Corriere del Po 18 - 2016

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Direttore Responsabile: Carlodaniele Caramaschi

Corriere del Po Anno III - n° 18 - Dal 12 al 25 Settembre 2016

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Negletta Poesia Erano gli anni del BOOM!!! La Poesia? Era trattata alla stregua d'una sguattera, messa in penuria da mille canzonette. Sanremo era la città santa, i Beatles avevano scalzato Claudio Villa, John Lennon era il nuovo profeta. Un aspirante poeta abitava nel nostro stesso caseggiato, lo zio Quìrico, non era nostro zio, lo chiamavamo così, un po’ per burla, non se la prendeva. Viveva solo, gli era mancata l'anima gemella. Ancora ragazzo ad una festa di compleanno, seduti in circolo, girava la bottiglia sul pavimento, un gioco vecchio come il mondo, ove si fermava... si pagava pegno. Si alzò una ragazzetta, diede un bacio proprio a lui, per simpatia o per penitenza? Non lo seppe mai.

Smaniò tutta notte, ardeva d'amore come una torcia, aveva sentito le campane. Un segno del destino? Mai più ebbe sonni placidi come prima. Andreina Pellacani si chiamava la sua fiamma, abitava a Villa Scassa. Al paese dicevano che la bicicletta di Quirico.... bastava metterla in piedi…. ed andava a Villa Scassa da sola. Distava oltre venti chilometri ma lui era sempre là. Diceva a tutti che era la sua fidanzata l'Andreina, ma lei non lo sapeva, quando lo scorgeva, correva in casa e chiudeva porte e finestre, cosi, per certa essere di non vederlo. Al ritorno gli chiedevano: "Sei stato a morose Quìrico"? Col capo faceva cenno di sì, poi rispondeva sospirando: "Con le donne ci vuol tanta pazienza...."! Prima la bici, poi la Lambretta, indi la Bianchina, gli anni passavano, l'Andreina s'era sposata, la sua anima era in lutto, aveva diradato le visite ma non desisteva, andava al paese una volta l'anno, per la fiera. "Come è andata zio....l'hai incontrata"? Faceva cenno di sì, ma non era vero, si vedeva dagli occhi rassegnati, la rara volta che la scorgeva andava in visibilio: "Un'immagine fantasmagorica"! - così diceva - "L'ho vista come in un lampo!".... “Mentre scappava in casa", ribattevamo noi.... Si adombrava. "Non potete capire… avvezzi come siete alle vostre mocciose, avete la mente ottenebrata dall'era delle minigonne, i vostri occhi cisposi stravedono solo per i tanga da spiaggia tipo Cesenatico". Ridevamo.“Certo che l'Andreina in minigonna....”! "Sacrilegio"!, esclamava....

"A vederla nuda, insistevamo, c'è da rimanere stecchiti ai suoi piedi"!... "L'ho vista nell'intimo d’un sogno - ribatteva - bella come una dea greca, tersa come una vestale, eterea come una nuvola"! "Ma va là zio.... è una mezza cornacchia....".

"Meglio delle vostre scostumate sgualdrinelle"! Un giorno il colpo di scena! L'Andreina rimase vedova. Di nuovo arse l'incendio, il fato aveva bussato alla sua porta a ripagarlo di tanta pena d'amore? Fuoco di paglia! Le mandò sentite condoglianze, intrise di segreta speranza.... la risposta non tardò. Aprì il biglietto con mani tremanti....lesse.... "Con la presente la prego cordialmente di smetterla d’importunarmi, sono anni che la dura, in mancanza avverto i carabinieri"!!! Fu un colpo d'ascia ma si riebbe. Un giorno la vedemmo l'Andreina, era alta, magra allampanata, viso smunto, con avanzati segni di calvizie femminile. "Zio Quìrico.... ha testa pelata....ma possibile"? "Una freccia di cupido mi ha trafitto il cuore, mi ha stregato la dea bendata"! "Più bendata di cosi"!.... ma non c'era verso.

Era la sua donna angelo! Replicava: "E Don Chisciotte?. Dulcinea era una sguattera guardiana di porci, che importa? Per lei s'è fatto cavaliere errante degno di mille avventure". "Non sono l’unico", diceva. Citava Dante, Petrarca, Boccaccio, leggeva ispirato i loro versi.

L'Andreina Pellacani di Villa Scassa per lui era al contempo Beatrice, Laura, Fiammetta, in un mixer amoroso da incantamento. Morì anche l'Andreina. Cadde nello sconforto, si recava al cimitero, le portava i fiori, finalmente poteva parlarle, c'era la foto sulla lapide, si dilungava in appassionati monologhi. "Andreina - le diceva - ascoltami senza interrompere, lascia che ti apra il mio cuore"! A volte aveva l'impressione che gli rispondesse, finalmente la sentiva sua.... da qui all'eternità. Era tocco lo zio Quìrico? Molti lo pensavano, ma aveva lavorato oltre quarant'anni al Regio Catasto e tutto filava a perfezione, a notte fonda la finestra dell'ufficio era ancora illuminata. Mappe, registri ed il dolce pensiero d'Andreina Pellacani, il filo d’Arianna di tutta la sua vita.

Era un poeta! Non di rado recitava versi scritti di suo pugno, ora tristi, ora arguti, a volte sarcastici epigrammi a dir poco spassosi, ebbene, prima di morire bruciò tutto, non una riga rimase di lui. Era convinto che il mondo in cui viveva non l'avrebbe capito, gli è venuto meno il coraggio d'esser poeta fino in fondo, forse sarebbe diventato famoso, da morto, beninteso, non certo da vivo.

Giorgio Boldrini

Pegognaga

Il Po Vecchio è ancora Bello Nonostante Tutto...

Ci sono nei nostri paesi degli angoli nascosti, belli e silenziosi dove parlano i colori e regna la natura selvaggia. Ecco una foto scattata da una barca sul fiume Po Vecchio nel cuore di un quartiere moderno di Pegognaga dove il vecchio fiume è stato in parte tombinato ma qui invece è ancora libero, come un tempo. Un tratto che offre angoli meritevoli di essere visitati, nonostante i tanti cambiamenti avvenuti e l’abbandono.

Attilio Pignata

Perchè tanta violenza taciuta?

Se un cane viene ferito, si muove un mondo, se una pianta viene torturata e violentata, nessuno dice nulla.

Davvero strana la nostra cultura. Eppure tutti passano sulla provinciale Pegognaga-Suzzara!

L’abile camiciaia ha compiuto 101 anni Una nonnina vivace che sprizza da ogni poro la voglia di continuare a vivere. Stiamo parlando di Clelia Talamazzi Mazzolini, da tre mesi ospite presso la RSA “Bovi” di Pegognaga dove le figlie, i nipoti e anche l’Assessore S. Cagliari hanno festeggiato i 101 anni assieme alle cuoche, al personale del centro diurno e tutti gli operatori della cooperativa della RSA.. Pochi sanno che Clelia ricorda bene e non dimentica la visita a Cremona della Regina Elena alla quale ha potuto darle una mano. Poi non dimentica le incursioni aeree di Pippo che la costringeva, in tempo di guerra, a nascondersi nei rifugi. Nella sua vita ha lavorato come esperta camiciaia.

Attilio Pignata

La piccola Parigi a Quistello

CORRIERE DEL PO

Free Press: Distribuzione Gratuita Direttore Responsabile: Carlodaniele Caramaschi A Quistello erano presenti più di cento Editore: Carlodaniele Caramaschi D.I. artisti, fra pittori, scultori, videomaker e Stampa: Stamperia S.c.r.l. Parma performer. Ecco alcune immagini di una Sede: Via D . Corbari, 1 - Buzzoletto di Viadana (MN) bellissima occasione per aiutare le poReg. Trib. MN - 1/2014 polazioni colpite dal terremoto nel centro 345.0633342 Carlo - 327.2564168 Katia - 345.4185917 Oriella Italia. Il tema di quest’anno ha voluto essere un grido di pace contro il terrorismo, la violenza, l’intolleranza. Ma la cosa più Collaboratori e Amici: Marco Cagnolati, Giorgio Boldrini, Luiimportante è il carattere di solidarietà e beneficenza che ha gi Mignoli, Attilio Pignata, Gianni Bellesia, Vanna Bozzolini, Maassunto la manifestazione negli ultimi giorni. A tutti gli artisti rina Lombardi, Mariangela Corradini, Emanuele Marazzini, e tutti della Piccola Parigi è stato chiesto di donare una delle opere coloro che ci inviano articoli e/o Poesie da pubblicare, GRAZIE!!! che sono state vendute a favore delle popolazioni terremotate. Distribuzione: Casalmaggiore (Casalbellotto, Roncadello, Valle Complimenti a tutti, Comune, artisti, e Vicomoscano); Borgoforte; Campitello, Canicossa e Cesole volontari e chi ha creduto nella sfida.

Attilio Pignata di Marcaria; Commessaggio; Dosolo (Correggioverde e Villastrada); Gazzuolo; Gonzaga (Bondeno e Palidano); Moglia; Motteggiana (Sailetto e Villa Saviola); Pegognaga; Pomponesco; Sabbioneta (Breda Cisoni e Villa Pasquali); San Benedetto Po (Portiolo); Suzzara (Sailetto e San Prospero), Viadana (Banzuolo, Bellaguarda, Buzzoletto, Casaletto, Cavallara, Cicognara, Cizzolo, Cogozzo, Salina, San Matteo e Squarzanella); Boretto (Santa Croce); Brescello; Gualtieri (Pieve Saliceto); Guastalla (Pieve, San Giacomo, San Martino e Tagliata); Luzzara (Casoni, Codisotto e Villarotta); Poviglio; Reggiolo (Brugneto, Villanova).

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Viaggio si Stendhal In Italia Avventuriero - Scrittore Romantico - Politico

Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione spirituale fu essenzialmente di stampo illuministico. Premiato nel corso superiore di matematica all'École centrale di Grenoble, rinunciò a entrare nel Politecnico di Parigi per impiegarsi presso il Ministero della guerra. Ciò lo trasse al seguito dell'esercito napoleonico in Italia (1800), dove fu sottotenente dei dragoni. Dopo l’avventura napoleonica, dove fu presente come ufficiale nelle campagne contro l'Austria e la Russia, Stendahl compie questo “tour” in Italia, scrive un libro “Rome, Naples, Florence": è un itinerario bello, a volte superficiale, spesso frettoloso. Le sue osservazioni sono acute e pungenti. Milano lo conquista “Ho sete di musica”. Il teatro alla Scala colmerà questa sua sete. Dopo la caduta di Napoleone, dal 1815 al 1821 (sette anni ch'egli definì "la fleur de ma vie") si stabilì a Milano, che considerò sua patria d'adozione, disponendo che sulla sua tomba fosse scritto "Arrigo Beyle milanese". E’ il bel mondo milanese ch’egli frequenta: “E’ il Dante del ‘700", scriverà. Descrive pure la bellezza e il fascino delle donne milanesi, rimproverando alla pittura questa mancanza. Considerando i grandi nomi del passato egli scrive “mentre nel 1496, Leonardo faceva il canale che unisce l’Adda al Ticino, noi eravamo ancora dei barbari, come tutto il Nord". Conosce pure Silvio Pellico “Che uomo triste", scriverà e padre Ireneo Affò bibliotecario a Parma, il quale gli sottoporrà il suo libro “Ragionamento sopra una stanza, dipinta dal Correggio nel monastero di monache benedettine di S. Paolo a Parma". Parma lo ispira nella sua opera “La Certosa di Parma”, scritta in 52 giorni (1839), il teatro Farnese lo conquista per la sua bellezza e in particolare per l’acustica “superba”. E’ bello vivere in una cittadina di provincia ma piena di storia!

Esalta il patriottismo di Reggio Emilia che paragona a quello alsaziano, mentre a Bologna vedrà la “S. Cecilia” di Raffaello appena rientrato da Parigi dopo le requisizioni napoleoniche. A Rubiera visitò un castello dei gesuiti, mentre a Correggio vedrà nella fisionomia delle donne, le Madonne del Correggio A Firenze è nata “la sindrome Stendhal a S. Croce". Sulla strada per Roma, alloggerà a Terracina in un magnifico albergo, costruito da Pio VI “un papa che sapeva regnare”, come egli scriverà. A Roma, assiste a cerimonie in S. Pietro, resta colpito dalla magnificenza. E’ ospite del banchiere Torlonia, duca di Bracciano. La campagna romana lo colpisce, classicità evidente, ponti acquedotti disseminati in modo ordinato. Nel suo viaggio, si spingerà verso il Sud; le sue sono impressioni di un turista un po’ frettoloso. I temi principali della sua produzione letteraria furono una marcata sensibilità romantica ed un fervido spirito critico, che dettero vita alla filosofia della 'Chasse au bonheur', egotismo tipico di tutti i suoi personaggi. L'analisi delle passioni, dei comportamenti sociali, l'amore per l'arte e per la musica, nonché la ricerca epicurea del piacere, venivano espressi attraverso una scrittura personalissima, nella quale il realismo dell'osservazione oggettiva ed il carattere individuale della sua espressione si fondevano in maniera armonica. Per tutti questi motivi Stendhal fu quasi ignorato dai suoi contemporanei, con l'eccezione di Honoré de Balzac, ma venne poi adorato dai posteri. Miscelando sapientemente l'ambientazione storica e l'analisi psicologica, i suoi romanzi descrivevano il clima morale, politico ed intellettuale della Francia. Stendhal fu considerato l'iniziatore del romanzo moderno, che ispirò la grande narrativa di costume dell'Ottocento. Tra gli scrittori moderni, viene considerato l'autore meno invecchiato dell'Ottocento. (Tratto da "Le gran tour: Montaigne, Stendhal, Goethe") a cura di Luigi Mignoli

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AVIS sez. COGOZZO RINGRAZIA

Dal 25 al 29 Agosto scorso si è svolta come ogni anno la festa della sez.

AVIS di Cogozzo. Anche quest’anno tutto si è svolto per il meglio grazie anche al meteo favorevole; grande affluenza di pubblico , buona cucina e grandi orchestre per tutte e cinque le serate. Come sempre dietro al successo di una manifestazione c’è l’impegno e la dedizione di un gruppo di persone, che ormai da anni si sacrificano per organizzare l’evento. Quindi un grande ringraziamento va a tutti i membri del consiglio direttivo, e a tutti i volontari che ci hanno aiutato nel servizio durante tutte le 5 serate della festa. Senza di loro quello che è stato fatto non sarebbe stato possibile.

Devo purtroppo aprire una parentesi su alcuni fatti molto spiacevoli accaduti al di fuori della nostra festa. Dovete sapere che alcuni vandali si sono “Divertiti” a rovinare le carrozzerie di diverse automobili parcheggiate per le vie di Cogozzo. Un gesto inaccettabile che cercheremo per quanto possibile di prevenire. Così come il gesto di alcuni ragazzi che non avendo di meglio da fare si sono adoperati a mettere a ferro e fuoco il saloncino dell’oratorio ribaltando sedie, tavoli, rompendo alcuni oggetti e riducendolo ad una pattumiera lasciando in giro bottiglie e bicchieri. Concludo questo mio intervento ringraziando tutte le persone che alla nostra festa hanno partecipato. Come annunciato durante la prima serata, destineremo una parte del ricavato per aiutare la popolazione delle zone colpite dal terremoto.

AVIS sez. COGOZZO - Il Presidente, Elena Bronzini

ELENCO DEI VINCITORI:

VERDE 730 - 1º Televisore 55’’ (Offerto da Avis Cogozzo) GIALLO 931 - 2º Ipad “Tablet” (Offerto da Avis Cogozzo) VERDE 2534 - 3º Buono Spesa 200,00 € (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 394 - 4º Buono Spesa 100,00 € (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 835 - 5º Tappeto (Offerto da Bellini Romano) VERDE 352 - 6º Buono Spesa 70,00 € (Offerto da IperSimply) AZZ. 1440 - 7º Buono Fotoritratto (Offerto da PhotoStudio PS) BIANCO 2618 - 8º Piumino “Effetto Piuma” (Offerto da Anversa Luciano) AZZ. 1882 - 9º Copridivano (Offerto da Rizzi Francesco) VERDE 1772 - 10º Copriletto Singolo (Offerto da Anversa Luciano) VERDE 413 - 11º Buono Spesa 60,00 € (Offerto da IperSimply) ROSA 1477 - 12º Cesto Regalo (Offerto da Grazzi Giovanni) VERDE 2767 - 13º Robot da Cucina Girmi (Offerto da Ferramenta Rossi) AZZ. 815 - 14º 2 Kg di Formaggio Grana P. (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 869 - 15º 1 Conf. di Vino Bocanegra (Offerto da Avis Cogozzo) VERDE 436 - 16º 1 Conf. di Vino Bocanegra (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 728 - 17º 1 Conf. “Vein Grud” (Offerto da Avis Cogozzo) ROSA 146 - 18º 1 Conf. “Vein Grud” (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 1860 - 19º 1 Conf. Lambrusco (Offerto da Avis Cogozzo) GIALLO 255 - 20º 1 Conf. Lambrusco (Offerto da Avis Cogozzo) AZZ. 1036 - 21º Plaid (Offerto da Anversa Luciano) AZZ. 40 - 22º Tovaglia Stampata (Offerto da Anversa Luciano) VERDE 462 - 23º Cuscini (Offerto da Anversa Luciano) GIALLO 905 - 24º Tracolla Uomo (Offerto da Tabaccheria Chiarelli)

Danza Corpo Vita Il Dott. Roberto Botti, psicologo, psicoterapeuta in formazione (IPSE di Bologna) nella specializzazione di Danza Movimento Terapia organizza seminari di “DanzaCorpoVita”: metodo di Terapia innovativa mediante l’utilizzo della danza e della ritmicità. E’ un metodo di danza terapia che favorisce, in special modo, la funzione creativa della personalità e fa sentire il corpo secondo’ l’incarnazione dell’inconscio e rappresentano il senso del nostro essere. La DanzaCorpoVita aiuta a fidarsi senza timore dei propri istinti con la finalità ultima di scoprire la Vita in tutti i suoi aspetti. Si riferisce ad una ricerca di movimenti la cui spontaneità deriva ’evoluzione psicomotoria, i modelli delle emozioni di base, le forme archetipiche delle immagini, dei sentimenti e comportamenti menti organici naturali. Risveglia le emozioni e svolge un importante ruolo di equilibratore psico-fisico. Sviluppa l’autostima e la consapevolezza di sè e la possibilità di esprimersi danzando in gruppo. Favorisce la comunicazione, la socializza.

Date dei seminari 2016 Gruppo 2: 17/18 Settembre, 22/23 Ottobre, 19/20 Novembre, 17/18 Dicembre dalle 9.30 alle 13.30.

Iscrizioni: Cell: 3280037812 e-mail: roberto.botti@libero.it FB: danzacorpovita - web: www.danzacorpovita.it Luogo dei Seminari: Studio di Chinesiologia “NATURALE” del Prof. Fabio Freddi.

Via Cappuccini 41 a/b Guastalla (RE).

Terapia innovativa mediante l’utilizzo della Danza e ritmicita tenuta dallo psicologo Dott. Roberto Botti a Guastalla (RE)

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