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LEDRITTEDELMAESTRO
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Come battere il banco del bookmaker
PROM O SPAC E
Nel mondo delle scommesse tutti i giocatori cercano soluzioni e nuove idee per vincere e battere i bookmakers. La qualità indispensabile è la disciplina ma soprattutto non farsi tentare dall’evento senza una quota corretta e vantaggiosa per il giocatore. L’amatore cerca di vincere giocando poco ma inserendo nella scommessa tanti eventi, mentre il professionista punta sul singolo evento cercando l’errore della proposta di gioco stilata dai quotisti. È sempre più difficile trovare errori di quote, ma per il giocatore professionista è un lavoro meticoloso, quotidiano ed ognuno ha la propria metodologia di lavoro. È importante avere a disposizione più conti dei vari bookmakers per puntare sulla quota più alta, trovare anche lo 0.5 percento in più per ogni scommessa a fine anno fa la differenza tra giocatori professionisti e amatori. Il giocatore professionista punta su quote che hanno un valore, per molti il valore è soggettivo alle proprie conoscenze. La prima regola è non essere tuttologi ma specializzarsi in uno sport e, ancora meglio, in pochi campionati. La conoscenza di un campionato minore offre molti vantaggi perché i quotisti devono sempre trovare le controindicazioni, lo svantaggio è che i bookmakers alla lunga non accettano gioco da un professionista se scoprono che punta solamente sullo stesso campionato. La seconda regola è anticipare il mercato, molti puntano analizzando il movimento delle quote prematch, confrontando la quota di apertura e quella del momento che si vuole scommettere, cercando di capire la motivazione del cambio della valutazione: in questo caso non sempre è vantaggioso puntare su una quota senza valore e in gergo si dice “ho perso la quota”. Tuttavia molti puntano lo stesso. facendo un grande errore: regalare il valore della scommessa ai bookmakers. L’errore più elementare è pensare che se una quota crolla la percentuale di vittoria si alza. Il crollo di una quota dipende dalle notizie che arrivano durante la settimana, soprattutto degli infortuni dell’ultimo momento, ma la quota cambia quando arriva gioco su quella partita. Esempio: se una quota di una vittoria calcistica apre 1.80, e al bookmakers arrivano scommesse importanti su quella quota, naturalmente scende la valutazione del segno 1 e si alza quella del segno X e del segno 2. In questo caso il bookmaker utilizza le conoscenze e le informazioni dei giocatori che hanno puntato cifre importanti sul segno 1 e possono equilibrare le quote di quell’evento. Ho conosciuto negli anni ‘90 molti proprietari di agenzie che quasi tutto il gioco che ricevevano in agenzia lo rigiocavano su siti dot com, che spesso accettano gioco illimitato. Il vantaggio era quello di accettare una scommessa o multipli a quote inferiori e ripuntarle su siti dove c’era una differenza anche del 20 percento. Un trading sicuro e che portava utili sul movimento. Nella mia lunga esperienza nel mondo del betting ho conosciuto anche molti “clanda”, personaggi che accettavano gioco, soprattutto nel mondo ippico, illegalmente, non pagavano le tasse e offrivano quote più alte dei picchetti autorizzati, un equivalente dei punti com. Molti di questi personaggi accettavano puntate da giocatori professionisti vincenti e poi raddoppiavano la puntata e la rigiocavano su un altro book illegale. Questo tipo di gioco è ovviamente sconsigliabile e il mercato legale offre un gioco sicuro a tutela dello scommettitore. Invece i consigli da seguire sono questi: giocate solamente singole perché le multiple danno vantaggi solamente al banco, specializzatevi in uno sport oppure in un solo campionato, trovate dei collaboratori specializzati in vari campionati, seguite l’andamento del mercato asiatico con siti specializzati, preparate le vostre quote personali prima che le pubblichino i vari bookmakers e quelle che trovate più alte delle vostre sono delle value bets da verificare. Ricordate di avere sempre una disciplina continua e che chi ha una dritta… se la tiene per sè.
Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)
Chi è Gianni Carra
Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.
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