Giroinfoto magazine 10

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N.10 - 2016 AGOSTO

www.giroinfoto.com

N.10- 2016 | AGOSTO, Gienneci Studios Editoriale. www.gienneci.it

Uso e protezione del materiale LA NOSTRA ATTREZZATURA IN VIAGGIO

GHOST TOUR

LANZAROTE

Giroinfoto Reportage

Di Chiara Marinelli

DOLCEACQUA (IM)

ISOLE CANARIE

VOLTERRA

L'ASILO DEI DEMENTI Di Daniele Tarantini


WEL

COME 10

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la redazione | Giroinfoto Magazine

Giroinfoto Magazine 01

fotografare e viaggiare due passioni un’ unica esperienza Benvenuti nel mondo di Giroinfoto©. La rivista che ha come obiettivo, essere un punto di riferimento per la promozione della cultura fotografica in viaggio. Attraverso gli articoli di GIROINFOTO©, si tracciano i confini della fotografia professionale, separandola da quella improvvisata, che negli ultimi tempi sta creando confusione sulla percezione della reale qualità della stessa. Fotografare, è un lavoro il cui valore risiede nelle studio del soggetto, nel corretto utilizzo della tecnica, nella determinazione e nella continua esperienza e capacità di critica. Vuole essere uno strumento per diffondere e divulgare linguaggi, contrasti e visioni in chiave professionale in una rassegna che guarda il mondo con occhi artistici e creativi, attraversando una varietà di soggetti, luoghi e situazioni, andando oltre a quella “fotografia” a cui ormai tutti ci siamo fossilizzati. Una raccolta di molteplici idee, progetti di viaggio e workshop fotografici, frutto delle esperienze e lavori eseguiti da esperti nel settore del reportage fotografico, che hanno saputo confrontarsi con le condizioni climatiche e socio-politiche, con le difficoltà imposte dalla natura, per catturare l'immagine e la spontaneità selvaggia della stessa. Si dice che il "bravo fotografo" diventa parte integrante del mondo a cui appartiene il soggetto che sta riprendendo sapendo perfettamente come e dove muoversi: se fotografi una montagna, la sai scalare, se fotografi il mare, sai nuotarci e se fotografi le nuvole sai anche volare. Ecco perché la professione del fotografo non è cosa facile e noi di Giroinfoto vogliamo condividere con voi questa magnifica passione attraverso le nostre attività. Founder of Gienneci Studios Director of Giroinfoto

Giancarlo Nitti

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Giroinfoto Magazine 03

ANNO II n. 10 DIRETTORE RESPONSABILE CAPOREDATTORE

Giancarlo Nitti

CAPOSERVIZIO

Francesco De Marco REDATTORI E FOTOGRAFI

Giancarlo Nitti Redazione Chiara Marinelli Inserzionista Giroinfoto Michael Bolognini Collaboratore Giroinfoto Daniele Tarantini Inserzionista Giroinfoto Luisella Gandini e Elisa Speroni Inserzionisti Giroinfoto Andrea Scibilia Collaboratore Giroinfoto LAYOUT E GRAFICHE Gienneci Studios

PER LA PUBBLICITÀ: Gienneci Studios, Via G.Borgomaneri, 135 Milano - 20086 Motta Visconti. info@gienneci.it - redazione@giroinfoto.com DISTRIBUZIONE: Gratuita, su pubblicazione web on-line di Giroinfoto.com e link collegati. REDAZIONE email: redazione@giroinfoto.com Informazioni su Giroinfoto.com: hello@giroinfoto.com

Questa pubblicazione è ideata e realizzata da Gienneci Studios Editoriale. Tutte le fotografie, informazioni, concetti, testi e le grafiche sono di proprietà intellettuale della Gienneci Studios © o di chi ne è fornitore diretto(info su www.gienneci.it) e sono tutelati dalla legge in tema di copyright. Di tutti i contenuti è fatto divieto riprodurli o modificarli anche solo in parte se non da espressa e comprovata autorizzazione del titolare dei diritti.

Giroinfoto ti risponde Uno spazio dedicato alle vostre curiosità e domande. Vuoi chiederci qualcosa? Scrivi a: redazione@giroinfoto.com

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data di uscita 10 Agosto 2016

fotografare

e v ia gg iare due passioni un’ unica esperienza


INSIDE

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Giroinfoto Magazine

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Indice 08

ALTA NORMANDIA Paesi della costa Giroinfoto Scout Location

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ISOLE CANARIE Lanzarote A cura di Chiara Marinelli

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GEOGRAPHICAL Research Association A Cura di Michael Bolognini

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L'ASILO DEI DEMENTI Volterra A cura di Daniele Tarantini

66

ATTRAZZATURA AL SICURO Uso e protezione in viaggio. Giroinfoto school

76

LONGUES BATTERY

Sulle tracce del D-DAY

Scout Location

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B-ART Arte nel Parco del Ticino Interwiev Giroinfoto GHOST TOUR Dolceacqua (IM) A cura di Andrea Scibilia

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FOTOEMOZIONI I premi ai lettori Magister Photo Award

Matteo Berbenni

Worldphoto Award Salvo Di bella

Giroinfoto Scouting Award Viviana Martoccia

Fotografiamo Award Benedetto Restivo

Fotoemozioni Davide Rostirolla


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VI PRESENTIAMO

I NOSTRI NUMERI E' con orgoglio che pubblichiamo le statistiche e i volumi qui presenti relativi alle analisi aggiornate al mese di: Luglio 2016

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Articoli totali sul magazine

Articoli pubblicati dagli utenti

Domande alla redazione

Foto singole pubblicate

Copertura degli articoli sui continenti

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Dove viene letto Giroinfoto magazine

Letture totali dalla prima uscita

Copertura media mensile dei post sui social


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ALTA 08 Giroinfoto Magazine

NORMANDIA Seine maritime

Giancarlo Nitti Photography

Giroinfoto - SCOUT LOCATION


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Le Trèport

ALTA NORMANDIA I PAESI DELLA COSTA

LA SCOUT LOCATION Alta Normandia

Occorre armarsi di tanta pazienza , se si vuole scoprire i tesori che nasconde questa affascinante area della Francia. Si deve tenere conto delle bizzarie del tempo. Piovoso, ma anche incredibilmente mutevole, capace di regalare giornate spettacolari di sole e un cielo turchese. Una cosa resta certa, la costa d'alabastro non può che donare scorci e vedute indimenticabili, estendendosi per circa 160 km da Le Treport alla più conosciuta Etretat e Le Havre. Si può percorrere in un giorno se si vuole, ma resta una tappa imperdibile se si programma un viaggio alla scoperta delle bellezze della Normandia. È consigliato seguire le strade costiere, che permettono di muoversi tra una serie di cittadine grandi e piccole, incastonate tra le falesie, simili tra loro, ma singolari e uniche, circondate da immensi prati e spazi aperti Inoltre ogni vivace centro costiero, permette di apprezzare al massimo la cucina marinara e il suo pesce appena pescato.

giroinfoto.com

GEOGRAFIA

EUROPA Francia Normandia - Seine Maritime

PERIODO CONSIGLIATO Da inizio Maggio A fine Agosto

CONTENUTI

Turismo marittimo, pesca, gastronomia tipica, paesaggistica naturale, architettura tipica.

FOTOGRAFIA

Reportage, landscape, street, architettura, photo food.

DETTAGLI

Periodo della Scout Location Giugno 2014

Photographer Giancarlo Nitti


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Faro di Fècamp


ALTA 12 Giroinfoto Magazine

NORMANDIA Seine maritime

Le Tréport

è un comune francese nel dipartimento di Seine-Maritime , in Normandia. Contrariamente a quello che potrebbe sembrare ovvio, Treport non significa "Tre Porte". Infatti, Tréport è un nome di origine gallo-romana: si tratta dal "traez" celtica (sponda che viene scoperta quando la marea si ritrae), e il latino "Portus". Con Eu e Mers - les - Bains , è una delle tre città principali del nucleo urbano di Eu. Situata all'estremo sud della costa Piccardia, e il confine settentrionale estremo dellla "Grande Normandia", Le Tréport è la città normanna che per prima si incontra sulla Costa d'Alabastro. Con oltre 130 km di scogliere, la più alte che si possono trovare, la costa del la Seine, offre un suggestivo promontorio per ammirare i colori favolosi che hanno ispirato molti impressionisti. Il porto, è stato costruito sulla foce del fiume Bresle, che segna storicamente il confine tra Normandia e Piccardia . Il mercato ittico è aperto tutto l'anno e la città vive al ritmo delle stagioni di pesca di ogni tipo, con pesce pescato, pulito, sotto i vostri occhi . La vendita, avviene direttamente sul lungomare durante i giorni di mercato. Il quartiere marittimo non è molto vecchio, poco più di 2 secoli, e si tratta di un'area bonificata dal mare, costruita ai piedi delle scogliere, su un letto di ciottoli. Nel 19 ° secolo, con la popolarità dei bagni di mare e la presenza di re Luigi Filippo, vennero costruite grandi ed eleganti ville.


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NORMANDIA Seine maritime

Le Tréport Di età superiore agli 80 milioni di anni, le scogliere della Costa d'Alabastro, con un'altezza di oltre 100 metri , che si estendo su 140 km, dalla Somme alla Senna . Nel corso del tempo, sono diventati un vero e proprio fiore all'occhiello della SeineMaritime , creato da sedimenti marini , rocce calcaree che vivono al ritmo d'erosione. Una volta che il materiale è caduto sulla spiaggia, è mosso e levigato dalle onde. Ci vorranno dai 6 mesi a un anno perchè questi pezzi di gesso duro diventino ciottoli .


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Dieppe

Fin dal XII secolo, la sua vicinanza a Parigi e la sua abbondante pesca spiegano l'importanza del ruolo svolto dal porto di Dieppe. Colbert e poi Vauban Trudaine, ha a sua volta elaborato piani di espansione, ma non fino all'inizio del XIX secolo per vedere nuovi sviluppi con il servizio passeggeri tra Dieppe e l'Inghilterra, da cui prosperò la città dal 1790. La storia della città di Dieppe è intimamente legata al mare fin dalle sue origini. Situato nel centro della città, il porto di Dieppe è completamente integrato nella vita di tutti i giorni. Il porto turistico di Dieppe, accoglie per la prima volta il Tour de France a vela nel 1995 e con questo evento, ad oggi, ha incrementato il flusso di appassionati sportivi, che hanno la possibilità, differentemente da altri porti, di entrare ed uscire a prescindere dalla marea. Dieppe, è anche una delle più antiche località balneari francesi, grazie alla vicinanza di Parigi ed essendo agevole per il turismo inglese. Il settore nautico e balneare, sono strumenti economici per l'animazione turistica, che genera posti di lavoro su uno spazio marittimo riconosciuto e apprezzato.

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NORMANDIA Seine maritime


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NORMANDIA Seine maritime


Dieppe A partire dal XII secolo, i pescatori di Dieppe diventano i principali fornitori di pesce fresco di Parigi e Rouen. Tre quarti della fornitura dei mercati parigini viene da Dieppe e nel XVIII secolo, per mezzo del " Chasse Maree " divenne il piÚ grande porto nel regno di Luigi XIV. Oggi famosa anche per la pesca delle aringhe, a cui il paese, in diversi periodi dell'anno ,dedica molte sagre. La città offre inoltre alcune costruzioni normanne del XI secolo, una di queste è la Chapelle Notre Dame de Bonsecours, che domina il paese da un promontorio.


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Fècamp

Città della Francia nord-occidentale, nel dipartimento della Senna Inferiore e circondario di Le Hâvre. È posta sulla Manica e si estende dalla riva nel retroterra per circa 3 km., in una stretta valle, circondata da alte colline incolte, che si apre sul mare tra due lunghe file di ripe. Il suo porto è il primo della Francia per gli armamenti destinati alla pesca del merluzzo e dell'aringa e da questa ricevono il maggior incremento l'industria e il commercio di Fécamp: cantieri di costruzioni navali, stabilimenti dove viene seccato e salato il pesce, fabbriche di reti da pesca, sono le industrie più fiorenti; ma sono anche molto importanti i grandi e moderni stabilimenti ove si fabbrica il conosciutissimo liquore "Bénédictine" . Essa è anche stazione balneare assai frequentata; lungo la spiaggia vi è una diga-passeggiata lunga 800 mt e larga 10 che termina all'ingresso del porto con il suoi incantevoli fari in pietra. Capitale della Costa d'Alabastro, Fécamp vive intorno alla dinamicità del suo porto . Fin dalla sua lunga spiaggia , e anche del Capo Fagnet , punto più alto delle scogliere , si scopre un mare e il cielo nei toni e umori che da sempre hanno ispirato pittori e scrittori. Il viaggio prosegue fino ad Etretat, con le sue famose falesie, a cui abbiamo dedicato un'intero articolo sul numero 06 di Giroinfoto magazine, fino a Le Havre, grossa città a sud dell'Alta Normandia, ingresso di uno dei più grandi ponti d'Europa: Il ponte di Normandia.


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NORMANDIA


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Lago Nakuru

Kenya Il più famoso lago della Rift Valley ed è situato a 1754 mt. Le alghe attirano e nutrono grandi quantità di fenicotteri rosa.

Maasai Mara

Kenya Una grande riserva naturale situata nella parte sudoccidentale del paese.

Serengeti

Tanzania Una delle più importanti aree naturali dell'Africa orientale con una superficie di 14.763 km²

Ngoro Ngoro

Tanzania Area di conservazione che si estende nella zona della caldera di Ngorongoro situata nella pianura di Serengeti

Kilimajaro

Tanzania E' il parco che ospita il monte più alto d'Africa sempre coperto di neve alto 5.890 metri.


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BLACK CONTINENT KENYA PROJECT TANZANIA

PARTE LA PRIMA SPEDIZIONE DEDICATA AL PROGETTO DI ESPLORAZIONE FOTOGRAFICA DEL CONTINENTE AFRICANO.

Dopo un accurato studio del territorio, Giroinfoto© invia uno staff di professionisti a realizzare la prima scout location del progetto. Si tratta delle aree naturalistiche comprese tra il confine Kenyota e Tanzanico, ricco di parchi che comprendono una varietà di ecosistemi e popolate da diverse specie faunistiche. Abbiamo realizzato un'itinerario che prevederà diversi appostamenti e percosi all'interno delle riserve permettendoci di fotografare gran parte delle caratteristiche territoriali di quei luoghi soffermandoci nelle zone del Lago Nakuru, il Maasai Mara, il Serengeti, l'Ngoro Ngoro e l'area pianeggiante del Kilimanjaro National Park.

SAI CHE PUOI VENIRE ANCHE TU?

COME TUTTI I PROGETTI DI GIROINFOTO EXPEDITIONS©, DIAMO LA POSSIBILITA', ALLA NOSTRA COMMUNITY, DI PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLE NOSTRE SPEDIZIONI ACCOMPAGNANDOCI IN QUESTE FANTASTICHE AVVENTURE CONDIVIDENDONE LE EMOZIONI.

Per maggiori informazioni visita il sito www.giroinfoto.com

KENYA

TANZANIA

01 - 11 DICEMBRE 2016


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ISOLE

CANARIE

Lanzarote A cura di Chiara Marinelli


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Lanzarote

ISOLE CANARIE

Di Chiara Marinelli

Nell'estate del 2014 sono stata circa 10 giorni a Lanzarote, nelle isole Canarie. Complice, un amica fotografa che si è trasferita là e ha aperto uno studio grafico e che ha il marito che fa la guida escursionistica. Ne ho approfittato per godermi e scoprire l'isola come una piccola marco polo. Ho affittato un appartamento (non mi piace andare in Hotel), a Caleta de Famara, nella parte nord dell'isola famosa per i surfisti, un piccolo paesino dove la gente dormiva con la porta aperta e mangiava tutti insieme per strada. Non vi era nulla, se non due o tre baretti e due ristoranti, dove ho mangiato una paella buonissima e pagata pochissimo, due negozi di surfisti e altrettante botteghe. Tutti i locali aprivano alle 10 della mattina, non prima.


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Lanzarote

S

ISOLE CANARIE

olo il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e lo stridio dei gabbiani si sentiva nel vento.

Abbiamo noleggiato una macchina e ci siamo girati tutta l'isola in quei 10 giorni, ma i luoghi che più mi sono rimasti impressi sono stati la Cueva de Los Verdes, un enorme grotta sotterranea creata dall'eruzione del vulcano Corona (che abbiamo scalato) che presenta anche un auditorium utilizzato per manifestazioni musicali, credo sia una delle grotte più grandi d'Europa. La città di Teguise, dove tira sempre vento e le persone son sempre felici, la località de La Gèria, dove producono un Malvasia buonissimo e dove ho assistito alla festa dell'uva e del raccolto fatto dai contadini della zona tramite i dromedari, coltivano le viti in queste buche in mezzo a pietra vulcanica per proteggerle dal vento e la roccia vulcanica essendo porosa aiuta il drenaggio dell'acqua.

E

' capitato anche di fermarci a pranzo, erano le tre del pomeriggio e non c'era nessuno. Il piatto del giorno era il polipo in umido, lo chef è uscito chiedendoci se ne volevamo un pò perchè gliene era rimasto e non voleva sprecarlo, era davvero buonissimo e quando siamo andati a pagare ce lo ha pure offerto, ringraziandoci.


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Lanzarote

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ISOLE CANARIE

ltimo ma non per importanza il parco nazionale del Timanfaya.

Ci si può entrare solo con le guide, la giornata della nostra visita non è stata delle migliori poichè vi era molta cappa e il panorama era tutto offuscato, ma la meraviglia di camminare sopra al bordo di un vulcano, con tutta l'isola attorno, in un paesaggio spaziale è stato qualcosa di unico, indescrivibile. Abbiamo visitato anche l'isola della La Graciosa in barca, ma purtroppo sono caduta in acqua durante lo sbarco e il mio cellulare che era in tasca è defunto, pensate che avevo nella borsa anche la macchina fotografica e tutti i documenti, per fortuna la borsa dove erano riposti era impermeabile e al momento della caduta in acqua ho tenuto in alto la borsa facendo in modo di salvare prima lei. ( l'acqua dell'oceano è freddissima!!)


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C

i tornerò sicuramente perchè Lanzarote mi ha rubato un pezzo di cuore.

Chiara Marinelli


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A cura di Michael Bolognini

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na vita a inseguire un solo desiderio, sanare la mia curiositĂ .

A questo mi ha portato a essere ciò che sono, presidente e fondatore dell’organizzazione internazionale Geographical Research, guida e consulente per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e naturale con una predilezione per le ricerche esplorative in zone remote e di difficile accesso.


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La mia crescita professionale è stata caratterizzata principalmente dell’esperienza diretta entrando a far parte di importanti associazioni e Team esplorativi, grazie ai quali ho avuto modo di comprendere l’importanza organizzativa e apprendere molte delle tecniche esplorative utilizzate in questi anni nei miei progetti di studio nelle zone remote della nostra meravigliosa terra.


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Negli anni, ho intuito la necessità di creare un mezzo capace di fornire, alle risorse sparse sul territorio, un sostegno logistico e strategico capace di valorizzarli inserendoli in una rete collaborativa in continua espansione. Da questa idea nasce Geographical Research Association, International Organization For Life Project Management. Questa organizzazione, in soli quattro anni è stata capace di sviluppare e sostenere importanti progetti esplorativi e di studio. I team da me coordinati, specializzati nel muoversi in zone remote conosciute del nostro pianeta, hanno permesso l’avvio di spedizioni Internazionali, concepite per sanare richieste d’aiuto dei paesi bisognosi e a supporto nelle ricerche esplorative in ambienti particolarmente ostili.


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Tra le diverse spedizioni internazionali alle quali ho partecipato con un ruolo operativo, la piÚ importante ed emozionante rimane quella vissuta in Congo, dove sono stato coinvolto per l’esplorazione delle aree inesplorate della foresta Equatoriale Congolese, con lo scopo principale di ricercare e mappare giacimenti fossili da utilizzare per lo sviluppo delle aree rurali, sottraendoli alle multinazionali corrotte. Tre mesi di ricerche, dove ho avuto modo di coordinare le fasi esplorative e di studio addentrandomi nelle zone non conosciute della Foresta di Mayombe.


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Il futuro racchiude per me una grande opportunitĂ , partecipare a un importante ed ambizioso progetto esplorativo che mi porterĂ a vivere vere e proprie avventure in diversi continenti selvaggi nel mondo nel ruolo di technical support manager.


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A CURA DI Daniele Tarantini

VOLTERRA


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Photo by Daniele Tarantini

L'ASILO DEI DEMENTI


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E’

l’anno 1897 e l’Ospedale Psichiatrico di Volterra (PI) prende il nome ufficiale di

‘Asilo dei Dementi’. L’ospedale, ospita molti pazienti: dai 130 pazienti del 1898, ai 282 del 1900, e si trova nella zona del Borgo San Lazzero.


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I pazienti vivono come in prigione a causa della legge n.36 del 14 febbraio 1904, e chiamano ‘guardie’ gli infermieri della struttura. La situazione è difficile. Il clima carcerario accompagna il loro deambulare per le strutture e per i padiglioni, dove la luce entra abbondante dalle grandi finestre, che di notte, vengono chiuse a chiave con sbarre di ferro. Reclusione e sofferenza, infieriscono sulla loro mente già profondamente turbata.

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aprile 1900, Luigi Scabia, giovane psichiatra padovano, viene nominato nuovo direttore della struttura ospedaliera.

Scabia, decide di far costruire diverse nuove strutture nel manicomio.

Tra queste, un panificio, una falegnameria, un'officina elettrica, e una fornace per la fabbricazione di mattoni, Egli ha un progetto in cui crede adoperati successivamente per la fermamente: curare la malattia facendo costruzione dei vari padiglioni. lavorare i pazienti, in modo da sviluppare Non mancano inoltre, degli allevamenti di la loro personalità , e dal 1900 al 1934 conigli e di oche. sfrutta l’ergoterapia, che nei malati di mente agisce come psicoterapia, Nel 1933 entra addirittura in uso una aiutandoli nelle attitudini sociali, moneta ad uso esclusivo per agli acquisti stimolando le loro capacità psichiche. presso l'Ospedale psichiatrico.


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Photo by Daniele Tarantini

L'ASILO DEI DEMENTI



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Nel 1978, grazie alla legge n. 180, l'ospedale viene chiuso definitivamente. Termina quindi la sofferenza creatasi nei manicomi di tutta Italia.


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Photo by Daniele Tarantini

L'ASILO DEI DEMENTI


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Ciò che restano oggi, luglio 2016, sono solamente degli edifici vuoti, succubi della natura selvaggia. Qualche graffito, adorna i muri di questo luogo buio e pericolante, abbandonato all’inevitabile incedere del tempo. L’inquietudine ci accompagna, mentre camminiamo per l’edificio fatiscente, una volta abitato da uomini e sofferenza, dottori e urla di pazienti malati. Qualche sedia solitaria, resta a dimostrazione della solitudine provata tra quelle mura. Ma ogni tanto, quando qualche rumore echeggia lontano, e quando qualche fredda corrente d’aria, si infiltra tra le innumerevoli porte aperte, trasportando timore e ansia, percepiamo che sono solo questi, gli ultimi abitanti di questo lugubre edificio.


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L'Asilo dei Dementi può spaventare, ma il vero panico fu conosciuto dai malati, all’interno di questo complicato, luogo di sofferenza.

Daniele Tarantini


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Uso e protezione

DELL'ATTREZZATURA

IN VIAGGIO Il nostro materiale fotografico Corpi macchina e ottiche, sono strumenti che necessitano di un certo grado di attenzione per far sì che restino efficienti soprattutto quando viaggiamo. I pericoli più grandi per la nostra attrezzatura fotografica sono ovviamente gli urti e l'esposizione alle condizioni ambientali, ma non dobbiamo sottovalutare l’importanza dell'uso corretto e anche la possibilità del furto. In questo articolo, tratteremo alcuni aspetti ai quali prestare particolare attenzione, per mantenere la nostra attrezzatura integra ed efficente.


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IL TRASPORTO Per ogni fotografo, amatore o professionista che sia, il primo problema da risolvere, è quello di trasportare con se' l'attrezzatura necessaria durante le proprie uscite, senza averne impiccio nei movimenti e nell'agevolazione dell'uso del materiale stesso. Ed ecco che si presenta il dilemma, quando si decide di scegliere una "borsa" fotografica per il tipo di uscita che dobbiamo affrontare. Questo tipo di scelta va fatta con estrema cura e la decisione diventa difficile quando ci si accorge che esiste un'offerta di prodotti infiniti tra cui individuare la soluzione adatta alle esigenze operative. Cases rigidi, borse morbide, zaini, ancoraggi, giacche fotografiche, monospalla a estrazione rapida. Quali ci serviranno veramente e perché? Ognuno di questi sistemi di trasporto si adatta perfettamente a determinate esigenze ma risulta scomodo per altre. Quindi, inutile dire, che la scelta và fatta in relazione al tipo di attrezzatura che decidiamo di portare al seguito, al tipo di fotografia che pratichiamo e DOVE la pratichiamo. Analizziamo ,quindi, quali sono i pro e i contro di ogni situazione, affinchè risulti più giusta la scelta.

BORSE

CASES

ZAINI

PRO Facile accesso all'attrezzatura Ampia capacità Buona protezione dalle polveri e liquidi. Ottimo supporto per il cambio delle ottiche. CONTRO Scomoda nei movimenti Peso sbilanciato Soggetta ai grossi urti CONSIGLIATO A Ideale per chi fotografa molto, cammina poco e cambia spesso ottica (reporter, turisti, studio).

PRO Il miglior grado di protezione agli urti, liquidi, polvere e sbalzi termici. Ottimo supporto per il cambio delle ottiche e buona organizzazione del materiale. CONTRO Pesante e ingombrante, Non è assolutamente adatta per un uso continuato e in movimento. CONSIGLIATO A Ideale per chi si sposta molto ed ha un corredo costoso e ingombrante. (Studio, set).

PRO Comodissimo per muoversi Garantisce un'ottima protezione contro urti e furti Offre lo spazio anche per oggetti non fotografici. CONTRO Scomodo per l'estrazione del materiale e per cambiare le ottiche. In ambienti estremi, gli zaini adatti hanno costi altissimi. CONSIGLIATO A Ideale a chi fa fotografia abbinata a trekking o che vuole viaggiare comodo.


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VALUTATE SEMPRE

I LUOGHI DOVE

ANDRETE PER FARE LA SCELTA DEL TRASPORTO OTTIMALE DEL

VOSTRO MATERIALE VELOCITY

ANCORAGGI

GIUBBOTTI

PRO Comodissimo per muoversi Buona protezione contro urti e liquidi Velocità di estrazione del materiale. CONTRO Scomodo cambiare le ottiche. Bassa capienza. CONSIGLIATO A Ideale a chi fa fotografia abbinata ad altre attività o che vuole viaggiare comodo e leggero. (reporter, turismo)

PRO Mani libere Velocità di estrazione

PRO Accessori sempre pronti. Velocità di estrazione Comodo e leggero

CONTRO Esposizione agli urti e liquidi Fastidioso se indossato a lungo. CONSIGLIATO A Ideale a chi fa fotografia abbinata ad altre attività o che vuole mantenere pronte all'uso due fotocamere. (reporter)

CONTRO Bassa capienza Fastidioso se indossato a lungo. CONSIGLIATO A Ideale a chi fa fotografia abbinata ad altre attività e che ha necessità di avre molti accessori a portata di mano. (reporter)


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PROTEZIONE DEL

MATERIALE Come detto in introduzione, fotocamere e obiettivi sono strumenti molto delicati che necessitano di cura e attenzione anche durante l'utilizzo, soprattutto quando gli ambienti dove operiamo sono particolarmente caldi e polverosi o freddi, umidi e addirittura bagnati. Essondoci preoccupati del corretto trasporto dell'attrezzatura, rimane il problema di quando la usiamo, estraendola dalle nostre borse ed esponendola ad intemperie e condizioni ambientali particolari. Spesso, incontreremo ambienti o situazioni, dove bisognerà proteggere la fotocamera e i suoi accessori, semplicemente dall'acqua di una giornata piovosa o dalla meno probabile sabbia tempestosa di un deserto. E' bene quindi prevenire spiacevoli danni irreversibili alla nostra attrezzatura con alcuni accorgimenti.

STUDIARE IL TERRITORIO SU CUI LAVORARE

SERVE ANCHE A PREVENIRE

EVENTUALI

DANNI ALL'ATTREZZATURA

USO DEI FILTRI E PARALUCE PROTEGGIAMO LE OTTICHE. Un'abitudine che non dovremmo mai perdere, è quella di montare su ogni ottica un filtro UV neutro. Esso servirà, oltre che a proteggere il sensore dai raggi UV diretti, a fare da scudo alla lente esterna dell'ottica. Un filtro UV non ha un costo eccessivo ed è sicuramente utile. Montiamo sempre il paraluce, anche lui farà la sua parte per proteggere le lenti da eventuali urti.


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LCD PELLICOLE E VETRINI Il monitor posteriore è particolarmente esposto ai graffi e facile asporcarsi. proteggiamolo con una pellicola o con un coprimonitor rigido.

PROTEZIONI DALL'ACQUA E NON SOLO Esistono diversi tipi di custodie anti pioggia, più o meno ergonomiche. Sono necessarie per proteggere corpo macchina e obbiettivi dall'acqua e dalla polvere. Nelle emergenze si può adattare anche un sacchetto in nylon.

ARMOUR PROTEZIONE ESTREMA Un sistema glove in silicone che protegge da urti e agenti esterni l'intero corpo macchina e l'obbiettivo.

CINGHIE E ANCORAGGI Mantenere la fotocamera legata a noi servirà a prevenire cadute accidentali e furti. Ne esistono un'infinità di modelli, da quelle da polso agli ancoraggi più evoluti anche di più fotocamere.


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CORRETTO USO DELL'ATTREZZATURA Molte volte, siamo abituati a svolgere con superficialità alcune operazioni sulla nostra attrezzatura fotografica, che la espongono a rischi di contaminazione e alterazione dei dispositivi, ma in ambienti quotidiani le possibilità di danneggiarla sono minime e quindi non ce ne preoccupiamo più di tanto. Cambia tutto, ovviamente, quando determinate azioni vengono compiute in ambienti avversi, con la quasi certa possibilità di creare danni al nostro materiale.

SOSTITUZIONE DELL'OTTICA

Smontare un'ottica per sostituirla con un'altra, è il momento più critico, nel quale, più facilmente entrano corpi estranei che inevitabilmente si depositeranno sul sensore o sulle lenti. Si tratta quindi di un’operazione che andrebbe fatta con una certa attenzione sempre. A maggior ragione quando questo tipo di operazione si effettua in ambienti esterni bagnati o polverosi. E' bene sempre opzionare questa azione al chiuso o al riparo dal vento. Se non è possibile, si deve cercare di prestare attenzione alla direzione del vento, e posizionarsi con le spalle al vento in modo da riparare la fotocamera con il proprio corpo. Teniamo sempre il più possibile la parte dell'innesto verso il basso mentre eseguiamo l’operazione. Evitiamo il più possibile di toccare con le dita le lenti, anteriori e interne, l'acidità e liposità del sudore attirerà i sedimenti polverosi. Può aiutare, effettuare la sostituzione dell'ottica all'interno di un sacchetto in nylon trasparente.


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TEMPERATURA E UMIDITA'

In ambienti molto freddi, e freddo intendiamo sotto lo zero, sorge il problema del mantenimento della durata delle batterie, anche di quelle cariche, che stiamo custodendo dentro uno zaino o una borsa, ma comunque esposta alle intemperie. Un'ottima soluzione è il procurarsi dei sacchetti autoriscaldandi da inserire allinterno della tasca dove sono riposte le batterie cariche. Esse manterranno la piena carica fino all'utilizzo. Preoccupiamoci anche di inserire sacchettini anti umidità di silicio, manterranno lontana l'umidità evitando le condense all'interno delle ottiche quando le estrarremo per l'utilizzo in ambienti freddi. Ovviamente, il consiglio più importante, anche se ovvio, è quello di tenere il materiale il più possibile all'interno della borsa ermeticamente chiusa. Anche se scomodo, preserverà l'attrezzatura.

MANUTENZIONE E RIPRISTINO

In alcune situazioni sarà inevitabile, sporcare o bagnare alcune parti esterne della fotocamera e degli obbiettivi. Inutile dire, che la pulizia e l'asciugatura di queste parti devono essere svolte il prima possibile, soprattutto quando stiamo parlando di sabbia e polveri molto sottili. Muniamoci quindi, sempre, di un kit di pulizia da portare in borsa. 1 panno per le lenti 1 ventosa per pulizia 1 pompetta 1 spazzola Liquido detergente specifico. In caso di grave esposizione a polvere e terra, una soluzione ottima, appena possibile, è collegare con un cono in plastica morbida, gli innesti della fotocamera e dell'obbiettivo ad un aspirapolvere.


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PREVENZIONE DEI FURTI Fotocamere ed obiettivi sono "prede" particolarmente ricercate dai ladri. Pensiamo che il furto dell’attrezzatura fotografica in nostro possesso non accadrà mai, ma ogni giorno migliaia di euro di materiale passa dalle mani dei padroni a quelle dei ricettatori. Evitare i furti di sicuro non è facile, soprattutto se a compierli sono professionisti, ma possiamo proteggerci dai meno esperti e più sprovveduti.

LA PRIMA REGOLA

è ovviamente essere svegli e vigili, quando con sè si trasporta un'investimento di una vita di sacrifici per la passione per la fotografia. Quindi non lasciate mai incustodita la borsa o peggio l'attrezzatura a vista. Cercate di "allungare l'occhio" quando vi trovate in situazioni di folla, magari in ambienti non proprio sicuri, specialmente nelle zone di disagio sociale, in Italia e all'estero. Evitate anche di "sbandierare" materiale costoso, attirerete sicuramente l'interesse di qualcuno.

Sembrano consigli ovvi, ma abbiamo una numerosa collezione di racconti ed esperienze che riprendono esattamente queste situazioni.

IN UNA EVENTUALE DENUNCIA ALLA POLIZIA

DEL FURTO

DI ATTREZZATURA

ASSICURATEVI

DI MENZIONARE I NUMERI DI SERIE

SOLO COSI' AVRETE QUALCHE

POSSIBILITA' DI RECUPERARLA


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Assicurazione In caso di viaggio, ma anche nelle attività di tutti i giorni, è consigliato assicurare il materiale. Si tratta di un costo non proprio esiguo e soprattutto non ci sono assicurazioni specifiche per l'attrezzatura fotografica, ma si può stipulare una poliza che di solito è compresa nei piani di assicurazione per le case. Molte compagnie assicurative, infatti, nella copertura assicurativa di queto tipo coprono anche danni alla persona, la rapina o il furto con destrezza. Normalmente il massimale è intorno ai 5.000 euro, più che sufficienti se disgraziatamente si subisce un furto di un'attrezzatura da turista. Se avete materiale più costoso potete tentare, in fase di contratto con il vostro assicuratore, di alzare il massimale facendo attenzione alle clausole e alla franchigia.

ALLARMI E LOCALIZZATORI Esistono delle soluzioni tecnologiche come gli allarmi di movimento o di prossimità. Inserito all'interno della borsa fotografica, quando qualcuno lo muoverà questo emetterà un allarme. Questo tipo di allarme, dotato di telecomando, è poco costoso, dai 15 ai 50 euro ed è una soluzione efficace contro i borseggi mentre siete distratti o dormite. Esiste anche un qualcosa di più evoluto, tipo l'allarme di prossimità gestito dal vostro smartphone (un esempio è "hipkey"). Questo allarme permette, di gestire la potenza della sirena, la disattivazione/attivazione, il tipo di movimento da rilevare nonché di rintracciare l'oggetto nell’arco di cinquanta metri. Un'altra categoria di allarmi molto efficaci sono quelli che sfruttano la localizzazione GPS. Ne esistono di diversi prezzi, non proprio a buon mercato, in base alle dimensioni ridotte e alla potenza dell'antenna. Basterà nasconderlo nella schiuma dell'imbottitura della borsa fotografica per guadagnare un po' di tempo per ricercarla e recuperarla denunciando immediatamente il furto.

Registrazione dei prodotti Quando si acquista un prodotto, spesso, il produttore offre la possibilità di registrarsi come proprietario. Capita spesso che un'oggetto come un'obbietivo fotografico o un corpo macchina, finisca in un centro specializzato per la pulizia o per la riparazione, ed è procedura obbligatoria, per questi centri, di rifarsi alla casa produttrice, che richiede il numero di serie. Se questo numero di serie risulta rubato e segnalato come furto, l'oggetto verrà trattenuto e riconsegnato al legittimo proprietario. Oltre alle case produttrici, esistono anche servizi online che permettono di registrare il vostro materiale fotografico tramite il numero di serie e quindi segnalare eventuali furti. Ovviamente, nel caso di questi siti come Stolenproperty.com o LensTag.com è necessaria la collaborazione di chi è interessato a comprare un'oggetto usato ma si premunisce di un controllo prima di effettuare un'acquisto. Le possibilità di recuperare il maltolto sono molto basse, ma le registrazioni sono gratuite, quindi perchè non farlo.

Tagging Esistono in commercio alcuni sistemi di etichettatura indelebile, al quale potete abbinare e rendere visibile la proprietà con un numero di serie registrato e con i vostri riferimenti. Una marca molto seria che produce tagging di questo tipo praticamente impossibile da rimuovere è stoptheft.com

L'opzione è abbastanza anti-estetica, ed è per questo che il malfattore se la nota desisterà... probabilmente.


LONGUES SUR MER BATTERY SULLE TRACCE DEL D-DAY PART 3

Longues-sur-Mer La sola batteria di difesa della costa, nominata monumento storico ed ancora equipaggiata dei cannoni originali. Appartenente alle linee di difesa tedesche, è situata nel cuore delle spiagge del famoso sbarco, sulla cima di una falesia che sovrasta la Manica, nei pressi di Arromanches e il settore di Omah beach. Il complesso difensivo, comprende un avanposto di tiro e quattro bunker che proteggono l’artiglieria da 150 mm. Questa batteria, ebbe un ruolo strategico durante lo Sbarco delle forze alleate il 6 giugno 1944, ma le 600 tonnellate di bombe sganciate dalla Royal Air Force riuscirono a renderla innoffensiva. Questa location ha fatto da set ad una delle scene più celebri del film "Il giorno più lungo".


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Costruita dalla Wehrmacht tedesca, poco fuori il villaggio francese di Longues-sur-Mer, in Normandia.

Il sito era composto da quattro cannoni della marina 150 mm, ciascuno protetto da un grande bunker in cemento, un posto di comando, ricoveri per il personale e le munizioni, e diverse postazioni di mitragliatrici difensive. La notte prima del D-Day, la batteria è stata bombardata per renderla innoffensiva. La batteria ospitava 184 soldati che si arresero alla 231a Brigata di Fanteria il giorno seguente.


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L'ingresso al sito, oggi, è gratuito e offre una splendida e interessante vista sul panorama e sulla storia del D-DAY.


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L ' A V V E N T U R A

CONTINUA DAL 12 SETTEMBRE AL 26 SETTEMBRE

2016

Sono già cinque anni, che Giroinfoto© effettua scout location e studia i territori degli Stati Uniti D'America. Questa volta, ci immergeremo nelle realtà naturalistiche e storico-folkloristiche di tre stati del sud:

TEXAS - NEW MEXICO E ARIZONA Nel cuore dell'old west e nella leggenda della Route 66, abbiamo realizzato un'itinerario che percorrerà diverse location all'insegna della storia americana.

ALL AMERICAN

REPORT By Giroinfoto Expeditions©


giroinfoto

SAI CHE PUOI VENIRE ANCHE TU?

COME TUTTI I PROGETTI DI GIROINFOTO EXPEDITIONS©, DIAMO LA POSSIBILITA', ALLA NOSTRA COMMUNITY, DI PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLE NOSTRE SPEDIZIONI ACCOMPAGNANDOCI IN QUESTE FANTASTICHE AVVENTURE CONDIVIDENDONE LE EMOZIONI.

Per maggiori informazioni visita il sito www.giroinfoto.com


B-ART 86 Giroinfoto Magazine

A CURA DI

A RT E NEL

PA R C O D E L

TICINO

ELISA SPERONI E LUISELLA GANDINI

ELISA SPERONI PHOTOGRAPHY


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In collaborazione con l'associazioine NUCLEO TRUCO aps e il Comune di Motta Visconti (MI), B-ART GROUP, ha organizzato un bando, su selezione artistica, con lo scopo di promuovere e valorizzare l'Arte Contemporanea in tutte le sue espressioni. L'arte senza confini, senza vincoli: valorizzare il territorio con la cultura creando un'evento che riesca a coinvolgere tutto il pubblico. La manifestazione, non è un concorso, ma viene considerata un'importante vetrina per ogni singolo artista. L'evento si svolgerà a Motta Visconti (MI) l' 11 settembre 2016. Un comune immerso nel Parco del Ticino, nella suggestiva residenza rurale della

Cascina Agnella

La selezione è aperta a tutti gli artisti, senza limiti di età ed è gratuita.



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LUISELLA GANDINI PHOTOGRAPHY


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Immersa nel parco del ticino , la Cascina Agnella è posta sul confine tra Besate e Motta Visconti ed è una delle piÚ antiche residenze esistenti nella zona. Zone agricole immerse nel parco del ticino, Motta visconti si trova tra Milano e Pavia, vicinissima alla cittadina di Vigevano. Tale residenza a stretto contatto con la natura ospiterà la prima edizione dell'evento. B-ART, esposizione collettiva d'arte contemporanea.


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ELISA SPERONI PHOTOGRAPHY


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ELISA SPERONI PHOTOGRAPHY

Perchè è stata scelta una cascina tra i boschi come location? Voglia di valorizzare il nostro territorio. Ecco uno dei motivi principali che ci ha spinto a darci in concessione la Cascina Agnella. La location ha il suo perchè, residenza immersa nel parco del ticino ed è una casa padronale del 1500, ricca di storia e caratteri dei nostri luoghi. Quale miglior luogo per la prima edizione dell'evento "B-ART."

LUISELLA GANDINI PHOTOGRAPHY


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LUISELLA GANDINI PHOTOGRAPHY


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LUISELLA GANDINI PHOTOGRAPHY


Perché è nato il progetto B-ART? B-art nasce da un incontro. Nasce dalla passione e dall’esigenza di condividere l’arte, dall’amore per la stessa nelle sue diverse forme. Tra incontri, telefonate, chiacchiere e una birretta al Pub, si è generata quest’opportunità. La collaborazione con il Comune di Motta Visconti, l'associazione Nucleotruco aps, la condivisione delle idee e della voglia di fare, hanno fatto tutto il resto. Abbiamo cominciato a interpellare gli amici arrivando in breve tempo alla realizzazione del bando di selezione, l’ormai ben noto

"call for artist" Soprattutto negli ultimi anni, ci siamo accorti di avere nella nostra zona, non pochi talenti artistici, al quale il paese però non dava sfogo, costringendoli a esprimersi lontani dalla loro origine. Ecco che emerge l'idea di abbracciare le espressioni dei nostri artisti, valorizzandoli nel proprio territorio nativo. Ma il progetto non vuole essere limitato soltanto nei nostri confini territoriali ma richiamare anche le arti, e i creativi provenienti da territori diversi, per una condivisione e un confronto a favore di tutti.

Un progetto nuovo, fatto da persone nuove.

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B-ART non è solo una mostra collettiva

L'arte non ha confini, e la nostra idea è voler fondere la pittura con la musica, il teatro con la fotografia e tutte le possibili combinazioni delle forme di espressione creativa. Questo evento, per noi, non vuole essere solamente una seplice manifestazione locale, ma vuole diventare lo "start" di una nuova realtà , dove i nostri artisti, trovano terreno fertile per creare visioni della loro espressione ed iniziare ad essere apprezzati nel contesto sociale di appartenenza.

Luisella Gandini e Elisa Speroni


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Amiamo le tradizioni ma ci stimola anche creare, insomma siamo nate per dire la nostra. B-art è unione, arte e condivisione, è passione, impegno e dedizione. B-art è creare guardando al futuro.

ELISA SPERONI PHOTOGRAPHY

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G i r o i n f o t o

R e p o r t a g e

Testi di Andrea Scibilia Foto di Giancarlo Nitti

23 LUGLIO, 5-18 AGOSTO

D

e

29 OTTOBRE

olceacqua, affascinante cittadina

della rappresentazione scenico-culturale

nell'entroterra della provincia di

dall'associazione Autunnonero.

e borgo medievale immerso

Imperia, in Liguria, il 23 luglio 2016 ha ospitato la prima data

del "Ghost Tour" organizzata e realizzata Andrea Scibilia, presidente dell'associazione, ci

racconta come è nata questa idea e quale vuole essere il suo messaggio.


LA Strega girolima sappia Marta Laveneziana Attrice e truccatrice

GAEL

L'allocco Attore

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LA STORYTELLER Nicoletta Cino Attrice


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LA STORYTELLER

Giorgia Brusco Attrice


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IL FANTASMA DI LUCREZIA Chiara Peirone Attrice


Il “Ghost Tour” di Autunnonero è nato nel 2012 da un’idea semplice ma originale: attirare e promuovere l’interesse verso il territorio del Ponente ligure attraverso la conoscenza dei suoi più suggestivi borghi medievali e del loro inestimabile patrimonio di storia, leggende e tradizioni popolari. L’originalità del progetto risiede nella sua natura ibrida, sospesa idealmente tra una visita guidata e uno spettacolo teatrale itinerante. Il segreto era trovare il giusto equilibrio tra questi due aspetti, e non fu una conquista immediata. Richiese tempo e numerose modifiche, tagli, ampliamenti e “correzioni di rotta”, studiati di volta in volta analizzando le reazioni, l’interesse e le critiche dei primi partecipanti.


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L'APPESTATO

Alessandro Cirilli Attore

Il pericolo era che l’aspetto più storico e specialistico del Ghost Tour, ossia la sua natura di “servizio” di visita guidata, prendesse il sopravvento e lo rendesse troppo nozionistico, tecnico e di conseguenza, noioso. Era un pericolo reale, considerato che inizialmente il mio obiettivo era proprio quello di offrire un servizio di guida turistica non convenzionale.

STORYTELLER

Simone Caridi e Nicoletta Cino Attori


ARPISTA

Claudia Murachelli Attrice, musicista.


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STORYTELLER

Simone Caridi e Nicoletta Cino Attori


Ma il cambiamento nella direzione di una sempre maggiore teatralità modificò la percezione del pubblico in modo naturale e progressivo. Un passaggio decisivo, nell’ottica di una trasformazione “ufficiale” da semplice servizio a vero e proprio evento; ma anche un passaggio che rischiava a sua volta di sbilanciare il Ghost Tour verso un’idea di teatro puro, andando a minare l’attendibilità delle storie narrate e dando al pubblico la percezione di qualcosa di inventato, non credibile. Impiegai diverso tempo per trovare la formula migliore e raggiungere quel perfetto equilibrio che avrebbe decretato un successo così importante e duraturo dell’iniziativa.


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IL DOTTORE DELLA PESTE Serena Allera

Attrice

Una formula che presto assunse le caratteristiche di un format riconoscibile ed esportabile in altri contesti: non una semplice tipologia di evento, ma anche un preciso metodo di lavoro, studio e ricerca. Il format si è consolidato nel momento in cui il “Ghost Tour Triora”, ambientato nell’omonimo “paese delle streghe” nell’entroterra della provincia di Imperia, è diventato il “Ghost Tour Dolceacqua” e ha posto le basi per un obiettivo molto più ambizioso: creare una rete di Ghost Tour non solo entro i confini della Liguria, suo luogo di nascita, ma su tutto il territorio nazionale.

Andrea Scibilia



www.autunnonero.com

GHOST TOUR DOLCEACQUA


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NI O I Z O M FOTOE

LE VOSTRE

Rubrica dedicata agli inserzionisti di Giroinfoto e i premi assegnati nei social group associati alla rivista. Invia una tua foto, descrivila, firmala e la pubblicheremo. scrivi a : redazione@giroinfoto.com

QUESTO

MESE

Su Giroinfoto magazine, la selezione delle foto scelte dalle commissioni della redazione e dei gruppi menzionati a cui si riferiscono i gruppi. Complimenti a tutti.

MAGISTER PHOTO AWARD Premiato: Matteo Berbenni The water mirror Pag. 113

PHOTOWORLD AWARD Premiato: Salvo Di Bella Il barcone della speranza, un viaggio verso la luce. Pag. 114

GIROINFOTO SCOUTING AWARD Premiato: Viviana Martoccia La Gran Madre Pag. 116

FOTOGRAFIamo AWARD Premiato: Benedetto Restivo After storm Pag. 118


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The water mirror Ho scattato questa foto in una calda giornata primaverile in un capanno che permetteva di inquadrare all’altezza dell’acqua. Malauguratamente, il vento ha fatto spostare tutta l’avifauna presente sull’altro lato dello stagno, ma un Cavaliere D’Italia “vanitoso” ha trovato il suo specchio ideale in una pozza non troppo distante da me!

Autore: Matteo Berbenni Valli di Argenta – Emilia Romagna


Il barcone della speranza, un viaggio verso la luce. Autore: Salvo Di Bella Spiaggia Arenella di Siracusa

Il barcone della speranza, un viaggio verso la luce. Era il 2-12-2014 quando, durante un uscita fotografica paesaggistica in compagnia di alcunuĂŹi cari amici, presso la spiaggia Arenella di Siracusa , notiamo il barcone della speranza arenato poco distante da noi, era da poco spuntato il sole, il mare abbastanza mosso a tal punto che la barca oscillava....tutta via ci avviciamo per realizzare qualche scatto...

le condizioni non erano delle migliori per via del cielo privo di nuvole, per cui una volta alzato il sole sarebbe stato difficile fotografare il barcone...tra tutti io ero l'unico con un obbiettivo grandangolare, un 14 mm samyang montato su una canon 5D amrk III , cosi mi son potuto avvicinare piĂš di tutti al barcone e nascondere un po il sole, ma tutta via per realizzare questa foto ho dovuto ricorrere alla tecnica della doppia esposizione, tecnica che consente di avere la giusta esposizione su tutto il fotogramma, cosi prendo prima l'esposizione sul cielo e scatto ad iso 100 1/400 sec ed f 11 ed effettuo il primo scatto...


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per il secondo scatto prendo l'esposizione sul barcone, e scatto ad iso 100 1/6 sec ed f 9 esposizionre tra l'altro che consente di avere un leggero effetto mosso sull'onda che si infrange sul barcone.....se non avessi utilizzato questa tecnica non avrei potuto mostrare cio che i miei occhi hanno visto in quel momento, ma avrei avuto un cielo esposto correttamente ma il barcone in silhouette, o viceversa il barcone esposto correttamente ed un cielo bianco bruciato. In post produzione per mettere insieme i due scatti ho dovuto fare un gran lavoro tramite Photoshop, dopo aver prima

processato i due scatti in camera raw....la grossa dificoltà è stata il lavoro di selezione dei piccoli dettagli dell'imbarcazione, tuti gli spazi d'aria creati dal corrimano presente sullo stesso barcone. Il bello di questa foto in fine non è solo il risultato della foto in se stessa, ma ciò che ho provato durante questi scatti, l'immaginare tutta quella gente in cerca di aiuto, stare li in quel momento è stato come vedere i loro volti segnati e sentire le loro grida di terrore. Questo è quello che la fotografia racconta!


La Gran Madre Autore: Viviana Martoccia Torino


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After storm Uno dei miei set fotografici preferiti, il Porto Caleri in provincia di Rovigo si trova a circa 20km da Chioggia ed è un porticciolo di pesca a livello lagunare. Autore: Benedetto Restivo Porto Caleri ( Rovigo )


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LE VOSTRE Ghost stories Classica ambientazione da storie di fantasmi durante un temporale nelle zone delle Cliffs Of Moher in Irlanda. Autore: Davide Rostirolla Cliffs of Moher (Doolin – Clare County - Ireland)

NI O I Z O M FOTOE


Giroinfoto Magazine 121 Inserzioni libere di Giroinfoto magazine. scrivi a : redazione@giroinfoto.com


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un obbiettivo è un privilegio che solo

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