526 Maggio 2016
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MENSILE N. 526 MAGGIO 2016 E 4,50
ITALIA LAGO MAGGIORE • CARNIA • STRADA DEL SAGRANTINO • EUROPA IRLANDA • SPAGNA • GRECIA • WEEKEND RIVA DEL GARDA • PENNABILLI • VAL DI CORNIA • ORTE
TURISMO SECONDO NATURA, CAMPER, CARAVAN, TENDA, ESCURSIONI
Giardini sull’acqua Un Grand Tour en plein air sul Lago Maggiore
Vino e arte
La Strada del Sagrantino Il Romanico in Abruzzo
Pirenei spagnoli
In camper tra Catalogna, Aragona e Navarra
I cieli d’Irlanda
La Wild Atlantic Way tra scogliere e castelli
Weekend
Riva del Garda • Pennabilli • Val di Cornia • Orte Edizioni Plein Air
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S ommario Italia
Europa
Piemonte e Lombardia Lago Maggiore 50 Giardini sull’acqua
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Umbria
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Selvagge vedute atlantiche
di Adriano Savoretti e Mauro Toccaceli
di Alberto Campanile e Anna Brianese
Spagna Pirenei 98 I monaci e il paladino Friuli Venezia Giulia Carnia Un’estate in montagna
di Stefano Ardito
Grecia Samotracia 108 La dimora di Nike
Umbria Strada del Sagrantino 70 Il rosso e il verde
di Pier Vincenzo Zoli e Mauro Camorani
di Gianluca Ricci
di Emilio Dati
Abruzzo Medioevo aquilano 78 Sulle vie del romanico
di Giulio Ielardi
117 Weekend 118 Riva del Garda Un salotto sul Benaco
In copertina Lago Maggiore Foto di Alberto Campanile
di Gianluca Ricci
122 Pennabilli La strada è un teatro
di Paolo Simoncelli
126 Val di Cornia Maremma pop
di Alessandro Bacci
130 Orte Un borgo sopra e sotto
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di Mauro Toccaceli
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S ommario rubriche 11 Editoriale
12 Vivavoce
Lettere al direttore, opinioni, commenti
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a oggi mettersi ai fornelli nel proprio camper diventa un piacere senza limiti di tempo e di consumi e senza il timore di cucinare rinunciando alla creatività. Tutto questo è possibile grazie a uno speciale coperchio che già nel nome è tutto un programma. Magic Cooker sfrutta al meglio i metodi di cottura tradizionali trasformandosi in tanti modi, a seconda della fiamma e delle dimensioni della pentola. Diventa un grill, un tostapane, una friggitrice, un microonde, un forno a vapore ventilato permettendovi di cucinare a basse temperature. Per dire una delle sue tante magie: non c’è più bisogno del forno per preparare pizze e dolci e il risultato non ne soffre. Grazie al coperchio magico si possono cucinare gli spaghetti con pochi bicchieri d’acqua, il risotto con una piccola quantità di brodo, una saporita crêpe in pochi semplici passaggi, una frittura croccante e asciutta utilizzando più volte lo stesso olio senza problemi per la salute e senza cattivi odori. E i prodotti congelati? Potete collocarli direttamente dal freezer alla padella, al riparo da ogni contaminazione batterica, come se fossero un cibo fresco. Con Magic Cooker l’alimentazione è più sana poiché vi consente di utilizzare meno grassi senza rinunciare al gusto e ai sapori. I cibi cotti a basse temperature rimangono più sani e non perdono le caratteristiche organolettiche. Il sistema di cottura, oltre a essere innovativo è versatile, si applica a tutte le pentole da 14 a 34 cm di diametro e dalle diverse forme (rotonda, quadrata, ovale o eventualmente con il suo kit professionale). Come è possibile ottenere tanti vantaggi da un solo coperchio coordinato alla pentola? La magia nasce dall’applicazione tecnologica definita come principio dei tubi di Venturi, il principio della fisica che consente di ottenere tre combinazioni: il calore umido che si crea in pentola, il calore riflesso del coperchio verso il basso, il riciclo costante dell’aria. E il costo? Il singolo coperchio ha un prezzo a partire da 59 euro, è in acciaio inox austenitico garantito ben 25 anni ed è lavabile in lavastoviglie. Noi lo abbiamo provato, e i risultati sono stati sorprendenti. Ma non siamo i soli. Magic Cooker è utilizzato da tanti cuochi professionisti e già da oltre un milione di famiglie. Il piano cucina del vostro camper si prepara a una vera e propria svolta organizzativa. Avrete un singolare accessorio dal doppio uso e con tanti vantaggi.
18 Diari
Itinerari e consigli di viaggio da lettore a lettore
28 Madre Natura
Ambiente e dintorni: notizie, spunti di riflessione e buone pratiche
30 Agenda
Appuntamenti, mete, idee per il weekend
132 Reception
Soste, campeggi, agriturismi e alloggi pleinair
140 Info
Proposte, risorse e letture per la vacanza pleinair
144 Bimbi in viaggio
Mete, spunti e idee per i più piccoli
146 Qua la zampa
In viaggio con gli animali
148 Sapori e territorio
Prodotti tipici, cantine, tappe del gusto
150 Mangiare secondo natura
I prodotti Magic Cooker si vendono direttamente.
Alimentazione, salute e rispetto per l’ambiente
Per ulteriori informazioni: Servizio clienti L.P. Srl tel. 0773 242863, info@magiccooker.net
Il Giornale del Club 153 Club del PleinAir
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Attività, iniziative e convenzioni
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Friuli Venezia Giulia • Carnia
Un’estate in montagna Meno gettonata rispetto ad altre aree dell’arco alpino, la Carnia offre splendide opportunità agli amanti dell’escursionismo, accanto a luoghi della memoria, a una rete di interessanti musei e a numerosi prodotti tradizionali tutti da assaporare. Testo e foto di Stefano Ardito
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vederla su una mappa, la Carnia sembra una grande mano aperta che si protende dalla pianura friulana verso le Alpi. Il polso è tra Cavazzo Carnico e Tolmezzo, lo storico capoluogo e l’entry point di questa terra. La più occidentale delle dita, la valle del Tagliamento, punta verso le Dolomiti Friulane e il Cadore. La più orientale è il Canale del Ferro, percorso dalla ferrovia e dall’autostrada che salgono verso Tarvisio. È bene che il paragone si fermi qui, perché se si contano anche le valli minori il numero delle dita può salire fino a sette od otto. Ma la forma della mano è quella: una dopo l’altra, procedendo da ovest verso est, sfilano la Valle di Sauris, difesa in basso da una forra rocciosa, e la Val Pesarina con le sue vette dolomitiche. Ci sono poi la valle scavata dal torrente Degano, che sale verso Forni Avoltri e il Coglians, e quella del Bût che serpeggia verso Zuglio, Paluzza e Timau. Chiudono la sfilata il selvaggio Canale d’Incaroio, ai piedi del massiccio del Monte Sernio, e la verde e solitaria Val d’Aupa che si conclude sull’omonimo passo, oltre il quale vi è il centro di Pontebba; queste ultime valli sono percorse da strade strettissime e sinuose, inaccessibili ai camper. Verso ovest tre passi – Cima Sappada, la Forcella Lavardêt e il Passo della Mauria – mettono in comunicazione la Carnia con il Comelico e il Cadore. Verso nord, invece, il traffico da e per la Carinzia ha attraversato per millenni il Passo di Monte Croce Comelico: accanto alla strada che lo raggiunge dalla pianura friulana sorgono alcuni dei monumenti più interessanti della zona.
In apertura l’ascesa al Creton di Culzei dal Rifugio de Gasperi, gestito da Nino Pravisano (nel dettaglio a destra). Nelle altre immagini, il Rifugio Marinelli è situato ai piedi del Coglians (di cui vediamo l’anticima): con i suoi 2.780 metri è la vetta più alta del Friuli Venezia Giulia.
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Spagna • Pirenei
I monaci e il paladino
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Sui massicci montuosi del Parque Nacional de Ordesa y Monte Perdido, in Aragona, si godono vedute spettacolari. Ancora in Catalogna, il monastero di Sant Joan de les Abadesses (in alto) si trova sulla strada per Ripoll, dove ha sede l’antichissimo complesso di Santa Maria (nelle immagini in basso).
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Dal Mar Mediterraneo a Roncisvalle percorriamo le strade ai piedi delle vette pirenaiche attraversando Catalogna, Aragona e Navarra per scoprire un territorio dalla natura rigogliosa, puntellato di monasteri medioevali e ricco di richiami a una storia che in alcuni luoghi sfiora la leggenda, altrove il mito.
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Testo di Pier Vincenzo Zoli • Foto di Mauro Camorani
l Mediterraneo è alle nostre spalle. L’abbiamo lasciato al Cap de Creus e ci siamo inoltrati in un territorio straordinario: il paesaggio con cui ci accolgono i Pirenei spagnoli è fatto di montagne verdi punteggiate di villaggi e castelli medioevali. La prima meta che ci siamo prefissi è Ripoll, ma poco prima una sosta al monastero di Sant Joan de les Abadesses ci porta all’incontro di storia e mistero in un unico luogo. Si narra che un signorotto locale, invaghito di una monaca, riuscì con l’aiuto del diavolo a entrare nel convento; l’amata era però appena morta. Disperato, fuggì inseguito da una muta di cani furiosi e la leggenda vuole che ancora oggi vaghi senza pace fra le montagne. Meno fantasiosa è la storia del vicino Monestir de Santa Maria a Ripoll, fondato nell’880. Subì gravi danni nel 1835, quando fu attaccato e incendiato, ma la facciata romanica della chiesa si salvò. Molto bello è anche il chiostro.
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