11 2023
il gioco fa notizia!
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S LOT/ V LT SCOMMESSE I P P I CA POKER CASINÒ ONLINE ESPORTS
BALKAN ENTERTAINMENT & GAMING EXPO
Autunno d’eccellenza 10 S P E C I A L E I N N O V A Z I O N E
in questo numero P O L I T I C A • Luca Squeri: “Concertazione sul riordino” E V E N T I • Sigma Europe, tecnologia al servizio dell’online P E R S O N A G G I • Yewande Omotoso – Nico Acampora
la slot del mese 82
english section 88
STARLIGHT Un viaggio nell’universo del divertimento
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cover story
PRAGMATIC PLAY L’high level dell’intrattenimento
EDITORIALE ANNO XV | NUMERO 11 | NOVEMBRE 2023
Lasciateci innovare
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – Terni (TR) 05100 Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi
di Alessio Crisantemi
Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Carlo Cammarella Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli
GAMING ALL’ITALIANA
Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Ewa Bakun Michele Bragantini Geronimo Cardia Serena Corbellini Mike Dawber Marco Fiore Matteo Marini Giancarlo Marzo Nashira Francesco Scardovi Marco Trucco Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – Terni (TR) 05100 fbellucci@me.com Foto GN Media Danny Maxwell (p. 48-50) Eloy Cabacas (p.50) 123rf, Unsplash, Pexels Stampa Tipolitografia Federici Via Adda, 3 – Terni (TR) 05100 Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
Gioco News rispetta l’ambiente La carta su cui è stampata questa rivista è prodotta secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’ambiente è l’impegno centrale del nostro agire e influenza ognuna delle nostre decisioni e operatività.
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Si fa presto a parlare di innovazione. Altra cosa, invece, è riuscirci davvero, a innovare. Specie in un settore così complesso come quello del gioco pubblico, condizionato fortemente da restrizioni normative, amministrative, regolatorie, oltre a essere sottoposto a vessazioni varie. Se già per una qualunque azienda di qualsivoglia settore innovare significa inevitabilmente investire capitali, con tutte le difficoltà del caso in periodi di permacrisi - per dirla con Kluge - come quelli attuali, nel caso del gaming non c’è soltanto il freno (e l’ostacolo) finanziario a scoraggiare i piani di ricerca e sviluppo. Con il peso della compliance, spesso impossibile da ricercare, in Italia, che rappresenta una vera zavorra. Basti pensare al divieto totale di pubblicità creato ingloriosamente dal nostro legislatore nazionale, o alle mille, diverse restrizioni applicate ai locali e prodotti di gioco sul territorio, che rendono talvolta impossibile anche solo operare. Senza contare, poi, che a volte ci si trova anche di fronte a una banca che decide di chiudere i conti correnti di un’azienda solo perché il suo campo d’azione è proprio quello del gioco. Sembra assurdo, ma tant’è. E su questo, purtroppo, l’Italia non finirà mai di stupirci. Ma non smetterà di farlo neppure l’industria del gaming, che nonostante questo scenario così nefasto, riesce comunque a innovare. E ad eccellere, pure. Per tale ragione, in questo numero della rivista, abbiamo voluto dedicare uno spazio particolare dedicato all’innovazione nel gaming mettendo in risalto le varie (molte) eccellenze che si possono individuare nel settore. Mettendo in risalto anche una serie di start up che, al di là delle difficoltà sopra elencate, sono riuscite comunque e creare qualcosa di nuovo e di innovativo, ricavandosi un percorso non solo nell’industria ma anche nel panorama economico nazionale. E attraverso questo giornale, cerchiamo di dargli il giusto risalto che meritano, anche oltre i confini, approfittando della distribuzione speciale alla fiera Sigma di Malta che si svolgerà in queste settimane, e alla quale tra l’altro dedichiamo un ulteriore approfondimento. Un evento dove la capacità di eccellere del gaming viene espressa in modo particolarmente evidente e dove riteniamo importante portare una testimonianza diretta della realtà italiana. In questi tempi si parla spesso di resilienza, e forse anche troppo. Ma il termine è particolarmente indicato nel caso del gioco pubblico italiano. Che esiste, resiste, e continua a eccellere. E se il Governo, come dice, intende davvero proteggere ed esaltare il made in Italy e la creatività, allora dovrà creare le condizioni per poter operare al meglio, che nel caso del gioco significa prima di tutto fare riforme e quell’atteso riordino di cui ci stiamo quasi stancando di parlare, senza mai vederlo arrivare. 1
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IN QUESTO NUMERO | I N T HI S I SSUE
10 2023 Politica
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Concertazione e scelte condivise Il deputato di Forza Italia Luca Squeri evidenzia la necessità di tutelare la rete generalista, presidio di legalità a favore dei consumatori e delle casse pubbliche
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Prove di riordino Proviamo a capire, con l’aiuto degli enti coinvolti e di giuristi, come far diventare realtà la riforma del gioco pubblico tracciata dalla legge delega per la riforma fiscale
Speciale Eccellenza
Attualità
Ippica
24/
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Anche il mondo videoludico ricorre all’intelligenza artificiale, ponendo questioni e sfide che richiedono l’intervento delle istituzioni
Grazie al talk “La filiera ippica italiana: oltre la crisi, per il rilancio del settore” sono stati affrontati temi cruciali e ora si attende una riforma sostanziale per ripartire
IA e videogiochi alla ricerca di tutele
10/
Quando la rivoluzione sta nel mezzo
Normativa
Antonio Sorrentino, professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, spiega come il mercato sia cambiato negli ultimi venti anni grazie alle innovazioni tecnologiche
28/
12/ Il nuovo centro del pensiero innovativo
La compliance antiriciclaggio degli istituti di credito non può essere presupposto per un de-risking ingiustificato. Lo sancisce (finalmente) il Parlamento.
13/ L’unica vera innovazione sul servizio di confronto quote online 14/ Il tocco magico dell’intrattenimento 15/ Il successo grazie alla perseveranza 16/ Saper attrarre e fidelizzare i migliori talenti 16/ Lo sviluppo che parte dalla flessibilità 17/ Il confronto che apre nuove strade 17/ Le differenze che portano al vertice 20/ Imparare attraverso il divertimento 20/ Il giocatore al centro di ogni scelta 21/ Così il gioco si fa più social e coinvolgente 21/ Dai serious game un’opportunità di formazione che supera le barriere 112023
Gioco e banche, la legge mette fine alle ostilità?
Scommesse
Promozione ed efficienza
Amusement
40/
Tradizione e innovazione Il vice presidente di Sapar, Andrea Lo Massaro, traccia un primo bilancio autunnale del mercato amusement e punta l’attenzione sulla necessità di una regolamentazione della sale Lan
34/ Riordino o disordine? Il betting ancora alla ricerca delle riforme corrette
41/
Dalla Delega fiscale al decreto Dignità e, ancora, alla confusione sul settore del gioco pubblico, ecco un’istantanea del momento delle scommesse d’Italia
Mentre la stagione di flipper sportivo 2023 sta per terminare, nel calendario di eventi ufficiali validi per il ranking internazionale in Italia c’è ancora una sfida da disputare
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Flipper
Non è roba da Nerd, ma anche sì
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«Il riordino del gioco era una questione non più rinviabile ed è stata affrontata dal Governo con serietà all’interno dell’articolo 15 della Delega fiscale. Si tratta di uno degli articoli più importanti della legge di Delega che vuole la definizione di regole certe sul territorio che servano a garantire una rete distributiva professionale capace di tenere alto il presidio sulla legalità.» Luca Squeri
Poker
Interviste
64/ Fortuna e magia, sentieri per la conoscenza
48/ Battle of Malta ha il suo King, Gabriele Re domina su 3.432 entries Un torneo che garantiva in totale 2 milioni di euro e che ha superato largamente tutti i prizepool nonostante una serie di problematiche esterne e un momento ricchissimo di offerte
50/ European Poker Law Tour Eventi
54/ EvBets Academy, il nuovo approccio al poker coaching
42/ Infrastrutture e competenze al centro Dal 13 al 17 novembre Sigma Europe mette in mostra tutte le ultime novità tecnologiche e i servizi a disposizione del settore dell’iGaming
Casinò
44/ FilsGame, la forza della
La scrittrice Yewande Omotoso presenta il suo libro “Un lutto insolito”, tra esplorazioni dei “giochi” Bdsm e la difficile ricerca di come convivere con la perdita di una persona cara
65/ Gioco, fondamentale per la formazione dei ragazzi Nico Acampora, fondatore di PizzAut, la pizzeria che dà lavoro a ragazzi autistici, racconta il suo progetto RUBRICHE
22/ GIOCO E RETAIL 26/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ 32/ FISCO E SLOT 36/ A CARTE SCOPERTE 66/ L’ORA DEL GIOCO 68/ DA NON PERDERE 69/ DAL MONDO 70/ VISTO DA VICINO 72/ GIOCO E TERRITORIO 74/ GIOCARE CON GUSTO 76/ AL BAR DEGLI ESPORTS 77/ L’AVVOCATO DEL DIAVOLO 80/ GIOCO E PSICHE 82/ LA SLOT DEL MESE 86/ LO SFIZIO DEL GIOCO 96/ OROSCOPO
diversità
AZIENDE
44/ Octavian Digital, nuovi
18/ Pragmatic Play, l’high level
45/ Microgame, un trampo-
30/ Fowl Play, il 20° compleanno
mercati all’orizzonte
dell’intrattenimento
lino maltese per il progetto di internazionalizzazione
45/ Cristaltec, opportunità senza frontiere per un brand innovativo
46/ Milan Games Week &
Cartoomics, letteratura e cinema sul palco con esports e videogame
47/ Innovazione e sostenibilità alla base dei nuovi modelli di business 47/ Bege, fari puntati su normative e conformità 112023
della gallina più amata d’Italia
88/ NEWSLETTER
56/ Il monopolio tecnico che sostiene il turismo Guido Berghmans, general manager di Casino 2000 racconta come in Lussemburgo sia stato affrontato il tema del gioco responsabile e resti da sciogliere il “nodo” dell’online
60/ PANNO NERO 62/ LA SLOT ONLINE DEL MESE
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ENGLISH PAGES
88/ When the revolution lies in the means
90/ Infrastructure and skills at the centre
92/ The strength of diversity 92/ Hooray!We are celebrating
Fowl Play, what a thriving pathway!
93/ Fear, but embrace 95/ Grown-up games www.gioconews.it
Politica
LUCA SQUERI
Concertazione e scelte condivise Il deputato di Forza Italia Luca Squeri fa il punto sulla Manovra per il 2024 e sull’attuazione della Delega fiscale in materia di gioco, evidenziando la necessità di tutelare la rete generalista, presidio di legalità a favore dei consumatori e delle casse pubbliche di Anna Maria Rengo
erso la legge di Bilancio per il 2024 e, in parallelo, verso l’attuazione di quanto prevede la Delega al Governo in materia fiscale approvata quest’estate dal Parlamento. Gli italiani, e il settore del gioco più in particolare, attendono a questo doppio binario che passino provvedimenti fondamentali per il loro futuro. Ne parliamo con il deputato di Forza Italia Luca Squeri, iniziando dal primo traguardo in questa legislatura che è stato tagliato lo scorso 22 ottobre. A un anno dalla nascita del Governo Meloni che bilancio traccia del suo operato? “Un bilancio positivo. Il Governo ha dovuto operare e continua a farlo in un contesto internazionale di forte incertezza economica e politica. La guerra in Ucraina, quella tra Israele e Palestina, la crisi energetica connessa ad entrambe, un’inflazione che nel 2022 ha fatto registrare il livello più alto dal 1985, sono tutti fattori che mettono a dura prova le economie europee e non solo. Eppure i dati più recenti confermano che l’economia italiana cresce, più del previsto. Il Governo è intervenuto tempestivamente in sostegno di famiglie e imprese per attenuare l’impatto della crisi energetica e per stimolare la crescita economica, compito non facile, considerata l’alta inflazione che erode il potere d’acquisto. Sono state concentrate le risorse disponibili per sostenere i salari dei lavoratori con redditi più bassi e per aiutare le
famiglie numerose superando, al contempo, l’assistenzialismo puro dei precedenti esecutivi a trazione 5 Stelle. Per valutare l’efficacia delle misure prese ci vorrà tempo. Quello che oggi è senz’altro misurabile è il cambio di paradigma nell’azione di Governo rispetto al passato. “ Quali sono i nodi ancora da sciogliere e cosa si augura, in merito anche a tematiche che richiedono sinergia e collaborazione all’interno dell’Ue? “L’Italia è chiamata a prendere numerose decisioni importanti, in sede internazionale ed europea, penso al tema immigrazione, ai finanziamenti del piano NextGenerationEu (Ngeu), al Piano Mattei e al capitolo energia con il Repower Eu e dell’iniziativa Net Zero Industry, in fase di negoziazione e molti altri sui quali occorre tenere alta l’attenzione. Le posizioni portate avanti finora dal Governo sono state chiare e coerenti rispetto al programma che gli elettori italiani hanno scelto. Anche in Europa si è assistito ad un cambio di rotta nell’azione di Governo soprattutto sui temi legati all’energia che seguo attentamente in quanto responsabile nazionale del partito. Attendiamo l’esito delle elezioni europee previste nel prossimo anno per realizzare una sempre migliore sinergia e collaborazione.” Entro fine anno sarà ovviamente varata la legge di Bilancio per il 2024: cosa devono aspettarsi cittadini e imprese? “Quella che il Parlamento sarà chiamato ad approvare entro la fine dell’anno è la seconda legge di bilancio
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Luca Squeri, nato a Milano il 18 dicembre 1961, è laureato in scienze giuridiche e imprenditore. Deputato di Forza Italia, è attualmente membro e segretario della commissione Attività produttive commercio e turismo. Inoltre, è membro della commissione parlamentare di Controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
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DELEGA FISCALE
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RIORDINO GIOCO
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“Direi fondamentale. Purtroppo il gioco illegale in Italia è in crescita e le inchieste di questi giorni sulle scommesse illegali che coinvolgono il mondo del calcio, sulle quali attendiamo che la magistratura faccia chiarezza, dimostrano quanto sia importante sostenere il gioco legale. È un settore importante per lo Stato non solo da un punto di vista fiscale e occupazionale, ma anche e soprattutto come presidio per la legalità. La rete distributiva legale e il gioco online legale perseguono l’interesse pubblico, per questo è bene che le istituzioni si preoccupino di non ridurre o limitare la loro presenza perché quello che occorre contrastare è l’offerta illegale sui territori e sul web capace di soddisfare una domanda di gioco che comunque esiste e della quale bisogna tenere conto. Va poi evidenziato che il comparto del gioco legale ha dimostrato in questi anni di sostenere non solo il tema della legalità ma anche a quelli dell’Esg e, fondamentale, quello della salute e della lotta alla ludopatia.” Nel 2018 il primo Governo Conte ha del tutto vietato la pubblicità del gioco legale. Che cosa ha pensato allora di questa disposizione e che cosa ne pensa oggi? “Il tema delle limitazioni ai messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo è un tema estremamente delicato. L’Unione europea ha voluto normare la questione proprio con l’obiettivo di realizzare in tutti gli Stati un livello più alto di protezione della salute dei consumatori e, più in particolare, dei minori. Credo tutti condividiamo il principio per cui la pubblicità, in questo settore, non deve banalizzare il gioco aumentandone l’attrattività con messaggi non veritieri. Ciò detto, il divieto in vigore dal 2018 è stato spesso aggirato in questi anni. Per questo abbiamo inteso prevedere in legge delega l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili.” Quanto è importante coinvolgere gli operatori del settore nella promozione di una cultura del gioco sano? “Molto. Dobbiamo puntare sulla formazione. Occorre creare una sinergia tra istituzioni e operatori del settore soprattutto per gestire al meglio il rischio del gioco patologico e per far conoscere la rete di sostegno esistente. Ritengo la formazione un elemento imprescindibile in questo senso per tutelare l’utente finale con ogni mezzo messo a disposizione dalla normativa vigente. Questo resta l’obiettivo da perseguire nel processo di qualificazione dell’offerta del gioco pubblico. Un elemento decisivo potrebbe essere la piena digitalizzazione delle transazioni monetarie nel settore, tramite card ricaricabili controllate dal sistema di comunicazione con le Autorità di controllo. Questo consentirebbe di controllare il gioco patologico.”
CONCERTA Z IONE E SC E LTE C OND I VI SE
da quando è nato il Governo Meloni ma è la prima se consideriamo quella dello scorso anno una manovra di transizione con il precedente esecutivo guidato da Mario Draghi. Vengono stanziati poco più di 23 miliardi, a riprova dell’approccio serio e realista del Governo in un quadro economico molto complesso, dove l’Italia sconta le politiche sbagliate del passato, come quella del Superbonus e anche i maggiori interessi sul debito da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce. Le risorse sono concentrate sul sostegno ai ceti più poveri e ai redditi medio bassi con particolare attenzione alla sanità, alla natalità e alle famiglie e imprese. Il provvedimento prevede, tra le altre misure, l’avvio della nuova Irpef e il taglio del cuneo fiscale che è intenzione del Governo rendere strutturale. Vedremo quali saranno i margini di intervento in sede parlamentare, temo ristretti. Ma sarà il 2024 l’anno delle grandi riforme ancora da compiere, quella fiscale e sulla giustizia in primis.” Con la Delega fiscale approvata dal Parlamento e in fase di attuazione, è previsto anche il riordino normativo dell’offerta di gioco legale. Cosa auspica per questo settore, spesso oggetto di interventi fortemente limitanti in passato? “Il riordino del gioco era una questione non più rinviabile. È stata affrontata dal Governo con serietà all’interno dell’articolo 15 della Delega fiscale che definisce il perimetro della normativa di dettaglio che il comparto sta aspettando. Si tratta di uno degli articoli più importanti della legge di Delega che vuole la definizione di regole certe sul territorio che servano a garantire una rete distributiva professionale capace di tenere alto il presidio sulla legalità. Quello che auspico è che nella definizione di queste misure non venga mai meno la concertazione e si giunga a scelte ampiamente condivise dalle imprese coinvolte che devono essere ascoltate. Confido inoltre non vengano prese decisioni che possano ridurre o limitare la presenza della rete generalista diffusa sul nostro territorio e dell’offerta legale sul web perché significherebbe allentare le maglie della legalità favorendo i canali illegali a svantaggio non solo delle imprese serie e dei consumatori ma anche delle casse dello Stato. Ricordiamo che, dal punto di vista fiscale, parliamo di un gettito importantissimo che deve essere correttamente regolamentato e destinato agli scopi di carattere solidaristico, sportivo e culturale come infatti prevede la legge Delega.” Quanto è importante il gioco legale per combattere quello illegale e tutto ciò che ne consegue anche in termini di tutela del giocatore?
LUI CHI È?!?
Lu ca Squ e r i
Politica
Politica
Prove di riordino Per far diventare realtà la riforma del gioco pubblico tracciata dalla legge delega per la riforma fiscale l’asse secondo cui muoversi, sia per gli enti coinvolti sia per i giuristi, è una sola: concertazione. Proviamo a capire “come” attuarla in concreto. di Francesca Mancosu
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overoso, virtuoso, improrogabile, necessario. Ora più che mai. Sono tanti gli aggettivi che alcune parti politiche e gli operatori del settore stanno associando all’espressione “riordino del gioco pubblico”, dopo che il tema è entrato anche nel testo della legge delega per la riforma fiscale approvata definitivamente con la legge 9 agosto 2023, n° 111. Una legge che conferisce una delega al Governo per la revisione del sistema tributario, da attuare entro 24 mesi dalla data della sua entrata in vigore, mediante l’emanazione di “uno o più decreti legislativi”, fra i quali si attendono proprio quelli relativi al gioco, dopo che la commissione di esperti ad hoc guidata dal direttore Giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Mario Lollobrigida, nella seconda metà di settembre ha depositato le sue proposte in materia. Ma visto che nell’articolo 15 della legge delega si parla espressamente della “disciplina di adeguate forme di concertazione tra lo Stato, le regioni e gli enti locali in ordine alla pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco”, che ne pensano i diretti interessati? E “come” si realizzeranno il riordino e l’adozione di norme nazionali viste le leggi regionali e i regolamenti comunali adottati in questi anni? A queste e ad altre domande proviamo a rispondere con il nostro speciale. 112023
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Politica
Fra i soggetti che abbiamo interpellato c’è innanzitutto l’Associazione nazionale comuni italiani, che rappresenta una delle parti in causa dell’ormai famigerata “questione territoriale” relativa alla regolamentazione del gioco pubblico, e anticipa di aver avviato al suo interno un confronto sul riordino proposto nell’ambito della legge delega per la riforma fiscale. “Quello del gioco pubblico e dei problemi ad esso collegati è un tema molto sentito dalle comunità locali e di conseguenza dalle amministrazioni che le rappresentano, i Comuni, che devono gestire gli impatti sociali dovuti alle dipendenze ma anche quelli più prettamente di ordine pubblico dovuti, ad esempio, a fenomeni di concentrazione delle sale gioco in alcuni quartieri o zone delle città. I tavoli tecnici Anci e il Tavolo nazionale sulle problematiche del gioco, partecipato da rappresentanti di tutte le Anci regionali, stanno esaminando la portata e le implicazioni dell’art. 15 della legge 111/2023, in attesa dei decreti delegati”. Dall’Associazione quindi offrono un punto di vista su come sia possibile realizzare la concertazione prevista dalla legge delega, conciliando l’esigenza di norme “nazionali” con le normative locali approvate in questi anni. “Riteniamo importantissimo superare la frammentazione normativa attualmente esistente tra le Regioni e pervenire a disposizioni più chiare ed omogenee, che possano anche rendere meno difficile il compito dei Comuni, in capo ai quali dovrà comunque rimanere il compito di programmare la distribuzione dell’offerta di gioco nel proprio territorio, una offerta contingentata e parametrata sulle dimensioni dell’ente. Per i Comuni è molto importante avere una cornice normativa stabile e uniforme, tale da consentire di operare all’interno di un quadro nazionale favorevole a produrre regolamentazioni locali e programmazioni di attività di medio e lungo periodo”. E quanto è centrale per i Comuni l’azione di con-
trasto alle ludopatie attraverso la prevenzione e l’informazione sul territorio e quali criticità bisogna superare? “Quando si parla di gioco, non si può non parlare anche di ludopatie, tema che tocca direttamente i Comuni: come noto, spetta ai Comuni l’intervento di supporto e presa in carico, tramite i servizi sociali, dei soggetti affetti da disturbi legati alle ludopatie. Rispetto a questo tema, l’azione dei Comuni deve essere strettamente integrata con l’azione delle Regioni che hanno competenze in materia sanitaria; per questo riteniamo fondamentale un maggior coinvolgimento dei Comuni nell’attuazione dei Piani di intervento regionali a valere sul Fondo per il gioco d’azzardo patologico, ai fini di una più efficace integrazione delle azioni di prevenzione e contrasto di tipo sanitario con quelle di presa in carico gestite dai servizi sociali”. Infine Anci commenta anche la possibilità di far partecipare i Comuni agli utili erariali derivanti dal gioco, già ventilata in passato, e di utilizzare tali fondi per scopi di utilità sociale. “Il ruolo che può essere svolto dai Comuni è fondamentale, ma occorrono risorse: è quindi importantissimo garantire la compartecipazione dei Comuni ad una parte delle entrate derivanti dal gioco legale e dalle azioni di contrasto al gioco illegale, da utilizzare per i controlli diretti sul territorio e per sostenere campagne mirate anti-ludopatia.” Abbiamo posto domande simili anche ai rappresentanti della Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali, ma al momento, secondo quanto fanno sapere a Gioco News, il tema riordino e delega fiscale “non è stato ancora esaminato, non è stata avviata nessuna istruttoria e non c’è nulla all’ordine del giorno in previsione a breve”.
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IL PUNTO DI VISTA DEL GIURISTA ECONOMICO “SÌ ALLA CONCERTAZIONE, MA OCCHIO AI CONTENZIOSI” A commentare le molteplici sfaccettature della legge delega per la riforma fiscale per il gioco pubblico è Luca Costanzo, dottore di ricerca in Diritto pubblico della economia presso l’Università mediterranea di Reggio Calabria, che da tempo segue le sorti del settore. L’articolo 15 della legge delega - “Princìpi e cri112023
teri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici” - prevede al comma 7 lettera b) la “disciplina di adeguate forme di concertazione tra lo Stato, le regioni e gli enti locali in ordine alla > 7
P ROV E D I RI ORD I NO
ANCI “SUPERARE FRAMMENTAZIONE NORMATIVA, TUTELARE RUOLO DEI COMUNI”
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Politica
pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco”. La domanda sorge spontanea: in base a questa definizione, che fine dovrebbero fare le leggi regionali e i regolamenti comunali approvati in questi anni? “La disciplina della distribuzione territoriale dei punti fisici di offerta di gioco assume in prevalenza una finalità di carattere socio-sanitario, operando in particolare in contrasto alla ludopatia e alle forme di dipendenza dal gioco d’azzardo e, pertanto, interessa la competenza legislativa concorrente tra Stato e Regioni in materia di ‘tutela della salute’ (articolo 117, comma 3). Da qui l’esigenza che la pertinente normativa segua adeguate procedure di concertazione tra i soggetti territoriali interessati. La pianificazione concertata della dislocazione dei luoghi di offerta del gioco è stata, ad esempio, già prevista dalla legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/2015, articolo 1, comma 936), che rimetteva a un’intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata i criteri di distribuzione territoriale dei punti fisici di gioco, perché fossero recepiti in un decreto ministeriale del ministero dell’Economia e delle finanze. Tale previsione non ha trovato però compiuta attuazione, poiché l’intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata nel settembre del 2017 non è stata seguita dal decreto ministeriale di recepimento (evenienza stigmatizzata anche dal parere del Consiglio di Stato 258/2019, espressosi sugli atti di gara per il rilascio di nuove concessioni per il gioco del bingo). D’altro canto, la legittimità delle normative regionali in tema di distanze minime dei punti gioco da ‘luoghi sensibili’, anche laddove emanate in assenza di una pianificazione congiunta con lo Stato, è andata in passato esente da censure di incostituzionalità (si veda, ad esempio, Corte costituzionale, n. 108/2017). La legge delega intende porre termine allo stato di incertezza circa la pianificazione dei luoghi fisici di offerta del gioco, rinviando ai decreti delegati la definizione della forma della concertazione tra Stato, Regioni ed Enti locali sul tema. La sola individuazione di un meccanismo di concertazione della distribuzione territoriale del gioco non sembra però idonea a influire sulle normative pregresse, soprattutto laddove gli stessi decreti legislativi attuativi della delega prevedessero una salvaguardia delle discipline già emanate a livello di Enti locali ‘in quanto compatibili’ con la sopravvenuta normazione primaria delegata e/o con l’atto emanato in esito alla concertazione. Peraltro, pare di poter osservare che allo stesso risultato si perver-
RIORDINO GIOCO
DELEGA FISCALE, COSA PREVEDE L’ARTICOLO 15 SUL GIOCO
DELEGA FISCALE
PROVE DI RIORDINO
rebbe anche in difetto di una simile previsione. In entrambi i casi, il giudizio di compatibilità sarebbe rimesso alla sede giurisdizionale in caso di contenzioso. Sotto altro più generale aspetto, non pare dubbio che una regolazione rivolta al futuro avrebbe comunque il pregio di evitare l’insorgere di forme di proroga delle concessioni esistenti e di contemperare la tutela della salute con la libertà di impresa nella materia del gioco.” Secondo lei, considerando l’annoso conflitto fra Stato, Regioni ed Enti locali in materia di regolamentazione del gioco pubblico che finora ha messo in stallo granitico il riordino del settore, c’è una via d’uscita per centrare l’obiettivo della delega? “È obiettivo comune di tutti i soggetti istituzionali interessati pervenire a una forma di pianificazione condivisa della distribuzione territoriale dei punti di gioco. Le esigenze sottese alla delega riguardano, infatti, anche la tutela della salute che pertiene alla competenza concorrente di Stato e Regioni. Per altro verso, una disciplina uniforme a livello nazionale potrebbe evitare disparità tra esercizi commerciali, soggetti a vincoli normativi più o meno intensi a seconda del territorio regionale in cui si trovino. Ciò ovviamente non esclude che, almeno in fase di avvio, la nuova normativa delegata possa risultare insoddisfacente per qualcuno degli attori in campo, o per ritenuta non corrispondenza alla delega o per altri motivi di legittimità costituzionale (solo le Regioni, tuttavia, sulla base di un dimostrato diretto interesse, o per ridondanza del vizio sulle proprie competenze, potrebbero reagire sul piano del contenzioso costituzionale).” Dal suo punto di vista, la compartecipazione di Regioni ed Enti locali agli utili erariali derivanti dal gioco potrebbe in qualche modo riaprire il dialogo con lo Stato e favorire il riordino nazionale? “La previsione di forme di compartecipazione tra Stato e Regioni ed Enti locali ai tributi nel settore del gioco potrebbe consentire un potenziamento delle forme di controllo al gioco illegale e per sostenere campagne di contrasto alla ludopatia (in tal senso, si veda la posizione dell’Anci, rappresentata nella relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e le disfunzioni del gioco, costituita il 22 giugno 2021 e disponibile online all’indirizzo: www.senato.it/leg/18/BGT/Testi/ Allegati/00000377.pdf - pagina 48). La maggiore disponibilità di risorse a livello territoriale e locale potrebbe allora giocare un ruolo nel consentire una pianificazione unitaria dell’allocazione dei punti fisici di offerta del gioco, data anche l’inscindibile connessione tra prevenzione, controllo e pianificazione dell’attività commerciale, che richiede la partecipazione coordinata di tutti gli attori istituzionali interessati.”
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Speciale
ECCELLENZA E INNOVAZIONE
Quando la rivoluzione sta nel mezzo
E N G L I S H PAG E
Antonio Sorrentino, professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, spiega come il mercato sia cambiato negli ultimi venti anni grazie alle innovazioni tecnologiche di Carlo Cammarella
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uno scenario caratterizzato da un cambiamento continuo e da uno sviluppo tecnologico sempre più rapido, negli ultimi venti anni il gaming e il gambling sono stati senza dubbio dei settori all’avanguardia. I nuovi mezzi, e ci riferiamo soprattutto all’online, hanno permesso delle evoluzioni fino a poco tempo fa impensabili che hanno reso questo mercato una vera e propria eccellenza. Le ragioni di questa crescita sono molteplici e, visti anche i traguardi raggiunti nel presente, sarebbe riduttivo cercare soltanto una risposta. Di questi argomenti parla a Gioco News Antonio Sorrentino, professore di sistemi informativi a supporto delle decisioni aziendali presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Secondo lei il settore del gioco e del gambling può rappresentare un’eccellenza nel mercato italiano e ha portato a delle innovazioni? “Il mondo del gambling degli ultimi venti anni rappresenta senza dubbio un’eccellenza ma bisogna
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fare subito un chiarimento. Questo mercato, infatti, per certi versi è rimasto legato alla tradizione perché non c’è stata una vera rivoluzione dovuta all’introduzione di un gioco che ha cambiato ogni logica. La vera innovazione sta nel mezzo che viene usato, come è avvenuto qualche anno fa nel periodo d’esordio del poker online. È migliorata la tecnologia e di conseguenza tutte le aziende che si occupano del gambling e gaming hanno cercato di rendere più efficienti i processi interni e di arrivare a una soluzione più user friendly possibile. Rimanendo nel tema dell’online il consumatore si aspetta un’interfaccia simile a quella che vede in altri settori al passo con le tendenze odierne. Per questo motivo molti operatori vincenti hanno seguito i trend della customer experience e della user experience. In sintesi, chi riesce a rendere più bello e più ‘utilizzabile’ quel gioco ha la possibilità e la speranza di avere un vantaggio competitivo più duraturo nel tempo. L’Italia essendo forte nel tema del design ha ancora molto da dire e ha tutte le carte in regola per portare delle innovazioni interessanti in questo settore.”
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QUANDO LA RIVOLUZIONE STA NEL MEZZO
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An to n i o So r re n ti n o
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se. Questo ha comportato lo sviluppo tecnologico di prodotti come i wallet (che continuano ad entrare nel mercato italiano) per consentire attraverso questa modalità di scavalcare la problematica che hanno dovuto affrontare le banche. L’idea è quella di fornire agli operatori di gioco un sistema semplice che consenta a una persona di aprire un conto lasciando all’operatore tutte le problematiche e tutto ciò che va controllato da un punto di vista di regolamentazione.” Il fatto che ci sia stato un miglioramento tecnologico in questo segmento di mercato, secondo lei, può aver fatto da apripista verso una svolta digitale negli italiani? “Sicuramente sì, per i motivi che abbiamo in parte citato prima che vanno da una maggiore velocità, a una potenza di calcolo più alta fino alla possibilità di aggregare e analizzare una mole sempre più grande di dati. Tutto questo fondamentalmente è dovuto alla trasformazione digitale degli ultimi anni, all’accesso ad una tecnologica più evoluta a un costo più basso.” Alla base della sua esperienza specifica, invece, quali saranno secondo lei le nuove tendenze e le innovazioni del settore nel prossimo futuro? “In base alle ricerche che stiamo svolgendo nell’ultimo periodo, il tema che rappresenta la nuova frontiera del web a mio avviso è il metaverso. È questo l’ambito dove il tema dell’interfaccia utente offre le maggiori possibilità sia nel gaming che nel gambling. Il metaverso con un’interfaccia di facile accesso ha il potere di rendere virtuale un luogo fisico e grazie a esso potrebbe diventare possibile vivere un’esperienza quasi reale a Las Vegas tramite un casinò online. Per il gambling secondo me questa sarà una grande frontiera e anche nel poker sarà possibile vivere un’esperienza quasi realistica di questo tipo. Se fossi un operatore, dunque, quest’ultimo è il segmento dove mi concentrerei maggiormente anche se siamo solo all’inizio del percorso.” Antonio Sorrentino è professore a contratto di sistemi informativi a supporto delle decisioni aziendali presso la facoltà di economia dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo una breve esperienza nel settore della pubblicità online in Seat Pagine Gialle, nel 2002 ha intrapreso la sua carriera nel mondo dei pagamenti e del gioco, dapprima lavorando come direttore marketing della divisione servizi di Lottomatica e, successivamente, come direttore commerciale Italia di Euronet worldwide, società leader al mondo nella gestione degli Atm privati. Nel 2013 inizia l’attività di imprenditore fondando una FinTech sul mondo dei pagamenti privativi e della loyalty digitale, Domec Spa, che ha poi ceduto nel 2021.
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LUI CHI È?!?
Quali sono secondo lei le principali innovazioni che nell’ultimo periodo hanno interessato il mondo del gambling portandolo a diventare un’eccellenza? “Sicuramente nell’online l’interfaccia è migliorata molto e anche la velocità con cui si gioca è decisamente più efficace rispetto a quella di qualche tempo fa. Tutto questo grazie al cloud e al fatto di poter utilizzare dei back-end server che hanno una potenza di calcolo maggiore. Qualche anno fa bisognava costruire la propria server farm ed erano necessari milioni di euro. Adesso un piccolo concessionario può costruirla spendendo poco e trovandosi alla pari con grossi operatori che hanno investito molto di più nel corso degli anni. Questo elemento agevola la concorrenza e, si sa, dove c’è concorrenza c’è sempre maggiore innovazione.” È vero anche che lo sviluppo tecnologico ha portato anche una maggiore sicurezza per utenti e per gli operatori stessi? “Sui sistemi di sicurezza facciamo un esempio pratico con il SuperEnalotto. In un sistema di questo tipo ci sono diversi attori che fanno parte della catena: il primo è il ricevitore che acquisisce i numeri da giocare, stampa una ricevuta, ovvero il mezzo certificato che in caso di vincita serve per ottenere il denaro. L’investimento fatto da quando è stato liberalizzato il mondo del gioco ha consentito di costruire un sistema di sicurezza tra la parti, all’interno di un ecosistema variegato. Tutti i pezzi della catena, incluso il ricevitore, consentono di rendere il gioco più sicuro. Sono stati fatti negli anni investimenti per evitare quello che è successo nel 2002 e 2003 quando circolavano più ricevute che corrispondevano alla stessa vincita.” Quali sono state invece le innovazioni nell’ambito online? “Anche in questo caso la tendenza è stata quella di rendere sicura un’intera struttura. Per il consumatore uno dei sistemi di eccellenza utilizzato nel ramo bancario è quello della doppia autenticazione perché la necessità è quella di verificare se il cliente che apre il conto o che lo utilizza è effettivamente quello codificato dal gestore. Quest’ultimo, ogni volta che accede nel sistema, deve inserire dei codici, mentre prima erano sufficienti soltanto la mail e la password. Questo è uno strumento che aumenta notevolmente la sicurezza che rispetto al passato è molto più alta. Oggi la regolamentazione andrà in quella direzione e si faranno passi da gigante per rendere più strong la verifica dell’identità della persona che gioca.” Anche il sistema dei pagamenti legato al gambling è senza dubbio un aspetto importante legato all’innovazione. Quali sono stati i principali sviluppi in quest’ultimo periodo? “Il discorso qui è paradossale perché la maggior parte delle banche, per ovvi motivi di sicurezza, che gestisce l’incasso attraverso moneta elettronica, riduce al minimo la categoria del gioco e delle scommes-
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ECCELLENZA E INNOVAZIONE
Il nuovo centro del pensiero innovativo Riccardo Bartola, Cmo Snaitech, presenta il nuovo Dipartimento e spiega come il concessionario punti a un consumo di gioco consapevole
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R i c ca rdo B a r to l a
arlando di innovazione non potevamo esimerci dal dare uno sguardo in casa Snaitech, azienda leader in Italia nel settore del gioco legale che nelle ultime settimane ha visto la nascita di un nuovo dipartimento Innovazione. Parte del Gruppo internazionale Playtech, Snaitech conta circa 1.000 dipendenti, tre sedi in Italia e altre tre sedi della controllata Happybet a Vienna, Berlino e Malta. Nel primo semestre del 2023 ha registrato ricavi pari a 488.4 milioni di euro, il 10 percento in più rispetto al primo semestre 2022, con un Ebitda di 141.9 milioni di euro, il 12 percento in più in confronto al medesimo periodo dello scorso anno. Snaitech investe da sempre nell’innovazione come driver di crescita e creazione di valore, consapevole che non si tratta solo di un elemento chiave per poter competere sul mercato e accompagnare il proprio processo di sviluppo, ma attribuendo al concetto un significato più pervasivo che parte dal pensiero e dalla filosofia aziendale per arrivare ai prodotti e alle soluzioni. Qualche mese fa intervistammo Alessandro Graziosi, digital director Snaitech che ci parlò del totale restyling della piattaforma web Snai.it cui l’azienda sta lavorando con l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale e un
approccio data-lake. Si percepisce chiaramente il delinearsi di un percorso preciso sviluppato da Snaitech con l’obiettivo di migliorare costantemente la propria offerta che oggi, con la nascita del nuovo dipartimento, si consolida ulteriormente. Sentiamo quindi cosa ne pensa Riccardo Bartola, chief marketing officer Snaitech alla guida del Dipartimento innovazione. “In Snaitech guardiamo all’innovazione come ad un cambio di paradigma, uno spirito che deve coinvolgere tutta l’azienda, uno state of mind che guida e orienta le scelte in ogni fase del nostro lavoro. Questo sguardo non appartiene solo a chi si occupa di marketing, è trasversale a tutte le nostre persone. È per questo che abbiamo creato un dipartimento che vuole configurarsi prima di ogni cosa come un centro del pensiero innovativo, un luogo senza muri, dove le porte sono sempre spalancate, in cui la comunicazione a due vie con il resto dell’azienda è costante. Una unit che possa rappresentare un collettore e un divulgatore delle idee di tutti, perché l’innovazione è reale se condivisa da tutta l’azienda.” E spiega, ancora: “Il nostro gruppo di lavoro non è una sorta di centro ricerca di nuove tecnologie da applicare al gioco. La tecnologia rappresenta per noi un enabler, si trasforma in innovazione quando è utile al consumatore, quando incontra le aspirazioni degli utilizzatori e viene messa al loro servizio. È per questo che analizzeremo a fondo i comportamenti degli utenti per creare esperienze di gioco personalizzate, semplici e soddisfacenti, evitando che possano generare un coinvolgimento eccessivo. Vogliamo che il consumo del gioco sia sempre più consapevole, responsabile e sostenibile. In altre parole, non progettiamo l’eccesso by design, anzi, come sempre, ci serviamo della tecnologia per combatterlo.” Qual è l’obiettivo? “Il nostro goal è raggiungere una total fun experience - prosegue il Cmo Snaitech - per fare questo guardiamo con rispetto e attenzione a ciò che fanno i nostri competitor, ma abbiamo uno sguardo ancora più curioso verso ciò che accade al di fuori della nostra industria così da captare e comprendere le tendenze e i cambiamenti in corso. Il benchmark, insomma, è l’evoluzione complessiva dell’offerta di intrattenimento perché è di quel mondo che facciamo parte.” Cosa significa essere innovativi? “Credo che significhi svegliarsi ogni mattina senza dare nulla per scontato – conclude Bartola – guardare ciò che accade attorno a noi e chiederci se c’è un modo per migliorare i prodotti e i progetti ai quali lavoriamo. Tenere sempre il motore acceso, avere il desiderio di mettersi in gioco, di apprendere e reinventarsi oggi, più che mai, diventa fondamentale.” (Ca)
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ECCELLENZA E INNOVAZIONE
L’unica vera innovazione sul servizio di confronto quote online Dal 1999 a oggi, TxOdds mette al servizio degli operatori la sua competenza ed esperienza nel settore del betting
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i sistemi in questione, e hanno utilizzato quei prezzi per convertirli in un formato in modo che poi potessero essere utilizzati per gestire automaticamente le loro quote. Questa è la vera innovazione, l’abilitazione e l’adozione diffusa del trading automatizzato. Come si può arrivare a questo? Basta iniziare con un feed di risultati, come il primo Running Ball, quindi basta aggiungere un feed di quote che si aggiorna velocemente e TxOdds combina insieme e aggiunge algoritmi per creare sub- mercati. All’improvviso si ha a disposizione un’operazione completamente automatizzata, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Le sale di trading con un massimo di 400 trader potrebbe diventare ora un centro operativo con forse 10-12 addetti che controllano che tutto funzioni. E con esso migliorano anche i margini di profitto. “Un grande operatore globale ci ha detto che, dopo aver attivato il suo sistema automatizzato con TxOdds alla base dei vari feed dei punteggi all’interno dello stadio, la sua presa è aumentata in modo significativo quasi da un giorno all’altro. Ciò è accaduto più volte anche con i clienti di Allsported, che è il nostro servizio dedicato alle corse di cavalli”, racconta Einar Knobel, Ceo di TxOdds. “Non è una questione di opinioni, è il mercato a governare”, proseguono dal sistema di betting. Ma cosa serve? “Un servizio molto stabile e veloce. Tempo di attività, tempo di attività, tempo di attività. Poi, anche riuscire a individuare correttamente eventuali quote offerte tra milioni di offerte attive. Per questo abbiamo un team straordinario e talentuoso che lavora davvero duramente. E quanto migliore diventa il servizio, tanto più cose scopriamo per migliorarlo, oltre ad avere la possibilità di stringere collaborazioni davvero interessanti. Potrei aver menzionato prima il servizio BetIsn+, questa e altre collaborazioni con terze parti probabilmente apriranno la strada alle innovazioni nei prossimi anni. Dati rapidi, ricchi e concisi di cui ti puoi fidare per gestire l’intera operazione di scommesse sportive. Questo è ciò che TxOdds sta portando in tavola!”, è la conclusione. (Ca) www.gioconews.it
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xOdds affonda le sue radici come servizio online di confronto quote addirittura dal 1999. All’epoca c’erano molti bookmaker che comparivano sul mercato online e la sua base di utenti sembrava scommettere o lavorare con questi operatori. Quindi quella è stata una prima occasione per l’operatore. Anche se era già evidente che il servizio era molto accurato e aveva un aspetto unico (a un certo punto il 50 percento dei visitatori proveniva dalla Cina continentale) la prima svolta commerciale è stata l’introduzione di un’Api che i clienti potevano utilizzare per importare automaticamente le quote in base alle loro impostazioni. Il secondo grande cambiamento è avvenuto nel 2006, quando sono stati introdotti aggiornamenti delle quote molto rapidi per i bookmaker asiatici con grandi volumi di handicap: improvvisamente l’attività è decollata. Per il calcio in particolare, i primi anni 2000 hanno visto l’avvento dei grandi bookmaker asiatici come Singbet, Sbo, Ibc, che attirano le scommesse di grandi e vincenti scommettitori da tutto il mondo. Pertanto, i bookmaker europei di calcio hanno la necessità di tenere d’occhio ciò che sta accadendo in Asia, poiché i prezzi si sposterebbero prima in quei mercati, dove una grande mossa di quote o handicap significherebbe che è stata fatta una grande scommessa e il mercato potrebbe cercare di seguirla e spostarsi in Europa. Grazie a TxOdds, che dispone di un’Api di quote asiatiche molto veloci e precise, i bookmaker possono ora collegarsi al mercato e ottenere immediatamente le modifiche, rendendo così più efficiente il settore delle scommesse. In aggiunta a ciò, è stato inventato l’handicap asiatico in-play per rendere le partite giocabili, anche quando una squadra è in vantaggio per 2-0, e improvvisamente il turnover sull’in-running esplode coi dati che parlano chiaro quando la maggior parte delle scommesse vengono ormai effettuate in-running (la cifra ora è più vicina al 90 percento). Con l’Api TxOdds dei prezzi asiatici in particolare, quasi tutti i grandi bookmaker di calcio hanno effettuato integrazioni con
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ECCELLENZA E INNOVAZIONE
Il tocco magico dell’intrattenimento Maurizio Pagella, amministratore unico della San Remo Games, racconta i nuovi orizzonti dell’azienda, che punta sulla ticket redemption “Magic ticket” pronta ad approdare nelle sale d’Italia, Francia, Spagna e Regno Unito
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“quando” e il “come” sono spesso cruciali, nella vita, negli investimenti, e anche nelle innovazioni da introdurre nel comparto di cui ci si occupa. Tutti noi infatti sappiamo quanto sia importante cogliere il momento giusto, e magari arrivare primi. Lo sa bene Maurizio Pagella, amministratore unico della San Remo Games, nato e cresciuto in una famiglia che si è sempre occupata di giochi, dai vecchi flipper ai juke-box, dai calcetti ai distributori automatici. E che ora torna a concentrare l’attenzione non solo sui comma 6, come fatto negli ultimi anni, ma anche sui comma 7. “Stiamo cercando di entrare nel settore delle ticket redemption”, sottolinea l’imprenditore. “Abbiamo realizzato il primo prototipo di una macchina che si chiama ‘Magic ticket’, esposto nelle fiere di settore Rimini amusement show e Family entertainment expo a Bergamo nel 2023, ma non ancora omologato. Si tratta di una delle prime ticket redemption prodotte in Italia; un’importante novità, visto che ormai arrivano tutte dalla Cina o sono in maggioranza di importazione. Noi abbiamo deciso di lavorare per farci largo in un mercato ancora rilevante per le famiglie, i bambini, per le sale giochi. D’altronde, la San Remo Games è nata anche per produrre videogiochi, flipper e quindi l’amusement è nel nostro Dna”. La “Magic ticket” sarà destinata al mercato italiano ed europeo, pronta ad approdare nei locali di Francia, Spagna, Regno Unito. “Una nuova sfida per noi – rimarca Pagella - e penso che da gennaio-febbraio 2024 saranno disponibili due prototipi nuovi, con un mobiletto che rende questa macchina perfetta per le sale. L’omologazione arriverà entro la fine di quest’anno”. La “Magic ticket” unisce due giochi: il “Magic ticket”, un gioco dell’oca con cinque palline, e il “Vinci perdi”, un gioco molto semplice ma di abilità, dove per vincere è necessario far entrare la pallina nella posizione migliore. Il nuovo, doppio, titolo di San Remo Games arriva dopo una fase complicata. Un anno in cui 112023
gli apparecchi con vincita in denaro Awp hanno registrato un calo di incassi, in cui la raccolta sembra ancora stentare, e, in cui i gestori preferiscono non investire anche a causa della “questione territoriale” che li riguarda, fra distanziometri regionali e limiti orari locali. Il tutto a vantaggio dell’online. Chiediamo quindi a Pagella un commento su questa situazione, anche considerando la possibilità che a breve si concretizzi il riordino nazionale del settore che in teoria dovrebbe essere chiamato a risolvere queste criticità. “Bisognerebbe capire come sarà questo riordino, e quale sarà l’entità del prossimo bando per le concessioni. I noleggiatori non sono strutturati per sopportare spese importanti come quelle di cui si parla, gli unici a poterle affrontare saranno i grandi concessionari, oppure i noleggiatori dovranno consorziarsi, ma non è facile superare le divisioni, gli interessi particolari e mettersi insieme. Poi bisognerà vedere se cambieranno non tanto le percentuali di vincita delle macchine ma la cosiddetta tassa sul cassetto, visto che influisce anche sulla progettazione tecnica degli apparecchi”. Le questioni sul tavolo quindi sono diverse e tutte bisognose di una risoluzione a breve termine, sia nel comparto del gioco con vincita in denaro sia in quello del puro intrattenimento (vedi le difficoltà per l’omologazione degli apparecchi, ad esempio) per assicurare a chi opera sul territorio di continuare ad esistere e a lavorare, e non costringere le imprese a rivolgersi esclusivamente all’estero, dove è più semplice portare e installare le macchine. Non resta che aspettare gli eventi, e vedere come andrà. Per tutti. (Fm)
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Il successo grazie alla perseveranza Matteo Dimatteo, owner & founder di Mondogaming, spiega quali sono i punti di forza di questo brand fornitore e sviluppatore dei propri software
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resente in Africa, Sud America, Europa e Asia, con un ambizioso piano di espansione in tutti i mercati mondiali, Mondogaming è senza dubbio un marchio affidabile con diverse caratteristiche che ne fanno un’eccellenza nel settore del betting e non solo. Parliamo di un fornitore di software per piattaforme di scommesse sportive proiettato nel business B2B e B2C, con diverse funzionalità che gli consentono di adattarsi a seconda delle esigenze. I punti di forza che rendono questa azienda unica nel mercato odierno sono tanti ma c’è una qualità importante che possiedono soltanto pochi operatori e che si può riassumere in una sola parola: indipendenza. Mondogaming è infatti fornitore e allo stesso tempo sviluppatore dei propri software, cosa che lo rende capace di muoversi in completa libertà e di personalizzare il prodotto in base alle richieste di qualsiasi utente. Un’azienda duttile, dunque, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, che possiede anche la capacità di diversificare tra diversi mercati come quello del poker online e quello dei casinò games, che si aggiungono al segmento principale che rimane sempre quello delle scommesse sportive. Tuttavia c’è una caratteristica chiave che ha reso questo marchio un’eccellenza e che ha consentito una crescita costante in tutti i settori. A sottolineare questo aspetto è Matteo Dimatteo, owner & founder di questo marchio che spiega a Gioco News: “Ci distinguiamo per la perseveranza e la caparbietà avuMatteo Dim atte o
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ta nel nostro percorso nonostante siamo una piccola azienda cresciuta con le sole proprie forze ed arrivata oggi ad avere clienti in quasi tutto il mondo”. Nonostante l’azienda negli ultimi tempi abbia aperto le porte a diversi mercati, tra cui quelli che abbiamo già citato dei casinò games e del poker online, l’eccellenza di questo brand rimane sempre una ed è quella legata alla produzione di software per le scommesse sportive. Riguardo i prodotti che nell’ultimo anno hanno contribuito alla sua crescita Matteo Dimatteo spiega: “Abbiamo avuto il piacere di partecipare con grandi aziende a servizi di terze parti ma la nostra punta di diamante è stato, e sarà sempre, lo sportbook.” Ogni azienda leader di un settore è sempre in evoluzione e il suo processo di crescita non si ferma mai, anche quando il successo sembra ormai raggiunto. A proposito Mondogaming non fa eccezione e anche quest’anno ha in serbo grandi novità a livello nazionale e internazionale. A proposito l’owner & founder racconta anche quali saranno le iniziative imminenti: “Nel breve periodo attendiamo solo l’ufficialità per l’entrata nel mercato italiano come sportbook service provider. Subito dopo saremo presenti ufficialmente anche sul mercato maltese e britannico. Una delle novità principali che caratterizzerà il nostro cammino nel prossimo anno è il lancio del nostro primo brand di giochi casinò Mondoplay”. (Cc) 15
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Saper attrarre e fidelizzare i migliori talenti La Cmo di Play’n GO, Ebba Arnred, evidenzia l’importanza del capitale umano per far sì che l’innovazione non resti un’idea astratta
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ostruiamo giochi ormai da molto tempo (tra tutti noi, abbiamo letteralmente centinaia di anni di esperienza!), e questo perché siamo un gruppo di persone che hanno una vera passione per questa industria”. Con queste parole Ebba Arnred, che ne è Cmo, spiega come la software house Play’n GO stia rafforzando la sua già solida posizione di principale creatore mondiale di intrattenimento da casinò online. “Ciò che distingue Play’n GO dagli altri è che non seguiamo le tendenze alla ricerca della prossima opportunità; stiamo semplicemente creando il tipo di contenuto con cui amiamo giocare noi stessi. Questo atteggiamento – spiega - ci ha permesso di mantenere questo livello di coerenza nel corso degli anni ed è per questo che i nostri giochi sono
amati da milioni di persone in tutto il mondo. Detto questo, non ci adagiamo mai sugli allori - nel panorama del gioco di oggi i giocatori richiedono un’enorme varietà di stili e meccaniche di gioco. Disponiamo di un ampio portafoglio di giochi di cui siamo molto orgogliosi e adattiamo e miglioriamo costantemente la nostra offerta ai giocatori.” Arnrder si sofferma poi sul significato della parola “innovazione” per il provider: “È importante non vedere l’innovazione come un’idea astratta o qualcosa a cui miriamo solo per il gusto di farlo. Pensiamo sempre a cosa possiamo fare di diverso per migliorare l’esperienza dei giocatori. L’innovazione non è solo una scintilla; si tratta di applicare con attenzione anni di abilità e conoscenze in modi nuovi. Non sempre funzionerà – anzi, spesso non funziona – ma quando la combinazione è per-
fetta, può accadere la magia.” E perché la magia accada, serve un team in grado di offrire costantemente l’eccellenza: “Abbiamo capito subito che il posto di lavoro, e in effetti il mondo, stanno cambiando molto rapidamente. Per attrarre i migliori talenti è necessario essere flessibili e fornire le condizioni affinché i singoli individui possano prosperare come parte di qualcosa di più grande. Parliamo molto di sostenibilità a Play’n GO, che spesso si riferisce al gioco responsabile o all’ambiente, ma si applica anche al modo in cui le persone lavorano e interagiscono quotidianamente. Il modo per avere successo è con un team di persone felici e affamate e fornire loro condizioni di lavoro sostenibili e attraenti è una parte importante del modo in cui tratteniamo persone di successo e fortemente impegnate.” (Amr)
Lo sviluppo che parte dalla flessibilità Chiara Terrabusi, amministratore delegato di Romagna Giochi, racconta del nuovo corso della “sua” software house, che ama guardare verso l’estero
Speciale
treetweb è una società della Terrabusi Holding operante da oltre dieci anni nel gaming online: una vera e propria eccellenza che ora comprende anche la software house del nostro gruppo dedicata allo sviluppo di giochi online e Vlt per L’Italia e l’estero. A spiegarlo è Chiara Terrabusi, amministratore delegato di Romagna Giochi e socia di Terrabusi Holding. “Streetweb sarà presente a Sigma Europ con ‘NE Games’ il brand ideato per i giochi online destinati al mercato estero, ma con un chiaro richiamo alla storia dei giochi del nostro gruppo ovvero Nazionale Elettronica, ora dedicata al prodotto Awp e allo sviluppo di diversi tipi di Hardware per giochi e servizi ( es. cabinet - Bsst- Service point- I Change ecc).” Ma i mercati esteri nei quali si è 112023
operativi sono già numerosi: “Il gruppo è presente in Europa nel mercato spagnolo con giochi online mentre nel Latam è presente con una innovativa piattaforma di gioco, sviluppata da Mongibello Tech, nella quale sono stati integrati anche i giochi ‘NE Games’, fornita alla ‘Loteria Nacional de Ecuador’ e a un operatore leader in Guatemala. L’obiettivo è quindi di espanderci in altri paesi mettendo a frutto l’esperienza maturata nel mercato Italiano che ritengo essere tra i più competitivi e difficili al mondo. Seguendo questa strategia serviva individuare quelli che sono i nostri punti di forza, quelli su cui Terrabusi Holding deve puntare per il futuro, e occorreva ridare vigore a le varie aziende riorganizzando le attività in previsioni delle nuove grandi sfide, ormai alle porte . Sappiamo cosa vo-
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gliamo fare da grandi.” E anche “con chi” farlo: “In totale, tra Nazionale, Streetweb e Romagna Giochi e Mongibello Tech siamo più di 400 persone e non tengo conto di tutto l’indotto che ruota intorno alle attività di gestione Awp e delle sale”. Streetweb, come detto, è un’eccellenza italiana nel settore del gioco online: qual è il principale punto di forza? “Direi che il punto chiave è racchiuso nella flessibilità, che è tipica di tutte le nostre aziende, perché per resistere è necessario comprendere e adattarsi a contesti normativi diversi ma anche capire e entrare in relazione con le esigenze dei clienti e il gusto dei giocatori del paese in cui si opera”, conclude Chiara Terrabusi. (Dd) www.gioconews.it
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Il confronto che apre nuove strade Fabrizio Frenna, head of online di Diecimilauno Spa, spiega come è nata la nuova sala bingo live che ora trasmette da Conegliano
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eader nazionale nella gestione delle sale bingo, Diecimilauno Spa rappresenta senza dubbio un’eccellenza in questo settore ed è sempre molto attenta alle novità. Tra gli ultimi progetti lanciati c’è la sala bingo live che oggi occupa un ruolo di primo piano. Ne parla a Gioco News Fabrizio Frenna, head of online dell’azienda: “Il lancio del bingo live nasce da un’idea di Alessandro Polo, Ceo di Diecimilauno Spa. Un giorno, durante una fase di brainstorming, ci siamo resi conto che esisteva qualcosa di simile con il keno e pertanto abbiamo deciso di intraprendere questa strada. Da quel momento è cominciato il lavoro
vero e proprio, attraverso un’analisi di mercato, la ricerca dei competitor e delle le risorse necessarie. Abbiamo individuato in LiveG24 il partner ideale che ci potesse fornire il knowhow tecnologico e insieme abbiamo sviluppato il software.” Fabrizio Frenna spiega anche che il prodotto “è tutto made in italy: il segnale streaming viene trasmesso da uno studio di oltre 500 metri quadrati a Conegliano (Treviso) dove al suo interno lavorano oltre venti dipendenti tra dealer, supervisor e personale dedicato. Abbiamo voluto ricreare fedelmente l’esperienza vissuta all’interno delle nostre sale bingo, portando in video una macchina estrattrice reale. La cosa bella è che da Conegliano trasmettiamo anche il segnale video della sala estera che al momento va in onda in
Brasile, Vietnam, Turchia, Filippine, Uzbekistan.” Tuttavia la strada che ha portato alla creazione della sala bingo live è stata tutt’altro che semplice: “Abbiamo avuto continui colloqui con i monopoli di Stato e in parte abbiamo dovuto riscrivere i protocolli di comunicazione, certificando la sala e il software. Nonostante questo, dopo circa 18 mesi, nel febbraio del 2023, abbiamo venduto la nostra prima cartella in ambiente di produzione. Inizialmente c’era un po’ di scetticismo ma i giocatori si divertono molto e in breve tempo siamo passati dallo 0,54 di quota di mercato al 2,05 percento. Non è un caso, dunque, se molti operatori come Baldo Line, Betpoint e Epaly24 si sono avvicinati al prodotto e lo hanno già disponibile sui loro portali.” (Cc)
Le differenze che portano al vertice Danilo Di Tota, co-founder del gruppo Dt9, sottolinea quanto sia importante far conoscere i contenuti al giusto target in tema di affiliazione
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il Dsp continua ad andare per la Dt9 rappresenta senza dubbio maggiore e attraverso il programmaun’eccellenza anche nel nostro Paese tic riesce a posizionare i prodotti nei e a parlare ci pensano i numeri. Di canali giusti grazie alla conoscenza Tota spiega infatti che il business dei profili del cliente raccolta attranella Penisola “è in crescita perché verso i cookies.” le nuove generazioni hanno ormai Riguardo l’acquisizione di nuovi l’esigenza di passare dal fisico utenti Di Tota sottolinea quanto sia all’online. Quello italiano è un mercato importante “distinguere quello occasano che funziona bene e poiché dal sionale da quello di fascia 2022 abbiamo avuto uno media e fascia alta. I consviluppo notevole, i nostri tenuti sono fondamentali a prodotti risultano sempre seconda dell’individuo ed è ben posizionati. Fuori quasi obbligatorio farli codalla Penisola invece il noscere al giusto target. A Brasile ci sta dando grandi questo va anche aggiunto soddisfazioni soprattutto che il tema della sicurezza negli ultimi mesi. In questo è ormai diventato imprePaese la nostra strategia scindibile e più si va avanti sta funzionando, il network più diventa un aspetto sale tantissimo insieme al richiesto dal cliente.” programmatic digitale.” (Cc) D a ni l o D i To ta
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Speciale
ra i brand di spicco specializzati nel mercato italiano, Dt9 è senza dubbio uno tra i più attenti alle innovazioni. Parliamo di un’azienda all’avanguardia che possiede un’area specifica dedicata alle affiliazioni nei settori delle scommesse e del gioco online. Un segmento che richiede continui aggiornamenti e che necessita sempre di novità per stare al passo con i tempi. Di tutto questo parla Danilo Di Tota, co-founder del gruppo Dt9: “Le innovazioni su cui stiamo lavorando dal gennaio del 2022 sono legate alla parte digitale, dove i prodotti sono sempre in continua evoluzione. Con la presenza degli influencer e dei social, le possibilità di comunicare attraverso il marketing digitale sono ormai tantissime. Nonostante questo
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PRAGMATIC PLAY L’HIGH LEVEL DELL’INTRATTENIMENTO Luca Mantegazza, country director per l’Italia di Arrise powering Pragmatic Play, mette in fila i risultati del provider nel 2023 in Italia e annuncia soluzioni innovative per il Live Casino, nuove promozioni e la partecipazione a Egr Italy
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2023 finora è stato estremamente positivo per Pragmatic Play, sia sul mercato italiano che a livello globale. Abbiamo ampliato la nostra roadmap di prodotti fino a includere otto nuovi titoli di slot al mese, roadmap che è stata ulteriormente rafforzata dal lancio regolare di contenuti di Live Casino.” Così Luca Mantegazza, country director per l’Italia di Arrise powering Pragmatic Play, illustra i risultati finora raggiunti dal provider in Italia nell’anno in corso e anticipa cosa ha in serbo la sua tabella di marcia per i prossimi mesi. “Anche se l’Italia è ormai uno dei mercati più grandi e competitivi d’Europa, continuiamo a vedere un crescente interesse per contenuti freschi, coinvolgenti ed entusiasmanti, in particolare per quanto riguarda il Live Casino. Oltre ad aver siglato nuovi e importanti accordi commerciali, utili a consolidare ulteriormente la nostra posizione sul mercato nel Q3 abbiamo ottenuto straordinari risultati, riscontrando crescite, sia sul volume che sul Ggr attorno al 30 percento.” Settembre vi ha visto partecipa112023
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re all’Sbc di Barcellona e a novembre sarete agli Egr Italy Awards. Potete raccontare ai nostri lettori com’è andata all’evento spagnolo e cosa dobbiamo aspettarci per quello italiano? “Sbc Barcellona è stata un’esperienza estremamente piacevole e di grande successo, considerando il costante afflusso di persone interessate ai nostri contenuti, presso il nostro stand. Una fiera organizzata molto bene ci ha permesso di mostrare i nostri ultimi contenuti al Beer Garden a firma Pragmatic Play, dove abbiamo accolto partner storici e nuovi, mentre Albert Pesca, il nostro vice presidente del settore commerciale, ha partecipato a una tavola rotonda incentrata sul Live Casino e sul ruolo che i giocatori high-stakes svolgono in questo settore. Inoltre, siamo onorati che Pragmatic Play sia stata premiata agli Sbc Awards, aggiudicandosi il premio come Casino/Slot developer of the year. Queste occasioni sono sempre importanti per ricordare tutto ciò che abbiamo raggiunto finora e una grande opportunità per festeggiare i successi con tutti coloro che ci hanno aiutato a raggiungerli. È una testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da tutta Pragmatic Play per offrire costantemente contenuti di alto livello e sempre più apprezzati dall’industria. Abbiamo approfittato anche della concomitanza della fiera con la partita di Champions league del Barcellona per portare alcuni clienti allo stadio e vivere www.gioconews.it
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un’esperienza unica per gli amanti dello sport. Guardando al futuro, siamo lieti di partecipare ai panel di Egr Italy, dove le figure chiave dell’industria dell’iGaming italiano si riuniranno a Roma per condividere esperienze e idee e discutere dello sviluppo del settore. Speriamo di poterci ripetere dopo il successo di Barcellona, anche agli Egr Italy Awards, che si terranno durante la stessa giornata, dove Pragmatic Play è finalista in tre categorie: Casino content supplier, Mobile supplier e Software supplier. Incrociamo le dita! Gli eventi di settore costituiscono una parte fondamentale dei nostri impegni attuali, in quanto non solo sono una fantastica opportunità per incontrare i partner esistenti e potenziali nuovi clienti, ma sono anche un’ottima occasione per comprendere realmente le nuove tendenze, i prodotti e le innovazioni, e ci aspettiamo che l’Egr Italy sia un’altra conferenza molto approfondita.” La promozione Summer Power è terminata il 23 settembre. Potete tracciare un bilancio? E quali iniziative sono in programma nei prossimi mesi? “Abbiamo lanciato la nostra prima promozione di network sulle slot, denominata Drops and Wins, nel 2020. Da subito ha riscosso un enorme successo tra i giocatori e da allora non ha fatto altro che rafforzarsi. Sulla scia di questo grande successo abbiamo lanciato la nostra prima promozione di network sul live casino, Summer Power. L’iniziativa è stata accolta molto bene da giocatori e operatori fin da subito. I giocatori hanno potuto partecipare a vari tornei e prizes drop sui tavoli Roulette e Game Show, con la possibilità di vincere i premi in palio. Siamo sempre molto attenti a proporre soluzioni innovative che possano migliorare l’intrattenimento e più in generale l’esperienza di gioco che offriamo. Teminata Summer Power è già ora di guardare al futuro. È per questo che da novembre a febbraio lanceremo una nuova promozione di network, Vacanze Italiane, con una meccanica se possibile ancora più innovativa. A breve tutti i dettagli, restate sintonizzati!” Quali sono le novità che presenterete nel settore del live casino prossimamente? “Pragmatic Play ha un portfolio di giochi sempre più completo e coinvolgente. Siamo attenti a proporre un mix di contenuti nuovi e rivisitazioni di contenuti classici tra-
sformando i prodotti preferiti dai giocatori ed elevando l’intrattenimento con la creazione di nuove meccaniche. Uno dei game show più popolari di Pragmatic Play è Sweet Bonanza CandyLand, un titolo che ha trasferito l’emozione e le prestazioni della famosissima slot da cui deriva nell’ambiente del Live Casino. Un mondo di dolci delizie all’interno di uno studio interattivo e vivace, il suo gameplay, i mega moltiplicatori e la famosa meccanica bonus Sweet Spins l’hanno mantenuta in cima alla lista dei preferiti di molti giocatori fin dal lancio. È un esempio lampante di come l’impegno di Pragmatic Play nell’elevare le aspettative dei giocatori possa aprire nuovi orizzonti, fondendo il fisico e il digitale in un’esperienza di gioco emozionante e onnicomprensiva che si rivolge a giocatori con preferenze diverse. I Game Show di Pragmatic Play sono stati accolti molto bene dai giocatori in Italia, e abbiamo in serbo altre avventure, ma questa volta con un tema completamente diverso. L’imminente release di Treasure Island è un esempio dei continui sforzi di Pragmatic Play per migliorare il suo portfolio di Live Casino. Si tratta di un’accattivante fusione di avventura, intrigo e innovazione, il tutto unito da un tema nostalgico stile caccia al tesoro. Vantando effetti cinematografici che non hanno nulla da invidiare con quelli dei blockbuster hollywoodiani, il gioco fonde senza soluzione di continuità il regno fisico e quello digitale, dando vita a un’esperienza straordinaria. Ogni dettaglio, dagli intricati oggetti di scena alle particelle di polvere visibili che si muovono sugli schermi, contribuisce a creare un mondo virtuale in cui arte e tecnologia si armonizzano con la stessa naturalezza delle combinazioni vincenti. E tutto questo è solo l’inizio, prima ancora di addentrarsi nel gameplay. L’obiettivo è stato quello di portare il prodotto a nuovi livelli, combinando sette giochi in uno: il gioco base in cui i giocatori raccolgono le gemme, due round di bonus istantanei e quattro emozionanti giochi bonus, ciascuno caratterizzato da un design, un’atmosfera e un gameplay distinti. Si tratta di un’iniziativa che evolve il formato dei game show verso un’esperienza virtuale coinvolgente, che trascende la tradizione e offre un concetto di intrattenimento unico.”
TREASURE ISLAND Entrate in un mondo di mistero, emozioni e avventura! Treasure Island è un gioco coinvolgente ambientato su un’isola deserta dove i giocatori vanno a caccia di tesori nascosti. Seguendo una mappa del tesoro, i giocatori possono scoprire un’antica ruota, che contiene la chiave per sbloccare le emozionanti ricompense dell’isola. Facendo girare la ruota si attivano una serie di avvincenti giochi bonus, ognuno dei quali è in grado di aumentare le possibilità di vincita dei giocatori. La grande ruota a 54 settori contiene una o più gemme o uno dei sei emozionanti giochi Bonus in ogni segmento. Tutti i bonus premiano il giocatore con una combinazione di gemme il cui valore viene assegnato in modo casuale durante ogni giro. Si tratta di un’esperienza di gioco unica per i giocatori, che fonde i temi familiari di un libro di avventure con tesori, esplorazione e scoperta.
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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STARTUP INNOVATIVE
NiWin Il giocatore al centro di ogni scelta
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ra le start up che negli ultimi anni hanno riscosso grande successo nel mondo casinò games, Niwin è senza dubbio una di quelle all’avanguardia. Un brand d’eccellenza che tra i suoi punti di forza ha quello di comprendere il pensiero dei giocatori, grazie a una lunga esperienza trascorsa con loro. Marcello Diodato, co-founder dell’azienda, parla a Gioco News di questo aspetto: “La nostra idea parte dal presupposto che un prodotto vincente debba provenire dal mercato e non dagli ingegneri, studiando le esigenze dei player per migliorare la loro esperienza e testando i prodotti per capire al meglio la loro funzionalità. Avendo trascorso molto tempo con i giocatori abbiamo co-
minciato a creare le nostre side bet, brevettandole sui quattro principali giochi di casinò, ovvero roulette, blackjack, baccarat e trente et quarante. Abbiamo la nostra nicchia di giocatori high roller che pur essendo il 20 percento sono quelli che generano l’80 percento dei volumi”. Fiore all’occhiello dell’azienda, come sottolineato da Marcello Diodato, sono le side bet che si caratterizzano per l’assoluta semplicità. Nella grande maggioranza dei casinò, infatti, sono molto difficili da capire per i giocatori e anche per i croupier: “Per questo - spiega il co-founder di NiwiN - ne abbiamo create diverse con dei valori facili che sono andate subito in produzione. Per fare un esempio c’è un side bet nel blackJack dove si può puntare sul risultato
del croupier, e in caso di un 26 del dealer, al giocatore viene pagata 22 volte la posta. Invece nel baccarat, si può vincere fino a 85 volte la posta con il risultato che sono aumentate anche le mance per i croupier.” Per quanto riguarda il raggio d’azione di Niwin, Marcello Diodato conclude sottolineando che “il nostro mercato nel breve termine, si rivolge principalmente ai casinò Italiani e a quelli elvetici, dove abbiamo già ricevuto la certificazione dalla commissione federale delle case da gioco Cfcg; a questo aggiungo che siamo andati da poco live nella sala di Mendrisio in Svizzera. Nonostante questo il nostro target non è costituito solo dai casinò tradizionali ma anche da provider che forniscono giochi alle sale online in Italia e nel mondo.” (Cc)
STARTUP INNOVATIVE
Escape4Change Imparare attraverso il divertimento gioco può essere didattico? La risposta è affermativa ed è scientificamente provato che attraverso il divertimento l’apprendimento migliora notevolmente. Una filosofia interamente abbracciata da Escape4Change, start up specializzata nella costruzione di escape room che ha come mission quella di educare proponendo attività formative. A raccontare il lavoro di questa azienda è il Ceo Davide Rizzi: “I nostri prodotti sfruttano la metodologia dell’edutainment, parola che unisce i concetti di education ed entertainment e che sintetizza come le nostre proposte siano formative e divertenti. Per fare un esempio, se durante lo svolgimento di una escape room diamo più rilevanza a temi sociali come il razzismo o la discriminazione, l’attività rimane divertente e quando finisce chi ha partecipato 112023
ha imparato delle cose. Nella nostra metodologia abbiamo quattro fasi: quella in cui il facilitatore introduce il tema al gruppo, quella del gioco e subito dopo una di debriefing, dove si discute sul tema e sulla performance. In questo momento il facilitatore fa notare quali sono i link tra divertimento e realtà per poi arrivare alla call to action, fase fondamentale perché utile a cambiare nel nostro piccolo il mondo che ci circonda.” Ben chiara, dunque, la filosofia dell’azienda che si distingue dalle altre sotto diversi profili: “Otteniamo dei risultati – prosegue Rizzi - attraverso esperienze formative, coinvolgenti e cooperative e adattiamo il messaggio in base quello che chiede il cliente. La cosa importante è che possiamo trasmettere delle suggestioni attraverso il gioco approfondendo qualsiasi tema. Inoltre possiamo installare attività sia
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fisiche che virtuali in tutta Europa; ci bastano una stanza e un computer!” Fondamentale anche il concetto di divertimento responsabile finalizzato all’apprendimento. A proposito Davide Rizzi sottolinea che spesso “il gioco viene associato a qualcosa per bambini. Grazie alla nostra metodologia, abbiamo sviluppato un’offerta che dimostra come invece il gioco aiuti nell’apprendere e approcciare anche concetti difficili perché giocando poi le informazioni si ricordano più a lungo e generano impatto a lungo termine. Non a caso le nostre attività si usano non solo per eventi formativi ma anche per team building.” (Cc) www.gioconews.it
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SnapOdds Così il gioco si fa più social e coinvolgente on SnapOdds Operator integrato nelle app e nei siti web di scommesse sportive, gli utenti puntano semplicemente il telefono verso lo schermo del proprio televisore, e ottengono tutte le quote di gioco direttamente nell’applicazione”. A raccontarci la novità di SnapOdds è Thomas Willomitzer, fondatore e Ceo di Snapscreen Inc, la start up
produttrice di SnaOdds che è stata premiata all’ultima edizione della Sport betting conference di Barcellona, lo scorso settembre. A SnapOdds è stato assegnato l’Sbc First Pitch 2023, che da qualche tempo l’Sbc summit Barcelona assegna alle start up più interessanti del settore delle scommesse e dei giochi. “Puntando sulla forza dei social aumenta il coinvolgimento dell’utente, e di conseguenza, per le aziende, possono crescere le entrate e la fidelizzazione del cliente”, continua Willomitzer. “Inoltre, con SnapOdds Social non è necessario incorporare nulla sulla propria piat-
taforma: è sufficiente sfruttare la sua potenza attraverso i social media per acquisire nuovi utenti. Il nostro prodotto è un sicuro punto di svolta per gli operatori del settore, e sono convinto che sia necessario soprattutto in un mercato come quello italiano, che come sappiamo è strettamente regolamentato”. La forza di Snapscreen è individuabile nella sua grande esperienza, visto che i co-fondatori dell’azienda sono presenti da più di 60 anni nel mercato, con collaborazioni importanti con azienda come Last.Fm, Cbs, Jajah, Telefonica, Msqrd, Facebook e Jumio. (Dd)
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STARTUP INNOVATIVE
Webium3 Dai serious game un’opportunità di formazione che supera le barriere
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prendimento che si adattano al singolo partecipante”. Il gioco rilascia delle gratificazioni graduali (sfruttando meccanismi psicofisici già noti, che tramite il gioco inducono il cervello a rilasciare dopamina), mano a mano che chi lo utilizza dimostra di aver appreso la nozione. E alla fine l’azienda ha la certezza (qui entra la blockchain) che il percorso è stato appreso, azzerando il rischio che qualcuno si perda per strada. “Ma tutto nel pieno rispetto della privacy”, come assicura Chiara Mollace, avvocato, Ceo dell’azienda, esperta proprio di queste tematiche. (Dd)
Speciale
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zione con l’utilizzo di serious game. Dopo l’incontro con Mauro Schiavella (psicologo e psicoterapeuta) e la sua entrata a bordo abbiamo iniziato a ideare percorsi di formazione in ambienti virtuali con focus sull’Adhd.” Alle aziende Webium3 offre la ‘traduzione’ in digitale delle loro esigenze formative, “anche creando corsi ex novo - spiega Schiavella - riadattandoli in un metaverso specifico per ogni cliente”. Di fatto “dal momento del primo contatto con il cliente, in circa 60-90 giorni, creiamo un vero e proprio videogioco ‘personalizzato - aggiunge Leone - con uno storytelling che segue i contenuti, e i valori, che vuole comunicare l’azienda. Si tratta di percorsi utilizzabili con vari device (ma il top è l’Oculus, che dà un’immersività completa) creando percorsi di ap-
ECCELLENZA E INNOVAZIONE
chiama Webium3 la start up che sta rivoluzionando il mondo della formazione aziendale. Le parole chiave sono metarverso, blockchain, ma soprattutto creatività e inclusività. Già, perché il lavoro di Webium3 porta il classico corso di formazione su un piano superiore, superando anche difficoltà come quella dell’Adhd (il disturbo dell’attenzione, per semplificare al massimo), che spesso costituisce una barriera insormontabile nel mondo lavorativo. “A monte c’è una serie di incontri fortunati - spiega Gianfranco Leone, Cmo dell’azienda - che mi hanno portato a dare un nome a un problema che mi portavo dietro da tempo, l’Adhd.” La passione per la tematica, per il lavoro, e la competenza delle persone coinvolte ha fatto il resto. “Mi occupavo già di forma-
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GIOCO E RETAIL
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L’AUTORE
nostra rivista questo mese ci parla di innovazione e di start up nel mondo del gioco. Ora, per chi come noi fa soprattutto retail, parlare di innovazione e di start up nel nostro settore, è sempre piuttosto complicato, considerando la normative vessatorie che lo regolamentano, a partire dalla legge delle sotto-distanze fino al divieto di fare comunicazione relativa al gioco, giusto per citarne un paio. Ultimamente, per esempio, secondo ulteriori brillanti e fantasiose amenità, tipiche espressioni di notti popolate da mostri post lauta scorpacciata di porchetta di Ariccia, partorite da alcuni creativi amministratori locali, le macchine “Redemption” si sono rivelate strumenti infernali di iniziazione alla ludopatia dei bambini e vanno quindi vietate ai minori di 18 anni. Qui si aprirebbe un ampio dibattito sul concetto di ridicolo; cosa pensare a questo punto delle innocenti “raccolte punti” come quelle promosse dall’innocua marca di merendine, che celano in realtà un subdolo stimolo alla “diabetopatia”. Oppure quel luogo comune, che non permette di realizzare una sala giochi adiacente a luoghi deputati ad attività culturali, come ad esempio (udite, udite!) un cinema multisala. Del resto, signori operatori dell’amusement, a chi mai verrebbe in mente di mettere un Fec vicino a un cinema? Solo a un pazzo! Ridiamoci su. Tornando a noi, quando pensiamo a start up e innovazione, necessariamente pensiamo al mondo del gioco digitale, che pur patendo una regolamentazione restrittiva, ancora permette di dare spazio alla creatività in alcuni settori del gioco online, come anche dimostrato dalla recente presentazione, da parte di un’azienda già operante nel bingo fisico, di una piattaforma per il gioco del bingo online. Ma noi, noi che per scelta d’amore, abbiamo deciso con
Resistere e innovare SI FA PRESTO A PARLARE DI NUOVI PROGETTI, NUOVE AZIENDE E INNOVAZIONE, NEL GIOCO, QUANDO OGNI IMPRENDITORE DEVE FARE I CONTI CON LA STRATIFICAZIONE NORMATIVA E LE VARIE INSIDIE TIPICHE DI QUESTO COMPARTO. EPPUR, SI INNOVA. a cura di Michele Bragantini
ostinata pervicacia di occuparci di gioco fisico, di retail, come possiamo fare innovazione, quale può essere per noi un concetto di start up? Spoiler: per chi fa retail, innovazione e startup, si legge “sistema”. Ma andiamo per gradi. Partiamo dalle macchine da gioco, alle quali ormai, siamo tutti d’accordo credo, tutti hanno accesso nella medesima misura. Sono sparite le esclusive e comunque non c’è un prodotto che non abbia un clone simile, magari con gli occhi a mandorla, ma ugualmente performante. Quindi il prodotto: deve rispettare le mode del momento, ma non necessariamente rappresenta una discriminante per accaparrarsi clienti. Anzi, potremmo dire, che la novità è che si assiste ad una rivalutazione del ritorno del videogioco più tradizionale, seppur con caratteristiche tecniche di ultima generazione, rispetto a realtà virtuali e simulatori con visore. Chi ha visitato lo Iaapa a Vienna ha visto chiaramente un’inversione di tendenza, in tal senso, rispetto alle edizioni precedenti. Poi, la location: chi fa retail oggi deve sviluppare la sensibilità di sapersi
Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (ningo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di Robox Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri 062022 commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale. 112023
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collocare in posizioni strategiche, in grado di intercettare anche target non convenzionali. Magari vicino o dentro altre superfici retail, sinergiche, in grado di generare grossi flussi. Il format: un’immagine al di fuori degli schemi classici, una vivibilità architettonica che renda unico il contesto, percorsi dove comunicazione e ambiente coinvolgano effettivamente il cliente. L’accoglienza: la formazione e la preparazione del personale, l’orientamento alla risoluzione in tempi brevi e con efficacia di eventuali criticità, la capacità di creare empatia con il cliente facendogli percepire che tutto quello che ha intorno è tagliato su misura per lui. Caro cliente, non so per gli altri, ma per me sei davvero speciale. Le aspettative: un luogo in cui le promesse legate alle attività di promozione si concretizzano positivamente. Chi non si innamora di chi mantiene le promesse? Caro cliente ti conosco: spendere un po’ di tempo, e perché no, di denaro, per conoscere davvero bene il nostro cliente. Comodo cavarsela con: ragazzi, famiglie, bambini. Arricchire di qualche dato socio demografico in più queste macro categorie, approfondire il contesto in cui ci troviamo a lavorare ed agire di conseguenza, migliora il cassetto e non lede la propria autostima. Quindi, mettere a “sistema” i fattori che abbiamo appena visto, crearne un mix davvero centrato sul target è fare innovazione e la nostra attività può considerarsi una start up, una nuova dimensione dell’offerta di gioco. Fare sistema è un nuovo modello di organizzazione, laddove la novità non è solo nel contenuto, ma nel contenitore. Fare sistema è creare un’effettiva experience, indimenticabile, gratificante per il cliente, che scateni il desiderio di essere ripetuta. Facendo un parallelismo culinario, come va molto di moda adesso, gli ingredienti forse non cambiano, ma la ricetta nasce dai dosaggi e dalle combinazioni, e ogni nuova ricetta, a suo modo, è una start up. www.gioconews.it
Attualità
IA e videogiochi alla ricerca di tutele a cura di Serena Corbellini
ANCHE IL MONDO VIDEOLUDICO RICORRE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, PONENDO QUESTIONI E SFIDE CHE RICHIEDONO L’INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI
diritto d’autore tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, alla cinematografia qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. I videogiochi sono opere complesse costituite da una pluralità di apporti di diverso tipo che uniti tra loro compongono l’opera nella sua interezza. I videogame possono essere di vari tipi: d’azione, di strategia, di simulazione, sportivi, d’avventura o di ruolo, ma in generale sono composti da una parte audiovisiva, una parte sonora, una parte grafica e una trama che, seppure embrionale, costituisce il nucleo del gioco, ovvero lo schema o format attorno al quale si muovono i
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personaggi giocanti o meno. Elementi essenziali del videogioco sono inoltre i personaggi giocanti, ovvero gli avatar che possono essere scelti dal giocatore, e talvolta anche di Png, ovvero dei personaggi che, seppur non giocanti, interagiscono in vari modi con i personaggi giocanti con ruoli diversi a seconda della tipologia di videogioco. Oltre a questo un videogioco ha sicuramente un titolo, ovvero un nome che lo contraddistingue da altri videogames ed un software, più o meno complesso, che digitalizza le componenti del gioco e consente ai giocatori di interagire con il mondo creato dal videogioco, finanche a un più complesso algoritmo vero e proprio di intelligenza artificiale che consente al gioco di “prendere vita”, ed adattarsi allo stile di gioco del giocatore, rendendo il gioco più avvincente o coinvolgente.
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Attualità
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
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gioco, come ad esempio l’intelligenza e l’espressività dei personaggi non giocanti, il realismo del paesaggio di gioco, la creazione di un ambiente di gioco dinamico in cui è possibile creare ambienti e personaggi sempre nuovi e che si adattano al modo di giocare del giocatore. Allo stesso modo l’IA viene utilizzata per l’abbinamento tra i giocatori di pari livello o abilità, o ancora per creare degli avversari ad hoc calibrati sulle abilità del giocatore. Se l’applicazione del machine learning ai videogiochi può portare alla creazione di esperienze di gioco diverse da quelle immaginate dall’originario sviluppatore, ci si può anche chiedere se possa concretarsi in sviluppi diversi e neppure immaginati dal creatore originario del videogioco. Il rischio dell’uso di questi strumenti nell’esperienza video ludica ha fatto nascere la necessità di porre dei limiti all’autoapprendimento delle intelligenze artificiali applicate ai videogiochi. Sarebbe infatti piuttosto frustrante se un avversario diretto da un IA divenisse così forte che un giocatore non sarebbe mai in grado di batterlo, oppure se un’ambientazione divenisse così complessa da essere impossibile da terminare. Per questo motivo parallelamente agli studi evolutivi di nuove tecniche di IA si cerca anche di individuare degli strumenti che consentano di pilotare gli sviluppi possibili conseguenza dell’apprendimento grazie all’inserimento dell’algoritmo di IA, e forse anche dei blocchi, ovvero delle regole inviolabili che impediscano il verificarsi di determinate situazioni o risultati non in linea con le necessità del mercato. Da questo può trarsi un insegnamento ben più ampio e che va ben al di là dell’industria del videogioco: il machine learning nelle sue varie forme può portare a risultati inattesi e forse anche in contrasto con i principi e i diritti fondamentali, pertanto occorre la presenza di regole o comunque di un intervento umano in grado di evitare distorsioni del sistema e danni. Fortunatamente la materia è oggi oggetto di considerazione da parte delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali con l’obiettivo di disciplinare queste nuove tecnologie consentendone uno sviluppo costruttivo e non distruttivo.
I A E V I D EO G I O CH I AL L A R I CE RCA DI T U T E L E
Il videogioco è certamente qualificabile come opera creativa, e pertanto tutelata dal diritto d’autore, sia come opera singola, sia negli elementi fondamentali che la compongono quali per esempio le musiche, i personaggi di fantasia, le grafiche.... A ben vedere il videogioco sembra potersi assemblare a un’opera multimediale o addirittura a un’opera cinematografica. Questa equiparazione appare oggi molto attuale se pensiamo a quanti videogiochi abbiano fornito lo spunto per la creazione di opere cinematografiche, o viceversa. Sostanzialmente infatti il videogioco può essere equiparato ad un film in cui i personaggio sono i giocatori ed i Png e la trama può variare in base al comportamento di questi ultimi. Se facciamo una ricerca su Internet scopriamo che la lista dei film tratti dai videogiochi e viceversa è lunghissima. Tra i film ispirati da un videogioco o che riproducono vere e proprie avventure del videogioco possiamo ricordare Angry Bird, Final Fantasy, Mortal Kombat, Super Mario Bros, Sonic e l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Allo stesso modo molti videogiochi sono stati creati a partire dal personaggio di un film o di una serie televisiva: ricordiamo tra i più famosi i videogiochi tratti da Alien, o quelli tratti da Indiana Jones oppure ispirati alla serie cinematografica di James Bond, oppure tratti da film di animazione come Aladin, Hercules, l’Era glaciale e molti altri. Il mondo videoludico è uno dei più sensibili all’evoluzione tecnologica e infatti è stato uno dei primi a cogliere le sfide dell’intelligenza artificiale. I nuovi sistemi vengono utilizzati per le più disparate funzioni: da quelle preparatorie a quelle finalizzate a rendere il videogioco più interattivo o immersivo, attraverso l’apprendimento tipicamente correlato all’uso delle tecnologie di IA. La finalità ultima dei sistemi di IA è infatti quella di creare una macchina capace di apprendere secondo gli schemi tipici dell’intelligenza umana. I sistemi di IA apprendono dai dati che hanno a disposizione, e il mondo videoludico è un flusso continuo di dati che provengono dai giocatori, dal loro modo di giocare e di interagire con l’ambiente circostante: è il palcoscenico ideale per l’utilizzo di questi sistemi. L’applicazione di sistemi di machine learning ha infatti consentito di migliorare diversi aspetti dell’esperienza di
GIOCO E SOSTENIBILITÀ
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L’etica dell’Ia Siamo tutti consapevoli delle visioni grigie del potere possibile dell’Ia e degli inviti a rallentare – anzi, ritardare - il suo sviluppo. Le discussioni di Ampersand hanno indicato però dei rischi emblematici per il nostro settore a cui bisogna far caso. Si tratta del possibile abuso delle capacità dell’Ia da parte degli operatori senza concessione, quelli che operano senza scrupoli o rispetto per gli stanL’AUTORE
E N G L I S H PAG E
L’
approfondimento del tema dell’Intelligenza artificiale si è senza dubbio intensificato negli ultimi mesi, da quando il suo progresso si è dimostrato così ovvio nella forma di ChatGpt e della susseguente versione Bard di Google, che sono subito entrati nella nostra routine quotidiana. Negli ultimi mesi, ho organizzato e assistito a molteplici discussioni di gruppo in Ampersand (di cui ho già parlato parecchie volte in questa rubrica, vale a dire un club esclusivo di esperti del settore formato come piattaforma di scambio contatti, esperienze, opinioni e competenze) dedicate a questa materia. Come succede nell’Ampersand, i temi delle discussioni vengono convocati dai membri e così è successo sia ad Amsterdam – in occasione di iGbLive - che a Las Vegas per G2E e, nella settimana passata, in occasione della consueta riunione online. Essendo ancora alla vigilia dell’implementazione dell’Intelligenza artificiale (Ia) non solo nel nostro settore, ma generalmente in varie aree delle scienze, del business e della tecnologia, ci sono più domande che soluzioni per quanto riguarda il suo vero impatto. Operando sempre nell’ambito delle speculazioni, con poche esperienze e implementazioni in tasca, il gruppo Ampersand ha discusso sia le opportunità che i rischi dell’adozione dell’Ia nel settore del gioco.
Puoi temere ma devi abbracciare L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE È DESTINATA A CAMBIARE IL MONDO: ANCHE QUELLO DEL GIOCO. PER QUESTO, NONOSTANTE I NUMEROSI RISCHI E ABUSI CHE POSSONO DERIVARE DALLA SUA APPLICAZIONE, È IMPORTANTE VALUTARNE TUTTI GLI ASPETTI E LE OPPORTUNITÀ a cura di Ewa Bakun
dard, soprattutto nella protezione del giocatore. E da qui il rischio per tutto il settore, spesso accusato collettivamente per la cattiva condotta dei pochi che agiscono fuori dalle regole. Con sempre più restrizioni regolatorie che spingono le imprese ad operare nei mercati non regolati, la tentazione dell’incontrollato uso dell’Ia è sempre più diffusa.
Codice dell’Ia Per affrontare i possibili impatti negativi, alcuni membri Ampersand, riferendosi anche alle pratiche di altri settori, hanno suggerito lo sviluppo di un codice di comportamento che obblighi i suoi firmatari all’uso moderato e rispettoso dell’Ia. Anche questo però avrebbe le proprie limitazioni: da una parte corre il rischio di essere dominato dalle agende politiche e competitive di poche aziende, dall’altra, la sua probabile diffusione limitata significherebbe pure un minimo impatto.
Regolazione dell’Ia
Un codice sarebbe una forma di auto regolazione e un tentativo di anticipare una regolamentazione esterna. La sua mancanza, Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui tipica nel caso di sviluppo contenuti per Clarion Gaming dal 2018, tecnologico, pone sfide è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ritipiche nel caso di qualsiasi coperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming ambiente non ancora regoe di programme manager. 112023
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lato, e quindi instabile e incerto per gli investimenti a lungo termine. Le possibili capacità dell’Ia sono troppo significative però per rinunciarvi nel nome della minimizzazione dei rischi regolatori, che non si sa nemmeno da chi vengano imposti: dal governo centrale, dalle entità come Google, oppure dai regolatori del gioco.
Ia e il gioco responsabile Nonostante i rischi riportati, l’Intelligenza artificiale senza dubbio offre grandi opportunità e sono esse a entusiasmare il settore e i membri Ampersand. Personalizzazione delle offerte gioco e di marketing, contenuti più ingaggianti sia nel gioco stesso che nella sua comunicazione, sofisticazione delle scommesse, soprattutto quelle in-play, usando le capacità della tecnologia di adattarsi molto più rapidamente alle preferenze e al comportamento del giocatore, sono alcuni esempi citati, sempre con la chiamata a una moderazione per evitare l’evoluzione nel gioco vulnerabile. Ma è proprio l’ambito del gioco responsabile che presenta delle grandi opportunità, sia nell’area dell’identificazione che in quello dell’intervento. L’Ia potrebbe aiutare ad identificare i giocatori di rischio molto più prima in base ai segnali di danno, così che si possa agire più presto nello sviluppo del danno. Inoltre, l’Ia potrebbe anche essere applicata negli interventi e nelle interazioni con il giocatore, proprio per invertire il possibile sviluppo del danno del gioco. Infatti, l’Ia potrebbe anche essere più effettivo del fattore umano in alcuni casi, visto che è legato al giudizio e quindi alla stigmatizzazione che spesso scoraggia l’inizio del contatto in primo luogo. Sono sempre speculazioni, quelle sulle possibilità dell’Ia, che però bisogna investigare e provare, soprattutto nell’ambito del gioco responsabile. Le stesse capacità immense, ma sempre da approfondire, dell’Ia, possono trovare applicazioni positive e negative – tutto dipende dalle intenzioni delle organizzazioni o degli individui che la adottano. www.gioconews.it
Normativa
Gioco e Banche la legge mette fine alle ostilità? LA CO M P LIA N CE A N T IR ICICLAGGIO DEGLI ISTITUTI DI C REDITO NON PUÒ ESSERE PR ESU P P O STO P E R UN D E - R ISKING INGIUSTIFICATO. LO SANC ISC E ( FINALMENTE) IL PARLAMENTO. a cura di Geronimo Cardia
questo articolo riepilogo il complesso iter di valutazione che è stato compiuto negli ultimi anni che hanno preceduto l’approvazione del recente emendamento agli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 231/2007. Dalla denuncia del fenomeno, alla ricerca delle sue ragioni, all’individuazione delle soluzioni fino al punto segnato dall’emendamento.
quella degli operatori sia un’attività fondamentale per il perseguimento di numerosi interessi pubblici. Ragioni di tipo commerciale, laddove prevalga la mancanza di volontà da parte delle banche di prestarsi a gestire la veramente onerosa attività di conta di monete contanti raccolte dagli apparecchi, nonostante l’importanza della fase di inserimento nel circuito bancario delle somme contanti raccolte non solo legittimamente ma al palese scopo di consentire, tra l’altro, l’emersione di gettito. Ragioni legate al malfunzionamento degli adempimenti in materia di antiriciclaggio da parte degli istituti obbligati a fare le verifiche rafforzate sui clienti ai sensi del Dlgs 231/2007. Un malfunzionamento consistente nella negazione del rapporto al solo scopo di liberarsi sbrigativamente dalla presenza in azienda di un rischio legato unicamente all’appartenenza del cliente ad un settore a rischio, senza operare le dovute verifiche rafforzate, per adeguatamente inquadrare l’esistenza del presupposto per aprire il rapporto (o mantenerlo se già aperto). Ecco, è quest’ultimo che viene definito fenomeno del de-risking ingiustificato. Tolte le prime due questioni sulle quali v’è il rischio che occorrerà ancora lavorare, e concentrandosi sulla terza, può ricordarsi quanto segue.
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Il fenomeno delle non aperture o chiusure dei rapporti di conto corrente È diverso tempo che si denunzia il fatto che alcune banche hanno evidenziato una dichiarata impossibilità di aprire i conti correnti ad operatori del gioco pubblico che si rivolgano loro a tale scopo per lo svolgimento delle proprie attività, ovvero il fatto che alcune banche si sono spinte a precisare ad operatori già detentori di conti correnti (utilizzati per la gestione dell’attività) l’imminente decisione di procedere con la chiusura del rapporto. Le principali ragioni e il de-risking ingiustificato Le ragioni delle chiusure o non aperture di rapporti da parte delle banche a discapito di operatori che sono state registrate negli anni potrebbero astrattamente esser sintetizzate in almeno tre categorie. Ragioni di tipo etico, laddove vengano eccepiti contrasti con i contenuti dei rispettivi codici etici delle banche, nonostante 112023
Nella verifica rafforzata di cosa può tenere conto l’istituto bancario? Se è vero che l’operatore del comparto del gioco pubblico appartiene ad un comparto cosiddetto a rischio, è 28
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Normativa Politica
L’Eba lo ha chiarito da tempo Con il suo complesso parere sul de-risking del 5/1/2022, prot. Eba/Op/2022/01, l’Eba ha denunciato quanto il fenomeno del de-risking ingiustificato sia tanto diffuso in Europa anche per altri settori, quanto dannoso per l’economia e per la legalità, spingendosi anche a fare l’esempio riservato proprio al comparto del gioco in uno dei paesi membri. In questo parere l’Eba suggerisce chiaramente degli strumenti per superare il fenomeno, tra cui il confronto tra istituzioni e associazioni rappresentative per trovare soluzioni idonee su base nazionale. Vi è un utile approfondimento sui dettagli del parere nel lavoro “Anche per l’Eba la chiusura dei conti correnti, che penalizza ingiustamente il comparto del gioco pubblico, è determinata da un de-risking inopportuno che può essere rimosso con azioni mirate a livello nazionale con il coinvolgimento attivo e sistemico di Istituzioni e operatori. - L’unione fa la forza e salva i conti” (Gioco News, febbraio 2022).
L’AUTORE
In un’interrogazione parlamentare e nella commissione banche il fenomeno è stato ben cristallizzato In data 30 maggio 2022 è stata presentata alla VI commissione Finanze della Camera dei deputati l’interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5/08182 avente come destinatario il ministero dell’Economia e delle Finanze e oggetto il tema dei conti correnti. Ed in questa occasione il Governo ha avuto modo di evidenziare quanto l’aspetto fosse conosciuto anche dalla Banca d’Italia e quanto fosse necessario riGeronimo Cardia Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile Studio Cardia www.gclegal.It
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muove le ipotesi di abuso. A stesse conclusioni è poi pervenuta la commissione parlamentare d’inchiesta sul Sistema bancario e finanziario della precedente legislatura dopo avere sentito anche gli interventi delle banche interpellate. Su questi aspetti si è avuto modo di dire diffusamente nei lavori: (i) “De-risking ingiustificato da rimuovere con iniziative del Governo e della Banca d’Italia. Se la banca va contro il banco” (Gioco News, agosto/settembre 2022); (ii) “La questione dei conti correnti del gioco pubblico nelle audizioni della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul sistema bancario e finanziario. La soluzione è a un passo. - Giochi, per la questione dei conti correnti la soluzione è a un passo” (Gioco News novembre 2022). L’Eba è poi tornata sul tema dando indirettamente spunti anche per il comparto Successivamente l’Eba torna sul tema del de-risking ingiustificato e fornisce una chiara elencazione delle misure che gli istituti bancari sono tenuti a seguire per evitare di chiudere i rapporti con i rifugiati e con le organizzazioni non profit. Il provvedimento in questione è del 6 dicembre 2022 ed è dedicato interamente a questi soggetti, ma il punto è che gli stessi principi (secondo cui occorre operare una verifica rafforzata prima di escludere un cliente come quelli indicati) da subito è chiaro possano essere applicati anche ai casi degli operatori del comparto del gioco pubblico. Su questo specifico provvedimento si richiama il lavoro “Le linee guida dell’Eba per non chiudere ingiustificatamente i conti correnti del no profit possono essere prese come spunto per il comparto del gioco pubblico. - Elenco degli approfondimenti chiesti dall’Eba: ulteriore passo avanti per gli operatori del gioco pubblico” (Gc, Gioco News, aprile 2023). Conclusioni sul principio consolidato ben rimarcato dal recente emendamento Quanto sopra è utile, dunque, a far considerare quanto si debba già ritenere consolidato nell’ordinamento giuridico il principio di diritto di non poter aprioristicamente negare un rapporto di conto corrente ad un soggetto solo perché questo appartenga a un comparto a rischio riciclaggio e di dover necessariamente procedere con una verifica rafforzata all’esito della quale poter compiutamente effettuare le valutazioni necessarie per assumere le ritenute determinazioni. Ben venga in ogni caso quanto in tal senso sia stato rimarcato con la legge n. 136 del 9/10/2023 di conversione del cosiddetto decreto Asset che ha approvato l’emendamento che integra tra l’altro l’articolo 16 del Dlgs 231/2007, con la precisazione che i soggetti obbligati assicurano che le procedure adottate non escludano, in via preventiva e generalizzata, determinate categorie di soggetti esclusivamente in ragione della loro potenziale elevata esposizione al rischio di riciclaggio. In questo modo il principio viene ulteriormente cristallizzato e difficilmente potrà non tenersene conto.
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GI OC O E BA NC HE, LA LEGGE M E T T E F I N E AL L E OST I L I T À?
anche vero però che il legislatore abbia individuato una serie di paletti, vincoli, adempimenti anche in materia di trasparenza, tracciabilità dei flussi che da soli, una volta verificati, consentirebbero di far superare a pieni voti l’esame della verifica rafforzata sui soggetti interessati. Una disamina di tutti gli adempimenti in materia di compliance che sono imposti per legge agli operatori del comparto del gioco pubblico e che consentono di dunque di condurre a termine una verifica rafforzata sono contenuti nel lavoro “Perché vengono sollevate troppo spesso obiezioni dalle banche in sede di apertura dei conti correnti degli operatori delle filiere del gioco pubblico? In realtà, per i numerosi adempimenti richiesti al comparto del gioco pubblico, ci sono informazioni rilevanti e gestibili in sede di “verifica rafforzata” delle banche che consentirebbero di superare il problema. - Gioco e Banche: il problema e la soluzione” (Gioco News, novembre 2021).
E N G L I S H PAG E
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enti candeline per una persona sono pochissime, e fino a qualche decennio fa non sarebbe neanche diventata maggiorenne. Ma quando si parla di prodotti di gioco, venti anni di vita sono un bel traguardo, specie se compiuti, come nel caso della slot di Wmf “Fowl Play”, in ottima forma e, come sempre, sulla cresta dell’onda. Ma come ha fatto Fowl Play a tagliare questo traguardo restando al top, nonostante la crescente concorrenza e il mutare di gusti dei giocatori? Lo chiediamo a Roberto Mazzucato, amministratore delegato di Wmg. “È proprio così. La Fowl Play vanta ormai una storia di successo ventennale e rappresenta il nostro brand più famoso. Fin degli esordi la Fowl Play, ideata da Cms Gaming e Mag Elettronica nel lontano 2003, ha saputo catturare l’interesse dei giocatori. Crediamo che il successo riscosso sin dalla primissima versione Awp della Fowl Play possa essere dovuto al fatto di portare il giocatore all’interno di una rasserenante e verdeggiante fattoria in cui lo attendono la gallina con le sue uova d’oro. Nell’immaginario collettivo infatti, la gallina dalle uova d’oro evoca una fonte di rendita derivante dalla buona sorte. Forse è proprio questo il meccanismo che spinge i giocatori a tornare. Ed è così che via via abbiamo sviluppato nuove versioni del gioco della Gallina con nuovi scenari avvincenti ed accattivanti accompagnati da logiche di gioco semplici ed intuitive. Ad oggi le versioni live online sono 10, tra cui annoveriamo la amatissima Fowl Play Christmas che riesce a raggiungere un vero e proprio boom di giocate nel periodo dell’anno che stiamo per attraversare. Un’altra motivazione del successo della Fowl Play è che ha saputo adattarsi alle evoluzioni del mercato! È divenuta disponibile, dapprima nel 2012 attraverso i sistemi di gioco
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IL 20° COMPLEANNO DELLA GALLINA PIÙ AMATA D’ITALIA
È festa grande per la slot Fowl Play: un successo, raccontato dall’Ad di Wmg Roberto Mazzucato, che non conosce tramonto grazie alla costante evoluzione assecondando quella del mercato
Vlt, sbarcando successivamente anche sul mondo dei casinò online nel 2015 sapendo conquistarsi rapidamente anche il favore dei giocatori che apprezzano giocare con i propri devices.” In che modo festeggerete questo compleanno? “Festeggeremo il successo ventennale delle slot Fowl Play con una grande race che coinvolgerà la maggior parte delle slot del nostro brand più famoso ed a cui aderiranno i più grandi concessionari del gioco online italiano. La promozione durerà due settimane, precisamente dal 6
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al 19 novembre 2023 con un ricco montepremi che sarà distribuito alla fine di ogni settimana.” Com’è cambiato il mercato italiano del gioco in questi ultimi venti anni, dal punto di vista del business? “Il mercato del gaming a livello mondiale è senza dubbio in costante crescita. Grazie alla possibilità di giocare senza la necessità di recarsi fisicamente in un’area di gioco, il settore sta diventando sempre più accessibile anche ai giocatori più giovani e le statistiche ci mostrano che vi è un interesse crescente anche da parte del pubblico femminile.” In particolare, che cosa sperate dalla politica nei mesi a seguire? “La capacità, che racchiude in sé una sfida, di adattarsi ad un mercato sempre più gigante.” In che modo terrestre e online si incontrano e convivono? “Il mondo delle Awp e delle Vlt continuerà sempre ad attrarre i giocatori affezionati a questa tipologia di gioco che permette il contatto fisico con l’apparecchio e dunque, un’immersione più completa all’interno del gioco. Il gioco online, dal canto suo, riesce invece a catturare le persone in ogni luogo e momento della giornata.” Quanto sono importanti per voi i mercati esteri e la partecipazione a eventi di settore? “Partecipiamo ogni anno all’Ice London e all’Enada di Rimini. Per noi è importante partecipare alle fiere di settore per presentare agli operatori professionali le novità principali ma anche per apprendere come innovare i nostri prodotti al fine di rendere ancora più emozionante l’esperienza del giocatore. Abbiamo in progetto di espandere la nostra offerta al mercato estero, perciò è essenziale per noi avere la visione completa del mondo del gambling e le fiere di settore rappresentano appunto un’occasione irrinunciabile.”
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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FISCO E SLOT IL PVR NELLA FILIERA DEL GIOCO A DISTANZA Come già riportato in questa rubrica, alcuni dei principali fautori dello sviluppo della pratica del gioco online sui circuiti legali negli ultimi anni sono stati i cosiddetti Pvr (Punti di vendita e ricarica) che hanno consentito, specie in favore dei concessionari con minor capitalizzazione di promuovere i propri brand commerciali sfruttando le reti terrestri di pubblici esercizi e sale dedicate, munite di licenze ex articolo 88 del Tulps. Nell’attuale quadro normativo il concessionario autorizzato alla raccolta di scommesse e giochi online, conferisce un incarico al Pvr finalizzato alla sottoscrizione di contratti di gioco con il giocatore nonché alla ricarica periodica dei suoi conti di gioco. Trattasi pertanto di attività di promozione e diffusione del brand del concessionario e non di commercializzazione, cioè di raccolta di giocate, attività riservata, nel comparto telematico, ai soli concessionari. Come richiamato anche dalla Circolare dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli del 18 maggio 2022 è fatto divieto ai soggetti diversi dai concessionari autorizzati, (e dunque anche ai Pvr) di svolgere attività di intermediazione, cioè qualsiasi attività organizzata al fine di accettare, raccogliere o comunque favorire l’accettazione di qualsiasi forma di scommessa. Diverso il caso della rete terrestre di raccolta di gioco mediante apparecchi e diritti scommesse, in cui il concessionario, ove non coincidente con il titolare stesso del negozio, conferisce ai propri terzi incaricati l’incarico di commercializzare il gioco legale e dunque di raccogliere direttamente il gioco presso i consumatori per conto del concessionario.
GLI AUTORI
LA FISCALITÀ DEI PVR Anche da un punto di vista tributario non esiste un quadro normativo
LA FISCALITÀ DEI PVR In assenza di disposizioni o circolari specifiche approfondiamo le modalità di gestione contabile e fiscale della principale figura di collaboratore dei concessionari di raccolta di gioco online a cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo Studio di consulenza tributaria ITALIA GIOCO LEGALE
chiaro ed esaustivo per il comparto dell’online, specie per i Pvr e le ulteriori figure di collaboratori dei concessionari del gioco a distanza. Si ricorda che, ai fini Iva, ai sensi del comma 1 dell’articolo 110 del Dpr 633/72 sono esenti dall’imposta: - le operazioni relative all’esercizio del lotto, delle lotterie nazionali, dei giochi di abilità e dei concorsi pronostici riservati allo Stato e agli enti indicati nonché quelle relative all’esercizio dei totalizzatori e delle scommesse, comprese le operazioni relative alla raccolta delle giocate (comma 1, n.6); - le operazioni relative all’esercizio delle scommesse in occasione di gare, corse, giuochi, concorsi e competizioni di ogni genere, nonché quelle relative all’esercizio del giuoco nelle case da giuoco autorizzate e alle operazioni di sorte locali autorizzate (comma 1 n. 7); - le prestazioni di mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni di cui ai numeri da 1) a 7) (comma 1 n. 9); Riguardo alle diverse tipologie di collaborazione poste in essere dai concessionari, con la risposta n. 583 del 14 dicembre 2020, l’Agenzia delle entrate ha chiarito, richiamando un principio più volte dettato dall’Adm, che tutte le attività necessarie e
Francesco Scardovi
Giancarlo Marzo
Dottore Commercialista e Revisore legale
Managing partner
Partner Studio Scardovi & Giordani
Studio legale e Tributario Marzo Associati
Consulente Commissione Gioco Illegale 18^ Legislatura
giancarlo.marzo@marzoassociati.it
indispensabili per l’esercizio dei giochi a distanza sono esenti da Iva (principio ribadito per la raccolta di gioco “fisico” con la risposta n. 477 del 27 settembre 2022). Senza quindi poter generalizzare, i Pvr rappresentano una figura chiave per la raccolta di gioco online. Non svolgendo attività di commercializzazione ma di promozione e diffusione, rientrano pertanto, a parere di chi scrive, nella collaborazione al gioco prevista dal sopracitato n. 9 dell’articolo 10 della Legge Iva. A differenza pertanto dei collaboratori alla raccolta di gioco terrestre, di cui al n. 6 dell’art. 10 che sono esentati dall’obbligo di fatturazione (sostituito dai rendiconti emessi dai concessionari), i Pvr dovranno emettere fattura (ancorchè in esenzione) e subire ritenuta d’acconto al pari delle altre forme di intermediari previsti dall’ordinamento (agenti, procacciatori promotori), pari al 23 percento sul 50 percento del compenso (con riduzione dal 23 al 20 in assenza di dipendenti a carico del promotore), ove il termine “intermediazione” di cui al comma citato non ha nulla a che vedere con il reato previsto in tema di raccolta di gioco abusivo. Sono esclusi da tale obbligo le figure di collaboratori inquadrati nel regime forfettario (agevolato) per i percettori di compensi fino a 85mila euro annui. Ai fini contabili i Pvr iscriveranno detti compensi in apposita voce del conto economico che contribuirà, in presenza di altri ricavi derivanti da prestazioni imponibili, al calcolo del Pro-Rata Iva (percentuale di indetraibilità dell’Iva sugli acquisti), salvo non si tratti di attività residuale e accessoria rispetto a un’attività prevalente imponibile ai fini Iva (quale la somministrazione di alimenti e bevande). In ogni caso, anche da un punto di vista di inquadramento fiscale, si auspica che nell’ambito del più ampio riordino previsto dalla delega fiscale, si possano fornire i chiarimenti necessari a superare i criteri generici di “necessarietà” e “indispensabilità” delle prestazioni ed evitare così possibili contestazioni tributarie.
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Scommesse
Riordino o disordine? Il betting ancora alla ricerca delle riforme corrette DALLA DELEGA FISCALE AL DECRETO DIGNITÀ E, ANCORA, ALLA CONFUSIONE SUL SETTORE DEL GIOCO PUBBLICO, ECCO UN’ISTANTANEA DEL MOMENTO DELLE SCOMMESSE D’ITALIA
di Cesare Antonini
settore del betting viaggia ancora a vista nel mare grosso delle riforme che, però, sembrano stentare sempre ad arrivare gettando nell’incertezza un’industria intera. O meglio, lasciando il mercato nel solito regime di prorogatio che ha contraddistinto l’azione normativa del regolatore negli ultimi anni. Di sicuro lo scandalo calcio e scommesse, ancora tutto da appurare e, ovviamente, rimaniamo garantisti fino alla fine di tutto i gradi di giudizio, non sta aiutando il settore. I riflettori si spostano sull’industria del gaming e, se facessero luce su criticità e problematiche, farebbero comodo. Purtroppo la disinformazione e i detrattori riescono a danneggiare in ogni caso l’immagine del gioco pubblico. Per viaggiare con cognizione di causa in questo particolare momento dell’industria ci siamo affidati, come al solito, alle analisi di Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 e memoria storica del betting d’Italia con assolute capacità prospettiche. “In questa fase quello che preoccupa è che sembra che vogliano mettere a bando le scommesse online con la possibilità di utilizzare i Pvr regolarizzando questi ultimi a loro volta. Pos-
M a u r iz i o Ug hi
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siamo anche capire che l’intento dell’esecutivo sia quello di fare cassa ma essendo stato impostato il riordino del settore dei giochi, è fuori luogo procedere ad una gara così importante come quella del gioco online. Un settore cresciuto esponenzialmente grazie alla pandemia che ha scatenato una serie di opportunità ma che ha penalizzato oltre modo il retail”, esordisce Maurizio Ughi. Ma non è tutto oro quel che luccica: “È reale il notevole incremento di fatturato e di ricavi che ha vissuto l’online a fronte di costi fissi d’esercizio rimasti sostanzialmente fermi - prosegue il presidente di Obiettivo 2016 -, tutto questo ha solleticato l’appetito dei nostri governanti convincendo il regolatore ad aumentare il costo della concessione rispetto agli standard. Ma continua a non avere senso fare una gara online senza tenere conto del fisico.” V’è da considerare un fatto: l’online ha avuto bisogno del fisico per farsi spazio in un certo momento della storia del gioco pubblico? “Per via del decreto Dignità per avere visibilità un brand nuovo o di dimensioni minori ha implementato e creato il Punto vendita e ricarica per agganciarsi al territorio e farsi conoscere. Con questo regime normativo Pvr, corner e negozi sono fondamentali. Aprire conti gioco, offrire servizi ricaricare e fare prelievi fin dove è possibile è altrettanto necessario - prosegue Ughi - purtroppo sappiamo che spesso queste attività sono gestite in modo
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Scommesse
vestimento di Lottomatica. Ma anche questo andrebbe fatto dopo un riordino totale, complessivo e credibile”. A questo si lega il continuo pressing dello sport sul betting. Ma le cose stanno in un certo modo e basta leggere i “libri di storia del settore”. “Ricordo assai bene la tassa sullo sport perché l’ho vissuta anche per l’i9ppica. Ma un settore come il Coni che produceva milioni per Totocalcio e le prime licenze di scommesse riceveva 450 milioni. Quando la riserva di legge del gioco pubblico è passata allo Stato quei soldi sarebbero dovuti rimanere allo stesso importo ma sono finiti nel calderone dei miliardi prodotti dal gioco all’erario. Bisognerebbe fare un conto da quegli anni ad oggi per capire se il settore è in debito o meno con lo sport. In teoria quei 450 milioni di euro sarebbero comunque dovuti arrivare lo stesso dal gioco dal 2003 ad oggi. Per questo il settore ha sempre contribuito allo sport. Ovviamente le richieste avanzate a livello politico dallo sport sono fortissime e il movimento ha un potere trasversale che si pone anche al di sopra della politica. Non dimentichiamoci anche i contribuiti extra arrivati dalle slot seppur modesti quindi il ragionamento andrebbe calibrato su questi precedenti.” LE LEGGI MAL CALIBRATE FANNO SOLO MALE AL SETTORE
Parola anche dell’European gaming and betting association sulla scorta dello scandalo calcio e scommesse scoppiato nelle scorse settimane intorno ad alcuni campioni italiani: “È evidente che l’azione coercitiva contro gli operatori del mercato nero non è sufficiente e che il Governo deve rivedere le proprie regole sulla pubblicità del gioco per garantire che i cittadini italiani possano essere ben informati sui siti web autorizzati nel Paese.” Lo dichiara Maarten Haijer, segretario generale di Egba, l’associazione con sede a Bruxelles che rappresenta gli operatori di gioco online operanti regolamentati e residenti in Europa. Ovviamente il riferimento era all’inchiesta condotta dalla Procura di Torino sui calciatori Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo per aver puntato su piattaforme illegali. Si stima che il mercato nero italiano del gioco online valga quasi 1 miliardo di euro all’anno. “Il divieto del Paese sulla pubblicità per il gioco con vincita sta chiaramente favorendo il mercato nero e dovrebbe essere rivisto. La cosa preoccupante è che di conseguenza molti giocatori italiani scommettono su siti web con sede al di fuori dell’Ue che non offrono nemmeno un livello base di protezione dei consumatori.
Gioco Illegale
25
miliardi euro all’anno
Scommesse sul mercato nero
9.800
Siti bloccati da Adm
18,5
miliardi euro
Scommesse su siti privi di licenza
+400
rispetto al 2022
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R I O R DI N O O DI SO R DI N E ? I L B E T T I N G A NC OR A AL L A R IC E RCAD E L L E R I FO RME C O RR E T T E
poco professionale, diciamo.” Un fenomeno piuttosto importante giusto? “Parliamo di 60mila punti secondo le statistiche. Se ci fosse la gara, una specie di sanatoria, si dovrebbero pagare dai 600 ai 1.000 euro per rispettare le indicazioni della legge. Poi con 30 licenze dal costo dei 6-8 milioni ci sarà una concentrazione tra skin per aggirare l’ingente investimento. La conclusione è semplice: tra Pvr e licenze il Governo può recuperare appena 250 milioni di euro, una somma tutto sommato irrisoria rispetto allo stravolgimento del mercato che si prevede e che non converrebbe all’Erario.” Ma ha senso indire un bando solo per l’online? “Mi auguro che le concessioni siano divise, sì, e che le attività siano integrate tra loro: vorrei poter acquistare punti sul territorio ma con la stessa concessione fare promozione dei prodotti che ho sulla licenza online - spiega Ughi sul territorio potrebbero essere promossi tutti i prodotti eccetto quelli vietati come skill games, poker e casino aumentando anche la trasparenza del gioco online.” Non si vedono grossi spiragli sul riordino del settore: “Mi sembra un’operazione quasi nostalgica, adagiata al passato e non proiettata nel futuro. Il rischio è che si possa concentrare ancora su distanze e punti sensibili. In questo caso che senso avrebbe avuto fare la legge Delega?”, si interroga il presidente di Obiettivo 2016. Istituzionalizzando i Pvr cosa potrebbe accadere? “Il rischio è che, diventando parte del sistema dei giochi pubblici, dovrebbero essere costretti a rispettare le distanze anche loro come il resto dei punti a terra. Per questo le ipotesi che sono uscite sul riordino potrebbero non valere quelle risorse che lo Stato pensa di recuperare da queste riforme per l’Erario.” E c’è anche il rischio che possa riesplodere un’altra tempesta mediatica contro il gioco pubblico: “Se il Governo facesse un riordino con logica potrebbe anche rispondere alle opposizioni perché in ogni caso arriveranno le critiche, anche nel migliore dei casi. Ma se la riforma si dovesse fondare su basi solide in quel caso reggerai il fronte della polemica. In caso contrario, con discorsi irrazionali o con provvedimenti solo finalizzati alla cassa, la preoccupazione per la stabilità e l’immagine del settore è forte. Si tratta di atti di natura schizofrenica che possono portare a prendere tasse e basta dal settore”. E Ughi torna a parlare, perché no, della tassa di scopo: “È una soluzione che non mi sento di accantonare e che per me risolverebbe. Ricordiamo i provvedimenti di Walter Veltroni sul Lotto dove gli importi servivano per restaurare monumenti e opere d’arte. Un’azione che diede grosso risalto al settore come se fosse un in-
A CARTE SCOPERTE Ni c o l ò Fag i o l i
La riforma Mr.Beans a cura di Marco Trucco
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L’AUTORE
politica, i giornali e i twitteristi hanno scoperto nelle scorse settimane, con sommo sconcerto, che gli italiani scommettono sui siti stranieri illegali (e ho esaurito i crediti di parole che iniziano per “s” per il resto del pezzo) grazie alla confessione di un giovane calciatore professionista, il cui cognome tradotto in inglese è beans e che quindi chiameremo Mr.Beans. Mr.Beans ha ammesso: uno, di puntare cifre rilevanti su partite di calcio, pur essendogli vietato dal codice di giustizia; due, di giocare con bookie online che non hanno concessione italiana per evitare i controlli; e tre, di giocare anche a poker, e con quest’ultima motivazione gli avvocati - pare - hanno provato che Mr.Beans abbia un problema di gioco patologico. È in questi casi che uno non capisce da dove cominciare. Ci sono i colpevolisti/giustizialisti (“la ludopatia è una finta”) detto da coloro che fino all’altro ieri hanno votato il bando della pubblicità e ogni afflizione al gioco pubblico brandendo la clava
della ludopatia. Ci sono i politologi della classe operaia uniti contro il ragazzo “che ha tutto, dovrebbe essere felice e invece guarda in cosa butta il denaro”, e che quindi, implicitamente, preferiscono veder giocare chi denaro da spendere non ne ha. Ci sono i cascatori dal pero professionisti, i candidi per cui basta vietare ciò che non piace e il problema è risolto, e ora chiedono “in che cosa abbiamo errato?”. Ci sono le crocerossine che twittano “poverino” e uniscono i loro corpi intorno all’epifania di Mr.Beans, basta che pronunci tre atti di dolore e mezza dozzina di avemarie. Ma a questa pioggia di opinioni qualunque abbiamo fatto l’abitudine. Il vero problema è che la riforma del gioco, che in Italia aspettiamo invano da cinque anni almeno (c’era ancora Baretta, vi ricordate quant’eravamo giovani e ottimisti?) in questi giorni passa di mano in mano in forma di testo top-secretato nei palazzi del potere, o perlomeno negli androni della burocrazia, e viene commentata alla luce di questa vicenda irrilevante. Perché Mr.Beans è irrilevante. Tutti i casi particolari sono irrilevanti, perché ogni caso è unico. Ma la tentazione di fare Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, leggi in reazione è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni ai casi unici è online di diversi gruppi, tra cui Everest indistruttibile. Poker, Eurobet, PokerStars e fino a giuQuindi avremo gno 2023 GGPoker. Ora è chief markeuna riforma ting officer del gruppo Videoslots. Mr.Beans del 112023
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gioco, pensata per risolvere i casi come Mr.Beans. O almeno, perché in futuro facciano meno chiasso. C’è una piccola chance che la vicenda possa (dico possa, non crediamoci troppo) condurre a una visione più laica del gioco. Qualcuno potrebbe alzare la mano e dire: colleghi legislatori, a forza di criminalizzare il gioco online lo abbiamo reso ancora più attraente: Mr.Beans non giocava alla Lotteria Italia o ai gratta&vinci né al Totocalcio nonostante abbiano tutta la visibilità che vogliono, perché... non è colpa loro ma non sono giochi cool per un calciatore ventenne. Non è ora di far ritornare il betting online mainstream e promosso sui canali legali? È meglio avere concessionari nazionali che usano testimonial e ambassador per promuovere brand legali o un Mr.Beans che involontariamente comunica a tutta Italia quanto è facile giocare offshore? Perché è ovvio, mi pare pleonastico dirlo, che gli operatori offshore col caso Mr.Beans hanno brindato a champagne. Volete andare a vedere le ricerche delle keyword su Google? Andate a vedere, dai, fatevi due risate amare. Acquisizione gratis. E quando i medesimi imprenditori offshore leggono che le prossime concessioni italiane possono costare otto milioni di euro, cosa devono fare? Io me li immagino che dal porto di Amsterdam ordinano caviale a bancali e piegano il collo per ascoltarsi ridere meglio (cit.). www.gioconews.it
Ippica
Un rilancio possibile G R A Z I E A L TA L K “ L A F I L I E R A I P P I CA I TA L I A N A : O LT R E L A C R I S I , P E R I L R I L A N C I O D E L S E T TO R E ” S O N O S TAT I A F F R O N TAT I T E M I C R U C I A L I E O R A S I AT T E N D E U N A R I F O R M A S O S TA N Z I A L E P E R R I PA R T I R E di Michela Carboni
riflettori sull’ippica italiana si riaccendono grazie al talk curato da The Watcher Post, piattaforma crossmediale di informazione, specializzata nell’analisi politica ed economica, powered by Utopia Studios, “La filiera ippica italiana: oltre la crisi, per il rilancio del settore”, andato in scena lo scorso 10 ottobre. Tanti i temi caldi attorno ai quali si è accesa la discussione, con gli interventi di Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario al ministero dell’Agricoltura; Maria Chiara Gadda, vice presidente commissione Agricoltura della Camera dei deputati; Elio Pautasso, presidente di Federippodromi; Amedeo Maizza dell’Università del Salento; Michele Rosi, Coo di Mst. A moderare il dibattito, Paolo Bozzacchi di The Watcher Post. “Quello dell’ippica è un settore che da diversi decenni sta subendo una crisi molto importante”, afferma La Pietra. “Noi abbiamo fatto una scommessa nel rilanciare questo settore che chiaramente non può avere singoli elementi da cambiare ma per il quale è necessario un piano complessivo. Siamo partiti – prosegue il sottosegretario - con la costituzione di una direzione specifica dell’ippica all’interno del ministero; purtroppo i tempi burocratici hanno rallentato la cosa, io pensavo che avremmo avuto il nuovo direttore entro maggio, ma non ci siamo riusciti solo per un problema burocratico, non politico. Ora che il direttore è arrivato (è stato nominato Remo Chiodi a capo della Direzione ippica del ministero, Ndr), possiamo mettere mano alle riforme fondamentali che ci interessano. È importante cambiare questo sistema, da cui si possono attingere risorse ulteriori. Una riforma delle scommesse stesse su cui dobbiamo andare con i piedi di piombo, perché non possiamo cambiare dall’oggi al domani un sistema così radicato.” Tra i temi fondamentali c’è quello della tassazione che nel mondo delle scommesse ippiche e il sottosegretario sottolinea che è fondamentale “diminuire la tassazione, perché il sistema delle scommesse rispetto
Pa t r i z i o Gi a c o mo La P i et ra
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a venti anni fa è completamente cambiato anche per la presenza di quelle virtuali”. Importante anche una riclassificazione degli ippodromi su cui, secondo La Pietra, “va fatta una riflessione generale, perché il rilancio parte anche delle strutture. È importante notare che il 90 percento di essere è di proprietà pubblica, quindi bisogna intervenire coinvolgendo molti attori. Inoltre dobbiamo rivedere tutto il sistema che riguarda il calendario delle corse; questo significa capire quali sono gli ippodromi che possono essere più indicati per correre d’estate rispetto ad altri in cui è meglio correre in inverno. Oggi c’è una grande confusione e all’interno dello stesso bacino si svolgono in contemporanea diverse gare. In questo modo non si valorizziamo bene certe manifestazioni”. Inoltre “dobbiamo lavorare bene sulla valorizzazione di questo sport che ha una tradizione importante e anche sulla formazione dei nuovi addetti. C’è un indotto molto ampio e per questo abbiamo bisogno di una scuola di fantini e di dare la possibilità ai giovani di entrare in questo mondo. Anche se consideriamo la crisi del settore noi abbiamo i migliori cavalli, fantini e guidatori che vanno in giro per il mondo vincendo tanti premi e che si trovano all’estero, perché in Italia ci sono tanti problemi. Un’altra cosa che abbiamo fatto subito è stata quella di mettere le mani sul sistema di pagamenti che viaggiavano molto in ritardo e su cui stiamo cercando di lavorare”. Il sottosegretario conclude evidenziando l’importanza della nuova consulta. Uno strumento “attraverso il quale gli ippici possono eleggere il proprio rappresentante. Per ogni comparto chiunque abbia il curriculum adatto avrà la possibilità di candidarsi con gli attori iscritti che potranno votare liberamente. Chi prenderà più voti entrerà nella consulta che potrà fare una serie di proposte sui calendari e su tutto il sistema. Una cosa che ho voluto fare insieme al nuovo direttore è quella di creare questo nuovo organismo, per poter dare rilancio al settore. Le cose da fare sono tante e non si può risolvere tutto nel giro di qualche mese, ma ci stiamo impegnando al massimo e vedremo anche di mettere qualche risorsa finanziaria”. www.gioconews.it
Ippica
GADDA, PUNTARE SU IPPODROMI MULTIFUNZIONALI
MAIZZA, RILANCIO SCOMMESSE IPPICHE
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ROSI, IMMAGINI DELLE CORSE DA MIGLIORARE
Il direttore operativo di Mst - Media system technologies - Michele Rosi pone in risalto come “la tradizione italiana delle corse sia sempre molto richiesta”, fatto che potrebbe e dovrebbe essere da spunto per tanti operatori italiani, oltre che per la politica. “Il miglioramento della qualità delle immagini è fondamentale per competere internazionalmente; ad oggi solo quattro ippodromi italiani le trasmettono in Hd. È la base per migliorare la raccolta, garantire più appassionati e nuove risorse. Speriamo che la commercializzazione delle immagini dell’ippica italiana possa essere estesa anche nel 2024”. PAUTASSO, INTERVENIRE SU TASSAZIONE
“Una tassazione delle scommesse ippiche troppo pesante, come quella attuale, può finire con lo spingere i giocatori, che comunque ci sono, verso siti illegali o allibratori clandestini”. A dirlo è Elio Pautasso, presidente di Federippodromi. Come filiera “dobbiamo interagire con le istituzioni, inventarci i modi per creare attività differenti alle corse e ampliare l’utenza, ma anche fare un rinnovamento delle strutture, che sono molto datate. Quest’ultimo passo assieme ai proprietari degli ippodromi e al ministero”. Parlando quindi di scommesse, sottolinea il fatto che “siamo concessionari dello Stato”, aggiungendo che “le scommesse sono la cartina di tornasole immediata di come sta andando il settore. La tassazione delle scommesse ippiche deve essere equiparata a quella delle scommesse sportive, che sono molto meno tassate, per non parlare delle scommesse virtuali. Questo va fatto altrimenti i giocatori si rivolgono altrove, a siti illegali o ad allibratori clandestini”.
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IPPICA
Amedeo Maizza, docente di Economia e Gestione delle Imprese, ideatore del gruppo di studio Ihrl (Italian horse racing lab), attività di ricerca dell’Università del Salento, afferma: “Abbiamo fatto uno studio e la conclusione ci ha portati ad evidenziare che se continuassimo in questa direzione è chiaro che la proiezione futura vedrebbe una ulteriore decrescita per il settore, che non so dove poterebbe portare. Se ci fosse una parità di trattamento fiscale con le scommesse basate su altri sport la curva negativa dell’ippica potrebbe
Rivedi il talk “La filiera ippica italiana: oltre la crisi, per il rilancio del settore”
UN RILANCIO POSSIBILE
Maria Chiara Gadda (Italia viva), vice presidente commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della proposta di legge “Disciplina dell’ippicoltura”, sottolinea: “Serve una norma quadro che definisca in modo puntuale quali sono le attività che fanno parte della filiera, un elemento necessario da affiancare alla riforma dell’ippica, oltre a garantire l’efficienza delle strutture, tempi medi di pagamento inaccettabili, oltre 10 mesi, cosa che non permette di pianificare nulla e non consente di lavorare sul piano reputazionale. Portando ad un confronto impari con gli altri Paesi”. Per Gadda è necessario “affrontare il tema dei diritti tv, e negli investimenti futuri bisognerebbe lavorare in direzione di attuare una multifunzionalità degli ippodromi, molti dei quali sono situati in aree di grande interesse culturale e paesaggistico del nostro Paese. Il fatto che spesso siano aperti solo per poche ore alla settimana non contribuisce alla loro conoscenza da parte della famiglie. Per questo la filiera del cavallo, dall’allevamento alle corse, deve tornare ad essere oggetto del racconto. Il depauperamento del settore ha portato alla frammentazione del sistema e della sua rappresentanza, quindi ben venga la costituzione di strumenti come la Consulta nazionale ippica, se aiuta”. Infine ricorda la proposta lanciata dal sottosegretario Patrizio La Pietra di prevedere risorse per l’ippica nella prossima legge di Bilancio, evidenziando che nella sua proposta di legge per la disciplina dell’ippicoltura c’è “l’allineamento dell’Iva sulle cessioni dei cavalli al 5 percento, come accade già in altri Paesi europei”, quindi lancia un appello: “Lavoriamo insieme per raggiungere l’obiettivo”.
invertire la sua tendenza e il settore provare a ricrescere”. Spiega che “in tutto abbiamo coinvolto 250 studenti di 12 università e circa 10 colleghi in un contest per raccogliere suggerimenti su come rivitalizzare il settore. Ne è emerso che “il settore ha un’immagine un po’ desueta, che dovrebbe essere rivitalizzata”.
Amusement
Tradizione e innovazione Il vice presidente di Sapar, Andrea Lo Massaro, traccia un primo bilancio autunnale del mercato amusement e punta l’attenzione sulla necessità di una regolamentazione della sale Lan
AMUSEMENT
L’
autunno continua a dare qualche soddisfazione al mercato del gioco senza vincita in denaro, dopo un’estate positiva. A confermarlo è il vice presidente dell’associazione degli operatori di gioco, Sapar, Andrea Lo Massaro: “C’è stata una buona ripresa dopo l’incertezza dovuta alla riforma, in parte abortita, del comma 7. Diciamo che il prolungarsi della bella stagione sta aiutando molto le attività”. Le sale giochi cittadine stanno recuperando clienti? “Mi risulta un recupero anche delle sale giochi cittadine, devo dire che quelle che ‘tirano’ di più sono quelle che offrono forme di gioco più innovative che fanno da traino a forme di gioco più tradizionali, come flipper o calciobalilla.” Sulle omologhe cosa chiedete e quali sono gli auspici? “La semplificazione delle procedure di certificazione degli apparecchi è fondamentale, penso alle problematiche derivanti dal codice sorgente nel caso in cui le aziende produttrici siano estere. C’è poi la problematica degli apparecchi ante 2003, per i quali sarebbe auspicabile la creazione di un categoria ‘vintage’, con procedure semplificate, senza lasciare troppa discrezionalità agli enti certificatori. Inoltre, per questi ultimi apparecchi, per il paco macchine esistente, è prevista al 31 dicembre 2023 la scadenza per le omologhe, per la quale sarebbe auspicabile una proroga anche per equiparare il trattamento con i medesimi apparecchi installati nelle attività di spettacolo viaggiante.” Quali sono i temi centrali di cui il Governo dovrebbe occuparsi a breve per rilanciare il settore? “I temi da affrontare sono tanti: dalla riforma fiscale, nella quale sarebbe auspicabile l’abolizione dell’Isi, fino al tema di una riforma complessiva dell’articolo 110 comma 7 e della legge 388/2000, per semplificare le procedure di certificazione o passare a forme di autocertificazione degli apparecchi con responsabilità del produttore, per quanto dichiarato, e dei gestori, nel caso di accertata irregolarità derivante da condotta illecita successiva all’installazione.” A livello territoriale quali sono i problemi da affrontare? “Purtroppo ci sono regioni (da ultima la Toscana, ma ce ne sono anche altre come il Piemonte) che hanno 112023
inserito nella normativa il divieto di gioco per i minori per le redemption, scelta peraltro in conflitto con la normativa nazionale. Si sono riscontrati inoltre problemi con l’attuazione della riforma del comma 7 da parte degli uffici territoriali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che, in alcune fasi, hanno avuto incertezze applicative che andavano a danno degli operatori; in questo però ha recitato, anche su nostra sollecitazione come Sapar, un ruolo importante la Direzione giochi nazionale dell’Agenzia che ha assicurato un certo coordinamento tra gli uffici.” Come associazione quali sono le iniziative che state mettendo in campo per il settore amusement? “Siamo stati dall’inizio in prima linea durante la riforma del comma 7, fino ad arrivare all’esenzione da omologhe e nulla osta per gli apparecchi meccanici ed elettromeccanici classici. Il lavoro, però, è continuato in riferimento a proposte di modifiche legislativa per la semplificazione delle procedure di omologa e per l’abolizione dell’imposta sugli intrattenimenti, tutti cambiamenti che darebbero al settore uno slancio non indifferente, fermo restando, per quanto riguarda l’aspetto fiscale, l’applicazione dell’Iva sugli incassi.” A livello di prodotto, cosa va per la maggiore e di cosa avrebbe bisogno il mercato italiano per attirare nuovo pubblico? “Ci sono prodotti sul mercato estero molto interessanti, il problema è approntare una normativa che dia la possibilità agli operatori di poter importare con una certa tranquillità gli apparecchi. In linea di massima penso che un traino per il settore dell’amusement ‘tradizionale’ possano essere i nuovi apparecchi che presentano un livello sempre maggiore di interattività, che renderebbe possibile la sopravvivenza anche di intrattenimenti tradizionali come flipper o calciobalilla all’interno delle location dedicate al puro intrattenimento, fermo restando l’importanza degli esercizi generalisti. In questo dovrebbe svolgere un ruolo importante la regolamentazione della sale Lan (luoghi in cui i clienti possono trovare periferiche da gaming e connessioni a banda larga, Ndr) che finora, a livello normativo, sono più a mio avviso ‘inseguite’ che regolamentate.”
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An d rea l o Ma ssa ro
di Michela Carboni
Flipper
precedenti. Ma adesso il player bolognese intende chiudere in bellezza la stagione proprio nella “sua” città, nella sfida di fine mese.
Non è roba da Nerd Ma anche sì MENTRE LA STAGIONE DI FLIPPER SPORTIVO 2023 STA PER TERMINARE, NEL CALENDARIO DI EVENTI UFFICIALI VALIDI PER IL RANKING INTERNAZIONALE IN ITALIA C’È ANCORA UNA SFIDA DA DISPUTARE di Vincenzo Giacometti
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Come funziona il torneo Il Nerd Pinball Party inizierà alle 9:30 del mattino con l’apertura delle registrazioni e il via del primo turno di qualifiche nelle quali I partecipanti verranno divisi in due fasce orarie (la prima dalle ore 10 alle ore 14, mentre la seconda dalle ore 14 alle ore 18) e la suddivisione avverrà in base al ranking Ifpa. Durante l’evento saranno presenti 10 flipper, in cui ogni partecipante giocherà otto round in gruppi da 4. I posti sono limitati a 56 giocatori (28 per ogni slot). La fase delle qualifiche si svolgerà sotto forma di scontri in gruppi da quattro giocatori con flipper e accoppiamenti sorteggiati per ogni round tramite il formato “Match Play”. In ogni gruppo il giocatore col miglior punteggio otterrà 7 punti, il secondo 5, il terzo 3 e il quarto 1. Durante la fase delle qualifiche si svolgeranno otto round in tutto. Accederanno alla fase successiva gli otto giocatori con il punteggio in classifica più alto per ogni slot, al termine degli otto round. In caso di parità di punti tra due o più giocatori si effettuerà una partita di spareggio su flipper sorteggiato, se ritenuto necessario per entrare nei primi 8. I partecipanti che avranno superato le qualificazioni giocheranno la fase eliminatoria, che consiste in tre fasi in gruppi da quattro giocatori. Dopo ogni partita i punti verranno assegnati secondo l’ordine (7, 5, 3, 1). Le tre fasi consistono in: • Quarti di finale: i giocatori qualificati si sfideranno in gruppi da 4, al meglio delle tre partite. Nella prima partita flipper e ordine di gioco verranno decisi dal miglior classificato di ciascun girone, mentre nelle ultime due verranno sorteggiati. Accederanno alle semifinali i due giocatori che hanno ottenuto il maggior numero di punti in ciascun girone. • Semifinale: i partecipanti che hanno superato i quarti si sfideranno in due gruppi da 4, al meglio delle tre partite. Flipper e ordine di gioco verranno stabiliti con le stesse modalità dei quarti di finale, e i migliori due di ciascun girone accederanno alla finalissima a 4. • Finale: i quattro giocatori rimasti si sfideranno in una finale a partita a secca su flipper sorteggiato. E da qui uscirà il vincitore.
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FLIPPER SPORTIVO
anca poco allo scadere della stagione 2023 di flipper sportivo che si concluderà con l’anno solare, andando ad eleggere il miglior giocatore dell’anno, su scala globale, oltre ai migliori giocatori di ogni singolo paese. Anche se da noi, va detto, non c’è mai stata partita, tenendo conto del vantaggio siderale che il nostro numero uno ha sul resto degli inseguitori: ovvero il quattro volte campione del mondo Daniele Acciari, da ormai oltre dieci anni in testa al ranking nazionale e oggi tornato ai vertici anche di quello mondiale, tra le prime dieci posizioni. Ma al di là delle posizioni, dopo aver completato il Circuito Nazionale Ics, che ha fornito la lista dei 32 qualificati per le Final Series di inizio 2024, la stagione prosegue con il calendario di eventi ufficiali che non si è ancora esaurito. Il 26 novembre, infatti, ci sarà la terza edizione del Nerd Pinball Party di Bologna, ospitato ancora una volta dallo Spazio Nerd, nel capoluogo emiliano. Ed è proprio qui che, probabilmente, ne vedremo delle belle. Sì, perché si giocherà nella Bologna di Luca Fredella, il giovane (talento) rampante che dopo aver brillato negli ultimi due anni di competizioni, ha chiuso in bellezza anche l’edizione 2023 del Circuito Ics – Italian Championship Series, aggiudicandosi la recente Milano Pinball Cup. Riuscendo ancora una volta a mettere dietro di sè alcuni dei più forti giocatori del nostro Paese, e non solo, tenendo conto che a partecipare alla sfida sono stati anche alcuni player provenienti da Francia, Svizzera e addirittura dalla Spagna. Fredella, però, è riuscito soprattutto a prevalere su autentici campioni, considerati grandi favoriti per la sfida, come il numero due italiano Roberto Pedroni, che ha chiuso al secondo posto, o l’ex nazionale azzurro Danny Iuliano, che ha chiuso al terzo posto, davanti a Pierangelo Villa. Un risultato che ha permesso a Fredella di chiudere il Circuito in quarta posizione, accedendo così alla finalissima che si disputerà a inizio 2024, pur avendo saltato alcune delle tappa
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Eventi
SIGMA EUROPE
Infrastrutture e competenze al centro
La Val l e tta
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PH. JOSEPH BUHAGIAR, UNSPLASH
DA L 1 3 A L 1 7 N OV E M B R E S I G M A E U R O P E M E T T E I N M O S T R A T U T T E L E U LT I M E N OV I T À T E C N O LO G I C H E E I S E R V I Z I A D I S P O S I Z I O N E D E L S E T TO R E D E L L’ I G A M I N G di Daniele Duso
egli ultimi 20 anni l’industria del gioco di Malta è cresciuta fino a raggiungere nuovi traguardi e successi. Attualmente contribuisce a oltre l’8 percento del Pil del Paese, creando oltre 10.000 posti di lavoro (circa il 4 percento del totale), con professionisti impiegati in tutti i diversi ruoli del settore. L’isola è stata uno dei primi stati europei a regolamentare il settore del gioco d’azzardo ed è diventata famosa a livello internazionale per le sue opportunità in questo settore. Beneficiando di un governo che ha promosso un ambiente imprenditoriale favorevole e sostenuto dalla solida reputazione della sua autorità di regolamentazione, oltre alle politiche favorevoli alle imprese e alle infrastrutture di supporto Malta si è imposta come la location ideale per ospitare un evento sul gioco pubblico. Quasi di conseguenza un evento come Sigma ha saputo porsi come l’appuntamento al quale tutte le aziende di iGaming non vedono l’ora di partecipare per esporre i loro prodotti. Quindi, ispirazione ed eccitazione sono assicurate mentre si esplorano le ultime tendenze visitando gli stand presenti. L’edizione di quest’anno di Sigma Europe si terrà dal 13 al 17 novembre alla Mmh Malta Ltd a Xatt Il-Mollijiet, Il-Marsa, Malta. Per avere qualche informa-
E mi l y Mi ca l lef
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zione più dettagliata abbiamo parlato con la Ceo di Sigma Group, Emily Micallef, partendo da quelli che sono alcuni dei numeri più notevoli della kermesse maltese. Ottocento tra sponsor ed espositori, 25.000 delegati, 250 relatori, sono solo alcuni dei numeri di questa edizione del Summit europeo di Malta. Ma anche una nuova, più grande sede e tanti eventi che accompagnano la fiera. Sigma Europe vuole dimostrare in ogni modo di essere “la madre di tutti i convegni”? “L’anno 2023 ha visto un periodo di crescita significativo per il Gruppo Sigma, caratterizzato dalla creazione di nuove entusiasmanti partnership di successo, nonché di acquisizioni strategiche. Questa espansione è ancora più evidente con la nostra scelta della sede per Sigma Europe quest’anno. La Malta Week continua a rappresentare un evento di punta nel calendario degli eventi del settore iGaming, confermando saldamente l’isola come una roccaforte indiscussa nell’Europa centrale per questo settore. Le infrastrutture, il contesto normativo e la forza lavoro qualificata dell’isola ne hanno fatto una destinazione molto favorevole per le società di gioco. C’è anche un nuovo interesse per Malta da parte di nuovi mercati al di fuori dell’Europa. Lo spettacolo della Malta Week di Sigma mira ad attingere a una maggiore presenza di clienti asiatici e americani, portando un forte flusso di affari in Europa e facilitando, per
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Eventi
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SIGMA EUROPE
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king durante la Malta Week: siamo sempre orgogliosi di essere ambasciatori del suo fascino.” Diamo spazio anche alla squadra che ha reso possibile tutto questo. Quante persone lavorano per allestire un evento come quello di La Valletta? “La squadra di Sigma è in continua crescita, con uffici permanenti operativi a Manila, Cipro, Brasile, Malta e Belgrado. Con la rapida espansione del Gruppo Sigma, la necessità di attingere a un bacino internazionale di talenti non ha fatto altro che crescere. I nostri eventi offrono anche un ampio spettro di opportunità per la forza Scopri tutti i dettagli di Sigma lavoro locale. Dagli hotel ai costruttori di Europe stand, dai tassisti alle tipografie, l’impatto sulle città in cui operiamo può essere enorme.” Quale settore dell’industria dell’intrattenimento avete visto svilupparsi maggiormente negli ultimi anni? Nell’ambito dell’iGaming e dell’intrattenimento avete individuato trend di interesse che potrebbero emergere nel prossimo futuro? “Penso che i settori dell’intrattenimento e dell’iGaming siano tutti in rapida evoluzione. Le potenziali aree di interesse nel prossimo futuro potrebbero includere progressi nella realtà virtuale per i giochi e le esperienze coinvolgenti, la continua espansione degli esports e dei giochi competitivi, una maggiore adozione della tecnologia blockchain nell’iGaming e innovazioni nella distribuzione e monetizzazione dei contenuti. Inoltre, l’integrazione dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per raccomandazioni personalizzate sui contenuti e lo sviluppo della tecnologia 5G potrebbero avere un impatto significativo su entrambi i settori.” Come ha accennato prima saranno numerosi anche gli eventi paralleli legati allo sport. Sono solo occasioni di divertimento per chi visita la fiera oppure hanno un significato diverso, magari sottolineando il legame con il mondo dello sport? “Lo sport aggiunge una dimensione diversa alle nostre attività di networking. Il nostro obiettivo è fornire qualcosa per tutti: sebbene questa non sia l’attività di networking ordinaria dei nostri visitatori, non c’è niente di meglio degli eventi sportivi per creare un’atmosfera rilassata e amichevole, perfetta per socializzare con nuove conoscenze e mantenersi in salute.”
I NFRASTRUTTURE E C OMP ETENZE A L C ENT RO
l’imprenditorialità, nuove incredibili opportunità di fiorire a livello internazionale. Siamo entusiasti di organizzare il nostro evento a Malta nella nostra sede più grande tra quelle realizzare fino ad oggi: quasi tre volte più grande della nostra sede precedente, l’Mmh offre 32.000 metri quadrati di spazio da esplorare. Aspettatevi molte nuove funzionalità, tra cui una nuovissima area ristorazione realizzata con container riciclati, aree espositive esterne e taxi acquei per aiutare i delegati a evitare il traffico mattutino. Questo è un evento diverso da qualsiasi altro. Stiamo creando fin nei minimi dettagli un’esperienza fantastica e fuori dalle mappe per i partecipanti, che sicuramente li lascerà a bocca aperta.” Sono previste oltre 35 cene di networking, drink di networking giornalieri e 8 feste. Quanto sono importanti questi momenti conviviali per creare connessioni nel settore e far fiorire il business? “La nostra reputazione è cresciuta grazie alla nostra capacità di ospitare eventi di networking eccezionali. Trovare il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero è fondamentale. I nostri eventi collaterali sono progettati per favorire un’atmosfera in cui i partecipanti possano connettersi in un ambiente più rilassato. L’ampia gamma di attività, che spazia da tornei di poker e golf, corse di beneficenza, prestigiose cerimonie di premiazione, gare di calcio, emozionanti serate di combattimento Mma (Arti marziali miste, Ndr) e altre competizioni, garantisce che ci sia qualcosa per soddisfare gli interessi di tutti.” Saranno dieci i mega yacht trasformati in stand ormeggiati nella sede dell’Expo. Cosa si potrà trovare al loro interno? “Il cielo è il nostro unico limite! L’uso non convenzionale dello spazio offre ai nostri espositori la possibilità di essere davvero creativi nel modo in cui espongono i loro prodotti, incontrano i clienti e mostrano il loro marchio. Dagli stand alle sale riunioni, gli yacht sono un’opportunità per le aziende di alto livello di offrire un’esperienza esclusiva ai visitatori.” Sono previsti anche due tour di networking culturale, potete spiegarci in cosa consistono? Che ruolo giocano la cultura e l’arte in un contesto come quello di Sigma Malta? “La Valletta è una delle località più belle di Malta, ricca di storia e cultura, e non vediamo l’ora di mostrare questo gioiello di città ai delegati che arrivano dall’estero. È anche la cornice di molti dei nostri eventi di networ-
Eventi
La forza della diversità STEFANO FREGONI, CEO AND HEAD OF GAMING DI FILSGAME, RACCONTA LE ULTIME NOVITÀ DEL BRAND CHE VERRANNO PRESENTATE A SIGMA MALTA
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Presente al Sigma Malta, FilsGame è tra i fornitori leader a livello internazionale per soluzioni di gioco premium. Un’azienda all’avanguardia che nel corso di questo evento mostrerà diverse novità. Ne parla a Gioco News il Ceo and head of gaming Stefano Fregoni: “Durante il Sigma di Malta presenteremo delle nuove slot machine per il mercato spagnolo, per quello latino americano e per quello asiatico che conterranno almeno cinque funzionalità e saranno di tipo crash games. Inoltre abbiamo dei giochi specifici per il mercato nord americano, sempre dello stesso tipo, che lanceremo nel mese di novembre. Nel nostro stand ospiteremo anche alcuni partner con cui stiamo lavorando ad alcuni progetti, ovvero Sweepium, Faat game e Sccg.” Se da un lato a Sigma di Malta verranno presentate diverse slot machine, dall’altro Fregoni sotto-
linea che la forza di questo brand “risiede nella diversificazione dei prodotti. FilsGame non è soltanto un produttore di slot machine perché ha un catalogo vario, composto da 217 giochi, che può accontentare tutti i target. Inoltre stiamo lavorando a un progetto per integrare dei meccanismi di gioco responsabile con il fine di portare i players dagli ambienti land based a quelli online. Un’iniziativa che sarà utile per permettere agli utenti di controllare al meglio il proprio budget.” Diverse anche le novità che saranno presenti sul mercato italiano. A proposito il Ceo and S tefa no Fre go ni head of gaming di FilsGame conclude dicendo che sono in programma “nuovi prodotti che usciranno a dicembre. Tuttavia l’operazione tesa a integrare nuovi operatori continuerà anche nel mese di novembre e andremo live con dei nuovi progetti su Betson e LeoVegas.” (Cc)
Nuovi mercati all’orizzonte
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MARCO LA GRUTTA, BUSINESS DEVELOPMENT DIRECTOR DI OCTAVIAN DIGITAL, SPIEGA CHE L’OBIETTIVO DI QUEST’ANNO È QUELLO DI ACCELERARE LO SVILUPPO NEI MERCATI ESTERI ATTRAVERSO UN CATALOGO GIOCHI PIÙ RICCO Tra gli operatori presenti al Sigma di Malta, Octavian Digital, azienda leader nella progettazione e realizzazione di software da gioco, occupa senza dubbio un posto di riguardo. A raccontare le novità che verranno presentate in questo evento è Marco La Grutta, business development director di questo marchio: “Questa sarà la nostra seconda partecipazione come espositori al Sigma Malta. Se l’anno scorso avevamo l’obiettivo di presentarci a livello internazionale, quest’anno il focus è quello di accelerare lo sviluppo nei mercati esteri attraverso un catalogo giochi più ricco e con grandi novità in termini di features. Presenteremo i nuovi giochi della linea Dream Set tra cui spiccano ‘Book of Mummy’, una slot machine il cui numero di linee di vincita può cambiare da 25 a 70 in modo casuale ad ogni spin e ‘Buffalo Fury’ con la sua innovativa modalità di gioco lock’n roll che consente di giocare contemporaneamente su due set di rulli indipendenti aumentando il divertimento e le probabilità di vincita.” La Grutta sottolinea anche che i giochi 112023
“sviluppati in-house stanno raccogliendo il favore degli operatori e dei giocatori. Infatti, oltre che in Italia i giochi Octavian si possono trovare in Sud America e presto saranno disponibili anche su altri mercati internazionali. Un altro prodotto degno di nota è l’aggregatore HubCasino che mette a disposizione dei clienti oltre sessanta provider e oltre 4.000 giochi. HubCasino si contraddistingue in semplicità, flessibilità e completezza di offerta e permette agli operatori di ottimizzare l’offerta di gioco minimizzando l’effort di sviluppo.” “A livello di software invece – conclude il business development director di Octavian Digital - sono da segnalare le features aggiunte negli ultimi mesi alla nostra piattaforma conto gioco. Infatti pur partendo da una soluzione moderna e flessibile, siamo stati in grado di arricchirla con un sistema interno di gamification all’avanguardia che sta portando grandissimi risultati in termini di frequency, fidelizzazione e revenues per i nostri clienti. Inoltre abbiamo sviluppato una app mobile che funziona su ogni tipo di dispositivo e sistema operativo e permette di offrire tutti i verticali di gioco.” (Cc)
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Eventi
Opportunità senza frontiere per un brand innovativo
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PER CRISTALTEC LA PARTECIPAZIONE AD EVENTI COME QUELLO MALTESE HA UN OBIETTIVO STRATEGICO: LA PAROLA A RICCARDO BILLI, PRODUCT MANAGEMENT AND DEVELOPMENT DIRECTOR “La partecipazione alle fiere nazionali e internazionali di settore rappresenta una milestone nell’attuazione della strategia aziendale relativamente alla distribuzione del prodotto.” Con queste parole Riccardo Billi, product management and development director di Cristaltec, spiega il significato che riveste per l’azienda la partecipazione a fiere di levatura internazionale. “Cristaltec si è strutturata in questi ultimi due anni per servire il canale terrestre (in Italia Awp e Vlt) e quello online (in Italia sia come concessionario che come fornitore di contenuti di gioco). In questi ultimi mesi abbiamo lavorato per conseguire la licenza Mga, fattore abilitativo per l’ingresso nei mercati internazionali dell’Online. La presenza a Sigma 2023 ha come obiettivo quello di poter cogliere tutte le opportunità che il mercato internazionale dell’online offre agli operatori di settore”, spiega ancora Billi, che anticipa i prodotti che Cristaltec presenterà nella vetrina
maltese: “Essi sono il risultato della strategia di produzione Cristaltec che si basa su tre pilastri fondamentali: brand identity, omnicanalità e innovazione. Un esempio è rappresentato da due titoli, Flash Gordon (King Features Syndicate Hearst Holdings, Inc.) e Mandrake (King Features Syndicate Hearst Holdings, Inc.) che, distribuiti su tutti i canali, contribuiranno al rafforzamento del marchio Cristaltec, soddisfacendo al concetto di omnicanalità e presentando delle caratteristiche di gioco innovative”. Nel tracciare un bilancio del 2023, Billi analizza: “È stato un anno di transizione, durante il quale sia la struttura organizzativa che l’approccio al mercato di Cristaltec si sono modificati per poter affrontare il contesto di un settore maturo come quello del terrestre (Awp e Vlt) ma anche cogliere tutte le opportunità che un settore in crescita come l’online, in Italia come all’estero, offre. Forti di questa organizzazione e del capitale umano che rappresenta il valore aggiunto della Cristaltec, siamo pronti per affrontare le sfide che il 2024 ci metterà di fronte”. (Amr)
Un trampolino maltese per il progetto di internazionalizzazione
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MARCO BEDENDO, DIRETTORE GENERALE DI MICROGAME, ANTICIPA LE NOVITÀ CHE SARANNO PRESENTATE NELL’EVENTO: AL CENTRO C’È ANCHE LA NUOVA GAMING SUITE Una presenza che assume ancora più valenza alla luce del recente annuncio di espansione verso i mercati esteri. È quella a Sigma Europe del provider Microgame, nelle parole del suo direttore generale Marco Bedendo: “La partecipazione ad eventi internazionali di tale portata è da sempre parte integrante della strategia Microgame. È un’occasione rilevante per ampliare il nostro network e per rafforzare lo scouting di ulteriori contenuti e funzionalità, per continuare a mantenere alto il livello di innovazione ed evoluzione del prodotto e dell’offerta Microgame per il mercato italiano che è il nostro focus principale. Inoltre, l’evento ci permette di far conoscere e proporre la nostra Gaming Suite anche agli operatori internazionali, nuovo filone della nostra strategia di espansione”. Quali innovazioni portate a Malta? “Microgame è da sempre leader nelle soluzioni tecnologiche per il mercato online fornendo un servizio a 360° per i nostri clienti. Le principali novità sono rappresentate dal rinnovato aggregatore di contenuti multi-lingua e multi-currency e dalla nuova piattaforma New Bos anch’essa multi-lingua e mul112023
ti-currency, fondamentali per il nostro consolidamento sul mercato Italiano e per l’espansione a livello Internazionale. In particolare, la rinnovata piattaforma New Bos presenta un nuovo approccio modulare, per adattarsi in modo flessibile alle singole esigenze dei nostri clienti ed un innovativo set di funzionalità sempre più in ottica omnicanale, tematica sulla quale Microgame è leader assoluto come testimoniato dal fatto che siamo stati scelti da Sisal per sviluppare la loro piattaforma di affiliazione.” Lo sguardo di Bedendo si punta verso il futuro: “Il futuro, che è già presente, sarà quello di continuare ad investire sull’evoluzione della nostra tecnologia con un’attenzione sempre maggiore alle tematiche di User Experience ed Intelligenza artificiale per ingaggiare ed intrattenere sempre più gli end user, offrendogli un’esperienza unica e personalizzata. Da questo punto di vista abbiamo sviluppato in house i tool di Vip System e Gamification con Races a Missions personalizzabili, evoluto i nostri portali e le nostre app con nuove modalità di UX e continuato a sviluppare algoritmi di AI sempre più complessi per rendere facile e fluida l’esperienza cliente anche in ottica omnichannel”. (Amr)
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Eventi
MILAN GAMES WEEK & CARTOOMICS 2023
Letteratura e cinema sul palco con esports e videogame ALLA MILAN GAMES WEEK & CARTOOMICS 2023 ANTEPRIME, ESCLUSIVE E ATTIVITÀ SPECIALI, NUOVI OSPITI INTERNAZIONALI E ARTISTI DI RIFERIMENTO NAZIONALI di Daniele Duso
EVENTI
L’
appuntamento è il 24, 25 e 26 novembre nei padiglioni 9, 11, 13 e 15 e presso l’Auditorium di Fieramilano (Rho). Sono queste le coordinate della Milan Games Week 2023, realizzata in collaborazione con Fiera Milano e Fandango Club Creators, che torna anche quest’anno unendo il tangibile e il virtuale in una 3 giorni ricca di novità. Prima fra tutte una nuova configurazione degli spazi che estendono la propria superficie in 4 padiglioni, ricoprendo ben 8000 mq in più rispetto all’ultima edizione. Ma partiamo dalla tradizione, ossia dall’area Planet Comics & Books, spazio unico dedicato a autori, disegnatori e illustratori, che grazie alla presenza di editori di spicco, ospiterà figure nazionali e internazionali durante tutte le giornate. Una delle principali novità della Mgwcmx 2023 sarà la nascita del Fantasticon Film Fest, il nuovo festival dedicato al mondo del cinema che si svolgerà all’interno dell’auditorium di Fiera Milano Rho, proiettando pellicole di genere anime, fantasy e horror in una sala da 900 posti allestita con strumenti di ultima generazione. Organizzato da Echo e Fiera Milano il Fff intende offrire un’esperienza cinematografica unica sia agli appassionati, sia ai nuovi spettatori curiosi. Maggiori informazioni per tutti i cinefili che non vogliono perdersi questo evento, sono disponibili al seguente fantasticonfilmfest.it. Spazio poi ai giochi da tavolo, che saranno protagonisti indiscussi di Mgwcmx 2023, con la nuovissima area Unplugged accoglierà le maggiori case editrici di boardgame con tantissime esclusive. Tornando a uno sguardo dall’alto, la star di questa edizione sarà senza dubbio il Central Stage, il palco centrale che non smetterà di animare i 3 giorni di fiera, intrattenendo i visitatori senza sosta. Musica, gaming, panel e anteprime sono pronti a sinergizzare per creare un vero e proprio show unico e imperdibile. Ma venia112023
mo all’attesissimo ambito videoludico. Per i fan dei picchiaduro, un’anteprima del gameplay di Tekken 8 verrà mostrata nel corso della manifestazione da esperti del settore, che sullo stesso palco intervisteranno figure di riferimento del mondo dello sviluppo italiano e internazionale. Per i fan del competitivo e degli esport vi saranno sfide su Call of Duty Warzone che si svolgeranno sabato all’interno del God Wager All Stars, il progetto del pro-player Dario “Moonryde” Ferracci, coinvolgendo i player italiani della God Wager League e domenica i più forti giocatori dello Stivale e Liam “Jukeyz” James, uno dei migliori al mondo in Call of Duty Warzone, player di Red Bull e streamer di West Derby, Liverpool. Ma tutti i visitatori potranno celebrare la propria passione videoludica grazie alla rinnovata sezione gaming. Euronics sarà presente a Milan Games Week & Cartoomics in veste di sponsor della più grande area gaming della manifestazione, la Freeplay Area. 120 console e postazioni PC saranno a disposizione del pubblico per provare le ultime novità e i titoli della stagione. Le novità poi continuano con Pg Esports e la “sua” nuova Arena di Gillette, dove prenderanno vita tre giornate di emozioni e adrenalina realizzate in collaborazione con Dentsu Gaming, mentre a celebrare il presente e il futuro del gaming sarà presente anche Qlash, che occuperà uno spazio di oltre 1200mq. L’Open Zone rappresenta invece un universo di connessione e divertimento, dove esplorare streaming, Vr e Meet & Greet con gli influencer più importanti del mondo Riot Games e molto altro ancora. 46
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Eventi
Innovazione e sostenibilità alla base dei nuovi modelli di business OLTRE 50 PANEL, 2 STAGE, 2 SALE DEDICATE, UN’AREA EXHIBITOR, UN’AREA CORPORATE, UN’AREA NETWORKING E UNO SPAZIO PER EVENTI PRIVATI, E NEL CORSO DELL’EVENTO ANCHE IL PANEL “LEADING IN GAMING AND ESPORTS” REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON GIOCO NEWS ED ESPORTSMAG.IT
IL
Social Football Summit arriva alla sua sesta edizione e il prossimo 21 e 22 novembre, in uno Stadio Olimpico completamente ripensato negli spazi, nasce con una veste sempre più immersiva, integrata e condivisa per far germinare nuove opportunità all’interno di un settore già molto dinamico. Dopo il successo delle passate edizioni, quando ha saputo superare i 10mila partecipanti, quest’anno l’evento si presenta rinnovato con oltre 50 panel, due stage, due sale dedicate, un’area exhibitor, un’area corporate, un’area networking e uno spazio per eventi privati. Il #SFS23 sarà visibile, anche in modalità digitale sulla
Fari puntati su normative e conformità NELLA FIERA DELL’INDUSTRIA DEL GIOCO E DELL’INTRATTENIMENTO DI SOFIA (BULGARIA), BEGE, I NUOVI PRODOTTI PER TEMPO LIBERO E INTRATTENIMENTO, MA ANCHE SERVIZI E PIATTAFORME PER L’OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI OPERATIVI, GESTIONALI E DI CONTROLLO
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prestigiosa mai vista fino ad oggi, nonché forum di gioco responsabile guidati da un gruppo di esperti di alto profilo”. Quali saranno le tematiche principali di questa edizione? “Le questioni normative e di conformità saranno al centro dell’attenzione, riflettendo il nostro impegno nel trattare le sfide che questa industria deve affrontare. I partecipanti potranno inoltre confrontarsi con un gruppo di esperti più qualificati del settore, offrendo servizi di consulenza su misura e maggiori opportunità di stage. L’evento sarà caratterizzato da funzioni sociali e di networking potenziate e ampliate”. Sono attesi molti espositori? “In termini di numeri la Balkan Entertainment and Gaming Expo 2023 occuperà uno spazio espositivo davvero consistente, di cui ben oltre il 90 perceno già venduto e assegnato. Si prevede che l’elenco degli espositori supererà i 6.000 distribuiti, distribuiti nei tre padiglioni dedicati alla fiera. Questa edizione mira ad attirare un’ampia gamma di partecipanti, tra cui produttori, fornitori, operatori, affiliati, fornitori di servizi di pagamento, media e associazioni, rendendolo il più grande raduno di professionisti del gioco nella regione europea. Con cifre così significative sono sicura che Bege 2023 stabilirà nuovi standard nelle fiere di gioco e consoliderà la sua posizione come uno degli eventi più influenti d’Europa”. (Dd)
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EVENTI
Bege, Balkan entertainment and gaming expo, si preannuncia come “un evento davvero eccezionale che ridefinirà gli standard delle esposizioni di gioco”. A dirlo è Natalia Baevska, project manager dell’evento, che si svolgerà dal 22 al 23 novembre all’Inter Expo Center, Sofia. A lei abbiamo chiesto di spiegarci come sarà questa edizione della Bege, e, in particolare, quali saranno i suoi punti salienti. “In linea con il nostro impegno nel promuovere la crescita e l’innovazione del settore, questa edizione del Bege presenterà una gamma impressionante di offerte. Ci sarà una presenza mediatica e di comunicazione significativamente aumentata in vari settori dell’industria del gioco e dell’ospitalità. I momenti salienti includeranno la cerimonia di premiazione più glamour e
piattaforma Swapcard. All’interno dell’evento, il 22 novembre alle 11.10, ci sarà anche il panel realizzato in collaborazione con GiocoNews, dal titolo “Leading in gaming and esports”, che vedrà la partecipazione di Valeria Belozertsova, di Faceit, Alberto Elia, della Lega Serie A, Carlo Barone, di Riot Games e Luca Pagano, di Qlash, con la moderazione di Luca Pardo, dello studio legale Ontier. Anche quest’anno, poi, ci saranno i Football summit awards, durante la cena di gala del 21 novembre, a celebrare l’eccellenza della stagione 2022/2023 con la consegna di 15 premi ad alcuni tra i protagonisti del calcio. Lega Serie A sarà, per il 5°anno consecutivo, global partner dell’evento, conferma la sua attenzione alla crescita dell’intera industry, ai temi dell’innovazione, sostenibilità e di processo, allo sviluppo di modelli di business ed in generale alle dinamiche dei nuovi sistemi di condivisione dei contenuti. “Siamo onorati di avere anche quest’anno la Lega Serie A come global partner, e quest’anno anche la radio ufficiale”, dichiara Gianfilippo Valentini, founder del Social football summit. Per questa edizione, infatti, la Radio Tv Serie A con Rds, la prima Radio Tv di una Lega di calcio in Europa, trasmetterà in diretta dallo Stadio Olimpico, con un ricco palinsesto di approfondimenti, interviste e news con i protagonisti dell’evento. (Dd)
Poker
BATTLE OF MALTA
Battle of Malta ha il suo King Gabriele Re domina su 3.432 entries
Gab r i e l e Re
UN TORNEO CHE GARANTIVA IN TOTALE 2 MILIONI DI EURO E CHE HA SUPERATO LARGAMENTE TUTTI I PRIZEPOOL NONOSTANTE UNA SERIE DI PROBLEMATICHE ESTERNE E UN MOMENTO RICCHISSIMO DI OFFERTE PER IL POKER DAL VIVO di Cesare Antonini
successo che conferma la forza di uno dei brand più storici e importanti per il poker live in Europa, il Battle of Malta. L’organizzazione alla vigilia del torneo che si è giocato nella Poker Arena del Casino Malta dal 17 al 25 ottobre, aveva deciso di alzare l’asticella fino a 1,5 milioni di euro garantiti per il Main Event oltre a 500mila euro per tutti i side event. La partenza del Day1A non ispirava fiducia con appena 155 entries ma il Mystery Bounty alla fine ha raddoppiato il garantito da 100.000 euro superandolo ancora di più. Insomma l’isola aveva visto arrivare tantissimi player per poi arrivare a superare il garantito del Main Event di oltre 200mila euro. Tutto con l’assenza di 250 player israeliani che non si perdono mai l’evento maltese e che producono a testa 2,5 buy in. In più l’offerta del poker dal vivo sempre più ricca e che conferma una domanda imporRivivi il tavolo finale tantissima ma che di tanto in tanto può del BOM 2023 spostare qualche decina di player da una location all’altra causando qualche cifra in meno a questo o quel garantito. Il Battle, però, continua a esserci e ora non resta che aspettare le date dell’evento Spring dopo questo autunno caldissimo sull’isola dei cavalieri.
UN
anche dal vivo: “Sì gioco a poker da quando avevo 18 anni e ho voluto provare a vincere un torneo così importante perché il live ti dà la gloria, la visibilità e tantissime sensazioni pazzesche che sto provando”, spiega Re. Ma lui è stato freddissimo per tutto il torneo anche se si scioglie come ghiaccio al sole quando fa una dedica importante: “Solo tre mesi fa è nato mio figlio Leonardo e sono riuscito a giocare questo evento con grande tranquillità”. A seguirlo nel rail insieme ai tanti player amici come Luigi D’Alterio o Luca Delfino, c’era anche Fabiana, la sua compagna che lo guardava con due occhi pieni di gioia e d’amore. Kingmave911, però, è davvero un player solidissimo e che difficilmente lascia trasparire le emozioni: “Un torneo sempre in discesa, sono stato sempre sopra average quasi tutti i giorni che ho giocato e non ho mai avuto spot difficili da capire a parte quello con Van Wersch in cui ho vinto un pot da 10 milioni con 9 e 3 (l’olandese aveva Q10 ed è stato bluff catchato perfettamente da Gabriele, Ndr). Anche l’heads up è stato piuttosto easy con l’unica difficoltà che partivo con uno svantaggio di 2 a 1 in chip. Ma ho runnato molto bene e sono riuscito a ribaltare e quindi a vincere.” Pro player e reg ma ora anche stremare e coach:
Il main event “Avevo voglia di fare un grande risultato nella mia carriera live e questo successo all’Autumun Edition della Battle of Malta è perfetto!” Gabriele “kingmave911” Re ha battuto in heads up Raoul Van Wersch e un field di 3.432 entries per un montepremi di oltre 1,7 milioni di euro con 209.500 euro che vanno al 28enne di origini torinesi e professional poker player. Top reg online conosciutissimo ha sempre giocato 112023
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Poker
Rao u l Se bas ti aan Van We rsc h
L’action del tavolo finale Torneo complicatissimo per Daniele Grasso, “morto” quasi due volte nel corso della settimana di gioco e uscito con un altro colpo assai sfortunato: A9s a cuori vs A8 offsuited con l’8 centrato al flop da Kuczerski. Ricordiamo il colpaccio subito dal reg inglese Samuel Goodman che aveva settato le “dame” su un flop A10Q e Grasso aveva doppia coppia con Asso e Regina. Non è stato l’unico colpo subito visto che si è visto scoppiare anche QQ, mano che in ogni caso gli ha portato molta sfortuna. Per lui 18.150 euro. Torneo molto regolare per il belga Christophe De Meulder che ripartiva con 17 bui e alla fine è riuscito se non altro a piazzarsi in una posizione avanti a quella di partenza. Ad eliminarlo il nostro Xavier che ha aperto dal cutoff con il belga che ha deciso di mandare tutto dal bottone. Call Zuckwoski con AQ e trova il flip da giocarsi contro la coppia di 6 dell’avversario. Una “donna” di cuori al turn regala il successo per l’azzurro che manda sul rail in settima posizione De Meulder per 14.350 euro. Purtroppo c’è voluto poco per fare la prima vittima del tavolo finale. Del resto l’estone Herli Olop era arrivato al final day con uno stack piuttosto short e ha dovuto forzare per sperare di tornare in partita. Coi 9 dal cutoff non poteva esimersi e ha shovato trovando Daniele Grasso sul big blind con K10. Il colpo Daniele se lo gioca eccome e pesca un 10 subito a faccetta sul flop e poi anche il trips chiuso al river. Flop lascia il torneo per un premio da 11.240 euro.
A l b er to Ci g li a n o
La mano finale ha visto Gabriele portare ai resti Van Wersch 55 vs 10J con il board che offre un 10 al flop ma anche un 5 che chiude immediatamente i giochi. La chip lead l’olandese l’ha persa nello show down violentissimo KQ vs A7 con Re che prende ancora l’Asso che serve a battere il Kappa uscito anche lui sul flop. Raoul aveva fatto fuori in terza piazza Alberto “everbrun1” Cigliano KJ vs 88 con un Jack pescato sul board. Cigliano ha dominato il Day3 per poi crollare all’inizio del Day4 e tornare un po’ nel mezzo del count senza riuscire più a imporsi. Ma ha giocato sempre un grande poker. Ha eliminato Szymon Kuczerski che è riuscito a strappare la qualificazione al final table in extremis riuscendo a portarsi a casa 45.550 euro. Per lui A8 vs KQ offsuited contro Alberto che piazza un Asso per l’eliminare il polacco. Peccato per Xavier Zuczkowski, talento emergente, che al Day4 aveva perso un monster pot pazzesco col runner up A10 vs A5 e 5 sul board. È uscito sempre contro di lui QQ vs AK e Asso sul turn che penalizza davvero troppo il nostro azzurro che, però, siamo sicuri potrà fare davvero bene nei grandi eventi live in futuro. Dura scelta quella del fold AJs a picche in un momento del torneo in cui sarebbe partito davanti preflop su Raoul Van Wersch, sua “bestia nera” nel corso del torneo. Mano significativa al tavolo finale al livello 300.000/600.000/600.000 sempre tra i due. In blind war tutti e due hanno spillato KQ ma l’olandese ha spinto fuori dalla mano l’azzurro mandando all in dopo una serie di raise. Per lui 29.950 euro.
B A T T L E O F M A LT A H A I L S U O K I N G . G A B R I E L E R E D O M I N A S U 3 . 4 3 2 E N T R I E S
“Sì ho iniziato da poco anche a fare streaming delle sessioni e sto seguendo un progetto di coaching che si chiama Smash the Game. Insegno tutti gli mtt No Limit Hold’em qualsiasi livello di buy in”. Prossimi eventi dopo questo successo? “Sto valutando seriamente l’Ept di Praga e, intanto, continuo a giocare online sulle ‘punto it’”. Complimenti al Re!
Il payout del Final table
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Gabriele Re Raoul Sebastiaan Van Wersch Alberto Cigliano Szymon Kuczerski Xavier Zuczkowski Daniele Grasso Christophe De Meulder Herli Olop
€ 209.500 129.500 65.500 45.550 29.950 18.150 14.350 11.240
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B A T T L E O F M A LT A
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Poker
European Poker Law Tour PH. JALIL SHAMS, PEXELS
UN VIAGGIO IN TRE PAESI EUROPEI PER DIMOSTRARE COME GLI STATI CONTINUINO A FARE UNA CONFUSIONE CLAMOROSA SUL GIOCO D’AZZARDO PARTORENDO UNA SERIE DI NORMATIVE INAPPLICABILI IN UE E DANNOSE PER IL MERCATO LEGALE di Cesare Antonini
rima la Spagna, poi la Repubblica Ceca e infine il caso forse meno invalidante ma comunque piuttosto assurdo, quello dell’Austria. Non c’è pace per il giocatori di poker e, in generale d’azzardo, di tutta Europa. È stata un’estate bollente non solo per le temperature ma anche per le leggi che sono spuntate fuori e che potrebbero danneggiare notevolmente l’attività di poker dal vivo per i player del nostro continente e per i rounders di tutto il mondo. Tra chi vuole
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“over tassare” il gioco dal vivo che subisce già i corretti prelievi alla fonte a chi vuole abbassare il limite dell’imposizione fiscale e quindi rendere di fatto irrealizzabile qualsiasi attività di gambling, sempre live. Infine c’è chi dice che il poker può essere praticato ma non deve essere considerato gioco d’abilità. In fumo, insomma, progressi di anni. Per fortuna i primi due tentativi di Spagna e Repubblica Ceca dovrebbero infrangersi contro le regole Ue e contro l’impraticabilità dell’atto. Per l’Austria viene solo da sorridere. Ma, tant’è.
S PA G N A
LA SPAGNA VEDE POKER E VEDE ‘ROSSO’ Proprio a ridosso della tappa più importante dell’anno per la penisola iberica e tra le più attese d’Europa, l’European Poker Tour Barcellona, ecco la notizia che rischiava di causare un terremoto tra i player che stavano volando in Spagna: con un colpo di mano il ministero delle Finanze iberico ignora il diritto Ue e la sentenza del 22 ottobre 2014 della Corte di giustizia europea, la Blanco/Fabretti, e decide di trattare fiscalmente tutti giocatori come se fossero atleti. Il problema, per fortuna, riguardava principalmente i giocatori iberici ma il precedente è comunque gravissimo. Ancora non ci sarebbe nulla di ufficiale e pare che la modifica della legge sia arrivata dopo che il ministero delle Finanze spagnolo ha deciso di mettere i giocatori di poker allo stesso livello degli atleti professionisti. Ma non come avviene in alcuni paesi in cui si è stabilita la figura del professional player con alcuni criteri specifici. Il problema è rappresentato principalmente dal fatto che tutti i player saranno soggetti al prelievo che essi siano giocatori ricreativi, aspiranti semi-professionisti o veri professionisti a tempo pieno. E se l’attività non è continuativa come 112023
invece per alcuni casi deve esPer approfondire sere dimostrato per applicare un prelievo erariale, come si può colpire un occasionale che si è dilettato in un torneo solo per divertimento e non certo per lavoro? Il cambiamento è enorme rispetto al precedente codice fiscale, che consentiva ai giocatori di vincere premi senza alcuna implicazione per la mancata segnalazione. Ora, il ministero delle Finanze ha individuato questa come una carenza nei suoi principi contabili e ha anche esaminato una modifica per includere premi minori nel calcolo fiscale complessivo. Addirittura sotto i 300 euro. Le aliquote fiscali secondo la follia iberica, andrebbero dal 19 percento al 24 percento per i giocatori che risiedono all’interno dello Spazio economico europeo (See) e al 24 percento per i giocatori che vivono al di fuori del See. Le modifiche fiscali si estendono a tutti i giocatori professionisti di poker, scacchi, biliardo e carte
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Poker
all’interno del confine spagnolo. La regola si estende ai giocatori che vivono fuori dalla Spagna ma competono nel gioco all’interno del paese. E questo sarebbe palesemente in contrasto non solo coi generali principi contabili internazionali e con il diritto europeo ma anche con quello che stabilì la Corte di giustizia europea con la sentenza Blanco/Fabretti del 2014 che ribadiva un principio che l’Agenzia delle entrate d’Italia aveva clamorosamente dimenticato: il divieto di doppia imposizione. Non è possibile tassare un giocatore italiano che dovesse vincere un torneo di qualsiasi entità sul territorio spagnolo. Così come per tutti quelli appartenenti alla Comunità europea o allo Spazio economico europeo. E non sarebbero previste, come accade in quei pa-
esi in cui è riconosciuta la figura del professionista, dichiarare spese, buy in, costi inerenti all’attività di gioco. Questo scenario potrebbe essere ribaltabile in sede giudiziale ma il rischio è che si scateni un’altra piaga come l’operazione All In citata poco sopra: il paradosso è che, con la sentenza ottenuta dai due players italiani grazie ai legali Max Rosa e Sebastiano Cristaldi, i giocatori spagnoli rischiano di dover partire daccapo per dimostrare l’inesattezza di questa norma. Il problema, in effetti, rischia di essere il cambiamento dello status giuridico dei giocatori di poker ma da qualsiasi angolazione la osserviamo, che si sia atleti, professionisti o neofiti per il Trattato Ue la doppia imposizione non può mai avere senso.
FOLLIA CECA: LEGGE INAPPLICABILE E ILLOGICA Rispetto al caso spagnolo la Repubblica Ceca non dovrebbe violare i termini della doppia imposizione ma riuscirebbe nell’autentico capolavoro di farsi un auto gol e rovinare il florido settore di gioco d’azzardo del paese. In pratica il Governo ceco ha proposto al Parlamento di ridurre il limite per l’esenzione fiscale delle vincite derivanti dai giochi d’azzardo. Questo limite è attualmente fissato a 1.000.000 corone ceche all’anno, poco più di 40mila euro, e si propone di ridurlo a 50.000 Czk, poco più di 2mila euro. Le vincite dei giocatori che superano complessivamente questo limite per un anno sarebbero soggette all’imposta sul reddito. Ma la cosa più assurda è che la legge potrebbe addossare ai giocatori la redazione di un quaderno fiscale, di una contabilità sulla quale poi calcolare le tasse da pagare. Prima di entrare nel panico chiariamo subito che la legge, se approvata, penalizzerebbe solo i giocatori cechi e che c’è già in atto una pressione importante a livello politico per evitare di approvare una norma che ci permettiamo di giudicare folle. Mentre scriviamo c’è anche una petizione che ha raccolto 1.400 firme e non ci sono grosse novità sull’approvazione della normativa. zardo sono gravati da un’imposta speciale, che viene pagata dagli operatori dei giochi d’azzardo e la cui base è la differenza tra i depositi effettuati e le vincite pagate. L’aliquota fiscale varia dal 23 percento al 35 percento, con l’attuale proposta di aumentare l’aliquota dal 23 percento al 30 percento per gli operatori. In altre parole, i depositi effettuati dai giocatori d’azzardo finiscono in gran parte come entrate per lo Stato. È quindi illogico che i giocatori, in caso di vincita, tasseranno nuovamente tale vincita come parte di una sorta di “tassa sulla felicità”. Va inoltre sotto112023
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IL FOLLE CALCOLO DELLE TASSE DA PAGARE – La stragrande maggioranza dei giocatori d’azzardo pratica questa attività per divertimento e a lungo termine è in perdita, anche se può vincere a breve termine. Poiché l’imposta sulle vincite viene applicata a sei diverse categorie di giochi (i giochi di abilità, le scommesse sportive, il poker, vengono trattati separatamente), può verificarsi una situazione in cui un giocatore è in profitto in una di queste categorie e allo stesso tempo in perdita in altre categorie. Ciò alla fine può far sì che il giocatore sia soggetto all’imposta sul reddito anche se in realtà era in perdita. Ad esempio, con un profitto di 60.000 Czk dalle scommesse e una perdita simultanea di 100.000 Czk giocando a poker, il giocatore è in rosso di 40.000 Czk, ma sarebbe tenuto a pagare le tasse sulla base > www.gioconews.it
E U RO PE AN PO K E R L AW TO UR
COME FUNZIONANO LE ALIQUOTE? – I giochi d’az-
Per approfondire
lineato che i giocatori mettono sul tavolo i loro redditi già tassati, quindi oltre alle tasse pagate dagli operatori, tassare le vincite significa tassare una seconda volta il denaro del giocatore e questo violerebbe anche in questo caso (come per la Spagna e per la sconfitta Operazione All In dell’Agenzia delle Entrate italiana) il divieto di doppia imposizione del trattato europeo. Anche aumentare la tassa per alcuni tipi di giochi dal 23 al 30 percento è un passo altamente discutibile. Dal punto di vista dei giocatori è logico che i giochi in cui, oltre al caso, anche le conoscenze o le abilità del giocatore (scommesse e poker) abbiano una quota inferiore rispetto ai giochi che dipendono interamente dal caso (slot, lotterie). E non va trascurato il rischio di penalizzare il mercato legale rispetto a quello illegale.
Poker
di 60.000 CZK. Con l’attuale limite di esenzione fiscale fissato a 1.000.000 di Czk, la situazione sopra descritta è molto improbabile. Un giocatore dovrebbe ottenere contemporaneamente vincite estremamente elevate in un tipo di gioco e perdite estremamente elevate in un altro tipo di gioco. Ma quando il limite verrà ridotto a 50.000 corone, casi simili si verificheranno molto spesso nella pratica. I rischio di tassare le attività in perdita è concretissimo. Senza contare che è impossibile distinguere se un giocatore ha scommesso con carte sbagliate nel tentativo di bluffare, tattica legittima, o se lo ha fatto nel tentativo di perdere e trasferire parte del suo vincite a un altro giocatore. O per aggiustare il suo balance e non pagare le tasse. Per questo pensiamo che sia una legge inapplicabile.
6 diversi registri fiscali (per i 6 tipi di gioco d’azzardo prescritti dalla legge) e monitorare ciascuno di essi per vedere se ha superato il limite legale per l’esenzione fiscale delle vincite. Il controllo di tali documenti da parte dello Stato sarà molto complesso, praticamente impossibile. Le vincite e le perdite provenienti da fonti diverse vengono registrate all’interno di un tipo di gioco d’azzardo. Ad esempio, un giocatore che nel corso di un anno ha giocato alla roulette successivamente online con un operatore legale, poi online con un operatore illegale, nei casinò nella Repubblica Ceca e nei casinò all’estero, dovrebbe registrare tutto questo in un unico registro e, in base a ciò , valutare se lo è e se non è soggetto a imposta. La questione è come l’amministrazione finanziaria controllerà quanto un determinato giocatore ha vinto nei casinò stranieri durante le sue vacanze o quanto ha perso presso un operatore online senza licenza.
REPUBBLICA CECA
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IL QUADERNO DEI PLAYER – Secondo la legge ciascun partecipante al gioco d’azzardo deve conservare fino a
AUSTRIA
AUSTRIA CHE DICI? COME FA IL POKER A NON ESSERE SKILL GAME? “L’articolo 1 del Gambling Act, il Glücksspielgesetz, “Gspg” austriaco, definisce espressamente il poker come un gioco d’azzardo e non come game of skill. Il poker è generalmente consentito solo nei casinò”. È l’incredibile rivelazione che finora era rimasta nascosta visto che nella vicina Austria si gioca a poker dal vivo da tantissimi anni e molto prima che in Italia. Basta andare a seguire i giocatori su HendonMob per vedere come i risultati nei casino austriaci risalgono ai primi anni 90 del secolo scorso. Ma la posizione del Gambling Act è assai singolare: il poker si può giocare ma che non si chiami mai gioco d’abilità. Perché? La decisione non sembra avere un senso preciso e un obiettivo concreto visto che l’Hold’em e le varianti, come detto, sono offerti tranquillamente e anche con una certa esperienza nella gestione e nella pratica del gioco stesso. Tuttavia quello che si è sentito rispondere un organizzatore di eventi di poker live è proprio quello che è scritto nella Gspg. La legge federale sui giochi d’azzardo (Glücksspielgesetz, “Gspg”) regolamenta i giochi d’azzardo e, in particolare, si applica alle lotterie, ai casinò tradizionali, ai giochi d’azzardo online (“lotterie elettroniche”) e al poker. Su quest’ultimo la legge specifica che “nonostante il dibattito internazionale in corso sull’opportunità che il poker sia un gioco di abilità o un gioco d’azzardo, il verticale in oggetto è espressamente definito come gioco d’azzardo nel Gspg”. Secondo l’articolo 1 del Gspg un gioco d’azzardo è una fattispecie “in cui la decisione sull’esito del gioco dipende esclusivamente o prevalentemente dal caso”. Per far valere i requisiti di licenza secondo la Gspg, il 112023
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gioco deve inoltre essere gioPer approfondire cato a fronte di un corrispettivo in denaro (pay in) per acquisire la possibilità di vincere denaro o valore in denaro (pay out) ed essere organizzato da un imprenditore. L’avverbio “prevalentemente”, in effetti, sembra spazzare via il campo dai dubbi. Non possiamo dire che il poker sia un gioco basato solo sulle skill visto che è definibile anche come un gioco a informazioni incomplete e abbiamo spesso detto che l’abilità influisce ma non in percentuali superiori al 60-65 percento e comunque nel long period, non certo in poche mani o in una singola sessione. Il Gambling Act austriaco definisce poi i giochi di abilità: “I giochi di abilità non rientrano nella definizione di giochi d’azzardo e come tali non sono soggetti alla Gspg. Come notato sopra, il poker è considerato un gioco d’azzardo, non un gioco di abilità. Sebbene non esista una regolamentazione specifica per il settore dei giochi di abilità, le leggi generali sulla tutela dei clienti, le disposizioni sul commercio elettronico e il codice civile austriaco si applicano ai giochi di abilità, ai giochi sociali e agli e-sport, salvo quando tali giochi consistono in elementi che li sottopongono alla regime giuridico del Gspg (un elemento di fortuna, un elemento di corrispettivo e un premio in denaro o valore di denaro). I tradizionali giochi di abilità sono considerati “giochi consentiti” dalla legge federale sul commercio austriaca (Gewerbeordnung)”. www.gioconews.it
Poker
EvBets Academy il nuovo approccio al poker coaching
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el panorama del poker live e online una delle scuole più in vista è senz’altro la EvBets Academy che offre ai player nuove competenze per essere più agguerriti ai tavoli da gioco delle room interattive e dei principali circuiti dal vivo. Intanto il logo di EvBets è inconfondibile perché ti “colpisce”. È, infatti, un pugno giallo che si fa notare subito per il colore e la forza del messaggio che vuole proporre. Non è una semplice scuola di poker ma un approccio innovativo al gioco con una serie di iniziative in grado di coinvolgere nuovi player e motivare i coachati per fargli raggiungere risultati sempre più ambiziosi. In effetti, come promuove la stessa Academy “un pool di poker player e coach con tanta esperienza, preparazione e con una buona dose di “braccio” affronteranno tornei in team per un’esperienza indimenticabile.” Le iniziative EvBets Tante le presenze della Academy nei principali eventi di poker live. La prossima partecipazione è alle Italian Series of Poker al Perla Resort di Nova Gorica dove EvBets allestirà uno stand all’interno della casa da gioco slovena. Ebbene se una volta c’era il muro del pianto e si raccontava la mano al primo blogger che capitava o all’amico di turno, l’approccio della poker school è totalmente differente: i giocatori che usciranno dal torneo potranno raccontare la propria mano, sì, ma dopo aver realizzato un video con i coach presenti, faranno anche una hand review del colpo appena subito o che vogliono analizzare. Non solo uno sfogo, quindi, ma un’analisi vera e propria per migliorare il gioco dei partecipanti ai campionati italiani di poker. All’evento c’è legata anche una promozione: chi prenderà più like sul video della mano raccontata riceverà un premio che potrebbe essere anche un pacchetto per un torneo dal vivo. Alle Isop parteciperà anche Gennaro Lo Masti, uno dei player della Academy in questione che ha vinto una classifica interna relativa ai Twister e giocherà al fianco del team pro live che si schiererà al torneo in programma Perla Resort di Nova Gorica. La classifica era dedicata a tutti i giocatori iscritti tramite i link Evbets su Lottomatica ed è durata una settimana intorno alla fine di ottobre.
va la terza edizione sempre al Perla Resort di Nova Gorica nella prima settimana dello scorso ottobre. Il torneo a squadre che vede i membri collezionare punti per la propria franchigia per andare a conquistare i bonus riservati alle tre migliori compagini iscritte al ReMida, è stato Gianluca Cammarata mentre i due migliori team sono Medicina et Lex e EvBets Academy. Il torneo è con un deal che ha premiato, assieme a Gianluca, anche Luca Audino e Andrea Michelotto, quest’ultimo vincitore assieme ai suoi compagni del premio riservato ai Team, vinto sul fil di lana a scapito di “EvBets”, unica squadra a portare ben due membri al tavolo finale. La scuola di poker è stata l’unica squadra a portare ben due membri al tavolo finale contribuendo alla vittoria di 10mila euro di bonus. Dario Quattrucci, Head Coach, ha tenuto ben salde le redini del mindset, tenendo unita la squadra e aiuto nelle review post gioco. Daniele Casino, Affiliate Manager, invece garantisce la rakeback migliore su tutte le room mentre Valter, Fabrizio e Nico sono cavalli purosangue che non temono stanchezza e tilt.
Il team EvBets mostra i muscoli al ReMida Poker Team Un’ottima dimostrazione di forza per una squadra che rappresenta un’Academy di poker è stata sicuramente la presenza al ReMida Poker Team che gioca112023
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Il team EvBets che ha partecipato al Remida Poker Team
Dario Quattrucci Daniele Casino Walter Proia Fabrizio Marancio Niccolò Cadoni
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Frosinone Frosinone Frosinone Palermo Cagliari
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Casinò
Il monopolio tecnico che sostiene il turismo GUIDO BERGHMANS, GENERAL MANAGER DI CASINO 2000, NE EVIDENZIA L’IMPORTANZA PER L’ECONOMIA E L’OCCUPAZIONE NEL LUSSEMBURGO E RACCONTA COME NEL PICCOLO GRANDUCATO SIA STATO AFFRONTATO IL TEMA DEL GIOCO RESPONSABILE E RESTI DA SCIOGLIERE IL “NODO” DELL’ONLINE di Anna Maria Rengo
no Stato piccolo, dal punto di vista dell’estensione geografica (appena 2.586 chilometri quadrati), incastonato tra Germania, Francia e Belgio. Uno Stato dal passato e dal presente prestigiosi, essendo membro fondatore dell’Unione europea, della Nato, del Benelux e delle Nazioni Unite mentre la sua capitale è sede di numerose istituzioni e agenzie europee oltre a essere uno snodo finanziario di primaria importanza. Il viaggio di Gioco News alla scoperta della regolamentazione e dello stato di salute dei casinò nei vari Paesi europei fa tappa in Lussemburgo: una tappa unica, visto che nel Granducato esiste soltanto il Casino 2000, aperto dal 1983. Qui, incontriamo il general manager Guido Berghmans, iniziando la nostra conversazione con una domanda quasi di prassi: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo monopolio ed esiste la possibilità che possa avere fine nel prossimo futuro? “Casino 2000 è in realtà l’unico casinò in Lussemburgo. Tuttavia, ciò è dovuto alle dimensioni del
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Paese ed è quindi più un monopolio tecnico. L’offerta di gioco nella regione è ampia come in altre regioni d’Europa. A soli 10 km da qui si trova il casinò più vicino in Germania e 40 km più avanti, in Francia, si trova uno dei più grandi casinò francesi. In passato ci sono stati diversi tentativi di costruire più casinò in Lussemburgo ma ogni volta i politici si sono opposti. Ci sono due zone popolose, intorno alla capitale e nel sud, dove vive la maggior parte dei lussemburghesi. I residenti possono raggiungere facilmente il nostro casinò in 20 minuti. Oggi la probabilità che il Lussemburgo veda un secondo casinò è leggermente inferiore, anche a causa del massiccio spostamento del gioco d’azzardo su Internet.” Qual è l’apporto occupazionale e turistico che Casino 2000 dà al territorio? “Il nostro casinò, come la stragrande maggioranza dei casinò europei, è orientato verso una popolazione locale e regionale. Se guardi la mappa dei casinò in Europa vedrai che i casinò sono spesso installati vicino ai confini. Ciò si traduce in un turismo vasto, spesso transnazionale, che è economicamente
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Casinò
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gioco d’azzardo che non possono permettersi. Allo stesso tempo però si ignora l’enorme potenziale economico dei giocatori d’azzardo che non hanno difficoltà finanziarie e genererebbero ingenti entrate fiscali. Le statistiche francesi mostrano che la metà delle entrate del gioco d’azzardo sono realizzate solo dall’1 percento dei giocatori. I politici dovrebbero avere un interesse economico ad accogliere tali giocatori nei casinò e persino cercare di attirare ospiti solvibili dall’estero attraverso campagne. Las Vegas genera la metà del suo fatturato da questi giocatori ed è un vero peccato che in Europa vi sia solo un approccio morale e nessuna considerazione economica per il gioco d’azzardo nei casinò. Ci siamo imposti volontariamente un codice pubblicitario e facciamo pubblicità solo al nostro ristorante e ai nostri eventi. Gli ospiti di età inferiore a 25 anni non vengono presi in considerazione nel marketing diretto. In combinazione con un efficiente programma di protezione del gioco d’azzardo, questo è molto efficace.” Temete che le tante crisi internazionali e il rischio di attentati terroristici, purtroppo accresciuto in queste settimane, possano danneggiare il vostro business e comunque la propensione delle persone ad aggregarsi e divertirsi? “Credo che la situazione in cui ci troviamo sia piuttosto preoccupante per tutti i cittadini viste le crisi e gli spostamenti delle rivendicazioni di potere nel mondo. Stiamo vivendo forti turbolenze politiche e sono già in corso alcune guerre che hanno il potenziale per diffondersi. Non sto nemmeno parlando del conflitto tra Stati Uniti e Cina, che ha un immenso potenziale di gravità. È triste vedere la situazione in cui ci siamo trovati a seguito di questi eventi politici mondiali e purtroppo dimostra anche che molti politici hanno sbagliato i calcoli. Questi conflitti e i conseguenti problemi finanziari stanno già avendo un forte impatto sull’economia, compresi i casinò, e temo che non siamo ancora arrivati al capolinea. Dopo che il 1° ottobre 2017 un americano sparò ai partecipanti a un evento da un hotel di Las Vegas uccidendo oltre 58 persone e ferendone oltre 500, l’allora presidente dell’Eca propose la creazione di un gruppo di lavoro sulla sicurezza. Era chiaro che i membri dovevano prepararsi agli scenari di rischio e formare il
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IL MONOPOLIO TECNICO CHE SOSTIENE IL TURISMO
piuttosto significativo. Il nostro casinò, ad esempio, conta oltre 350.000 visitatori ogni anno, la maggior parte dei quali provenienti dalla Francia. Penso che i politici dovrebbero essere consapevoli dell’importanza dei casinò per il turismo e l’economia. I visitatori del casinò spendono anche molti soldi per pasti, alloggio e altri acquisti. A questo ovviamente si aggiungono lavori interessanti e ben retribuiti in tutti i settori, sia nel gioco, nella gastronomia o negli eventi. Diamo lavoro a circa 170 persone. Inoltre ci sono molti dipendenti indiretti. Circa 70.000 persone lavorano nei casinò in Europa, molte più che nel gioco d’azzardo in Internet.” In Italia c’è stato un acceso dibattito sociale e politico sull’eccessiva presenza di locali di gioco nel Paese e si sono prese decisioni drastiche, tra cui il divieto totale di pubblicizzare il gioco con vincita in denaro. Com’è la situazione nel Lussemburgo ed è mai stato ipotizzato un divieto totale come quello tuttora vigente in Italia? “Ho seguito lo sviluppo in Italia negli ultimi decenni e sono dell’opinione che lo Stato debba controllare e regolamentare tutte le offerte di gioco in modo sensato e responsabile. Solo in questo modo è possibile garantire ciò che è importante per il governo, ovvero la protezione dei giocatori dal consumo eccessivo e la prevenzione del riciclaggio di denaro. Siamo rimasti sorpresi dal divieto di pubblicità per i casinò in Italia perché negli anni precedenti si sosteneva che la pubblicità aiuta a portare i giocatori verso le offerte regolamentate e controllate dallo Stato. Per poter controllare tutti i mercati del gioco d’azzardo dovrebbero essere sfruttate tutte le possibilità per contribuire a prevenire le offerte illegali, terrestri o via Internet. Finché lo Stato non potrà garantire ciò tutti i tentativi di proteggere i giocatori e prevenire il riciclaggio di denaro saranno vanificati dalle offerte di gioco d’azzardo illegali. Da oltre 25 anni vediamo che tali offerte di gioco d’azzardo illegali stanno inondando Internet. I fornitori spesso non rispettano le leggi dell’Ue che stabiliscono che oltre al diritto alla libertà di commercio e di stabilimento esiste l’obbligo di avere una licenza nazionale in ciascun paese in cui vengono offerti questi giochi. Dopo 25 anni è difficile capire perché i politici responsabili non siano ancora riusciti a creare da noi un mercato sicuro ed equo per tutti i fornitori. Ciò che spesso vediamo è che i politici regolamentano ancora più rigorosamente quei fornitori che sono comunque già regolamentati e controllati. Naturalmente questo non è l’approccio giusto. L’approccio deve essere quello di tenere sotto controllo tutti i fornitori di gioco d’azzardo, cioè avere una visione d’insieme dell’intero mercato ed evitare che vengano creati nuovi mercati illegali da leggi troppo rigide. Trovo anche sorprendente che quando si parla di gioco d’azzardo i politici vedano solo una piccola parte dei giocatori problematici che subiscono perdite dal
Casinò
LUSSEMBURGO
proprio personale di conseguenza. Si trattava di terrorismo ma anche di aggressioni in generale. Stiamo vivendo una brutalizzazione nella società e l’interazione reciproca sta diventando sempre più dura. Ma si tratta anche di altri pericoli a cui sono esposti i casinò, ad esempio gruppi operanti a livello globale che manipolano le slot machine o cercano di ottenere denaro nei casinò con altri metodi criminali. Da alcuni anni l’Eca organizza seminari su tali questioni legate alla sicurezza, durante i quali avviene lo scambio di esperienze. Una sfida per l’Eca potrebbe essere quella di creare un database conforme al Gdpr attraverso il quale scambiare informazioni sugli incidenti nei casinò. Lo stesso vale per il crimine informatico. Alcuni casinò di Las Vegas, ma anche in Francia, hanno avuto esperienze pessime. I casinò non possono più cercare di nascondere gli incidenti di sicurezza sotto il tappeto come facevano in passato. I rischi sono oggi così grandi che la migliore protezione è che tutti i casinò si scambino informazioni su tali cose in modo molto trasparente. Questo è l’unico modo per porre fine a questi avvenimenti. Siamo lieti di constatare che l’Europol tiene d’occhio questi gruppi che operano a livello globale e che nei singoli paesi in cui gli uffici di polizia vengono informati di questi incidenti le informazioni necessarie vengono trasmesse anche agli operatori dei casinò. Qui in Lussemburgo, ad esempio, funziona in modo eccellente.” In Italia il gioco online è diffuso, ma si tratta di un’opportunità che i casinò terrestri, che pure sono autorizzati a offrirlo, stanno cogliendo solo in parte e con risultati sinora modesti. Casino 2000 punta o amerebbe puntare sul gioco online? “Quello online rappresenta sicuramente una parte più importante del futuro del gioco d’azzardo. Il mercato del gioco d’azzardo online dell’Ue, compreso il Regno Unito, è oggi con oltre 42 miliardi di euro già cinque volte più grande del mercato dei casinò terrestri. Vediamo le generazioni più giovani utilizzare i propri smartphone per consumare gioco d’azzardo online. Inizia principalmente con le scommesse sportive e i giochi di poker e prosegue poi con tutti gli altri giochi. L’accesso al gioco d’azzardo è ora disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per chiunque abbia una carta di credito in mano. Se non si garantirà l’esclusione degli operatori illeVisita virtualmente Casino 2000
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gali avremo un mercato totalmente insicuro e ingiusto come abbiamo avuto negli ultimi 25 anni, perché molti non rispettano le normative, non pagano le tasse e spesso prendono di mira anche i minorenni o la clientela vulnerabile a cui è vietato giocare d’azzardo nei casinò. I casinò nell’Ue sono tra le industrie più rigorosamente regolamentate e svolgono un ottimo lavoro nel proteggere i giocatori e prevenire il riciclaggio di denaro. Forniscono importanti entrate fiscali e generano un turismo significativo. I politici dovrebbero avere interesse a mantenere i casinò tradizionali e ciò sarà possibile solo se sarà loro consentito di offrire essi stessi giochi in Internet. L’Eca è favorevole al modello normativo che Belgio e Svizzera stanno già utilizzando e di cui si sta discutendo anche in Francia. In questo caso solo i casinò tradizionali potrebbero offrire giochi da casinò in Internet, per così dire attraverso un canale di distribuzione aggiuntivo. Solo in questo modo i casinò avrebbero la possibilità di sopravvivere economicamente e sarebbe anche più giusto perché i casinò tradizionali, a differenza dei fornitori online, fanno grandi investimenti nei locali e nelle offerte fisiche e hanno anche costi elevati a causa dei numerosi dipendenti. Qui in Lussemburgo abbiamo già parlato con il governo 25 anni fa della possibilità di poter offrire i nostri giochi in Internet. Il Lussemburgo è l’unico Paese dell’Ue in cui il gioco d’azzardo in Internet non è ancora regolamentato. Ci auguriamo che il governo prenda una decisione che ci permetta di continuare a gestire economicamente la nostra attività.” Secondo lei, quali sono le direttrici di sviluppo perché i casinò possano restare competitivi? “Già più di 15 anni fa la questione della futura sostenibilità dei casinò veniva discussa molto intensamente in seno all’Eca. La risposta data allora corrisponde in larga misura alla risposta che viene data ripetutamente oggi, cioè che i casinò devono continuare a trasformarsi in centri di intrattenimento che oltre al gioco offrano tutta una serie di altre possibilità di intrattenimento e sono piuttosto in concorrenza con altre offerte di intrattenimento. Naturalmente la sopravvivenza economica è possibile solo se i casinò possono offrire i loro giochi anche in Internet. La mia valutazione è che nei prossimi anni assisteremo a un ulteriore spostamento del gioco d’azzardo in Internet. La rapida crescita del gioco d’azzardo in Internet continuerà per un po’. Spetta quindi ai politici gestire i mercati di gioco d’azzardo in modo sensato e responsabile. Alcune sentenze della Corte di giustizia europea, che hanno portato alla situazione disastrosa in cui gli operatori scarsamente regolamentati di un paese dell’Ue possono distribuire i loro prodotti in tutta l’UE senza che siano in atto controlli o addirittura possibili, non hanno aiutato. Il modo in cui il mercato del gioco d’azzardo online si è insediato nell’Ue non è stato certamente una storia di successo dell’Ue. www.gioconews.it
Casinò
Guido Berghmans lavora nel settore dei casinò dal 1979, inizialmente ad Aquisgrana, in Germania, come croupier/dealer. Nel 1983 ha iniziato a lavorare presso Casino 2000, Lussemburgo, e nel 1995 è stato nominato direttore del Casinò. Dal 2002 è general manager di Casino 2000. Il Lussemburgo è un membro fondatore dell’European casino association nel 2005, ed è stato in precedenza membro dell’organizzazione predecessore Ecf, European casino forum. Tra il 2006 e il 2014 è stato vicepresidente dell’Eca. In questo ruolo, ha partecipato a numerosi progetti, riunioni e gruppi di lavoro su strategia, politica, antiriciclaggio, regolamentazione europea del gioco online e protezione dei giocatori. Dal 2015 al 2021 è stato vicepresidente dell’Eca, responsabile della tecnologia. Inoltre, è promotore del gruppo di lavoro sulla tecnologia dell’Eca, che tra l’altro si occupa della lotta al gioco d’azzardo illegale e ha sviluppato documenti sugli aspetti legati alla sicurezza delle slot machine e alle frodi nei casinò.
LUI CHI È?!?
I casinò dovranno imparare a gestire i prodotti collaterali in modo redditizio. Il prodotto principale rimarrà ovviamente il gioco d’azzardo. Avremo bisogno di più pilastri in futuro, anche se è altrettanto chiaro che non riusciremo a creare una situazione simile a quella di Las Vegas, dove la maggior parte delle entrate viene già generata con prodotti diversi dal gioco d’azzardo. Las Vegas sarà sicuramente il riferimento, anche se difficilmente potremmo replicare qui quel gigantismo. Ma la direzione che Las Vegas sta prendendo è giusta anche per noi per un futuro economicamente sano.”
ASSOCIAZIONISMO, PUNTO DI FORZA (ANCHE) PER I CASINÒ
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nalisi sovranazionale del rischio di riciclaggio di denaro nell’Ue (Snra). Come sapete, il rischio di riciclaggio di denaro per i casinò tradizionali è stato declassato da 4 (rischio elevato) a 2 (rischio moderato). Ciò è stato possibile solo attraverso contatti e discussioni permanenti con l’Ue, ma anche con l’Europol e questa sarà anche in futuro l’unica possibilità per fornire alle parti interessate informazioni migliori e più precise. Inoltre penso che l’Eca sia anche un’enorme fonte di contatti e informazioni per tutti i membri. È importante guardare oltre il proprio naso per vedere cosa fanno gli altri per identificare le tendenze. Ma c’è anche la possibilità di entrare in contatto direttamente con altri operatori di casinò in Europa e anche negli Stati Uniti perché l’Eca ha instaurato ottimi rapporti anche con l’American gaming association, Aga. L’Aga è anche un riferimento per l’Eca e un modello da seguire perché svolge davvero un ottimo lavoro negli Stati Uniti e agisce in modo molto professionale. Ho avuto la fortuna di essere vicepresidente dell’Eca nel periodo 2006-2014 e posso solo dire che per me essere membro dell’Eca ha rappresentato un enorme arricchimento di conoscenze e informazioni. Mi piace lavorare e lottare con passione nell’Eca per i progetti che ci sembrano importanti e vedo che anche l’Eca ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni e dispone di persone molto qualificate ai vertici che sono davvero in grado di ottenere qualcosa. Sfortunatamente il lavoro politico a Bruxelles è stato un po’ rallenta-
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to dalla pandemia ma l’attuale consiglio delle autorità di vigilanza è disposto a riprendere questo lavoro politico il prima possibile e a perseguirlo molto attivamente. A mio parere l’importanza dell’Eca risiede per il 50 percento nel lavoro politico a Bruxelles, nel lavoro di istruzione e informazione, e per il 50 percento nell’accesso all’intera rete e alla conoscenza che viene scambiata. In ogni caso non vorrei perdere il contatto con l’Eca.” Quanto alle sfide e agli obiettivi che i casinò possono perseguire a livello collettivo e dunque associativo, Berghmans ha le idee molto chiare: “Da anni la lotta al gioco d’azzardo illegale è in cima alla nostra lista di priorità. Come già accennato, occorre finalmente creare un mercato che garantisca pari condizioni a tutti i partecipanti e che sia regolato e controllato dai governi nazionali. La regolamentazione del gioco d’azzardo rimane quindi una delle questioni più importanti per noi a Bruxelles. Anche la nuova autorità dell’Ue per la prevenzione del riciclaggio di denaro, l’Amla, avrà bisogno dell’Eca come punto di contatto e fonte di informazioni. Nei documenti di sintesi proporremo una serie di soluzioni pratiche adatte a raggiungere gli obiettivi senza causare danni inutili. E poi si tratta di spiegare ai politici quanto sia importante la vitalità dei casinò, sia per l’occupazione, il gettito fiscale, il turismo e l’offerta di gastronomia e intrattenimento di alta qualità. Penso che, soprattutto nella difficile situazione economica in cui ci troviamo in Europa, l’importanza dell’Eca sia ancora maggiore che in passato”, conclude.
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IL MONOPOLIO TECNICO CHE SOSTIENE IL TURISMO
Il Lussemburgo è stato uno tra i paesi fondatori dell’Eca, nel 2005, e in passato è stato membro dell’European casino forum. Per quale motivo si era deciso di passare dll’Ecf all’Eca e, a 18 anni di attività di quest’ultima associazione, che bilancio tracciate e quale “utilità” ne avete avuta? La parola sempre a Berghmans, in qualità di membro del board. “Corretto. Eravamo già membri dello European Casino Forum, Ecf, negli anni precedenti al 2005. Successivamente è stata fondata l’European casino association perché alcune questioni importanti lo hanno reso necessario. Ad esempio è apparsa una bozza della direttiva Ue sulla prevenzione del riciclaggio di denaro in cui sono stati inclusi per la prima volta i casinò tradizionali, che si sono quindi confrontati con nuovi e significativi requisiti. Naturalmente la fondazione dell’Eca si è rivelata molto positiva perché l’industria può mostrarsi unita a Bruxelles e trovare così una migliore accettazione e ascolto. Vediamo da esempi e successi molto concreti dell’Eca quanto sia importante informare i responsabili politici sulla nostra industria e su come funziona. Nel corso del tempo l’Eca è riuscita a ottenere molto a Bruxelles, ad esempio nella regolamentazione del gioco d’azzardo online, anche se purtroppo si è trattato solo di un successo parziale, che non ha ancora portato a una regolamentazione ragionevole del mercato. All’interno dei decisori politici, tuttavia, è cresciuta la comprensione di come funzionano i casinò tradizionali. Un altro successo recente è stato sicuramente il fatto che l’Eca sia riuscita a esercitare un’influenza sull’a-
PANNO NERO
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più volte fatto cenno, proprio all’interno di questa rubrica, alla difficoltà per i casinò di sposare importanti processi di innovazione. Il prodotto/servizio che vendono ha origini antiche e rappresenta un classico per certi versi inimitabile, purtroppo difficilmente adeguabile ai tempi moderni. La migrazione online del gioco d’azzardo ha certamente mantenuto invariate le sue peculiarità, ma l’ambito virtuale, a mio parere, se da una parte assicura comunque divertimento, pecca dall’altra nel restituire quelle emozioni che hanno reso e rendono tuttora unico quell’ambiente magico che solo le sale da gioco animate dalla clientela e dal personale del casinò possono regalare. Dopo questa breve premessa mi pare comunque opportuno andare oltre e pensare al futuro, anzi a quale futuro aspetta i nostri casinò. Nell’immediato i numeri raccontano di una situazione che è certamente soddisfacente e che non desta preoccupazioni. Questa tranquillità dell’oggi non deve però distogliere l’attenzione dalla doverosa esigenza per gli addetti ai lavori di iniziare a ragionare su una programmazione di lungo periodo. In assenza, a quanto mi pare di capire, di un vero turnover della clientela cosiddetta Vip, quindi di un rimpiazzo di quella generazione che ancora oggi assicura i proventi più importanti, si rende quanto mai necessario ipotizzare quali scenari si prospettano all’orizzonte. Il primo tema riguarda la competitività che, mai come in questi ultimi anni, è diventata questione di assoluta importanza. Giocare è sinonimo di divertimento, ma sul mercato le occasioni per divertirsi sono molteplici soprattutto per le nuove generazioni, quindi la sfida è ardua perché occorrerà confrontarsi, purtroppo non ad armi pari, con altri prodotti/servizi nei quali a quanto pare innovazione e tecnologia la fanno da padrone. 112023
Innovazione e eccellenza Una sfida per il futuro dei casinò a cura di Marco Fiore
Il secondo tema è certamente legato all’eccellenza. Oggi è vietato sbagliare, la promessa fatta al cliente al momento in cui gli si vende un servizio deve essere rigidamente rispettata pena la perdita del cliente, ovviamente, ma anche la conseguente cattiva pubblicità che sui canali social corre alla velocità della luce impedendo di fatto di eventualmente correggere il tiro in tempi utili. Per finire, serve una vera innovazione di prodotto che, come ho scritto nell’incipit di questo numero della rubrica, per il gioco d’azzardo è problema irrisolvibile. Non si può pensare a nuove modalità per proporre il gioco della roulette o del black jack per citare due tra i giochi più popolari e conosciuti. Quindi quale soluzione è realmente ipotizzabile per traghettare vere e proprie istituzioni come i casinò nel
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futuro che le aspetta? Qualche idea si può abbozzare. Partiamo dall’innovazione e dallo scoglio che deve superare il cliente che per la prima volta decide di accedere alle sale da gioco. La tecnologia permette di effettuare registrazioni online “sicure”, perché non pensarci? Sembra una questione banale, ma in certe occasioni può rappresentare una barriera all’ingresso, soprattutto per i più giovani. In tema di gioco e ancora di innovazione, difendo strenuamente una soluzione adottata già da molti anni in altri casinò, quella di mettere a disposizione dei clienti che sono già entrati nelle sale da gioco, dei tablet sui quali esplorare l’offerta di gioco, visualizzare tutorial e passare all’azione effettuando le proprie puntate live sul tavolo che preferiscono, quello che maggiormente li attira. Abbiamo citato il tema dell’eccellenza. I casinò sono sicuramente attenti alla qualità dei servizi che offrono alla propria clientela. Su questo fronte non posso che tornare su argomenti di cui più volte ho scritto. Mi ripeto, ma trovo inaccettabile che servizi di bar e di ristorante all’interno di un casinò non raggiungano l’eccellenza e non certo per livelli di prezzo, quanto per qualità e diversificazione. Eccellenza che deve riguardare anche e soprattutto il lato entertainment. Mi aspetto che i casinò diventino al più presto la sede deputata e permanente di presentazioni al pubblico di tutta la filiera dei prodotti tecnologici, dal gaming, al mondo delle comunicazioni digitali e perché no, dell’intelligenza artificiale. Tanto per cambiare ho ipotizzato l’avvio di una vera e propria rivoluzione in un mondo che è molto conservativo, ma guardare al futuro e al cambiamento è un’opportunità unica da cogliere sempre e comunque, anche affrontando quella componente di rischio imprenditoriale che penso non debba e non possa spaventare i manager di oggi e quelli di domani. www.gioconews.it
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LA SLOT ONLINE DEL MESE
SLIME PARTY ›› GRAFICA Sebbene Slime Party sia una slot che richiama alla mente le classiche “tutti frutti” per quanto riguarda alcuni dei suoi simboli, essa utilizza anche le immagini di vari personaggi Slime, come Angel, Devil o il Mago, mentre i simboli di frutta che appaiono sullo schermo spaziano tra avocado, uva, limoni, pesche e angurie. Invece, dietro i rulli, l’aspetto è quello di una tipica slot a tema dolciario, con torte e caramelle che punteggiano il paesaggio. Insomma, il risultato è un mix molto gradevole e sfizioso, sicuramente invitante!
L’evoluzione del tutti frutti diventa una festa LA SCHEDA NOME_ Slime Party PRODUTTORE_ Habanero Systems DISPONIBILE SU_ omnichannel DATA DI RILASCIO_ ottobre ‘23 PAYOUT_ 86.47%, 91.78%, 93.96%, 96.59%, 98.10% VOLATILITÀ_ alta
re sempre emozionante. Nel complesso, offre un’esperienza di gioco potente e divertente. Quando non viene attivata alcuna funzione, la modalità base è comunque avvincente, ma non appena sui rulli compaiono simboli jolly, scatter o altri simboli o funzioni speciali, si passa a un livello completamente nuovo. Ma in ogni fase, c’è da divertirsi.
›› SOUND Come si evince chiaramente dal nome, questa slot propone una vera e propria festa. E l’effetto è reso al meglio anche grazie alle sue sonorità, con una serie di musiche ed effetti speciali che rendono alla grande la giocosità di questa slot, la vivacità e il clima di spensieratezza che propone e riesce a trasmettere.
›› BONUS Nel gioco si possono ottenere simboli jolly che aiutano a formare le combinazioni vincenti (semplificate proprio dal sistema Pay Anywhere), e sono anche dotati di moltiplicatori che aumentano le vincite. Si possono ottenere diversi jolly e i loro moltiplicatori verranno sommati. se si raggiunge la funzione principale, con un massimo di 30 giri gratuiti disponibili, il gioco raccoglie i moltiplicatori dai jolly e li somma, quindi si possono usare fino al termine.
›› GIOCABILITÀ Slime Party è una video slot che offre al giocatore una configurazione con rulli 5x4 e un motore Pay Anywhere. Si tratta di un gioco con un altissimo potenziale e che offre grandi gratificazioni al giocatore, potendo pagare fino a 48.900 volte la puntata totale. Con un modello matematico abbastanza equilibrato e la possibilità di oscillazioni considerevoli, il gioco riesce a esse-
IL NOSTRO GIUDIZIO
Anche il 2023, che si appresta a conclusione, è stato un anno letteralmente straordinario per Habane-
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ro, soprattutto sul mercato italiano, dove continua a eccellere e a innovare. Avendo sfornato una serie di
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titoli anche notevoli e mai banali e pure a un ritmo pazzesco. Riuscendo sempre a lasciare il segno.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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Interviste
YEWANDE OMOTOSO
Fortuna e magia, sentieri per la conoscenza La scrittrice Yewande Omotoso presenta il suo libro “Un lutto insolito”, tra esplorazioni dei “giochi” Bdsm e la difficile ricerca di come convivere con la perdita di una persona cara e dare priorità a ciò che davvero conta di Anna Maria Rengo
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alle Barbados alla Nigeria, per giungere a Johannesburg. Questo il percorso personale di Yewande Omotoso, scrittrice che nel 2011 si è aggiudicata il South African Literary Award per la migliore opera d’esordio, “Bom Boy” e che da allora ha inanellato una collezione di premi internazionali. Oltre che di libri, come il commovente, profondo e arguto “Un lutto insolito” (66thand2nd Editore). Ma prima di parlare del libro, parliamo della sua autrice, iniziando appunto dai vari paesi dove ha vissuto. Quale senti la tua vera patria e com’è vivere ora in Sudafrica? “Penso che entrambe le parole ‘vera’ e ‘patria’ possano essere concetti controversi e persino difficili. Per questo motivo non li utilizzo proprio soprattutto in relazione alla nazionalità e all’appartenenza. So di appartenere a tre posti e non è importante per me classificare questi posti, tutti arrivano con una sorta di clausole scritte in piccolo ma senza dubbio tutti mi hanno fatto, modellato, formato, contribuito. Mi sento piena e spesso mi sento abbastanza bene.” Quali circostanze, te che sei architetto e designer, ti hanno portato ad avvicinarti alla scrittura? “Prima ero una scrittrice! Sono cresciuta in una casa di scrittori e lettori e fin dalla giovane età io e i miei fratelli scrivevamo, facevamo spettacoli e ci impegnavamo in lavori creativi. Sono cresciuta in un campus universitario e mio padre era docente presso il Dipartimento di Arti drammatiche. Mi sento fortunata a essere cresciuta circondata da drammaturghi, poeti, attori: è stato davvero meraviglioso. Ma è stato molto più tardi, quando ci siamo trasferiti con la famiglia in Sudafrica (nel 1992) e ho finito il liceo e poi ho dovuto decidere cosa avrei studiato all’università, che l’architettura è entrata nel quadro. Mi era stato sconsigliato di studiare inglese come prima scelta e mi è stata suggerita architettura come un’alternativa pratica ma anche creativa. Durante tutto il corso di laurea ho continuato a scrivere. Dopo aver studiato e poi lavorato come architetto per alcuni anni ho deciso che dovevo realizzare questo sogno che avevo di scrivere romanzi. Ho frequentato un master in scrittura creativa presso l’Università di Cape Town e la mia tesi alla fine è diventata il mio primo romanzo, Bom Boy.” Nel tuo ultimo libro, “Un lutto insolito”, racconti la difficile elaborazione del lutto di una madre la cui figlia si è suicidata. È possibile superare un dolore del genere, o 112023
almeno cercare di razionalizzarlo? “Non credo. Se ci si trova in questa situazione o simile il desiderio irrazionale di ‘superarla’ penso che sia un mito. Allo stesso tempo penso che sia possibile evitare di vivere per sempre nel dolore. Nel caso del suicidio la maggior parte delle volte semplicemente non si può razionalizzare, non si riesce mai a trovare un ‘perché’ soddisfacente. Forse parte del processo di continuazione è trovare un modo per convivere con tutto ciò. Non penso che sia facile.” In un bel passaggio del tuo libro osservi che è vero che spesso ci sono delle seconde occasioni, ma ci dovrebbero anche insegnare che a volte ce n’è una sola e va colta al volo. Come si fa ad apprendere una lezione del genere? “Grazie per il complimento. Forse se ricordiamo quanto sia fugace la vita. È così facile da dimenticare e poi potrebbe succedere qualcosa che ci scuote e potrebbe insegnarci a dare urgenza alle cose che contano per noi nella vita. Ma sembra che ci sia sempre questo tipo di allontanamento da quel modo di essere.” Come spieghi il successo che il tuo libro sta avendo in Italia? “Essendo lontano geograficamente (e anche linguisticamente) non sono particolarmente consapevole di quel successo, ma se sta accadendo ne sono profondamente grata e felice. Per quanto riguarda la spiegazione, chissà come mai. Non ho l’ossessione di spiegare queste cose, molte volte penso che siano spiegabili solo in parte e che l’altra parte sia fortuna e magia.” Nel tuo libro dedichi alcune pagine a un singolare rapporto tra la protagonista e una conoscenza online della figlia suicida, basato anche su giochi sadomaso. Al di là di questa specifica “categoria”, che rapporto hai con il mondo del gioco in generale? “Prima di fare ricerche e scrivere il libro avevo una sana curiosità. Il sesso e la sessualità sono stati e sono temi di cui scrivo, la politica del piacere, il ruolo del potere, le idee sbagliate sul cosiddetto amore. Non ho iniziato a scrivere il libro sapendo che avrebbe approfondito il mondo del Bdsm (dominazione/disciplina, sottomissione/sadismo, masochismo Ndr) ma una volta che mi è diventato chiaro mi sono buttata nella ricerca con molto entusiasmo e ho imparato moltissimo: ciò non ha avuto solo un impatto sul romanzo che stavo scrivendo ma anche sulla mia vita. Non direi di essere una abbonata a fetlife (sito di social networking per persone interessate a Bdsm, feticismo e kink Ndr) ma certamente abbraccio qualunque fantasia e ho trovato molta saggezza in alcune delle persone che ho incontrato e nei testi che ho letto.”
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Interviste
NICO ACAMPORA
Gioco, fondamentale per la formazione dei ragazzi N I C O A C A M P O R A , F O N D AT O R E D I P I Z Z A U T, LA PIZZERIA CHE DÀ LAVORO A RAGAZZI AUTISTICI, R AC C O N TA I L S U O P R O G E T TO, G I O CA N D O di Daniele Duso
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o un figlio autistico, spesso mi chiedo cosa ne sarà di lui quando non ci sarò più… da qui nasce il progetto PizzAut.” Inizia subito forte Nico Acampora, e racconta che “pensando al suo futuro mi sono trovato a pensare alla situazione presente, al fatto che in Italia ci sono 600.000 persone autistiche per le quali non c’è molto. Fanno fatica anche ad andare a scuola, a fare vita associativa”. Ma come le è venuta proprio l’idea di una pizzeria? “L’idea a dire il vero nasce un po’ per caso, in famiglia ci piaceva spesso fare la pizza, e vedevo che anche mio figlio si divertiva un sacco. Da lì ho pensato che se ce la fa lui, che ha un autismo molto severo, può farcela anche un ragazzo più grande.” E da una pizzeria, poi ne sono nate due. “Sì, in questo momento i ristoranti sono due, uno a Cassina De’ Pecchi (Milano), il primo, e uno a Monza, e nei due ristoranti lavorano 35 ragazzi autistici. Tutt’e due i ristoranti vanno molto bene, sia dal punto di vista dei ragazzi, che ogni giorno imparano competenze professionali e sociali, sia dal punto di vista commerciale. Perché la pizza è molto buona e i clienti sono sempre molto contenti: come dico sempre ‘vengono per la bontà del progetto, e tornano per la bontà della pizza’.” Ma come funziona PizzAut, quali sono i compiti dei ragazzi? “Loro gestiscono il ristorante intero, dalla zona della ristorazione al bar, servono in sala, e svolgo-
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no tutte le attività che sono previste in un ristorante. C’è sempre la supervisione di qualcuno, per aiutarli con eventuali difficoltà, ma di fatto sono autonomi. In totale con noi lavorano 35 dipendenti autistici, e 5 persone neurotipiche (termine che indica i ‘non autistici’, Ndr).” Seguendola sui social direi che gli aneddoti su PizzAut non mancano, ne ha qualcuno che vuole raccontarci? “Oh sì, dalle cose molto semplici, ad esempio quando è venuto a mangiare da noi il presidente della Repubblica, o quando abbiamo cucinato per il Papa, e Sua Santità poi ha indossato il grembiule di PizzAut, alle tante cose incredibili che accadono all’interno di PizzAut, come quel che è accaduto qualche giorno fa a Letizia, che dopo mesi è riuscita finalmente a prendere la sua prima comanda, e poi si è messa a piangere di gioia. Ma anche storie di ragazzi che non uscivano di casa, o che prima stavano in centro diurno, e che oggi vengono a lavorare tutti i giorni, prendendo tranquillamente i mezzi pubblici come abbiamo insegnato loro. Abbiamo avviato anche delle palestre di autonomia abitativa: appartamenti nei quali facciamo sperimentare ai ragazzi la vita autonoma, dal rifarsi il letto al far andare la lavatrice, proprio per allontanare lo spettro dell’istituzionalizzazione, che spesso è l’unica possibilità per il ‘dopo di noi’.” In PizzAut si lavora, ma parlando di gioco cosa le viene in mente? “Beh, i nostri ragazzi sono molto appassionati al gioco, e in particolare al collezionismo. Il gioco, poi, fa parte della formazione: per insegnare ai ragazzi la posizione dei tavoli, ad esempio, io gioco con loro: grido ‘tavolo 17’, e tutti corrono al tavolo 17. Il gioco, nell’apprendere, ha una dimensione molto importante.” Già, perché in PizzAut non è che si manda un curriculum per essere assunti… “Eh no! Per iniziare a lavorare con PizzAut si fa un corso di formazione, e pian piano i ragazzi che riescono a raggiungere un buon livello di autonomia e in sicurezza iniziano a lavorare.” Un’idea emozionante, sarebbe da esportarla in tutta l’Italia… “Ma guardi, io ho avuto richieste praticamente da tutta Italia, ma PizzAut non è un’attività così semplice da mettere in piedi. Posso solo dire che stiamo lavorando per portare PizzAut anche altrove, con i primi due ristoranti che sono a gestione diretta mentre per i prossimi… stiamo studiando quale possa essere quella migliore.”
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L’ORA DEL GIOCO
E N G L I S H PAG E
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è stato un tempo in cui giocare era cosa da bambini. Se gli adulti volevano divertirsi giocando una serata fuori, molto probabilmente si trattava di una veloce partita a biliardo o a freccette tra un drink e l’altro al bar. Se desideravano qualcosa di un po’ più faticoso, allora poteva essere una partita di calcio, golf o magari un allenamento in palestra e poi magari uscire a bere qualcosa dopo se c’era da socializzare. Giocare in sala giochi, al laser tag o a giochi divertenti come il minigolf era qualcosa che gli adulti facevano solo con i propri figli durante le giornate in famiglia. Ma negli ultimi anni i giochi dei bambini sono diventati tutti da grandi. Ora si può giocare con il proprio partner o con gli amici mentre ci si gode qualche cocktail e si mangia qualcosa, tutto nello stesso locale. Oppure, se si vuole fare un po’ di esercizio, ma con un po’ di divertimento e socializzazione, allora si può andare al parco gonfiabile per provare i campi da battaglia o gli air bag, che è un modo molto più divertente per mantenersi in forma che fare un allenamento in palestra. Quelli che prima erano visti come giochi per bambini ora sono diventati parte dell’intrattenimento tradizionale per adulti, che si tratti di una serata fuori con gli amici, di un appuntamento notturno o di un legame di squadra aziendale. Il minigolf, una volta considerato come qualcosa per intrattenere i bambini per circa un’ora, è ora diventato una parte intrinseca della vita notturna nelle città e nei paesi degli Stati Uniti e del Regno Unito. Il numero di campi da minigolf nel Regno Unito è raddoppiato negli ultimi 15 anni con oltre 1.200 campi attualmente aperti. Puttshack è uno dei marchi pionieri della tendenza a trasformare quello che era un piccolo gioco divertente nel popolare intrattenimento sociale per adulti. Puttshack offre una combinazione di un gioco divertente accentuato da una tecnologia innovativa, combinato con un’atmosfera ad alta ener112023
GIOCHI DA GRANDI LE ATTIVITÀ CHE UN TEMPO ERANO RIVOLTE AI BAMBINI SONO ORA DIVENTATE PARTE DEL MERCATO DELL’INTRATTENIMENTO TRADIZIONALE PER ADULTI, SCRIVE MIKE DAWBER
a cura di Mike Dawber
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gia e un’offerta sofisticata di cibo e cocktail. I suoi campi hanno tavoli per posizionare le bevande in ogni buca e spesso presentano una gigantesca buca per il Beer Pong, confondendo letteralmente il confine tra giocare e passare una bella serata fuori. La direttrice creativa e del design di Puttshack, Alicia Gwinn, afferma che la tendenza degli adulti a divertirsi con i giochi divertenti è iniziata dalla pandemia: “I consumatori sono emersi dalla pandemia con una nuova prospettiva su come apprezzano passare il loro tempo e spendere il denaro. La domanda repressa di esperienze di persona con amici, familiari e colleghi ha costretto i ristoranti e i concetti di intrattenimento a riconsiderare il valore da offrire ai propri ospiti”. Le persone vogliono essere attive,
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prendere parte a qualcosa che sia competitivo, ma non troppo serio o faticoso da togliere il divertimento. Ora le persone possono godersi un cocktail o un cono gelato, qualunque cosa preferiscano. Alcuni marchi incentrati sul minigolf come Swingers si rivolgono esclusivamente a un pubblico adulto e hanno dato un significato completamente nuovo al concetto di “andare in discoteca”. Nato nel 2014 come provvisorio di cinque mesi a Londra, la sua combinazione di minigolf con cocktail e cibo di strada si è rivelata un successo immediato e ha aperto la sua prima sede permanente nel 2016. È stato cosi popolare che Gq, l’almanacco di tutte le cose di tendenza, lo definì “il nuovo venerdì sera di Londra” e fu nominato come “Migliore esperienza” ai Gq Food & Drink Awards di quell’anno. Presto ha seguito una seconda sede a Londra, che ora si è estesa negli Stati Uniti con la sua quarta sede nel paese che aprirà nella capitale dell’intrattenimento, Las Vegas. Un obiettivo più comune per i locali che offrono attività come laser tag e minigolf è quello di rivolgersi a più generazioni, con l’obiettivo di attirare famiglie e bambini durante il giorno e adulti di notte. I parchi gonfiabili sono un settore tradizionalmente rivolto ai bambini ma che ora si rivolge sempre più a un mercato multigenerazionale. I genitori potrebbero voler provare gli air bag mentre i loro bambini si divertono a saltare sui trampolini o a giocare alla caduta dei ninja. I parchi gonfiabili stanno diventando un’opzione sempre più attraente anche per gli adulti che cercano un modo divertente per mantenersi in forma e attivi. È molto più salutare di una serata in città e probabilmente anche più divertente. Il laser tag è un’altra attività che vede molti operatori ora rivolgersi agli adulti per unirsi al divertimento. La sede del laser tag Sonny’s Place nel Connecticut, negli Stati Uniti, afferma: “Forse ricorderete con affetto il laser tag dalle gite dell’infanzia, dalle feste www.gioconews.it
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nazione stravagante a festoni e un’esperienza di gioco coinvolgente, che è adatta anche per eventi aziendali. Diventa quindi un luogo per la generazione over 21 più tardi la sera, quando i locali si trasformano in un’atmosfera da nightclub di lusso con elementi di illuminazione che cambiano per tutta la notte. La nostra atmosfera è anche fortemente influenzata dalla musica. Ci appoggiamo soprattutto a questo nelle sere del fine settimana, offrendo una vita notturna ad alta energia con intrattenimento con Dj dal vivo. Creiamo anche playlist mensili ‘Jams’ di Spotify per consentire ai nostri ospiti di condividere il nostro amore per la musica anche al di fuori dei locali e recentemente abbiamo lanciato un’iniziativa chiamata ‘Wayback Wednesdayz’, in cui riproduciamo video musicali del passato sugli schermi che circondano il nostro bar e le aree pranzo, attingendo davvero a quella stessa nostalgia causata dalla nostra illuminazione. Il concetto di fondere i giochi con l’atmosfera di un nightclub è stato sfruttato con successo dalla catena di bar arcade Nq64. Aperti fino al mattino presto i locali Nq64 offrono una vasta gamma di giochi da sala giochi classici e retrò in un ambiente da bar/discoteca. Le macchine funzionano con un sistema a gettoni mentre sulle console si gioca gratis, anche se agli ospiti viene chiesto di acquistare da bere. I suoi bar sono riservati ai maggiori di 18 anni, anche se ha una sala giochi più piccola a Manchester, nel Regno Unito, aperta tutti i giorni ai minori di 18 anni fino alle 19. Con l’applicazione di un codice di abbigliamento elegante/ casual, il messaggio è chiaro: giocare ora fa parte di una serata divertente per tutti.
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L’ORA DEL GIOCO
di compleanno o dalle celebrazioni di classe. Tuttavia il laser tag non è solo per i bambini. Se non si è usciti per una partita ultimamente, vi state perdendo qualcosa. Dopotutto non si è mai troppo vecchi per il laser tag”. La crescente popolarità dei parchi divertimento gonfiabili tra gli adulti è tale che alcuni locali ora organizzano serate rivolte specificamente agli adulti. Il parco Jumpin Fun nel Kent, nel Regno Unito, organizza ogni settimana una serata speciale per soli adulti. Il parco offre percorsi a ostacoli gonfiabili, scivoli e giochi e secondo Jumpin Fun l’evento speciale è arrivato a grande richiesta. “Ragazzi, lo avete chiesto, lo riceverete!” ha pubblicato Jumpin Fun sui social media. “Preparatevi a liberare il bambino che è in voi durante la nostra serata per soli adulti! Festeggiate come se fossero i vostri giorni al parco giochi! Questo concetto di liberare il “bambino interiore” è quello promosso dal marchio di socializzazione competitivo con sede in Australia Funlab, che offre una varietà di attività come minigolf, giochi di attività, escape room e freccette di realtà aumentata ambientate in un locale in stile bar. Blaise Witnish, Ceo ad interim di Funlab, spiega: “Le nostre sedi piacciono sia alle generazioni più giovani che agli adulti che possono lasciare liberi i loro ‘bambini’ interiori. È la socializzazione competitiva che attira le persone, insieme alla condivisione della propria esperienza sui social con gli amici, al locale colorato, ai cocktail eccentrici e al desiderio generale di far emergere il proprio lato divertente e infantile”. Nuove tecnologie immersive e concetti come la lampada a ultravioletti hanno contribuito a questo rimodellamento delle tradizionali attività per bambini per l’era moderna, facendole
apparire più sofisticate e consentendo design stravaganti e accattivanti che le rendono fotogeniche - e molto adatte per essere pubblicate sui social media, che ora sono parte integrante di una serata fuori per i giovani adulti, oltre a essere un modo utile per commercializzare i locali. Le ultime novità in termini di illuminazione e design possono rendere qualsiasi visita un’esperienza coinvolgente completamente adatta agli adulti. Allo stesso modo Gwinn di Puttshack sottolinea l’importanza di creare un ambiente coinvolgente per migliorare l’attrattiva di un luogo. “Senza dubbio è importante. In effetti l’atmosfera è altrettanto importante quanto la tecnologia all’avanguardia o una cucina raffinata. “Ciò che distingue il nostro design è la natura dinamica del nostro schema di illuminazione che si evolve costantemente nel corso della giornata creando un’esperienza multidimensionale per gli ospiti. Gli elementi distintivi del nostro marchio includono luci scintillanti che danzano in una sequenza affascinante per tutta la serata, mentre le luci a festone rendono omaggio all’antica estetica del carnevale. Tuttavia abbiamo reinventato questo concetto evitando qualsiasi associazione di carnevale giovanile e utilizzando invece i nostri toni gioiello caratteristici per evocare la raffinatezza. Il nostro ambiente mira a creare un’esperienza olistica che incorpori sottili accenni alla nostalgia all’interno di una tela dal design più ampio e moderno. La nostra illuminazione è parte integrante di questa visione, invitando gli ospiti a intraprendere un viaggio accattivante ogni volta che ci visitano”. L’uso della tecnologia immersiva è importante per aiutare ad adattare le sedi alle diverse generazioni. Gwinn continua: “Puttshack è divertente per tutti e sirivolge a diversi dati demografici del pubblico in diversi momenti della giornata. Durante il giorno Puttshack ha un’atmosfera orientata alla famiglia con un’illumi-
BUSINESS
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Mapic 2023
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DAL MONDO
Australia
L’altro emisfero del gioco A cura di Francesca Mancosu
OLTRE UN MILIONE DI ANNUNCI DI GIOCO SULLA TV GRATUITA E LA RADIO
IL GOVERNO CAMBIA LA CLASSIFICAZIONE DEI VIDEOGIOCHI, FOCUS SULLE LOOT BOX
STAR ENTERTAINMENT GROUP VALUTA IL RIFINANZIAMENTO PER RECUPERARE LE PERDITE
Fra maggio 2022 e aprile 2023 sulla tv gratuita e sulla radio australiana sono stati trasmessi oltre un milione di annunci di giochi con vincita in denaro. A rivelarlo è un sondaggio commissionato dall’Australian communications and media authority (Acma), l’equivalente della nostra Agcom, alla società di analisi dei dati Nielsen, pochi mesi dopo che la commissione parlamentare australiana ha raccomandato il divieto di tutte le pubblicità di giochi d’azzardo nei prossimi tre anni in quanto quello parziale è inefficace. Secondo quanto riportato nel report, per tali pubblicità sarebbero stati spesi nel complesso circa 238 milioni di dollari australiani (circa 144 milioni di euro). La maggior parte degli annunci sono stati commissionati da società operanti nel gioco online, cinque di loro sono responsabili di quasi la metà degli annunci registrati. La media è di 1.381 annunci al giorno, la maggior parte dei quali andati in onda tra le ore 19 e le 22 con la concentrazione più alta tra le 21 e le 22. Tra le 6 e le 8 del mattino sono andati in onda 27.200 annunci e tra le 17 e le 18 ce ne sono stati 16.300. La televisione in chiaro ha registrato la spesa più elevata, per una cifra di 162 milioni di dollari australiani, mentre per i social media la somma è di 34,6 milioni, per le radio di 22,4 milioni e per le altre piattaforme online di 19,5 milioni.
Da settembre 2024 sul territorio australiano entreranno in vigore importanti modifiche al sistema di classificazione dei videogame atte a garantire che i titoli contenenti loot box o determinati aspetti legati al gioco d’azzardo - come girare la ruota per ottenere ricompense non monetarie - siano classificati in base all’età e vietati ai minori di 18 anni. Per cimentarsi nei titoli contenenti loot box, ovvero le casse premio, invece sarà necessario aver compiuto almeno 15 anni, prescrizione contrassegnata dalla lettera M. La valutazione attualmente su molti giochi come Fifa è E (cioè “per tutti”) o T (“adolescenti”), ma con questo nuovo sistema passeranno inevitabilmente alla M anche loro. Perché questi grossi cambiamenti? Il Governo australiano ha passato in rassegna il modo in cui i videogame potrebbero essere collegati allo sviluppo di problemi con il gioco d’azzardo nel mondo reale, e quindi ha deciso di puntare sulla prevenzione, sull’educazione dei giovani al gioco responsabile, anche se praticato con una console. Ma i suoi piani non si esauriscono certo qua: oltre al ritocco al rating dei videogiochi, l’obiettivo è migliorare l’intero processo per i giochi disponibili solo online e rendere il processo di valutazione online più semplice ed economico per i produttori. Insomma, far andare il settore al passo con i tempi ma ascoltando la voce di tutti i soggetti coinvolti.
L’operatore di casinò australiano Star entertainment group sta tentando in ogni modo di recuperare la credibilità perduta, dopo la multa di 100 milioni di dollari australiani (pari a circa 60 milioni di euro) per violazioni della licenza rimediata nel 2023. Una sanzione che ha avuto un grande impatto sulle finanze dell’azienda, penalizzate anche dalle spese legali sostenute, per un totale di 595 milioni. Per recuperare questo buco, la società sta cercando di raccogliere fino a 1,2 miliardi di dollari australiani (720 milioni di euro) attraverso una combinazione di capitale proprio e debito, e ha lanciato un aumento di capitale da 750 milioni di dollari australiani al prezzo di 60 centesimi australiani per azione attraverso la banca di investimento Barrenjoey Markets Pty, secondo quanto si legge sulla testata Bloomerg. Allo stesso tempo, la società ha annunciato un pacchetto di debiti quadriennale da 450 milioni di dollari australiani sostenuto da Barclays Plc e Westpac Banking Corp. Le sue azioni sono scese di oltre il 50 percento quest’anno mentre la compagnia ha tagliato più di 500 posti di lavoro e ha registrato una perdita netta di 2,44 miliardi nell’ultimo anno finanziario. L’accordo azionario da solo renderebbe Star il più grande sfruttatore del mercato azionario australiano quest’anno con il secondo e il terzo maggiore rilancio.
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VISTO DA VICINO
A VOLTE OCCORRE NON CONCENTRARSI SOLO SU SE STESSI, SUL PROPRIO LAVORO, SUL SETTORE IN CUI SI OPERA. IN ALCUNI MOMENTI, È NECESSARIO ALZARE GLI OCCHI SUL MONDO E CAPIRE COSA STA AVVENENDO INTORNO A NOI.
a cura di Matteo Marini
una vita calma, pacifica e dignitosa, così vogliono i palestinesi”. “Sia gli israeliani che i palestinesi sono da decenni nella morsa di una minoranza religiosa. Da entrambe le parti, le posizioni intrattabili di un piccolo gruppo ci ha trascinato nella violenza. Non importa chi è più crudele o più spietato. L’ideologia di entrambi ha alimentato questo conflitto, portando alla morte di troppi civili innocenti.”
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“In qualità di maggiore delle forze di riserva, è importante per me chiarire che in questa nuova guerra già inarrestabile, non possiamo permettere che il massacro di israeliani innocenti si traduca nel massacro di palestinesi innocenti. Israele deve ricordare che nella Striscia di Gaza vivono più di due milioni di persone. La stragrande maggioranza di loro è innocente. Israele deve fare tutto ciò che è in suo potere per evitare di uccidere persone innocenti e concentrarsi sulla distruzione dell’esercito militante di Hamas”. “Questa guerra, come altre prima, prima o poi finirà. Non sono sicuro che ne uscirò vivo, ma so che un minuto dopo la fine della guerra, sia gli israeliani che i palestinesi dovranno fare i conti con i leader che li hanno portati a questo momento. Dobbiamo svegliarci e non lasciare che siano gli estremisti a governare. Palestinesi e israeliani devono denunciare gli estremisti guidati dal fanatismo religioso”. “[…] Gli israeliani devono rendersi conto che non esiste risorsa di sicurezza più grande della pace. L’esercito più forte non può proteggere il paese come fa la pace. L’attuale guerra lo dimostra ancora una volta. Alla fine, dopo che tutti gli israeliani e i palestinesi saranno stati seppelliti, dopo che avremo lavato i fiumi di sangue, tutti coloro che condividono questa terra come la loro casa dovranno comprendere che non c’è altra opzione che seguire una via di pace. Questa è la vera vittoria.” Forse tutti noi, nella nostra vita quotidiana e nel business, dovremmo iniziare a pensare che non esistono situazioni inevitabili.
Matteo Marini si è occupato del settore del gioco legale negli ultimi 20 anni. Tra i fondatori del concessionario G.Matica – oggi Admiral Gaming Network - nel 2003, ne è stato presidente dal 2010 al 2013. Dal 2013 fino a dicembre 2022 ne è stato amministratore delegato. Nel periodo 2015-2016 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’associazione dei concessionari Acadi, aderente a Confindustria SIT.
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Ni r Avi s h ai Coh e n
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Love Israel Support Palestine
L’AUTORE
IN
questi giorni il nostro sguardo è inevitabilmente catturato dalla tragedia israelo-palestinese. Mi sono imbattuto in un articolo sul New York Times di Nir Avishai Cohen, maggiore dell’esercito e riservista israeliano, che credo possa stimolare una riflessione per tutti. “Vorrei dire una cosa chiaramente, prima di andare in battaglia” dice Cohen “non esiste qualcosa che sia ‘inevitabile’. Questa guerra avrebbe potuto essere evitata e nessuno ha fatto abbastanza per impedirla. Israele non ha fatto abbastanza per realizzare la pace; abbiamo appena conquistato i territori palestinesi in Cisgiordania, ampliato gli insediamenti illegali e imposto un assedio a lungo termine alla Striscia di Gaza”. “Da 56 anni Israele sottopone i palestinesi a un governo militare oppressivo. Nel mio libro ‘Ama Israele, sostieni la Palestina’ ho scritto: ‘La società israeliana deve porsi domande molto importanti su dove e perché è stato versato il sangue dei suoi figli e delle sue figlie. Una minoranza religiosa messianica ci ha trascinato in una palude fangosa e noi la seguiamo come se fosse il Pifferaio di Hamelin’”. E ancora: “Quando ho scritto queste parole l’anno scorso, non mi rendevo conto di quanto fossimo immersi nel fango e di quanto altro sangue potesse essere versato in così poco tempo”. “Ora difenderò il mio paese dai nemici che vogliono uccidere il mio popolo. I nostri nemici sono le organizzazioni terroristiche mortali controllate dagli estremisti islamici.” “I palestinesi non sono il nemico. I milioni di palestinesi Leggi l’articolo di che vivono proprio Nir Avishai Cohen qui accanto a noi, tra il Mar Mediterraneo e la Giordania, non sono nostri nemici. Proprio come la maggioranza degli israeliani vuole vivere
GIOCO E TERRITORIO
Gra z ia n o Tr i so l in o
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el cuore della Penisola, nella regione con i maggiori flussi di gioco del paese, nella Capitale. È qui che incontriamo una delle imprese di gestione “storiche”, che hanno avuto e hanno un ruolo importante all’interno del comparto. Stiamo parlando di G&G Gaming, di Graziano e Giorgio Trisolino: una realtà che esiste dal 1999 nella sua attuale compagine, ma con una storia ancora più lunga alle spalle nello stesso settore. Oggi l’azienda conta oltre 25 persone, tra interni ed esterni, che collaborano alle attività quotidiane e opera su Lazio e centro Italia, toccando parte della Toscana e dell’Umbria, con qualche locale gestito anche in Sardegna. In totale sono circa 1200 le macchine (Awp) gestite dall’azienda per conto del concessionario Lottomatica, a cui si aggiungono un centinaio di Vlt. E oltre all’attività di noleggio, quindi la “vera” gestione, operano anche nella vendita e fornitura di altre macchine per intrattenimento e attrezzature varie. Ma il fondatore, Graziano, è ben noto al settore per la sua centralità nel business, che non è soltanto geografica, ma dovuta anche alla sua partecipazione al consorzio Criga, che guida nel ruolo di presidente da ormai diversi anni. Un’esperienza piuttosto ampia che ci permette di avere una visione completa della realtà del comparto e del ruolo del gestore. “Oggi la difficoltà maggiore per un’impresa di gestione è quella nei rapporti con il sistema bar che è ormai in piena crisi, a causa del caro vita e dei costi energetici, e questo aspetto mette in crisi anche noi gestori”, spiega Trisolino. “L’insostenibile aumento dei prezzi e dei costi di gestione ha minato profondamente la sostenibilità degli esercenti e, di conseguenza, quella del nostro business, essendo partner diretti e co-gestendo 112023
ASPETTANDO IL RIORDINO CHIEDENDO CERTEZZE Proseguiamo il nostro viaggio sul territorio con le imprese di gestione del nostro Paese incontrando Graziano Trisolino, presidente del Criga e titolare di G&G Gaming
LA SCHEDA NOME AZIENDA_ G&G Gaming Srl TITOLARI_ Graziano e Giorgio Trisolino SEDE_ Roma, Lazio DIMENSIONE_ 25 dipendenti ANNI DI ATTIVITÀ_ +25
una parte dei loro servizi. Tutto questo mentre i margini si sono fatti decisamente molto più ristretti rispetto al passato, anche per noi”. Ma la grande e ulteriore difficoltà, per i gestori, continua ad essere anche quella dei rapporti con le banche, che continuano ad assumere un atteggiamento di chiusura. “Oggi siamo costretti a metterci in ginocchio per poter lavorare, perché la maggior parte delle banche non vuole avere rapporti con imprese di gioco. Oggi, in estrema sintesi, una banca di supporta – o, forse, dovremmo meglio dire sopporta - solo se oltre all’attività di gestione ne hai anche altre oppure se hai investimenti di altro tipo nello stesso istituto. Altrimenti aprire o mantenere un conto corrente semplice per un’azienda di gioco è diventato quasi impossibile. E ne viene spesso anche rifiutata l’apertura di uno nuovo a molto soggetti.” Ma come è cambiato, nel tempo, il ruolo del gestore? “Credo che il lavoro di base si rimasto molto simile al passato, anche se c’è stata un’evidente evoluzione e organizzazione da parte delle imprese di gestione che si sono strutturate.
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Quello che è cambiato, però, è lo scenario competitivo e oggi è in corso, già da qualche anno, una trasformazione graduale del comparto. Io, personalmente, ho fatto una scelta importante negli scorsi anni, diventando partner diretto di un concessionario, e credo che oggi per un gestore che non ha rapporto di questo tipo è difficile stare in piedi. Forse avviene nei piccoli centri, dove i rapporti con gli esercenti sono storicizzati e più semplici da gestire, mentre nelle grandi città è davvero dura lavorare.” E a proposito di grandi città, qual è il rapporto con il territorio? “Potremmo definirlo folle, perché ormai – è da troppo tempo – siamo in balìa degli eventi e spesso anche degli umori degli amministratori locali. Per quanto riguarda il nostro territorio, oggi il problema più grave è nei cambi di gestione e nelle nuove aperture, a causa delle normative sui luoghi sensibili che assumono connotati spesso imbarazzanti. Questo rende impossibile lo sviluppo e la crescita. E sommando questa impossibilità con le situazioni di crisi di cui parlavamo prima, è davvero difficile lavorare. C’è un atteggiamento di chiusura e soprattutto di lassismo, forse anche figlio del fatto che certe leggi sono state fatte in maniera estemporanea e non dietro a un vero sistema e ragionamento politico, istituzionale o amministrativo.” Di cosa c’è più bisogno in questo momento a suo giudizio per ridare vita al settore? “Serve chiarezza normativa e stabilità. Quindi serve quel riordino che attendiamo da troppo tempo e che continuiamo a crescere.” Che ne pensa del futuro dei gestori? “Sul futuro sono fiducioso, ma vedo le uniche possibilità nell’aggregazione o nel sodalizio con i concessionari. Non è più tempo per i lupi solitari, anche per via degli investimenti sempre più elevati che diventa impossibile sostenere per una piccola impresa.” www.gioconews.it
GIOCARE CON GUSTO
GAMING FOOD & BEVERAGE
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ono passati ormai più di quarant’anni da quando Luisa Marelli Valazza fece il suo debutto nella cucina del ristorante Al Sorriso, a Soriso, sulle colline novaresi, gettando il cuore oltre l’ostacolo e dando il via a una storia di successi che dura ancora adesso. A raccontarla è lei stessa. “Fu una necessità. Lo chef che c’era a quei tempi decise di andarsene, per cui l’unica soluzione per non chiudere fu quella che fossi io a cucinare mentre mio marito, che parla tre lingue, gestiva la sala e il contatto con i tanti stranieri che frequentavano il nostro locale. All’inizio preparavo pochi piatti, sfruttando la mia memoria visiva e ricordando i passaggi delle ricette che preparava lo chef di prima, poi ho letto molti libri di cucina classica per sapere come trattare i prodotti, quali tempistiche adottare. Insomma, è stato impegnativo. Poi con il tempo ho trovato una mia filosofia, una mia tipologia di cucina. Uno dei miei maestri fu uno chef francese, Frédy Girardet, ora in pensione, ma all’epoca all’avanguardia grazie a una cucina essenziale, con tre ingredienti nel piatto: niente di inutile, niente creme, un approccio naturale che esaltava il prodotto con due o
Lucia Valazza
Il gusto dell’essenziale a cura di Francesca Mancosu
tre ingredienti, non di più. Ho seguito quella strada, quella dell’essenzialità, in un momento storico in cui tutti riempivano i piatti. Sono cresciuta così, con quell’idea, e i miei clienti mi hanno convinta a portarla avanti. E per me i clienti sono la guida migliore in assoluto.” Il suo menu si distingue per un sapiente equilibro fra ricerca e tradizione, con una forte ispirazione legata alla cucina piemontese. Come declina queste caratteristiche? “Il mio è un menu stagionale, non uso lo zucchino a dicembre o l’arancia ad agosto; sono molto legata al prodotto, nel momento in cui dà il meglio di sé come profumo e come gusto. Ciò vale anche per gli ingredienti piemontesi: sono molto legata a quelli che arrivano dagli alpeggi, dal contadino, io stessa ho un orto, che mi dà la possibilità di coltivare quello che più mi interessa e raccoglierlo nel momento che più preferisco. Nel mio menu quindi sono molto legata alla tradizione, al rapporto con il territorio, con rivisitazioni della ba-
gna cauda, il filetto di bue fassone in salsa al Barolo, i ravioli del plin con ripieno di faraona al sugo, la patata al sale, rosso d’uovo, parmigiano e tartufo bianco d’Alba; poi ho anche piatti ‘esotici’ come i gamberi di Sicilia, o altre pietanze di pesce, per soddisfare i gusti del cliente. L’innovazione per me è la leggerezza che cerco di dare a ricette che per natura sono strutturate, corpose, come quelle piemontesi: cerco di sostituire alcuni elementi, burro e lardo li uso in maniera minima, uso più olio, alleggerisco le salse, accompagno le carni con la frutta per lasciare un tocco di acido in bocca, che dà un senso di pulizia.” Lei è una delle poche donne in Italia ad aver ricevuto, qualche anno fa, 3 stelle Michelin. Come si sente ad aver conseguito questo riconoscimento? “Sono sicuramente onorata dal fatto che mi abbiano apprezzata, ma non ho mai lavorato per arrivare alla stella, e non mi sono mai neppure sentita adeguata più di tanto. Noi mi sento mai soddisfatta del lavoro che faccio, penso che dovrei sempre fare un passo in più, in avanti. È nel mio Dna.” Secondo lei qual è il valore aggiunto di una chef donna? “Una donna è più delicata in cucina, più ‘mamma’, più ‘di cuore’. Io amo preparare alcune ricette classiche di mia madre, che era un’insegnante e cucinava molto bene, piatti semplici ma buoni.”
La ricetta della chef/ RISOTTO CON ZUCCA GIALLA, GORGONZOLA DOLCE E AMARETTO ALL’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA
IN G RED IEN TI per 4 persone 300 g di zucca gialla ben asciutta 5 dl di panna 1 l di brodo vegetale 200 g di riso Carnaroli 50 g di parmigiano grattugiato
PRE PA R AZION E
Per la salsa di gorgonzola: bollire la panna per 5 minuti riducendola a due/terzi, sciogliervi dentro il gorgonzola lontano dal fuoco, controllare di sale e passare al colino.
8 amaretti tritati
Per il risotto: rosolare lo scalogno nel burro, aggiungere la zucca, il riso, rosolarlo e bagnare con il brodo e portare a cottura per 16 minuti, mantecare con il parmigiano, sbriciolare un po’ di amaretti e mantecare ancora.
10 gocce di aceto balsamico tradizionale di Modena
Impiattamento: disporre nel piatto il risotto, mettere al centro un cucchiaio di
20 g di burro 2 scalogni 50 g di gorgonzola
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salsa al gorgonzola, gli amaretti e tre gocce di aceto balsamico.
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AL BAR DEGLI ESPORTS
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ossono una stampante 3D, e una bella amicizia, cambiare una vita? A rispondere “sì” è la storia di Andrea Sensoli, che dopo un brutto incidente proprio grazie a una stampante 3D ha riscoperto la gioia di giocare ai videogame, entrando anche a far parte di un team esports. “Non voglio notorietà”, dice subito Andrea, “ma voglio solo far conoscere questa opportunità a tanti che magari non ne conoscono l’esistenza.” La storia, questa storia, parte nel 2019, quando Andrea, a causa di un incidente con il suo quad, perde completamente l’uso del braccio sinistro. All’incidente seguono mesi di disperazione, per una riabilitazione che non dà i risultati sperati, per il dolore cronico, che accompagna Andrea ancora oggi, e per il rischio di perdere il lavoro e mettere in difficoltà la famiglia. Ma la famiglia, la moglie e il figlio, oggi tredicenne, gli si stringono vicini, lo stesso fanno gli amici, e la stessa sensibilità la dimostra l’azienda, la Robopac di San Marino, che lo attende, e gli trova una sistemazione in un altro comparto. Di suo, Andrea, ci mette tanta determinazione, la voglia di non mollare. Abbandona, per ovvie ragioni, solo il suo joypad e la passione per i videogame. “Senza il braccio sinistro per me era impossibile tenere in mano un joypad”, racconta Andrea. “Così per quattro anni la console l’ho proprio dimenticata”. Poi un giorno, nell’aprile di quest’anno, un amico arriva con un’idea: ha trovato sul web, condivisi gratuitamente da qualche utente, i disegni di
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UNA STAMPANTE 3D E L’IMPOSSIBILE SI TRASFORMA IN POSSIBILE La storia di Andrea Sensoli, tornato a competere ad alto livello negli esports dopo un grave incidente
a cura di Daniele Duso
Andrea Se nso l i
una modifica del joypad che consentono l’utilizzo anche con una mano sola. Il gesto di uno sconosciuto poteva essere ‘la soluzione’: ora bastava una stampante 3D per adattare il joypad alle esigenze di Andrea. “Mi pareva impossibile”, racconta ancora Andrea Sensoli, “ma nello stesso tempo mi dicevo: ‘perché no, perché non provare’. Il mio amico trovò una persona che gli mise a disposizione una stampante 3D, e da lì iniziammo una serie di prove, di aggiustamenti, di rielaborazioni - aggiunge ancora Andrea - creando così la mia modifica,
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quella che mi consentiva di muovere Questo articolo è realizil joypad tranquilzato in collaborazione a lamente con la eSportsMag.it, il primo sola mano destra. magazine online in Italia Nel giro di un paio interamente dedicato al fenomeno degli eSports di settimane sono riuscito a tornare a giocare come prima, e sono ricominciate quelle sfide a eFootball con mio figlio, e con gli amici, che tanto mi mancavano, e che mi aiutano a distrarre la mente dal dolore.” La storia di Andrea poi arriva a un giovane imprenditore di San Marino, Jacopo Izzo, presidente di San Marino esports association (abbreviato Smespa), un’organizzazione culturale e sportiva senza scopo di lucro. “È stato anche grazie a lui che ho iniziato a giocare ad alto livello - racconta Andrea, “arrivando a competere, nell’agosto scorso, alle qualificazioni a San Marino per i mondiali di eFootball, giocando contro ragazzi normodotati e sfiorando la qualificazione, che non ho raggiunto solo per una questione di burocrazia.” I giochi attuali, tuttavia, richiedono un’abilità straordinaria nell’utilizzo del joypad, e consentono di realizzare giocate (i famosi “tip and tricks”), spesso decisive, solo con combinazioni di tasti anche molto complicate da attuare anche due mani, ma Andrea non è preoccupato: “Ormai con questa modifica riesco a fare praticamente tutto - spiega soddisfatto - diciamo che grazie alla Playstation 5, che mi permette di riprogrammare i tasti, arrivo a quasi il 95 percento delle combinazioni di tasti. Certo, ho il mio stile di gioco, fatto di frequenti lanci lunghi, perché faccio fatica con i fraseggi veloci, ma i risultati arrivano”. E ora ha un sogno, Andrea: “voglio continuare a competere ad alto livello, ma soprattutto rendere pubblica la mia storia per dare ad altri la stessa possibilità che è stata data a me. Magari ci sono ragazzi chiusi in casa con un problema simile al mio, vorrei che la mia storia desse loro una speranza”. www.gioconews.it
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.) Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
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L’AVVOCATO DEL DIAVOLO Il Tar d e l l a Si c i l i a, Sezi on e d i Catan i a
Concessioni lotto e tabacchi un cammino separato a cura di Giovanni Adamo
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L’AUTORE
occupiamo in questo numero della rubrica di un’interessante pronuncia del Tar Sicilia, Sezione staccata di Catania (trattasi della sentenza n. 3071/2023 del 5.10.2023. La pronuncia in commento ci fornisce l’occasione per occuparci dell’importanza, nell’ambito del procedimento amministrativo, dell’istruttoria e degli approfondimenti a essa connessi. La vicenda riguardava, in buona sostanza, l’intervenuta revoca, a carico di un titolare di un esercizio di tabaccheria, della concessione di ricevitoria lotto “per l’omesso versamento dei proventi estrazionali delle giocate del lotto raccolte” nel corso di una settimana contabile. A seguito degli accertamenti compiuti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, infatti, una volta riscontrata la circostanza dell’omesso versamento, l’Amministrazione aveva immediatamente provveduto alla revoca della licenza e alla comunicazione di decadenza della titolarità anche della concessione di rivendita di tabacchi annessa alla ricevitoria. Il thema disputandum era proprio
Giovanni Adamo Fondatore Studio Legale Adamo www.studiolegaleadamo.it
Avvocato in Bologna – Cultore della Materia di Diritto Civile nell’Università di Bologna 112023
l’automatismo – contestato dal ricorrente – con il quale l’Amministrazione aveva disposto la revoca della concessione relativa anche all’attività di tabaccheria, una volta disposta la revoca della diversa concessione relativa alla raccolta del gioco del lotto. Ne conseguiva, a parere del ricorrente, che la seconda revoca era stata disposta in assenza di svolgimento di alcuna istruttoria, circostanza che si sarebbe posta in violazione, fra l’altro, del principio di buon andamento dell’azione amministrativa e che avrebbe necessariamente obliterato qualunque forma di ponderazione nell’adozione del provvedimento amministrativo, elemento strutturalmente necessario dell’agire provvedimentale. L’impugnazione del provvedimento si fondava, peraltro, su un consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa, secondo il quale “la estrinsecazione del potere amministrativo di revoca di una rivendita di monopoli, in caso di violazione degli obblighi nascenti da una coeva concessione del gioco del lotto, assume un carattere tipicamente discrezionale, con conseguente necessità che la stessa sia esercitata mediante un’adeguata istruttoria e un percorso motivazionale che dia conto dell’iter logico seguito” (Tar Sicilia, Catania, Sez. I, nn. 550/2018 e 1479/2018). Tale consolidato orientamento dava modo di ritenere ai giudici
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amministrativi che “nel caso di specie la decadenza dalla titolarità della concessione di rivendita di generi di monopolio non poteva essere comminata dall’Amministrazione in maniera automatica, dovendo essere valutata in concreto la gravità o meno delle infrazioni commesse dall’esercente e la conseguente – eventuale – perdita degli specifici requisiti richiesti per la titolarità della predetta concessione”. Alla luce di tali considerazioni, pertanto, il Tar Sicilia accoglieva il ricorso, annullando, conseguentemente, il provvedimento decadenziale impugnato. Si tratta, peraltro, di una sostanziale conferma dei princìpi generali in materia. Secondo il Tar Lazio, 21.6.2011, infatti, “deve riconoscersi che sussiste un potere discrezionale dell’Amministrazione di attivarsi per una leale collaborazione con il privato (e altresì al fine della maggiore economicità ed efficienza dell’azione amministrativa), perché l’istruttoria che precede l’adozione dell’atto sia quanto più possibile completa e rappresentativa della realtà. Tanto si desume sia dal principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione italiana, sia dall’art. 2 e dall’art. 6, comma 1, lett. b) della Legge 241 del 1990”. È dunque da ritenersi che i giudici amministrativi abbiano fatto corretto governo della materia. www.gioconews.it
GIOCO E PSICHE
DIPENDENZA AFFETTIVA E DA GIOCO D’AZZARDO QUANTO HANNO IN COMUNE? (seconda parte)
a cura di Riccardo Zerbetto
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L’AUTORE
ottobre, la prima parte di questa rubrica, stavolta dedicata alle “nuove dipendenze”, si è conclusa con la constatazione di come spesso si realizzi un circolo vizioso: se il giocatore dipendente perde, tenta di continuare il gioco per recuperare i soldi persi, se vince continua a giocare perché sente che è il suo giorno fortunato e non ne può fare a meno. Quando il giocatore patologico tenta di rinunciare al gioco e di resistere a tale impulso cade in preda a un profondo malessere sotto forma di ansietà o irascibilità, associato a turbe vegetative e disturbi del comportamento (una sintomatologia depressiva) che possono culminare nell’atto suicida, il medesimo del dipendente affettivo che afferma “senza di te non voglio vivere”. In questo caso si sperimenta un tourbillon di cambiamenti di stato che, alla fine dei giochi, non muta nulla nel proprio modo di stare in relazione con l’ambiente circostante. Si entra in una dimensione spa-
zio-temporale, quella del gioco all’interno di un luogo appositamente deputato, dove si prova l’ebbrezza della propria libertà e della propria autonomia decisionale e se ne esce ritrovandosi nella medesima condizione di partenza. Il dipendente affettivo cerca dosi di tempo sempre maggiori da dedicare al partner, riducendo sempre di più il proprio tempo autonomo e i contatti con l’esterno. Il soggetto sente di esistere solo quando c’è l’altro e la sua mancanza lo getta in uno stato di allarme, pensare la propria vita senza l’altro è inimmaginabile. L’altro è visto come l’unica fonte di gratificazione, le attività quotidiane sono trascurate, l’unica cosa importante è il tempo trascorso con la persona amata. Il giocatore d’azzardo patologico investe tutta la sua energia, pensieri, tempo e concentrazione sul gioco, su come recuperare i soldi per giocare, sull’inventare menzogne, sul recuperare denaro. Tutto ruota intorno al gioco, così come tutto ruota intorno all’oggetto d’amore del dipendente affettivo. Il concentrare il senso della propria vita nel momento del Riccardo Zerbetto | È psichiatra e gioco, a poco a poco, conduce direttore del Centro Studi di Teraa una situazione caratterizzapia della Gestalt. Dal 2007 è direttota dal non aver più il controllo re scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei del tempo trascorso a “giocagiocatori d’azzardo. 112023
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re” e dei soldi che si perdono, ciò che va ad incidere pesantemente sulla complessità e sulla qualità della vita della persona, condizionandola da diversi punti di vista. Possono insorgere problemi dal punto di vista professionale e lavorativo, possono ridursi drasticamente i rapporti sociali, le relazioni familiari si fanno più tese e, anche se si persiste nel dire che tutto va bene, si accentua la distanza tra le parti. Tutto perde di interesse in favore del “gioco”. Ambedue le dipendenze rientrano nel discontrollo degli impulsi, ossia l’incapacità di controllare il proprio comportamento: una riduzione di lucidità e capacità critica che crea vergogna e rimorso e che in taluni momenti viene sostituita da una temporanea lucidità, cui segue un senso di prostrante sconfitta e una ricaduta nella dipendenza, che fa sentire più imminenti di prima i propri bisogni legati all’altro. Questi processi si colorano di rabbia e senso di colpa. Inoltre, a differenza delle sostanze, che sono più facilmente disponibili, si può generare una paura ossessiva di perdere la persona amata, espressa con gelosia e possessività, che si alimenta smisuratamente a ogni piccolo segnale negativo che si percepisce. www.gioconews.it
LA SLOT DEL MESE
STARLIGHT Siete pronti a viaggiare nello spazio? A guidarvi in un’avventura planetaria è Novomatic Italia, con il lancio del suo nuovissimo multigioco Starlight, che propone una luce stellare in grado di trasportarci nello spazio-tempo, grazie a un mix di titoli di sicuro effetto. Che merita di essere provato.
GRAFICA ›› 19 /20 In questo gioco, bellissimo, NovoElsy ci regala un’intera galassia di ambientazioni tutte da scoprire e da godere, grazie anche a una struttura grafica di alto livello e alla proposizione degna di nota grazie a un hardware di alta qualità. Con Starlight si possono quindi esplorare mondi popolati da diamanti e cristalli, passando per dei dell’Olimpo e vampiri, fino a raggiungere lo zodiaco. Il risultato è una mescolanza sorprendente di giochi e ambientazioni, in tutti i casi caratterizzati da scenari coinvolgenti e pittoreschi.
AUDIO ›› 18,5
/20
Sarà la musica del caso, oppure il risuonare delle vincite o chissà cos’altro: sta di fatto che le sonorità di questo nuovo gioco hanno un qualcosa di particolarmente accattivante, al punto da riuscire a intrattenere e coinvolgere i giocatori in tutte le fasi e in tutti i sette giochi, nonostante gli scenari così vari e diversi tra loro. Merito di un’attenta selezione di musiche, jingles ed effetti sonori da parte degli sviluppatori, che a quanto pare sanno cosa piace agli utenti. Provala qui:
GIOCABILITÀ ››
18,5 /20
La selezione dei sette titoli che compongono l’ultima scheda rigorosamente “made in Italy” è aperta dal best-seller della casa, ov-
Un viaggio nell’universo del divertimento di Vincenzo Giacometti
LA SCHEDA
dove ritroviamo anche qui il bonus Lock’N Win che offre un’esperienza di gioco irripetibile, unita alle divertenti avventure alla scoperta degli antichi Dei dell’Olimpo.
PRESTAZIONI ››
18,5 /20
NOME_ Starlight PRODUTTORE_ NovoElsy DATA OMOLOGAZIONE_
settembre 2023
SPECIFICHE NORMATIVE_
comma 6a del Tulps
CICLO_ 28.000 PAYOUT_ 65%
vero il celebre Ulisse, che ancora una volta trasporta i giocatori nell’epico viaggio dell’eroe greco. Mentre il nuovo Diamond Classic ci riempie di diamanti e cristalli, che ritroviamo anche in Crystal Sky: altro gradito ritorno che sarà molto apprezzato dai giocatori. Sono invece le gemme a fare da protagoniste in Stardust Evolution, il primo dei due giochi del mix che offrono il nuovissimo bonus Lock’N Win, che rappresenta la vera novità e l’aspetto forse più interessante di questa slot. Ma non è tutto. Sì, perché su Star Secrets si può esplorare lo zodiaco, mentre orde di vampiri ci aspettano in Night Lords. Per completare questa ricca selezione, troviamo infine Age of Olympus,
Una slot ancora molto recente che non può quindi essere valutata in termini di prestazioni sul campo, anche se il suo lancio debutto ha subito conquistato l’interesse sia tra i gestori che nei giocatori. Al punto che nei locali dove è stata posizionata si è subito distinta per gli incassi realizzati.
BUDGET ››
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Il giudizio sul budget è forse ripetitivo, in quanto è riferibile un po’ a tutti i prodotti di Novomatic Italia, che godono di uno straordinario rapporto tra qualità e prezzo, esaltato dall’altissima qualità dell’hardware e dall’alta affidabilità. Anche in questo caso il gioco è disponibile su cabinet con monitor da 19 o 22 pollici, adattandosi a tutte le esigenze, oltre a essere disponibile sulla maggior parte dei cabinet del mercato italiano. Senza contare poi le varie pratiche commerciali incentivanti per il gestore promosse dal gruppo per la commercializzazione del prodotto.
IL NOSTRO GIUDIZIO GRAFICA AUDIO GIOCABILITÀ PRESTAZIONI BUDGET
Ancora una volta un multigioco e ancora una volta una selezione di sette titoli: ma questa volta c’è anche ulteriore innovazione e qualche novità: a partire dal nuovo sistema di bonus che rende l’esperienza di gioco unica e assolutamente da provare. E riprovare.
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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NEWSLETTER È sempre tempo di innovare in casa Octavian Gaming. Dopo aver già sorpreso con Gigaset Vertigo e Gigaset Armageddon, l’azienda presenta Gigamix Fusion, il terzo titolo della linea multigame a 10 giochi. Questa intrigante selezione offre occasioni intense di intrattenimento e al suo interno troviamo anche 2 esclusive Fusion: “Mr. Vampire” e “Ancient Empire”. Mr. Vampire immerge i giocatori in una corsa notturna contro il tempo, con la missione di salvare i vampiri dal sorgere del sole. L’esperienza ludica è arricchita dalla scelta tra diverse opzioni bonus nel castello di Mr. Vampire, incrementando l’interattività e le pro-
Una storia lunga anni e che si rinnova, quella dell’impegno di Novomatic Italia al fianco dello sport. Dopo le numerose iniziative che hanno visto il Gruppo accanto alle più importanti realtà del territorio, il Gruppo annuncia il proprio supporto a due importanti realtà sportive di Rimini e Provincia: il Rinascita Rimini Basket (Rbr) e gli Angels Santarcangelo Basket. Per la stagione 2023/2024 Admiral
L’unione fa la forza, ma anche l’innovazione. È a Microgame che il Gruppo Sisal ha deciso di affidare lo sviluppo della nuova piattaforma di affiliazione omnichannel. Microgame personalizzerà, sulle esigenze di Sisal, la propria piattaforma basandosi sugli standard informatici più avanzati, fornendo un’architettura estremamente flessibile. La nuova piattaforma sarà dotata di un’interfaccia semplice e intuitiva e garantirà un’ampia suite di funzionalità e applicazioni, oltre a una reportistica completa. Ogni affiliato avrà quindi uno strumento completo per analizzare, gestire e migliorare il 112023
OCTAVIAN GAMING L A L I N E A D I M U LT I G A M E A 10 GIOCHI SI ARRICCHISCE CON GIGAMIX FUSION
babilità di vincita. Ancient Empire trasporta invece nell’era del pretoriano romano, durante il regno di Giulio Cesare. L’ambientazione avvincente e realistica culmina in un coinvolgente bonus legato alla corsa delle bighe dove il giocatore si cala nel ruolo di un auriga, icona
NOVOMATIC ITALIA AL FIANCO DELLO SPORT E DEL TERRITORIO
Pay, Istituto di pagamento del Gruppo, è diventato sponsor del Rinascita Rimini Basket: “Ci auguriamo che questa partnership porti fortuna e grandi risultati ad entrambi: Admiral Pay nel 2018 si è data l’obiettivo di rivoluzionare il mondo dei pagamenti digitali, mentre il club Rinascita Rimini negli ultimi due anni sta letteralmente ri-
MICROGAME E SISAL L A P I AT TA FO R M A C H E S P OSA L’ O M N I C H A N N E L
proprio business. Marco Castaldo, Ceo Microgame, rimarca: “Essere stati scelti da un leader nazionale e internazionale del settore è sicuramente per noi motivo di orgoglio e testimonianza di quan-
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storica degli spettacoli più celebrati dell’antica Roma. A completare la raccolta Fortune God, Night Life, Secret of Scarab X, The Gangster, Thunder Gems, Wily Fox e altre due novità, Banditos e Polar Lights, quest’ultima presto in arrivo anche in versione online. Con le linee di multigioco Gigamix e Gigaset, Octavian Gaming ha introdotto per la prima volta in Italia il concept del multigame a 10 giochi nel mercato Awp, un punto di svolta e un’innovazione senza precedenti.
voluzionando il mondo della pallacanestro romagnola”, dichiara Raffaele Gnazzi, Ceo di Admiral Pay. Inoltre, Novomatic Italia, insieme ad Admiral Pay, sarà tra i sostenitori del club Santarcangelo Basket, oggi militante in serie C, per la stagione 2023/2024. Markus Buechele, Ceo di Novomatic Italia, sottolinea: “Offrire attenzione a chi contribuisce a produrre valore per il territorio di Rimini, che ci ha accolti nel lontano 2007, si concretizza ogni giorno attraverso le nostre attività di Corporate responsibility e il nostro modo di essere impresa, ponendo costantemente attenzione all’interesse della comunità di riferimento”.
to Microgame sia un passo avanti nella tecnologia a supporto del business onmichannel. Un risultato che premia gli investimenti fatti negli ultimi anni nell’ottica di potenziamento della nostra software house”. Marco Tiso, online managing director di Sisal, dichiara: “Siamo molto soddisfatti di aver trovato un accordo con Microgame per unire le reciproche esperienze e sviluppare la nuova piattaforma di affiliazione omnichannel per Sisal. Offrire un’esperienza sempre più omnicanale è al centro della nostra strategia e, con la competenza di Microgame, puntiamo ad accelerarne ulteriormente lo sviluppo”.
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LO SFIZIO DEL GIOCO
a cura di Michela Carboni
ALLA SCOPERTA DEL METAVERSO
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piena salute, tra fan irriducibili da una parte e catastrofisti dall’altra, sta il Metaverso. Tra i due estremi si pone chi cerca di condurre un’analisi il più possibile obiettiva, consapevole che, come è per tutte le innovazioni, sarà il tempo a decretarne o meno la fortuna. Il primo passo è capire cosa davvero sia, questo Metaverso. E non è cosa così semplice. Da lì partono Aaron Brancotti, sviluppatore Vr, coder di giochi arcade e redattore tecnico per la rivista Virtual e Alessio Mazzolotti, scrittore e sceneggiatore, autori di “#Metaverse Architect”, notando peraltro che non esiste un solo metaverso, ma molti, “[…] con abbastanza dignità da poter essere definiti tali, sebbene frammentati e con la ‘m’ minuscola” e precisando da subito – nel riportare le parole di Matthew Ball, cui si deve quella
che sino ad oggi è la più accreditata definizione del termine - che “molto comunemente il Metaverso è mal descritto come Realtà Virtuale. In realtà, la Vr è solo uno dei modi per esperire il Metaverso. Dire che la Vr è il Metaverso è come dire che Internet per i dispositivi mobili è una app. È da notare, inoltre, che centinaia di milioni [di utenti] già fruiscono giornalmente di mondi virtuali (e ci passano decine di miliardi di ore al mese) senza alcun device Vr/Ar/Mr/Xr. Come corollario a quanto detto, i caschi Vr non sono il Metaverso più di quanto gli smartphone siano l’Internet mobile”. Il nuovo titolo esce nella collana “Professioni digitali” e vuole offrire una lettura originale del fenomeno, tratteggiando le competenze necessarie per esserne protagonisti. Alle indispensabili basi tecniche di conoscenza il metaverse architect dovrà accompagnare le competenze dello Human centered design: “sarà sempre l’uomo, e l’uomo soltanto – scrivono gli autori – a decretare il successo o il fallimento di qualsiasi innovazione”.
CANON E NACON INSIEME NEL GIOCO
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anon lancia una partnership strategica con Nacon, azienda che progetta accessori e dispositivi di gioco. Questa partnership permetterà ai creativi di sfruttare appieno le avanzate soluzioni di imaging offerte da Canon, garantendo risultati di alta qualità non solo per fotografi e videomaker ma anche per content creator e streamer. Allo stesso tempo, Nacon esperta a fornire experience di gioco immersive e coinvolgenti per i giocatori da oltre 30 anni,
contribuirà a espandere le opportunità creative in entrambi i settori. Un esempio concreto sarà dato dall’uso delle fotocamere mirrorless o della nuova vlogging camera - leggera e compatta - Canon come webcam per lo streaming delle sessioni di gaming, potenziato dall’aggiunta di accessori Nacon per un’esperienza di gioco superiore. Tra questi, il Revolution 5 Pro, il nuovo controller Nacon per Playstation 5 con licenza ufficiale Playstation e le nuove cuffie Rig 600 Pro che garantiscono
una qualità audio senza pari, rimanendo connesse alla console, al telefono e a qualsiasi altra periferica audio tramite la connessione dual wireless. Con Canon e Nacon, gli appassionati di videogame potranno contare su soluzioni che si adattano perfettamente alle loro esigenze di gioco e creatività.
PASSIONE EQUITAZIONE
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gioielli Mikelart guardano con passione al mondo dell’equitazione. Spille, bracciali ed orecchini traggono ispirazione dall’universo dei cavalli, andando ad impreziosire qualsiasi mise. Si tratta di preziosi made in Italy, in argento rodiato. Sono realizzati e rifiniti a mano attraverso l’antica tecnica della fusione a cera persa, corredati di catenina modello veneziana in argento rodiato. Il packaging è composto da un elegante astuccio rigido, una shopper serigrafata dal design pulito e raffinato e il certificato di garanzia del prodotto.
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a cura di Natasha Crisantemi
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When the revolution lies in the means Antonio Sorrentino, professor at the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan, explains how the market has changed in the last twenty years, thanks to technological innovations By Carlo Cammarella
a scenario characterized by continuous change and ever faster technological development, gaming and gambling have undoubtedly been cutting-edge sectors, over the last twenty years. New means, and we are referring above all to online, have allowed evolutions that were unthinkable not so long ago, which have made this market a true excellence. The reasons for this growth are many and, given the goals achieved in the present, it would be reductive to look for just one answer. Antonio Sorrentino, professor of information systems to support business decisions at the Department of Economics of the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan, talks about these topics to Gioco News. In your opinion, can gaming and gambling sector represent excellence in the Italian market and has it led to
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innovations? “Over the last twenty years, the world of gambling undoubtedly represents excellence, but a clarification must be immediately made. This market, in fact, in some ways has remained tied to tradition, because there has not been a real revolution due to the introduction of a game that changed everything. The real innovation lies in the means used, as happened a few years ago in the debut period of online poker. Technology has improved and consequently all companies dealing with gambling and gaming have tried to make internal processes more efficient and to arrive at a solution that is as user-friendly as possible. Remaining on the online topic, the consumer expects an interface similar to what he sees in other sectors keeeping up with today’s trends. For this reason, many successful operators have followed the trends of customer experience and user experience. In short, www.gioconews.it
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Antonio Sorrentino is a professor on contract of information systems to support business decisions at the Department of Economics of the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan. After a brief experience in the online advertising sector at Seat Pagine Gialle, in 2002 he began his career in the world of payments and gaming, first working as marketing director of the Lottomatica’s services division and, subsequently, as commercial director for Italy of Euronet worldwide, the world’s leading company in the management of private Atms. In 2013, he began his activity as an entrepreneur by founding a FinTech in the world of private payments and digital loyalty, Domec Spa, which he sold in 2021.
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technological development of products such as wallets (which continue to enter the Italian market) to allow to overcome the problem that banks have had to face. The idea is to provide gaming operators with a simple system that allows a person to open an account, leaving all the problems and everything that needs to be controlled from a regulatory point of view to the operator.” In your opinion, could the fact that there has been a technological improvement in this market segment have led the way for a digital breakthrough in Italians? “Definitely yes, for the reasons we partly mentioned before, which range from greater speed, to higher computing power up to the possibility of aggregating and analyzing an increasingly larger amount of data. All of this is fundamentally due to the digital transformation of recent years, to access to more advanced technology at a lower cost.” Based on your specific experience, what do you think will be the new trends and innovations in the sector in the near future? “Based on the research we have been recently carrying out, the subject representing the new frontier of the web in my opinion is the metaverse. This is the area where the user interface subject offers the greatest possibilities in both gaming and gambling. Metaverse with an easy-to-access interface has the power to make a physical place virtual and thanks to it, it could become possible to have an almost real experience in Las Vegas via an online casino. In my opinion, this will be a great frontier for gambling and in poker too it will be possible to have an almost realistic experience of this kind. If I were an operator, therefore, the latter is the segment where I would focus most, even if we are only at the beginning of the journey.” CASINÒ FRANCESI
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who can make that game more beautiful and ‘usable’ has the possibility and hope of having a more lasting competitive advantage over time. Being strong in design, Italy still has a lot to say and has all it takes to bring interesting innovations to this sector.” In your opinion, what are the main innovations that have recently affected gambling world, leading it to become an excellence? “Surely, in online the interface has improved a lot and also the speed with which we play is definitely more effective than that of a few years ago. All this thanks to the cloud and the fact of being able to use back-end servers, that have greater computing power. A few years ago, you had to build your own server farm and millions of euros were needed. Now, a small concessionair can build it by spending little and finding themselves on the same level of big operators who have invested much more over the years. This element facilitates competition and, as we know, where there is competition there is always greater innovation.” Is it also true that technological development has also brought greater safety for users and operators? “On security systems, let’s take a practical example with SuperEnalotto. In a system of this type there are several actors who are part of the chain: the first is the collector who acquires the numbers to play, prints a receipt, i.e. the certified means used to obtain the money in case of winning. The investment made since the world of gaming was liberalized has made it possible to build a security system between the parties, within a varied ecosystem. All pieces of the chain, including the collector, help make gaming safer. Investments have been made over the years to avoid what happened in 2002 and 2003, when multiple receipts corresponding to the same winning were in circulation.” What were the innovations in the online sector? “Even in this case, the trend was to make an entire structure safe. For the consumer, one of the systems of excellence used in the banking branch is that of double authentication, because the need is to verify whether the customer who opens the account or uses it is actually the one coded by the manager. The latter, every time he enters the system, must enter codes, whereas previously only the email and password were needed. This is a tool that significantly increases security, which is much higher than in the past. Today, the regulation will go in that direction and great strides will be made to make the verification of the identity of the person playing the game stronger.” Payment system linked to gambling is also undoubtedly an important part linked to innovation. What have been the main developments in this last period? “The paradoxical question is that most banks, for obvious security reasons, which manage collection through electronic money, reduce the gaming and betting category to a minimum. This has led to the
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S I G M A E U R O P E W I L L S H OWCA S E A L L T H E L AT E S T T E C H N O LO G I CA L I N N OVAT I O N S A N D S E R V I C E S AVA I L A B L E TO T H E I G A M I N G S E CTO R I N N OV E M B E R , 1 3 -1 7 By Daniele Duso
ver the last 20 years, Malta’s gaming industry has grown until reaching new goals and success. It currently contributes to over 8 percent of the country’s Gdp, creating over 10,000 jobs (around 4 percent of the total), with professionals employed in all different roles in the sector. The island was one of the first European states to regulate the gambling sector and has become internationally famous for its opportunities in this sector. Benefiting from a government that has fostered a favorable business environment and supported by the strong reputation of its regulator, as well as business-friendly policies and supporting infrastructure, Malta stood out as the ideal location to host a public gaming event. Almost as a result, an event like Sigma has become the event that all iGaming companies can’t wait to attend to exhibit their products. So, inspiration and excitement are ensured, as you explore the latest trends by visiting the stands there. This year’s edition of Sigma Europe will be held from 13 to 17 November at Mmh Malta Ltd in Xatt Il-Mollijiet, Il-Marsa, Malta. To get some more detailed informa-
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tion we spoke with the Ceo of Sigma Group, Emily Micallef, starting from what are some of the most notable numbers of the Maltese event. Eight hundred sponsors and exhibitors, 25.000 delegates, 250 speakers, are just some of the numbers of this edition of the European Summit in Malta. But also a new, larger venue and many events linked to the fair. Does Sigma Europe want to demonstrate in any way that it is “the mother of all conferences”? “The year 2023 saw a period of significant growth for the Sigma Group, characterized by the successful creation of exciting new partnerships and strategic acquisitions. This expansion is even more clear with our choice of venue for Sigma Europe this year. Malta Week continues to represent a flagship event in the iGaming events calendar, firmly establishing the island as an undisputed stronghold in central Europe for this sector. The island’s infrastructure, regulatory environment and skilled workforce have made it a very favorable destination for gaming companies. There is also new interest in Malta from new markets outside of Europe. Sigma’s Malta Week show aims to a greater presence of Asian and American customers, bringing a strong flow of business to Europe and facilitating incredible new opportunities for entreprises to flourish internationally. We are
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tions, rich in history and culture, and we can’t wait to showcase this city to delegates coming from abroad. It is also the setting for many of our networking events during Malta Week: we are always proud to be ambassadors of its charm.” Let’s also talk to the team that made all this possible. How many people work to set up an event like the one in La Valletta? “Sigma’s team is contantly growing, with permanent offices operating in Manila, Cyprus, Brazil, Malta and Belgrade. As Sigma Group rapidly expands, the need to tap into an Discover all the details of Sigma Europe international talent pool has constantly grown. Our events also offer a broad spectrum of opportunities for the local workforce. From hotels to stand builders, taxi drivers to printing presses, the impact on the cities we operate in can be huge.” Which sector of the entertainment industry has developed the most in recent years? Have you identified any interesting trends in the iGaming and entertainment sector, that could emerge in the near future? “I think the entertainment and iGaming industries are all rapidly evolving. Potential areas of focus in the near future could include advances in virtual reality for immersive gaming and experiences, the ongoing growth of esports and competitive games, greater adoption of blockchain technology in iGaming, and innovations in content distribution and monetization. Furthermore, the integration of artificial intelligence and machine learning for personalized content recommendations and the development of 5G technology could have a significant impact on both sectors.” As mentioned before, there will also be many side events related to sport. Are they just opportunities for fun for those who visit the fair or do they have a different meaning, perhaps underlining the connection with the world of sport? “Sport adds a different dimension to our networking activities. Our aim is to provide something for everyone: while this is no ordinary networking activity for our visitors, there is nothing like sports events to create a relaxed and friendly atmosphere, perfect for socializing with new people and keeping healthy.” CASINÒ FRANCESI
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thrilled to organize our event in Malta at our largest venue to date: almost three times larger than our previous venue, Mmh offers 32,000 square meters of space to explore. Expect lots of new features, including a brand new dining area, made from recycled containers, outdoor exhibition areas and water taxis to help delegates avoid the morning traffic. This is an event different from any other. We are creating down to the last detail a fantastic experience for attendees, that will surely blow their minds.” There are over 35 networking dinners, daily networking drinks and 8 parties. How important are these social occasions for creating connections in the sector and making the business flourish? “Our reputation has grown due to our ability to host exceptional networking events. Finding the right balance between work and free time is essential. Our side events are designed to foster an atmosphere where attendees can connect in a more relaxed environment. The wide range of activities, ranging from poker and golf tournaments, charity runs, prestigious awards ceremonies, football competitions, exciting Mma (Mixed Martial Arts) fight evenings and other competitions, ensures that there is something to satisfy everyone’s interests.” There will be ten mega yachts transformed into stands moored at the Expo venue. What can we find inside them? “The sky is our only limit! The unconventional use of space gives our exhibitors the opportunity to be truly creative in how they display their products, meet customers and showcase their brand. From stands to meeting rooms, this is an opportunity for high-end companies to offer an exclusive experience to visitors.” There are also two cultural networking tours planned, can you explain them in detail? What role do culture and art play in a context like that of Sigma Malta? “La Valletta is one of Malta’s most beautiful loca-
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The strength of diversity STEFANO FREGONI, CEO AND HEAD OF GAMING OF FILSGAME, TALKS ABOUT THE BRAND’S LATEST INNOVATIONS THAT WILL BE PRESENTED AT SIGMA MALTA FilsGame will be at Sigma Malta, and is among the leading international suppliers for premium gaming solutions. A cutting-edge company, that will show several innovations during this event. Ceo and head of gaming Stefano Fregoni talks about it to Gioco News: “During Sigma in Malta we will show new slot machines for Spanish, Latin American and Asian markets, which will contain at least five features and will be crash games. We also have specific games for the North American market, always of the same kind, which we will launch in November. In our stand, we will also host some partners with whom we are working on some projects, namely Sweepium, Faat game and Sccg.” While on the one hand several slot machines will be shown at Sigma in Malta, on the other hand Fregoni highlights that the strength of this brand “lies in
the diversification of the products. FilsGame is not just a slot machine manufacturer because it has a varied catalogue, made up of 217 games, which can satisfy all targets. We are also working on a project to integrate responsible gaming mechanisms with the aim of bringing players from land based environments to online ones. An initiative that will be useful to allow users to better control their budget.” There are also several innovations that will be present on the Italian market. By the way, the Ceo and head of gaming of FilsGame concludes by S tefa no Fre go ni saying that “new products that will be released in December are planned. However, the operation aimed at integrating new operators will also continue in November and we will go live with new projects on Betson and LeoVegas.” (Cc)
Hooray! We are Celebrating Fowl Play what a thriving pathway! IT’S A GREAT CELEBRATION FOR THE FOWL PLAY SLOT: A SUCCESS, AS ROBERTO MAZZUCATO WMG’S CEO TOLD US, WHICH NEVER FADES, THANKS TO CONSTANT EVOLUTION FOLLOWING THAT OF THE MARKET Twenty years for a person are very few, and until a few decades ago he wouldn’t even have become an adult. But when it comes to gaming products, twenty years of life is a great achievement, especially if completed, as in the case of the Wmf’s slot “Fowl Play”, in great shape and, as usual, on top. But how did Fowl Play manage to cross this finish line and remain at the top, despite growing competition and changing player tastes? We ask to Roberto Mazzucato, Ceo of Wmg. “That’s it. Fowl Play now boasts a twenty-year history of success and represents our most famous brand. Since its debut, Fowl Play, created by Cms Gaming and Mag Elettronica back in 2003, has been able to capture the interest of players. 112023
We believe that the success achieved since the very first Awp version of Fowl Play may be due to the fact that it brings the player into a soothing and lush farm, where the hen with its golden eggs waits for him. In fact, in the collective imagination, the goose that lays the golden eggs calls to mind a source of income deriving from good luck. Perhaps this is precisely the mechanism that pushes players to return. And this is how we have gradually developed new versions of the Hen game, with new compelling scenarios accompanied by simple and intuitive game logic. To date, there are 10 live online versions, among which we include the beloved Fowl Play Christmas, which manages to achieve a real boom of games in the period of the year we are about to experience. Another reason for Fowl Play’s success is that it has been able to
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adapt to market developments! It became available, first in 2012 through Vlt gaming systems, subsequently landing on the world of online casinos in 2015, quickly winning the favor of players who appreciate playing with their own devices.” How important are foreign markets and participation in sector events for you? “We participate every year in Ice London and Enada in Rimini. For us, it is important to participate in trade fairs to present the main innovations to professional operators, but also to learn how to innovate our products in order to make the player’s experience even more exciting. We plan to expand our offer to the foreign market, therefore it is essential for us to have a complete vision of gambling world and trade fairs represent a fundamental opportunity.” (Amr) www.gioconews.it
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To address possible negative impacts, some Ampersand members, also referring to practices in other sectors, have suggested the development of a code of conduct forcing its signatories to a moderate and respectful use of Ai. However, that would have its limitations too: on the one hand, it runs the risk of being dominated by the political and competitive agendas of a few companies, on the other one, its possible limited adoption would also mean a minimal impact.
Ai regulation A code would be a form of self-regulation and an attempt to preempt
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Despite the reported risks, Ai undoubtedly offers great opportunities and these excite the sector and Ampersand members. Customization of gaming and marketing offers, more engaging content both in the game itself and in its communication, sophistication of bets, especially inplay, using the capabilities of technology to adapt much more quickly to the player’s preferences and behavior, are some examples, always with the call for moderation to avoid the evolution into the vulnerable gaming. But it is precisely the area of responsible gaming which means great opportunities, both in the area of detection and intervention. Ai could help identify players at risk much earlier based on signs of damage, so that action can be taken earlier in the development of harm. Furthermore, Ai could also be applied in interventions and interactions with the player, just to reverse the possible development of gaming harm. In fact, in some cases, Ai might even be more effective than the human factor, linked to judgment and therefore stigmatization that often dissuates from seeking help in the first place. These are all speculations, but they need to be investigated and tested, especially in the context of responsible gaming. The same immense, but always to be explored, capabilities of Ai can find positive and negative applications - it all depends on the intentions of the organizations or individuals who adopt it. CASINÒ FRANCESI
sector, often collectively accused for the misconduct of the few who act outside the rules. With more and more regulatory restrictions pushing businesses to operate in unregulated markets, the temptation to uncontrolled use of Ai is increasingly widespread.
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager. 102023 112023
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We are all aware of the grey visions of the possible power of Ai and the calls to slow down - indeed, delay - its development. However, the Ampersand discussions indicated risks typical ofour sector to pay attention to. I’m talking about the possible abuse of Ai capabilities by unlicensed operators, those who operate without respect for standards, especially in player protection. And hence the risk for the entire
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Ai and responsible gaming
Ai code The ethics of Ai
external regulation. Its lack, typical in the case of technological development, poses typical challenges in the case of any environment that is not yet regulated, and therefore unstable and uncertain for long-term investments. However, the possible capabilities of Ai are too important to give them up in the name of minimizing regulatory risks, which we don’t even know by whom would be imposed: by the central government, by entities like Google, or by gaming regulators.
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ARTIFICIAL INTELLIGENCE IS SET TO CHANGE THE WORLD: EVEN THAT OF GAMING. FOR THIS REASON, DESPITE THE MANY RISKS AND ABUSES THAT CAN ARISE FROM ITS APPLICATION, IT IS IMPORTANT TO EVALUATE ALL ASPECTS AND OPPORTUNITIES. By Ewa Bakun
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Fear, but embrace
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he deep dive into the topic of Artificial Intelligence has undoubtedly intensified in recent months, since its progress demonstrated itself so obvious in the form of ChatGpt and the subsequent version of Google, Bard, which immediately entered our daily routine. In recent months, I have organized and attended multiple group discussions in Ampersand (which I have already talked about several times in this column, i.e. a membership club of industry experts formed as a platform for exchanging contacts, experiences, opinions and expertise) dedicated to this matter. As happens in Ampersand, the topics of the discussions are decided by the members and this happened both in Amsterdam - during iGbLive - and in Las Vegas for G2E and, in the past week, during the online meeting. As we are still on the eve of the implementation of Artificial Intelligence (Ai) not only in our sector, but generally in various areas of science, business and technology, there are more questions than solutions regarding its true impact. Always operating in the realm of speculation, with only limited experiences and implementations, the Ampersand group discussed both the opportunities and risks of adopting Ai in the gaming industry.
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here was a time when playing games was for kids. If adults wanted to enjoy playing a game on a night out, then it was most likely a quick game of pool or darts between drinks in the bar. If they fancied something a bit more strenuous, then it was a game of football, golf or maybe a workout at the gym and then maybe out for a drink afterwards if there was any socialising to be done. Playing arcade games, laser tag or fun games like mini-golf was something adults only did with their children on family days out. But in the last few years children’s games have become all grown up. Now you can play games with your partner or friends while enjoying a few cocktails and a bite to eat, all in the same venue. Or if you want to get some exercise, but with a bit of fun and socialising involved, then you can head to the inflatable park for a go on the battle beams or air bags - which is a whole lot more fun way of keeping in shape than doing a workout at the gym. What were previously seen as children’s games have now become part of the mainstream entertainment choice for adults, whether for a night out with friends, a date night or corporate team bonding. Mini-golf, once regarded as something to keep the kids amused for an hour or so, has now become an intrinsic part of nightlife in cities and towns across the Us and Uk. The number of mini-golf courses in the Uk has doubled in the last 15 years with more than 1.200 courses now open. Puttshack is one of the brands that pioneered the trend of turning what was a fun little game into the mainstream of adult social entertainment. Puttshack offers a combination of a fun game accentuated by innovative technology, combined with a high-energy vibe and sophisticat112023
GROWN-UP GAMES ACTIVITIES WHICH WERE ONCE AIMED AT CHILDREN HAVE NOW BECOME PART OF THE MAINSTREAM ENTERTAINMENT MARKET FOR ADULTS, WRITES MIKE DAWBER By Mike Dawber
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ed food and cocktail offering. Its courses have tables to place drinks at each hole and often feature a giant Beer Pong hole, quite literally blurring the lines between playing a game and having a good night out. Puttshack’s creative and design director, Alicia Gwinn, says the trend for adults enjoying fun games was kickstarted by the pandemic. She said: “Consumers emerged from the pandemic with a new outlook on how they value spending their time and money. Cooped-up demand for in-person experiences with friends, family and colleagues forced restaurants and entertainment concepts to rethink what value they provide to their guests.” People want to be active, to take part in something that is competitive, but not too serious or strenuous to take away from the fun. People can now
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enjoy a cocktail while putting or an ice-cream cone, whatever they prefer. Some mini-golf centred brands such as Swingers are targeted purely at an adult audience and have brought a whole new meaning to the concept of “going clubbing.” Starting life in 2014 as а five-month pop-up in London, its combination of mini-golf with cocktails and street food proved an instant hit and it opened its first permanent location in 2016. So popular was it that Gq, the almanac of all things cool, called it “London’s new Friday night” and it was nominated it for “Best Experience” at that year’s Gq Food & Drink Awards. A second London venue soon followed, and it has now expanded to the Us with its fourth venue in the country set to open in the capital of entertainment, Las Vegas. A more common objective for venues offering such activities as laser tag and mini-golf is to aim for multiple generations - aiming to attract families and kids during the day and adults at night. Inflatable parks is one sector that was traditionally aimed at children, but is now increasingly targeting a multi-generational market. Parents might want to have a go on the air bags while their children enjoy bouncing around on the trampolines or playing ninja wipeout. Inflatable parks are also becoming an increasingly attractive option for adults seeking a fun way to keep fit and active. It’s a lot healthier than a night out on the town - and probably more fun too. Laser tag is another activity which sees many operators now reaching out to adults to join in the fun. The Sonny’s Place laser tag venue in Connecticut, Us, states: “You may remember laser tag fondly from childhood outings, birthday parties or class celebrations. However, laser tag isn’t just for kids. If you haven’t been out for a game lately, you’re missing out. After all, you’re never www.gioconews.it
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different generations. Gwinn continued: “Puttshack is fun for everyone and targets different audience demographics at different times of the day. During the day, Puttshack has a family-oriented vibe with whimsical festoon lighting and an immersive gameplay experience, which is also well suited for corporate events. It then becomes a place for the 21-plus generation later into the evenings, when the venues are transformed into an upscale nightclub vibe with lighting elements that transition throughout the night. “Our vibe is also heavily influenced by music. We especially lean into this on weekend evenings by offering high-energy nightlife with live DJ entertainment. We even create monthly Spotify ‘Jams’ playlists for our guests to share in our love of music even outside the venues and recently launched an initiative called ‘Wayback Wednesdayz,’ in which we play throwback music videos on the screens surrounding our bar and dining areas, really tapping into that same nostalgia brought about by our lighting.” The concept of fusing playing games with a nightclub vibe has been successfully exploited by arcade bar chain Nq64. Open until the early morning, Nq64 venues offer an array of retro and classic arcade games in a bar/nightclub setting. Machines work on a token system, while consoles are free to play, although guests are asked to buy a drink. Its bars are for over-18s only, although it does have a smaller arcade in Manchester, Uk, that is open to under 18s until 7pm every day. With a smart/casual dress code enforced, the message is clear - playing games is now all part of a fun night out for everyone.
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too old for laser tag.” Such is the rising popularity of inflatable fun parks with adults that some venues now have nights specifically targeting adults. The Jumpin Fun park in Kent, Uk, puts on a special adults-only night each week. The park offers inflatable obstacle courses, slides and games and according to Jumpin Fun, the special event came by way of popular demand. “You guys asked for it, you will receive it!” posted Jumpin Fun on social media. “Get ready to unleash your inner child at our adults only night! Party like it’s your playground days!” This concept of releasing the “inner child” is one promoted by Australian-based competitive socialising brand Funlab, which offers a variety of activities such as mini-golf, activity games, escape rooms and Ar darts set in a bar-style venue. Funlab acting Ceo Blaise Witnish said: “Our venues appeal to both the younger generation and adults who can let their inner ‘kidults’ free. It’s the competitive socialising that draws people in, along with sharing their experience on socials with friends, the colourful venue, quirky cocktails and an overall desire to bring out their fun childish self.”
New immersive tech and concepts like blacklight have helped in this refashioning of traditional kids’ activities for the modern age, making them appear more sophisticated and enabling wacky and eye-catching designs which make them photogenic - and very suitable for being posted on social media, which is now part and parcel of a night out for young adults, as well as being a useful way to market venues. The latest in lighting and design can make any visit a fully adult-friendly immersive experience. Likewise, Gwinn at Puttshack stresses the importance of creating an immersive environment to enhance a venue’s appeal. “Without a doubt it is important. In fact, ambience is equally as important as having cutting edge technology or elevated cuisine. “What sets our design apart is the dynamic nature of our lighting scheme, which constantly evolves over the course of the day, creating a multi-dimensional experience for guests. “Our signature brand elements include twinkly lights that dance in a mesmerising sequence throughout the evening, while the festoon lights pay homage to old carnival aesthetics. “However, we’ve reimagined this concept by steering clear of any juvenile carnival associations, and instead using our signature jewel tones to evoke sophistication. “Our ambience aims at crafting a holistic experience that incorporates subtle nods to nostalgia within a larger, modern design canvas. Our lighting is an integral component of this vision, inviting guests to embark on a captivating journey every time they visit.” The use of immersive tech is important in helping adapt the venues to suit
OROSCOPO Ariete Il mese non ispira grosse illuminazioni, ma nella vostra testolina frullerà un’idea nuova che fareste bene a coltivare. Chissà se con il nuovo anno non possa arrivare una grossa svolta, probabilmente in ambito professionale! Siate prudenti al gioco, il momento non è favorevole.
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva}
ALESSANDRO DEL PIERO Ex calciatore Conegliano, 9 novembre 1974
Cancro Sweet november per voi, cari amici del segno che non vi fate scoraggiare dalle giornate che si accorciano e dalla nebbia che si alza. Il vostro cuore batterà d’amore e tutto attorno a voi brillerà di luce nuova, come capita quando ci si innamora. Gioco: benino, non di più.
Leone Uno sconosciuto busserà alla porta della vostra vita e porterà uno scompiglio niente male. Spetterà a voi, però, decidere se e quanto farlo restare accanto a voi. Gli astri suggeriscono: “il meno possibile”. Abbastanza fortunati al gioco.
Vergine Siete insolitamente maliziosi ma questo atteggiamento, soprattutto sul posto di lavoro, può essere equivocato. Sobrietà sia il vostro motto e gli eccessi lasciateli per la vita privata. La dea bendata vi ama.
Bilancia PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO 7, 32, 49 Ambo e Terno e su Genova, Torino e tutte
SUPERENALOTTO 1/21/40/50/68/82 12/29/30/65/78/80 112023
Avete finalmente voltato pagina e vi state abituando a una quotidianità certamente diversa da quella passata. Tantissimi sono i lati positivi, di questa nuova condizione, solo una piccola manciata quelli negativi: sopportateli! Fortunati a tutti i giochi.
Capricorno
Gemelli Non replicate a qualsiasi cosa vi venga detta. La vostra impulsività è eccessiva e talvolta la migliore vendetta è una sana e sublime indifferenza. Senza trasformarvi in monaci buddisti, fate tesoro di questo consiglio degli astri. Per giocare attendete metà mese.
Contate fino a mille prima di parlare e/o di agire, in quanto il vostro nervosismo potrebbe giocarvi brutti scherzi e mettervi in cattiva luce. Il momento non è dei migliori ma cercate comunque di trovare il lato positivo ovunque. Fortunati al gioco… almeno questo!
Sagittario
Toro In direzione ostinata e contraria, ma che ne direste di focalizzare l’attenzione su “comuni” obiettivi? Non è mica detto che chi va controcorrente ha sempre ragione! Sappiate distinguere e agire con saggezza. Molto bene invece al gioco.
Scorpione
Vi sarete anche rilassati, riposati e divertiti, ma ora è venuto il momento di concentrarvi sulle tante questioni che avete lasciato troppo allegramente in sospeso. Ovvio: ormai è inutile recriminare ma correte al ripari il prima possibile. Per giocare attendete fine mese.
96
Guardate la luna e non il dito. È certamente più interessante. Fuori di metafora, puntate dritto all’obiettivo senza perdervi in cavilli e sottigliezze che non vi porteranno da nessuna parte. Avete dei progetti da realizzare e il momento è, per così dire, propizio. Bene al gioco fino a fine mese.
Acquario In questo novembre mese la famiglia vi chiederà tempo e attenzioni. Siate presenti, comprensivi e attenti, tenendo presente che è il vostro bene più grande e se servirà tralasciare un po’ il lavoro, amen! Molto bene al gioco i nati nella prima decade.
Pesci Ultimi dello zodiaco, primi per fortuna in questo novembre che promette scintille e fantastiche sorprese! Il quadro astrale è davvero favorevole e non mancherà un pizzico di pepe a dare un tocco in più alla relazione di coppia, fresca o di vecchia data. Ovviamente strabene pure al gioco. www.gioconews.it