Giroinfoto magazine 14

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N.14 -

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2016 DICEMBRE

LA FOTO VIEN DI NOTTE

N. 14 - 2016 | DICEMBRE, Gienneci Studios Editoriale. www.gienneci.it

Consigli per la fotogrfia notturna

CILE

PERU'

BARCELLONA

Di Lela Poleggi

Di Paolo Buccheri

Di Roberto Giancatarina

DESERTI MERAVIGLIOSI

MY TRAVEL

LA CITTA' CHE NON DORME MAI

Photo cover by Giancarlo Nitti


WEL

COME 14

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la redazione | Giroinfoto Magazine

Giroinfoto Magazine 01

fotografare e viaggiare due passioni un’ unica esperienza Benvenuti nel mondo di Giroinfoto magazine©. Una finestra sul mondo da un punto di vista privilegiato, quello fotografico, con cui ammirare e lasciarsi coinvolgere dalle bellezze offerte dal nostro pianeta. Una lettura attuale e innovativa, che accoglie, oltre i migliori professionisti della fotografia da reportage, anche le immagini e le esperienze di chiunque sia appassionato di viaggi e fotografia. Con i luoghi più interessanti e curiosi, gli itinerari più originali, le recensioni più vere e i viaggi più autentici, Giroinfoto magazine ha come obiettivo, essere un punto di riferimento per la promozione della cultura fotografica in viaggio e la condivisione di migliaia di luoghi e situazioni sparsi per il nostro pianeta. Uno strumento per diffondere e divulgare linguaggi, contrasti e visioni in chiave professionale o amatoriale, in una rassegna che guarda il mondo con occhi artistici e creativi, attraversando una varietà di soggetti, luoghi e situazioni, andando oltre a quella “fotografia” a cui ormai tutti ci siamo fossilizzati. Uno largo spazio di sfogo, per chi ama fotografare e viaggiare, dove è possibile pubblicare le proprie esperienze di viaggio raccontate da fotografie e testi, indipendentemente dal valore professionale dell'autore. Una raccolta di molteplici idee e progetti di viaggio, frutto delle esperienze e lavori eseguiti da esperti nel settore del reportage fotografico, che hanno saputo confrontarsi con le condizioni climatiche e sociopolitiche, con le difficoltà imposte dalla natura, per catturare l'immagine e la spontaneità selvaggia della stessa. Troverete anche articoli tecnici, dove prendere spunto per ottenere scatti sempre perfetti e con idee sempre nuove per rendere le fotografie più interessanti. Giroinfoto.com© , con la sua rivista e la sua rete web è la più grande community di foto-viaggiatori che accoglie chiunque voglia condividere le proprie esperienze di viaggio o semplicemente farsi coinvolgere dai racconti pubblicati. Director of Giroinfoto.com

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ANNO II n. 14 DIRETTORE RESPONSABILE CAPOREDATTORE

Giancarlo Nitti

CAPOSERVIZIO

Francesco De Marco REDATTORI E FOTOGRAFI

Giancarlo Nitti Redazione Paolo Buccheri Collaboratore Giroinfoto Lela Poleggi Inserzionista Giroinfoto Roberto Giancaterina Collaboratore Giroinfoto

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Questa pubblicazione è ideata e realizzata da Gienneci Studios Editoriale. Tutte le fotografie, informazioni, concetti, testi e le grafiche sono di proprietà intellettuale della Gienneci Studios © o di chi ne è fornitore diretto(info su www.gienneci.it) e sono tutelati dalla legge in tema di copyright. Di tutti i contenuti è fatto divieto riprodurli o modificarli anche solo in parte se non da espressa e comprovata autorizzazione del titolare dei diritti.

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data di uscita 10 Dicembre 2016

fotografare

e v ia gg iare due passioni un’ unica esperienza


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INSIDE

Giroinfoto Magazine

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Indice 08

GRAND CANYON South Side Giroinfoto Scout Location

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PERU' Il mio viaggio A cura di Paolo Buccheri

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CILE Deserti meravigliosi A Cura di Lela Poleggi

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BARCELLONA La città che non dorme mai A cura di Roberto Giancaterina

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LA FOTO VIEN DI NOTTE Fotografia notturna Giroinfoto school

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UTAH BEACH

Sulle tracce del D-DAY

Scout Location

98

FOTOEMOZIONI I premi ai lettori Magister Photo Award Matteo Berbenni

Giroinfoto scouting Award Mario Alesina Davide Rostirolla Giuseppe Passarello

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VI PRESENTIAMO

I NOSTRI NUMERI E' con orgoglio che pubblichiamo le statistiche e i volumi qui presenti relativi alle analisi aggiornate al mese di: Novembre 2016

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53

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Articoli totali sul magazine

Articoli pubblicati dagli utenti

Nuovi inserzionisti

Foto singole pubblicate

Copertura degli articoli sui continenti

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SOUTH RIM

GRAND

Canyon ARIZONA

Il Grand Canyon è un'immensa gola creata dal fiume Colorado a nord dello stato dell'Arizona. Complessivamente è lungo 446 km circa, profondo fino a 1.857 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri. Il parco nazionale del Grand Canyon è stato uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti d'America, suddiviso in due "RIM" (confini) il sud ed il nord.

Giancarlo Nitti Photography


SCOUT LOCATION

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GEOGRAFIA U.S.A. Arizona Grand Canyon National Park, Az - US

2 3 PERIODO

CONTENUTI

La scenica prestazione del luogo fa sì che tutti i periodi dell'anno sono favorevoli, senza alcuna grossa controindicazione. Tenete presente che da luglio a settembre solitamente sono i mesi più affollati.

Parco naturale governativo. Ingresso a pagamento, 30$ nel 2016 Si possono acquistare pacchetti di tour guidati direttamente in loco, e aderisce ai programmi National Parks Pass per i parchi nazionali USA. www.nps.gov

4 5 6 FOTOGRAFIA

NOTE

SCOUTING

Naturalistica Esposizioni lunghe Composizione

Le ore centrali determinano una buona illuminazione evitando le ombre lunghe che disturbano i disegni delle conformazioni della gola. Esistono,diversi pacchetti di attività come escursioni all'interno e in volo.

Questa scout location e le fotografie sono state realizzate nel mese di Settembre 2016 da Giancarlo Nitti.

Saranno interessanti gli effetti di luce al tramonto e all'alba. Consigliamo sia i grandangoli che i tele per i dettagli e watch birding.


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Giancarlo Nitti photography


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SOUTH RIM

GRAND

Canyon

SOUTH RIM

Il "South Rim" che tradotto vol dire semplicemente il confine sud, è facilmente raggiungibile da sud dalla zona di Flagstaff o Williams in Arizona mediante la Route 64 imboccata dalla I40. Ci sono alcuni alberghi nelle vicinanze o addirittura all'interno del parco, ma per questioni di prezzi consigliamo vivamente un Motel nei paesi appena menzionati di Flagstaff e Williams. Questo percorso escursionistico offre diversi punti panoramici sull'immensa gola ed è uno dei piÚ battuti dal turismo.


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Giancarlo Nitti photography


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Giancarlo Nitti photography


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FOTOGRAFARE Il Grand Canyon è fra i primi dieci luoghi al mondo in cui vedere un tramonto o un'alba. Come perdersi questa grande occasione per effettuare scatti di forte impatto? L'attrezzatura consigliata è sicuramente un obiettivo grandangolare per la fantastica paesaggistica, uno stativo per le esposizioni lunghe ed eventuali star-trail e un teleobiettivo per la fauna volatile o i dettagli delle conformazioni del canyon.

Il percorso del south rim è di diversi chilometri, se decidete di farlo a piedi vi ci vorrà un'intera giornata, ma sarà possibile percorrerlo a tappe in auto seguendo il loop raffigurato nella mappa della pagina precedente.

Giancarlo Nitti Photography


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Giancarlo Nitti Photography


SOUTH RIM

GRAND

Canyon


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SOUTH RIM

GRAND

Canyon


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Giancarlo Nitti photography


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PERU' A cura di Paolo Buccheri

Affrontare un viaggio in Perù vuol dire visitare molteplici siti di particolare interesse storico e paesaggistico. Però in questo viaggio, effettuato alcuni anni addietro con colleghi architetti della Valle d’Aosta, abbiamo preferito soffermarci su pochi luoghi di particolare interesse e fascino; vivendo pienamente le emozioni del nostro itinerario nelle terre peruviane.

Lima

L’architettura storica di Lima è costituita da elaborate chiese barocche e da alcune dimore coloniali ancora utilizzate, in quanto non sacrificate da un’espansione urbana difficilmente controllata; o più semplicemente risparmiate da eventi tellurici assai consueti in queste terre lontane.

Al nostro arrivo a Lima ci attende una breve visita della città capitale; ne emergerà un centro caotico con un nucleo storico costituito da un reticolo di vie affollate e assai movimentate; che confluiscono in piazze dove sorgono numerosi edifici coloniali ancora esistenti ma logorati dagli anni.


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PERU' Lima

Ma, conclusa la veloce visita alla capitale, la nostra sospirata meta, colma di aspettative era l’antica cittadella inca di Machu Picchu. Questa, entrata con forza nel nostro immaginario di professionisti studiosi di città storiche, ci aspettava; provocando in noi tutti emozione e trepidazione, per la visione di quelle antiche pietre colme di fascino e storia. Pur tuttavia ancora un impedimento si frapponeva; era la gretta cittadina di Aguas Calientes che ci attendeva come porta d’accesso al noto sito inca.

Questa cittadina è una sorta di zona interclusa; sorta ai piedi della montagna che ospita il più noto sito storico, è racchiusa fra le alture colme di lussureggiante vegetazione e pericolosamente attraversata, per l’intero suo sviluppo, dai binari del treno che porta i turisti. Da qui partono gli autobus per Machu Picchu con una ripida e tortuosa salita.


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Giunti al sito archeologico più importante del continente sud americano fummo accolti da una sensazione di leggerezza poiché lo stesso è collocato fra le alture, in una posizione spettacolare. Da qualsiasi lato si volga lo sguardo si resta come imprigionati dalla lussureggiante vegetazione che si sviluppa nelle irte e scoscese alture delle montagne circostanti. Sicuramente le nostre aspettative non furono deluse. Questa grandiosa ed imponente città non fu mai scoperta dai conquistatori spagnoli e rimase prigioniera della vegetazione che la ricopriva nella sua interezza fino all’inizio del XX secolo. E questo può essere considerato il motivo per cui il sito è giunta sino ai giorni nostri senza danni e manomissioni.


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PERU'

E’ importante considerare che i nomi assegnati alle varie rovine si riferiscono ad una funzione ipotetica in quanto il sito, nella sua interezza, è ancora in gran parte da studiare e decifrare. Procedendo in quest’ottica una menzione particolare deve essere data alle vasche cerimoniali, in pratica una vasta area di terrazzamenti collegate l’una all’altra e disposte a cascata e fiancheggiate da scalinate.

Lima

Quello che più colpisce il viaggiatore contemporaneo è riuscire a capire come le maestranze dell’epoca siano riuscite ad allineare, perfettamente in squadra (sia orizzontalmente che verticalmente), senza l’uso di qualsivoglia malta cementizia, massi di dimensioni considerevoli creando delle opere di indubbio valore storico e archeologico. Sono questi quei momenti di stupore che solo la storia, coi suoi misteri, riesce ancora a donarci.


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Lima

Al nostro rientro a Cuzco ci aspettava una città piena di contraddizioni. La vecchia ed antica capitale degli Incas è oggi un centro in fermento per lo sviluppo turistico ed economico. Certamente è possibile vedere tutti i suoi controsensi: come vie periferiche perfettamente acciottolate con tipiche soluzioni architettoniche, ormai tutti segni perduti di un’antica sapienza urbanistica delle città storiche; o frequentatissimi mercati dove si vendono i più svariati capi di abbigliamento o accessori vari in lana di alpaca. Non mancano i momenti di improvvisato artigianato locale, che fa dell’antica maestria popolare un momento di identificazione e specializzazione. Per tutto questo Cuzco incanta il singolo visitatore come in nessun altra città del Sud America; anche se ormai, all’oggi, è una città votata alla frenesia cosmopolita tipica delle città del XXI secolo. Gli stranieri sono ormai diventati il motore trainante dell’economia locale ed il tutto si contrappone in maniera stridente con la cultura del luogo fatta di conoscenze diversissime che si incontrano in un crogiolo di vita vissuta.


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Lima

Conclusa la visita ci attendeva un altro aspetto affascinante del nostro viaggio in Perù: la visita al lago Titicaca. Questo essendo il più esteso bacino di acqua dolce del Sud America nonché il lago navigabile posto alla maggiore altitudine del mondo, avrebbe sicuramente attirato il nostro interesse. Ma non solo questo, il nostro entusiasmo era concentrato sui panorami e sull’ambiente naturale che avremmo trovato in quei luoghi. E quindi sull’imponente sfondo scenico delle Ande, che fa da cornice al tutto; e sul fatto che in queste zone il celo è incredibilmente azzurro per buona parte dell’anno. Ma non si visita il lago Titicaca senza soffermarsi sulle isole, famose in tutto il mondo, che popolano lo stesso. Quest’ultime sono impareggiabili per le loro bellezze naturali e per la tranquillità della vita che le caratterizza. La nostra visita si è soffermata sulle Islas Uros, in concreto delle isole galleggianti che costituiscono la principale attrattiva del lago. L’aspetto principale di queste consiste nel fatto che sono interamente realizzate con la totora, in pratica delle canne galleggianti che crescono in abbondanza nelle acque poco profonde del lago. Nella vita quotidiana gli Uros utilizzano queste

canne per tutti gli usi possibili: per costruire le case, le barche e vari oggetti artigianali da vendere ai turisti. Queste isole galleggiano perché sono costituite da uno svariato numero di strati di totora che tuttavia richiedono una continua manutenzione per evitare processi di deterioramento e danneggiamento. Anche le barche sono realizzate con questa tipologia costruttiva. La popolarità di queste isole ne ha provocato l’eccessivo sfruttamento commerciale a tal punto che alcuni abitanti delle stesse non vedono di buon occhio i turisti in quanto finiscono per stravolgere il loro delicato equilibrio esistenziale. In fondo è intuitivo pensare come il quotidiano vivere in questi luoghi, sia regolato da ferrei principi di vita; In queste isole ridotte per dimensione e per dotazione di servizi, risulta estremamente importante rispettare la privacy e la cultura locale delle popolazioni insediate.

Paolo Buccheri


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PERU' Lima

di Paolo Buccheri


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"DESERTI MERAVIGLIOSI" A cura di Lela Poleggi


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CILE Luglio 2015.

Partiamo da Malpensa con destinazione Santiago del Cile... il 27 luglio è una di quelle giornate 'che non esistono', fra voli, scali aerei e fusi orari... spediamo i bagagli direttamente a Santiago e già questa è una bella notizia per cominciare... non dovremo re-checkare a Miami sul primo intercontinentale... si gela! A Miami facciamo piuttosto in fretta l'immigrazione e decidiamo di uscire dall'aeroporto e raggiungere il Bayfront Park, giusto per riscaldarci un po'... anche troppo! l'umidità è invalidante! Torniamo al Miami International in tempo per la cena e per imbarcarci sul volo per

Santiago


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28 luglio

finalmente in Cile! ritiriamo l'auto, una Chevrolet Spark minuscola, all'ufficio Avis in aeroporto di Santiago... sono le 9 del mattino partiamo subito per Portillo, rinomata stazione sciistica cilena. Lungo il tragitto ci fermiamo per cambiarci. Pantaloni termici, maglia termica, pile, giacca in goretex... serve tutto!! Arriviamo quasi fino al confine argentino e dopo qualche sosta fotografica decidiamo di scendere per pranzare a Los Andes.


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Restiamo bloccati per quasi tre ore a Paso Libertadores dalla protesta dei minatori che con i fuochi in mezzo all'unica strada che collega Los Andes al confine argentino riescono a creare 50 km di fila , saltiamo il pranzo e arriviamo a Los Andes a pomeriggio inoltrato, alloggiamo a 5 km dalla cittadina, in località San Esteban, all'Hotel San Esteban... una sorta di affittacamere, tanto carino quanto freddo ma siamo ottimisti e contiamo sul fatto che prima o poi il riscaldamento elettrico dia segni di vita! per fortuna la doccia è calda! La proprietaria ci offre due birre artigianali e ci presenta i gatti di casa, il marito ci consiglia il ristorante per la cena: il Raconto a Los Andes, empanadillas al formaggio, misto di carne alla griglia e ottimo cabernet sauvignon. il vicino di tavolo ci vede bere vino e viene a chiederci se siamo francesi...


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29 luglio Colazione in una stanza gelida, ma per fortuna c'è il sole e ci riscaldiamo con un piacevole trekking al Parque Arqueologico Paidahuen tra cactus e petroglifici (sul Cerro c'è meno freddo che a colazione!!) torniamo all'hotel, carichiamo i bagagli e partiamo per Renaca, riusciamo miracolosamente a non sbagliare mai strada! Alloggiamo alla Posada Bellamare, il gestore si chiama Peter, pranziamo con vista sull'oceano, insalata greca e quesadillas al pollo. Dopo una bella passeggiata sulla spiaggia andiamo a visitare Valparaiso, passiamo il pomeriggio nella bella città dei murales, saliamo sul Cerro Concepcion, beviamo due pepsi in un barettino vicino al porto ceniamo a Con Con (gente strana qui ehhh?) da Don Chico, pollo pil-pil e pesce a la plancha.


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30 luglio

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Sono le 8 del mattino, buio pesto! Rimandiamo la colazione alle 9.30 quando il sole comincia a ricordarsi di sorgere, prima di lasciare la Posada guardiamo le bellissime foto di Valpo di Peter e parliamo un po' con lui. Oggi 'tappone' fino a Santa Cruz passando per Isla Negra, dove arriviamo verso mezzogiorno, visitiamo la casa di Pablo Nerudasosta per il pranzo a San Pedro in una specie di tavola calda per camionisti... casuela, pollo con lattuga e riso... e da bere solo spuma ai succhi tropicali, niente vino qui, niente birra... solo la spuma, raggiungiamo finalmente Santa Cruz verso le 16 sotto un nubifragio. l'Hotel Terravina è bellissimo!! la pioggia limita la visita di Santa Cruz alla Plaza de Armas, due ore abbondanti le dedichiamo invece alla cena al Ristorante Vino Belo, gnocchi alla sorrentina, spaghetti al pomodoro, brownies caldi con gelato alla vaniglia, vino rosso Carmenere per i primi e Sauvignon Blanc per il dolce... cena ottima, vino superbo!! nel frattempo smette di piovere l'alba sarà bellissima!!


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31 luglio Dopo la bellissima alba dal balcone dell' hotel, facciamo colazione di fianco alla stufetta e poi ci spostiamo a Cunaco, per la visita della vigna Viu Manent giro in calesse, visita della cantina, degustazione di 5 vini... Dobbiamo necessariamente pranzare qui al Ristorante Rayuela per aspettare che la mente e le gambe riprendano a funzionare: ottime insalate e... acqua! Dopo un'ultima passeggiata fino alle stalle di questa tenuta stupenda partiamo per Santiago. Alloggiamo all' Hilton Garden Inn vicino all'aeroporto (il Cile è uno dei pochi posti al mondo in cui ci possiamo permettere l'Hilton!!! costa come un tre stelle italiano), domattina si parte presto! Terminiamo la giornata al centro benessere dell'hotel, sauna, piscina, idromassaggio... ceniamo qui all' Hilton, zuppa di cipolle e empanadas e carmenere naturalmente.


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1 agosto Nuovo giorno... siamo in aeroporto di mattino presto, riconsegnamo l'auto (950 km percorsi), facciamo il check-in, cambiamo altri CPL, facciamo colazione... niente shopping, i negozi sono terribili! due ore di volo per arrivare a Calama... Costeggiamo le Ande ed atterriamo all' aeroporto di Loa, Calama Josè Miguel che ci ospiterà in questa settimana nei deserti ci fa trovare l'autista ad aspettarci in un'ora di strada dritta come un fuso arriviamo a San Pedro de Atacama da Josè Miguel alla Quinta Adela a Stefano che oramai si era abituato al Terravina e all'Hilton gli piglia quasi un colpo quando vede la sistemazione un tantino spartana... e naturalmente cambierà idea e sarà dispiaciutissimo fra una settimana di lasciare la Quinta. Passiamo il pomeriggio in paese a San Pedro, amore a prima vista! guardiamo i bambini che giocano a pallone nella piazzetta, facciamo uno spuntino sulla panchina, ceniamo al Restaurante Casona: pastel de chaclo, carne al jugo, cabernet... ottimo!! Meglio cenare perchè la colazione qui alla Quinta è molto 'minimal', ma poco male tanto non riusciremo quasi mai a farla considerando gli orari di partenza per le escursioni!


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2 agosto Mattina... trekking! a piedi fino a Pucar de Quitor in compagnia di tre cani randagi che ci scortano fino a destinazione e poi ci aspettano e tornano a San Pedro con noi. Saliamo prima fino in cima al sito e poi sul Mirador, guardiamo dall'alto la cordillera de sal e il canyon. Rientrando alla Quinta ci fermiamo a fare un po' di spesa... olive, formaggio e coca cola (i negozi non vendono ne vino ne birra), pranziamo in giardino, pomeriggio in escursione con Desert Adventures alla Valle de la Luna, quattro ore bellissime: la Valle de la Luna, la Cava di Sale (trascinandoci al buio dall' entrata all'uscita della grotta), le Tres Marias, la Miniera abbandonata, il Coyote (per la foto piĂš famosa di San Pedro) stupendo tramonto sulla cordigliera... Doccia veloce al rientro dall'escursione e cena al Restaurante Estaka, bistecca di manzo, quinoa e cabernet.


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3 agosto E oggi... mountain bike, andiamo all 'Aldea de Tulor... molto bella, una trentina di km fra andata e ritorno (e non illudetevi, la strada è in discesa solo all'andata), solita spesa nel tornare alla Quinta e di nuovo pranzo in giardino: prosciutto, olive e formaggio. Pomeriggio alla Laguna Cejar, dove l' acqua salatissima permette di galleggiare... un tantino fredda... 18°C... indovinate chi si tuffa per primo??? e indovinate anche si non si tuffa proprio... seconda tappa a Los Ojos de Salar, terza tappa alla meravigliosa Laguna Tibinquinche, dove brindiamo al tramonto col pisco sour!! Al rientro a San Pedro non c'è tempo nemmeno per la doccia: subito a cena a La Casona, zuppa di pollo con uovo, pure di patate e torta millefoglie, immancabile il Cabernet. A nanna 'pronto', domattina si va al Tatio, sveglia alle 4.30!!


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Lela Poleggi Photography


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4 agosto

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Cinco de la manana un'ora e mezza di viaggio per raggiungere il Tatio nel buio totale della notte, colazione alle prime luci dell'alba al campo geotermico, meno 12 gradi, 4300 mt slm, una infinitĂ di foto ai geysers, un bagno nelle acque termali per Stefano successive visite al Vado Putana e a Machuca menzione speciale per la mia nuova maglia termica! Solita spesa per negozietti al rientro a San Pedro e come ormai consetudine pranzo in giardino stato di 'beatitudine' ; intorno alle 14.30 sdraiata

sul lettino al caldo sotto il sole dopo questa escursione fantastica! Mi sembra quasi di essere in vacanza... Pomeriggio al caffè della piazza con... coca cola... qui se non mangi non ti danno ne vino ne birra. Passeggiamo e ci lasciamo trascinare dentro ad un'agenzia dove prenotiamo una escursione a cavallo per domani. Cena a La Estaka, pollo al curry servito dentro ad una noce di cocco, quinoa e Cabernet, cominciamo a pagare con la carta di credito perchè i CPL cambiati stanno finendo!!


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5 agosto

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Sveglia alle 6:00 e partenza per le Lagunas Altiplanicas Didier con un'ottima guida (un belga che è rimasto a vivere qui dopo essersi innamorato della responsabile di Desert Adventuras) Raggiungiamo le lagune Miniques y Miscanti, fermandoci nella prima per fare colazione e nella seconda per una passeggiata siamo a 4200 mt slm. Successiva sosta a Socaire per vedere la piccola chiesetta e poi... momento clou della giornata: il Salar de Atacama con la Laguna Chaixa! Incanto!! ultima sosta a Toconao, dove facciamo anche un po' di shopping e uno spuntino escursione bellissima! Un paio d'ore di relax alla Quinta e poi si esce a cavallo lungo il canyon di Pucar prima e nella cordillera de sal poi, con guadi e sentieri sui crinali cena a La Casona: conchachito e empanadas de pino al horno, immancabile il Cabernet.


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6 agosto Fantastica escursione al Salar de Tara posto meraviglioso!! Saliamo fino a 4900 mt slm, c'è un vento 'che porta via'... nelle foto sembro un 'uomo rana' tanto sono vestita!! Facciamo colazione dopo circa un'ora di strada con baguette al formaggio e salame e più tardi pranziamo 'vista laguna' con empanadas, macedonia e succo di ananas (non è il caso di bere vino a queste quote) Paesaggio della Dakar... niente strade, niente piste... si naviga a vista, intanto dalle parti di Vina del Mar c'è una sorta di inondazione, anche Santiago pare non passarsela meglio dai racconti dei cileni! Speriamo di non avere problemi con il volo di domani... Rientriamo dal Tara e ci concediamo una pausa al Cafè Paso in piazza a San Pedro ultima cena al Restaurante La Estaka a base di cannelloni! Continuiamo a pagare con la carta... CPL finiti! ultima notte alla Quinta... tristezza... tanta...


7 agosto Ultimo giorno a San Pedro, facciamo colazione alla Quinta e mattinata al Museo La Page, poi in giro a documentare fotograficamente i 'nostri luoghi' qui... la Estaka, La Casona, Desert Adventures, la Quinta Adela 'casa nostra'. Passaggio in farmacia dalla dottoressa per la mia nausea, e acquisto di pastiglie magiche che in pochissimo tempo mi fanno passare tutto... crisi di disidratazione pare... il Tara lascia un po' il segno... Il transfer per l'aeroporto arriva in ritardo e dobbiamo anche guadare due volte il fiume di Pucor per caricare altri due turisti Facciamo il 'drittone' di 100 km che porta da San Pedro a Loa ad una velocità piuttosto sostenuta e arriviamo in aeroporto in tempo per il check-in... e addirittura in tempo per essere riportati sul volo precedente che è già pronto in pista per decollare... Meglio così dato che del volo che avremmo dovuto prendere non si hanno notizie certe mentre l'aereo comincia a rullare telefono all'hotel di Santiago per anticipare l'orario del transfer... sono piuttosto soddisfatta del mio spagnolo! Atterriamo a Santiago, c'è nuvolo e fa freddo, il sole dei salares è ormai un lontano ricordo, passaggio veloce all'hotel Ismael 312 per lasciare i bagagli e cena a Casa La Starria: costine di maiale con patate e merluzzo con riso, Carmenere e pisco sour per concludere il letto della nostra camera all'Ismael 312 è enorme rispetto a quello della Quinta!! Ultima notte alla Quinta... tristezza... tanta...


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Lela Poleggi Photography


8 agosto Mattinata in giro per una Santiago bagnata anche se verso mezzogiorno smette di piovere. Ne approfittiamo per visitare i luoghi 'al chiuso': Mercado Central, Catedral, Palacio de la Moneda, tutte le Iglesias che ci sono!! Fettuccine al pomodoro, insalata con olive e formaggio e Pinot Nero al Patagonico Sur, che sul momento ci pare un delizioso ristorante sudamericano tanto che prenotiamo anche per la sera. Nel pomeriggio vorremmo salire sui Cerros, ma sono inagibili per la forte pioggia degli ultimi giorni visitiamo dunque il Barrio Bellavista, la Chascona, Plaza Italia, il Parque Bustamante, il Barrio Bellas Artes. Facciamo 'le vasche' come i cileni in Plaza de Armas come detto, cena al Patagonico Sur... terribile... non mangiamo quasi niente! spiedini cotti malissimo, cotoletta durissima... il Carmenere però lo beviamo!!


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9 agosto Durante il nostro secondo giorno nella capitale riusciamo finalmente a salire sui Cerros, con la Funicolar sul San Cristobal e con l'ascensore sul Santa Lucia, ultimo passaggio in Plaza de Armas, prima di uno snack in hotel in attesa del transfer per l'aeroporto. Arriviamo al Benitez, facciamo il check-in, finiamo le monetine... mangiamo una caesar salad e beviamo gli ultimi due bicchieri di Cabernet cileno emigrazione, controllo passaporti... siamo al gate in attesa del volo per Miami. Il pensiero di avere ancora alcuni giorni di vacanza da passare in Florida non ci consola granchè... lasciare il Cile ci rende molto tristi... un pezzetto di cuore è rimasto a San Pedro de Atacama. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a rendere speciale questo viaggio... Josè Miguel della Quinta Adela, le guide di Desert Adventuras Mario Victor Alan Didier e Stefano, Peter della Posada Bellamare, Hotel Terravina, Hotel San Esteban, Hotel Ismael 312 cuochi e cameriere de La Estaka e La Casona, la signora del negozietto di olive e formaggio a San Pedro, il cowboy che ci ha accompagnati a cavallo nella Valle de la Muerte, la dottoressa della farmacia... i compagni di escursione provenienti da un po' tutte le parti del mondo... Grazie a los atacamenos... gente stupenda! e grazie alle incontrollabili forze della natura... alle eruzioni vulcaniche che si sono susseguite prima del nostro arrivo... all'inondazione sulla costa che ha aspettato che ci fossimo spostati a nord nei salares prima di arrivare e al terremoto 8.3 che ha aspettato che noi avessimo lasciato il Cile prima di manifestarsi.

Grazie Chile! Lela Poleggi


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Barcellona

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LA CITTA' CHE NON DORME MAI di Roberto Giancaterina Ed è proprio così. La città di Barcellona e' una di quelle mete che vale sicuramente la pena di visitare.

Situata a nord-est della Spagna e' la capitale della comunità

autonoma della Catalogna.

Una città sempre attiva,

colorata e

multietnica.



Sin dalla sua origine e' sempre stata uno dei principali porti del Mediterraneo e tuttora mantiene i tratti della tipica città marinara, con uno dei porti commerciali più attivi. La sua architettura invece, avvicendatasi nel corso del tempo, la rende unica nel suo genere. Simbolo della città e' sicuramente la

Sagrada Familia

,

un imponente chiesa Cristiana in stile neogotico che svetta al centro della Città. L' opera partorita dalla mente di Antoni Gaudi' e' patrimonio dell UNESCO ed è ispirata, come indica il nome stesso, alla Sacra Famiglia di Betlemme. L' opera, iniziata nel 1882 è tutt' ora in continua evoluzione. Al suo interno un soffitto maestoso dai colori brillanti. A dare luce all' interno meravigliose vetrate colorate ed a fare da guardia all' altare uno splendido organo a canne. Sarebbe riduttivo raccontare a parole lo splendore di questa chiesa. Guardandola si rimane a bocca aperta.


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BARCELLONA

LA CITTA' CHE NON DORME MAI La seconda struttura che mi ha veramente affascinato,

opera sempre dell' Architetto Antoni Gaudi' e sicuramente Anche questo è un posto magico, difficile da descrivere a

Casa Batllo'

parole e forse anche in foto.

Catalano si pronuncia Baglio'.

simile ad un moderno Smart pone che tramite la

.

Tra le piccole curiosità ho scoperto visitandola, che in

Tra le altre cose è possibile utilizzare un audio guida

Lo scrivo come si pronuncia!!

tecnologia della realtà aumentata permette di vedere i vari

L' edificio molto affascinante legato al mare ed ispirato ai suoi movimenti.

I colori e le forme prevalgono su tutto, così come l' uso dei mosaici.

Una struttura totalmente priva di spigoli dove anche le

maniglie sono studiate in base all' anatomia della mano che le utilizza.

Il complesso, studiato e realizzato su commissione, oggi è visitabile quasi in tutta la sua totalità ed ogni spazio ha caratteristiche particolari che lo rendono unico.

ambienti con gli arredi e le forme originarie.


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SAGRADA FAMILIA Roberto Giancaterina - Photography



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BARCELLONA Il terzo posto noto di Barcellona, che non potete non visitare è

Park Guell

.

Anche esso patrimonio dell UNESCO e' uno di quei posti di cui difficilmente non ci si innamora.

Anche qui si vede l' impronta del maestro Gaudi. Passeggiando in questo giardino sembra di tuffarsi nel mondo delle favole. Mia figlia mi ha detto che le case

sembravano fatte di biscotto! Forme e linee particolari e mosaici colorati ovunque.

Il paesaggio mozzafiato ovviamente è quello di

Barcellona e se siete fortunati, nel periodo giusto la

fioritura primaverile aggiunge ulteriore colore al parco.

Immancabile la foto con la statua del geco, simbolo del parco.


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Nel mio tour ho avuto modo di visitare anche il castello di

Montjuic

.

Un imponente struttura difensiva, dove ancora è possibile vedere diversi tipi di artiglieria ed un museo militare. Molto interessante la mostra con la ricostruzione storica del periodo franchista. Dalla sua terrazza è possibile ammirare un paesaggio stupendo, che spazia dalle montagne, attraversa tutta la città e sfuma a perdita d'occhio sul mare. Inutile dirvi che ho visto un tramonto meraviglioso. Sotto di esso il porto commerciale.


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Barcellona, come vi dicevo, e' una città multietnica dove le abitudini ed i costumi si sono ben integrati a quelli nativi. L' esempio migliore che io possa raccontarvi e' il mercato coperto della Boqueria. Un posto fantastico dove è possibile trovare di tutto, proprio a conferma del polo marittimo che rappresenta Barcellona. Frutti di ogni genere, spezie aromatiche, cioccolata, pesce fresco....insomma profumi che fanno viaggiare con la mente verso terre lontane. Appena usciti c' e' la Ramblas! E poco più avanti il Barrio gotico. Se avrete modo di andare a visitare questo posto dovete assolutamente fermarvi in una delle antiche cioccolaterie! Vicoli stretti e portoni d' epoca ed anche qui suoni e profumi di un luogo molto antico in stile Corto Maltese. Potrei raccontarvi molti altri posti bellissimi di Barcellona, come ad esempio Plaza Catalunya dove gli artisti si ritrovano per i loro spettacoli di strada, Plaza della Repubblica con le sue luci e le fontane danzanti, Port Vell con i suoi ristoranti caratteristici o l' acquario colorato e pieno di pesci particolari. Non ci crederete ma anche la metropolitana ha il suo fascino a Barcellona. Al suo interno ci sono addirittura degli spazi riservati ad artisti e musicisti. Ma se vi raccontassi tutto questo forse non andreste a vederla dal vivo....o forse vi ho incuriosito più di prima?

Roberto Giancaterina

BARCELLONA

LA CITTA' CHE NON DORME MAI


BARCELLONA

LA CITTA' CHE NON DORME MAI


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Roberto Giancaterina Photography


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BARCELLONA

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Roberto Giancaterina Photography


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la FOTO

vien

di N TTE Perchè lasciare la nostra amata macchina fotografica a casa nelle ore notturne? Esse offrono un'ampia scelta di opportunità per scattare immagini di estremo effetto. Vediamo quindi, alcune tecniche e funzioni utili per creare fotografie notturne:

Vibrazioni della fotocamera Cavalletti Scatto da remoto Blocco dello specchio Riduzione del rumore Quali soggetti si prestano


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Vibrazioni della fotocamera La prima cosa da tenere in considerazione è che stiamo confrontandoci con una riduzione drastica dei livelli di luce. Aumentiamo quindi il livello di sensibilità del sensore sulla nostra fotocamera incrementando il valore ISO. Anche se potremmo eventualmente impostare un'apertura più ampia del diaframma per aumentare la quantità di luce è probabile che per il nostro scatto servano tempi dell'otturatore più lunghi per ottenere un'esposizione corretta. Sorge così Il problema connesso alla velocità dell'otturatore e alle sue vibrazioni nel muoversi. Un tempo di apertura più lungho non influisce sulla quantità di vibrazioni della fotocamera stessa, ma ne aumenta le possibilità che si verifichi. Se utilizziamo un'ottica con una lunghezza focale lunga, aumentiamo gli effetti delle vibrazioni, perciò il consiglio è di usare un' obiettivo con una lunghezza focale ridotta. Un 18 mm o 35 mm per esempio.

BLOCCO DELLO SPECCHIO Molte fotocamere reflex offrono la possibilità di blocco dello specchio, selezionabile tramite le funzioni personalizzate. Quando azioniamo il pulsante di scatto, lo specchio sale verso l'alto lasciando la luce raggiungere il sensore ed è possibile che si verifichi qualche piccola vibrazione. Grazie al blocco, premendo la prima volta il pulsante di scatto lo specchio si solleva, e con una seconda pressione l'otturatore inizia l'esposizione.


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IL CAVALLETTO Per quanto ci si sforzi per mantenere una posizione stabile, nella situazione della fotografia notturna è un elemento indispensabile. Un treppiede ci permette di esporre l'immagine per diversi minuti senza movimenti della fotocamera. Uno dei rischi più ricorrenti di movimento della fotocamera su un treppiedi è il momento in cui si preme il pulsante di scatto influenzando l'esposizione, soprattutto se solo di qualche secondo. Per evitare questo movimento possiamo usare la funzionalità di autoscatto integrata in ormai tutte le fotocamere.

SCATTO DA REMOTO Se si sta fotografando un soggetto in movimento e si ha bisogno di scattare in un momento preciso, puoi ricorrere a un comando a distanza. Questo tipo di strumento è dotato di un cavo o anche a infrarossi ed è in grado di comandare la fotocamera a distanza, evitando accidentali movimenti.


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RIDUZIONE DEL RUMORE Le lunghe esposizioni con valori ISO alti, aumentano i disturbi del rumore, danneggiando l'immagine. Molte fotocamere sono dotate della funzione "riduzione disturbo" che può essere attivata dal menu delle impostazioni. Questa operazione spesso influisce molto sui tempi d'acquisizione sulla scheda di memoria, mentre il buffer scrive i dati dell'immagine su di essa. Quindi se dopo aver scattato una fotografia con un'esposizione di 5 minuti, ce ne vorranno altrettanti per memorizzarla sulla scheda. Scattiamo sempre in RAW, poiché questo formato ci permetterà di regolare ulteriormente il rumore in post-produzione. Valutate sempre questo fattore, sacrificando qualche minuto di esposizione in più rispetto ad un valore ISO più alto.

SOGGETTI La fotografia notturna può essere molto affascinante regalando aspetti emozionali di forte impatto. Sono molte le tecniche e i "giochi" che si possono eseguire nelle condizioni di luce notturna e in questo articolo parleremo dei soggetti più frequenti.

Dopo il tramonto esiste un mondo diverso da fotografare.


ESALTAZIONE DELL' INQUINAMENTO LUMINOSO Di notte le città sono ricche di luci. Il chiarore dell’illuminazione stradale, le luci delle finestre e le auto con i fari accesi. Diventa quindi interessante sfruttare tutto questo inquinamento luminoso per realizzare vere e proprie opere d'arte. Il così detto paesaggio urbano notturno, assume un'identità totalmente diversa rispetto alle ore diurne, valutiamo le composizioni migliori offerte da questa atmosfera.

SCIE DI LUCE Utilizziamo tempi di scatto molto lunghi e un treppiedi, posizioniamoci di fianco o sopra ad una strada trafficata da auto e scattiamo. E' assolutamente necessario che la macchina sia immobile, quindi scattiamo in remoto. I tempi sono relazionati alla quantità di scie luminose che vogliamo far apparire nella fotografia..


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MILKY WAY E STAR TRAIL Un'altro grande gioco notturno è fotografare le stelle. Anche in questo caso servono tutti gli accorgimenti già descritti in precedenza, dobbiamo fare solo attenzione alla composizione e l'orientamento della fotocamera nella direzione giusta. Per fotografare la via lattea serve un tempo di scatto abbastanza breve per evitare alla rotazione della terra di far apparire mosse le stelle, impostiamo una una sensibilità ISO sufficientemente elevata. E' importante pianificare l’uscita studiando in anticipo la posizione della via lattea rispetto ad un qualcosa che farà da soggetto. Non fotografate solamente le stelle, collocatele come background. Preferite le giornate estive, la si vede molto chiaramente. Lo Star-Trail , invece, in fotografia è la rappresentazione del “movimento” delle stelle. La terra ruota intorno ad un' asse, a una determinata velocità e per questo motivo le stelle sembrano muoversi quando fotografati con tempi di scatto molto lunghi. Più lunga sarà l’esposizione e più le scie create dal movimento delle stelle saranno lunghe. Proviamo quindi con diversi scatti con tempi di esposizione progressivi. Possiamo utilizzare la funzione dell'intervallo di scatto per eseguire una serie di fotografie, spesso è un settagio dello scatto remoto o di un'eventuale strumento comprato a parte per lo scatto a distanza.


LUCI IN MOVIMENTO Con gli stessi concetti si possono ottenere altri molti effetti. Provate a riprendere un soggetto o voi stessi con in mano una lampadina facendola roteare. Bastano 30 secondi di esposizione per sviluppare un gran bell'effetto. Date spazio alla creativitĂ , l a notte porta consiglio...

FOTOGRAFANDO E STANDO SVEGLI


UTHA BEACH SULLE TRACCE DEL D-DAY PART 7


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Utha Beach Era il nome in codice degli alleati di una delle cinque spiagge in cui avvenne lo sbarco in Normandia, nella famosa operazione Overlord, del 6 giugno 1944. Costituiva il settore piĂš occidentale della costa interessata dalle operazioni militari e si estendeva nella penisola del Cotentin, tra le localitĂ di Pouppeville, nel comune di Sainte-Marie-du-Mont, e Saint-Martin-de-Varreville.


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UTAH BEACH Le truppe americane che operaono nella zona di Utah Beach erano costituite dal VII Corpo, costituito da unità appartenenti a diverse divisioni: la 101ª Divisione Aviotrasportata e l'82ª Divisione Aviotrasportata, che furono paracadutate nell'immediato entroterra di Utah, ( vedi Saint Mere Eglise) e la 4ª Divisione di fanteria sbarcata direttamente in spiaggia.

Le difese tedesche, in quest'area, erano simili alle difese di Omaha Beach, ma non essendoci costiere su cui costruire avamposti, costruirono ostacoli direttamente sulla spiaggia per impedire o rendere difficile eventuali attacchi dal mare. Il giorno dello sbarco fu preceduto da una fase di bombardamento aeronavale sull'area della spiaggia e già quattro giorni prima del D-Day, gli aerei degli alleati bombardarono gli aeroporti tedeschi per impedire al nemico di difendersi. Lo sbarco ebbe inizio alle ore 6:30 con la prima ondata, dopodichè sbarcarono altre truppe con 32 carri anfibi M4 Sherman DD.


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Giancarlo Nitti photography


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UTAH

beach


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Rubrica dedicata agli inserzionisti di Giroinfoto e i premi assegnati nei social group associati alla rivista. Invia una tua foto, descrivila, firmala e la pubblicheremo. scrivi a : redazione@giroinfoto.com

QUESTO

MESE

Su Giroinfoto magazine, la selezione delle foto scelte dalle commissioni della redazione e dei gruppi menzionati a cui si riferiscono i gruppi. Complimenti a tutti.

GIROINFOTO SCOUTING AWARD Premiato: Mario Alesina Trolley Festival Pag. 99

MAGISTER PHOTOS AWARD Premiato: Matteo Berbenni The Bear Pag. 100

GIROINFOTO SCOUTING AWARD Premiato: Davide Rostirolla Follow the line Pag. 102

GIROINFOTO SCOUTING AWARD Premiato: Giuseppe Passarello Giardini Naxos Pag. 104


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Trolley Festival Autore: Mario Alesina Torino P.zza Castello 04-12-2016


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The Bear Autore Matteo Berbenni In una gelida mattinata invernale… era

il secondo e ultimo giorno del viaggio fotografico in Baviera e fino a quel momento dell’orso non vi era nessuna traccia. L’ultimo tentativo prima di partire Verso l’aeroporto ha dato i suoi frutti. Location Bayerischer Wald National Park


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Follow the line Autore Davide Rostirolla Road trip in Islanda. Location Islanda giroinfoto.com



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Giardini Naxos Autore Giuseppe Passarello Giardini Naxos vista da Taormina (ME) Location Giardini Naxos giroinfoto.com



Conoscere il mondo attraverso

un obbiettivo è un privilegio che solo

Giroinfoto ti può dare veramente

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MAGAZINE www.giroinfoto.com


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