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2.1.6 Relazioni con le politiche nazionali ed europee

produttivo già pronto a recepirle. La sfida formativa si gioca dunque sull’equilibrio fra la risposta ai bisogni espressi dalle imprese nell’immediato e la necessità di spingere anche nella direzione dei cambiamenti attesi nel medio periodo. Sul medio periodo, infatti, le PMI potrebbero avere minore capacità previsionale, ragionando prevalentemente in termini di presente o di lungo periodo, con un orizzonte temporale almeno decennale. Di qui l’importanza che le azioni di trasferimento tecnologico siano strettamente correlate con quelle formative, anche potenziando gli assegni di ricerca nell’ambito dell’Alta Formazione e Ricerca. Emergono, infine, delle indicazioni riferite alle singole Value Chain, che vengono riportate di seguito.

SOSFARM

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In ambito agricoltura di precisione potrebbe essere interessante prevedere un ampliamento della sperimentazione del 6° anno presso l’Istituto Tecnico Agrario, analogamente a quanto avviene per la figura dell’enotecnico, per la formazione di una figura di tecnico.

FoodQST

Con riferimento alla figura di tecnico esperto di gestione del processo e di fasi specifiche del processo produttivo le macro-aree di competenza da incrementare riguardano: • gestione della produzione, di sistemi di controllo avanzato e tracciabilità • Lean/smart Manufacturing • simulazione dei sistemi produttivi • packaging attivo e intelligente • logistica e Supply Chain Management Con riferimento alla filiera dell’acquacoltura si evidenzia la progressiva diminuzione di corsi sull’acquacoltura in ambito accademico e una focalizzazione dei pochi corsi esistenti sull’igiene della produzione piuttosto che sulla gestione dei processi/trasformazione. Questa situazione presenta delle criticità per una sostanziale difficoltà a gestire i processi. Questo dato è in controtendenza rispetto agli attuali trend di cui si può avere evidenza, ad esempio, anche nel bando MISE relativo ai Competence Centre per Industria 4.0.

SPES

In riferimento alla nuova figura di tecnico di gestione degli scarti, il primo passo da compiere, nell’ambito dell’istruzione universitaria, è l’introduzione di un insegnamento da 6 crediti in “Scarti e sottoprodotti” in diversi corsi di laurea: Scienze e tecnologie alimentari, Ingegneria (in collegamento agli insegnamenti sulle biomasse), chimica industriale. Oggetto dell’insegnamento dovrebbero essere i seguenti insegnamenti: • caratteristiche degli scarti (anche con focus sulle aziende del territorio regionale) • destinazione degli scarti • tecnologie di processamento e di stabilizzazione • gestione logistica, commercializzazione e valorizzazione degli scarti • normativa per la corretta gestione degli scarti. 2.1.6 Relazioni con le politiche nazionali ed europee

Posizionamento del sistema all’interno dei Cluster Tecnologico Nazionale

Le imprese agroalimentari e del meccano alimentare hanno trovato a livello nazionale nel cluster CTN Agroalimentare CLAN il principale interlocutore, ma anche possibili interconnessioni con CTN Fabbrica Intelligente con il CTN Scienze della Vita – ALISEI, con il CTN Chimica Verde e il CTN TSC E’ nel Cluster Agroalimentare nazionale che si concretizza la maggior intersezione tra le priorità regionali per il settore e le priorità nazionali. Tale intersezione oltre alle 6 traiettorie tecnologiche già pubblicate da CLAN verrà ulteriormente evidenziata all’interno del Piano di Azione che sta mettendo a punto CLAN dove sono identificate le macro-traiettorie prioritarie per lo sviluppo del settore nazionale Agroalimentare che in sintesi saranno: • Sostenibilità – Agrifood Green • Qualità e sicurezza – Agrifood Made In • Nutrizione e salute – Agrifood Healthy • Priorità trasversale Agrifood Smart Il Cluster CLAN vede il coinvolgimento di diversi attori significativi della nostra regione, in particolare l’Università di Bologna, Università di Parma e di Modena e Reggio Emilia e la Stazione Sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma, ma anche importanti imprese dell’Emilia-Romagna Tra i lavori più significativi e di coinvolgimento degli stakeholder regionali citiamo il lavoro di definizione delle Roadmap per la ricerca e l’innovazione sviluppato in coerenza e continuità con le politiche di ricerca europee di Horizon 2020 e in armonia con quanto definito nell’Agenda Strategica per la Ricerca e l’Innovazione della Piattaforma Tecnologica Europea “Food for Life” e nell’ambito delle Smart Specialisation Strategy regionali

Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI)

La strategia nazionale contiene traiettorie di sviluppo/ innovazione focalizzate sugli ambiti produttivi, in modo similare alla strategia regionale. Cercando di focalizzare dove vi sia un impatto dell’ambito Agroalimentare è evidente un collegamento con gli ambiti collegati all’orientamenti tematici “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente” e “Salute, Alimentazione, Qualità della Vita” della SNSI. Queste macro-traiettorie incrociano sia con gli orientamenti tematici della S3 che con le priorità delle Value Chain del Clust-ER Agroalimentare.

Incrocio con il programma europeo H2020 2018-2020

Il Work Programme H2020 per il periodo 2018-2020 (WP 18-20) risponde a importanti sfide globali: adattamento e mitigazione in relazione al cambio climatico, sicurezza alimentare, salvaguardia delle risorse naturali di base, promozione di sistemi produttivi alternativi all’energia fossile. In questo scenario, l’agricoltura e le filiere agro-alimentari sono collocate al centro dell’attenzione, con una previsione di benefici attesi in vari aspetti: promozione della biodiversità in agricoltura, gestione sostenibile dei suoli, benessere animale, rivoluzione digitale e nuove Value Chain nelle economie rurali. Il WP 18-20 riflette gli orientamenti definiti nei Sustainable Development Goals (SDGs) e nell’accordo sul clima COP21 di Parigi, oltre alle politiche delineate nel partenariato europeo per l’innovazione per la sostenibilità e produttività in agricoltura (PEI AGRI), la strategia europea sulla bioeconomia, sull’economia circolare, la politica marittima integrata, la politica comune sulla pesca, la strategia FOOD 2030. Le 3 call di maggiore interesse del WP 18-20, “SFS - Sustainable Food Security”, “Blue Growth” e “Rural Renaissance”, oltre alla piattaforma di investimento tematica sulla bioeconomia circolare, forniscono un quadro sulle aree di interesse maggiormente evidenziate, relative a economia circolare, digitalizzazione ed economia low carbon. Il WP 18-20 offre un articolato ventaglio di opportunità che incrociano in maniera efficace le traiettorie tecnologiche S3 regionali e gli orientamenti tematici individuati e gli Obiettivi Strategici delle Value Chain del Clust-ER Agroalimentare. I temi prioritari della sostenibilità economica e ambientale delle produzioni agroalimentari, della tracciabilità e dei valori nutrizionali, possono quindi essere ulteriormente approfonditi, consentendo un miglioramento dell’intero sistema socioeconomico regionale.

EU S3 Platform

La Commissione europea, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le regioni europee nell’implementazione delle proprie S3 e per potenziare gli investimenti in aree strategiche, ha avviato un processo di creazione di piattaforme tematiche della S3, le Smart Specialisation Platform (SSP). L’obiettivo è quello di favorire l’utilizzo ottimale ed efficace dei fondi della politica di coesione per progetti di investimento ambiziosi e di qualità. La Piattaforma High Tech Farming ha attivato una partnership dedicata sull’agricoltura high tech, per facilitare la cooperazione e i progetti interregionali e transfrontalieri, accelerando l’adozione della Sustainable Precision Agriculture nei sistemi agricoli europei. La piattaforma Bio-Economy evidenzia il progetto pilota sulla bioeconomia che si sta attualmente concentrando su 7 casi di dimostrazione comune di cui 2 impattano sul sistema agroalimentare: 1) Alimenti e mangimi da rifiuti agricoli; 2) Alimenti e ingredienti per mangimi dalle alghe. La Piattaforma Tracciabilità e Big Data nasce con l’obiettivo di facilitare l’utilizzo delle tecnologie digitali nel settore agroalimentare. Le tematiche di intervento proposte nel contesto della Piattaforma riguardano tre argomenti specifici e uno trasversale: a) Tracciabilità e Big Data nell’intero ciclo di vita della catena del valore; b) Tracciabilità e Big Data nel “Monitoraggio intelligente della catena del valore per migliorare la competitività complessiva del settore agroalimentare”; c) Tracciabilità e Big Data per “incorporare l’esperienza del consumatore e i diversi operatori nella catena alimentare nei processi decisionali”; d) Open data, interoperabilità, governance dei dati e sicurezza delle informazioni, sicurezza informatica. Diversi gruppi di lavoro coinvolgono gli appartenenti alle 3 Value Chain del Clust-ER Agroalimentare della nostra regione.

Vanguard Initiative

La Vanguard Initiative (VI) è un’associazione senza scopo di lucro di diritto belga che si propone di contribuire alla rivitalizzazione dell’industria europea sulla base della strategia di specializzazione intelligente. Nasce nel 2013 come rete di regioni su proposta della Regione Fiandre; la Regione Emilia-Romagna entra a farne parte nel 2015 e nel 2016 ne assume la presidenza per due semestri consecutivi. Attualmente è composta da 29 regioni d’Europa che si associano attraverso un processo di accreditamento. Obiettivo: utilizzo della strategia di specializzazione intelligente per la crescita attraverso innovazioni bottom-up imprenditoriali e di rinnovamento industriale in settori prioritari europei. Le linee di attività sono organizzate in pilot project che raggruppano al loro interno lo sviluppo di vari democase. Il pilot di maggiore interesse per le Value Chain del Clust-ER Agroalimentare e il relativo OS è Bio-Economy – Interregional cooperation on innovative use of non-food Biomass

Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area)

L’iniziativa PRIMA (programma di ricerca e innovazione euromediterraneo), finalizzata a rinforzare la ricerca e l’innovazione con lo scopo finale di migliorare la salute e le condizioni di vita dei cittadini europei e del Mediterraneo, ha da poco pubblicato l’Agenda Strategica SRIA che guiderà le attività dei prossimi anni e che identifica 3 aree tematiche: water management, farming systems, agro-food Value Chain. A febbraio 2018 sono stati pubblicati i primi bandi PRIMA, sui temi delle risorse idriche e dei sistemi alimentari, cofinanziato dalla Commissione EU e 19 Paesi dell’Area.

World Food Research and Innovation Forum WFR&IF

Dal 2014 la Regione Emilia-Romagna promuove il World Food Research and Innovation Forum, un progetto strategico nato per realizzare un Forum mondiale dedicato allo sviluppo di iniziative internazionali sui temi del cibo e della nutrizione. Il Forum ha rappresentato uno dei maggiori contributi della partecipazione della Regione Emilia-Romagna a EXPO Milano 2015, dove è stata presentata la prima biennale organizzata l’anno successivo nel contesto di CIBUS 2016. La strategia pluriennale ha permesso di lanciare il Forum come evento biennale e di sviluppare una piattaforma internazionale di dialogo e condivisione che ha consentito di tessere relazioni con importanti organizzazioni e istituzioni internazionali. WFR&IF ha l’obiettivo di “guidare la ricerca scientifica in ambito agroalimentare verso una strategia condivisa a livello globale

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