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2.3.5 Fabbisogni formativi e competenze
2.3.5 Fabbisogni formativi e competenze
Il sistema della meccatronica e della motoristica deve confrontarsi con il problema legato alla scarsa disponibilità di ingegneri e tecnici di cui le imprese hanno bisogno. Servirebbero almeno 400/500 ingegneri in più all’anno e allo stato attuale mancano circa 1.500 tecnici nelle imprese del territorio.
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Le ragioni alla base di questa situazione sono molteplici, a partire da una scarsa valorizzazione della cultura tecnica che porta i giovani e le famiglie a preferire l’istruzione liceale al posto di quella tecnica e professionale e, più avanti, una porzione ridotta di giovani a scegliere ingegneria rispetto ad altri corsi di laurea. L’attrattività delle università regionali verso gli studenti stranieri risolve solo in parte il problema delle immatricolazioni, sebbene sia un trend in forte espansione specie per i Paesi che hanno un tenore di vita più basso del nostro. Spesso, però, gli studenti internazionali hanno livelli di preparazione meno elevata degli studenti italiani e il loro livello di successo formativo è inferiore. Inoltre quasi nessuno decide di fermarsi in Italia dopo aver conseguito il titolo di studio. Parallelamente il top degli studenti italiani di ingegneria (quel 3-5 % che consegue risultati di studio brillanti) si sposta all’estero, al termine della laurea triennale, per conseguire la laurea specialistica: le mete più ambite sono l’ETH di Zurigo o l’Imperial College di Londra. Questo fenomeno appare legato non tanto alla migliore qualità percepita dell’insegnamento all’estero quanto piuttosto alle migliori condizioni professionali post laurea.
La ragione più importante del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, però, a livello di istruzione universitaria, è la carenza infrastrutturale. Mancano aule capaci di accogliere grandi numeri di studenti né l’attuale organico di docenti in dotazione alle università sarebbe in grado di formare un numero di allievi molto più elevato dell’attuale. Anche la capacità di attrarre docenti e ricercatori di spicco dall’estero è penalizzata dalle condizioni di lavoro meno favorevoli del sistema nazionale rispetto ad altri contesti internazionali.
L’insufficiente immissione di nuove matricole nel sistema accademico ha delle ripercussioni anche in termini di Alta Formazione e Ricerca, in particolare per quello che riguarda Master e Dottorati. Ad esempio la disponibilità quantitativa di borse di dottorato non assicura che ci siano altrettanti candidati interessati a conseguire un titolo di dottore di ricerca perché il dottorato, dal punto di vista economico, è meno attrattivo di un posto in azienda. Le imprese del settore, d’altra parte, non hanno “la pazienza” di aspettare il dottorato (pur avendone bisogno) perché hanno urgenza di ricoprire altre posizioni. Accade così sempre più frequentemente che le imprese non chiedano il tesista ma l’iscritto al 4° anno a cui mancano ancora diversi esami. A questa forte criticità fa da contraltare, spostando l’analisi su quelli che sono i punti di forza dell’offerta formativa in ambito meccanico-meccatronico, un sistema “maturo” in cui tutta la filiera formativa terziaria, accademica e non accademica, presenta ottimi livelli di integrazione sia fra Università e Rete Politecnica, sia fra queste e le imprese. Inoltre, come facilmente intuibile, i tassi di occupazione dei giovani in uscita dai diversi percorsi formativi sono molto elevati. Infine, tutta l’offerta di istruzione e formazione viene annualmente sottoposta a piccoli processi di revisione per inserire gradualmente tematiche coerenti con la S3.
A conferma della dinamicità del sistema formativo va anche annoverata la costituzione dell’associazione Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER), voluta dalla Regione Emilia-Romagna e composta dai quattro atenei del territorio (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma) insieme alle case motoristiche: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas F1 Team, HPE Coxa, Magneti Marelli, Maserati e Toro Rosso. Si sottolinea, soltanto, come aspetto su cui andrebbero fatte delle riflessioni a livello di policy, la scarsa permeabilità fra il sistema di istruzione terziaria accademica e il sistema della formazione terziaria non accademica. Il fatto che non sia possibile proseguire gli studi a livello universitario dopo aver conseguito un diploma di Tecnico Superiore presso un ITS o che non si possano indirizzare, in modo strutturato, studenti con potenziali o conclamati problemi di dispersione scolastica a livello universitario verso la Rete Politecnica, riduce le possibilità di valorizzazione dell’intera filiera formativa. Ci sono inoltre ulteriori criticità da considerare: • manca una chiamata forte, di tipo culturale, ai percorsi di studio di tipo tecnico e ingegneristico; • esistono difficoltà nel percorso universitario dovute prima di tutto alla scarsa disponibilità di strutture didattiche e di docenti; • è elevato il numero di studenti che abbandonano il percorso universitario e che potrebbero essere inseriti in un ITS o in un IFTS; • gli studenti stranieri spesso non rimangono nel paese, e d’altro canto molti degli studenti migliori preferiscono proseguire il percorso formativo o professionale all’estero. Il problema fondamentale diventa, allora, per il Clust-ER Meccanica e Meccatronica, quello di individuare nuovi strumenti che permettano al sistema di fare un salto di qualità. Tra i nuovi strumenti si ipotizzano: • compartecipazione regionale allo sviluppo di strutture, anche su percorsi interateneo • supporto nell’attrazione di docenti universitari/ricercatori di fama internazionale, su temi ritenuti di interesse strategico prioritario regionale • borse di dottorato, anche industriale, economicamente vantaggiose rispetto all’occupazione in impresa che consenta di trattenere gli studenti migliori • incentivi per la realizzazione di esperienze professionalizzanti d’eccellenza, specie internazionali, che possano essere percepite come un’offerta irrinunciabile in termini di crescita professionale da parte studenti/ neolaureati e in cui ci sia già l’interesse dell’impresa all’assunzione una volta tornati in regione • azioni di promozione, anche attraverso trasmissioni televisive nazionali, della cultura tecnica • incentivi alle persone non solo per gli ultimi cicli del sistema universitario ma anche per le lauree triennali, per aumentare il bacino di utenza potenziale degli ultimi cicli
Figure professionali di riferimento
I cambiamenti legati allo sviluppo degli obiettivi strategici delle diverse Value Chain del Clust-ER Meccatronica e Motoristica impattano sulle figure professionali del settore in senso generale e specifico.
A livello generale ciò che accomuna le diverse Value Chain è che, tanto ai tecnici quanto agli ingegneri, è richiesto sempre più un approccio interdisciplinare sia nella formazione sia nel lavoro. Inoltre le evoluzioni del settore sul piano tecnologico impongono la necessità di un aggiornamento continuo per chi è già inserito nel mondo del lavoro. Di seguito viene indicato più puntualmente, in riferimento alle diverse Value Chain come si modificano le figure professionali attualmente esistenti e di quali nuove figure professionali si prefigura, eventualmente, la necessità.
DaAMa
• Ingegneri e tecnici industriali Dovranno adattarsi con un processo di formazione continua all’evolversi del settore, in particolare abituandosi a ragionare e agire in modo interdisciplinare e con capacità di operare in autonomia in campo informatico/digitale. • Ingegneri e tecnici progettisti Dovranno sempre più avere competenze interdisciplinari (meccaniche, tecnologiche, informatiche, controllistiche).
Figure professionali nuove o emergenti saranno: • Progettisti di prodotto/processo con capacità di utilizzare e sviluppare sistemi avanzati di simulazione prodotto/ processo quali ad esempio il Virtual Commissioning di sistemi di produzione. • Progettisti e tecnologi per i processi di fabbricazione additiva che abbiano capacità di mettere a punto processi di fabbricazione additiva per i prodotti aziendali, capacità di trovare campi di lavorabilità per i nuovi materiali, di ottimizzare le procedure di progettazione. Capacità di individuare strategie di qualificazione di prodotti additivi per il mercato.
A&RER
• Ingegneri e tecnici industriali dovranno adattarsi con un processo di formazione continua all’evolversi del settore, in particolare abituandosi a ragionare e agire in modo interdisciplinare. • Ingegneri e tecnici progettisti dovranno sempre più avere competenze interdisciplinari (meccaniche, elettroniche, informatiche, controllistiche). • Matematici, fisici, statistici potranno trovare impiego soprattutto nel settore dei Big Data, cybersecurity, realtà aumentata, ma anch’essi dovranno acquisire competenze interdisciplinari. In riferimento a questa Value Chain non si prefigura l’esigenza di nuove figure professionali. Servono, infatti, ingegneri e tecnici con competenze trasversali, maggiormente orientati ai settori dell’ICT e in grado di operare in tutti i settori tecnici: dal progetto, allo sviluppo del prodotto, alla produzione e alla logistica di magazzino.
MOVES
I tecnici industriali dovranno acquisire competenze specifiche nell’ambito delle nuove tecnologie (ad es. tecnologie connesse a Industria 4.0). Gli ingegneri dovranno acquisire competenze specifiche nell’ambito delle nuove tecnologie e capacità di sviluppare sistemi complessi caratterizzati da forte multidisciplinarietà. Dovranno, inoltre, essere in grado di sviluppare processi di ricerca e sviluppo in modo continuativo ed originale (es. blockchain). Anche i manager dovranno essere capaci di gestire sistemi complessi caratterizzati da forte multidisciplinarietà ma, inoltre, a loro si richiederà di: • acquisire capacità di individuare le tendenze di evoluzione delle tecnologie in ambiti diversi ed interconnessi • attivare nuovi modelli di business e nuovi modelli di interazione (es. open innovation, reti d’impresa) Per quanto riguarda i bisogni di nuove professionalità si prefigura la necessità di un ingegnere formato su un ambito applicativo (ad es. automotive) comprendente più settori disciplinari (es. elettrico, meccanico, informatico), capace di operare in ambito di progettazione sistemistica e multidisciplinare, con una visione all’integrazione sull’applicazione.
MAMM-ER
Ingegneri (meccanici, chimici, dei materiali, energetici, gestionali, ecc.), chimici e tecnici industriali dovranno essere coinvolti in un processo di formazione continua per essere costantemente aggiornati rispetto alle evoluzioni del settore in termini di processo e materiali. Dovranno, inoltre, potenziare le proprie competenze interdisciplinari e relazionali per facilitare le interazioni fra soggetti della Value Chain. Sono, inoltre, necessarie nuove figure in grado di facilitare la collaborazione fra fornitore e cliente, avendo approfondite competenze relative al processo, materiali, prodotti. L’ambito di attività riguarda la produzione di componenti con tecnologie e materiali con caratteristiche innovative. Servono, infine nuove professionalità in ambito R&D, in grado di sviluppare, caratterizzare ed ottimizzare i nuovi processi e materiali.
FLY.ER
Ingegneri e tecnici industriali che operano in ambito Avionica e Aerospazio dovranno adattarsi ai cambiamenti normativi, all’evoluzione del settore e alla maggiore interdisciplinarietà. Più in specifico si prefigura la necessità di nuove professionalità legate al pilotaggio e al controllo remoto dei sistemi (gestione missione delle piattaforme aeree). Serviranno, inoltre, dottori di ricerca in campo Aerospaziale, per la progettazione dei sistemi avionici, delle piattaforme aeree, dei sistemi satellitari.
NAUTICAL
Ingegneri e tecnici industriali che operano in ambito Nautico dovranno adattarsi all’evoluzione del settore e ad una maggiore interdisciplinarietà. Più in specifico si prefigura la necessità di nuove professionalità tecniche di settore e altre con competenze più innovative quali esperti in: • taglio computerizzato del legno • lavorazione del carbonio • rivestimento ponti in teak • isolamento e coibentazione • lavorazione ed applicazione dei materiali compositi • problematiche dei motori marini • impianti e di elettronica di bordo • Elettromeccanica • Tecnico disegnatore CAD/CAM con competenze nel settore.