Giroinfoto magazine 02

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N.2 - 2015 DICEMBRE

KENYA

Rosso Masai

N.2 - 2015 | DICEMBRE, Gienneci Studios Editoriale. www.gienneci.it

BRETAGNA POINTE SAINT MATHIEU

SRI LANKA Sigiriya

LA SCOUT LOCATION

NEW MEXICO

White Sands, il deserto bianco.

UTAH

ARCHES PARK CINELOCATION

DALLAS, la telenovela degli anni '80 Visitiamo Southfork Ranch, la casa della famiglia Ewing.

SANTORINI

I colori di un'isola A cura di Cristina RĂŠndina

ENGADINA

Svizzera La fauna della Val Roseg


WEL

COME www.giroinfoto.com

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la redazione | Giroinfoto Magazine

Giroinfoto Magazine

fotografare e viaggiare due passioni un’ unica esperienza Benvenuti nel mondo di Giroinfoto©. La rivista che ha come obiettivo, essere un punto di riferimento per la promozione della cultura fotografica in viaggio. Attraverso gli articoli di GIROinFOTO©, si tracciano i confini della fotografia professionale, separandola da quella improvvisata, che negli ultimi tempi sta creando confusione sulla percezione della reale qualità della stessa. Fotografare, è un lavoro il cui valore risiede nelle studio del soggetto, nel corretto utilizzo della tecnica, nella determinazione e nella continua esperienza e capacità di critica. Vuole essere uno strumento per diffondere e divulgare linguaggi, contrasti e visioni in chiave professionale in una rassegna che guarda il mondo con occhi artistici e creativi, attraversando una varietà di soggetti, luoghi e situazioni, andando oltre a quella “fotografia” a cui ormai tutti ci siamo fossilizzati. Una raccolta di molteplici idee, progetti di viaggio e workshop fotografici, frutto delle esperienze e lavori eseguiti da esperti nel settore del reportage fotografico, che hanno saputo confrontarsi con le condizioni climatiche e socio-politiche, con le difficoltà imposte dalla natura, per catturare l'immagine e la spontaneità selvaggia della stessa. Si dice che il "bravo fotografo" diventa parte integrante del mondo a cui appartiene il soggetto che sta riprendendo sapendo perfettamente come e dove muoversi: se fotografi una montagna, la sai scalare, se fotografi il mare, sai nuotarci e se fotografi le nuvole sai anche volare. Ecco perché la professione del fotografo non è cosa facile e noi di Giroinfoto vogliamo condividere con voi questa magnifica passione attraverso le nostre attività. Founder of Gienneci Studios Director of Giroinfoto

Giancarlo Nitti

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Laos e Vietnam

Dal 17 al 28 Gennaio 2016 Giroinfoto.com Viaggiare e Fotografare Due passioni, un'unica esperienza. Info e Prenotazioni su:

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Photo - Travel Workshop di 12 giorni in Laos e Vietnam

Non perderti la magia dell' Indocina con i suoi inconfondibili colori.

Una fantastica avventura fotografica ti aspetta. Visita il sito per scoprire i dettagli.


Giroinfoto Magazine

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ANNO I n. 02

Giroinfoto ti risponde

REDATTORI E FOTOGRAFI Giancarlo Nitti

Da questo numero troverete lo spazio dedicato alle vostre curiosità e domande. Vuoi chiederci qualcosa? Scrivi a: redazione@giroinfoto.com

DIRETTORE RESPONSABILE Giancarlo Nitti

info@gienneci.it

Cristina Réndina

Inserzionista "C'è spazio per te"

Massimo Mazzasogni

Giroinfoto ti pubblica

max.mazzasogni@giroinfoto.com

Silvia Zanola, Julietta Moranduzzo. Inserzionisti "fotoemozioni"

Silvia Belotti

Inserzionisti "Castello di Breno"

LAYOUT E PHOTOCOMPOSIT Gienneci Studios PER LA PUBBLICITÀ: Gienneci Studios, Via G.Borgomaneri, 135 Milano - 20086 Motta Visconti. info@gienneci.it - redazione@giroinfoto.com DISTRIBUZIONE: Gratuita, su pubblicazione web on-line di Giroinfoto.com e link collegati. PRODUZIONE Gienneci Studios Editoriale by Gienneci Studios REDAZIONE email: redazione@giroinfoto.com Informazioni su Giroinfoto.com: hello@giroinfoto.com

Questa pubblicazione è ideata e realizzata da Gienneci Studios Editoriale. Tutte le fotografie, informazioni, concetti, testi e le grafiche sono di proprietà intellettuale della Gienneci Studios © o di chi ne è fornitore diretto(info su www.gienneci.it) e sono tutelati dalla legge in tema di copyright. Di tutti i contenuti è fatto divieto riprodurli o modificarli anche solo in parte se non da espressa e comprovata autorizzazione del titolare dei diritti.

In questo numero abbiamo dato spazio a chi ama la fotografia e il viaggio, pubblicando articoli e foto dei nostri lettori. Inviaci il tuo materiale richiedendo di pubblicarlo. Scrivi a: redazione@giroinfoto.com

Giroinfoto ti accoglie Visita la pagina Facebook di Giroinfoto, clicca mi piace e partecipa ai gruppi di discussione sulle singole location. Vogliamo sentire anche la tua opinione e sarà un piacere accoglierti nella nostra comunity.

data di uscita 10 dicembre 2015

fotografare

e v ia gg iare due passioni un’ unica esperienza


Cover Story

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GIROINFOTO RISPONDE Redazionale

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KENYA ROSSO MASAI a cura di Giancarlo Nitti

NEW MEXICO WHITE SANDS Giroinfoto Scout location

In questo numero di Giroinfoto Magazine a cura di Giancarlo Nitti BRETAGNA POINTE SAINT MATHIEU

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Giroinfoto Ireland IRLANDA THE BURREN a cura di Max Mazzasogni ENGADINA SVIZZERA

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Giroinfoto magazine

C'è spazio per te

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SANTORINI Colori di un'isola A cura di Cristina Réndina

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SRI LANKA SIGIRIYA Giroinfoto Asia

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DALLAS SOUTHFORK RANCH Giroinfoto Film Location

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Giroinfoto.com - CHI SIAMO Giroinfoto.com - COME FUNZIONA A cura di Silvia Belotti BRENO CASTLE ROCK

Giroinfoto U.S.A. UTAH ARCHES PARK

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Redazionale C'è spazio per te LE VOSTRE FOTOEMOZIONI

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Giroinfoto Magazine

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RISPONDE

fotografare e viaggiare Chiedi anche tu a Giroinfoto.com

Se hai qualche domanda sui luoghi che desideri visitare e fotografare o se vuoi argomentare qualsiasi problematica o curiositĂ in tema di fotografia e viaggi Invia il quesito a redazione@giroinfoto.com Ti risponderemo pubblicando il tuo argomento.


Anna

Giroinfoto Magazine

di Perugia

Giroinfoto risponde

Salve, io e mio marito siamo soliti recarci in montagna, nelle zone dell'appennino, per lasciarci andare in lunghissime camminate, a volte anche faticose e tortuose. Da poco, sia io che il mio compagno di vita, ci siamo avvicinati alla fotografia utilizzando una Canon 700D con abbinati due obbiettivi: Un DC 18-50 f/3.5 - 5.6 della Sigma e un EF 70-300 f/4-5.6 IS Canon. Volevamo acquistare anche un cavalletto senza nessuna pretesa e un'altro corpo macchina della stessa categoria di quello che abbiamo già, ma il corredo aumenterebbe notevolmente come ingombri e sarebbe scomodo camminare. Pensavamo di acquistare quindi una zaino fotografico capiente che ci permetta di inserire il materiale fotografico e altro. Sul mercato vi è un'infinità di zaini, di tutti i prezzi e volevamo chiedervi consiglio su alcuni modelli da non spendere troppo e che qualità devono avere per essere dei buoni prodotti. Grazie, e complimenti per la rivista. Anna e Francesco.

FOTOGRAFIA ED ESCURSIONISMO

Tamrac serie expedition Ne esistono diversi modelli e grandezze. Uno zaino estremamente resistente e robusto, facilmente accessibile nei suoi scomparti ospita anche un computer portatile.Dotato di cinghie per il cavalletto con la tasca d'appoggio. Ottima resistenza all'acqua.

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Ciao Anna e Francesco, vi ringraziamo intanto per l'apprezzamento al nostro, ma soprattutto vostro magazine, speriamo che sia uno strumento utile e piacevole per voi e per tutti i nostri lettori. Riguardo allo stivamento e messa in protezione del vostro materiale fotografico trasportato durante i trekking, non è un fattore da sottovalutare, facendovi giustamente la domanda di quali caratteristiche deve avere un buon "camera bag". Sono moltissimi i prodotti sul mercato, è vero, si distinguono svariate marche e modelli per estetica, resistenza, comodità e impiego di materiali tecnici, navigando in un confuso mare di prezzi, dagli estremamente economici ai pazzescamente costosi. Le prime due priorità che ci sentiamo di mettere in cima ai criteri di scelta, sono ovviamente, la robustezza e la comodità, due qualità che vanno valutate secondo la costruzione dello zaino. Fate molta attenzione alle cuciture e alla qualità delle cerniere, i migliori prodotti adottano per quest'ultime delle coperture aggiuntive per la protezione dalla pioggia. Assicuratevi che ci siano le cinghie per l'inserimento del cavalletto e i rinforzi imbottiti sui laterali e alla base. Per quanto riguarda gli accessi agli scomparti è tutta questione di abitudine ma non cedete alle estrazioni "rapide" dal lato, sono estremamente rischiose, comunque dovrete togliere dalle spalle lo zaino. Per inserire ulteriore materiale oltre a quello fotografico vi sono molteplici soluzioni, dipende sicuramente dalla natura e quantità del materiale scegliendo tra le grandezze disponibili dei modelli. Qui di seguito vi proponiamo alcuni prodotti testati da noi personalmente durante le nostre spedizioni fotografiche, saranno sicuramente dei riferimenti validi per la vostra scelta finale. Ancora grazie per averci scritto e sarà un piacere risentirvi ancora. Good Shooting

UNO STRUMENTO

UTILE Siamo ormai abituati a utilizzare in movimento le tracolle tradizionali fornite con la fotocamere. Esiste in commercio un trasporto alternativo chiamato B-grip. Si tratta di una piastra ancorata saldamente ad una cintura, con la possibilità di un rapido sgancio e riaggancio della fotocamera, anche con obbiettivi notevolmente ingombranti. E' una soluzione radicale adatta a chi ama muoversi in libertà e fotografare a mano libera senza inutili impedimenti. Perfetto per l’outdoor ed il turismo in genere, indicato inoltre per utilizzi prolungati perchè riduce l’affaticamento. Ne esistono diversi modelli. Info su www.bgrip.com

La redazione di Giroinfoto

Lowepro serie Whistler

Quechua serie Forclaz

Ne esistono diversi modelli e grandezze. Resistente, robusto e leggero, Dotato di diversi e ampi scomparti per stivare materiale diverso da quello fotografico. Buona resistenza all'acqua. Ospita cavalletti leggeri.

Non è uno scherzo. Abbiamo usato anche questo, semplicemente inserendo due buone borse fotografiche al suo interno. Questo zaino si presta per il facile accesso alle diverse zone, è molto comodo e costa poco.


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COVER STORY

ROSSO MASAI A cura di Giancarlo Nitti


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MAASAI

( MASAI )

Il popolo simbolo del Kenya che vive sugli altopiani intorno al confine con la Tanzania. Gente semi-nomadi, sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti. I masai parlano il "maa", da cui il nome dell’etnia che è da loro pronunciato maasai. La lingua appartiene al gruppo delle lingue nilo-sahariane ed è dello stesso ramo delle lingue di popoli nilotici quali i pokot, i dinka ed i nuer. I masai sono il popolo nilotico che, in Africa, vive più a meridione. Oggi sono divisi in dodici clan (Keekonyokie, Damat, Purko, Wuasinkishu, Siria, Laitayiok, Loitai, Kisonko, Matapato, Dalalekutuk, Loodokolani e Kaputie, anche se esistono clan minori, spesso citati come sottoclan. (cit. wikypedia) PERCHE' IL ROSSO Nei tempi remoti, i masai vestivano di pelli, spesso colorate con colori vegetali. Con l’arrivo dei colonialisti, i masai hanno cambiato il loro modo di vestire acquisendo le tipiche coperte usate per il kilt. Ora queste coperte chiamate shuka di cotone a quadri con i colori predominanti rosso e nero sono diventate un simbolo del vestire masai. Le donne preferiscono portare delle tuniche di colore blu, rosso o nero a seconda dello status sociale Anche le donne possono portare la shuka, ma è raro vedere questo comportamento.

ADAMU

La tradizionale danza dei guerrieri Masai

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Giancarlo Nitti Photo - Kenya


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ENTRARE IN UN

VILLAGGIO MASAI

In Kenya, soprattutto nella zona turistica della costa, non è difficile avvicinarsi ad un villaggio. Spesso, gli stessi capi villaggio, stringono accordi direttamente con i referenti dei Tour Operator per organizzare gruppi di turisti da portare in visita nelle loro comunità. Molti villaggi vicini alla zona turistica accolgono i turisti preparando alcune attività da condividere con loro, come l'accensione del fuoco con il legnetto, il tiro con l'arco o la partecipazione alle loro danze etniche, tutto in cambio di una piccola offerta in denaro a volte imposta. Per molti potrebbe sembrare la solita messa in scena, finta e truffaldina, ma in realtà è la ragione per cui i Masai di quelle zone mantengono ancora vive le loro tradizioni. Più rari, infatti, sono i villaggi inseriti nella inoltrata savana, nella zona dei grandi parchi come il Masai Mara, Nakuru e Amboseli, fino al confine con l'area insediata dalla tribù dei Turkana, a nord. In questi villaggi troviamo realtà molto più involute, che sopravvivono con la pastorizia, l'agricoltura e la caccia e che non sono abituati alle visite del turista. Sta di fatto che per entrare a contatto con questa cultura bisogna procurarsi una referenza sicura che garantisca per voi. Consigliamo di visitare un villaggio Masai per l'opportunità di fotografare colori ed espressioni folkloristiche veramente speciali, con il vantaggio della complicità degli abitanti, purchè si rispetti la loro cultura.


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Giancarlo Nitti Photo - Kenya

vita da

Maasai

I masai costruiscono case chiamate enkang all'interno di un recinto spinoso per proteggersi dagli animali selvatici, e un'altro recinto spinoso per accogliere il bestiame alla sera. La collocazione delle case è ben definita, a seconda dell'importanza sociale di chi ci abita, la prima casa sulla destra dell’entrata principale, per esempio, sarà la casa del capo famiglia, la seguente quella della prima moglie, e così via. I figli vivono con la madre fino a circa 5 anni di età, dopo dormono da soli in case separate, mentre l’uomo dorme da solo in un'altra casa e visiterà la moglie quando necessario. Le singole case sono fatte con sterco mescolato a fango e posto su di una struttura di rami flessibili. La forma è ovale con l’entrata bassa verso il punto di minor larghezza. Al suo interno vi sono tre ambienti, con al centro un focolare dove cucinare, in un lato la zona notte e dall’altro lato il letto per i bambini o un piccolo ripostiglio. L’altezza massima della casa è di circa 1,5 metri.


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Giancarlo Nitti Photo - Kenya


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ROSSO MASAI


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WHITE SANDS

NEW MEXICO 710 chilometri quadri di gesso

The SCOUT LOCATION


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Giancarlo Nitti Photo - New Mexico


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Alburquerque WHITE SANDS Alamogordo

El Paso

Info

Il White Sands visitor center lo trovate sulla US Highway 70, a 15 miglia a sud-ovest di Alamogordo (NM) e a 31 miglia a est di Las Cruces. L'ingresso è di 3$ a persona. Il parco è aperto dalle 09:00 alle 21:00 nei mesi estivi (da maggio a settembre),negli altri periodi l'uscita è obbligatoria un'ora prima del tramonto.


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Le White Sands sono circondate da basi militari, alcune volte, la White Sands Missile Range effettua test missilistici che impongono la chiusura del parco. E' bene informarsi visitando il sito web del parco prima della visita.

www.nps.gov/whsa

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Visitiamo il

deserto bianco Dai visitor Center parte la Dunes Drive, una strada asfaltata, spesso ricoperta da sabbia bianca trasportata dal vento, il percorso si può affrontare con qualsiasi tipo di autovettura. Il tragitto di circa 8 miglia si inoltra nel deserto attraverso le dune, in alcuni punti sono presenti i servizi igienici e alcune aree pic-nic. Nel periodo primaverile i venti forti, possono ridurre la visibilità, il che rende facile perdersi. Consigliamo di registrarsi all’inizio della visita così da segnalare la propria presenza ai ranger al visitor center. Lungo il percorso non c'è ombra né acqua e le temperature estive possono superare i 40 gradi. Il bianchissimo gesso cristallizzato riflette la luce del sole quindi protegetevi con creme e indossando occhiali e copricapo. Portatevi almeno 2 litri di acqua a persona, ne avrete bisogno.

ALCUNI PERCORSI CONSIGLIATI

Il "Dune Life Nature Trail"

Il sentiero è segnalato concartelli di colore arancio. Questo sentiero si trova sul perimetro delle dune ed è più ricco di vegetazione. Molto interessanti sono le piante che crescono in queste condizioni climatiche.

Il "Playa Trail"

Un sentiero pianeggiante che porta ad una piccola spiaggia, la gola poco profonda si riempie temporaneamente con l'acqua piovana fino al mattino presto.

Il "Interdune Boardwalk"

Un percorso sopraelevato che conduce ad una fantastica vista panoramica. Lungo gli altri percorsi vi sono moltissimi cartelli informativi che vi ci porteranno.

Il "Interdune Boardwalk"

Attraversa il cuore delle White Sands, fino al letto di un lago asciutto, il lago di Otero. Il sentiero è segnato da pali di colore bianco.


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Il White Sands si trova ad un'altitudine di 1291 mt ed ha una superficie di circa 710 km2 , le dune di sabbia sono composte da gesso cristallizzato. Il deserto naque milioni di anni fa, quando a zona era completamente ricoperta dalle acque. Le white sands sono interamente circondate da aree test militari come la Trinity Site, dove nel 1945 testò la prima bomba atomica .

Giancarlo Nitti Photo - New Mexico


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Giancarlo Nitti Photo - New Mexico


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Consigliamo di visitare il sito nella prima ora di apertura per gustare l'integritĂ delle superfici sabbiose e trovare le zone di acqua formatesi nella notte.


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LA PARTICOLARE VEGETAZIONE DEL DESERTO BIANCO

Sul perimetro del deserto la vegetazione è più fitta fino a tracciare un confine ben definito.


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IL TRAMONTO E' UNO SPETTACOLO DA NON PERDERSI

Giancarlo Nitti Photo - New Mexico


Conoscere il mondo attraverso

un obbiettivo è un privilegio che solo

Giroinfoto ti può dare veramente

APPASSIONATI A NOI

PHOTO TRAVEL WORKSHOP

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Hai fotografie di un viaggio che ti è rimasto nel cuore ?

c'è spazio

per te

Scrivi a

redazione@giroinfoto.com

inviaci qualche foto del tuo viaggio corredato da un tuo racconto, pubblicheremo il tuo articolo.


SANTORI

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Giroinfoto Magazine Magazine Giroinfoto

I colori di un'isola A cura di Cristina RĂŠndina


INI

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Cristina RĂŠndina Photo - Santorini


Se chiudo gli occhi e cerco di rievocare l’isola di Santorini,

ciò che mi ritorna subito in mente sono i colori...

...il bianco abbacinante delle case ed il contrasto con il blu profondo dell’oceano.


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Cristina RĂŠndina Photo - Santorini


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LA MIA ESPERIENZA A SANTORINI Prima di visitarla, ho sfogliato riviste, mi sono informata su innumerevoli siti internet, non ho resistito a curiosare un po’ prima della partenza. Ebbene, non ero comunque preparata alle meraviglie che questa piccola perla dell’Egeo offre. La natura già di per sé ha fatto la sua parte: l’isola ha coste frastagliate ed una forma irregolare a falce di luna, lasciando immaginare come millenni fa possa essere stata prima “sventrata” da un’imponente eruzione vulcanica, e successivamente rimodellata con l’invasione delle acque.

a picco sulla Caldera, ricoperte di bouganvillea, guardiane silenziose dell’arcipelago e di Nea Kameni, vulcano ad oggi ancora attivo. Se vi state chiedendo quale sia il modo migliore per visitare l’isola, una volta attraccato al piccolo e vivace porticciolo di Athinios, la risposta è sicuramente noleggiare uno scooter. (a meno che non vogliate procedere a dorso di mulo con la dovuta calma) Questo vi permetterà facilmente di organizzarvi un itinerario in totale autonomia. Essendo così rinomata, sicuramente starete pensando ad una vacanza tutta mare e movida notturna: niente di più vero, ma il mio invito vuole essere esplorarne gli angoli più nascosti e più veri: arrancare coi motorini sui saliscendi delle strade, con il vento contro e la terra color carbone che ti si appiccica alla pelle.

Ciò che vediamo arrivando in caicco sbatacchiati dalle onde promette scorci mozzafiato: bianche costruzioni Passeggiare per le strade di Pyrgos a cupola aggrappate alle scogliere al tramonto. Affacciarsi sulla soglia di

Cristina Réndina Photo - Santorini

una piccola chiesa ortodossa dalla porta spalancata, in mezzo al nulla, deserta e immersa in un silenzio innaturale. Scarpinare su strade sterrate per raggiungere Kokkini Paralia, la famosa Red Beach. Imbarcarsi la mattina presto per fare trekking sul vulcano. Infine, un rito collettivo che si rinnova tutte le sere: i famosi tramonti di Santorini. Pochi posti al mondo mi hanno fatto assistere ad un tramonto così emozionante, devo ammetterlo. I paesi più gettonati per godersi lo spettacolo sono sicuramente Fira, il capoluogo ed Oia, nel nord dell’isola, dove è collocato il piccolo castello veneziano di Londsa, uno dei punti ottimali per avere un’ampia visuale sulla Caldera. Per un tramonto più intimo o, se siete fortunati, in solitaria, scegliete paesi tranquilli come IMerovigli o il faro di Akrotiri.


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Cristina RĂŠndina Photo - Santorini


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E’ impressionante come di fronte allo spettacolo della natura centinaia di persone rimangano senza parole, silenziose ad osservare il cielo che regala mille sfumature di colore diverse, fino al momento in cui l’ultimo bagliore di sole si eclissa a filo d’acqua, per poi accogliere con un applauso all’unisono il sopraggiungere della notte.

Cristina Réndina


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Cristina RĂŠndina Photo - Santorini


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FILM LOCATION


â–şFilm Location

La serie televisiva in onda in Italia dal 1981 su Rai Uno e successivamente su Canale 5, che ha coinvolto milioni di telespettatori nelle tresche della famiglia texana di imprenditori petroliferi:

Gli "Ewing". Visitiamo la loro residenza, Southfork Ranch, il set principale delle riprese del telefilm.

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Il leggendario Southfork Ranch Residenza della famiglia Ewing, che per tredici anni hanno appassionato gli amanti di questa serie televisiva in 356 episodi. Oggi, Southfork Ranch continua ad accogliere curiosi da tutto il mondo, per visitare dove è stato girato "Dallas" e per toccare con mano lo stile di vita reso famoso dagli Ewings.

Il Ranch si trova a Plano (TX) al 3700 della Hogge Road-Parker è aperto tutti i giorni, e all'interno sono disponibili le visite guidate o il tour libero della tenuta. Dispone di un museo, il "Dallas Legends", con una straordinaria gamma di memorabilia della serie come la Jock Lincoln Continental targata Ewing, i cappelli di J.R. e molto altro. Tutte le stanze sono visitabili e al suo interno troverete anche un'ottimo ristorante e due negozi al dettaglio a tema, che offrono una vasta selezione di abbigliamento, accessori, articoli da regalo e oggetti da collezione.

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Se deciderete di rimanere fino alla sera, dopo la visita di Southfork Texas potrete gustarvi un'ottima cena al dinner camp in autentico stile Cowboy con canti al fuoco, e musica country. La visita dura l'intera giornata ma se vi avanza tempo, prima delle 18:00, consigliamo di andare in paese, a Plano, dove si fanno ottimi affari nei negozi country. Famoso è il negozio "Cavender's", per chi ama vestire in perfetto stile texano.


Rivivete le scene del telefilm visitando l'interno della casa e gli ambienti esterni, mantenuti intatti nei loro particolari.

Good shooting

+ INFO

www.southfork.com


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SIGIRIYA SRI LANKA

LA MONTAGNA DEI RE


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Sigiriya Dambulla

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Sigiriya

Chiamata anche "Lion Rock", è situata nel distretto centrale dello Sri Lanka. Si tratta di una spettacolare colonna rocciosa naturale alta circa 200 metri. Alla sommità della formazione rocciosa si trova un palazzo fortificato costruito dal Re Kasyapa nel periodo del 477 - 495 d.C.


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La storia Secondo la leggenda, Re Kasyapa, dopo aver organizzato l'uccisione del padre, decise di costruire un palazzo fortificato sul massiccio roccioso di Sigiriya, per proteggersi dal fratello che contendeva il regno. Il promontorio fu circondato da due ampi fossati dove all'interno furono introdotti dei coccodrilli. La sua permanenza nella fortezza durò undici anni , creando una residenza di eccezionale splendore. Successivamente a quel periodo, il fratello tradito, riuscÏ a sottrarre il trono al sovrano riportando la capitale del regno ad Anuradapura, e trasformò la fortezza di Sigiriya in un monastero.


LA RESIDENZA DI RE KASYAPA

Giancarlo Nitti Photo - Sri Lanka

La visita ha inizio attraverso il complesso di fossati e giardini ai piedi della roccia. Mediante delle scale scavate nella roccia si sale attorno ai resti della parte inferiore del palazzo, fino a raggiungere una terrazza incavata nella montagna. In questo luogo, un tempo, le pareti erano decorate con affreschi, alcuni dei quali sono ancora visibili. Da questo punto si può proseguire arrampicandosi verso la cima della roccia arrivando alla Porta dei Leoni, di cui oggi se ne vedono solo le zampe. La bocca aperta del leone, quando esisteva, funzionava da entrata al palazzo reale. Le scale terminano nel punto piÚ alto della roccia, arrivando ai resti del palazzo.


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Pointe Saint Mathieu

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Un'antica abbazia illuminata da un faro

Bretagna nella regione del Finistère


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Giancarlo Nitti Photo - Bretagna


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Pointe Saint Mathieu

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Un imponente faro che sorge sulle rovine di un'antica abbazia. La leggenda narra che, nel riportare il corpo di San Matteo apostolo, alcuni marinai della regione del Léon furono miracolosamente salvati da un naufragio al largo di questa punta e così nel VI secolo, per ospitare le reliquie del santo, Tanguy, un monaco bretone, costruì qui il monastero. Il faro è stato edificato nel1835., alto 37 mt, esso segnala la rotta da seguire per entrare nella gola di Brest. Dell’abbazia non ne resta molto, le volte di pietra del coro e le arcate della navata, ma è affascinante ammirare il contrasto di quest'anglomerato di architetture di differenti epoche perfettamente integrate nello stile bretone.


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Pointe Saint Mathieu

FRANCIA Le Finistère

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Giancarlo Nitti Photo - Bretagna


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+ INFO

www.tourismebretagne.com


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Ricco di passato, natura e patrimonio artistico, il sito della punta SaintMathieu è tra i più interessanti e particolari luoghi della regione del Finistére. Consigliamo di percorrere il sentiero che appoggia sulla costa per godervi il panorama. Il museo del faro è visitabile su appuntamento e il faro è accessibile al pubblico.


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ENGADINA

CINCIALLEGRA CINCIA DAL CIUFFO NOCCIOLAIA PICCHIO MURATORE


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Svizzera, Canton Grigioni , si apre all'occhio curioso del fotografo naturalista, l'incantevole Val Roseg. Un territorio protetto ed incontaminato n cui è possibile entrare in contatto con diverse specie di volatili. Il periodo piÚ bello per visitare questi luoghi? Difficile a dirsi, personalmente preferisco l'autunno con i suoi colori. Nella mia giornata fotografica ho dedicato alcuni scatti a quattro specie di volatili della fauna del parco.

A cura di Max Mazzasogni


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PICCHIO MURATORE Dal piumaggio piuttosto variopinto, anche se non appartiene alla famiglia dei picidi, viene chiamato "picchio" per la sua decisione sul colpire sui semi incastonati nelle cortecce degli alberi. I suoi nidi vengono ricavati da pertugi naturali sugli alberi, che riduce alle dimensioni ottimali creando una muratura in argilla, da questo l'aggettivo di muratore. Una specie che si può ammirare spesso, quindi, sulle cortecce degli alberi.


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CINCIALLEGRA Distinguibile per i suoi colori, predilige le zone basse dei boschi, cibandosi di insetti, frutta e semi. La troviamo spesso svolazzare negli spazi aperti non troppo fitti di alberi, nella continua ricerca di cibo a terra. La nidificazione avviene nelle cavitĂ protette degli alberi dove accumulano le riserve di cibo.

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CINCIA DAL CIUFFO Inconfondibile per il suo vistoso ciuffetto bianco e nero sul capo, vive nelle zone dense di conifere, la si può ammirare nei suoi acrobatici volteggi nel periodo del corteggiamento. Si nutre di insetti , ma nei periodi freddi, integra la dieta di semi e frutti. Nidifica utilizzando mushi e licheni nelle cavità degli alberi.


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NOCCIOLAIA Emblema del parco nazionale svizzero, si nutre di semi di pino di cembro che riescono ad estrarre con il loro becco appuntito dalle pigne. In autunno, ogni nocciolaia, nasconde i semi in diversi nascondigli, come riserva per l'inverno. Le caratteristiche principali di questo uccello sono la coda tronca e il piumaggio bruno punteggiato di bianco. Nidifica spesso nelle parti alte delle conifere per assorbire pi첫 calore possibile dal sole.


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IRLANDA

THE BURREN

In gaelico, Boireann, vuol dire terra rocciosa ed è un'affascinante scenario naturale che si trova nella contea del Clare estendendosi fino al golfo di Galway.


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Giancarlo Nitti Photo - Ireland


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UN PUZZLE

sure del suolo calcareo chiamate "grikes" nascono piante alpine, mediterranee e artiche e in estate vi fioriscono diverse varietà di orchidee. La formazione dellla Questo unico ecosistema è il pavimentazione calcarea del risultato di una combinazione Burren è dovuta al movimento di molti fattori, come il rapido delle zolle sulla crosta ritiro delle acque nelle fessure, terrestre causando la frattura il clima mite e umido, l’assendel pavimento roccioso, za di graminacee e l’estensiodeformandolo nel "puzzle" ne contenuta della macchia che noi oggi ammiriamo. di arbusti dovuta ai frequenti Per il particolare clima e un pascoli. capriccio botanico, tra le fesLe rocce intagliate chiamate

NATURALE

"clints" sono smussate e levigate dal tempo e dalla pioggia, dal vento e dal ghiaccio. A volte, su queste piane frammentate si formano alcuni laghi temporanei chiamati "turlough" La zona era abitata nella preistoria, come testimoniano le centinaia di tumuli sotterranei e numerosi dolmen con costruzioni circolari in pietra.

Giancarlo Nitti Photo - Ireland


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IL PERIODO NEOLITICO


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The Burren

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l dolmen di Poulnabrone, un antico dolmen sito nel Burren. risalente al neolitico. Gli scavi eseguiti nel circondario riportarono alla luce i resti di almeno 22 tra adulti e bambini, sepolti sotto il monumento. Grazie alla sua posizione, questo monumento funerario domina il paesaggio del Burren, fu centro rituale importante fino al periodo celtico.

Giancarlo Nitti Photo - Ireland


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Consigliamo di percorrere le strade che costeggiano il mare nella contea del Clare, oltre al magnifico paesaggio lunare delle pietre levigate, incontrerete intime spiaggette incontaminate e luoghi dal fascino naturalistico ineguagliabili. Nella zona di Murrogh potete, per esempio, inoltrarvi in una insenatura spiaggiosa o andare alla ricerca dei turlough piÚ vicini al golfo di Galway e perchè no, visitare i piccoli anglomerati portuali abitati da pescatori.


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Conoscere il mondo attraverso

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UTAH

ARCHES PARK

STATI UNITI I GRANDI PARCHI


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IDAHO WYOMING

NEVADA

ARCHES PARK Moab

UTAH

ARIZ ONA

COLORADO

NEW MEXICO

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STATIUNITI I GRANDI PARCHI

ARCHES PARK E' una area naturale protetta degli Stati Uniti con oltre 2000 archi naturali di arenaria e una varietà di formazioni geologiche uniche. Il parco si trova nei pressi di Moab, Utah, copre una superficie di 309 km², e la sua altitudine varia tra i 1723 m e i 1245 m. All'interno del parco, a testimonianza degli insediamenti umani preistorici, si possono trovare iscrizioni rupestri risalenti agli antichi abitanti dei Pueblo. Il parco è percorribile in auto e a piedi, seguendo diversi itinerari che mostrano le più famose architetture naturali del sito.


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Giancarlo Nitti Photo - Utah


INSIDE

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Il Parco è aperto tutto l'anno, 24 ore al giorno tranne il 25 dicembre. L'ingresso al parco è a pagamento, ed è in convenzione con la National parks service. E' bene sapere che all'interno del parco non ci sono distributori di carburante, ristoranti, alberghi o motel ma solo un campeggio, il Devils Garden Campground; quindi dovete fare rifornimento nella vicina città di Moab, a sud del parco. Se vi va di permanere la notte all'interno, c'è la possibilità di pernottare in alcune zone, previa richiesta di permesso ai ranger all'ingresso, per ciò sono essenziali tecniche di campeggio a basso impatto ambientale e non sono consentiti fuochi. E' possibile muoversi liberamente con mezzi privati all'interno e tutte le attrazioni hanno libero accesso, ad eccezione di Fiery Furnace dove è obbligatoria la guida di un ranger del parco e l'iscrizione per questa escursione è a pagamento. In estate le temperature durante il giorno sono molto elevate, per cui è consigliabile portare sempre con sé abbondanti riserve di acqua (almeno 4 litri per persona al giorno).


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Nel parco potete scegliere diversi tipi di itinerari, alcuni molto impegnativi fisicamente altri un po' alla portata di tutti. Procuratevi una mappa per stabilire un percorso prima di fare l'ingresso. Info: http://www.nps.gov/arch/


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I PIU' FAMOSI

Sono centinaia le conformazioni rocciose che potrete trovare all'interno di questo magnifico parco, ma qui di seguito vi consigliamo di non perdervi i pi첫 visitati.

Skyline Arch Un'imponente arco che si trova alla fine del parco, situato vicino alla Devils Garden Trailhead. L'arco misura 22 metri di diametro e 10 metri di altezza .


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Landscape Arch

Giancarlo Nitti Photo - Utah

L'arco si trova in un'area conosciuta come il Giardino del Diavolo (Devil's Garden) a nord nel parco. Il monumento naturale può essere raggiunto dopo una breve escursione di circa 2,4 km lungo un sentiero battuto. E' considerato il più lungo arco naturale del mondo, avendone misurato la campata pari a 88,4 metri. Negli ultimi anni frammenti di arco sono crollati costringendo il Parco a chiudere il sentiero che una volta vi passava sotto.

Delicate Arch Il più importante, divenuto simbolo dello stato dello Utah, viene chiamato anche "cowboy legs" (gambe del cowboy). Raggiungibile da due sentieri di cui uno un pò ripido e impegnativo, ma che vi porta fin sotto l'arco, mentre l'altro vi darà la possibilità di ammirare l'arco da lontano. L'arco è alto circa 20 mt.

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Ogni valle nel suo piccolo racchiude tesori suggestivi. Io, fin da piccola, ho sempre ammirato la meraviglia di Breno (BS), con il suo castello arroccato sulla collina che domina la vallata. a cura di Silvia Belotti

Breno Castello di Valle Camonica - Brescia


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Giancarlo Nitti Photo - Breno


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Breno

Giancarlo Nitti Photo - Breno


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Un monumento ricco di storia. Il castello è una stratificazione di costruzioni erette in diverse epoche e per svolgere funzioni diverse. L'insediamento architettonico sulla zona collinare nacque come un insieme di palazzi e torri al tempo di Federico I Barbarossa nel XI secolo, trasformandosi successivamente in roccaforte militare sotto la Repubblica di Venezia tra il 1400 e il 1500 d.c. Oggi, la rocca, ricopre alcuni resti di testimonianze preistoriche, che mostrano come la collina, fosse una località insediata già 10.000 anni fa. L'accesso al castello è dalla piazza di Breno, dopo una breve camminata su una stradina in salita si arriva ad una torre-porta che consente l’accesso al cortile, sulla cui sinistra si apre l’area della chiesetta medievale attribuita a S. Michele. Internamente al cortile ci sono numerose zone accessibili in cui si possono osservare le tracce delle diverse epoche e una grande torre con una bella veduta panoramica. Interessanti sono i numerosi resti delle epoche paleolitico e neolitico come i focolari, schegge di selce, un abitato con tombe e dell’età del Rame come i terrazzamenti e le capanne.


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Giancarlo Nitti Photo - Breno


Prima di addentrarsi sulla strada che conduce alle mura, è d'obbligo fermarsi ad ammirarlo da lontano. Si potranno così notare i vari livelli di stratificazione architettonica che si intrecciano e diventano parte integrante della collina su cui è eretto.

fiabesche. Merito forse, delle installazioni in ferro battuto che rievocano draghi e cavalieri. In cima alla strada dopo aver superato un arco in pietra, si viene accolti dalla "Torre-porta" che dà accesso al grande cortile del castello.

Dopo questo breve momento, raffiunta la piazza nel centro del paese, si potrà cominciare la visita vera e propria. Dopo una breve salita, percorrendo una stradina in ciotolato, ci si trova davanti alle imponenti mura di cinta da cui spicca incontrastata la torre alta circa 20 mt.

All'interno si può trovare, oltre a delle aree attrezzate per pic-nic e giochi, un ristorante che propone cucina locale da assaporare avvolti da una fantastica atmosfera e un meraviglioso panorama che dona la media Valle Camonica.

Il tempo in questo luogo sembra fermarsi, ogni punto emana sensazioni di storie lontane e

Per una visita completa consigliamo di contattare la Pro Loco di Breno (BS). Per info: www.prolocobreno.info


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ONI I Z O M E FOTO

LE VOSTRE

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Certi luoghi scatenano nell'anima forti emozioni tanto da doverle imprigionare in una fotografia... sono momenti di vita e momenti in cui ci si deve fermare, osservare e ammirare.

Sentiero per il Sasso Rosso, panorama dell'alba sulla Valsugana (Lagorai - Trentino)

Julietta Moranduzzo


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Rubrica dedicata agli inserzionisti di Giroinfoto. Invia una tua foto, descrivila, firmala e la pubblicheremo. scrivi a : redazione@giroinfoto.com

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London Eye. In una breve gita a Londra nel settembre 2015.

Silvia Zanola


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Tutti i viaggi di Giroinfoto ©, sono frutto di meticolose operazioni di scout location (vedi articolo pag.6 di Giroinfoto Magazine n.1), il viaggio che sceglierete, sarà preparato e pensato su basi solide, lasciando spazio a voi e alla vostra creatività. Ognuno potrà avere il proprio spazio ed il proprio tempo per pensare e svolgere i propri scatti.

Viaggi fotografici, veri e propri pacchetti turistici pensati per ogni appassionato di fotografia e viaggio, dal neofita al professionista, dal turista "relax" al turista estremo. Le due parole chiave sono fotografia e viaggio, in ogni loro sfaccettatura. Giroinfoto © utilizza i migliori servizi turistici, forniti da Tour Operator internazionali e agenzie dislocate in tutto il mondo, ognuno dei quali specializzato per location. Possiamo assicurare, che le nostre attività sono garantite in tema di sicurezza, qualità e affidabilità. Che dire della professionalità ed esperienza dei nostri Tour Leader, fotografi professionisti di mestiere e grandi conoscitori di infinite location. Vi condurranno in ogni tappa dell'itinerario del viaggio fotografico, nelle migliori condizioni per poter effettuare i vostri scatti d'autore, assistendovi e consigliandovi nelle modalità di lavoro.

Ma Giroinfoto © non è solo questo. La nostra realtà, ha come obbiettivo formare una vera e propria comunity di appassionati, che delle loro esperienze attraverso noi, condividano il piacere di fare nuove amicizie, confrontandosi piacevolmente e divertendosi. La filosofia di Giroinfoto è rispettare il lavoro altrui, non c'è spazio per i "io sono più bravo". Stiamo insieme per divertirci e imparare, noi dello staff per primi.

Di imparare non si finisce mai.

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Per noi il viaggio fotografico è una cosa seria, diamo valore al coinvolgimento dei nostri utenti che trovano un ambiente interattivo e colmo di contenuti.

Il web, ormai impazza di "fotografi" e improvvisati del settore, che propongono di accompagnare appassionati di fotografia in giro per il mondo, per il piacere di viaggiare loro stessi, farsi esperienze unicamente proprie e guadagnarci denaro. Troppo facile! Potremmo star qui a discutere all'infinito sull'effettiva competenza, onestà oppure affidabilità di chi si propone in questo mercato, ma non siamo qui per criticare, ma bensì per evidenziare il fatto che Giroinfoto, si differenzia da tutto ciò, erogando servizi tangibili nei loro contenuti e soprattutto con un programma formativo ben preciso. I nostri viaggi fotografici, nascono, come già detto, da scout location, quindi da un lavoro di professionisti specializzati nel settore, viene così creato il workshop sulle basi del lavoro già svolto dando affidabilità ed efficacia al programma di formazione ad esso associato. Una volta costruito l'itinerario con le relative tappe, viene fatta una valutazione sui servizi turistici da abbinarvi, con la migliore offerta e l'inevitabile garanzia di qualità e serietà di questo fondamentale servizio.

I nostri viaggiatori, protagonisti.

Partecipare ai nostri workshop non vuol dire semplicemente acquistare un pacchetto turistico. Per noi è importante che chi si affida ai nostri prodotti rimanga affascinato da questo mondo e possa esprimere da protagonista i suoi risultati attraverso i canali che mettiamo a disposizione, tra cui il più importante di tutti è il nostro magazine.

Il nostro Magazine

Il piacere di pubblicare Ospitiamo nel nostro magazine chiunque voglia condividere con noi la passione per il viaggio e la fotografia. Diamo spazio a chi volesse pubblicare le proprie foto o le proprie esperienze di viaggio, con articoli personalizzati o semplicemente nella sezione dedicata allo spazio fotografico dei lettori. Rispondiamo alle domande che ci inviate pubblicando le risposte con consigli preziosi per i vostri viaggi o per le vostre fotografie. In giroinfoto c'è spazio per te.

Preparati a interagire con la nostra rivista e i nostri eventi futuri come mostre, contest e incontri.


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Come funziona Giroinfoto Magazine

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Sul sito www.giroinfoto.com troverai moltissimi viaggi fotografici tra cui scegliere. Scegli il tuo viaggio sulla base delle tue preferenze. Controlla le partenze e i posti disponibili. Leggi il programma e se vuoi contattaci per porci tutte le domande che vuoi. Aggiornati sul nostro sito e sulla pagina facebook per tenere sotto controllo le partenze e i le nuove location.

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Tutti i workshop devono essere confermati 60 giorni dalla partenza e definita la prenotazione 30 giorni prima. Questo per garantire la quota di partecipazione e la prenotazione dei voli nel caso ce ne fossero. Per prenotare è semplicissimo, devi inviare una mail a booking@giroinfoto.com con la volontà di partecipare. Ti verranno inviate le procedure di prenotazione e adesione ai servizi turistici direttamente dal tour operator interessato.

Partecipa

Non ti resta che attendere il giorno della partenza, raggiungendo il punto di incontro per il briefing iniziale. Spesso sarà fin dall'aereoporto, ma alcune volte, viste le partenze dei partecipanti dislocate nei diversi aereoporti, avverrà la prima sera del tour, direttamente nella struttura della destinazione prevista dal viaggio. Partecipa quindi al tour fotografico seguendo le indicazioni dei tour leader.

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Al rientro, dopo il briefing finale del workshop, continua a seguire il gruppo di discussione del viaggio che hai appena effettuato. Pubblica le tue foto, partecipa alla redazione del magazine esponendo le tue esperienze e i tuoi lavori. Partecipa agli eventi e alle mostre o contest dedicati alla tematica del viaggio.

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