FORUM S3 EMILIA-ROMAGNA
2.1.6 Relazioni con le politiche nazionali ed europee
produttivo già pronto a recepirle. La sfida formativa si gioca dunque sull’equilibrio fra la risposta ai bisogni espressi dalle imprese nell’immediato e la necessità di spingere anche nella direzione dei cambiamenti attesi nel medio periodo. Sul medio periodo, infatti, le PMI potrebbero avere minore capacità previsionale, ragionando prevalentemente in termini di presente o di lungo periodo, con un orizzonte temporale almeno decennale. Di qui l’importanza che le azioni di trasferimento tecnologico siano strettamente correlate con quelle formative, anche potenziando gli assegni di ricerca nell’ambito dell’Alta Formazione e Ricerca. Emergono, infine, delle indicazioni riferite alle singole Value Chain, che vengono riportate di seguito.
Posizionamento del sistema all’interno dei Cluster Tecnologico Nazionale Le imprese agroalimentari e del meccano alimentare hanno trovato a livello nazionale nel cluster CTN Agroalimentare CLAN il principale interlocutore, ma anche possibili interconnessioni con CTN Fabbrica Intelligente con il CTN Scienze della Vita – ALISEI, con il CTN Chimica Verde e il CTN TSC E’ nel Cluster Agroalimentare nazionale che si concretizza la maggior intersezione tra le priorità regionali per il settore e le priorità nazionali. Tale intersezione oltre alle 6 traiettorie tecnologiche già pubblicate da CLAN verrà ulteriormente evidenziata all’interno del Piano di Azione che sta mettendo a punto CLAN dove sono identificate le macro-traiettorie prioritarie per lo sviluppo del settore nazionale Agroalimentare che in sintesi saranno: • Sostenibilità – Agrifood Green • Qualità e sicurezza – Agrifood Made In • Nutrizione e salute – Agrifood Healthy • Priorità trasversale Agrifood Smart Il Cluster CLAN vede il coinvolgimento di diversi attori significativi della nostra regione, in particolare l’Università di Bologna, Università di Parma e di Modena e Reggio Emilia e la Stazione Sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma, ma anche importanti imprese dell’Emilia-Romagna Tra i lavori più significativi e di coinvolgimento degli stakeholder regionali citiamo il lavoro di definizione delle Roadmap per la ricerca e l’innovazione sviluppato in coerenza e continuità con le politiche di ricerca europee di Horizon 2020 e in armonia con quanto definito nell’Agenda Strategica per la Ricerca e l’Innovazione della Piattaforma Tecnologica Europea “Food for Life” e nell’ambito delle Smart Specialisation Strategy regionali
SOSFARM In ambito agricoltura di precisione potrebbe essere interessante prevedere un ampliamento della sperimentazione del 6° anno presso l’Istituto Tecnico Agrario, analogamente a quanto avviene per la figura dell’enotecnico, per la formazione di una figura di tecnico.
FoodQST Con riferimento alla figura di tecnico esperto di gestione del processo e di fasi specifiche del processo produttivo le macro-aree di competenza da incrementare riguardano: • gestione della produzione, di sistemi di controllo avanzato e tracciabilità • Lean/smart Manufacturing • simulazione dei sistemi produttivi • packaging attivo e intelligente • logistica e Supply Chain Management Con riferimento alla filiera dell’acquacoltura si evidenzia la progressiva diminuzione di corsi sull’acquacoltura in ambito accademico e una focalizzazione dei pochi corsi esistenti sull’igiene della produzione piuttosto che sulla gestione dei processi/trasformazione. Questa situazione presenta delle criticità per una sostanziale difficoltà a gestire i processi. Questo dato è in controtendenza rispetto agli attuali trend di cui si può avere evidenza, ad esempio, anche nel bando MISE relativo ai Competence Centre per Industria 4.0.
Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) La strategia nazionale contiene traiettorie di sviluppo/ innovazione focalizzate sugli ambiti produttivi, in modo similare alla strategia regionale. Cercando di focalizzare dove vi sia un impatto dell’ambito Agroalimentare è evidente un collegamento con gli ambiti collegati all’orientamenti tematici “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente” e “Salute, Alimentazione, Qualità della Vita” della SNSI. Queste macro-traiettorie incrociano sia con gli orientamenti tematici della S3 che con le priorità delle Value Chain del Clust-ER Agroalimentare.
SPES In riferimento alla nuova figura di tecnico di gestione degli scarti, il primo passo da compiere, nell’ambito dell’istruzione universitaria, è l’introduzione di un insegnamento da 6 crediti in “Scarti e sottoprodotti” in diversi corsi di laurea: Scienze e tecnologie alimentari, Ingegneria (in collegamento agli insegnamenti sulle biomasse), chimica industriale. Oggetto dell’insegnamento dovrebbero essere i seguenti insegnamenti: • caratteristiche degli scarti (anche con focus sulle aziende del territorio regionale) • destinazione degli scarti • tecnologie di processamento e di stabilizzazione • gestione logistica, commercializzazione e valorizzazione degli scarti • normativa per la corretta gestione degli scarti.
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