Catalogo della Fiera di Parma

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N°32 marzo-aprile 2019

periodico bimestrale d’Arte e Cultura

CATALOGO ARTISTI DEL CENTRO CULTURALE ARIELE


ArtParma Fair

Torna la Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea: 2-3 e 8-9-10 marzo 2019

Dopo il successo dell’edizione autunnale, torna ArtParma Fair, giunta alla sua 10ª edizione. La fiera dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, si svolgerà per due weekend consecutivi nelle date 2-3 e 8-9-10 marzo 2019 presso il quartiere fieristico parmense (Padiglione 7), in concomitanza con Mercanteinfiera, la più grande fiera dell’antiquariato d’Europa che conta decine di migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Con oltre 80 espositori, la manifestazione si caratterizza per essere un importante palcoscenico culturale. Molto più dunque di una mostra-mercato di Gallerie, ma una ragionata e analitica selezione per dar luce alle correnti artistiche, dalle più influenti a quelle emergenti – dal Futurismo all’Astrattismo e Metafisica, dalla Pop Art all’Informale sino all’Arte concettuale - con un focus speciale posto proprio sulle ultime tendenze e sugli artisti che meglio le rappresentano. ArtParma Fair, per questo, rappresenta un importante momento di scambio e di confronto, un appuntamento immancabile per i collezionisti alla ricerca dell’opera su cui fare il giusto investimento, un’occasione per esperti del settore alla ricerca di proposte artistiche selezionate e di valore. Oltre alla curata selezione di Gallerie d’Arte italiane storicizzate e di grande importanza, verrà presentata la sezione Contemporary Art Talent Show, il progetto di Arte Under 5000 Accessibile di Nord Est Fair, che seleziona gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere d’arte dal costo inferiore ai 5000 euro, per dare l’opportunità a progetti e realtà indipendenti di entrare a contatto con il grande mercato artistico, godendo del feedback mediatico che solo le grandi fiere assicurano. L’occasione per investire su talento e creatività, per soddisfare un collezionismo colto e sofisticato, dando la possibilità di porre sotto una nuova luce il fare arte nella contemporaneità. In più, ArtParma Fair presenta anche in questa edizione una variegata ed esaustiva panoramica di eventi collaterali, con incontri, conferenze e presentazioni, presso l’Area Convegni. La folta platea di Gallerie d’Arte riunite dall’Italia, riporta la città emiliana ad essere centro di gravità delle più autorevoli correnti della pittura, del design, della fotografia, delle arti grafiche e scultoree. DATE E ORARI sabato 2 e domenica 3 marzo 2019 dalle 10.00 alle 19.00 venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 marzo 2019 dalle 10.00 alle 19.00



CORRADO ALDERUCCI

e-mail: corrado.alderucc@asa-pro.it www.facebook.com/corrado.alderucci tel. 393.17 16 518 Se guardiamo un’opera di Corrado Alderuccisorge naturale notare alcuni canoni che richiamano in parte il movimento artistico del Simbolismo. Non parlo del classico simbolismo di Moreau ma vorrei sottolineare come sia importante l’”idea” concepita come protagonista dei quadri di Alderucci e come elemento di incontro tra variepercezioni, sia materiali che più spirituali. L’arte pittorica di Alderucci è molto raffinata, e si contraddistingue per un’aurea artistica che rapisce l’osservatore. Il suo percorso artistico è molto ricco di partecipazioni ad importanti collettive ed eventi di notevole rilevanza e ciò dimostra che la sua arte è molto apprezzata sia dagli addetti ai lavori che dagli appassionati.

Alcune opere di Alderucci testimoniano come continuamente il suo “io” si sovrapponga a pensieri differenti talvolta più drammatici, altre più solari. Si creano dunque simbologie geometriche create trascendendo la realtà e immergendo la propria anima in un vortice di forme scomposte, che richiamano soggetti come la casa, la matita, un profilo di un uomo. Dunque la sua arte s’ispira ad una visione informale ove i simboli sopra citati captano sentimenti contrastanti che assumono un significato talvolta psicologico, molto amplificato dalle personali emozioni. Nascono particolarità che rimandano ad idee già presenti nell’animo del pittore e che vengono raffigurate perseguendo una singolare creatività che fa nascere differenti trasposizioni. La sua pittura percorre a volte sentieri informali che sono precursori di un mondo esterno guardato con occhi diversi, con il desiderio di raccontare un viaggio molto profondo. L’opera dal titolo “Dove la notte e il giorno si abbracciano senza fine” rivela la capacità di Alderucci di entrare nelle parti più recondite dell’animo e riportarne i segni per mostrarli al pubblico. Sussiste una composizione segnica e cromatica ove risalta un’elaborazione molto raffinata che evidenzia un’autorevolezza tecnica importante. La qualità artistica della sua ricerca può essere considerata un mezzo per estrinsecare un messaggio più nascosto e innalzarlo ad una dimensione sublime. Le matite, le barchette di carta proposte dall’artista nei suoi più recenti lavori, si manifestano come segni di un universo di disarmante semplicità, sono le testimonianze di un passato, le tracce di quell’uomo faber che rappresentava attraverso la sua operatività manuale, l’ancestrale pulsione umana al conoscere attraverso l’esperienza. Il modello conoscitivo contemporaneo passa attraverso una percezione virtuale della realtà, la simulaziome elettronica esclude le mani dal processo dal fare e produrre. L’artista propone la matita come simbolo e archetipo, il medium tra l’immaginazione e l’azione creativa.


ENZO BRISCESE

e-mail: enzobriscese6@gmail.com sito: www.galleria-ariele.com https://www.facebook.com/enzo.briscese.9 tel. 347.99 39 710

Affiorano lacerti della memoria, nella pittura di Enzo Briscese. Affiorano, innanzitutto, la figura e la storia. E, di conseguenza, affiorano i miti e la filosofia, attraverso la rappresentazione figurativa della persona. E poi emergono, anche, codici numerici: assegnati a un immaginario fantastico (di forte potenza evocatrice in senso archetipale) e a progressioni algebriche che appaiono, in alcune circostanze, del tutto casuali - tuttavia, pur sempre, armoniche - e in altre situazioni rispondono, invece, a un calcolo preciso, sembra quasi desiderato, certamente ricercato, da parte dell’artista, il quale è come se avesse tutto prefissato dentro di se, nel suo immaginario e nel suo inconscio. Insomma, è come se le sequenze geometriche dei cerchi, dei triangoli e dei rettangoli- che l’artista crea sul pianoprospettico dell’opera – rispondano a un preciso apparato geroglifico, tutto suo, che racconta: sia la complessità del pensiero razionale e sia l’insostenibile leggerezza dell’individuo, attento a voler manifestare la sua fantasia e la sua immaginazione. E poi compaiono, pure, nei dipinti di Enzo Briscese: segni e simboli che sono descrittivi, in qualche misura, dello spazio sociale e relazionale, abitato dall’individuo contemporaneo. Da altri dipinti emerge, per di più, un urlo. È l’urlo di un individuo che pone come epicentro, ideale, della sua condanna sociale, la ruvidezza del nostro tempo. Un tempo che conosce solo l’inquieta complessità del vivere quotidiano; dentro spazi architettonici che sono chiusi, a filo di refe, in una dimensione urbana che stringe, che soffoca e che opprime. Una realtà, insomma, che è comunque da condannare e da mettere da parte, ricorrendo al sistema dell’immaginario fantastico: a tratti, ludico, giocoso e disimpegnato e a tratti, invece, serio, greve, misurato e continente.

La forza visionaria di Enzo Briscese sta in tutto questo. Sta nella sua capacitàdi mettere insieme la figura e l’espressione astratta di un’idea. E poi, anche, nella sua abilità di far convergere la forma in un “tutto armonico” dove c’è spazio per il segno, per la linea e per il colore. Rino Cardone


ALBINO CARAMAZZA

Nato a S. Stefano Quisquina (AG) il 4 ottobre 1953, ultimo di 5 fratelli maschi, nel 1961 si trasferisce con la famiglia a Torino. Inizia a lavorare giovanissimo alla Toro Assicurazioni, dove ha lavorato per più di 40 anni fino alla fine del 2011, diplomandosi nel frattempo. Parallelamente sviluppa la sua sensibilità artistica attraverso la continua ricerca estetica. Accresciute le intrinseche capacità con l’esercizio del disegno in bianco e nero e il carboncino, la padronanza nell’espressione cromatica è raggiunta poi trasversalmente; qualche anno fa è approdato a questa innovativa tecnica artistica: bustine di zucchero svuotate e assemblate a collage “riproducendo” opere del passato e contemporanee. Come tutte le idee, anche questa è stata casuale: il tutto è iniziato collezionando le bustine di zucchero poi, vedendo un’immagine di Arlecchino, è scattata l’intuizione….ed ecco il primo di una lunga serie di quadri. L’amore per la sua sicilia, la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, Picasso, il futurismo ….. questi e altri soggetti sono stati rivisitati daAlbino, ma l’elenco delle opere in cantiere è lunghissimo.

e-mail:albino.caramazza@alice.it website:www.albinocaramazza.it tel.: 338.30 14 179


FERRARI ALDO PIETRO

e-mail: aldopietroferrari1@gmail.com www.premioceleste.it/artista-ita/idu:29445/ tel. 339.82 89 190

Nasco a Torino il 28-06-1962. Fin dalla giovanissima età ho sviluppato un forte interesse per il disegno e la pittura. Ultimati gli studi artistici, mi inserisco nel 1985 in qualità di designer in Italdesign Giugiaro, oggi parte del Gruppo Volkswagen, dove tutt’oggi collaboro attivamente. All’interno di questa struttura, ho sviluppato molti progetti di Industrial, Transport e Interior Design, Architettura e Automotive. Nel 2006 la decisione di esporre i miei lavori pittorici con una mia prima personale a Torino. L’ Intenzione è quella di non lasciare decadere idee che forse non potevano essere utilizzate nel mondo del design . Esiste tuttavia la possibilità di mantenere sempre viva la teoria “ dei vasi comunicanti” tra arte e design. Il segno vissuto con la massima dinamicità e cromia costituisce la mia essenza più naturale. Ho partecipato a diverse collettive e personali, in diverse parti d’Italia , Berlino, New YorkIl linguaggio della scrittura e la poetica di Aldo Pietro Ferrari si incontrano a partire dalle stesse parole dell’artista. “ Mi propongo , prima di iniziare qualsiasi lavoro, di suscitare delle nuove emozioni anzitutto in me e di riuscire, ad opera conclusa, a trasmetterle agli altri coinvolgendoli nel mio percorso espressivo. Le alternanze fra sacro e profano, mitologico ed erotico, costituiscono le ambivalenze del’ animo che convivono e mi caratterizzano con eguale forza. Quanto al colore e al segno, aspetti di radicale significatività nel mio operare artistico, appaiono in bilico tra un tratto figurativo, lontano dall’ Iperrealismo che considero sterile e freddo, e un tensivo propendere verso vie sperimentali di astrazione.

Il retaggio culturale di provenienza e la formazione specifica mi portano ad interpretare il segno in forma dinamica e tridimensionale ma aperta e direzionata verso una ricerca prospettica sempre nuova”. Giovanna Arancio


GINA FORTUNATO

e-mail: ginaeffestudio@alice.it sito: www.ginaeffe.it tel. 349.84 49 227

Gina Fortunato un’artista che ha deciso, con la propria pittura, di scandire una via personale in piena libertà, affrancandosi da ogni condizionamento. La mia visione si dipana attraverso un cromatismo di misura caleidoscopica, arricchito da suggestioni segniche e da un forte dinamismo che ne è caratteristica principale. Molti miei lavori, vivono di un dialogo interiore vibrante, colto nei luoghi emotivi dell’animo, attraverso una partecipazione visionaria, che rasenta l’astrazione, mai tuttavia percorsa per intero, per condurre con consapevolezza nell’oltre: metafisico, estatico e colmo di vita.

La mia arte appare come un viaggio catartico fra bellezza e stupore, ricco di energia propulsiva, dove lo spazio assume profondità e pienezza grazie a puntuali effetti prospettici . Nelle mie opere si leggeun’espressività liberata da

inutili orpelli, vivace e spontanea, ove emerge senza dubbio la mia forte personalità, che attraverso le mie opere induco l’osservatore ad una contemplazione meravigliata. Per me l’arte non è mera professione, ma condizione totalizzante di piena realizzazione personale, espressione d’ingegno sorretto e stimolato dalla pura passione. Nasco a Spinazzola, (BT) nel 1964 e da oltre 25 anni ho uno studio a Vignola, dove vivo e risiedo. Ho alle spalle esperienze in ambito scenografico e teatrale, che ne hanno ar ricchito la formazione nell’ambito delle arti visive. Ho studiato scenografia all’Accademia di belle arti di Bari e avevo promesso ai miei professori allora, e a me stessa da sempre, che dell’Arte ne avrei fatto una ragione di vita”. Un vissuto ricco, da conoscitrice approfondita delle tecniche, oggi propensa al confronto con una concettualità retta dal libero pensiero creativo, ove la tecnica non sia fine in se, ma mezzo di ricerca di un significante.


NICOLE GRAMMI

Nasco a Milano ed interpreto la luce, la terra e la porcellana attraverso lettere che compongono frasi, movimento e trasparenze che danno vita ad oggetti di senso compiuto. L’unione di questi elementi sono il filo conduttore del fare arte nel lessico della scultura unito ad una eccezionale conoscenza tecnica ceramica. PREMI – CONCORSI – COLLABORAZIONI 2014 Albissola (Sv) finalista per “9° Rassegna Internazionale di Albissola città d’arte e Ceramica” 2014 Selezionata per la mostra collettiva “Arte a Palazzo (Bo). Recensione ricevuta dal critico Aldo Grasso 2014 Esposizione presso “Artinfiera” a San Sebastiano in Curone (Al) 2014 Selezionata per la fiera internazionale della ceramica della Fierucola in Piazza dell’Annunziata a Firenze (Fi) 2014 Intervista dedicata sul sito dedicato all’architettura e Design “www.fourexcellences.com” 2015 Esposizione per la Fondazione Garaventa ad “ArteGenova” (Ge). 2015 Selezionata per la fiera inter-

nazionale della ceramica di “Clay2day” di Lisserbroek (NL) 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva presso la Provincia di Milano a Palazzo Isimbardi. 2015 Mostra Personale intitolata “I Sogni” in occasione del Fuori Salone del Mobile di Milano presso“AR3” 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva “Il salto dell’acciuga” presso la Fortezza Priamar di Savona 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva “Sculture della Terra” di Gualdo Tadino (Pg) 2015Selezionata per la mostra d’arte collettiva “Sotto il Segno dei Pesci” di Ronco Biellese a cura di V. Sacco 2015 Selezionata per la fiera internazionale della ceramica della Fierucola in Piazza dell’Annunziata a Firenze (Fi) 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva “Silent Night” di Torino a cura di V. Sacco 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva presso il Castello di Nervi (Ge) 2015 Selezionata per la mostra d’arte collettiva organizzata dalla Fond. Garaventa alla Laterna di

Genova (Ge) 2016 Esposizione per la Fondazione Garaventa ad “ArteGenova” (Ge) FORMAZIONE Diploma di Maturità d’Arte applicata press l’Istituto Beato Angelico di Milano REFERENZE LUISA CAPRILE – Docente …….. VITTORIO SACCO – Scrittore e Critico d’Arte … E-mail: ni76st@gmail.com Sito: www.potterynicole.com Tel: 339 6934580


TIZIANA GRANDI

mail: tiziana.grandi@outlook.com https://www.facebook.com/tiziana.grandi1 Istangram: tiziana_grandi Cell. 3491447244 Nasce a Modena nel 1962. Da diversi anni pratica la scultura nel suo laboratorio di Vignola (Mo) dove vive e lavora.

Ha frequentato diversi corsi presso il Consorzio Professionale per la Formazione Ceramica di Faenza e presso laboratori di maestri scultori di Faenza.

Ha partecipato a mostre collettive tra le quali: “ Interreligioni e danza “- Museo delle Ceramiche di Rapino (CH)”, “In principio era il verbo e il verbo si fece carne”- Palazzo delle Esposizioni a Faenza , “Ceramiche sonore- Fischietti d’autore”- Bottega Bertaccini di Faenza. “Scacchi mon amour” mostra personale di scacchiere in ceramica - Rocca di Vignola Nel 2018 una sua opera è selezionata al Concorso “La Ceramica in circolo” con esposizione a Faenza, Bassano del Grappa e Milano. Sollecitata dagli sviluppi dell’arte contemporanea sperimenta diverse tecniche per realizzare sia opere figurative che astratte. Le ultime opere sono ottenute con la tecnica Obvara che consente di ottenere una superficie screziata con tonalità che variano dal bruno scuro al color miele. Con tale tecnica realizza sculture di varie dimensioni, tra cui totem a grandezza d’uomo. Totem come rappresentazione e fondamento dell’identità della persona e del gruppo di appartenenza, ma paradossalmente oggetti compositi, assemblaggio di elementi che rimandano a simboli identitari di altri gruppi e identità. Ogni ricomposizione ne cambia la fisionomia, muta pur rimanendo se stesso. Un richiamo ai grandi processi migratori che producono “scosse” identitarie, ma anche all’ambito personale: le tue radici non risiedono tanto in un luogo in sé ma nei rapporti sociali che ti costruisci intorno.


GUIDO MANNINI mail: mannini.guido@gmail.com https://www.facebook.com/guido.mannini Cell. 338.460 6001

La formazione di Guido Mannini è molto interessante e in continua evoluzione. Copista di maestri contemporanei, segue il suo percorso approdando al figurativo con opere di rilievo pittorico. Dipinge i “deserti”. Ma ora i suoi morbidi e pacati colori lasciano il passo a forme astratte, che trasferisce in opere dinamiche e originali. E’ il momento dell’evoluzione in tutte le sue forme, che si manifesta come una dirompente deflagrazione. Libero nello spazio, quasi una nuova nascita, Guido Mannini è ad un punto di svolta esplosivo, carico di freschezza e dinamismo. TORINO – Incontrammo per la prima volta Guido Mannini molti anni fa (fine anni ’90). Ancora giovane, in quel tempo “studiava” riproducendo – attenzione! non copiando, poiché aggiungeva sempre qualcosa di suo, magari un piccolissimo particolare.. – i grandi maestri del passato. Tra l’altro scrivemmo di lui: […] smaterializzare per capirne e raffigurare i preziosi messaggi racchiusi, le grandi opere dei maestri del Novecento […], concludendo con: […] Mannini non è solo un bravo riproduttore, e si pone all’inizio di un cammino che prevediamo lungo; in grado di offrire insospettabili sorprese […] . Yoice Carol Oates ha detto che l’artista crea ma è anche creato dalla propria arte. Mannini ha percorso molta strada da quel periodo in cui riproduceva archetipi di grandi maestri più o meno figurativi, ed oggi le offre quelle “insospettabili sorprese..”, dopo un tempo dedicato alla ricerca di continue novità – tra l’altro un lungo periodo in Paesi

esteri, soprattutto Arabi. Era il 2005 quando lo rincontrammo più maturo ma ancora non soddisfatto, già proiettato verso nuovi traguardi, non ancora completamente messi a fuoco. Ammirammo diverse creazioni che spaziavano sorprendentemente tra vari filoni produttivi, ora ricchi di lirismo e pregnanza materica, ora tenui germogli di luce tra le case, le oasi, le dune giocose, alternate a geometrie architettoniche schiette e pure. D’incontri con cieli aperti e vasti orizzonti, spazi, tra cui la vita, il verde, l’acqua irrompevano, in una sintesi equilibrata ed organica che il sole spaccava ma la sabbia non possedeva, in un tempo in cui le ore scivolavano lente, come nella vita quotidiana, nel quadrante di quegli universi. Lì, atmosfere ed ambiente “ingoiavano” i particolari, proponendo deserti/oceani saturi di cieli e di pensieri, di dune e orizzonti che danzano sulla tela interrotti qua e la dalla calura che, imprigionata, baciava appena le palme e ardeva nell’area tremula che dialogava coi cammelli e scrutava curiosa le carovane. Sono seguite alcune sperimentazioni coraggiose nel non iconico, che vedemmo nel suo studio di Cirié, ma che non erano ancora “mature”, sperimentazioni sia sui soggetti sia sulle tecniche. Ora ha raggiunto quest’altro, importante, traguardo. Nell’attuale periodo, queste mani, questi tocchi di pennello propongono un, allora insospettabile, informale ammaliatore vibrante per cromia e intrigante nel corpus, comunque che si fa non solo osservare ma studiare con piacere. Una realtà non più vista e riprodotta con gli occhi, ma incorporata, digerita e riprodotta con tutto il corpo, quindi sintetizzata sulla tela con campiture simboliche e cromie dense di luce. Come avesse acquisito nuova consapevolezza dell’Universo e, dopo essersi continuamente interrogato su cos’è la Natura e cos’è l’Uomo in questo mondo, fosse infine giunto a quelle conclusioni espresse con lo smalto ammaliante. Osservando attentamente il suo oggi, notiamo spesso Guido riproporre quel curato iper realismo (cura dei particolari) dei primi anni, che non ha mai dimenticato, e che fa ormai parte del suo background. Franco Cortese


UMBERTO SALMERI

Umberto Salmeri vive e lavora a Roma. Dopo aver vissuto le prime esperienze nell’ambito del neoespressionismo e dell’informale, si è orientato per una esigenza spirituale verso i Maestri del Due-Trecento, sviluppando in modo del tutto personale un concetto pittorico di carattere neometafisico. Successivamente rivolge il suo interesse all’elaborazione informatica dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali (olio e acrilico su tela). Negli ultimi tempi si registra nella sua opera un ritorno, seppur rielaborato dal linguaggio digitale, alla tematica mistico-psichedelica dei primi anni ’90. L’autore peraltro è stato sempre impegnato nello studio delle dottrine orientali ed esoteriche ed al riguardo ha pubblicato nel passato un opuscolo con le Edizioni Serarcangeli intitolato “La Compagnia dei Siderali”. L’operetta è stata anche divulgata personalmente tramite YouTube sull’apposito canale “umbsalmeri01”. Esteriorizzare con le parole quello che si prova ascoltando un brano musicale è forse descrivere troppo freddamente quella pioggia di calde emozioni che ci investono, ma rappresentarle con dei colori ed un pennello è prolungare ancora per un attimo quel piacere così effimero. Questo ha fatto Umberto Salmeri,

giovane artista romano, in queste tele ispirate a brani musicali di gruppi pop-rock degli anni sessanta. J. Hendrix, Cream, Pink Floyd, Vanilla Fudge, Iron Butterfly, tutti gruppi di grande successo e non ancora tramontati per l’attualità dei loro testi e labellezza coinvolgente della loro musica. Lorella Giudici mail: umbertosalmeri@virgilio.it tel.: 389.20 07 013


SANTO NANIA

Santo Nania, pittore di formazione figurativa, ha frequentato il Liceo Artistico e la scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano, ha sempre trattato immagini che emozionalmente sentiva di rappresentare, con l’associazione di tecniche e valori di ricerca che accompagnano la sua scelta di vita, cioè quella di vivere questo mondo misterioso che è l’Arte con lo studio e la ricerca che porta a valorizzare quei valori di interpretazione che danno all’Artista un DNA individuale.Il Pittore Santo Nania è Presidente e Insegnante di Disegno e Pittura presso l’Associazione creata da lui nel 1980 e denominata “Antonello da Messina”, in memoria del grande pittore Siciliano, con sede in via Della Vittoria, 44 a Legnano, con scopi e finalità culturali. Negli ultimi 25 anni ha scelto di percorrere la Pittura Informale, come mezzo di espressione e di interpretazione altamente individuale, dove la propria libertà interiore viene messa in risalto dal segno, dal gesto e dalla ricerca coloristica che ogni volta riesce a mimetizzare il tuo stato d’essere. Valorizza sapientemente gli spazi tonali, con attenta valutazione sugli equilibri e stabilità dell’opera. Ogni intervento gestuale scandisce la disposizione della formazione del di-

pinto, per creare quella giusta sintonia tra materia e spiritualità. Osservare un’opera informale non per capire ma per scoprire un nuovo mondo interiore capace di trasmettere emozioni. mail: santonania574@gmail.com tel. 333.39 89 131


ANTONIO TRAMONTANO

mail: antonio_tramontano@yahoo.it www.antoniotramontano.com Cell.: 338.33 12 459 Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità d’Arte Applicata presso l’Istituto Statale d’Arte di Isernia, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel corso di Pittura del Prof. Raffaele Canoro.

Mostra intergenerazionale di artisti abruzzesi e molisani, Galleria Angelus Novus, L’Aquila (curatore A. Gasbarrini, A. Picariello) 2008 - Artisti per il Ciad, Termoli (curatore G. Siano) 2009 - Cibart, Ex Gil Campobasso Docente di Arte e Immagine, svolge (a cura di Nino Barone) attività artistica presso il suo studio a 2015 - Biennale Arte Contemporanea Pesche (Is) in via Giovanni XXIII. Città di Perugia a cura di MarinelIn qualità di direttore artistico ha la Ambrogi e Patrizia Mari Centro curato e cura diversi eventi nella Espositivo Rocca Paolina Fondazioprovincia di residenza, mentre nel ne Culturale Luciano Boccardini 2008 ha curato le attività espositive per il I centenario ISA, Istituto Statale d’Arte di Isernia. MOSTRE PERSONALI 2008 - Archetyp’Art Gallery, Termoli (curatore A. Picariello) 2016 - Galleria Cent8anta Isernia Il colore è una liberazione del tempo. Riflessione sulla svolta cromatica di Antonio Tramontano (curatore Tommaso Evangelista) Ultime…MOSTRE COLLETTIVE / GROUP EXHIBITIONS Nuova Composizione Sperimentale, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (curatore A. Picariello) 2007 - L’immaginazione al potere.

2016 - Sottobraccio Collettiva d’Arte Contemporanea a cura di Rossana Bucci e Oronzo Liuzzi Corato (Ba) Museo della Città Territorio 2016 - Spoleto Art Festival Arth in the City 2017 - (S)confini- Impressioni dal margine. Aratro-Galleria Gino Marotta-Università Degli Studi del Molise a cura di Lorenzo Canova, Tommaso Evangelista, Piernicola Maria Di IorioGiudici)




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