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Racconto in anteprima
Successe in una di quelle gelide, allarmanti giornate d’inverno in cui il freddo penetra nelle ossa e sembra scuoterti . La giornata era cominciata male, con una serie di problemi seccanti che avevano richiesto l’attenzione di tutti: nell’ufficio si avvertiva come una tensione nuova, indefinibile. Il capo non era uscito dalla sua stanza per tutta la mattina. Era ancora giorno, quando la nuova si alzò in piedi, rivolse alla collega un sorriso complice e sparì nella stanza. Pochi minuti dopo, passando davanti alla porta chiusa, lei sentì la voce allegra del capo e la risata squillante della nuova che gli faceva eco. Mentre tornava verso la sua scrivania si sentì mancare le forze; dovette appoggiarsi all’armadietto dei cappotti per non cadere, le sembrò di sentire ancora una volta il profumo familiare. Quando riuscì a tornare nella stanza si sedette alla scrivania, il viso tra le mani; contemplò tristemente gli schedari, i tavoli ordinati, l’agenda meticolosamente aggiornata. Si sentiva mancare il respiro; si avviò verso la porta-finestra, uscì in terrazza, e si appoggiò al parapetto respirando profondamente, sperando che l’aria gelida le desse forza.
Così la vide l’altra quando uscì dalla stanza del capo. Le corse vicino, preoccupata, avvicinò al suo il viso fresco, protendendosi come per abbracciarla. Fu così che lei sentì nei capelli, negli abiti dell’altra qualcosa di familiare, un odore noto: il profumo del paletot di cachemire . Per un attimo sembrò davvero che le due
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