuovo Altiplano 38 mm 900P nonostante la sua eccezionale architettura mantiene un’immagine apparentemente semplice che potrebbe persino portare a dimenticare che è l’orologio meccanico più sottile mai realizzato. Raramente un Altiplano era riuscito ad essere così esplicitamente all’altezza del suo nome...

Il vero segreto di questa sottigliezza estrema risiede nella struttura della cassa, il cui fondello serve anche da platina. Volendo fondere calibro e cassa, la cassa è stampata partendo dal fondello per poter ospitare le parti meccaniche.

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Jérôme Lambert CEO di Montblanc International è uno degli uomini d’oro dell’orologeria contemporanea

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generazione

due punt zero In montblanc arriva Jérôme Lambert E con lui la prima collezione Meisterstück di orologeria

A destra, il Rieussec Rising Hour di Montblanc. Presentato durante il passato SIHH, è un cronografo di manifattura con indicazione della data e un’originale visualizzazione giorno/notte. La cassa, da 43 mm, è realizzata in oro rosso. Costa 27.200 euro.

osa rende l’orologeria un mondo tecnologico così affascinante e seguito? Perché milioni di persone, in ogni angolo della Terra, studiano e indossano con passione dei segnatempo che assomigliano più a dei dinosauri meccanici che a dei figli delle moderne tecnologie? L’esperienza ci insegna che tra le tante spiegazioni possibili a queste domande, una risulta sempre vera: gli orologi piacciono perché riescono a dare un segno personale e distintivo a chi li indossa, ed inoltre la loro evoluzione tecnica e stilistica, da un paio di secoli a questa parte, non si è mai interrotta. Con questo spiri-

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In Montblanc gli orologi sono prodotti in Svizzera, a Le Locle e Villeret (nella foto), la pelletteria a Firenze, gli strumenti da scrittura ad Amburgo

l’orologio montblanc Meisterstück “Heritage Collection” Perpetual Calendar

Movimento: Meccanico a carica automatica calibro 4810/915, 25 rubini, 42 ore di riserva di carica, frequenza 28.800 alternanze/ora Funzioni: Calendario perpetuo, fasi luna Cassa: in oro rosa, 39 mm di diametro, spessore 10,24 mm Impermeabilità: 3 atmosfere Quadrante: argentè soleil, indici applicati a mano Cinturino in alligatore nero, chiusura in oro ad ardiglione Note primo modello della nuova collezione Heritage, primo orologio ad utilizzare il nome Meisterstück (masterpiece). Presentazione ufficiale durante il salone di Ginevra SIHH2014

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to abbiamo assistito al cammino di Montblanc nel mondo dell’orologeria, un percorso iniziato negli anni ’90, condotto con la giusta umiltà ma anche con teutonica decisione, che ha portato oggi alla creazione di collezioni personali e convincenti, che regalano al marchio dal celebre logo bianco, un posto di diritto nel novero dei nomi oggi al top nel mondo delle lancette. Una buona parte del merito lo si deve all’attenta diversificazione produttiva interna, con collezioni di altissimo livello qualitativo come la Villeret, che si pregia del know-how di Minerva e della supervisione di Demetrio Cabiddu, uno dei più grandi maestri orologiai viventi. Ma non solo. Il savoir faire Montblanc, anzi il suo saper fare, ha trovato anche completa espressione nel Rieussec, che non solo ci riporta agli albori della cronografia, ma lo fa con un calibro realizzato totalmente in manifattura. E poi le collezioni Star e TimeWalker, che mantengono lo stile rigoroso, introducendo originali idee di design e funzionalità. Per arrivare oggi al nuovo Meisterstück “Heritage Collection” Perpetual Calendar che presentiamo in esclusiva sulla copertina di questo numero - tanto nuovo quanto di altissimo livello meccanico, segno che quel Capolavoro (questa la traduzione dal tedesco) è divenuto finalmente un nome che

anche i segnatempo sono meritevoli di utilizzare. Con lui nasce la Meisterstück Heritage Collection, primo passo concreto del suo CEO Jérôme Lambert, giunto alla metà del 2013 dopo aver portato al successo Jaeger-LeCoultre negli ultimi anni. Siamo andati a chiedere a lui come sarà Montblanc nel futuro. L’abbiamo incontrata sul numero 1 di Galileus nei panni del Ceo di Jaeger-LeCoultre, oggi invece la troviamo Ceo di Montblanc. Cosa è successo? Jérôme Lambert - Mi è stato chiesto di diventare il nuovo CEO di Montblanc International e ho avuto dieci giorni per decidere. Ho preso la mia decisione molto rapidamente, perché Montblanc è un brand molto forte e ambizioso, con una tradizione unica e una fantastica manifattura. Apprezzo moltissimo il mio nuovo incarico. Montblanc è una marca conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Non sente il peso della responsabilità quando pianifica le strategie produttive e quindi di vendita? Poiché Montblanc fa parte del gruppo Richemont, conoscevo già molto dell’azienda.


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MeisterstĂźck diventa ora un orologio di altissima classe, un calendario perpetuo puro e di grande eleganza GALILEUS 75


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l’orologio montblanc Montblanc TimeWalker Extreme Chronograph DLC

Movimento: meccanico a carica automatica calibro 4810/507, 25 rubini, 42 ore di riserva di carica, frequenza 28.800 alternanze/ora Funzioni: ronografo con contatori ore e minuti, data Cassa: in acciaio micropallinato, 43 mm di diametro, 14,5 mm di spessore, trattamento nero DLC “Black 4” Impermeabilità: 3 atmosfere Quadrante: nero con indici SuperLuminova Cinturino in composito di gomma e pelle. Chiusura in acciaio DLC nero

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Quando sono arrivato, ho notato che tutto il personale di Montblanc è guidato dalla passione per la lavorazione artistica e dalla ricerca dell’innovazione, un atteggiamento che ha stabilito la validità della maison in tutti i campi. Sono rimasto particolarmente colpito dal livello di maestria artigianale e competenza nelle loro sedi produttive di strumenti da scrittura ad Amburgo, di orologi in Svizzera e di articoli in pelle in Italia. Un fatto molto rassicurante per tutti i nostri piani futuri. Quindi, non posso dire di sentire un peso, ma anzi, guardo avanti con grande entusiasmo. Qual è il maggiore potenziale di Montblanc? Montblanc è il leader indiscusso nel settore degli strumenti da scrittura da oltre un secolo. Il settore orologi di Montblanc ha sperimentato una crescita impressionante negli ultimi anni, nonostante le incertezze del mercato, classificandosi fra i primi 20 produttori svizzeri di orologi in termini di vendite. Esiste ancora potenziale per tutte le categorie di prodotti Montblanc, grazie alla grande competenza dell’azienda in questi campi.

Con il suo arrivo si può parlare di un “nuovo corso” Montblanc? Non spetta a me decidere. Noi di Montblanc cerchiamo di sviluppare la maison restando sempre fedeli alla nostra tradizione e allo spirito innovativo. Lei è un uomo dell’orologeria, anzi dell’alta orologeria. Dobbiamo aspettarci qualcosa di forte per quanto riguarda le nuove collezioni dei vostri segnatempo? La nuova Meisterstück Heritage Collection costituirà un importante nuova fase per la creazione di orologi Montblanc. Con questa linea ci siamo posti l’obiettivo di tradurre lo spirito dell’iconico Montblanc Meisterstück nella raffinata arte orologiera: la migliore lavorazione artistica, una straordinaria funzionalità e un design sofisticato e senza tempo, con la massima attenzione al dettaglio. Con questa nuova linea condividiamo davvero la nostra passione per la raffinata orologeria, dal classico orologio chiaro fino alla complicazione del calendario perpetuo, tutti con un positioning molto attraente per gli appassionati di segnatempo raffinati.


coverstory aria di rivoluzione

montblanc sta mettendo in atto un importante lavoro per rendere coerente la sua creatività con il dna che le viene dalla storia dell’alta orologeria

La notorietà acquisita con i vostri sistemi di scrittura, sicuramente importante nella conoscenza del marchio, non si rivela, alle volte, un freno per tutto il resto della vostra produzione, specie quella della gioielleria e dell’orologeria? La nostra reputazione di leader nella creazione dei più raffinati strumenti da scrittura al mondo nasce dalla nostra devozione alla lavorazione artistica tradizionale e da una ricerca quasi ossessiva della qualità e della perfezione tecnica. Queste qualità sono esattamente quelle che ci hanno permesso di entrare con successo nel settore dell’orologeria e di costruirci la nostra reputazione attuale. Di conseguenza, i nostri orologi sono apprezzati da una clientela mondiale in questo settore. Rimaniamo nel mondo delle lancette. Sebbene le collezioni Montblanc siano oggi conosciute e riconoscibili, non pensa che sia arrivato il momento di lavorare su di un modello iconico, che diventi il vostro simbolo di riconoscimento? Ci risulta che la linea Rieussec sia già percepi-

ta come un modello iconico. Anche il design di TimeWalker è davvero singolare e diverso. Scorgiamo lo stesso potenziale anche per la nuova Meisterstück Heritage Collection. E’ una nuova linea simbolica di orologi Montblanc, all’altezza delle aspettative di un vero Montblanc Meisterstück: un design senza tempo e sofisticato, una perfetta funzionalità dalla terza lancetta fino alle alte complicazioni e alla raffinata lavorazione artistica. La sua esperienza è fortemente “manifatturiera”; affermerete il concetto di verticalizzazione della produzione anche nei vostri orologi? Continueremo sicuramente ad espandere ancora la nostra competenza manifatturiera. Già oggi ci affidiamo a 200 esperti di orologeria che lavorano nei nostri due stabilimenti di Le Locle e Villeret. In futuro, svilupperemo ancora il profondo know-how di Villeret nello sviluppo dei movimenti degli orologi e della lavorazione artigianale tradizionale, da una parte, e la grande competenza di Le Locle come laboratorio di test della produzione e della qualità, dall’altra.

Sopra, quadranti storici in smalto nell’archivio Montblanc a Villeret.

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La collezione Villeret di Montblanc non ha nulla da invidiare ai più blasonati e sofisticati pluricomplicati prodotti dalla vostra concorrenza. Continuerete su questa strada così elitaria, oppure realizzerete dei Villeret dal costo più contenuto? I 156 anni ininterrotti di storia della lavorazione artistica tradizionale che abbiamo a Villeret sono qualcosa di veramente unico, che raramente si trova nell’industria e che deve essere tutelato e ulteriormente sviluppato. Continueremo a rafforzare la tradizione con lo sviluppo della Collection Villeret, con pezzi d’eccezione come l’ExoTourbillon Rattrapante, che sarà presentato anche al SIHH. Inoltre, faremo leva sulla raffinata bellezza dei movimenti Villeret nelle altre nostre collezioni, come il Monopusher Chronograph, che sarà lanciato nella linea Meisterstück Heritage nel 2014. Cosa pensa del mercato italiano dell’orologeria? Il mercato italiano è composto da conoscitori che ricercano complicazioni, soluzioni meccaniche e materiali innovativi: per quei clienti

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l’orologeria rappresenta il sogno, alimentato dalla passione per la tradizione manifatturiera, con un forte apprezzamento anche dei marchi più attraenti. L’Italia è un mercato con molte potenzialità, anche perché è uno dei mercati più sofisticati ed esigenti in fatto di orologeria in Europa e nel mondo intero. Se sei capace di appassionare gli italiani con i tuoi prodotti, il più è fatto. Quindi attendo con impazienza di introdurre le nostre novità in quel mercato. Gli italiani conoscono e amano il marchio Montblanc, Si tratta però di uno storico retaggio dal mondo della scrittura. Come fate ad affermare anche il concetto di “Montblanc orologiaio”? Il nostro brand incarna valori quali la ricerca della perfezione, la più elevata lavorazione artistica e l’innovazione meccanica: questo vale per gli strumenti da scrittura così come per gli orologi e per le altre categorie merceologiche. I clienti Montblanc sono acquirenti consapevoli, che pretendono altissimi standard di qualità e raffinatezza. Possono essere tranquilli di trovarli nei nostri prodotti.


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l’orologio montblanc Villeret 1858 ExoTourbillon Rattrapante

Movimento: meccanico a carica manuale calibro 16.61 realizzato in manifattura, 411 componenti, dispositivo tourbillon 4 minuti, spirale con curva terminale Phillips, due ruote a colonne, finitura di prestigio, platina rodiata Funzioni: cronografo rattrapante, doppio fuso orario Cassa: in oro bianco, 47 mm di diametro, 17,5 mm di spessore ImpermeabilitĂ : 3 atmosfere Quadrante: in oro con finitura grainĂŠ, indici applicati, scala in smalto grand feu. lancette azzurrate in Pfinodal Cinturino: in alligatore, con chiusura in oro bianco

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cover story il personaggio

Barbara Falcomer

Italia

la nostra forte identità Un confronto con Barbara Falcomer, Amministratore Delegato Montblanc Italia 80 GALILEUS

Lei guida per l’Italia uno dei più importanti e conosciuti marchi del lusso mondiali. Dal suo osservatorio privilegiato, come vede la situazione del mercato italiano? Credo che il mercato italiano abbia enormi potenzialità, da sfruttare sia per la domanda interna che per il sempre crescente flusso di turisti, che aumenterà in maniera esponenziale in occasione di Expo 2015. C’è ancora grande spazio per creatività ed originalità e l’economia è aperta ad accogliere prodotti, o esperienze, con un grande contenuto d’innovazione. In questo momento il mercato tende a premiare la ricerca e chi con essa s’impegna a trovare nuove strade per rispondere alle difficoltà con grande energia ed un’attitudine positiva. Montblanc è uno storico produttore di strumenti per la scrittura. Come fate, in un mercato storico come quello italiano, a comunicare la vostra produzione nell’orologeria e nella gioielleria? Negli ultimi quindici anni Montblanc ha costruito un percorso di credibilità che passa principalmente attraverso elevati contenuti tecnici abbinati ad un’immagine sempre più ricercata: per puntare ad una fascia d’eccellenza il rapporto diretto con il cliente è importantissimo. I gioiellieri che hanno scelto di supportarci credono fortemente nel percorso che Montblanc sta compiendo e riescono a


trasmettere con competenza e passione specificità e prerogative dei nostri prodotti, siano essi orologi o accessori; lo stesso vale per i nostri Boutique Manager, primi ambasciatori della marca in grado di comunicarne al meglio valori e peculiarità. In ambito produttivo, la nostra sfida per il futuro sarà quella di sviluppare contenuti ancor più innovativi, nel campo degli strumenti da scrittura così come in quello dell’orologeria e della pelletteria. Come riuscite a garantire una produzione “di manifattura” in mondi così diversi come quello della scrittura, della pelletteria e dell’orologeria? Abbiamo concentrato le nostre manifatture nei poli d’eccellenza della produzione europea, capitalizzando sull’expertise di figure professionali altamente qualificate: gli orologi sono prodotti in Svizzera, a Le Locle e Villeret, la pelletteria in Italia, a Firenze, gli strumenti da scrittura in Germania, ad Amburgo. Questi investimenti consentono alla marca di lavorare sul proprio futuro valorizzandolo e garantendo ai clienti la qualità e il rigore che si aspettano da Montblanc. Il nostro target di riferimento è infatti un consumatore consapevole, che conosce l’attendibilità del brand e decide di puntare su prodotti con standard qualitativi altissimi.

Cosa acquistano di più i vostri clienti, sia quelli di sesso feminile che maschile? Tra i prodotti più amati annoveriamo gli strumenti da scrittura, i segnatempo e la pelletteria, apprezzati in modo trasversale sia dagli uomini che dalle donne. Montblanc è un marchio dalla forte identità maschile ma i suoi prodotti sono caratterizzati da una grande sobrietà e pulizia delle linee che viene apprezzata, e scelta, anche da un target femminile che desidera per sé un’eleganza classica e funzionale. In molti reputano che le donne siano particolarmente attente alle mode, ma nell’acquisto dell’orologeria non contano anche per gli uomini le mode? Uno dei driver principali nella scelta di prodotti di lusso è sicuramente l’attrattiva della marca stessa. Il mercato dell’orologeria è poco soggetto alle mode in quanto tali, quello che viene ricercato è piuttosto il meccanismo, le complicazioni, l’Heritage che il brand porta con sé. Questo succede nell’orologeria, negli strumenti da scrittura, sicuramente in misura minore per la pelletteria. Il concetto di ‘value for money’ è fondamentale perché i nostri clienti sono sempre più attenti a contenuti qualitativi che siano all’altezza dell’investimento sostenuto.

Sopra, Villeret Second Authentique “Pour Elle&Lui” di Montblac. Medesimo look, diametro della cassa in oro rosso differente: 36 mm nella versione femminile, 39.5 mm in quella maschile. Movimento di manifattura MB M62.00 a carica manuale con piccoli secondi. La coppia costa 80.800 euro

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L’ALTRAMECCANICA auto & company

passioni fortemente condivise Un cronografo esclusivo, elegante e tecnicamente avanzato, nato dalla collaborazione tra due giganti del design e della meccanica: chopard e zagato

Il Mille Miglia Zagato è proposto in una serie limitata di cinquecento esemplari nella versione in acciaio DLC nero e altrettanti nella versione bicolore con finiture in oro rosa

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li orologi Chopard e il mondo delle gare automobilistiche hanno moltissimo in comune. Lo dimostra l’impegno della casa ginevrina in qualità di sponsor e cronometrista ufficiale della Mille Miglia, giunto ormai al suo venticinquesimo anno. Come se ciò non bastasse, il legame è reso ancor più saldo dalla costante partecipazione alla gara di Karl-Friedrich Scheufele, Co-Presidente di Chopard, nonché collezionista e pilota di vetture vintage. Proprio durante la leggendaria corsa italiana, quest’ultimo ha incontrato Andrea Zagato, proprietario dell’omonima carrozzeria milanese e sua mo-

glie Marella Rivolta. Ad accomunarli non solamente la stessa passione per le auto classiche e la Mille Miglia, ma anche i valori condivisi dalle loro rispettive aziende: Chopard e Zagato, infatti, sono entrambe imprese di famiglia indipendenti, che si dedicano alla creazione di “oggetti del desiderio” ad alto contenuto tecnico, realizzati nei rispettivi atelier interni da artigiani qualificati. Dal 1919, l’atelier fondato a Milano da Ugo Zagato a Milano, si è sempre distinto per il suo caratteristico design. Nel corso di questo secolo di storia, Zagato ha lavorato con i più grandi costruttori automobilistici, tra cui Ferrari, Lancia, Maserati, ma anche ultimamente Aston Martin, Bentley e Alfa


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L’ALTRAMECCANICA auto & company

il Mille Miglia Zagato nella versione in acciaio DLC con lunetta oro rosa, costa 7.650 euro. Viene realizzato anche tutto in acciaio a 6.260 euro.

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L’ALTRAMECCANICA auto & company

Chopard è il cronometrista ufficiale della corsa Mille Miglia e la famiglia vi partecipa da 25 anni.

Romeo, il marchio che forse maggiormente ha contribuito alla fama dell’azienda. Esperta nelle lavorazioni su misura di altissima gamma sia per le classi sportive che da corsa, ha la sua specialità nelle celeberrime Gran Turismo. Proprio questa vocazione, tra lusso e meccanica sportiva, ha ispirato la prima collaborazione tra il fabbricante di orologi ginevrino e il designer milanese, concretizzatasi nel Mille Miglia Zagato. In pratica si tratta di un cronografo Chopard Mille Miglia, sottoposto al processo di personalizzazione esclusiva Zagato. Il motore è un movimento crono automatico

con data, secondo fuso orario e certificazione cronometro COSC. Anche a cassa è Chopard: una cassa da 42,5 mm in acciaio trattato DLC. I dettagli della carrozzeria, invece, sono frutto del lavoro congiunto delle due aziende. Il pulsante monoblocco per l’avvio/arresto del cronografo è abbinato alla lunetta e può essere nero o in oro rosa. In entrambi i casi, esibisce una estremità laccata rossa, il colore portafortuna di Zagato e della Mille Miglia. Infine gli “interni”, ossia il cinturino, ricordano in modo particolarmente evocativo i lavori del carrozziere milanese.

È sul tracciato della prestigiosa Mille Miglia che Karl-Friedrich Scheufele – co-presidente di Chopard , a destra nella foto– ha incontrato Andrea Zagato -a sinistra nella foto-, terza generazione dell’omonima famiglia alla guida della carrozzeria milanese. Chopard è il cronometrista ufficiale della corsa Mille Miglia e la famiglia vi partecipa da 25 anni. Quanto basta per far nascere l’idea di una collaborazione: un orologio che esalti la loro passione comune per l’automobilismo e i valori espressi dalla Mille Miglia.

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INTERVISTA Georges Kern di Paolo Gobbi

Georges Kern

essere sempre i primi il successo di iwc è nel lavoro su design, collezioni, movimenti ed emozioni o abbiamo incontrato a Roma, davanti alla maestosa vista che solo la terrazza dell’Hassler riesce a regalare. In questo scenario ricco di storia e di emozioni Georges Kern, il celebre CEO di IWC, ci ha raccontato le scelte stilistiche e commerciali della sua marca, ma anche le sue sensazioni rispetto al mercato e le tante problematiche che ogni giorno presenta.

Georges Kern, CEO di IWC, fotografato sulla suggestiva terrazza dell’Hotel Hassler, a Roma

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Cosa pensa del mercato Italiano? Storicamente l’Italia è sempre stata uno dei nostri mercati più forti, e rimane ancora un mercato importante per IWC. Siamo assolutamente uno dei marchi leader in Italia da sempre, non mi chieda perché visto che siamo una manifattura svizzera che si trova in un cantone di lingua tedesca. (sorride). Questo il motivo numero uno, il motivo numero due, l’Italia è anche una nazione che attira turisti come i cinesi

che visitano città come Roma, Milano, Firenze, Venezia. Oltre a Londra e Parigi anche l’Italia è un mercato turistico e quindi dobbiamo esserci. In Italia collaborate con dei retailer di lunga esperienza. Come fate nei nuovi mercati, come la Cina, che non hanno lo stesso livello di preparazione? Questo è realmente un problema ed è la difficoltà che hanno tutti. La Cina è una nazione enorme, con innumerevoli città importanti e un mondo dei media poco chiaro. Il nostro approccio è stato quello di aprire boutique monomarca e oggi contiamo circa trenta punti vendita interni o esterni. Questo perché non esisteva un network di retail ben sviluppato. Inoltre le boutique rappresentano anche un ottimo veicolo per la promozione del brand. Di conseguenza non abbiamo unicamente obiettivi commerciali, ma, come nel caso del nostro flagship-store di Bejing, anche la possibilità di esprimere il nostro mondo.


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INTERVISTA Georges Kern

«Il mio futuro deve contenere: passione, divertimento e una sfida»

Funziona? Sì. Lo dimostra il fatto che le nostre vendite a clienti cinesi in Europa sono molto importanti, e questo accade perché i turisti già conoscono e apprezzano perfettamente IWC. Avete modificato le vostre collezioni seguendo le richieste dei nuovi mercati? Assolutamente no. Non abbiamo cambiato il nostro approccio alla produzione. Vogliamo essere un marchio globale e le nostre boutique e i nostri prodotti sono ovunque gli stessi, a parte piccoli adattamenti locali. In definitiva, la marca si esprime in modo coerente ed omogeneo a livello globale in tutti i mercati.

L’Ingenieur Calendario Perpetuo Digitale Data e Mese di IWC, con calendario perpetuo e grande datario digitale. Inconfondibile il suo design sportivo, con la sua cassa in un inedito alluminuro di titanio. Il suo sistema di «avanzamento saltante» integrato fornisce al movimento la coppia massima necessaria per il cambio del mese. Costa 44.400 euro

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Ci racconta l’impegno di IWC in Formula 1? Quando studiavamo il rilancio dell’Ingenieur abbiamo pensato che i mondi con il più alto livello di tecnologia e di ingegneria sono la Formula 1 e lo Spazio. Considerando che già avevamo modelli per piloti di aereo, abbiamo deciso di avvinarci al mondo della Formula 1, anche in considerazione del nostro rapporto già attivo con Mercedes AMG.

Perché avete scelto Mercedes? Solo due squadre hanno una storia veramente importante nel mondo delle auto da competizione, e sono una in Italia e l’altra in Germania. Le altre squadre, pur se raggiungono dei risultati, non hanno la storia della Frecce d’Argento o della Ferrari. Non contano solo i risultati attuali, ma anche il sogno e lo stile che circondano e hanno circondato il mondo delle gare e queste due squadre, e i loro modelli di auto, sono le uniche due che lo rappresentano. Una valutazione anche tecnologica? Dal punto di vista tecnico, il software utilizzato per la progettazione degli orologi è in gran parte lo stesso di quello della Formula 1, solo che i nostri elementi meccanici sono molto più piccoli. Il trasferimento di tecnologia più importante è nei materiali: abbiamo recentemente lanciato dei prodotti in titanio, carbonio e ceramica. Inoltre ogni sei mesi ci incontriamo con il team per capire come poter inserire questi materiali nei nostri orologi. Se dicessi che esistono altri punti d’incontro tecnico non sarebbe vero.


INTERVISTA Georges Kern

«Nessuno compra un orologio per sapere l’ora, ma si acquistano un marchio, un design, un contenuto tecnico. »

Complimenti per la sincerità. Come ha reagito il mercato a questa nuova collezione? Il mercato ha reagito molto bene. Abbiamo consegnato i prodotti più semplici e stiamo consegnato quelli in ceramica. Siamo comunque sicuri che diventerà una linea importante: il nome, il design, la storia, tutto fa sì che si trasformi con il tempo in una linea strategica. Ci racconta la vostra presenza nel mondo del cinema? Ci sono molti elementi che collegano IWC al mondo del cinema e in particolare a quello dell’arte. Chi legge libri, chi va a teatro, chi va alle mostre fotografiche, chi va al cinema, chi ama la cultura è un potenziale cliente di IWC. Per questo lavoriamo con artisti del calibro di Peter Lindbergh, Paulo Coelho, Kevin Spacey… lo abbiamo sempre fatto e continueremo in futuro. In seconda battuta non dimentichiamo che IWC e gli orologi di lusso sono prodotti emotivi, che raccontano delle storie. E chi racconta storie? Gli scrittori, i fotografi, i registi. Terzo, non si può solo fare pubblicità tradizionale, non si possono solo

comprare spazi pubblicitari. Bisogna comunicare in vari modi, internet, public relation e anche con il cinema, non solo attraverso il classico product placement, ma anche con associazioni più profonde.

Portoghese Chronograph Classic (ref. 3904) di IWC, disponibile sia nella versione in oro rosso oro rosso (23.100 euro) che in acciaio (12.000 euro)

C’è una collezione dedicata al mondo della celluloide? Probabilmente la Portofino. Quando pensavamo al suo rilancio, avevamo in mente l’immagine di Audrey Hepburn su una Vespa, le fotografie degli anni ‘50 e ‘60, la Dolce Vita. Continueremo a lavorare su queste immagini perché per ogni linea di prodotto abbiamo bisogno di raccontare una storia e ci piace questo tema della “dolce vita-cinema” per la linea Portofino. Com’è cambiata IWC? Quando si vuole vincere, bisogna lavorare su tutti i fronti. Bisogna lavorare sulla collezione, sul design, creare dei movimenti internamente – ad oggi i movimenti di manifattura rappresentano il 60% della produzione e si crescerà ancora - comunicare in modo perfetto, suscita-

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INTERVISTA Georges Kern

Georges Kern con l’attore Pierfrancesco Favino durante l’inaugurazione della Boutique IWC in Piazza di Spagna, a Roma

re emozioni. Nessuno compra un orologio per sapere l’ora, ma si acquistano un marchio, un design, un contenuto tecnico. Quando prendi un’auto nuova, la prima valutazione è sempre sul marchio: una volta che ti riconosci nel marchio, poi all’interno del marchio scegli la variante stilistica e tecnica, e non si può scollegare un elemento dagli altri. Nessuno acquista una Ferrari per andare da A a B e la stessa cosa accade per gli orologi. Perché spendere 20, 30, 100mila euro per sapere che ore sono? Si acquista un’emozione. Noi come marchio di orologi dobbiamo ispirare queste emozioni. Che rapporto ha con la concorrenza? In merito alla concorrenza, m’irrito molto quando ci copiano. E’ incredibile come alle volte la gente si comporta, anche nei grossi gruppi orologieri. Personalmente non ho mai copiato, penso sia imbarazzante e mi farebbe stare male. Nel marketing esiste una regola semplice: essere primi oppure i migliori e sono convito che saremo sempre o primi, o migliori. Come reagisce quando vede delle copie dei suoi IWC? Quando visito BaselWorld , mi capita alle volte di vedere copie precise dei nostri prodotti,

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come il Portoghese o come il Pilot: stessi codici colori, casse e indici. Quando copiano le tendenze, non m’interessa, ma quando la copia è troppo simile allora non ho dubbi e faccio intervenire i nostri legali. Qual è il suo orologio preferito? Amo tutti i nostri prodotti come amo tutti i miei figli, ma probabilmente su tutti preferisco il Portoghese. Chi acquista un IWC diventa fedele al marchio? IWC ha un altissimo indice di riacquisto, con circa 2,6 orologi ad acquirente. Per altri marchi questo non succede, mentre da noi l’elevata eterogeneità delle collezioni permette di comprare più modelli cambiando lo stile ed evitando ripetizioni. Cosa vede nel suo futuro? Il mio futuro deve contenere: passione, divertimento e una sfida. Se ci sono questi tre elementi allora sono pronto a tutto. Il vantaggio del mio impegno in IWC in questi anni è stato che il mio lavoro è cambiato continuamente e chi avrebbe immaginato dodici anni fa dove saremmo arrivati oggi?



SOTTOLELANCETTE i segreti della tecnica

1969: torna il campione Sopra, la nuova manifattura a Chevenez, nel cuore del Jura orologiero

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Nel 1969 Jack Heuer e i suoi collaboratori, assieme ad un pool di importanti marchi svizzeri, presentano il Calibre 11, primo movimento cronografico automatico modulare al mondo, montato nella leggendaria cassa quadrata del Monaco. Questo calibro rivoluzionario e i suoi successori – Calibre 12, 14 e 15 – sono tra i più innovativi della storia del marchio svizzero e continuano ancora oggi ad ispirare designer, ingegneri e maestri orologiai TAG Heuer. Bisogna anche tenere conto che in quell’anno, il marchio fondato nel 1860, aveva già legittimato le sue credenziali nel segmento dei crono-

Grande esperienza e sofisticate tecniche ingegneristiche: il segreto del nuovo calibro tag heuer grafi di alta gamma. Non a caso il bisnonno di Jack Heuer, Edouard Heuer brevettò nel 1882 il suo primo cronografo e nel 1887 il pignone oscillante, componente fondamentale ancora oggi utilizzato dai maggiori produttori di movimenti cronografici meccanici. Nel 1914 Heuer presenta poi il suo primo cronografo da polso, e due anni dopo stupisce il mondo delle corse con uno stopwatch preciso al 1/100 di secondo. L’incessante ricerca per dominare il tempo fino alle sue frazioni più infinitesimali continua. Nel 2012 con il Carrera Mikrogirder se-


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gna un altro record: è il primo e unico cronografo meccanico al mondo preciso al 5/10.000 di secondo, alimentato da un sistema di regolazione mai visto prima, costituito da micro lamelle che vibrano all’incredibile frequenza di 1.000Hz. Non è casuale la sua vittoria dell’Aiguille d’Or al Grand Prix d’Horlogerie de Genève, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del mondo orologiero. Quattro manifatture Per legittimare ancora di più il suo primato nella cronografia, TAG Heuer presenta nel 2009 il suo primo movimento di manifattura: il Calibre 1887. Movimento cronografico automatico con ruota colonna integrata, equipaggiato con un’audace reinterpretazione del pignone oscillante. Questa meccanica alimenta la nuova generazione di Carrera, il leggendario cronografo dedicato a piloti e appassionati di auto, che nel 2013 celebra 50 anni. Il Calibre 1887 ha impiegato 5 anni e 20 milioni di franchi svizzeri per venire alla luce. TAG Heuer ha realizzato un laboratorio adi-

bito alla sua produzione su larga scala presso la sede centrale di La Chaux de Fonds, e ad oggi ne sono stati realizzati 130.000 esemplari. Inoltre questo movimento, montato sul Carrera, ha vinto il premio ‘Petite Aiguille’ al Grand Prix d’Horlogerie de Genève.

Sopra, il nuovo Calibre 1969 di TAG Heuer. Cronografo meccanico a carica automatica, 28.800 alternanze/ora, 233 componenti, 6,5 millimetri di spessore, 31 millimetri di diametro, 33 rubini, 70 ore di riserva di carica

Il Calibre 1969 Nel 2013 TAG Heuer compie un ulteriore passo avanti avviando la produzione di Calibre 1969, il suo secondo movimento cronografico meccanico integrato di manifattura. La casa raddoppia così la sua capacità produttiva, diventando la manifattura numero uno per movimenti cronografici tra i marchi orologieri svizzeri. Il nuovo movimento sarà prodotto presso l'atrettanto nuova manifattura di Chevenez, nel Jura, la quarta per TAG Heuer. Per il suo sviluppo sono stati investiti 20 milioni di Franchi, e si prevede una produzione iniziale di 5.000 pezzi per il 2014. Rimanendo nei “numeri”, da mettere in luce come i progettisti siano riusciti a passare dall’ideazione alla produzione in soli due anni: un traguardo note-

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Con l’ingresso del secondo movimento di manifattura Calibre 1969, che si aggiunge a Calibre 1887, TAG Heuer consolida la sua legittimità nell’universo del cronometraggio. Il volume di produzione dei due movimenti supererà le 50.000 unità nel 2013 e raggiungerà l’obiettivo di 100.000 entro il 2016.

Un esploso del nuovo Calibre 1969 di TAG Heuer, cronografo meccanico a carica automatica.

vole, al pari di quello segnato da Jack Heuer nel 1969 con il Calibre 11. Non a caso il nome del nuovo calibro di manifattura è appunto un tributo al primo movimento cronografico automatico al mondo. La qualità di questo movimento è sintesi dell’esperienza appresa nella produzione su larga scala del Calibre 1887, coniugata con le sofisticate tecniche ingegneristiche utilizzate nell’ideazione e realizzazione dei movimenti cronografici. L’innesto verticale del cronografo è estremamente efficace e puntuale, la precisione è garantita dalla frequenza a 28.800 alternanze l’ora (4Hz), mentre un’estesa riserva di carica di 70 ore garantisce un comodo utilizzo. Ottimo anche lo spessore del movimento, contenuto in soli 6,5 mm, sufficienti ad ospitare i suoi 233 componenti.

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A tal proposito, merita di essere evidenziato che il cuore del movimento stesso, ovvero il gruppo bilanciere-ancora-spirale-ruota di scappamento, è realizzato da Atokalpa Swiss (la fabbrica Vaucher specializzata in spirali), mentre l’antichoc è della Kif. Come nel Calibre 11 originale, il design dei contatori sul quadrante è un classico tri-compax: lancetta cronografica centrale con contatore dei minuti a ore 3, ore cronografiche a ore 9, piccoli secondi a ore 6, datario a ore 9. Anche la decorazione è notevole, con Côte de Genève ed effetto spirale sulla massa oscillante in tungsteno nero, mentre i ponti dei minuti e del ruotismo automatico nichelati presentano una finitura ad angolatura inclinata satinata e lucida. Ponti, platine ed ébauches sono tutti prodotti a Chevenez.


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Poinçon DE GENEVE Quello che andiamo a raccontare non è un giorno qualunque, ma il giorno in cui per la prima volta Roger Dubuis invita ad assistere all’Audit degli ispettori di Timelab, l’ente incaricato di effettuare le verifiche per accertare il rispetto dei criteri del prestigioso Poinçon de Genève. Una giornata intera dedicata alla passione per l’alta orologeria celebrata nella sua espressione più elevata dal Poinçon de Genève rappresentato dal team di Timelab che ha contribuito a rendere doppiamente unica questa esperienza sia per l’accoglienza presso i loro laboratori, sia per averci concesso di assistere all’ispezione da Roger Dubuis.

Sin dalla sua nascita, nel 1995, Roger Dubuis ha scelto di certificare l’intera produzione di orologi con il Poinçon de Geneve e di distinguersi nel panorama dell’Alta Orologeria per la continua propensione all’avanguardia nel rispetto della tradizione. Di conseguenza il Poinçon de Genève è elemento fondamentale del DNA della marca, espressione dell’eccellenza orologiera, fortemente voluto dai fondatori della Maison

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In visita alla Manifattura Il lavoro della Manifattura comincia la mattina molto presto. Iniziamo la visita accompagnati da Hugo Maia, Responsabile orologeria di Roger Dubuis che, una volta giunti all’ingresso dell’area della Micro Meccanica, ci fa notare: «Durante il percorso, avanzando verso il prodotto finito, vedremo sempre meno macchine e sempre più mani, artigiani che lavorano per rifinire ogni singolo componente di quello che sarà il cuore pul-

L’Audit ufficiale (a porte aperte) di Timelab alla manifattura Roger Dubuis sante dell’orologio e renderlo perfetto rispetto ai criteri del Poinçon». Il primo ambiente che si incontra è quello dove sono presenti i torni che tagliano le barre di metallo, ottone e acciaio, da cui vengono ricavati minuscoli pezzi che diventeranno ruote e pignoni. Le macchine che tagliano i denti di pignoni e ruote sono più “antiche” e meno automatizzate rispetto a quelle incontrate all’inizio della linea di produzione: la lucidatura dei denti definita, in gergo tecnico, la lucidatura delle “ali” che è l’attività attraverso la quale si rifinisce la superficie di ogni singolo dente, è un’operazione richiesta dal Poinçon de Genève. Il suo valore è sia estetico che funzionale, poiché contribuisce a migliorare la longevità del movimento, attenuando la frizione durante la marcia dell’orologio. La lucidatura delle facce è un altro criterio estetico richiesto dal Poinçon de Genève: anticamente, l’acciaio utilizzato per la realizzazione dei componenti del movimento non aveva le caratteristiche qualitative attuali, pertanto la lucidatura serviva a proteggere il metallo dalla ruggine, rendendo la materia più dura e resistente contro


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La scheda Timelab per l’audit e un lotto di componenti per il controllo a campione

«il Poinçon è come un iceberg, quello che si vede da Timelab è solo la punta, la parte più imponente è sommersa, nelle manifatture» Cyril Ruchonnet, Responsabile Certificazione Poinçon de Genève

l’ossidazione. E’ grazie a questa tecnica che oggi possiamo ammirare orologi che hanno oltre 100 anni e non presentano alcun difetto. La platina, uno dei pezzi più difficili da produrre, si ottiene attraverso un processo definito fraisage (fresatura). Altri componenti più piccoli e delicati, sono realizzati con il sistema dell’elettroerosione a filo. Le platine passano alla fase di decorazione definita guillochage. Questa lavorazione viene effettuata con apparecchiature ed utensili che non sono state concepite all’origine per fare questo lavoro ma sono state trasformate per essere impiegate in questa attività. La figura dell’artigiano diventa sempre più chiave soprattutto per la finitura e il decoro: detourage, perlage, cerclage, anglage, polissage. Dote necessaria degli operatori che svolgono queste mansioni è la pazienza poiché per ottenere un risultato di elevata qualità estetica, servono molto tempo e molti passaggi. Nelle differenti attività di finitura, la sensibilità e l’occhio esperto dell’operatore hanno un ruolo determinante rispetto alla qualità del risultato finale. Per esempio, nella realizzazione del perlage, si usano dei feltri ingrassati che producono

sul metallo dei segni circolari. Roger Dubuis realizza il perlage sovrapponendo i cerchi (perle) in modo da produrre un decoro composto da spicchi (1/3 di cerchio). A questo punto delle aree di produzione e finitura, si giunge ai locali dove gli orologiai lavorano all’assemblaggio. La visita di questo reparto sarà anche l’oggetto dell’ispezione con i tecnici di Timelab.

Excalibur 42 Chrono di Roger Dubuis, cassa in acciaio da 42 mm di diametro, movimento di manifattura. Costa 24.200 euro

L’Audit ufficiale di Timelab Il controllore incaricato dell’audit alla Manifattura Roger Dubuis è Yves Mayor, maestro orologiaio della scuola di orologeria di Ginevra, con lui Nicolas Villegier, responsabile industrializzazione e assicurazione qualità di Roger Dubuis. L’oggetto del controllo: i componenti e le funzionalità del movimento RD821 che equipaggia i modelli femminili della collezione Velvet. Monsieur Mayor richiede alla manifattura i componenti che desidera ispezionare e comincia l’audit. Il riferimento durante il controllo è una scheda/check list che elenca tutti gli aspetti da verificare e sulla quale ogni pezzo viene registrato con nome, referenza, taglio del lotto, numero de i pezzi a campione verificati. Il riscontro della

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Il controllore incaricato dell’audit alla Manifattura Roger Dubuis è Yves Mayor, maestro orologiaio della scuola di orologeria di Ginevra

verifica viene immediatamente registrato sulla scheda e può essere: Accettato; Non accettato; Richiesta di ulteriori accertamenti o approfondimenti. Se sono necessari miglioramenti, Timelab richiede l’immagine del pezzo in discussione per poterla condividere e esaminare con la commissione tecnica. Nel caso del Poinçon tutti i controlli estetici sono compiuti dall’occhio umano coadiuvato da una lente 2x. Solo in caso di dubbi si aumenta il potere della lente fino ad un massimo di 12x. Al termine delle verifiche sui componenti, Yves Mayor ha controllato un campione di 20 pezzi su un totale di 320 che rappresentano una quota tra il 5 e il 10%. Il rapporto ufficiale di questa parte dell’ispezione rivela che tutti i componenti verificati sono stati ritenuti conformi alle esigenze del Poinçon de Genève. L’assemblaggio e il controllo delle funzioni Salendo al secondo piano della Manifattura comincia l’ultima fase della visita, accompagnati dagli auditor Timelab: assemblaggio e incasso, per poi arrivare al controllo delle funzioni. Nicolas Villegier ci introduce alla procedura interna stabilita dalla marca per organizzare il controllo sui movimenti, esigenza intrinseca nella produzione Roger Dubuis. In occasione dell’integrazione del regolamento del Poinçon che coinvolge anche la testa dell’orologio e delle funzioni come impermeabilità e riserva di marcia, sono stati mappati all’interno di un flusso i punti di

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controllo della fabbricazione. Nell’ambito del diagramma, appeso in bella mostra all’interno della sala, troviamo dunque, tra le altre, le tappe dei controlli richiesti dal Punzone. Segue la regolazione: il regolatore, una volta eseguiti i controlli, verifica il funzionamento del movimento per 24 ore. Il movimento giudicato idoneo passa ad un ulteriore controllo finale che ne testa la funzione per una settimana attraverso il sistema Sysmelec che sarà utilizzato anche per la verifica Poinçon de Genève. Questa fase di verifica è realizzata da Roger Dubuis indipendentemente dalle richieste del Punzone per garantire di inviare alla fase di incasso dei movimenti che siano già idonei a rispettare le esigenze di qualità del Punzone. Fare controlli intermedi rispetto al prodotto finale e rispetto all’ispezione Timelab consente di avere una produzione più fluida e di conseguenza meno perdite di tempo, che si avrebbero nel caso in cui si rendesse necessario smontare pezzi già assemblati. Il movimento regolato, testato e funzionante passa alla fase di incasso: l’emboitage. Il posizionamento del movimento nella cassa, prevede anche il montaggio del quadrante e delle lancette. L’allestimento dei cinturini è ugualmente realizzato in Manifattura tra le procedure finali della fabbricazione. Qui si controllano anche la marcia e l’impermeabilità attraverso uno strumento ad aria. I dati del test andato a buon fine sono registrati su un “ticket” che riporta anche il numero Ordre de


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Nicolas Villegier mostra la procedura interna stabilita dalla marca per organizzare il controllo sui movimenti, esigenza intrinseca nella produzione Roger Dubuis.

Fabrication con la data di incasso. Nell’ambito dei controlli periodici l’equipe Timelab potrebbe richiedere una prova dell’avvenuta verifica dell’ impermeabilità attraverso la domanda di esibizione della documentazione del test. Gli ispettori possono anche richiederne la ripetizione. La precisione L’ultima tappa del nostro percorso corrisponde alle verifiche per il nuovo Poinçon de Genève con il controllo delle funzioni, della precisione di marcia dell’orologio e l’ultimo controllo estetico effettuabile anche a prodotto terminato sul movimento grazie al fondello aperto. Anche per la parte relativa al controllo delle funzioni, la manifattura ha formalizzato una serie di istruzioni interne che permettono di testare i differenti movimenti e verificarne la marcia, la ricarica, nel caso di movimenti cronografici le funzioni cronografo, per i calendari la regolazione della data, e così via. Controlli richiesti dal Punzone e realizzati al 100% presso la Manifattura oltre ai controlli degli ispettori. Gli accertamenti per il Poinçon de Genève si effettuano con la macchina Sysmelec (dal nome del produttore), fornita da Timelab e di proprietà della Manifattura, che permette di misurare la precisione dell’orologio e verificare se il segnatempo accumula anticipo o ritardo. Timelab ha sviluppato in collaborazione con Sysmelec questo impianto trovandosi ad affrontare la grande sfida di concepire uno strumento

che potesse essere intermarca e rispondere ai bisogni dei diversi brand del Poinçon e della scuola di orologeria di Ginevra. Il test si svolge nell’arco di una settimana. Il riferimento è la lancetta dei minuti: per scelta il Poinçon non fa verifiche sulla base della lancetta dei secondi per permettere di testare il maggior numero di orologi possibile e quindi agevolare i processi di produzione e consegna dei prodotti delle marche. La macchina viene sincronizzata con un orologio atomico di riferimento e scatta una foto allo stato 0 (giorno 1), seguita da uno o più scatti degli stati intermedi, e una allo stato finale (giorno 7). Lo scarto tollerato dal regolamento del Poinçon è di +/- 1 minuto in 7 giorni. Lo stesso strumento può essere utilizzato anche e comunque per il controllo di orologi senza lancette come per esempio i segnatempo a finestrelle o altri attraverso l’osservazione dei dischi che girano. Gli unici orologi sui quali è necessario realizzare un test manuale, sono quelli dotati di movimenti retrogradi. In questo caso lo scatto fotografico e la valutazione saranno manuali e affidati all’expertise del controllore. I movimenti cronografici vengono testati con la macchina Sysmelec dopo aver passato la verifica delle funzioni cronografiche nel “Cyclo”, uno strumento che simula il movimento del polso di un potenziale cliente per 7 giorni. In questo test è previsto l’azionamento delle funzioni crono per un giorno intero dopo circa 3 o 4 giorni di simulazione.

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il futuro del cronometro L’innovazione costante, parte integrante del DNA di Tissot, ha portato in tempi recentissimi alla creazione di un nuovo e rivoluzionario movimento. Si tratta di un automatico, realizzato in stretta collaborazione con l’ETA. Insieme, le due aziende si sono adoperate per spingere sempre più oltre i limiti in termini di precisione e di potenza e, essenzialmente, per portare il calcolo del tempo ad un nuovo livello. Il risultato è il calibro Powermatic 80, tanto preciso da garantirsi in alcuni allestimenti la certificazione di cronometro del COSC, ma soprattutto dotato di un’ottima riserva di carica:

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Il nuovo movimento automatico Powermatic 80 protagonista del Luxury di Tissot ben 80 ore. Si tratta di un numero importante, in quanto garantisce la continuità di funzionamento per oltre tre giorni: in pratica si può tranquillamente togliere dal polso l’orologio al venerdì sera e trovarlo perfettamente funzionante al lunedì. La prima collezione ad adottare questo movimento è la Luxury Automatic, una delle più importanti e vendute del catalogo Tissot. La sua caratteristica fondamentale è l’estrema eleganza generale del disegno, dove i molteplici dettagli evidenziati dal gioco di superfici lucide e satinate conferiscono a questo orologio un’innegabile opulenza. Il Tissot Luxury Automatic


SOTTOLELANCETTE i segreti della tecnica

A destra, il Tissot Luxury Automatic, nella versione con cassa e bracciale in acciaio. Al suo interno il nuovo movimento automatico Powermatic 80. Costa 860 euro.

è caratterizzato da migliaia di sfaccettature che lo rendono ancor più irresistibile. Distintive le sue specifiche tecniche, con la cassa in acciaio 316L con opzioni con trattamento PVD oro giallo o oro rosa e fondello trasparente. Anche il bracciale è in acciaio, anche se sono disponibili versioni in pelle con chiusura deployante e pulsanti. Il Tissot Luxury Automatic rispecchia alla perfezione lo spirito del brand anche nel prezzo, offrendo un prodotto di lusso a un prezzo competitivo.

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CINEMA

POKER diSTAR PERIL 2014 Dal Grande schermo al polso di Romolo Bali

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CINEMA Dal Grande schermo al polso

Quattro attrici bravissime. Impeccabili nella recitazione e affascinanti sui red carpet di tutto il mondo. Quattro icone di stile che, non a caso, sono testimonial o ambasciatrici di altrettante Maison orologiere di gran classe. Ecco il loro “tempo” al cinema per il prossimo anno e i segnatempo che le accompagneranno nelle serate più glamour

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n viaggio tutto al femminile nella stagione che verrà del cinema internazionale. Quattro autentiche fuoriclasse del grande schermo che, grazie alla loro bravura, al loro fascino e alla loro popolarità, sono diventate le ambasciatrici nel mondo di altrettante Maison orologiere. Nicole Kidman (Omega), Diane Kruger (JaegerLeCoultre), Cameron Diaz (TAG Heuer) e Kate Winslet (Longines) hanno “firmato” diversi attesissimi film per il 2014 e sono pronte a “segnare” il tempo anche sui tappeti rossi più prestigiosi di tutto il mondo.

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proprio le ore sono le co-protagoniste di questo servizio. Insieme alle immagini in anteprima dei film di cui abbiamo parlato, proponiamo anche schede e foto dei più recenti modelli legati alle quattro grandi attrici. Dal Ladymatic “Diamonds & Pearls” di Omega al Reverso Cordonnet Duetto di Jager-LeCoultre, dal Link lady Diamonds di TAG Heuer al Dolce Vita “Diamonds” di Longines. Quattro segnatempo impreziositi da diamanti. Quattro perle preziose come le splendide attrici che li indossano.

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CINEMA Dal Grande schermo al polso

Nicole Kidman l’orologio omega Ladymatic “diamonds & pearls”

Movimento: meccanico a carica automatica calibro Omega Co-Axial 8521, bilanciere a spirale libera, senza racchetta, con spirale in silicio Si14. Carica automatica bidirezionale per ridurre i tempi di carica. Massa oscillante e ponte del bilanciere in oro rosso a 18 carati. Pregiata finitura con esclusivo motivo “Côtes de Genève” arabescato. Riserva di carica 50 ore. Funzioni: ore, minuti, secondi, data. Cassa: 34mm, in oro rosso Sedna a 18 carati, lunetta con pavé di diamanti, corona con un diamante “Brillant Omega Cut” chiusa a vite, vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso, fondello a vista con vetro zaffiro. Impermeabilità: fino a 100 metri. Quadrante: in madreperla, con 11 diamanti incastonati come indici, lancette a foglia con sezione luminescente. Bracciale: in oro rosso Sedna a 18 carati con 52 perle Akoya alternate a perle in oro Sedna a 18 carati e 310 diamanti full-cut.

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Tra aristocrazia e Storia La splendida attrice australiana, premio Oscar nel 2003 con The Hours, sarà protagonista sul grande schermo in numerosi film. Tra quelli in uscita nei prossimi mesi ne abbiamo scelti due. Il primo, “Grace of Monaco” è quello più atteso perché racconterà per la prima volta al cinema la storia di Grace Kelly, la principessa più amata di sempre. Un’opera tra “favola” e lacrime, in cui Nicole Kidman sarà la protagonista assoluta con accanto un cast d’eccezione, Tim Roth e Paz Vega tra gli altri, diretti da un altro premio Oscar, il regista Olivier Dahan. Il film uscirà in Italia a metà marzo 2014, distribuito da Lucky Red. Il secondo film selezionato è

“The Railway Man”, tratto dalla autobiografia di Eric Lomax, lo sfortunato tenente scozzese catturato dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale e mandato in Thailandia a lavorare alla ferrovia Burma-Siam. Lomax in segreto disegnò una mappa della ferrovia e per questo fu sottoposto a torture e interrogatori estenuanti. Ci fermiamo qui, per non svelare una trama ricca di sorprese ed emozioni. Accanto alla Kidman, il protagonista che interpreta Lomax è Colin Firth. Il film uscirà in anteprima mondiale in Australia il 26 dicembre 2013 e nelle sale inglesi il 3 gennaio 2014. In Italia la distribuzione sarà curata da Koch Media, che dovrebbe proporlo nelle sale nella prossima primavera.


CINEMA Dal Grande schermo al polso

Diane Kruger Il film “invisibile” in Italia L’affascinante musa di Jaeger-LeCoultre – marchio per il quale nel 2013 ha girato un vero e proprio mini-film, Reinvent Yourself – è una delle attrici più impegnate sui set di tutto il mondo. Il nuovo anno la vedrà protagonista di numerose pellicole, una su tutte “The Green Blade Rises”, la nuova opera firmata da A.J. Edwards, che narra la giovinezza di Abramo Lincoln, XVI Presidente degli Stati Uniti. Accanto alla Kruger, che interpreta Sarah Lincoln, ci saranno Brit Marling e Wes Bentley. La vedremo anche in “Midnight Sun”, un film drammatico con Emile

Hirsch e Jesse Eisenberg e speriamo soprattutto di “vederla” in “Mr. Nobody”. Film presentato quattro anni fa al Festival di Venezia – dove vinse il premio Osella e venne accolto da applausi convinti – e mai più visto in Italia. L’opera racconta la vita (le vite) di Nemo Nobody, un uomo di 118 anni che è rimasto l’ultimo mortale in una Terra in cui l’umanità ha raggiunto l’immortalità. Dopo essere uscito in molti Paesi, dallo scorso 1° novembre è nelle sale americane e questo fa ben sperare per una prossima uscita anche nel nostro Paese. La Kruger, nel film, è davvero bravissima.

l’orologio jaeger-le coultre Reverso cordonnet duetto

Movimento: meccanico a carica manuale, calibro di manifattura 844, 18 rubini, 21.600 alternanze orarie, riserva di carica di 40 ore. Funzioni: ore, minuti. Cassa: reversibile (38,9x20,7mm), double face, in oro bianco a 18 carati, tempestata di 1251 diamanti (totale 7,52 carati) vetro zaffiro con trattamento antiriflesso. Impermeabilità: fino a 30 metri. Quadrante: uno in lapislazzuli e l’altro in madreperla bianca. Bracciale: in oro bianco a 18 carati.

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CINEMA Dal Grande schermo al polso

Cameron Diaz l’orologio TAG HEUER Link Lady Diamonds

Movimento: al quarzo. Funzioni: ore, minuti, secondi, data. Cassa: 29mm, in acciaio, lunetta con 47 diamanti (totale 0,52 carati), corona lucida, vetro zaffiro con trattamento antiriflesso, fondello a vista con vetro zaffiro. Impermeabilità: fino a 30 metri. Quadrante: guilloché con motivo a S impreziosito da 11 diamanti come indici (totale 0,08 carati), lancette lucide e sfaccettate con punta luminescente. Bracciale: in acciaio lucido, fibbia invisibile e pieghevole a farfalla.

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Star tra le star Inutile dirlo: il film è attesissimo. Un cast d’eccezione ed una storia che promette di “rapire” occhi e mente degli spettatori. Stiamo parlando di “The Counselor” (Il Procuratore), uscito negli States lo scorso ottobre e sugli schermi italiani a partire dal prossimo 16 gennaio grazie alla distribuzione di 20th Century Fox. La storia è quella di un lanciatissimo avvocato che vede il suo successo e la sua vita andare progressivamente in pezzi quando, per curiosità e presunzione, entra nel mondo della droga. Protagonista è un av-

vocato (Michael Fassbender) in cerca di liquidi dopo aver chiesto alla sua fidanzata (Cameron Diaz) di sposarlo e che accetta la proposta di un conoscente legato alla malavita (Javier Bardem) di portare 20 milioni di dollari di cocaina dal Messico negli Stati Uniti. Ad aiutarlo ci sarà un poco di buono interpretato da Brad Pitt. Nel cast anche Penelope Cruz e Bruno Ganz. Cameron Diaz, “ambasciatrice” di TAG Heuer, offre una prova scintillante, in virtù di una maturazione professionale che la sta distinguendo negli ultimi anni. Film da non perdere.


CINEMA Dal Grande schermo al polso

Kate Winslet Fascino inconfondibile È stata da poco confermata “testimonial-ambasciatrice” di Longines nel mondo. E per l’occasione ha girato a Roma una clip sulla collezione Dolce Vita che esalta tutta la sua femminilità e il suo fascino. Kate Winslet con gli anni sta diventando sempre più un’icona di bravura e talento. Non sbaglia un film da decenni e anche nel 2014 potremo ammirarla in film che si annunciano come imperdibili. Sarà sicuramente il caso di

“Labor Day”, diretto dal grande Jason Reitman e interpretato anche da Iosh Brolin e Gattlin Griffith. Nelle sale italiane dal 6 marzo del 2014, grazie alla distribuzione di Universal Pictures, il film è tratto dal romanzo di Joyce Maynard e racconta la storia di un criminale latitante (Josh Brolin) che prende in ostaggio un tredicenne (Gattlin Griffith) e la madre single (Kate Winslet) rifugiandosi nella loro casa. La convivenza a tre diventerà drammatica con il passare delle ore.

l’orologio longines Dolce Vita “Diamonds”

Movimento: al quarzo, calibro L. 178. Funzioni: ore, minuti, piccoli secondi. Cassa: rettangolare (19,80x24,50mm), in oro rosa a 18 carati e acciaio inossidabile, lunetta con incastonati 32 diamanti Top Wesselton VVS (totale 0,269 carati), vetro zaffiro antigraffio. Impermeabilità: fino a 30 metri. Quadrante: bianco, indici applicati, lancette rosa, quadrantino dei piccoli secondi a ore 6. Bracciale: in oro rosa a 18 carati e acciaio inossidabile, fibbia con chiusura déployante a tripla sicurezza e meccanismo di apertura a pressione.

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in arrivo cosa acquistare

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Precisionist di Bulova (Ref.97B122), cronografo al quarzo con cassa IP oro rosa da 46 mm di diametro, impermeabile fino a 5 atmosfere. Caratteristica distintiva è la lancetta dei secondi in movimento continuo. Costa 610 euro

Victorinox Swiss Army quest’anno ha scelto

3H Collezione 850 di Sector, dedicato a Jorge Lorenzo, sportivo e grintoso come il grande campione spagnolo. Cassa in acciaio, cinturino in gomma, cassa 45 mm, movimento al quarzo, quadrante nero. Costa 178 euro

Chrono Bike Collection 2013 di Festina, rispecchia perfettamente il carattere sportivo della Casa. Design dinamico, evidenziato dalla lunetta graduata e dentellata, cassa in acciaio da 44 mm, movimento cronografo al quarzo. Costa 299 euro

di presentare due serie limitate e numerate in titanio grigio opaco del suo celebre Airboss: 300 esemplari del crono (1.975 euro), 500 pezzi del solo tempo. Costa 925 euro


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eventi vetrine del tempo

eberhard & co. a dubai

Gennaro Gattuso, centrocampista e
Campione del Mondo, ha ricevuto un
caloroso benvenuto in occasione della
sua recente visita a Dubai in qualità di
Brand Ambassador di Eberhard & Co. All’evento che si è svolto all’interno
della Emirates Tower, il celebre fabbricante svizzero ha
avuto il piacere di accogliere anche Ruwan Seneviratne, in rappresentanza del retailer locale del brand, Damas: le collezioni Eberhard sono infatti distribuite in numerosi punti vendita di Dubai, come le boutique presenti nel “Dubai Mall”, nel “Mall of Emirates” e nell’hotel 7 stelle lusso “Burj Al Arab”. Grande appassionato di orologi Gattuso, noto per la sua maestria e la sua tenacia, ha catalizzato l’attenzione di tutti gli amanti del gioco più bello del mondo. Offrendo lo spunto per presentare le ultime novità della collezione Eberhard ai più esigenti appassionati di orologi del Medio Oriente, la partnership fra Gattuso e la Maison riflette lo spirito di eccellenza raggiunto da entrambi nei rispettivi campi: il calcio e l’orologeria.

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LA STAR gennaro gattuso Detto anche Rino (oppure Ringhio per la sua proverbiale tenacia) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano nel ruolo centrocampista. Con la Nazionale italiana è stato campione del mondo nel 2006 mentre con il Milan ha conseguito i titoli di campione d’Europa nel 2003 e nel 2007, campione del mondo per club nel 2007 e campione d’Italia nel 2004 e nel 2011.


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GALILEUS 111 GALILEUS III


controcanto l’altro tempo

rendering

s.m. inv. INFORM Elaborazione elettronica di un disegno che consente di trasformarlo in un’immagine realistica tridimensionale

Q

uesta la definizione tratta dal Grande Dizionario Italiano di Aldo Gabrielli edito da Hoepli. Perché ce ne occupiamo su GALILEUS? Semplice, perché il rendering è ormai entrato in maniera fortissima in tantissime immagini di still life che noi osserviamo ovunque, sulle riviste, in televisione, sullo schermo dei nostri pc e tablet. Tutto ormai viene renderizzato (termine abbastanza orripilante, ma non quanto l’ormai usuale scannerizzare), le automobili, gli edifici, gli orologi, persino i paesaggi oppure i volti umani. Si tratta di un’abitudine nata all’inizio da esigenze pubblicitarie, dalla ricerca dell’immagine pura, incisa, senza errori. E’ stata proprio la pubblicità ad averci abituato a questa irreale perfezione, alle luci perfettamente distribuite sulle superfici ritratte, o meglio sarebbe dire ricostruite. Dall’immagine pubblicitaria all’immagine tout court utilizzata per qualsivoglia tipo di comunicazione, il passo è stato breve. Un passo reso più facile dai nuovi sistemi di progettazione totalmente computerizzati, in grado di fornire le coordinate complete e coerenti per realizzare dei rendering di un oggetto in qualsiasi posizione e con qualsiasi tipo di materiale. Tutto bello? Se pensiamo al lato estetico, sicuramente sì. Il problema nasce quando si passa dal rendering alla realtà, quando si comprende che la materia è differente da come l’avevamo osservata sullo schermo del nostro monitor. Allora si scoprono riflessi nuovi, fisicità inaspettate, gradazioni di colore inattese. E’ per questo che il contatto diretto è sempre assolutamente indispensabile. La comunicazione scritta e visiva è una parte della conoscenza. L’altra parte, quella definitiva, deve per forza passare dal contatto diretto, dall’esperienza. In poche parole, se vi piace un orologio visto in foto o in un video (anche i video vengono renderizzati), se pensate che quel quadrante è il più bello che abbiate mai visto, allora fate uno sforzo aggiuntivo, e andate in orologeria: chiedete di vederlo, di sentirlo, di indossarlo al polso. Allora la vostra esperienza conoscitiva sarà realmente completa. Poi il lasciarlo al polso o meno sarà, ovviamente, una vostra scelta.

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