50 storie di ordinaria grandezza

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A mio padre

Copyright © XXXXXX

XXX XXXXXXXX XXXXX www.xxxx.it

Stampato in Italia Dicembre 2017


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1. Teatro Costanzi Il Teatro dell'Opera di Roma

Mario Rossi Amministratore delagato

Storia di un imprenditore straniero che donò un milione di euro al Teatro dell'Opera di Roma

Il Teatro dell’Opera ha annunciato che l’imprenditore asiatico Francis Yeoh ha donato alla Fondazione romana un milione di euro per il sostegno e l’incremento delle attività istituzionali e artistiche. Francis Yeoh è Amministratore delegato del gruppo YTL, attivo in Asia e in Inghilterra, che comprende diverse attività economico finanziarie, dall’elettricità alle catene di grandi alberghi. Nominato da “Bloomberg Businessweek” e “Fortune Magazine” come una delle 25 personalità più potenti ed influenti dell’Asia, l’imprenditore Francis Yeoh è un appassionato amante delle arti, della musica e dell’opera. Mecenate lungimirante e visionario è impegnato nel sostenere alcune tra le più prestigiose organizzazioni no-profit al mondo. “Questa donazione – scrivono dal Teatro dell’Opera – permetterà alla YTL di entrare tra i soci privati e, ai sensi del nuovo statuto (approvato lo scorso anno), a Francis Yeoh di divenire membro del Consiglio d’Indirizzo del Teatro dell’Opera, ciò avverrà nella riunione che il C.d.I. terrà domani, venerdì 26 giugno 2015”. “E’ per me un grande onore – ha dichiarato Francis Yeoh – essere invitato a sedere nel Consiglio d’Indirizzo di un’istituzione così famosa e importante come quella del Teatro dell’Opera di Roma. Mi auguro di poter contribuire al meglio al potenziamento dello straordinario lavoro che la Fondazione sta portando avanti, con l’ambizione di aiutare l’Opera di Roma a distinguersi a livello internazionale come uno dei poli artistici più prestigiosi ed eccellenti al mondo”. 5


1. Teatro Costanzi Il Teatro dell'Opera di Roma

Mario Rossi Amministratore delagato

Storia di un imprenditore straniero che donò un milione di euro al Teatro dell'Opera di Roma

Il Teatro dell’Opera ha annunciato che l’imprenditore asiatico Francis Yeoh ha donato alla Fondazione romana un milione di euro per il sostegno e l’incremento delle attività istituzionali e artistiche. Francis Yeoh è Amministratore delegato del gruppo YTL, attivo in Asia e in Inghilterra, che comprende diverse attività economico finanziarie, dall’elettricità alle catene di grandi alberghi. Nominato da “Bloomberg Businessweek” e “Fortune Magazine” come una delle 25 personalità più potenti ed influenti dell’Asia, l’imprenditore Francis Yeoh è un appassionato amante delle arti, della musica e dell’opera. Mecenate lungimirante e visionario è impegnato nel sostenere alcune tra le più prestigiose organizzazioni no-profit al mondo. “Questa donazione – scrivono dal Teatro dell’Opera – permetterà alla YTL di entrare tra i soci privati e, ai sensi del nuovo statuto (approvato lo scorso anno), a Francis Yeoh di divenire membro del Consiglio d’Indirizzo del Teatro dell’Opera, ciò avverrà nella riunione che il C.d.I. terrà domani, venerdì 26 giugno 2015”. “E’ per me un grande onore – ha dichiarato Francis Yeoh – essere invitato a sedere nel Consiglio d’Indirizzo di un’istituzione così famosa e importante come quella del Teatro dell’Opera di Roma. Mi auguro di poter contribuire al meglio al potenziamento dello straordinario lavoro che la Fondazione sta portando avanti, con l’ambizione di aiutare l’Opera di Roma a distinguersi a livello internazionale come uno dei poli artistici più prestigiosi ed eccellenti al mondo”. 5


E’ caso raro, forse unico, quello di un mecenate straniero che sostiene economicamente un Teatro italiano. Francis Yeoh – amico di artisti di fama mondiale come Pavarotti, Domingo, Carreras e Andrea Bocelli – da anni dimostra una magnificenza discreta e strettamente legata allo spettacolo, finanziando numerosi concerti di musica classica, tra questi la famosa serata dei Tre Tenori a Bath in Inghilterra. “Francis Yeoh è certamente un mecenate illuminato e innamorato dell’opera lirica e del canto italiano. Questo rilevante contributo – ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes – è un chiaro, tangibile, è il caso di dire, riconoscimento del valore internazionale e della fama raggiunti dal nostro Teatro dell’Opera nel mondo. Una vera e propria escalation verso il prestigio e l’eccellenza raggiunti oltre i confini nazionali ed europei. Ringrazio Francis Yeoh per questa sua generosità e per aver scelto il Teatro dell’Opera di Roma”. Con questa donazione di un milione di euro, la Fondazione capitolina trova nuove risorse per finanziare i diversi progetti, in cartellone fuori dalla stagione lirica e concertistica, quali il Contemporaneo – Festival internazionale di teatro musicale, La Fabbrica dell’Opera, per fare emergere nuovi talenti attraverso la sperimentazione e l’innovazione, e Figaro! Opera camion, iniziative che hanno dato al nuovo cartellone un taglio originale e, per molti versi, unico. ROME: Malaysian tycoon and performing arts lover Tan Sri Francis Yeoh has given Rome's struggling opera house one million euros (RM4.2mil), the opera said Thursday. Yeoh, chief of the huge YTL conglomerate, was quoted by the Teatro dell'Opera di Roma as saying he hoped the gift would help the institution "distinguish itself on an international level as one of the most prestigious and excellent artistic centres in the world." A long-time admirer of Italy's prized opera singers Pavarotti and Andrea Bocelli, Yeoh has financed numerous classical music concerts at home and abroad. The Roman theatre hit the headlines last year after a series of orchestra and chorus strikes, summing up the struggle across the arts sector in a country hit hard by funding cuts during the deepest recession since the Second World War. - AFP

Gesto di generosità: The CEO of infrastructure conglomerate YTL Corporation and fan of the late great tenor Luciano Pavarotti donated €1 million (S$1.55 million) to the Teatro dell'Opera di Roma to fund maintenance work and the creation of new operas to keep audiences coming. "I am honoured to be part of such a prestigious institution as the Teatro dell'Opera, with so much history and tradition. I hope I will be able to help it do even better in the future and outshine itself, by bringing also a wave of innovation through the support of young talents," said Mr Yeoh at a recent concert in Rome. Follow-up: Following on to the donation by Francis Yeoh earlier this month, Teatro dell'Opera of Rome has decided to organize an extraordinary concert aimed at raising funds for the Unicef Nepal project. It will be a great occasion for opera music and pro-bono. In fact, Josè Carreras is expected to play in the gorgeous theater and scenario of the Caracalla baths, 25 years after the great three tenors concert. The official program has not fully disclosed yet, but wonder and enchantment are guaranteed. [halfway the concert, Andrea Bocelli would show up and start singing….] In this framework, I am happy and proud to announce that Teatro dell'Opera of Rome and Harvard Club of Italy have agreed on joining efforts for a good cause. The Club has got reserved a bunch of complimentary seats. Voluntary donations in favor of UNICEF accepted. Tickets are now available and you may want to reply at your earliest convenience to secure your seat. The Capri Hollywood International Film Festival will be honouring Tan Sri Francis Yeoh with its Capri Legend Humanitarian Award, in recognition of his philanthropic endeavours through music. The award will be presented to the YTL managing director this evening at the festival’s 21st edition in Italy, according to an announcement by its founder and producer, Pascal Vicedomini.

Read more at https://www.thestar.com.my/news/nation/2015/06/26/francis-yeoh-donate-rome-opera/#pAGTwvWwURTfSgB1.99 6

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E’ caso raro, forse unico, quello di un mecenate straniero che sostiene economicamente un Teatro italiano. Francis Yeoh – amico di artisti di fama mondiale come Pavarotti, Domingo, Carreras e Andrea Bocelli – da anni dimostra una magnificenza discreta e strettamente legata allo spettacolo, finanziando numerosi concerti di musica classica, tra questi la famosa serata dei Tre Tenori a Bath in Inghilterra. “Francis Yeoh è certamente un mecenate illuminato e innamorato dell’opera lirica e del canto italiano. Questo rilevante contributo – ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes – è un chiaro, tangibile, è il caso di dire, riconoscimento del valore internazionale e della fama raggiunti dal nostro Teatro dell’Opera nel mondo. Una vera e propria escalation verso il prestigio e l’eccellenza raggiunti oltre i confini nazionali ed europei. Ringrazio Francis Yeoh per questa sua generosità e per aver scelto il Teatro dell’Opera di Roma”. Con questa donazione di un milione di euro, la Fondazione capitolina trova nuove risorse per finanziare i diversi progetti, in cartellone fuori dalla stagione lirica e concertistica, quali il Contemporaneo – Festival internazionale di teatro musicale, La Fabbrica dell’Opera, per fare emergere nuovi talenti attraverso la sperimentazione e l’innovazione, e Figaro! Opera camion, iniziative che hanno dato al nuovo cartellone un taglio originale e, per molti versi, unico. ROME: Malaysian tycoon and performing arts lover Tan Sri Francis Yeoh has given Rome's struggling opera house one million euros (RM4.2mil), the opera said Thursday. Yeoh, chief of the huge YTL conglomerate, was quoted by the Teatro dell'Opera di Roma as saying he hoped the gift would help the institution "distinguish itself on an international level as one of the most prestigious and excellent artistic centres in the world." A long-time admirer of Italy's prized opera singers Pavarotti and Andrea Bocelli, Yeoh has financed numerous classical music concerts at home and abroad. The Roman theatre hit the headlines last year after a series of orchestra and chorus strikes, summing up the struggle across the arts sector in a country hit hard by funding cuts during the deepest recession since the Second World War. - AFP

Gesto di generosità: The CEO of infrastructure conglomerate YTL Corporation and fan of the late great tenor Luciano Pavarotti donated €1 million (S$1.55 million) to the Teatro dell'Opera di Roma to fund maintenance work and the creation of new operas to keep audiences coming. "I am honoured to be part of such a prestigious institution as the Teatro dell'Opera, with so much history and tradition. I hope I will be able to help it do even better in the future and outshine itself, by bringing also a wave of innovation through the support of young talents," said Mr Yeoh at a recent concert in Rome. Follow-up: Following on to the donation by Francis Yeoh earlier this month, Teatro dell'Opera of Rome has decided to organize an extraordinary concert aimed at raising funds for the Unicef Nepal project. It will be a great occasion for opera music and pro-bono. In fact, Josè Carreras is expected to play in the gorgeous theater and scenario of the Caracalla baths, 25 years after the great three tenors concert. The official program has not fully disclosed yet, but wonder and enchantment are guaranteed. [halfway the concert, Andrea Bocelli would show up and start singing….] In this framework, I am happy and proud to announce that Teatro dell'Opera of Rome and Harvard Club of Italy have agreed on joining efforts for a good cause. The Club has got reserved a bunch of complimentary seats. Voluntary donations in favor of UNICEF accepted. Tickets are now available and you may want to reply at your earliest convenience to secure your seat. The Capri Hollywood International Film Festival will be honouring Tan Sri Francis Yeoh with its Capri Legend Humanitarian Award, in recognition of his philanthropic endeavours through music. The award will be presented to the YTL managing director this evening at the festival’s 21st edition in Italy, according to an announcement by its founder and producer, Pascal Vicedomini.

Read more at https://www.thestar.com.my/news/nation/2015/06/26/francis-yeoh-donate-rome-opera/#pAGTwvWwURTfSgB1.99 6

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2.

Storia di un anziano capitano d’azienda che lasciò 7 milioni di euro ai bambini malati

Ospedale di Varese Vista dalla via....

“Si è trattato di un gesto commovente: quello di un anziano che al termine del suo cammino riesce a pensare ancora ai bambini. In una parola, al futuro”. In questa frase, pronunciata da Emanuela Crivellaro, responsabile del “Ponte del sorriso” una associazione che assiste i bambini ricoverati nell’ospedale di Varese con gravi patologie, è racchiusa la storia di imprenditore che dopo una vita dedicata al lavoro ha donato 7 milioni ai bimbi malati. Quest’uomo, questo capitano d’azienda, era Renato Giuliani, morto a gennaio a 97 anni. Il suo nome non è mai stato legato a fatti di cronaca, se è stato possibile raccontare la sua bellissima storia lo si deve a un nipote, fiero di uno zio che dopo aver creato dal nulla un’azienda alla fine dei suoi giorni ha deciso, confidandosi unicamente con i suoi cari, di dare un po’ di speranza a chi ha cominciato a vivere partendo da un gradino più basso. Una vita avventurosa quella di Giuliani: “Disegnatore meccanico, soldato nell’ultima guerra e poi prigioniero in un campo di lavoro in Germania, da sconfitto della Storia Giuliani è diventato protagonista del boom economico. Con i fratelli fonda un’industria di macchinari industriali (la Ficep) che lui stesso progetta e che oggi ha sedi in mezzo pianeta. Sganciatosi dai fratelli, crea una nuova azienda di materie plastiche in cui ha lavorato finché le forze lo hanno sorretto. L’idea della donazione è maturata con la morte della moglie — racconta il nipote —, “quando ha cominciato a interrogarmi cosa sarebbe rimasto 9


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Storia di un anziano capitano d’azienda che lasciò 7 milioni di euro ai bambini malati

Ospedale di Varese Vista dalla via....

“Si è trattato di un gesto commovente: quello di un anziano che al termine del suo cammino riesce a pensare ancora ai bambini. In una parola, al futuro”. In questa frase, pronunciata da Emanuela Crivellaro, responsabile del “Ponte del sorriso” una associazione che assiste i bambini ricoverati nell’ospedale di Varese con gravi patologie, è racchiusa la storia di imprenditore che dopo una vita dedicata al lavoro ha donato 7 milioni ai bimbi malati. Quest’uomo, questo capitano d’azienda, era Renato Giuliani, morto a gennaio a 97 anni. Il suo nome non è mai stato legato a fatti di cronaca, se è stato possibile raccontare la sua bellissima storia lo si deve a un nipote, fiero di uno zio che dopo aver creato dal nulla un’azienda alla fine dei suoi giorni ha deciso, confidandosi unicamente con i suoi cari, di dare un po’ di speranza a chi ha cominciato a vivere partendo da un gradino più basso. Una vita avventurosa quella di Giuliani: “Disegnatore meccanico, soldato nell’ultima guerra e poi prigioniero in un campo di lavoro in Germania, da sconfitto della Storia Giuliani è diventato protagonista del boom economico. Con i fratelli fonda un’industria di macchinari industriali (la Ficep) che lui stesso progetta e che oggi ha sedi in mezzo pianeta. Sganciatosi dai fratelli, crea una nuova azienda di materie plastiche in cui ha lavorato finché le forze lo hanno sorretto. L’idea della donazione è maturata con la morte della moglie — racconta il nipote —, “quando ha cominciato a interrogarmi cosa sarebbe rimasto 9


di lui. Lì ha iniziato a chiedere a me e ad altri suoi collaboratori di cui si fidava quali fossero a Varese le realtà del volontariato serie a cui fare donazioni. È stata una scelta meditata e condivisa con le persone vicine. Anche per questo noi parenti ne condividiamo lo spirito e lo riteniamo un gesto di assoluta grandezza”. La grandezza di un uomo che ha sempre vissuto senza mai pensare alla morte e che anche quando è giunto alla fine del suo percorso non si è rinchiuso in se stesso, ma anzi ha continuato a pensare al futuro di chi, altrimenti, avrebbe difficoltà ad averlo. La storia dell'imprenditore Renato Giuliani, inventore di macchine industriali e fondatore di Ficep e Tecniplast. Il nipote: "Sette onlus beneficiate"

Teatro Costanzi Il Teatro dell'Opera di Roma

La storia industriale di Giuliani nasce con la Ficep, l’azienda di Gazzada Schianno che fondò insieme ai fratelli, e che all’epoca si chiamava Fabbrica Italia Cesoie e Punzonatrici, oggi divenuta una grande azienda con un mercato mondiale. Successivamente con un parente fondò laTecniplast di Buguggiate altra azienda di grande successo; da alcuni anni si era ritirato. aziende meccaniche diffuse in mezzo mondo che danno lavoro a 1.200 persone. «Nel 1949 aveva progettato una macchina per la plastica – osserva Bernardini – nasceva il polipropilene in quegli anni e lui aveva utilizzato una cantina per costruire quella macchina. Aveva fondato la Tecniplast e aveva poi aveva chiesto a mio papà di portarla avanti. Era un inventore, un tecnico e progettista ingegnoso e sapeva scegliere anche le persone giuste. Sapeva inoltre motivare e incentivare. Era una di quelle persone che ne avevano viste di tutti colori, da giovani, con la guerra, e avevano quindi uno spirito positivo che oggi manca». «Sono sette in totale le onlus a cui mio zio ha destinato il lascito – spiega il nipote Sandro Bernardini – di cui sei a Varese e una invece a Milano. Morto nel gennaio di quest’anno, l’imprenditore varesino aveva deciso di fare un regalo così importante al suo territorio dopo aver perso la moglie, nel 2012: non avendo figli, ha iniziato a scrivere il suo testamento elencando con precisione le associazioni benefiche destinatarie del suo patrimonio in denaro. Una di queste, la fondazione «Il Ponte del Sorriso», ha potuto inaugurare ieri una struttura che ospiterà i genitori dei bambini ricoverati all’ospedale di Varese: 12 appartamenti resi disponibili anche grazie alla generosità di Renato Giuliani

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Mario Rossi Amministratore delagato

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di lui. Lì ha iniziato a chiedere a me e ad altri suoi collaboratori di cui si fidava quali fossero a Varese le realtà del volontariato serie a cui fare donazioni. È stata una scelta meditata e condivisa con le persone vicine. Anche per questo noi parenti ne condividiamo lo spirito e lo riteniamo un gesto di assoluta grandezza”. La grandezza di un uomo che ha sempre vissuto senza mai pensare alla morte e che anche quando è giunto alla fine del suo percorso non si è rinchiuso in se stesso, ma anzi ha continuato a pensare al futuro di chi, altrimenti, avrebbe difficoltà ad averlo. La storia dell'imprenditore Renato Giuliani, inventore di macchine industriali e fondatore di Ficep e Tecniplast. Il nipote: "Sette onlus beneficiate"

Teatro Costanzi Il Teatro dell'Opera di Roma

La storia industriale di Giuliani nasce con la Ficep, l’azienda di Gazzada Schianno che fondò insieme ai fratelli, e che all’epoca si chiamava Fabbrica Italia Cesoie e Punzonatrici, oggi divenuta una grande azienda con un mercato mondiale. Successivamente con un parente fondò laTecniplast di Buguggiate altra azienda di grande successo; da alcuni anni si era ritirato. aziende meccaniche diffuse in mezzo mondo che danno lavoro a 1.200 persone. «Nel 1949 aveva progettato una macchina per la plastica – osserva Bernardini – nasceva il polipropilene in quegli anni e lui aveva utilizzato una cantina per costruire quella macchina. Aveva fondato la Tecniplast e aveva poi aveva chiesto a mio papà di portarla avanti. Era un inventore, un tecnico e progettista ingegnoso e sapeva scegliere anche le persone giuste. Sapeva inoltre motivare e incentivare. Era una di quelle persone che ne avevano viste di tutti colori, da giovani, con la guerra, e avevano quindi uno spirito positivo che oggi manca». «Sono sette in totale le onlus a cui mio zio ha destinato il lascito – spiega il nipote Sandro Bernardini – di cui sei a Varese e una invece a Milano. Morto nel gennaio di quest’anno, l’imprenditore varesino aveva deciso di fare un regalo così importante al suo territorio dopo aver perso la moglie, nel 2012: non avendo figli, ha iniziato a scrivere il suo testamento elencando con precisione le associazioni benefiche destinatarie del suo patrimonio in denaro. Una di queste, la fondazione «Il Ponte del Sorriso», ha potuto inaugurare ieri una struttura che ospiterà i genitori dei bambini ricoverati all’ospedale di Varese: 12 appartamenti resi disponibili anche grazie alla generosità di Renato Giuliani

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Mario Rossi Amministratore delagato

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3.

Storia di un famoso imprenditore che salvò un allevatore e le sue mucche dal terremoto

Cento quintali di fieno per non far morire di fame le mucche di razza Marchigiana dopo il crollo del capannone avvenuto in seguito alle nuove scosse di terremoto del 18 gennaio. E’ l’iniziativa di un imprenditore piemontese, Dario Osella, fondatore delle Fattorie Osella, eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy nata a Caramagna Piemonte (Cuneo). Il carico che verrà consegnato domani mattina, lunedì 23 gennaio, nell’azienda di Vincenzo Massi, allevatore offidano di mucche di razza bovina marchigiana, tra l’altro pluripremiato per la bellezza dei suoi capi.

Mucca al pascolo xxxxxxx

Con le scosse del 18 gennaio Massi ha visto aggravarsi i danni alla stalla lesionata nell’agosto scorso e crollare il fienile, con tutte le provviste per l’alimentazione del bestiame che sono rimaste sotto le macerie. “La Coldiretti Ascoli Fermo -sottolineano il presidente Paolo Mazzoni e il direttore Alessandro Visotti- rivolge un grande ringraziamento al signor Osella per questa straordinaria manifestazione di solidarietà a favore di un territorio che continua a vivere una situazione drammatica. Tra il maltempo e le conseguenze del nuovo sisma l’emergenza resta alta e sostenere le aziende con l’invio di foraggio per gli animali rappresenta un’opportunità importante per non arrendersi e far ripartire l’economia di questi luoghi”. Dario Osella nacque il 7 luglio 1931 a Caramagna Piemonte (CN), in una famiglia dalle competenze casearie antiche tramandatesi di generazione in generazione. Frequentò il Real Collegio Carlo Alberto I di Moncalieri e poi si iscrisse all’Università, dove ben presto si rese conto che la sua 13


3.

Storia di un famoso imprenditore che salvò un allevatore e le sue mucche dal terremoto

Cento quintali di fieno per non far morire di fame le mucche di razza Marchigiana dopo il crollo del capannone avvenuto in seguito alle nuove scosse di terremoto del 18 gennaio. E’ l’iniziativa di un imprenditore piemontese, Dario Osella, fondatore delle Fattorie Osella, eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy nata a Caramagna Piemonte (Cuneo). Il carico che verrà consegnato domani mattina, lunedì 23 gennaio, nell’azienda di Vincenzo Massi, allevatore offidano di mucche di razza bovina marchigiana, tra l’altro pluripremiato per la bellezza dei suoi capi.

Mucca al pascolo xxxxxxx

Con le scosse del 18 gennaio Massi ha visto aggravarsi i danni alla stalla lesionata nell’agosto scorso e crollare il fienile, con tutte le provviste per l’alimentazione del bestiame che sono rimaste sotto le macerie. “La Coldiretti Ascoli Fermo -sottolineano il presidente Paolo Mazzoni e il direttore Alessandro Visotti- rivolge un grande ringraziamento al signor Osella per questa straordinaria manifestazione di solidarietà a favore di un territorio che continua a vivere una situazione drammatica. Tra il maltempo e le conseguenze del nuovo sisma l’emergenza resta alta e sostenere le aziende con l’invio di foraggio per gli animali rappresenta un’opportunità importante per non arrendersi e far ripartire l’economia di questi luoghi”. Dario Osella nacque il 7 luglio 1931 a Caramagna Piemonte (CN), in una famiglia dalle competenze casearie antiche tramandatesi di generazione in generazione. Frequentò il Real Collegio Carlo Alberto I di Moncalieri e poi si iscrisse all’Università, dove ben presto si rese conto che la sua 13


reale vocazione non era diventare un avvocato, ma produrre formaggi. Nel 1952 Dario aprì a Caramagna Piemonte il caseificio che tutt’oggi è attivo, occupandosene con sacrificio e dedizione in un periodo difficile come quello del dopoguerra, inventando la celebre Robiola Osella e molti altri formaggi.Sposò Anna Carlotti, una bella ragazza di Gorgonzola appena nominata “miss muretto di Alassio”, da cui ebbe due figli, Gino e Rossella. Gennaio 2017: Non si fermano le manifestazioni di solidarietà da parte della provincia Granda, nei confronti delle comunità terremotate del centro Italia. L'ultima arriva da Caramagna Piemonte, e dalla persona di Dario Osella (industriale caseario padrone dell'omonima azienda), che si è attivato per far giungere nel maceratese un cospicuo carico di fieno destinato alle aziende agricole della zona.

(tra cui quella della famiglia a cui era stato donato il modulo abitativo). Il tir è partito nella serata di ieri (23 gennaio), e ha effettuato il primo scarico ad Offida verso le 8, per poi raggiungere Gualdo e Ussita; importanti, purtroppo, i disagi alla circolazione nei tre piccoli comuni, che sono stati però superati grazie alla collaborazione con i carabinieri locali: curiosamente, il comandante dei militari di Ussita, Lucarelli, ha studiato a Fossano ed è stato per due anni comandante della compagnia di Murazzano. A sostenere l'onere di guidare il grosso mezzo ci ha pensato la giovane di Caramagna Gabriella Becchio. Assieme al fieno, sono stati inviati dalla "Osella" diversi formaggi, dono poi ricambiato dalle aziende agricole riceventi.

Tutto è partito ad agosto 2015, pochi giorni dopo la prima, devastante, scossa di terremoto, quando il signor Osella ha deciso di donare a una coppia di agricoltori con figli del comune di Ussita un modulo abitativo in legno composto da quattro stanze, ingresso, bagno e cucina: a occuparsi della donazione in senso pratico (come della successiva) è stato l'ingegnere del comune di Caramagna Piemonte Oreste Becchio, che abbiamo interpellato. "Per ideare e realizzare il modulo abitativo ci siamo affidati a una ditta specializzata del Trentino - sottolinea Becchio - , interfacciandoci poi con il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi. Abbiamo scelto proprio questo piccolo centro per la sua quasi assoluta lontananza dalla cronaca nazionale, ma purtroppo attualmente il sindaco Rinaldi sembra stia incontrando difficoltà burocratiche nell'installazione del modulo abitativo." Importante, contestualmente, il collegamento che l'amministrazione caramagnese ha intessuto, attraverso Coldiretti Cuneo, con Coldiretti Macerata; tanto importante che negli scorsi giorni proprio il secondo ente ha fatto presente al sindaco e all'ingegner Becchio della grave mancanza di fieno di alcune aziende locali, bloccato per quintali all'interno di fienili crollati a causa della neve e delle scosse sismiche, e quindi inutilizzabile. Immediata è stata la risposta della comunità caramagnese, che ha raccolto ben 240 quintali di fieno, da destinare a tre ditte del maceratese 14

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reale vocazione non era diventare un avvocato, ma produrre formaggi. Nel 1952 Dario aprì a Caramagna Piemonte il caseificio che tutt’oggi è attivo, occupandosene con sacrificio e dedizione in un periodo difficile come quello del dopoguerra, inventando la celebre Robiola Osella e molti altri formaggi.Sposò Anna Carlotti, una bella ragazza di Gorgonzola appena nominata “miss muretto di Alassio”, da cui ebbe due figli, Gino e Rossella. Gennaio 2017: Non si fermano le manifestazioni di solidarietà da parte della provincia Granda, nei confronti delle comunità terremotate del centro Italia. L'ultima arriva da Caramagna Piemonte, e dalla persona di Dario Osella (industriale caseario padrone dell'omonima azienda), che si è attivato per far giungere nel maceratese un cospicuo carico di fieno destinato alle aziende agricole della zona.

(tra cui quella della famiglia a cui era stato donato il modulo abitativo). Il tir è partito nella serata di ieri (23 gennaio), e ha effettuato il primo scarico ad Offida verso le 8, per poi raggiungere Gualdo e Ussita; importanti, purtroppo, i disagi alla circolazione nei tre piccoli comuni, che sono stati però superati grazie alla collaborazione con i carabinieri locali: curiosamente, il comandante dei militari di Ussita, Lucarelli, ha studiato a Fossano ed è stato per due anni comandante della compagnia di Murazzano. A sostenere l'onere di guidare il grosso mezzo ci ha pensato la giovane di Caramagna Gabriella Becchio. Assieme al fieno, sono stati inviati dalla "Osella" diversi formaggi, dono poi ricambiato dalle aziende agricole riceventi.

Tutto è partito ad agosto 2015, pochi giorni dopo la prima, devastante, scossa di terremoto, quando il signor Osella ha deciso di donare a una coppia di agricoltori con figli del comune di Ussita un modulo abitativo in legno composto da quattro stanze, ingresso, bagno e cucina: a occuparsi della donazione in senso pratico (come della successiva) è stato l'ingegnere del comune di Caramagna Piemonte Oreste Becchio, che abbiamo interpellato. "Per ideare e realizzare il modulo abitativo ci siamo affidati a una ditta specializzata del Trentino - sottolinea Becchio - , interfacciandoci poi con il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi. Abbiamo scelto proprio questo piccolo centro per la sua quasi assoluta lontananza dalla cronaca nazionale, ma purtroppo attualmente il sindaco Rinaldi sembra stia incontrando difficoltà burocratiche nell'installazione del modulo abitativo." Importante, contestualmente, il collegamento che l'amministrazione caramagnese ha intessuto, attraverso Coldiretti Cuneo, con Coldiretti Macerata; tanto importante che negli scorsi giorni proprio il secondo ente ha fatto presente al sindaco e all'ingegner Becchio della grave mancanza di fieno di alcune aziende locali, bloccato per quintali all'interno di fienili crollati a causa della neve e delle scosse sismiche, e quindi inutilizzabile. Immediata è stata la risposta della comunità caramagnese, che ha raccolto ben 240 quintali di fieno, da destinare a tre ditte del maceratese 14

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