Giroinfoto magazine 32

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N.32

www.giroinfoto.com

- 2018 Giugno

BAND OF GIROINFOTO

N. 32 - 2018 | GIUGNO , Gienneci Studios Editoriale. www.gienneci.it

Il Progetto

I MURAZZI

TORINO STORIES Band Of Giroinfoto

NEW ORLEANS

PROFONDO SUD Di Katia Albertoni

RAJA AMPAT

IL REGNO SUBACQUEO

Di Sergio Agrò

Photo cover by Barbara Lamboley


WEL

COME 32 www.giroinfoto.com GIUGNO 2018


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la redazione | Giroinfoto Magazine

fotografare e viaggiare due passioni un’ unica esperienza Benvenuti nel mondo di Giroinfoto magazine©. Una finestra sul mondo da un punto di vista privilegiato, quello fotografico, con cui ammirare e lasciarsi coinvolgere dalle bellezze offerte dal nostro pianeta. Una lettura attuale e innovativa, che accoglie, oltre i migliori professionisti della fotografia da reportage, anche le immagini e le esperienze di chiunque sia appassionato di viaggi e fotografia. Con i luoghi più interessanti e curiosi, gli itinerari più originali, le recensioni più vere e i viaggi più autentici, Giroinfoto magazine ha come obiettivo, essere un punto di riferimento per la promozione della cultura fotografica in viaggio e la condivisione di migliaia di luoghi e situazioni sparsi per il nostro pianeta. Uno strumento per diffondere e divulgare linguaggi, contrasti e visioni in chiave professionale o amatoriale, in una rassegna che guarda il mondo con occhi artistici e creativi, attraversando una varietà di soggetti, luoghi e situazioni, andando oltre a quella “fotografia” a cui ormai tutti ci siamo fossilizzati. Uno largo spazio di sfogo, per chi ama fotografare e viaggiare, dove è possibile pubblicare le proprie esperienze di viaggio raccontate da fotografie e testi, indipendentemente dal valore professionale dell'autore. Una raccolta di molteplici idee e progetti di viaggio, frutto delle esperienze e lavori eseguiti da esperti nel settore del reportage fotografico, che hanno saputo confrontarsi con le condizioni climatiche e socio-politiche, con le difficoltà imposte dalla natura, per catturare l'immagine e la spontaneità selvaggia della stessa. Troverete anche articoli tecnici, dove prendere spunto per ottenere scatti sempre perfetti e con idee sempre nuove per rendere le fotografie più interessanti. Giroinfoto.com© , con la sua rivista e la sua rete web è la più grande community di foto-viaggiatori che accoglie chiunque voglia condividere le proprie esperienze di viaggio o semplicemente farsi coinvolgere dai racconti pubblicati. Director of Giroinfoto.com Giancarlo Nitti

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ANNO IV n. 32 DIRETTORE RESPONSABILE HEAD PROJECT MANAGER Giancarlo Nitti CAPO REDAZIONE Paolo Buccheri SEGRETERIA DI REDAZIONE E REVISIONE Silvia Belotti CAPI SERVIZIO Luca Biolcati Rinaldi REDATTORI E FOTOGRAFI Giancarlo Nitti Redazione Sergio Agrò Reporter Giroinfoto Katia Albertoni Reporter Giroinfoto Paolo Buccheri Reporter Giroinfoto Band Of Giroinfoto - Torino Barbara Lamboley Angelo Bianchi Giulia Migliore Luca Agostino Gianluca Colangelo Daniele Colangelo Irene Gervasi Nadia Capozzolo LAYOUT E GRAFICHE Gienneci Studios PER LA PUBBLICITÀ: Gienneci Studios, Via G.Borgomaneri, 135 Milano - 20086 Motta Visconti. info@gienneci.it - hello@giroinfoto.com DISTRIBUZIONE: Gratuita, su pubblicazione web on-line di Giroinfoto.com e link collegati. CONTATTI email: redazione@giroinfoto.com Informazioni su Giroinfoto.com: hello@giroinfoto.com

Questa pubblicazione è ideata e realizzata da Gienneci Studios Editoriale. Tutte le fotografie, informazioni, concetti, testi e le grafiche sono di proprietà intellettuale della Gienneci Studios © o di chi ne è fornitore diretto(info su www.gienneci.it) e sono tutelati dalla legge in tema di copyright. Di tutti i contenuti è fatto divieto riprodurli o modificarli anche solo in parte se non da espressa e comprovata autorizzazione del titolare dei diritti.

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data di uscita 20 Giugno 2018

fotografare

e v ia gg iare due passioni un’ unica esperienza Giroinfoto Magazine nr. 32


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INSIDE

Giroinfoto Magazine

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NEW ORLEANS Profondo Sud A cura di Katia Albertoni

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I MURAZZI Torino Stories Band of Giroinfoto

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BAND OF GIROINFOTO Il progetto "Torino Stories" Giroinfoto school

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RAJA AMPAT Il Regno subacqueo

A cura di Sergio Agrò

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RODEO Il culto americano A cura Giancarlo Nitti

DUBAI Architetti riuniti A cura di Paolo Buccheri

TORINO

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FOTO EMOZIONI Le foto scelte da Giroinfoto Questo mese con: Alessandro Dentella Giampiero Bacchiocchi Mario Cuomo Enrico Raimondo


PUBBLICA

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I NOSTRI

NUMERI

E' con orgoglio che pubblichiamo le statistiche e i volumi qui presenti relativi alle analisi aggiornate al mese di: Giugno 2018

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Articoli totali sul magazine

Articoli pubblicati dagli utenti

Nuovi Reporters

Foto singole pubblicate

Copertura degli articoli sui continenti

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ARTICOLI

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Dove viene letto Giroinfoto magazine

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TEXAS, Fort Worth, la patria della cultura western dove tutti coltivano e rispettano le centenarie tradizioni legate ai tempi dei Cow-boy. Una delle icone che rappresentano queste tradizioni è il Rodeo, oggi uno sport che mette alla prova le tecniche e l’abilità dell'uomo da ranch a dominare i bovini. Sono numerose le competizioni in questa zona ed esistono anche locali che ne sfruttano la spettacolarità organizzando Rodei al proprio interno. Uno dei più famosi è Billy Bob's con i suoi Bull Riding del fine settimana.

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Giancarlo Nitti Photography

S C O U T L O C AT I O N

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1 2 3 GEOGRAFIA

PERIODO

CONTENUTI

Stati Uniti Texas Fort Worth 2520, Rodeo Plaza

Permanente.

Sport Cultura americana

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FOTOGRAFIA

NOTE

SCOUTING

Fotografia documentale, Sportiva.

Locale aperto al pubblico,. Il Rodeo è a pagamento.

Questa scout location e le fotografie sono state realizzate nel mese di Luglio 2011 da Giancarlo Nitti.

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LE ORIGINI DEL RODEO Nasce in Spagna e in Messico come manifestazione folkloristica dei “vaqueros”, mandriani esperti nel recupero dei bovini. Successivamente viene esportato negli Stati Uniti, in Canada , in Sud America e in Australia trasformandosi in eventi sportivi. I rodei sono costituiti da più specialità che prevedono anche l'utilizzo dei cavalli, ma tutte hanno un denominatore unico, che è la velocità nell’esecuzione

della prova che determina la bravura del cowboy. Negli Stati Uniti il rodeo è divenuto sport nazionale soprattutto in stati come il Wyoming, il South Dakota e il Texas. I primi rodei apparvero negli U.S.A. tra il 1820 e il 1830 trattandosi solo competizioni di abilità lavorativa svolte tra cowboys e vaqueros. Successivamente alla guerra civile, nel 1872, nel Wyoming organizzarono il primo rodeo con in palio premi per i vincitori. Solo tra il 1890 e il 1910, i rodei divennero spettacoli pubblici, spesso associati al Wild West Show in cui si esibivano vere e proprie stelle dello spettacolo come Buffalo Bill Cody e Annie Oakley che ancora oggi hanno intitolato eventi famosissimi come Cody Nite Rodeo, il Calgary Stampede, il Pendleton RoundUp e il Cheyenne Frontier Days.

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Giancarlo Nitti photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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ASSISTERE AD UN RODEO Molti locali come Billy Bob's, nascono come Rodeo House andando a pari passo con tutte le altre attività tipiche di un saloon in vero stile Texano. Avendo a disposizione migliaia di metri quadri, fin dall'inizio, questo tipo di luoghi di intrattenimento sono stati concepiti prevedendo un' arena interna per il bull riding. La domanda più frequente è: "si può partecipare?" Il Bull riding è uno sport molto pericoloso e i rodei richiedono che i concorrenti siano categoricamente atleti professionisti o semi-professionisti iscritti ad un'organizzazione riconosciuta. I "bull" in genere pesano 1.800-2.000 libbre ( più di 800 kg) rispetto a un normale toro di 150 libbre richiedendo un addestramento, tanta abilità e una buona dose di coraggio per competere in questo evento. Quindi dovremo accontentarci di essere spettatori di queste manifestazioni professionistiche ed assistervi rimane comunque un'esperienza molto interessante. Le regole prevedono che il " cavaliere" debba rimanere aggrappato al toro per almeno otto secondi, con una sola mano alla corda legata all'animale. Gli atleti possono guadagnare fino a 50 punti per lo stile di cavalcata rispetto al grado di difficoltà, così come fino ad altri 50 punti per il controllo del bovino fino a raggiungere un punteggio perfetto di 100, obbiettivo raggiunto raramente nella storia dei rodeo.

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Billy Bob's Texas Un'esperienza completa per rivivere ed assaporare le tradizioni Texane dall'ottimo cibo, alla musica dal vivo e alle altre attività come l'honky tonk e le gare di BBQ. Billy Bob's è un locale icona del suo genere che riunisce milioni di persone del posto e turisti da tutto il mondo trovandosi immerso nell'area dello Stokyard Station di Fort Whort, il cuore pulsante della tradizione Texana.

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NEW ORLEANS A cura di Katia Albertoni

PROFONDO SUD

Agosto 2016. le nostre vacanze estive ci hanno portato negli USA. Un giro di 5000 Km durante il quale abbiamo fatto tappa nel profondo sud dello stato della Luisiana. New Orleans è nota per l'ininterrotta vita notturna, la vibrante scena musicale e la cucina speziata unica al mondo, risultato dell'unione tra le culture francese, africana e americana.

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Lousiana

New Orleans Negli ultimi giorni le piogge sono state molto intense e ininterrotte: la regione è allagata e dalle parti di Baton Rouge le strade sono impraticabili. Abbiamo esitato prima di partire da Memphis per venire a New Orleans a causa delle notizie contrastanti trasmesse da televisione e radio. L’uragano Katrina del 2005 ci ha lasciato ricordi indelebili del disastro al quale il mondo ha assistito impotente. Un cartello affisso all’ufficio turistico sul confine della Louisiana avvisa che resterà chiuso fino a nuovo avviso a causa del nubifragio in corso. Nonostante ciò proseguiamo verso la nostra destinazione dove giungiamo a fine giornata senza problemi.

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Sergio Agrò photography Giroinfoto Magazine nr. 32


NEW ORLEANS La caratteristica di questa regione è il clima semitropicale, estremamente umido, con scrosci di pioggia frequenti e improvvisi intervallati dal sole cocente che ne accelera l’evaporazione e garantisce il mantenimento dell’umidità oltre il 90%.

all’imbrunire usciamo e ci facciamo coinvolgere dall’ambiente frizzante del quartiere francese. Non è necessario recarsi all’interno dei locali per sentirsi avvolti dall’aria di festa che regna nelle strade. Le taverne hanno le vetrate aperte e i tavolini debordano sui marciapiedi. Una vera sfida per la mia macchina fotografica che Ci precipitiamo su un tavolino appena liberato per subisce i forti sbalzi di temperatura tra l’ambiente gustarci una cenetta. climatizzato e asciutto all’interno e il caldo umido Sentiamo musica in avvicinamento e non vogliamo all’esterno. farci scappare lo spettacolo. Per la prima volta ho sperimentato le anomalie da Un gruppo assortito si avvicina suonando strumenti vapore acqueo sulla macchina fotografica. a tutto volume, sarà jazz o blues, in ogni caso l’enerPer fortuna è tropicalizzata e dopo un po’ di minuti gia e la gioia sprigionata da questi musicisti assordi acclimatazione ho ripreso a fotografare (un bello titi sono contagiosi. spavento!) Finiamo la nostra cena guardando il gruppo allonDepositiamo i bagagli al Pelham, dove abbiamo ri- tanarsi lasciando negli animi una scia di spensieservato una camera per due notti, posteggiamo, e ratezza.

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NEW ORLEANS

Vaghiamo tra le viuzze e rientriamo nella hall dell’albergo dove ci investe l’aria gelida del condizionatore. Prima mossa da fare non appena arrivati in camera: spegnere l’aria condizionata. Rischio di congelamento in agguato.

Gocce grandi come monete in pochi minuti formano grandi pozze sull’asfalto e schivarle è un’impresa. Il forte odore di catrame che aleggia è la conseguenza della pioggia in evaporazione.

Per le strade scorgiamo le case coloniche dall’architetIl giorno successivo ci rituffiamo nella vita della città tura caratteristica con i grandi balconi che ne contordi buon mattino. Saliamo su uno dei vecchi trolley che nano le facciate con le loro eleganti inferriate in ferro ci porterà verso la US Mint; si tratta dell’edificio che ha battuto. ospitato la zecca degli Stati Uniti fino al 1909. E’ uno stile coloniale che mi ricorda molto quello Nel palazzo al piano superiore è allestito il museo della dell’Havana. storia del jazz con vecchi strumenti appartenuti a grandi nomi del passato come Louis Armstrong. Finita la visita ci aspetta una sorpresa: tuoni e fulmini accompagnano un nuovo acquazzone. Restiamo sulla porta e aspettiamo che si diradi. Giroinfoto Magazine nr. 32

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NEW ORLEANS Arriviamo al French Market: negli anni questo luogo è diventato un’istituzione. La tradizione del mercato ha avuto inizio con i nativi americani nel lontano 1791 e si rinnova a tutt’oggi, giorno dopo giorno. Si tratta di un insieme di bancarelle sotto un immenso gazebo in legno. Si vendono specialità culinarie creole, chincaglierie da mercato delle pulci, gioielli, ceramiche, articoli per turisti e artigianato africano. I turisti affollano i corridoi tra una bancarella e l’altra da cui si sprigionano profumi, con personaggi stravaganti e colori sgargianti. Facciamo la nostra parte e acquistiamo qualche regali-

no per i nostri cari. La musica live è onnipresente. Costeggiamo il fiume Mississipi fino a raggiungere l’outlet center Riverwalk e acquistiamo qualche altro ricordo da mettere in valigia, passando accanto alla storica Steamboat Creole Queen, un altro punto d’interesse riportato nella nostra guida.


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Verso sera c’incamminiamo lungo la famosa Burbon Street piena di colori e musica che ci assale dalle finestre aperte dei locali, mentre continua a piovere un po’ sì e un po’ no. Giungiamo al Jackson Square, di fronte alla St. Peter’s Cathedral, camminiamo incuriositi tra tavolini di indovini che leggono la mano e predicono il futuro e artisti di strada.

Durante tutto il giorno e la notte si cucinano e servono i famosi beignets sommersi da una montagna di zucchero al velo accompagnati dall’altrettanto famoso Café au lait. Calorie a gogò. Proprio quel che ci vuole per cena.

Ormai il giorno ha lasciato spazio alla notte, ma gli occhi non si stancano di vedere e i sensi restano all’erta Il Café du Monde è la destinazione seguente a due passi per non perdere nemmeno un minuto di quanto stiamo da qui; si trova proprio a un angolo della piazza ed è un vivendo. altro punto d’attrazione da non mancare in questo luo- New Orleans è più di una città: è sensazioni, allegria, go speciale. Si tratta di locale aperto 24 ore al giorno, musica… è vita. i tavolini sono sempre occupati e bisogna stare all’erta per scorgere clienti che se ne vanno lasciando posti vaKatia Albertoni canti.

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Murazzi A cura di Band of Giroinfoto - Torino

TORINO

Giulia Migliore Angelo Bianchi Barbara Lamboley Gianluca Colangelo Daniele Colangelo Luca Agostino Irene Gervasi Nadia Capozzolo

UNA BELLA SQUADRA!

Ha ricevuto immediata risposta con interesse il nuovo progetto organizzato da Giroinfoto Magazine sulla realizzazione di giornate dedicate alla fotografia sulle location Torinesi. Il primo incontro sul progetto "TORINO STORIES" ha interessato una delle location più particolari del centro della Città Metropolitana di Torino: I MURAZZI In dialetto originario "ij Murass" sono gli approdi e le rimesse nautiche sulla sponda ovest del Po e l'origine del nome è collegata ai maestosi argini (detti anche muri) costruiti nel corso del XIX secolo tra il 1833 e 1877 per preservare la città dalle piene del fiume.

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Barbara Lamboley photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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Gianluca Colangelo photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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LE ORIGINI E LA STORIA Il primo tratto dei "Murazzi" quello che oggi è localizzato lungo corso Cairoli e lungo Po Diaz, fu costruito tra il 1833 e il 1835, su progetto di Carlo Bernardo Mosca, un ingegnere civile di scuola parigina, variando ed estendendo un progetto del 1808-1809 di Joseph La Ramée Pertinchamp che realizzò il ponte Vittorio Emanuele I°. Il tratto successivo, quello attiguo al Lungo Po Cadorna, invece, venne realizzato tra il 1872 e il 1877, in concomitanza con l'abbattimento del fatiscente Borgo del Moschino. Il complesso murario arginale del Po fino agli anni cinquanta del XX secolo con alcuni locali ricavati all'interno della struttura erano utilizzati per il rimessaggio delle barche da pesca fluviale, ma nel successivo ventennio, l'inquinamento del fiume Po portò al progressivo abbandono della zona da parte dei pescatori provocando una forte dequalificazione dell'area cittadina. Nella seconda metà degli anni settanta, fu attivata un'iniziativa di forte rilancio dell'area da parte delle amministrazioni comunali, che rila-

sciarono alcune licenze per l'apertura di locali in grado di attrarre i giovani, creando una delle più popolari aree della "Movida Torinese". Contestualmente alla riqualificazione, crearono un servizio stabile di navigazione del fiume Po, predisponendo uno degli imbarchi proprio ai Murazzi. Nel giro di pochi anni, i "Muri", diventarono frequentatissimi e l'aggregazione giovanile fu tra le più importanti della città, raggiungendo anche fama nazionale ed internazionale. Purtroppo, per numerosi e diversi episodi di violenza e "malarazza", nel 2012, con una inchiesta della magistratura torinese, portò alla progressiva chiusura della maggior parte dei locali aggregativi presenti nei due lati dei Murazzi. Nel 2014, i tratti dei Murazzi a nord e a sud del ponte Vittorio Emanuele I, furono intitolati rispettivamente ai cantautori torinesi Fred Buscaglione e Gipo Farassino, con la cerimonia di intitolazione svoltasi il 28 settembre 2017.

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Giulia Migliore photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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IL DECLINO DEI MURI Dopo l'esplosione degli anni '70 della Movida torinese con l'apertura di diversi locali, ci fù un periodo ricorrente dagli anni '90 che la città ricorda come una vera e propria "Guerra" Infatti, nei luoghi degli argini, si combatteva quasi tutte le notti ed i protagonisti erano il frutto dell'imponente immigrazione extracomunitaria che iniziò a quei tempi. Un'alta concentrazione di reati consumati nel teatro dei "Muri" fù la causa del caos, che nel 1997 portò addirittura al decesso di un'extracomunitario malmenato e fatto annegare nelle acque del Po. Ecco come i Murazzi, oggi, vengono ancora ricordati come il simbolo dell'immigrazione e dopotutto, basta fare una passeggiata in una qualsiasi serata per rendersi conto che la situazione non è cambiata di molto e che ci salva il fatto che in quell'area non cìè più folla a causa della mancanza dei locali.

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Ma perchè rinunciare ad un'icona tanto importante per la città? E' come se Barcellona rinunciasse alla Ramblas o che Los Angeles chiudesse la Walk of fame. L'incapacità di controllo del territorio relazionato ai grandi flussi migratori e l'eccessivo buonismo politico ancora oggi presente, ha permesso tutto ciò, facendo perdere la possibilità di riqualificare e valorizzare un pezzo importante della storia torinese.


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Angelo Bianchi photography

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Nadia Capozzolo photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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2018 - FORSE, LA RINASCITA Negli ultimi anni, aree come San Salvario e Vanchiglia, ma non solo si riaprono alla movida torinese che è destinata a rigenerarsi dopo una sorta di letargo forse più che ventennale. Dalle intenzioni dell’ultima amministrazione Comunale che prevedono la creazione di quelli che ha definito i “distretti della movida”, si scorge una velata opportunità di rigenerazione riguardo della riva del Po. Il progetto di riqualificazione prevederebbe una nuova serie di concessioni di licenze per l'apertura di nuovi locali con una specificità tematica e qualitativa, controllata da un'organizzazione di commercianti riuniti ad un “tavolo” di confronto mensile la valutazione e la discussione delle eventuali problematiche. L'iniziativa comunale doveva avere lo start entro l'estate 2018, ma ancora non si vedono movimenti in merito, continueremo a sperare.

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Barbara Lamboley photography

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Giulia Migliore photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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I MURI FOTOGRAFATI Nonostante l'incuria e l'abbandono, i Murazzi a Torino rimangono un punto di ritrovo e di passeggiate nelle ore diurne. Forse perchè i Torinesi sono talmente affezzionati a questo luogo che non ne riesce a fare a meno. Fotograficamente parlando, l'interesse rimane alto. Una sorta di "Urbex", un teatro di degrado urbanistico che trasmette ancora interesse agli appassionati di fotografia che addirittura fanno del glamour ambientando i propri scatti in questi luoghi. Ma i giochi fotografici sono ancora tanti e sulla passeggiata si può fare dell'ottimo street e ancora qualche panoramica mozzafiato sfruttando l'orizzonte con la vista del Monte dei Cappuccini. Insomma, l'area promette molto bene per esternare creatività e rivalutare i Murazzi almeno sotto una chiave di lettura fotografica.

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Giancarlo Nitti photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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Angelo Bianchi photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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Ci siamo stufati di avere rapporti virtuali su dei social sempre piĂš sterili e privi di concretezza. Vogliamo conoscerci stringendoci la mano e guardarci negli occhi fisicamente. Fotograferemo spalla a spalla, tra una chiacchera ed un'altra, confrontandosi e condividendo passione e momenti di vita reali.

Nasce a Torino, il primo gruppo "non virtuale", associato ad un progetto di Scout Location e fotografia editoriale.

ORINO

STORIES

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GIROINFOTO MAGAZINE promuove l’identità territoriale di Torino e provincia attraverso un progetto finalizzato a coinvolgere chi è appassionato di fotografia con particolare attenzione alle singole locations, alla loro storia e al loro messaggio sociale. Un’analisi delle aree cittadine e provinciali ha permesso di individuare i punti di forza e di unicità del patrimonio territoriale su cui si andrà a concentrare le numerose attività di scout location, con riprese fotografiche in ogni stile e l’acquisizione delle informazioni necessarie per descrivere i luoghi. Ogni attività avrà infine uno sviluppo editoriale, con la raccolta del materiale acquisito editando in articoli per la successiva pubblicazione sul giornale. Oltre alla valorizzazione del territorio e la conseguente promozione editoriale, il progetto “Torino Stories” offre una funzione importantissima, cioè quella aggregante, costituendo gruppi uniti dalla passione fotografica e creando nuove conoscenze con le quali si potranno condividere esperienze professionali e sociali. Il progetto, inoltre, verrà gestito con un’ottica orientata al concetto di fotografia professionale come strumento utile a chi desidera imparare od evolversi nelle tecniche fotografiche, prevedendo la presenza di fotografi professionisti nel settore della scout location. Giroinfoto Magazine nr. 32


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ORINO

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COME FUNZIONA Per prima cosa vorremmo sottolineare che l’adesione al progetto non comporta in nessun modo, alcun tipo di pagamento. Partecipare è gratuito e non è impegnativo dal punto di vista temporale. Infatti il progetto, che partirà verso la metà di maggio 2018, non avrà una fine, percorrendo una serie di infinite opportunità di operazioni di scout location sul territorio piemontese. Partecipare è molto semplice. Basterà inviare una mail a events@giroinfoto.com con l’intenzione di partecipare al progetto. L’organizzazione, provvederà ad inserire il tuo nominativo nell’elenco di adesioni e formerà i gruppi che parteciperanno ai singoli eventi nel calendario. Gli eventi saranno costituiti da semplici incontri di gruppo con una tematica da sviluppare sia per location che per tecnica fotografica. Ad ogni incontro presenzierà uno o più fotografi professionisti che coordineranno l’intero evento. Gli eventi, inoltre, saranno organizzati in gran parte nei week end o in giorni festivi, nelle fasce orarie previste dalle condizioni di luce favorevoli al tipo di tecnica fotografica. Vi sarà anche la possibilità, da parte dei partecipanti, di proporre locations o di organizzare ulteriori uscite in accordo con l’amministrazione del progetto e con l’approvazione del gruppo.

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IMPARA CONDIVIDI DIVERTITI PUBBLICA CHI PUÒ PARTECIPARE Davvero Tutti. Chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco in un progetto di interesse culturale e condividere esperienze. I partecipanti non hanno età, può aderire anche chi non possiede attrezzatura professionale o semi-professionale. I minori di 14 anni dovranno essere accompagnati da almeno una persona adulta e i minori di 18 dovranno compilare una liberatoria e nulla osta da parte della patria podestà.

PIANIFICAZIONE DEGLI INCONTRI A partire dalla metà di maggio inizieranno le prime sessioni delle scout location sul territorio della Città di Torino ed in provincia. Per questioni di riservatezza editoriale non verrà stilato un vero e proprio calendario completo delle date e delle locations, ma gli incontri verranno comunicati con dieci giorni di anticipo unicamente a chi aderirà al progetto. Le comunicazioni saranno inviate tramite mail o messaggistica e pubblicate sul gruppo ufficiale di Giroinfoto in Facebook. Gli incontri avranno cadenza di circa uno al mese.

ISCRIVITI

invia una mail a: events@giroinfoto.com

Oggetto: Adesione al progetto “Torino Stories”

Non dimenticare di presentarti e di compilare tutte le seguenti voci. NOME, COGNOME ANNO DI NASCITA TELEFONO MOBILE LOCALITA’ DI DOMICILIO EVENTUALE ATTREZZATURA POSSEDUTA Menzionare il grado di preparazione in fotografia NON HO MAI FOTOGRAFATO NEOFITA AMATORIALE AMATORIALE EVOLUTO PROFESSIONISTA

PUBBLICAZIONE DEGLI ARTICOLI Ad ogni incontro si affronterà una tematica diversa utilizzando diverse tecniche di ripresa. Tutto il materiale acquisito dai partecipanti, comprese le informazioni sui luoghi e i testi redatti, comporranno uno o più articoli che verranno pubblicati sulla rivista menzionando gli autori. La pubblicazione avverrà anche mediante i canali web e socialnetwork legati al brand Giroinfoto magazine. Giroinfoto Magazine nr. 32


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IL REGNO DELLA SUBACQUEA A CURA DI SERGIO AGRO'

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Sergio Agrò photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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"Ciao Sergio, noi andiamo a Raja Ampat, vieni?" breve pausa: "OK!". CosĂ? ho deciso di partire con i miei amici nel luogo considerato il migliore al mondo per la fotografia subacquea. Raja Ampat (in indonesiano vuol dire "Quattro Re") sono un arcipelago situato ad ovest della Nuova Guinea, dove s'incontrano l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico, questo regala ai subacquei una biodiversitĂ unica al mondo.

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L'isola che abbiamo scelto come meta Ă‹ WAI, situato al centro di Raja Ampat, con un piccolo e grazioso resort a gestione italiana ecocompatibile ed ecosostenibile. Back to the nature! Allacciate le cinture, chiudete il tavolino e si parte! Il viaggio come era previsto è purtroppo lungo ma all'arrivo a Sorong siamo subito accolti dai sorrisi spensierati dei bambini e dalla semplicitĂ della vita quotidiana degli abitanti, lo stress del viaggio e la routine scompaiono improvvisamente: inizia il nostro viaggio a Raja Ampat. Arrivati sull'isola di WAI, dopo esserci sistemati, prepariamo l'attrezzatura subacquea e fotografica per le nostre immersioni. Il primo giorno si conclude con un incantevole tramonto mentre gustiamo una tipica cena indonesiana.

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L'immersione è come fare un viaggio in un mondo a sè, all'inizio vedi solo blu e senti solo il suono delle tue bolle, poi, più ci si avvina al fondo e più si inizia a vedere un mondo fatto di forme, colori e tanta vita. Banchi di pesci ci circondano, sul fondo distese di coralli a perdita d'occhio. Incredibile. Prima si rimane sorpresi dai pesci più grandi: squali, sweet-lips, parrots fish, bats fish ovunque. All'improvviso una magia: una tartaruga marina nuota verso di me. Impossibile descrivere l'emozione di nuotare liberamente con una tartaruga, aspettarla mentre sale in superficie per respirare, vederla scendere e osservarla da vicino per interminabili minuti.

aiuta troviamo anche il famosissimo cavalluccio marino pigmeo. Era la prima volta che lo vedevo e credetemi è davvero microscopico, esagero nel dire che era grande un centimetro! La "vegetazione" è altrettanto meravigliosa: coralli dai mille colori e forme sono ovunque, gorgonie e arcionari fanno da cornice alle nostre fotografie. Come non innamorarsi di questo mondo? Si vorrebbe stare sott'acqua per ore ma la bombola non è infinita e la malattia da decompressione è sempre dietro l'angolo.

Dopo aver apprezzato la vita macro possiamo concentrarci sulla vita micro, ed è quando il nostro occhio si abitua a cercare esserini piccolini che scopriamo nudibranchi coloratissimi, granchi dai colori sgargianti, pesciolini che vivono solo sui coralli e quando la fortuna ci

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Le immersioni e le escursioni proseguono tutti i giorni regalandoci ogni volta emozioni che porteremo sempre dentro di noi. Raja Ampat è incantevole sia sott'acqua che sopra. Il giorno in cui siamo andati a Piaynemo, dopo aver salito trecento scalini, la nostra vista è stata appagata da un magnifico panorama. In quel momento ci si rende conto di essere davanti ad un capolavoro della natura, si resta fermi, immobili e si respirano le emozioni.

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Alle volte tra un'immersione l'altra andavamo a riposare su qualche isola sperduta nel mare, ti siedi sulla spiaggia, ti giri e vedi passare i varani come se fossero gattini al parco. Ma la meraviglie delle isole escono di notte, quanto tutto tace e tra gli alberi intravedi animali strani che non avresti mai immaginato di vedere, come ad esempio il Cous-Cous, un dolcissimo marsupiale dai movimenti graziosi, oppure come il granchio del cocco dalle dimensioni impressionanti; quest'ultimo tecnicamente sarebbe un paguro, che in queste isole si è evoluto a seguito della mancanza di un predatore naturale. Anche questa è Raja Ampat.

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80 Il giorno della partenza non è mai triste ma è un'ultima emozione per tutto quello che Raja Ampat ha saputo regalare, siamo contenti delle nostre esperienze e degli scatti fotografici che portiamo a casa. Inizia il viaggio del ritorno, all'orizzonte l'isola di WAI diventa sempre più piccola fino a quando non si riconosce più, ed è esattamente in quel momento che per magia appare nel nostro cuore, proprio come aveva fatto la tartaruga marina. Sergio Agrò

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Architetti in Workshop DUBAI A cura di Paolo Buccheri Con l’occasione di un evento internazionale, un Workshop organizzato dalla Fondazione Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti Iscritti ad Inarcassa, ho avuto modo di effettuare un viaggio sino all’esotica meta di Dubai; di certo la più esclusiva località degli Emirati Arabi Uniti.

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Paolo Buccheri photography Giroinfoto Magazine nr. 32


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DUBAI La fortuna di Dubai deve essere imputata essenzialmente all’intraprendenza ed alla dinamicità dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoun che ha trasformato il centro in un coacervo di luoghi di interesse. Difatti nella multietnica realtà urbana coesistono sia l’edificio più alto al mondo, sia l’unica stazione sciistica esistente in pieno deserto e, per non farci mancare nulla, strane isole artificiali a forma di palme. Ma non solo questo, si deve rilevare anche che Dubai è divenuta la realtà urbana più tollerante del Medio Oriente oltre che un fondamentale polo

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finanziario, turistico e commerciale dell’intera regione mediorientale. Per noi tutti, viaggiatori interessati all’urbanistica ed all’architettura della città, il soggiorno è stato una continua scoperta di luoghi di interesse professionale oltre che sociale e mondano; con sfarzosi alberghi o grattaceli mozzafiato, come ad esempio l’albergo più alto al mondo, il famoso Burj Khalifa.


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Nel corso della nostra visita abbiamo avuto modo di visitare il Dubai Mail, il centro commerciale più grande al mondo e non solo per i suoi 1200 negozi che arricchiscono la sua offerta commerciale; ma per la sua specifica struttura architettonica, arricchita da un parco divertimento per famiglie che lo fa divenire anche un luogo ameno dove trascorrere momenti di svago o relax.

varietà di pesci, che riportano alla comune visione consuete scene comunemente visibili nelle profondità oceaniche.

Oltre a questo visitammo il Dubai Aquarium & Underwater Zoo di certo l’attrazione più coinvolgente e grandiosa dell’intera Dubai: un gigantesco acquario dove nuotano 33.000

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DUBAI Ed in ultimo il Suq di Deira dove accompagnati dalla cantilena gutturale dei venditori ci si aggira tra bancarelle che ospitano incensi aromatici, limoni essiccati peperoncini e molte altre spezie esotiche; che fanno della particolare offerta un aspetto caratterizzante dell’intera area.

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Di certo il nostro workshop fu incentrato esclusivamente su temi di comune impegno professionale; pur tuttavia abbiamo avuto modo di conoscere luoghi di interesse che hanno lasciato in noi ricordi di indubbio valore nella nostra comune esperienza di viaggiatori. Paolo Buccheri

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Piani di Artavaggio Autore: Alessandro Dentella Luogo: Scattata dal monte Sodadura, 2010 mt.

Meta sciistica tra i 1600 e 1900 m .s.l.m. in provincia di Lecco, si raggiunge con la funivia da Moggio in val Sassina.

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Cercando la luce giusta

Autore: Giampiero Bacchiocchi Luogo: Campagna nel Comune di San Giorgio di Pesaro Lo definirei la decontestualizzazione di un frammento di un paesaggio piÚ ampio che reca in se’ tutti gli elementi caratterizzanti di un ambiente (la campagna marchigiana) che, sebbene antropizzato, ci riporta al legame con la tradizione e le nostre radici.

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Towers on fountain Autore: Mario Cuomo Luogo: Citylife, Milano

Lo scatto vuole rappresentare la differenze tra vecchio e nuovo che a milano si riscopre in ogni angolo, ho deciso di optare per una multiesposizione manuale per avere tutte le luci perfette in modo da creare un’atmosfera suggestiva.

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Una chiesetta al tramonto Autore: Enrico Raimondo Luogo: Giano Vetusto , provincia di Caserta

la piccola chiesa di San Filippo , domina il paese di Giano Vetusto . il sole , dopo una giornata di pioggia , dona una mistica brillantezza a questo piccolo angolo di Paradiso .

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ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO in uscita il 20 Luglio 2018

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