n.12
Dicembre 2020
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano: n°258 del 17/10/2018 ANNO 2, n.12
-2-
Le Rubriche “Amoglianimali” Andrologia Bellezza Da leggere (o rileggere) Da vedere/ascoltare Disabilità in pillole Di tutto e niente Digital4Senior EDITORIALE Generazioni Connesse Il personaggio Incipit In forma In movimento Lavori in corso Nostalgie Primopiano Salute Scienza Sessualità Stile Over Volontariato & Associazioni
-3-
Generazione Over 60 DIRETTORE RESPONSABILE Minnie Luongo I NOSTRI COLLABORATORI Marco Rossi Alessandro Littara Antonino Di Pietro Mauro Cervia Andrea Tomasini Enzo Primerano Antonio Giuseppe Malafarina Paola Emilia Cicerone Maria Teresa Ruta Doris Zaccaria Giovanni Paolo Magistri DISEGNI DI Attilio Ortolani Contatti: Sito web: https://generazioneover60.com/ Email: generazioneover60@gmail.com Issuu: https://issuu.com/generazioneover60 Facebook: https://www.facebook.com/generazioneover60 Youtube: https://www.youtube.com/channel/generazioneover60
-4-
MINNIE LUONGO Direttore responsabile e giornalista scienti ca Classe 1951, laureata in Lettere moderne e giornalista scienti ca, mi sono sempre occupata di medicina e salute preferibilmente coniugate col mondo del sociale. Collaboratrice ininterrotta del Corriere della Sera dal 1986
no al 2016, ho introdotto sulle pagine del Corsera il
Terzo settore, facendo conoscere le principali Associazioni di pazienti. Ho pubblicato più libri: il primo- “Pronto Help! Le pagine gialle della salute”- nel 1996 (FrancoAngeli ed.) con la prefazione di Rita Levi Montalcini e Fernando Aiuti. A questo ne sono seguiti diversi come
Foto Chiara Svilpo
coautrice tra cui “Vivere con il glaucoma”; “Sesso Sos, per amare informati”; “Intervista col disabile” (presentazione di Candido Cannavò e illustrazioni di Emilio Giannelli). Autrice e conduttrice su RadioUno di un programma incentrato sul non pro t a 360 gradi e titolare per 12 anni su Rtl.102.5 di “Spazio Volontariato”, sono stata Segretario generale di Unamsi (Unione Nazionale Medico-Scienti ca di Informazione) e Direttore responsabile testata e sito “Buone Notizie”. Fondatore e presidente di Creeds, Comunicatori Redattori ed Esperti del Sociale, dal 2018 sono direttore del magazine online Generazioneover60. Quanto sopra dal punto di vista professionale. Personalmente, porto il nome della Fanciulla del West di Puccini (opera lirica incredibilmente a lieto
ne), ma non mi spiace mi si associ alla storica
danzata di Topolino, perché come Walt Disney penso “se puoi sognarlo puoi farlo”. Nel prossimo detesto la tirchieria in tutte le forme, la malafede e l’arroganza, mentre non potrei mai fare a meno di contornarmi di persone ironiche e autoironiche. Sono permalosa, umorale e cocciuta, ma anche leale e splendidamente composita. Da sempre e per sempre al primo posto pongo l’amicizia; amo i cani, il mare, il cinema, i libri, le serie Tv, i Beatles e tutto ciò che fa palpitare. E ridere. Anche e soprattutto a 60 anni suonati.
fi
fi
fi
fi
fi
-5-
fi
fi
Generazione Over 60
Chi siamo DOTTOR MARCO ROSSI sessuologo e psichiatra è presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale e responsabile della Sezione di Sessuologia della S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e come esperto di sessuologia a numerosi programmi radiofonici. Per la carta stampata collabora a varie riviste.
DOTTOR ALESSANDRO LITTARA andrologo e chirurgo è un’autorità nella chirurgia estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico nella falloplastica, una tecnica che ha praticato n dagli anni ‘90 e che ha continuamente modi cato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo.
PROFESSOR ANTONINO DI PIETRO dermatologo plastico presidente Fondatore dell’I.S.P.L.A.D. (International Society of Plastic Regenerative and Oncologic Dermatology), Fondatore e Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, è anche direttore editoriale della rivista Journal of Plastic and Pathology Dermatology e direttore scienti co del mensile “Ok Salute e Benessere” e del sito www.oksalute.it, nonché Professore a contratto in Dermatologia Plastica all’Università di Pavia (Facoltà di Medicina e Chirurgia).
DOTTOR MAURO CERVIA medico veterinario è sicuramente il più conosciuto tra i medici veterinari italiani, autore di manuali di successo. Ha cominciato la professione sulle orme di suo padre e, diventato veterinario, ha “imparato a conoscere e ad amare gli animali e, soprattutto, ad amare di curare gli animali”. E’ fondatore e presidente della Onlus Amoglianimali, per aiutare quelli più sfortunati ospiti di canili e per sterilizzare gratis i randagi dove ce n’è più bisogno.
ANDREA TOMASINI giornalista scienti co giornalista scienti co, dopo aver girovagato per il mondo inseguendo storie di virus e di persone, oscilla tra Roma e Spoleto, collaborando con quelle biblioteche e quei musei che gli permettono di realizzare qualche sogno. Lettore quasi onnivoro, sommelier, ama cucinare. Colleziona corrispondenze-carteggi che nel corso del tempo realizzano un dialogo a distanza, diluendo nella Storia le storie, in quanto “è molto curioso degli altri”.
fi
fi
fi
fi
fi
-6-
DOTTOR ENZO PRIMERANO medico rianimatore over 60 del 1958. Rianimatore in cardiochirurgia, Anestesista e Terapista del dolore, è amministratore del portale di divulgazione www.dolorecronico.org. Si occupa di bioetica e comunicazione nelle cure intensive. Appassionato di musica, satira, costume e sport motoristici. Il suo motto è “Il cuore è il motore e la mente il suo fedele servitore”.
ANTONIO GIUSEPPE MALAFARINA giornalista e blogger nato a Milano nel 1970, giornalista e blogger. Si occupa dei temi della disabilità, anche partecipando a di erenti progetti a favore delle persone disabili. Presidente onorario della fondazione Mantovani Castorina. Coltiva l’hobby dello scrivere in versi, raccolti nella sua pubblicazione “POESIA”.
PAOLA EMILIA CICERONE giornalista scienti ca classe 1957, medico mancato per pigrizia e giornalista per curiosità, ha scoperto che adora ascoltare e raccontare storie. Nel tempo libero, quando non guarda serie mediche su una vecchia televisione a tubo catodico, pratica Tai Chi Chuan e meditazione. Per Generazione Over 60, ha scelto di collezionare ricordi e ri essioni in Stile Over.
DORIS ZACCARIA giornalista e formatrice Cresce e studia fra la Romagna e Bologna, inizia a lavorare fra Milano, Bruxelles e Strasburgo. Coltiva l’amore per la parola scritta e diventa giornalista occupandosi di green economy. Oggi alterna il lavoro come formatrice e consulente di marketing digitale alla realizzazione di un piccolo grande sogno: creare un eco-resort in Sardegna. Come sempre, in compagnia di gatti, quaderni e libri.
GIOVANNI PAOLO MAGISTRI biologo
Classe 1951, biologo specializzato in patologia generale, si occupa di progettazione di sistemi per la gestione della sicurezza e dell’igiene delle produzioni alimentari. Socio Onorario dell’Associazione PianoLink vive sognando di diventare, un giorno, un bravo pianista.
MONICA SANSONE videomaker operatrice di ripresa e montatrice video, specializzata nel settore medico scienti co e molto attiva in ambito sociale.
fl
fi
ff
fi
-7-
Generazione F Qualcosa non ha funzionato Per la serie non è vero ma ci credo avevo fatto tutto quel 31 dicembre 2019. Ma proprio tutto. Per la quarta volta consecutiva trascorrevo l’ultimo dell’anno in compagnia dell’amica Giovanna Nocetti, in un locale dove si sarebbe esibita cantando come solo lei sa fare.
Ad un certo punto mi si palesò davanti, inaspettatamente, il prof, ossia Antonino Di Pietro (nostro collaboratore di punta) che con la moglie aveva scelto lo stesso locale per dare il benvenuto al magico 2020. Che anno fortunato, pensai! Né poteva essere diversamente un anno composto, come per magia, dalla successione dei numeri 20-20. E quando mai sarebbe ricapitato?
Con lei sul palco un altro A mezzanotte in punto, come artista: Fabrizio Voghera, sempre, mi alzai in piedi (in che rivedevo molto forma di rispetto per il nuovo volentieri, anche perché in anno) e brindai intingendo la compagnia della moglie lingua nello champagne (non Enza, conosciuta ad un San bevo, ma a Capodanno ritengo Silvestro di qualche anno un obbligo assaggiare le prima, quando mi aveva bollicine). Seguì la chiamata prestato un paio di d’auguri del mio migliore amico, Giovanna Nocetti polacchine basse per Jurij, che ovunque si trovi (sia scatenarmi in pista, pure in ospedale dove lavora come impedita dai tacchi su cui, testardamente, medico), è costretto dalla sottoscritta a avevo voluto inerpicarmi quella sera, pur telefonami, s dando le linee superintasate, non sapendoci camminare, guriamoci per essere il primo. ballare … Come di rito chiesi a Gio di cantare “New York New York” più il brano che adoro, “Dietro un grande amore”, scritto da lei assieme a Paolo Limiti.
Lo so, che debba essere un uomo la persona che fa gli auguri per prima è un retaggio sessista ed io, che ho appoggiato e lottato per le cause femministe, non dovrei
fi
fi
-8-
Generazione F confessare questa debolezza. E anzi dovrei vergognarmene. Ma i rituali vanno rispettati. Guardai l'orologio: ore 12.02. Giunta la telefonata, potevo abbandonarmi al resto. Che comprendeva: baci a tutti coloro che mi capitavano a tiro, “trenino” (sì, trenino…), coro a squarciagola e senza imbarazzo delle consuete canzoni di Capodanno: Pepe pepe
Con Fabrizio ed Enza Voghera
Con il prof. Antonino Di Pietro
pepe Disco Samba, Zazueira, Charlie Brown, I will survive, e così via di questo passo. In quel locale non ci facemmo mancare nulla: per no ballerine brasiliane o pseudo tali, che sculettando si unirono al nostro trenino, con grande gioia dei maschietti presenti. Seguii tutte le tradizioni no in fondo: dopo la cena, mangiai di gusto il cotechino (anche se non mi fa impazzire, il primo gennaio è d’obbligo) e le lenticchie (feci il bis e forse anche il tris, sapendo che sono simbolo di denaro) e tornai a casa verso le quattro del mattino, soddisfatta di iniziare quello che si prospettava un anno eccezionalmente
fi
ff
ff
-9-
fi
positivo. Al risveglio mi sentivo davvero su di giri e, bevuto il primo ca è, portai fuori Holly sperando, come ogni primo gennaio, di incontrare per primo un uomo, bambino, adulto od Over, basta che fosse maschio (altre credenze sessiste, lo so, su cui però mi pare lecito sorvolare semel in anno).
E davanti al portone mi incrociai non con uno, bensì con due uomini: che razza di anno sarebbe mai stato, pensai! In e etti lo è stato, come ben sappiamo. E allora perche continuo a pensare che qualcosa non ha funzionato? Comunque sia, incrociando le dita e toccando ferro o legno ( a seconda dei casi o, meglio, dei Paesi) e sempre fermamente convinta di non essere per nulla superstiziosa, auguro a tutti buon anno.
Foto d’autore
Ăˆ Natale di Francesco Bellesia
https://francescobellesia.it/
- 10 -
FRANCESCO BELLESIA Sono nato ad Asti il 19 febbraio del 1950 ma da sempre vivo e lavoro a Milano. Dopo gli studi presso il liceo Artistico Beato Angelico ho iniziato a lavorare presso lo studio di mio padre Bruno, pubblicitario e pittore. Dopo qualche anno ho cominciato ad interessarmi di fotogra a, che da quel momento è diventata la professione e la passione della mia vita. Ho lavorato per la pubblicità e l’editoria ma contemporaneamente la mia attenzione si è concentrata sulla fotogra a di ricerca, libera da vincoli e condizionamenti, quel genere di espressione artistica che oggi ha trovato la sua collocazione naturale nella fotogra a denominata FineArt. Un percorso parallelo che mi ha consentito di crescere e di sviluppare il mio lavoro, una sorta di vasi comunicanti che si sono alimentati tra di loro. Molte sono state le mostre allestite in questi anni e molte le manifestazioni alle quali ho partecipato con premi e riconoscimenti. Continuo il mio percorso sempre con entusiasmo e determinazione… lascio comunque parlare le immagini presenti sul mio sito.
fi
fi
- 11 -
fi
Foto d’autore
Incipit L’ANNO CHE VERRÀ Sarà, come lo è sempre stato, il migliore possibile? Di Giovanni Paolo Magistri - biologo
Uno dei repertori più completi di studi
Tendenzialmente le regole sono
prospettici, largamente basato sull’analisi
fortemente in uenzate dalla statistica
statistica dell’andamento dei “fenomeni
che, utilizzata per studiare aspetti quali
sociali”, è considerata la recente
l’antropometria umana, le radici culturali, le
pubblicazione (2015) dell’ESPS (Sistema
necessità contingenti di un popolo,
Europeo di Analisi Strategica e Politica) sulle
consente ai politici di indirizzare le
principali tendenze globali e l’interrogativo
scelte; banalmente, lo spazio libero in
se l’Europa sarà in grado di a rontare le
altezza di una porta è internazionalmente
s de future.
adottato in qualsiasi albergo al mondo a
I fenomeni sociali spingono verso l’adozione di “regole” non sempre percepite corrette come lo è stato per molti, ad esempio, l’innalzamento dell’età pensionabile, introdotta principalmente sulla ineluttabile constatazione che la vita media, nei Paesi ad economia avanzata, è passata nell’ultimo mezzo secolo da 65 a 85 anni e con l’ulteriore evidenza che gli ultimi sono trascorsi mediamente in condizioni di accettabilità.
circa due metri e dieci centimetri, costringendo una minoranza, non statisticamente signi cativa di individui, ad abbassare il capo per poterla attraversare. L’importanza dell’applicazione della logica statistica consiste nel suo valore predittivo, ed è indubbiamente alla base degli innumerevoli successi dell’umanità sia recenti che remoti e di quest’ultimi, prima della formulazione del metodo scienti co galileiano è stata a volte utilizzata con modalità non propriamente consapevole.
Indipendentemente dall’opinione politica che ciascuno di noi possa avere al riguardo, il suo innalzamento è un indiscutibile dato di fatto.
Qualsiasi fenomeno di qualsivoglia natura se indagabile con gli strumenti della statistica pare seguire un andamento descrivibile con una curva gaussiana.
fi
ff
fi
fl
fi
- 12 -
Incipit L’altezza media della popolazione
Volendo rappresentare gra camente i valori
maschile italiana a vent’anni è di un
ottenuti dall’indagine statistica di questi
metro e settantacinque centimetri, con
fenomeni otterremmo in tutti e tre i casi una
valori minimi e massimi signi cativi di un
distribuzione a forma di campana, ovvero
metro e cinquantacinque e un metro e
una gaussiana.
novantotto.
Curve gaussiane
Nanismo e gigantismo sono eccezioni che
Alla medesima rappresentazione gra ca
dal punto di vista statistico non sono
arriveremmo anche nel caso volessimo
signi cative ma costituiscono semmai un
considerare dei “vincoli” aggiuntivi quali ad
aspetto socio-antropologico degno di
esempio: nel primo caso il colore degli occhi,
attenzione.
per il secondo il reddito, e nel terzo la
Il consumo annuo di riso pro capite in
monogamia.
Cina è mediamente stimato in 85
Approssimando per difetto, una prima
chilogrammi con valore minimo di 43 e
ovvia evidenza è che ogni fenomeno
massimo di 121.
possiede un valore medio, un minimo e
In media tra i 18 e i 40 anni gli
un massimo signi cativo e uno scarto di
italiani hanno 1,8 rapporti sessuali alla
valori non signi cativi.
settimana con minimi di 0,7 e massimi di
Questi valori sono attendibili unicamente
2,4.
rispetto al momento della loro misurazione
fi
fi
fi
fi
fi
fi
- 13 -
Incipit e qualora ne riscontrassimo una variazione,
La tendenza di un fenomeno è in uenzata
questa esprimerebbe la “tendenza” al
da molteplici fattori tutti interdipendenti fra
cambiamento del fenomeno medesimo,
loro e in continuo diversi cato
come nel caso della variazione dell’altezza
cambiamento: genetica, nutrizione, cultura,
media della popolazione maschile italiana
meteorologia, urbanistica, medicina- per
dal 900 ad oggi.
citare i principali- contribuiscono
È doveroso precisare che la statistica non considera la tendenza al cambiamento di un fenomeno un’espressione di positività o
contemporaneamente all’andamento della tendenza e conseguentemente alla sua possibile a ermazione in regola sociale.
negatività intendendo “verso il meglio” o
Richiedere di indossare la mascherina per il
“verso il peggio”, ma semplicemente
contrasto all’attuale pandemia è una regola
un’evidenza.
sociale condivisa dalla maggior parte degli
L’in bulazione femminile è ancora oggi praticata da alcuni popoli africani e asiatici allo scopo di impedire alle ragazze rapporti sessuali grati canti e si è di usa anche nel mondo occidentale a seguito dei movimenti migratori; dal punto di vista statistico questo comportamento
può
essere
epidemiologi; qualcuno la indossa, altri non la indossano, qualcun altro ne indossa due sovrapposte, l’esterna a costo basso usa e getta, l’interna a costo maggiore ma riutilizzabile e cacemente; la risultante di questi comportamenti contribuirà al contenimento dei decessi dovuti al Covid-19.
ragionevolmente considerato statisticamente non signi cativo rispetto a quello della restante umanità. Ciononostante nel dicembre del 2012 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, su signi cativa pressione internazionale, ha adottato una “risoluzione” per la sua universale messa al bando, considerandola un reato penale.
Henry Matisse (1910)
fi
fl
ff
fi
ffi
fi
ff
fi
fi
- 14 -
Incipit Se le regole sociali prendono spunto dalla
Se rispondiamo a ermativamente alla
signi catività statistica, è corretto
domanda, l’anno che verrà sarà,
considerare l’attuale modo di vivere, in
quantomeno da quando l’uomo constatò
ogni parte del mondo, la risultante di una
che la vita organizzata basata su “regole
molteplicità di regole condivise
sociali” condivise favoriva maggiori
maggioritariamente, forsanche le più
probabilità di sopravvivenza, il migliore
attualmente
esprimibile, come lo è sempre stato.
accettabili
ed
eventualmente modi cabili in base al variare della tendenza?
Ricostruzione di Australopithecus afarensis basata su reperti di Laetoli (Tanzania)
fi
ff
fi
- 15 -
LA FESTA DEI 7 PESCI La “Fist di Sette sc” è il menu obbligatorio della cena della Vigilia di Natale in ogni famiglia Italo-americana, anche in casa di Jim e Claudia Dalla nostra corrispondente a New York Flavia Caroppo – giornalista «Ci ha tolto Pasqua, le vacanze estive,
tradizione nazionale, che se la sono
Halloween, la festa del Ringraziamento e
inventata gli immigrati qui in America. Ma
pure San Gennaro… Mr Covid non ci toglierà anche la Fist di Sette sc. Non è Natale senza i Sette sc. Capisci?».
non sono mai riuscita a convincerli e non ci provo neanche più», interviene Claudia Giuliani, la veterinaria più amata del
La “Fist di Sette sc”, pronuncia
Connecticut (da cani, gatti e umani).
“ameritaliana (ovvero americana di
In quasi 16 anni di matrimonio, Claudia è
origine italiana), di Feast of Seven Fishes,
riuscita a cancellare dal menu “italiano” della
ovvero la Festa dei 7 pesci, è il menu
famiglia di suo marito gli Spaghettimittbols,
obbligatorio per la cena della Vigilia di Natale in ogni famiglia Italo-Americana che si rispetti. Compresa quella di Jim, che nonostante di cognome faccia Czajkowski è per metà italiano di sangue (sua madre è di Ariano Irpino, il padre polacco), e per l’altra metà italiano d’amore. Sua moglie Claudia Giuliani, infatti, è barese purosangue e i loro due gli, Aleksandra e James, parlano la nostra lingua perfettamente (e con il nonno Giuseppe Giuliani, attore teatrale di opere in
ovvero spaghetti and meatballs (spaghetti con le polpette, da servire come piatto unico e pronunciare come parola unica), le Fettuccini Alfredo (cioè fettuccine - o un qualsiasi formato di pasta, in realtà - condite con una versione in barattolo di quella cremina che si forma quando facciamo una semplice pasta al burro all’italiana), o il chicken parmesan (di usissima “parmigiana di pollo”, ovvero letti di pollo a strati ricoperti di pomodoro e mozzarella, che in italiano non sappiamo
vernacolo, azzardano persino conversazioni
neanche che cosa sia).
in dialetto barese).
«Però mi sono piegata anch’io alla tradizione
«Io ho cercato di spiegare che in Italia la “Fist di Sette sc” non esiste come
dei 7 pesci», continua Claudia. «In fondo non è troppo lontana da quello che si fa nella mia
fi
fi
fi
fi
fi
- 16 -
ff
fi
fi
Il tempo della Grande Mela
famiglia, a Bari, e in gran parte d’Italia specialmente al Sud. Da noi la cena della Vigilia è di magro, a base di pesce e verdure». A Bari però, e lo so per esperienza personale, più che su 7 pesci il cenone della vigilia di Natale si basa sui frutti di mare (per i baresi ogni occasione è buona per mangiare frutti di mare crudi). Ostriche, noci (prelibato mitile che nel resto d’Italia si
Crudo di frutti di mare
chiama tartufo di mare perchè va scavato
racconta ancora Claudia, che spiega anche
fuori dal fondale sotto le rocce, come un
come in famiglia cercheranno di mantenere
tartufo va scavato dalla terra sotto alcuni
viva la festa anche se, a causa della
alberi), cozze nere, cozze pelose, ricci di mare, taratu
pandemia e del divieto di aggregarsi, non ci
(il tartufo di mare made in
sarà la solita tavolata (più il tavolo dei
Bari, una spugna dall’esterno calloso il cui
bambini) ad invadere gioiosamente la casa
sapore ricorda l’acido fenico, apprezzata
di uno o dell’altro membro della famiglia.
solo dagli irriducibili dei frutti di mare), e poi vongole, lupini, mussoli (conchiglie dalla
«Quest’anno ciascuna di noi quattro
forma strana, di cili da aprire, che a Bari si
cognate preparerà una parte delle 13
chiamano piedi di porco), polipetti crudi
portate che compongono la Festa dei 7
arricciati (cioè battuti su uno scoglio
no a
Pesci, e poi ce le scambieremo, in modo
renderne le carni molto tenere), e gli
che ogni famiglia abbia un menu
immancabili allievi, seppioline nate da poco
completo senza dover sfacchinare»,
che si mangiano generalmente intere (testa
racconta Claudia. E continua: «Abbiamo già
compresa) o tagliate a striscioline sottili (la
ordinato tutto nella nostra pescheria di
testa resta intera, a parte) senza alcun
ducia. Il 24 mattina, all’alba, partiremo da Trumbull, in Connecticut, alla volta di New
condimento.
York, precisamente Arthur Avenue, nel
«Io e Jim ci occuperemo, come tradizione,
Bronx, la vera Little Italy sconosciuta ai
proprio del crudo, come lo chiamiamo noi»,
turisti.
fi
ffi
ffi
- 17 -
fi
Il tempo della Grande Mela
Il tempo della Grande Mela Qui caricheremo in macchina le cassette di
Natale. «In casa mia i Sette sc è la cena
frutti di mare freschissimi che abbiamo fatto
del 24 dicembre, ma qui in America molti
confezionare per ciascuna famiglia (sono
fanno la Feast il 31 dicembre, per portare
cinque in totale, tra cognati e suoceri,
fortuna nel nuovo anno», racconta ancora Jim. Che spiega anche
compresi loro). Al ritorno, lasceremo il
l’importanza dei numeri sette (i tipi di
nostro gustoso contributo sulla soglia di casa dei destinatari, e prenderemo le
pesce) e 13 (le portate).
prelibatezze gastronomiche che ciascuna
«Mia nonna Maria diceva che 7 era per
famiglia ha preparato per gli altri. Sarà un
ricordare la settimana di viaggio di Maria
viaggio di circa 4 o 5 ore tutto compreso,
e Giuseppe da Nazareth a Betlemme. Le
sperando di partire tanto presto da
13 portate, invece, sono i commensali
evitare il tra
co, altrimenti chissà
all’Ultima Cena. Noi bambini», ricorda Jim,
quanto ci metteremo! Ma per rispettare
«dovevamo conservare un boccone di ogni
la tradizione, almeno a tavola, e dare una
portata da lasciare, a
parvenza di normalità a questo Natale ne
per sfamare gli angeli che durante la Notte
vale la pena», conclude.
Santa sarebbero venuti a fare visita».
ne cena, sul tavolo,
Il menu di questa vigilia deve restare un segreto, al momento lo sanno solo le cuoche, che hanno creato un gruppo Whatsapp per organizzarsi, vietato agli estranei. Con un’unica eccezione, quella fatta per noi (che lo pubblichiamo a Vigilia passata ormai) e per nonna Mariella, che non potendo contribuire con il suo buonissimo baccalà fritto (per colpa della pandemia è dovuta, ovviamente, restare in Italia) è stata aggiunta al gruppo per poter almeno condividerne la segretissima ricetta con la famiglia allargata americana. Se volete provare a fare la Festa dei Sette
Cosenza, pescheria italiana nel Bronx
Pesci non vi tocca aspettare il prossimo
fi
fi
ffi
- 18 -
Il tempo della Grande Mela Il menu della Feast dei Sette Fisc 2020 Ecco cosa hanno mangiato gli angeli (o Babbo Natale) quest’anno a casa di Jim e Claudia: Antipasti: 1. Filettini di baccalà fritti in pastella 2. Polipo all’insalata 3. Crudo di mare Primo: 4. Spaghetti allo scoglio, o con le vongole, o con il sugo di capitone, o tubettini alle cozze in bianco. Secondi: 5. Seppie, patate e cipolle 6. Capitone (arrostito o al sugo) o branzino, orata, etc al forno 7. Gamberetti fritti in pastella Contorni: 9. Insalata di rinforzo 10. Cardi al forno con olive e capperi 11. Finocchi crudi e pinzimonio Dolci: 12. Panettone/Pandoro/Cartellate 13. Tronchetto di Natale
- 19 -
Il tempo della Grande Mela Il baccalà fritto in pastella di Mariella n.b. Mariella raccomanda di iniziare la preparazione del baccalà in pastella presto la mattina del 24 dicembre Ingredienti per quattro persone: • 700 grammi di baccalà ammollato • 150 grammi di farina di grano duro (semola rimacinata) • 100 grammi di farina 00 • 25 grammi di lievito di birra • acqua tiepida • olio • sale e pepe q.b. Preparazione Sciacquate sotto l’acqua corrente il baccalà per dissalarlo ulteriormente e fatelo sbollentare, per qualche secondo, in acqua bollente non salata. Privatelo della pelle e delle spine, e lasciatelo riposare ed asciugare per almeno quattro ore. Appena sarà completamente freddo, riducetelo in piccoli tocchetti, tenetelo da parte, sempre su un canovaccio asciutto, e preparate la pastella che dovrà lievitare per almeno un paio d’ore. Sciogliete il lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua tiepida. In una ciotola setacciate i due tipi di farina, unite il lievito di birra sciolto in acqua ed un pizzico di sale. Amalgamate accuratamente con un cucchiaio di legno o, meglio ancora, con le mani (la velocità del mixer, infatti, potrebbe compromettere la corretta lievitazione). Mescolate con cura, in modo da evitare la formazione di grumi. La consistenza ideale del composto dovrà essere semi uida. Se, invece, dovesse risultare troppo denso, diluite con qualche altro cucchiaio di acqua tiepida. Coprite la ciotola con un telo e fate riposare la pastella, in un luogo riparato (l’deale, per esempio, è il forno di casa; acceso e spento dopo un paio di minuti, tanto da raggiungere una temperatura appena tiepida). Trascorse due ore, osservate la super cie dell’impasto che, se presenterà delle piccole bolle in super cie, vi indicherà il raggiungimento di una ottimale lievitazione.
fl
fi
fi
- 20 -
Il tempo della Grande Mela Prendete un pentolino abbastanza capiente e profondo (potete usare anche la friggitrice elettrica, avendo però cura, di lasciare aperto il coperchio, per evitare che il vapore condensando ricada nell’olio bollente, abbassi la temperatura e comprometta la consistenza croccante della pastella) e riempitelo abbondantemente d’olio. Accendete la amma. Appena l’olio avrà raggiunto una temperatura elevata, passate alcuni pezzetti di baccalà nella pastella e tu ateli, pochi pezzi alla volta, nell’olio bollente. Aiutandovi con una paletta forata (schiumarola), girate i pezzi di baccalà e spingeteli verso il basso, in modo da farli dorare omogeneamente. Il fritto deve letteralmente “nuotare” nell’olio. In questo modo, infatti, ne assorbe meno, risulta più digeribile ed assume anche un gusto più delicato. A mano a mano che i tocchetti di baccalà saranno dorati e croccanti, prelevateli e fateli asciugare su carta assorbente [oppure carta marrone] e proseguite, no a quando non avrete fritto tutto il pesce a vostra disposizione. Servite i pezzetti di baccalà fritti su un piatto da portata precedentemente riscaldato, cospargendoli di un pizzico di sale e, se gradite, pepe nero macinato al momento. In ne, per una pastella particolarmente croccante potrete sostituire parte dell’acqua con della birra bionda o con dello spumante (molto freddo, quasi ghiacciato).
fi
fi
ff
fi
- 21 -
Il tempo della Grande Mela LE LUCI (E LE STORIE) DI NATALE A DYKER HEIGHTS Non si può andare a New York durante le feste senza vedere le case illuminate di un quartiere di Brooklyn diventato famoso in tutto il mondo Dalla nostra corrispondente a New York Flavia Caroppo – giornalista L'albero di Natale del Rockefeller Center
display ad alto wattaggio che vengono
vanta una carriera nel cinema (è stato
visitati da oltre 300mila turisti
protagonista di tanti lm, incluso il secondo
provenienti da tutto il mondo.
episodio del famoso sequel Mamma ho perso
Avete mai visto dei soldatini- giocattolo alti 7
l’aereo), e quest’anno, per “merito” del Covid,
metri? E un Babbo Natale grande come una
anche uno show Tv in prima serata per
casa a due piani? E avete idea di che luce
trasmettere in diretta -e rispettando le
fanno 30mila lampadine? Non potendo
regole del distanziamento sociale- il fatidico
viaggiare
momento dell’accensione delle luci. Ma
questo spettacolo, Generazione Over 60
quando si parla di luci di Natale a New
vuole farvi viaggiore con la fantasia, con
York, tutte le altre (Rockfeller incluso)
l’aiuto di queste immagini e dei video che
scompaiono di fronte allo spettacolo
troverete nella nostra pagina Facebook.
sicamente per ammirare
delle case di Dyker Heights. L'evento è diventato ormai un’icona del Natale a New York, tanto che quest’anno è stato persino immortalato in una delle vetrine natalizie di Saks Fifth Avenue. Sin dalla metà degli anni '80, tra il giorno del Ringraziamento e la Befana (che qui chiamano Little Christmas, Piccolo Natale), i residenti di Dyker Heights, tranquillo quartiere per famiglie di Brooklyn (abitato per la maggior parte da
italo-
americani) trasformano le loro case in
fi
fi
- 22 -
Il tempo della Grande Mela Grande assente, dopo quasi 40 anni, lo
in nome del marito, no alla primavera del
spettacolo o
erto dalla famiglia
2019, quando i due si sono ricongiunti nel
Polizzotto, che nel giardino davanti casa
mondo spirituale. Alla morte della madre, gli
montava un Babbo Natale animato di
eredi decisero di vendere la proprietà, ma
quasi cinque metri, guardato a vista da
regalarono comunque ai visitatori di Dyker
un esercito di soldatini alti 9 metri (usciti
Heights un ultimo spettacolo nel 2019. Un
dritti dritti dal balletto Lo Schiaccianoci),
gran
e persino una giostra rotante di cavalli
natalizie incluse.
nale prima di dividersi l’eredità, luci
bianchi. A ideare lo spettacolo o erto dai Polizzotto ci ha sempre pensato Geppetto, al secolo Lou Nasti, un BrooklynItaliano DOC noto in tutto il mondo per i giganteschi pupazzi animati che sapeva creare. «Alfred Polizzotto è stato uno dei primi residenti di Dyker Heights a decorare il proprio giardino e la casa», racconta Lou Nasti. «Mi chiamò il giorno del Ringraziamento, era il 1988, e mi disse di avere appena saputo di essersi liberato -dopo una lunga battaglia- dal cancro, e che voleva festeggiare il Natale con uno spettacolare allestimento luminoso nel giardino davanti casa sua. “Lo voglio bello come quello di Lucy”, si raccomandò. “Anzi di più”», ricorda commosso Geppetto. Lucy è Lucia Spata, la proprietaria della casa dall’altra parte della strada, che è a tutti gli
Dettaglio delle decorazioni di Lucia Spata
e etti considerata la pioniera delle luci di
Chissà se il prezzo di vendita di casa
Dyker Heights, avendo iniziato la tradizione
Polizzotto includerà come “accessorio”
nel 1986.
avere come vicina (dirimpettaia) di casa la
Dopo la morte di Alfred Polizzotto, nel 2001,
fondatrice della tradizione natalizia di
sua moglie Florence continuò la tradizione
Dyker Heights, Lucia Spata, che non ha
ff
fi
ff
fi
ff
- 23 -
Il tempo della Grande Mela nessuna intenzione di smettere di
30mila luci di erenti, ha aggiunto un
trasformare il suo giardino in un regno
esercito di 30 nuovi soldatini, due enormi
fatato ogni Natale. Anzi quest’anno,
statue che sono state consegnate e
nonostante la pandemia, la peperina
installate con una gru, più un gigantesco
bionda
Over
60
che
Babbo Natale parlante.
tutti
a ettuosamente chiamano Signora Claus
Spata, che ha iniziato a decorare nel 1986 in
(ovvero la moglie di Babbo Natale, che
memoria di sua madre, anche lei una patita
qui si chiama Santa Claus), ha superato
delle decorazioni natalizie, ci tiene al suo
se stessa.
titolo di “madrina”
«I bambini ne hanno
delle luci di Dyker Heights. «Sono
passate abbastanza
felice di prendermi
quest'anno per
il merito perchè
colpa di questo
per tanti anni mi
maledetto virus»,
sono
dice Lucy Spata con
l a m e n t e l e ,
una nota di dolore e
denunce, e anche
rabbia nella voce
“malocchio”»,
squillante. «Non hanno potuto vedere la parata del
ricorda. «Quando Dettaglio delle decorazioni di Lucia Spata
mi sono trasferita qui
Ringraziamento, non possono stare con i
con
mio
marito questo quartiere era un mortorio.
nonni, con i cuginetti, non possono andare a
Io l’ho vivacizzato, poi tutti mi sono
scuola … Non potevo portargli via anche
venuti dietro. Ora il nostro quartiere è
Babbo Natale, no? E anche ai grandi. Tutti
famoso in tutto il mondo, abbiamo
abbiamo bisogno di un po' di felicità»,
milioni di fan sui social media, per non
prosegue.
contare le centinaia di migliaia di turisti
Fedele al suo motto bigger is better (più
che vengono di persona. E tutti restano a
grande è, meglio è) Lucy quest’anno non
bocca aperta... sotto la mascherina»,
ha badato a spese, e alla sua collezione di
conclude ridendo.
80 diverse
gure animate, al Soldatino
Lucy non ha intenzione di smettere di
dello schiaccianoci alto 5 metri e alle
decorare la sua casa, lo ha promesso al
ff
fi
- 24 -
ff
presa
Il tempo della Grande Mela marito Angelo che l’ha lasciata per sempre
faccio io», racconta Nick Taverniti. «Ho
nel 2019, dopo 49 bellissimi anni insieme.
preso il suo posto nel 1994, l'anno dopo la
«Prima di andarsene Angelo mi ha fatto
nascita di mia glia. Da allora ho continuato
promettere che non avrei mai smesso di
ad aggiungere e aggiungere, e le
montare le luci di Natale. Anzi, dovevano
decorazioni sono diventate sempre più
essere sempre le più belle di tutti. E io, da
grandi, anno dopo anno», ricorda.
donna italiana, le promesse le mantengo!».
Il padre di Taverniti appendeva delle grandi
Se volete conoscere la Signora Babbo
luci natalizie a forma di lacrima intorno alla
Natale, guardate la sua intervista su
casa e allestiva il presepe sul prato
YouTube cliccando qui.
davanti.Le statue di plastica di Maria,
Tra decorazioni
Giuseppe, Gesù
multicolori e
bambino, del bue
c i p r e s s i
dell’asino‚ avevano
decorativi
un buco alla base
trasformati in
dove si in lava una
luccicanti
lampadina che le
b a n d i e r e
i l l u m i n a v a
italiane, c’è una
dall’interno. Tutto li.
casa che spicca
«Quest’anno ho
tra le altre: è la
dato nuova vita alla
gigantesca
Natività», dice Nick,
proprietà di
«ho sostituito i
Nick Taverniti,
vecchi stampi di
che sfoggia una scena
Il presepe di Nick Taverniti
di
Natività, con tanto di
plastica con statue a grandezza naturale
eno fresco e
realizzate al laser, e ho aggiunto gli angeli,
statue a grandezza naturale.
alcune pecore e i tre Re Magi. Si illuminano
Dopo essersi trasferita nel quartiere circa 50
con dei led invisibili e sembrano veri da
anni fa, la famiglia Taverniti ha sempre
quanto sono perfetti. Però le staue vecchie
decorato la casa per Natale. «Mio padre
non le ho buttate, le conserverò per sempre
aveva un po’ di statue e luminarie. Ma
come il mio ricordo più caro di papà»,
niente di stravagante rispetto a quello che
continua commosso.
fi
fi
fi
- 25 -
Il tempo della Grande Mela centralina, lasciando al buio le case di tutto l’isolato!», ricorda ridendo. «Oggi ho delle prolunghe “intelligenti” di oltre 30 metri che passano nel cortile, attraverso le
nestre,
sotto le porte … Insomma, è da impazzire», continua. «Sto invecchiando, ma non chiederò mai aiuto a un’impresa. Addobbare la casa è sempre stata una tradizione di famiglia, e continuerò a farlo da solo, con l’aiuto delle mie
glie. Spero di riuscire a “contagiarle”
con la mia passione, perchè -quando me ne sarò andato- saranno loro a dover tenere le luci di Natale puntate sul giardino di
Nick Taverniti
famiglia», conclude.
Nick spiega che ha scelto di concentrarsi
Vi state chiedendo quanto costi questa
sulla Natività, quest’anno, in onore di sua
tradizione? Il New York Times ha fatto i conti
madre. «Il presepe è la scena che le piace di
in tasca ad uno dei proprietari, Frank
più. Lei è molto religiosa e in questo
Mangano. Si parla di oltre 7mila Euro,
momento dobbiamo avere molta fede. Fede
bolletta elettrica (tra i 600 e gli 800 euro)
che tutto andrà meglio», esclama.
esclusa!
Nick Taverniti ha iniziato a decorare il primo
ne settimana di novembre e, con
l'aiuto delle sue due
glie, hanno
impiegato tre settimane e un giorno. «Non è una cosa facile da fare. Devi essere un mezzo ingegnere per capire come collegare tutte queste luci e le statue animate. Una volta avevo troppe cose collegate al contatore, e l’ho fatto saltare. Quindi ho pensato di collegarmi in garage. E così facendo ho bruciato la
fi
fi
fi
fi
- 26 -
Il tempo della Grande Mela
- 27 -
Di tutto e niente ASPETTANDO L’ANNO NUOVO Auguriamoci un piano risolutivo per tutti, ma senza smettere di sorridere Di Andrea Tomasini - giornalista scienti co Leggo su un muro “merry crisis and
dilettano nello scherzo”. Preferisco ridere
happy new fear”. Cinico ed e
cace. Ma
– e magari anche suscitare ilarità perché
solo chi condivide crisi e paure può
mentre cerco di veder lontano va a nire
concepire una lama così a lata. Anzi,
che cada in una buca profonda e la
ancor di più – solo chi avverte la necessità di specchiarsi, di incontrarsi, riesce a incidersi sulla carne con un sorriso e trattare quella ferita come una feritoia dentro cui guardare – o da cui osservare e poi concepire quella frase. Forse, più che un sorriso è proprio una risata.
servetta trace di turno mi dileggi, come (ancora) Platone narra nel Teeteto accadde a Talete che scrutava gli astri nel cielo, ma cadde in un pozzo proprio sotto i suoi piedi. Ostinato, son persuaso che serva una teoria – e serva una speranza da osservare lucidamente. Serve un’utopia su ragata dai fatti, e non la paura che paralizza e allontana le soluzioni possibili. L’utopia su ragata dai fatti abita nella volontà di cercarsi, di guardarsi allo specchio e cercare l’incontro con il sé, anche quando l’immagine è sfuocata e l’aspetto esteriore cui siamo abituati stenta a coincidere con chi si è, o si immagina di essere mentre ci si scruta interrogandosi. Borges era ossessionato dalla paura di esser di fronte a uno specchio che non gli ri ettesse la sua
Ride chi sta seduto in alto nei cieli (Salmo 2.4), perché – come Platone fa dire a Socrate nel Cratilo- “anche gli dei si
immagine. Suggerita da Ernst Bloch – uno che di
fi
fi
ff
ffi
ffi
fl
ff
- 28 -
Di tutto e niente speranza se ne intende - una frase di
sua banda riusciranno a salvare
Chesterton: “Ciò che noi tutti temiamo di più
rocambolescamente la bella Cat Fonda.
–disse a bassa voce Padre Brown - è una
Nella scena poco prima che il piano
nebbia senza centro”.
risolutivo della vicenda si compia Shelleen è
Nebbia, ferita, sangue? L’occhio che guarda
nuovamente del tutto ubriaco. Jackson Due
non vede se stesso – non vede l’uomo cui
Orsi, uno dei suoi, se ne accorge atterrito.
appartiene mentre questo agisce. Dietro gli
Ne segue un dialogo che dà la cifra del
occhi risiede il punto di vista di ciascuno di
tenore di tutto il lm:
noi. Lì si alza il sipario e da là s’appoggia lo
Jackson Due Orsi: "Kid, Kid, che momento
sguardo – per osservare da dentro a fuori il
ubriacarsi daccapo… Guardati gli occhi."
proprio mondo e il proprio tempo,
Kid Shelleen: "Cosa c'è che non va nei miei
abitandolo al meglio e accettando di
occhi?"
lasciarsene sorprendere, anche quando gli eventi sono tali e tanti da farti vacillare come un ubriaco.
Jackson Due Orsi: "Beh, sono rossi, iniettati di sangue." Kid Shelleen: "Dovresti vederli dalla mia
Mi accorgo di aver lasciato troppe righe sopra
parte."
la risata. Ci ritorno con Walter Benjamin:
Auguro a ciascuno di guardare in faccia
“Osserveremo, per inciso, che per il pensiero
nello stesso modo l’anno che arriverà –
non c’è avvio migliore del riso. E, in
con in mente un piano, il proprio, ma che
particolare, le vibrazioni del diaframma sogliono o rire al pensiero occasioni migliori
sia però risolutivo per tutti.
di quelle dell’anima”. Ragion per cui mi permetto di proporre come lm di ne anno, riassuntivo della necessità di cominciare ridendo e guardando, Cat Ballou – parodia western con una colonna sonora strepitosa (Nat King Cole) e interpretato da Jane Fonda e un gigantesco Lee Marvin che fu premiato con l’Oscar. Nella pellicola Marvin recita due ruoli, il cattivo Tim Strawn e il presunto pistolero Kid Shelleen – che in realtà è un vagabondo ubriacone. Ciò nonostante lui e la
fi
fi
fi
ff
- 29 -
Una scena dal film Cat Ballou
Il Personaggio QUOTATA IN BORSA, L’ACQUA È ORMAI UNA RISORSA FRAGILE ED ESAURIBILE Ce lo ricorda Giuseppe Altamore, giornalista e scrittore dai mille interessi, in primis quello per l’oro blu, di cui è massimo esperto Di Minnie Luongo - giornalista scienti ca
Queste pagine avrebbero dovuto rientrare
prevalentemente di economia, di consumi, di
nella rubrica che dedichiamo alla
salute e di sicurezza alimentare. Nel 2008 è
recensione dei libri da leggere (o rileggere, a
stato nominato direttore responsabile del
seconda dei casi). Per questo motivo avevo
mensile Club3-Vivere in armonia. Nel 2013 ha
chiesto al collega Giuseppe Altamore del
fondato il mensile “BenEssere. La salute con
suo più recente volume sull’acqua, dal
l’anima" (Gruppo San Paolo) di cui è ancora
momento che in passato ne avevo letti un
oggi direttore responsabile.
paio, trovandovi informazioni preziose, non
Laureato in sociologia, ha frequentato la
reperibili altrove, e desideravo pertanto
Scuola di specializzazione in Comunicazioni
consigliarlo in vista del periodo festivo di
sociali dell'Università Cattolica del Sacro
questo particolare anno, che non ci
Cuore. Ha vinto nel 2004 il premio Scritture
permetterà grandi spostamenti né viaggi.
d'acqua per le sue pubblicazioni . Ha un suo
Avuta la sua disponibilità a procedere, ho
sito www.giuseppealtamore.it tutto dedicato
cercato in rete un suo Curriculum, di cui
al tema dell'acqua potabile.
trascrivo qui solo qualche stralcio:
È autore di:
Europa, istruzioni per
Giuseppe Altamore è direttore responsabile del
l’uso (Oscar Mondadori, 1992); Tutte le parole
mensile “BenEssere, la salute con l’anima" del
d e l l ’ e c o n o m i a ( O s c a r M o n d a d o r i ,
Gruppo San Paolo. Giornalista e saggista, vive
1994); Personal budget (Sole24 Ore,
e lavora a Milano da oltre trent'anni, ma le sue
2001); Qualcuno vuol darcela a bere. Acqua
radici sono in Sicilia. Ha iniziato la sua attività
minerale: uno scandalo sommerso (Fratelli
giornalistica al quotidiano L'Ora nel 1975 e
F r i l l i E d i t o r e , 2 0 0 3 ) ; I p r e d o n i
dopo una lunga gavetta è approdato
dell'acqua (Edizioni San Paolo, 2004); Acqua
a Famiglia Cristiana, dove si è occupato
Spa (Arnoldo Mondadori, 2006); I padroni
fi
- 30 -
Il Personaggio delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide
Per esempio, ri essioni su fake news come
l ' i n f o r m a z i o n e ( B r u n o M o n d a d o r i ,
quella intitolata “Ma il Covid c’è nell’acqua?” ,
2006); L’acqua nella storia. Dai Sumeri alla
oppure precisazioni sul fatto che,
battaglia per l’oro blu (Sugarco, 2008); Tutti i
contraddicendo un falso luogo comune, le
segreti per spendere meglio (Il Sole24 Ore-
oasi del deserto non siano regali della natura,
Giunti, 2010); Dalla stessa radice. Ebrei e
bensì opere realizzate dall’uomo.
cristiani, un dialogo intrareligioso (Lindau,
Continuando con informazioni dettagliate sui
2016); Auschwitz non vi avrà. Una famiglia di
cosiddetti Pfas, pericolosi composti in cui in
ebrei italiani in fuga dalla persecuzione
pratica siamo immersi: sostanze per uoro-
nazifascista (con Guido Hassan, San Paolo,
alchiliche la cui presenza è evidenziata in una
2018); Convoglio 53. La vera
relazione dell’Istituto di
storia di Jean Khaieté
Ricerche sulle Acque
scampato
alla
del CNR con un
deportazione (Edizioni San
rapporto cui il sito
Paolo, 2019). A testa alta.
r
Massimo
scrupolosamente.
Tosti,
il
carabiniere che salvò 4000
i
m
a
n
d
a
Va bene i libri e il sito
ebrei (Edizioni San Paolo,
sull’acqua, ma il tempo
2020). Appassionato di
per occuparsi anche di
storia e teologia, da
storia e teologia, con
qualche anno si occupa di
particolare attenzione
dialogo ebraico-cristiano.
per il dialogo ebraico-
A questo punto ho
cristiano quando lo
iniziato con quella che
trova Altamore,
intendeva essere una
Giuseppe Altamore
rapida sbirciatina ad un
considerato che dirige anche un mensile di cui
sito bizzarramente dedicato per intero
è fondatore? Inoltre, conoscendolo
all’acqua: per farla breve, mi sono ritrovata
personalmente, so che non vive isolato in un
immersa nella lettura di svariati pezzi, con
eremo, ma a Milano con tanto di famiglia, e
curiosità e approfondimenti che non potevo
coltivando interessi di vario genere.
lasciarmi scappare.
fl
fl
- 31 -
Conclusione: ho controllato la sua data di
Magro e bruciato dal sole siciliano, portava
nascita e ho scoperto che è del 1956. Tutto
sulla spalla una sorta di ciambella fatta con
torna: è un Over60, di conseguenza dotato
li di rame intrecciati. Lo aveva chiamato mio
di superpoteri.
padre Costantino, che sognava l’acqua anche
Scherzi a parte, ancora una volta si
di notte, per poter aprire il rubinetto e bere a
conferma che le passioni, quando sono
garganella. Ma su quel cozzo (collina) arido e
autentiche, ci fanno portare a termine
argilloso era un sogno di cile da realizzare.
nel migliore dei modi più progetti, e con
Nel suo terreno, di meno d’un ettaro, aveva
relativo sforzo.
già fatto scavare due pozzi, raccogliendo a
Di conseguenza, dopo aver rivolto qualche
fatica qualche secchio al giorno. Prima di
domanda al nostro autore, è venuto
chiamare Calogero aveva pure scomodato un
naturale spostare queste pagine nella
geologo dell’Università di Palermo che,
rubrica “Il personaggio”. Ultima
arrivato con un’apparecchiatura so sticata,
considerazione: le risposte rivelano anche
aveva percorso in lungo e in largo quel pezzo
un giornalista e uno scrittore di razza, che
di terra assetato. Alla
rapisce il lettore portandolo nella sua Sicilia
impietosa spegneva ogni speranza: «La
assieme al ricordo di sè da piccolo, con il papà Costantino e il rabdomante Calogero. Ecco come nascono le passioni vere e durature. Quando nasce il tuo interesse per l'acqua, che poi hai sviluppato in maniera profonda, a rontandone ogni aspetto? È un interesse che sorge a metà tra vicende personali e impegno professionale. Mi ricordo che una mattina di un giorno settembrino, all’ora convenuta, Calogero, rabdomante di Bisacquino (Palermo), apparve tra la vigna e il pero di un terreno di famiglia.
fi
fi
ffi
ff
- 32 -
fi
Il Personaggio
ne, la diagnosi
Il Personaggio natura del sottosuolo e le scarse
un vecchio trattore che spingeva un pesante
precipitazioni non o rono su
cienti
stantu o nel cuore della terra, e ad ogni
garanzie di rinvenire una sia pur minima
colpo tutt’intorno tremava come per un
vena acquifera».
terremoto. Ma la terra usciva asciutta dalla
Ma mio padre non si era rassegnato,
trivella, nemmeno una traccia di umidità. Per
pensava che il rabdomante potesse fare di
beccare il “lago” occorreva sfondare lo strato
più. Del resto, Calogero passava per uno che
di argilla. Ed ecco
riusciva a scovare
umi sotterranei e se lo
metro, due metri... e poi, ancora secco.
avessero preso sul serio, a suo dire, avrebbe
Finalmente, da una profondità di 32 metri
potuto trasformare la Sicilia in un giardino.
fuoriuscì terra più fresca. Poi, qualcosa frenò
A mio padre bastava che quel suo piccolo
la trivella, il trattore ansimò, sputando fuori
deserto potesse essere coltivato.
un lampo di fumo nerastro. In ne, si sentì un
Su e giù, da destra a sinistra, Calogero
rumore sordo, ed ecco l’acqua che
girava e rigirava. A volte si fermava, faceva
zampillava. E gli occhi verdi di mio padre che
roteare il groviglio di li intrecciati a caccia di
si accesero di gioia.
misteriose vibrazioni idriche. Annusava per no l’aria per carpirne il sentore di umido. Al termine di una mezza giornata sotto un sole cocente e con i piedi su una terra spaccata dalla siccità, improvvisamente si era fermato in un punto al centro dell’orto. «Qui», disse, «non c’è dubbio: qui c’è un ume, anzi un lago. Sì, un lago dell’era glaciale. Se scavate a 30-40 metri c’è un ben di Dio». Mio padre era felice come un bambino: un pozzo che arriva ad acchiappare un lago, proprio in mezzo al suo orto... Calogero gli sembrava un dio. E costava meno, molto meno del geologo. La trivella giunse la settimana seguente. Era
Ecco, il sogno realizzato dell’acqua che non c’era, la caparbia volontà di un genitore che non si arrende mai, hanno in qualche modo ispirato il mio interesse per l’acqua, un universo simbolico, un elemento trasversale, lente attraverso cui osservare la realtà e la natura. L’acqua comunque mi a ascina, evoca misteri e paure. L’acqua ha un carattere pervasivo, impregna ogni forma di vita del mondo, ma cambia, non è mai uguale, non si ripete con monotona e scontata prevedibilità.
fi
ff
ffi
fi
fi
ff
fi
fi
fi
fi
ff
Si può parlare di
acqua sul piano ambientale, della salute, del commercio, della chimica, della loso a (che nasce con Talete, il quale fonda il suo pensiero sull’umido …), della religione. - 33 -
fi
nalmente l’argilla. Un
Il Personaggio La sensibilità per questo bene prezioso, a
e di saperi che potrebbero aiutare l’umanità a
parere di un esperto come te, si sta
trovare una soluzione alla crescente crisi
ra orzando da quando hai cominciato ad
idrica che attanaglia il pianeta. Chi si
occupartene?
appassiona a questo tema, può imbattersi in
Di acqua si parla sempre di più: ormai è un tema di moda. E quando un argomento diventa popolare il rischio di banalizzare o ridurre tutto a uno schema ideologico è altissimo. Basti pensare al dibattito fumoso sulla privatizzazione che si è sviluppato soprattutto attorno al referendum del 2012.
pagine dedicate alla loso a greca che nasce proprio legandosi al più prezioso tra i quattro elementi. Si può scoprire come e perché per secoli non ci siamo lavati per paura delle malattie,
no alla scoperta dell’igiene, dei
microbi, delle grandi epidemie di colera legate all’acqua contaminata e che hanno segnato la costruzione
L’acqua comunque è maestra
degli acquedotti nel XIX
di cultura, generatrice delle
secolo. Grandi lavori
più possenti civiltà umane. È
realizzati spesso da
l’avvincente avventura del più
compagnie private votate
importante bene naturale:
al pro tto che o rivano il
dall’alba della storia
servizio solo a chi poteva
all’illusoria purezza contenuta
pagare. Soprattutto,
in una bottiglia di plastica. È
leggendo i tanti libri
un racconto che a ascina e che si perde nel mito del
Foto di Jeremy Bishop su Unsplash
Diluvio Universale, presente in tutte le culture e in ogni latitudine, per approdare nell’era della merci cazione della vita stessa. Pensiamo alle meraviglie degli acquedotti romani, ai vecchi sistemi di adduzione, alle gallerie drenanti degli etruschi, ai qanat e alle foggara, antichi sistemi drenanti che nel deserto raccolgono milioni di gocce che generano fonti inesauribili e oasi verdeggianti. Possiamo fare un viaggio attraverso secoli di storia
fronte a chi vorrebbe mettere le mani sul più prezioso dei diritti umani. Ecco, per esempio, che i testi che ho scritto possono servire per ri ettere sul destino di una risorsa fragile, diventata esauribile a causa di sprechi e mala gestione. Una risorsa contesa che, come il petrolio, è quotata in Borsa, sottoposta alle speculazioni
fi
fi
fi
ff
ff
fi
fi
fi
ff
nanziarie, che rischia di
scatenare vere e proprie guerre.
- 34 -
fl
trovare molti spunti di
ri essione e tanti motivi per indignarsi di
intrisa di conoscenze tecniche ancora in uso
fl
sull’acqua, si possono
Il Personaggio
- 35 -
L’ULTIMA PILLOLA: AVANTI DA SOLI! Completato il percorso alla conoscenza della disabilità, tocca a noi cambiare la società Di Antonio Giuseppe Malafarina - giornalista e blogger
Le pillole di disabilità terminano qui. È
Facciamo un esempio: una volta era
nito il barattolo? No, ma la cura
plausibile considerare mongoloidi le persone
ciente. Ci
con sindrome di Down; oggi è aberrante. Lo
sarebbero altre pillole da proporre, ma per
scienziato inglese John Langdon Haydon
somministrata
nora è su
questa fase va bene così. Quando è uscito “Intervista col disabile”, il libro pubblicato dal nostro direttore assieme a me per fare il punto sulla disabilità in maniera seria, dettagliata, ampia e originale lasciammo i lettori con un avviso. Facevamo presente che la panoramica che avevamo proposto era esaustiva ma non conclusiva perché quello della disabilità è un ambito in evoluzione.
Down era
momentanea, si fonda sul sapere sin qui acquisito e può ipotizzare degli scenari futuri, ma non può raccontare ciò che ancora non esiste e che dipende da una moltitudine di fattori imprevedibili. Per questo adesso ci fermiamo e aspettiamo il futuro, peraltro consapevoli che l’ambito disabilità non si esaurisce in un libro, e tanto meno in una rubrica.
metà dell’Ottocento, e non aveva altro ne che comprendere che cosa accomunasse certe persone così simili e idiote. Il medico usava tranquillamente il termine idiota, in senso scienti co. Gli idioti del tempo erano le persone con un disagio mentale e i medici in qualche modo dovevano pur classi carle, in mancanza di una profondità di conoscenza scienti ca che avrebbe dato alle varie disabilità il proprio nome. Quanto dunque abbiamo detto sinora nelle nostre pillole di disabilità basta per far conoscere i tratti essenziali dell’ambito disabilità, sapendo di essere stati esaurienti ma non conclusivi. Abbiamo sin qui proposto un percorso che ci aiuta a prendere in considerazione correttamente la disabilità, cioè le persone con disabilità. Sappiamo che cos’è
fi
ffi
fi
fi
fi
fi
- 36 -
glio del suo tempo, la seconda
sarebbe arrivata col passare degli anni e
Ciò che viene detto oggi illustra la situazione
fi
fi
Disabilità in pillole
Disabilità in pillole la disabilità, strumento non di poco conto
benissimo, benché incapaci di esprimersi al
del nostro sapere perché ancora oggi si
ritmo delle persone comuni, più comuni.
leggono de nizioni erronee e ampiamente
E, a proposito di persone comuni,
fuorvianti. Sappiamo che della disabilità
sappiamo che se le persone con disabilità
possiamo ridere, se sappiamo ridere con le
possono lavorare, andare in vacanza e
persone con disabilità. Sappiamo che la
fare all’amore dipende molto da tutti. Da
disabilità non ha una data di inizio nel
noi tutti. Dovremmo avere imparato che
percorso storico dell’uomo sul pianeta Terra
insieme alle persone con disabilità si può
perché, stando essa nel rapporto
stare. Si deve poter stare, come con tutti,
sfavorevole fra persona
perché
con
possibilità di
ambiente
relazionarci con una
circostante,
persona a priori
probabilmente è
facciamo morire la
nata con l’uomo,
comunità. Anzi
quando questi si è
muoiono le nostre
trovato per la prima volta in di
possibilità di
coltà
ampliare i nostri
con l’ambiente per
orizzonti, le nostre
via della sua salute. Sappiamo che nei
possono essere una risorsa e che, ahimè,
che disabili si dice, mentre al singolare il
tutti possiamo essere disabili anche solo
sostantivo disabile non va mai usato.
per un piccolo frammento della nostra
Sappiamo che si deve dire persona con
vita, come quando un forte ra reddore ci
disabilità, ma va bene anche persona
obbliga a restare a letto.
disabile perché disabile come aggettivo si
La disabilità coinvolge tutti: o come
usa. Sappiamo che non dobbiamo temere le
soggetti disabili oppure come soggetti che
persone che faticano a comunicare, che
costituiscono l’ambiente intorno alla persona
potrebbero essere in grado di ragionare
- 37 -
ff
percorso tracciato
aver capito che le persone con disabilità
necessariamente trattati male. Sappiamo
Dal
insieme dovremmo
detto che i disabili venissero
ffi
amicizie.
Foto di Nathan Anderson su Unsplash
tempi antichi non è
fi
ci
priviamo della
condizione di salute e
se
Disabilità in pillole con disabilità. Non dobbiamo avere
magazine, preparati e in grado di tirar fuori
pregiudizi, questo è il nocciolo della
un giornale di raro valore nel panorama
questione. Sappiamo che l’abilismo è la
editoriale italiano. Ringrazio tutti coloro che
discriminazione nei confronti delle
mi hanno letto e che avendo letto, mi
persone con disabilità ma i pregiudizi
auguro, metteranno in pratica quanto
non dobbiamo averli nei confronti di
spiegato. Un sorriso.
nessuno. Che cosa succederà nei prossimi mesi e nei prossimi anni è di cile a dirsi; magari ci vorranno altre pillole destinate a quel periodo storico. Forse un giorno la disabilità non esisterà più, non certo fra vent’anni. Forse un giorno le condizioni di salute verranno ricomposte in maniera così rapida che il rapporto fra persona e ambiente non risentirà più del fattore condizione di salute. Altresì potranno esistere fattori ambientali così favorevoli che
qualunque condizione di salute potrà
essere compensata dall’ambiente, con la tecnologia, le leggi e gli approcci appropriati in tempo reale. Se ci fermiamo a considerare il futuro un’ipotesi distante cent’anni abbiamo la vista corta. Dobbiamo pensare al mondo fra mille, diecimila anni. Intanto ci fermiamo qui. È stata una bella avventura, per me. Ringrazio il direttore, nonché editore, nonché cara amica, nonché tantissime altre cose Minnie Luongo per avermi concesso questa opportunità. Il libro di Minnie Luongo e Antonio G. Malafarina
Ringrazio gli splendidi collaboratori del
ffi
- 38 -
DisabilitĂ in pillole
- 39 -
PAROLE BUONE PER SUPERARE LA CRISI Lo psicoterapeuta Sergio Astori ci regala pagine dense che parlano di resilienza e di rinnovamento Di Paola Emilia Cicerone - giornalista scienti ca Anche nei momenti più oscuri a volte ci sono piccoli segnali di speranza, come
ori
che si fanno strada in un terreno arido o sotto la neve. E proprio i bucaneve sono l’immagine scelta per la copertina di questo volume che propone le sue
settimana dopo settimana attraverso i vari canali. Nel volume si ritrovano le prime dodici parole, da “ scienza” a “visione”. Non ci sono concessioni alla banalità o al
“Parole Buone” come “Pillole di resilienza
buonismo, l’autore è di origini
per superare la crisi”. Un tema caro
bergamasche, e sa di che cosa parla
all’autore Sergio Astori, psichiatra e
quando racconta “i mesi in cui la misura
psicoterapeuta, docente all’Università
dell’amore è stata davvero la distanza di
Cattolica di Milano, che alla Resilienza - la
almeno un metro”. Parole “buone“ vuol
capacità di leggere dentro una crisi
dire qui parole e caci, parole che aiutano
l’occasione di un rinnovamento - ha già
a dare un orizzonte di senso a quanto
dedicato un volume pubblicato da San Paolo nel 2017.
Questo “Parole Buone”
è
qualcosa più di un libro, un progetto a più voci declinato su strumenti diversi, un sito www.parolebuone.org/ che o re un percorso multimediale strutturato in modo da essere comprensibile al pubblico più ampio possibile grazie a versioni del testo sempli
cato ETR, simboli della
Comunicazione Aumentativa (CAA) e video in lingua dei segni italiana (LIS). E poi c’è l’hashtag
#parolebuone”, un messaggio
accade. Come la scienza “che fa scomparire un’antica paura che abita nel profondo degli esseri umani, quella di non saper descrivere e circoscrivere i fenomeni". Ci sono anche “saggezza” e “lode” - e si parla di chi si mette in gioco per gli altri, ma anche di chi trovandosi in di
coltà sa chiedere aiuto -
“appuntamento”, “condivisione” e “trasformazione”, “la capacità di a rontare le novità in modo
positivo che nei mesi scorsi è stato di uso
fi
fi
ff
ff
ff
fl
ffi
fi
essibile". E poi avanti
no a “visione”, la capacità di avere un
- 40 -
ffi
fi
Da leggere (o rileggere)
Da leggere (o rileggere) animo aperto anche di fronte alle evenienze
Così “Parole buone” riesce a lanciare un
meno probabili.
messaggio di speranza, la voglia di scrivere un nale diverso a questa brutta
Sono pagine dense, che alternano
storia, sfruttando le risorse che ci siamo
aneddoti e ricordi personali, ri essioni
trovati in mano: “In noi" ricorda Astori,
sull’attualità e brani tratti da un blog di studenti che portano la
“l’intelligenza coniugata con la coscienza
voce dei più
è una scintilla di in nito che può fare la
giovani: emoziona leggere le parole di un
di erenza”. È il messaggio di un credente,
diciottenne che ricorda Kant e ri ette che
che può essere accolto anche da chi non
“forse non dobbiamo uscire non perché se
crede. Purché si ricordi, “può fare”, non “fa”.
no ci multano, ma perché è la morale che ce
Dipende da noi.
lo suggerisce.”
fl
fl
fi
fi
ff
- 41 -
OGGETTI SMARRITI Radioline portatili, giradischi, telefoni usciti dalla nostra vita?
ssi… quanti oggetti sono
Di Paola Emilia Cicerone - giornalista scienti ca “Sai che non è facile trovare una radio?”: è stata una frase buttata lì - si parlava di una radiolina portatile semplice da usare per un familiare anziano - a farmi ri ettere su quanti oggetti siano usciti dalla nostra vita.
E invece? Guardando indietro, in una delle tante pagine web dedicate alle nostalgie, (www.dailybest.it/society/gli-oggettisimbolo-di-unera-che-oggi-non-esistonopiu/), ci torna alla mente che una volta c’erano i giradischi per suonare i dischi in
Quando ero bambina a Roma, la sera del 31
vinile, e i mangiadischi da portare in giro
dicembre, era tradizione buttare dalla
per noi ragazzi. E se ancora oggi si dice
nestra “la roba vecchia” per lasciare il
“suoni come un disco rotto“ è perché la
Forse non è male che la
puntina del giradischi poteva saltare su un
raccolta di erenziata e le riciclerie abbiano
45 giri troppo sfruttato, ripetendo a
rimpiazzato l’usanza, poco civile e non priva
oltranza una frase musicale. Anche oggi
di pericoli, visto che più di qualcuno si è
ascoltiamo musica, e gli appassionati dei
trovata l’auto ammaccata da televisori o
dischi in vinile esistono ancora, ma in
frigoriferi improvvidamente scaricati dai
genere i supporti - si tratti di dischi o di
piani alti.
cassette - sono diventati desueti, per no i
posto al nuovo.
Allora però, sto parlando degli anni ’60, in genere le cose vecchie erano semplicemente rimpiazzate da nuovi modelli. C’erano già oggetti desueti o usciti di produzione: le carrozze, per dire, o i ferri da stiro a carbone. Ma non ce ne accorgevamo, tutta quella tecnologia ci pareva modernissima e destinata a durare.
CD ci sembrano qualcosa di superato. Viviamo in una cultura dell’immateriale in cui la funzione - in questo caso ascoltare musica - non ha bisogno di un apparecchio dedicato. Lo stesso vale per la fotogra a: sempre più spesso scattiamo con cellulari o tablet, e comunque sono sparite le pellicole, croce e delizia della nostra giovinezza. Chi non ricorda il momento in
fi
fi
fi
fi
ff
- 42 -
fl
fi
Stile Over
Stile over cui si ritirava la busta con le foto sviluppate,
rinunciato del tutto, e si a da solo al
scorrendo con ansia i rettangolini di carta
cellulare.
che esibivano o i nostri capolavori o più
anche se siamo cresciuti in un mondo in cui
frequentemente la nostra incapacità di
spesso, per sapere se qualcuno poteva uscire con noi, l’unica soluzione era
scattare un’inquadratura giusta? E i telefoni
attaccarsi al campanello, essendo il telefono
ssi? Esistono ancora, ma
di casa spesso monopolizzato dagli adulti, o
l’immarcescibile telefono bigrigio Siemens,
peggio nella famigerata opzione duplex,
in produzione dal 1962 al 1993, ha ceduto il
ossia condiviso con un altro utente che in
passo a modelli più moderni e senza disco, spesso “ cordless”, e c’è chi al
genere tendeva a utilizzarlo quando
sso ha
aspettavamo una chiamata importante.
Foto di Dane Deaner su Unsplash
fi
ffi
ffi
- 43 -
fi
Di cui è di cile fare a meno,
Stile over Molti anni dopo, sarebbero arrivati i primi
mostrato con orgoglio il telefax, all’epoca
telefoni da automobile - un sollievo per chi
moderno servizio di trasmissione
come me all’epoca lavorava a Roma tra i
documenti, e negli stessi anni le
palazzi del potere, e per le chiamate
fotocopiatrici stavano rimpiazzando il
importanti si era sempre a
dato alla
ciclostile con cui per anni molti di noi si sono
Batteria, il mitico servizio telefonico del
sporcati non metaforicamente le mani. Poi
Viminale in grado di rintracciare
sono arrivati i computer e molto altro.
velocemente politici o Vip. Non ci credevo
Parecchi oggetti hanno cambiato forma -
neanche io, ma ho controllato ed esiste
pensiamo ai televisori, sempre più sottili
ancora, anche
- o si sono arricchiti di funzioni un tempo
se immagino che i cellulari
sempli chino loro la vita.
impensabili. Una rivoluzione preziosa, che
D’altronde, quando sono entrata per la
ci ha cambiato la vita, ma che ha un costo
prima volta in u
cio nel 1984 mi è stato
non solo economico, considerando la
Foto di Indira Tjokorda su Unsplash
ffi
ffi
fi
- 44 -
Stile over quantità di materie prime utilizzate e di ri uti prodotti. Sempre più spesso si sente parlare di obsolescenza programmata, il meccanismo per cui elettrodomestici o altri apparecchi sono programmati per durare poco, ed essere sostituiti da modelli più nuovi. E per computer e telefoni spesso bastano i nuovi programmi a rendere velocemente desueti apparecchi perfettamente funzionanti. Qualcuno però sta cominciando a ribellarsi: da qualche anno è nato Right To Repair, un movimento europeo per la lotta contro l’obsolescenza https://repair.eu/ ; esiste una giornata dedicata al tema (International repair day, il 17 ottobre) e , in molte città,
nascono atelier o repair ca è
( info www.nonsprecare.it/restarter-italiariparazione-oggetti-volontari ) in cui si può chiedere aiuto o imparare a rimettere in uso i propri apparecchi col supporto di un esperto. Tutto sommato, forse questi oggetti un po’ appassiti ma spesso ancora funzionanti sono l’ultima cosa di cui abbiamo davvero bisogno di liberarci…
ff
fi
- 45 -
UN ANNO (E CHE ANNO!) ONLINE Google racconta il 2020 attraverso un video che esplora le ricerche degli utenti Di Doris Zaccaria - giornalista e formatrice
Per me è diventato un appuntamento sso: a
Year in Search classi ca poi altre tipologie
ne anno, mi piace guardare il video e le
di ricerche che restituiscono uno spaccato
statistiche delle ricerche più frequenti
sorprendentemente preciso dell’anno che
pubblicate da Google. L’iniziativa si chiama
volge al termine.
Year in Search e tutte le informazioni si
Alla voce “parole” troviamo sempre il
possono trovare su Google Trends https://
Coronavirus, ma anche la DAD (didattica a
trends.google.com/trends/yis/2020/IT/
distanza) con Classroom e Weschool.
Per il 2020 era inevitabile che la parte del
Alla voce “persone”, Alex Zanardi (vittima di
leone spettasse al Covid, ma il motore di
un grave incidente), la cooperante Silvia
ricerca ha scelto di concentrarsi su tema
Romano, gli s danti alle elezioni USA Trump e
trasversale: la curiosità e il desiderio di
Biden e il Primo Ministro Conte.
conoscenza. Chiederci il perché delle cose è
C’è poi la sezione dedicata agli addii e qui il
un tratto umano distintivo: non ci
numero uno non poteva che essere Diego
accontentiamo di osservare il mondo,
Maradona, mentre il grande compositore
vogliamo anche capirlo. E in questo 2020
Ennio Morricone risulta soltanto quinto in
così particolare, anche le nostre domande
classi ca.
sono cambiate e si sono adattate al contesto. In Italia, i principali perché hanno riguardato il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, che si è svolto lo scorso settembre; ma anche il motivo per cui il Coronavirus si chiama così e, più prosaicamente, perché le scope stiano in piedi. Ennio Morricone
fi
fi
fi
- 46 -
fi
fi
Generazioni Connesse
Generazioni Connesse Rispetto al passato, assistiamo
Di pari passo sono cambiate le nostre
naturalmente a una crescita
ricerche e la nostra dipendenza, anche
esponenziale delle attività domestiche.
emotiva, dalle informazioni trovate
Gli italiani si sono convertiti in massa alla
tramite internet. Si è parlato più che mai di
pani cazione, ma anche alla produzione
infodemia, di eccessivo rumore di fondo, della
artigianale di mascherine antivirus e
necessità di scegliere poche fonti autorevoli
disinfettanti. Pure la coltivazione ha subito
per orientarsi e non lasciarsi prendere dalla
un’impennata: se vi interessa saperlo, le
confusione e dallo sconforto. Abbiamo
colture più ricercate sono state pomodori,
cercato, tanto, perché ci trovavamo in una
fragole, patate, zucchine e melanzane.
situazione nuova e per molti versi spaventosa.
In ne, noi donne ci siamo dovute
Finché non avremo tutte le risposte,
improvvisare anche estetiste e
continueremo a cercare: proprio questa è la
parrucchiere: difatti fra i termini ricercati
frase scelta da Google per la chiusura del
troviamo “maschera capelli”, “scrub”, “tinta
video. Ma mi viene da pensare che a volte
capelli” e naturalmente “ceretta”.
semplicemente le risposte non ci siano, per
In questo anno siamo cambiati noi, si è stravolto il nostro modo di vivere e di stare
quanto insistenti e puntuali possano essere le nostre domande.
insieme.
Foto di Nadya Spetnitskaya su Unsplash
fi
fi
- 47 -
Scienza L’ABBRACCIO STORICO FRA GIOVE E SATURNO Che sia di buon auspicio per il 2021 “la notte dei congiunti”, quando i due pianeti sono stati incredibilmente vicini * * Fonte: enzo.vitale@ilmessaggero.it
Pochi giorni fa - esattamente il 21 dicembre,
La risposta è banale e riguarda la “danza”,
data d'inizio del solstizio d'inverno- c'è stato
o meglio, la rivoluzione che i pianeti
l'«abbraccio» dei due giganti gassosi del
compiono attorno alla nostra stella.
Sistema solare, un evento che non
Il Signore degli anelli per compiere un
capitava dai tempi di Galileo Galilei.
intero giro impiega quasi 30 anni, mentre
L'ultima volta che i due pianeti sono
Giove “solamente” 12. Questo perchè
stati così vicino è accaduto, infatti, ben
Saturno è molto più distante dal Sole
400 anni fa: nel 1623. Ma all'epoca il
(quasi un miliardo e mezzo di chilometri)
fenomeno non fu così spettacolare come lo
mentre Giove è un “tantino” più vicino, 800
è stato invece adesso, in quanto Giove e
milioni di chilometri, quindi il suo percorso
Saturno prospetticamente erano troppo
è molto più breve.
vicini al Sole, quindi di non facile
Per fare un ra ronto con le distanze
osservazione. I due pianeti, naturalmente, erano distanti tra loro centinaia di milioni di chilometri l'uno dall'altro: quello che abbiamo osservato è solo un'immagine prospettica. È stata de nita "La notte dei congiunti", con una diretta dell’evento
terrestri va ricordato che la distanza SoleSaturno è circa dieci volte quella tra il nostro pianeta e il Sole (minimo al perielio, 147 milioni di chilometri, e massimo all'afelio, 152 milioni di chilometri).
dell’Uai, Unione astro li italiani. Per assistere al prossimo bacio? Dobbiamo aspettare il 2080! Ma perchè questo “abbraccio” è così importante e capita dopo tutti questi secoli?
fi
fi
ff
- 48 -
Scienza
(Le orbite dei pianeti intorno al Sole, immagine non in scala e che non tiene conto delle distanze)
- 49 -
Scienza
Lo scatto di Alfredo Aloe ripreso dall'Eur
- 50 -
Scienza
Foto di Casey Horner su Unsplash
- 51 -
L’INSEGNAMENTO DEL 2020? ALLENARSI A VIVERE IL MOMENTO PRESENTE Quando i pazienti, anche quelli più fragili, rivelano una forza e una determinazione inaspettate Di Paola Esposito – psicologa, psicoterapeuta
Ogni volta che nisce l’anno i nostri pensieri
Ecco perché uno degli insegnamenti
volano veloci verso nuove mete, inseguendo
dell’anno che ci sta lasciando è quello di non
speranze che ci proiettano a inattesi
rimandare ciò che possiamo vivere ora: la
traguardi, mantenendo viva la
ducia che
vita è piena di momenti inaspettati, e tutto
tutto ciò che non va nella nostra vita possa
può cambiare da un momento all’altro,
modi carsi. Quasi magicamente, anche se
incidendo sul nostro quotidiano per sempre.
tutti noi, nessuno escluso, conosciamo la realtà, speriamo sempre nell’anno che
Tornando con la mente all’anno che sta
verrà. Ciò è accaduto anche per il 2020:
terminando non riesco a dimenticare le
purtroppo è stato un anno dagli eventi
numerose scene di dolore e di fatica che
inimmaginabili…
sono passate davanti agli occhi di tutti. Probabilmente vivremo ancora momenti di
Spesso ricordo ai miei pazienti
di coltà, ma malgrado ciò mi sento di
l’importanza e l’immenso valore di vivere
a ermare che anche se il mondo
il momento, della capacità di immergersi nella quotidianità e di viverla
attualmente sta vivendo una prova
no in
durissima, il futuro c’è, esiste e va atteso
fondo senza remore, cercando sempre di
con speranza. Il nuovo anno, malgrado le
“entrare” nelle situazioni, senza fare l’errore
di coltà che ci accompagneranno, può
di rimandare a domani. Ho
rivelarsi ricco di opportunità.
ascoltato la di coltà di tanti che
provavano rimpianti per il passato e ansia
È grazie al cambiamento, infatti, che
per il futuro, con enorme di coltà a godersi il presente, istante per istante. La di
possiamo percorrere nuove strade. Anche
coltà
se lo sentiamo ripetere spesso, dobbiamo
di questi tempi, dove tutto corre troppo
imparare a percepire gli eventi come
veloce, è proprio quella vivere nel
un’opportunità per una ulteriore crescita,
contesto che ci appartiene.
mai come una scon tta.
fi
ffi
fi
ffi
ffi
fi
fi
fi
ffi
ff
- 52 -
ffi
Salute
Salute Il 2020 ci insegna più che mai che è
loro dolore, che hanno avuto perdite e lutti,
necessario vivere nell’istante in cui ci
che hanno vissuto l’esperienza di dover
troviamo, non un attimo dopo;
bisogna
cambiare bruscamente la loro vita dopo una
“allenarsi a vivere il tempo”, nella
diagnosi di malattia cronica... Ebbene,
prospettiva del presente.
credevo che in un anno così di
cile, così
povero di futuro, le loro vite già segnate
In passato uomini e donne sapevano come
scricchiolassero ancor di più, e invece
vivere il presente: oggi, probabilmente, la
con grande stupore ho rilevato in loro
cosiddetta società del benessere ci ha dato
tanta determinazione, ho letto nei loro
l’illusione di dover spostare sempre in avanti
occhi una forte attenzione alla progettualità
il nostro tempo, con desideri e sogni da
nel domani, ho riconosciuto in loro il
realizzare (troppo spesso abilmente indotti),
coraggio di chi alla propria so erenza sa di
privandoci così del momento che si
doverne aggiungere altra e, malgrado ciò,
“esprime”, nello speci co istante, piccolo e
dimostra una grande resilienza.
immenso contemporaneamente.
Le persone che ascolto quotidianamente
La nuova condizione di vita sperimentata in
non hanno mai perso la speranza e
questi mesi ha indotto tutti noi a ri ettere
hanno concentrato tutte le loro energie
su quanto le nostre certezze siano fragili e
nel presente, come se la so erenza
spazzabili via con grande facilità.
avesse donato una capacità di
Un’esperienza che, seppur dolorosa, è
adattamento non comune.
servita a non dare tutto per scontato, e ci ha portato a conoscere e praticare diversi modi di vivere e di lavorare. L’anno che verrà possiamo viverlo come un’opportunità, ripensando e ricostruendo una realtà più adatta all’uomo, realizzando così una trasformazione che comincia da noi stessi. Nei mesi appena trascorsi ho appreso un grande insegnamento dai miei pazienti, gli stessi che ho spesso visto bloccati nel
Foto di Antônia Felipe su Unsplash
fl
ff
ffi
ff
fi
- 53 -
AL VIA “LA CURA NON HA ETÀ” Parte un’importante campagna rivolta agli Over con tumore al colon retto metastatico Di Minnie Luongo – giornalista scienti ca
Sono ben 43.000 i casi di tumore al colon
complessi aspetti di tale tumore e
retto diagnosticati nel 2020, e di questi circa
soprattutto per sapere in quale modo
la metà si presenta in uno stadio avanzato di
a rontarlo.
malattia o evolverà in metastasi. Gli anziani
Ambasciatore d'eccezione è il fotografo
dai 60 ai 75 anni sono i più colpiti: pazienti
Gianni Berengo Gardin, che nello spazio
la cui valutazione e scelta terapeutica oggi
web dedicato all’iniziativa propone una
deve essere guidata da una Valutazione
selezione di scatti d’autore per
geriatrica multidimensionale, che tenga
raccontare il miglioramento della qualità
conto dello stato generale di salute, in cui
di vita degli anziani in Italia negli ultimi
l’età anagra ca non è sempre determinante.
70 anni. Il progetto realizzato ci porta a ri ettere su come nel tempo l’anziano sia
Promossa da Europa Colon Italia in
mutato, e non poco: aspettativa di vita più
collaborazione con Amgen, “ La cura non ha età” punta a sensibilizzare i pazienti Over, i loro caregiver e la classe medica sul come a rontare la malattia. Sono a disposizione approfondimenti online e sui canali social mediante video, a cura di specialisti riconosciuti e, anche, tramite materiali informativi che si trovano su www.lacuranonhaeta.it. La campagna propone un dedicato percorso di educazione degli anziani colpiti da questa patologia e, contemporaneamente, dei caregiver (ovvero delle persone, per lo più familiari, che si occupano di loro), per analizzare i di erenti e
Il colon retto
fi
ff
ff
fi
ff
- 54 -
fl
Salute
Salute lunga e stili di vita più sani hanno reso la
nemmeno riuscire ad a rontare il tumore,
popolazione Over più forte. Un’evoluzione
se manteniamo passione e
signi cativa soprattutto quando ci si trova
racconta il maestro, classe 1930. “Prestare
ad a rontare una patologia così importante.
il mio volto per questa iniziativa mi riempie di orgoglio e le mie immagini raccontano com’è
Un cambiamento anche sociale che, nella
migliorata la qualità di vita della cosiddetta
campagna “La cura non ha età”, viene
terza età dagli anni Cinquanta a oggi, per
rappresentato da scatti di Berengo Gardin,
essere un ulteriore invito agli anziani a
ritratto a sua volta mentre sta per spiccare il
prendersi sempre cura di se stessi, e a
volo con un deltaplano nell’immagine
con dare nell’e
simbolo della campagna.
fondamentale nel percorso di una
della zona di Vercelli ho s dato i limiti della
malattia come il tumore, attraverso il
mia età: infatti nulla ci è precluso,
quale è possibile comprendere i bisogni e
Vercelli | 1998 | Gianni Berengo Gardin
fi
fi
ff
ffi
fi
- 55 -
ff
cacia delle terapie”.
L’ascolto del paziente è una parte
“Avevo quasi 70 anni e per ritrarre le risaie
fi
ducia”,
Salute a rontare meglio le cure. Di fronte a un
tumori al colon retto proprio grazie a
paziente Over ciò diventa ancora più
all’attività di prevenzione, che trova una
importante.
grande alleata in questa nuova campagna ” La
“Da una parte accade spesso che l’anziano ha
cura non ha età”, con un messaggio di speranza indirizzato sia ai pazienti e ai loro
un grande desiderio di essere curato, ma non
caregiver, sia ai medici curanti, a nché si
lo esplicita con la convinzione con cui dovrebbe”, sottolinea
facciano guidare dalla condizione clinica e
Roberto
dallo stato di salute generale del malato
Persiani , presidente di Europa Colon
anziché dall’anagrafe”.
Italia. “Dall’altra questi pazienti vengono facilmente identi cati come fragili solo perché over 70. La campagna “La cura non ha età” vuole dare spazio all’opportunità di valutarli
in base al loro stato di salute
generale. Ampliare il quadro di valutazione della persona
con tumore al colon retto
metastatico apre a nuove frontiere nelle terapie, permettendo di considerare l’impiego di cure più e caci, con risvolti importanti sull’aspettativa di vita”. La lotta per combattere il tumore al colon
Fiesole | 1971 | Elisabetta Chaplin
retto inizia ovviamente dalla prevenzione, suggerita soprattutto nella fascia di età compresa tra i 50 e i 65 anni. “Gli screening di massa sono in grado di individuare e rimuovere dei tumori molto precoci, ma anche e soprattutto di rimuovere eventuali lesioni precancerose, evitando così l’insorgenza del t u m o r e ” ,
s p i e g a
Giordano
Beretta, presidente AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica). “Quest’anno è Bondeno | 2008 | Raduno di motociclisti
stata registrata una riduzione del 20% di
ffi
fi
ffi
ff
- 56 -
Salute La popolazione anziana è eterogenea, complessa, a etta da più patologie contemporaneamente. Per valutare lo stato funzionale di un Over è necessaria una valutazione dell’età biologica che possa de nire il quadro clinico e le indicazioni terapeutiche più appropriate. In particolare, per individuare il migliore approccio terapeutico nei pazienti con tumore al colon retto metastatico diventa fondamentale una Valutazione Geriatrica Multidimensionale (VGM). “La VGM è preceduta da un test di screening rapido (il più utilizzato è il G8, Geriatric8) composto da 8 domande per ottenere i dettagli sullo stato funzionale, cognitivo e nutrizionale del paziente. A seconda dell’esito di questo screening, viene poi deciso se far seguire o meno una valutazione geriatrica completa” sottolinea Silvana Leo, Presidente Nazionale GiOGer (Gruppo Italiano Oncologia Geriatrica). “Tutte queste informazioni consentono di individuare il piano terapeutico più indicato per ciascun paziente anziano, compreso quello più innovativo. La conferma scienti ca proviene da uno studio che ha coinvolto 53 oncologie italiane, condotta su 183 pazienti con una età superiore a 70 anni. Le evidenze rilevate sottolineano come e quanto sia possibile trattare in modo ottimale il paziente anche se anziano e più fragile, purché vi sia una presa in carico dedicata, un’accurata diagnosi molecolare e un corretto adeguamento dei dosaggi.”
Bagnara (RC) | 1950 | Boscaiolo
Italia | 1984 | Dietro le quinte del circo Togni - Cesare Togni
ff
fi
fi
- 57 -
D’INVERNO ALLE COPPIE PIACE FLIRTARE, IN ATTESA DEL RISVEGLIO PRIMAVERILE DELLA DOPAMINA Nei nuovi incontri, invece, gli Over riscoprono il piacere del corteggiamento lento Dott Marco Rossi - sessuologo e psichiatra - www.marcorossi.it L’inverno è la stagione perfetta per
sul web. Avere un contatto troppo
irtare, chi l’avrebbe mai detto? Alcuni
ravvicinato con una persona, anche se
studi hanno rilevato che tra metà
indossiamo una mascherina, non ci
novembre e
ne dicembre l’attività lobo-
protegge a atto dal virus. E poi ancora
frontale destra, ovvero quella deputata ai
non sappiamo se la trasmissione può
sentimenti spiacevoli, come paura o rabbia,
avvenire tramite i liquidi biologici. La
tende a calare, mentre riparte quella
regola dovrebbe essere quella che venne
sinistra, che di solito governa la ricerca del
diramata ai tempi della di usione
piacere e del desiderio: ecco che abbiamo
dell'AIDS, ovvero: fa’ sesso soltanto con
più voglia di spensieratezza e di compagnia.
persone di cui conosci lo stato di salute.
Inoltre, c’è di mezzo il Natale, la festa della gioia e della famiglia per eccellenza: si ha voglia di stare insieme, si ha più tempo a disposizione, e in questo 2020 più che mai … Un mood che spinge nella direzione di volersi divertire anche tra le lenzuola. E poi si gettano le basi per la primavera.
Certo, misurare la temperatura o chiedere i risultati del tampone non è proprio il massimo durante un appuntamento. Diciamo che però, prima di avere una relazione
sica con una persona che non
conosciamo a fondo, per proteggerci dal Coronavirus dobbiamo fare tre valutazioni:
Ciò vale per le coppie sse perché, da un
capire se la persona utilizza
punto di vista strettamente medico, non
frequentemente mezzi di trasporto
ci sono possibilità: dobbiamo stare
pubblico, se svolge un lavoro a contatto
attenti quando iniziamo una nuova
con molte persone e se ha dei
relazione, a qualsiasi età. Non possiamo
nipoti) che vanno a scuola. Purtroppo ci
baciare le persone, né accarezzarle e né
sono molti se e molti ma da valutare prima
tantomeno fare sesso con la mascherina,
di avere un rapporto sessuale di questi
come dice invece qualche fake news di usa
tempi…
ff
fi
ff
fi
fi
ff
fi
- 58 -
fl
Sessualità
gli
(o
Sessualità Mettiamola così: le dovute precauzioni
Pertanto, aumentano
da rispettare per fare sesso in questo
parlare e approfondire una conoscenza. Ma
periodo di pandemia possono essere
si tratta comunque soltanto di un
un’opportunità gradita a quegli Over che
preambolo: prima o poi bisognerà passare
amano il gioco della seduzione e del
dal virtuale al reale. E allora il consiglio è
corteggiamento lento. E se le app di
privilegiare un corteggiamento lento. Come
incontri avevano subito un ovvio calo
era stato durante il primo rigido lockdown,
durante il lockdown, in questo periodo
il dialogo torna ad essere il primo
stanno ritornando sulla cresta dell'onda, ma
strumento di seduzione. Per annusarci
non tanto per incontri occasionali, quanto
con lo sguardo, mentre
per rompere il ghiaccio, per iniziare una
diventano le carezze che non possiamo
conoscenza. Sopravvive e si sta
darci.
espandendo il gioco virtuale.
Foto di Alireza Helmi su Unsplash
- 59 -
le chat
dove poter
parole e frasi
Bellezza D’INVERNO SOTTO LA MASCHERINA ATTENZIONE ALLA DERMATITE PERIORALE! Un’irritazione fastidiosa attorno alla bocca da tenere sotto controllo Professor Antonino Di Pietro – dermatologo plastico - www.istitutodermoclinico.com Ormai è chiaro che, almeno
no ad
e naso, ma in breve tempo i sintomi si
avvenuta vaccinazione contro il famigerato
evolvono, sviluppando eczema e
COVID -19,
ancora per parecchi mesi la
desquamazione che possono diventare
mascherina sarà nostra compagna
cronici. La dermatite periorale è spesso
necessaria ad ogni uscita da casa.
a c c o m p a g n a t a a n c h e d a p r u r i t o e
E purtroppo è un grosso errore pensare che essa ripari la nostra pelle. Tutt’altro! Già l’inverno è una stagione di cile per quanto riguarda la comparsa non solo di semplici screpolature, ma anche di irritazioni dell più serie. È il caso della dermatite periorale, un disturbo cutaneo che non sempre è facile diagnosticare, ma che presenta sintomi fastidiosi e limitanti e che colpisce la zona attorno alla bocca, proprio quella coperta dalla mascherina. Scopriamo di che cosa si tratta.
bruciore, che si accentuano durante la stagione invernale, quando le temperature rigide e gli sbalzi di temperatura favoriscono l’indebolimento della barriera idrolipidica cutanea. Spesso la dermatite periorale può essere confusa con acne e rosacea, ma a di erenza della prima non sviluppa comedoni (punti neri e punti bianchi), mentre di erisce dalla rosacea in quanto quest’ultima dipende da un problema di vasodilatazione. Le cause N o n s o n o a n c o r a n o t e l e c a u s e
I sintomi tipici della dermatite periorale Bocca arrossata, eritema, pustole e papule intorno alla bocca sono i principali. Questa irritazione comincia con un semplice arrossamento nella zona del viso compresa tra contorno labbra, mento
speci che che incentivano la comparsa della dermatite periorale. Sappiamo che solitamente questo inestetismo colpisce più le donne e quindi potrebbe esserci un collegamento a fattori ormonali, ma non risparmia neanche i bambini che hanno una cute molto delicata. Tra le possibili
fi
ffi
ff
ff
fi
- 60 -
Bellezza cause che favoriscono la comparsa della
Attenzione anche all’utilizzo di dentifrici con
dermatite periorale può esserci l’utilizzo di
alte percentuali di uoro: possono favorire
cosmetici, dentifrici e prodotti per capelli
la comparsa di rossore e irritazione attorno
c h e c o n t e n g o n o a l t e p e r c e n t u a l i
alla bocca. In caso di dermatite periorale
di tensioattivi (agenti schiumogeni) o altri
non ci sono invece particolari cibi da
ingredienti potenzialmente irritanti per la
evitare, ma è importante evitare il
pelle (un esempio: sopropilmiristato,
consumo di alimenti troppo caldi.
vaselina, para na). Spesso tale tipo di
Quando la dermatite periorale si sviluppa in
dermatite può comparire anche a seguito
maniera evidente è necessaria l’applicazione
di momenti di forte stress e ansia. Durante
di alcuni farmaci a livello topico prescritti dal
lo sviluppo dei primi sintomi come
dermatologo. Tra le formulazioni più e caci
desquamazione e bruciore può esserci la
per la cura della dermatite periorale ci
possibilità di contrarre infezioni se si gratta
sono quelle a base di metronidazolo,
la pelle con mani sporche e si cerca di
eritromicina e pimecrolimus. Se il disturbo
schiacciare le piccole pustole simili a brufoli.
degenera è indispensabile un trattamento
A di erenza dell’acne, infatti, le papule non
con antibiotici per via orale. Una volta che i
rilasciano pus, ma un siero dal colore
sintomi della dermatite periorale sono
trasparente che depositandosi sulla cute
rientrati è importante mantenere la pelle
irritata favorisce la proliferazione batterica e
idratata e restituirle equilibrio con
la comparsa di vere e proprie croste.
formulazioni rigeneranti con fospidina,
Rimedi e
fosfolipidi e glucosamina. Ottime sono
caci e abitudini da evitare
anche le formulazioni emollienti con
Tra i migliori rimedi per prevenire la
vitamina E e acido ialuronico.
dermatite periorale ci sono piccole buone abitudini quotidiane che si possono osservare, come non passare la lingua
sulle labbra, gesto naturale che facciamo per idratarle. Questa pratica, tendenzialmente innocua, in caso di pelle sensibile e quando le temperature esterne sono molto fredde, incentiva la desquamazione e le screpolature, le basi per lo sviluppo della dermatite periorale.
Foto di Kelsey Curtis su Unsplash
ffi
fl
ffi
ffi
ff
- 61 -
Sentirsi bene Informazione promozionale
MICROBIOTA INTESTINALE E DIFESE IMMUNITARIE A cura della Redazione
Durante quest’anno, sempre più spesso
della barriera intestinale, al supporto del
abbiamo sentito parlare di sistema
sistema immunitario.
immunitario e dell’importanza di difenderlo
In particolare, un microbiota in equilibrio
dall’attacco di batteri e virus. Dicevamo “siamo quello che mangiamo”; ora gli esperti ci suggeriscono di sostituire questa a ermazione con quella più appropriata di
“siamo quello che
contribuisce alle nostre difese con meccanismi di: • C o m p e t i z i o n e n e i c o n f r o n t i d e i microrganismi patogeni, in quanto favorisce delle “condizioni ambientali”
assorbiamo”.
all’interno dell’intestino che ostacolano il
Il motivo è presto spiegato: l’integrità della
proliferare di microrganismi
mucosa intestinale e del microbiota
potenzialmente dannosi per la nostra
(bi dobatteri e lattobacilli in primis), tramite
salute, poiché non troverebbero le
la produzione di acidi grassi a corta catena,
condizioni adatte per un loro sviluppo.
come propionato e butirrato,
Ad esempio, alcuni microrganismi sono in
contribuiscono alla riduzione dei livelli
grado di in uenzare il GALT – l’insieme
in ammatori sistemici e alla capacità
delle cellule immunitarie associate alla
dell’assimilazione dei nutrienti dagli
parete intestinale – a contrastare
alimenti.
maggiormente i patogeni presenti
Possiamo così riassumere:
nell’intestino, per un’azione protettiva
Il nostro microbiota intestinale è ricco di microrganismi che, se in buona salute, possono aiutare il nostro organismo sotto
ancora più marcata. • Contributo al funzionamento delle cellule intestinali, che deriva anche dalla capacità
molti aspetti. Alcuni di questi riguardano le
della nostra ora di fermentare le bre che
nostre difese immunitarie, e vanno dalla
arrivano nell’intestino. Uno dei motivi per
protezione contro i patogeni, al rinforzo
cui è importante consumare un
fi
fl
fl
ff
fi
fi
- 62 -
Sentirsi bene quantitativo adeguato di bre ogni giorno
È utile ricordare quindi le principali fonti
è, infatti, la loro capacità di raggiungere
di
l’intestino senza essere state assimilate dai
sono: frutta, verdura, legumi e cereali
nostri enzimi digestivi e di venire
integrali – compresi naturalmente i loro
trasformate dai nostri microrganismi
derivati come pane e pasta ottenuti da
intestinali in altri composti più semplici.
farine integrali.
quelli indicati con la sigla SCFA, acronimo
• M a n t e n i m e n t o d e l l a b a r r i e r a intestinale, che agisce come uno scudo a
inglese per “acidi grassi a corta catena”:
livello delle pareti intestinali, e che può
Tra questi, particolarmente importanti
essere modulata dal microbiota o da
uno di essi, l’acido butirrico, si è ad
sostanze da esso prodotte, con
esempio rivelato un’importante fonte
meccanismi a oggi non del tutto chiariti.
energetica per le nostre cellule intestinali,
Se queste pareti presentano delle brecce,
con un impatto determinante sul loro
è più probabile che qualche patogeno
funzionamento.
possa passare la barriera, con un
Sembra inoltre in grado di stimolare nel
possibile e etto negativo sul nostro
nostro organismo la produzione di alcune particolari cellule, dette linfociti T regolatori, di grande importanza per la
organismo. È quindi importante mantenere un microbiota in salute e in equilibrio!
risposta immunitaria.
www.yakult.it
fi
ff
- 63 -
fi
bre nella nostra alimentazione, che
Sentirsi bene Il nuovo video di Yakult - del quale vi riportiamo alcuni fotogrammi - è disponibile su YouTube a questo link
- 64 -
Sentirsi bene Il nostro microbiota i n t e s t i n a l e è r i c c o d i microrganismi che, se in buona salute, possono aiutare
il
nostro
o r g a n i s m o s o t t o m o l t i aspetti.
È utile ricordare quindi le principali fonti di
bre nella
nostra alimentazione, che sono: frutta, verdura, legumi e cereali integrali – compresi naturalmente i loro derivati come pane e pasta ottenuti da farine integrali.
fi
- 65 -
SOMMARIO -8Generazione F Qualcosa non ha funzionato
- 42 Stile Over Oggetti smarriti
- 10 Foto d’autore È Natale
- 46 Generazioni Connesse Un anno (e che anno!) online
-12 Incipit L’anno che verrà
- 48 Scienza L’abbraccio storico fra Giove e Saturno
- 16 Il tempo della Grande Mela La Festa dei 7 pesci - 22 Il tempo della Grande Mela Le luci (e le storie) di Natale a Dyker Heights
- 52 Salute L’insegnamento del 2020? Allenarsi a vivere il presente - 54 Salute Al via “la cura non ha età”
- 28 Di tutto e di niente Aspettando l’anno nuovo
- 58 Sessualità D’inverno alle coppie piace irtare
- 30 Il Personaggio Giuseppe Altamore - 36 Disabilità in pillole L’ultima pillola: avanti da soli!
- 60 Bellezza Sotto la mascherina attenzione alla dermatite periorale!
- 40 Da leggere (o rileggere) Parole buone per superare la crisi
- 62 Sentirsi bene Microbiota intestinale e difese immunitarie
fl
- 66 -
Immagini e fotografie
Dove non espressamente indicato le foto o le immagini presenti nella rivista sono situate su internet e costituiscono materiale largamente di uso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini la rivista non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore della rivista di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui. Pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il diritto d’autore, inviate subito una mail all’indirizzo generazioneover60@gmail.com indicando i vostri dati e le immagini in oggetto. Tramite l’inserimento permanente del nome dell’autore delle fotogra e, la rimozione delle stesse o altra soluzione, siamo certi di risolvere il problema ed iniziare una fruttuosa collaborazione.
fi
ff
- 67 -
ILLUSTRAZIONE DI ATTILIO ORTOLANI