Giroinfoto magazine 06

N.6 - 2016 APRILE

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LA SCOUT LOCATION

Seligman

Sorprese della Route 66

N.6 - 2016 | APRILE, Gienneci Studios Editoriale. www.gienneci.it

L'intramontabile BIANCO e NERO

1698 DAYS

VIAGGIARE IL MONDO UNA FOTO ALLA VOLTA Emanuele Del Bufalo

MONDI PARALLELI LO STAMBECCO ALBE E TRAMONTI Lorenzo Bruscaggin

WILDLIFE Stefano Bonalumi

WEL

COME

06 www.giroinfoto.com

la redazione | Giroinfoto Magazine

Giroinfoto Magazine 01

fotografare e viaggiare due passioni un’ unica esperienza Benvenuti nel mondo di Giroinfoto©.

La rivista che ha come obiettivo, essere un punto di riferimento per la promozione della cultura fotografica in viaggio.

Attraverso gli articoli di GIROinFOTO©, si tracciano i confini della fotografia professionale, separandola da quella improvvisata, che negli ultimi tempi sta creando confusione sulla percezione della reale qualità della stessa. Fotografare, è un lavoro il cui valore risiede nelle studio del soggetto, nel corretto utilizzo della tecnica, nella determinazione e nella continua esperienza e capacità di critica.

Vuole essere uno strumento per diffondere e divulgare linguaggi, contrasti e visioni in chiave professionale in una rassegna che guarda il mondo con occhi artistici e creativi, attraversando una varietà di soggetti, luoghi e situazioni, andando oltre a quella “fotografia” a cui ormai tutti ci siamo fossilizzati.

Una raccolta di molteplici idee, progetti di viaggio e workshop fotografici, frutto delle esperienze e lavori eseguiti da esperti nel settore del reportage fotografico, che hanno saputo confrontarsi con le condizioni climatiche e socio-politiche, con le difficoltà imposte dalla natura, per catturare l'immagine e la spontaneità selvaggia della stessa.

Si dice che il "bravo fotografo" diventa parte integrante del mondo a cui appartiene il soggetto che sta riprendendo sapendo perfettamente come e dove muoversi: se fotografi una montagna, la sai scalare, se fotografi il mare, sai nuotarci e se fotografi le nuvole sai anche volare.

Ecco perché la professione del fotografo non è cosa facile e noi di Giroinfoto vogliamo condividere con voi questa magnifica passione attraverso le nostre attività.

Founder of Gienneci Studios Director of Giroinfoto

Giancarlo Nitti

Giappone

Dal 12 al 19 Aprile 2016 Giroinfoto.com Viaggiare e Fotografare Due passioni, un'unica esperienza.

Info e Prenotazioni su:

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Photo - Travel Workshop di 9 giorni in Giappone

L'estremo oriente tra innovazione e tradizione.

Una fantastica avventura fotografica ti aspetta.

Visita il sito per scoprire i dettagli.

Giroinfoto Magazine 03

ANNO II n. 06

Giroinfoto ti risponde

REDATTORI E FOTOGRAFI Giancarlo Nitti

Uno spazio dedicato alle vostre curiosità e domande.

Vuoi chiederci qualcosa?

Scrivi a: redazione@giroinfoto.com

DIRETTORE RESPONSABILE Giancarlo Nitti

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Lorenzo Bruscaggin Inserzionista Giroinfoto

Emanuele Del Bufalo Collaboratore Giroinfoto

Giroinfoto ti pubblica

Stefano Bonalumi

Inserzionista Giroinfoto

Diamo spazio a chi ama la fotografia e il viaggio, pubblicando articoli e foto dei nostri lettori.

Inviaci il tuo materiale richiedendo di pubblicarlo.

Scrivi a: redazione@giroinfoto.com

Giroinfoto ti accoglie LAYOUT E PHOTOCOMPOSIT Gienneci Studios PER LA PUBBLICITÀ: Gienneci Studios, Via G.Borgomaneri, 135 Milano - 20086 Motta Visconti. info@gienneci.it - redazione@giroinfoto.com DISTRIBUZIONE: Gratuita, su pubblicazione web on-line di Giroinfoto. com e link collegati.

PRODUZIONE Gienneci Studios Editoriale

by Gienneci Studios REDAZIONE email: redazione@giroinfoto.com Informazioni su Giroinfoto.com: hello@giroinfoto.com Questa pubblicazione è ideata e realizzata da Gienneci Studios Editoriale.

Tutte le fotografie, informazioni, concetti, testi e le grafiche sono di proprietà intellettuale della Gienneci Studios © o di chi ne è fornitore diretto(info su www.gienneci.it) e sono tutelati dalla legge in tema di copyright. Di tutti i contenuti è fatto divieto riprodurli o modificarli anche solo in parte se non da espressa e comprovata autorizzazione del titolare dei diritti.

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Vogliamo sentire anche la tua opinione e sarà un piacere accoglierti nella nostra community.

data di uscita 15 Aprile 2016

fotografare

e v ia gg iare due passioni un’ unica esperienza

08

INSIDE

Giroinfoto Magazine

06

38 76

20

86 56 Indice 06

GIROINFOTO TOASSOCIATI Promozione

08

SAN ANTONIO Fort Alamo & Co. A cura di Giancarlo Nitti

20

MONDI PARALLELI Albe e tramonti. a cura di Lorenzo Bruscaggin

38

THE LONG TERM TRAVELER

66

Viaggiare il Mondo una foto alla volta

a Cura di Emanuele del Bufalo

56

L'INTRAMONTABILE BIANCO E NERO Giroinfoto School

66

NORMANDIA

Le scogliere di Étretat

A cura di Giancarlo Nitti

76

STAMBECCHI E CAMOSCI Wildlife A cura di Stefano Bonalumi

86

ROUTE 66 Seligman, cars story A cura di Giancarlo Nitti

100

FOTOEMOZIONI Le foto dei lettori redazionale

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Turismo culturale

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giroinfoto magazine

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08 Giroinfoto Magazine

San Antonio è una città da capire nella sua anima e nelle sue origini.

La leggendaria battagia di Alamo tra il Messico e gli Stati Uniti, fa da corona a questa città texana , ma non è l'unica meta interessante.

Se vi trovate a San Antonio vale la pena concentrarsi anche sulla zona della downtown, dove si trova il suo centro tra la strade Losoya Street e Commerce Street.

A cura di Giancarlo Nitti

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Fort Alamo & Co.

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Fort Alamo Lo trovate al 300 di Alamo Plaza ed è sicuramente la prima attrazione di questa città di frontiera.

Una Missione spagnola costruita nel XVIII secolo per opera di un sacerdote francescano, Antonio de Olivares, con lo scopo di “civilizzare” la popolazione indigena dei Payaya.

Nel 1793 la struttura venne abbandonata per poi essere occupata dall’esercito messicano e successivamente conquistata da ribelli Texani che la fortificarono.

Nel corso della rivoluzione per l’indipendenza del Texas dal Messico, il 23 febbraio 1836, le truppe dello stato centro-americano, comandate dal generale Antonio López de Santa Anna, attaccarono Fort Alamo, difeso da soli 189 texani.

L’assedio durò fino al 6 marzo quando tutti i soldati morirono dopo aver difeso con tutte le loro forze Alamo.

Oggi il forte è visitabile anche all'interno dove è rimasto ben poco, ma ne vale la pena entrarci per capire in che situazione si trovavano i difensori del forte.

Vi verrà negata la possibilità di fotografare e riprendere negli ambienti interni.

Adiacente al forte vi è un museo con delle ricostruzioni della battaglia.

Giroinfoto Magazine

+

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www.thealamo.org

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Downtown San Antonio

Quattro passi nel centro di San Antonio vi faranno capire quanto la cittĂ ci tenga a esternare il proprio patriottismo legato alla cultura unicamente Texana.

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Giancarlo Nitti Photo -San Antonio

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Riverwalk

Nel cuore della downtown sorge un'imponente opera urbana sulle rive del fiume San Antonio.

Una passeggiata lungo le sponde del fiume colma di bar, caffè, ristoranti, alberghi e negozi.

Una rilassante camminata in questa insolita urbanizzazione è assolutamente d’obbligo.

E' possibile fare piccole crociere guidate e seguire percorsi escursionistici nel tratto di Mission Reach.

Seguire tutto il percorso del Riverwalk vipermetterà di visitare buona parte dei principali edifici del centro, tra cui il famoso Tower Life Building.

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Giancarlo Nitti Photo -San Antonio

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MONDI

PARALLELI di LORENZO BRUSCAGGIN

Chiunque sia appassionato di fotografia sa che alla base di un buono scatto c'è lei.

Come chi ?

La luce !!! E questo è particolarmente vero in due momenti ben precisi della giornata:

alba e tramonto.

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ALBA SUL FIUME PO

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ALBA SUL FIUME PO

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Sono questi i momenti in cui il cielo prende veramente vita e si esibisce in uno spettacolo che ogni essere vivente di questo mondo dovrebbe soffermarsi ad osservare con ammirazione e contemplazione profonda.

Chi meglio dei fotograďŹ conosce questo susseguirsi di colori e forme che cambiano il modo di vedere ogni cosa, anche la piĂš banale e stupida ?

24 Giroinfoto Magazine

Alba ďŹ ume Po

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Tramonto sul Lago di Garda -TORBOLE (TN)

Proprio per questo amo pensare all'alba e al tramonto come a due mondi paralleli, che non possono mai incontrarsi, ma che a modo loro dialogano, lottano, gareggiano e si ammirano a vicenda.

Chi di noi può dire quale sia il migliore, il più colorato, il più imprevedibile ? Penso

proprio nessuno, perchè non esiste un'alba uguale ad un'altra, come non esiste un tramonto uguale ad un'altro.

Esiste però un qualcosa di magico nel loro rincorrersi e mai incontrarsi, il loro destino è segnato dai tempi che furono, come in un antico sortilegio che li costringe alla solitudine reciproca e perpetua.

26 Giroinfoto Magazine

Come due innamorati sperano di incontrarsi ma questo non sarà mai possibile perchè proprio come nei migliori film di fantascienza loro vivono in due mondi paralleli, separati dal giorno e dalla notte.

Ecco perchè ho sempre pensato che scattare all'alba e al tramonto sia un'esperienza magica e irrinunciabile per un fotografo. Aspettare il momento giusto, con la luce corretta e i colori che esplodono in cielo ripaga delle alzatacce mattutine, delle ore passate al freddo, della solitudine di quei momenti.

TRAMONTO CON VISTA SULLO STROMBOLI DA CAPO VATICANO

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MONDI PARALLELI Albe e tramonti

Lorenzo Bruscaggin

PASSERO AL TRAMONTO

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ALBA CAMPAGNE MANTOVANE

E non è sempre facile, anzi. Quante volte dopo essersi alzati alle quattro del mattino per poter raggiungere il posto prestabilito, piazzato l'attrezzatura ed aspettato il momento giusto, le nuvole ci hanno coperto il cielo, oppure un pallido Sole si è affacciato quasi a volerci schernire in senso di sďŹ da ?

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Se ci pensate bene poi alba e tramonto sono tremendamente diverse fra loro, la prima nervosa, irrequieta, sfuggente, con il Sole che appare quasi all'improvviso e impaziente di prendere il suo posto in alto nel cielo non lascia tempo per errori nello scatto. Il tramonto invece è docile, lento, armonioso, quasi malinconico, con i suoi bellissimi colori che si alternano in modo sinuoso nel cielo che gradualmente diventa sempre piÚ scuro.

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ALBA DALLA BAIA DI SANTA MARIA (CALABRIA)

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Campagne Mantovane all'alba

Baia di Riaci all'alba (Calabria)

Baia di Riaci al tramonto

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Baia di Riaci all'alba (Calabria)

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Quando la luce imprime questo spettacolo della natura nel sensore della macchina fotografica, e se ne ammira il risultato, è emozione allo stato puro, soddisfazione per quello che si sta facendo, amore per una passione che forse in molti non possono capire.

E forse è proprio questo che ognuno di noi cerca di fare con i propri scatti, far emozionare chi li osserva.

Certo, alba e tramonto in un solo scatto sarebbero davvero troppo da fotografare, forse per questo sono

condannati a non incontrarsi mai.

A volte però penso che la Luna abbia capito che almeno una volta alba e tramonto lo vorrebbero fare, altrimenti non mi spiego come mai a volte sia lì, in pieno giorno alta nel cielo, come a voler convincere il Sole a non calare, almeno per una volta, una sola, ... quella magica volta in cui non esisteranno due mondi paralleli !!!

Lorenzo Bruscaggin

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MONDI PARALLELI Albe e tramonti

Lorenzo Bruscaggin

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Emanuele Del Bufalo

THE LONG TERM TRAVELER VIAGGIARE IL MONDO

una foto alla volta

Spesso ci dimentichiamo come il fattore tempo influisca sulle nostre vite.

La carenza di tempo spesso penalizza le nostre esperienze e la nostra interazione con le altre persone molto più drasticamente di quello che percepiamo.

La frenetica società non permette di mettere in pausa o rallentare la propria vita.

Nel mio progetto di viaggio "The Long Term Traveler" l'obbiettivo è stato quello di viaggiare il Mondo svincolandomi il più possibile dal problema tempo, percorrere gli spazi lentamente, fermarmi a lavorare quando mi servivano soldi o quando semplicemente mi trovavo bene in un posto.

Ho terminato questa avventura a fine Novembre 2015, per un totale di 1698 giorni di viaggio, più di quattro anni e mezzo.

Purtroppo a causa della carenza di tempo, la maggior parte delle persone si limita a viaggiare per alcune settimane, piccole porzioni di mondo da esplorare sempre con fretta. È di regola il "vedere il più possibile nel minor tempo possibile"E purtroppo così facendo ci si ritrova a visitare in maniera a volte superficiale i luoghi e non si ha abbastanza tempo per conoscere e lasciarsi contagiare dalla cultura e dalla gente del posto e questo è un vero peccato.

Ho esplorato quasi 30 paesi, dal Canada alla Nuova Zelanda, dall'Indonesia alla Mongolia, dal Vietnam fino alla Turchia e la penisola balcanica.

Trovo che, per raccontare storie, la fotografia sia uno strumento incredibilmente potente, in particolar modo storie di viaggi, ed infatti è stata il mezzo perfetto per documentare e raccontare la mia avventura.

La lentezza che ha caratterizzato il mio modo di viaggiare, ha anche modificato il mio modo di osservare e fotografare il mondo.

Il passare dei giorni non ha più importanza, portare a casa gli scatti che mi sono immaginati diventa la priorità.

Studiavo i luoghi e le scene che trovavo interessati con la consapevolezza che sarei tornato in diverse ore del giorno per capire a pieno come il mutamento della luce avrebbe modificato la scena.

Mi sono innamorato del modo in cui lo studio del territorio e degli eventi naturali diventi parte della routine giornaliera di un fotografo itinerante.

E poi c'e' l'aspetto che preferisco di più in assoluto… la naturalezza con cui, si possano instaurare rapporti con la gente.

Grazie alla fotografia è possibile abbattere quei limiti culturali e linguistici che impediscono il genuino interagire tra due esseri umani.

Il mio approccio alla ritrattistica durante gli anni di viaggio è sempre stato quello di essere estremamente discreto.

Per aspirare alla massima autenticità del soggetto e della scena ho sempre cercato di essere invisibile il più a lungo possibile.

Una volta che venivo "scoperto" mi avvicinavo al soggetto, o ai soggetti, con un gran sorriso e a parole o a gesti spiegavo chi ero e cosa facevo e mostravo loro la foto che avevo appena immortalato.

Le reazioni sono state di tutti i generi, da estremamente dolci a estremamente irritate fino allo stupore puro.

Molto spesso mi ritrovavo a chiacchierare con il mio soggetto del più' e del meno, del lavoro, dei figli, e di qualsiasi cosa mi passasse in mente.

Con il tempo ho capito che in questo modo potevo aggirare i classici schemi di interazione tra locali e stranieri.

Sentivo che il contatto umano non era sterile come con qualsiasi altra persona incrociata per strada ma andava un po' più in profondità, ovviamente dipendeva dal tipo di persona che mi trovavo davanti ma in generale c'era una reciproca e sana curiosità.

Una foto diventava la connessione che se pur per poco tempo ha permesso a due totali estranei provenienti dalla parte opposta del mondo di chiacchierare e conoscersi un po'.

Emanuele Del Bufalo Ho cercato sempre di evitare di spostarmi in aereo, preferendo mezzi di trasporto più lenti (bus, treno, auto, moto).

Adoro vedere il graduale cambiamento del mondo intorno a me.

Oggi con gli aerei ci si sposta troppo velocemente, perdendo tutti i graduali cambiamenti del mondo, il paesaggio e la natura che cambia, le culture e le religioni, le diversità dei volti della gente, le lingue.

Volando si passa sopra al mondo, viaggiando via terra lo si attraversa.

Viaggiando per molti mesi ci si svincola da quei schemi di viaggio (o meglio Vacanza) a cui i turisti sono soggetti.

L'essere umano ho bisogno di uno scopo.

La vita caotica di tutti i giorni, il lavoro, il traffico, lo stress ci fa pensare che oziare sotto una palma per 2 mesi a bere noci di cocco con l'ombrellino sia un sogno.

In realtà questo non accade, una volta smaltito lo stress.

Una volta che la palma diventa l'ufficio e la noci di cocco il vostro computer l'essere umano brama impegni e cose che lo

Giroinfoto Magazine 39 stimolino....il desiderio di oziare al mare è una conseguenza alla vita che facciamo, alla mancanza di straordinario nel nostro quotidiano. Una volta che si lascia questo fardello, si può; cominciare a viaggiare.

Lasciata la routine e soprattutto levandosi i vestiti da impiegato, commessa, cameriere, autista, medico, o ingegnere si è liberi, liberi di perdersi.

Ci si accorge che non si e' li per riposare e rigenerare le batterie, ma per esplorare, scoprire, provare. da quel punto le batterie rimarranno cariche.

Ricaricate dalle eccezionali persone che incontrerete durante viaggio, i posti che visiterete, le difficoltà e le vittorie che incontrerete sul vostro cammino.

Una persona che viaggia non e' in vacanza, ma e' in evoluzione!

SCOGLIERA ARCOBALENO The Long Term Traveler Scorcio mozzafiato della costa meridionale di Tongatapu, l'isola di principale dell'arcipelago di Tonga.

Una piccola isola circondata dalle acque blu del Pacifico del Sud. Nei giorni con le giuste condizioni atmosferiche, camminando sulle rocce affilate a strapiombo sul mare, si può assistere ad un magnifico spettacolo della natura. Dopo un paio di giorni di sopralluoghi e pianificazione si verificano le condizioni perfette che aspettavo.

Le potenti onde dell'Oceano Pacifico si infrangono alla base della scogliera che per 15 metri si innalza dai flutti, creando vere e proprie esplosioni d'acqua.

Il boato è quasi assordante, un'enorme quantità di acqua viene proiettata verso l'alto. Una nebbiolina rimane sospesa in aria e riflettendo i raggi del sole crea vividi arcobaleni.

Il perfetto esempio di cosa accade quando i tre predominanti elementi in natura si incontrano.

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LE VERDI VALLI DI SA PA The Long Term Traveler Dopo più di un mese in Vietnam, attraversando questo magnifico paese dalla foce del Mekong nell'estremo sud, sono arrivato nel distretto di Lao Cai, zona montuosa quasi al confine con la Cina. Ho deciso di rimanere alcuni giorni in più per fare solo una cosa… affittare una moto ed esplorare queste montagne e queste valli tappezzata di risaie.

L'impatto che l'uomo ha avuto sul territorio è netto, seguendo i pendii delle montagne si nota la linea di demarcazione tra la vegetazione selvaggia e gli splendidi terrazzamenti che le piccole comunità locali coltivano.

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Durante le ore che precedono il tramonto l'atmosfera diventa magica, la luce dorata del sole invade la valle.

Macchina fotograďŹ ca a tracolla guido la mia vecchissima moto per le stradine sterrate che collegano i minuscoli villaggi abitati da diversi gruppi e minoritĂ etniche tipiche di queste zone. Attiro l' attenzione, spesso dei bambini corrono dietro la mia moto salutandomi, non devono essere poi cosĂŹ tanti i turisti che lasciano il paese di Sa Pa e si avventurano in queste valli passano in questi minuscoli villaggetti immersi nel verde.

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Singapore è decisamente una delle città più fotogeniche che io abbia avuto la fortuna di visitare. Anche se spesso si ha la sensazione di camminare in un set cinematografico, questa città stato a soli 140 km dall'Equatore offre scorci originali e panorami da metropoli futuristica.

Questa volontà del governo di, letteralmente lanciare la città nel futuro, ha avuto conseguenze nella preservazione dell'entità storica che Singapore si è guadagnata nel corso della storia.

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Con il giusto tempo a disposizione e la voglia di camminare ĂŠ facile scoprire inquadratura interessanti e originali in giro per la cittĂ , specialmente di notte, quando luci, laser e led sono accesi.

LA CITTA' DEL FUTURO The Long Term Traveler

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VIAGGIARE IL MONDO

una foto alla volta

IL FUMO COSMICO The Long Term Traveler Sulle rive del Lago Tekapo, nel cuore dell'isola meridionale della Nuova Zelanda, sorge la Chiesa del Buon Pastore, una piccola chiesetta datata 1935 costruita dai pionieri che vivevano in quest'area. Sono stato in questa zona almeno sei o sette volte nel corso del periodo che ho vissuto in Nuova Zelanda, in tutte le stagioni e a diverse ore del giorno.

La zona del lago Tekapo è famosa per l'osservazione del cielo notturno e le stelle.

Se il cielo è limpido la Via Lattea è ben visibile in qualsiasi periodo dell'anno.

Amo l'astrofotografia e l'idea di usare le stelle come elemento di unione tra la terra e il cielo. Il piccolo campanile di questa chiesetta di campagna mi ha sempre ricordato un camino, ma volevo che da li non uscisse semplice fumo, ma un "Fumo Cosmico" fatto di milioni di stelle.

Ci sono voluti mesi e diversi sopralluoghi ma alla fine in una freddissima notte di maggio la Via Lattea era in posizione, due ore di attesa e infiniti aggiustamenti di inquadratura affinché sembrasse che le stelle uscissero veramente da un camino.

SELFIE DI UNA TARTARUGA DI MARE The Long Term Traveler

Nell'isola di Efate, nell'arcipelago di Vanuatu c'è un centro che si prende cura delle tartarughe di mare.

L'organizzazione accudisce le uova che vengono depositate, ogni anno, sulle spiagge dell'isola.

Nel centro ci sono anche tartarughe adulte che a causa di incidenti o mutilazioni non sono più in grado di vivere autonomamente nell'oceano.

Come questa, per esempio, trovata spiaggiata e in fin di vita non distante da questo centro.

Uno squalo le aveva staccato una delle pinne posteriori. 15 anni dopo questa tartaruga è ancora un membro della famiglia che gestisce la struttura, essendo per lei impossibile sopravvivere in mare aperto.

Con piccoli accorgimenti e qualche pezzetto di papaia si lascia avvicinare e fotografare.

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YUPA The Long Term Traveler Birmania nord occidentale, sono nell'antica cittĂ di Mingun, non lontano da Mandalay, e mi sto aggirando nella maestosa Pagada di Hsinphymae.

E incontro lei.

Yupa ha 7 anni e mi racconta che va a scuola a Mandalay.

In questo periodo dell'anno le scuole sono chiuse per le vacanze .

Per questo periodo Yupa vive con i suoi nonni in un piccolo villaggio non lontano da qui e aiuta la famiglia vendendo braccialetti e collane di ďŹ ori ai fedeli e ai turisti che vengono a visitare le pagode e i templi della zona.

Giroinfoto Magazine 47

THE LONG TERM TRAVELER Oggi è il giorno di Natale, e sono in una riserva protetta non lontano dalla costa orientale della gigantesca isola del Borneo, esattamente in Kalimantan, la parte Indonesiana del Borneo.

Da un paio di giorni sto vivendo nel centro di reintroduzione per Orangutan di Samboja Lestari.

A causa delle deforestazione incontrollata gli Orangutan sono in pericolo di estinzione.

IL GIOVANE ORANGUTAN The Long Term Traveler

Ogni anno numerosi Orangutan vengono uccisi perchĂŠ entrano nelle piantagioni di palma da olio in cerca i cibo.

I piccoli orfani vengono salvati, accuditi in questo centro, allevati e riinseriti nelle selvagge giungle che una volta coprivano interamente il Borneo.

Sono all'interno del complesso della Pagoda di Shwedagon nella città di Yangon da ormai diverse ore. Oggi è un giorno importante per la Birmania, ieri si è celebrato il capodanno Buddista.

Il mio piano era di fermarmi velocemente per una visita alla Pagoda, per poi continuare verso la periferia nord della cittĂ , ma, sono stato rapito dalle scene e l'atmosfera di questo posto.

Giroinfoto Magazine 49

Centinaia di persone in processione intorno al gigantesco stupa dorato alta pi첫 di 100 metri. I fedeli in preghiera compiono numerosi giri, sempre in senso orario, intorno al luogo di culto.

IL VORTICE UMANO The Long Term Traveler

LA DONNA DEL MERCATO The Long Term Traveler Questa foto è un esempio di come a volte le barriere linguistiche e la timidezza impediscono di chiacchierare e conoscere il proprio soggetto.

Oggi è il giorno del grande mercato nella città di Hoi An nel Vietnam centrale.

Centinaia di bancarelle compresse l'una all'altra riempiono le vie e i piccoli moli della città. Questa donna vende del pesce, impegnata nel suo lavoro, non si è accorta di me. Ho tutto il tempo di scegliere l'inquadratura e aspettare il momento giusto per scattare.

Soddisfatto del mio scatto la saluto e le faccio vedere la foto, ma la timidezza e il fatto che non parlasse affatto inglese ha compromesso quel piccolo scambio di parole e sorrisi che succede molte volte.

Giroinfoto Magazine 51

52 Giroinfoto Magazine

Durante il mio periodo in Nuova Zelanda, ho vissuto anche nella città di Christchurch. È tardo Aprile e qui l'autunno è al suo apice. Il giardino botanico della città è pieno di colori magnifici. Sono le 5 di pomeriggio, e anche oggi come gli ultimi tre giorni, sono appostato sulle rive di un piccolo laghetto nel giardino botanico nel centro città.

La luce a quest'ora è bellissima, i colori dell'autunno si riflettono sulla superficie increspata dell'acqua. Quello che cercavo di ottenere era uno scatto dinamico di uno dei germani reali che popolano il laghetto nell'ultima ora di luce disponibile prima

Giroinfoto Magazine 53

del tramonto.

Niente di troppo complesso, infatti oggi sono riuscito ad immortalare qualcosadi molto vicino a quello che avevo immaginato nella mia mente.

IL GIARDINO BOTANICO The Long Term Traveler

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B L'INTRAMONTABILE

BIANCOENERO

Giroinfoto Magazine 57

Fotografare in bianco e nero ha da sempre un suo fascino, stuzzicando creativitĂ di amatori e professionisti.

Ma, seppure molto vecchia e apparentemente semplice come tecnica, ha sempre detenuto basi formative particolarmente importanti per l'esatta esecuzione.

Scattare in bianco e nero, infatti, concentra l’attenzione in particolare sulla composizione, trasformando i colori in toni e rendendo, di conseguenza, piÚ attenta la scelta dell'inquadratura.

Realizzare quindi una foto in bianco e nero, come molti possono pensare, non vuole dire solamente desaturarla.

W

OCCHIO ALLA GEOMETRIA

Per creare piacevoli composizioni geometriche, bisogna fare molta attenzione alle forme che decidiamo di inserire nella nostra inquadratura.

Nel bianco e nero questa attenzione diviene ancora più importante, in quanto rimuovendo il fattore del colore, l'occhio si concentra maggiormente sulle forme e sulle espressioni della scena composta.

Un classico esempio di utilizzo della fotografia in bianco e nero, è la fotografia di architettura e urbana, proprio per la sua capacità di mettere in risalto le forme e le geometrie delle strutture.

Queste fotografie spesso sono scattate nelle prime ore del mattino, in parte per evitare il passaggio di persone, ma soprattutto per approfittare della luce di un sole basso che proietta lunghe ombre e può produrre trame particolari quando cade sulle superfici delle strutture.

Esaltare le forme Tutti gli elementi che comporranno la nostra inquadratura assumeranno, più che mai, caratteri geometrici, contrastandosi e integrandosi fra loro esaltando lo scatto nelle prospettive e nelle linee di fuga.

E' bene quindi, pensare allo scatto in bianco e nero fin dalla fase di composizione, impostando se si vuole, la modalità monocromatica direttamente sulla macchina fotografica per ricordarsi successivamente della scelta della tecnica.

B

w

Giroinfoto Magazine 59

B

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RICERCA DELLE TRAME

Oltre a comporre lo scatto con le forme al loro giusto posto, la fotografia in bianco e nero necessita di elementi che contengano trame, in quanto, quest’ultime, aggiungono un ulteriore elemento di spicco.

L'incisione e la direzione della luce, che sia quella naturale o artificiale, influenza notevolmente la leggibilità delle superfici fotografate, creando trame sempre diverse.

Ecco perchè, in fotografia, provare a fotografare il soggetto in diverse ore del giorno o semplicemente spostandosi di angolazione è un modo ottimale per poi successivamente scegliere lo scatto migliore.

La trama è molto importante per gestire il risalto degli elementi che compongono lo scatto.

Utilizzo dei filtri Nella fotografia in bianco e nero, i filtri spesso sono utilizzati per modificare le tonalità dell'immagine e quindi un'aiuto valido per gestire le trame delle superfici riprese.

I filtri gialli e rossi, ad esempio, assorbono la luce fredda, rendendo, per esempio i cieli azzurri più scuri nell'immagine. Questo non solo rende la scena più drammatica, ma aumenta il contrasto tra le nuvole bianche e il cielo.

Molte fotocamere possono utilizzare i filtri digitali nelle proprie impostazioni, in assenza di questa modalità, potete applicarli davanti all'obbiettivo.

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VEDERE IN BIACO E NERO

Scattare una scena che appare stupenda a colori potrebbe non rendere in bianco e nero, o viceversa.

Impariamo quindi a "vedere in bianco e nero" e ragionare sullo sviluppo del RAW per come concepito.

Un pallone rosso su un campo verde acceso, quando vengono scattati a colori creano un contrasto forte e piacevole. Se scatti lo stesso soggetto in bianco e nero, potresti scoprire che il rosso e il verde diventano sfumature di grigio molto simili.

Verificare lo scatto in digitale aiuterà a "vedere" in bianco e nero, ma l'apprendimento può essere accelerato riconoscendo i colori come tonalità di grigi, dal nero al bianco.

Il sistema zonale l Sistema Zonale, che ha contribuito a sviluppare la fotografia analogica in bianco e nero per la gamma di tonalità dal nero puro ( Zona 0 ) al bianco puro (Zona 10). con la Zona 8 due volte più scura della Zona 9, la Zona 7 due volte più scura della zona 8 e così via.

Questi principi sono altrettanto applicabili alla fotografia digitale.

Comporre un’immagine in grado di contenere tutta questa gamma di tonalità significa creare un grado di interesse allo scatto, anche se molto complicato dal punto di vista dell'acquisizione della luce in quanto ne servirebbe davvero molta.

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ISTOGRAMMA E BRACKETING

Nella nostra fotocamera digitale si può visualizzare l'istogramma: usatelo.

Un istogramma ideale sarà completamente contenuto all’interno dei due estremi, con un maggior peso sul lato destro.

Regolate quindi l'esposizione ottenendo l'equilibrio dell'istogramma sempre che non stiate fotografando delle scene luminosissime o scurissime.

Il bracketing Questa funzione, che ci permette di acquisire diversi fotogrammi scattati in sequenza con diverse esposizioni, ci viene in aiuto nella fotografia in bianco e nero, dove vi è sempre la paura di sbagliare l'esposizione.

Attivare quindi la funzione bracketing nella nostra macchina fotografica ci permette di “non preoccuparci" del problema dell'esposizione, salvo errori di impostazione gravi.

La macchina fotografica, automaticamente, acquisirà altre due foto oltre a quella scattata, una sottoesposta di uno stop e l'altra sovraesposta di uno stop.

Successivamente sarà quindi possibile scegliere la fotografia migliore per realizzare un'ottimo bianco e nero.

La stessa tecnica viene utilizzata per realizzare foto in HDR.

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Le falesie di

Étretat

A cura di Giancarlo Nitti

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Étretat è un luogo dalle emozioni vere in cui l’uomo stringe un contatto con una natura semplicemente meravigliosa e maestosa.

L'affascinante verticalità delle falesie della Costa d’Alabastro si incastra armoniosamente con la dolcezza della spiaggia.

Una location impossibile da negare a scatti panoramici mozzafiato in qualsiasi punto vi troviate della costa.

FRANCIA

NORMANDIA

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La falaise d'Aval

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Sulla Falaise d’Aval, raggiungibile tramite una lunga scalinata che parte dalla passeggiata a mare.

Qui il sentiero vi regalerà vedute mozzafiato sugli scogli sottostanti tra cui il famoso arco descritto da Maupassant come un elefante che beve nel mare, sulla cittadina e sullo straordinario arco La Manneporte. Vi consigliamo di percorrere tutto il sentiero, anche se molto lungo, fino in fondo, fino a trovarvi immersi nella natura più incontaminata.

La base delle falesie è visitabile a piedi solo in certe ore del giorno, quando il mare si ritira ed è quindi opportuno consultare le tabelle delle maree e prestare estrema attenzione.

Giancarlo Nitti Photo - Normandie

La falaise d'Amont 62 70 Giroinfoto Magazine

La Falaise d’Amont è invece raggiungibile in macchina per ammirare l’altro versante della baia accanto a una graziosa chiesetta chiamata Notre Dame.

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Le falesie di

Étretat

InďŹ niti sono gli scorci che potete trovare sui percorsi delle falesie.

Consigliamo quindi di arrivare in mattinata presta all'abbassamento delle maree e dedicare l'intera giornata alla visita di questo magniďŹ co paesaggio.

Giancarlo Nitti Photo - Normandie

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Giancarlo Nitti Photo - Normandie

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Le falesie di

Étretat

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WILDLIFE

Stambecchiosci e cam A cura di Stefano Bonalumi

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La fotografia naturalistica è sicuramente ciò che più mi ha affascinato.

Wildlife, caccia fotografica o chiamatela come volete io non riesco più a rinunciare al contatto con la natura.

Forse è un genere che si avvicina molto al mio modo di essere e tramite questi scatti non cerco solo di far conoscere una realtà che non tutti hanno la possibilità di osservare, ma cerco di trasmettere uno stile di vita, un ideologia, un etica o semplicemente il mio entusiasmo davanti alla maestosità della natura.

Questa volta mi imbatto nel parco floro-faunistico di Maslana (BG) per incontrare alcune specie di stambecchi e camosci.

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WILDLIFE

Stambecchiosci e cam

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Questa attività fotografica è un genere che richiede costanza, sacrificio, lunghe camminate, appostamenti e pazienza, nelle uscite si è spesso da soli ed è proprio quello che mi piace, perchè riesco a sentire molto di più il contatto con la natura.

Deve esserci il massimo rispetto dei soggetti, delle loro abitudini e del loro habitat.

Io entro in casa loro. E devo farlo nel modo meno invasivo possibile.

Allora ecco che loro a volte mi accettano, si lasciano fotografare.

Non sempre accade questo, soprattutto nel caso di questi scatti realizzati sulle montagne di casa dove la fauna generalmente è molto schiva e spaventata dalla presenza umana.

Però con la costanza e con spirito di sacrificio si riesce ad arrivare a questo. poterli osservare.

Perché lo scatto deve essere l’ultimo tassello, senza fretta e senza invadere ciò che non è il nostro mondo.

Stefano Bonalumi Photo - Maslana

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WILDLIFE Stambecchiosci e cam Parco della Maslana

Quello che mi affascina è che spesso ce ne dimentichiamo, presi dalla quotidianità, ma loro ci sono, ci sono sempre stati e resistono, nonostante l’uomo riesca ogni volta con il suo egoismo a devastare e ricoprire di schifezze anche l’angolo più remoto del modo.

Loro resistono nonostante l’uomo. E spesso non li vediamo più.

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Stefano Bonalumi Photo - Maslana

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Le sorprese della Route 66

A cura di Giancarlo Nitti

ARIZONA

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Una piccola cittadina sulla Route 66, la strada che fin dagli anni '20 fu la principale fonte di guadagno.

Negli anni '70, a seguito della costruzione dell'Interstate 40, Seligman iniziò a decadere economicamente per il mancato passaggio del turismo "on the road".

Il glorioso passato di Seligman, oggi è ancora evidente sulla strada principale dove sono sopravvissuti Motel e negozi di articoli da regalo sul tema della Route 66.

Questo è il paese che ispirò la relaizzazione del famoso film d'animazione

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Radiator Springs in realtà esiste davvero ed è un mix di più cittadine dislocate sulla vecchia Route 66 e che hanno ispirato i disegnatori della Pixar per la realizzazione del film "Cars".

Seligman è la più famosa, ma se si gravita in quella zona mantenendosi sullla Mother road, se ne trovano molte altre.

Consigliamo quindi di percorrere la Route 66 a partire da Holbrook e passsando da Winslow, Flagstaff, Seligman, Grand Canyon Caverns, Kingman, fino ad arrivare all'arroccata Oatman, famosa anche per i suoi muli che circolano liberamente per il paese.

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Seligman

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Oatman

Un delizioso paesino dove circolano liberamente alcuni asini.

Un'atmosfera ferma agli anni '50 ma con ancora edifici ispirati all'Old West.

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LE VOSTRE

ONI I Z O M E FOTO

Laguna de Términos A Città del Carmen, non tutto è petrolio, sebbene è conosciuta internazionalmente per la sua infrastruttura petrol-chìmica, è un isola situata nella "Laguna de Términos", habitat della cicogna più grande al "Nuovo Mondo" e delle più ricche in biodiversità.

Autore: Luis Chargoy MEXICO

Rubrica dedicata agli inserzionisti di Giroinfoto.

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