PleinAir Market in edicola, n° 510 - gennaio 2015

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www.pleinair.it

510 Gennaio 2015

Poste italiane spa • Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB • Roma

GENNAIO 2015

510

INCHIESTA IL PESO DEL CAMPER • SCHEDE SEI MOTORIZZATI E DUE CARAVAN • USATO I CONTROLLI • TECNICA CONSIGLI PER L’INVERNO • ORIENTAMENTO MAPPA DIGITALE GRATUITA

CAMPER, CARAVAN, TENDE, SPORT, ACCESSORI

Questione di peso Viaggiare sicuri rispettando i limiti di carico

Schede Carthago C-Tourer • P.L.A. Brunelleschi • Bürstner Travel Van • Knaus Box Life Niesmann+Bischoff Flair • Rimor Katamarano • Dethleffs c’trend • Hobby On Tour

Caravan

Gli abitacoli per due e non solo

Tecnica

Consigli e accessori per la vacanza invernale Riscaldatore Webasto Air Top Evo 40

Usato

Guida ai controlli prima dell’acquisto

Fotografia

Una bridge per l’outdoor

Orientamento

Mappa digitale gratuita Edizioni Plein Air


68 ❰ Usato 76 ❰ Tecnica

Gennaio 2015

Poste italiane spa • Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB • Roma

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gennaio 2015 510 GENNAIO 2015

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INCHIESTA IL PESO DEL CAMPER • SCHEDE SEI MOTORIZZATI E DUE CARAVAN • USATO I CONTROLLI • TECNICA CONSIGLI PER L’INVERNO • ORIENTAMENTO MAPPA DIGITALE GRATUITA

CAMPER, CARAVAN, TENDE, SPORT, ACCESSORI

Questione di peso Viaggiare sicuri rispettando i limiti di carico

Schede Carthago C-Tourer • P.L.A. Brunelleschi • Bürstner Travel Van • Knaus Box Life Niesmann+Bischoff Flair • Rimor Katamarano • Dethleffs c’trend • Hobby On Tour

Caravan

Gli abitacoli per due e non solo

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Consigli e accessori per la vacanza invernale Riscaldatore Webasto Air Top Evo 40

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S ommario

market

8 ❰ Prodotti & produttori 94 ❰ Orientamento

7 Primo piano Usato 68 Controlli a schema libero Prodotti & produttori Retrospettive 8 Notizie dalle aziende, novità dal mercato 74 Habitat in scatola Dai centri vendita Tecnica 20 Attività e iniziative 76 Prepararsi al freddo Magie d’inverno degli operatori commerciali 82 Webasto Lassù per le montagne 86 Inverno Catene o gomme da neve? Lettere tecniche 26 Gli esperti rispondono In Officina 88 Boiler Doccia gelata? No, grazie Motorizzati Outdoor 28 Il peso della libertà 90 Gerber Outdoor estremo Schede Mondo digitale 38 Carthago C-Tourer I 148 Fotocamere bridge Ponti digitali 92 42 P.L.A. Brunelleschi MH74 Orientamento 46 Bürstner Travel Van T 690 94 Mappe digitali Mondi virtuali 50 Knaus BoxLife 540 Aftermarket 54 Niesmann+Bischoff Flair 920 LF 96 Notizie dal mondo degli accessori 58 Rimor Katamarano 95 P Plus Guidamercato Caravan 98 L’ABC del caravanista 62 Caravan per due Doppia coppia 1 00 I nuovi listini Portobello 64 Dethleffs c’trend 515 ER 66 Hobby On Tour 460 HL 114 Gli annunci dei lettori


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rimo piano

Alla cultura della domanda deve corrispondere la cultura dell’offerta, che ha il compito di riproporsi da una nuova angolatura. È la condizione per superare gli effetti negativi prodotti dalla crisi.

A

nno nuovo deve significare, come si suol dire, vita nuova. Ci riferiamo alla vita delle attività di cui PleinAir Market ha il privilegio ma anche l’onere di occuparsi, trasmettendo mediante l’informazione i passaggi che le contraddistinguono. Diciamo subito, senza giri di parole, che non vogliamo trasformare l’affermazione sul cambiamento solo in un auspicio perché la realtà che abbiamo di fronte richiede ben altro. Il comparto del veicolo abitativo, in ambito sia produttivo che commerciale, è diventato in questi ultimi anni il figlio della crisi e ne è stato condizionato con una progressione senza limiti. Teniamoci pure gli auspici, ma è necessario riflettere in modo responsabile su una situazione che sta trasformando il mercato di riferimento in un meccanismo sempre più estraneo alle funzioni che dovrebbe avere. È possibile ripartire? Ci sono iniziative che possono avviare un’inversione di tendenza? Ci si rende conto che la crisi è diventata una specie di brodo di cottura nel quale produzione e distribuzione rimescolano i loro obiettivi? Ci guardiamo intorno, parliamo con gli operatori o cerchiamo di farlo, e nulla si vede all’orizzonte se non passaggi casuali, ripieghi apparenti, progetti privi di una vera strategia di marketing. Ma di una cosa siamo certi: non possiamo restare alla finestra come se il compito di PleinAir Market fosse quello di gestire la comunicazione della crisi. È un incarico che non vogliamo assumere, e lo diciamo nel rispetto di una cultura di vita che abbiamo costruito e alimentiamo con un costante impegno giornalistico e con l’impiego di non poche risorse. Abbiamo predisposto il terreno nel quale bisogna coltivare il ruolo e la stessa presenza del veicolo abitativo. Un’azione che svolgiamo avendo con i nostri lettori un dialogo continuo, coerente con lo scenario culturale, sociale ed economico che proprio la crisi ha delineato. Lo facciamo con senso di responsabilità nei confronti di una domanda che se già formata deve essere assistita, mentre se è in via di formazione va convinta. Questo è l’apporto che diamo alla rivista con la quale pilotiamo i potenziali utenti verso il mercato. PleinAir Market non può ridursi ad essere il testimone di comodo, rispondendo alla domanda con la funzione scenica che viene assegnata alla cosiddetta rivista (e al sito) di settore. Se così fosse, saremmo compartecipi del degrado di un veicolo che proprio dalla crisi deve trarre le motivazioni e la forza per ritornare a vivere e far valere il suo ruolo. Nelle logiche del mercato, del nostro come di tutti gli altri, i poli sono due: la domanda e l’offerta. Se non c’è la prima, la seconda gira a vuoto; questo è il punto nodale, e gli operatori del settore devono rendersene conto senza ulteriori rinvii. In sintesi, c’è bisogno che alla cultura della domanda – e possiamo certificare che è ricca di motivazioni – corrisponda la cultura dell’offerta. La produzione s’impegni a manifestarla attraverso l’orgoglio (e i contenuti) che ogni marchio deve avere, la commercializzazione con un’azione che dia al centro vendita un’identità capace di collegarlo, prima che al prodotto, ai valori che sa generare. Se proprio dobbiamo parlare di auspicio, questo è l’unico che possiamo formulare. È necessario rinunciare al piccolo cabotaggio di una ripetitività che avalla la crisi e non si pone l’obiettivo di rispondere a quella voce che dice: anno nuovo, vita nuova. Raffaele Jannucci

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rodotti & produttori Notizie dalle aziende, novità dal mercato

CAPRON

La Germania gioca d’attacco Abbiamo visitato lo stabilimento di Neustadt, dove si costruiscono i modelli Carado: nel giro di breve tempo è diventato il maggiore sito produttivo della Germania ed è in programma un ulteriore ampliamento

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n un settore piuttosto statico come quello caravanistico, l’esperienza della tedesca Capron può dirsi una piccola grande rivoluzione. La fabbrica si è imposta di recente all’attenzione del pubblico per due motivi: da una parte è riuscita a diventare la maggiore realtà produttiva della Germania, dall’altra ha sancito il massiccio ingresso di un’azienda tedesca nel segmento medio del

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mercato, appannaggio dei costruttori italiani e francesi sino a poco tempo fa. Capron è una società nata alcuni anni orsono da una joint venture tra Hymer e Dethleffs e dalla sua linea di produzione escono i veicoli marchiati Carado e S-Light. I primi vengono commercializzati dall’Erwin Hymer Group, i secondi fanno riferimento alla rete vendita Dethleffs. Attualmente, in Italia viene importata solo la gamma Carado, con mansardati e semintegrali che partono da 38.000 euro e arrivano poco al di sotto dei 50.000. È interessante notare una legame con l’Italia: amministratore delegato di Capron, nonché di Carado e S-Light è Jan de Haas, attuale presidente di APC (Associazione Produttori Camper) e amministratore delegato di Laika, marchio italiano del gruppo Hymer. Il sito produttivo di Neustadt, in Sassonia, prima della caduta del Muro (siamo nei territori della ex DDR) dava lavoro a oltre 6.500 persone, impegnate nella costruzione di macchine agricole. La fabbrica è stata chiusa nel 2004 e l’anno dopo è stata rilevata dal gruppo

Hymer, proprio con l’intento di inserirsi nel segmento medio di mercato. Gli interventi di ammodernamento sono stati molti, e oggi la Capron, che ha una superficie produttiva di 25.000 metriquadrati coperti su un totale di 230.000, dà lavoro a 310 persone. Nella struttura trovano collocazione anche le succursali operative di alcuni fornitori dell’azienda. Moderna e decisamente efficiente, questa fabbrica vanta la più lunga catena produttiva del settore caravanistico: ben 450 metri. Alla Capron tutto è impostato per un lavoro just in time, senza magazzino prodotti, quindi senza stock di veicoli: i camper e le caravan, in produzione alternativamente, vengono spediti senza rimanere in giacenza. Lo stabilimento è passato dai 1.200 pezzi della stagione 2006-2007 ai 5.100 prodotti nel 2013-2014, con un trend di crescita davvero elevato. Il programma è in continua evoluzione: sta per essere ultimata infatti una nuova linea di montaggio, destinata ai veicoli di piccole dimensioni, che innalzerà di circa 3.000 unità la produzione annua. RA


HYMER

Non il solito museo

E

cco un’occasione che gli amanti del pleinair e i fan del prestigioso marchio tedesco non possono lasciarsi sfuggire: recandosi fino al 31 marzo presso un concessionario Hymer si potrà ritirare un voucher valido per due ingressi omaggio all’Erwin Hymer Museum e per effettuare una visita guidata dello stabilimento della casa tedesca; entrambi si trovano a Bad Waldsee, ridente località dell’Alta Svevia raggiungibile in meno di quattro ore da Como e in due da Monaco di Baviera. Aperto nel 2013, il Museo Hymer si sviluppa su una superficie di oltre 6.000 metri quadrati e presenta più di ottanta veicoli storici tra autocaravan, caravan e automobili. La struttura è modernissima

GRANDI EVENTI

Ed è subito Expo

È

online il portale www.drivingexpo 2015.com, dedicato ai turisti en plein air che frequenteranno il nostro paese durante il semestre di Expo 2015. Per questo evento internazionale, che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, si attendono oltre 20 milioni di visitatori, molti dei quali naturalmente saranno turisti itineranti con

e concepita per coinvolgere totalmente il visitatore, che s’immerge in un appassionato percorso fatto di veicoli, mete, itinerari, ma anche di storia della tecnica e sviluppi dell’appassionante settore del veicolo ricreazionale. Visitando il sito del museo (www.erwinhymer museum.com) ci si rende conto della portata di quello che a parole non si può raccontare: ci vuole una visita, ovviamente in camper. una partecipazione che, secondo le stime, potrebbe attestarsi intorno alle 250.000 presenze. Driving Expo 2015 si propone come punto di riferimento per indirizzare, informare e aiutare camperisti e caravanisti provenienti non solo dall’Europa ma da tutto il mondo, fornendo le informazioni necessarie a sostare sul territorio lombardo e a visitare senza impedimenti la manifestazione ma anche gli innumerevoli siti di interesse turistico e culturale presenti nella regione. Driving Expo 2015 propone

Andante con moto AL-KO ha recentemente apportato alcune migliorie tecnologiche al movimentatore per caravan AMS Mammut specifico per le caravan ad assale singolo, adeguandolo agli standard già introdotti per le versioni ad assale doppio. I principali upgrade riguardano la gestione elettronica dei comandi, che permettono ora movimenti docili e millimetrici pur con una potenza in grado di far superare ostacoli di quattro centimetri e pendenze del 28%. L’avanzata elettronica di bordo è in grado anche di garantire sempre una pressione ottimale dei rulli sullo pneumatico della caravan, evitando inutili sforzi al motore elettrico. Il sistema, comandato da un joystick, è in grado di far girare la caravan sul posto con una rotazione di trecentosessanta gradi ed è provvisto di partenza e fermata soft così come di un sistema di blocco di sicurezza in caso di sovraccarico. L’intero sistema rimane a una notevole altezza da terra e sui telai AL-KO M (prodotti dopo il 2010) il Mammut si applica direttamente sui fori già predisposti. Fornito con un completo kit per l’installazione al quale bisogna solo aggiungere una batteria da almeno 80Ah, il prodotto è fornito di una garanzia quinquennale (www.al-ko.it).

anche una completa rassegna di centri di assistenza e, grazie a un’interfaccia semplice e intuitiva, permette di trovare l’officina più vicina autorizzata dalla casa costruttrice per gli interventi sulla parte abitativa, sulla meccanica o su specifici accessori. Il portale, realizzato in cinque lingue e arricchito da una mappa cartografica che permette la geolocalizzazione delle strutture segnalate, è progettato per funzionare correttamente con i dispositivi portatili come smartphone e tablet. A completare l’offerta di informazioni: i centri di noleggio, anche con formula Fly and Drive, i market accessori, gli ospedali con pronto soccorso, le cliniche veterinarie e una ricca sezione di itinerari e percorsi cuciti su misura sulle esigenze di chi viaggia in camper e caravan. PleinAirmarket 510 • 9


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sato

Controlli a schema libero

Se stiamo per acquistare un camper usato, è utile verificare lo stato di conservazione e il buon funzionamento di alcuni elementi, soprattutto se il veicolo ci viene venduto senza una garanzia.

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cquistando un veicolo usato, non fermiamoci all’età e ai chilometri percorsi. Può capitare infatti che un camper piuttosto vecchio sia tenuto meglio di uno di età media: è importante quindi un controllo accurato dei vari elementi, come spieghiamo nelle pagine successive. Per quanto riguarda i chilometri, teniamo presente che i motori dei camper sono fatti per durare. Quelli recenti e di mezza età non hanno difficoltà a superare i 300.000 chilometri e se rapportiamo questo dato con la percorrenza media dei camper italiani, che è di 7 o 8.000 chilometri all’anno, capiamo bene che dovrebbe essere l’ultimo dei problemi. Il condizionale è d’obbligo, però, perché la durata di un motore e dei vari organi meccanici di una base meccanica è assicurata dal rispetto della manutenzione programmata. Controlliamo dunque non solo i 68 • PleinAirmarket

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chilometri percorsi, ma anche il libretto di uso e manutenzione (diffidiamo da chi lo ha perso): i tagliandi programmati dalla casa devono essere stati fatti con regolarità e presso centri autorizzati (verifichiamo timbro e note). È fondamentale inoltre un controllo della carta di circolazione, per verificare che il veicolo corrisponda esattamente a quanto dichiarato. Ad esempio, si possono acquisire informazioni sull’età del mezzo (anno di prima immatricolazione), sul numero di proprietari e sulle revisioni effettuate, ma anche sulle dimensioni, sulla possibilità di applicare il gancio di traino e sulle condizioni del motore. Potremmo appurare che il camper, a differenza di quanto dichiarato dal venditore, non ha un motore “valido e potente” come può essere un 2.800 da 127 cv, ma un tranquillo 1.900 da 90 cv. Inoltre possiamo acquisire

informazioni sul rispetto delle direttive CEE in merito ai gas di scarico, ovvero la classe Euro di appartenenza, utile soprattutto per chi vive in zone con vincoli sul traffico per i motori Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. Se il veicolo è recente, meno di cinque anni di vita, abbiamo diritto alla garanzia originale sulla scocca: controlliamo che siano stati effettuati i tagliandi previsti (in genere annuali) presso un concessionario della casa, altrimenti la garanzia decade. Ecco, di seguito, tutti i controlli che è bene effettuare prima di acquistare un camper usato. Se ci rivolgiamo a un concessionario, possiamo essere quasi certi che i controlli siano già stati fatti, perché un venditore professionista è obbligato a fornire una garanzia minima di un anno e non può rischiare una causa legale. Renato Antonini


Usato Guida all’acquisto

Porta Per iniziare, controlliamo se il gruppo maniglia e serratura è moderno, di tipo automobilistico, oppure del vecchio tipo in uso sulle caravan. Non dobbiamo avvertire cedimenti nelle cerniere e difficoltà di apertura e chiusura delle serrature. L’eventuale finestra deve essere integra.

Bombole e bombolone

Sportelli e gavoni

Il tubo in alta pressione che va dalla bombola al regolatore di pressione deve essere sostituito dopo cinque anni (controllare la data impressa). L’eventuale serbatoio fisso o bombolone va sostituito dopo dieci anni (verificare la targhetta identificativa).

Controllare l’usura del battistrada Devono essere planari e non deformati. La serratura deve funzionare a dovere, così come l’eventuale braccio di sostegno (manuale o pneumatico). Le guarnizioni di tenuta non devono essere rovinate.

Cristalli cabina e parabrezza Verificare soprattutto il parabrezza: scheggiature e bolle portano alla sostituzione, costosa. Ancora più elevato l’esborso se si sostituisce il parabrezza di un motorhome, fatto su misura.

Fanaleria Verificare il buon funzionamento della fanaleria anteriore (luci, indicatori di direzione, eventuali fendinebbia) e di quella posteriore (luci, stop, indicatori di direzione). Controllare anche le luci di ingombro laterali.

Condotto di scarico

Attenzione a rumori sospetti e fumosità anomala. Marmitta e tubo di scarico devono essere integri, non danneggiati o corrosi dalla ruggine.

Finestre e oblò Qualche graffio nella superficie trasparente delle finestre (che non è vetro, ma un materiale plastico) è accettabile, ma non possono essere tollerate scheggiature, crepe e piccoli fori, così come non si possono accettare danni al telaio (per le finestre tipo Seitz) o alla guarnizione in gomma perimetrale. Braccetti telescopici e maniglie di chiusura non devono avere difetti di funzionamento, ma la loro sostituzione in genere è poco costosa. Stesso discorso per gli oblò a tetto, facendo attenzione agli oblò di grandi dimensioni con diversi anni di vita. Freni e frizione Può bastare un giro di prova in ambito cittadino per capire se la frizione strappa o saltella nell’innesto delle marce. Alcune prove di frenata dovrebbero essere sufficienti per capire se occorre mettere mano al sistema frenante. Gli spazi di arresto devono essere accettabili (in rapporto alla vetustà del mezzo), il veicolo non si deve scomporre, non deve tirare da una parte. Non si devono avvertire rumori sospetti.

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ecnica

Lassù per le montagne…

Con gli strumenti adeguati le fredde notti d’inverno ad alta quota diventano un’indimenticabile esperienza di vita pleinair.

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on potevamo non avere in mente gli immortali versi de La Montanara – conosciuti e amati da tutti i frequentatori delle alte quote – durante la realizzazione di questo servizio: complici le prime nevicate dell’anno ci siamo recati sulla piana di Campo Imperatore per testare il nuovissimo Air Top Evo 40 della Webasto, un riscaldatore ad aria di ultima generazione dalle caratteristiche ottimali per il turismo in montagna. Contestualmente è stato anche installato e messo alla prova un boiler a gas della Whale,

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marchio nordirlandese distribuito in Italia da Webasto: nel nostro caso un indispensabile complemento poiché, con una scelta che alcuni considereranno ardita, era stato rimosso il preesistente sistema di riscaldamento con boiler integrato e c’era bisogno quindi di un sistema aggiuntivo per l’acqua calda da affiancare al riscaldatore a gasolio per l’aria. La trasformazione è stata eseguita dalle sapienti mani di Romano Biondino presso la carrozzeria Passione Camper di Penne su un camper Miller Nevada.

Decisioni ragionate La scelta di rinunciare al riscaldamento a gas a favore di un sistema a gasolio si giustifica con alcune considerazioni tecniche e d’utilizzo: si aumenta di fatto l’autonomia delle bombole gpl di bordo, sfruttate solo per i fornelli e per l’acqua calda; si va a installare una stufa a gasolio di grande potenza e già ottimizzata per il funzionamento in alta quota; non ultimo, si sfrutta il carburante già presente nel veicolo (avendo ovviamente cura di fare il pieno prima di partire). A queste osservazioni potremmo ag-


oprire le Vieni a sc rossimi date dei p TE

ER PORTE AP venti ei nuovi e

giungere che si può recuperare spazio prezioso all’interno del mezzo. Come tutti i prodotti similari, il nuovo Air Top Evo 40 della Webasto può infatti essere installato anche sotto il pianale del veicolo, recuperando superficie preziosa e attenuando la rumorosità percepita nella cellula. Il montaggio del riscaldatore è stato effettuato ancorandolo a un longherone sotto il pianale in corrispondenza del tavolo della dinette, mentre il boiler è stato alloggiato nel gavone centrale ai piedi del letto alla francese. Particolare cura è stata quindi posta nello Nella pagina a fronte: la notte gelida di Campo Imperatore ha offerto uno scenario ideale per la nostra prova tecnica; in basso, il nuovo riscaldatore Webasto a gasolio, il boiler Whale a gas e il pannello di controllo dell’Air Top Evo 40. In alto, l’accessorio installato tramite una staffa ancorata a un longherone del telaio; qui sotto, il boiler Whale posizionato nell’angolo tra la parete e il fondo del letto.

studiare il layout di passaggio dei tubi che convogliano l’aria calda alle varie bocchette disposte nella cellula e nella cabina guida. Quest’operazione, talvolta eseguita in maniera superficiale, è invece assai importante nel garantire un funzionamento uniforme all’impianto e una lunga vita al riscaldatore. Se si calcola con precisione il percorso dei tubi, il loro diametro e la misura delle bocchette di aerazione il riscaldatore sarà soggetto a uno sforzo minore, consumando una quantità inferiore di gasolio, evitando di andare in blocco per problemi di surriscaldamento e, dulcis in fundo, lavorando anche in maniera più silenziosa. Qualche nota tecnica Rispetto al suo predecessore (il modello 3900) il nuovo riscaldatore a gasolio Air Top Evo 40 presenta non solo un leggero aumento di potenza ma anche moltissime novità e migliorie. L’intero funzionamento del bruciatore beneficia adesso di un software completamente aggiornato, così come nuova è la pompa del gasolio Low Noise DP 42. Nuovi anche il sensore per i gas di scarico, il silenziatore per l’aria comburente e il software di gestione della funzione Alta Quota. Quest’ultima non è una novità ed è tra gli elementi caratterizzanti dei riscaldatori Webasto, che non necessitano quindi d’ulteriori interventi per operare in montagna almeno per altitudini fino a 2.200 metri. Un’altra caratteristica peculiare è il funzionamento modulante, cioè la possibilità del riscaldatore di regolare la potenza in uscita con grande precisione lungo PleinAirmarket 510 • 83

ed sito sul nostro lli.com

isartore

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l’intero arco compreso tra il minimo e il massimo dei watt disponibili. I vantaggi ottenibili con questo sistema esclusivo sono molteplici: dall’ottimizzazione del funzionamento, con consumi ed emissioni ridotte, a una minore rumorosità e regolarità del bruciatore, fino al mantenimento della temperatura impostata in maniera stabile e precisa. Il pannello di comando standard è di tipo analogico e quindi dovremo fare qualche esperimento – con l’aiuto di un termometro interno – per individuare il settaggio che corrisponde al nostro livello di comfort. A sinistra della manopola che regola la potenza ce n’è un’altra per gestire la modalità del riscaldamento (normale, eco, boost e la funzione ventilazione per fare circolare l’aria a bruciatore spento). In opzione comunque si può installare l’Air Top Combi Timer, un moderno pannellino con display digitale che permette sia la regolazione esatta della temperatura

che la programmazione settimanale del funzionamento con tre diverse modalità. Da notare inoltre che riscaldatore Air Top Evo 40 può funzionare senza problemi anche con il veicolo in marcia, facendo sì che all’arrivo a destinazione si abbia la cellula abitativa già alla temperatura corretta, evitando successivi sprechi di carburante ma soprattutto di energia elettrica delle batterie di servizio. Il maggiore drenaggio di questa preziosa risorsa avviene infatti nelle prime fasi di utilizzo del riscaldatore che, dovendo portare l’ambiente alla temperatura impostata, lavora in maniera più vigorosa e consuma quindi anche più corrente. Se il camper è in movimento però si può essere aiutati dall’alternatore del veicolo (avendo installato specifici accessori) per arrivare alla sosta con il veicolo caldo e le batterie cariche. Per quanto riguarda il compatto boiler Whale WH0822, vi possiamo dire che è alimentato a gas e ha una

In alto, la misurazione con il fonometro dell’intensità del rumore provocato dal passaggio dell’aria nel circuito di riscaldamento e l’analisi dei parametri di funzionamento del riscaldatore. Qui sopra, al termine della prova si posa per una meritata foto ricordo.

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capacità di 8,5 litri, che non sono pochi considerando che la temperatura ottenibile dell’acqua è maggiore rispetto a modelli analoghi e arriva intorno ai 70° C. Miscelandola con acqua fredda si ottiene quindi una quantità di liquido caldo più che sufficiente per i normali usi di bordo, dal risciacquo dei piatti alla doccia veloce. Tre uomini in camper Non potevamo scegliere occasione migliore per provare il nuovo riscaldatore Webasto Air Top Evo 40 che approfittare degli ultimi giorni di apertura della SS17 bis. Questa arriva alle falde del Gran Sasso fino all’albergo di Campo Imperatore, che con i suoi 2.200 metri di altitudine è forse il punto più alto dell’Appennino facilmente raggiungibile con un camper. Siamo partiti dall’officina Passione Camper di Penne con Romano Biondino, alla guida del veicolo, e Maurizio Giannandrea della Webasto, provvisto di un computer portatile e tutti gli strumenti di controllo per la diagnosi del funzionamento del riscaldatore che è stato acceso subito dopo la partenza alla quota di circa 500 metri. Arrivati a Campo Imperatore ci siamo preparati a passare una notte in camper che si prospettava piuttosto fredda, confortati però dal fatto che fino a quel momento il protagonista del nostro test aveva funzionato senza incertezze. Dopo una cena campestre, consumata nella limpida solitudine di quello che Fosco Maraini definì “il nostro Piccolo Tibet”, ci siamo dedicati alle rilevazioni strumentali di una nutrita serie di parametri di controllo che ci illuminassero sulle caratteristiche di funzionamento dell’Air Top Evo 40.


Tecnica Webasto Air Top Evo 40

Risultati... confortanti Senza tediarvi con numeri e tabelle vi possiamo anticipare che il riscaldatore ha funzionato in maniera impeccabile e vigorosa nonostante l’altitudine, mantenendo con un filo di gas – per dirla in termini motoristici – la temperatura impostata. Il flusso d’aria alle bocchette, complice anche il montaggio accurato, è stato ovunque generoso e ha permesso un riscaldamento uniforme. Al punto che, nonostante non avessimo installato gli oscuranti termici, al risveglio mattutino il parabrezza della cabina quasi non mostrava tracce di condensa. Il rumore generato dai flussi d’aria è rimasto a livelli molto bassi, con il sottofondo della pompa del carburante appena percettibile. Il nuovo silenziatore a labirinto Low Noise per l’aria comburente del bruciatore ha svolto egregiamente il suo compito annullando completamente fruscii o sibili. I consumi elettrici e di gasolio, grazie al funzionamento a modulazione di potenza, sono stati molto contenuti e la batteria di servizio non ne ha risentito. Inoltre grazie ai nuovi sensori posti sia sul corpo centrale che sullo scarico abbiamo rilevato una bassissima quantità di emissioni di anidride carbonica e praticamente nessun odore o fumosità, caratteristica che in situazioni quali i parcheggi affollati può fare la differenza. Conclusioni In definitiva possiamo dire che il nuovo riscaldatore Webasto Air Top Evo 40 garantisce un soggiorno comfortevole in inverno anche a quote elevate. Grazie alle sue caratteristiche di potenza e affidabilità può essere usato non solo in appoggio a un riscaldatore preesistente ma anche come centrale termica unica, avendo però l’accortezza di installare un boiler per l’acqua calda. Grazie alla possibilità di essere montato esternamente alla cellula, si recupera anche spazio senza sacrificare la funzionalità dell’impianto. Giovanni Battista Bertolani Si ringrazia per la collaborazione l’officina Passione Camper di Penne-PE (tel. 085 8210444, www.carrozzeria biondino.com, www.webasto.com).

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Outdoor estremo Gerber e Bear Grylls creano una linea di accessori per la sopravvivenza e per gli avventurieri di tutti i giorni

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erber (www.gerbergear.it), marchio statunitense specializzato dal 1939 in coltelli e attrezzi multiuso per il tempo libero e le attività professionali, torna nel nostro paese all’interno del gruppo finlandese Fiskars (www.fiskars.it) con un’interessante gamma di prodotti. Infatti, oltre alle linee Essential, Outdoor, Hunting, Tactical e Industrial, di particolare rilievo è la partnership siglata con Bear Grylls, l’esperto di sopravvivenza più famoso al mondo, nonché star internazionale conosciuta nel nostro paese per la serie televisiva L’ultimo sopravvissuto. Da questa collaborazione è nata la linea Survival, una gamma completa di lame e accessori per far fronte alle avventure più estreme nella natura, ma anche a quelle più consuete della vita quotidiana. Resistente e innovativa, questa linea si contraddistingue per un design accattivante, dominato dal colore arancione e dal logo BG. Accendi Fuoco Compact Tascabile e di facile impiego: è sufficiente sfregare l’asta di metallo sul tappo in 90 • PleinAirmarket

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Coltello Compact II Progettato ispirandosi al tradizionale coltellino, ha un robusto manico in gomma antiscivolo sovrastampata, con un largo incavo per il dito che offre una presa salda. La lama sottile a goccia, in acciaio 420HC e con blocco contro la chiusura accidentale, ha nella parte superiore un filo dentato (35 euro). alluminio anodizzato per emettere le scintille necessarie ad accendere una fiamma (34 euro). Scatola Accendi Fuoco Appena 85 grammi per questo attrezzo capace di accendere il fuoco nelle condizioni più difficili. È formato da una sorta di grattugia in acciaio che permette di produrre i trucioli da innescare con dei normali fiammiferi oppure con la lente d’ingrandimento integrata. Uno specchietto per segnali di soccorso è collocato inoltre sulla parte posteriore della scatola (31 euro).

Coltello Ultimate Uno dei più venduti al mondo con oltre un milione di pezzi, ha la lama fissa da 12,2 cm con manico in gomma e fodero in nylon. È dotato inoltre di acciarino al magnesio, di affila lama e di fischietto per segnalazioni (57 euro).


La scarpa del mese Grisport Defender Una versatile calzatura per l’inverno, adatta per semplici sentieri, ma anche per un uso urbano informale. È realizzata con tomaia in pelle doppiata internamente con la membrana Gritex, brevettata dall’azienda, che isola il piede da acqua e freddo mantenendolo caldo e asciutto e garantendo traspirabilità e freschezza anche sotto sforzo. La forma affusolata rende questo scarponcino di piacevole calzabilità anche per l’intera giornata, mentre la suola Vibram, in tono con i lacci, assicura aderenza e durata (85 euro, www.grisport.it).

in gomma ed è ricaricabile mediante la manovella integrata. Con una ricarica di circa due minuti garantisce tre minuti di luce ad alta intensità, sette minuti a media e venti minuti a bassa intensità (76 euro).

Pinza Survival Un attrezzo multiuso completo da attaccare alla cintura o allo zaino e che comprende pinze a punta e standard, limetta, taglia fili, lama parzialmente dentata, seghetto, cacciaviti a punte piatte e a croce, apribottiglie, forbici, perforatore, torcia e accendi fuoco (145 euro).

Torcia ricaricabile Ha la struttura in alluminio anodizzato con rivestimento

Io speriamo che me la cavo Tutti

i prodotti Survival includono nella confezione la guida tascabile alla sopravvivenza che descrive sommariamente le tecniche per affrontare situazioni d’emergenza nella natura. Secondo Bear Grylls la sopravvivenza dipende innanzitutto dalla volontà di ognuno di sopravvivere e deve essere perseguita tenendo conto di quattro priorità: riparo, aiuto, acqua e cibo. Ripararsi dall’ambiente circostante è la prima necessità, cercando di tenere i vestiti asciutti e individuando o costruendo un rifugio dove accendere un fuoco. La ricerca di aiuto è il secondo problema: è utile mettersi nei panni dei soccorritori per

Survival Bracelet Da portare sempre al polso, è formato da 366 cm di cordino da srotolare e usare in situazioni d’emergenza: per realizzare un semplice arco, legare insieme rami per costruire un riparo d’emergenza, appendere il cibo fuori dalla portata degli animali. Regolabile con una sola mano, dispone anche di un fischietto i segnalazione (circa 21 euro). MS

capire come essere più facilmente individuati. Terza priorità è procurarsi l’acqua e la quarta il cibo, meglio se ci si riesce utilizzando ciò che la natura offre direttamente, come frutti, bacche e radici. Sicuramente utile tenere sempre nello zaino una dotazione minima d’emergenza come il Kit Survival Ultimate. Pesa 266 g ed è composto da sedici strumenti: una piccola pinza multiuso, del filo cerato, un acciarino, una coperta termica, una piccola torcia, una corda, garza e ovatta, oltre a uno specchietto con le istruzioni per inviare un SOS, un seghetto e dei fiammiferi resistenti all’acqua; comprende inoltre un kit per il cucito e uno per la pesca (80 euro).

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