n.5
Maggio 2020
Foto di Fernanda Méndez su Unsplash
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano: n°258 del 17/10/2018 ANNO 2, n. 5 -2-
Le Rubriche Scienza Salute Sessualità Bellezza Da leggere (o rileggere) Da vedere/ascoltare Incipit “Amoglianimali” Disabilità in pillole In forma Stile Over In movimento Volontariato & Associazioni Di tutto e niente Lavori in Corso Il Personaggio Digital4Senior Generazioni Connesse
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Generazione Over 60 DIRETTORE RESPONSABILE Minnie Luongo I NOSTRI COLLABORATORI Marco Rossi Alessandro Littara Antonino Di Pietro Mauro Cervia Andrea Tomasini Enzo Primerano Antonio Giuseppe Malafarina Paola Emilia Cicerone Maria Teresa Ruta Doris Zaccaria Giovanni Paolo Magistri DISEGNI DI Attilio Ortolani Contatti: Sito web: https://generazioneover60.com/ Email: generazioneover60@gmail.com Issuu: https://issuu.com/generazioneover60 Facebook: https://www.facebook.com/generazioneover60 Youtube: https://www.youtube.com/channel/generazioneover60
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Generazione Over 60 MINNIE LUONGO Direttore responsabile e giornalista scientifica Classe 1951, laureata in Lettere moderne e giornalista scientifica, mi sono sempre occupata di medicina e salute preferibilmente coniugate col mondo del sociale. Collaboratrice ininterrotta del Corriere della Sera dal 1986 fino al 2016, ho introdotto sulle pagine del Corsera il Terzo settore, facendo conoscere le principali Associazioni di pazienti. Ho pubblicato più libri: il primo- “Pronto Help! Le pagine gialle della salute”- nel 1996 (FrancoAngeli ed.) con la prefazione di Rita Levi Foto Chiara Svilpo
Montalcini e Fernando Aiuti. A questo ne sono seguiti diversi come coautrice tra cui “Vivere con il glaucoma”; “Sesso Sos, per amare informati”; “Intervista col disabile” (presentazione di Candido Cannavò e illustrazioni di Emilio Giannelli).
Autrice e conduttrice su RadioUno di un programma incentrato sul non profit a 360 gradi e titolare per 12 anni su Rtl.102.5 di “Spazio Volontariato”, sono stata Segretario generale di Unamsi (Unione Nazionale Medico-Scientifica di Informazione) e Direttore responsabile testata e sito “Buone Notizie”. Fondatore e presidente di Creeds, Comunicatori Redattori ed Esperti del Sociale, dal 2018 sono direttore del magazine online Generazioneover60. Quanto sopra dal punto di vista professionale. Personalmente, porto il nome della Fanciulla del West di Puccini (opera lirica incredibilmente a lieto fine), ma non mi spiace mi si associ alla storica fidanzata di Topolino, perché come Walt Disney penso “se puoi sognarlo puoi farlo”. Nel prossimo detesto la tirchieria in tutte le forme, la malafede e l’arroganza, mentre non potrei mai fare a meno di contornarmi di persone ironiche e autoironiche. Sono permalosa, umorale e cocciuta, ma anche leale e splendidamente composita. Da sempre e per sempre al primo posto pongo l’amicizia; amo i cani, il mare, il cinema, i libri, le serie Tv, i Beatles e tutto ciò che fa palpitare. E ridere. Anche e soprattutto a 60 anni suonati.
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At the desK DOTTOR MARCO ROSSI sessuologo e psichiatra è presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale e responsabile della Sezione di Sessuologia della S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e come esperto di sessuologia a numerosi programmi radiofonici. Per la carta stampata collabora a varie riviste.
DOTTOR ALESSANDRO LITTARA andrologo e chirurgo è un’autorità nella chirurgia estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico nella falloplastica, una tecnica che ha praticato fin dagli anni ‘90 e che ha continuamente modificato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo.
PROFESSOR ANTONINO DI PIETRO dermatologo plastico presidente Fondatore dell’I.S.P.L.A.D. (International Society of Plastic Regenerative and Oncologic Dermatology), Fondatore e Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, è anche direttore editoriale della rivista Journal of Plastic and Pathology Dermatology e direttore scientifico del mensile “Ok Salute e Benessere” e del sito www.oksalute.it, nonché Professore a contratto in Dermatologia Plastica all’Università di Pavia (Facoltà di Medicina e Chirurgia).
DOTTOR MAURO CERVIA medico veterinario è sicuramente il più conosciuto tra i medici veterinari italiani, autore di manuali di successo. Ha cominciato la professione sulle orme di suo padre e, diventato veterinario, ha “imparato a conoscere e ad amare gli animali e, soprattutto, ad amare di curare gli animali”. E’ fondatore e presidente della Onlus Amoglianimali, per aiutare quelli più sfortunati ospiti di canili e per sterilizzare gratis i randagi dove ce n’è più bisogno.
ANDREA TOMASINI giornalista scientifico giornalista scientifico, dopo aver girovagato per il mondo inseguendo storie di virus e di persone, oscilla tra Roma e Spoleto, collaborando con quelle biblioteche e quei musei che gli permettono di realizzare qualche sogno. Lettore quasi onnivoro, sommelier, ama cucinare. Colleziona corrispondenze-carteggi che nel corso del tempo realizzano un dialogo a distanza, diluendo nella Storia le storie, in quanto “è molto curioso degli altri”. -6-
DOTTOR ENZO PRIMERANO medico rianimatore over 60 del 1958. Rianimatore in cardiochirurgia, Anestesista e Terapista del dolore, è amministratore del portale di divulgazione www.dolorecronico.org. Si occupa di bioetica e comunicazione nelle cure intensive. Appassionato di musica, satira, costume e sport motoristici. Il suo motto è “Il cuore è il motore e la mente il suo fedele servitore”.
ANTONIO GIUSEPPE MALAFARINA giornalista e blogger nato a Milano nel 1970, giornalista e blogger. Si occupa dei temi della disabilità, anche partecipando a differenti progetti a favore delle persone disabili. Presidente onorario della fondazione Mantovani Castorina. Coltiva l’hobby dello scrivere in versi, raccolti nella sua pubblicazione “POESIA”.
PAOLA EMILIA CICERONE giornalista scientifica classe 1957, medico mancato per pigrizia e giornalista per curiosità, ha scoperto che adora ascoltare e raccontare storie. Nel tempo libero, quando non guarda serie mediche su una vecchia televisione a tubo catodico, pratica Tai Chi Chuan e meditazione. Per Generazione Over 60, ha scelto di collezionare ricordi e riflessioni in Stile Over.
DORIS ZACCARIA giornalista e formatrice Cresce e studia fra la Romagna e Bologna, inizia a lavorare fra Milano, Bruxelles e Strasburgo. Coltiva l’amore per la parola scritta e diventa giornalista occupandosi di green economy. Oggi alterna il lavoro come formatrice e consulente di marketing digitale alla realizzazione di un piccolo grande sogno: creare un eco-resort in Sardegna. Come sempre, in compagnia di gatti, quaderni e libri.
GIOVANNI PAOLO MAGISTRI biologo
Classe 1951, biologo specializzato in patologia generale, si occupa di progettazione di sistemi per la gestione della sicurezza e dell’igiene delle produzioni alimentari. Socio Onorario dell’Associazione PianoLink vive sognando di diventare, un giorno, un bravo pianista.
MONICA SANSONE videomaker operatrice di ripresa e montatrice video, specializzata nel settore medico scientifico e molto attiva in ambito sociale.
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Generazione F Un matrimonio di sei ore Avrebbe voluto sposarsi a maggio, ma la scelta era caduta subito su settembre, per avere tempo e opportunità di arrivare in Comune abbronzata come si conviene
Lei stava cercando ancora come spiegare l’equivoco e sottolineare quanto tenesse alla sua singletudine casalinga, che già le mutande le cravatte i pantaloni di lui e le
dopo almeno un mese di mare e di sole.
bottiglie di salsa di mammà (portate dalla
Aveva organizzato tutto lei, cominciando
erano state riposte in cassetti e dispensa.
dalla fatidica proposta di matrimonio fatta
Nella casa che da quel momento avrebbero
in fretta e furia al futuro marito(col quale
abitato assieme.
conviveva da un anno e mezzo) mentre lui, una domenica mattina, sfogliava il giornale. Altrettanto frettolosamente lui aveva annuito e aveva continuato la sua lettura. Bene: si poteva partire per definire tutti i particolari della grande
Calabria al rientro delle vacanze natalizie)
A dire la verità, fu un anno e mezzo di vita tranquillo e senza colpi di scena. Nessun grave tormento o sfrenata passione da parte di entrambi. Logorroica lei, taciturno lui, si completavano a meraviglia.
festa.
Soprattutto perché, eccetto cene, uscite con
Qui occorre fare un passo indietro, per
facevano vite autonome, pur ritrovandosi a
non pensare che i due non avessero tutte
mangiare la sera, e a dormire sotto lo stesso
le rotelle a posto. Lei l’aveva conosciuto
tetto e nello stesso letto la notte. C’è da dire
alla fine di un annus horribilis per vari
che lui, architetto, era un ottimo chef, al
motivi; lui già al primo appuntamento le
contrario di lei completamente refrattaria
aveva dichiarato che “voleva vivere con
alla cucina (salvo apprezzare i manicaretti
lei”. La poveretta, presa in contropiede,
preparati e mangiarli in quantità industriale,
non disse né no né si- si espresse con un “
agevolata dalla magra costituzione fisica).
magari in futuro?” – ma C. le piombò in
Non litigavano praticamente mai. Lei in quel
casa dopo poco più di un mese con tutta la
periodo non si innamorò di nessuno; lui, se
sua roba.
lo fece, non glielo disse né gli fu richiesto.
gli amici e vacanze assieme, per il resto
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Generazione F Ma la ragazza era della Generazione F e a un certo punto decise che era ora di riprendere a palpitare, di organizzare qualcosa per far salire l’adrenalina, di confrontarsi di nuovo con la serotonina, l’ormone del buonumore. … Che cosa meglio dei preparativi di un bel
Nulla era stato lasciato al caso: dal vestito della sposa con tanto di veletta gialla (copiata da una sfilata di Valentino) strizzata sugli occhi ed enorme fiocco sulla nuca, all’abito dello sposo altrettanto elegante e l’impegno da parte sua di farle il baciamano
matrimonio?
appena uscita dall’auto. In caso contrario lei
Oddio, lei aveva sempre sostenuto che la
tornata indietro. Conoscendola, sapevano
sarebbe risalita sulla vettura e sarebbe
coppia è una cosa contro natura (la monogamia come prerogativa solo dei piccioni e dei cattolici, per citare Woody Allen) ma non resistette all’idea di fare la regia di un matrimonio particolare con oltre 100 persone, quasi tutti amici, suddiviso in due tempi: il primo, presso la prestigiosa sede di Palazzo Marino per la cerimonia e poi, tutti rigorosamente a piedi gli invitati, attraversando la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, per un aperitivo nella saletta riservata di un elegante locale vicino al Duomo. Il secondo tempo l’atmosfera cambiava decisamente: in auto si raggiungeva un ruspante ristorante all’aperto sul Naviglio Grande, dove un anziano jazzista col suono del pianoforte accoglieva l’ingresso di ogni signora e signorina che accedeva al giardino per accomodarsi ai tavoli. Un pranzo di qualità, con le canoniche tre portate (unica eccezione la torta, che lei, non amante della cioccolata, volle a un “piano” solo e a base di sola frutta).
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tutti l’avrebbe fatto: per questo seguì una risata liberatoria da parte degli invitati allo sfioramento di un bel paio di baffi alla mano
Generazione F inguantata di giallo (la sera precedente, non
professionista incaricato a fare solo scatti al
essendo riusciti a trovare guanti di questo
volo, e comunque il più possibile spontanei e
colore, la cugina/testimone provò con
rubati più agli invitati che agli sposi. La
successo a tingere un paio di semplici guanti
cerimonia era fissata per le 10 del mattino
bianchi, facendoli diventare di un perfetto
(era sabato, il giorno prescelto dalla
color giallo pulcino).
maggioranza dei fidanzati: per ottenere mezzogiorno avrebbero dovuto aspettare altri sei mesi. Ma così andava anche meglio, visto che era prevista la pausa con passeggiata prima dell’aperitivo). Alle 16 i due neosposi si erano seduti ad un tavolo con le
cinque o sei persone rimaste
per l’ultimo caffè prima di salutarsi. Fu a quel punto che lei si rese conto che la festa era terminata: solo dopo aver firmato sentì che il futuro non avrebbe più potuto riservare nulla di imprevedibile a nessuno dei due e guardando C. disperata disse: “Madonna, ma io devo invecchiare con te?”. La frase fu presa Non bisogna pensare che i due fossero
come una battuta. Da tutti eccetto che dalla
molto giovani e quindi superficiali: lei 32
giovane testimone di lei (la cugina
anni, lui 30. Fu affrontato anche un
diciannovenne che si era cimentata
argomento molto serio nei mesi precedenti
nell’esperimento di tingere i guanti, la sera
a quel 3 settembre 1983: il fatto che lei non
prima), la quale spiegò che non si trattava
voleva figli; lui, pur di parere contrario,
esattamente di una spiritosaggine.
accettò di buon grado quest’unica
Così fu. Non ci furono drammi (ora molti
condizione. Segno che era innamorato
quindicenni che vengono lasciati dalle
davvero, a ben riflettere…
coetanee spesso non reggono all’abbandono
Fu proprio una gran bella festa: clima
e fanno, o si fanno, del male). Fortunatamente
perfetto, ospiti festanti e fotografo
per la sposa lo sposo
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si limitò ad andare a
Generazione F dormire sul divano
Toccava a lui; lei aveva chiesto
“per schiarirsi le
solo un’ora di permesso dalla
idee”. Da parte sua la
scuola quella mattina. Fu una
sposa restò a letto
separazione più che civile;
due
giorni
nessuno doveva denaro
guardando il soffitto (
all’altro (anche perché
ma comunque senza
nessuno dei due ne
mai
perdere
possedeva) e non ci furono
l’appetito…). Al terzo
scene né recriminazioni di
giorno decisero che
alcun tipo.
comunque al viaggio di
nozze
Lei continuò la sua vita
non
ingarbugliata e piena mentre
avrebbero rinunciato.
lui, lasciata Milano, si risposò
Un viaggio era s
e
m
p
r
felicemente ed ebbe un figlio,
e
proprio come desiderava.
un’esperienza e lei,
Quando si sentirono al telefono, lei gli
insegnante, aveva diritto alla licenza
rimproverò di non averla invitata alle seconde
matrimoniale. Andarono a rivedere i castelli
nozze; le piacevano tanto i matrimoni …. Lui
della Loira, poi a Parigi, poi misero l’auto
sinceramente si scusò per non averlo fatto,
sulla nave e da Calais giunsero alle bianche
“ma mia moglie non avrebbe capito”. Forse i
(che in realtà erano molto grigie) scogliere di
due protagonisti si comportarono così perché
Denver, per poi fare un’improvvisata alla zia di lei, che viveva a Londra.
entrambi appartenenti alla Generazione F,
Sette mesi dopo (era aprile, la settimana
con una leggerezza unica, unita sempre a
prima di Pasqua) si alzarono, bevvero il
vero affetto, rispetto e stima uno verso l’altra.
solito caffè - avevano continuato a vivere
Che continua anche ora, che sono passati
assieme, e così avrebbero fatto ancora per
quasi 40 anni.
quella folle e figa e fortunata. Vissero il tutto
un paio di mesi- e andarono in Tribunale per
Sembra una storia inventata? Vi assicuro che
la separazione. Stesso avvocato (il migliore
è vera in ogni dettaglio e particolare. Perché
amico del papà di lei, che era intervenuto
lo so con certezza? Perché la sposa ero io….
anche al matrimonio), stesso tran tran quotidiano. “Chi fa la spesa per stasera?”.
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Generazione F
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Generazione F
(...) Fu a quel punto che lei si rese conto che la festa era terminata: solo dopo aver ďŹ rmato sentĂŹ che il futuro non avrebbe piĂš potuto riservare nulla di imprevedibile a nessuno dei due (...) - 13 -
Stile Over “ CARA, MI VUOI SPOSARE?” Proposte di matrimonio fra romanticismo, marketing e tradizione Di Paola Emilia Cicerone - giornalista scientifica Il record di originalità spetta probabilmente
Comunque sia, lo scenario preferito è quello
al ragazzo americano che ha chiesto agli
classico: lui in ginocchio che sfodera la
sviluppatori del popolare videogioco Angry
scatoletta col classico solitario. Come
Birds di modificarlo per inserirvi la
abbiamo visto e letto decine di volte, e come
dichiarazione alla fidanzata Melissa: così, tra
mi è successo di vedere dal vivo una volta
un uccellino e un maialino verde, è
sola, nella piazzetta di Portofino, scelta da un
comparsa la scritta “Marry me,
ragazzo americano per dichiararsi alla sua lei
Mel!” (www.youtube.com/watch?
tra gli applausi dei presenti. Perché questo
v=5M7l1jXjavk). Ma nel nostro immaginario
piccolo rituale, inutile negarlo, ci piace e ci
la dichiarazione è comunque un momento
commuove, anche se la tradizione è meno
importante, da preparare con cura.
antica di quanto immaginiamo.
Ed è il momento che ricordiamo delle fiction o dei film che ci sono cari, si tratti di Rhett e Rossella in Via col Vento - “Devo cogliere l'occasione fra un marito e l'altro”- o di Harry Ti presento Sally: “Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile”. In questi casi le location possono essere meno tradizionali: se in Grey’s Anatomy Derek si dichiara a Meredith in ascensore, Big fa la sua proposta a Carrie nella mitica cabina armadio della protagonista di Sex&The City www.youtube.com/watch?v=TbsDhixK1B8, sostituendo l’anello con una fantastica scarpina.
Foto di Tyler Nix su Unsplash - 14 -
Stile over Nella storia i matrimoni sono da sempre
Se la tradizione dell’anello di
affari di famiglia - e qualche volta di Stato -
fidanzamento risale all’antica Roma, poi,
in cui il romanticismo e la volontà degli
la scelta del solitario di brillanti è assai più
sposi entrano poco, tanto che i matrimoni
recente. Solo nella seconda metà
più importanti sono stati spesso combinati a distanza, senza che gli interessati avessero minimamente voce in capitolo.
dell’ottocento la produzione mondiale di diamanti è esplosa rendendoli relativamente accessibili, ma il vero successo di questo tipo
Con qualche eccezione: fu la regina Vittoria,
di anelli si deve ad una campagna
in quanto regnante, a proporsi al suo futuro
pubblicitaria avviata negli anni ’30 del secolo
sposo, Alberto di Sassonia- Coburgo- Gotha.
scorso dalla compagnia sudafricana De
Quanto al gesto di inginocchiarsi per
Beers, che decise di rilanciarne la vendita un
formulare la fatidica domanda, potrà avere radici antiche e ispirate all’amore cortese, ma è solo dal diciannovesimo secolo che è collegato alla proposta di matrimonio, e anche allora la dichiarazione arrivava solo una volta ottenuto il consenso del padre.
po’ appannata dalle vicissitudini economiche con uno slogan destinato a durare: “Un diamante è per sempre”. Il coinvolgimento di attrici famose e degli influencer dell’epoca finì col convincere il pubblico che questa pietra fosse l’unica adeguata alla circostanza e si
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Stile over e si arrivò a suggerire la somma da
le future spose, e permetta ai maschi di
spendere per acquistarlo, pari negli Stati
mostrare il proprio lato emotivo senza
Uniti a circa un mese di stipendio (che
imbarazzi. Il rischio è che una proposta
sarebbero diventati due negli anni '80).
troppo elaborata induca le ragazze a dire sì, anche se non si sentono ancora pronte:
Da allora molte cose sono cambiate, ma
come rispondere “ci devo pensare” a chi si è
come abbiamo visto la proposta tradizionale
dato da fare per renderti protagonista di
resiste: “Sentiamo il bisogno di un evento
una fiaba? Eppure dovremmo aver capito
spettacolare, particolarmente oggi che
che poche cose sono per sempre …
possiamo immortalarlo sui social”, osserva
Nemmeno i diamanti, come ci ricorda un
la sociologa americana Ellen Lamont, che ha
meme che gira su internet: “Sono
condotto uno studio sul tema.
termodinamicamente instabili e nel corso del tempo si degradano in grafite”.
E non c’è dubbio che trovarsi protagonista della piccola cerimonia faccia sentire speciali
Foto di Alvin Mahmudov su Unsplash - 16 -
Stile over
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Foto d’autore
Abbracci di Francesco Bellesia
https://francescobellesia.it/
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Foto d’autore FRANCESCO BELLESIA Sono nato ad Asti il 19 febbraio del 1950 ma da sempre vivo e lavoro a Milano. Dopo gli studi presso il liceo Artistico Beato Angelico ho iniziato a lavorare presso lo studio di mio padre Bruno, pubblicitario e pittore. Dopo qualche anno ho cominciato ad interessarmi di fotografia, che da quel momento è diventata la professione e la passione della mia vita. Ho lavorato per la pubblicità e l’editoria ma contemporaneamente la mia attenzione si è concentrata sulla fotografia di ricerca, libera da vincoli e condizionamenti, quel genere di espressione artistica che oggi ha trovato la sua collocazione naturale nella fotografia denominata FineArt. Un percorso parallelo che mi ha consentito di crescere e di sviluppare il mio lavoro, una sorta di vasi comunicanti che si sono alimentati tra di loro. Molte sono state le mostre allestite in questi anni e molte le manifestazioni alle quali ho partecipato con premi e riconoscimenti. Continuo il mio percorso sempre con entusiasmo e determinazione… lascio comunque parlare le immagini presenti sul mio sito.
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Bellezza PREPARARE LA PELLE DEL VISO AL GIORNO DEL MATRIMONIO Per essere più belle che mai il giorno del sì, specie quando si è alle seconde (o terze …) nozze Prof. Antonino Di Pietro - dermatologo plastico - www.istitutodermoclinico.com Più radiosa e affascinante del solito, ma con
giocano brutti scherzi alla pelle che il giorno
semplicità, senza voler apparire troppo
fatidico può apparire pallida, segnata e non
diversa: è questa la tendenza per le nuove
tenere il trucco. Un inconveniente che si può
spose, che mirano a sottolineare un aspetto
evitare con un trattamento antifatica per
quanto più naturale possibile. Un look che
il viso, da eseguire ogni sera, che combatte i gonfiori e ravviva il
colorito.
Distese, dopo un’accurata detersione della pelle, si applicano sulle guance due bustine di un gel specifico (si trova in farmacia), fatte g h i a c c i a r e precedentemente in freezer. Si Foto di Antonika Chanel su Unsplash lasciano quindi in tuttavia richiede un programma preciso da seguire nelle settimane precedenti al matrimonio. Vediamo allora insieme qual è il trattamento per il viso giusto da seguire prima delle nozze.
posa, contando fino a venti. L’operazione va ripetuta per cinque volte. Poi si passa un cubetto di ghiaccio, picchiettandolo, dal collo verso la fronte. Si conclude con un massaggio, sempre dal basso verso l’alto, con olio di
Il trattamento serale defaticante
mandorle dolci, idratante, e olio essenziale di
Preparativi, organizzazione ed emozione
rosmarino che ha un effetto drenante.
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Bellezza Ridisegnare l’ovale con sedute mirate
Eliminare i gonfiori con un sonno
Nozze dopo i trentacinque anni? Per apparire
ristoratore
al meglio occorre puntare su trattamenti effetto lifting che neutralizzino i primi cedimenti accentuati dallo stress, meglio se abbinati a una stimolazione manuale profonda con sostanze attive nutrienti. Si minimizzano così le piccole rughe del
Borse e occhiaie possono essere la conseguenza di un periodo di stress. Per evitarle è consigliabile, almeno una settimana prima della cerimonia, godersi otto ore di sonno coricandosi presto. Più un risveglio di buon’ora.
contorno occhi, fronte, labbra e si ridisegna l’ovale del viso. Si consiglia una seduta di 25 minuti, il giorno prima delle nozze.
Il soft peeling per schiarire e illuminare la pelle Per non scoprire all’ultimo momento che neppure il fondotinta è in grado di illuminare la pelle, basta giocare d’anticipo con un trattamento schiarente eseguito dal dermatologo, almeno dieci giorni prima della cerimonia. Il Soft Peeling consiste in un’applicazione di acido glicolico ad alta concentrazione, trattato però con ciclodestrine, sostanze
Foto di Alina Karpenko su Unsplash
lenitive, idratanti e schiarenti che evitano
Dopo le sette del mattino, infatti, l’aria della
rossori e irritazioni. Sul momento il peeling
stanza perde ossigeno provocando un
elimina cellule morte e impurità. Nei
rallentamento della microcircolazione,
giorni seguenti lo strato superficiale della
prima causa dei gonfiori. Occorre anche
pelle si stacca e lascia il posto a una
bere molto: due litri di acqua o spremute o
carnagione più fresca.
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centrifugati di frutta. Contro le occhiaie
Bellezza invece, ogni sera, è bene sorseggiare un
Prima del fondotinta no transfer, stendere
infuso di sambuco (2 g di fiori in 100 ml di
un siero effetto lifting oppure una crema
acqua bollente da lasciare riposare per dieci
energizzante e illuminante istantanea.
minuti). Per evitare i brufoletti dovuti alla
Infine, un tocco di cipria: bianca e perlescente per le pelli chiare, avorio o
stanchezza si può ricorrere a un decotto di bardana depurativa ad azione preventiva,
giallo tenue per quelle scure.
mattino e sera per due settimane prima del
Pastelli chiari o beige sabbia per gli ombretti
matrimonio (bollire 5 g di quest’erba in 100
in due gradazioni di colore.
ml di acqua per 5 minuti. Filtrare).
Chi ama l’eyeliner lo scelga waterproof
Trucco a lunga durata per il giorno del
come il mascara. Per le labbra, tonalità
fatidico “sì”
neutre ma illuminate da gloss colorati in trasparenza. Oppure rossetto beige e matita
Vietato lasciarsi sedurre da colori di
rosata per delineare il contorno delle
moda o trucchi stravaganti, soprattutto
labbra.
se Over… Piuttosto scegliere prodotti a lunga tenuta, a prova di lacrime e non troppo lucidi per evitare l’effetto “shining” nelle foto.
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Bellezza
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Amoglianimali ANCHE I CANI SI INNAMORANO … e spesso la loro unione è più salda di quella dei padroni Dottor MAURO CERVIA – medico veterinario Sempre nel mio libro “Caneterapia” (Salani
Potete immaginare cosa succede nella loro
Ed, 2006) c’è un capitolo, il cui contenuto
mente quando, giovani e pieni di ormoni,
vale allora come oggi, dedicato a Il cane e il
sentono il profumino dell’irraggiungibile
sesso. E non è certo la mancanza d una fede
cagnetta in calore del vicino; è una tempesta,
al dito a rendere un cane meno fedele al
l’istinto li travolge, e si comportano in modi
partner. Ecco di seguito qualche stralcio del
spesso imbarazzanti ed esilaranti al tempo
capitolo.
stesso.
Senza voler far torto alle femmine, che durante il calore
diventano
letteralmente irresistibili, scatenando autentiche cagnare nel codazzo dei loro pretendenti, vorrei soffermarmi sulla vita sessuale del cane maschio. È bene non dimenticarsi che i maschi sono sessualmente frustrati. Malgrado gli sforzi dei loro padroni, molti crescono e invecchiano vergini, senza mai conoscere le gioie del sesso. Foto di Paola Cancedda - 24 -
Amoglianimali Alcuni cani si arrangiano con le gambe dei
A questo punto prevediamo che, complice
padroni. Altri sono molto più ingegnosi:
l’aria tiepida di maggio, durante le
riescono ad appagare i loro istinti e il loro
passeggiate col nostro cane al parco – fra
sentimento.
molti pets, che sono indenni da Covid- 19 né lo trasmettono (come ricorda il poster nella
Oliver è un giovane e piccolo yorkshire terrier
sala d’attesa della Clinica Veterinaria del
perdutamente innamorato di Rosita. Fin qui
dottor Cervia, vedi foto)-
tutto bene. Tranne che Rosita è una pantera
un sentimento
nera di peluche che gli è stata regalata tre anni
possa sbocciare
e una promessa d’amore.
Spesso molto più onorata di quella tra
fa.
fidanzati umani…
Appena Oliver torna a casa prende Rosita tra i denti, la porta in giro per tutta la casa e poi, lontano dagli sguardi indiscreti dei suoi padroni, la porta nella garçonnière (la cuccia), e si unisce a lei in un amplesso pieno di passione e sentimento. Alla fine, esausti e appagati, i due si addormentano l’uno tra le zampe dell’altra. Guai a chi tocca Rosita! Quando la sua padrona decide di lavarla Oliver si siede paziente davanti alla lavatrice e osserva dall’oblò la sua amata che fa il bagno. Non la perde di vista nemmeno quando viene appesa con le mollette nello stendibiancheria. Rimane tranquillo con la testa rivolta verso l’alto fin quando Rosita non si è asciugata e la sua padrona gliela porge di nuovo. Allora Oliver, felice, l’afferra, la porta nella sua cuccia e, lontano da sguardi indiscreti… - 25 -
Sessualità GLI OVER SI SPOSANO CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA …ma sapendo bene che per amarsi bastano davvero un cuore e una capanna Dott. Marco Rossi - sessuologo e psichiatra - www.marcorossi.it Nel corso degli ultimi anni è cambiato il
Insomma, le cose sono cambiate: prima di
modo di costruire, di vivere la famiglia e di
tutto ci deve essere amore e attrazione,
appartenervi. Se da un lato vi è la tendenza
mentre la stabilità economica slitta in
ad una fuga, da parte delle giovani
secondo piano nella classifica delle
generazioni, da ogni rapporto di coppia
“priorità”.
soprattutto se implica una qualche forma stabile di vita coniugale, dall’altro lato riscontro sempre di più la volontà che la coppia si fondi su un sentimento vero e autentico, dove fortunatamente l’amore e l’attrazione reciproca sembrano essere le caratteristiche imprescindibili della relazione. Un tempo fidanzarsi per amore o attrazione era giudicato folle, il matrimonio era visto come qualcosa di “pratico e utile”; per gli uomini al primo posto nelle qualità essenziali di un rapporto c’era l’affi dabilità del partner, la castità della sposa, e il suo comportamento servizievole. Oggi per fortuna la castità della partner è slittata all’ultimo posto; infatti una buona intesa sessuale la si può coltivare anche grazie alle passate “esperienze” e al confronto!
Foto di Esther Ann su Unsplash Quelle coppie invece che cercano nello stare insieme un modo per “suddividere le spese” non potranno gioire di un prezioso coinquilino: l’eros! Una felice vita intima e di coppia non può e non deve conoscere l’interesse, le bollette! È vero che anche queste ultime fanno parte della quotidianità, ma l’eros si nutre di mistero e di magia, non del bilancio familiare! A coloro che decidono di vivere insieme, semplicemente con lo scopo di risolvere
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Sessualità problemi pratici, come ad esempio il fatto
Al centro della normale quotidianità la coppia
che uno dei due non riesca a trovare
deve mettere il piacere della condivisione non
un’abitazione propria, la vita di coppia
solo di spazi e valori, ma soprattutto la
regalerà non una soluzione ai loro
condivisione del piacere di stare insieme, di
problemi, ma una inevitabile crisi di
scoprire e riscoprire ogni giorno il piacere del
coppia! Bene lo sanno le coppie Over che si
corpo dell’altro, entrare in confidenza con i
accingono a pronunciare un nuovo sì,
profumi e la pelle del partner, ma
proprio ricordandosi l’esperienza
soprattutto imparare a non dare mai il
precedente. Un altro elemento positivo che
partner per scontato, ma conquistarlo e
va evidenziato nelle coppie di oggi, di
farsi conquistare ogni giorno!
qualsiasi età,
è che, rispetto alle coppie di
È nella seduzione continua, nel risvegliare
ieri, tendono a informarsi, a voler parlare dei
l’eros ogni giorno che la coppia potrà crescere
problemi di relazione, ad apprezzare le
ed evolvere!
possibilità per poter stare bene insieme.
L’innamoramento può durare anche tutta
È importante che le coppie imparino che
una vita, ma a patto che ci si re-innamori,
lo stare in relazione implica però anche
che ci si rinnovi continuamente e che si ravvivi
maturità, capacità di condivisione, voglia
la fiamma della passione, che quando non è
e capacità di affrontare i conflitti. Per fare
spenta può sempre riaccendersi.
ciò, oltre che essere innamorati, occorre anche una buona presa di coscienza.
- 27 -
In punta di matita
Torno subito di Chiara Svilpo
- 28 -
- 29 -
Salute IL GENERALE E IL PANGOLINO - TERZA PUNTATA Continua il racconto di un’epidemia che ha messo a nudo tutte le ipocrisie del mondo Dott. Enzo Primerano - medico rianimatore Tredicesima settimana Caro Generale, ti abbiamo dato una tregua ma siamo ancora lontani dall’armistizio. Domani, come saprai molti di noi usciranno dalle trincee per cercare di riprendere un minimo di n o r m a l e esistenza. Sei sceso come la coda di una c o m e t a seminando morte
ma
anche fame e miseria paura
e
nel
futuro. La tua fine è segnata G e n e r a l e Covid, ma adesso non temiamo te ma tutta quella folla là fuori che non vede l’ora di riprendere quella tanto assurda esistenza fatta di tanto avere e poco essere, che si riduce poi miseramente in larva quando calamità come la tua si abbattono senza avvertire.
Caro Generale, ognuno qui cerca di scaricare le proprie responsabilità parlando di presunti complotti o ipotetiche macchinazioni da laboratorio. La psicologia di guerra si valuta anche da queste pochezze da paranoici. Noi che stiamo in trincea sappiamo che non è additando gli altri come causa dei nostri mali che si vinceranno le prossime battaglie. Noi dell’artiglieria pesante che abbiamo da poco svuotato le rianimazioni siamo consapevoli che potremo riempirle di nuovo se i soliti stupidi furbi non si atterranno alle regole. Abbiamo visto più cose raccapriccianti e nel contempo meravigliose in pochi mesi di lavoro che in un’intera vita. L'essere umano è straordinario nel bene. L'essere umano è diabolico nel male. Ma l'uomo difficilmente cambia e facilmente dimentica. Proprio dentro questa sua duplicità sta il mistero della sua esistenza. E continuerà per il sentiero sbagliato fino al prossimo virus guerriero che a furia di lutti gli farà intravedere di nuovo la strada maestra.
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Salute Quattordicesima settimana
Questa epidemia assomiglia troppo alla Peste Manzoniana e come tale fa
Caro Generale, ti sei nascosto bene dopo
riemergere arroganza, prepotenza e
tutti i guai che hai combinato e lutti che ci
soprusi. Come nei Promessi Sposi anche il
hai inferto.
Generale Covid fa pronunciare la frase
Non ti vediamo ma sappiamo che ci sei.
“Questo matrimonio non s’ha da fare” detto
In ogni caso non abbasseremo la guardia
da Griso della task force dell’epoca al un
fino a quando non ci si dimenticherà di te
povero curato di campagna Don Abbondio
o fino a quando qualche altro generale ti
che aveva ben compreso come la sua sorte
sostituirà.
fosse simile ad un orcio di terracotta stipato tra tanti orci di rame che sono trasportati da un carretto traballante su un sentiero pieno di ciottoli e buche. Matrimoni e cerimonie di ogni sorta bloccate, rinviate e svilite nella loro componente emozionale e rituale. Persino San Carlo allora, non sappiamo quanto consapevole o no, scelse l’immunità di gregge con la grande processione di preghiera che infettò i più deboli ma vaccinò
La doverosa riapertura non riguarda
i più forti.
soltanto le normali attività produttive ma anche gli ospedali. Tutti i malati hanno il diritto alla salute e ad essere curati e questi malati, durante le tue incursioni, Generale, non hanno trovato la giusta assistenza che avrebbero meritato. E adesso noi, che durante i tuoi assalti, eravamo soldati di prima linea torneremo a fare i soldati di prima linea per tutte le altre emergenze che ci aspetteranno. Tanto si sa che gli eroi non hanno bisogno di riposo.
- 31 -
Salute Al resto ci pensarono poi i monatti come riporta lo stesso cardinal Borromeo nel suo De Pestilentia raccontando l’episodio della madre di Cecilia, ripreso poi dal Manzoni con quella sua immensa forza lirica che fece commuovere ognuno di noi.
ancora non abbiate capito che questo pianeta è di tutti e non solo vostro?” “Pensate a quanti boschi, mari, fiumi e territori avete deturpato per insediarvi noncuranti degli animali che vi abitavano. Per coltivare i vostri cibi distruggete il territorio. Le chiamate erbacce e le
Stavo facendo queste considerazioni col
distruggete con i vostri veleni, ma sulla
Generale che si manteneva ben nascosto
Terra non esistono erbacce. Tutte le erbe
dentro una grotta quando sentii qualcosa
che crescono sulla terra servono a qualcosa.
che rotolava tra i cespugli. Dapprima pensai
Solo esseri malvagi e schiavi delle proprie
che il generale scappando avesse spostato
abitudini possono pensare che sia buono
qualche pietra, poi mi resi conto che
solo ciò che è utile a loro. Tutto ciò che
qualcos’altro si stava muovendo tra i
esiste su questo pianeta ha un suo motivo e
cespugli.
chi estirpa e deturpa tutto ciò che gli
Allora mi sedetti su una grossa pietra che
appartiene verrà punito con la stessa pena.
spuntava tra i cespugli e mi misi ad
Se siamo qui in questo meraviglioso pianeta
aspettare.
è perché tutti abbiamo uno scopo e tutti
Pian piano vidi che si trattava del
quindi abbiamo pari dignità ad avere una
Pangolino, il nuovo ospite preferito dal
vita di pace e serenità. Non conosciamo il
Generale, quando Covid scappò dai suoi
perché esista la vita ma sappiamo
vecchi amici pipistrelli. E il Pangolino si
benissimo che se esiste vi è un fine, un
avvicinò appollaiandosi su una roccia a
progetto di cui ognuno di noi fa parte e a
debita distanza come per volermi dire
cui nessuno può sottrarsi.
qualcosa. “È possibile che voi umani
- 32 -
Salute Non ero vittima di allucinazione: il Pangolino
un piccolissimo avvertimento di ciò che la
era fisso a guardarmi su un sasso ma la sua
natura è in grado di fare. Avete deturpato un
voce sembrava provenire dall’alto. E mentre
pianeta che, a quanto ci dicono gli abitanti
il Pangolino mi fissava si avvicinò una Volpe.
dell’universo, è uno tra i più bei giardini del creato. E con quale coraggio adesso venite a chiedere grazia e misericordia?” Mi accorsi subito che, allucinazione o no, mi trovavo in un territorio nemico e ostile e decisi di allontanarmi senza farmi tante domande.
E una nuova voce tuonò: “Per tanti anni avete avuto quella sporca abitudine di addossare tutti i problemi della terra al cambiamento climatico, invece che chiamarlo inquinamento generato dalla improvvida mano dell’uomo. Avete modificato quelli che chiamate ecosistemi, ma che sono solo uno: un pianeta che vive e respira come unica entità con tutto ciò che vi risiede. Avete modificato, mari, montagne, boschi, foreste e fiumi dovete aspettarvi grandi punizioni.” E dopo la volpe ecco arrivare una Civetta: “Non appena avete scoperto il Dna e le basi genetiche della vita avete cominciato a giocare inconsapevoli dei danni che avrebbe potuto creare e non per il bene del pianeta e dei suoi abitanti, ma solo per rincorrere fama potere e ricchezza.” Intanto sulla roccia si avvicina al Pangolino un Ramarro: “Sappiate che la discesa del nostro generale Covid è solo
Ma, superata la soglia di casa, quel senso di protezione delle mura domestiche mi fece tornare a quelle strane parole udite e pronunciate non so ancora da chi. Il genere umano dovrà modificare in fretta il suo modo di rapportarsi con la natura, pena nuovi e numerosi lutti e vittime. Se vogliamo vivere in pace e tranquillità su questo pianeta dovremo, senza finte ideologiche o di comodo, rispettare la natura e tutti i suoi elementi pensanti viventi e immobili. Cure e vaccini saranno solo palliativi: la vera cura è rispettare l'ambiente e gli spazi vitali di tutti. Sarà meglio pensarci bene prima di firmare l’Armistizio. - 33 -
Incipit UN NUOVO RINASCIMENTO APPARE ALL’ORIZZONTE Che il prossimo Medioevo porti poi ad un Rinascimento? Di Giovanni Paolo Magistri - biologo Appartengo alla generazione che ha vissuto
citarne solo alcuni, la necessità di contenere
da adolescente il periodo della ripresa
l’inquinamento da polveri sottili, la comparsa
economica italiana del secondo dopoguerra;
di nuove patologie interdipendenti con il
la generazione che, con ingenua malizia, riusciva ad individuare tra i compagni coloro che percorrevano il quotidiano tratto casascuola provenendo da una cascina da quelli che risiedevano in paese, semplicemente
“modus vivendi” nelle metropoli, la non equa distribuzione del cibo unitamente alla sua difficoltà per produrlo, il cambiamento climatico dovuto alle conseguenze della deforestazione del nostro pianeta.
guardando le scarpe imbrattate. L’industrializzazione italiana degli anni Cinquanta
ha
comportato
e
contemporaneamente spinto alla rivisitazione di innumerevoli aspetti strettamente correlati alla gestione politica di un Paese: l’obbligatorietà della frequentazione scolastica, la tutela occupazionale, l’abolizione dello sfruttamento del lavoro minorile, l’incremento abitativo delle città, la meccanizzazione delle attività produttive,
Foto di Tuce su Unsplash
l’assistenza sanitaria pubblica; solo alcuni di quelli
che
mi
vengono
in
Non desidero in questo contesto giungere al
mente.L’innalzamento della durata della vita
giudizio se fosse meglio il “prima” rispetto al
media della popolazione sembrerebbe
“dopo”, ma semplicemente constatarne
deporre a favore di un giudizio positivo al
l’evidenza. Un interrogativo però viene
riguardo, ma è altrettanto vero che oggi ci
spontaneo: che cosa ci spinge nella scelta dei
troviamo di fronte a problemi quali, per
cambiamenti e dei relativi comportamenti? - 34 -
Incipit Per la filosofia “determinista” in natura nulla
La morte di un individuo altro non è, dal
avviene per caso ma tutto accade secondo
punto di vista della termodinamica, che la
rapporti di causa-effetto e quindi per
mancanza di energia per impedire il
necessità; alcuni sostengono il “caso”
disordine che il vivere stesso provoca in
motore portante del cambiamento; altri che
noi; siamo frutto del disordine, viviamo
il tutto sia assegnato a un progetto divino.
sforzandoci di mettere ordine e aumentiamo il disordine morendo.
Indipendentemente dalle differenti dissertazioni filosofiche, la conclusione è
La pandemia generata dal COVID-19
quella di ritenere che tutto il nostro operato
costringerà nei prossimi anni ad un
sia finalizzato a difendere fortemente la vita
profondo ripensamento su quanto sia
propriamente soggettiva a f
a
v
o
r
e
dell’affermazione della specie di appartenenza. Gli esseri viventi hanno necessità di possedere e n e r g i a disponibile per la lotta quotidiana finalizzata alla
necessario tenere in considerazione il
sopravvivenza; la scelta dei nostri
rapporto uomo-ambiente per la scelta
comportamenti è concentrata ad
dei cambiamenti: una sorta di
ottimizzarne il dispendio. Vivere significa
ridefinizione del nostro ruolo. Con tutta
mantenere “ordine molecolare” al
probabilità si sta avvicinando un nuovo
proprio interno, contrastando il divenire
Medioevo; quello precedente, come è noto,
incessante e disordinato dell’universo; la
ha portato a uno dei cicli storici più
conseguenza di tutto ciò è un incremento
interessanti per l’intera umanità: il
del disordine generale.
Rinascimento. - 35 -
Disabilità in pillole COME SI TRATTANO LE PERSONE DISABILI? Quando incontriamo una persona disabile ci troviamo in imbarazzo; ecco qualche suggerimento utile Di Antonio Giuseppe Malafarina - giornalista e blogger Di fronte a una persona che non vede ci
Ma come si trattano le persone disabili? C’è
troviamo a disagio. Non sappiamo se usare
un segreto per comportarci bene?
espressioni del tipo “ci vediamo domani”.
Ogni persona è una persona a sé, quindi
Con le persone
generalizzare
sorde
è rischioso.
è
più
bizzarro. Se hanno
Però ci sono
un’ipoacusia
accorgimenti
profonda e non le
che, in linea
conosciamo ci
di massima,
viene naturale
p o s s o n o
alzare la voce e
aiutarci a
scandire le parole,
relazionarci
ma se fanno parte
con persone
della nostra cerchia
di
Foto di Alireza Attari su Unsplash
conoscenze, per esempio se sono persone anziane che hanno progressivamente perso l’udito
con differenti disabilità. Intanto c’è una
regola fondamentale da osservare: ogni
mentre noi eravamo loro accanto, le
persona ha la sua dignità, dunque
trattiamo con sufficienza.
qualunque persona va affrontata col
Se ci capita di incontrare una persona in carrozzina che sembra avere lo sguardo da un’altra parte, appare goffa e ci dà l’idea di non capire, possiamo entrare nel panico. E di fronte a una persona con un problema psichico ci viene pure un po’ di paura.
dovuto rispetto. Questa regola vale sempre. Applicarla significa non porsi in atteggiamento ossequioso, cosa che innalzerebbe una barriera, bensì provare a comprendere l’altro per stabilire una relazione paritetica.
- 36 -
Disabilità in pillole usare con l’interlocutore, e ci sono
La prima cosa da fare, perciò, è catturare
accompagnatori di supporto, cioè quelli che
elementi senza interporre distanze e senza
aiutano la persona nelle sue funzioni, per
guardare l’altro dall’alto in basso. Bisogna
esempio per cibarla o spingerne la
capire sino a che punto spingersi nella
carrozzina. Bisogna comprendere qual è la
comunicazione, anche considerando che a
funzione dell’accompagnatore, e alle volte
parità di condizione di disabilità c’è chi
domandare con discrezione non guasta,
reagisce in un modo e chi in un altro.
regolandosi di conseguenza. Il ruolo
Se facciamo attenzione, però, questo è
dell’accompagnatore è fondamentale,
quello che facciamo con tutti. Prima di
quando c’è. È comunque il nostro tramite
comunicare con qualsiasi persona non
con la persona: ci può aiutare e sta a noi
cerchiamo forse di capire come dobbiamo
capire quando diventa superfluo.
comportarci? Solo che con le persone che ci sembrano uguali non abbiamo paura a farlo. La paura che ci aggredisce, per disconoscenza della materia, quando incontriamo una persona disabile fa parte di noi e non dobbiamo temerla. Senza paura di avere paura ma accettando la paura cerchiamo di creare empatia. Non abbiamo paura di rivelare la nostra ignoranza, la nostra fragilità, perché è sempre meglio rivelare la propria impreparazione che
Foto di Jo Hilton su Unsplash
imporre la propria ignoranza. Non
Alle persone sorde può fare piacere usare la
ostentiamo sicurezze che non ci
lingua dei segni, che pochi conoscono, ma
appartengono e cerchiamo di mostrarci
sicuramente fa piacere guardarci in volto,
naturali come faremo con chiunque:
anche per leggere sulle labbra. Quindi è
l’interlocutore apprezzerà. Se c’è un
bene parlare di fronte alla persona, non in
accompagnatore consideriamone la
controluce e senza scandire, ma anche senza
portata. Ci vuole buon senso. Ci sono
mangiarsi le parole
accompagnatori indispensabili, per esempio quelli che interpretano il linguaggio da - 37 -
Disabilità in pillole cose senza preconcetti.
Ci vuole misura e di solito la naturalezza paga. Incrociando una persona cieca è bene
Per quanto riguarda i disturbi psichici la
evitare di cambiare percorso
casistica è smisurata, quindi l’unico
improvvisamente perché rischiamo di
suggerimento di massima che resta è quello
togliere d’improvviso all’altro i nostri
da applicare sempre: trattare l’altro con
riferimenti. Bisogna rispettarne il cane
rispetto, avvalendoci dei segnali che ci invia
guida, anche qui senza essere bruschi.
anche attraverso l’accompagnatore. Noi
In generale, evitare di considerare la
stessi possiamo in una certa misura
controparte un eterno bambino.
diventare accompagnatori. Cioè fattori
Vezzeggiare è un comportamento adatto ai
che facilitano il rapporto fra la persona
più piccoli; applicarlo alle persone adulte
disabile e l’ambiente, ricordiamocelo.
solo perché si trovano in una condizione di
Non dobbiamo avere paura di aiutare una
apparente ingenuità è lesivo della loro
persona con disabilità soffiandole il naso se
dignità.
la vediamo in difficoltà, per esempio. Non
Le persone con disturbi dello spettro
possiamo farlo in maniera improvvisata e
autistico hanno una percezione differente
impositiva, ma non possiamo neppure
della realtà rispetto a quella comune,
restare con le mani in mano. Dobbiamo
pertanto considerare le loro reazioni
capire, relazionarci senza paura di avere
improvvise esclusivamente come
paura, come detto. Aiutiamo il prossimo
manifestazioni sconsiderate è quanto di
anche senza timore di usare locuzioni
peggio si possa fare.
comuni come fare due passi con chi è in carrozzina perché vietarsi l’uso di un
Così come considerare il loro silenzio
linguaggio comune sarebbe discriminatorio.
disinteresse o svogliatezza. I disturbi dello
Sappiamo di avere paura. Portare con noi
spettro autistico sono moltissimi, ognuno
l’accorgimento di affrontare l’altro
da trattare a sé ma nell’insieme
rispettandolo è la regola da non dimenticare
considerando che non abbiamo di fronte
mai.
persone superdotate in un campo e stupide nel resto del loro fare. Dobbiamo inoltrarci piano piano nel loro modo di percepire le
- 38 -
DisabilitĂ in pillole
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Digital4Senior IL FUTURO INIZIA ADESSO: INIZIATIVE PER DIFFONDERE L’ABC DELLE COMPETENZE DIGITALI L’emergenza COVID ha messo in luce la permanenza di importanti gap tecnologici. Che vanno colmati per garantire il principio di uguaglianza sostanziale. Di Doris Zaccaria - giornalista e formatrice
Non più di qualche mese fa – eppure
Molti di noi hanno fatto esperienza diretta
sembrano passati davvero secoli –
del fatto che una call di gruppo su Skype o un
affrontavo su queste pagine la tematica del
corso seguito su Zoom possono fare la
“digital
(https://
differenza in termini di socialità e benessere
generazioneover60.com/2020/02/26/esiste-
psicologico. Ma, prima ancora, Internet
ancora-il-digital-divide/)
diventa una fonte importante di notizie,
divide”
E parlavo di come molti Over si fossero avvicinati al digitale con curiosità e voglia di prendere parte al grande cambiamento – sociale e non solo tecnologico – che il diffondersi dei nuovi media stava rendendo possibile. L’insorgere dell’emergenza COVID e il rigido distanziamento sociale imposto per evitare il peggio hanno reso ancora più importante l’accesso a queste tecnologie: saper usare computer, tablet o smartphone ed avere accesso a una connessione stabile sono diventate le priorità per molti Over. Il rischio, in assenza di questi strumenti, era la solitudine oppure l’incapacità di accedere a importanti servizi erogati online (uno su tutti: la spesa a domicilio).
opportunità, accesso a iniziative di supporto organizzate dagli enti pubblici. In questa fase così delicata alcune amministrazioni e associazioni si sono rese protagoniste di iniziative per la diffusione della cultura digitale fra gli Over. In Umbria, un progetto già esistente di alfabetizzazione digitale è stato rimodulato in base alle nuove priorità indotte dall’emergenza sanitaria. Oggi il programma #Emergemma (http:// www.progettogemma.it/emergemma) mette a disposizione preziosi tutorial per molti Over, come ad esempio: fare la spesa on line da produttori locali, effettuare videochiamate di gruppo con i propri cari, trovare
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Digital4Senior informazioni certificate sul Covid-19 e sull’attualità più in generale, ordinare un pasto con la consegna a domicilio, visitare virtualmente musei, siti archeologici e città d'arte. Il tutto restando in casa. Si concentra invece sul concetto di cittadino digitale il progetto “Pane e Internet” (www.paneeinternet.it) della Regione Emilia Romagna: in questo caso, infatti, l’iniziativa è rivolta a tutti coloro che abbiano bisogno di strumenti per fruire di servizi sempre più avanzati e per cogliere le opportunità che il digitale offre nel suo territorio.
Non va dimenticato, difatti, che esistono Over super tecnologici come anche Under che faticano a destreggiarsi sulla Rete: per esempio, non riescono a distinguere l’autorevolezza di una notizia, o concludere un acquisto online. A seguito dell’emergenza sanitaria in atto, “Pane e Internet” è approdato su Lepida Tv con 10 video-lezioni di 15 minuti l’una, in
onda due volte la settimana: un modo per avvicinare i destinatari che, partendo dalla più rassicurante televisione, potranno iniziare il proprio “addestramento al digitale”. Oltre alle istituzioni, ci sono anche Associazioni che hanno nel proprio DNA la lotta al digital divide. Dal 2005 Informatici Senza Frontiere (https:// www.informaticisenzafrontiere.org/) organizza gratuitamente corsi di informatica di base e avanzata, rivolti a persone che vivono in condizioni di emarginazione o disagio sociale. Durante l’emergenza Covid l’Associazione, forte della sua esperienza, ha messo a punto l’iniziativa “SOS Videochiamate”. Il progetto, destinato agli Over, offre delle mini-guide per l’utilizzo delle più comuni applicazioni di videochiamata per smartphone, tablet e computer. E non manca neppure un apposito servizio di assistenza raggiungibile telefonicamente e via e-mail. Il lavoro meritorio di enti pubblici e Associazioni in questa fase non deve farci dimenticare che, purtroppo, ancora oggi molti cittadini non hanno accesso alla banda larga e non dispongono di computer, tablet o cellulari adatti alle esigenze sempre più multiformi e complesse di una vera cittadinanza digitale. Pertanto, sempre di più il digitale è necessario venga pensato come uno strumento di inclusione e partecipazione attiva, al quale tutta la popolazione deve essere in condizione di accedere.
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Generazioni connesse COSA FANNO 6 MILIONI DI ITALIANI SU TIKTOK? Breve viaggio alla scoperta dell’applicazione del momento Di Doris Zaccaria - giornalista e formatrice TikTok non è più un’applicazione di nicchia:
Il primo aspetto da considerare è il tipo di
basti pensare che gli iscritti italiani sono più
contenuti presenti su questa piattaforma:
di 6 milioni , con una prevalenza di
TikTok si caratterizza per i video brevi,
giovanissimi. Ma nell'ultimo periodo si
creati dagli utenti tramite l'app stessa.
registra un
L'editor dei video è
incremento di
molto semplice e
utenti over 35
permette
che sono stati
scegliere fra una
attirati dalle
varietà di effetti
caratteristiche
artistici, stickers
di
questa
(letteralmente:
piattaforma.
adesivi), musica e
Incuriosita da
tanto altro ancora.
questi numeri,
Con un po' di abilità,
mi
sono
chiunque è in grado
domandata
di creare video
di
cosa ha sancito il successo del particolare
divertenti e coinvolgenti. Le tipologie di
social media nato in Cina.
contenuti più frequenti sono balletti, mini-
Non volendo comparire in prima persona sulla piattaforma, ho creato un account a
sketch comici e parodie musicali in playback.
nome di Fidel, il mio micione siberiano
Il primo impatto è quello di trovarsi
(nella foto). Del resto, si sa: i gatti sono le
davanti a una piattaforma di
vere star del web. Protetta dalle sembianze
intrattenimento puro, ma sarebbe
del mio amico a quattro zampe, mi sono
riduttivo vederla solo così. Come spesso
immersa in questo social e ho provato a
avviene quando un social media diventa
coglierne le principali peculiarità.
popolare, è ormai possibile trovare contenuti
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Generazioni connesse per tutti i gusti: dal fitness alla buona cucina,
un’agilità felina.
dai consigli per la carriera alla tecnica
Basta giocare sull’ironia o utilizzare le proprie
fotografica. Basta navigare fra gli hashtag (#)
competenze per ritagliarsi una visibilità di
per evitare di trovarsi sommersi da
tutto rispetto.
contenuti indiscriminati e orientarsi
Entrare in questo mondo significa
seguendo i propri interessi. Un’altra
osservare da un altro punto di vista quel
curiosità:
che sta avvenendo
su TikTok
sul web: sono
spopolano l
sempre meno i
e
semplici fruitori e
challenge,
sempre di più i
ovvero le
“creatori”.
“sfide”.
Certo però, non basta
Non è una
avere a disposizione
novità,
un set di effetti e un
tanto
veloce
è
kit
di
vero che la
montaggio video per
p r i m a
trasformarci tutti in
s
fi
d
a
talenti portentosi. Nel
lanciata sui social risale addirittura al 2014:
flusso rapidissimo dei contenuti, sono
forse vi ricorderete dell’Ice Bucket challenge
davvero pochi quelli che spiccano davvero. E
(nella foto) che imponeva di gettarsi
che ci inducono a fermarci, concedendo la
addosso un secchio di acqua ghiacciata.
nostra attenzione per lo più distratta e
Da allora le sfide si sono diffuse sempre di
fugace. Un’ultima avvertenza: attenzione
più fra i giovanissimi. Alcune sono
a non cadere nel “binge watching”: su
relativamente semplici: in queste settimane
TikTok si corre il rischio di guardare un
TikTok è invasa di persone che si cimentano
video dopo l’altro perdendo la
nella #plankchallenge, un esercizio piuttosto
percezione del tempo.
abbordabile. Se però preferite altre attività,
Per poi renderci conto, alla fine della
niente paura: si può essere TikToker senza
giornata, di quanta parte della nostra
necessariamente avere un fisico bestiale e
vita ormai avviene online.
- 43 -
Di tutto e niente RIFLETTERE NEI RIFLESSI DELLE FINESTRE Di Andrea Tomasini - giornalista scientifico
A volte i riflessi si affacciano dai vetri
Riflessi che occorre essere pronti a cogliere -
delle finestre chiuse. In città rimbalza la
saper reagire alle sollecitazioni della luce,
luce e, se sei avvertito e curioso, puoi
degli angoli, dei colori. Guardi e cammini -
giocare con le immagini che si proiettano.
rifletti sulle cose che cambiano e se sei
Alcune liberano, altre obbligano. Certe
fortunato riesci anche a specchiarti in
danno accesso ai sogni, altre invece
quei riflessi, magari per un attimo ti
precipitano negli incubi.
riconosci e meravigliandoti smetti di
Possono apparire dove non ci sono muri
essere indifferente.
troppo vicini, finestre aperte che si moltiplicano nelle finestre chiuse mentre si fronteggiano. Dipende da dove appoggi lo sguardo, mentre cammini. Può accostarsi il cielo azzurrando i riquadri degli infissi alleggerendoli. Possono incombere impalcature e cosmizzazioni, ricordandoti che il muro di quella casa in quella via o in quella piazza non resterebbe in piedi e rovinerebbe, senza quell’esoscheletro di sostegno a tamponare la rovina iniziata. Sono riflessi del tempo nel momento che osservi.
Foto di Andrea Tomasini - 44 -
Di tutto e niente
“...se sei fortunato riesci anche a specchiarti in quei riflessi, magari per un attimo ti riconosci e meravigliandoti smetti di essere indifferente” Foto di Andrea Tomasini
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Volontariato e Associazioni EMERGENZA COVID19 L’impegno di CBM Italia Onlus nei Paesi in via di Sviluppo
I numeri parlano chiaro: la pandemia da COVID19 si sta diffondendo velocemente in Africa, Asia e America Latina, mettendo in pericolo la vita di milioni di persone. Nelle emergenze, le persone con disabilità sono tra le più fragili e vulnerabili ed è a loro che CBM Italia Onlus continua a pensare e a rivolgere il proprio impegno.
Recentemente il Rapporto UNECA, la Commissione Economica per l’Africa delle Nazioni Unite, ha dichiarato che il COVID19 potrebbe causare in Africa la morte di un numero elevato di persone: fino a 3.300.000 individui. Inoltre, da 2.3 milioni a 22.5 milioni potrebbero aver bisogno di un ricovero in ospedale e da
Le previsioni - Già
500 mila a 4.4
lo scorso 29 marzo
milioni
2020 la rivista
necessità di
scientifica Lancet
ricorrere
aveva dichiarato:
intensive. 44
prossima fase
miliardi di dollari
attaccherà i sistemi
il costo stimato
sanitari più fragili.
delle spese
La maggior parte
s a n i t a r i e
degli stati africani e
effettuate in
latino americani
regime
hanno solo poche
COVID19 potrebbe quindi trovare facilmente strada tra gli strati più poveri della popolazione”.
di
emergenza.
decine o centinaia di ventilatori e molte terapie di base come l’ossigenoterapia.
a
t e r a p i e
“La pandemia nella
strutture sanitarie non hanno nemmeno le
la
L’impegno di CBM - Numeri che fanno paura, specie se consideriamo che l’80% delle persone con disabilità di tutto il mondo vive nei Paesi in via di Sviluppo.
- 46 -
Volontariato e Associazioni “Operare nell’attuale emergenza sanitaria non è semplice. Le misure intraprese sono rigide e indirizzate alla prevenzione. Difficile però pensare che possano essere rispettate e attuate in Paesi dove la maggior parte dell’economia è informale, dove è difficile imporre di restare a casa a chi vive in baraccopoli quando fuori ci sono oltre 40 gradi, dove non ci sono tamponi sufficienti e strutture sanitarie per diagnosticare il contagio. Per questo CBM, oltre a rimodulare i progetti in corso, ha istituito il ‘Corona Response Fund’, per garantire i servizi essenziali nell’emergenza in un’ottica di sviluppo” ha dichiarato Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus. Gli interventi e alcuni tra i Paesi di riferimento – Tre gli aspetti di intervento su cui CBM Italia Onlus sta puntando per contrastare il diffondersi del virus. 1. La prevenzione igienico-sanitaria negli ospedali e nelle comunità attraverso la formazione dello staff sanitario e la distribuzione di dispositivi di protezione individuale. In Sud Sudan, dove CBM
pazienti del BEC, ma anche degli ospedali di Lui e Torit. Inoltre, attraverso dei programmi radio, si stanno sensibilizzando 80.000 persone sulle corrette norme igieniche e di prevenzione. In India, dove al 30 aprile i contagi avevano superato i 35.000 casi, il Dr. Shroff Charity Hospital, nella struttura di Saharanpur, sta ospitando casi positivi al virus e ha sviluppato linee guida sull’utilizzo dei materiali igienici di protezione per lo staff. L’Ospedale ha inoltre supportato il “Truckers Programme”, distribuendo mascherine e kit igienici ai trasportatori di automezzi raggiungendo 5.000 conducenti
sostiene il Buluk Eye Center (BEC), l’unico
2. La distribuzione di kit alimentari, la
centro oculistico di tutto il Paese, si sta
creazione di partenariati forti con le
allestendo una sala d’aspetto esterna al
autorità locali così da rendere le comunità
Centro per evitare assembramenti; si stanno
resilienti e la sensibilizzazione per
creando punti di accesso all’acqua e
contrastare le fake news e i pregiudizi che
acquistando mascherine, guanti e gel
portano molte persone a non accedere ai
igienizzante per proteggere lo staff e i
servizi primari.
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Volontariato e Associazioni Sono i casi del Niger e del Burkina Faso dove
3.L’inclusione delle persone con
CBM, grazie anche al contributo dell’Agenzia
disabilità che a causa dell’emergenza
Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo,
sanitaria sono doppiamente escluse dai
sostiene due progetti di agricoltura
servizi di base. A esse garantiamo l’accesso
sostenibile e inclusiva. In Niger abbiamo
alle informazioni sul COVID19 nel
distribuito 165 kit igienici (mascherine,
linguaggio braille e dei segni e la fornitura
sapone, dispositivo lavaggio mani e
di medicinali, pasti e trasporto nei centri
candeggina) di cui beneficeranno oltre 1.000
sanitari. Così come previsto in Etiopia dove
persone; 205 kit viveri (riso e miglio) per oltre
saranno distribuiti kit igienici e viveri a circa
1.400 beneficiari e diffuso 90 messaggi
1.000 famiglie di persone con disabilità,
radiofonici attraverso le tre radio
oltre alla fornitura di materiale informativo
comunitarie così da raggiungere oltre 100
accessibile. Inclusione che passa anche
mila persone. In Burkina Faso prevediamo
attraverso la scuola, come sta avvenendo in
di distribuire kit viveri e igienici a 150
molte scuole inclusive sostenute da CBM
famiglie vulnerabili e promuovere attività di
dove
sensibilizzazione attraverso la radio e il
si
stanno
contattando
telefonicamente i genitori per istruirli sulle
volantinaggio.
tecniche di insegnamento base per i bambini.
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Volontariato e Associazioni Per supportare la campagna: https://www.cbmitalia.org/emergenza-covid-19/
Disabilità e COVID19 – Sul sito di CBM è disponibile una nuova area contenente documenti e risorse su COVID-19 e disabilità, che off re e rende facilmente accessibili contenuti che promuovono il disability mainstreaming e il coinvolgimento attivo e la tutela dei diritti delle persone con disabilità nella risposta all’emergenza COVID-19. Documenti, divisi in sezioni tematiche e ordinati in ordine alfabetico in base alle fonti, che hanno uno scopo informativo e di advocacy. CBM Italia Onlus è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nei Paesi in via di sviluppo. È parte di CBM, una famiglia internazionale attiva dal 1908 per assistere, curare, includere e dare una migliore qualità di vita alle persone con disabilità che vivono in Africa, Asia e America Latina. In Italia promuove progetti e iniziative di sensibilizzazione. Lo scorso anno CBM ha raggiunto oltre 60 milioni di persone attraverso 525 progetti in 55 Paesi di tutto il mondo. Info: www.cbmitalia.org
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SOMMARIO -8Generazione F Un matrimonio di sei ore
- 30 Salute Il Generale e il Pangolino (terza puntata)
- 14 Stile Over Cara, mi vuoi sposare?
- 34 Incipit Un nuovo Rinascimento appare all’orizzonte
- 18 Foto d’autore Abbracci
- 36 Disabilità in pillole Come si trattano le persone disabili?
- 20 Bellezza Preparare la pelle del viso al giorno del matrimonio
- 40 Digital4Senior Diffondere l’ABC delle competenze digitali - 42 Generazioni connesse Cosa fanno 6 milioni di italiani su TikTok?
- 24 Amoglianimali Anche i cani si innamorano
- 44 Di tutto e niente Riflettere nei riflessi delle finestre
- 26 Sessualità Gli over si sposano con più consapevolezza
- 38 Volontariato e Associazioni Emergenza COVID19 L’impegno di CBM Italia Onlus nei PVS
- 28 In punta di matita Torno subito
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Ringraziamenti
www.cbmitalia.org
www.yakult.it
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ILLUSTRAZIONE DI ATTILIO ORTOLANI