ARTICOLO UAI VERONA C O D E Q RW W W S A F E T Y B U S I N E S S I T INCIDENTI SUL LAVORO IL NOSTRO BIMESTRALE SFOGLIABILE MAGGIO 2023 N. 15 SAFETY BUSINESS NEWS INFO@SAFETYBUSINESS.IT - WWW.SAFETYBUSINESS.IT VIA PASUBIO, 14 - 37045- LEGNAGO (VR) 1° MAGGIO LA FESTA DEI LAVORATORI
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SOMMARIO
1°Maggio La Festa dei Lavoratori
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Articolo UAI: Sicurezza sul Lavoro e salute nei luoghi di lavoro post-pandemia
INAIL Sovraccarico Biomeccanico
Rubrica Io Non Rischio: Maremoto
Incidenti sul Lavoro: Imparare dagli errori
Slogan Incidenti sul Lavoro
Pagina EcoLogica - Nuove Tecnologie per il risparmio idrico
Video Metodo T.O.P.
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SAFETY BUSINESS NEWS
LA FESTA DEI LAVORATORI:
STORIA E SIGNIFICATO DEL 1° MAGGIO
con manifestazioni, sfilate e discorsi che sottolineano l'importanza del lavoro e dei diritti dei lavoratori.
Il 1° Maggio nel mondo
La Festa dei Lavoratori è celebrata in molti paesi del mondo, anche se le tradizioni e le modalità di celebrazione possono variare a seconda delle diverse culture e contesti politici.
Europa
Nei paesi europei, il 1° Maggio è spesso un giorno festivo e viene celebrato con sfilate, manifestazioni e incontri pubblici. In alcuni paesi, come l'Italia, la Festa dei Lavoratori è anche un'occasione per organizzare concerti e altri eventi culturali.
Stati Uniti e Canada
Il 1° Maggio, conosciuto anche come Festa dei Lavoratori o Primo Maggio, è una celebrazione internazionale che onora i contributi dei lavoratori e delle lavoratrici alla società e all'economia Questa festa ha radicistoricheprofonde
e continua a svolgere un ruolo importante nelle lotte per i diritti dei lavoratori e la giustizia sociale in tutto il mondo.
Origini storiche
Le origini della Festa dei Lavoratori risalgono al XIX secolo, un periodo di grande cambiamento e progresso industriale in molte parti del mondo. La rivoluzione industriale aveva portato a un aumento della meccanizzazione e della produzione su larga scala, ma aveva anche creato condizioni di lavoro difficili e spesso pericolose per molti lavoratori. Alla fine del XIX secolo, i lavoratori iniziarono a unirsi e a organizzarsi per rivendicare salari più equi, orari di lavoro più ragionevoli e condizioni di lavoro più sicure. Una delle principali questioni affrontate dai lavoratori dell'epoca era la giornata lavorativa di otto ore, che divenne uno degli obiettivi principali delle organizzazioni sindacali.
La connessione con l'Haymarket Affair
Uno degli eventi chiave nella storia del 1° Maggio è l'Haymarket Affair, avvenuto a Chicago il 4 maggio 1886. Questo tragico episodio ebbe luogo durante una manifestazione pacifica a sostegno dei lavoratori che chiedevano la giornata lavorativa di otto ore.
La protesta degenerò in violenza quando una bomba fu lanciata verso la polizia, che rispose sparando sulla folla. Numerosi manifestanti e poliziotti rimasero uccisi o feriti, e l'evento fu ampiamente condannato dalla stampa e dall'opinione pubblica.
In seguito all'Haymarket Affair, otto attivisti anarchici furono arrestati e condannati con accuse discutibili. Quattro di loro furono impiccati, uno morì in prigione e gli altri tre furono condannati a pene detentive.
La nascita del 1° Maggio come Festa dei Lavoratori.
Nel 1889, durante il primo congresso della Seconda Internazionale (un'organizzazione di partiti socialisti e laburisti), fu proposta l'istituzione di una giornata internazionale di lotta per gli operai e le operaie. Fu scelto il 1° maggio come data per questa celebrazione, in memoria dell'Haymarket Affair e delle lotte dei lavoratori per ottenere condizioni di lavoro più eque e sicure. Da allora, la Festa dei Lavoratori è stata celebrata in molti paesi del mondo,
Negli Stati Uniti e in Canada, la Festa dei Lavoratori non viene celebrata il 1° Maggio, ma il primo lunedì di settembre. Tuttavia, la storia e il significato della celebrazione sono simili a quelli del 1° Maggio nel resto del mondo. In questi paesi, la Festa del Lavoro è un giorno festivo dedicato a celebrare i contributi dei lavoratori e delle lavoratrici alla società e all'economia.
Asia e Africa
Anche in Asia e Africa, la Festa dei Lavoratori viene celebrata in diversi paesi, con manifestazioni e sfilate che mettono in luce le sfide e le lotte dei lavoratori locali e internazionali. In Cina, ad esempio, il 1° Maggio è un giorno festivo chiamato "Giorno del Lavoro" e viene celebrato con eventi e attività in tutto il paese. In molti paesi africani, come il Kenya e il Ghana, il 1° Maggio è un giorno festivo in cui si tengono parate e discorsi per onorare i lavoratori e sottolineare l'importanza dei diritti dei lavoratori.
Significato e importanza del 1° Maggio oggi Sebbene le condizioni di lavoro siano migliorate in molti paesi rispetto all'epoca della rivoluzione industriale, la Festa dei Lavoratori rimane un'importante occasione per riflettere sulle sfide che i lavoratori continuano ad affrontare e per promuovere la lotta per i diritti dei lavoratori e la giustizia sociale.
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SAFETYNEWS 2023 N. 15 SAFETY BUSINESS NEWS
SICUREZZASULLAVOROESALUTENEILUOGHIDILAVORO POST-PANDEMIA
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla sicurezza e la salute sul lavoro a vari livelli In primo luogo, la situazione pandemica comportava rischi per la salute dei lavoratori I luoghi di lavoro sono stati fonte di preoccupazione per i contagi durante la pandemia, che ha portato la maggior parte dei governi europei a ordinare ai lavoratori che potevano lavorare da casa di non andare al solito posto di lavoro. Inoltre, i lavoratori sono stati stressati dalla situazione generale di emergenza, dai blocchi forzati e dall'aumento delle richieste e della pressione lavorativa, che sono associati a problemi di salute mentale.
In secondo luogo, la crisi ha sottolineato l'importanza di un'efficace gestione della sicurezza e della salute sul lavoro in quanto la pandemia ha contribuito a cambiare il modo in cui i lavoratori percepiscono la sicurezza e la salute sul lavoro, l'importanza che attribuiscono al sentirsi protetti e sicuri sul lavoro e ha avuto un impatto significativo sulla sicurezza e la salute sul lavoro a vari livelli.
Il documento «OSH Pulse - Sicurezza e salute sul lavoro dopo la pandemia» presenta i risultati di un’indagine commissionata dall’EU-OSHA con l’obiettivo di ottenere informazioni sullo stato della sicurezza e della salute sul lavoro dopo la pandemia L’indagine è stata commissione da Eu-Osha a Flash Eurobarometer - OSH Pulse, è stata condotta dal 25 aprile al 23 maggio 2022 e ha coinvolto tramite interviste telefoniche 27 250 lavoratori dipendenti in tutti gli Stati UE più Islanda e Norvegia.
I risultati fanno luce sui fattori di stress per la salute psicofisica dei lavoratori e sulle misure di sicurezza e salute sul lavoro realizzate nell’ambiente lavorativo
Parlare di salute mentale non è più tabù, infatti, secondo il 50% dei lavoratori, la pandemia ha reso più facile parlarne al lavoro Tuttavia, non tutti i lavoratori si sentono a proprio agio nel parlare di come si sentono. Mentre il 59% ha dichiarato di sentirsi a proprio agio nel parlare della propria salute mentale al rispettivo superiore diretto o supervisore, il 50% teme che rivelare un problema di salute mentale possa incidere negativamente sulla propria carriera.
IAd esempio, il 60% degli intervistati che lavorano in aziende con un punteggio basso nell'indice della cultura della prevenzione dichiara di dover affrontare una forte pressione sul tempo di produzione e un sovraccarico di lavoro, rispetto al 41% degli intervistati che lavorano in aziende con un'elevata cultura della prevenzione
L’indagine prosegue con l’analizzare come l’impatto della pandemia abbia inciso sullo stress e la salute mentale dei lavoratori, più di quattro intervistati su dieci in tutta l'UE concordano sul fatto che il loro stress lavorativo è aumentato a causa della pandemia di COVID-19.
Nelle piccole e medie imprese ancora oggi è difficile parlare di stress lavoro correlato Pur essendo un problema da affrontare già dal 2004 risulta di difficile interpretazione. Fino a che punto un lavoratore è sovraccarico mentalmente? Dove è il limite per identificare chi se ne approfitta per fare meno di quel che deve? Quali parametri bisogna valutare per capire quanto incide l’organizzazione del lavoro sullo stress psicofisico?
Spesso sento dire che le riunioni sono inutili e per questo non si fanno Poi le persone lamentano che non hanno mai le informazioni corrette
In altre realtà mi dicono che devono decidere a quale riunione partecipare perché spesso sono in sovrapposizione e non possono seguirle tutte
Dov’è il giusto equilibrio?
Certo una corretta organizzazione porta al giusto equilibrio, ma se le persone non si sentono libere di esprimere le proprie difficoltà perché hanno paura di essere etichettati come scansafatiche, sarà difficile in quell’azienda operare le giuste scelte E lo stress lavoro correlato sarà alto
Ai posteri l’ardua sentenza
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5 SAFETY BUSINESS NEWS
SOVRACCARICO BIOMECCANICO
una “buona pratica” che ha ottenuto il riconoscimento di merito al concorso buone pratiche per le eccellenze nell’amministrazione della sicurezza sociale indetto dall’Issa nel maggio 2022″ e questo conferma la validità della metodologia che ci ha consentito di ottenere valutazioni del rischio il più oggettive possibili”.
ovraccarico biomeccanico: i volumi 2012 e 2014 A differenza dei volumi precedenti nelle schede del Terzo volume sono state inoltre inserite indicazioni tratte dalle norme e dalle pubblicazioni tecniche, che facilitano la valutazione di alcuni fattori di rischio e/o danno suggerimenti per una più adeguata valutazione del rischio.
INAIL pubblica il terzo volume delle “Schede di rischio sul sovraccarico biomeccanico degli arti superiori” nella piccola industria, artigianato e agricoltura: si affianca alle
schede contenute nei volumi del 2012 e 2014 per consolidare l’uniformità di approccio metodologico nella valutazione di questi rischi specifici a livello nazionale. La monografia è frutto del lavoro congiunto di 15 professionisti e di nove Direzioni
Regionali Inail. Le Schede di Rischio sul sovraccarico biomeccanico sono relative a lavorazioni specifiche delle piccole e piccolissime imprese. Oltre alla valutazione mediante check list OCRA dei compiti e degli scenari lavorativi, riportano anche alcuni possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione, e le indicazioni tratte dalle norme e pubblicazioni tecniche aggiornate, per facilitare la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico, mediante suggerimenti e chiarimenti.
Spiega INAIL che i risultati valutativi stimati sono riferibili alle specifiche caratteristiche descritte per ciascun compito; pertanto, per un corretto utilizzo dei dati illustrati nelle schede, sarà necessario tener conto delle specificità di ogni singola realtà lavorativa.
Sovraccarico Biomeccanico: i metodi di valutazione del rischio INAIL
Il metodo valutativo applicato e raccontato nella Monografia è la check list OCRA che, oltre ad essere validato a livello internazionale , ha il merito di considerare tutti i fattori correlabili al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori evidenziati dalla letteratura di settore.
Check list OCRA e riconoscimenti ISSA
Le 60 schede raccolte nascono dalla valutazione del gruppo di lavoro, spiega Elena Guerrera, coordinatrice del progetto:
I due volumi “Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”, pubblicati nel 2012 e nel 2014, valutano 160 differenti compiti lavorativi, presentati in altrettante schede e rappresentano, nelle intenzioni degli Autori, un supporto per coloro che operano nel campo della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori ed in parti colare sono responsabili o comunque coinvolti nei processi di analisi e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
Per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico INAIL ha predisposto l’applicativo “Sovraccarico biomeccanico arti superiori”, pubblicato nei servizi online dell’Istituto all’indirizzo https://www.inail.it/app/sbas/#/, elaborato dal gruppo di lavoro “Realizzazione di un percorso di aggiornamento continuo sulla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”.
L’applicativo è strutturato in quattro sezioni che guidano verso l’individuazione dei fattori di rischio e le opportune misure di prevenzione per i vari compiti analizzati. I rischi nella movimentazione manuale dei carichi: come prevenirli e....
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INAIL pubblica il terzo volume delle "Schede di rischio sul sovraccarico biomeccanico degli arti superiori"
CAMPAGNA "IO NON RISCHIO": MAREMOTO
Il maremoto, in giapponese tsunami è una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. In mare aperto le onde si propagano molto velocemente percorrendo grandi distanze, con altezze quasi impercettibili (anche inferiori al metro), ma con lunghezze d’onda (distanza tra un’onda e la successiva) che possono raggiungere alcune decine di chilometri.
Avvicinandosi alla costa, la velocità dell’onda diminuisce mentre la sua altezza aumenta rapidamente, anche di decine di metri. La prima onda può non essere la più grande e tra l’arrivo di un’onda e la successiva possono passare diversi minuti.
Quali sono le cause?
Le cause principali sono i forti terremoti con epicentro in mare o vicino alla costa. I maremoti possono essere generati anche da frane sottomarine o costiere, da attività vulcanica in mare o vicina alla costa e, molto più raramente, da meteoriti che cadono in mare.
L'Italia è a rischio maremoto?
Tutte le coste del Mediterraneo sono a rischio maremoto a causa dell’elevata sismicità e della presenza di numerosi vulcani attivi, emersi e sommersi.
Negli ultimi mille anni, lungo le coste italiane, sono state documentate varie decine di maremoti, solo alcuni dei quali distruttivi. Le aree costiere più colpite sono state quelle della Sicilia orientale, della Calabria, della Puglia e dell’arcipelago delle Eolie.
Tuttavia, maremoti di modesta entità si sono registrati anche lungo le coste liguri, tirreniche e adriatiche. Bisogna inoltre considerare che le coste italiane possono essere raggiunte da maremoti generati in aree del Mediterraneo lontane dal nostro Paese.
IChe cosa succede sulle coste?
Il maremoto si manifesta come un rapido innalzamento del livello del mare o come un vero e proprio muro d’acqua che si abbatte sulle coste, causando un’inondazione. A volte si osserva un iniziale e improvviso ritiro del mare, che lascia in secco i porti e le spiagge.
Le onde di maremoto hanno molta più forza rispetto alle mareggiate e sono in grado di spingersi nell’entroterra anche per diverse centinaia di metri (addirittura chilometri, se la costa è molto bassa), trascinando tutto ciò che trovano lungo il percorso: veicoli, barche, alberi, serbatoi e altri materiali, che ne accrescono il potenziale distruttivo.
Quando avverrà il prossimo maremoto?
Non è possibile saperlo: può verificarsi in qualsiasi momento. Sui maremoti sappiamo molte cose, ma nessuno è in grado di prevedere quando e dove si verificheranno.
Il SiAM – Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti
Nel 2017 in Italia è stato istituito il SiAM –Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma, nel quale collaborano tre istituzioni: l’Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che
opera attraverso il Cat – Centro Allerta Tsunami, l’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il Dipartimento della Protezione Civile. Il Cat dell’Ingv valuta la possibilità che un terremoto con epicentro in mare o vicino alla costa possa generare un maremoto. Sulla base di queste valutazioni, il Dipartimento della Protezione Civile diffonde i messaggi di allerta con l’obiettivo di attivare, nel minor tempo possibile, il Servizio nazionale di protezione civile e informare la popolazione. I dati mareografici forniti da Ispra consentono, infine, di confermare o meno l’eventuale maremoto.
Il SiAM fa parte del sistema di allertamento internazionale che è stato costituito nel Mediterraneo sul modello di quelli attivi nel Mar dei Caraibi e negli oceani Pacifico e Indiano. Rispetto a questi ha però dei limiti perché in un mare poco ampio come il Mediterraneo i tempi di arrivo delle onde sono molto brevi e questo riduce la possibilità di allertare la popolazione.
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INCIDENTI SUL LAVORO IMPARARE DAGLI ERRORI
OCCHIO AL CARICO
Tipo di Incidente: Caduta gravi dall’alto
Lavorazione: Metalmeccanica / movimentazione interna di materiali
Descrizione incidente:
Contesto:
Area di stoccaggio dei semilavorati su scaffalature.
Dinamica incidente:
L’addetto, dopo aver prelevato con il carrello elevatore il bancale con 8 casse, disposte in due pile da 4, depositate al 7° ripiano dello scaffale, mentre procedeva in retromarcia, urtava accidentalmente il supporto delle lampade di illuminazione del magazzino, provocando il rovesciamento e la conseguente caduta di tutte otto le casse a terra.
Contatto:
Nessun contatto con le persone in quanto nessun addetto era presente nella zona sottostante, come previsto dalla prassi aziendale.
Esito trauma:
Nessun trauma in quanto trattasi solo di incidente (“near miss”), senza danni alle persone.
Perchéè avvenuto l’incidente?
Determinanti dell’evento:
Errore di manovra con eccessivo arretramento del carrello elevatore, dopo il prelievo del bancale con le casse, per scarsa visuale dal posto di guida; copertura parziale della parte superiore del carrello elevatore che limita la visuale dell’operatore.
Modulatori del contatto (positivi):
L’azienda ha istituito una prassi aziendale che prevede l’assenza di personale nella zona sottostante durante la movimentazione delle merci sulle scaffalature; il carrellista ha verificato prima della manovra che non ci fosse nessuno nell’area di movimentazione.
Criticità organizzative alla base dell’evento:
Eccessivo sfruttamento in altezza del magazzino che non ha tenuto conto delle volumetrie dei materiali da depositare/prelevare e degli ostacoli fissi alla movimentazione meccanica dei carichi (lo spazio tra il supporto delle lampade e il bordo dello scaffale è troppo limitato). Scelta di un carrello elevatore non
idoneo alla specifica movimentazione a causa della sua copertura che limita la visibilità verso l’alto
Come prevenire:
Limitare lo stoccaggio in altezza (in questo caso specifico, mettere massimo 3 casse per pila sul bancale depositato al settimo ripiano della scaffalatura);
installazione di apposita segnaletica che indichi il numero massimo di casse per pila sui bancali del settimo ripiano;
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8 SAFETY BUSINESS NEWS SAFETYNEWS 2023 N. 15
STRESS DA SUPER LAVORO, FAI ATTENZIONE ALLA SINDROME DABURNOUT!!
La sindrome da burnout, che in senso letterale significa “bruciato, fuso, esaurito”, deriva da una risposta prolungata e intensa allo stress da lavoro nel momento in cui un soggetto viene prosciugato dal carico di obblighi e compiti da svolgere
È un particolare tipo di distress che si presenta soprattutto in occupazioni che implicano un forte coinvolgimento emotivo (professioni sanitarie, lavori nel sociale ) Questa condizione si manifesta con una difficoltà di adattamento ai cambiamenti e nell’affrontare le conseguenze che l’evento stressante comporta, con sensazioni di maggiore vulnerabilità e peggioramento della qualità della vita, anche dal punto di vista sociale e relazionale
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SLOGANINCIDENTISULLAVORO: EVITAILPEGGIO!!
METTILASICUREZZAALPRIMOPOSTO.
Oggi molte imprese sottovalutano l’importanza della formazione dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro, riducendo il proprio impegno ai soli corsi obbligatori per legge e non pensando che la mancanza di informazione fa aumentare i rischi e gli infortuni, provocando, come inevitabile conseguenza, la riduzione della forza lavoro e il rallentamento della produzione. La sicurezza sul lavoro è un tema di fondamentale importanza per ogni azienda e ogni lavoratore. In ogni settore e in ogni contesto lavorativo, la sicurezza deve sempre essere al primo posto per prevenire incidenti e infortuni che possono avere conseguenze gravi per i lavoratori e per l'azienda stessa.
Per garantire la sicurezza sul lavoro, è necessario adottare una serie di misure preventive che comprendono l'identificazione dei rischi, la formazione dei lavoratori, l'uso di attrezzature di protezione individuale e collettiva, la supervisione costante, e l'adozione di procedure di lavoro sicure e conformi alle norme di sicurezza. L'identificazione dei rischi è un passo fondamentale per prevenire gli incidenti sul lavoro. Questo processo comporta l'individuazione di tutte le possibili fonti di pericolo (ad esempio, sostanze chimiche, macchinari, attrezzature di sollevamento) e l'adozione di misure per ridurre o eliminare tali rischi. La formazione dei lavoratori è un altro aspetto fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro. I lavoratori devono essere consapevoli dei rischi connessi al loro lavoro e devono essere addestrati sulle procedure di lavoro sicure e sul corretto uso delle attrezzature di protezione individuale......
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PAGINA SLOGAN
RISPARMIO IDRICO IN AGRICOLTURA
2. Irrigazione a pioggia: questa tecnica consiste nell'irrigare le colture con un sistema di irrigazione che simula la pioggia. L'acqua viene spruzzata sulle piante attraverso ugelli appositamente progettati per rilasciare l'acqua in modo uniforme. Questa tecnica riduce la quantità di acqua utilizzata poiché l'acqua viene spruzzata solo sulle piante e non sul terreno circostante.
Strategie di risparmio idrico per il benessere degli animali e dell’ambiente
L'agricoltura è una delle principali attività umane che richiedono una grande quantità di acqua. Tuttavia, la crescente domanda di acqua e i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova le risorse idriche disponibili. Il risparmio idrico in agricoltura è quindi diventato una priorità per garantire la sostenibilità dell'agricoltura e la conservazione delle risorse idriche. In questo articolo, esploreremo le strategie di risparmio idrico in agricoltura e il loro impatto sull'ambiente. Strategie di risparmio idrico in agricoltura Ci sono diverse strategie di risparmio idrico che possono essere adottate in agricoltura, tra cui:
1. Irrigazione a goccia: questa tecnica consiste nell'irrigare le colture con un sistema di tubi forati che rilasciano l'acqua direttamente alle radici delle piante. Ciò riduce la quantità di acqua utilizzata poiché l'acqua viene fornita direttamente alle piante senza sprechi.
PAGINA ECOLOGICA
3. Coltivazione a secco: questa tecnica consiste nel coltivare le piante senza irrigazione. Le piante vengono selezionate in base alla loro resistenza alla siccità e alla capacità di sopravvivere in condizioni di scarsa acqua. Questo metodo richiede una pianificazione attenta delle colture e può essere utilizzato solo in aree con piogge sufficienti.
4. Irrigazione notturna: questa tecnica consiste nell'irrigare le colture di notte quando l'evaporazione è ridotta. Ciò significa che l'acqua viene assorbita dalle piante più efficientemente e riduce la quantità di acqua persa per evaporazione.
5. Tecnologia di precisione: questa tecnica consiste nell'utilizzo di sensori e strumenti di monitoraggio per misurare la quantità di acqua necessaria per le piante. Ciò significa che l'acqua viene fornita solo quando necessario e in quantità precise, riducendo gli sprechi.
L’acqua è un bene talmente prezioso che il futuro nel settore dell’allevamento degli animali non può non essere eco-sostenibile. Fortunatamente le aziende operanti in questo settore sembrano rispondere bene a questo input, e sempre più spesso vengono diffuse notizie su nuove tecnologie che potranno aiutare a ridurre i consumi garantendo al contempo il benessere degli animali e dell’ambiente.
Tra queste troviamo:
asportatori mobili di deiezioni, che permettono di mantenere le stalle più pulite riducendo il fabbisogno di acqua per lavare; sistemi di raffrescamento intelligenti che utilizzano meno acqua mantenendo o aumentando il benessere dell’animale; apparecchiature che forniscono parametri aggiornati in tempo reale su come e quanto annaffiare le colture utilizzate per il nutrimento del bestiame; impianti di desalinizzazione per l’uso dell’acqua salata in irrigazione, permettendo con sistemi a circuito chiuso di risparmiare sull’acqua dolce.
tecniche di “precision feeding Management” (PFM) ovvero alimentazione di .....
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