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GH Luxury Magazine Ed. Vinitaly 2022

Ricordi di Gabriele D’Annunzio

Una chiacchiera con il Dott. Giordano Bruno Guerri

“Memories of Gabriele D’Annunzio” - A talk with Dott. Giordano Bruno Guerri

A pochi km da Verona sarebbe d’uopo fare una visita sul lago di Garda, dove alcuni vini trovano la loro genesi naturale, dal Chiaretto del Garda, al Bardolino, il Groppello e l’adorato Lugana. Percorrendo le sponde del lago si incontrano luoghi di rara bellezza e di grande sapore storico, tra le quali spicca l’ultima dimora del grande Gabriele D’Annunzio, il Vittoriale degli Italiani.

«Ho trovato qui sul Garda una vecchia villa appartenuta al defunto dottor Thode. È piena di bei libri... Il giardino è dolce, con le sue pergole e le sue terrazze in declivio. E la luce calda mi fa sospirare verso quella di Roma. Rimarrò qui qualche mese, per licenziare finalmente il Notturno» scrive d’Annunzio alla moglie Maria in una lettera del febbraio del 1921, cioè pochi giorni dopo il suo arrivo a Gardone; nelle intenzioni del poeta il soggiorno gardesano doveva durare dunque solo poche settimane per completare la stesura del suo ultimo romanzo, mentre oggi si sa che quella gardonese sarebbe diventata la sua ultima e definitiva dimora.

Viene naturale chiedersi che tipo di rapporto avesse il vate d’Italia con la tradizionale enogastronomia del lago, ma soprattutto ci si chiede se fosse un estimatore del vino oltre che del buon cibo. Sappiamo che dal momento in cui si ritirò al Vittoriale sottopose se stesso ed i suoi ospiti a pasti frugali e sappiamo che sosteneva che

A few kilometers from Verona it would be worthwhile to pay a visit to Lake Garda, where some wines find their natural genesis, from Chiaretto del Garda, to Bardolino, Groppello and the beloved lugana. Walking along the shores of the lake you will come across places of rare beauty and great historical flavor, among which the last home of the great Gabriele D’Annunzio, the Vittoriale degli Italiani, stands out.

«I found here on the Garda an old villa that belonged to the late Doctor Thode. It is full of beautiful books ... The garden is sweet, with its pergolas and its sloping terraces. And the warm light makes me sigh towards that of Rome. I will stay here for a few months, to finally dismiss the Notturno »wrote d’Annunzio to his wife Maria in a letter dated February 1921, that is, a few days after his arrival in Gardone; in the intentions of the poet, the stay in Garda was therefore to last only a few weeks to complete the drafting of his latest novel, while today it is known that the Gardonese one would become his last and definitive home.

It is natural to wonder what kind of relationship the poet of Italy had with the traditional food and wine of the lake, but above all one wonders if he was an admirer of wine as well as good food. We know that from the moment he retired to the Vittoriale he subjected himself and his guests to frugal meals and we know that he claimed that a good eater

un buon mangiatore non poteva essere un gran beone. Ma ci ha tramandato versi splendidi che decantano il connubbio tra vino e amore, inoltre ricordiamo quando tessè le lodi della Vernaccia di Corniglia, sul litorale delle cinque Terre, già celebrata dal Boccaccio e annoverata da D’Annunzio tra le delizie offerte “agli ospiti vegnenti nella feria d’agosto”; ricordiamo inoltre quando riferendosi all’oliente vino d’Oliena vi legò il ricordo del viaggio in Sardegna “ospitale terra tra i sepolcri dei Giganti e le Case delle Fate”.

Il viaggio sulle sponde del lago apre veramente a molte domande, mi viene istintivo pensare che forse dovrei dedicare del tempo per meglio conoscere il Vittoriale e D’annunzio, curioso quale sono, riesco anche ad intrattenermi una gentile segretaria della Fondazione che gestisce oggi la Villa, un monumento aperto al pubblico e visitato ogni anno da circa 210.000 persone, da qui l’incontro con il presidente, il professor Giordano Bruno Guerri, il quale cortesemente mi ha concesso una mezz’ora del suo tempo per una breve intervista relativa alla figura di Gabriele D’Annunzio che riporto di seguito.

couldn’t be a great drunkard. But he handed down splendid verses that praise the union between wine and love, and we also remember when he sang the praises of Vernaccia di Corniglia, on the Cinque Terre coast, already celebrated by Boccaccio and counted by D’Annunzio among the delights offered “to the coming guests in the August holiday “; We also remember when referring to the oil wine of Oliena he linked the memory of the trip to Sardinia “hospitable land between the sepulchres of the Giants and the Houses of the Fairies”.

The trip to the shores of the lake really opens up many questions, I instinctively think that maybe I should take some time to get to know the Vittoriale and D’annunzio, curious as I am, I can also entertain myself a kind secretary of the Foundation who manages the Villa today , a monument open to the public and visited every year by about 210,000 people, hence the meeting with the president, Professor Giordano Bruno Guerri, who kindly gave me half an hour of his time for a short interview on the figure by Gabriele D’Annunzio which I report below.

Lei prof Giordano Bruno Guerri è sicuramente uno dei maggiori storici del ‘900 italiano. I suoi studi sono stati talmente meticolosi ed accurati che ci hanno permesso di conoscere in profondità il ventennio fascista. Lei è uno degli storici più conosciuti ed apprezzati all’estero, tra l’altro. Credo che la sua presidenza al Vittoriale sia la più indicata: avendo analizzato in modo approfondito il periodo fascista, risulta logico che lei rappresenti il miglior conoscitore di Gabriele d’Annunzio e della casa degli italiani che nasce proprio in questo periodo.

Dott. Guerri, ciò che mi ricordo maggiormente dei suoi scritti è che il periodo fascista è una stagione storica chiusa, circoscritta e non è replicabile. Per tanto quando entriamo nel merito di Gabriele d’Annunzio, lei dott. Guerri, come l’ha vissuto?

Io ho trovato, come tutti, un Gabriele d’Annunzio che si voleva molto vicino al fascismo, se non addirittura fascista. In realtà tutto il mio lavoro tende a dimostrare che non è così. Lui certamente era un nazionalista e apprezzava tutti gli onori che gli tributava il fascismo, ma un super uomo come lui non può aderire a nessuna ideologia. Inoltre, aveva un manifesto disprezzo verso il regime, le sue manifestazioni... Lui parlava di camicie sordide, non di camicie nere. Ci sono molte prove anche scritte di quello che dico. Aveva un rispetto per Mussolini in quanto demiurgo che aveva conquistato il potere, cosa nella quale lui non era riuscito. Queste cose gli storici le sanno da tempo ma la vulgata è dura a morire. Pian piano stiamo riuscendo a scalfirla.

Il Vittoriale è sicuramente una delle maggiori attrattive del Lago di Garda non solo per la parte museale ma anche per quella teatrale. Ci siamo trovati di fronte al Covid, con tutte le ripercussioni del caso. Oggi, nel 2021, come si è organizzato il Vittoriale ed il teatro stesso per accogliere il maggior numero di persone? Prolungherà la stagione? Avete delle sorprese nel cassetto?

A me sembra che ci siamo organizzati al meglio, nel senso che abbiamo quasi raddoppiato gli spettacoli. Saranno quasi 40, circa 18 del festival “Tener-a-mente” che in mancanza di molti artisti stranieri che hanno annullato la tournée, avrà gli italiani più famosi: Nannini, Baglioni, De Gregori due volte, Capossela, Bollani e tanti altri. Poi abbiamo aggiunto tre ap -

Prof. Giordano Bruno Guerri, you are certainly one of the greatest Italian historians of the twentieth century. Your studies are so meticulous and accurate allowing us to know in depth the twenty years of Fascism. You are one of the best known and most appreciated historians abroad, among other things. I believe that your presidency at the Vittoriale is the most suitable: having analyzed the fascist period in depth, it is logical that you represent the best connoisseur of Gabriele d’Annunzio and the “House of the Italians” that was born in that period.

Dr. Guerri, what I mostly remember of your writings is that you consider the Fascist period as a closed, limited historical period which cannot be replicated. Therefore, when you got into the merits of Gabriele D’Annunzio, Dr. Guerri, how did you experience this?

Like everyone I found a Gabriele d’Annunzio who seemed to be very close to fascism, if not even fascist. On the contrary, all my work tends to show that this is not the case. He was certainly a nationalist and appreciated all the honors that fascism paid him, but a “super man” like him cannot adhere to any ideology. Besides, he had a contempt for the regime, its manifestations... He spoke of sordid shirts, not black shirts. There is also a lot of written evidence of what I say. He had respect for Mussolini as a demiurge able to gain power on the mass, which D’Annunzio didn’t succeed in. Historians knew these things, but the vulgate is hard to die. Slowly we are managing to scratch it.

The Vittoriale is certainly one of the major attractions of Lake Garda, not only for the museum but for the theatre too. We have been facing Covid and all the consequences of this situation. Today, in 2021, how has the access to the Vittoriale and its theater been set up, in order to accommodate the largest possible number of people? Will the season be extended ? Do you have any surprises in the drawer?

It seems to me that everything has been organized very well, I mean that we have almost doubled the shows. They are nearly 40, about 18 of them are from the festival “Tener-a-mente” in which the most famous Italian artists, like Nannini, Baglioni, De Gregori (who will come twice), Capossela, Bollani and many others will partecipate to replace many foreign artists who have canceled the tour because of pandemic.

puntamenti con la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, tre appuntamenti con il “Festival della bellezza” di Verona che porterà Mogol, Morgan, Gino Paoli e inoltre abbiamo appuntamenti più classici con “I pomeriggi musicali di Milano” , un’altra orchestra di musica classica, ed infine con “Il Legnanese” . Per cui sarà un festival fittissimo, naturalmente se non arriveranno nuove disposizioni a capienza ridotta, cioè invece di 1.500, ci potranno essere solo 750 persone. E non ho citato il premio di poesia “Più luce” che si sta molto affermando.

Lei ritiene che tra i visitatori, i nativi del Lago di Garda rappresentino una parte cospicua, importante? Oppure il Vittoriale rimane una attrattiva dei turisti più che dei locali?

Gli abitanti del Lago di Garda negli anni hanno visitato più volte Il Vittoriale, ma sappiamo anche che le cose vicine sono meno attraenti. Abbiamo molti visitatori dal Bresciano, dalla lombardia e poi in ordine dal Veneto, dall’Emilia e dal Piemonte. Ma abbiamo tantissimi turisti stranieri: il Lago di Garda è una piazza dei tedeschi, che anche non conoscendo D’annunzio sono attratti dalla bellezza di questo luogo.

Per lei, dott.Guerri, che cosa rappresenta il Vittoriale e qual’è il significato più profondo che lei da alla casa degli Italiani?

Mi è stato affidato un monumento Nazionale, un posto unico al mondo, che oltretutto rappresenta l’ultima opera di un grande poeta, e io lo curo con l’amore e il rispetto che gli si deve.

Mi ricordo questa cosa di Massimo d’Azeglio, quando esclama “fatta l’italia vanno fatti gli italiani”, che voleva . Però sosteneva anche nel suo privato che unirsi ai napoletani era un po’ come andare a letto con un lebbroso, che è quasi una forma di disprezzo del Nord nei confronti del Sud. Lei dott. Guerri crede che sia ancora presente?

In modo molto ridotto, ma non parlerei tanto di disprezzo oggi quanto di pregiudizi, che in parte rispecchiano caratteristiche sociali e ambientali diverse. Io ho scritto un libro che si chiama “Il sangue del Sud” che spiega le origini profonde di questa cosa che risale a un’unità mal fatta, fatta con la forza e fatta anche depredando il Sud delle sue ricchezze da parte dei cosiddetti Piemontesi.

Then we have added three appointments with Elisabetta Sgarbi’s Milanesiana, three appointments with the “Beauty Festival” in Verona which will bring Mogol, Morgan, Gino Paoli and we will also have more classic appointments like the ones with “The afternoons music in Milan”, another orchestra of classical music and, to close, “The Legnanese”. So it will be a very rich festival program, of course on condition that new health measures against pandemic don’t come, imposing a further reduction in capacity, i.e. instead of 1,500, only 750 people. And I haven’t mentioned “Più luce” yet, the poetry prize which is gaining momentum.

Do you think that visitors coming from Lake Garda represent a conspicuous, important part? Or does the Vittoriale remain an attraction for tourists rather than locals?

Over the years, the inhabitants of Lake Garda have been visiting Il Vittoriale several times, but we also know that the nearby monuments are less attractive. We usually have many visitors from Brescia, Lombardy and then, in order, Veneto, Emilia and Piedmont. But we have many foreign tourists: Lake Garda is a landmark for Germans, who even not knowing D’annunzio are attracted by the beauty of this place.

For you, Dr. Warri, what does the Vittoriale represent and what is the deeper meaning you give to the Italian home?

I was entrusted with a National Monument, a unique place in the world, which moreover represents the last work of a great poet, and I look after it with the love and respect that is due.

I remember this thing about Massimo d’Azeglio, when he exclaims “made Italy, Italians go”, which he wanted. But he also argued in his private that joining the Neapolitans was a bit like going to bed with a leper, which is almost a form of contempt of the North towards the South. Dott. Guerri do you think it is still present?

In a very limited way, but I would not speak so much of contempt today as of prejudices, which partly reflect different social and environmental characteristics. I wrote a book called “The blood of the South” which explains the deep origins of this thing that goes back to a badly done unit, done by force and also done by plundering the South of its riches by the so-called Piedmontese.

Lei crede che possiamo confidare sugli intellettuali italiani e la loro possibilità di creare una identità culturale nazionale, cioè se finalmente arriveremo a chiudere queste divergenze?

Noi siamo un popolo di individualisti, di campanilisti e le differenze fanno parte della nostra ricchezza. Io non conterei proprio gli intellettuali come il sistema. Ognuno va, come è giusto che vada, per la propria strada.

Ultimissima domanda in chiusura. Una definizione sintetica del popolo italiano in prospettiva storica al post pandemia?

Un grande popolo che ha superato difficoltà ben maggiori di questa e che supererà anche questa. Certamente siamo in ritardo sulla modernità e questo ritardo va recuperato.

Dopo aver ringraziato il dottor Guerri ci immergiamo con un’altra ottica in questa poliedrica struttura dove cerchiamo di riscoprire un Gabriele D’Annunzio che rappresenta un po’ l’orgoglio di tutti noi Italiani.

Do you believe that we can rely on Italian intellectuals and their ability to create a national cultural identity, that is, if we will finally be able to close these differences?

We are a people of individualists, parochialism and differences are part of our wealth. I wouldn’t really count intellectuals as the system. Everyone goes, as it should be, on his own path.

Very last closing question. A concise definition of the Italian people from a historical perspective on the post-pandemic?

Great people that has overcome difficulties far greater than this and that will also overcome this. Certainly we are behind on modernity and this delay must be made up for.

After thanking Dr. Guerri, we immerse ourselves with another perspective in this multifaceted structure where we try to rediscover a Gabriele D’Annunzio who represents a bit of the pride of all of us Italians.

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