SAFETY BUSINESS NEWS 05/2021

Page 1

SAFETY BUSINESS NEWS

SICUREZZA

AMBIENTE

PRIVACY

ABBIAMO UN SOLO PIANETA DELLA SERIE NON POSSIAMO PERMETTERCI ERRORI Il nostro pianeta sta affrontando sfide senza precedenti in termini di clima e ambiente che, nel loro insieme, costituiscono una minaccia per il nostro benessere. Tuttavia, siamo ancora in tempo per adottare misure decisive. Il compito da svolgere può apparire arduo, ma possiamo ancora invertire alcune tendenze negative, adattarci per ridurre al minimo i danni, ripristinare ecosistemi cruciali e meglio proteggere ciò che abbiamo. Per conseguire la sostenibilità a lungo termine dobbiamo considerare l’ambiente, il clima, l’economia e la società come parti inscindibili della stessa entità. Non possiamo pensare a garantire il “lavoro” se questo va a scapito dell’ambiente che ci circonda. Sono molti gli allarmi che arrivano dalla Scienza: aria inquinata, acque troppo calde, temperatura media in rialzo, [segue a pag. 2]

VIOLA LE NORME ANTICOVID E SICUREZZA SUL LAVORO, SALONE PARRUCCHIERE MULTATO E CHIUSO Fatto di cronaca: sempre più aziende si ritrovano nel rischio che succeda nella propria attività. I Carabinieri, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno ispezionato il salone di un parrucchiere riscontrando alcune violazioni relative alle informazioni sui rischi anticontagio e sul comportamento da mantenere, su modalità di accesso, precauzioni igieniche personali... Per approfondimenti: urly.it/3ff5d

RUBRICA: INCIDENTI SUL LAVORO PREVENIRE E PROTEGGERE IMPARANDO DAGLI ERRORI Casi di caduta dall’alto negli ambienti di vita e di Lavoro. La caduta dall’alto dell’infortunato, è uno degli incidenti più frequenti negli infortuni gravi del settore delle costruzioni, ma anche negli ambienti di vita di tutti i giorni. Di seguito analizziamo diverse notizie di cronaca. Cade da un’impalcatura. Grave un imbianchino L’uomo, stava tinteggiando una facciata di uno stabile in ristrutturazione, ….. Per proseguire l'articolo: urly.it/3cpr2

CINA: SANZIONI PER VIOLAZIONI SICUREZZA SUL LAVORO La massima autorità legislativa cinese ha adottato un emendamento alla legge sulla sicurezza sul posto di lavoro. L'emendamento stabilisce sanzioni più pesanti per le violazioni della sicurezza sul posto di lavoro da parte di enti di produzione e di gestione aziendale e delle persone responsabili, e aggiunge anche disposizioni riguardanti la nuova situazione della sicurezza sul posto di lavoro nelle industrie emergenti.

1


20 settembre 2021

SAFETY BUSINESS NEWS

SAFETY BUSINESS ANNO 2021 NR. 5

-IL GIORNALE DIGITALE -

ABBIAMO UN SOLO PIANETA I cambiamenti hanno costituito una caratteristica costante del nostro pianeta, interessando le terre emerse, gli oceani, l’atmosfera, il clima e la vita sulla terra. Gli attuali cambiamenti si distinguono da quelli passati per cause e fattori determinanti, nonché per ritmi e portata senza precedenti. Eventi estremi quali tempeste, ondate di calore, inondazioni e siccità, che si verificavano una volta ogni cento anni, sono divenuti la nostra nuova realtà. I titoli di stampa di tutto il mondo alludono a una crisi climatica e ambientale tale da incidere sul futuro della nostra specie. Il clima globale sta cambiando ad opera dell’uomo A prescindere dall’espressione che scegliamo di usare - «la nostra nuova realtà» o «crisi molteplici» - i fatti parlano chiaro. Il clima globale sta cambiando ad opera dell’uomo. La dipendenza delle nostre economie dai combustibili fossili, le pratiche di uso del suolo e la deforestazione globale stanno aumentando le concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera che, a loro volta, determinano un cambiamento globale del clima. Inoltre emerge con chiarezza che i cambiamenti climatici stanno interessando tutti e ogni angolo del pianeta, compresa l’Europa. Alcune popolazioni potrebbero essere colpite da vasti fenomeni di ondate di calore e siccità, mentre altre da tempeste più gravi e frequenti. I cambiamenti climatici hanno un impatto su persone, natura ed economia. Non è la prima volta che si vedono al telegiornale (anche in Italia) tetti scoperchiati, case allagate o distrutte, auto schiacciate da alberi sradicati, … tutto questo con un costo per i singoli non indifferente La possibilità di creare un futuro diverso Negli ultimi 40 anni l’Europa ha attuato politiche intese ad affrontare problemi specifici, quali l’inquinamento atmosferico e idrico, raggiungendo talvolta notevoli risultati: i cittadini europei possono beneficiare di aria e acque di balneazione più pulite; si ricicla una maggiore quantità di rifiuti urbani; il numero di aree terrestri e marine protette mostra un continuo incremento; i livelli di emissioni di gas a effetto serra nell’Unione europea risultano ridotti rispetto a quelli del 1990; sono stati investiti miliardi di euro a favore di città più vivibili e mobilità sostenibile; l’energia generata da fonti rinnovabili è aumentata in modo esponenziale, ecc. Siamo a un bivio: continuare sulla via attuale, che porterà a un futuro oscuro per l’umanità oppure prendere la via dello sviluppo sostenibile. Bando alle creme solari, così la Thailandia protegge la sua barriera corallina Quest’articolo mette in luce un’attenzione all’ambiente anche da parte di altre nazioni, pur esterne alla nostra Europa, ma comunque consapevoli di avere lo stesso problema. Il Dipartimento dei Parchi Nazionali ha vietato l’uso di prodotti solari in quanto hanno evidenza che provocano danni alle barriere coralline. Chi ne verrà trovato in possesso rischia una multa di circa 2.500 euro.

In precedenza, per proteggere l'ecosistema marino, Maya Bay, nell'isola di Phi Phi Leh, era stata chiusa dal 2018 perché la vita nei suoi fondali stava morendo. Dannosi da soli, letali insieme: il cocktail di pesticidi che stermina le api In questo articolo invece si parla di come ci sia un declino degli insetti e in particolare di quelli che sono in grado di impollinare le piante. È ormai noto e la colpa, ancora una volta, è dell'uomo. Sono stati identificati numerosi fattori che interferiscono sul loro habitat mentre noi approfittiamo del loro solerte lavoro. Invece di agevolarle per aumentare i nostri benefici, li contrastiamo non pensando al loro importante ruolo economico: assicurano i raccolti della maggior parte di ciò che mangiamo. Il 75 per cento delle piante alimentari dipendono da loro. Uno studio pubblicato su Nature ed effettuato dall'Università del Texas (Usa), ha analizzato 90 ricerche precedenti e, oltre a confermare il fatto che i pesticidi fanno male, ha concluso che il cocktail di sostanze approvate come sicure che spesso gli agricoltori utilizzano porta a reazioni molto potenti, in grado di uccidere più di quanto previsto per ciascun singolo composto. L'effetto infatti diventa sinergico. Significa che se un prodotto uccide il 10 per cento delle api e un altro fa altrettanto, il risultato non è pari al 20 per cento, ma può arrivare al 30-40 per cento. È un dato di fatto che le formule commerciali spesso contengono combinazioni di molti prodotti chimici. Gli impollinatori sono anche soggetti contemporaneamente ad altri stimoli negativi, tra i quali l'uso intensivo dei terreni, il cambiamento climatico, la diffusione di piante aliene. Per questi motivi sono dunque ancora più fragili e rischiano danni acuti e cronici. Inoltre, si trovano anche in una situazione in cui gli vengono sottratte le aree di bottino, sostituite da monoculture su larga scala. Non a caso in Germania, ma anche in Inghilterra, stanno aumentando i giardini selvatici, dove vengono fatte crescere piante spontanee proprio per loro. Per questo motivo gli scienziati ritengono che le formule commerciali dovrebbero essere sottoposte a nuove licenze. E che dovrebbero essere effettuate indagini successive all'introduzione di queste regole. I processi di valutazione del rischio, infatti finora si sono concentrati solo sul singolo antiparassitario o erbicida, senza mai valutare la possibilità di un'azione combinata. È un vero problema che le api siano sottoposte a tali minacce, non solo per la loro importanza, maperché in realtà sono animali capaci di reagire ai cambiamenti, difendendosi. Per approfondimenti: urly.it/3fj7s

2


20 settembre 2021

SAFETY BUSINESS NEWS

SAFETY BUSINESS ANNO 2021 NR. 5

-IL GIORNALE DIGITALE -

UAI VERONA LA SICUREZZA INTERESSA TUTTI, EPPURE È IL CAOS

Da quando è nata l’Unione Europea non sono più i singoli Stati a prendere decisioni in merito perché devono fare riferimento a quelle che sono le Direttive Comunitarie in materia di sicurezza sul lavoro. Tutte queste direttive, elaborate a livello europeo, hanno influenzato la stesura e le modifiche successive del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro in Italia. La normativa italiana in materia di salute e sicurezza si caratterizza per la sua eccessiva complessità, privilegiando spesso l’adempimento formale rispetto a quello sostanziale, con un apparato sanzionatorio prescrittivo e punitivo a volte inefficace visto i risultati. Il tema della sicurezza sul lavoro riguarda allo stesso modo il Datore di Lavoro ed i suoi collaboratori, che spesso lavorano gomito a gomito, condividendo tutti i rischi. È proprio perché vogliamo ridurre al minimo gli infortuni ed azzerare quelli mortali, che occorre contrastare l’idea che la sicurezza sul lavoro si possa realizzare solo con più burocrazia. Al contrario, le norme vanno semplificate, rese più chiare e semplici da applicare, privilegiando le evidenze oggettive rispetto a quelle cartacee. La cultura delle carte a posto deve essere sostituita con quella degli adempimenti e comportamenti sostanziali realmente utili a prevenire gli infortuni sul lavoro. In Italia troppa burocrazia e poca prevenzione Non che tra gli ispettori delle Asl e del ministero del Lavoro manchino competenze. Tutt'altro. Se alla scarsità dei fondi per intensificare i loro controlli e agli insufficienti investimenti per la prevenzione, aggiungiamo la farraginosità delle regole ci troviamo in un vero e proprio caos. Comprendiamo perché la politica antinfortunistica Italiana resti ancora indietro. L'ascensore dell’ufficio è omologato dalla Asl, il ponteggio è collaudato dall’Ispettorato del Lavoro, i montacarichi sono di competenza dell'Ispesl (ormai INAIL). Sono solo alcuni esempi di come le competenze siano frantumate su molti Enti a volte dissimili tra loro o peggio che hanno ereditato il compito da una normativa ormai superata…. Per completare la lettura: urly.it/3fmnb

Uno per Tutti e Tutti per Uno.

SICUREZZA SUL LAVORO: MENO BUROCRAZIA E PIÙ CONTROLLI Quello che a tutti deve essere chiaro è che la sicurezza nei luoghi di lavoro è una sfida di tutto il sistema, imprenditori, lavoratori, rappresentanze e Organi di controllo. La vera rivoluzione culturale non si farà continuando a posticiparla al momento dell’inserimento lavorativo, ma ci sarà solo quando la cultura del lavoro farà il suo ingresso a pieno titolo nelle aule di scuola di ogni ordine e grado e avremo lavoratori e imprenditori attenti all’argomento come un argomento principale e non come un aspetto da prendere in considerazione quando passa il consulente o quando c’è un’ispezione. I giovani vanno abituati al rispetto delle regole di sicurezza, perché saranno loro gli imprenditori, la classe dirigente e i lavoratori del futuro e per questo bisogna investire su di loro e coinvolgerli fin dall’età scolare, cercando di comprendere con i docenti i programmi, le iniziative da intraprendere per creare il loro interesse, ma soprattutto quali sono gli aspetti concreti della sicurezza, non quelli burocratici. Avere un attestato per la partecipazione ad un corso dove un lavoratore ha imparato la teoria (ma in pratica non riesce ad applicarla) o peggio, l’attestato è rilasciato a prescindere da quello che ha imparato, non aiuta la Sicurezza (con la S maiuscola), ma solo la burocrazia. Tutte le volte che si parla di sicurezza sul lavoro, si mette in evidenza quella una mole di adempimenti a carico delle aziende, complessi, spesso impossibili da fare da soli: servono consulenti vari, costi, tempi tecnici. Purtroppo, non sempre tutta questa burocrazia produce sicurezza effettiva sui luoghi di lavoro. A volte capita che un piano di sicurezza sia talmente complesso, per la specificità del settore produttivo magari, che non sia così agevole capire se è adeguato oppure no. (fino a quando non capita un infortunio grave o mortale). Può capitare che la sicurezza sia solo sulla carta. Così come nel caso della funivia Stresa-Mottarone può accadere che un impianto collaudato, sottoposto a verifiche, usato da centinaia di persone, sia modificato per fermare i sistemi di allarme. A volte non ci sono denunce, nemmeno anonime da parte di chi potrebbe farne. Non bisogna mai dimenticare che ogni volta che ci voltiamo dall’altra parte, siamo complici. Troppo facile additare senza sentirsi minimamente responsabili, nel piccolo come nel grande. Più controlli, meno burocrazia per rispettare le norme ma anche premi per le imprese che investono in sicurezza. E per far fronte a queste continue tragedie e tutelare i lavoratori non si tratta di fare nuove leggi, o di renderle più restrittive, ma semplicemente cominciare a pensare che “adesso è il momento di farle rispettare” Se in questo periodo storico, chi le rispetta, viene premiato, ben venga se aiuta a fare le cose come vanno fatte Sono contrario ai premi per fare il proprio dovere: il premio va dato a chi fa di più, a chi fa meglio, a chi in qualche modo si distingue. In questa fase invece potrebbe essere un modo di addolcire la pillola. Ti premio per farti capire che se rispetti la Sicurezza sul lavoro ne avrai dei vantaggi. Questi vantaggi che avrai modo di toccare con mano ti aiuteranno a creare un’abitudine alla Sicurezza che non ti abbandonerà più. Da quel momento in poi ci guadagneremo tutti. Per farlo, però, dobbiamo potenziare di più i controlli in quanto la nostra cultura mette in luce delle sfaccettature negative che vanno contrastate per evitare sprechi. Altrimenti i “premi” andranno ai soliti furbetti e gli onesti e volenterosi ne avranno solo i costi. Ridurre la burocrazia di chi vuole rispettare le norme contro gli infortuni si può fare, si può ragionare, ovviamente per chi si impegna in modo serio E gli incentivi alle imprese? In realtà alcuni incentivi già ci sono, tramite i Fondi Professionali, l’INAIL i bandi Regionali. Forse sono pochi e mal distribuiti, ma al momento è quello che passa il convento. La Sicurezza sul Lavoro non va fatta per il “premio” ma per la continuità dell’azienda: quanto ci rimetto se un lavoratore si fa male e rimane a casa in infortunio per una settimana? Senza pensare alle cose più gravi (che hanno sicuramente la loro importanza soprattutto in alcuni settori) la cultura della sicurezza in azienda ha degli aspetti positivi che spesso vengono sottovalutati Quali sono i costi di un infortunio? Se la mia azienda ha 3 dipendenti e un lavoratore rimane a casa una settimana per un taglio al dito, la mia azienda (con il 33% della forza lavoro in meno) che problemi ha? Quanto ci rimette? Quanto non incassa? Quanto sovraccarica gli altri lavoratori (i 2 rimasti?) Per completare la lettura: urly.it/3fj84

3


20 settembre 2021

SAFETY BUSINESS NEWS

SAFETY BUSINESS ANNO 2021 NR. 5

-IL GIORNALE DIGITALE -

SICUREZZA SUL LAVORO NON SEMPRE COSÌ SICURA

La normativa che regola la materia della sicurezza sul lavoro è molto vasta e complessa e, spesso, la sua comprensione risulta ostica per tutti coloro sui quali ricadono gli obblighi relativi. Ci riferiamo ai Datori di Lavoro, in particolar modo a quelli di loro con minore esperienza che hanno numerosi dubbi e domande in materia, ma soprattutto a quelli delle aziende più piccole, magari microazienda (inferiori a 5 dipendenti) sulle quali un adempimento ha un impatto organizzativo ed economico maggiore. Cerchiamo di creare una sorta di guida per rispondere proprio a questa esigenza in modo rapido ed efficace. COSA SI INTENDE PER SICUREZZA SUL LAVORO? Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento all'insieme di misure che bisogna mettere in atto all'interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti. Si tratta, dunque, di un tassello fondamentale nel quadro della corretta gestione aziendale che fa leva su due dimensioni in particolari: •La prevenzione: ovvero le misure per evitare che si verifichi un evento dannoso; •La protezione: ovvero le misure per limitare le conseguenze di un evento dannoso; Si tratta dunque di una condizione per ogni realtà lavorativa con almeno un lavoratore, sia egli un socio lavoratore, un dipendente, un collaboratore familiare, un tirocinante, uno stagista, … A COSA SERVE LA SICUREZZA SUL LAVORO? La sicurezza sul lavoro è importante perché consente di eliminare, ridurre o, comunque, controllare: • I rischi derivanti dalle attività lavorative; • Gli incidenti e gli infortuni per i lavoratori; • l'insorgere di malattie professionali. Si rivela utile, dunque, per garantire e tutelare il benessere psicofisico dei lavoratori, contribuendo a creare un ambiente di lavoro tranquillo e positivo, cosa che si riflette sulla produttività e sullo sviluppo dell'azienda stessa. QUAL È LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO? Dagli anni 50 del secolo scorso al 2008 le norme erano un po’ frammentarie, sicuramente molte e a volte in conflitto tra loro. La normativa ormai si è evoluta fino ad arrivare al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n° 81, il cosiddetto Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro il quale ha sostituito, abrogato o assorbito tutte le normative precedenti. Si tratta dunque di un unico testo che punta a semplificare e razionalizzare i diversi aspetti inerenti la sicurezza sul lavoro

.

INDOSSA SEMPRE LA TUA ATTREZZATURA DI SICUREZZA, COSI’ PUOI LAVORARE SENZA PAURA

QUALI SONO I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO? I principi fondamentali su cui si basa tutto il sistema della sicurezza sul lavoro sono: • valutare i rischi per la salute e la sicurezza presenti; • eliminare o ridurre (quando non è possibile eliminare) tali rischi sostituendoli alla fonte; • mettere in atto le misure di prevenzione e protezione determinate con la valutazione dei rischi tra cui: • limitare l'utilizzo di sostanze pericolose sui luoghi di lavoro; • effettuare controlli sanitari periodici dei lavoratori; • informare e formare i lavoratori in materia di sicurezza; • vigilare sull'effettiva efficacia ed applicazione di tali misure di sicurezza ed eventualmente apportare i dovuti miglioramenti. Il tutto può essere riassunto nel modello PDCA: Plan: pianifica Do: fai quello che hai pianificato Check: verifica se quello che hai fatto corrisponde a quanto pianificato Act: agisci per migliorare quanto rilevato non conforme Il tutto richiede di seguire una semplice sequenza: 1. Il Datore di Lavoro sceglie il suo Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) ed effettua la valutazione dei Rischi (PLAN) 2. Fa formare i propri lavoratori come previsto dalla norma (DO) 3. Individua e fa formare le squadre di emergenza (DO) 4. Applica quanto previsto dalla Valutazione dei Rischi (DO) 5. Periodicamente (noi consigliamo anche per le piccole imprese una volta all’anno) verifica quanto fatto per effettuare la pianificazione dei lavori successivi (CHECK) 6. Il Datore di Lavoro ragiona sui risultati della verifica e ripianifica i lavori necessari (ACT) Sembra molto macchinoso, in realtà questa è la spiegazione di un metodo di lavoro utile in qualsiasi ambito aziendale, al fine di mantenere il controllo di tutti gli aspetti e non dimenticarsi nulla. Le aziende sono come delle navi e come tali hanno bisogno di una direzione chiara da seguire. Se ogni tanto ci dimentichiamo di qualcosa, rischiamo di dover dare una sterzata troppo violenta che potrebbe far ribaltare la nave. Se invece abbiamo tutto sotto controllo, le “bordate” che possono arrivare saranno compensate senza problemi dalla nostra Tecnologia, oppure dalla nostra Organizzazione, se non dalle nostre Persone che avremo formato appositamente per gestire anche le emergenze (metodo T.O.P.) SICUREZZA SUL LAVORO: QUANDO SCATTA L'OBBLIGO? Gli obblighi si applicano in tutte le aziende in cui sia presente almeno un lavoratore. A tal proposito viene fornita una definizione specifica onde evitare fraintendimenti, la quale si applica a tutte le categorie di lavoratori o alle figure equiparabili, come: • soci lavoratori di cooperativa o di società; • tirocinanti; • studenti impegnati nell'alternanza scuola-lavoro; • partecipanti ai corsi di formazione professionale; • volontari; • lavoratori a progetto; • lavoratori a chiamata; • apprendisti. le indicazioni della norma non sono sempre facili da applicare/interpretare per cui serve tempo e concentrazione per capire come comportarsi, soprattutto per le piccole aziende

SAFETY BUSINESSMAN E METODO T.O.P. L’uomo di Safety Business: un gioco di parole per dire chi e cosa fa un Safety BusinessMan. In realtà anche un imprenditore della Sicurezza sul Lavoro che si rivolge ad altri imprenditori per aiutarli. In cosa? Oggi posso dire di essere: IL PRIMO SAFETY BUSINESSMAN CHE PROGETTA E PERSONALIZZA LA SICUREZZA DELLE AZIENDE ATTRAVERSO IL METODO T.O.P. A differenza degli altri tecnici della sicurezza sul lavoro noi proteggiamo le risorse delle aziende con il nostro metodo T.O.P. e questo per i nostri Clienti significa investire nella propria azienda per gestire la sicurezza a Costo (quasi) Zero. Ecco perchè diciamo:

LA SICUREZZA SUL LAVORO TI UCCIDE (SE NON SAI COME SI FA)

Pagina Linkedin: urly.it/3fmmv

Canale YouTube: urly.it/3fh00

4


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.