Sabato 29.11.2014
Anno 118 - Numero 282 €1,90
Stefano Okaka , 25 anni, ha esordito in Nazionale il 18 novembre
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IL BOMBER GIGANTE DELLA SAMP TRA SEGRETI E RAZZISMO
Il fenomeno Okaka «Se solo fossi bianco...»
TA RVIS
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RTE A CAOPERTE SC
«Sarei stato considerato di più, i neri devono dare il doppio Sono un bonaccione, ma in campo divento bestia: odio tutti» ELEFANTE ALLE PAGINE 4-5 Alex Schwazer, 29 anni e Carolina Kostner 27 LIVERANI
SORPRESA! IN EUROPA NESSUNO COME NOI 1
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«SQUALIFICATE LA KOSTNER PER 51 MESI» Caso Schwazer, richiesta shock della procura antidoping: «Rapporti con Ferrari e favoreggiamento»
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ITALIA
1Invertito il trend negativo: il nostro è il solo Paese su 54 a poter qualificare tutte le squadre nelle coppe europee
9 771120 506000
41 1 2 9>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
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UNICA 1Numeri da grande per la Juve:
GALDI, PICCIONI ALLE PAGINE 32-33
DA NON PERDERE 1 Scatta il decreto Alfano Ultrà atalantini fermati SERVIZIO A PAGINA 12
il centrocampo con Pirlo, Pogba e 2 Basket: grande Milano Vidal è in corsa per il top 11 dell’anno ma il finale è del Barça 5
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DI SCHIAVI A PAGINA 34
3 La Sanremo in via Roma Torna l’arrivo del mito GREGORI A PAGINA 31
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IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI ● 1 La Juve può arrivare prima se batte l’Atletico con due gol di scarto. Basta un pari per qualificarsi ● 2 La Roma deve battere il ManCity, ma potrebbe bastargli pure un pari ● 3 L’Inter ha già vinto il girone ● 4 Il Napoli è qualificato ● 5 La Fiorentina è prima ● 6 Al Torino sta bene anche un pari in Danimarca GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 2-3
IL COMMENTO di Pier Bergonzi
L’APPROFONDIMENTO di Santiago Segurola
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CAROLINA, QUEL SENSO UN REAL PERFETTO PER IL TRIPLETE DI ESAGERAZIONE In questi casi è meglio non girare intorno alle parole: la richiesta di 4 anni e 3 mesi della Procura Antidoping del Coni ci sembra esagerata. Carolina Kostner è stata deferita «per aver fornito assistenza ad Alex Schwazer a eludere il controllo di Oberstdorf nel luglio del 2012, per la mancata collaborazione e omessa denuncia».
A Basilea il Real Madrid ha eguagliato il proprio record di vittorie consecutive. Ha vinto le ultime 15 partite. In passato c’erano riusciti soltanto il Real di Miguel Muñoz e, tre anni fa, quello di Mourinho. Il percorso è già imponente, ma la sensazione che trasmette questo Real Madrid invita a vedere nel record l’antipasto di una stagione mitica.
L’ARTICOLO A PAGINA 23
L’ARTICOLO A PAGINA 23
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BERLUSCONI DA’ LEZIONI «FARAONE TIRA COSI’» Dopo l’errore nel derby spiega a El Shaarawy come calciare: «Devi tenere giù la testa!» GOZZINI E PASOTTO A PAGINA 10
PARTITE & CLASSIFICA 13a GIORNATA
OGGI SASSUOLO-VERONA ORE 18 CHIEVO-LAZIO ORE 20.45 DOMANI ORE 15 CAGLIARI-FIORENTINA CESENA-GENOA EMPOLI-ATALANTA MILAN-UDINESE PALERMO-PARMA JUVENTUS-TORINO ORE 18 ROMA-INTER ORE 20.45 LUNEDÌ ORE 21 SAMPDORIA-NAPOLI JUVENTUS ROMA NAPOLI SAMPDORIA GENOA LAZIO MILAN UDINESE INTER FIORENTINA
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SASSUOLO VERONA PALERMO EMPOLI TORINO CAGLIARI ATALANTA CHIEVO CESENA PARMA
15 14 14 13 12 11 10 9 8 6
Garcia commenta la serata hard dei giallorossi: «Abbiamo riportato il night al centro del villaggio»
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Primo piano R La tendenza
LA SITUAZIONE
ALLA SECONDA FASE SENZA ELIMINATE: C’È RIUSCITA SOLO L’INGHILTERRA NEL 2012-13
RANKING UEFA PER CLUB ASSOLUTO Nazione Punti * 1° Spagna 90,999 6/7
STAGIONE
2005-06
2006-07
2007-08
2008-09
2009-10
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4
7
2
6
2° Inghilterra 76,820 6/7 3° Germania
74,129
6/7
4° ITALIA
60,51
6/6
5° Portogallo
59,215 5/6
6° Francia
49,416 5/6
7° Russia
47,832 4/6
8° Ucraina
40,832 4/6
9° Olanda
38,979 3/6
10° Belgio
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4/5
*Club qualificati alle fasi a eliminazione diretta/Club nelle coppe europee Comprende i risultati delle ultime 5 stagioni di coppe europee. Assegna i posti per nazione in Champions e Europa League
STAGIONALE Nazione Punti 1° Spagna 11,214 2° Germania
6
1
10,571
3° Inghilterra 10 4° ITALIA
9
5° Francia
7,916
6° Russia
7
7° Portogallo
6,916
8° Belgio
6,4
9° Croazia
6,375
10° Ucraina
5,666
È il rendimento per nazione nelle coppe in corso
RANKING UEFA PER NAZIONALI Nazionale Punti 1° Germania 33,955 2° Francia
32,318
3° Olanda
30,872
4° Spagna
30,519
5° ITALIA
28,607
6° Inghilterra 28,352 7° Portogallo
27,420
8° Belgio
26,982
9° Ucraina
26,519
10° Croazia
26,028
Comprende i risultati delle nazionali negli ultimi due cicli e mezzo: Francia 2016 (qualificazioni), Brasile 2014 (finali e qual.), Polonia-Ucraina 2012 (finali e qual.). Decide le teste di serie nei sorteggi degli Europei
RANKING FIFA PER NAZIONALI Nazionale Punti 1° Germania 1.725 2° Argentina
1.538
3° Colombia
1.450
4° Belgio
1.417
5° Olanda
1.374
6° Brasile
1.316
7° Portogallo
1.160
Francia
1.160
9° Spagna
1.142
10° Uruguay
1.136
11° ITALIA
1.103
Comprende i risultati delle nazionali negli ultimi quattro anni. Decide le teste di serie nei sorteggi mondiali GAZZETTA DELLO SPORT
Tiriamoci su: l’Italia ritrova il passo dei grandi d’Europa 1Il trend negativo è
cambiato: siamo l’unico Paese su 54 che può ancora qualificare tutte le squadre nelle 2 coppe
Francesco Totti, 38 anni, cresciuto nella Roma FORTE
Fabio Licari
«I
talia, il ranking va giù. Sveglia o sono guai», titolava la Gazzetta nel novembre 2011. Tre anni fa, una vita fa. Spagna, Inghilterra e Germania ci staccavano, il Portogallo s’avvicinava minaccioso e l’Europa League era, più che un torneo, un fastidio tra due turni di campionato. Tre anni dopo sembra che il vento sia cambiato. Nelle coppe manteniamo il ritmo delle grandi, abbiamo superato il Portogallo che intanto ci aveva fatto «ciao ciao» e, soprattutto, abbiamo in corsa 6 club su 6 tra Champions ed Euroleague, cioè il 100% delle iscritte, mai successo da quando entrambe le coppe hanno la fase a gruppi. Unici tra 54 nazioni e con buone possibilità di mantenere lo stesso contingente anche nell’eliminazione diretta. Pensare a un controsorpasso immediato non è realistico, ma forse si può programmare una rinascita: lenta ma solida. RANKING E SUCCESSI Non è la classifica
Atp, ma negare al ranking Uefa una corrispondenza con i valori in campo sarebbe una mistificazione. Quando eravamo i signori d’Europa dominavamo statistiche (1° posto dall’86 al ‘99, escluso il ‘90) e albi d’oro (in Coppa Uefa, nello stesso periodo, 8 successi e 14 finaliste). L’ultima Uefa risale al 1999, la finale di Champions 2003 tra Milan e Juve sa di fantascienza, mentre le Champions 2007 (Milan) e 2010 (Inter) sembrano più che altro casualità. Il ranking ti cambia la vita. Sportivamente e finanziariamente. Oggi il 3° posto in campionato vale un playoff, e neanche facile, ad agosto, mentre dal 4° si parla di Europa League. Il sistema Italia ha sottovalutato — escluso Galliani, questo va riconosciuto — i segnali in arrivo anno dopo anno: così la caduta progressiva, impietosa, ci ha fatti piombare addirittura al 5° posto (cosa che non accadeva dal 1984). E IL FUTURO? L’obiettivo è rientrare tra le prime tre del ranking per avere di nuovo 4 squadre in Champions. Ma oggi significherebbe recuperare 13,5 punti rispetto alla Germania: ipotesi non praticabile entro giugno. Più possibile, anche se non probabile, recuperare il distacco in 2-3 stagioni. E non c’è che un modo: recuperare l’Europa League. Visto che il computo del ranking è aritmetico, più squadre vanno avanti e più punti (potenziali) arricchiscono la classifica. Quattro semifinali (Parma 2005. Milan 2006, Fiorentina 2008 e Juve 2014) sono poca roba. «6 SU 6» Se l’Euroleague dà punti-ranking, è con la Champions che si fanno i soldi. E tanti. La Juve che si qualifica ogni anno, e prende premi milionari perché deve distribuirli con meno italiane, potrebbe diventare come il vecchio Rosenborg che più partecipava alla Champions più guadagnava e più allargava il fossato con le altre norvegesi. L’Italia non è la Norvegia ma, oggi, non è neanche la Spagna, l’Inghilterra e la Germania che ci precedono
nel ranking assoluto (che dà i posti nelle coppe) e in quello della stagione in corso. Però non siamo staccati. Resistiamo. Potremmo anche superarli. Abbiamo 6 squadre: se la Roma dà il massimo con il City potremmo impostare un 2015 «all’italiana» Un’inversione di tendenza, oggi, è innegabile. QUANTE NOVITÀ Sarebbe il momento giusto per approfittare: dal prossimo anno, con i nuovi contratti triennali, qualcosa nelle coppe cambierà. 1) A Montecarlo un’italiana sarà in prima fascia perché per le prime 8 non conterà il ranking ma il fatto di essere campioni nei primi 7 campionati d’Europa (più il detentore naturalmente), quindi il gruppo potrebbe essere meno complicato. 2) I contratti sono aumentati di circa il 30%, aumenteranno i soldi da risultati e market pool. 3) La vincente di questa Europa League parteciperà di diritto, probabilmente dai playoff, alla prossima Champions e, se non arriverà tra le prime 3 del campionato, aumenterà il nostro contingente di un’unità. RANKING FIFA Di ranking non c’è solo quello Uefa per club. Ormai importantissimo è quello Fifa, perché decide i sorteggi delle qualificazioni e delle fasi finali mondiali: dopo il Brasile l’Italia era 14a, con 5 successi e un pari Conte l’ha portata all’11° posto. Ma quello oggi più urgente è il ranking Uefa per nazionali: perché determinerà il sorteggio di Francia 2016. L’Italia è 5a, in posizione buona per essere testa di serie di uno dei 6 gruppi (la Francia lo sarà di diritto). Sembrano stupide classifiche, soprattutto quando sono specchio di un momento-no, ma non è vero. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
2010-11
2011-12
2012-13
2013-14
2014-15
3
LEGENDA
(a un turno dalla fine dei gironi)
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5
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3
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4
6
2
6
2
6
5
Vittoria in Champions League
Vittoria in Europa League
Vittoria in Supercoppa A sinistra il numero delle qualificate nelle Coppe a inizio stagione, a destra le qualificate alla fase a eliminazione diretta. Nella stagione in corso si considerano le squadre già qualificate e quelle ancora in corsa per la qualificazione GAZZETTA DELLO SPORT
E la Juve schiera la mediana per la formazione dell’anno
I tre candidati
1Pirlo, Pogba e Vidal: 3 centrocampisti bianconeri in corsa per il FIFPro World XI 2014, come solo il Real campione d’Europa Mirko Graziano INVIATO A VINOVO (TORINO)
A
Carlos Tevez, 30 anni, veste la maglia bianconera dalla scorsa stagione AFP
ncora un punticino e la Juventus tornerà nel G16 europeo. Non sono pochi a Vinovo a credere addirittura in una vittoria con due gol di scarto sull’Atletico Madrid e quindi alla possibilità di chiudere il girone al primo posto, eventualità che renderebbe sicuramente più morbido il sorteggio degli ottavi di finale. Da un mesetto a questa parte l’autostima della banda Allegri è notevolmente cresciuta, il gruppo si sente più sicuro e rispettato anche oltre confine. In questo senso non può allora che far piacere e motivare ulteriormente il prestigioso riconoscimento firmato dalla Fifa. È notizia di ieri. Dopo quella dei portieri (Buffon è fra i cinque nominati) e quella dei difensori (nessun giocatore della Serie A presente), è stata infatti pubblicata la lista dei 15 centrocampisti che si contenderanno i tre posti a disposizione nella formazione ideale del 2014 (4-3-3 il sistema di riferimento), con premiazioni previste nella serata del Pallone d’Oro, il 12 gen-
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NUOVO QUATTRORUOTE
naio. Ebbene, la Juventus è rappresentata da Andrea Pirlo, Arturo Vidal e Paul Pogba, con il francesino in corsa pure per il Pallone d’Oro. COME IL REAL Tre alfieri, come il Real Madrid (Kroos, Modric e James Rodriguez), meglio delle altre corazzate: due rappresentanti per Bayern Monaco (Xabi Alonso e Schweinsteiger), Barcellona (Xavi e Iniesta) e Chelsea (Fabregas e Hazard). In lista pure Di Maria (Arsenal), Yaya Tourè (Manchester City) e Ozil (Arsenal). Grande orgoglio per il presidente Andrea Agnelli e l’amministratore delegato Beppe Marotta, i vertici di un progetto che in poco più di quattro anni ha letteralmente spazzato gli effetti di Calciopoli, riportando il club in cima al calcio italiano per distacco e a ridosso delle grandissime d’Eu-
RJuventini davanti
a Chelsea, Barça e Bayern nelle 15 nomination di ruolo per l’11 ideale
ropa. Un reparto, il centrocampo bianconero, che può oltretutto contare su altri elementi di livello mondiale: Claudio Marchisio e Roberto Pereyra su tutti, senza dimenticare il jolly Asamoah, nazionale ghanese, affidabilissimo in ogni ruolo là in mezzo. MODELLO JUVE Un gran lavoro, in generale, quello del club di corso Galileo Ferraris: modello sostenibile, investimenti intelligenti, mai esosi, e scouting di alto livello, con il d.s Paratici ormai fra i più attenti e abili osservatori internazionali. Pirlo arrivò nel 2011 a parametro zero, Pogba fu strappato al Manchester United in scadenza di contratto, Vidal ai tempi venne pagato poco più di 10 milioni di euro e la scorsa estate sono arrivati il baby prodigio Morata (20 milioni al Real Madrid, che conserva un diritto di ricompra da 35 milioni) e il 18enne Coman (costo zero), già considerato fra i migliori talenti Under 21 del mondo. Da tempo bloccati o addirittura di proprietà, poi, i vari Berardi, Zaza, Gabbiadini, Sturaro, Rugani e Leali, ovvero il meglio dell’Italia dei giovani.
ANDREA PIRLO Italiano, 35 anni, alla Juventus dalla stagione 2011-12. Arrivato a costo zero
PAUL POGBA Francese, 21 anni, è arrivato tra i bianconeri nel 2012 a costo zero
ARTURO VIDAL Cileno, 27 anni, ingaggiato nel 2011 dal Bayer Leverkusen per circa 10 milioni di euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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4
Serie A R Il personaggio
A CARTE SCOPERTE CON...
Okaka
DOTTOR JEKYLL, MISTER STEFANO E MARTIN LUTHER KING L’ATTACCANTE RIVELAZIONE DELLA SAMP E DELL’ITALIA: «IN CAMPO DIVENTO UNA BESTIA, DETESTO GLI AVVERSARI, SFINISCO GLI ARBITRI E SE FOSSI BIANCO SAREI PIÙ CONSIDERATO DI QUELLO CHE SONO» INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTE
«Io sono dottor Jekyll e mister Okaka, e mia mamma me lo diceva già da ragazzino: “Stefano, in campo ti trasformi”. È vero, divento l’esatto contrario: fuori un bonaccione, lì dentro una bestia che non guarda in faccia nessuno. Credo sia la mia forza. Non c’è stato un avversario più avversario di altri: forse Thuram il più intelligente, ma quando sono in campo per me sono tutti uguali, per 90 minuti odio allo stesso modo tutti quelli che giocano contro di me. Prima li studio al video e poi li detesto, non ci litigo perché non sono il tipo, però i miei occhi dicono solo una cosa, sempre quella: ti devo battere, e basta. Poi a volte diventano avversari anche gli arbitri, ma con loro è un’altra cosa: non li odio, li sfinisco. Parlo in continuazione, discuto, contesto: lo ammetto, io Okaka non lo vorrei arbitrare mai»
INVIATO A GENOVA
HA DETTO
LE HA SCOPERTE COSÌ UNA FAMIGLIA ALL’ATTACCO 4-3-3 VIAGGI E ora in Giappone
CON IL SUO CARISMA E IL SUO CORAGGIO HA APERTO UNA STRADA NON SOLO PER NOI NERI
TATUAGGI Solo due, e piccoli
VIAGGI NEL PASSATO Ah, la Dolce Vita
POLITICA Il bene di tutti?
TATUAGGI UN CUORE E TRE STELLE PERCHE’ SIETE UNICI
MOMENTO BUIO La frase di Kobe
SU MARTIN LUTHER KING IL SUO POLITICO IDEALE
ALTRI SPORT Che schiacciatore
CREDEVA IN ME E MI DICEVA: “L’ACQUA CHE STA IN CIELO PRIMA O POI SCENDE, E SCENDE FORTE” SU ANTONIO CASSANO UNO DEI POCHI VERI AMICI
QUANDO HO FATTO GOL CONTRO L’ALBANIA SI E’ MESSA A PIANGERE COME UNA FONTANA SU STEFANIA LA GEMELLA BIG DEL VOLLEY
IDOLO La fame di Lebron
AVVERSARI Ti studio, ti odio
AMICI Diego, l’unico
ADOLESCENZA Paura di nuotare FAMIGLIA Con Veronica
I
l sorriso appena velato con cui a fine intervista Stefano Okaka ci saluta dicendo «fossi stato bianco, sarei più considerato di quello che sono: un nero deve dare sempre qualcosa in più» è l’unico attimo non spensierato in oltre due ore di libertà mentale molto newyorkese e serenità contagiosa. I cromosomi africani in cui il centravanti rivelazione della Samp e della Nazionale si riconosce perfettamente («allegria, entusiasmo, fratellanza») gli hanno inondato anche il cuore, parola che ricorre molto spesso nei suoi discorsi, non solo nei suoi (pochi) tatuaggi. Okaka spiega che oggi è così, una miscela di tanti sentimenti diversi, perché così è stata la sua vita, prima. Un’adolescenza con molte ore impiegate a crescere in fretta e poche dedicate al sonno, «mia madre nello stesso giorno faceva la bidella, lavorava in un ristorante e puliva piscine o scuole, la sera tardi io e mia sorella eravamo orgogliosi di poterla aiutare e così magari spolveravo il banco di un amico con cui il giorno dopo giocavo a calcetto». Una carriera non meno faticosa e che ha rischiato una fine prematura, non solo per il motivo che Okaka racconta «leggendo» la carta degli altri sport. «Prendo questa e scarto “sesso”: ne cambio una sola, le altre mi piacciono tutte». Anche una carta delicata come «politica», anche «momento buio»: c’erano scritte cose che ci teneva a raccontare.
AVVERSARI ARI I MIEI OCCHI DICONO «TI DEVO BATTERE»
Stefano Okaka è nato a Castiglione del Lago il 9 agosto 1989. È alla Samp dallo scorso gennaio, dopo aver giocato con Roma, Modena, Brescia, Fulham, Bari, Parma e Spezia. Ha esordito in Nazionale il 18 novembre FOTO BOZZANI
«Ne ho solo due e sono piccoli: detesto l’esibizionismo e le cose fatte tanto per fare. Una volta tenevo due orecchini a forma di cuore ma poi li ho regalati a mia mamma, adesso un cuore con le iniziali dei genitori e dei fratelli ce l’ho sul polso destro, così lo vedo sempre, ogni volta che abbasso lo sguardo. Le tre stelle dietro l’orecchio no, le vedo solo se mi guardo allo specchio, ma lì quello che conta è il significato. Quel tatuaggio ce lo siamo fatti uguale io, il mio amico Diego e la mia gemella Stefania e il vero simbolo per noi è stato quello: il segno che abbiamo adesso sulla pelle è conseguenza, è solo un mezzo. Per questo, quando per me e lei succederà qualcosa di davvero significativo, ne farò uno uguale anche con Veronica, la mia fidanzata: magari mezzo cuore io e mezzo lei, perché mezzo cuore per uno non fa male a nessuno».
VIAGGI NEL PASSATO ANDRO’ IN NIGERIA, ALLE MIE RADICI
ADOLESCENZA SFOTTEVATE CHUKA E ORA LO CERCATE?
«Vivere a Roma ai tempi della Dolce Vita doveva essere niente male, quando giocavo lì mi hanno fatto una testa così, racconti da sogno sulla Capitale di tutto: moda, cinema, divertimenti, feste, bella gente. Per curiosità un salto indietro lo farei, ma il vero viaggio nel passato - quando andrò, perché ci andrò - sarà a Lagos, dove sono nati i miei. Mi sento totalmente italiano, quando a maggio e poi ancora 20 giorni fa mi hanno telefonato per propormi di giocare per la Nigeria ho detto no perché non lo sentivo “naturale”, come poi invece è successo quando mi ha chiamato Conte per l’Italia. Però il mio passato in fondo è là e io oggi sono come un albero che non conosce le sue radici: invece bisogna sapere da dove si viene, ho il bisogno e non solo il piacere di conoscere quella terra e l’altra parte della mia famiglia. Come si dice da bambini? ”Mio nonno mi ha fatto vedere questo, mio nonno mi ha insegnato quest’altro”: ecco, io i miei nonni non li ho neanche conosciuti»
«Se nasci e cresci in un posto, è facile che quello resti il tuo punto di equilibrio e di sicurezza. Se chiudo gli occhi e penso a Castiglione del Lago, ho solo ricordi felici, caldi: tanti amici, lunghe corse in bicicletta, i bagni nel lago, e pazienza se una volta ci siamo tuffati da un masso dove non si toccava, ho rischiato di annegare e da allora per la paura non ho mai imparato a nuotare. Non si navigava nell’oro ma almeno una volta al mese, cascasse il mondo, papà portava tutta la famiglia al ristorante e quella era la nostra festa, nessuno ci ha fatto mai pesare il colore della pelle. A Cittadella sì, quando andavo a scuola: più che il fatto di essere nero, il mio secondo nome, Chuka, che vuol dire “Dio al di sopra di ogni cosa”. Non li picchiavo perché gli avrei fatto male ma un po’ ci soffrivo, poi l’anno dopo quando ero alla Roma gli stessi compagni che mi avevano preso in giro mi chiedevano l’amicizia su Facebook: col cavolo, per me erano morti».
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CONTENUTO PREMIUM HA DETTO
fLE REGOLE DEL GIOCO 25 CARTE, CA 3 CAMBI, 11 ARGOMENTI A carte scoperte si gioca così. c Mazzo da 25 argomenti, r rigorosamente extracalcio: d dagli altri mestieri ai vizi, dal sesso ai social network. L’intervistato ne pesca 11 e, come un allenatore, può cambiarne tre. Poi li mette in campo, a carte scoperte. E si scopre anche lui
AMICI CASSANO PUO’ FARE IL METEOROLOGO
VIAGGI PIGIAMA E PANTOFOLE NEW YORK E’ COSI’
«Ci ho messo un po’ di tempo e un po’ di fregature, perché quando ero più giovane ho dato fiducia a un sacco di gente sbagliata, ma adesso l’ho capito: solo un’amicizia che nasce quando sei piccolo, oppure quando non sei nessuno, è pura, incontaminabile. Quelle che vengono dopo, se a 16 anni sei già conosciuto, sottintendono sempre almeno un pizzico di interesse. Solo Diego, che ha una palestra a Castiglione del Lago, ha resistito alle selezioni: ha tre anni più di me, ci siamo conosciuti in campeggio a Riccione e prima, durante e dopo la svolta della mia vita c’è sempre stato. Come c’era Cassano quando a Parma era l’unico a credere in me e a proteggermi, perché aveva il peso per farlo. Mi diceva sempre: “L’acqua che sta in cielo prima o poi scende, e poi scende forte”. Ora che ci penso, Antonio potrebbe fare il meteorologo».
«È stato a New York che mi sono detto: “Stefano, ma perché sei così pigro? Dovresti viaggiare di più”. È stato a New York che ho capito davvero che viviamo tutti sotto lo stesso cielo e ho sentito completamente mia la regola che è l’unica vera legge di quella città, “vivi e lascia vivere”. In Italia tutto deve essere capito, giudicato e quello che è diverso va studiato, spiegato: a New York puoi scendere in strada e andare in giro in pigiama e pantofole e nessuno ti guarda strano; puoi andarci come piace a me, jeans, maglietta e uno zaino in spalla, senza pensare troppo a cosa metterci dentro, se non la curiosità. A proposito di curiosità mi è venuta una mezza fissa, un mondo che ora mi intriga molto è l’Asia. Ecco, il prossimo viaggio lo faccio in Giappone, ma lì non vado con gli amici o con la mia fidanzata: lì ci porto tutta la famiglia»
MOMENTO BUIO A PARMA PENSAI: «DAI, CAMBIA STRADA»
IDOLO MAI PIU’ NESSUNO COME IL FENOMENO
«L’aggettivo è buio, ma è anche “inspiegabile”. Tre nomi: Parma, Leonardi e Donadoni. Mi vogliono e poi mi mandano a Spezia inspiegabilmente, che vuol dire anche senza spiegazioni. Poi torno e mi fanno allenare sempre da solo, senza spiegarmi mai nulla. Oggi devo dirgli soltanto grazie perché altrimenti non sarei alla Samp, però a quei tempi ero arrivato a dirmi che il calcio non era la mia strada. Ma il passato non si dimentica, perché qualcosa di buono ti lascia sempre. A me ha lasciato l’amicizia con Cassano e un modo nuovo di pormi con la gente del calcio, un mondo abitato anche da persone false che pensano solo al loro gioco, e fu allora che scrissi sul mio profilo Facebook la frase di Kobe Bryant “Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te”: ci credo molto, fidarsi di se stessi è anche il modo migliore per avere la giusta fiducia negli altri».
Okaka è figlio di Austin e Doris: ha un fratello, Carlo, e una gemella, Stefania BOZZANI
«La folgorazione l’ho avuta a 10 anni, una cassetta che aveva portato a casa papà: il meglio di Ronaldo. Non riuscivo a smettere di guardarla. Lui era il calcio, non un calciatore: semmai un artista. Per me non esistevano altri, dopo di lui non ce ne sono stati altri e temo che non esisterà mai più un altro come lui. Il gol con il Barcellona contro il Compostela ce l’ho stampato dentro gli occhi e quando a Catania, lo scorso campionato, sono partito da metà campo e sono arrivato in porta, ho pensato: “Visto che studiare così tanto il Fenomeno ti è servito?”. Quel giorno fu puro istinto, quando l’ho rifatto quest’anno contro il Toro invece era consapevolezza: ora lo sai, puoi riuscirci. Nel cuore ho un sogno, incontrare Ronaldo e anche Lebron James, uno a cui vorrei rubare la fame: ha una forza mentale che ti sembra di toccarla anche se lo stai vedendo solo in tv».
NON ERA UN CALCIATORE, ERA UN ARTISTA: NON SMETTEVO DI GUARDARE I SUOI GOL SU RONALDO L’IDOLO INCONTRASTATO
ALTRI SPORT A PALLAVOLO BUCAVO IL PARQUET
«Non so se sarei stato un grande schiacciatore, se avrei fatto la carriera di mia sorella che è stata azzurra di volley, ma so che ho rischiato di non essere mai un centravanti. A 12 anni, giocavo ancora nel Sanfatucchio, per due mesi ho smesso con il calcio: non ho mollato un po’, ho proprio smesso. Full immersion di pallavolo: un amico d’infanzia figlio del presidente del Perugia volley, palasport a cento metri da casa, loro che dicevano che le mie schiacciate facevano i buchi sul parquet. Due mesi di trip e poi è finito tutto, quasi da un giorno all’altro: vedevo il calcio in tv e sentivo che qualcosa mi mancava, giocavo a pallavolo e sentivo che non era uno sport che mi completava. Avevo fatto anche un provino per la rappresentativa umbra, ma il giorno dopo che mi hanno detto “Sei dentro”, io ero fuori: mi hanno martellato di telefonate per giorni, ma non mi hanno visto mai più».
FAMIGLIA NOI TUTTI INSIEME, ANCHE PIU’ DI PRIMA
MI HA TRASCURATO E POI ISOLATO INSPIEGABILMENTE MA OGGI SONO ALLA SAMP E LO RINGRAZIO SU DONADONI SUO ALLENATORE AL PARMA
GLI HO RUBATO LA FRASE: “SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARA’ PER TE” SU KOBE BRYANT L’ISPIRATORE DEL PROFILO FB
QUANDO MI HA CHIAMATO IN NAZIONALE AVEVO APPENA DETTO NO ALLA NIGERIA SU ANTONIO CONTE IL SUO C.T.
«Una cosa è l’amore per i figli, una cosa è la forza di mettere su una famiglia come la nostra: immigrati, di colore, con tre figli, ma i miei non ci hanno fatto mai mancare nulla e sono stati rispettati da tutti perché pagavano tutto, sempre. Per questo quando ho iniziato a guadagnare 500 euro, 400 li davo a loro; per questo oggi che ci sono altre possibilità economiche noi siamo uguali a prima, il successo non ci ha diviso e i soldi li usiamo per stare ancora di più tutti insieme. Austin, mio padre, mi ha regalato il suo fisico e la sua testardaggine; Doris, mia madre, la sua serenità, la sua dolcezza; mio fratello Carlo mi ha insegnato come essere protettivo, soprattutto con la mia gemella, Stefania, che al mio gol con l’Albania si è messa a piangere come una fontana. Aver avuto una famiglia così mi fa venire voglia di farmene una uguale: Veronica mi accetta per come sono, può essere la donna giusta»
POLITICA CHE VOTO A FARE SE È UN VOTO A META’?
«A rischio di essere scontato: come si potrebbe e dovrebbe fare politica l’ha insegnato uno che politico non era. Ho studiato il carisma e il coraggio di Martin Luther King ascoltando i suoi discorsi su YouTube: lui non ha aperto una strada solo per noi neri, noi che prima di conoscerci è il festival dei pregiudizi e dopo averci conosciuto guai a chi ci tocca. Lui ha insegnato che la politica è per gli altri e non per se stessi, è fare il bene di tutti e non pensare al proprio. Gira e rigira, sinistra o destra, oggi succede ancora spesso il contrario. Ma non è colpa solo di chi ci governa: la chiave è migliorare tutti cominciando dall’essere padroni di se stessi e allora i primi politici dovrebbero essere i cittadini, perché poi sono loro che scelgono chi li deve guidare. Oddio, in Italia ultimamente non è successo proprio così e anche per questo l’ultima volta ho scelto di non votare: che ci vado a fare se è un voto a metà?»
6
Serie A R Domani il derby di Torino
Mirko Graziano
IL CONFRONTO
INVIATO A VINOVO (TORINO)
I
LLORENTE
ncombono Fiorentina (in trasferta) e Atletico Madrid, e allora domani sera, contro il Torino, potrebbe toccare ad Alvaro Morata in una logica di gestione delle energie. Ma il partner titolare di Tevez è oggi senza dubbio Fernando Llorente, che ancora una volta ha cambiato marcia fra fine ottobre e tutto novembre. L’anno scorso bucò due volte il Real Madrid, poi il Napoli e di fatto, là davanti, spinse in panchina tutta la concorrenza, Vucinic in testa. Quest’anno, rete al Palermo (26 ottobre), doppietta al Parma, gioiello decisivo contro il Malmoe e assalto di Morata respinto. Per il momento, va detto. Già, perché il pressing del baby prodigio di Madrid è stato a tratti irresistibile, e alla lunga sarà impossibile da arginare. LE TAPPE Smaltito l’infortunio estivo al ginocchio, Morata riuscì a lasciare il segno nel cuore del popolo bianconero giocando complessivamente la miseria di cinque minuti contro Udinese e Malmoe. Due perle: stop e girata lampo contro i friulani (miracolo di Karnezis); quindi, in Champions, controllo a sessanta metri dalla porta avversaria, ripartenza impressionante e punizione (poi trasformata da Tevez) conquistata al limite dell’area. Ma sono tre gare in particolare a far vacillare la posizione di Llorente: Morata è infatti nettamente il migliore in Grecia, contro l’Olympiacos (sconfitta per 1-0); entra dalla panchina (al posto di un deludente Llorente) ed è straripante nella gara poi persa in casa del Genoa; riparte titolare a Empoli e regala un gol capolavoro. La critica, a gran voce, sentenzia: «Morata non può stare fuori». E infatti c’è dall’inizio nella gara di ritorno contro l’Olympiacos. Ma stecca. Entra Fernando, è decisivo nella rimonta bianconera. Il controsorpasso è certificato dalle scelte di Allegri nelle delicatissime sfide di Roma (contro la Lazio) e appunto Malmoe: Llorente con Tevez, sempre. «State calmi con Morata – ripete spesso il tecnico – è giovane, non ha ancora nelle gambe e nella testa una stagione intera da titolare inamovibile. È un sicuro campione, diventerà uno dei più grandi attaccanti del mondo,
Tocchi per zona
35
(max)
Totale
3 (0)
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Tiri nello specchio 8
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Sponde 62
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Occasioni create 10
0.91
Alvaro Morata, 22 anni, dà il cambio a Fernando Llorente, 29. I due attaccanti spagnoli sono in competizione per una maglia da titolare LAPRESSE
Morata, occasione Juve ma Llorente resta davanti
1Amici e rivali per un posto accanto a Tevez: contro il Torino
possibile turnover. Fernando per adesso ha respinto l’assalto HO CERCATO DI AIUTARE ALVARO APPENA ARRIVATO, MA SI È ABITUATO SUBITO A TORINO ALLEGRI STA FACENDO UN GRANDE LAVORO E SA TIRAR FUORI IL MEGLIO DA OGNUNO DI NOI FERNANDO LLORENTE ATTACCANTE JUVE
IL DERBY IN PILLOLE Rinnovi, stop da Bonucci che guarda alla Premier ● TORINO (m.gra.) Archiviati i rinnovi di Gigi Buffon (fino al 2017) e Giorgio Chiellini (2018 con opzione per un ulteriore anno), in casa Juventus si stanno pianificando gli incontri con Stephan Lichtsteiner e Sebastian Giovinco (scadenza 2015 per entrambi), anche se la fase calda dovrebbe essere spostata a metà gennaio. L’impressione è che Giovinco possa davvero lasciare Torino a fine stagione o magari trovare una sistemazione diversa già fra un mese, mentre sul fronte Lichtsteiner è ancora tutto aperto, con le parti però al momento piuttosto lontane dal punto di vista economico. Occhio intanto al fronte Bonucci, il cui contratto scade nel 2017. Una prima offerta di prolungamento della Juventus sarebbe già stata rifiutata dal centrale della Nazionale, che nel frattempo ha lasciato il vecchio procuratore. E già si parla, voci non confermate,
Media a partita
Reti fatte (su rigore)
Leonardo Bonucci, 27 anni di qualche contatto con Mino Raiola. Un segnale, secondo molti, del desiderio di cercare nuove avventure lontano dall’Italia. In particolare qualcosa si starebbe muovendo dall’Inghilterra, un campionato che ha sempre affascinato Bonucci. Detto questo, c’è ancora tempo per affrontare in concreto ogni discorso, proprio perché Leo è legato alla Juventus per altri due anni e mezzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ma ha tanto da imparare». Forse anche a livello di atteggiamento generale e concentrazione. Pare che a Max sia piaciuto poco l’impatto di Morata sulla gara di Roma, e certi urlacci nei confronti del ragazzo sono lì a testimoniarlo. «IO, MORATA E LA NAZIONALE» Tutto fa parte di un normale percorso di crescita, Allegri stravede per Alvaro, solo che in un momento simile c’è bisogno di solidità, esperienza e continuità anche là davanti. E la coppia Tevez-Llorente garantisce tutto questo. Oggi si respira
grande euforia a Vinovo e dintorni, la «virata tattica» ha portato quattro vittorie, 15 gol fatti e due subiti, piovono complimenti da ogni parte, ma se poi non prendi almeno un punto con l’Atletico Madrid sono guai e bufere (anche mediatiche) difficili da gestire. Insomma, si va di certezze almeno fino a quando gli ottavi di Champions non sono in tasca. «Il nostro rapporto? Io e Morata ci frequentiamo molto anche fuori dal campo», dice Llorente a Jtv. «E’ giovanissimo, ho cercato di aiutarlo appena arrivato, ma lui è bravo e si è abituato
GINOCCHIO DOLENTE
IL PRESIDENTE FCA
subito a Torino. È un ragazzo furbo ed intelligente». In Italia vince Llorente, in Nazionale però ci è andato Morata. «Non penso di esser penalizzato dal tipo di lavoro che mi chiede Allegri qui alla Juventus», spiega il navarro. «Anzi, uno che sa lavorare sporco può essere molto utile a una Spagna che da un po’ di tempo deve fare i conti con difese blindatissime. E comunque a me Allegri piace molto: sta facendo un grande lavoro, è molto intelligente e sa tirar fuori il meglio da tutti noi. Arriveremo lontano».
MORATA Tocchi per zona
16
(max)
Reti fatte (su rigore) 4 (0)
0.50 (0)
Tiri nello specchio 9
1.13
Sponde 6
0.75
Occasioni create 5
0.63 D’ARCO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Asamoah Elkann: «Juve imbattuta dal ’95? si opera martedì Una tradizione da mantenere...» imbattuta dal 1995 ma tra le due ● Con il derby ormai alle porte, a Barcellona squadre torinesi ci sono stati scende in campo anche John ● Asamoah e lo staff medico hanno deciso di risolvere il dolore al ginocchio attraverso una operazione. «Il ghanese - si legge sul sito della Juve - si sottoporrà martedì a trattamento artroscopico per curare la cartilagine del ginocchio sinistro. L’intervento sarà eseguito a Barcellona dal professor Cugat».
Elkann: «Speriamo di continuare a mantenere questa tradizione, di continuare a vincere ormai dal 1995». Questo l’auspicio del presidente di Fca, a margine di un evento della Fondazione Agnelli tenuto ieri a Milano. In realtà il numero uno del gruppo Fiat è stato «largo», perché è il Torino a non vincere da 19 anni, la Juve è
anche 4 pareggi. In settimana la sfida tra Juventus e Torino è stata l’occasione per altre frecciatine. Aveva iniziato Andrea Agnelli, presidente Juve: «Noi giochiamo sempre per vincere, loro da 15 anni non vincono e neanche segnano». E Cairo aveva replicato: «Magari stavolta ci penseranno gli ex Amauri e Quagliarella...».
John Elkann, 38 anni ANSA
MOSSE TOP SECRET
ALLO STADIUM
RICORDO JUVE
FIOCCO ROSA
Granata blindati Telecamere Solo stamattina anti-violenza Juve investe per rendere il le prove tattiche ●suoLastadio sempre più sicuro. ● Soltanto questa mattina Ventura proverà sul campo il derby. Ieri allenamento defaticante per chi ha giocato col Bruges. Gillet, Glik, Maksimovic, Vives e Quagliarella i predestinati nel derby, si giocano il posto Sanchez Mino, Farnerud e Gazzi con un Toro che potrebbe rinunciare alla seconda punta.
Installate, infatti, 4 telecamere multifocali di ultimissima generazione che permetteranno un controllo costante delle tribune e di individuare con precisione eventuali responsabili di risse o danneggiamenti di ogni tipo. Altra novità: d’ora in poi, gli steward saranno formati direttamente dalla Juve.
Lutto al braccio Basha ai box per Sentimenti IV ma felice: ● La Juve giocherà domani il è nata Alisia derby con il lutto al braccio per commemorare la scomparsa del portiere Sentimenti IV, morto ieri a 94 anni. Lo ha reso noto la società su Twitter. Lucidio Sentimenti, quarto dei 5 fratelli calciatori, vestì la maglia bianconera dai 1942 al 1949. Pur giocando in porta, Sentimenti IV segnò da rigorista 5 gol in 188 gare con la Juventus.
● In attesa di ritornare in campo dopo il lungo infortunio, il centrocampista del Torino (dal 2011) e della nazionale albanese (8 presenze finora) di Gianni De Biasi, Migjen Basha, 27 anni, è da ieri diventato papà. In mattinata mamma Desa ha dato alla luce Alisia, primogenita della famiglia Basha.
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Nel derby vale il cuore Non vince la più forte»
dal campo soddisfatti. Contro il Bruges le abbiamo provate tutte, ma la porta sembra stregata». Viste le premesse, cioé un Torino che non segna nel derby da 12 anni, c’è poco da stare allegri. Difficilmente, infatti, la Juventus concederà tante occasioni e poi dall’altra parte c’è Buffon: «Il derby è una gara a sé, non sempre vince il migliore o il più forte. Non so se il gap con loro sia diminuito. Nel derby di ritorno la scorsa stagione ci siamo andati vicino, non si può mai dire. Un derby è sempre un derby, può giocare la prima contro l’ultima e i valori vengono equilibrati da intensità, agonismo, dalla gran voglia di non perdere».
1El Kaddouri lancia la sfida
L’IMPRESA E poi El Kaddouri fa una promessa. «Daremo tutto, è una gara importantissima per la tifoseria e per noi, sarà difficile ma proveremo a fare l’impresa». La Juve potrà contare sulle giocate sei suoi fuoriclasse oltre a intensità e velocità di squadra: «Hanno dei campioni come Tevez e Pogba che possono fare la differenza con una giocata, ma se guardiamo le due gare dell’anno scorso non hanno creato tantissimo, anche merito nostro. Alla fine i gol li hanno trovati con le giocate dei fuoriclasse. Dobbiamo rimanere concentrati per novanta minuti e sfruttare le occasioni c he ci capiteranno. Che non saranno tante come con il Bruges». La qualificazione ai sedicesimi di Europa League è la tappa più importante da qui a fine stagione? «No, non è il traguardo più importante. In campionato siamo vicini alla zona rossa e dobbiamo pensare prima a quello. Dopo la Juve abbiamo una serie di partite non facili ma abbordabili: bisognerà essere concentrati e prendere più punti possibili prima di Natale per passare le feste serenamente».
«Non serve la battuta di Agnelli per caricare il mio Toro. Non siamo brocchi, se ne accorgerà» Francesco Bramardo TORINO
«N
on siamo brocchi e possiamo fare male alla Juve». Non c’era bisogno della battuta di Agnelli per caricare l’avversario. «Per il derby ci carichiamo già da soli». Omar El Kaddouri nella notte di Coppa si è ritrovato. È stato il migliore dei suoi, una bella notizia per Giampiero Ventura che fin dall’estate sperava di contare, dopo un anno di rodaggio, sulle qualità del centrocampista belga-marocchino. In Europa League El Kaddouri ha segnato un rigore pesante contro lo Spalato, decisivo per l’accesso all’Europa League a gironi. E giovedì sera è andato vicino a consegnare i sedicesimi con una giornata di anticipo. Ma contro
c’era un certo Matthew Ryan, portiere. «Ryan ha fatto parate incredibili - commenta il centrocampista granata -. Dicono sia un fenomeno. Un mio ex compagno me l’aveva detto, e poi seguo il campionato belga. Peccato, meritavamo la vittoria, ci avrebbe fatto bene, ma la sensazione è positiva». ATTENTI AI BELGI Domani sera la squadra di Ventura potrà essere protagonista nel derby se saranno due belgi a fare la differenza: Gillet tra i pali ed El Kaddouri (che però gioca in nazionale marocchina) in fase propositiva. «Siamo sereni, abbiamo esperienza e la giusta tranquillità per affrontare la partitissima senza comunque caricarci troppo. Gillet è una sicurezza, come Padelli, abbiamo le spalle coperte». Nonostante lo
Omar El Kaddouri, 24 anni, in granata per lui 48 partite e 6 gol ANSA
«NOI GIOCHIAMO PER VINCERE, LORO SONO 15 ANNI CHE NON VINCONO UN DERBY E NON SEGNANO» ANDREA AGNELLI 27 NOVEMBRE 2014
0-0 con il Bruges il Toro esce rigenerato dal turno infrasettimanale di Coppa, mostrandosi più a proprio agio in campo internazionale che in campionato, contro avversari che se la giocano, che concedono più spazi. Ma in entrambi i casi è evidente la difficoltà a trovare il gol, anche sporco, anche fortunato: «Vero. Ci manca solo quello per uscire
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L'IDENTIKIT OMAR EL KADDOURI NATO IL 21 AGOSTO 1990 A BRUXELLES (BELGIO) RUOLO CENTROCAMPISTA IN NAZIONALE 9 GARE (2 GOL)
Omar El Kaddouri è nato a Bruxelles, in Belgio. Ha cominciato a giocare nelle giovanili del Belgio, ma poi è stato naturalizzato marocchino, Paese dei suoi genitori. Nel 2012 ha esordito nel Marocco Olimpico (due partite) e poi è passato con la nazionale maggiore: 9 gare e due gol. El Kaddouri calcisticamente è cresciuto nelle giovanili dell’Anderlecht ed è stato inserito in prima squadra nel 2007-08 senza fare presenze. L’anno dopo è sbarcato in Italia. Da due stagioni gioca nel Torino ma è in prestito dal Napoli. LE SUE SQUADRE ANDERLECHT 2006-2007 ANDERLECHT 2007-2008 BRESCIA 2008-2009 BRESCIA 2009-2010 SUD TIROL 2010-2011 BRESCIA 2011-2012 NAPOLI 2012-2013 TORINO 2013-2014 TORINO 2014-2015
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Serie A R Verso il posticipo di domani
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Maicon-Dodò, l’intreccio degli ex 1Roma-Inter sarà anche la sfida dei brasiliani, tra le gioie e i dolori vissuti a maglie invertite IL CONFRONTO I NUMERI DEI DUE LATERALI IN QUESTA STAGIONE MEDIA A PARTITA
PRESENZE SERIE A 14-15
12 MAICON DODÒ
6
PALLE RECUPERATE
7,33
DRIBBLING SUBITI
CROSS
1,33 3,42 4,12
TIRI NELLO SPECCHIO
0,33
51,5 31,58 29,89
2,67 0,52
1,43
0,25
MEDIA RUOLO
PASSAGGI POSITIVI
5,17
0,17
FALLI COMMESSI
1 1,08 1,06 0,12 INFOGRAFICA GDS-DATI OPTA
Il giallorosso e la prima volta da avversario Andrea Pugliese ROMA
A
voler essere maligni, verrebbe quasi da pensare che il forfait nella trasferta di Mosca fosse tattico, studiato a tavolino, tanta è la voglia del brasiliano di giocare per la prima volta contro la sua Inter. A voler essere realisti, invece, la Roma può finalmente sorridere, perché il recupero di Maicon è in porto e con l’Inter Garcia ritroverà il suo miglior terzino, quello che in campo gli funziona da regista aggiunto, alle spalle di Pjanic (centrocampo) e Totti (attacco). Che poi arrivino l’Inter e Roberto Mancini è tutta un’altra storia, quella che Maicon ha vissuto per sei anni in nerazzurro, dove ha vinto praticamente tutto: 4 scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe, una Champions e una Coppa del mondo per club. In tutto undici trofei in cui Maicon ha lasciato sempre il segno, diventando uno degli uomini chiave del fa-
Sisenando Douglas Maicon, 33 anni, qui sopra con la maglia dell’Inter, con cui ha vinto tutto tra il 2006 e il 2012 FOTOPRESS-FORTE
moso Triplete del 2010. QUI TRIGORIA Ieri Maicon ha fatto praticamente tutto l’allenamento, dopo aver assaggiato il campo già nella seduta di giovedì. Rudi Garcia gli ha chiesto di esserci, sa che con lui la Roma è tutta un’altra cosa, ritrova quella spinta e quel gas in fascia che gli mancano oramai dal 18 ottobre (con il Chievo). E ha già in mente il piano di utilizzo: in campo do-
mani sera con l’Inter, a riposo sabato prossimo con il Sassuolo e di nuovo dentro il 10 dicembre con il Manchester City, all’Olimpico. In dieci giorni, in pratica, Maicon si troverà face to face con il suo passato più recente, tra Inter e City. Chiaro che sia un passaggio che Maicon non aveva voglia di saltare, anche perché troppo importante per il futuro della Roma. D’altronde, la scorsa stagione ha dovuto rinunciare a tutte e due le sfide con l’Inter (0-3 per la Roma al Meazza, 0-0 all’Olimpico) a causa di due infortuni, occorsigli sempre contro la Sampdoria. Questa volta ci teneva troppo, impossibile stare fuori ancora. QUI PINETINA A Milano, d’altronde, è diventato in sei anni il terzino destro più forte del mondo. O quasi. Sei stagioni fatte di un rapporto speciale con Mourinho («È un artista», disse il brasiliano) e di tante battaglie, spesso proprio contro la Roma, condensate in quel botta e risposta del 2008 con De Rossi. «Sarò anche un rosicone, ma ci sono state 7-8 partite falsate. Nei due mesi di difficoltà l’Inter ha vinto come tutti sanno, con diversi episodi a favore...», disse De Rossi. A replicare fu proprio Maicon, oggi molto vicino a Daniele. «Lo scudetto è per lui, dedicato a De Rossi». Ma sei anni anche di esultanze, gol pazzeschi (come quello al derby nel 2009 o alla Juventus nel 2010, premiato come migliore rete della stagione agli Oscar del calcio) e qualche problemino. Come quando arriva alla Pinetina tardi e in condizioni poco sobrie (eufemismo). O quando nel 2012 il cognato fu investito alla Pinetina dopo un alterco con Sisenando e riportò la frattura della gamba. Poi decise di andare via, al Manchester, dove lo voleva Roberto Mancini. Già, proprio lui, l’uomo che sta cercando di risollevare l’Inter. Per la prima volta Maicon sfiderà entrambi da avversario. Stavolta, però, vuole vincere con la Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA
esterno brasiliano con lo sguardo sempre proiettato in avanti senza lo specchietto retrovisore. Legò subito con il gruppo dei connazionali, specialmente con Castan, il suo vero amico nella Roma. Li si poteva trovare qualche volta ai Parioli, in un ristorante brasiliano. Poche le uscite di Dodò, tutto casa e Trigoria. Ragazzo schivo, timido, intelligente, preferiva i viaggi culturali piuttosto che le serate della movida romana.
Talento e cultura Il nerazzurro ora è sbocciato Matteo Brega MILANO
N
ello spogliatoio erano seduti uno di fianco all’altro, domani in campo saranno uno di fronte all’altro. Cambia la prospettiva, ma sempre speculari saranno. Maicon, fascia destra preferita. Dodò, residente della fascia sinistra. Si affronteranno, si dribbleranno, si fermeranno regolarmente o no. Eppure fino a pochi mesi fa, alla Roma, erano «fratelli».
LA SUA CAPITALE E per Dodò sarà come riavvolgere il nastro, «incontrare una ex fidanzata» - disse in estate. Quella città che non lo ha mai adottato davvero. Arrivato a costo zero nell’estate del 2012 dal Corinthians insieme con Marquinhos, Dodò mostrò subito qualche problema a carburare. Problemi legati soprattutto alla condizione fisica non per-
Pires Ribeiro Dodò, 22 anni, qui sopra con la maglia della Roma che lo prelevò dal Corinthians nell’estate del 2012 LIVERANI-ANSA
fettamente recuperata dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro (legamenti rotti, cicatrice marcata). Ad appesantire la situazione anche le voci che lo etichettarono come «cocco» del d.s. Walter Sabatini. Invece di essere un punto di forza, rischiò di diventare il suo punto più fragile. Luis Enrique e Zeman (sì, proprio il boemo) lavorarono molto con il brasiliano per migliorarlo sul fronte difensivo. Era il classico
TURISTA, NON VIVEUR Appena poteva insieme con Castan e i brasiliani giallorossi saltava su un aereo e vestiva i panni del turista. Venezia, Parigi, Barcellona e Dubai alcune delle città visitate durante i due anni nella Capitale. Dodò, originario di Campinas, nord-ovest di San Paolo, nell’entroterra brasiliano, scelse di vivere in periferia a Roma, più vicino al mare piuttosto che al centro. Le due stagioni giallorosse non lo hanno mai visto pienamente in forma: l’infortunio subito in Brasile lo ha condizionato al punto che i tackle fino in fondo non li portava mai. Quando nel maggio scorso si infortunò durante l’amichevole giocata contro l’Orlando City, scoppiò a piangere. «Stavolta non ce la faccio, ho finito di giocare», diceva distrutto dal dolore e segnato dalle lacrime. È tornato, più forte di prima. Rudi Garcia ha provato a dargli fiducia, utilizzandolo spesso a sinistra. Però quando è arrivata l’offerta dell’Inter, non si è messo di traverso. Il tecnico francese ha compreso la validità economica della proposta. E ha dato il via libera. Sabatini lo ha venduto «per salvargli la vita» e Dodò si sta ricostruendo la sua nuova vita calcistica a Milano. Tra Walter Mazzarri e Roberto Mancini è cambiato poco, lui gioca sempre. Domani sera avrà di fronte Maicon: «Non lo posso guardare che mi viene da ridere», twittò Dodò il 4 luglio scorso insieme in foto con Maicon. Speriamo che non scoppino a ridere in campo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DALLA PREMIER ALLA A
Cole e Vidic, da supereroi a vittime della malinconia 1Erano colonne di Chelsea e United
e adesso sono comparse in Serie A: all’Olimpico li aspetta un’altra panchina
Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA
F
ormidabili quegli anni. Ashley Cole e Nemanja Vidic avranno tempo, domani sera, per meditare sul tempo andato. Indossavano le maglie di Chelsea e Manchester United. Si scontravano nelle finali di Champions League, o in gare che valevano il titolo in Premier. Giocavano in stadi sempre pieni: 75 mila all’Old
Trafford, 44 mila allo Stamford Bridge. Calpestavano prati verdi, veri salotti. E si correva a cento all’ora: chi si fermava, era perduto. PROBLEMI Una bella galleria di ricordi, che rende solo più malinconica la condizione attuale. I due in Italia stanno soffrendo da matti. Si impegnano – Vidic, professionista doc, ha voluto un report a inizio stagione per conoscere le caratteristiche degli attaccanti della Serie
Ashley Cole, 33 anni FOTOPRESS
Nemanja Vidic, 33 anni ANDREOLI
A, mentre Cole ha cominciato a studiare l’italiano - si allenano con scrupolo, ma nonostante i ritmi più bassi del nostro calcio, non riescono ad adattarsi. Nemanja Vidic, 33 anni, è stato il capitano del Manchester United dal 2010 al 2014. Ferguson, che lo elesse skipper, stravedeva per lui. Ma il difensore serbo è arrivato in Italia forse troppo tardi. Sfiorò la Serie A quando la Fiorentina lo trattò nel gennaio 2006, ma finì a Manchester. Memorabili i suoi duelli con Drogba e Van Persie. Un muro, Vidic, che in Italia ha rimediato un’espulsione per un applauso ironico all’arbitro e ha scoperto il vizietto di simulare di diversi avversari.
AHI PREMIER Di Cole si ricorda finora solo la foto curiosa, con lui staccato dal resto del gruppo. Si ricorda, in negativo, la serata di bambola completa contro il Bayern, quando fu annientato da Robben, ex compagno di squadra dei tempi del Chelsea. In campo, i due sembravano perfetti sconosciuti. Altrimenti, come spiegare la facilità con cui Cole abboccava alle finte dell’olandese? Anche Cole è arrivato in Italia tardi. Il 20 dicembre compirà 34 anni. Tanti, forse troppi, soprattutto dopo essere stati spremuti dalla Premier. I fenomeni di longevità sono rari. E di Totti, alla fine, ne esiste solo uno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Uniti ne usciremo» Ecco come il Mancio si è ripreso l’Inter 1Il tecnico ha responsabilizzato la squadra, adesso
molto più reattiva. Due rimonte su due, meglio di WM Matteo Brega MILANO
«V
oi valete quanto me, non sono il salvatore della patria». Roberto Mancini si presentò così alla squadra. Era sabato 15, primo allenamento del secondo capitolo nerazzurro. Il primo discorso è filato più o meno così, con un concetto chiaro trasmesso al gruppo. «Ciascuno di voi è importante tanto quanto me e solamente restando uniti ne usciremo». Usciremo dal pantano di una discontinuità di risultati, dalla sensazione di non riuscire a comprendere che il 3° posto non è così lontano. E il Mancio già al primo faccia a faccia si è conquistato il gruppo. Ha responsabilizzato la squadra, propagando un sentimento di lieta appartenenza al progetto di risalita. La squadra, dal punto di vista mentale, ha risposto bene ai primi due stimoli. Nel derby pareggiando il gol di Menez, in Europa League ribaltando la gara con il Dnipro nonostante l’inferiorità numerica. Il confronto diretto con Walter Mazzarri dice che Mancini stravince. Con WM mai quest’anno la squadra, sotto nel risultato, aveva poi vinto. Al massimo aveva pareggiato con Napoli e Palermo. La rimonta completa in A era riuscita solo in 2 occasioni nella prima stagione, contro Fiorentina e Chievo (sotto 1-0, vittoria finale per 2-1). Giovedì contro il Dnipro nemmeno era in panchina, ma la squadra ha mostrato di aver assorbito quel discorso dimostrando di essere loro stessi i salvatori della patria calcistica nerazzurra. «Obiettivo centrato. Partita sofferta, ma lo spirito è quello giusto. Da domani (ieri, ndr) testa al campionato!», ha twittato il tecnico nella notte di giovedì. Mancini, che lunedì a Roma verrà nominato «Goodwill Ambassador» dell’Unicef, ha incassato anche i complimenti di Erick Thohir. ET FELICE Il presidente era entusiasta di Handanovic, Osvaldo e soprattutto dello spirito mostra-
Roberto Mancini, 50 anni, ha sostituito Mazzarri il 14 novembre LAPRESSE
to dalla squadra in inferiorità numerica. Se da un lato prosegue la caccia all’Europa League (che può portare anche alla prossima Champions in caso di successo), dall’altro si cominciano a contare i ricavi della competizione. In tutto, tra partite vinte e pareggiate, bonus e market pool, l’Inter è pronta a ricevere un assegno da circa 5,5 milioni di euro. VISTA ROMA Da ieri si pensa alla Roma. Nagatomo è alla quarta lussazione alla spalla destra, ma non si opererà. Il giapponese salterà la Roma ed è probabile che il suo 2014 sia finito. Poi, forse, andrà in Coppa d’Asia (si gioca in Australia) dove può restare fino al 31 gennaio (giorno della finale). Con le condizioni di Jonathan da valutare, si tornerà sul mercato. Assente anche Hernanes, tornano Vidic e Kovacic. Capitolo vice-Mancio: in corsa Larguet, Candela, Bollini e ora anche l’ex Cordoba. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL D.T.: «AVANTI CON LUI»
Handa-Ausilio Via ai colloqui per rinnovare ● «Vogliamo continuare con Samir, si vuole allungare il contratto e stare più tempo insieme». Il d.t. Piero Ausilio nella notte post-Dnipro ha confermato a Sky quanto avvenuto nei giorni scorsi. Lui e l’agente di Handanovic, Federico Pastorello, hanno iniziato a parlare del prolungamento dell’accordo che scadrà nel 2016. Lo sloveno guadagna 2 milioni l’anno e il club vorrebbe proporgli un rinnovo fino al 2019 con un ritocco dell’ingaggio, dai 2,5 più bonus a salire. Samir ci pensa, con il tarlo Champions League in testa.
QUI TRIGORIA
Garcia: fantasia ed equilibrio Dentro Pjanic, Florenzi va alto Andrea Pugliese ROMA
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el giorno in cui Castan prende parte all’allenamento e gioca anche la partitella (anche se con tutte le dovute cautele, in attesa dell’operazione alla testa), Garcia sta studiando tutte le soluzioni migliori per portare a casa la partita di domani sera e controbattere le chiavi tattiche di Mancini. Vuole una squadra più equilibrata, che sappia attaccare e offendere, ma senza esporsi troppo, senza lasciare spazi pericolosi, perché poi in
mezzo al campo giostrerà uno come Kovacic, che se in giornata può farti male e trovare lo spiraglio giusto per le punte. LE SCELTE Ecco perché domani all’Olimpico Garcia sta pensando di riportare avanti Alessandro Florenzi, dopo la bella prestazione offerta come esterno difensivo martedì scorso, in quel di Mosca. Complice anche il ritorno di Maicon, infatti, il jolly romano dovrebbe quindi giocare alto, con il compito di abbassarsi il più possibile in fase difensiva e aiutare Maicon negli uno contro uno di Palacio (probabilmente chiamato da
Mancini a partire largo). Questo anche perché a destra Garcia dovrebbe rilanciare a centrocampo Miralem Pjanic, rimasto fuori contro il Cska per la prima volta per scelta tecnica. «Avevo bisogno di una squadra più difensiva», ha detto il tecnico francese dopo l’1-1 in terra russa per motivare l’esclusione del gioiello bosniaco. Domani sera invece Miralem ci sarà, perché stavolta Garcia ha bisogno del suo talento e del suo genio calcistico. E sarà una bella sfida a distanza proprio con Kovacic, tutta dal sapore slavo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
La nuova lezione di Berlusconi «El Shaarawy, devi tirare così»
Mexes più Rami: il muro francese contro Di Natale
resta bassa». Ai giocatori: «Sono a disposizione, come fratello maggiore o nonno»
1L’Udinese negli ultimi 10 anni
1Il presidente: «Quel ciuffo riempilo di cose pesanti, così abbassi la testa e la palla
I 2 UOMINI RITROVATI
ha segnato più di tutti a San Siro Inzaghi punta sui due «ripescati»
Marco Pasotto Alessandra Gozzini Marco Pasotto
INVIATO A MILANELLO (VARESE)
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enerdì, perché ieri era venerdì. E tredici, perché ieri era la tredicesima visita stagionale. La sfida con l’Udinese ci dirà se i timori dei superstiziosi troveranno conferma o torneranno al mittente, ma Silvio Berlusconi per fortuna non è un personaggio scaramantico. E si è presentato regolarmente a Milanello per caricare la squadra dopo un derby un po’ agrodolce. La cartolina che arriva dall’interno del centro sportivo rossonero è grossomodo sempre la stessa: squadra al gran completo riunita in sala e Silvio che parla qualche minuto vestendo in rapida successione i panni di motivatore, tecnico, psicologo e parente acquisito. MIMICA Il filo rosso resta il medesimo: a parte un paio di volte in cui ha mosso qualche appunto con toni fermi, le sue parole sono sempre state all’insegna dello stimolo e della costruttività. Carota e non bastone, perché il processo di ricostruzione è ancora in embrione e allora – nonostante la vittoria manchi da 41 giorni – per il momento l’approccio morbido viene preferito ai modi bruschi. Silvio parla con slancio, e mentre parla stringe i pugni e poi ne sbatte uno contro il palmo. Anche la mimica è utile per toccare le corde giuste. La sensazione è che il derby sia un boccone amaro che la dirigenza rossonera ha cercato di deglutire il prima possibile. «Non avete fatto giocare l’Inter, e questo mi sembra già una cosa buona – ha detto Berlusconi alla squadra, accanto a Inzaghi –. Non hanno giocato, avete bloccato Kovacic, complimenti a Essien. Molto bello il gol di Menez, di nuovo padre. Non è stata una brutta partita, credo che a poco a poco cominciamo a esserci. Avete lottato con molta forza, entusiasmo e passione, complimenti per questo». ESCLUSIONI Parole dolci, magari agevolate dal pranzo particolare condiviso con Inzaghi (Galliani era impegnato in Lega) e Francesco e Matteo Mani-
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ontro il bicentenario Di Natale, ma anche in opposizione ai suoi compagni che nelle ultime dieci apparizioni a San Siro hanno colpito più di tutti: 15 gol al Milan, tanti come nessuno in questa attuale Serie A. Per stoppare l’avanzata nemica Inzaghi si affida alle truppe francesi, che dalle retrovie si sono riportate in prima linea.
Silvio Berlusconi, 78 anni, ieri a Milanello: qui, di fianco al presidente, si riconoscono Inzaghi in piedi, e tra i giocatori De Sciglio, Essien, Torres e Honda BUZZI
co, pasticcieri di Sesto San Giovanni che forniscono spesso dolci per le ricorrenze rossonere e ieri ne hanno preparato uno ad hoc per Berlusconi. Il rapporto fra Silvio e l’allenatore non ha bisogno di dosi supplementari di zuccheri, ma vive comunque su equilibri particolari, col presidente che non manca mai di rimarcare le proprie idee: «Ogni partita dobbiamo fare un passo in avanti, un miglioramento in più. Vedo che c’è la possibilità di far giocare più uomini, io incito l’allenatore a fare cambi in modo che nessuno si senta escluso e ci sia sempre voglia di continuare a fare sacrifici tenendosi in forma». LEZIONE Parole non casuali, che seguono di poche ore le puntualizzazioni di Zapata e lo sfogo di Mexes. Situazioni a cui il presidente cerca di porre rimedio con un consiglio molto personale: «Per fortuna ho ironia, è una grande difesa contro tutto, contro i mali. Usatela più spesso che potete». E allora El Shaarawy lo mette subito in pratica quando Silvio si cala nei panni del tecnico – i suoi preferiti –, impartendo una lezione di «fondamentali» a Stephan: «Ricordati di metterti più avanti con la testa, così il ti-
ro va più basso. Quel ciuffo riempilo di cose pesanti, così ti viene normale abbassare la testa e il tiro va basso. Se tiri su il corpo, il tiro va alto». Inzaghi annuisce, il Faraone ride e magari questo è un ottimo modo per far pace con se stesso e annacquare la rabbia per quell’errore davanti a Handanovic.
INCITO L’ALLENATORE A FARE CAMBI IN MODO CHE NESSUNO SI SENTA ESCLUSO E CI SI TENGA IN FORMA SILVIO BERLUSCONI ALLA SQUADRA
CLIMA La chiusura, oltre a essere un invito ai giocatori, è un messaggio molto chiaro dopo alcuni anni in cui Silvio ha convissuto con le accuse dei tifosi di interessarsi poco al club: «So che c’è un buon clima tra di voi e ne sono felice. Per voi sono sempre a disposizione come fratello maggiore o come nonno. Come volete voi. Dopo la pausa degli ultimi due-tre anni sono tornato a fare il presidente e posso occuparmi di queste cose». Il confessionale è sempre aperto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCATO
E il Burnley si fa avanti per Pazzini ● «Torres non è al 100%, ha ancora problemi alla caviglia, ma è un campione e serve pazienza». Adriano Galliani difende così il Niño. L’a.d. rossonero su Mexes: «Sta facendo bene, l’ho visto un po’ incazzato. Ma sono un vecchio dirigente e mi preoccupo piuttosto quando i giocatori non si incazzano». Sul mercato: «Se non esce nessuno, non compriamo nessuno. Pazzini non m’ha mai chiesto d’andar via e non ho mai avuto intenzione di cederlo». Proprio ieri il Burnley ha presentato un’offerta ufficiale a Pazzini per gennaio tramite Gianluca Fiorni. Tocca a lui decidere se andare in Inghilterra. Poi Galliani su Sacchi: «Per Arrigo le porte del Milan sono sempre aperte, come guru o supervisore. Sono anni che spero che collabori con noi, è un desiderio sia del presidente Berlusconi sia mio. Dipende da lui».
SFOGO «Sono uscito dall’armadietto». Philippe Mexes ha usato una metafora geniale per raccontare i primi tre mesi di campionato. Un armadietto preso a spallate e scardinato dopo aver guardato i compagni dalle feritoie per 10 partite (anche 4 tribune), senza riuscire a mettere mai fuori la testa, nemmeno in corridoio. Ha fatto sapere di essere incavolato, ma ha anche continuato ad allenarsi. Magari meglio negli ultimi tempi, visto che Inzaghi qualche sera fa ha detto «s’è messo a lavorare bene», e viene da pensare che forse a inizio stagione non fosse proprio così. Per passare dal buio dell’armadietto a un posto da titolare (con la Samp) e poi alle consegne di capitano nel derby (ok, per anzianità ma non in una gara qualsiasi) Mexes ci ha messo solo 3 settimane. Ora la missione è tenere la posizione. Ed evitare di passare troppo vicino agli armadietti. Sopra Philippe JOLLY Volendo, Rami Mexes, 32 anni; ha fatto pure di più: sotto Adil Rami, 28 non è stato capitano, FORTE/LAPRESSE ma si è inventato ruota di scorta. Ad aggiustare la fascia destra nel derby ha pensato lui, ex meccanico «e oggi calciatore professionista». Il passato operaio del francese è risaputo, sorprende di più la capacità di riparare a certi guasti sul campo: con Abate ammaccato e Bonera squalificato, Inzaghi ha pensato che fosse lui l’uomo più giusto da spostare in corsia. L’idea ha funzionato (e con l’Udinese verrà riproposta): il motore non si è mai inceppato e anzi, da terzino Adil ha potuto lanciarsi anche in qualche accelerazione. A inizio stagione sembrava che Rami fosse destinato a rimanere ai box: è però titolare alla terza con la Juve, segna a Cesena il gol che rimette il Milan in carreggiata, fino a diventare un insostituibile del telaio di Pippo. Ora anche da pezzo di ricambio. © RIPRODUZIONE RISERVAT<
Riera: poker, tweet e infortuni. E l’Udinese lo caccia 1Lo spagnolo domenica era al casinò
durante la partita col Chievo. Sul web ha scritto: «Mai stato in un club peggiore»
Francesco Velluzzi
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li mancava la Serie A. Ma non potrà metterla nel curriculum perché Albert Ortega Riera ha risolto il contratto con l’Udinese. Galeotto un torneo di poker che l’esterno giramondo spagnolo è andato a giocare al casinò Perla di Nova Gorica, in Slovenia, mentre i compagni faticavano al Friuli col Chievo. Riera ha portato a casa tremila euro, classificandosi secondo al tavolo finale della tappa del Dsp
Rewind. È rimasto 12 ore a giocare a poker. Ma peggio ancora ha fatto sui social. In un tweet del 24 ottobre ha scritto: «Il Galatasaray è stato il miglior club in cui sono stato, l’Udinese il peggiore». Risoluzione obbligata per uno che da fine mercato non si è allenato più di dieci volte in gruppo con i compagni e Stramaccioni. PERSONAGGIO Riera e i bianconeri non si sono mai presi. «Non era un tipo da Udinese», i rumors dalla sede. Ai compagni era simpatico: «Uno bril-
A sinistra Albert Riera, 32 anni, il giorno della presentazione a Udine con il d.g. Franco Collavino. Sopra il terzino, ancora senza presenze in A, si distrae al tavolo verde: mentre i suoi compagni affrontavano il Chievo lui vinceva 3.550 euro al casinò in Slovenia
lante, si è presentato bene, ma l’abbiamo visto poco, soprattutto da settembre». Perché lì si è rotto tutto: Riera avrebbe rifiutato alcune destinazioni e da lì non è stato più preso in considerazione. Lui ci ha messo del suo con gli infortuni, ma era fuori. Fino a giovedì, quando le parti hanno deciso di separarsi. Troppo grave la storia del poker, i giocatori dell’Udinese, anche i non convocati, allo stadio devono andare. Devastante il tweet. Troppo scarso il contributo dato alla causa. Albert, piedi ottimi e contratto alto, doveva fare l’esterno, ma, vista l’insostenibile lentezza, era stato impostato da Stramaccioni da mezzala. Niente da fare, troppi guai muscolari. Il bel giocatore acquistato per 8
milioni di sterline dal Liverpool nel 2008, dopo 64 buone partite all’Espanyol, non si è mai visto. E così non è riuscito a mettere una presenza in A. Uno smacco per uno che ha giocato in Spagna, Francia, Inghilterra, Grecia e Turchia. Anche al Galatasaray ebbe problemi. Ma in spogliatoio: con Felipe Melo finì a cazzotti. E con una denuncia dello spagnolo che ha avuto guai anche a Liverpool. Ora si rimette in gioco. A 32 anni e con una moglie russa che a Udine nessuno ha visto. Raccontano che con i russi abbia ottimi rapporti. Chissà che la sua prossima tappa non sia proprio la Russian Premier League. Lì, da giocatore di calcio, Riera non ci è mai stato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Violenze ultrà, stop di Alfano Ma l’Atalanta: «Non è giusto»
OK DALLA LEGA
Stage azzurri Presto Conte incontrerà i tecnici di A Marco Iaria
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1Prima applicazione del nuovo decreto legge Trasferte ferme per 3 mesi, il club non ci sta Maurizio Galdi Valerio Piccioni ROMA
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ra stata una delle novità del decreto del Governo poi trasformato in legge dal Parlamento. La possibilità per il ministro dell’Interno di «squalificare» una tifoseria. Cosa che è accaduta per la prima volta ieri, quando Angelino Alfano ha firmato il provvedimento che dispone la chiusura per tre mesi dei settori ospiti degli stadi dove giocherà l’Atalanta, «nonché il divieto di titoli di accesso ai medesimi impianti sportivi, per gli stessi incontri e per il medesimo periodo nei confronti delle persone residenti della provincia di Bergamo». Dunque, divieto di trasferta per l’intera tifoseria. RECIDIVA È la diretta conseguenza dei gravi incidenti di sabato, dopo Atalanta-Roma. Ma non solo. Viene fatto riferimento al precedente del 27 settembre, quando per AtalantaJuve «frange determinate dei tifosi bergamaschi si sono rese
responsabili del lancio di vari oggetti contundenti nei confronti delle Forze di Polizia, provocando il danneggiamento di tre automezzi e il ferimento di un operatore». Dunque, è stata punita anche la recidività dei comportamenti. Che sabato avevano portato all’aggressione delle forze di polizia che controllavano il deflusso della tifoseria romanista, con il ferimento di 6 agenti e il lancio «di oggetti contundenti di ogni tipo e bombe carta contenenti chiodi e bulloni». Per Alfano tutto questo fa trasparire «un’evidente premeditazione». ALTRE MISURE La possibilità di vietare le trasferte era stata affidata al Ministro proprio per assicurare la copertura politica delle misure punitive, spesso impallinate dal politico locale di turno. Serviva non solo il giudizio dell’organo tecnico, questo è il punto. Organo tecnico che comunque si era già pronunciato mercoledì, quando il Comitato di Analisi per la Sicurezza aveva chiesto al Prefetto di valutare volta per volta le misure da adottare, compreso
I disordini dei tifosi dell’Atalanta fuori dallo stadio di Bergamo dopo la gara di sabato scorso con la Roma ANSA
Bergamo: trovati bastoni, manici e passamontagna ● BERGAMO (m.sp.) Mattinata movimentata sul fronte ultrà: ieri, la Digos della Questura di Bergamo ha eseguito i decreti di perquisizione locale a carico dei sei atalantini arrestati per i disordini di Atalanta-Roma di sabato scorso. Durante una perquisizione (all’interno di un’abitazione, di un solaio e di un’autovettura) sono stati rinvenuti e sequestrati un passamontagna, un manico da piccone, un manico per attrezzo agricolo, un bastone e sei aste in materiale plastico o metallico.
il divieto di vendita di biglietti, per tutti i settori dello stadio, a chi non possiede la tessera del tifoso, nonché di disporre la sospensione, per il solo settore della Curva Nord, di carnet di biglietti e di abbonamenti rilasciati ai non possessori della tessera». «DISCUTIBILE» L’Atalanta ha reagito contestando quella sorta di «responsabilità oggettiva» che ha portato alla squalifica dell’intera tifoseria. Una strategia dichiarata, come il tentativo di spingere la tifoseria non violenta a dissociarsi. La stessa Lega di Serie A aveva approvato le linee della riforma sicurezza (con l’eccezione del contributo economico delle società alle spese per la sicurezza). Per Pierpaolo Marino, il direttore
generale del club bergamasco, «il provvedimento del Viminale è discutibile, perché colpisce la parte istituzionale del tifo atalantino: 100, massimo 300 persone circa in possesso della tessera del tifoso, che non hanno mai creato problemi. La parte di tifo oltranzista non viaggia più con noi da anni». Il dirigente atalantino ricorda che il club si è schierato «contro gli sconsiderati protagonisti di atteggiamenti vili contro le forze dell’ordine». Il tecnico Colantuono si focalizza soltanto sull’aspetto della sospensione della vendita dei biglietti agli atalantini per la partita di Empoli. «Non entro nel merito, però non avere i nostri tifosi al seguito è un peccato, perché ci danno sempre una grande mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA
a disponibilità, per ora, è limitata a un incontro tecnico. Poi si vedrà. Il j’accuse di Antonio Conte («la Nazionale è un fastidio e nessuno ci aiuta») partorisce dalla Lega l’ok a un confronto tra il c.t. e i 20 allenatori di Serie A, da tenersi al più presto. Oggetto: modalità e tempi degli stage. Il presidente Beretta evita polemiche, ma dai club traspare insofferenza per la richiesta di spazi che - questo è il loro pensiero - in altri Paesi non vengono concessi. «Questo incontro - spiega Beretta sarà un punto di partenza per confrontare le esigenze e le priorità reciproche». DIRITTI TV Rinviata l’approvazione del bilancio della Lega (alcune società hanno chiesto approfondimenti), sono stati varati i bandi per la vendita dei diritti 2015-18 della tv in chiaro, della radio e del mobile, che dal prossimo anno non trasmetterà più le dirette in streaming. La Rai, che ha 90° Minuto, Ds e Tutto il calcio minuto per minuto, è alle prese con i tagli: s’incasserà meno degli attuali 14,5 milioni. La finale di Coppa Italia 2015 si giocherà a Roma: esclusa l’ipotesi Milano-Expo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LO SPORT NEL DNA, L’AMORE SUL PALCOSCENICO
NONNO ANGELO Angelo Bertolacci, il nonno, nel 1954 vinse il campionato italiano di inseguimento su strada.
PAPA’ FABIO Fabio Bertolacci, il papà, era pilota di offshore: nel 2010 è stato campione nazionale e mondiale.
ANDREA E NICOLE Andrea con la fidanzata Nicole Murgia, attrice in teatro, al cinema e nelle fiction (Tutti pazzi per amore).
PRIMI CALCI Andrea Bertolacci a due anni sul balcone di casa a Roma: dopo aver abbracciato il calcio, esplose nelle giovanili giallorosse con l’arrivo di Andrea Stramaccioni
«Pilota mancato, ma Conte mi apprezza»
1Bertolacci: «Spaccavo bicchieri, tifavo Milan, mi ero lasciato andare. Però al Genoa ho trovato l’azzurro» L'IDENTIKIT
Giulio Di Feo
ANDREA BERTOLACCI
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NATO IL: 11 GENNAIO 1991 A: ROMA RUOLO: CENTROCAMPISTA ALTEZZA: 179 CM PESO: 75 KG
2008-2009 GLI INIZI Cresciuto nelle giovanili della Roma, nell’estate 2008 viene inserito nella rosa della prima squadra, senza però esordire. GENNAIO 2010 ALTRO GIALLOROSSO A inizio 2010 viene ceduto in prestito al Lecce, in B. Ottenuta la promozione debutta in A la stagione successiva. Resta fino al 2012. In totale 6 gol (di cui 2 alla Juventus) in 42 uscite. 2012-2013 IL PASSAGGIO AL GENOA I rossoblù lo acquistano in comproprietà dalla Roma: fin qui è a quota 8 gol in 65 gare NEI CLUB ROMA 2008-2009 LECCE 2009-2012 GENOA DAL LUGLIO 2012
lievi sotto età, Primavera sotto età». Poi Spalletti, che la volle coi grandi. «Avevo 17 anni, mi chiamò una o due volte, poi gli piacqui e prese a chiamarmi più spesso. Sarà anche per questo che sono cresciuto prima. E poi andai a Lecce: anni bellissimi, alla fine del primo lasciai persino lì la macchina. Ero convinto di tornare».
INVIATO A GENOVA @fantedipicche
ndrea Bertolacci non è un giocatore dall’evoluzione comune: 102 gare in A a 23 anni di cui nessuna nella Roma che l’ha forgiato, erede di campioni che usavano altri attrezzi, arrivato al Genoa e alla Nazionale quando da bimbo pensava ad altro, però il pallone lo calciava lo stesso. Guarda la foto (quarta in alto, ndr), sorride e ricorda: «Già facevo danni col sinistro: distruggevo i mobili e mamma si avvelenava, prendevo la mira sugli oggetti più preziosi. C’era un servizio di bicchierini dell’Ottocento che in famiglia si tramandavano da generazioni. Erano dieci, ne saranno rimasti sì e no tre...». Nonno Angelo era campione italiano di inseguimento in bici, papà Fabio ha vinto il mondiale di offshore. Mai visti all’opera? «Nonno no, papà sì. Da piccolo sognavo di correre come lui, altro che calcio. Lo seguivo in ogni gara e insistevo: “Papà, fammi salire in barca con te”, finché a 8 anni, mi accontentò, per prova. Ma dopo 30 secondi che accelerava capii che non faceva per me, gli chiesi di scendere e non lo seguii più. Forse l’ha fatto apposta: sapeva che rischiava la vita, non voleva che la rischiasse anche suo figlio». Calcisticamente invece il primo amore fu Roberto Baggio.
A quel punto però Zeman la chiamò alla Roma. «Non so cosa successe con lui, feci solo l’inizio del ritiro. Non mi disse niente, non ricordo grandi chiacchierate neanche con gli altri, era fatto così. Con Luis Enrique invece potevo rimanere, ma espressamente chiesi di tornare a Lecce». Ultimo maestro: Gasperini. «Con lui al Genoa ho fatto il salto definitivo, ora gioco nel vivo della manovra, tocco più palloni e posso inserirmi, una delle mie caratteristiche migliori». Andrea Bertolacci, 23 anni, ha debuttato in Nazionale con l’Albania FORTE
«Il mio idolo, specie negli anni del Milan. Ero così appassionato che mi feci crescere pure il codino. Pensi che mia madre ancora lo conserva, quel codino. A quei tempi ero pure milanista, poi mio papà mi prese e mi spiegò un attimino dove sono nato…». Ha avuto anche maestri eccellenti. Il primo fu Stramaccioni: prima che
arrivasse lui, nei Giovanissimi della Roma giocava poco e dicevano che fosse cicciottello... «Sì, mi ero lasciato un po’ andare, persino i miei mi chiedevano se non fosse il caso di passare nella squadra del quartiere, a giocare con gli amici. Io però dicevo che ero più forte degli altri, e infatti poi cambiò tutto: andò via l’altro allenatore e arrivò Strama, con lui feci i salti: Al-
PATTO TEDESCO
1Dopo il primo gol con la Fiorentina al Guingamp, il trequartista chiede spazio 1«Conosco a occhi chiusi Mario». E Montella ci sta pensando in attesa di Rossi GUINGAMP (FRANCIA)
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a già fatto innamorare Montella. Che lo considera una via di mezzo tra Pepito e Ljajic. La seconda punta ideale per aiutare la Fiorentina a riproporre il suo calcio migliore. Marko Marin ha colto al volo l’assist del tecnico viola. Debutto da titolare e subito in gol. «Finalmente mi sento bene. Giocare in questa squadra è facile, c’è tanta qualità». Il talento tedesco è l’ultima grande scommessa degli uomini mercato di Della Valle. Due anni fa fu pagato una 16 milioni dal Chelsea perché era considerato un potenziale topplayer.
IL DECOLLO Gli infortuni hanno rallentato il suo decollo. La coppia Pradè-Macià lo ha portato a Firenze in prestito gratuito con diritto di riscatto a 5 milioni più bonus. Un affarone. Certo, c’è
E se Antonelli le frega un altro gol come lunedì? «Poi voleva offrirmi la cena, almeno è stato onesto…».
E lei che obiettivo ha? È a metà con la Roma ma non ci ha ancora giocato una gara... «Adesso non ci penso, alla Roma. La mia idea è sempre stata quella di crescere, potevo farlo solo giocando con continuità e a Roma di spazio ne avrei avuto poco. Anche quest’anno potevo restare, ma ho scelto di tornare al Genoa. Ed è qui che sono arrivato in azzurro». Nella sua U21 vicecampione d’Europa nel 2013 tanti, per vari motivi, sono all’estero... «In Italia i giovani non crescono perché non hanno spazio. Spesso a loro qui si preferiscono stranieri di pari età pensando che siano più pronti o più forti, e poi non è così. Qui lo straniero ha più di vantaggio rispetto all’italiano giovane, all’estero non è così». I suoi amori: Nicole e Ciak. «In giro riconoscono più la mia fidanzata Nicole che me, fa l’attrice e i suoi film e le sue fiction sono andati bene. Sono stato a vederla a teatro, per 2-3 giorni di fila, sapevo le battute a memoria, ho chiesto se c’era una parte per me. Ciak me l’ha regalato lei. È un pitbull, volevo un cane che fosse “cane”. Amo anche lui, fa parte della famiglia». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MORTO A 71 ANNI
Marin: «Se gioco, Gomez segna» Luca Calamai
Conte l’ha chiamata elogiando la sua qualità. Ma oltre quella ci mette anche tanta quantità… «Forse l’azzurro l’ho meritato per questo. Il calcio moderno è intensità, devi saper fare tutto. E Conte in azzurro mi ha fatto capire che apprezza la mia applicazione e la mia voglia di imparare»
Se la Serie A finisse oggi, il Genoa sarebbe in Europa. Valete il piazzamento o è un momento sì? «Ora sì, ce lo meritiamo. Siamo forti e difficili da affrontare, però un obiettivo ce lo daremo a marzo».
pratica Europa League. Primo posto del girone garantito con un turno di anticipo. «La Fiorentina è una grande squadra - dice ancora Marin -. La vittoria di Guingamp ci permette di spostare tutte le attenzioni sul campionato. Il mio obiettivo è vincere la terza Europa League consecutiva dopo Chelsea e Siviglia e di lottare per il terzo posto. Non chiedo niente di impossibile. Ma dobbiamo cambiare passo, e fare punti a Cagliari». Sullo sfondo appare già la sfida contro la Juve. «Loro sono i più forti. Hanno conquistato tre scudetti ma lottano come se non vincessero da una vita. La Roma di Totti ha solo una speranza per tornare in corsa». Marin si ferma un attimo. Sorride. E riparte con lo sguardo birichino. «Se battiamo la Juve venerdi prossimo allora il campionato tornerebbe in equilibrio. E la Fiorentina ha le carte in regola per riportare sulla terra la squadra di Allegri».
voluto del tempo per rimetterlo a posto. E qualcuno lo aveva già etichettato comeoggetto misterioso. Ma ora Marin va di fretta. L’obiettivo è fare coppia con il suo amico Gomez. «Spero di giocare presto insieme a Mario. Io sarei pronto a farlo anche subito. Conosco a occhi chiusi i suoi movimenti e sono in grado di far segnare a Gomez tanti gol». Non è solo una questione di lingua. O di feeling. L’ex Chelsea è nato uomo-assist. E in allenamento ha già dimostrato di essere una spalle perfetta per un Supermario ancora in crisi d’identità e, spesso, a corto di rifornimenti. Montella probabilmente a Cagliari lo lascerà ancora in panchina. Ma in una prospettiva futura l’idea del tecnico viola è una Fiorentina con l’albero di Natale: 4-3-2-1 con Cuadrado e Marin (in attesa del ritorno di Rossi) dietro Gomez. PRIMO POSTO Intanto Marin e compagni hanno già chiuso la
Marko Marin, 25 ann ACTION IMAGES
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La Sla non perdona Se ne va pure Corno Sebastiano Vernazza
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a Sla colpisce ancora. Se ne va Piergiorgio Corno, 71 anni, ex giocatore dell’Atalanta e del Como negli anni Sessanta. Corno era un malato di lungo corso, i primi sintomi della Sclerosi laterale amiotrofica li aveva avvertiti vent’anni fa. Ha lottato con una grinta e un coraggio fuori dal comune, per due decenni. Nella sua casa di Albate (Como) comunicava grazie a un computer,che decodificava i movimenti dei suoi occhi sulla tastiera, e scriveva articoli per il giornale della parrocchia. Lascia la moglie Maria Grazia e tre figli. QUELLI DEL SINIGAGLIA Sale così a sei il numero degli ex calciatori del Como uccisi dalla Sla. Oltre a Corno, la malattia si è portata via Stefano Borgonovo, Adriano Lombardi, Celestino Meroni
Piergiorgio Corno ai tempi del Como
(fratello di Gigi, la grande ala del Toro scomparsa in un incidente nel ‘67), Albano Canazza e Maurizio Gabbana. Il procuratore Raffaele Guariniello, che da tempo indaga sulle morti sospette nel calcio, ha ipotizzato una correlazione col terreno dello stadio Sinigaglia di Como. Nel mirino pesticidi e diserbanti, ma anche certi materiali sotto il manto erboso. Secondo alcuni racconti, sotto il prato del Sinigaglia a suo tempo sarebbero state depositate delle scorie industriali molto nocive per la salute. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
COSA ASPETTI?
LA STAGIONE INVERNALE E’ INIZIATA... COSA ASPETTI? La stagione invernale inizia ufficialmente sabato 29 novembre 2014. Impianti moderni e veloci, oltre 115 km di piste perfettamente curate e discese per tutti i gusti. Divertimento garantito per grandi e piccini, professionisti e dilettanti. Panorami mozzafiato per emozioni uniche. In valle ci sono poi ben 30 km di piste costantemente battute e a disposizione gratuita degli appassionati degli sci stretti. Chilometri facili o più tecnici da percorrere in una vallata aperta dove il sole non manca mai.
dipiucomunicazione.it ph: G. Meneghello
...e da non perdere, per appassionati e non, il via della 25a ed. della SGAMBEDA che da quest’anno fa parte del prestigioso circuito SWIX SKI CLASSIC. Vi aspettiamo!
APT Livigno tel. +39 0342 052200 info@livigno.eu - livigno.eu
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Mandorlini: «Amo i Led Zeppelin ma con le donne meglio i Bee Gees» 1Il tecnico del Verona tra calcio, tamburello e la sfida di oggi al Sassuolo: «Negli Anni 70
il rock mi folgorò, riempie bene certi vuoti. Toni? È molto beat, come “Motocicletta 10hp”» A sinistra, un giovanissimo Andrea Mandorlini suona il tamburello con amici. Sotto, oggi, 54 anni, in campo alla guida del Verona
Gabriella Mancini INVIATA A VERONA
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onoscere i gusti musicali di Andrea Mandorlini è semplice. La sua passione per la musica nasce da ragazzino, nella Romagna dei primi Anni 70, dove molti giovani formavano un gruppo. «Ci si divertiva cantando nei cortili, il bello è che alcuni amici hanno continuato: Maurizio Asero suona le percussioni con Tullio De Piscopo, Stefano Sintoni l’organo in chiesa e Davide Castiglia il violino in un’orchestra di musica celtica. Davide all’inizio voleva fare il calciatore come me e ci avevano presi nei ragazzi del Torino, poi io sono rimasto. In fondo, suonavo il tamburello e il flauto a scuola — sorride —, è andata bene così». Poi ha scoperto il rock. «Sono rimasto folgorato dai Led Zeppelin alla fine degli Anni 70, quando ero a Torino, e li ascolto ancora. Mi piace il rock di una volta come i Deep Purple, ma anche gli Oasis e gli U2, anche se in modo più velato». Con quali canzoni si carica prima di una partita? «Fosse per me farei ascoltare Whole lotta love (dei Led Zeppelin, ndr) nello spogliatoio, ma ognuno ha le sue cuffie e mi
LIVERANI
prato. Ricordo nel tunnel prima di scendere in campo, giocatori come Bergomi e Ferri quasi vomitavano per il nervoso, io ero felice, mai in ansia: era un sogno essere lì. Tardelli entrava in camera alle 3 di notte per la tensione, ma io volevo dormire. Mazzone mi aveva forgiato come uomo: a volte era molto duro, ma mi è servito. Oggi non è più quella la chiave giusta». Da giocatore sembrava scontroso. «Ero un po’ orso e in parte lo sono ancora. Mi davano spesso 5 in pagella e non lo sopportavo. Così guardavo in cagnesco tutti i cronisti, ma adesso mi sono ammorbidito! Ho sempre detto quello che penso e non ho mai fatto la vita di un altro, nei successi, nelle discese e nelle risalite».
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LA SUA HIT PARADE
PER CARICARSI ● Led Zeppelin “Whole lotta love” «La farei ascoltare negli spogliatoi prima della partita per fare gruppo»
Ha portato il Verona dalla Lega Pro alla Serie A: se la sua squadra fosse una canzone? «Verona beat dei Gatti di Vicolo Miracoli, è un motivo che ci accompagna».
rendo conto che non è possibile. La sento da solo sul pullman, ma alcuni giocatori tengono il volume così alto che sento più i loro brani dei miei. Ricordo Iturbe, la sua musica mi entrava nelle orecchie anche se stava sei posti dietro». Da Ravenna a Torino negli anni di piombo, non dev’essere stato semplice. «Si viveva la contestazione, c’era il sogno di diventare calciatore, ma anche grande solitudine. La musica riempie bene certi vuoti». Una canzone che abbina a quel
periodo? «Fiori rosa fiori di pesco di Battisti. Avevo i capelli ricci, mi ci ritrovavo. Mi piaceva anche Renato Zero, con canzoni tipo Triangolo». Una melodia che le ricorda le discoteche? «How deep is your love dei Bee Gees mi fa pensare alle prime fidanzatine. Era il periodo della Febbre del sabato sera, di Hair, film indimenticabili». Ha giocato nell’Inter, ha vinto lo scudetto con Trapattoni: un bel periodo rock. «Io arrivavo da Ascoli, ero tem-
Oggi la sfida con il Sassuolo, come la affronta da ex? «È una squadra giovane, mi fa pensare ai cantautori italiani. A Sassuolo ho trascorso un anno bellissimo e ho un buon rapporto con il patron Squinzi. Sarà una partita difficile, spero un po’ più per loro».
IL RICORDO ● Bee Gees “How deep is your love” «Era il periodo della febbre del sabato sera, mi fa pensare alle prime fidanzate»
A chi dovrà fare più attenzione? «A Magnanelli, l’avevo fatto capitano io e lo è ancora, ne sono orgoglioso». Se Toni fosse una canzone? «Una di Battisti, quella che fa Motocicletta/10 Hp… ecco, Il tempo di morire. Lo vedi tranquillo, ma è molto beat». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PARAGONE ● I Gatti di Vicolo Miracoli “Verona beat” «E’ un motivo che ci accompagna nelle partite»
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Magic +3 R Campionato
13
1I biancocelesti, reduci da 2 k.o., hanno vinto
le ultime 7 gare al Bentegodi. Ma Pioli non si fida: «Sono pericolosi, specie ora col nuovo tecnico»
GIORNATA
Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
CLASSIFICA PT
JUVENTUS ROMA NAPOLI SAMPDORIA GENOA LAZIO MILAN UDINESE INTER FIORENTINA SASSUOLO VERONA PALERMO EMPOLI TORINO CAGLIARI ATALANTA CHIEVO CESENA PARMA
31 28 22 21 20 19 18 18 17 16 15 14 14 13 12 11 10 9 8 6
PARTITE
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La Lazio è in crisi? C’è l’amico Chievo per ricominciare
a
SQUADRE
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
RETI
G
V
N
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F
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12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
10 9 6 5 5 6 4 5 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 1 2
1 1 4 6 5 1 6 3 5 4 6 5 5 4 3 5 4 3 5 0
1 2 2 1 2 5 2 4 3 4 3 4 4 5 6 5 6 7 6 10
28 21 23 15 16 21 21 15 18 12 11 14 13 14 7 20 5 9 9 14
4 7 15 9 12 16 17 15 15 11 15 20 19 19 13 20 13 17 19 30
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO VENERDI’ 5 DICEMBRE FIORENTINA-JUVENTUS (ore 20.45) SABATO 6 DICEMBRE ROMA SASSUOLO (ore 18) TORINO-PALERMO (ore 20.45) DOMENICA 7 DICEMBRE NAPOLI-EMPOLI (ore 12.30) ATALANTA-CESENA (ore 15) GENOA-MILAN (ore 15) PARMA-LAZIO (ore 15) INTER-UDINESE (ore 20.45) LUNEDI’ 8 DICEMBRE CAGLIARI-CHIEVO (ore 19) VERONA-SAMPDORIA (ore 21)
MARCATORI 9 RETI Tevez (2, Juventus). 8 RETI Callejon (Napoli). 7 RETI Icardi (2, Inter); Higuain (1, Napoli); Di Natale (Udinese). 6 RETI Djordjevic (Lazio); Honda (Milan). 5 RETI Matri (Genoa); Menez (3, Milan); Dybala (1, Palermo); Cassano (1, Parma). 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Babacar (Fiorentina); Osvaldo (Inter); Morata (Juventus); Destro e Ljajic (Roma); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino); Thereau (Udinese); Nico Lopez (Verona).
S
ette vittorie consecutive. Nel momento di difficoltà la Lazio pesca l’avversario che più amico non si può. È il Chievo, sul cui campo la formazione biancoceleste si è aggiudicata gli ultimi sette confronti. Una serie positiva cominciata nella stagione 2007-08 che Pioli proverà stasera ad allungare per rimettersi in moto dopo la doppia sconfitta Empoli-Juve. Se la tradizione avesse un peso, non ci sarebbe partita. Perché la Lazio non solo ha vinto le ultime sette gare, ma su dodici confronti complessivi al Bentegodi col Chievo ne ha vinti otto, pareggiati tre e perso uno solo. LE CERTEZZE DI PIOLI Ma, si sa, la tradizione da sola non basta. E infatti il tecnico, più che sulle statistiche, basa la sua fiducia su altro. «Veniamo da due sconfitte, diverse nella sostanza ma entrambe gravi. Dobbiamo riscattarci. E sono sicuro che lo faremo. Certe battute d’arresto possono anche essere salutari se vengono metabolizzate bene. Penso che per noi sia successo proprio questo. In settimana abbiamo lavorato al massimo. Sono convinto che, adesso, sappiamo molto meglio di prima cosa possiamo fare e dove vogliamo arrivare. Siamo pronti a ripartire». Prima la sfuriata di Lotito, poi l’esame di coscienza collettivo nello spogliatoio, quindi le esternazioni dei giocatori. Tutto questo ha portato la Lazio a fare quadrato per ricominciare quella corsa al terzo posto, interrotta negli ultimi 180 minuti di campionato. E I RICORDI Il Chievo portafortuna sembra essere l’avversario giusto per voltare pagina
Maran ci crede: «Siamo cresciuti» Botta disponibile ● VERONA (g.t.) Il Chievo cerca contro la Lazio il 4o risultato utile consecutivo. «E’ un avversario difficile commenta Rolando Maran ma ci arriviamo con il morale giusto. La squadra sta crescendo e proveremo l’impresa mettendo in campo aggressività e voglia di vincere». La grande novità è la convocazione di Botta che manca addirittura dalla gara con l’Empoli. Torna Meggiorini che ha scontato la squalifica. Recuperati pure Sardo ed Hetemaj. Problema intestinale per il difensore Dainelli, niente da fare per Schelotto.
e ripartire. Forse troppo giusto e infatti Pioli non si fida. «È una squadra in salute e molto determinata. Con il nuovo allenatore, Maran, ha trovato la quadratura e i risultati sono arrivati». Per Pioli, poi, la formazione veronese evoca anche dolci ricordi. «Sarò sempre riconoscente a questo club perché mi ha dato la possibilità di tornare ad allenare in Serie A dopo la sfortunata esperienza di Parma. Società seria, in cui tutti riescono a dare il meglio perché c’è chiarezza di idee e cultura del lavoro». Sulla panchina del Chievo Pioli rimase un solo anno (la stagione 201011), conquistando una comoda salvezza. RADU CENTRALE Quel Chievo aveva una super-difesa (fu la quarta migliore del campiona-
OGGI ore 20.45
6. GAMBERINI
3. DAINELLI 8. RADOVANOVIC
21. FREY
23. BIRSA
43. PALOSCHI 87. CANDREVA
69. MEGGIORIN
23. ONAZI
9. DJORDJEVIC 6. S. MAURI
20. BIGLIA
3. DE VRIJ
16. PAROLO 6. RADU
CHIEVO 4-4-2
DI NATALE Il Milan tra le vittime preferite e l’occasione per il 1° gol in trasferta
56. HETEMAJ
13. IZCO
9 PUNTI
DAMMI IL 5 LE SICUREZZE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ARBITRO Banti ASSISTENTI De Luca-Di Liberatore IV Stefani ADD Giacomelli-Minelli PREZZI da 25 a 96 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD
87. ZUKANOVIC
1. BIZZARRI
Stefano Pioli, 49 anni, prima stagione con la Lazio LAPRESSE
to). La sua Lazio ha invece proprio nel reparto arretrato il tallone d’Achille. Per ovviare al problema Pioli vara per oggi la novità Radu centrale. In squadra torna anche il capitano Mauri, l’«equilibratore» della manovra. Per la sostituzione dello squalificato Lulic è invece ballottaggio Onazi-Gonzalez, col nigeriano favorito.
5. BRAAFHEID
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 12 Cesar, 34 Biraghi, 14 Cofie, 84 Manganì, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 10 Maxi Lopez, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Paloschi-Maxi Lopez 55-45%, Meggiorini-Pellissier 55-45%, Hetemaj-Cofie 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Zukanovic, Hetemaj, Frey, Dainelli. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Puggioni, Kupisz, Edimar, Schelotto. DRITTE SÌ Izco NO Hetemaj
8. BASTA
19 PUNTI
FARIAS Da quando si è rotto Sau, lui segna sempre
PEROTTI Gli mancano i gol, non certo i buoni voti
VRSALJKO Non era così in forma dagli inizi col Genoa
BUFFON Questione di gol: il Toro non li fa, alla Juve poi...
22. MARCHETTI
LAZIO 4-3-3 PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 27 Cana, 15 Alv. Gonzalez, 13 Konko, 24 Ledesma, 10 Ederson, 7 F. Anderson, 14 B. Keita, 11 Klose. ALL. Pioli. BALL. Onazi-Alv. Gonzalez 60-40%. SQUALIFICATI Lulic (1). DIFFIDATI Cavanda, Marchetti, Parolo. INDISPONIBILI Cataldi e Cavanda (5 giorni), Ciani (60), Pereirinha (10), Gentiletti (5 mesi). ALTRI Sculli, Tounkara. DRITTE SÌ Djordjevic NO Radu
5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO
Primavera, Toro-Genoa in tv Domani la Roma ● Il programma, oggi ore 14.30. GIRONE A Trapani-Parma (ore 11), Torino-Genoa (11, Rai Sport 1), Bologna-Carpi, Fiorentina-Pro Vercelli, Modena-Varese, SampJuve, Spezia-Entella. Class. (prime): Fiorentina 26; Torino 23; Spezia 21. GIRONE B - Milan-Perugia (ore 11), Pescara-Chievo (11), Brescia-Cittadella, Cagliari-Sassuolo, Cesena-Inter, VeronaLanciano, UdineseAtalanta. Class.: Inter 28; Milan 22; Sassuolo 17. GIRONE C - FrosinoneCrotone (ore 11), PalermoLatina (12), EmpoliCatania (14), AvellinoLazio, Livorno-Vicenza. Domani: Roma-Napoli (11, Rai Sport 1), Ternana-Bari (11.15). Class.: Roma 28; Lazio 22; Bari 20.
DENIS Spiace accanirsi, ma il Tanque è impantanato da mesi ormai
MEDEL A Roma è dura: cartellino in vista...
BIRSA Il Chievo si sta riprendendo, lui invece no
LUCARELLI Nel disastro Parma lui non si salva
BRITOS Da terzino non piace ai Magic allenatori
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Magic +3 R Campionato
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OGGI ore 18
ARBITRO Doveri ASSISTENTI Gava-Manganelli IV La Rocca ADD Gavillucci-Roca PREZZI da 20 a 65 euro TV Sky SuperCalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD
31. PELUSO 47. CONSIGLI 15. ACERBI 28. CANNAVARO
7. MISSIROLI 17. N. SANSONE
4. MAGNANELLI
11. VRSALJKO
17. NICO LOPEZ
77. TACHTSIDIS
21. J. GOMEZ
15 PUNTI
SASSUOLO 4-3-3
18. MORAS
33. AGOSTINI
PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 3 Longhi, 5 Antei, 13 Ariaudo, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Chibsah, 8 Biondini, 33 Brighi, 14 Pavoletti, 83 Floro Flores. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Acerbi-Terranova 60-40%, Taider-Biondini-Brighi 50-30-20%. SQUALIFICATI Zaza (1). DIFFIDATI Magnanelli, Vrsaljko, Zaza. INDISPONIBILI Pegolo (21 giorni), Manfredini (18 giorni). ALTRI Bianco, Gliozzi, Sereni. DRITTE SÌ Berardi NO Peluso
7. MENEZ 10. DI NATALE
21. VAN GINKEL
11 PUNTI
18 PUNTI
7. BADU
MILAN 4-3-3
11. DOMIZZI
PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 81 Zaccardo, 25 Bonera, 27 Armero, 16 Poli, 18 Montolivo, 4 Muntari, 8 Saponara, 19 Niang, 9 Torres, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Zapata-Bonera 70-30%, Van Ginkel-Muntari 80-20%, Van Ginkel-Torres 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Abate, Alex, De Jong (da valutare). ALTRI Albertazzi, Mastour. DRITTE SÌ Bonaventura NO De Sciglio
PORTIERI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABBIATI (MIL) AGAZZI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARBONI (CAG) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CORDAZ (PAR) CRAGNO (CAG) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) GILLET (TOR) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)
5.93 6.17 6.17 5.75 5.88 6.50 6.38 6.10 5.75 6.30 6.30 6.12 6.75 6.21 6.00 6.42 6.10 6.00 6.29 5.50 6.71 6.50 5.96 6.15 6.42 6.12 5.75 6.25 6.55 6.33
4.93 4.83 5.17 3.25 4.38 5.83 6.29 5.05 4.05 5.90 4.80 5.00 4.75 5.71 4.00 5.38 4.50 4.69 5.29 4.50 5.96 5.50 4.71 4.85 5.75 4.75 4.25 4.62 5.92 6.00
4.50 3.25 5.83 6.25 6.63 3.38 5.00 5.00 5.00 5.75 4.88 4.50 4.00 4.63 6.50 5.00 4.75 5.75 5.50 5.88 6.88 -
5.33 5.00 5.13 2.50 3.83 5.75 5.70 5.50 4.25 6.50 6.33 3.50 4.50 5.42 5.50 5.40 5.83 4.92 3.50 6.00 5.50 5.33 4.90 6.67 4.63 6.00 4.92 6.17 5.83
841 641 854 363 -25 789 1158 1295 463 731 1071 943 831 581 668 1111 497 746 1092 769 604 718 1028 1033 1290 -
82 73 64 54 91 93 62 81 91 53 61 73 73 70 76 26 90 67 72 57 80 89 92 55
R a S a a a R a a a S a a R a a a a R a S a S a a a S R S a R a S a a a a a a a S a a a a R a a a a a a a a a
DIFENSORI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBIOL (NAP) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ANTEI (SAS) ANTONINI (GEN) ARIAUDO (SAS)
6.29 5.69 5.59 5.59 5.62 5.75 5.92 5.92 4.75
6.43 5.56 5.59 5.68 5.54 5.75 5.75 6.33 4.50
6.00 5.50 5.67 6.00 5.75 7.75 -
5.88 5.75 5.42 6.20 5.42 5.67 6.00 5.50
1019 422 980 1107 806 676 695 -
85 66 71 86 80 75 79 -
a a a R a a a a a
7. PIZARRO
20. BORJA VALERO
1. RAFAEL
1. NETO
FIORENTINA 3-5-2
15. SAVIC
PANCHINA 28 Carboni, 8 Avelar, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 16 Dessena, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 13 Caio Rangel, 9 Longo. ALL. Zeman. BALLOTTAGGI F. Pisano-Avelar 60-40%, Crisetig-Dessena 70-30 %, Ekdal-Donsah 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Balzano. INDISPONIBILI Murru (2 giorni), Colombi (7), Sau (15), Eriksson (30). ALTRI Muroni, Giorico, Barella, Loi. DRITTE SÌ Farìas NO F. Pisano
PANCHINA 12 Tatarusanu, 19 Basanta, 55 Hegazi , 32 Lazzari, 6 Vargas, 72 Ilicic, 14 M. Fernandez, 4 Richards, 5 Badelj, 16 Kurtic, 30 Babacar, 8 Marin. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Aquilani-M. Fernandez 60-40%, Tomovic-Basanta 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Savic e Cuadrado. INDISP. Rossi (3 mesi), Bernardeschi (5 mesi), Pasqual (25 giorni), Lupatelli (da valutare). ALTRI Iakovenko, Brillante, El Hamdaoui, Octàvio, Lezzerini. DRITTE SÌ Cuadrado NO Go. Rodriguez
DOMANI ore 15
ARBITRO Irrati ASSISTENTI Tegoni-Preti IV Vivenzi ADD Tommasi-Ros PREZZI da 40 a 170 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2 e Calcio 2 HD
4. ANDELKOVIC 70. SORRENTINO 12. G. GONZALEZ 6. MUNOZ
7. LAZAAR 8. BARRETO
25. MARESCA
9. DYBALA
33. RISPOLI
99. CASSANO 77. THEREAU
19. GUILHERME
6. ALLAN
75. HEURTAUX
27. RIGONI
89. PIRIS
89. MORGANELLA
8. J. MAURI
20. VAZQUEZ
14 PUNTI
14. GALLOPPA
31. KARNEZIS
PANCHINA 1 Brkic, 22 Scuffet, 26 Pasquale, 18 Bubnjic, 14 Belmonte, 3 Alhassan, 21 Hallberg, 66 Pinzi, 8 B. Fernandes, 95 Evangelista, 13 A. Zapata, 82 Geijo. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Domizzi-Pasquale 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI B. Fernandes, Allan. INDISPONIBILI Muriel (25 giorni), Gabriel Silva (15 giorni), Widmer (da valutare). ALTRI Meret, Bochniewicz, Wague, Faraoni, Jadson, Jaadi, Coda. DRITTE SÌ Di Natale NO Domizzi 6.25 5.85 5.91 6.17 5.75 5.88 5.00 5.80 6.75 6.00 5.45 5.25 6.21 6.00 5.75 5.50 5.62 5.00 5.89 5.83 6.00 5.42 5.90 6.50 5.65 5.83 5.75 6.00 5.69 5.42 5.68 5.38 6.12 6.05 5.71 5.45 6.05 5.82 6.00 5.75 6.17 5.83 5.90 5.75 6.25 4.90 5.30 5.86 6.12 6.17 5.42 5.86 5.95 5.55 5.00 6.42 5.25 5.79 5.75 5.58 6.00 6.50 5.71 5.00 6.12 5.25 6.00 6.29
6.00 6.30 5.86 7.17 5.50 5.75 5.00 5.55 7.00 5.94 5.15 4.75 6.33 5.75 5.56 5.33 5.62 5.00 5.72 5.67 5.50 5.17 5.70 6.50 5.60 5.75 5.75 5.85 5.62 5.33 5.55 5.25 6.38 6.32 6.86 5.18 6.00 5.64 6.00 5.75 6.17 5.79 5.85 5.75 6.12 4.70 5.45 5.73 6.00 6.72 5.33 5.93 6.10 5.50 5.00 6.83 5.25 6.00 5.50 5.50 6.00 6.50 5.58 5.00 6.25 5.25 6.00 6.83
5.75 3.25 5.50 7.75 5.50 5.50 5.25 5.88 4.50 5.83 5.75 5.38 6.00 5.88 5.50 5.25 5.83 5.88 6.88 9.00 5.38 5.63 5.75 6.00 5.75 5.63 5.83 5.00 5.50 6.00 5.67 6.00 5.50 4.83 6.25 5.50 5.38 5.75 6.25 6.13 7.38
6.17 5.20 5.50 9.50 4.50 5.50 5.20 6.50 5.88 4.90 6.50 7.00 4.50 6.00 5.33 5.63 5.00 5.67 6.25 5.50 5.67 6.25 6.50 5.75 5.88 5.75 6.00 5.92 5.17 5.40 5.00 5.90 6.00 5.00 5.60 5.80 5.33 6.00 5.42 5.92 5.90 5.75 6.50 5.25 5.13 5.92 6.00 7.00 5.33 5.33 6.30 5.25 7.33 5.50 5.50 6.00 5.33 5.00 6.00 5.00 5.90 7.90
679 581 623 807 890 394 170 230 541 99 440 430 388 1056 329 -5 915 709 739 461 951 -96 485 817 543 1090 912 559 581 676 1122 937 804 648 676 329 874 814 461 555 181 341 578 585 692 608 945 700 111 183 870 323 481 700 418 44 738 942 1081 138 972 1134
78 65 69 66 59 66 59 74 88 25 64 78 76 72 69 83 66 72 68 87 82 65 65 33 73 62 79 79 67 73 59 66 73 61 56 59 66 68 70 71 70 50 54 87 66 47 71 61 76 86 93
S S a S S a R R a S a a S a a a a R R R a a a S R a S a a a a S R a a a a R a a a a a R a S S a a a S a a S a a a a R R R R a R a a R S a a a a a a R
22. IACOBUCCI
PARMA 3-5-2
15. COSTA
PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 3 E. Pisano, 2 Vitiello, 13 Emerson, 21 Quaison, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 18 Chochev, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Rigoni-Chochev 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Vazquez. INDISPONIBILI Ngoyi (da valutare). ALTRI Fulignati, Bamba, Milanovic, Daprelà, Makienok. DRITTE SÌ Dybala NO Morganella
LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) LUNA (VER) MAGGIO (NAP) MAGNUSSON (CES) MAICON (ROM) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARQUEZ (VER) MAZZOTTA (CES) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MORGANELLA (PAL) MUNOZ (PAL) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) PALETTA (PAR) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERTICONE (EMP) PIRIS (UDI) PISANO E. (PAL) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RAIMONDI (ATA) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAR) RISTOVSKI (PAR) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SILVESTRE (SAM) STENDARDO (ATA) TERRANOVA (SAS) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI)
6 PUNTI
6. LUCARELLI
11. DE CEGLIE
UDINESE PALERMO 4-3-2-1 3-5-2
ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BAGADUR (FIO) BALZANO (CAG) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BELMONTE (UDI) BENALOUANE (ATA) BENEDETTI (CAG) BIANCHETTI (EMP) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACCIATORE (SAM) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPUANO (CAG) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (PAR) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DODO' (INT) DOMIZZI (UDI) DONKOR (INT) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ROM) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAL) FELIPE (PAR) FREY (CHI) GAMBERINI (CHI) GASTALDELLO (SAM) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (VER) GONZALEZ G. (PAL) HEGAZI (FIO) HENRIQUE (NAP) HEURTAUX (UDI) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KONKO (LAZ) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV)
19. FELIPE
10. BELFODIL 21. LODI
18 PUNTI 5. DANILO
16 PUNTI
2. GO. RODRIGUEZ
28. ALONSO
10. HONDA
33. KONE
40. TOMOVIC
33. M. GOMEZ
92. EL SHAARAWY
15. ESSIEN
13. RAMI
23. IBARBO
ARBITRO Valeri ASSISTENTI Marrazzo-Schenone IV Paganessi ADD Massa-Pairetto PREZZI da 19 a 341 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio HD
28. BONAVENTURA
17. JOAQUIN
10. AQUILANI
4. MARQUEZ
PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 25 Marques, 2 Gu. Rodriguez, 16 Luna, 28 Brivio, 23 Ionita, 27 Valoti, 30 Campanharo, 7 Saviola, 99 Nenè. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Christodoulopoulos-Ionita 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marquez, Hallfredsson, Ionita. INDISPONIBILI Sorensen (40 giorni), Martic (da valutare), Sala (da valutare), Obbadi (30), Jankovic (da valutare). ALTRI Fares, Cappelluzzo. DRITTE SÌ Toni NO Ale. Gonzalez
2. DE SCIGLIO
5. MEXES
11. CUADRADO
17. FARIAS
VERONA CAGLIARI 4-3-3 4-3-3
DOMANI ore 15
23. DIEGO LOPEZ 17. ZAPATA
7. COSSU
5. CONTI
4. CRISETIG
14 PUNTI
10. HALLFREDSSON
20. EKDAL
21. BALZANO
20. CHRISTODOULOPOULOS 40. ALE. GONZALEZ
9. TONI
25. BERARDI
ARBITRO Calvarese ASSISTENTI Crispo-Musolino IV Giallatini ADD Cervellera-Maresca PREZZI da 14 a 60 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3
14. PISANO 27. CRAGNO 15. ROSSETTINI 32. CEPPITELLI
99. FLOCCARI
19. TAIDER
DOMANI ore 15
6.17 5.15 5.91 5.72 5.50 6.25 5.65 6.35 6.14 5.91 5.60 5.70 5.50 5.64 6.00 5.70 5.79 5.88 5.75 6.14 5.00 5.25 6.05 5.50 5.62 5.50 5.45 6.10 5.78 5.25 5.25 5.88 6.25 5.78 5.82 5.58 5.83 5.62 4.67 5.64 6.33 5.94 5.50 5.86 6.12 5.25 5.88 5.92 6.25 6.12 5.67 5.50 5.81 5.80 5.33 5.50 5.90 6.06 5.75 5.67 5.94
6.17 5.20 5.95 5.67 5.50 6.17 5.70 6.15 6.79 6.05 5.20 5.50 5.50 5.64 5.50 5.60 5.75 5.83 5.62 6.07 3.00 5.00 5.95 5.50 5.38 5.33 5.23 6.10 5.67 4.75 5.17 5.62 6.62 6.11 5.73 5.42 5.67 5.88 4.67 5.41 6.83 5.56 5.50 5.68 6.38 5.12 5.75 6.04 6.12 5.88 5.67 5.33 6.06 6.55 5.22 5.50 5.80 6.00 5.44 5.61 6.12
5.25 6.88 6.13 5.50 5.88 6.13 6.88 6.00 5.63 5.50 5.67 5.50 5.25 5.88 5.50 6.25 5.25 5.25 6.13 5.13 5.25 7.00 5.38 5.63 5.67 6.00 4.83 6.17 6.00 6.00 5.17 5.50 6.38 5.50 5.88 6.00 5.00 5.33 5.67 5.63 6.17 4.00 6.00
6.50 4.80 6.42 5.75 6.67 5.50 6.50 7.67 6.10 5.75 5.88 5.50 5.50 5.50 5.00 6.08 5.60 5.75 6.13 3.00 6.00 6.25 5.50 5.33 5.17 5.30 6.00 5.33 5.50 5.25 5.50 5.75 5.50 5.42 6.00 5.67 5.25 5.00 5.25 7.83 5.33 5.50 5.38 6.08 5.00 6.00 6.25 6.17 6.25 6.00 5.67 6.00 6.70 5.00 5.50 6.00 6.00 5.70 5.70 7.00
289 635 937 258 1010 865 931 780 908 368 636 856 538 866 855 953 -114 507 458 36 927 1070 422 369 172 642 461 580 972 551 52 596 449 846 400 1005 640 752 679 385 235 993 794 684 641 435 746 959 186 366 1054 552 398 838
PANCHINA 92 Coric, 1 Cordaz, 4 Mendes, 27 Santacroce, 29 Paletta, 18 Gobbi, 13 Ristovski, 70 Lucas, 40 Sarr, 31 Mariga, 17 Palladino, 9 Pozzi. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI De Ceglie-Gobbi 55-45%, Felipe-Mendes 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%. SQUALIFICATI Acquah (1). DIFFIDATI Gobbi. INDISPONIBILI Cassani (10 giorni), Jorquera (10), Coda (3 mesi), Mirante, Ghezzal e Biabiany (da valutare). ALTRI Jeraldino e Bidaoui. DRITTE SÌ J. Mauri NO Belfodil
58 65 71 51 62 56 84 86 82 54 79 54 66 26 70 53 82 87 72 65 53 79 60 64 69 57 72 68 74 61 65 67 76 69 84 74 80 61 57 84 71 73 75 58 67 81 60 56 86 72 64 74
a S R a a a a a a a R S a R R a S a a a a R R a S a a S a a a a R R S a a a R a a S R a S a a a R a a a R a a a a R a R R R a S a S
CENTROCAMPISTI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ALHASSAN (UDI) ALLAN (UDI) ANTONELLI (GEN)
6.04 6.00
5.92 6.27
5.25 7.25
5.30 6.10
1034 684
- a 64 a 66 a
AQUILANI (FIO) 5.95 ARMERO (MIL) 6.00 BADELJ (FIO) 5.17 BADU (UDI) 6.00 BARRETO E. (PAL) 6.25 BASELLI (ATA) 6.06 BELLOMO (CHI) 5.83 BENASSI (TOR) 5.58 BERTOLACCI (GEN) 6.14 BIGLIA (LAZ) 6.39 BIONDINI (SAS) 5.70 BIRSA (CHI) 5.86 BOLZONI (PAL) 5.78 BONAVENTURA (MIL) 6.18 BORJA VALERO (FIO) 5.90 BRIENZA (CES) 6.21 BRIGHI (SAS) 5.50 CAIO RANGEL (CAG) 6.50 CAMPANHARO (VER) 6.00 CANDREVA (LAZ) 6.50 CAPELLO (CAG) CARBONERO (CES) 5.38 CARMONA (ATA) 5.75 CASCIONE (CES) 6.35 CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.83 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.93 CIGARINI (ATA) 5.94 COFIE (CHI) 5.78 COMAN (JUV) 6.50 CONTI (CAG) 6.07 COPPOLA (CES) 5.50 COSSU (CAG) 6.18 CRISETIG (CAG) 6.05 CROCE (EMP) 6.17 CUADRADO (FIO) 6.10 D'ALESSANDRO (ATA) 5.83 DAVID LOPEZ (NAP) 6.17 DE FEUDIS (CES) 5.72 DE GUZMAN (NAP) 5.86 DE ROSSI (ROM) 6.19 DELLA ROCCA (PAL) DESSENA (CAG) 6.19 DONSAH (CAG) 6.33 DUNCAN (SAM) 5.67 EDERSON (LAZ) 5.75 EKDAL (CAG) 6.17 EL KADDOURI (TOR) 5.75 ESSIEN (MIL) 5.60 EVANGELISTA (UDI) 5.25 FARNERUD (TOR) 5.75 FELIPE ANDERSON (LAZ) 5.75 FERNANDES (UDI) 5.77 FERNANDEZ M. (FIO) 6.36 FETFATZIDIS (GEN) 6.50 FLORENZI (ROM) 6.18 GALLOPPA (PAR) 5.90 GARGANO (NAP) 6.33 GAZZI (TOR) 5.94 GIORGI (CES) 5.69 GOMEZ (ATA) 5.62 GONZALEZ ALV. (LAZ) 6.00 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (GEN) 6.00 GUARIN (INT) 6.25 GUILHERME (UDI) 5.71 HALLBERG (UDI) HALLFREDSSON (VER) 5.78 HAMSIK (NAP) 5.85 HETEMAJ (CHI) 6.00 HONDA (MIL) 6.17 IAGO (GEN) 5.83
5.86 6.00 5.17 6.00 6.40 6.00 6.17 5.25 6.32 6.61 5.70 5.91 5.72 6.64 6.25 6.29 5.33 6.50 5.88 7.29 5.25 5.50 6.45 6.00 5.67 5.93 5.72 5.72 6.83 5.79 5.28 6.41 5.85 6.33 6.65 5.75 6.17 5.61 6.71 6.44 6.12 6.33 5.33 7.00 7.12 5.35 5.60 5.25 6.50 5.75 5.91 6.29 6.50 6.73 5.80 6.33 5.83 5.56 5.62 6.00 6.00 5.70 7.50 5.62 5.94 6.65 5.86 7.79 6.17
5.33 5.63 6.63 5.75 6.17 6.25 6.00 6.00 6.00 7.17 7.00 5.67 6.75 5.33 5.25 6.17 6.33 5.50 5.83 5.25 6.00 5.67 7.00 6.75 6.00 5.33 7.75 7.17 6.25 5.25 7.00 6.13 5.75 5.25 5.33 6.00 5.13 6.25 5.50 6.50 5.75 5.67 5.63 5.50 5.63 5.88 5.83 5.25 7.75
5.40 6.00 5.17 5.63 6.60 5.88 6.25 5.00 6.00 6.20 6.00 6.25 6.00 5.90 5.90 6.50 5.00 6.50 6.00 6.42 5.75 5.50 6.42 6.00 6.00 6.25 5.75 5.63 8.00 5.88 5.67 7.00 5.63 6.00 5.88 5.33 6.30 5.88 6.88 7.00 5.67 6.25 4.50 5.00 5.50 5.75 5.75 5.50 7.50 6.00 5.70 6.00 7.90 6.17 6.00 5.67 5.63 6.50 6.00 5.83 6.00 5.70 6.38 5.60 5.75 7.00 7.25
518 583 642 1089 654 370 989 1162 269 1128 519 1114 1119 678 598 574 978 863 367 962 611 609 740 585 937 1034 761 682 705 1095 1415 297 696 807 963 1377 402 269 370 497 864 791 903 394 365 598 89 824 460 613 397 776 972 746 420 343 210 561 1188 953 651 789 1060 544 1048
60 59 81 62 28 69 70 61 64 70 74 73 57 58 68 55 56 61 60 63 54 67 53 63 61 74 76 54 55 55 62 79 57 64 43 66 37 60 50 68 66 58 57 45 54 62 61 52 64 59 54 62 63 74
S a R a R S a S a a a R a a a R R a a a a a R a a R S S a a a a a a a R R S a R a a R S a a a R a a S R S a R S R R a R R a R a R a a S S a S a
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
DOMANI ore 15
ARBITRO Russo ASSISTENTI Dobosz-De Pinto IV Stallone ADD Di Bello-Aureliano PREZZI da 20 a 80 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4
3. MAZZOTTA 6. LUCCHINI
1. LEALI
DOMANI ore 15 21. MARIO RUI
5. GIORGI
27. ALMEIDA
11. BRIENZA
7. CARBONERO
11. CROCE 26. TONELLI
34. CASCIONE
10. PEROTTI
6. VALDIFIORI
7. MACCARONE 18. VERDI
23. HYSAJ
88. VECINO
21. EDENILSON 92. DEFREL
77. RAIMONDI
32. MATRI
11. MORALEZ
10. TAVANO 19. DENIS
21. BERTOLACCI
19. GRECO
14. RONCAGLIA
20 PUNTI
8. BURDISSO
13. ANTONELLI
CESENA 4-3-1-2
GENOA EMPOLI 3-4-3 4-3-3
PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 15 Krajnc, 17 Magnusson, 4 Valzania, 10 Coppola, 23 Tabanelli, 9 A. Rodriguez, 18 Djuric, 19 Succi, 61 Garritano. ALLENATORE Bisoli. BALLOTTAGGI Lucchini-Krajnc 80-20%, De Feudis-Coppola-Nica 60-30-10%. SQUALIFICATI Capelli (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Perico (20 giorni), Marilungo (45), Renzetti (3). ALTRI Cazzola e Pulzetti. DRITTE SÌ Defrel NO Giorgi
PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 40 Prisco, 33 Kucka, 3 Antonini, 87 Rosi, 92 Mussis, 16 Lestienne, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis, 5 Izzo. ALLENATORE Gasperini. BALL. Roncaglia-Antonini 60-40%, Matri-Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI Sturaro (1). DIFFIDATI De Maio. INDISPONIBILI De Maio (25 giorni), Rincon (15), Mandragora (40). ALTRI Parente, Panico, Santana. DRITTE SÌ Perin NO Greco
DOMANI ore 18
ARBITRO Orsato ASSISTENTI Cariolato-Costanzo IV Di Fiore ADD Guida-Gervasoni PREZZI da 40 a 130 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio 2 HD
33. EVRA 1. BUFFON
3. CHIELLINI 6. POGBA
19. BONUCCI 26. LICHTSTEINER
23. VIDAL
PANCHINA 1 Avramov, 33 Cherubin, 20 Biava, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 8 Migliaccio, 16 Baselli, 95 Grassi, 18 Molina, 25 Spinazzola, 7 D’Alessandro, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Zappacosta-Cherubin 70-30%, Raimondi-Baselli 75-35%. SQUALIFICATI Boakye (2). DIFFIDATI Dramé e Boakye. INDISPONIBILI Estigarribia (5 mesi), Rosseti (50 giorni). ALTRI Frezzolini, Scaloni. DRITTE SÌ Gomez NO Denis
4. NAINGGOLAN
33. PERES
27. GERVINHO
16. DE ROSSI
13. MAICON
8. PALACIO
10. TOTTI
15. PJANIC
13. GUARIN
24. FLORENZI
19. MAKSIMOVIC
18. MEDEL
12 PUNTI
25. GLIK
8. FARNERUD
28 PUNTI
36. DARMIAN
JUVENTUS 4-3-1-2
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 2 Romulo, 5 Ogbonna, 41 Romagna, 38 Mattiello, 21 Pirlo, 7 Pepe, 11 Coman, 12 Giovinco, 9 Morata. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Pereyra-Pirlo 55-45%, Llorente-Morata 55-45%. SQUALIFICATI Padoin (1). DIFFIDATI Marchisio, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini. INDISPONIBILI Barzagli (45 giorni), Caceres (da valutare), Asamoah (60 giorni), Marrone (7 giorni). ALTRI Motta. DRITTE SÌ Tevez NO Evra ILICIC (FIO) INLER (NAP) IONITA (VER) IZCO (CHI) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KRHIN (INT) KRSTICIC (SAM) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (EMP) LAZAREVIC (CHI) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LODI (PAR) LUCAS SOUZA (PAR) MAGNANELLI (SAS) MANGANI (CHI) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MARIN (FIO) MATTIELLO (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MOLINA (ATA) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORO (EMP) MUNTARI (MIL) MUSSIS (GEN) M'VILA (INT) NAINGGOLAN (ROM) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PEPE (JUV) PEREYRA (JUV) PEREZ (TOR) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) QUAISON (PAL) RADOSEVIC (NAP) RADOVANOVIC (CHI) RIERA (UDI) RIGONI (PAL) RIZZO (SAM) ROMULO (JUV) SANCHEZ MINO (TOR) SAPONARA (MIL) SIGNORELLI (EMP)
TORINO ROMA 3-5-1-1 4-3-3
24. MORETTI
5.80 5.72 6.05 5.75 5.33 6.00 5.81 6.67 5.83 5.96 5.50 5.83 5.95 5.79 6.00 6.00 5.75 5.00 5.67 5.35 5.25 5.79 5.00 5.50 6.54 6.12 5.00 6.00 5.83 6.36 5.73 6.04 5.67 6.10 5.85 5.83 5.75 6.00 5.67 5.00 5.33 6.60 5.67 6.38 5.90 6.25 6.00 5.79 6.44 5.50 6.27 5.75 6.00 6.00 6.25 6.65 5.90 6.05 5.75 5.73 5.94 6.00 7.00 5.72 6.00 5.50
6.00 6.00 6.50 6.75 5.75 6.00 5.56 7.00 5.72 6.46 5.50 5.83 6.20 6.14 6.00 6.00 6.00 4.75 5.67 5.35 5.25 5.67 4.50 5.50 6.75 6.12 5.00 6.00 6.11 7.57 5.55 7.29 5.61 6.00 6.15 5.67 6.00 5.88 6.11 5.00 5.33 7.20 6.08 6.58 5.70 6.45 6.00 6.17 6.67 5.00 6.55 5.58 6.80 5.89 6.50 7.60 5.90 6.95 5.75 5.82 6.06 6.40 7.00 5.44 6.00 5.50
5.33 7.33 5.50 6.75 5.83 7.50 5.67 5.38 6.88 6.00 6.00 5.38 5.75 6.75 6.33 5.25 7.50 5.00 7.00 5.67 6.00 6.88 6.67 4.75 7.00 6.50 6.38 7.17 5.63 6.67 6.25 5.50 8.25 5.75 6.38 8.83 5.67 5.83 5.75 6.83 7.50 4.17 -
6.70 5.67 6.25 7.50 5.00 6.00 5.50 7.60 5.63 6.08 5.75 6.80 7.00 5.75 6.00 6.50 4.50 5.63 5.00 5.67 4.50 5.50 7.30 6.00 5.00 6.38 6.13 5.40 6.92 5.70 5.83 6.70 5.75 5.63 5.83 6.70 4.75 7.88 6.25 6.50 5.67 6.88 6.00 6.08 6.38 6.80 5.50 6.00 5.50 6.58 6.50 5.90 7.08 5.50 5.17 6.30 6.50 7.00 6.17 6.00 -
981 808 393 845 607 559 693 1174 356 1097 191 313 552 691 1009 363 469 736 1064 1159 999 331 467 340 637 1019 982 964 582 1213 1200 738 669 83 894 649 1123 195 859 729 889 196 1076 352 1193 658 1604 1496 342 763 305 1117 2005 433 854 453 1064 354
69 57 55 63 59 53 78 55 49 64 68 49 48 58 58 72 79 78 54 63 46 72 57 61 78 63 55 63 73 44 66 53 63 61 73 71 55 78 63 81 86 59 68 63 93 56 35 -
a R a R R R S S a S a a a a a R S a a R a S a a a a R a a a S a a a R R a a a a S a a R R a a a R a S a R R R R a R R R S a R a R a R R a S a a
PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 94 Benassi, 6 Perez, 28 Sanchez Miño, 22 Amauri, 9 Larrondo, 17 Martinez. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Gazzi. INDISPONIBILI Basha (da valutare), Masiello (25 giorni), Nocerino (30 giorni). ALTRI Barreto. DRITTE SÌ El Kaddouri NO Maksimovic SORIANO (SAM) SPINAZZOLA (ATA) STROOTMAN (ROM) TABANELLI (CES) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VALDIFIORI (EMP) VALOTI (VER) VALZANIA (CES) VAN GINKEL (MIL) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WSZOLEK (SAM) YABRE (CES) ZAPATA A. (UDI) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)
6.05 6.00 6.06 6.18 5.50 5.62 6.17 6.04 5.89 6.21 5.73 5.17 5.88
5.91 6.45 6.56 6.41 5.50 5.62 6.54 6.25 5.83 7.21 5.73 5.17 5.88
5.75 6.00 6.17 6.25 5.00 7.38 5.25 5.75 5.83
6.17 5.90 5.88 6.58 5.63 5.92 5.67 5.88 11.00 5.40 5.00 6.00
932 237 893 824 1182 418 1449 1146 535 761 557 123 719
61 63 69 75 59 82 74 63 74 38 66
a a a a a S a a a a a a a R R S a a a R a a
ATTACCANTI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
AGUIRRE (EMP) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (ROM) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CASSANO (PAR) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (ROM) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC (LAZ) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL SHAARAWY (MIL) FARIAS (CAG) FEDATO (SAM) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (SAM) GARRITANO (CES) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GIOVINCO (JUV) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) HUGO ALMEIDA (CES) IBARBO (CAG) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LARRONDO (TOR) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV)
5.75 6.18 5.00 5.75 6.06 5.88 5.56 5.50 6.12 6.21 6.09 5.78 5.46 6.00 6.50 6.17 5.71 6.42 6.08 6.33 5.94 5.00 5.94 6.10 6.22 6.00 6.39 6.50 5.42 6.09 6.04 5.70 6.45 5.88 5.90 5.50 5.62 5.69 5.00 6.31 5.91
5.75 7.18 4.89 6.35 6.72 5.88 5.56 5.50 6.12 8.25 7.55 6.33 5.46 7.15 8.45 7.62 6.07 7.79 6.54 6.89 6.83 5.00 6.69 6.60 7.56 5.83 6.89 6.50 5.33 6.32 7.50 5.90 7.05 7.71 6.50 5.00 5.62 6.88 4.25 7.94 6.73
5.75 7.75 4.67 5.50 5.50 5.75 6.75 5.88 6.50 6.50 6.38 8.83 6.50 6.38 9.00 8.00 7.00 9.50 6.50 6.50 6.17 5.67 7.17 9.00 5.88 8.67 8.13 5.33 7.83 10.75 8.33
5.75 6.20 4.70 5.67 6.13 5.83 5.25 5.50 6.25 8.17 8.20 7.63 5.42 8.80 5.75 8.75 5.63 8.17 7.42 6.33 7.00 5.00 6.75 6.00 8.38 5.75 7.40 6.75 5.00 6.42 6.42 6.17 6.88 5.75 6.00 5.50 5.25 5.00 8.00 8.00
591 896 273 450 1302 290 137 128 1033 559 630 569 521 1117 462 369 1445 1054 830 1434 517 460 863 36 974 711 355 707 1351 610 1379 1187 511 309 567 1088 741
51 73 48 65 80 51 52 49 68 62 61 61 64 74 63 52 93 71 69 83 66 64 66 72 58 64 74 57 81 52 59 54 61 36 81 74
a R a a a a a R S a a a S a a S R S a S R a a R a S R a S S a a R a S R R a R a R S a R S
PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 3 Cole, 82 Emanuelson, 32 Paredes, 20 S. Keita, 6 Strootman, 48 Uçan, 22 Destro, 8 Ljajic, 7 Iturbe, 91 Sanabria. ALLENATORE Garcia. BALL. Holebas-Cole 80-20%, Pjanic-Keita 70-30%, Florenzi-Ljajic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Astori. INDISPONIBILI Curci (7 giorni), Balzaretti (3 mesi), Castan (da valutare), Torosidis (15), Yanga-Mbiwa (15). ALTRI Somma, Calabresi. DRITTE SÌ Nainggolan NO Holebas
23. RANOCCHIA
17 PUNTI
17. KUZMANOVIC
1. GILLET
5. JUAN JESUS
1. HANDANOVIC
INTER 4-3-1-2
22. DODÒ
PANCHINA 21 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 15 Vidic, 33 D’Ambrosio, 54 Donkor, 20 Obi, 33 Krhin, 90 M’Vila, 7 Osvaldo, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Medel-Obi 60-40%, Icardi-Osvaldo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Juan Jesus. INDISPONIBILI Jonathan (15 giorni), Nagatomo (10), Hernanes (da valutare). ALTRI Puscas, Camara, Mbaye. DRITTE SÌ Guarin NO Campagnaro
LUNEDI’ ore 21.00
ARBITRO Rocchi ASSISTENTI Tonolini-Iori IV Marzaloni ADD Tagliavento-Chiffi PREZZI da 25 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD
19. REGINI 33. ROMERO
28. GASTALDELLO 10. KRSTICIC
26. SILVESTRE 29. DE SILVESTRI
17. PALOMBO
23. EDER
21. SORIANO
14. OBIANG
14. CAMPAGNARO
10. KOVACIC
9. ICARDI
20. VIVES
31 PUNTI
ARBITRO Mazzoleni ASSISTENTI Vuoto-Meli IV Passeri ADD Rizzoli-Damato PREZZI da 34 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD
25. HOLEBAS
14. GAZZI
27. QUAGLIARELLA
ATALANTA 4-4-1-1
93. DRAMÉ
26. DE SANCTIS 23. ASTORI
14. LLORENTE
7. EL KADDOURI 10. TEVEZ
57. SPORTIELLO
DOMANI ore 20.45
44. MANOLAS
8. MARCHISIO
37. PEREYRA
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 4 Perticone, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Vecino e Tonelli. INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Laurini (10 giorni). ALTRI Shekiladze, Biggeri, Rovini. DRITTE SÌ Rugani NO Hysaj
10 PUNTI
29. BENALOUANE
10. A. GOMEZ
5. MARCHESE
2. STENDARDO
17. CARMONA
13 PUNTI
1. PERIN
22. ZAPPACOSTA
21. CIGARINI
24. IAGO
8 PUNTI
ARBITRO Peruzzo ASSISTENTI Pegorin-Galloni IV Petrella ADD Ghersini-Nasca PREZZI da 20 a 150 euro TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 5
33. SEPE 24. RUGANI
8. DE FEUDIS 14. VOLTA
21
7. CALLEJON
9. HIGUAIN
9. OKAKA
17. HAMSIK
11. MAGGIO 88. INLER 33. ALBIOL
21 PUNTI
14. MERTENS
SAMPDORIA 4-3-1-2
19. DAVID LOPEZ 26. KOULIBALY
5.60 6.06 5.00 6.05 5.56 5.70 6.00 6.71 5.75 5.94 6.29 6.08 5.62 5.25 6.00 5.62
NAPOLI 4-2-3-1
5. BRITOS
PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 5 Romagnoli, 86 Cacciatore, 6 Duncan, 11 Gabbiadini, 32 Marchionni, 22 Rizzo, 12 G. Sansone, 7 Fedato, 18 Bergessio, 77 Wszolek. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Romero-Viviano 60-40%, Gastaldello-Romagnoli 60-40%, Krsticic-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Silvestri, Obiang, Soriano. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Massolo, De Vitis, Fornasier, L. Djordjevic. DRITTE SÌ Okaka NO De Silvestri LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (GEN) MAXI LOPEZ (CHI) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MONCINI (CES) MORATA (JUV) NENE' (VER) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) OSVALDO (INT) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (SAS)
22 PUNTI 1. RAFAEL
5.60 6.83 5.00 7.70 5.83 5.70 6.14 8.29 5.62 7.22 6.79 8.17 5.62 5.50 6.64 5.62
6.88 7.67 5.25 5.75 5.67 9.25 7.50 7.13 6.13 5.63 -
5.00 7.00 9.60 5.67 5.67 6.75 8.17 5.67 7.00 7.67 5.50 5.67 5.00 6.75 6.50
231 896 103 729 317 95 779 936 854 823 991 129 942 272 349 150
50 69 71 52 51 64 80 63 66 69 29 45 50 55 61
PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 31 Ghoulam, 88 Inler, 22 Radosevic, 77 Gargano, 6 De Guzman, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Jorginho-Inler 60-40%, Mertens-De Guzman 60-40%, Hamsik-De Guzman 60-40%, Britos-Ghoulam 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maggio, Koulibaly. INDISPONIBILI Zuniga (30 giorni), Insigne (5 mesi), Michu (da valutare). ALTRI Rosati, Palma. DRITTE SÌ Higuain NO Britos a R S S S S R a S R a a R R a R a S
PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PINILLA (GEN) POZZI (PAR) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) SANABRIA (ROM) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (SAS) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TORRES (MIL) TOTTI (ROM) ZAPATA D. (NAP)
5.75 6.50 5.83 6.38 5.90 5.17 5.92 5.50 5.50 5.82 7.05 5.95 6.04 5.39 6.38 5.83
5.75 8.50 6.44 7.29 6.90 5.17 6.04 5.83 6.75 6.45 9.64 7.00 6.71 5.67 7.12 6.83
9.75 5.33 6.13 6.13 7.33 9.50 6.13 7.38 5.13 6.25 -
5.50 9.75 5.38 7.20 7.50 6.08 6.00 9.00 6.00 11.25 7.25 5.67 5.13 7.63 6.00
126 756 662 76 976 573 999 261 268 566 1571 651 783 452 636 215
60 61 50 75 63 96 63 64 56 66 -
a R S R a S a R a S a R R S a a a a
Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
22
Calcio R L’addio
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ciao Cochi: l’ultima uscita di Sentimenti IV
1E’ scomparso a 94 anni il primo portiere-rigorista. Inventò l’intervento con i piedi e segnò un gol al fratello Andrea Schianchi
S
i è piegato sulle ginocchia, ha guardato in faccia l’avversario che gli veniva incontro e gli si è buttato addosso proprio come aveva sempre fatto in vita sua: piedi in avanti e corpo all’indietro. Ma questa volta il coraggio e l’astuzia non gli sono bastati. Lucidio Sentimenti detto Cochi, più noto come Sentimenti IV, si è dovuto arrendere. A 94 anni gli hanno segnato l’ultimo gol. L’omaggio sul sito ufficiale della Juventus, la squadra con cui aveva giocato dal 1942 al 1949: «Uno dei più indimenticabili campioni ad aver indossato la maglia bianconera, simbolo di eccellenza tecnica con il pallone tra i piedi e longevità calcistica». Tre anni fa, nel giorno dell’inaugurazione del-
lo Juventus Stadium, era stato applaudito come un eroe. LETTERA «Cochi» faceva parte della dinastia Sentimenti. Originaria di Bomporto in provincia di Modena, la famiglia aveva dato al calcio ben cinque figli: Ennio (Sentimenti I), Arnaldo (II), Vittorio (III), Lucidio (IV) e Primo (V). Il pallone, tra le due guerre mondiali, non era soltanto un divertimento, ma un modo per sbarcare il lunario. Lucidio cominciò la carriera con una lettera indirizzata ai dirigenti del Modena: «Ho quasi 15 anni, faccio il garzone calzolaio a 15 lire la settimana, vorrei giocare. Va bene qualsiasi ruolo. Anche portiere». Lo tesserarono e la vita, di colpo, gli cambiò. Stava in porta, ma all’occorrenza se la cavava benissimo anche in attacco, preferibilmente ala
destra. La sua specialità erano i calci di rigore: li calciava con precisione ed era infallibile. Il primo portiere rigorista della storia. Il 17 maggio 1942, durante un Napoli-Modena, l’arbitro fischiò un fallo nell’area del Napoli. Lucidio prese il pallone e lo sistemò sul dischetto. Di fronte, come avversario,
aveva suo fratello Arnaldo, che veniva da una serie di 9 rigori consecutivi respinti. «Cochi» non ebbe pietà, segnò e Arnaldo lo rincorse per tutto il campo... Scene di un calcio che fu. INTRUSO Nel 1942 la Juve lo acquistò dal Modena. Non era altissimo, ma aveva braccia
Qui sopra Sentimenti durante una partita; a sinistra, il marchio di fabbrica: l’uscita bassa OMEGA
lunghissime e una notevole forza fisica. Gianni Brera lo definì così: «Freddissimo determinista, dotato di una astuzia luciferina». Inventò l’uscita con i piedi. In sostanza, lui si buttava sugli avversari che arrivavano in corsa, tenendo sempre il corpo e le mani all’indietro: in questo modo si proteggeva e con i piedi poteva giocare d’anticipo. Capitò in una Juventus che si misurava, senza possibilità di vincere, con il Grande Torino, una delle più belle squadre italiane di sempre. Lucidio non conquistò mai lo scudetto, ma si tolse una soddisfazione che, forse, pareggiò quella mancanza. Domenica 10 maggio 1947, amichevole tra Italia e Ungheria. Il commissario tecnico Vittorio Pozzo schierò dieci giocatori del Grande Torino e un «intruso»: Sentimenti IV, appunto. Il caso tenne banco sui giornali dell’epoca e per Lucidio fu come aver superato l’esame di laurea. AZZURRO Dopo aver giocato con il Modena e la Juventus, si trasferì alla Lazio (dal 1949 al 1954), quindi al Vicenza, al Cenisia e al Talmone Torino. Da portiere della Lazio si presentò al Comunale di Torino il 21 febbraio 1954. Alla Juve diedero un calcio di rigore, sul dischetto andò Giampiero Boniperti e Lucidio parò. A fine campionato i bianconeri persero lo scudetto per un punticino... In Serie A collezionò 366 presenze e realizzò 2 gol. Con la Nazionale nove gettoni. Partecipò alla spedizione azzurra al Mondiale in Brasile nel 1950: viaggio in nave, allenamenti sul ponte, palloni che volavano in mare, il c.t. Ferruccio Novo ancora sotto choc per la tragedia del suo Grande Torino. Lucidio giocò la prima partita contro la Svezia di Skoglund e Jeppson, perse (2-3) e lasciò il posto a Bepi Moro. Fra i calciatori italiani viventi era il più anziano ad aver militato in Nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L'IDENTIKIT LUCIDIO SENTIMENTI NATO IL 1° LUGLIO 1920 A BOMPORTO (MODENA) RUOLO PORTIERE IN NAZIONALE 9 PRESENZE
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Lucidio Sentimenti, Sentimenti IV, giocò con Modena, Juventus, Lazio, Vicenza, Cenisia e Talmone Torino. In Serie A collezionò 366 presenze e realizzò 2 gol (su rigore). In Serie B totalizzò 67 presenze. Era famoso per le uscite con i piedi e per la precisione quando calciava i rigori. In Nazionale collezionò 9 gettoni: partecipò al Mondiale del 1950 in Brasile giocando la prima partita contro la Svezia. Nel 1947, nell’amichevole ItaliaUngheria a Torino, fu l’unico giocatore che non faceva parte del Grande Torino a essere schierato dal c.t. Pozzo
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
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La vignetta
La puntura
di Valerio Marini
di Roberto Pelucchi
f BERLUSCONI HA DETTO AI GIOCATORI DEL MILAN DI ESSERE A DISPOSIZIONE COME NONNO. MA PER LE MANCETTE MEGLIO CHIEDERE A NONNA VERONICA.
ALEIX ESPARGARO Campione di MotoGP ● Con la loro compagnia sulla strada per il fine settimana @AleixEspargaro
protocollo (così è nel regolamento Wada) rischia di farci pensare a una giustizia in-giusta. A una giustizia non allineata al sentire comune.
IL COMMENTO di PIER BERGONZI email: pbergonzi@rcs.it twitter: òpierbergonzi
I
n questi casi è meglio non girare intorno alle parole: la richiesta della Procura Antidoping del Coni ci sembra esagerata. Carolina Kostner è stata deferita «per aver fornito assistenza ad Alex Schwazer a eludere il controllo di Oberstdorf nel luglio del 2012, per la mancata collaborazione e omessa denuncia». Se Tribunale nazionale antidoping asseconderà la richiesta della Procura Carolina sarà squalificata per 4 anni e 3 mesi… Chi ci segue sa che il nostro giornale, sul fronte del doping, non ha mai avuto tenerezze, siamo i primi a richiedere il massimo rigore, ma questo è un caso che merita di essere rivisto alla luce dello «spirito della legge». L’applicazione automatica delle pene previste dal
Carolina Kostner, il 30 luglio 2012 era la compagna di vita dell’olimpionico Alex Schwazer. A pochi giorni dalla sua gara ai Giochi di Londra si trovavano insieme quando gli emissari del Cio bussarono alla porta per un controllo a sorpresa. La fuoriclasse del pattinaggio ha negato la presenza di Alex e lo ha aiutato ad eludere il test. Ha sbagliato, certo! Ha detto una bugia pesante. Ma chiunque di noi, in cuor suo, può avere almeno un pensiero di comprensione. Non si tratta di giustificare, ma di capire in che stato d’animo ha preso quella decisione. La Procura Antidoping ha fatto (bene) il suo lavoro d’inchiesta portando alla luce più di una omissione, anche postuma e le bugie di Carolina hanno continuato ad
avere gambe lunghissime.. Non vogliamo essere assolutori, sarebbe sbagliato. E non vogliamo nemmeno sostituirci al giudice che deciderà se accogliere o meno la richiesta di 51 mesi di squalifica. Avvertiamo però che qualcosa non torna se Carolina dovesse avere lo stesso trattamento di chi risulta positivo per «doping pesante». I 4 anni, per lo sport italiano e non solo, sono una squalifica esemplare. Di più: Alex Schwazer per la positività conclamata all’epo ha avuto una squalifica di 3 anni e 6 mesi e grazie al suo nuovo atteggiamento collaborativo potrebbe avere sconti su eventuali altre squalifiche. Il paradosso, che sa di giustizialismo, è che la sua fidanzata di allora potrebbe avere una pena più lunga… In questo caso l’applicazione della sanzione dovrebbe avere la coerenza (gravità del delitto ed entità della pena) che fin dal ‘700 Cesare Beccaria ci indicava come la via maestra per una giustizia giusta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
il rebus
JUVE, FEDERCALCIO E LO STADIO CONTESO PALAZZO DI VETRO TRO di RUGGIERO PALOMBO Su www.gazzetta.it
unica cosa certa è che il 31 marzo 2015 Italia-Inghilterra si disputerà a Torino, nell’ambito delle celebrazioni relative a «Torino capitale europea dello sport 2015». In che stadio ancora non si sa e non lo si saprà fino alla fine di gennaio. Intorno a questa amichevole si gioca infatti la specialissima partita dei rapporti tra Juventus e Federcalcio, divise alla nascita (di Calciopoli) e tali rimaste nel passaggio federale da Abete all’osteggiato (da Agnelli) Tavecchio. La Juve ha in piedi una richiesta alla Figc di quasi 444 milioni di euro di risarcimento danni, cifra suggestiva che manderebbe in fallimento l’intero Coni prima ancora che la Figc e mai venuta meno pur in presenza di sentenze di giustizia sportiva e penale tutte avverse a Giraudo e
Moggi, all’epoca dei fatti amministratore delegato e direttore generale del club. Processi che vivranno il loro ultimo capitolo in Cassazione, il 22 gennaio. Ecco perché è improbabile possa accadere qualcosa prima di allora, nonostante le diplomazie siano al lavoro. Il d.g. della Figc Uva ha incontrato Agnelli e non sono volati coltelli, e prima di Natale, anche se non si deve sapere, ci sarà il rendez-vous tra Agnelli e Tavecchio, si spera utile anche per guardare avanti e non soltanto indietro. Di certo c’è che se quella richiesta di risarcimento, nonostante i solleciti Figc non ancora calendarizzata presso il Tar del Lazio, non verrà ritirata, Tavecchio non porterà l’Italia allo Juventus Stadium, infischiandosene del fatto che il suo predecessore nel settembre 2013 diede il via libera alla disputa proprio lì di ItaliaR.Ceca, e la partita finirà nel vecchio Olimpico. Giovedì alla presentazione di Torino 2015, Tavecchio, con logo Coni sul petto così da far godere un solidale Malagò, ha parlato a lungo col
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ALESSANDRO FLORENZI Calciatore della Roma ● Io è iturbe diamo il benvenuto all’anti social x eccellenza MDestroOfficial @AleFlorenzi
il dominio di Madrid e Ancelotti
KOSTNER, E QUEL SENSO DI ESAGERAZIONE
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ELISA DI FRANCISCA OLIMPIONICA SCHERMA ● Il mitico trio pink alla conquista di Torino per il Grand Prix al PalaRuffini. @ElisaLovesJesi
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dietro il deferimento
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PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
sindaco Fassino. Rendendolo edotto e ricevendone in cambio un impegno ad «adoperarsi». Fino a dove, non si sa. C’è fermento frattanto in Lega Pro, dove la guerra tra il presidente Macalli e il suo ex direttore generale Ghirelli promette sviluppi in sede di Assemblea generale, il 15 dicembre. Si sarebbe saldata un’alleanza tra Ghirelli e il consigliere federale Gravina, ancora per un po’ alla guida di Figc srl, ma dispiaciuto di un incarico negatogli in seno alla Nazionale dove alla luce di certi rivoli dispersivi Tavecchio ha avocato a se l’intera pratica. Ghirelli & Gravina starebbero cercando di raccogliere consensi per sfiduciare Macalli e aprire una crisi che sul lungo periodo avrebbe risvolti di natura elettorale in Federazione (Macalli ha portato in dote a Tavecchio il suo 17% di voti). Al betting la tenuta di Macalli, cui comunque verrà suggerito di passare la mano a fine mandato, viene data per favorita. Senza esagerare.
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UN REAL PERFETTO PER IL TRIPLETE MARCA LA DIFFERENZA ENZA di SANTIAGO SEGUROLA Su www.gazzetta.it
A
Basilea il Real Madrid ha eguagliato il proprio record di vittorie consecutive. Ha vinto le ultime 15 partite. In passato c’erano riusciti soltanto il Real di Miguel Muñoz e, tre anni fa, quello di Mourinho. Il percorso è già imponente, ma la sensazione che trasmette questo Real Madrid invita a vedere nel record solo il delizioso antipasto di una stagione che si preannuncia mitica. All’orizzonte non si scorge una squadra in grado di competere con il Real. I più ottimisti, che sono la maggioranza dei tifosi, ritengono che questa squadra abbia le carte in regola per proseguire imbattuta in tutte e tre le grandi competizioni: Liga, Copa del Rey e Champions. Solo un club spagnolo ha ottenuto la triplice corona: nella stagione 2008-2009, il Barça di Guardiola ha incantato il mondo con un calcio squisito e vincente. Come sempre è successo con le squadre che hanno segnato un’epoca, era d’obbligo vedere quel Barcellona perché ogni partita avrebbe potuto offrire qualcosa di straordinario. Sono poche le formazioni che fanno parte di tale élite: l’Honved di Puskas, il Real Madrid di Di Stéfano, l’Ajax di Cruijff e, probabilmente, il Milan di Sacchi. Tutto lascia pensare che il Real possa entrare nel gotha degli «undici» leggendari. Ha raggiunto un tale livello di perfezione che una vittoria in trasferta con un «risicato» 1-0 (a Basilea) viene vista come deludente. Si è arrivati a un punto in cui qualsiasi risultato che non sia una goleada desta sorpresa. Nella Liga il Real viaggia alla media di quattro gol a partita e Cristiano Ronaldo ha messo a segno 20 reti in 11 incontri, una cifra che gli avrebbe permesso di vincere il titolo di capocannoniere in 10 degli ultimi 46 campionati. Il suo obiettivo, che non pare affatto folle, è quello di superare i 50 gol realizzati da Leo Messi nella Liga
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2011-2012. I gol spiegano molto di questo Real, ma non tutto. Non spiegano né Ancelotti né la sua capacità di costruire una squadra imbattibile con una nuova linea di centrocampisti. L’infortunio di Modric aveva destato non poca preoccupazione nel club e tra i tifosi. Si pensava al ritorno tra i titolari di Khedira, ma il tedesco, a quanto pare, è ormai letteralmente sparito dai radar. Non gioca più, nemmeno un minuto. Ancelotti ha optato per tre mezze punte - Kroos, James e Isco -, a cui ha deciso di affidare la costruzione del gioco e la fase difensiva. La sfida sembrava impossibile, ma Ancelotti è riuscito ancora una volta a sorprendere tutti. I tre sopraffini centrocampisti hanno risposto con la classe abituale, alla quale hanno però associato una inaspettata ferocia agonistica. Nessun segnale di debolezza è emerso nel punto nevralgico del campo, dove Isco macina chilometri come Alberto Cova, gioca come Roberto Baggio e recupera palloni come Verratti. Lo stesso si può dire di James, che sbarcò a Madrid con la fama di giocatore indolente. Per quanto riguarda Kroos, ha la precisione di un orologio atomico. Il Real può adottare tutte le formule possibili, e non ha punti deboli. Non c’è al mondo una squadra più versatile: è la più temibile in contropiede, ma è anche efficace e creativa nella costruzione del gioco, ha due attaccanti - Ronaldo e Bale - che sembrano venire dal futuro, una difesa con tre centrali meravigliosi -Sergio Ramos, Pepe e Varane -, e due laterali - Carvajal e Marcelo - il cui apporto alla fase offensiva è enorme. La versatilità del Real non ha eguali, e ormai da due mesi la squadra propone un gioco talmente vibrante e creativo da entusiasmare non solo i propri tifosi, ma gli appassionati di calcio in generale. Sono lontani i tempi in cui i tifosi spagnoli celebravano il calcio del Barça e criticavano la sgradevole epoca di Mourinho. Il Real è pronto per strappare il primato del bel gioco al Barcellona. O forse già lo ha fatto. Ora sogna di trionfare, su ogni fronte. Di sicuro non conviene scommettere contro questo Real.
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Pelé reagisce alle cure Ma non ha più un rene
1Non si era mai saputo che a fine carriera, nel 1977, gli fosse stato tolto un organo. Adesso spaventa il rischio setticemia PALLONE D’ORO
Il Real Madrid contro Platini «Ronaldo n° 1» ● Nell’anno della Coppa del Mondo, il Pallone d’oro dovrebbe essere assegnato a un giocatore che ha vinto il Mondiale». Queste parole, pronunciate dal presidente dell’Uefa, Michel Platini, non sono piaciute al Real Madrid, che ieri ha pubblicato sul proprio sito un comunicato ufficiale in merito. Il Real invita il massimo dirigente del calcio europeo a evitare «suggerimenti» e sostiene la candidatura di Cristiano Ronaldo. Il club esprime «sorpresa per le ripetute dichiarazioni circa le sue preferenze personali (“sue” di Platini, ndr) circa il prossimo vincitore del Pallone d’Oro, quando il massimo rappresentante del calcio europeo dovrebbe mantenere la più stretta neutralità». E poi: «In secondo luogo il Pallone d’oro è un premio individuale, non collettivo, che si assegna tenendo conto solo del merito individuale dei calciatori». E infine: «Cristiano Ronaldo ha vissuto il miglior anno della sua storia, conquistando la Champions League, la Coppa del Re, il record di miglior marcatore di sempre della Champions e il titolo di capocannoniere nella Liga, mostrando di meritare come non mai il Pallone d’Oro». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ingresso dell’ospedale Albert Einstein di San Paolo, dove Pelé è ricoverato in terapia intensiva REUTERS
Alfredo Spalla SAN PAOLO (BRA)
M
igliorano le «condizioni cliniche» di Pelé, ricoverato presso l’ospedale Albert Einstein di San Paolo. Nel pomeriggio di ieri, l’equipe medica ha emesso un secondo bollettino informando che «O Rei» continua «a ricevere le cure necessarie nell’unità di terapia intensiva», dov’è sottoposto anche al «trattamento di supporto nella funzionalità renale, l’emodialisi». Notizie positive, nonostante il quadro dell’ex Santos non tranquillizzi del tutto i media brasiliani. La
clinica della capitale paulista, però, ha tenuto a specificare che «il paziente respira e si alimenta normalmente» . QUANDO ERA AI COSMOS L’ottimismo per i progressi ufficiali è stato però smorzato dalla notizia che Pelé da tempo vivrebbe senza un rene. L’informazione, divulgata da ESPN Brasil e confermata da Globo Esporte, è che il brasiliano vivrebbe con un solo rene dal 1977, quando giocava per i New York Cosmos (si ritirò proprio quell’anno). Pelé si sarebbe sottoposto alla rimozione dell’organo a causa delle tante contusioni ricevute nel corso della carriera. Secondo
Pelè, 74 anni REUTERS
alcuni specialisti brasiliani non esisterebbe una relazione diretta con la situazione attuale, sebbene la presenza di un solo rene potrebbe rendere più complicato Il recupero. UNA FIGLIA FURIOSA Nonostante le fonti ufficiali rassicurino che «i batteri identificati sono sensibili alla terapia antibiotica» e che non è stata riscontrata la presenza di «nessuna infezione sistemica», il comportamento della famiglia ha dato vita a diversi «rumors». La Folha de São Paulo, autorevole testata brasiliana, ha rivelato che Pelé presenterebbe segnali di setticemia, una malattia sistemica che, se non adeguatamente curata, può condurre il paziente alla morte. La notizia, in contrasto con le fonti mediche, ha generato l’irritazione di Flavia Christina Kurtz Vieira de Carvalho, figlia di Pelé: «La mia impressione è che stia benissimo, che stia reagendo al trattamento. Non è in crisi, sta semplicemente affrontando le cure necessarie. È la stampa che lo sta uccidendo», ha dichiarato al portale UOL. IN ELICOTTERO Il campione del Mondo è stato ricoverato lunedì scorso per sottoporsi a quello che doveva essere un controllo routinario, dopo aver rimosso due settimane fa dei calcoli renali. Gli esami hanno però evidenziato la presenza di un’infezione urinaria, che ha costretto i medici al ricovero e successivamente al trasferimento in terapia intensiva. Secondo alcune indiscrezioni del personale medico, raccolte delle testate brasiliane, però, «O Rei» sarebbe arrivato all’Albert Einstein in elicottero, il che potrebbe far presumere una condizione non del tutto tranquillizzante. Inoltre, sarebbe stato trasferito in terapia intensiva fin da subito. La famiglia ha espressamente chiesto alla struttura che i dipendenti interni, quelli esterni e gli stessi pazienti siano orientati verso il massimo rispetto della privacy. Nel frattempo, sui social media sono comparse molte dimostrazioni di affetto verso il tre volte campione del Mondo, soprattutto attraverso l’hashtag #ForçaPelé.
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TACCUINO COPPA SUDAMERICANA
River in finale, battuto il Boca ● Sarà il River Plate a sfidare i colombiani del National Medellin nella finale della Coppa Sudamericana. Al Monumental di Buenos Aires i millonarios hanno piegato 1-0 nel superclassico i rivali storici del Boca guadagnando la finale (andata il 3-12 a Medellin, ritorno il 12-12 a Buenos Aires).
INGHILTERRA
Il Chelsea va in casa Sunderland ● Otto partite della tredicesima giornata di Premier si giocano oggi (ore 16): Wba-Arsenal; Burnley-A. Villa; Liverpool-Stoke; M. United-Hull; Qpr-Leicester; Swansea-Crystal P.; West HamNewcastle; Sunderland-Chelsea; DOMANI Southampton-Man. City (14.30); Tottenham-Everton (17). CLASSIFICA: Chelsea 32; Southampton 26; Man. City 24; Man. United e Newcastle 19; West Ham e Swansea 18; Arsenal, Everton e Tottenham 17; Stoke 15; Liverpool 14; Wba e Sunderland 13; Crystal Palace e Aston Villa 12; Hull; Leicester e Burnley 10; Qpr 8.
SPAGNA
Elche sconfitto Oggi Real a Malaga ● Ancelotti cerca la sedicesima vittoria consecutiva oggi a Malaga. Nell’anticipo della tredicesima giornata Real Sociedad-Elche 3-0. OGGI: Getafe-Athl. Bilbao; EspanyolLevante Malaga-Real M.; CeltaEibar. DOMANI: Atletico M.Deportivo; Siviglia-Granada; Cordoba-Villarreal; ValenciaBarcellona. LUNEDI’: AlmeriaRayo. CLASSIFICA: Real M. 30; Barcellona 28; Atletico M. 26; Valencia 24; Siviglia 23; Malaga 21; Celta 20; Villarreal 18; Athl. Bilbao 15; Getafe e Rayo 14; Eibar e Real Sociedad 13; Levante 12; Espanyol e Granada 11; Almeria, Deportivo e Elche 10; Cordoba 7.
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GERMANIA
Poker Stoccarda Oggi il Bayern
FRANCIA
Occhio Psg, il Marsiglia sempre più su 1Nell’anticipo la squadra di Bielsa
stronca il Nantes e allunga in testa a più 4. Oggi i parigini in casa col Nizza
Alessandro Grandesso twitter @Grandesso
L’
alchimia che rende il Marsiglia di Bielsa vincente, primo di slancio e temporaneamente a più 4 punti sul Paris Saint Germain, è composta di tre elementi essenziali. L’eleganza innanzitutto, della tessitura offensiva, intrecciando vari talenti sbiaditi la scorsa stagione, luccicanti quest’anno. Su tutti il giovane Thauvin: gol e assist per l’esterno della banda Pogba, campione del Mondo under 20 che potrebbe far comodo prima o poi anche a Deschamps. Poi la serenità con cui il Marsiglia gestisce la gara, con pochi rischi, frutto più che altro di disattenzioni, soffocando sul nascere le velleità degli ospiti. E infine c’è il realismo della grande squadra che vanta il miglior attacco, sicura di sé e di poter trovare metodicamente il varco giusto per incassare altri tre punti (2-0).
SPIETATA EFFICACIA Un risultato che rispecchia la linearità del primo tempo, amministrato con spietata efficacia nel recupero dai padroni di casa, poi spettacolari in attacco. Ma è questo il sangue argentino del Marsiglia, che si fa bello su ripartenze immediate che possono variare sui lati con cross velenosi, oppure con verticalizzazioni chirurgiche, da tamponare con falli, come Gomis fa allo scadere su Payet. Che è poi il progettista della manovra, all’origine del primo gol, con una spontaneità da fuoriclasse che sgorga dal cross da destra, sfrontato tra quattro avversari. A pescare quel Thauvin che brucia il marcatore personale Cissokho per l’appoggio in rete. Gol dalle cromature zlatanesche per l’estensione nell’anticipo, come uno scorpione. Un omaggio anche a Bielsa che in settimana l’aveva elogiato difendendolo con fermezza dalle critiche mediatiche piovute sul suo stato di forma, invece eccellente. Come dimostra la punizione,
MARSIGLIA
2
NANTES
0
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Thauvin (M) al 24’ p.t., Fanni (M) al 39’ s.t.
La grinta di Marcelo «El Loco» Bielsa, 59enne allenatore dell’OM AP
sempre da destra, che frutta il raddoppio di testa di Fanni, il primo a svettare sul primo palo per piazzare sul secondo.
successo che vale l’allungo sul Psg, in campo nel pomeriggio contro il Nizza.
RISCHI IN DIFESA La sola critica a questo Marsiglia riguarda magari i rischi presi dietro, più leziosi che genetici. Come sul primo tiro in porta della gara al 7’ di Gomis e soprattutto sulla svista della difesa che autorizza l’innesto di Nkoudou, ammagliato però da Mandanda (35’). Nulla che comprometta gli equilibri di una squadra più ligia nella ripresa, blindando il
15A GIORNATA Marsiglia-Nantes 2-0. Oggi: Psg-Nizza; Caen-Montpellier; Lens-Metz; ReimsBastia; Rennes-Monaco; Tolosa-Lorient. Domani: Bordeaux-Lilla; EvianGuingamp; St Etienne-Lione. CLASSIFICA Olympique Marsiglia 34; Psg 30; Lione 27; Nantes, Bordeaux 24; St Etienne 23; Rennes 22; Monaco, Montpellier 20; Reims 19; Nizza, Metz 18; Tolosa 17; Lilla 16; Bastia 14; CAen, Lorient, Evian 13; Guingamp 12; Lens 11. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARSIGLIA (4-2-3-1) Mandanda 7; Dja Djédjé 7, Fanni 7, Nkoulou 6,5, Mendy 7; Lemina 7 (dal 34’ s.t. Romao 6), Imbula 7; Barrada 5 (dal 19’ s.t. Alessandrini 6,5, e dal 47’ s.t. Aloé s.v.), Payet 7.5, Thauvin 8; Gignac 6,5. PANCHINA Samba, Morel, Omrani, Batshuayi. ALLENATORE Bielsa 7. ESPULSI Nessuno. AMMONITI Thauvin per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA nessuno. NANTES (4-2-3-1) Riou 6,5; Cissokho 6, Vizcarrondo 6, Djilobodji 6, Veigneau 5,5; Hansen 6,5, Gomis 6 (dal 29’ s.t., Deaux 6); Gakpé 5 (dal 28’ s.t., Audel 6), Veretout 6,5 (dal 35’ s.t., Bessat 6), Nkoudou 5,5; Bammou 6,5. PANCHINA Dupé, Alhadhur, Bedoya, Shechter. ALLENATORE Der Zakarian 6. ESPULSI nessuno AMMONITI Djilobodji e Gomis per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ARBITRO Buquet 7. NOTE Spettatori: 65mila circa. Angoli: 6-8. Recuperi: p.t. 1’ ; s.t. 3’ .
● Nell’anticipo della tredicesima giornata della Bundesliga Friburgo-Stoccarda 1-4. OGGI: Augsburg-Stoccarda; Bayer Lev.Colonia; Hertha-Bayern; Schalke 04-Mainz; Werder-Paderborn; Hoffenheim-Hannover. DOMANI: Wolfsburg-Borussia M.; Eintracht-Borussia D.. CLASSIFICA: Bayern 30; Wolfsburg 23; Borussia M. e Bayer Lev.. 20; Hannover 19; Augsburg 18; Schalke 04 e Hoffenheim 17; Mainz e Paderborn 16; Colonia e Eintracht 15; Hertha 14; Friburgo, Stoccarda e Amburgo 12; Borussia Dortmund 11; Werder 10.
UEFA
Legia e Tottenham sotto inchiesta ● La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Tottenham e Legia Varsavia in merito a quanto accaduto ieri in Europa League. Gli Spurs dovranno rispondere, il prossimo 11 dicembre, della tripla invasione di campo che ha portato a una breve interruzione della gara col Partizan mentre la società polacca (sentenza il 2 dicembre) è chiamata in causa per il comportamento razzista dei suoi tifosi e per gli incidenti provocati nella partita col Lokeren. Ieri intanto si è conclusa Estoril-Psv, sospesa giovedì per pioggia all’intervallo sul 3-2: gli olandesi hanno pareggiato 3-3 e si qualificano così alla prossima fase di Europa League.
28
Serie B R L’anticipo della 16a giornata
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
modulo per esempio: riproporre il 4-3-3, col senno di poi, è stato un suicidio. Non a caso qualcosina il Pescara realizza quando, nell’assalto finale, inserendo Bjarnason dietro Melchiorri, si spalma 4-2-3-1 e gira meglio.
Derby amaro per il Lanciano Melchiorri lo riprende al 94’ 1Monachello illude D’Aversa, Pescara salvato da un gran gol dell’attaccante
Dopo la gara duro confronto con gli ultrà, che chiedono a Baroni di dimettersi Gaetano Imparato
IL MIGLIORE
INVIATO A PESCARA
F 8 ● PICCOLO
LANCIANO
Si beve Grillo quando vuole, come sull’assist gol, e sfiora la rete due volte. Imprendibile
CLASSIFICA SQUADRE
PT
CARPI FROSINONE SPEZIA LIVORNO AVELLINO LANCIANO BOLOGNA PERUGIA TRAPANI PRO VERCELLI CATANIA BARI MODENA BRESCIA VARESE (-1) VICENZA PESCARA TERNANA ENTELLA CROTONE CITTADELLA LATINA
29 28 25 24 24 24 23 22 22 20 19 19 18 18 17 17 17 16 15 14 13 13
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
15 15 15 15 15 16 15 15 15 15 15 15 14 15 15 15 16 15 14 15 15 15
8 8 7 7 6 5 6 5 6 6 5 5 4 4 4 4 4 3 4 3 2 2
5 4 4 3 6 9 5 7 4 2 4 4 6 6 6 5 5 7 3 5 7 7
2 3 4 5 3 2 4 3 5 7 6 6 4 5 5 6 7 5 7 7 6 6
30 27 17 24 15 23 18 15 24 19 23 18 12 17 20 11 25 14 11 16 21 12
17 13 12 17 14 18 15 13 31 16 22 21 11 19 25 18 25 19 21 21 26 18
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO Venerdì 5 dicembre, ore 20.30 FROSINONE-TERNANA Sabato 6 dicembre, ore 15 AVELLINO-CROTONE BARI-CARPI CATANIA-BOLOGNA LANCIANO-TRAPANI PERUGIA-LATINA PRO VERCELLI-PESCARA SPEZIA-CITTADELLA VARESE-ENTELLA Lunedì 8 dicembre MODENA-LIVORNO ore 15 VICENZA-BRESCIA ore 17.30
rizzantino quanto basta il derby d’Abruzzo, con finale ubriacante ed eurogol da ricordare. Melchiorri, negli ultimi attimi del match, stoppa al limite e girandosi - di collo piede - manda il pallone in rete con un tiro spettacolare. E’ il pari, che per il Lanciano ha il sapore della beffa, per il Pescara vuol dire un punto in classifica, ma non certo crisi rinviata. A fine gara - infatti - i tifosi in curva restano in silenzio, per 15’, nello stadio vuoto e, mentre stan-
CARPI
(4-4-2)
FROSINONE
(4-4-2)
OGGI ore 15 PREZZI 12-42 euro
no per andare via, compaiono dal sottopassaggio alcuni giocatori e il tecnico Baroni, che viene invitato a dimettersi. Il colloquio dura 15’, finisce col coro «andate a lavorare» e «...ci avete rotto le...», oltre tre petardoni che esplodono mentre i giocatori tornano negli spogliatoi. LA CHIAVE Troppo brutto per essere vero il team di casa, che realmente trova lo specchio della porta solo sulla genialata della punta (nel primo tempo anche suo il tiro al 38’, centrale). Il conto delle azioni gol è la foto nitida della sfida: 3-8 per la squadra di D’Aversa, che inizia
CITTADELLA BRESCIA
7 CONCAS
21 ROMAGNOLI
19 PASCIUTI
10 MBAKOGU
18 DIONISI 10 SODDIMO
6 GAGLIOLO
24 MBAYE
9 INGLESE
9 D. CIOFANI 5 GORI
17 PAGANINI
4 RUSSO
2 ZANON
8 GUCHER
3 6 CRIVELLO BLANCHARD
1 ZAPPINO
25 CAPPELLETTI
13 5 SCAGLIA PELLIZZER
4 DE LEIDI
20 MANCUSO
7 RICCI
9 TORREGROSSA
28 CIANO
9 AND. CARACCIOLO 23 18 MOROSINI H'MAIDAT 11 17 29 BENALI OLIVERA BENTIVOGLIO 8 3 6 15 SCAGLIA DI CESARE ANT. CARACCIOLO ZAMBELLI 12 MINELLI
(3-5-2)
4 VOLPE
16 CESAR
9 SANSOVINI
10 CASTALDO
8 NIZZETTO
26 SIGNORI
20 SALIFU
2 CALAPAI
27 MANFRIN
28 ZOBOLI
15 CIONEK
13 GOZZI
ANGELI 13 VISCONTI 23
2 IACOPONI
BATTOCCHIO 6 32 DI TACCHIO
20 LANINI
9 FERRARI
32 GRANOCHE
5 RUSSO
BOTTA 17 COSTA FERREIRA 23
5 ELY
12 PINSOGLIO
19 PISACANE
22 GOMIS
CROTONE Emergenza in difesa: convocato il Primavera Nicoletti (1998). PANCHINA 34 Concetti, 26 Nicoletti, 21 Suciu, 20 Salzano, 15 Sprocati, 10 De Giorgio, 29 Oduamadi, 18 Padovan, 25 Beleck. ALL. Drago. SQUALIFICATI Dos Santos e Zampano. DIFFIDATI Maiello, Minotti, Modesto e Oduamadi. MODENA Quattro rientri dal 1’: Cionek, Manfrin, Nizzetto e Salifu. PANCHINA 1 Manfredini, 6 Marzorati, 4 Nardini, 5 Osuji, 34 Tonucci, 24 Marsura, 11 Gatto, 10 Luppi, 19 Beltrame. ALLENATORE Novellino. SQUALIFICATI Rubin e Schiavone. DIFFIDATI Pinsoglio e Salifu.
ENTELLA Cesar e Costa Ferreira dal 1’. Moreo, operato, tornerà a fine stagione. PANCHINA 1 Paroni, 30 Lewandowski, 19 Rinaudo, 3 Cecchini, 8 Troiano, 10 Mazzarani, 14 Latour, 27 Malele, 18 Litteri. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Botta, Cesar e Costa Ferreira. AVELLINO Emergenza per Rastelli. Gli irpini, dopo la gara, andranno a Novarello per preparare la sfida di Coppa Italia con l’Atalanta. PANCHINA 1 Frattali, 6 Fabbro, 2 Petricciuolo, 4 Arini, 24 D’Attilio, 26 Filkor, 15 Soumarè, 7 Pozzebon, 9 Comi. ALLENATORE Rastelli. SQUAL. nessuno. DIFF. Arini e Schiavon.
ARBITRO Abisso di Palermo. GUARDALINEE Del Giovane-Carbone. TV Sky Calcio 4 HD.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo. GUARDALINEE Tolfo-Ceccarelli. TV Sky Calcio 9.
ARBITRO Saia di Palermo. GUARDALINEE Paiusco-Villa. TV Sky Calcio 10.
ARBITRO Pezzuto di Lecce. GUARDALINEE Santoro-Oliveri. TV Sky Calcio 6 HD.
OGGI ore 15 PREZZI 9-85 euro 1 MAZZONI 4 5 21 17 GONNELLI BERNARDINI EMERSON CECCHERINI 8 MOSCATI 31 CUTOLO
10 LUCI
16 24 GALABINOV VANTAGGIATO
27 PARIGINI CRESCENZI FOSSATI 15 19 30 TADDEI 25 COMOTTO
28 DJOKOVIC
OGGI ore 15 PREZZI 7-35 euro
15 BOJINOV
7 VERRE
DEL PRETE 18
29 6 GIACOMAZZI GOLDANIGA 22 PROVEDEL
20 AVENATTI
11 LETO
9 CALAIÒ
20 4 CHRAPEK ALMIRON
21 RINAUDO
34 PEREA
18 MONZON
3 SPOLLI
5 ROLIN 1 FRISON
TRAPANI
(4-4-2)
VARESE
(4-4-2)
SPEZIA
(3-5-2)
VICENZA
(4-3-3)
OGGI ore 15 PREZZI 10-27 euro
22 BRIGNOLI 6 16 17 MECCARIELLO BASTRINI POPESCU GAVAZZI CRECCO 28 13 3 7 26 PALUMBO FAZIO VITALE
10 ROSINA 28 PARISI
OGGI ore 15 PREZZI 8-47 euro 22 BASTIANONI
1 GOMIS 4 13 CALDARA PAGLIARULO 7 BASSO
14 CIARAMITARO
33 TERLIZZI
29 RIZZATO
21 FEOLA
26 NADAREVIC
9 ABATE
18 CITRO
10 CATELLANI
9 GIANNETTI
MIGLIORE MILOS JUANDE 17 30 8 23 25 SCHIATTARELLA BREZOVEC 5 31 26 PICCOLO CECCARELLI VALENTINI 1 CHICHIZOLA
13 FIAMOZZI
5 BORGHESE CORTI 8
24 ZECCHIN
10 NETO PEREIRA
19 REA
3 DE VITO
28 CAPEZZI
FALCONE 7
9 MIRACOLI
10 GIACOMELLI
19 COCCO
27 LAVERONE
8 CINELLI
18 SCIACCA
20 SBRISSA
3 D'ELIA
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Monachello (L) al 5’, Melchiorri (P) al 49’ s.t. PESCARA (4-3-3) Aresti 6,5; Cosic 5,5 (dal 35’ s.t. Da Silva s.v.), Pesoli 5,5, Salamon 5, Grillo 4,5; Zampano 6, Memushaj 5,5 Appelt 6; Pasquato 6 (dal 11’ s.t. Bjarnason 6), Sowe 6 (dal 6’ s.t. Politano 5), Melchiorri 7. PANCHINA Aldegani, Bunoza, Vitturini, Selasi, Torreira, Pogba. ALLENATORE Baroni 5. LANCIANO (4-3-3) Nicolas 6; Aquilanti 6, Troest 6, Ferrario 6,5, Mammarella 6 (dal 22’ s.t. Nunzella 6); Vastola 6, Paghera 6,5 (dal 38’ s.t. Bacinovic s.v.), Di Cecco 6; Piccolo 8 (dal 37’ s.t. Grossi s.v.), Monachello 7, Gatto 6,5. PANCHINA Aridità, Amenta, Conti, Agazzi, Pinato, Turchi. ALLENATORE D’Aversa 7. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Citro 6,5-Di Vuolo 6,5. AMMONITI Paghera (L), Grillo (P), Memushaj (P), Monachello (L), Troest (L), Melchiorri (P) g.s.; Aquilanti (L) c.n.r. NOTE paganti 6.390, incasso di 58.431 euro; abb. 3.545, quota di 17.043 euro. Tiri in porta 1-5 . Tiri fuori 8-4. In fuorig. 3-1. Angoli 5-4. Rec: p.t. 0’, s.t. 5’.
OGGI A TRAPANI
Che vertigini lo Spezia: ora va a caccia del 2° posto LA SPEZIA
21 D'ANGELO 20 8 BITTANTE KONE
27 CHIOSA
1
LANCIANO
Marco Magi
11 ARRIGHINI
CITTADELLA Tante assenze: ci sono 2 Primavera per arrivare a 18 convocati. PANCHINA 1 Pierobon, 29 Amato, 9 Gerardi, 18 Donazzan, 27 Bortoluz, 23 Paolucci, 17 Busellato. ALLENATORE Foscarini. SQUALIFICATI Barreca e Sgrigna. DIFFIDATI Barreca, Coralli, Minesso e Sgrigna. BRESCIA Davanti ancora out Sodinha e Corvia, Sestu parte dalla panchina. PANCHINA 1 Arcari, 2 Lancini, 24 Coly, 31 Boniotti, 4 Ragnoli, 19 Sestu, 21 Quaggiotto, 26 Bertoli, 28 Valotti. ALLENATORE Iaconi. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lancini e Sestu.
(4-4-2)
29 FERRI
AVELLINO
CARPI Dubbio tra il 4-4-2 (Inglese con Mbakogu) e il 4-4-1-1 (Concas sulla trequarti). Attesi oltre 3 mila spettatori. PANCHINA 12 Maurantonio, 3 Letizia, 4 Sabbione, 25 Ricci, 11 Di Gaudio, 28 Laner, 14 Gatto, 15 Lasagna, 27 Embalo. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI Bianco, Lollo e Suagher. DIFFIDATI nessuno. FROSINONE Rientra Russo, Soddimo titolare per la prima volta in trasferta. PANCHINA 22 Pigliacelli, 23 Schiavi, 13 M. Ciofani, 14 Musacci, 7 Frara, 20 Gessa, 26 Masucci, 29 Carlini, 11 Curiale. ALLENATORE Stellone. SQUALIF. nessuno. DIFF. Blanchard, Gori, Paganini e Soddimo.
(3-5-2-)
4 5 26 COLY COSENZA BANI 22 RUSSO
24 MARTELLA
7 CORALLI
CATANIA
25 SCAGLIA
13 FERRARI
11 MINESSO
TERNANA
3 GERMANO
23 GIGLI
17 MAIELLO
(3-5-2)
10 FABIANO
30 BALASA
8 MINOTTI
(4-3-3)
21 CASTIGLIA
(4-4-2)
22 PELIZZOLI
6 DEZI
PERUGIA
32 BERETTA
ENTELLA
OGGI ore 15 PREZZI 10-35 euro
16 BENEDETTI
LIVORNO
14 EMMANUELLO
(4-4-2)
8 RIGONI
(5-3-2)
32 SFORZINI
MODENA
2 PECORINI
(3-5-2)
20 PETTINARI
(4-3-3)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1 BAJZA
PRO VERCELLI
22 DI GENNARO 23 4 15 BROSCO COTTAFAVA DELLAFIORE CRIMI BRUNO 7 18 29 8 5 VIVIANI VALIANI ROSSI
CROTONE
OGGI ore 15 PREZZI 10-55 euro
LATINA
OGGI ore 15 PREZZI 12-85 euro
a martellare già dal primo tempo confermando come i rossoneri siano un gruppo che recita a memoria, con uno spartito, i biancoazzurri preferiscono muoversi a soggetto, con frequenti variazioni sul tema. Il
22 VALENTINI 5 POLI
17 PORCARI
(4-3-2-1)
OGGI ore 15 PREZZI 12-45 euro
22 GABRIEL 13 STRUNA
(4-3-3)
Aresti e Melchiorri dopo il pareggio
VENDETTA E pensare che si stava per concretizzare «la prima volta» del Lanciano, con la benedizione di un vispo Monachello. Mai i rossoneri hanno violato la città di D’Annunzio, e con l’attacco falcidiato, ma la punta agrigentina in gran vena (devia di interno piede, nell’area piccola, un preciso assist di Piccolo) hanno sfiorato l’exploit. Del resto, se non fosse stato per un volo d’angelo di Aresti, che deviava in tuffo una punizione di Mammarella con palla pronta ad entrare (12’ s.t.) il derby sarebbe finito molto prima. Piccolo ha aperto sul lato la difesa di casa, rendendosi pericoloso come e quando voleva, mentre la giostra in attacco inventata da Baroni è durata 15’ circa, e poi nulla più.
PESCARA
26 CAMISA
7 31 BRIGHENTI SAMPIRISI 1 BREMEC
LATINA Tra i pali c’è Di Gennaro dopo quasi due mesi. Davanti torna Sforzini. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 9 Paolucci, 10 Sbaffo, 11 Petagna, 16 Milani, 19 Mangni, 21 Almici, 28 Ricciardi. ALLENATORE Breda. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Crimi, Milani, Valiani e Viviani. PRO VERCELLI Modulo inedito e attacco da ridisegnare: out Marchi, Di Roberto e Ragatzu, davanti c’è Beretta. PANCHINA 1 Anacoura, 11 Liviero, 2 Marconi, 17 Ardizzone, 20 Matute, 8 Scavone, 7 Statella, 18 Belloni, 27 Bunino. ALLENATORE Scazzola. SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Belloni, Castiglia, Ronaldo e Scavone.
LIVORNO Amaranto in emergenza: out anche gli infortunati Gemiti e Siligardi. PANCHINA 36 Coser, 23 Maicon, 15 Molinelli, 27 Biagianti, 19 Rafati, 7 Belingheri, 20 Jelenic, 9 Surraco, 18 Jefferson. ALLENATORE Gautieri. SQUALIFICATI Lambrughi e Mosquera. DIFFIDATI Biagianti, Djokovic, Lambrughi, Siligardi e Vantaggiato. PERUGIA Davanti, al posto dello squalificato Falcinelli, spazio a Perea. PANCHINA 1 Koprivec, 2 Flores, 13 Rossi, 3 Lo Porto, 17 Fazzi, 8 Nicco, 14 Lignani, 28 Lanzafame, 26 Rabusic. ALLENATORE Camplone. SQUALIFICATI Fabinho e Falcinelli. DIFFIDATI Rossi.
TERNANA Problemi a centrocampo: dovrebbe giocare il Primavera Palumbo. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 14 Gagliardini, 10 Viola, 23 Russo, 8 Piredda, 11 Falletti, 19 Diop, 9 Ceravolo. ALLENATORE Tesser. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio, Gavazzi e Viola. CATANIA Rolin confermato in difesa, in mezzo Chrapek, davanti Calaiò-Leto. PANCHINA 12 Ficara, 22 Terracciano, 33 Ramos, 13 Garufi, 16 Calello, 27 Jankovic, 39 Odjer, 7 Marcelinho, 17 Cani. ALLENATORE Sannino. SQUALIFICATI Capuano ed Escalante. DIFFIDATI Calello, Castro, Gyomber, Martinho, Rinaudo e Sauro.
TRAPANI Out Mancosu per la 1a volta in stagione: probabile l’impiego di Citro, preso in estate dal Real Marcianise (D). PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 6 Zampa, 15 Pastore, 17 Barillà, 19 Martinelli, 20 Falco, 25 Lombardi, 28 Aramu. ALLENATORE Boscaglia. SQUALIFICATI Lo Bue. DIFFIDATI Feola. SPEZIA Dubbio Valentini-Datkovic, Schiattarella favorito su Bakic. PANCHINA 22 Nocchi, 3 De Col, 20 Datkovic, 4 Acampora, 15 Culina, 27 Canadjija, 29 Bakic, 14 Cisotti, 18 Situm. ALLENATORE Bjelica. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Juande e Migliore.
VARESE Corti, Neto Pereira e Zecchin titolari. Rea è in dubbio: pronto Simic. PANCHINA 1 Perucchini, 2 Luoni, 25 Simic, 6 Blasi, 21 Barberis, 17 Scapinello, 11 Rivas, 20 Forte, 29 Lupoli. ALLENATORE Bettinelli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Borghese, Falcone, Simic e Zecchin. VICENZA In mezzo Sciacca e Sbrissa. D’Elia per l’infortunato Garcia Tena. PANCHINA 22 Vigorito, 23 Gentili, 32 Figliomeni, 5 El Hasni, 6 Alhassan, 16 Gerbaudo, 11 Spiridonovic, 29 Lores, 13 Bartulovic. ALLENATORE Marino. SQUALIFICATI Di Gennaro e Moretti. DIFFIDATI Cocco, Gentili e Ragusa.
ARBITRO La Penna di Roma. GUARDALINEE Valeriani-Caliari. TV Sky Calcio 12.
ARBITRO Baracani di Firenze. GUARDALINEE Avellano-Mondin. TV Sky Calcio 3 HD.
ARBITRO Candussio di Cervignano. GUARDALINEE Segna-Bindoni. TV Sky Calcio 7 HD.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano. GUARDALINEE Peretti-Zappatore. TV Sky Calcio 5 HD.
ARBITRO Abbattista di Molfetta. GUARDALINEE Soricaro-Intagliata. TV Sky Calcio 11.
C
omunque andrà CarpiFrosinone, se lo Spezia vincerà a Trapani avrà l’occasione buona per incalzare ancora più da vicino almeno una delle due formazioni che lo precedono in classifica. Ma se fossero gli emiliani a ottenere i tre punti, i liguri sarebbero addirittura secondi. Certo, non sarà il primo posto occupato nelle prime 12 giornate della B del 1942-43, ripreso poi dalla 14a alla 20a (per poi chiudere al sesto posto). Ma stiamo parlando di oltre 70 anni fa.
IMPRESA Non sarà facile ottenere i tre punti visto che il Trapani al Provinciale non ha mai perso (5 vittorie e 2 pari). Boscaglia dovrà fare a meno di Mancosu e Bjelica sarà senza Ebagua. E pensare che proprio i due attaccanti, la scorsa stagione, avevano deciso l’ultimo scontro in Sicilia chiuso sull’1-1. È un grande momento per la squadra di Bjelica, in serie positiva da 7 turni, nei quali ha ottenuto 15 punti frutto di 4 successi e 3 pareggi. Dieci risultati utili lo Spezia li ottenne nel girone A della Serie B 1946-47 (dalla 21a alla 30a), stagione in cui finì terzo. La squadra spezzina è unita e c’è un misurato entusiasmo. Così, anche le difficoltà legate agli infortuni vengono superate: quando si fecero male Catellani e Situm, ecco entrare e segnare Ebagua e Giannetti. Ora mancherà il nigeriano e Catellani è pronto a sostituirlo. L’unico a rimanere ancora fuori, ed è la seconda volta consecutiva che non viene convocato, è Ardemagni il cui destino pare già scritto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Domani a pranzo c’è Bologna-Bari ● Il quadro della 16a giornata verrà completato domani dal big-match tra il Bologna e il Bari: fischio d’inizio alle 12.30, arbitra Mariani di Aprilia.
Serie B R La sfida al vertice della 16a
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Carpi-Frosinone, che duello Ecco perché dominano la B 1Solidità dietro e
super attacchi, ma Castori segna con tutti, Stellone di più con le punte
Roberto Pelucchi
P
reparate il pallottoliere, perché, se i numeri non ingannano, oggi nel piccolo Cabassi ci sarà da divertirsi. Carpi contro Frosinone, prima contro seconda, i migliori attacchi uno di fronte all’altro (30 gol a 27). Se ci fosse una logica, dovremmo assistere a una partita da Over, ma spesso il calcio logico non è, alla fine le
due squadre potrebbero annullarsi e un pari - diciamolo - non dispiacerebbe a nessuno. Ma come sono arrivate così in alto, sorprendendo molti? Castori e Stellone hanno battuto strade differenti, cercando di utilizzare come solide fondamenta il lavoro dello scorso anno. IL GIOCO Il Carpi è probabilmente la squadra più utilitaristica della B. E’ primo avendo il peggior dato sul possesso palla (media di 20’51”) e soltanto l’Entella ha giocato meno palloni (463,5 i liguri, 464,6 gli emiliani). La squadra di Castori ha una capacità fuori del comune di sfruttare al massimo le occasioni da gol che le capitano (con il Cittadella ha segnato 5 gol con 5 tiri nello specchio), capovolgendo le azioni con pochi
Jerry Mbakogu, 22 anni, bomber del Carpi con 8 reti LIVERANI
Davis Curiale, 26 anni, 8 gol con il Frosinone D’ANNIBALE
passaggi. Da qui l’alto margine di errore (55,3 per cento di passaggi riusciti, peggio solo l’Entella). Ma quando l’azione si sviluppa senza intoppi, è gol quasi certo (17 su 30 nel primo tempo). Compattezza difensiva e massima efficacia nel contropiede: che non vuol dire catenaccio e ripartenze, semmai sfruttamento massimo delle caratteristiche della rosa. Un po’ quello che fa anche il Frosinone, che ha la seconda miglior difesa (13 gol incassati, uno in più dello Spezia, soltanto una volta ha perso con più di un gol di scarto e soltanto due volte ha incassato più di un gol), ma anche un indice di pericolosità altissimo (53,1 per cento, meglio soltanto il Livorno). Corsa e intensità sono tra le qualità migliori della squadra di Stellone, fisicamente al top: più i ritmi sono bassi e più va in difficoltà. GLI ATTACCANTI Non di solo Mbakogu vive il Carpi. Il bomber che piace al Borussia Dortmund accompagna i propri gol (8) con un gioco che valorizza le qualità dei compagni, un
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gruppo di pericolosissimi incursori. E di recente si è scoperto anche Inglese (4 gol in 2 partite), un’alternativa in più. Il Carpi segna tanto perché alla manovra offensiva partecipano in tanti. Il Frosinone, invece, il suo tesoretto l’ha messo insieme sfruttando al massimo le punte: 8 gol Curiale, 6 Dionisi e Daniel Ciofani, 1 Masucci; 21 su 27 complessivi. Ma gli attaccanti sono anche i primi difensori, con il loro pressing asfissiante. LA RISORSA IN PIÙ Il Carpi ha mandato in rete già undici giocatori: non soltanto gli attaccanti, ma anche i difensori (4 Gagliolo, 2 Poli, 1 Romagnoli) e i centrocampisti (3 Concas, 2 Letizia e Bianco, 1 Lollo). Proprio questa capacità di poter far male con tutta la squadra è il valore aggiunto della squadra di Castori. Il Frosinone gioca con il 4-4-2 nonostante abbia almeno tre attaccanti sullo stesso livello e Curiale ha segnato 5 gol su 8 partendo dalla panchina: è l’uomo in più di Stellone. Sì, la sfida di oggi è da non perdere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lega Pro R Gli anticipi della 15a giornata
Gonzalez ci ha preso gusto E il Novara non si ferma più NOVARA-MANTOVA 1-0 MARCATORE Gonzalez al 42’ p.t. NOVARA (3-5-2) Tozzo 6; Martinelli 6, Vicari 6,5, Beye 6; Dickmann 7, Bianchi 6,5, Miglietta 6,5, Pesce 5,5, Garofalo 5,5 (dal 40’ p.t. Schiavi 6,5); Evacuo 6, Gonzalez 7 (dal 28’ s.t. Corazza s.v.). (Montipò, Peverelli, Barlocco, Gustavo, Manconi). All. Toscano 6,5. MANTOVA (3-4-3) Festa 6; Trainotti 5,5, Siniscalchi 5,5, Scrosta 6; Gonzi 5,5 (dal 1’ s.t. Fortunato 5,5), Zammarini 6, Raggio Garibaldi 6, Blaze 6; Di Santantonio 5 (dal 24’ s.t. Sartore s.v.), Said 6, Tomicic 5 (dal 1’ s.t. Boniperti 5). (Paleari, Todisco, Pondaco, Novothny) All. Juric 5,5. ARBITRO Luciano di Lamezia Terme 6. NOTE paganti 587, abbonati 3.140, incasso di 15.184 euro. Espulso Raggio Garibaldi al 49’ s.t.; ammoniti Dickmann, Scro-
GIRONE A CREMONESE, GIAMPAOLO CI RIPROVA
Marco Giampaolo, 47 LAPRESSE Oggi ore 14.30 CREMONESE (4-3-3) Galli; Palomeque, Gambaretti, Giorgi, Favalli; A. Marchi, Jadid, Palermo; Di Francesco, Brighenti, Kirilov. (Rongoni, Crialese, Zieleniecki, Moroni, Messetti, M. Marchi, Manaj). All. Giampaolo. AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Pisani; Brumat, Coppola, Carcione, Dettori, Millesi; Erpen; Montini. (Leuci, Guarino, Padulano, Bonvissuto, Morga, Cucciniello, De Martino). All. Capuano. ARBITRO Strippoli di Bari (Larotonda-Garavaglia). Ore 15 SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati; Tait, Mladen, Kiem, Martin; Furlan, Bertoni,Branca; Fischnaller, Lendric, Marras. (Miori, Ientile, Tagliani, Mazzitelli, Pettermann, Campo, Chinellato). All. Sormani. PORDENONE (5-3-2) Careri; Placido, Peccarisi, Rosania; Migliorini, Bacher, Mattielig, Maracchi, Possenti; Barbuti, Maccan. (Bazzichetto, Capogrosso, Uliano, Buratto, Simoncelli, Conti, Paladin). All. Foschi. ARBITRO Guarino di Caltanissetta (Michieli-Nocenti).
sta, Pesce, Blaze, Martinelli, Zammarini e Gonzalez. Angoli 4-4.
NOVARA Il sesto gol di Gonzalez in campionato lancia il Novara di Toscano, che coglie sotto la pioggia il sesto successo nelle ultime 7 giornate. Il primo acuto è azzurro: Gonzalez, lanciato da Miglietta, scavalca la difesa e a tu per tu con Festasbaglia il pallonetto. Sono le prove generali del gol che arriverà a fine frazione, quando Schiavi (appena subentrato all’infortunato Garofalo) serve una gran palla all’attaccante argentino che anticipa tutti e insacca di piatto da pochi passi. Juric prova a mischiare le carte nella ripresa, Ore 16 COMO (3-5-2) Crispino; Ambrosini, Lebran, Curti; Rolando, Casoli, Corticchia, Le Noci, Fautario; Defendi, Scapuzzi. (Falcone, Triveri, Comentale, Rinaldi, Cortesi, Ganz, De Sousa). All. Colella. LUMEZZANE (3-5-2) Gazzoli; Biondi, Belotti, Pini; Mogos, Franchini, Meduri, Baldassin, Benedetti; De Paula, Ekuban. (Dalle Vedove, Monticone, Cazé, Djiby, Gabriel, Fumana, Alimi). All. Braghin. ARBITRO Caso di Verona (RizzatoRossini). Ore 17 MONZA (3-5-2) Viotti; Beduschi, Briganti, Massoni; Franchino, Hetemaj, Burrai, Vita, Anghileri; Margiotta, Anastasi. (Chimini, Costa, Foglio, Perini, Rampi, Virdis, Zigoni). All. Pea. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Sirri, Terigi; Vitofrancesco, Mezavilla, Obodo, Taddei, Sabato; Guazzo, Marconi. (Poluzzi, Pappaianni, Nicolao, Valentini, Spighi, Rantier, Scotto). All. D’Angelo. ARBITRO Marini di Roma (CecconiFabbro). DOMENICA Ore 12.30 AlbinoLeffe-Giana: Pietropaolo di Modena. Ore 14.30 Real Vicenza-Torres: Andreini di Forlì. Ore 16 Feralpi Salò-Pro Patria: Panarese di Lecce. Ore 18 Renate-Pavia: Zanonato di Vicenza; Venezia-Bassano: Fiore di Barletta. CLASSIFICA Bassano* e Novara** p. 28; Pavia 27; Real Vicenza 26; Como*, Alessandria*, Monza* e Feralpi Salò 23; Arezzo 22; Venezia e Südtirol 19; Mantova** 17; Torres*, Giana e Renate 16; Cremonese* e Lumezzane 13; Pro Patria 11; AlbinoLeffe 10; Pordenone 5. (** una gara in più, * una in meno). AREZZO: CIARDULLO D.S. (s.b.d.) E’ ufficiale: Adriano Ciardullo è il nuovo d.s. dell’Arezzo: già in società come team manager, ha appena ottenuto il diploma di direttore sportivo a Coverciano.
inserendo Fortunato e Sartore, ma dopo un colpo di testa di Said, il più vivace del tridente biancorosso, è il Novara a sfiorare il raddoppio con un gran tiro di Dickmann deviato in corner da Festa. Al 22’: gran discesa di Gonzalez, che salta tre uomini e serve al limite Schiavi il cui tiro si stampa sul legno a portiere battuto. A dieci dalla fine l’unico brivido per Tozzo con il tiro dal limite di Blaze deviato in corner, poi la partita si spegne lentamente fino al rosso a Raggio Garibaldi e al successivo triplice fischio di Luciano. Giuseppe Maddaluno © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE B FUGA ASCOLI: C’È L’ESAME GROSSETO Oggi ore 14.30 SANTARCANGELO (4-3-2-1) Nardi; Traoré, Salvatori, Polenghi, Rossi; Obeng, Bisoli, Ballardini; Torelli, Radoi; Guidone. (Marani, Cola, Olivi, Bigoni, Ridolfi, Pedrabissi, Graziani). All. Fraschetti. PRO PIACENZA (4-3-1-2) Alfonso; Castellana, Rieti, Bini, Porcino; Silva, Aliboni, Schiavini; Matteassi, Speziale, Caboni. (Iali, Ignico, Marmiroli, Mazzocchi, Mella, Ravasi, Torri). All. Franzini. ARBITRO Sassoli di Arezzo (Lacalamita-Viola). Ore 15 LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Mingazzini, Degeri; Boilini, Lo Sicco, Ferretti; Raicevic. (Casapieri, Dejori, Bianchi, Santini, Chianese, Strizzolo, Biasci). All. Galderisi. TERAMO (3-5-2) Tonti; Diakite, Speranza, Perrotta; Scipioni, Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli, Masullo; Lapadula, Donnarumma. (Narduzzo, Brugaletta, Mancini, Pigini, D’Egidio, Buonaiuto, Bucchi). All. Vivarini. ARBITRO Morreale di Roma (Rossi-Imperiale). PRATO (4-3-1-2) Brunelli ; Bandini , Bagnai, Rickler, Grifoni ; Pasa, Tassi, Romano; Fanucchi; Rubino, Bocalon. (Ivusic Eguelfi, Bengala,Gabbianelli Cavagna, Fofana Ogunseye). All. Esposito. ANCONA (3-4-3) Aprea; Dierna, Mallus, D’Orazio; Di Dio, Sampietro, Camillucci, Bondi; Morbidelli, Tavares, Tulli. (Lori, Barilaro, Paoli, Di Ceglie, Parodi, Cognigni, Paponi). All. Cornacchini. ARBITRO Formato di Benevento
Al Pisa tre punti con un tiro La Spal è beffata da Rozzio SPAL-PISA 0-1 MARCATORE Rozzio al 36’ s.t. SPAL (5-3-1-1) Menegatti 6; Lazzari 6,5, Silvestri 6, Gasparetto 6,5, Giani 6, Legittimo 5,5 (dal 38’ s.t. Finotto s.v.); Filippini 5,5 (dal 20’ s.t. Di Quinzio 5,5), Togni 7, Capece 6; Germinale 5,5; Fioretti 5,5 (dal 23’ s.t. De Cenco 5,5). (Albertoni, Aldrovandi, Gentile, Landi). All. Brevi 6,5. PISA (3-5-2) Pelagotti 6,5; Lisuzzo 7 Rozzio 6,5, Sini 6; Frediani 5,5 (dal 30’ s.t. Gyasi 6,5), Morrone 7, Iori 6, Mandorlini 5,5 (dal 17’ s.t. Dicuonzo 6), Costa 5,5; Stanco 5,5, Finocchio 6 (dal 26’ s.t. Giovinco 6,5). (Moschin, Misuraca, Beretta, Nuti). All. Braglia 6,5. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5. NOTE paganti 1.466, abbonati 1.737, incasso non comunicato. Ammoniti (Marcolin-Bernabei). Ore 17 PONTEDERA (3-5-2) Ricci; Redolfi, Vettori, Gasbarro; Luperini, Bartolomei, Caponi, Settembrini, Galli; Grassi, Disanto. (Cardelli, Cesaretti, Della Latta, Polvani, Paparusso, Videtta, Tazzari). All. Indiani. FORLÌ (3-5-2) Scotti; Fantini, Guidi, Reato; Catacchini, T. Arrigoni, Pettarin, Fantoni, Turi; Melandri, Castellani. (Casadei, Drudi, Jidayi, Angeli, Bisoli, Djuric, Forte). All. Rossi. ARBITRO Mancini di Fermo (Di Monte-Giuliani). Ore 19.30 ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Mori, Mengoni, Dell’Orco; Addae, Pirrone; Mustacchio, Berrettoni, Chiricò; Perez. (Ragni, Cinaglia, Pelagatti, Carpani, Gualdi, Bangal, Altinier). All. Petrone. GROSSETO (3-5-2) Mangiapelo; Mariotti, Morero, Elez; Formiconi, Verna, Okosun, Lugo, Boron; Pichlmann, Torromino. (Berardi, Burzigotti, Varricchio, Monaco, Finazzi, Gambino, Giovio). All. Padalino. ARBITRO Amoroso di Paola (Annunziata-Della Vecchia). DOMANI Ore 11 Savona-Tuttocuoio: De Angeli di Abbiategrasso. Ore 14.30 Carrarese-Reggiana: Mainardi di Bergamo; L’AquilaPistoiese: Piccinini di Forlì. Ore 16 Gubbio-San Marino: D’Apice di Arezzo. CLASSIFICA Ascoli p. 29; Pisa* 26; L’Aquila 24; Reggiana, Pistoiese e Teramo 22; Pontedera e Spal* 21; Grosseto e Tuttocuoio 20; Gubbio 19; Carrarese, Ancona, Forlì e Savona 18; Prato 16; Lucchese 15; Santarcangelo 9; San Marino 8; Pro Piacenza (-8) 3. (* una partita in più). MERCATO (s.l.) Il Pontedera ha tesserato il centrocampista Alessandro Videtta (classe 1992). Ex Venezia e Treviso, la scorsa stagione ha giocato con la Carrarese.
Filippini, Gasparetto, Germinale e Finotto. Angoli 9-3.
FERRARA Il Pisa, con un solo tiro in porta, conquista i tre punti di fronte alla miglior Spal della stagione. Nel momento in cui la squadra di Brevi stava producendo il massimo sforzo - con Braglia che aveva dovuto fare i conti con le assenze di Arma, Paci, Napoli e Pellegrini gli ospiti passavano. Proprio i due nuovi entrati Giovinco e Gyasi recuperavano una palla sulla linea di fondo propiziando la conclusione di Rozzio: 0-1. La Spal aveva una reazione di orgoglio e per un goffo in-
GIRONE C TESTACODA TRA REGGINA E BENEVENTO Oggi ore 14.30 MESSINA (3-5-2) Iuliano; Altobello, E. Pepe, Silvestri; Benvenga, Nigro, Bucolo, Damonte, V. Pepe; Corona, Orlando. (Lagomarsini, Cane, De Bode, Bjelanovic, Bonanno, Paez, Gaeta). All. Grassadonia. CATANZARO (4-3-3) Bindi; Daffara, Rigione, Ferraro, Di Chiara; Maiorano, Vacca, Ilari; Pagano, Kamara, Fofana. (Scuffia, Ricci, Squillace, Morosini, Barraco, Martignago, Yeboah). All. Sanderra. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Opromolla-Scarica). Ore 15 CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Bruno, Mattera, Murolo, Bianco; Marano, Carrus, Cruciani; Cunzi, Diakite, Mancino. (D’Agostino, D’Alterio, Alvino, Antonazzo, Rajcic, Alessandro, Ricciardo). All. Campilongo. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Curcio; D’Allocco, Sicurella, Agostinone; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Tarolli, Grea, Altobelli, Quinto, Maza, Bollino, Bruno). All. De Zerbi. ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Manco-Cantiani). Ore 16 PAGANESE (4-3-3) Marruocco; Vinci, Tartaglia, Moracci, Armenise; Calamai, De Liguori, Baccolo; Caccavallo, Girardi, Herrera. (Casadei, Schiavino, Paterni, Maaroufi, Bergamini, Malcore, Bernardo). All. Sottil. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Giampà, Battaglia, Scarsella; Montella, Del Sante, Improta. (Rosti, Kostadinovic,
tervento di Sini su Di Quinzio aveva la grande opportunità di riequilibrare il match con un rigore che Germinale calciava oltre la traversa dopo essere scivolato. In precedenza, sbadigli fino alla mezz’ora del primo tempo, poi la Spal alzava ritmi e baricentro andando vicina al gol in tre occasioni, fallite da Fioretti, Germinale e Silvestri. Per il Pisa solo una sterile supremazia nei primi 20 minuti della ripresa, senza riuscire però a trovare gli spazi giusti per servire Stanco e Finocchio. Alessandro Sovrani © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rossini, Voltasio, Catalano, Held, De Giorgi). All. Erra. ARBITRO Massimi di Termoli (De Rubeis-Marinenza). Ore 17 REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Syku, Crescenzi, Ungaro; Ammirati, Maimone, Armellino, Salandria, Karagounis; Insigne, Louzada. (Cetrangolo, Aquino, Mazzone, Gioia, Perrone, Viola, Masini). All. Tortelli. BENEVENTO (4-4-2) Pane; Padella, Lucioni, Scognamiglio, Pezzi; Alfageme, Vitiello, Agyei, Campagnacci; Eusepi, Mazzeo. (Layeni, Bassini, Porcaro, D’Angelo, Frasciello, Tommaselli, Kanoute). All. Brini. ARBITRO Serra di Torino (FicarraAbruzzese). Ore 19.30 LECCE (4-3-3) Caglioni; Mannini, Martinez, Abruzzese, Lopez; Lepore, Papini, Salvi; Carrozza, Moscardelli, Doumbia. (Petrachi, Vinetot, Donida, Bogliacino, Rosafio, Miccoli, Della Rocca). All. Lerda. MELFI (4-3-1-2) Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Agnello, Spezzani, Fella; Berardino; Caturano, Tortori. (Gagliardini, Amelio, Annoni, Colella, Giacomarro, Chiumarulo, Libutti). All. Bitetto. ARBITRO Colosimo di Torino (Abagnara-Pepe). DOMANI Ore 12.30 Juve Stabia-Savoia: Martinelli di Roma. Ore 14.30 Lupa Roma-Salernitana: Lanza di Nichelino. Ore 16 Barletta-Aversa Normanna: Vesprini di Macerata. Ore 18 Cosenza-Ischia: Giua di Pisa. LUNEDI’ Ore 20.45 Matera-Martina: Melidoni di Frattamaggiore. CLASSIFICA Salernitana p. 31; Benevento e Juve Stabia 29; Lecce 28; Casertana 24; Catanzaro 23; Matera, Foggia (-1) e Vigor Lamezia 22; Lupa Roma 21; Melfi e Paganese 16; Messina 14; Martina 13; Barletta e Cosenza 12; Ischia 10; Savoia 9; Reggina (-4) e Aversa Normanna 6.
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Motori R Rally di Monza
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Kubica-Rossi, scintille ad alta quota
1Sono divisi da 2”8. L’ex F.1: «La sua Fiesta è un missile». Vale: «Sinora mi ha fregato, ma non è finita» Giovanni Zamagni MONZA
A
parole, sono qui entrambi solo «per divertirsi». Nei fatti, però, la sostanza è ben differente e sia Valentino Rossi sia Robert Kubica hanno in mente un solo obiettivo: vincere. «La sua Fiesta è un missile», ironizza Kubica, primo, seppur di poco, in entrambe le speciali disputate ieri. «Ho sentito un sacco di volte questo discorso, ma la verità è che anche la sua Fiesta è velocissima, è lui il favorito», ribatte Rossi, che deve recuperare 2”8: per riuscirci, è stato a lungo nel box a studiare la telemetria, esattamente come fa dopo le prove in MotoGP. Insomma, altro che gioco, anche qui Valentino e Robert vogliono primeggiare. Come è normale che sia per due fenomeni come loro: gli altri si devono accontentare di lottare per il terzo gradino del podio, anche se Stefano D’Aste non è lontano (9”7) e i fratelli Brivio sono quarti a 12”2, con Alessio Salucci, il grande amico di Valentino, sesto assoluto, ma già staccato di oltre 20”.
Valentino Rossi, 35 anni, al volante della Ford Fiesta: il pesarese ha vinto 3 volte il Rally di Monza MILAGRO
COME VEDO VETTEL ALLA FERRARI? GIUSTO RIPARTIRE DA ZERO CON UN PILOTA NUOVO VALENTINO ROSSI NOVE VOLTE IRIDATO MOTO
VISCIDO Le prime due speciali
LA GUIDA CAIROLI È 7o
CLASSIFICA Dopo la 2a speciale 1. Kubica (Pol-Ford) in 10’39”; 2. Rossi (Ford) a 2”8; 3. D’Aste (Citroën) a 9”7; 4. R.Brivio (Ford) a 12”2; 5. Bosca (Ford) a 15”; 6. Salucci (Ford) a 20”3; 7. Cairoli (Citroën) a 22”; 8. Rossetti (Peugeot) a
si sono disputate con l’asfalto bagnato e reso insidioso da una pioggerellina fine, ma incessante. «Sì — conferma il campione della Yamaha —, erano condizioni difficilissime, per questo ritengo positivo il bilancio. Ho fatto due belle prove, sono andato forte e con ottimi tempi: ma Kubica è velocissimo, mi ha fregato due volte, anche se di poco. Sarà difficile batterlo». Ci proverà oggi con il sole, condizione sicuramente più favorevole a Rossi. «Le due Gran Prix (una di 44,1 km, l’altra di 32,5 km, n.d.r.) saranno
decisive: Kubica guida bene ed è il candidato numero uno a vincere questo rally, ma ce la possiamo giocare. Comunque, è sempre bello correre qui, anche se con questa pioggia è un pochino meno divertente: speriamo cambi per i prossimi giorni».
22”3; 9. Spoldi (Ford) a 22”6; 10. Longhi (Ford) a 23”7; 15. Bonanomi (Ford) a 31”4 18. Galli (Ford) a 39”6; 24. Block (UsaFord) a 49”2. PROGRAMMA Oggi ● ore 8.30 partenza della 3a prova
speciale «Autodromo 2» ● ore 10.33 PS4 «Maxi Grand Prix» ● ore 13.13 PS5 «Pit Lane 1» ● ore 15.36 PS6 «Grand Prix 1» ● ore 18.16 PS7 «Monza 2» Domani ● ore 8.10 PS8 «Pit Lane 2»
FERRARI Domani Rossi incontrerà Lewis Hamilton, che la scorsa domenica ad Abu Dhabi ha vinto GP e secondo titolo iridato. «Conosco Lewis, sono suo amico: è appassionato di moto ed è venuto a vedere
qualche GP, ho piacere di incontrarlo per fargli i complimenti». Ma Valentino, si sa, è soprattutto un tifoso ferrarista: Sebastian Vettel è il pilota giusto per far sognare gli appassionati italiani? «Difficile da dire: la Ferrari deve ripartire da un progetto nuovo, deve lavorare tanto per colmare la differenza di competitività con i primi. Sotto questo aspetto, può essere giusto ricominciare da zero con un pilota differente». Più convinto il giudizio su Maurizio Arrivabene, che Rossi conosce abbastanza bene dai tempi della Ducati. «Credo sia la persona giusta per quel ruolo, ha tanta esperienza».
LA «FRECCIA» PER LO SHOW DI HAMILTON ● Lewis Hamilton deve aspettare ancora qualche giorno per godersi le vacanze dopo il Mondiale. Oggi sarà a Stoccarda per la festa Mercedes, domani si sposterà a Monza per un’esibizione al Rally Show su una Mercedes A 45 Amg (foto Milagro). Intanto, in un’intervista alla radio della Bbc, Lewis ha annunciato di aver fatto costruire uno studio di registrazione nella sua casa inglese per stare più tempo con la fidanzata, la cantante Nicole Scherzinger. Salvo poi non riconoscere un brano della sua dolce metà...
VR46 Come la Ferrari, anche il suo team della Moto3 è cambiato parecchio negli ultimi mesi: nel 2015, Rossano Brazzi non sarà più il capo tecnico di Romano Fenati, sostituito da Pietro Caprara. «Purtroppo non siamo riusciti a metterci d’accordo per il 2015. È un dispiacere ancora più grande, per il rapporto che c’era con Rossano (capo tecnico di Valentino nel 1999, anno del Mondiale in 250; n.d.r.). Ma in queste cose l’amicizia non conta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
● ore 10.23 PS9 «Grand Prix 2» ● ore 13.30 «Masters’ Show» IN TV ● Oggi differita Rai Sport 2 alle 22.30 ● Domani dir. Rai Sport 2 alle 13.30 BIGLIETTI ● Oggi e domani interi 20 euro, ridotti
FORMULA 1
Elkann: «Arrivabene il capo che ci voleva» Oggi Vettel a Fiorano
14 euro, gratis gli under 11 ALBO D’ORO RECENTE 2004-05 Capello (Skoda); 2006-07 Rossi (Ford); 2008 Capello (Ford) 2009 Capello (Citroën); 2010 Sordo (Citroën); 2011 Loeb (Citroën); 2012 Rossi (Ford); 2013 Sordo (Citroën) ●
TACCUINO
Alessandro Stefanini MARANELLO (MODENA)
I
l vecchio 8 cilindri della F.1 scuote il silenzio di una mattinata uggiosa a Fiorano intorno alle 11.30: vuoi vedere che è Sebastian Vettel? No il casco rivela subito che si tratta di Marc Gené: lo spagnolo sta verificando il buon funzionamento della F2012 che il neo ferrarista proverà oggi e domani con l’obiettivo di realizzare i servizi fotografici e video per le attività promozionali 2015. PROGRAMMI Sebastian, che prima della F.1 guiderà una Gt per prendere confidenza con Fiorano, resterà a Maranello anche lunedì per l’insediamento di Maurizio Arrivabene a capo della Gestione Sportiva (la cui presentazione slitterà al 22). Il manager bresciano intanto ha ricevuto ieri l’investitura da parte di John Elkann. «Arrivabene è molto competente —ha detto il presidente della Fca alla presentazione di Eudoscopio.it presso la fondazione Agnelli a Milano —, conosce sia la F.1 sia la Ferrari, perciò saprà guidare in questa nuova fase un pilota come Vettel». Elkann ha pure ricordato quanto il binomio «con un grande pilota tedesco» e la Ferrari abbia portato a risultati importanti in passato. Chiaro riferimento a Schumi. ADDIO Tornando a Vettel, il 2 volerà per l’ultima volta a Mil-
FIGLIO D’ARTE
Carlos Sainz Jr alla Toro Rosso ● Lo spagnolo Carlos Sainz Jr, 20 anni, figlio del due volte iridato rally, nel 2015 affiancherà Max Verstappen sulla Toro Rosso. Sostituisce il francese Jean-Eric Vergne. Sainz Jr è fresco vincitore della Formula Renault 3.5. Vettel è già in vetrina STEFANINI
ton Keynes per la festa d’addio alla Red Bull: ogni dipendente potrà farsi firmare un oggetto o scattare un selfie con lui. Dopo di che il neoferrarista sparirà dalla circolazione, rifugiandosi con la moglie Anna e la figlia Emily nella propria dimora svizzera di Ellighausen, Cantone Turgovia. Non sarà quindi ad Abu Dhabi per le Finali Mondiali della Ferrari (3-6 dicembre). ACCOGLIENZA Intanto a Fiorano, come sempre accade quando un nuovo campione si veste di rosso, è già scoppiata la febbre Vettel con tanto di scritte di incitamento sulle vetrine. «Go Vettel». «Alonso, chi?», dicono scherzando nei bar. Lo spagnolo, che lunedì sarà annunciato dalla McLaren con lo sponsor Movistar, costituisce già il passato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA MOGLIE DI TOTO
Susie Wolff terzo pilota Williams ● Susie Wolff, 31 anni, è stata nominata terzo pilota Williams per il 2015, in sostituzione di Felipe Nasr. La moglie di Toto Wolff guiderà la FW37 in due sessioni di prove libere e in due giornate di test, oltre a portare avanti il programma al simulatore e sviluppare la FW37 e la FW38.
12 ORE DEL GOLFO
Lorenzo sulla Ferrari ad Abu Dhabi ● ll 13 e 14 dicembre Jorge Lorenzo disputerà la 12 Ore del Golfo, ad Abu Dhabi, al volante di una Ferrari 458 Italia del Kessel Racing. A dividere l’abitacolo con il maiorchino ci saranno Liam Talbot e un terzo pilota ancora da annunciare.
Ciclismo R
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I MITI DELLO SPORT
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CONTENUTO PREMIUM
Sanremo
Due giganti in via Roma: Fausto Coppi (3 trionfi) nel 1949, il primo a vincere in questa strada, ed Eddy Merckx (il re con 7), nel 1976 BETTINI
VIA ROMA, LA GLORIA È QUI DOMENICA 22 MARZO IL TRAGUARDO DELLA CLASSICISSIMA TORNA DOPO 8 ANNI NELLA STRADA PIU’ FAMOSA DEL CICLISMO
ckx (1966). A vent’anni ha colto qui la prima grande vittoria, bruciando Durante, Vanspringel e Dancelli. Qui, dieci anni dopo (1976), si è congedato battendo il record di Girardengo. La Sanremo ha avuto tre diversi teatri d’arrivo: Via Roma 51 volte (37 nel periodo 1949-85, 14 19942007), Corso Cavallotti 47 volte (39 negli anni 1907-1948, 8 1986-1993) e Piazzale Italo Calvino 7 volte negli anni 2008-14. La Roubaix, invece, dalla prima edizione, nel 1896, termina sempre al velodromo di Roubaix. Ma la Sanremo è la classica che ha conservato meglio di tutte l’integrità del suo percorso, a parte le modifiche legate al rinnovamento – l’introduzione del Poggio e della Cipressa – o a cause di forza maggiore: lavori, frane, maltempo. Si parte sempre da Milano e si arriva nel cuore di Sanremo. La Roubaix, invece, dal 1968 parte da Compiègne a 60 km da Parigi.
COSÌ CAMBIA IL FINALE discesa del Poggio
Corso Raimondo Via Fiume Corso Cavallotti
Arrivo via Roma km 293
Fine discesa km 290,7
GLI ULTIMI 27 KM SAN LORENZO A MARE
SANREMO
Cipressa 239 m
Poggio 160 m inizio
km 265,9
271,5
283,8
287,5
fine
290,7
293 GDS
LA NOTIZIA Domenica 22 marzo, la 106a MilanoSanremo non arriverà in lungomare Calvino, come dal 2008, ma torna in via Roma. Qui la Classicissima, che dal 1907 al 1948 si concludeva in corso Cavallotti, debuttò nel 1949 e vi restò sino al 1985. Coppi, Bartali, Van Steenbergen, Merckx, Dancelli, Gimondi, De Vlaeminck, Saronni e Moser: che vittorie. Dall’86 al ‘93, Corso Cavallotti; dal 1994 (Furlan) al 2007 (Freire) ancora via Roma, con Cipollini, Bettini, Petacchi e Pozzato
Sanremo 1983: Giuseppe Saronni trionfa in via Roma. E’ l’ultimo a vincere da iridato FOTO ANTONIO PISONI/BETTINI
CLAUDIO GREGORI
V
ia Roma è un santuario. Quel traguardo fu inaugurato il 19 marzo 1949 da Fausto Coppi. Staccò tutti a 27 km da Sanremo e giunse solo con 4’17” su Ortelli e Magni. Il primo squillo di un’annata memorabile, culminata con la CuneoPinerolo e la prima storica doppietta Giro-Tour. Al Tour, dove Gianni Brera esordiva come “suiveur”, Coppi fu protagonista di una risurrezione sensazionale: staccato di 36’35” dopo 5 tappe, vinse dominando. La Gazzetta dello Sport polverizzò il record di vendite e Brera divenne direttore. Il 18 marzo 1950 esordì alla Sanremo, pronto a rifare uno squillante inno a Coppi. Detestava Bartali, che aveva soprannominato “Frate Cipolla”, dal personaggio del Boccaccio. La Sanremo, però, è sorpresa. Brera vede Coppi forare a Diano
Marina e Bartali subito attaccare. Si tira su quando Coppi raggiunge Bartali. S’inquieta quando i due non trovano l’accordo. S’indigna quando, nella volatona di 54 corridori, vede Coppi che tira lo sprint a Conte. Ammutolisce quando Bartali schizza fuori dalla ruota del campione del mondo Van Steenbergen e vince con tre lunghezze. La Gazzetta titola a tutta pagina «Per la quarta volta a Sanremo / primo il fenomenale Bartali». LEGGENDE L’anno dopo, trionfa Louison Bobet. Via Roma assiste ad una sfilata di campioni vittoriosi: Van Steenbergen, Poblet, Van Looy, Simpson, che la Regina Elisabetta farà Sir, Altig, Merckx, primo per sette volte, Roger De Vlaeminck per tre. Anche gli italiani si fanno onore: Loretto Petrucci, con una doppietta, Dancelli, che spezza un digiuno durato 17 anni, Gimondi e Saronni primi in maglia iridata, Francesco Moser… Via Roma è una culla. Ha visto nascere Eddy Mer-
VILLA NOBEL Il primo vincitore Petit Breton, il più forte corridore d’inizio secolo, diede subito un rango nobile alla Sanremo (1907). Il suo percorso è stupendo, intoccabile. Il Naviglio Pavese e la Certosa, il Ponte Vecchio e i castelli dell’Oltrepo, le colline magiche che hanno visto i primi voli di Coppi, il tuffo verso il mare di Montale e Quasimodo, Shelley e Pound, e la Riviera stupenda, con i campanili piantati nel cielo blu e Sanremo, abitata ancora da impronte nobili. Anche il 22 marzo 2015 i corridori sfioreranno Villa Nobel, su Corso Cavallotti, che Alfred Nobel, l’inventore della dinamite, considerava il suo nido. Morì lì, nel 1896, a 63 anni, prima che la Sanremo nascesse. In preda ai rimorsi, in quella villa, concepì imprese filantropiche: la più famosa è l’istituzione del Premio Nobel. Ma, ciclofilo, nel 1892, finanziò anche il velocipede di nuova concezione inventato da Birger Ljungstrom. Dorando Pietri, l’eroe della maratona di Londra, nacque ciclista e solo dopo una caduta omerica ripiegò sul podismo. Quando, nel 1923, si trasferì a Sanremo in via Peirogallo e aprì un’autorimessa, arrivò in tempo per vedere Girardengo, Binda, Guerra, Olmo, Bartali. Con la sua 520 T Fiat trasportava alla stazione il filosofo Walter Benjamin, il gerarca Dino Grandi, il Maresciallo Badoglio e, sfiorando le bici, ricordava. CALVINO E LA BICI Ora l’arrivo lascia lungomare Calvino, la Sanremo si accorcia di un chilometro e il gruppo ha meno spazio per riprendere fuggitivi audaci precipitati giù dal Poggio. La Fontana dello Zampillo è vicina. Calvino non viene messo da parte. Queste sono le sue strade. Qui fiorì. Scrisse: «Ero un ragazzo tardo; a sedici anni, per l’età che avevo ero piuttosto indietro in molte cose. Poi, improvvisamente, scrissi una commedia in tre atti, ebbi un amore, e imparai ad andare in bicicletta». Un crescendo rossiniano. La scrittura, l’amore e la divina bicicletta.
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Ghiaccio R La regina del pattinaggio di figura nei guai
Kostner, richiesta shock «Squalificatela per 51 mesi»
1La procura antidoping del Coni la deferisce per il caso Schwazer: accusata di favoreggiamento Non rischia le medaglie. Carolina dall’America: «Situazione assurda, andrò fino in fondo»
LA SUA VERSIONE «NON CREDIBILE» Per il codice l’aver mentito al medico venuto per effettuare il controllo antidoping di Schwazer è considerato «gravissimo». Fra le sue parole e quelle del suo fidanzato di allora diverse «incongruenze»: dalle chiavi di casa alla cena «fantasma» con Didoni fino alla telefonata con l’ispettore. Carolina avvertita mentre era a Dallas per uno show Alex Schwazer, 29 anni, fermato prima di Londra
Maurizio Galdi Valerio Piccioni
Q
uattro anni e tre mesi di squalifica, questa è la richiesta formulata dalla Procura antidoping del Coni nel deferimento di Carolina Kostner davanti alla seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping (Tna) presieduto da Luigi Fumagalli. Quattro anni e tre mesi, al momento nove mesi più di Alex Schwazer, il suo ex fidanzato, che con la positività all’Epo del 30 luglio 2012 ha dato il via all’intera vicenda. Una disparità che ha scatenato i commenti in rete (quelli su Gazzetta.it ne sono la conferma): la sproporzione tra i due trattamenti viene giudicata incomprensibile da una schiacciante maggioranza di interventi. Soprattutto rispetto alle voci su un possibile sconto di pena per l’olimpionico di Pechino, eventualità comunque molto remota visto che Schwazer rischia comunque un’altra condanna per altre violazioni evidenziate dall’inchiesta penale di Bolzano.
IL CODICE WADA Le regole contenute nel codi- gli inquirenti sportivi le parole e le dichiarazioce Wada, l’agenzia mondiale per la lotta al do- ni della pattinatrice non sono «sembrate crediping, e raccolte dal Coni nelle sue norme spor- bili», mentre l’interrogatorio bis di Schwazer tive antidoping, sono senza attenuanti, addirit- era stato definito «collaborativo e credibile». tura più pesanti di quelle per una positività (che cambiano a seconda delle sostanze). La CONTRADDIZIONI Il possesso delle chiavi della violazione addebitata alla Kostner prevede un casa di Oberstdorf (Germania) dove viveva la minimo di quattro anni di squalifica. La sua col- Kostner, la cena con il tecnico Didoni (deferipa è quella di aver mentito a un Dco (medico mento anche per lui, richiesti tre mesi di squaliprelevatore incaricato dei controlli antido- fica; per i suoi legali, non poteva rispondere ai ping), un’infrazione che la Wada giudica «gra- procuratori sportivi perché ancora indagato a vissima». Il presidente dell’agenzia mondiale Bolzano), l’ora di arrivo del medico prelevatore della Wada a Oberstdorf. Sono antidoping, Sir Craig Reedie, lo queste le contraddizioni evidenha detto chiaramente in un’interziate principalmente dalla ProcuLA CHIAVE vista alla Gazzetta: gli atleti trora nella 20 pagine di confronto vati positivi sono persone che Decisive fra i verbali. Otto in totale le «in«hanno sbagliato», ma la stessa congruenze» rilevate. Innanziconsiderazione non è riservata le contraddizioni tutto le chiavi di casa Kostner, per il «favoreggiamento». In real- di Carolina durante Carolina nega di averle date a tà la durezza della pena vuole gli interrogatori Schwazer che dice invece di escolpire soprattutto medici e tecserne stato in possesso; la cena nici «istigatori», ma vengono pu- Se squalificata, con Didoni raccontata dalla Konite allo stesso modo tutte le forstner, per il marciatore non same, anche indirette, di complici- potrà solamente rebbe mai avvenuta; la famosa tà. E quella di Carolina fu natu- partecipare telefonata al Dco: sarebbe stato ralmente del tutto particolare ad esibizioni Schwazer a chiederle di passarvisto che era la fidanzata di glielo e non viceversa; il controllo del 13 luglio Schwazer. (quello prima della positività del 30) che CaroPERCHE’ DEFERIRLA? La Procura antidoping lina non ricorda e che sarebbe stato effettuato del Coni, con il capo Tammaro Maiello e il vice alle 6 del mattina con i due atleti svegliati all’alMario Vigna, ha fatto un lavoro certosino di ba. controllo dei verbali delle audizioni di Carolina Kostner e di Alex Schwazer. Già al termine del- IL FAVOREGGIAMENTO L’accusa più pesante le sei ore di audizione del marciatore era trape- viene sintetizzata in tre punti dalla Procura che lato che fossero emerse «contraddizioni» tra le è arrivata al deferimento dopo un’indagine due versioni. Ieri la Procura, nelle 25 pagine «complessa» durata 72 giorni. Un tempo in cui dell’atto di deferimento, ha trasmesso ai legali la Kostner è stata risentita anche dagli inquile contraddizioni emerse. La sostanza è che per renti a Bolzano in un complicato intreccio di
Secondo le norme della Wada complicità peggio della positività 1 È l’articolo 2.8
il cuore delle accuse alla pattinatrice Velocisti deferiti per «manomissione»
C
arolina Kostner è stata deferita al Tribunale Nazionale Antidoping per due violazioni delle Norme sportive antidoping. La prima, articolo 2.8, riguarda il «som-
ministrare o tentare di somministrare una sostanza vietata o un metodo vietato, contribuire, incoraggiare, agevolare, istigare, coprire qualsiasi tipo di complicità circa una violazione delle Norme o qualsiasi altro tentativo di violazione». Il «favoreggiamento» prevede 4 anni di squalifica. Il 3.3, riguarda invece l’omessa denuncia dell’incontro fra Schwazer e il dottor Ferrari, «inibito» dal sistema sportivo italiano e radiato negli Usa per il caso Armstrong.
MANOMISSIONE Quanto agli staffettisti, per Collio e Checcucci l’accusa, articolo 2.5, è la «manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi parte dei controlli». In questo caso il codice prevede due anni di stop. Per Collio c’è anche la violazione del 3.2, la frequentazione del medico Carlo Santuccione (anche lui inibito dalla giustizia sportiva), contestata anche a Roberto Donati. v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● La squalifica inflitta per la posititività di Londra ad Alex Schwazer che però rischia altri 4 anni di stop per ulteriori violazioni del codice Wada
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
inchieste con giustizia penale e sportiva a muoversi non sempre d’amore e d’accordo. La Kostner avrebbe mentito al Dco una prima volta (e non avrebbe spinto il marciatore ad andare subito a Racines per rispettare le indicazioni sulla sua reperibilità); non avrebbe detto la verità una seconda volta negando che la macchina parcheggiata sotto il suo palazzo fosse del marciatore; infine avrebbe «assistito» Schwazer nell’eludere il controllo a Oberstdorf. Poi un’altra contraddizione: Schwazer racconta di aver aspettato mezz’ora fino alla partenza del Dco, sincerandosi della partenza del medico guardando dalla finestra; ma la Kostner nega che dal suo appartamento si veda la strada. I tre mesi in più richiesti riguardano invece l’omessa denuncia per la frequentazione di Schwazer con Michele Ferrari, mai segnalata dalla Kostner, che si era giustificata dicendo di «non conoscere» il medico inibito e ritenendolo un semplice preparatore atletico. SQUALIFICA O INIBIZIONE? Quale sanzione arriverà, sarà il Tna a stabilirlo. Intanto Carolina Kostner è a Dallas (Usa) per uno spettacolo. Lei risulta ancora tesserata per la Federghiaccio anche se ha annunciato una pausa di un anno dall’attività sportiva. Resta un’atleta tesserata. La Procura, prima del deferimento, si è assicurata di questa circostanza altrimenti avrebbe chiesto, per lo stesso periodo, l’inibizione. Ma visto che al momento la Kostner non gareggia, cosa comporterebbe l’eventuale squalifica? Non potrebbe svolgere attività nell’ambito delle federazioni sportive o partecipare a manifestazioni con altri atleti tesserati. Potrebbe invece continuare con esibizioni e spettacoli in manifestazioni non sportive. Non ci sarà retroattività visto che non si tratta di positività: l’eventuale squalifica scatterebbe dal giorno della sentenza. La Kostner è lontana, ma parla attraverso il suo avvocato Giovanni Fontana: «Carolina ritiene che la situazione sia assurda. É una persona colpita da questo fatto, e vuole andare fino in fondo».
I DEFERIMENTI
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1Richieste dure
● I mesi richiesti per i tre velocisti della 4x100, argento europeo 2010: Collio (due anni e 3 mesi), Checcucci (2 anni) e Donati (8 mesi)
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● I mesi di deferimento richiesti per Michele Didoni, allenatore di Schwazer, per non essersi presentato alla convocazione della Procura
Il velocista Simone Collio AFP
LA DIFESA Il legale si dice «esterrefatto dalla richiesta», convinto che le «contraddizioni evidenziate siano anche frutto del fatto che gli avvenimenti sono accaduti oltre due anni fa». Si prevede una lunga battaglia legale. Che potrebbe non esaurirsi in Italia, finendo al Tas di Losanna.
L'IDENTIKIT NATA A: BOLZANO QUANDO: 8 FEBBRAIO 1987 SI ALLENA A: OBERSTDORF (GER) CLUB: FIAMME AZZURRE
Carolina Kostner (nella foto a sinistra) è figlia di Erwin, azzurro di hockey ghiaccio. Inizia a pattinare a 4 anni ma fino ai 12 alterna pattinaggio e sci alpino. LA CARRIERA Bronzo ai Mondiali juniores, nella stagione 20032004 disputa per la prima volta il Grand Prix. Si caratterizza per lo stile elegante. Sette volte campionessa italiana, in carriera
per Collio e Checcucci: nascosta l’assunzione «intramuscolare»
ROMA
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areva tutto chiarito e invece è arrivata una doccia gelata. Sono a rischio la medaglia d’argento e il record italiano della staffetta 4 x 100 degli Europei 2010. La procura antidoping del Coni ha infatti deciso di deferire tre dei suoi quattro componenti: Simone Collio (per lui chiesti 2 anni e 3 mesi di squalifica), Maurizio Checcucci (2 anni) e Roberto Donati (8 mesi). L’accusa, nei primi due casi, riguarda la famosa questione dell’uso del bentelan, un corticosteroide, confessata negli interrogatori dell’inchiesta penale di Bolzano. L’articolo 2.5, quello citato nella contestazione, parla di «manomissione o tentata manomissione di un controllo». Per Donati (e anche per Collio) c’è invece la frequentazione di un medico inibito per il sistema sportivo, Carlo Santuccione. INTRAMUSCOLARE Il bentelan è vietato solo nei controlli «in competizione». Ma al di là della maggiore o minore lontananza dell’assunzione dalla gara, a Bolzano Checcucci ha ammesso di aver scritto sul
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CAROLINA KOSTNER
L’ALTRO FRONTE
E per il bentelan la 4x100 rischia record e argento
● I mesi richiesti per Carolina Kostner: 4 anni per favoreggiamento e 3 mesi per omessa denuncia e scarsa collaborazione
vanta il bronzo olimpico a Sochi nel 2014, l’oro mondiale nel 2012 (con gli argenti del 2008 e del 2013 e i bronzi del 2005, 2011 e 2014) e cinque titoli europei (2007, 2008, 2010, 2012, 2013). Ha un best score di 216.73 punti ottenuti all’Olimpiade di quest’anno. Nel 2006 è stata portabandiera della squadra italiana ai Giochi di Torino. BRONZO MONDIALE ARGENTO MONDIALE BRONZO MONDIALE ORO MONDIALE ARGENTO MONDIALE BRONZO MONDIALE BRONZO OLIMPICO
2005 2008 2011 2012 2013 2014 2014
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formulario «uso mesoterapico» (sulla pelle), quello consentito, invece che «intramuscolare», che era stata per sua stessa ammissione la modalità, vietata, di assunzione. Il velocista aveva tirato in ballo il medico Pierluigi Fiorella (indagato per il caso Schwazer) come suggeritore della soluzione. Fiorella, nell’interrogatorio al Coni, ha negato ogni addebito. In ogni caso resta l’accusa di falso, che per i procuratori significa evidentemente «tentata manomissione». Un’accusa formulata anche per Collio, ma non per Donati. 7 GIORNI DI CONSEGNA Collio, che è stato in queste settimane chiamato in causa anche dal suo gruppo sportivo, le Fiamme Gialle, per un procedimento disciplinare (come tutti i finanzieri che fanno parte del famoso elenco dei 38 squalificabili per le «mancate reperibilità). È stato punito con 7 giorni di consegna anche per la frequentazione di medici inibiti, ma l’inchiesta non ha invece toccato la questione bentelan vista l’istruttoria Coni in corso. ARGENTO A RISCHIO La Procura antidoping ha chiesto anche la revoca del record italiano, che tornerebbe quindi in possesso degli staffettisti dei Mondiali di Helsinki ‘83: Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea. Sull’argento di Barcellona, è comunque competente la federazione europea. Che potrebbe, in caso di squalifica italiana, riscrivere la classifica di quel giorno, cancellando il quartetto azzurro. m.gal-v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Basket R Il settimo turno di Eurolega
Impresa sfiorata Grande Milano Vince Barcellona 1Senza Gentile e Moss, guidata da Hackett, l’EA7 contesta un antisportivo a Melli a 7” dalla fine Vincenzo Di Schiavi
BARCELLONA
84
MILANO
80
INVIATO A BARCELLONA
S
enza l’assillo di dover vincere ad ogni costo si possono inventare grandi imprese. O, nel caso di Milano, sfiorarle. I campioni d’Italia inciampano proprio sotto il traguardo, a 7 secondi dalla fine quando, sul -1, a Melli viene fischiato un antisportivo su Abrines molto, ma molto fiscale. A dirla tutta siamo sostanzialmente d’accordo con Banchi: «Quell’antisportivo è inaccettabile e ingiustificabile e ha rovinato un match che meritava un altro finale. Il fallo di Melli era un normale fallo di gioco. Col successivo possesso avremmo avuto la palla del pareggio o addirittura della vittoria». Che Milano avrebbe pure meritato per la caratura mentale con cui è venuta in casa del Barcellona senza Gentile, rimasto a casa a scopo precauzionale, e David Moss, ancora negli States per la triste vicenda legata alla nonna.
VITTIMA PREDESTINATA Milano si è così trovata in una situazione psicologicamente insolita: quella di vittima predestinata. Ma che evidentemente ha pure dei vantaggi (sono i paradossi dello sport): testa libera, rotazioni obbligate, e libero sfogo alla fantasia. Specie quella di Daniel Hackett, tornato il guerriero dell’ultimo scudetto senese a cui si aggiungono il solito solidissimo Samuels e Cerella. Il primo problema di Banchi è però quello di trovare un’ala piccola. L’adattamento iniziale è un buco nell’acqua: Samuels e James sotto canestro e Melli da 3. In attacco non si
SITUAZIONE ARADORI 20 PUNTI
(16-19, 36-41; 57-56) BARCELLONA: Huertas 7 (2/4, 1/2), Navarro, Thomas 7 (2/3, 1/2), Doellman 6 (2/6, 0/2), Tomic 18 (5/8); Hezonja 13 (2/2, 2/4), Abrines 11 (2/5, 2/5), Satoranski 8 (1/2, 1/2), Pleiss. Oleson 10 (0/1, 2/5), Lampe 2 (0/1), Nachbar 2 (1/2). All. Pascual. EMPORIO ARMANI MILANO: Hackett 21 (4/15, 4/6), Brooks 11 (4/9, 1/2), Melli 8 (0/1, 2/4), James 4 (2/5), Samuels 16 (5/12, 2/5); Raglandn 6 (2/4), Cerella 8 (272, 1/1), Meacham 4 (2/2, 0/2), Kleiza 2 (0/2, 0/1), James 4 (2/5). N.e.: Gigli. All. Banchi. ARBITRI: Gkontas (Gre), Javor (Slo), Maricic (Ser). NOTE - T.l.: Bar 23/25, Mil 8/8. Rim.: Bar 38 (Doellman 9), Mil 32 (James 6). Ass.: Bar 18 (Oleson 4), Mil 11 (Hackett 5). Prog.: 5’ 10-7, 15’ 22-34, 25’ 43-50, 35’ 35’ 67-70. Tec.: pan. Milano 14’05” (18-30), Hezonja 36’42” (72-72). Antisp. Melli 81-80 (39’53”). Spett. 5242
LA CHIAVE
25-8
Tiri liberi a favore del Barcellona: in una gara finita di 4 punti hanno segnato 15 punti in più dell’EA7 dalla lunetta
corre mentre dietro Doellman e Tomic (6 punti filati) pasteggiano. Sul 14-9 Barça si cambia: dentro Cerella e Melli che torna nel suo ruolo naturale di fianco a James con Samuels a riposo. La scossa però arriva da Ragland: l’americano segna, penetra e scarica servendo ad Hackett tiri comodi. La loro intesa accende il break di 11-0 (anche gioco da tre punti di Cerella e tripla di Samuels) che spinge Milano sul +12 (16-28). TRE PICCOLI Ora l’assetto è chiaro: tre piccoli con Hackett o Cerella all’ala. Milano tocca il+14 esaltando l’ugola del centinaio di tifosi biancorossi arrivati al Palau Blaugrana anche con una difesa che non dà profondità al Barcellona, costretto a tiri da lontano e la mira non è certo quella della gara d’andata (2/11 da tre nei primi 20 minuti). A riportare l’EA7 sulla terra ci pensa il baby Mario Hezonja, 19enne ala croata dal talento cristallino: tripla, schiacciata, layup. Il Barça si scongela un po’ e torna a contatto (41-44). Fine della festa? Non proprio. Senza gli italici assilli, Milano procede spedita nel suo piano partita: chiudere l’area e giocare in transizione. Nemmeno quando un filotto di triple manda il Barça avanti (63-59) l’EA7 si scompone. I tre punti di Melli e un Hackett ispirato riportano Milano punto a punto. Prima della beffa conclusiva. «Ci siamo comunque battuti fino alla fine — conclude Banchi — nonostante le assenze. Ora azzeriamo tutto e non andiamo oltre la gara con Pesaro dove voglio vedere lo stesso piglio e la stessa mentalità». © RIPRODUZIONE RISERVATA
E’ stato fermato a Istanbul il presunto assassino del tifoso della Stella Rossa, Marko Ivkovic, prima della sfida col Galatasaray. La polizia turca ha fermato 7 persone rilasciandone 6. Il fermato ha ammesso di aver affrontato i tifosi serbi con un coltello negando però di essere lui l’assassino di Ivkovic.
Pietro Aradori ha segnato 20 punti nella sconfitta del Galatasaray a Valencia (con 8 rimbalzi e 6 assist). GIRONE A Real Madrid-Kazan 7585, Nizhny Novgorod-Zalgiris 55-61 (Rochestie 15; Anderson 18), EfesSassari 85-62. Classifica: Real Madrid, Efes 5 vinte-2 perse; Zalgiris 4-3; Novgorod, Kazan 3-4;
Daniel Hackett, 26, contro Tomic: i 21 punti (con 8/21) sono la sua 2a miglior prestazione in carriera in Eurolega CIAM
MIGLIORI E PEGGIORI
7
6
5,5
7
HACKETT Gioca una gara poderosa per qualità e costanza. Fattura su tre ruoli, chiude con 21 punti, 5 rimbalzi e 5 assist.
7
CERELLA Merita il coro «Bruno Bruno». Rieccolo dopo un periodo opaco. Difesa, recuperi e una tripla che vale oro
6,5
SAMUELS Stavolta i lunghi catalani ridono meno. Difende, sporca palloni, infila due triple. Canta e porta la croce, ma non basta
MELLI In confusione per 30 minuti, si sveglia alla grande nell’ultimo quarto. Le sue triple tengono in piedi Milano e sull’antisportivo lo scagioniamo
BROOKS Fa e disfa, come sempre in Europa dove il suo uno contro uno non ha l’efficacia della Serie A. Chiude con 4 perse e -15 di plus/minus
HEZONJA Riporta a galla il Barça quando i big dormono, mostrando anche lampi di classe pura. A 19 anni non è poco
● PUNTI 21 ● TIRI DA TRE 4/6 ● ASSIST 5
● PUNTI 8 ● TIRI TOTALI 3/3 ● PLUS/MINUS +8
● PUNTI 16 ● % DA DUE 41% ● TIRI DA TRE 2/5
● PUNTI 8 ● TIRI DA TRE 2/4 ● FALLI SUBITI 3
● PUNTI 11 ● RECUPERI 3 ● FALLI SUBITI 5
● PUNTI 13 ● TIRI TOTALI 4/6 ● FALLI SUBITI 3
Sassari 1-6. Prossimo turno (4/12): Nizhny-Real, Sassari-Kazan, Zalgiris-Efes. GIRONE B Maccabi Tel Aviv-Cska 61-84, Alba Berlino-Malaga 7978,Cedevita Zagabria-Limoges 10283 (Bilan 24; Boungou-Colo 18. Classifica: Cska 7-0; Malaga, Maccabi Tel Aviv 4-3; Alba Berlino
SERIE A
Anticipo: Cantù-Brindisi Tante novità su gazzetta.it M
arco Laganà può diventare un fattore determinante per Cantù? Rientrato la scorsa settimana dopo un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo dal 23 febbraio, l’azzurrino che con Abass e coach Sacripanti ha vinto l’oro under 20 nel 2013, mercoledì, alla terza gara dal ritorno, è stato decisivo nella vittoria con gli Artland Dragons in Eurocup con 13 punti in 14’. Play guardia moderno, con tiro e centimetri, figlio di Lucio per tanti anni in serie A, è con Georgi Shermadini la novità dell’Ac-
qua Vitasnella che stasera ospita Brindisi nell’anticipo dell’ottava giornata in diretta su gazzetta.it. Cantù, di fronte a 4 partite casalinghe tra campionato e Eurocup, ha aggiunto due pedine in due settori chiave, soprattutto per allungare una panchina che aveva prodotto poco soprattutto fuori casa. RIVOLUZIONE Brindisi, invece è stata rivoluzionata. Col ritorno di Simmons, l’ingaggio di Pullen ma, anche, col rientro previsto proprio per stasera di James Mays, partito fortissi-
Jakob Pullen, 25 anni EVANGELISTA
mo(15 punti e 11.5 rimbalzi di media nelle prime due gare) e poi costetto a saltare le ultime 5 partite. «Siamo una squadra di talento — ammette Piero Bucchi — ma nuova. Ci vorranno un paio di settimane per essere tutti al meglio fisicamente, ma dobbiamo crescere sotto l’aspetto mentale». ● Oggi: Acqua Vitasnella Cantù-Enel Brindisi (ore 20.30, diretta gazzetta.it: arb. Vicino, Ranaudo, Quarta). Domani (18.15): Vanoli Cremona-Openjobmetis Varese, Granarolo Bologna-Grissin Bon Reggio Emilia, EA7 Milano-Consultinvest Pesaro, Sidigas Avellino-Dolomiti Energia Trento, Giorgio Tesi Pistoia-Acea Roma, Umana Venezia-Pasta Reggia Caserta. Lunedì: Upea Capo d’Orlando-Banco Sardegna Sassari. ● Classifica: Reggio Emilia, Venezia Sassari 12 punti; Milano 10; Cantù, Trento, Cremona 8; Brindisi, Avellino, Roma 6; Varese, Pistoia, Bologna*, Capo d’Orlando, Pesaro 4; Caserta 0. * pen. -2.
3-4; Cedevita 2-5; Limoges 1-6. GIRONE C Ieri: Fenerbahce-Turow 89-74, Panathinaikos-Bayern Monaco 87-72 (Slaughter 17; McCalebb 15), Barcellona-Milano 84-80. Classifica: Barcellona 7-0; Fenerbahce, Panathinaikos 5-2; Milano 2-5; Bayern, Turow 1-6. Prossimo turno: Milano-Bayern
(3/12), Fenerbahce-Panathinaikos (4/12), Turow-Barcellona (5/12). GIRONE D Stella Rossa BelgradoNeptunas Klaipeda 79-62, VitoriaOlympiacos 89-70, ValenciaGalatasaray 76-70 (Loncar 15; Aradori 20). Classifica: Olympiacos 6-1; Stella Rossa 4-3; Galatasaray, Neptunas, Vitoria 3-4; Valencia 2-5
TACCUINO Europeo 2015 Italia in 4a fascia
Gallinari rientrato Torna Rose: 21 punti
Lunedì 8, a Disneyland Parigi, il sorteggio dei gironi dell’Europeo 2015. L’Italia è in quarta fascia e sarà questione di fortuna per la presenza di squadre medie nelle fasce alte (Ucraina, Finlandia in 2a, Bosnia, Lettonia in 3a) e insidiose sotto di noi (Russia, Germania, Israele). Passano le prime tre di ogni girone. Fascia 1: Francia, Lituania, Spagna, Croazia. Fascia 2: Slovenia, Ucraina, Serbia, Finlandia. Fascia 3: Grecia, Turchia, Bosnia, Lettonia, Fascia 4: Italia, Polonia, Belgio, Macedonia. Fascia 5: Germania, Rep. Ceca, Israele, Georgia. Fascia 6: Olanda, Russia, Islanda, Estonia.
Danilo Gallinari s’è subito ripreso dal fastidio al ginocchio e ieri notte era in campo contro i Suns. I Bulls hanno battuto i Celtics a Boston 108-102: Derrick Rose ha segnato 21 punti in 28’ (Butler 22; Sullinger 23). ● Laura Macchi ha segnato 21 punti, ma la Famila Wuber Schio, senza l’influenzata Ogwumike, ha perso con le russe del Nadezhda 58-77 ed è 1-3 in Eurolega donne. ● (l.b.) Schiarita in casa Azzurro Napoli (A-2 gold) dopo un “momento di riflessione” dell’a.d. Fabio Muro. “Non volevo abbandonare la barca” ha detto ieri: determinante l’appoggio dello sponsor Givova, rinnovato e rinforzato in settimana. Domani c’è la capolista Verona.
Pallavolo R La trattativa
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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De Giorgi vice di Berruto Il nuovo corso dell’Italia?
1Il tecnico ex Macerata è stato contattato per fare il secondo
in Nazionale, ruolo mai ricoperto. Magri: «Deciderà anche il c.t.»
Valeria Benedetti
David Logan, 31 anni, ha chiuso con 10 punti e 4/10 al tiro CIAMILLO
Troppo tenera: Sassari affonda, l’Europa è lontana 1Dinamo -23 in casa dell’Efes. Sardara
si arrabbia, Sacchetti: «Roster limitato» EFES
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SASSARI
62
(20-12, 43-33; 64-49) ANADOLU EFES ISTANBUL: Balbay 2 (1/1, 0/1), Janning 6 (0/2, 2/5), Perperoglou 7 (2/6, 1/4), Saric 18 (6/9, 0/1), Lasme 6 (3/8); Osman 12 (3/4, 1/4), Draper 4 (1/1, 0/1), Bjelica 16 (3/9, 3/3), Korkmaz 7 (1/1, 1/3), Osman 12 (3/4, 1/4), Kosut 5 (1/1, 1/1), Kilicli 2(1/2). N.e.: McGrath. All. Ivkovic BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Dyson 8 (3/6, 0/2), Logan 10 (2/5, 2/5), Sanders 11 (3/6, 1/9), Brooks 4 (1/2, 0/3), Lawal 10 (4/6); Sosa 4 (1/5, 0/2), Todic 10 (2/6, 2/6), Devecchi (0/1, 0/1), Formenti 2 (1/1), Chessa 3 (0/1, 1/1). N.e.: B.Sacchetti, Vanuzzo. All. R.Sacchetti ARBITRI: Perez (Spa), Jesevicius (Lit), Romano (Isr). NOTE - T.l. Ist 14/19, Sas 10/22. Rimb.: Ist 52 (Saric 11), Sas 36 (Lawal 15). Ass.: Ist 24 (Draper e Korkmaz 4), Sas 10 (Brooks 3). Progr.: 5’ 12-4, 15’ 34-19, 25’ 51-40, 35’ 74-51. F.ant.: Osman 29’28” (61-48), Todic 35’34” (77-53). Spett. 4014.
Giuseppe Nigro
I
l naufragio di Sassari a Istanbul somiglia così tanto a una bandiera bianca che il presidente Stefano Sardara sente il bisogno di far sapere sui social network: «Oggi sono proprio incazzato!!! Onoreremo l’Eurolega fino all’ultimo secondo!». A -6 dallo Zalgiris e a -4 da Nizhny e Unics, solo la matematica tiene in Eurolega la Dinamo, che ieri come a Kazan - è ingiustamente sembrata fuori posto nell’Europa che conta. «Il basket è semplice, vince la squadra migliore - commenta coach Sacchetti -: abbiamo un roster limitato, non siamo forti come l’Efes, che ha anche giocato meglio di noi». Non sono poi i mezzi tecnici che mancano, ma per mentalità e organizzazione che l’impatto con l’Eurolega
porta a scuola ogni aspirante big. Anche per i giocatori: non fosse per il credito con cui è arrivato come fulcro della squadra, Dyson sarebbe oggi a rischio. ATTACCO MALE Il problema è solo in parte in difesa: l’Efes appoggia molto la palla sui lunghi vicino a canestro (Saric 4/4 subito), e la scelta di Sassari di portare uomini sul lato forte è premiata, perché i turchi hanno la lucidità di far uscire la palla per tiri puliti meno di quanto potrebbero. È dall’altra parte che gli istinti del Banco abdicano troppo spesso all’approssimazione. Le triple non entrano: fuori le prime 5 tentate, 10 delle prime 11 e 17 delle prime 20, non sempre buoni tiri. Questo non aiuta ad aprire spazi per attaccare l’area, ma non giustifica un attacco che va a testate (Sanders il più efficace), e che butta con troppa leggerezza contropiedi e sottomano (alla fine anche 12 imperdonabili liberi, su 22 tirati). Così l’Efes costruisce il 12-0 per il +10 dopo 5’ e rilancia, dopo l’illusorio 20-19 all’11’ della panchina sassarese contro le giovani riserve turche, con un nuovo 17-1 per il 37-20 al 16’, break che i sardi non hanno la scaltrezza per contrastare anche solo chiamando timeout. Alla lunga Sassari paga la troppa voglia di divorare il campo aperto per alzare ritmo, ma non serve se produce più tentativi in acrobazia che tiri ad alta percentuale. Anzi, perdendo equilibrio, i canestri facili li regala all’Efes, che scappa: Bjelica e gli «imberbi» Osman e Korkmaz, 33 anni in due, ci pasteggiano a champagne con un 16-2 in poco più di 5’ per l’impietoso 77-51 al 35’. Il contesto tecnico è distante, ma una Dinamo così anche ha di che preoccuparsi anche in chiave campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
H
a vinto tre medaglie d’oro al Mondiale, ha vinto scudetti, coppe Italia, supercoppe, coppe europee, sia in maglietta e pantaloncini alzando palloni per i compagni di squadra che in giacca e cravatta dando indicazioni dalla panchina. Per due anni ha allenato in uno dei campionati attualmente più ricco e gettonato del mondo pallavolistico, quello russo. E fra un impegno e l’altro si è cimentato anche come commentatore tv per la Rai. Fefé De Giorgi non è uno che si tira indietro: battuta pronta e grande professionalità, uno che si conquistato un posto importante nella storia della Generazione dei Fenomeni nonostante un’altezza non proprio da... pallavolista. E per la Nazionale adesso rischia di fare una cosa che non ha mai fatto prima: il secondo. STAFF DA CAMBIARE «De Giorgi è un bel nome, è un nome che mi piace ma dovrà decidere anche l’allenatore». Carlo Magri, presidente federale, si trincera dietro frasi di circostanza. Non è un mistero che dopo la conferma di Mauro Berruto alla guida della Nazionale si sia parlato di un rinnovo totale dello staff tecnico, a cominciare da Andrea Giani che era stato uno dei pochi (se non l’unico) ad esprimere qualche critica rispetto alla gestione della squadra azzurra. Una situazione quanto meno magmatica quella dell’Italia maschile, uscita tredicesima dal Mondiale fra spaccature involuzioni tecniche. Per questo l’indicazio- Ferdinando De Giorgi, 53 anni, attualmente è il tecnico della Callipo Vibo in A-2 LEGA VOLLEY ne di un nome come quello di Fefé de Giorgi è singolare: l’ex alzatore pugliese (che quest’an- numero uno della Fipav -, sullo staff poi non mi no ha accettato la sfida dell’”autoretrocessio- sembra ci sia tutta questa fretta. Devo parlare con ne” in serie A-2 con una Vibo Valentia costrui- Berruto questa settimana, non sono scelte facili. ta per cercare di vincere il campionato e rien- D’altronde non abbiamo parlato solo con lui, ci PIACENZA-PERUGIA trare tra i grandi) il secondo allenatore non sono anche altri due o tre nomi (anche Fabio VulOstapenko in dubbio l’ha mai fatto. La sua storia in panchina è pas- lo, ndr). Ma non è una scelta solo mia: ribadisco Maruotti gioca sata anche attraverso la fase dell’allenatore- l’allenatore per primo deve essere convinto delle (m.mar an.me.) Oggi Radici ha due giocatore a Cuneo per poi continuare sempre scelte sullo staff. L’importante è che siano persodubbi: Vermiglio (distorsione alla ne competenti e preparate, se poi come primo allenatore in divercaviglia) e Ostapenko (problema al hanno anche personalità non è un se squadre in A-1. Ha giocato la ginocchio) sono sulla via del male. Non che quelli che c’erano finale scudetto con Perugia, priIL NUMERO recupero ma le condizioni prima non l’avessero». ma di passare a Macerata a cui verranno valutate in extremis. Il ha fatto vincere il primo tricoloregista dovrebbe farcela, mentre al centro potrebbe partire Alletti con TRATTATIVE Insomma la prudenre della squadra marchigiana. Ter Horst favorito nel ruolo di za è d’obbligo. Lunedì prossimo i Niente gavetta, niente espeopposto. Tutti disponibili per Grbic, diretti interessati si incontreranno rienze graduali (come hanno che ripresenterà Maruotti in fatto altri colleghi della Genera- Ori Mondiali vinti da de visu per chiarire ruoli e impegni banda. Il libero sarà Giovi, preferito ed eventualmente. Per questo mozione di Fenomeni come Gardi- De Giorgi da a Fanuli. All’inizio giocano De Cecco-Atanasijevic, Buti-Beretta, ni, Tofoli, Cantagalli, Bracci nel tivo anche lo stesso De Giorgi non Fromm-Maruotti, con Giovi libero. femminile). L’indicazione del giocatore con vuole pronunciarsi. Il suo nome in Si gioca alle 17.30, dir. Raisport 2 suo nome come candidato a vi- l’Italia. Era un questi anni è stato accostato a Classifica Modena, Macerata 18, ce di Berruto sembra indicare la alzatore quello della Nazionale in diversi Trento 16, Perugia 13, Ravenna 12, direzione di una personalità momenti ma sempre come c.t. AcLatina 11, Piacenza, Verona, forte da affiancare a Berruto nella difficile ge- cettare ora un ruolo come il secondo è un bel salMolfetta 9, Padova 5, Sansepolcro 3, Milano 2, Monza 1 stione di una Nazionale da ricostruire. to nel vuoto che il tecnico di Squinzano farebbe A-1 DONNE Oggi due anticipi soprattutto per amore della maglia azzurra per (20.30) Urbino-Modena diretta STRATEGIA Su quale sia esattamente la strate- cui sarebbe disposto a fare molti sacrifici ma ovRaisport 1; Forlì-Firenze. Classifica: gia però il presidente Magri non si pronuncia viamente vuole capire bene cosa ci si aspetta Novara 14, Bergamo 13, Modena 12, (come d’altronde ha fatto dalla metà di set- esattamente da lui. La chiarezza è necessaria, soCasalmaggiore 11, Conegliano 10, i tembre, quando di fatto l’Italia è uscita dal prattutto perché il lavoro per riportare l’Italia in Piacenza 9, B.Arsizio 8, Montichiari 5, Scandicci 4, Forlì 3, Firenze 1, Mondiale). «La parte importante l’abbiamo alto sarà abbastanza delicato. Urbino 0 fatta scegliendo il primo allenatore - insiste il © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANTICIPO
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Motonautica R L’evento
Riecco la storia: torna la Venezia-Montecarlo Daniele Redaelli ROMA
IL MIGLIORE
D
IL PEGGIORE
6
4,5
RAKIM SANDERS
JEROME DYSON
Finché la Dinamo resta in partita, è lui a tenercela. Poi, come una settimana fa, sparisce nella ripresa
Dopo i fischi, 8 punti con 8 tiri e 2 perse in 19’. Assente. Più dei numeri, colpisce la testa con cui (non) gioca
opo l’annuncio al Salone Nautico di Genova, la Venezia-Montecarlo rinasce definitivamente nel Salone d’Onore del Coni, il luogo più istituzionale dello sport. Ieri Giovanni Malagò ha ricordato: «Qui c’è un secolo di storia del Coni, sono orgoglioso di ospitare un evento dal sapore di leggenda» e il presidente di Coni Servizi, Franco Chimenti, aggiunge «ricco di fascino». Fiorella de Septis, presidente del comitato organizzatore, ha avuto il coraggio di riproporre il raid: «Coraggio non di-
rei, però con le attuali difficoltà della nautica, credo sia molto utile per far ripartire questo settore del Paese». LE TAPPE Sette edizioni dal 1990 al 1998, l’ottava si svolgerà su 1512 miglia nautiche, circa 2800 km, con partenza il 1° luglio dall’Arsenale di Venezia e arrivo a Montecarlo il 12 con tappe a Rimini, Pescara, Brindisi, Policoro, Catania, Salerno, Formia, Civitavecchia e Viareggio La de Septis spiega poi che «fino e Civitavecchia sarà gara vera, poi un semplice trasferimento per rispettare il Santuario Pelagos nel Tirreno». Vincenzo Iaconianni, presidente della Fim, scambia un dono con Renato Carafa della Lega Navale Ita-
liana in una sorta di gemellaggio. Gianfranco Rossi, gran capo della motonautica monegasca, non nasconde l’emozione: «L’ho vinta 5 volte su 7 edizioni, sono felice del suo ritorno». «Il mare raduna cultura, cibo, ambiente che vanno comunicati alle nuove generazioni» specifica Filippo Marini, rappresentante delle Capitanerie di Porto ed Enrico Pacioni aggiunge che «la Marina Militare non può mancare in un simile evento». Per Raffaele Chiulli, presidente Uim, «un raid affascinante che unisce motonautica e nautica». Infine l’ambasciatore Riccardo Sessa sottolinea «l’importanza della sinergia interistituzionale realizzata dagli organizzatori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovanni Malagò e Fiorella de Septis
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Sci R Coppa del Mondo in America
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La Brignone torna in paradiso 1«Qui ad Aspen è cominciato tutto con il terzo posto del 2009.Quasi quasi ci riprovo» Massimo Lopes Pegna INVIATO AD ASPEN (Usa) @Pegnarol
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ui ad Aspen è dove tutto cominciò: «Anno 2009, mi piazzo terza, nessuno se l’aspettava, faccio le prime interviste. Il giorno più bello della mia vita. E’ una pista a cui sono affezionata». E’ quando scopriamo il sorriso radioso e gli occhi verde mare di Federica Brignone, sbucata improvvisamente fra le grandi. Seguiranno in breve tempo altri cinque podi, un argento Mondiale, sempre in gigante, a Garmisch 2011. Poi una stagione buttata (2012/13), in cui è costretta a fermarsi dopo un’operazione per una ciste tendinea a una caviglia. Quindi il purgatorio di quella passata, in cui non è riuscita a graffiare. Dice: «Lo scorso novembre a Beaver Creek è quando ho iniziato a stare meglio. Ma tutta l’estate era stata una sofferenza: facevo tre giorni e poi volevo fermarmi per i dolori. Però ho avuto risultati costanti: a parte Soelden, non sono mai uscita dalle dieci. E’ mancato l’acuto. Il massimo è stato un 4° posto. Certo, io che in gara sono una leonessa mica posso accontentarmi. Ma l’anno passato proprio non ce l’ho fatta a dare la zampata». E in questa stagione? «Per la prima volta da due anni
ho svolto la preparazione senza dolori. Anche se a maggio mi sono operata di ernia addominale. E’ solo un lipoma, ti apriamo te lo togliamo e in dieci giorni sei a posto. Invece avevo l’ernia e mi hanno dovuto cucire. La mio solita fortuna. Però non avevo mai iniziato così bene: nel gigante di Soelden mi sono piazzata 5 a 37/100 dalla vittoria. Riguardando il video ho visto che ho commesso un grosso errore. Forse perché non avevo ancora piena convinzione dei miei mezzi. Primo obiettivo è arrivare sul podio. Qui ad Aspen? Perché no». (ride) Promesse? «Non ne faccio. Solo quelle di dare il massimo e di non prendermela se le cose non andranno nel modo giusto. Perché do il meglio quando sono tranquilla. Ma sempre a tutta. Ovvio che se arrivo fuori dalle dieci m’arrabbio. Mi conoscete, no?». (Nuova risata). Che cosa ha perso negli ultimi due anni? «Tecnicamente, non molto. Però, si smarrisce la fiducia. Saltare una stagione è terribile, perché hai paura di rifarti male. E’ un pensiero malefico che ti balla in testa e ti frena mentalmente. Dicono che la sofferenza faccia crescere, io avrei preferito evitare». Difficile immaginare Federica Brignone, sempre ottimista e
LA GUIDA GIGANTE DONNE AD ASPEN ALLE 18 E 21 Ad Aspen (Usa) stasera le manche sono alle ore 18 e 21 italiane. Coppa del Mondo (2 p.): 1. Shiffrin (Usa) p. 124; 2. Zettel (Aut) 110; 3. Maze (Slo) 109; 9. Brignone 45. Coppa gigante (1 prova): 1. Shiffrin (Usa) e Fenninger (Aut) p. 100; 3. Brem (Aut) 60; 5. Brignone 45. DISCESA UOMINI A LAKE LOUISE ALLE 19.30 A Lake Louise (Can) c’è la prima discesa maschile alle ore 19.30. Ieri per la nevicata è stata annullata la terza prova cronometrata. Coppa del Mondo (2 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 180; 2. Dopfer (Ger) 120; 3. Kristoffersen (Nor) 100; 9. Thaler 45. TV Dirette su RaiSport 1 ed Eurosport. alle 17.45, 19.15 e 20.45. DOMANI slalom femminile ad Aspen (Usa, manche alle ore 18 e 21 italiane) e superG maschile a lake Louise (Can, alle ore 19 italiane).
Federica Brignone, 24 anni, impegnata in ottobre a Soelden. Nel 2009 ad Aspen si è piazzata terza AP
«HO AVUTO PROBLEMI FISICI E PERSONALI FINALMENTE HO RITROVATO SORRISO E FRESCHEZZA» FEDERICA BRIGNONE GIGANTISTA AZZURRA
spavalda, perdere il sorriso. «Ma ho vissuto momenti difficili, perché oltre all’infortunio ci sono stati anche problemi personali in famiglia (racconta, ma chiede riservatezza). Due anni duri. Era quando non si sapeva come risolvere il mio guaio fisico. L’incertezza finisce per logorarti (si commuove). Ora, invece, ho ritrovato la spensieratezza e la freschezza dei miei inizi. Nelle ultime stagioni c’era la frustrazione del risultato che non
veniva. Lo volevo così tanto, che quando non arrivava ci soffrivo». L’ha aiutata anche sua mamma, Ninna Quario, ex sciatrice? «Sicuramente. Ma pure il mio ragazzo (è fidanzata da tre anni con il discesista francese Nicolas Raffort), mio fratello e i miei amici». Chi le fa più paura fra le avversarie? «In gigante c’è un bel livello:
tutte quelle del primo gruppo. A me piace tanto la Rebensburg. Spero di valere quanto loro. A Soelden, all’estrazione, guardavo le prime quindici e dicevo: “Domani devo correre contro queste? E come faccio a batterle?”. Ma al cancelletto so che devo solo vedermela con il cronometro. Però mi aggiorno guardando i video delle altre. C’è sempre qualcuna a cui vedo fare delle cose straordinarie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SLITTINO
Fischnaller prova a diventare il nuovo Zoeggeler 1A Igls parte la Coppa del Mondo. «Dominik ha qualcosa in più», afferma il tecnico Brugger
Simone Battaggia INVIATO A IGLS (AUSTRIA)
A
rmin Zoeggeler c’è. Non può mancare, non ci riuscirebbe. Dà nell’occhio il meno possibile, fa la spola tra la pistamadre di Innsbruck e il magazzino al di là del Brennero, il suo ufficio, la nuova sancta sanctorum dello slittino italiano. Lasciate le gare, respinte le lusinghe dell’Isola dei Famosi e di Ballando con le Stelle, si è ritagliato un futuro da artigiano, nelle retrovie. Il ruolo perfetto per il suo carattere, in uno sport che vive di silenzi e segreti. Facebook Sta agli altri, ora, metterci la faccia. A iniziare da Dominik Fischnaller, il delfino, 21 anni e già sei podi in Coppa del Mondo. Nel weekend che apre la stagione gareggerà domani, col cugino Kevin e a Emanauel Rieder, Theo Gruber e David Mair, tutti qualificati dalla Nations Cup. «Lui ha una marcia in più – spiega il capoallenatore Kurt Brugger –, lo si vede dal feeling con cui guida la slitta. Quest’estate, poi, ha lavorato molto sulle partenze». Me-
rito anche di un attrezzo speciale. «E’ un simulatore – racconta Brugger –, un nastro lungo quattro metri che permette di modulare la spinta. L’abbiamo scoperto su Facebook: Bruno Banani (il tongano che vive e si allena in Germania, ndr) ha postato una foto, i tedeschi gliel’hanno fatta togliere subito ma Norbert Huber ha fatto a tempo a notarla. Ci siamo informati e grazie a una fondazione altoatesina siamo riusciti a comprarla». A Igls fa caldo. Una volta erano condizioni sfavorevoli alle slitte azzurre. E ora? «Tra Lillehammer, Koenigssee e Altenberg ci siamo allenati bene, anche se meno di quanto volevamo – chiude Brugger –. Igls non è una pista amica, le sensazioni sono incoraggianti». Le donne alle 9.40 (Voetter, Robatscher) e i doppi dalle 12.15 (Oberstolz-P.Gruber, L.Rieder - Rastner, F.Gruber-Kainzwaldner), dovranno confermarle. In tv: diretta Eurosport ore 11.15, 12.15, 13.30.
Dominik Fischnaller, 21 anni LAPRESSE
Scherma R La numero 1
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I PERSONAGGI
Errigo
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CONTENUTO PREMIUM «PER AN ANNI MI ALLENAVO ALL SFINIMENTO E SINO ALLO STUDIAVO LE L ALTRE: INUTILE SEMPRE COSA FARE» ORA SO SEM
«GUARDO SOLO ME STESSA E VINCO SEMPRE» OGGI E DOMANI A TORINO E IN TV IL FIORETTO AZZURRO DONNE E UOMINI Il Grand Prix Fie trofeo Inalpi di fioretto si disputa a Torino tra donne (oggi, 17 italiane qualificate) e uomini (domani, 29) sulle stesse pedane. Fasi finali dalle ore 9-16.30 (Pala Ruffini, diff. Rai Sport1 ore 22.30). In gara guidati dal c.t. Cipressa le big (Errigo, Vezzali, Di Francisca, Batini, Cini) e i big azzurri (Baldini, Cassarà, Avola, Aspromonte).
L’INTERVISTA di STEFANO ARCOBELLI
L
a genialità trasformata in continuità: è il filo di Arianna, diventata cannibale, imbattibile, come una Vezzali. Non sarà mai una «macchina» in stile Valentina, ma il ruolo di vincente lo sta assolvendo con la stessa ferocia. La Errigo ci mette pure l’anima, batte pure il dolore pur di trionfare. In Coppa come negli ultimi due Mondiali. Ori chiamano ori, e nessuna che riesca più a fermarla: neanche le terribili compagne del Dream Team. L’ex incostante, svagata, annoiata, distratta Arianna non c’è più: c’è un rullo tempestoso in pedana, un grido insistito che non si spegne mai. La leader del leggendario Dream Team, costretto a spezzarsi in due ai Giochi di Rio, è ormai incontestabilmente lei: anche se
«FINO AL 2016 NON CERCO DISTRAZIONI: PER LA POPOLARITA’ E I SOLDI C’E’ SEMPRE TEMPO» ARIANNA ERRIGO BICAMPIONESSA MONDIALE
ci sono troppe aspiranti. A Torino, oggi, si presenterà come la fiorettista da battere: con l’ultimo trofeo già suo ed uno nuovo da inseguire insieme al pass olimpico (prime 2 del ranking). Arianna, si sta prendendo tutte le rivincite da quella sconfitta all’ultima stoccata nella finale olimpica contro la Di Fancisca? «Ogni volta che ci penso, e succede spesso, mi vengono gli occhi lucidi, ma avevo 24 anni e non avevo l’esperienza per gestire certe situazioni. Basta rimpianti, però: non mi piango più addosso. Ora sono felice e feroce. Chissà che la ferocia non me la stia portando proprio da quella sera a Londra». L’origine della metamorfosi? «Reagisco sempre bene ad ogni situazione, anche a quella più complicata come un’indisposizione. E’ sempre la giornata giusta, adesso, ne esco sempre fuori bene. Sarà pure l’esperienza, certo. Ma reagisco sempre in modo giusto adesso. I titoli mondiali mi hanno dato tranquillità e sono serena nella vita: il 2014 è stato un anno magico, mi ha dato l’equilibrio».
Che ha trovato pure a Grottaferrata grazie al fidanzato-collega? «Luca (Simoncelli, il fidanzato fiorettista) mi ha dato stabilità, se va male basta drammi e pianti: sono una ragazza soddisfatta anche fuori. Soffro solo quando gareggia lui...». Un altro segreto? «Ho svoltato, in 2-3 anni da pro’ sono riuscita a calibrarmi: prima c’era davanti la Vezzali, mi allenavo fino allo sfinimento ma non
funzionava. Ora so quando staccare, andare in vacanza, fare una lezione, non farla. E non devo emulare più nessuna». Sta cambiando il rapporto con le compagne-rivali? «Macché, sono concentrata solo su me stessa adesso: non guardo più cosa fanno le altre, l’ho fatto per anni e mi stressavo, guardarle troppo per cercare di imitarle è stato un errore che poi pagavo puntualmente in gara. Basta an-
Arianna Errigo (pure a sinistra) con il fidanzato schermidore Luca Simoncelli, festeggia la quarta Coppa del Mondo (2014) appena ricevuta FOTO BIZZI
gosce, appartenevano ad un’altra Arianna. Faccio la differenza con la reazione giusta ad ogni situazione». Non studia più Vale e le altre? «No, penso solo alle mie stoccate, salgo in pedana consapevole: ma non sono mai sicura di vincere anche se sta andando sempre bene». Ha respinto ogni tentazione? «Oltre la scherma fino ai Giochi di Rio non vedo altri interessi. Sto così bene che non voglio alterare i miei equilibri. La tv non mi interessa anche se ci vanno altri schermidori (Vezzali, Di Francisca, Aspromonte, ndr). Devo ancora dare tanto alla scherma: non mi sento per nulla arrivata, farò di tutto per l’oro individuale olimpico 2016 e altro potrebbe provocarmi stress, distrazioni sbagliate. Non baratto la popolarità o il conto in banca: resto fiorettista. C’è sempre tempo per diventare famosa...». Dominare in Coppa del Mondo è diverso che ai Mondiali? «Significa costanza, 5 gare di fila sono una stagione intera da prima: vincere 4 Coppe in 6 anni è una gran bella soddisfazione. Primeggio: non potrei fare di più». La Vezzali a Torino, la capitale dello sport 2015, ha dato pure lezioni d’Europa. E lei? «Vedo un’Italia che nella scherma domina in Europa e nel mondo: il Paese dovrebbe essere fiero di questo sport azzurro che vince. Noi siamo un valore aggiunto, l’Italia che funziona: rappresentiamo valori vincenti per uscire dalla crisi. Imitateci». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L'IDENTIKIT HA VINTO 4 COPPE MONDO ARIANNA ERRIGO 26 ANNI DI MONZA
Arianna Errigo è nata il 7-61988. Carabiniere di Muggiò (Mb), si allena a Grottaferrata (Roma). Alta 180 cm per 65 kg, fiorettista, ha una serie aperta di 4 vittorie in tappe di Coppa del Mondo. La Errigo vanta 4 Coppe del Mondo generali e 6 ori e 2 bronzi agli Europei. LA SUA SERIE DI MEDAGLIE MONDIALE 2009: oro a squadre MONDIALE 2009: bronzo indiv. MONDIALE 2010: oro a squadre MONDIALE 2010: argento indiv. MONDIALE 2011: argento squadre OLIMPIADE 2012: argento indiv. OLIMPIADE 2012: oro a squadre MONDIALE 2013: oro individuale MONDIALE 2013: oro a squadre MONDIALE 2014: oro individuale MONDIALE 2014: oro a squadre
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE RUGBY / PRO 12
Cardiff vince Per Treviso ottavo stop su 9 con rimpianto ● (e.s.) Non arriva la prima vittoria stagionale per un Treviso che nel match dell’Arms Park si era illuso. Dopo la promettente prestazione contro Glasgow e, soprattutto, il pari contro Leinster, gli uomini di Casellato, soffrendo nel 1° tempo, andavano all’intervallo avanti 13-12 con tutti punti di un Carlisle (nella foto) ispirato. Treviso perdeva Harden (caviglia), Cardiff faceva entrare Gareth Davies per l’acciaccato Anscombe: mai cambio obbligato fu così decisivo. Davies portava i Blues sul 29-13 a metà ripresa. Treviso tornava a sperare con 2 mete di Minto, poi però cedeva nel finale complice il giallo a Giazzon, tornando in Veneto senza punti. CARDIFF-TREVISO 36-25 Marcatori: p.t. 9’ c.p. Carlisle, 12’ m. Williams tr. Anscombe, 23’ m. Carlisle tr. Carlisle, 29’ m. Tuculet, 38’ c.p. Carlisle; s.t. 8’ c.p. G. Davies, 12’ m. Smith tr. G. Davies, 18’ m. Dacey tr. G. Davies, 21’ m. Minto tr. Carlisle, 28’ m. Minto, 32’ m. WattsJones tr. G. Davies. Cardiff. Tuculet; Smith, Thomas, Evans, Walsh (25’ s.t. Isaacs); Anscombe (1’ s.t. G. Davies), A. Williams (33’ s.t. Knoyle); Navidi, Jenkins (28’ s.t. WattsJones), Cook; Turnbull, Paulo
frequentano il tempio del rugby inglese, per aver dato del gay all’arbitro gallese Nigel Owens in occasione del match con la N.Zelanda, non potranno entrare allo stadio per 2 anni. Multa di 1257 in beneficenza
Champions League con la carica di Brescia e Recco 1Scattano i preliminari delle grandi sfide Primi ostacoli Olympiacos e Radnicki
gujevac vicecampione d’Europa (che non fa paura come in passato): in questi giorni, i biancocelesti hanno festeggiato la nascita delle figliolette di Maro Jokovic e Andrija Prlainovic, proprio i giocatori che in estate si erano contesi la calottina da straniero di campionato al fianco di Aleksandar Ivovic, con il serbo preferito al mancino croato. Un grande ex recchese, Norbert Madaras, guida l’attacco dello Szolnok, la formazione ungherese che punta dichiaratamente alla conquista della coppa ed è inserito nell’altro girone. Piacevole novità attraverso il sito della Len (www.len.eu): i risultati delle partite verranno aggiornati in tempo reale. Era ora. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Girone A: Brescia-Olympiakos (Gre), ore 15, diretta RaiSport 2; Barceloneta (Spa)-Eger (Ung). Domani alle 18 Radnicki Kragujevac (Ser)-Pro Recco. Girone B: Szolnok (Ung)-Primorje (Cro), Spandau (Ger)-Jug (Cro). Partizan (Ser)-Galatasaray (Tur) rinviata.
Un attacco di Maro Jokovic, 27 anni, asso del Recco BORSARELLI
desso la Champions fa sul serio. Dopo i tre turni di qualificazione che hanno concesso poche emozioni, scattano i preliminari che regalano le sfide più attese. E sarà Pro Recco contro tutti. Con una rosa stellare, i liguri vogliono scacciare il brutto ricordo della Final Six di Barcellona, quando vennero superati dal giovane Partizan nei quarti. Poi il titolo sarebbe
CURLING / EUROPEI
Peccato Italia La medaglia svanisce sul filo
(33’ s.t. Normandale); Jones (6’ s.t. Mitchell), Dacey (31’ s.t. R. Williams), Hobbs (11’ s.t. T. Davies). All. Hammett. Treviso: Hayward; Esposito (1’ s.t. Pratichetti, 15’ s.t. Ambrosini, 36’ s.t. Kudin), Bacchin, Christie, Nitoglia; Carlisle, Lucchese; Budd, Swanepoel (15’ s.t. Minto), Barbini (28’ s.t. Fuser); Van Zyl (15’ s.t. Pavanello), Vallejos; Harden (38’ p.t. Acosta), Giazzon, Zanusso (36’ s.t. Muccignat). All. Casellato. Arbitro: McMenemy (Sco). Note: p.t. 12-13. Gialli a Cook (8’ p.t.) e Giazzon (30’ s.t.). Calci: Anscombe 1/2 (2 pt), G.Davies 4/4 (9 pt), Carlisle 4/5 (10 pt). Uomo del match: Navidi. Punti: Cardiff 5, Treviso LE ALTRE. Ieri: MunsterUlster 21-20. Oggi: ZebreEdimburgo, Leinster-Ospreys, Connacht-Scarlets. Domani: Glasgow-Newport. CLASSIFICA. Munster 32, Ulster 31, Ospreys 30, Glasgow 27, Leinster 24, Connacht 23, Scarlets 22, Edimburgo 15, Cardiff 13, Newport 7, Zebre 5, Treviso 4. ● ZEBRE, C’E’ EDIMBURGO (ma.p.) A Parma le Zebre ospitano Edimburgo (16, dir. Nuvolari) e per cercare la seconda vittoria stagionale si affidano agli azzurri: la coppia di ali Sarto-Toniolatti, Haimona all’apertura, Vunisa 8, la seconda linea con Bortolami e Biagi oltre a Chistolini e Manici in prima e altri tre (Geldenhuys, Palazzani e Orquera) dalla panchina.
1RUGBY: NIENTE STADIO PER OMOFOBIA Niente Twickenham per omofobia: due tifosi che
PALLANUOTO
A
● All’Europeo di Champery (Svi), l’Italia non riesce a eguagliare il suo miglior risultato di sempre, il terzo posto di 25 anni fa. Sconfitta 7-6 dalla Norvegia campione del mondo in carica ieri mattina in semifinale (battuta nei gironi), in serata poi gli azzurri hanno ceduto anche il bronzo alla Svizzera padrona di casa (8-6), anch’essa già battuta nei gironi. L’Italia in semifinale aveva saputo recuperare dal 5-1 del quinto end, tornando nell’ultima frazione fino a una lunghezza di distanza, respinti dallo skip norvegese Thomas Ulsrud. Amos Mosaner, Daniele Ferrazza, Andrea Pilzer e Sebastiano Arman, con Joel Retornaz skip, hanno comunque accarezzato la storia sul 5 pari dopo sette mani della finalina per il bronzo: poi però nell’ottavo end la Svizzera ha allungato sul 7-5, utile a non soffrire il riavvicinamento azzurro, rilanciando poi nell’ultima frazione con l’8-6 finale. L’Italia chiude senza medaglie ma giocandosela alla pari fino all’ultimo coi padroni di casa e con gli iridati in carica.
L’azzurro Amos Mosaner AP
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andato al Barceloneta che anche nel 2015 ospiterà l’ultimo atto della competizione ed è dunque qualificato di diritto. Vuol dire che nel girone dei recchesi e del Brescia c’è un posto in meno a disposizione, cosa che complica il cammino della squadra di Sandro Bovo, oggi al debutto contro l’Olympiacos: osso duro, nove tredicesimi della Nazionale greca. La Pro Recco se la vedrà invece domani contro il Radnicki Kra-
IPPICA
Gentildonna storico tris nella Japan Cup?
La vittoria 2013 di Gentildonna ● In Italia saranno le prime ore del mattino di domani quando a Tokio si disputerà la Japan Cup (gr 1 m 2400) che in passato ha visto diversi italiani mettersi in luce. I fantini Lanfranco Dettori (3 vittorie) e Mirco Demuro (1), gli allenatori Luca Cumani e Luciano D’Auria (1 vittoria) il cavallo Falbrav (allenato da D’Auria) e il suo proprietario Luciano Salice. E proprio relativa a Falbrav è l’unica piccola traccia azzurra, il concorrente giapponese Harp Star figlio di una figlia (Historic Star) del campione che vinse nel 2002 con Dettori. Il motivo trainante è l’assalto al terzo successo consecutivo (mai realizzato) della locale Gentildonna, montata da Ryan Moore come lo scorso anno, mentre il fantino del primo successo fu Yasunari Ivata. ● ERBA California Chrome, che ha fallito all’ultimo atto la Triplice Corona americana, esordisce oggi su pista in erba a Del Mar, nell’Hollywood Derby (gr 1 m 1800). ● A PARIGI Ieri sera 2° il nostro Radieux (Locqueneux) nel Prix Ohilia (m 2850) vinto in 1.13.4 da Avalo Monteval.
● EURO CUP Si gioca pure l’andata dei quarti di Euro Cup: alle 16 italiane il Posillipo fa visita al Sintez Kazan (Rus), alle 20 la Carpisa Yamamay Acquachiara riceve il Nizza (Fra) e la Carisa Savona è ospite del Mornar (Cro). L’altra sfida è Steaua (Rom)-Hannover (Ger). Gare di ritorno il 17 dicembre. ● DONNE Nell’anticipo della 9a giornata di A-1, Bogliasco-Despar Messina 4-9. Oggi (ore 15) Prato-Mediterranea Imperia, Padova-Sis Roma, Cosenza-Firenze, Rapallo-Orizzonte. ● RECUPERI Stabilite le date dei recuperi delle partite di campionato rinviate per maltempo: Bogliasco-Posillipo e Savona-Como il 28 gennaio; RapalloRoma e Imperia-Bogliasco femminile il 5 dicembre.
BOXE
Rourke a 62 anni torna sul ring e vince in 2 round ● Dopo vent’anni, ritorno sul ring vincente per Mickey Rourke, 62 anni. L’attore, già pugile in gioventù e poi per tre anni dal 1991 al 1994, ha battuto a Mosca il californiano Elliot Seymour che ha 33 anni meno di lui e con un record di una vittoria e 10 sconfitte. Rourke, diminuito di 15 kg (ora è un superwelter) ha attaccato fin dall’inizio, costringendo il rivale all’abbandono nel corso del secondo round. ● PICARDI BATTUTO (i.m.) A Novosibirsk (Rus) seconda sconfitta nel torneo Apb dei 52 kg per Vincenzo Picardi, 20 contro l’argentino Fernando Daniel Martinez (57-57, 56-58, 56-58): quasi compromessa la possibilità del pass olimpico in questo torneo. Altri match: Latipov (Uzb) b. Asloum (Fra) 3-0, Suleimenov (Kaz) b. Flissi (Alg) ko 3, Aloian (Rus) b. Aleksnadrov (Bul) 3-0. ● TOCCA A GIACON (r.g.) A Mijas (Spa) l’italo-spagnolo Luca Giacon (25-1-1nc) difende la cintura continentale Wba superleggeri, opposto a Ville Piispanen (Fin, 19-5-3) già avversario di Di Rocco per l’Europeo
ATLETICA TUMI A PARIGI DA ONTANON Il 24enne vicentino Michael Tumi, bronzo europeo in carica dei 60 indoor e primatista italiano della specialità con 6”51, si trasferisce a Parigi da coach Guy Ontanon, 56 anni, che nelle ultime quindici stagioni ha seguito molti dei migliori sprinter francesi e ora, tra gli altri, Jimmy Vicaut. La decisione, dopo un opaco 2014, è maturata in accordo con l’allenatore Umberto Pegoraro e il settore tecnico federale. ● FIRENZEMARATHON (m.m.) La 31a maratona fiorentina di domani (9.20 da Lungarno della Zecca Vecchia/Lungarno Pecori Giraldi e arrivo in Piazza Santa Croce) si conferma seconda dopo Roma, con 10.777 iscritti. Aperto il Marathon Expo, nel Generale Barbasetti di Prun. Oggi alle 10 nello stadio Ridolfi 30x1000 mt. ● IBARGUEN OK (si.g.) Nei Giochi centroamericani di Veracruz Mes), 14.57 nel triplo (-0.4) della colombiana Caterine Ibarguen. Uomini. 200 (-1.8): Skyers (Cuba) 20”47. 400 hs: Cisneros (Cuba) 49”56. Donne. Peso: Borel (Tri) 18.99. Giavellotto: Ruiz (Col) 63.80. Eptathlon: Rodriguez (Cuba) 5984.
BASEBALL ● TOMAS (r.r.) Arizona prende il più forte talento cubano, l’esterno Yasmany Tomas (6 anni, 68.5 milioni di dollari).
BOXE ● EUROPEO SU ITALIA 1 (r.g.) A Londra 2 Europei: nei massimi, derby per il titolo vacante di Pulev tra Tyson Fury (22) e Dereck Chisora (20-4), valevole come semifinale Wbo (su Italia 1 ore 23.45). Nel 2011 vinse Fury, favorito per gli scommettitori. Nei medi Billy Saunders (20) difende la cintura conquistata a luglio su Blandamura, contro Chris Eubank jr. (18). Gavin (20-1) battuto da Bundu in agosto, opposto a Skeete (Ing, 18) in palio i titoli britannici e del Commnwealth dei welter. Il supermedio italo-inglese Frank Buglioni (14-1) tenta ll’Europeo Wbo vacante, contro Robinson (Ing, 13). ● BUNDU IN TV (r.g.) La sfida tra Leo Bundu (31-0-2) e Keith Thurman (Usa, 23) per l’interim Wba dei welter, il 13 dicembre a Las Vegas, in diretta su Italia 1, dalle 5 del mattino. Lenny Bottai (22-2) affronta Jermail Charlo (Usa, 19) semifinale Ibf superwelter.
FOOTBALL ● RICE REINTEGRATO Ray Rice, l’ex running back dei Baltimore Ravens sospeso a tempo indeterminato l’8 settembre dopo che un video lo mostrava dare un pugno all’allora fidanzata dentro un ascensore, ha vinto il ricorso d’appello contro la decisione. Ciò significa che è stato immediatamente reintegrato nella Lega e che può firmare con qualsiasi team Nfl.
GHIACCIO NHK TROPHY A OSAKA RIGHINI FA IL PERSONALE Buona prova di Ivan Righini nel corto dell’Nhk Trophy di Osaka, sesta e ultima del GP di figura: con 70.27 (6°) ritocca di 53/100 la propria seconda prestazione italiana. Solo 5° il campione olimpico Yuzury Hanyy. Oggi i liberi dell’artistico e il corto della danza (diretta Eurosport 2, ore 7.50). Uomini. Corto: 1. Mura (Giap) 86.28; 2. Abbott (Usa) 81.51; 3. Murakami (Giap) 79.68; 6. Righini 70.27. Donne. Corto: 1. Gold (Usa) 68.16; 2. Leonova (Rus) 68.11; 3. Murakami (Giap) 64.38. Coppie. Corto: 1. Duhamel-Radford (Can) 72.70; 2. KavagutiSmirnov (Rus) 64.60; 3. Xiaoyu Yu-Yang Jin (Cina) 60.15.
GOLF GIUDICE RIO: NO STOP LAVORI Un giudice di Rio de Janeiro respinge la richiesta del pm di sospendere un’autorizzazione ambientale per i lavori sul green dei Giochi 2016.
HOCKEY GHIACCIO ●
EBEL (m.l.) Doppia trasferta ravvicinata per il Bolzano in Ebel: oggi per il 22° turno a Fehervar (Ung, 17.30); domani a Vienna (Aut, 17.30). ● COPPA ITALIA (m.l.) Oggi gara-2 (su 3) dei quarti. 18.30: Milano-Asiago (serie 10). 19.30: Appiano-Renon ( 0-1). 20.30: Gardena-Val Pusteria (0-1); CortinaValpellice (0-1).
HOCKEY PISTA Mickey Rourke, 62 anni AFP
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CAMPIONATO (m.nan) Alle 20.45 la 9a
ine A-1: Breganze-Cgc Viareggio, BassanoCorreggio, Follonica-Matera, Forte dei Marmi-Trissino, Prato-Giovinazzo (21, diff. Raisport 2 22.30), Sarzana-Pieve, Valdagno-Lodi.
HOCKEY PRATO ●
ULTIMA ANDATA (g.l.g.) Ultima andata (9a): Amsicora-De Sisti Roma; SuelliBonomi; Ferrini-Bra; San Vito Romeo GigliCus Cai. Domani: Suelli-Bra e FerriniBonomi (recuperi).
IPPICA ●
IERI MONTEGIORGIO QUINTE’ (m 1600); 1 Innocenzo Duke (D. Quarneti) 1.14.7; 2 Prime Team; 3 Pinko Ur; 4 Odra; 5 Perimetro Bar; Tot.: 37,22; 7,92, 2,85, 5,86 (292,50) Quintè 4-13-8-3-11 n.v. Quarté n.v. Tris euro 1776.95. ● A FIRENZE Taylor Roc, guidato da Michela Racca, ha vinto in 1.15.8 il Premio Cupolone (m 1600) battendo Teorema Om e Twitter Grad. ● OGGI TREVISO QUINTE’ (ORE 18.30, INIZIO 15.05) Una volata per 15. Indichiamo Simply Bi (13), Roventa (8), Regina dei Greppi (3), Spritz Grif (2), Rika (6), Ratzinger Lake (12). ANCHE Gal.: Siracusa (14.50), Villacidro (13.40). Tr.: Roma (13.15), Aversa (14.45), Torino (15).
PALLAMANO ●
PRIMA DI RITORNO (an.gal.) Prima di ritorno in A maschile. Gir.A: ore 18.30 Trieste-Bressanone; 19 Pressano-Eppan, Bolzano-Cologne; 20.30 Cassano Magnago-Mezzocorona. Gir. B: 18 Castenaso-Casalgrande; 18.30 RomagnaFerrara; 19.30 Bologna-Sassari. Gir. C: 16 Gaeta-Siracusa; 17 Alcamo-Ancona; 18,30 Fondi-Conversano; 20 Lazio Benevento. ● COPPE (an.gal.) A Rubiera (Re, 20.30) Carpi-Polva Serviti (Est) per il ritorno del 3° turno di Challenge. Gli emiliani -12 all’andata (24-36).
ROTELLE A MODENA LA ROLLER CUP Oggi e domani al Palapanini di Modena iRisport International Roller Cup. Alle 20.30 Aggressive, Freestyle e Streetboard (novità coni assi più spericolati) con scontri di 45’ in cui i vincitori di ogni specialità porteranno punti alla squadra per il trofeo finale. Domani alle 16.30 2a manche con i campioni di singolo, coppia danza e coppia artistico, fra cui Amadesi.
RUGBY BRUNEL: «NON RINNOVO IL CONTRATTO CON L’ITALIA» Il c.t. Jacques Brunel, sotto contratto con la Fir fino al 30-6-2016, annuncia a Midi Olympique: «Ho rifiutato il rinnovo. Credo che 5 anni alla guida siano una durata sufficiente, soprattutto dopo averne passati 6 nello staff francese». In Francia, dove Brunel è stato assistant coach di Laporte e 2 volte finalista col Perpignan (un titolo vinto) si dice: Oyonnax, Tolone o Montpellier? OGGI GALLES-SUDAFRICA E INGHILTERRA-AUSTRALIA Ultimi due test «fuori finestra» alle 15.30. A Twickenham, Inghilterra-Australia (diretta Sky 2): Lancaster dà il n.12 a Twelvetrees (fuori Farrell), Hartley in prima linea per Webber e Wood sostituisce Haskell in terza. I Wallabies, che onoreranno la memoria del giocatore di cricket Phillip Hughes morto giovedì, perdono Tevita Kuridrani a centro, sostituito da Ashley-Cooper. A Cardiff, Galles-Sudafrica (differita Sky 2 dalle 17.30): i Dragoni rinunciano a North, che ha subito una concussione contro gli All Blacks: in campo Liam Williams; in prima linea fuori il pilone Paul James e il tallonatore Hibbard, dentro Jenkins e Baldwin. I Boks, senza “europei”, fanno cinque cambi e ritrovano le prime linee Mtawarira e Du Plessis e l’estremo Le Roux. ● MORTO KYLE E’ morto a 88 anni Jack Kyle, eletto nel 2002 miglior irlandese di tutti i tempi. Era il leader del XV che conquistò nel 1948 il primo Grande Slam del suo Paese nel 5 Nazioni, che vinse anche nel ’49 e nel ‘51. Mediano d’apertura, in 52 caps (6 coi Lions) mise a referto 7 mete e un drop. ● ECCELLENZA (i.m.) Oggi 6a. 14.30 Lazio-Prato; 15 San Donà-Fiamme Oro, L’Aquila-Mogliano; domani 15 ViadanaRovigo, Petrarca-Calvisano (Raisport 1).
SPORT INVERNALI ●
VINCE AMMAN A Kuusamo (Fin) per la Coppa del Mondo (nessun azzurro qualificato), vince il 4 volte olimpionico Simon Ammann. Hs 140: 1- Amman (Svi) 284.1 (139.5 m + 142); 2. Ito (Gia) 276.1 (138-137.5); 3. Kasai (Gia) 270.5; 4. Kofler (Aut) 267.6 . Cdm: 1. Ammann 136.
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AltriMondi R
SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
da fortemente di continuare nella campagna anti-influenzale». Non c’è solo la Novartis (che con quattro milioni di pezzi copre metà del mercato) e non c’è solo il Fluad.
IL FATTO DEL GIORNO IL PERICOLO PSICOSI
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Allarme per 500 mila dosi di vaccino antiinfluenzale distribuite in 12 Regioni, ma solo nelle Asl e non in farmacia
Queste morti sospette collegate ai vaccini contro l’influenza devono preoccuparci? 1I casi salgono a 11, tutti anziani. Ed è probabile il ritiro di nuovi lotti
Attesi i riscontri per accertare il nesso, ma gli esperti rassicurano
di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Le morti sospette da vaccino antinfluenzale sono diventate undici, ma gli esperti insistono che non c’è da preoccuparsi. Chiariamo: il farmaco incriminato è il Fluad della svizzera Novartis, notissimo e usatissimo da almeno un decennio. Di questo farmaco non tutti i lotti sono sotto inchiesta, ma solo due. Questi due lotti portano i numeri 142701 e 143301. Chi avesse comprato il Fluad, controlli sulla confezione il numero del lotto. Se corrisponde a quello sospettato, butti il farmaco nella spazzatura. Altrimenti — giurano tutti — non c’è pericolo. Inoltre: fino ad ora questi due lotti non sono stati distribuiti attraverso le farmacie, ma attraverso le Asl di dodici Regioni, e cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria (nel Savonese), Marche, Molise, Puglia, Sicilia (solo province di Cata-
nia e Siracusa), Sardegna, Toscana. Quindi, chi ha comprato il Fluad in farmacia dovrebbe stare tranquillo, chi lo ha preso al di fuori di queste dodici Regioni pure. Ripetiamo: stiamo riferendo quello che dicono gli esperti, cioè in primo luogo l’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco), a cui è demandato il controllo del mercato. Dai medici arriva invece l’allarme che queste morti, e l’altro caso legato alla sentenza che ha stabilito un nesso tra l’encefalite e l’utilizzo di un vaccino in un neonato, scoraggi ancora di più gli italiani, già poco propensi a vaccinarsi. Senza il vaccino, dicono, le morti provocate dall’influenza sarebbero molte di più delle 8 mila che si registrano ogni anno.
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Parliamo dei nuovi casi sospetti. Tre stavano già sui giornali di ieri mattina. Sono stati segnalati il 7, il 12 e il 16 novembre, a Siracusa e Termoli, in Molise. Le vittime di Siracusa (due uomini) avevano 68 e 87
anni, quella di Termoli (una donna), 79. A questi tre si sono aggiunti il decesso di un pratese ottantenne e di un cardiopatico di Firenze di 84 anni (la cui moglie, sottoposta allo stesso trattamento, non ha disturbi); nel Leccese, di una signora di 84 anni di Martano e di un’altra di 72 anni di Scorrano; di un anziano a Como (deceduto la scorsa settimana) e di un 80enne a Parma. Un uomo e una donna ultraottantenni sono deceduti a Roma. Tutti erano stati vaccinati con il Fluad, ma ciò non basta per affermare che ad ucciderli sia stato il Fluad. In via precauzionale sono stati ritirati i lotti sospetti (tranne quello della vittima di Parma) e si è pronti a ritirarne anche altri. Gli esami daranno i primi risultati entro 7-10 giorni. Il Ministero della Salute attiverà il numero verde 1500 per rispondere ai cittadini.
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Chi fa gli esami? L’Istituto Superiore di Sanità. Che «raccoman-
M’immagino che questi poveretti se ne siano andati all’altro mondo per il farmaco, non per l’influenza. Gli esperti — per esempio il professor Pietro Crovari, ordinario di Igiene e Medicina preventiva a Genova — dicono che è troppo presto per stabilirlo e avvertono che sentenze affrettate sono dannose. Dice Crovari: «In genere, i soggetti vaccinati sono anziani e spesso hanno condizioni cliniche di fondo particolari: possono avere malattie croniche o essere debilitate. Bisogna capire se quella che chiamiamo reazione in un singolo paziente non sia piuttosto l’effetto di una malattia preesistente, che col vaccino non ha a che vedere. Ciò non toglie che, nell’attesa di capire la situazione, il ritiro del prodotto in via precauzionale e l’esame attento sul prodotto siano provvedimenti necessari». Aggiunge che «nella letteratura recente non c’è nessuna segnalazione di decesso da vaccino antiinfluenzale. Ogni anno ci sono milioni di persone in tutto il mondo occidentale che vengono vaccinate contro l’influenza». Anche i morti di questi giorni sono anziani. Il dubbio che il vaccino non c’entri le dovrebbe venire.
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Come sono fatti questi vaccini? Le molecole che ne compongono il nucleo sono le stesse da sempre e quindi non possono far male. Qualche pericolo potrebbe esserci nei coadiuvanti, che si adoperano per potenziare l’effetto preventivo del farmaco. Qualcuno potrebbe essere allergico e patirne gli effetti. «Ma bisognerebbe anche capire di che cosa sono esattamente morte queste persone: i soggetti predisposti possono avere forti e gravi crisi anche solo mangiando delle fragole», spiega il dottor Sergio Palù, presidente della Società europea di Virologia.
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E per i bambini? Dice Crovari: «Ci sono pediatri che lo raccomandano, ma a livello di sanità pubblica non si è mai valutato che i vantaggi fossero rilevanti, e non abbiamo mai considerato necessario vaccinare i bambini. Oggi per loro il problema non si pone». © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTIZIE TASCABILI IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA
Si vota alla Camera la legge di Stabilità La Ue: «Conti italiani rimandati a marzo» ● Comincia oggi alle 17.05 il primo voto di fiducia in Aula alla Camera sulla legge di Stabilità. I voti saranno tre, uno per ogni articolo in cui il provvedimento è stato suddiviso: tutto dovrebbe terminare fra domani sera e lunedì. La minoranza Pd, che non ha votato per il Jobs Act, sosterrà invece questa legge. La prossima settimana la palla passerà quindi al Senato, dove dovranno essere sciolti tanti nodi: tagli alle Regioni, riallocazione del personale delle Province, alleggerimento dell’aggravio della tassazione sulla rivalutazione di fondi pensioni e Tfr. Al Senato
potrebbe essere affrontata anche la sostituzione di Imu e Tasi con la «local tax». Intanto l’Italia ha incassato dalla Ue un via libera provvisorio sulla legge di Stabilità: nel 2015 dovrà però «adottare le misure necessarie per garantire che il bilancio sia conforme al Patto di stabilità». A marzo Bruxelles procederà a un nuovo esame della situazione. Nel 2014 l’Italia non è tenuta a rispettare gli impegni del Patto di stabilità a causa della recessione (tre anni consecutivi di crescita sotto zero). «In Europa ci viene detto di non sprecare l’occasione», spiega il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan.
LA DENUNCIA DELL’ARCI
ELEZIONI REGIONALI 2010
Roma: Casapound Podestà, condanna blocca i bimbi rom a due anni e 9 mesi davanti alla scuola per le firme false ● Militanti di Casapound e Blocco Studentesco avrebbero impedito ieri in alcuni istituti alla periferia nord di Roma a bambini e ragazzi rom l’accesso a scuola. A denunciare l’episodio l’Arci Solidarietà e la cooperativa Eureka, che hanno commentato: «È evidente il clima da “caccia alle streghe” che si respira nella Capitale».
● Due anni e nove mesi di carcere: è questa la condanna inflitta dal Tribunale a Guido Podestà. Il presidente della Provincia di Milano era imputato con quattro ex consiglieri per il caso delle circa 900 firme ritenute false a sostegno del listino di Roberto Formigoni e della lista del Pdl per le elezioni regionali lombarde del 2010.
PAURA NEL SALERNITANO: RAPINATORI IN FUGA
I rilievi del carabinieri sul luogo della sparatoria a Pagani (Sa) ANSA
Altro assalto a portavalori Tre feriti nella sparatoria ● Dopo il tentato assalto a un portavalori due giorni fa sull’A1, ieri a Pagani, nel Salernitano, ne è stato sventato un altro ma solo dopo un conflitto a fuoco con le guardie giurate in cui sono rimaste ferite tre persone, una cassiera di 35 anni che era al lavoro in un supermercato vicino al luogo della sparatoria, una cliente di 52 anni e un passante di 35 anni, che ha subito un intervento chirurgico. I rapinatori, che pare avessero accento pugliese, sono scappati a bordo di un’auto.
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Disoccupazione record al 13,2% Ma il governo: «Più contratti»
CAOS TRA I 5 STELLE
Grillo «stanchino» si sfila Via libera al direttorio tra frondisti ed espulsi 1Il 91% degli iscritti al Movimento dice sì al collegio di garanti. E la tensione sale
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1L’Istat: 3,4 milioni i senza lavoro. Ed è polemica
sulle cifre. Renzi precisa: «Con noi numeri positivi» Marco Gentili @marcogentili80
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e l’Unione europea fosse un’unica nazione, le cose non sarebbero così terribili: secondo il dato diffuso da Eurostat ieri, il tasso di disoccupazione è pari all’11,5% nell’Eurozona e al 10% in Ue, stabile rispetto al mese precedente. Ma siccome i confini nazionali esistono ancora, il dato peggiore arriva dall’Italia dove, secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione a ottobre è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di un punto su base annua. Parlando di numeri assoluti, in Italia ci sono 3,4 milioni di disoccupati, un esercito che nell’ultimo anno è aumentato di 286 mila unità. Si tratta del massimo storico, il valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ov-
vero dal 1977. Ancora più nera la situazione nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni: qui il tasso di disoccupazione a ottobre è pari al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali sul mese precedente e di 1,9 punti su base annua. I giovani under 25 in cerca di lavoro raggiungono così quota 708 mila. PUNTI DI VISTA Come tutte le cifre, anche le serie storiche dell’Istat sono suscettibili di interpretazione. «I dati non mi sorprendono, d’altronde basta guardarsi in giro» ha commentato amaramente il presidente di Confindustria Giorgio
RMai così male
da 37 anni. Italia maglia nera anche nel confronto con il resto dell’Ue
Il presidente del consiglio Matteo Renzi, 39 anni, visita la 3Sun di Catania ANSA
Squinzi. Gli fa eco la Cgil: «Questi dati dimostrano che se non riparte il lavoro, il Paese non cresce», dice il segretario confederale Serena Sorrentino. Anche Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, va all’attacco del governo: «L’Istat certifica il disastro-lavoro che, dopo 9 mesi di governo, può a buon titolo chiamarsi disastro-Renzi». Per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti si tratta di «dati altalenanti» anche se arrivano segnali positivi: «Indicazioni più confortanti arrivano dal terzo trimestre, in cui il tasso di occupazione sale al 56% e gli occupati aumentano di 122 mila
unità», osserva. «I dati della disoccupazione ci preoccupano — ammette il presidente del consiglio Matteo Renzi, in visita a Catania — ma il dato degli occupati in realtà sta crescendo. Ci sono oltre centomila posti di lavoro in più. Ma non basta: siccome negli anni precedenti sono stati persi un milione di posti di lavoro, per riuscire a recuperare c’è ancora tanto lavoro da fare», conclude Renzi. Che risponde a studenti ed esponenti dei centri sociali che lo hanno contestato nella città siciliana: «Si stancheranno prima loro di noi, non ci fermeranno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
BLACK FRIDAY, SOLITE FOLLIE PER I SALDI USA
● Crolla il prezzo del petrolio a New York. Il greggio ieri ha toccato i 66,15 dollari al barile perdendo il 10% in una sola seduta: si tratta del minimo dal settembre 2009. Iniziano i primi timidissimi cali del prezzo del carburante. Stando alle rilevazioni di Quotidiano Energia, l’Eni ha tagliato di 1,5 centesimi al litro i prezzi di benzina e diesel. Dopo la decisione di giovedì al meeting Opec di Vienna, le medie nazionali «servite» sono di 1,713 (benzina) e 1,641 euro (diesel)
LA VISITA IN TURCHIA
Il Papa ad Ankara «Lavoriamo insieme contro il fanatismo»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con Papa Francesco LAPRESSE
a parola chiave della prima giornata trascorsa da Papa Francesco in Turchia, dove è impegnato in una visita ufficiale, è stata «pace». Un concetto che il pontefice ha ripetuto nei discorsi pronunciati ad Ankara, rispondendo al premier turco Recep Tayyip Erdogan che ha parlato di isla-
ono un po’ stanchino». Beppe Grillo cita Forrest Gump e fa un mezzo passo indietro. Sul suo blog ieri mattina il leader del Movimento 5 Stelle ha invitato la base a votare, ovviamente online, per la nomina di una sorta di collegio di garanti che possa affiancarlo. «Il M5S ha bisogno di una struttura più ampia. Io, il camper e il blog non bastiamo più», ha scritto. Grillo ha proposto dunque un direttorio di cinque persone, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia, che gli iscritti certificati del Movimento ha approvato con il 91,7% dei 37.127 voti registrati. «Queste persone — si legge ancora nel blog — si incontreranno regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l’aiuto di tutti, il futuro del Movimento 5 Stelle. Oggi, se vogliamo che questo diventi un Paese migliore, dobbiamo ripartire con più
energia ed entusiasmo. Il M5S ha bisogno di una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale. Questo è un dato di fatto». Ed è un dato di fatto pure che negli ultimi giorni, complici i risultati alle regionali in Emilia Romagna e Campania e le espulsioni di Pinna e Artini, la spaccatura interna ai grillini è diventata pericolosa. DISSIDENTI Ha preso forma ormai una nutrita fronda di dissidenti tra i deputati e i senatori 5 Stelle, espulsi compresi: si parla di trenta, forse quaranta nomi che in questi giorni si sarebbero più volte incontrati a casa di un deputato ribelle a pochi passi dalla Camera per studiare le diverse strategie, tra cui quella che potrebbe portare a una nuova corrente. La maggioranza sembra però preferire una «scalata» interna al Movimento, anche se l’operazione di ieri con la costituzione del nuovo direttorio potrebbe rendere la cosa più complicata. Molto si deciderà il 7 dicembre a Parma, nell’incontro organizzato dal sindaco Pizzarotti. e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Crolla il petrolio: è ai minimi dal 2009 Il Codacons: «Benzina troppo cara»
● Come tradizione, ieri gli Usa sono impazziti per gli sconti del «Black Friday», che arrivano sempre dopo il giorno del Ringraziamento. Già di notte, in tutto il Paese, lunghe file di fronte ai centri commerciali: all’apertura, vere e proprie risse (foto Reuters) e un paio i feriti. Inutile l’appello a boicottare lo shopping per la sentenza sul ragazzo ucciso a Ferguson.
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mofobia e di giovani gettati tra le braccia dell’Isis («Ci sono milioni di musulmani che si sentono abbandonati e possono essere strumentalizzati da questi gruppi terroristici», ha detto Erdogan). Una pace «fondata sul rispetto dei fondamentali diritti e doveri legati alla dignità dell’uomo» e la più
ferma condanna per ogni forma di violenza che cerca una giustificazione religiosa. «Se godranno gli stessi diritti», ha spiegato il Papa al governo turco, «musulmani e cristiani più facilmente si riconosceranno come fratelli e compagni di strada. La libertà religiosa e la libertà di espressione stimoleranno il fiorire dell’amicizia, diventando un segno di pace». MEDIO ORIENTE Ed è di pace che hanno bisogno i popoli del Medio Oriente, «da troppi anni teatro di guerre fratricide, che sembrano nascere l’una dall’altra, come se l’unica risposta possibile alla guerra e alla violenza dovesse essere sempre nuova guerra e altra violenza», ha detto Papa Francesco. E a questo proposito, Francesco ha espresso il suo «apprezzamento per quanto tutto il popolo turco, i musulmani e i cristiani, stanno facendo verso le centinaia di migliaia di persone che fuggono dai loro Paesi a causa dei conflitti. Ce ne sono due milioni — ha aggiunto a braccio a sottolineare la drammaticità della situazione — . È questo un esempio concreto di come lavorare insieme per servire gli altri». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GERMANIA COMMOSSA
Salvò due giovani Staccata la spina all’angelo Tugce ● La Germania piange la morte di Tugce, la ragazza in coma da quindici giorni per aver preso un pugno in pieno volto mentre in un McDonald’s di Offenbach, vicino Francoforte, difendeva due ragazzine dalle molestie di un branco. Il padre ieri, nel giorno del 23° compleanno della figlia, ha fatto staccare la spina dei macchinari che la tenevano in vita. Migliaia di persone sul web hanno già chiesto che le venga conferita la croce al merito per il suo coraggio e il suo altruismo. Il ragazzo che l’ha colpita, il 18enne Sanel M., è in stato di fermo.
Tugce A. ieri compiva 23 anni
al litro (Gpl a 0,691). «I prezzi industriali dei carburanti sono tornati sui minimi», ha fatto sapere l’Unione petrolifera. Ma il Codacons non ci vede chiaro e presenta un esposto a 104 Procure della Repubblica: «I prezzi di benzina e gasolio in Italia continuano ad essere i più elevati d’Europa». Sul fronte titoli, a Piazza Affari crollano Saipem (-5,4%), Tenaris (-4,3%) e Eni (-2,7%). A livello europeo l’indice di settore dei titoli energetici è diminuito del 3,47%, con tonfi di Total, Bp, Royal Dutch Shell e Statoil (-10%).
ALTRO ATTENTATO
Nigeria, Boko Haram attacca la moschea: almeno 120 le vittime 1Tre bombe e spari
sulla folla a Kano: nel mirino l’emiro che aveva condannato i «talebani d’Africa»
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ltro attentato di Boko Haram ieri in Nigeria e anche questa volta il bilancio è pesantissimo: sono infatti almeno 120 i morti e 270 i feriti delle tre bombe esplose alla Grande Moschea di Kano, nel nord del paese. Colpendo la moschea, i terroristi volevano colpire uno dei più noti capi spirituali nigeriani, l’emiro Sanusi Lamido Sanusi, che la scorsa settimana aveva esortato la gente del nordest, roccaforte di Boko Haram, a prendere le armi contro i cosiddetti «Talebani d’Africa», inimicandosi an-
che l’esercito visto che aveva messo in dubbio la capacità dei soldati di proteggere i civili. Al momento dell’assalto l’emiro non era nella moschea ma in Arabia Saudita, dove era arrivato giovedì sera da Parigi. Secondo testimoni, dopo le tre esplosioni gli attentatori hanno fatto fuoco sulla folla. IN FUGA Proprio ieri dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati aveva diffuso i dati sull’effetto che l’ondata di attentati di Boko Haram sta avendo sulla popolazione nigeriana. Dopo i 50 morti di lunedì scorso nell’attentato a Damassak, dove sono stati uccisi anche donne e bambini, sono infatti almeno 3mila le persone in fuga verso la regione di Diffa, nel vicino Niger. Da maggio del 2013 sono stati oltre 100 mila i nigeriani a scappare, 30 mila solo negli ultimi due mesi.
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TORNA IL KOLOSSAL
Lâ&#x20AC;&#x2122;Ulisse di Boni ÂŤUn eroe fragile mai visto primaÂť 1Lâ&#x20AC;&#x2122;attore interpreta il poema di Omero nella fiction di Rai 1: ÂŤSul set mi allenavo due ore al giornoÂť
Emanuele Bigi ROMA
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46 anni dallo sceneggiato televisivo Odissea, trasmesso nel 1968, la Rai rispolvera il kolossal e le avventure dellâ&#x20AC;&#x2122;eroe di Itaca con una fiction internazionale, coprodotta da Italia, Francia, Germania e Portogallo, dal titolo Il ritorno di Ulisse (4 puntate, da domani su Raiuno in prima serata). Ma dimenticate lâ&#x20AC;&#x2122;Ulisse di Scilla e Cariddi, che conquista Troia o che acceca Polifemo: questa volta tutto inizia dal suo rientro a Itaca dopo lâ&#x20AC;&#x2122;uccisione dei Proci. ÂŤLâ&#x20AC;&#x2122;ho trovata unâ&#x20AC;&#x2122;idea innovativa concentrarsi sullâ&#x20AC;&#x2122;ultima parte del poema omerico, quella meno avventurosa e mitologica ma piĂš modernaÂť, commenta Alessio Boni, inter-
Alessio Boni, al centro, sul set con Caterina Murino e Niels Schneider
prete di Ulisse e di molti altri personaggi televisivi (da Caravaggio a Walter Chiari fino a Puccini) che lo hanno reso popolare. ÂŤNellâ&#x20AC;&#x2122;Odissea firmata dal francese StĂŠphane Giusti, incontriamo un uomo fragile, tormentato dagli incubi del passato, che non riconosce la moglie Penelope (Caterina Murino, ndr), il figlio Telemaco (lâ&#x20AC;&#x2122;emergente franco canadese
Niels Schneider, ndr), la sua isola e i sudditi. Tutto è cambiato dallâ&#x20AC;&#x2122;ultima volta, 20 anni prima. Comincia cosĂŹ un viaggio interiore dentro le sue paure: ma vedrete pure un Ulisse che sa combattere per salvare il regnoÂť. PORTOGALLO Infatti non mancheranno battaglie o scontri appassionanti. ÂŤLâ&#x20AC;&#x2122;uccisione dei Proci sarĂ cruenta, come il duello con Menelao â&#x20AC;&#x201C; assicura lâ&#x20AC;&#x2122;attore â&#x20AC;&#x201D;. Ma abbiamo sempre mitizzato Ulisse e invece, in questo caso, lo rendiamo piĂš terreno e reale: se pensiamo alle sue gesta, ha sempre trucidato e ammazzato senza pietĂ . Per questo la reputo anche una fiction â&#x20AC;&#x153;fisicaâ&#x20AC;?, non a caso mi sono allenato due ore al giorno in palestra, durante i sei mesi di riprese in Portogallo. Oltre a imparare il francese, dovevo anche saper maneggiare agevolmente il gladio e lo scudoÂť. Il ritorno di Ulisse segna anche la ricomparsa del kolossal classico sulla prima rete Rai. ÂŤLo sceneggiato del 1968 mi era rimasto impresso come storici titoli Rai quali Le avventure di Pinocchio e La freccia nera â&#x20AC;&#x201C; racconta Boni, che in questi giorni è a Roma con lo spettacolo teatrale Il visitatore, insieme ad Alessandro Haber â&#x20AC;&#x201D; e ho conosciuto il poema di Omero guardandolo in tv. Forse sarò idealista ma mi piace pensarlo: spero che a un ragazzo di 14 anni, vedendo il nostro Ulisse, venga voglia di studiare i classiciÂť. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
GAZZAWEEKEND
a cura di Francesco Rizzo
LA MOSTRA SUL MAESTRO DEL WESTERN
IN AGENDA RILEGGIAMO HORNBY NELLA LONDRA ANNI 60
Clint Eastwood in una scena di Per qualche dollaro in piڝ
La leggenda di Leone ÂŤruggisceÂť a Torino â&#x2014;? Amato, studiato, imitato, Sergio Leone è protagonista di una mostra a Torino che - attraverso 180 tra foto, oggetti, materiali pubblicitari, testimonianze e raritĂ - cerca lâ&#x20AC;&#x2122;anima del regista di ÂŤCâ&#x20AC;&#x2122;era una volta il westÂť. E di un cinema che, come diceva lui, ÂŤdeve essere innanzitutto spettacolo: poi, volendo, câ&#x20AC;&#x2122;è spazio per la riflessioneÂť. Lungo il percorso, si possono trovare anche undici monitor che alternano sequenze dei film di Leone. Câ&#x20AC;&#x2122;ERA UNA VOLTA IN ITALIA AL MUSEO DEL CINEMA DI TORINO, INGRESSO 10 EURO, FINO AL 6 GENNAIO
LO SHOW A GENOVA
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ui muri di Correggio, il suo paese, ieri mattina sono apparsi centinaia di locandine adesive con la scritta: ÂŤLigabue perchĂŠ?Âť. Tutto nasce dal video uscito a settembre di Siamo chi siamo, in cui il cantautore emiliano indossa ÂŤun indumento fatto con pezzi di pelliccia animaleÂť che ha fatto infuriare i militanti dellâ&#x20AC;&#x2122;associazione ÂŤ100% animalistiÂť. Si legge sul loro blog: ÂŤLigabue di certo non ignora che il suo giaccone è fatto con la pelle di animali assassinati e scuoiati. Ma allora perchĂŠ ha accettato di apparire con un indumento che gronda sangue? Il Liga è un opinion maker per
tanta gente, soprattutto per i giovani. Non si rende conto che sta propagandando un uso barbaro e inutile di esseri viventi e senzienti?Âť. Tanta rabbia, dunque, perchĂŠ si sa quanto possano incidere sulla moda e sulle idee della gente le scelte di Ligabue, da ieri nelle radio con il sesto singolo tratto dallâ&#x20AC;&#x2122;album Mondovisione, Sono sempre i sogni a dare forma al mondo: ÂŤIl messaggio che manda è inaccettabile, riteniamo ne perda in credibilitĂ e in immagine. Lâ&#x20AC;&#x2122;uso della pelliccia va criticato e ostacolato, non avallato indossandolaÂť, lâ&#x20AC;&#x2122;accusa finale.
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
Con ÂŤMoby DickÂť Su antichi binari teatro itinerante per esplorare dentro lâ&#x20AC;&#x2122;Acquario la Sicilia segreta
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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Vi sembrerà che la formazione mondiale degli scemi e dei fetenti giochi contro di voi. Non è vero, però fatiche e impicci (pure suini) ci sono. Occhio.
Idee e contatti si definiscono, appagano, premiano mucho, oggi. Tutto si incastra nel modo e nel mood giusto, nel lavoro, in amore, fornicatamente. Uau.
Il morale cala, le rogne arrivano. Occorrono freddezza, faccia di glutei, scaltrezza per fronteggiar la giornata. Il diletto suino però non manca. Bene.
IL MIGLIORE. Luna OK per viaggiare, lavorare, svagarvi, organizzarvi come volete: ogni successo è raggiungibile! Arrivan pure guizzi sudombelicali super.
Sospetti e paranoie vi rovinano il sabato. Meglio la ratio e lâ&#x20AC;&#x2122;impegno: eviterete guai e trifolature di zebedei altrui. Desolazion fornicatoria aleggia.
Tensioni e ritardi vi contrariano mucho. Controllatevi, non (de)mordete, trovate, potendo, soluzioni condivise. Turpitudini suine, però, vâ&#x20AC;&#x2122;allietano.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
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Il lavoro fila liscio, gli impegni del sabato vengono sbrigati bene, lâ&#x20AC;&#x2122;amor vâ&#x20AC;&#x2122;invade. E gli ormoni sono a resa supersonica. Ci si diverte tanto, dunque.
Sabato di Luna complice che vi fa trovare soluzioni creative e rende lo shopping, il lavoro, gli svaghi molto piĂš che piacevoli. Câ&#x20AC;&#x2122;è pure rilancio suino!
Lavoro e famiglia vi fanno scendere gli zebedei nel vano scale. Ma le finanze sono meno peggio di quanto temevate. Câ&#x20AC;&#x2122;è però un lieve calo sudombelicale.
Cooperare dĂ i suoi frutti nello sport, nel lavoro, in famiglia, ovunque. Il sabato vi rigenera mucho, la fornicazione sâ&#x20AC;&#x2122;affaccia e rinfocola lâ&#x20AC;&#x2122;ottimismo.
Potete spendere, incassare, investire in modo utile, oggi. Godendovi anche un sabato dai ritmi pacati. Si stagliano pure follie suine, muy spassose.
Il vostro morale sale, lavoro e sport vi conferiscono prestigio. Il sudombelico, poi, si fa delicato e il sabato assume un love profile insolito. Bravi.
MILANO LO FESTEGGIA
â&#x2014;? Sabato e domenica di degustazioni, seminari e concorsi dedicati al Panettone, il piĂš popolare simbolo della gastronomia milanese. Anche se i quaranta produttori che espongono arrivano da tutta Italia, dalla Basilicata al Veronese. Un angolo dedicato ai passiti asciuga la sete. RE PANETTONE A MILANO, AREA EX ANSALDO, INGRESSO LIBERO
La locandina dello spettacolo
Lâ&#x20AC;&#x2122;antica stazione di Pantalica
â&#x2014;? ÂŤE sulla bianca schiena dellâ&#x20AC;&#x2122;animale egli scaricò la somma della rabbia e lâ&#x20AC;&#x2122;odio provati dalla propria razza...Âť. Il grande romanzo di Herman Melville ÂŤMoby DickÂť diventa, fino a domani, uno spettacolo teatrale itinerante allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;Acquario di Genova, curato dai 15 attori del Borgo Teatrale Bottega dâ&#x20AC;&#x2122;arte culinaria e di spettacolo.
â&#x2014;? Ci sono circa 6 mila km di ferrovie dismesse in Italia che stanno diventando, dove possibile, sentieri per escursioni. Come quello che porta verso Pantalica, nel Siracusano, caratterizzato da vecchie gallerie e percorsi nel verde ora esplorabili a piedi. Domani, per esempio, con ÂŤSicilia in camminoÂť, approfittando di un giorno con meteo poco nuvoloso.
MOBY DICK ALLâ&#x20AC;&#x2122;ACQUARIO DI GENOVA, INGRESSO DA 20 EURO, INFO: ACQUARIODIGENOVA.IT
CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE
ÂŤFUNNY GIRLÂť DI NICK HORNBY, GUANDA, 384 PAGINE, 18,50 EURO
DUE PASSI A PANTALICA IL PANETTONE SI FA RE
TUTTA COLPA DI UN VIDEO
Gli animalisti contro Liga: ÂŤFa pubblicitĂ alle pellicceÂť
â&#x2014;? (c.ang.) Ha scritto di tifosi di calcio e di patiti di musica, di adulti mai cresciuti e di teenager nei pasticci. Ora Nick Hornby (nella foto) torna e ci porta nella Londra degli Anni 60. Grazie a Sophie Straw, una ex miss, bella e intelligente, che riesce a diventare una star della tv. Uno spaccato di unâ&#x20AC;&#x2122;epoca da sogno, tra realtĂ e fantasia.
TREKKING A PANTALICA COSTO 20 EURO, INFO: SICILIAINCAMMINO.IT
KUNG FU PANDA PER UNA SERATA CON I BAMBINI Imperdibile per chi non lâ&#x20AC;&#x2122;ha ancora visto, sempre divertente per tutti gli altri, soprattutto i piĂš piccoli, pronti a identificarsi con il grasso panda Po scelto per essere il Guerriero Dragone, maestro del kung fu. Un piccolo capolavoro animato, realizzato dalla Dreamworks nel 2008, anno in cui fu anche il film piĂš visto in assoluto nei cinema italiani. Nel mondo ha incassato 632 milioni di dollari. STASERA SU ITALIA 1 ALLE 21.10
â&#x2014;? Alla scoperta della cucina peruviana attraverso quattro incontri di unâ&#x20AC;&#x2122;ora sui prodotti tipici della cucina locale (cacao, caffè, cereali e lâ&#x20AC;&#x2122;acquavite chiamata ÂŤPiscoÂť). I workshop saranno dedicati alle qualitĂ delle materie prime e saranno seguiti da degustazioni a tema. IL PERĂ&#x2122; A EATALY A MILANO FINO A DOMANI, INFO: EATALY.NET
LO SPORT IN TV
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LA CUCINA PERUVIANA DA STUDIARE A EATALY
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SABATO 29 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Sprint Pellegrino: «In quattro anni diventerò qualcuno» 1L’azzurro riparte in Coppa del mondo con grandi progetti: «Vinco e cambio faccia al montanaro»
Stefano Arcobelli
S
print e fatica, il fondo azzurro che verrà: Federico Pellegrino. Oggi da Kuusamo riparte la Coppa del mondo degli sci stretti, e il pensiero va subito ai Giochi di Sochi di febbraio, quando con la sua eliminazione nella fase finale, svanì l’ultima speranza tricolore. A 24 anni, il valdostano riparte per il quadriennio della definita affermazione: «L’avventura di Sochi è stata molto importante, mi ha insegnato molte cose di cui non ero consapevole. Come gestire la pressione di un grande evento, le aspettative create dai bei risultati di Coppa del Mondo prima dei Giochi. Non ho realizzato le attese dopo il 3° tempo nelle qualificazioni perché dai quarti le gambe non giravano più, i Giochi sono rimasti un sogno, ma so che non manca molto per realizzarlo nel 2018. Quell’11° posto mi fa riaprire oggi un quadriennio spero più
importante». Lontana è ormai l’immagine del fondista fumantino davanti a un bel bicchier di vino, adesso il valdostano si gestisce con il sito (federicopellegrino.com), è un piccolo idolo delle kermesse in giro per il mondo e vive il suo romanzo d’amore con la sprinter Greta Laurent. AMORE E FATICA A 20 anni è stato il più giovane azzurro sul podio di Coppa del Mondo: «Anche noi italiani non possiamo aspettare più i 30 anni per vincere, altrimenti ti ritrovi in caserma. Sì, mi sento ambasciatore del fondo moderno e per fortuna non sono più solo: a parte Greta e Gaia Vuerich, ci sono Rastelli e De Fabiani, per me il più completo, e in 5 under 24 possiamo sostenerci e motivarci, questo è molto utile perché rende l’allenamento mentalmente meno stressante. Si respira un’aria nuova in squadra, ci siamo allenati tutta l’estate con la massima serenità». Pellegrino non ha uno sponsor ma fa tesoro di un libro dal titolo evocativo «Io non sono nessuno» però «voglio di-
ventare qualcuno: sono stato uno stimolo per tanti ventenni a crederci, a osare».Una stagione basata sui Mondiali di Falun a febbraio per migliorare il 5° posto a coppie: «Voglio rigiocarmela, siamo un gruppo capace di farlo». Oltre le sprint di Coppa, c’è il lavoro da incrementare sui 10-15 km a tecnica libera, specialità che potrebbe aprire le porte a Fede per un pettorale in ultima frazione (4x10). «Sto migliorando la capacità di resistenza anche per arrivare più fresco nelle fasi finali. Io nuovo Zorzi? Lui aveva 7 anni di allenamenti in più quando ha cominciato a vincere, il problema è la tenuta mentale nella gara lunga: non mi tirerò mai indietro per la staffetta che si decide sempre il giorno prima, anche perché devono combaciate molte cose, ma so che c’è ancora tanto da fare». Sull’immagine, sa il fatto suo: «Stiamo lavorando per innovare questo bellissimo mondo di montanari». E’ nato personaggio. Proprio ciò serve al fondo per traghettarlo nel futuro.
Federico Pellegrino, 23 anni, valdostano
Oggi il via da Kuusamo con i grandi norvegesi da battere ● La Coppa del Mondo di fondo (detentori i norvegesi Sundby e TherseJohaug) scatta oggi da Kuusamo con una sprint tc e domani con una 10 e 15 km tc (Clara, Di Centa, De Fabiani, Pellegrino, Rastelli e Noeckler. Donne: Laurent, Gaia Vuerich, Virginia De Martin ed Elisa Brocard). Anche la Coppa del
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PER LUI
Mondo di combinata nordica (detentore il tedesco Frenzel) scatta oggi a Kuusamo con Alessandro Pittin (a fianco con Pellegrino e il neo tecnico Chenetti), Armin Bauer, Samuel Costa e Manuel Maierhofer. La stagione è finalizzata sui Mondiali di Falun a febbraio. Per il fondo il Tour de ski tra Dobbiaco e Val di Fiemme (7-11 gennaio).
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