La mossa di giovanni verga

La mossa di Giovanni Verga Vero in carne e ossa. Un armadio d' uomo Giovanni Verga. Ma non è uno scrittore. Viso squadrato, capelli brizzolati, tono di voce impalpabile; restio a raccontare di sé. Non spreca parole. Le pesa sulla bilancetta.

Consonanti e mute vocali stanno sul piatto. Se pesano troppo o sillabe obese altrimenti denutrite: il silenzio risponde. Stima le sue parole, Giovanni Verga, sono leggere tutt' al più corpose o acqua in bocca. Scacchi.

Racconta Giovanni Verga di una partita a scacchi, una delle tante. Ore pomeridiane. Interno domestico. Squillo doppio di campanello. Alla soglia della porta il signor Molinelli, inquilino del sesto piano. Si accomoda. Prende posto al tavolo c' è la scacchiera da apparecchiare. Fanno testa o croce, a Molinelli tocca bianco. A Verga regina nera. I pezzi schierati. Altezza occhi. Molinelli muove il cavallo. Verga il fante di due passi. Ancora Molinelli muove come lampo. Verga mette spalla spalla il pedone bianco. Molinelli il pedone se lo mangia. Verga risponde con l' arrocco. Molinelli riflette. Fa saltare il cavallo sull' alfiere nero, Verga esce con la torre di tre passi.

Sovviene la nuvoletta del manuale, un caso simile. Molinelli accastella la strategia d' attacco. Mette sotto trasversalmente la nera dama di Verga. Giovanni Verga osserva quello sterminio: decide che la regina esca dalla casa. Di spalla la dama nera s' ingozza d' un cavallo fastidioso.

«Lo colpirò in pieno campo» pensa il signor Verga. Dama nera fronte a fronte con dama bianca. Col pedone Molinelli raggiunge l' altra sponda e rientra in gioco il cavallo bianco, morto. La regina nera si fa avanti altera.

Attraversa in diagonale mangiando un pedone della terza casa e la partita sembra traguardare, per Molinelli, alla vittoria. Quando, dalla porta del soggiorno entra Adele, nipote di quattro anni del signor Verga. Festosa si catapulta sulle braccia di nonno Verga e gambette penzoloni sfiora con la punta di una scarpa l' alfiere bianco che cade sul pedone nero sul cavallo bianco che crollano le torri.

GIANFRANCA CACCIATORE 05 marzo 2002