CON VALORE E CON ONORE - Aldo Tassini

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ALDO TASSINI

CON VALORE E CON ONORE La Storia degli italiani attraverso le medaglie e le decorazioni dal 1800 al 1945

Gaspari edito -


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Aldo Tassini

CON VALORE E CON ONORE La Storia degli italiani attraverso le medaglie e le decorazioni dal 1800 al 1945


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Ringraziamenti Ringrazio sinceramente quanti mi hanno aiutato nella preparazione di questo volume: Laura Arrigotti che per anni ha aggiornato il mio archivio; il dottor Antonio Destefanis che generosamente si è privato di un’onorificenza per consentirmi di sostituirne una andata perduta; Cesare Peila e Achille Verna per il loro insostituibile supporto informatico; Gilberto Caufin, grande erudito, a cui devo le mie nozioni di faleristica; mia moglie Roberta per la pazienza e la comprensione con cui ha accompagnato questo mio lavoro.

Copyright Š 2011 Paolo Gaspari editore Via Vittorio Veneto 49 - 33100 Udine Tel.+39 0432 512 567 - Fax +39 0432 505 907 www.gasparieditore.com info@gasparieditore.com

Coordinamento editoriale: Maria Bruna Pustetto Grafica ed impaginazione: Instampa srl - Udine


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INDICE

All’ inizio dell’ Ottocento

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L’età Risorgimentale

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23

L’età Liberale

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57

L’età Giolittiana

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79

La Prima Guerra Mondiale

pag

91

Verso il Fascismo

pag 127

Gli anni del Fascismo

pag 135

La Seconda Guerra Mondiale

pag 169


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PREMESSA

N

ell’Iliade, Omero narra che i guerrieri più meritevoli erano premiati con inviti a cerimonie conviviali esclusive dove i più valorosi potevano pranzare stando coricati. Plutarco, Livio, Plinio e Polibio indicarono nel vino la ricompensa più ambita e diffusa tra i soldati più valorosi, tant’è che Domiziano fece distruggere le viti della Gallia proprio per evitare che attraessero i barbari. Ai soldati più valorosi delle Legioni romane era consentito applicare sul petto delle corazze delle placche d’ oro o d’ argento, le phalerae, mentre i condottieri, vincitori di battaglie, ricevevano una corona di alloro. Altri contrassegni, per lo più a forma di croce - metafora della fede e di gloria venuta dal Signore -, contraddistinsero i Crociati e i loro Ordini. Molti secoli dopo, le pietre preziose che li ingentilivano e li rendevano sfavillanti di colori, furono sostituite con gli smalti. Con il trascorrere del tempo ci si rese conto che queste insegne, così come altri simboli come le drappelle colorate da affiggere all’elmo o alla lancia, consentivano sì la rapida individuazione dell’ appartenenza e soddisfacevano l’esigenza di testimoniare comportamenti meritevoli, ma non fornivano indicazioni, a differenza di quanto avveniva con le monete - specie se d’oro e d’argento -, sullo Stato o sul Sovrano, cioè sul potere. L’idea di fissare in una forma allegorica - il cerchio, simbolo di perfezione -, alcuni elementi come il ritratto del sovrano, immagini o particolari iscrizioni, richiamare simboli come le foglie di alloro (albero sacro a Giove nella Roma antica e metafora dell’eternità nella dottrina cristiana e di Vittoria nel Rinascimento) o le fronde di quercia (con il cui legno sarebbe stata costruita la croce di Gesù, emblema della forza della fede nelle avversità), si fece strada per approdare dapprima sui medaglioni da appendere al collo e quindi sulle medaglie da appuntare alle giubbe delle divise. La prima medaglia italiana al valore risale al 21 maggio 1793 quando Vittorio Amedeo III, perdurando la guerra francopiemontese, decise di istituire un’ onorificenza, che poteva essere d’oro o d’argento, da assegnare ai sottoufficiali e ai soldati che avessero compiuto azioni di “segnalato valore in guerra”. Il regolamento, suddiviso in quattordici articoli,

disciplinava minuziosamente l’utilizzo della medaglia al valore. L’evoluzione sociale, le successive variazioni statutarie, i mutamenti costituzionali, i moti, favorirono la produzione di nuove medaglie, non più solo al valore, ma anche commemorative o dedicate a particolari avvenimenti, e con impresse stelle, aquile, trofei, leoni e l’immancabile ritratto del sovrano. Da sempre il potere si esprime attraverso i simboli. La pittura, la scultura, l’architettura tramandano una visione che rispecchia, quasi sempre, il punto di vista di chi in quel momento detiene il potere. E il racconto del potere rispecchia sempre gli eventi e l’evolversi dei sistemi sociali. Ciò vale anche per le medaglie per le quali è necessario capire se sono attinenti alle scelte vitali che hanno segnato la nostra storia, come diceva Nietzsche, oppure se rientrano anch’esse in una ricerca mai conclusa di valori universali, come sostiene la Scuola filosofica di Baden. I valori possiedono una trascendenza normativa il cui realizzarsi non li rende incondizionatamente utili, come sostiene Weber, oppure possiedono una propria idealità indipendente dalla coscienza intenzionale come sostiene Hartman? Al di là degli aspetti più prettamente connessi alla filosofia dei valori, tutt’ora oggetto di studi e dibattiti, i soggetti interessati alle medaglie che ho catalogato negli anni sono i soldati, con le loro uniformi che cambiano, le armi che si perfezionano, i reggimenti che si accorpano e talora scompaiono. Napoleone sosteneva che “L’Esercito è la Nazione”. Da sempre, tutti quelli che hanno indossato una divisa e si sono battuti con onore, hanno superato ogni divergenza ideologica e di classe in nome di un ideale comune. Le medaglie sono una rappresentazione e una memoria di questi ideali entrati nella tradizione come un bene da preservare e tutelare per capire la nostra storia. Nell’incertezza che caratterizza i nostri tempi aumenta sempre di più, in tutti noi, il bisogno di valori di riferimento sicuri e chiari tra cui certamente anche l’onore e il sacrificio, le virtù militari che le medaglie meglio rappresentano.

Aldo Tassini


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La Prima Guerra Mondiale


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MEDAGLIA DI BENEMERENZA DEL TERREMOTO DELLA MARSICA - 1915 Il 13 gennaio 1915, alle ore 7 e 55’ una fortissima scossa di terremoto devastò il territorio della Marsica, in Abruzzo, distruggendo Avezzano e colpendo duramente altri comuni come Pescina, Celanno, Sora. I morti furono 25 mila su una popolazione residente di 124 mila persone. L’epicentro del terremoto fu individuato nella conca del Fucino che originariamente era un lago di 165 chilometri quadrati prosciugato e reso fertile a cura e spese del Principe di Torlonia nel 1875. Le strade intransitabili a causa delle frane e della neve, le comunicazioni telegrafiche e telefoniche interrotte, resero difficilissime le operazioni di soccorso che videro impegnati prima di tutti i reparti militari che già il 14 gennaio, quando il Re Vittorio Emanuele III giunse per un sopralluogo, avevano dispiegato circa 10 mila uomini. Dal 31 gennaio 1915 le truppe furono gradatamente ritirate per raggiungere le frontiere e sostituite da civili e volontari. L’8 agosto 1915, avendo il Re assunto il comando delle Forze Armate, toccò al Luogotenente Generale del Regno, Tomaso di Savoia Duca di Genova, istituire con il Decreto legge n. 1339, la concessione di una medaglia a favore degli enti e delle persone fisiche che avevano acquisito titoli di benemerenza nei confronti dei superstiti. La medaglia, coniata in oro, argento e bronzo, fu assegnata dal Ministero dell’Interno a seguito del parere di una Commissione composta da autorità locali, militari e dalla Croce Rossa.

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MEDAGLIA COMMEMORATIVA DEL PROCLAMA DELL’ ENTRATA IN GUERRA 24 MAGGIO 1915 In seguito della denuncia della Triplice Alleanza inviata al Governo di Vienna il 3 maggio 1915, il giorno successivo iniziò la mobilitazione generale. Pur tuttavia il paese era diviso tra neutralisti (giolittiani, liberali, cattolici, socialisti, parte del mondo imprenditoriale) e interventisti (irredentisti, nazionalisti, antigiolittiani, antifascisti, intellettuali, studenti, esponenti del mondo sindacale). Le controproposte austriache, presentate il 6 e il 18 maggio al fine di rendere inoperante l’impegno dell’Italia a entrare in guerra, furono all’origine di violente manifestazioni. Gabriele d’Annunzio, Benito Mussolini, Filippo Corridoni, Filippo Tommaso Marinetti, nel corso di infuocate assemblee si schierarono a favore dell’intervento. Dopo un voto del Parlamento e l’approvazione del Consiglio dei Ministri, il Duca D’Avarna, ambasciatore d’Italia a Vienna, il 23 maggio consegnò al Ministro degli Esteri austroungarico la dichiarazione di guerra e il 24 maggio 1915 le truppe italiane varcarono il confine in direzione dell’Isonzo. I primi colpi di fucile furono sparati il 23 maggio alle ore 22,40 da Pietro Dell’Acqua e Costantino Carta al ponte di Brezzano vicino a Cormons: una lapide posta su un cippo a Visinale dello Judro (prov. di Gorizia) ricorda l’episodio. Il primo caduto fu Riccardo Di Giusto: anche per lui esiste un monumento a Passo Solarie nella Valle del Natisone. La medaglia riporta le prime parole del proclama ufficiale del Re Vittorio Emanuele “Soldati di terra e di mare…” e le ultime “A voi la gloria di compiere l’opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri”.

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MEDAGLIA COMMEMORATIVA DEL PRIMO NATALE DI GUERRA - 1915 Al primo Natale di Guerra si arrivò dopo quattro offensive sull’Isonzo, l’ultima del 2 dicembre, avendo già lasciato sul campo 62 mila morti e 170 mila feriti. Il Gen. Cadorna, oltre a dover fare i conti con una situazione internazionale non favorevole, dovette fronteggiare la carenza di armi e munizioni e le non buone condizioni generali dell’esercito. Mancavano persino le pinze tagliafili, indispensabili per i reticolati, ma qualcuno sosteneva che “i soldati italiani sfondano i reticolati con i petti e spezzano il filo spinato con i denti”. Intanto il Presidente del Consiglio Salandra faceva pressioni affinché si riducessero le richieste di stanziamenti e di materiale bellico.

MEDAGLIA COMMEMORATIVA DELLA GUERRA ITALO-AUSTRIACA 1915-1918 A favore dei militari, militarizzati e del personale a essi assimilato, il decreto 29 luglio 1920 n. 1241 dispose la concessione di una medaglia commemorativa qualora avessero svolto servizio per uno o più anni nel corso della guerra 1915-18 o avessero prestato servizio per almeno 4 mesi in una giurisdizione delle Armate. Erano previste anche diverse altre condizioni per l’attribuzione, prima fra tutte l’aver già ottenuto il distintivo per le “fatiche di guerra” una barretta, prima in tessuto, poi smaltata, con gli stessi colori dei nastri delle medaglie delle campagne risorgimentali. Questo distintivo era conferito secondo le disposizioni contenute in una miriade di decreti ministeriali, uno del 21 maggio 1916 n. 641, uno del 2 giugno 1916 n. 330, un altro del 31 ottobre n. 633 e un altro ancora del 15 aprile 1918 n. 257. Il periodo delle operazioni militari considerato utile, andava dal 24 maggio 1915 al 31 ottobre 1918 per i combattenti dell’Egeo, dei corpi di spedizione in Libia, Palestina e Anatolia, al 4 novembre per il fronte italiano, all’11 e al 13 novembre rispettivamente per il fronte francese e quello balca-

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nico, al 2 agosto 1920 per i militari impegnati nella missione in Albania. La medaglia, opera dello scultore Silvio Canevari, fu prodotta a spese dello Stato da diverse ditte appaltatrici, fu consegnata con un diploma del Ministero della Guerra in cui talvolta era riportato anche il numero delle fascette applicabili al nastro per segnalare gli anni di servizio. La medaglia fu prodotta fino al 1923, pare in 1 milione 800 mila esemplari. MEDAGLIA DELLA VITTORIA COMMEMORATIVA DELLA GRANDE GUERRA PER LA CIVILTÀ (INTERALLEATA) Il 24 gennaio 1919 il Maresciallo Foch, facendosi portatore di un’iniziativa proposta dalla Camera dei deputati francesi, propose agli alti membri del Supremo Consiglio di Guerra (Inghilterra, Stati Uniti, Italia, Giappone) di istituire una medaglia commemorativa della Grande Guerra identica per tutti i combattenti delle Nazioni Alleate o Associate. Tra il 18 e il 21 marzo 1919 un’apposita commissione decise che la medaglia si sarebbe dovuta chiamare “Medaglia della Vittoria” e che il nastro avrebbe dovuto essere identico per tutti in modo da ricomprendere idealmente i colori araldici di tutte le nazioni e al tempo stesso richiamare la nascita di tempi nuovi dopo la tempesta della guerra. Inoltre attribuì a ogni Governo il compito di stabilire le condizioni di assegnazione e di interpretare, a seguito di un concorso tra artisti nazionali, i contenuti della medaglia: essenzialmente, sul retro una vittoria alata, come la leggendaria Vittoria di Samotracia conservata al Louvre, sul verso il motto “Grande Guerra per la Civiltà”, liscio il bordo. L’Italia aderì alla delibera della Commissione interalleata e istituì la Medaglia commemorativa italiana della Vittoria con Regio Decreto 6 aprile 1922 n. 637, stabilendo anche i requisiti per la concessione relativamente al periodo individuato tra il 24 maggio 1915 e il 2 agosto 1920 in modo da ricomprendere anche le operazioni in Albania. Il concorso promosso dal Ministero della Guerra premiò il modello elaborato dallo scultore Gaetano Orsolini e l’opera dell’incisore Giovanni Villa rappresentati nel prototipo presentato dalla Ditta Emilio Sacchi di Milano. Secondo alcune fonti gli insigniti furono 2 milioni 200 mila.

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INDICE DELLE MEDAGLE

ALL’INIZIO DELL’OTTOCENTO Medaglia per la posa della prima pietra della Colonna nazionale in Place Vendôme -1800 Eisernes Kreuz 1813 (Croce di Ferro - 1813) Croce d’Onore di un Leib-Husaren Regiment - 1813 Croce d’Onore per i combattenti al fronte nella campagna di Guerra contro Napoleone 1813 - 1814 Medaglia commemorativa della Battaglia di Waterloo per i combattenti di Hannover - 1815 Medaglia commemorativa della Battaglia di Waterloo per i combattenti di Brunswich - 1815 Medaglia commemorativa per l’Anno Santo del Giubileo Leone XII -1825 Ordine di Francesco I - III classe (miniatura) Regno delle Due Sicilie -1829 Medaglia d’argento al merito verso lo Stato prussiano - 1837 Medaglia popolare commemorativa dei funerali di Napoleone - 1840 Medaglia commemorativa della morte di Ferdinando Filippo d’Orléans Duca di Berry - 1845 Medaglia d’ argento al merito con l’ iscrizione “Benemerenti” - Pio IX - 1846 Medaglia commemorativa dell’insediamento al trono del Pontefice Pio IX - 1846 Medaglia popolare in ricordo della Lega doganale conclusa tra Sardegna, Grand. di Toscana e Stato Pont. - 1847 Medaglia per la repressione dell’insurrezione di Messina - Ferdinando II - Regno delle Due Sicilie - 1847 L’ETA' RISORGIMENTALE Medaglia commemorativa della Battaglia di Custoza - 1848 Medaglia per i reduci della Guerra d’Indipendenza - Leopoldo II Granduca di Toscana - 1848 Medaglia per i volontari romani alla difesa di Vicenza - 1848 Medaglia per le truppe delle potenze cattoliche (assedio di Roma) - Pio IX - 1849 Medaglia per coloro che seguirono il Pontefice Pio IX a Gaeta - 1849 Ordine di San Pio IX (Ordine Piano) -1849 Medaglia ai militari di terra e di mare per la repressione dei moti di Sicilia -Ferdinando II, Regno delle Due Sicilie - 1849 Medaglia papale a ricordo del messaggio del Dogma dell’8 dicembre - Pio IX - 1854 Medaglia per la Campagna di Crimea (Sarda) 1854 - 1856 Medaglia per la Campagna di Crimea (Inglese) 1854 - 1856 Medaglia per la Campagna di Crimea (Ottomana) - 1855 Médaille Militaire (Medaglia Militare) -1856 Medaglia d’argento al Valor Militare (Spedizione d’Oriente) 1855 -1856 Medaglia per i superstiti delle Campagne Napoleoniche - 1857 Medaglia francese commemorativa della Campagna d’Italia - 1859 Medaglia commemorativa del rientro a Parigi dell’armata francese dalla Campagna d’Italia - 1859 Ordine della Legion d’Onore - 1859 Medaglia d’argento al Valor Militare (Guerre d’Italie) - 1859 Medaglia a ricordo della Battaglia di Magenta - 1859 Medaglia a ricordo della Battaglia di Solferino - 1859

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Medaglie popolari a ricordo della Battaglia di Solferino - 1859 Le medaglie popolari del 1859 Medaglia commemorativa delle guerre per l’indipendenza e l’Unità d’Italia (1848 - 1861) Medaglia dei “Mille”- 1860 Medaglia commemorativa della liberazione della Sicilia - 1860 Medaglia per Castelfidardo (Pro Petri Sede) Pio IX - 1860 Medaglia per i militari e funzionari rimasti fedeli al Duca di Modena Francesco V - 1863 Medaglia commemorativa della Guerra Civile Americana - 1865 Croce per i combattenti la Battaglia di Königgrätz - 1866 Croce per i combattenti Prussiani dell’Armata del Meno – 1866 Medaglia commemorativa del XVIII centenario del martirio dei Santi Pietro e Paolo - 1867 Medaglia commemorativa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo - 1867 Croce per la Battaglia di Mentana - 1867 Medaglia distintiva della Giunta Nazionale di Roma - 1870 L’ETA' LIBERALE Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia - (1848 - 1870) Medaglia commemorativa della Liberazione di Roma - 1870 Medaglia al merito del Municipio di Roma Medaglia d’argento dell’Associazione dei Salvatori Medaglia commemorativa della Guerra franco-prussiana 1870 - 1871 Medaglia per la Battaglia di Digione - 1871 La Médaille Militaire - 1870 Medaglia per i veterani delle forze di terra e di mare della Guerra franco -prussiana 1870 - 1871 Eisernes Kreuz 1870 (La Croce di Ferro - 1870) Medaglia per i combattenti prussiani nella Guerra franco-prussiana 1870-1871 Croce patriottica per i combattenti prussiani 1813-1870 Medaglia della Società dei veterani “Reduci delle patrie battaglie” Medaglia per il 50° Anniversario della nomina ad Arcivescovo del Papa Pio IX - 1877 Medaglia d’argento con l’iscrizione “Benemerenti” - 1878 Medaglia commemorativa delle Guerre Indiane - 1879 Medaglia d’Argento al Merito Medaglia a ricordo del VI Centenario dei Vespri Siciliani - 1882 Medaglia per i veterani dell’ex Granducato di Toscana nel 25° Anniversario dell’unione dall’Italia - 1884 Medaglia a ricordo del pellegrinaggio alla tomba di Carlo Alberto a Superga - 1884 Croce del Woman’s Relief Corps - 1886 Medaglia commemorativa della visita di Guglielmo II a Roma - 1888 Medaglia ricordo del servizio prestato sotto le armi prussiane - 1888 Medaglia per la festa commemorativa della consacrazione sacerdotale di Leone XIII - 1888 Croce “Pro Ecclesia et Pontefice” - 1888 Medaglia di premio del Ministero dell’Interno - 1890 Medaglia a ricordo del 50° giubileo episcopale di Leone XIII - 1893 Croce d’Onore del Reggimento Bayern “K.B 16 JR Grossherzog von Toscana” - 1894 Medaglia a ricordo del 25° Anniversario della presa di Roma - 1895 Medaglia a ricordo del 25° Anniversario dell’ingresso dell’esercito italiano in Roma (effigie di Garibaldi) - 1895

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Medaglia a ricordo del 25° Anniversario della presa di Roma (effigie di Vittorio Emanuele II) - 1895 Medaglia a ricordo dello sposalizio del Principe ered. V. Emanuele con la Principessa E. di Montenegro - 1896 Medaglia delle Campagne d’Africa 1882 - 1935 Medaglia a ricordo del centesimo anniversario della nascita del Kaiser Guglielmo II - 1897 Medaglia commemorativa del 50° Anniversario della sollevazione di Venezia - 1898 Medaglia commemorativa dell’assassinio del Re Umberto I -1900 L’ETA' GIOLITTIANA Croce d’Onore per i pellegrini di Gerusalemme - 1901 Pellegrinaggio Nazionale al Pantheon alla tomba di Re Umberto I - 1901 Medaglia commemorativa per la Campagna dell’Estremo Oriente 1900 - 1901 Medaglia a “Ricordo” della Real Casa - 1902 Medaglia per i presenti ai funerali del Re Vittorio Emanuele II nel Pantheon nel 25° Ann. della morte - 1903 Medaglia commemorativa del terremoto calabro-siculo - 1910 Medaglia commemorativa del cinquantenario della proclamazione del Regno d’Italia - 1911 Medaglia commemorativa della Guerra Italo -Turca 1911-1912 Medaglia commemorativa della Campagna di Libia (1912 - 1931) Medaglia ai reduci della Campagna di Libia Croce di Anzianità di servizio Ordine al Merito Coloniale della Stella d’Italia - 1914 LA PRIMA GUERRA MONDIALE Medaglia di benemerenza del terremoto della Marsica - 1915 Medaglia commemorativa del Proclama dell’entrata in Guerra 24 Maggio 1915 Medaglia commemorativa del primo Natale di Guerra - 1915 Medaglia commemorativa della Guerra italo-austriaca 1915 - 1918 Medaglia della Vittoria commemorativa della Grande Guerra per la Civiltà (interalleata) Medaglia per i benemeriti degli Uffici per Notizie alle famiglie dei militari Croce al Merito di Guerra Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia 1848 - 1918 Medaglia di benemerenza per i volontari della Guerra italo-austriaca - 1915 - 1918 Ordine di Vittorio Veneto Medaglia d’oro a ricordo della Guerra 1915 - 18 Medaglia del Battaglione d’Assalto della III Armata Croce commemorativa degli Arditi d’Italia Medaglia della Rivoluzione cecoslovacca Croce di Guerra al Valor Militare Medaglia di bronzo al Valor Militare 1915 - 1918 Medaglia d’argento al Valor Militare 1915 - 1918 Ordine Militare di Savoia Ordine della Corona d’Italia Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro Croce commemorativa dei volontari di Guerra dalmati Croce dei volontari dalmati Croci commemorative delle Armate italiane nella Guerra 1915 - 1918

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Medaglia di gratitudine nazionale alle madri dei caduti in Guerra Medaglia per chi offrì oro alla patria nella Guerra 1915 - 1918 Military Cross (Regno Unito - Croce Militare1914 - 1918) Croix de Guerre (Francia - Croce di Guerra 1914 - 1918 Medaglia commemorativa della Battaglia di Verdun (Francia 1914 - 1918) Medaglia commemorativa della Battaglia della Marne (Francia 1914 - 1918) Medaglia commemorativa della Battaglia di Saint-Mihiel (Francia 1914 - 1918) Médaille commémorative de la Guerre 1914-1918 (Francia 1914 - 1918) Diamantene Jubiläumkreuz (Austria-Croce comm. dei 60 anni di Regno dell’Imperatore Francesco Giuseppe) Militär - Verdienstmedaille (Austria -Medaglia al merito Militare) Die Kriegesmedaille 1873 (Austria-Medaglia per la campagna del 1873) Ehrenkreuz des Weltkrieges (Austria-Croce d’Onore per i combattenti della Prima Guerra Mondiale) Karl-TruppenKreuz (Austria - Croce per le truppe di Carlo) Tapferkeits Medaille (Austria - Medaglia al valore) Medaglia d’Onore per 40 anni di servizio (Austria) Verwundetenmedaille (Austria-Medaglia per i feriti) Tiroler Landesdenkmünze (Medaglia commemorativa per i combattenti della provincia del Tirolo) Medaglia commemorativa della Guerra Mondiale (Ungheria 1914 - 1918) Eisernes Kreuz 1914 (Austria - Croce di ferro 1914) Silbernes Verdienstkreuz mit Krone und Schwertern (Austria-Croce d’argento al merito con corona e spade) Militär-Maria-Theresien-Orden (Austria - Ordine Militare di Maria Teresa) Kaiserlich-Österreichische Franz Joseph - Orden (Austria - Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe)

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VERSO IL FASCISMO Kyffhäuser Kreuz (Repubblica di Weimar - Croce di Kyffhäuser) Medaglia commemorativa della marcia di Ronchi Medaglia di benemerenza per i Veterani e Reduci di campagne di Guerra nazionali e coloniali guardie d’Onore al Pantheon Medaglia commemorativa del 50° Anniversario della presa di Roma per iniziativa della colonia italiana di Costantinopoli Medaglia commemorativa per il contingente italiano delle truppe interalleate in Alta Slesia Croce al valor militare (Alta Slesia - 1921)

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GLI ANNI DEL FASCISMO Medaglia commemorativa della “Milizia Nazionale Sempre Pronti per la Patria e per il Re” Medaglia commemorativa della Marcia su Roma Medaglia commemorativa della Marcia su Roma (incisore Pagani) Medaglia commemorativa della campagna fascista 1919-1922 Croce commemorativa della Marcia su Roma. Medaglia d’argento al Merito Medaglie commemorative della tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria Medaglia d’Onore all’Esercito e all’Armata Medaglia commemorativa della Crociera italiana nell’America Latina Medaglia commemorativa del 25° Anniversario del Regno di Vittorio Emanuele III Medaglia commemorativa dell’adunanza dell’Avanguardia Fascista del 1926

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Medaglie popolari commemorative della Conciliazione tra Stato e Chiesa Medaglia d’argento di benemerenza di Vittorio Emanuele III Medaglia commemorativa dei Littoriali del 1934 Ordine civile di Savoia Medaglia dei Fasci Giovanili di Combattimento Stella al Merito Rurale Medaglia per il 50° Anniversario della morte di Garibaldi Medaglia commemorativa per il cinquantenario della morte di Garibaldi Croce di anzianità di servizio per la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) Medaglia al Merito del Municipio di Palermo Croce al merito dell’Opera Nazionale Balilla Medaglia dell’Opera Nazionale Balilla Medaglia ricordo dell’Ordinariato militare Medaglia ricordo delle forze Sanitarie combattenti Croce al merito della Gioventù italiana del Littorio Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale Medaglia per i volontari in Africa Orientale 1935-1936 Medaglia commemorativa del Corpo d’Armata Eritreo Medaglia commemorativa della Divisione CC.NN. “23 marzo” Medaglia commemorativa della 104° Legione della II Divisione CC.NN. “3 gennaio” Croce commemorativa della 2° Divisione CC.NN. XXVIII Ottobre Medaglia commemorativa delle Campagne dell’Africa Orientale Medalla della Campaña 1936-1939 (Spagna - Medaglia della Campagna 1936-1939) Medalla del Alzamiento (Spagna-Medaglia della Sollevazione) Cruz al Mérito Militar con distintivo rojo (Spagna - Croce al merito militare con distintivo rosso) Croce commemorativa della Campagna di Spagna Medaglia commemorativa della Campagna di Spagna Medaglia per i volontari di Guerra della Campagna di Spagna 1936-1939 Medaglia ricordo per i legionari della Guerra di Spagna Medaglia commemorativa della 1° Divisione Fanteria d’assalto Littorio Croce commemorativa della Divisione Volontari Littorio Medaglia commemorativa della liberazione di Malaga Medaglia commemorativa della Battaglia di Guadalajara Medaglia commemorativa della presa di Bilbao Medaglia commemorativa della conquista di Santander Medaglia commemorativa della Battaglia di Tortosa Medaglia d’Onore per le madri di famiglie numerose Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia Medaglia per la partecipazione alle Gare ginnico-sportive dell’Esercito LA SECONDA GUERRA MONDIALE Medaglia commemorativa della Guerra d’Inverno (Finlandia) Medaglia commemorativa per la Guerra di continuazione (Finlandia 25-6-1941 / 4-9-1944) Medaglia commemorativa della spedizione in Albania

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Medaglie commemorative della Battaglia sul fronte alpino occidentale contro la Francia Medaglia propagandistica del “Patto tripartito” Medaglia commemorativa della 2° Armata Medaglia commemorativa della Marcia della Giovinezza Medaglia commemorativa del primo anniversario della morte di Italo Balbo Croce commemorativa del IV Corpo d’Armata fronte greco-albanese Medaglia commemorativa della 9° Armata Campagna Greco-Albanese Medaglie commemorative dell’occupazione della Grecia Croce commemorativa del Corpo di spedizione italiano in Russia Distintivo commemorativo della Campagna di Russia Croce commemorativa del Reggimento “Savoia Cavalleria” nella campagna di Russia nel 1942 Medaglia commemorativa dell’occupazione della Dalmazia Medaille für Winterschlacht im Osten 1941-1942 (Ostmedaille) (Germania-Medaglia per la campagna invernale nell’Est o medaglia dell’Est) Distintivo commemorativo della Campagna di Crimea 1941-1942 (Krimschild) Medaglia commemorativa della Campagna 1941-1942 “Crociata Anti-comunista” Medaglia commemorativa dell’ 11° Armata Medaglia Commemorativa dell’Armata del Po (6° Armata) Medaglia commemorativa della Campagna italo-tedesca in Africa Settentrionale Croce al Valor Militare (dal 1941 al 1943) Croce di Anzianità di servizio nel Regio Esercito Medaglia d’argento Gara di Tiro per ufficiali del Regio Esercito Medaglia d’argento di Benemerenza di Vittorio Emanuele III Distintivo del Gruppo “Temerari” Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) Medaglia commemorativa della partecipazione alla lotta antiguerriglia Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) Medaglia al Valor Militare - Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) Croce al Valor Militare - Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) Eisernes Kreuz 1939 (Germania - Croce di ferro 1939) Kriegverdienstmedaille -1940 (Germania - Medaglia al merito di Guerra 1940) Kriegsverdienstkreuz - 1939 (Germania -Croce al merito di Guerra) Medaglia commemorativa della Guerra 1940 - 1943 Medaglia d’argento per la partecipazione alla Resistenza Stella per i partigiani della Brigata di Assalto Garibaldi Croce di Auschwitz

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LUIGI VOLPICELLA DIZIONARIO DEL LINGUAGGIO ARALDICO ITALIANO A cura di Girolamo Marcello del Majno Presentazione di Luigi Michelini di San Martino presidente dell’Associazione Nobiliare Italiana L’Autore Luigi Volpicella di Giovinazzo (Napoli 1864-1949). Sotto-archivista all’Archivio di Stato di Napoli, strinse amicizia con il coetaneo Benedetto Croce. Direttore dell’Archivio di Stato di Lucca nel 1908, passò nel 1918 a dirigere quello di Genova fino al 1929. Allievo del grande archivista Bartolomeo Capasso, Volpicella fu uno dei maggiori archivisti italiani. Autore di oltre trenta pubblicazioni fondamentali per la storia della Liguria, della Lucchesia e del Regno delle due Sicilie, per oltre venti anni lavorò alla stesura del Dizionario del linguaggio araldico italiano, una vera e propria summa di tutte le nozioni, simboli e famiglie – sono oltre 1.600 le famiglie citate – ricercate in tutta la sua vita di archivista. Il Libro È rimasto manoscritto per oltre 60 anni. Le 450 pagine, gli oltre 1.200 raffinati disegnini a pastello e a china che illustrano a colori le 970 voci del Dizionario, ne fanno un libro unico nel panorama europeo e una vera delizia per gli appassionati e per i collezionisti. Volume 21x25, pp. 380, interamente a colori, rilegato in tela, con capitello, cartonato bodoniano, con impressione a secco, tirato in 999 esemplari numerati e 26 alfabetizzati dalla A alla Z; abstract della Prefazione in inglese, francese e tedesco, € 165,00 Corpo della Nobiltà italiana FAMIGLIE NOBILI DELLE VENEZIE A cura di Doimo Frangipane, Giorgio Aldrighetti, Marino Zorzi, Leopoldo Mazzarolli e Italo Quadrio La nobiltà delle Venezie (Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Istria e Dalmazia) rappresentata da 867 famiglie, molte delle quali con una storia quasi millenaria. Questo volume fotografa quindi una delle più numerose e delle maggiori nobiltà d’Italia; sono qui riportati infatti lo stato personale di ciascuna famiglia oggi esistente, con lo stemma, la sua blasonatura, il cimiero e il motto. Inoltre l’elenco delle famiglie nobili estinte nel corso del XX secolo e altri dati e informazioni che fanno di questo volume lo strumento necessario per la conoscenza di questo ceto. Con riproduzione di 867 armi nobiliari, motto, cimiero e tutti i membri viventi, per complessive 7.200 persone. Libri rari. 22x30, pp. 520, due segnalibro, ril., con capitello, Edizione in tiratura limitata. ISBN 88-8633870-8 € 87,80; per l’edizione cartonata e numerata in 799 esemplari: ISBN 88-86338-67-8; € 129,10

GIAN CAMILLO CUSTOZA ANTONINO DI COLLOREDO MELS COLLOREDO Una famiglia e un castello nella storia europea Prefazione di Stanislao Nievo Introduzione di F. Amendolagine Il volume racconta la storia, l’arte e l’architettura di uno tra i castelli più noti d’Italia, non solo per Le Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo, ma per le vicende del suo casato e le opere d’arte contenute. Gli aneddoti i ritratti, decine di genealogie e alberi genealogici documentano la storia leggendaria di questo bellissimo castello-simbolo. Libri Rari. ISBN 88-86338-83-X; 21x25, 278 illustrazioni a colori e b/n, rilegato, cartonato bodoniano, rivestito in tela, pp. 276, € 49,00

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L’AMICO DEL RE Il diario di guerra inedito del col. Francesco Azzoni Avogadro, aiutante di campo del Re. Vol.1° (1915-1916) Prefazione di Gherardo degli Azzoni Avogadro Malvasia Il conte Francesco Azzoni Avogadro era stato nominato da Umberto I ufficiale d’ordinanza di suo figlio quando Vittorio Emanuele aveva raggiunto la maggiore età. Erano vissuti insieme durante il periodo passato a Napoli e poi, nel 1904, il Re l’aveva rivoluto vicino nominandolo Maestro delle Cerimonie a Corte, incarico che tenne fino alla morte. Il Diario che come aiutante di campo di Vittorio Emanuele tenne durante la guerra non solo apre una prospettiva nuova della guerra vissuta negli alti Comandi, ma con l’epistolario emerge il carattere di un Re finora mai colto dalle biografie novecentesche. Villa Linussa e villa di Prampero in Friuli sono il teatro di una vicenda in cui gli attori sono uomini di Stato, Re e principi, ambasciatori, generali e uomini politici, per ciascuno dei quali Azzoni ha giudizi acuti e tranchant . E poi c’è Sua Maestà visto giorno per giorno, anche nelle vicende meno indagabili, in un susseguirsi di viaggi in auto, di pause e di piccole avventure. ISBN 88-7541-177-8; pp. 208; ill., € 18,00

Camperio Mejer, Colloredo Mels, Corso, Elena d’Aosta, d’Incisa Rossi Passavanti, De Franceschi, Donghi Baldwin, Fornaro, Gaspari, Lenci, Leonetti, Micoli Pasino, Mion, Musizza, Rech, Santoro, Scandaletti, Scoccianti, Solinas, Variola, Wolf Hauler LE CROCEROSSINE NELLA GRANDE GUERRA Aristocratiche e borghesi nei diari e negli ospedali militari. Una via all’emancipazione femminile A cura di Giuliana Variola e Paolo Scandaletti I Diari di Beatrice Donghi Baldwin, della duchessa d’Aosta, di Maria Adelaide Corso, di Sita Camperio Mejer, di Margherita d’Incisa Rossi Passavanti e i saggi di alcuni storici narrano delle vicende di May Senta Wolf Hauler, Costanza di Colloredo Mels, Nerina Gigliucci Medici, Costanza Guiccioli, Emilia Anselmi Malatesta, Rhoda de Bellegarde, Mimì del Carretto, Ilda Chiapirone Tinelli, Maria Antonietta Clerici Curatolo, Adele Scarampi, Elsa Dall’Olio Rosetta De Marchi, Giannina Fabbri, Tina Fecia di Cossato, Delfina Garrone, Antonia Goltara, Nanni Giusti, Maria Andina, Anna Torrigiani, Maria Teresa Viotti, Bianca Zilieri dal Verme, Maria Papafava, Giuseppina Milazzo Cervello, Carolina Monroy, Margherita Perrone, Ina Battistella e di decine d’altre crocerossine di ogni parte d’Italia, che attraverso una dedizione generosa aprirono la strada all’emancipazione femminile. È il libro dell’epopea femminile nella Grande Guerra. ISBN 88-7541-134-4; pp. 320; 186 ill., € 18,00

Lorenzo Cadeddu LA LEGGENDA DEL SOLDATO SCONOSCIUTO ALL’ALTARE DELLA PATRIA Con il saggio di Roberto Cartocci Il patriottismo difficile degli italiani L’idea della patria come fusione dell’idea di libertà con la cultura fatta di memorie condivise dei sacrifici e delle sofferenze, patiti dal popolo italiano, trova nel Soldato ignoto dell’Altare della patria uno dei simboli fondanti. L’unico libro che a tutt’oggi ricostruisce la “ricerca” e la glorificazione del fante-simbolo dell’immane scacrificio collettivo. ISBN 88-86338-64-3; pp. 232, 98 Ill., 11 piantine, 2a € 15,80

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Alberico Lo Faso di Serradifalco LA DIFESA DI UN REGNO Il sacrificio dell’esercito del Regno di Sardegna nella guerra contro la Francia (1792-1796) Prefazione di Paolo Foramitti L’ecatombe della nobiltà piemontese contro “i rivoluzionari” francesi in una guerra in montagna che può equipararsi solo a quella del 1915-1918. Seguono le biografie militari dei quasi tremilaseicento ufficiali, gli attori di una storia militare dimenticata dalla storiografia italiana troppo spesso priva di avvenimenti e personaggi. Il volume, per gli appassionati del periodo napoleonico, è anche una storia della nobiltà che sarà alla base della fortuna dell’esercito sabaudo. ISBN 88-7541-173-5; pp. 640; ill., a colori e bn, € 34,00

Giuseppe Garibaldi MEMORIE A cura di Alberto Burgos Presentazione di Anita Garibaldi Gli italiani non hanno il Romanzo che ha saputo dare voce all’anima di un popolo, come pure altri popoli hanno avuto. Hanno però un vissuto che nessun altro popolo ha: la vita stessa di Garibaldi. Eppure solo pochissimi hanno letto, finora, le sue Memorieche costituiscono uno straordinario libro di avventure, ma scritte in un contorto italiano dell’epoca. In questa edizione è stata lasciata l’impronta del sentimento e della volontà dell’uomo e il suo stile autobiografico, ci si è limitati ad allegerire il testo, a cambiare la punteggiatura, a toglier ripetizioni e appesantimenti per rendere più scorrevole la forma e più godibile il racconto per il lettore d’oggi. Il libro che tutti i cittadini dovrebbero leggere. ISBN 88-86338-78-3; 120 illustrazioni, pp. 272, € 14,80

Luigi Pastro RICORDI DI PRIGIONE Dell’unico superstite dei condannati di Mantova un capitolo sconosciuto della storia veneta e lombarda A cura di Enzo Raffaelli Un capitolo sconosciuto della storia veneta e lombarda è quello dei veneti e dei lombardi impiccati e condannati nei processi di Venezia e di Mantova tra il 1851 e il 1853: i famosi Martiri di Belfiore tra cui Tito Speri e Pier Fortunato Calvi. L’unico superstite dei condannati di Mantova fu il medico trevisano Luigi Pastro che per due anni rimase in completo isolamento – senza libri, senza penna e in catene – in una cella del castello di Mantova rifiutando di confessare alcunché, mentre tutti gli altri suoi complici cedevano, confessavano e venivano impiccati. Il medico trevisano resistette oltre ogni immaginazione scrivendo una pagina emblematica del Risorgimento che la storiografia aveva dimenticato. ISBN 88-7541-147-6, pp. 240, ill., a col e bn, € 14,50

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Libro Medaglie

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Finito di stampare nel mese di Marzo 2011 presso Poligrafiche San Marco - Cormons - Gorizia

I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a:

Gaspari editore Via Vittorio Veneto, 49 33100 Udine Tel. 0432 512567 Fax 0432 505907 Visitateci sul sito Internet: www.gasparieditore.it info@gasparieditore.it

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Per la prima volta in un unico volume sono

raccolte quasi cinquecento fotografie di 230 medaglie realizzate in uno dei periodi certamente più rilevanti della storia del nostro Paese. Aldo Tassini, storico appassionato e collezionista, ha ricostruito, di ogni singola medaglia, la storia, il contesto storico e le motivazioni che hanno portato alla sua realizzazione. Accanto a medaglie di straordinario valore e interesse, per la prima volta sono state catalogate anche quelle onorificenze cosiddette “minori” ma indicative dei momenti storici in cui furono prodotte. L’alta definizione di ogni immagine consente di “leggere” ogni singola medaglia

rivelando aspetti unici e inediti. Di ognuna di queste onorificenze è narrata la storia a partire dai committenti sino ai destinatari finali, quasi sempre soldati che hanno combattuto nella miriade di guerre e battaglie, in Italia, in Europa e non solo, che hanno caratterizzato il periodo preso in considerazione. Un’opera di straordinario interesse che non può non appassionare gli amanti di storia militare ma anche gli storici che potranno ripercorrere attraverso questi oggetti, molti dei quali di mirabile fattura, i momenti più affascinanti e complessi non solo del nostro Paese da dell’intera Europa.

ALDO TASSINI Nato a Ravenna (1943) vive a Torino e lavora in Europa. Appassionato di Storia, si è laureato in giurisprudenza con il prof. Giovanni Conso. Abbandonate le pratiche legali, si è occupato di relazioni industriali collaborando alla stesura dei principali contratti dell’industria metalmeccanica. La sua preparazione, alimentata da una biblioteca vasta e cosmopolita, gli ha consentito di esaminare la Storia da punti d’osservazione insoliti e, sotto molti aspetti, inediti. Partendo dal ritrovamento di decorazioni e medaglie appartenenti alla sua famiglia, ha realizzato una collezione di grande valore che apre nuove prospettive non solo agli studiosi del settore, ma a tutti gli appassionati di storia, non solo militare.

e 60,00


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