PleinAir in edicola 522, gennaio 2016

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522 Gennaio 2016

www.pleinair.it

MENSILE N. 522 GENNAIO 2016 E 4,50

CARNEVALE VERONA • FERRARA • CENTO • MANFREDONIA • ITALIA BARDONECCHIA • VALFLORIANA • VAL PUSTERIA • TERRE LONTANE MESSICO • WEEKEND AOSTA • MONTI PISANI • ISPICA

TURISMO SECONDO NATURA, CAMPER, CARAVAN, TENDA, ESCURSIONI

Tutti in maschera Carnevale a... Verona Ferrara • Cento • Manfredonia

Sentieri d’inverno Bardonecchia e la Val Stretta • Valfloriana • Val Pusteria Tra deserti e balene Messico, Baja California in camper Edizioni Plein Air

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Ferrara

w 50 60 w Bardonecchia e la Val Stretta

S ommario 45

Manfredonia

w 56

America

Veneto Verona 46 È qui lo Gnoco

Messico Baja California 82 Deserti e balene

di Paolo Simoncelli

di Natalino Russo

Emilia Romagna Ferrara 50 Rinascimento in piazza

di Paolo Simoncelli

Cento 54 A ritmo di samba

Gennaio 2016

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di Ida Santilli

Gennaio 2016

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Puglia Manfredonia 56 Zè Peppe e gli altri

CARNEVALE VERONA • FERRARA • CENTO • MANFREDONIA • ITALIA BARDONECCHIA • VALFLORIANA • VAL PUSTERIA • TERRE LONTANE MESSICO • WEEKEND AOSTA • MONTI PISANI • ISPICA

di Emilio Dati

82 w Messico

Italia Piemonte Bardonecchia e la Val Stretta 60 C’era una volta in Italia

Edizioni Plein Air

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Carnevale

In copertina Carnevale di Verona Foto di Paolo Simoncelli

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di Federica Botta e Alessandro De Rossi

Trentino Alto Adige Valfloriana 68 Fioriture di neve

di Alberto Campanile

Trentino Alto Adige Alta Val Pusteria 74 Rimettiamoci in Sesto!

di Stefano Ardito

94 Aosta I giorni dell’orso

di Federica Botta e Alessandro De Rossi

98 Monti Pisani Certosino pleinair

di Michela Bagatella

102 Ispica La storia nella roccia

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Weekend

di Alberto Galassetti

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S ommario rubriche 9 Editoriale

12 Vivavoce

Lettere al direttore, opinioni, commenti

18 Diari

Itinerari e consigli di viaggio da lettore a lettore

24 Cronache

Personaggi, esperienze, storie di abitar viaggiando

28 Madre Natura

Ambiente e dintorni: notizie, spunti di riflessione e buone pratiche

30 Agenda

Appuntamenti, mete, idee per il weekend

42 Insieme

Raduni, notizie e proposte dai club

105 Reception

Soste, campeggi, agriturismi e alloggi pleinair

108 Info

Proposte, risorse e letture per la vacanza pleinair

112 Bimbi in viaggio

Mete, spunti e idee per i piĂš piccoli

114 Qua la zampa

In viaggio con gli animali

116 Sapori e territorio

Prodotti tipici, cantine, tappe del gusto

I

C M P Im

118 Mangiare secondo natura

Alimentazione, salute e rispetto per l’ambiente

Il Giornale del Club 121 Club del PleinAir

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AttivitĂ , iniziative e convenzioni

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c arnevale

L’Italia in maschera

Verona 46 Perché nella città dell’Arena il Carnevale va a braccetto con gli gnocchi? E perché a Ferrara le maschere sono rimpiazzate da costumi in stile rinascimentale? Cosa ci fanno le ballerine carioca nella cittadina di Cento? E ancora, chi sta soppiantando Zè Peppe, l’antico protagonista delle sfilate in scena sul lungomare di Manfredonia? Dal Veneto al Gargano, a est dell’Appennino corriamo incontro alla festa più divertente dell’anno.

Ferrara 50

Cento 54 Manfredonia 56 044_045_AP Carnevale.indd 45

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i talia

Trentino Alto Adige • Alta Val Pusteria

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Straordinaria meta per chi ama lo sci di fondo, l’Alta Pusteria ha pochi eguali per chi cerca una destinazione invernale a tutto tondo. C’è la storia, c’è la natura, ci sono i panorami delle Dolomiti di Sesto; e non mancano strutture ricettive che invitano a rigenerarsi all’insegna del più autentico pleinair. Testo e foto di Stefano Ardito

Ciaspolatori all’Alpe di Nemes, al confine tra l’Alta Pusteria e il Cadore.

in Sesto! 074_081(pubbl) IT ValPusteria.indd 75

A

i piedi delle Dolomiti di Sesto si alza una delle chiese più belle delle Alpi. La Collegiata dei Santi Candido e Corbiniano, nel centro di San Candido, è nata come parte di un’abbazia benedettina e ha preso le forme attuali nel XII secolo. Il suo campanile, ultimato nel 1325, indica il cammino a chi si sposta tra l’Alto Adige, il Bellunese, il Tirolo orientale e il Comelico. La Collegiata è uno dei simboli dell’Alta Val Pusteria, che si allunga da Brunico verso l’Austria e comprende anche i centri di Sesto, Dobbiaco, Monguelfo, Villabassa e il romantico Lago di Braies. Sull’altare spicca il gruppo ligneo della Crocifissione (XIII secolo), opera di un artista locale. Notevoli anche gli affreschi della cupola che raffigurano la Storia della Creazione, della cantoria e delle cappelle laterali. Sopra al portale detto “dei Veneziani” perché rivolto alla strada che conduce in Veneto, un bassorilievo romanico raffigura Cristo tra i simboli degli Evangelisti. Nel museo, ospitato in un edificio del 1378, sono esposti documenti, opere d’arte, preziosi volumi realizzati fra il Trecento e il Seicento e oggetti sacri provenienti dal tesoro della chiesa. La parrocchiale di San Michele, ricostruita in forme barocche nel 1740 dopo un rovinoso incendio, è affiancata da un campanile a pianta circolare. Accanto alla ferrovia e al fiume si trova la sorprendente Ausserkirchl, una chiesa barocca fatta costruire nel 1635 dal locandiere Georg Paprion, appena tornato dalla Terra Santa. Al suo interno sono riprodotti il Santo Sepolcro di Gerusalemme e il santuario bavarese di Altötting, due delle mete più frequentate dai pellegrini del tempo. Piste per tutti Chi visita l’Alta Pusteria d’inverno ha soprattutto voglia di neve. E la trova, in forme diverse: piste da discesa, da fondo, sentieri invernali battuti, piste per lo slittino, itinerari per ciaspolatori e scialpinisti. Il comprensorio turistico offre agli appassionati dello sci alpino 93 chilometri di piste (38 azzurre, 45 rosse, 12 nere), affiancate da tre snowpark e inserite nel carosello del Dolomiti Superski. Se le piste e gli impianti di Dobbiaco hanno un interesse locale, l’area di San Candido, con le sue otto piste ai piedi della Croda dei Baranci, permette di sbizzarrirsi in un ambiente magnifico. Le discese più belle e famose, però, sono quelle della conca di Sesto. La cabinovia che sale dai Bagni di Moso ai Prati di Croda Rossa dà accesso a tracciati famosi. Ai piedi delle pareti delle Dolomiti di Sesto, verso il Passo di Monte Croce Comelico, si snodano facili percorsi. La lunga e bellissima Rotwand, una rossa che si snoda in uno splendido bosco di abeti, riporta alla base della cabinovia e all’imbocco della Val Fiscalina. A un bivio si può deviare sulla Holzriese, una nera breve ma impressionante, dove la pendenza raggiunge il 71%: è la più ripida d’Italia. Il comprensorio del Monte Elmo si affaccia sulla conca di Sesto da nord. Le due lunghissime piste che scendono a Versciaco, l’ultimo centro prima del confine austriaco, offrono delle scivolate di quasi tre chilometri. La Raut Versciaco, sulla linea della cabinovia, è una nera impegnativa; la Elmo-Versciaco è invece una rossa accessibile a sciatori di gusti tranquilli, che in basso offre lunghe serpentine tra gli abeti, mentre nella parte PleinAir 522 • 75

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a merica

Messico • Baja California

Un viaggio in terre californiane su strade che a lungo fendono il deserto fino ad aprirsi improvvisamente sull’oceano, dove saltano le balene. In camper alla scoperta di un Messico inaspettato.

Deserti e balene Testo e foto di Natalino Russo

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M

essico settentrionale. La penisola della Bassa California si allunga verso sud-est nell’Oceano Pacifico. Lunga più di 1.200 chilometri, è divisa in due stati – Baja California e Baja California Sur – il cui confine è segnato dal 28° parallelo ed è abitata da meno di quattro milioni di persone, perlopiù concentrate nel nord tra le metropoli frontaliere. Il resto del territorio è desertico e pressoché disabitato. La Carretera Federal 1, detta Transpeninsular, collega Tijuana a Cabo San Lucas attraversando grandi parchi naturali, minuscoli centri abitati, villaggi fantasma e alcune missioni fondate dai gesuiti nel periodo della conquista; il tracciato si affaccia poi a est sul Mar de Cortés, tanto ricco di fauna che Jacques Cousteau lo definì l’acquario del mondo (tra gennaio e marzo vi si avvistano le balene), per raggiungere l’estremità meridionale, dove si trovano strutture turistiche dotate di ogni comodità. È lì che sono diretti i grandi camion che di tanto in tanto s’incrociano; per il resto la strada è percorsa da poche automobili e da camper statunitensi e canadesi con tavole da surf al seguito. Ed è lungo questa strada che si svolge il nostro itinerario.

Il tramonto nella Valle La Bocana, situata nell’entroterra della penisola di Baja California, e il salto di una megattera nel mare di Los Cabos. A destra, la Carretera Transpeninsular nei pressi di Guerrero Negro.

Il viaggio comincia al confine tra Stati Uniti e Messico, dove la periferia meridionale di San Diego prelude al grande arco su cui è scritto che siamo bienvenidos a Tijuana. Intorno alla cattedrale di Nuestra Señora de Guadalupe, nel centro storico di questa metropoli di quasi due milioni di abitanti, le architetture coloniali si alternano a quelle neoclassiche. Ci affacciamo al Museo de Historia e al moderno Centro Cultural, poi assecondiamo la nostra voglia di natura e spazi aperti e ci mettiamo in movimento verso sud. Costeggiando scogliere e magnifiche vedute dell’Oceano Pacifico tocchiamo le località balneari di Rosarito e Puerto Nuevo. Un centinaio di chilometri più a sud entriamo a Ensenada, città di cinquecentomila abitanti il cui nome rimanda all’ampia insenatura su cui affaccia. Nel Museo de Historia ci accoglie il direttore, il geologo Carlos Lazcano, che ci illustra le tappe della colonizzazione e della formazione dell’identità culturale della Baja California. E ci mostra su una carta l’estensione del municipio di Ensenada puntando il dito a metà della penisola, settecento chilometri più a sud. Ci rimettiamo in viaggio. Uscendo dalla città, la strada attraversa una zona di magazzini e strutture industriali. Un bivio sulla destra conduce in una ventina di chilometri a La Bufadora, una località nota per il grande spruzzo che le onde producono infilandosi in una strettoia della scogliera. La Transpeninsular s’insinua invece per dolci colline ammantate di vigneti e punteggiate di cantine che producono i celebrati vini californiani. PleinAir 522 • 83

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