Centro Culturale Ariele presenta
Fabio Adani
Centro Culturale Ariele wwwrivista20.jimdo.com www.galleria20.jimdo.com www.galleria-ariele.com galleria20@outlook.com testo critico: J.A. EDWARDS
in copertina
particolare dell’opera “Tempo Spazio Volontà”.
Centro Culturale Ariele presenta
Fabio Adani
BIOGRAFIA nato a Correggio (RE) nel 1974, in una famiglia dove da sempre si respira e si pratica arte, lavora inizialmente come grafico per alcuni anni, per poi ricominciare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove intraprende un percorso artistico che, dopo aver sperimentato diverse soluzioni, lo porta verso una “depurazione” dell’immagine e dello sguardo, leggero e profondo allo stesso tempo. Pur con diverse varianti tecniche che spaziano dalla matita all’acrilico a tecniche miste e alla foglia oro, il medium pittorico prevalente diventa in modo naturale l’acquerello che consente un’evanescenza ed una introspezione maggiore del vissuto e un’indagine particolare del mondo circostante, ma soprattutto della realtà interiore di ciascuno, facendo leva sui valori della luce e del silenzio, inteso non come assenza di rumori, ma soprattutto come ascolto di tale realtà, in una maniera unica, totalmente nuova ed evocativa, verso una dimensione “neometafisica” e “neoromantica” dell’esistenza.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI RECENTI – MAIN RECENT SOLO EXHIBITIONS 2012 - “Bilder der Unendlichkeit - Gecko Galerie, Solingen (D) - a cura di K. Gehrmann e H. Müller; “Gradi di transizione” - Galleria OpenArt, Milano - a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei; “Quintessenze...” - Mirogallery - Bologna - cura di spazioMiro e CaseAperte; 2008 - “Verso, Sospeso” - D Gallery, Torino - a cura di Delia Gianti, testo critico di Massimo Sgroi;
PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE RECENTI – MAIN GROUP EXHIBITIONS 2013 - “30x30 flussi contemporanei” - A3 artecontemporanea - Salerno - a cura di M.G. Grasso; “Biennale internazionale arte contemporanea di Brescia” - sedi varie - a cura di Silvia Landi; “VelArte - G(u)arda che arte” - sede Univela, Campione del Garda (BS) - a cura di F. Ba boni e S.Taddei;
C R I T I CA Pittura dell’Infinito. Questo è il carattere, dilatato e fortissimo, del sorprendente Maestro italiano che apre il terzo millennio dopo le innumerevoli e deflagrate esperienze del Novecento. Pittura di grandioso respiro di luce che profetizza l’incoercibile rapporto prossimo-futuro tra l’umanità e il pianeta, tra l’umanità e il cosmo. I dati visivi di Fabio Adani convintamente non evadono dalla realtà costitutiva degli enti fisici, legandosi così all’eterna forza strutturale della tradizione, ma la sublimano in una levitazione ipermetafisica affidata soprattutto agli immensi velari luminosi che invadono le solitudini terrene dove la “forma d’uomo” tende all’orientamento ideale, al ritrovare il seggio del demiurgo al centro della creazione. E’ l’arte che non cambia – che non può cambiare, come affermava Apollinaire – la quale sostiene le proposizioni prospettiche e pervadenti di questo pittore, ove le composizioni nascono dalla forza segreta della geometria, quale eterno incanto della mente al momento genetico della disposizione figurativa. Nello stesso modo il colore irrora ogni spazio del dipinto, soprattutto nel vitale distendersi dell’azzurro, interrotto soltanto dall’eccesso di luce o dalle sagome inquiete degli elementi interrogativi (gli uomini, le sedie, o altre situazioni che rimandano ad una presenza umana), vere chiavi d’accesso alla compenetrazione misteriosa tra finito e infinito. Un’ effusione d’azzurro che risulta indispensabile come priorità esistenziale, respiratoria, e come anelito alla liberazione del pensiero. A tale avvolgimento talora s’affianca l’oro, e ci trasporta in un assoluto sublime, pregno di imminente certezza. E’ un dualismo cromatico di timbro che supera certamente il “problema colore”, e che non risponde solamente alla ricerca heideggeriana delle “tonalità affettive”, ma che ferma in modo perentorio la collocazione del trapasso – appunto – tra finito ed infinito. Da sottolineare a questo proposito l’estrema raffinatezza dell’esecuzione ad acquerello, che tale rimane nelle opere di grande formato, dove l’espandersi della dilatazione cosmica raggiunge effetti emozionali comparabili soltanto con quelli dei pochissimi “re dei cieli” dei secoli passati: i paesisti olandesi del seicento, Turner, Boudin. L’autografia manuale dei dipinti dell’Adani è totale, e suscita meraviglia per il controllo magistrale di una tecnica storica – l’acquerello, appunto – che ogni altro pittore ha usato in modo svariante. Qui nessun mezzo artificale entra nel lavoro, e rende ogni soggetto un “unicum” prezioso. E’ giusto dire che Fabio Adani è in prima fila con la modernità, ma il senso che si ricava dai suoi lavori ci offre altresì la percezione che egli precorra la nostra contemporaneità,
costantemente sfuggente. In questo si misura la sua autenticità artistica, la sua capacità di essere il corifeo del nostro tempo, e in siffatto ruolo diventa necessaria la sua tecnica leggera; nessun pigmento corposo infatti, nessuna pesantezza del colore ad olio, ad esempio, potrebbe essere adeguata al messaggio. L’estrema leggerezza dell’essere corrisponde alla levità della meditatio vitae pittorica, ed è di segno fortemente ottimistico. Ogni opera dell’Adani sta all’opposto del Farmacista di Figueras alla ricerca del nulla assoluto, di Salvador Dalì, e neppure ne accetta la provocazione (ineliminabile nei paradossi del maestro catalano), ma con poetica elevazione ne segna il mirato traguardo: canta il futuro prossimo dell’armonia umana.
OPERE
Spazio leggero acquerello su carta - 2010 - cm 104 x 74
Non luoghi 04 acquerello su carta - 2008 - cm 100 x 70
Tempo spazio volontĂ 2 acquerello su carta - 2008 - cm 86 x 54
Tempo apparente acquerello su carta - 2009 - cm 74 x 104
Catarsi acquerello su carta - 2009 - cm 62 x 134
Stendhal acquerello su carta - 2011 - cm 70 x 125
Antiregno acquerello su carta - 2005 - cm 52 x 71
Tempo spazio volontĂ 1 acquerello su carta - 2008 - cm 86 x 54
Panta Rei 4 acquerello su carta - 2007 - cm 74 x 54
Essere apparire - trittico acquerello su carta - 2007 - cm 54 x 74 cad.
Panta Rei 1 acquerello su carta - 2011 - cm 104 x 74
Fabio Adani Studio/Abitazione Correggio - emilia
Cell. 339.48 05 487 E-mail: info@fabioadani.com
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Centro Culturale ARIELE - Edizione 2015