Verona: Vinitaly & The City 2019 Schio: "Demio" a cura di Vittorio Sgarbi
Schio: “Demio� curated by Vittorio Sgarbi
In treno da Padova a Bassano
Trimestrale di informazione turistica - mar. 2019 - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VI
Padova - Bassano by train
09 2019
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EDITORIALE
Al mattino alle prime luci dell’alba il canto degli uccelli mi annuncia che sei arrivata. In giardino i narcisi sono sbocciati e colorano di giallo una graziosa aiuola. Sento il profumo intenso e osservo la raffinata eleganza di questo fiore. In un angolo sbocciano i primi fiori bianchi del mandorlo simbolo della nascita. In questo numero raccontiamo delle erbe selvatiche che si raccolgono in primavera, dei prati fioriti che si possono ammirare ai margini dei sentieri e delle cittadine vestite a festa per tanti eventi e manifestazioni. Il Veneto è meraviglioso. BUONA PRIMAVERA A VOI.
At dawn, when the first light of day breaks, the singing birds tell me that you have arrived. In the garden, the daffodils have blossomed and fill a gracious flowerbed with yellow. I smell the intense perfume and observe the refined elegance of this flower. In a corner, the first white flowers of the almond tree are blooming, a symbol of birth. In this issue we talk about the wild herbs that are gathered in spring, the flowery fields that can be admired along trails and the festive spirit of the towns getting ready for the many different events, to be held in this season. Veneto is wonderful. HAVE A HAPPY SPRING!
SOMMARIO
Marzo 2019 - Anno 3 - n. 9 Registrazione Tribunale di Vicenza n. 16 del 22.08.2017 RS Pratica n. 3161 del 22.08.2017 VG Editore Paesaggi Veneti di Gisella Zanocco 36030 Zugliano (VI) paesaggiveneti@gmail.com Direttore responsabile Francesco Brasco In Redazione Federica Lago, Marta Prebianca, Michela Pettina’, Francesca Baggio, Elettra Morlin, Maria Grazia Dal Pra’, Valentina Tagliapietra, Chiara Stefani, Florian, Damiano Zanocco, Ilenia Fenu, Lidia Zocche, Lisa Spagnolo, Chiara Maria Mattiello, Donato Marmorini, Francesca Dovigo, Olga Bulian, Manuel Fabris, Stefania Cattelan Nicol Campana, Elisabetta Merlo Traduzioni SK Idea Tel. +39 0445 372591 www.skidea.it Pubblicità paesaggiveneti@gmail.com Progetto grafico Studio Pasquariello Thiene (VI) - T. +39 0445 368270 www.pasquariellopubblicita.it Stampa GraphicNord Group S.r.l. Tel. 0444.659384 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VI
VERONA VINITALY & THE CITY 2019 VINITALY & THE CITY 2019 IL SOAVE PATRIMONIO DELL'UMANITÀ Soave: a world heritage agricultural landscape MONTECCHIO MEDIEVALE The feud between the castles of Romeo and Juliet LA MOSTRA “DEMIO” A CURA DI VITTORIO SGARBI Extended until 5th May A THIENE TUTTI I COLORI DELLA PRIMAVERA All the colours of spring in Thiene ASIAGO: È PRIMAVERA! Asiago: spring is here! LA RACCOLTA DELLE ERBE PRIMAVERILI Gathering spring herbs LONIGO: TERRA DI SORPRESE IN PRIMAVERA Lonigo: a place full of surprises in spring UN FILO TRA PASSATO E FUTURO, A VALDAGNO A thread between the past and the future in Valdagno IL RISVEGLIO DELLA NATURA A RECOARO TERME Nature stirs in Recoaro Terme AVEZ DEL PRINZEP IL DESTINO DI UN GIGANTE Avez del Prinzep the destiny of a giant A BASSANO SBOCCIA LA PRIMAVERA Spring is blossoming in Bassano! TURISMO SLOW CON I TRENINI REGIONALI Slow tourism on regional trains TEATRO DI QUALITÀ Teatro di qualità ROMANO DAL FORNO Romano Dal Forno IL LAGO DI FIMON Fimon lake ANDIAMO PER BOSCHI... E ATTENTI ALLE ZECCHE A walk in the woods... but watch out for ticks NUOVA VITA PER L’ABBAZIA DI SANT’EUSTACHIO A new life for the abbey of Sant’Eustachio CORNEDO VICENTINO NELLA VALLE DELL’AGNO Cornedo Vicentino:Nestled in the Valle dell’Agno VILLA TRISSINO BARBARAN Villa Trissino Barbaran In copertina l'arena di Verona. Ph. Courtesy of Comune di Verona
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ph Courtesy of Comune di Verona
VERONA
VINITALY & THE CITY 2019 Da venerdì 5 a lunedì 8 aprile 2019, la città di Verona ospita “Vinitaly and The City“, l’evento fuori salone di Vinitaly. Degustazioni, concerti live, incontri, visite guidate e molte altre iniziative animeranno le aree più suggestive della città. Un appuntamento imperdibile per tutti i wine lover e una piacevole occasione per scoprire e vivere Verona per tutti gli operatori in città.
VINITALY & THE CITY 2019
From Friday 5 to Monday 8 April 2019, the city of Verona will host “Vinitaly and The City“, the side event of Vinitaly. Tastings, live concerts, meetings, guided visits and many other initiatives will animate the most suggestive parts of the city. An unmissable appointment for all wine lovers and a pleasant occasion for all people working in the sector to discover and live Verona.
GIORNI E ORARI Venerdì 5 Aprile: Sabato 6 Aprile: Domenica 7 Aprile: Lunedì 8 Aprile:
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17:00 - 24:00 11:00 - 24:00 11:00 - 24:00 17:00 - 24:00
Soave
di Chiara Maria Mattiello
Il Soave Patrimonio dell'umanità per l'agricoltura, il primo in Italia legato alla viticoltura
Approvato dal comitato scientifico della FAO l'inserimento del Soave come 53simo sito mondiale riconosciuto come patrimonio dell'umanità dell'agricoltura secondo il programma GIAHS. Un percorso lungo più di 10 anni si è concluso con il riconoscimento come sito GIAHS - FAO del Soave. Un lavoro portato avanti dal Consorzio Tutela attraverso studi, pubblicazioni e altri riconoscimenti, come Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano, coronato con la dichiarazione di 53simo sito mondiale, il primo in Italia legato alla viticoltura. Con questo riconoscimento sono tutelati come patrimonio dell'umanità i tratti distintivi di questo territorio che sono la pergola veronese, il sistema delle sistemazioni idrauliche fatto di muretti a secco e terrazzamenti (riconosciuti 8
PAESAGGI VENETI
Soave
A world heritage agricultural landscape, the first in Italy linked to viticulture The placing of Soave as the 53rd world site on the world heritage agricultural landscape list according to the GIAHS programme is approved by FAO’s scientific committee. A project lasting more than 10 years rewarded with the recognition of Soave as a GIAHS – FAO site. This initiative was driven forward by the Consorzio Tutela Vino Soave (Soave Wine Protection Consortium) through studies, publications and other acknowledgements like Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano (First Italian Historical Rural Landscape), and justifiably honoured with the
dall'Unesco come patrimonio immateriale), l'appassimento e il Recioto di Soave e l'organizzazione sociale fatta dai 3.000 viticoltori riuniti in una cooperazione virtuosa , che ogni giorno con fatica coltivano le uve che crescono sui suoli vulcanici e calcarei della denominazione. Valori e tradizioni centenari, tramandati di generazione in generazione e che oggi sono ancora vivi e portati avanti dai giovani che si stanno affacciando su questo mondo. Un lavoro iniziato nel 2006 con la pubblicazione di "Un paesaggio Soa-
ph Consorzio soave
ph Consorzio soave
declaration of Soave as the 53rd world site, the first in Italy tied to viticulture. Through this acknowledgement as a world heritage site, the distinctive traits of the area are protected: the Pergola Veronese cultivation system and the water management system using dry stone walls and terracing (recognised by Unesco as an intangible cultural heritage), grape drying, Recioto di Soave wine, and the social organisation that includes the 3,000 vine growers, united in a virtuous cooperative, who every day laboriously cultivate the grapes that grow in the calcareous volcanic soil of the denomination. Values and traditions that are hundreds of years old, handed down from generation to generation, and which today are still alive and continued by the young people
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Soave
ph Consorzio soave
ve" che prima di tutti ha riconosciuto come valore intrinseco tutti quegli elementi distintivi e identitari di un territorio che da più di 200 anni è dedito alla viticoltura; nel 2015 l'edizione di "origine, stile e valori" pone le basi al lavoro coordinato dal Consorzio, che ha portato al riconoscimento come Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano; infine la scrittura della candidatura GIAHS, redatta da Aldo Lorenzoni in collaborazione con Chiara Mattiello e tutto il team del Consorzio
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who are becoming part of this vinicultural world. The project started in 2006 with the publication of “Un paesaggio Soave” (A Soave landscape) which first of all recognised, as an intrinsic value, all those distinctive and identifying elements of an area that for more than 200 years has been dedicated to viticulture; in 2015 the “origin, style and values” edition laid the foundation for the work coordinated by the Consorzio, which led to Soave being recognised as the First Italian Historical Rural Landscape. Finally, the GIAHS candidacy application was drafted by Aldo Lorenzoni in collaboration with Chiara Mattiello and the whole Consorzio team that worked busily over the years to obtain this result. “It’s a great, great satisfaction,” says Sandro Gini, president of the Consorzio Tutela Vino Soave. “Soave has become one of the most important agricultural and vinicultural systems in the world because of its ability to maintain centuries-old traditions while adding the
innovation needed to distinguish a production system that is modern, efficient and able to make profit. Soave has become an example for all humanity and we are extremely happy about it.” “This recognition is not a finish line but rather a starting point,” says Aldo Lorenzoni, director of the Consorzio, “made up of many projects that we are preparing for the dynamic preservation of this site that is considered unique in the world. Through these projects, the whole production system is moving in the same direction, a direction that includes sustainability and trust in the future.”
che ha lavorato alacremente in questi anni per raggiungere questo risultato. "È una grande, grandissima soddisfazione - spiega Sandro Gini, presidente del Consorzio Tutela Vino Soave - che mette Soave tra i più importanti sistemi agricoli e vitivinicoli al mondo, per la sua capacità di mantenere tradizioni centenarie, pur nella innovazione che deve contraddistinguere un sistema produttivo moderno, efficiente e capace di produrre reddito. Soave diventa esempio per l'intera umanità e di questo non possiamo che essere felici." "Il riconoscimento non è un traguardo ma un punto di partenza, - dice Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio - fatto dai tanti progetti che stiamo impostando per la conservazione dinamica di questo sito che è considerato unico al mondo. Tutto il sistema produttivo, attraverso questi progetti sta andando nella stessa direzione, fatta di sostenibilità e di fiducia nel futuro."
ph Consorzio soave
CONSORZIO TUTELA VINI SOAVE E RECIOTO DI SOAVE Tel. 045.7681578 www.ilsoave.com
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Montecchio Maggiore
ph Ivano Mercanzin
Montecchio medievale La faida tra i castelli di Giulietta e Romeo
Giunge alla ventesima edizione “Montecchio Medievale”, rievocazione storica che ogni 1 maggio, dal 1999, si svolge a Montecchio Maggiore nell’area dei castelli scaligeri di Giulietta e Romeo. La tradizione che lega a Romeo e Giulietta le due rocche, svettanti sul colle che domina il paese, si rifà a Luigi Da Porto, primo cantore della storia d’amore e della faida tra Montecchi e Capuleti e ispiratore indiretto di William Shakespeare. Montecchio Medievale propone la ricostruzione di un borgo quattrocentesco in un'area naturale priva di elementi moderni, luogo ideale per rivivere il tempo in cui dame, cavalieri, musici, giocolieri, mercanti e artigiani animavano i nostri luoghi. Nei due castelli si avvicenderanno i giochi cortesi tra Montecchi e Capuleti per la conquista del Palio, spettacoli di falconeria, combattimenti in arme e prove di tiro con l’arco. Danze, musiche, esibizioni militari allieteranno le ore di attesa per la nomina dei Giulietta e Romeo 2019. Non mancheranno il mercato medievale con mestieri artigianali, l’area riservata ai più piccoli con giochi a tema e molte attività di animazione storica itineranti. Nella torre del Castello di Romeo una mostra fotografica sui vent’anni della rievocazione, a cura del locale Fotoclub. Per tutto il giorno saranno inoltre visitabili le Priare, suggestivo complesso di cave sotterranee che si trova sulla sommità della dorsale collinare di Montecchio Maggiore, poco sotto il castello di Giulietta. 12
PAESAGGI VENETI
“Montecchio medievale”
The feud between the castles of Romeo and Juliet “Montecchio Medievale” (Medieval Montecchio), the historical re-enactment that has been held in the area of the Scaliger castles of Romeo and Juliet in Montecchio Maggiore every 1st May since 1999, reaches its twentieth edition. The tradition that binds Romeo and Juliet to the two forts, which stand out on the hill that dominates the city, dates back to Luigi Da Porto, the first bard of the love story and feud between the Montecchi and the Capuleti families, who indirectly inspired William Shakespeare. Montecchio Medievale presents the reconstruction of a 15th century village in a natural area that is without any modern elements, the ideal place for reliving the age when ladies, knights, music, jugglers,
Tutte le informazioni su All information available on
www.faida.it
streets. A photo exhibition on the twenty years of this commemoration, curated by the local Fotoclub (Photo Club), will be on display in the tower of Romeo’s castle. The Priare, a suggestive complex of underground caves at the top of the hilly ridge of Montecchio Maggiore, just below Juliet’s castle, can be visited all day. There will be food stands, toilet facilities, a first-aid point and an info point for the duration of the event. The event will conclude at nightfall. A shuttle bus will stop at various points in the valley to take visitors to and from the castle area. In honour
of its 20th edition, Montecchio Medievale will be enriched by an evening that will be a prelude to the commemoration of 1st May. In fact, on Tuesday 30th April, Antica Notte di Corte (the Ancient Court Night) will be presented in the area next to Romeo’s Castle, a moonlight banquet (available upon reservation) where Romeo and Juliet’s guests, enlivened by music, jugglers and handmaids, will taste food from the past. It will be a convivial moment where gestures and flavours become part of the show. Afterwards, inside the castle, there will be a theatre presentation dedicated to Luigi Da Porto and to the origin of the myth of Romeo and Juliet; entry to the performance is free.
ph La Faida
notazione) al chiaro di luna dove gli ospiti di Giulietta e Romeo, allietati da musici, giocolieri e ancelle, assaporeranno pietanze dal gusto antico. Un momento conviviale in cui i gesti e i sapori sono parte dello spettacolo. A seguire, all’interno del castello, uno spettacolo teatrale ad ingresso libero dedicato a Luigi Da Porto e all’origine del mito di Giulietta e Romeo.
ph La Faida
merchants and artisans animated this region. Courtly games between Montagues and Capulets to win the Palio, falconry presentations, fighting in armour, and archery workshops will alternate between the two castles. Dancing, music and military exhibitions will liven the hours while waiting for the nomination of the 2019 Romeo and Juliet. There will be a medieval market with artisan crafts, and an area reserved for children with theme games and many itinerant historical animation activities in the
ph La Faida
Tutta l’area sarà attrezzata e servita con stand gastronomici, servizi igienici, punto di primo intervento e punto informazioni. Chiusura all’imbrunire. L’area castelli sarà raggiungibile per tutta la giornata con servizio di bus navetta da vari punti posti a valle. In occasione della XX edizione, Montecchio Medievale si arricchisce con una serata che farà da preludio alla rievocazione del 1 maggio. Martedì 30 aprile infatti, nell’area adiacente il Castello di Romeo, sarà proposta l’Antica Notte di Corte, un banchetto (su pre-
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Schio
Prorogata fino al 5 maggio La mostra “Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto” a cura di Vittorio Sgarbi Il grande apprezzamento riscosso da “Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto” ha convinto gli organizzatori a prorogare la mostra fino al 5 maggio 2019: sarà dunque possibile, ancora per qualche mese, ammirare nelle sale di Palazzo Fogazzaro a Schio le opere più importanti dell’artista scledense provenienti da chiese, musei e collezioni private di tutta Italia. Il percorso espositivo dedicato a Giovanni Demio si configura come un raffinato racconto sul Maestro e sulla sua produzione, fatta di ricerca e contaminazioni provenienti da tutta l’arte italiana ed europea del ‘500. In mostra 35 opere di Demio e dei grandi maestri del '500, tra cui Tiziano, Tintoretto, Veronese, Jacopo Bassano che influenzarono il percorso stilistico e biografico dell'artista definito da Andrea Palladio “huomo di bellissimo ingegno”. Alla fine del percorso espositivo, i visitatori sono inoltre accolti da un’esperienza di realtà virtuale nella chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie dove, nella Cappella Sauli, la pala d'altare e l'intera decorazione sono state eseguite da Giovanni Demio. La proroga di questa prestigiosa mostra, nel periodo più propizio alle escursioni e alle gite fuori porta rappresenta un'occasione per scoprire la Città di Schio, conosciuta come la "piccola Manchester" grazie al suo importante patrimonio di archeologia industriale (legato all'attività di Alessandro Rossi e della Lanerossi), il suo centro storico, le molte chiese, come San Francesco - gioiello del 1500 ricca di opere d'arte prestigiose - o il santuario di S. Bakhita, dedicato alla santa "moretta" scledense. Su richiesta, disponibili visite guidate alla mostra e pacchetti giornalieri con visita alla città o al territorio, molto apprezzato anche dal punto di vista paesaggistico e storico con percorsi e manufatti legati alla Grande Guerra. 14
PAESAGGI VENETI
Extended until 5th May
ph Contemplazioni
di Lidia Zocche
The exhibition “Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto” curated by Vittorio Sgarbi The popularity of “Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto” (Giovanni Demio and the modern manner. Between Titian and Tintoretto) has convinced the organisers to extend the exhibition until 5th May 2019. Therefore, it will be possible to admire the most important works of this artist from Schio for a few more months in the rooms of Palazzo Fogazzaro in the same city; these works of art come from churches, museums and private collections throughout Italy. The exhibition dedicated to Giovanni Demio is a refined tale about the Maestro and his works, born from his research and tainted by all the 16thcentury art from Italy and Europe. Thirtyfive works by Demio and the great 16thcentury maestros are being displayed;
ph Arlango
La pala di Francesco Verla nella chiesa di San Francesco a Schio
among these artists, Titian, Tintoretto, Veronese, Jacopo Bassano, all of whom influenced the style and career of the artist defined by Andrea Palladio as “huomo di bellissimo ingegno” (a man of exceptional brilliance). The final section of the exhibition welcomes visitors to a virtual reality experience; they are taken to the church of Santa Maria delle Grazie, Milan, more specifically to Cappella Sauli, where Giovanni Demio created the altarpiece and all the decorations. The extension of this prestigious exhibition, which will now also run during the most suitable period for excursions and outings, is the perfect occasion for discovering the City of Schio, known as “little Manchester” thanks to its important industrial archaeological heritage (tied to the activity of Alessandro Rossi and his textile factory, Lanerossi). Visit its old town, its many churches, for example the Church of San Francesco– a jewel from the 1500s that is full of prestigious works of art– and the St. Bakhita sanctuary, dedicated to the African saint from Schio. Guided exhibition tours can be requested and there are daily packages with a visit to the city or to the surrounding area, also much appreciated for its landscape and its history, with routes and artefacts related to the First World War.
ph Contemplazioni
INFO Orari: mercoledì, giovedì, venerdì (festività incluse) ore 15.30-19 sabato, domenica 10-13 e 15-19 Pasquetta: lunedì 22 aprile ore 15-19 Biglietti: intero € 8,00, ridotto € 6,00 Chi presenta il biglietto d'ingresso del Museo Civico di Palazzo Chiericati o della mostra “Il trionfo del colore” di Vicenza ha diritto al biglietto ridotto e viceversa. Riduzione e promozioni anche per utenti Rete Biblioteche Vicentine e soci di associazioni scledensi.
Informazioni, prenotazione visite guidate alla mostra e alla città: tel. 0445.1716489 mostrademio@biosphaera.it www.comune.schio.vi.it/url/mostrademio
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PAESAGGI VENETI RIVISTA
Schio
Il Tempio della Sacra Famiglia, Schio
di Maria Grazia Dal Pra’
Santa Bakhita, una donna libera Non tutti possono vantare una santa in città e perciò Schio è ben orgogliosa di averne una, specialmente se quella di cui stiamo parlando è Giuseppina Bakhita, la “Madre Moretta” cui peraltro la Città era già molto affezionata anche prima della sua beatificazione e canonizzazione, avvenute rispettivamente il 17 maggio 1992 e il 1° ottobre 2000. Nel 2017, in occasione del 70° anniversario della sua morte, il Consiglio Comunale Le ha conferito anche la cittadinanza onoraria, su proposta del Comitato Bakhita Schio-Sudan, ora associazione, ma attivo da molti anni a sostegno di progetti di solidarietà in Sudan in collaborazione col Comune stesso. Tradizionalmente nel mese di febbraio di ogni anno, questa donna, diventata un simbolo al contempo di umiltà e fierezza, si ricorda con una serie di iniziative che vanno dai momenti di preghiera e dalla cena solidale a sostegno del progetto del Comitato, agli incontri e dibattiti su temi di attualità e che 18
PAESAGGI VENETI
Saint Bakhita, a free woman
Not every city can boast having a saint. Therefore, the city of Schio is very proud to have one, especially if the one we are talking about is Giuseppina Bakhita, the “Madre Moretta” (the “Black Mother”). The city was already very devoted to her, even before her beatification and canonisation, which took place on 17th May 1992 and 1st October 2000 respectively. In 2017, on the 70th anniversary of her death, the Town Council granted her honorary citizenship, upon the proposal of the Comitato Bakhita Schio-Sudan (Schio-Sudan Bakhita Committee), which has only recently become an official association, but that has been supporting solidarity projects in Sudan together with the Municipality for
coinvolgono scrittori, giornalisti e attori sociali. Come “Medici con l'Africa CUAMM” il cui direttore Don Dante Carraro, ha presentato quest’anno un reportage dal Sud Sudan. Il 9 marzo è stato presentato il libro “Bakhita il fascino di una donna libera” al Teatro delle Madri Canossiane alla presenza dell'autore Roberto Italo Zanini, scrittore e giornalista di “Avvenire”. La figura di Santa Bakhita non è amata soltanto in Città: ogni anno il Santuario delle Madri Cannossiane di Schio movimenta un flusso di oltre 30.000 presenze legate al turismo religioso, ragion per cui sarebbe necessario perfezionare la ricettività di alloggi in centro e servizi di trasporto per chi non arriva munito di auto. Non è insolito avvicinarsi a Bakhita leggendo o ascoltando le testimonianze raccontate in Chiesa o per strada, al mercato, nei negozi, negli ambulatori, al telefono, da persone che l’hanno incontrata nell’infanzia o già ventenni. Le sorelle canossiane che attendono al santuario di Bakhita ne raccolgono spesso i ricordi personalissimi. Molte testimonianze sono state recentemente pubblicate nel libro “Madre Moretta, sorella universale, ancora ci parla” reperibile presso il santuario.
CUAMM”, whose director, Don Dante Carraro, this year presented a reportage from South Sudan. To conclude, on 9th March the book “Bakhita, il fascino di una donna libera” was presented at the Teatro delle Madri Canossiane in the presence of its author Roberto Italo Zanine, a writer and journalist working for the newspaper “Avvenire”. The love for Saint Bakhita also extends beyond the city boundaries. Every year, more than 30,000 religious tourists visit the Canossian Mothers’ Sanctuary in Schio, which is an excellent reason for perfecting the capacity of accommodation in the city centre and the transport services for those who come without a car. It is not unusual for someone to become devoted to Bakhita after having read or listened to testimonies in Church or on the road, at the market, in shops, in healthcare centres, by phone or by people who met her when they were young or around their twenties. The Canossian Sisters at the Bakhita sanctuary often gather such extremely personal memories. Many testimonies were recently published in the book “Madre Moretta, sorella universale, ancora ci parla”, that is available in the sanctuary.
INFORMAZIONI E ANEDDOTI canossianebakhitaschio.org many years. Every year, during February, this woman, who became a symbol of humility and pride contemporaneously, is traditionally remembered through a series of initiatives that range from moments of prayer and solidarity dinners in support of the Comitato’s project to meetings and discussions on current themes, that involve writers, journalists and actors engaged in social issues. An example is “Medici con l’Africa 19
Thiene A cura del Comune di Thiene
A Thiene tutti i colori della primavera La grande festa della primavera, organizzata dall'Associazione di volontariato Amici di Thiene, in collaborazione con il Comune e la ConfCommercio Mandamentale, festeggia la quattordicesima edizione e torna sabato 27 aprile 2019 dalle 15.00 alle 23.00 e domenica 28 aprile 2019 dalle 9.00 alle 19.00, per trasformare il centro storico di Thiene in un'oasi verde e fiorita, ricca di colori, profumi e sapori. Dalle vetrine in fiore all'arte in piazza, dai laboratori creativi alla gastronomia tematica, dagli hobbisti alla ricca mostra mercato, tutti i fiori e i colori della primavera renderanno attraenti le piazze, le vie e gli angoli del centro storico, con Piazza Ferrarin, Piazzetta G. Rossi, Piazza Chilesotti e le vie Roma, Trento e la ZTL di Corso Garibaldi. Per gli amanti del giardinaggio saranno giornate speciali, vista la numerosissima adesione di qualificati florovivaisti. Come per le precedenti edizioni sarà un piacere impagabile poter fare gli acquisti stagionali, dalle piante da giardino e da casa alle piante da frutto e alle profumate essenze per piatti tipici. Thiene “Tra Fiori e Sapori” apre la stagione dei grandi eventi di promozione della Città che continueranno fino a tutto l’autunno. Ad arricchire la manifestazione ci saranno il raduno “Bici in Fiore” con la partecipazione libera aperta a tutti gli amatori con l’assistenza tecnica e servizio di punzonatura curato dall’Officina delle Idee della Cooperativa San Gaetano, la Serata Musicale dedicata ai Figli dei Fiori, 20
PAESAGGI VENETI
ph Luciano Torresendi
L’appuntamento è con “THIENE, TRA FIORI E SAPORI” il 27 e 28 aprile 2019
ph Luciano Torresendi
All the colours of spring in Thiene
“THIENE, TRA FIORI E SAPORI” on 27th and 28th April 2019 The wonderful spring celebration organised by the Voluntary Association “Amici di Thiene”, in cooperation with the Municipality of Thiene and the local branch of the General confederation of Italian commerce and tourism, ConfCommercio, has reached its fourteenth edition and will take place on Saturday 27th April 2019 from 3 pm to 11 pm and on Sunday 28th April 2019 from 9 am to 7 pm, transforming the old town of Thiene into a green oasis filled with flowers, colours, aromas and flavours. From the shop windows filled with flowers to the art displayed in the squares, from creative laboratories to thematic gastronomy and the rich market, all the flowers and colours of spring
will make the squares, roads and corners of the old town - Piazza Ferrarin, Piazzetta G. Rossi, Piazza Chilesotti and via Roma, via Trento and the pedestrian zone of Corso Garibaldi - attractive. They will be special days for gardening enthusiasts, given the extremely high number of qualified floriculturists who have adhered. In the same manner as the previous editions, the possibility of making seasonal purchases, from garden and house plants to fruit trees and aromatic essences for typical dishes, will be a priceless pleasure. “Thiene Tra Fiori e Sapori” opens the city’s season of great promotional events, which will continue till the end of autumn. The “Bici in Fiore” cycling event is free and open to all amateurs and includes technical assistance and bicycle number stamping offered by the San Gaetano Cooperative’s Officina delle Idee. The event will be further enriched by the Musical Evening dedicated to the flower children, the market, the fantastic flowerbeds and roundabouts by “Aiuole in Centro” and “Rotonde delle Meraviglie”, the creative laboratories by “Laboratori creAttivi” …the gastronomic delights offered by: “Profumo di … campagna”, “Sapori …a km 0”, “L’angolo …del gusto”, and “La piazza …food”. The activities of “Fior di Vetrine” and of “Ingegno…per Vie e Piazze” will make the old town shop windows, roads and squares look even more beautiful. Both adults and children will enjoy the seventh “Spaventapasseri Festival”, as well as the third “BRICKinTHIENE” display-competition involving creations made using Lego bricks that is open to everyone, with no age limits. Let’s celebrate Spring together in Thiene on 27th and 28th April! ph Luciano Torresendi
la mostra-mercato, le fantastiche realizzazioni delle Aiuole in Centro e le Rotonde delle Meraviglie, i Laboratori creAttivi… le delizie gastronomiche di Profumo di… campagna, Sapori… a km 0, L’angolo… del gusto, La piazza… food. Ad abbellire il Centro Storico contribuiranno anche Fior di Vetrine e le attività di Ingegno… per Vie e Piazze. E per la gioia di grandi e piccini non potranno mancare il settimo Spaventapasseri Festival e il 3° BRICKinTHIENE, esposizione-concorso di costruzioni con mattoncini Lego aperto a tutti, senza limiti di età. A Thiene il 27 e 28 Aprile, la Primavera è in…. Festa!
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QUINTA EDIZIONE 2019 giovedì 2 maggio FOR RANGERS ULTRA 2018
Foto: Andrea Gasparotto ©
Documentario di Marcus Baronet, 39 min. Serata con la presenza dei protagonisti: Alessio Zambon, Matteo Parise, Francesco Rigodanza, Alberto Ferretto
giovedì 9 maggio SOTTO LE ALI DEL CONDOR 10 giorni nel mondo selvaggio della Cordillera Huayhuash
Serata con l’autore: Andrea Gasparotto
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giovedì 16 maggio VIA ALPINA L’envers du chemin
Un film di Matthieu Chambaud Francia, 55 minuti
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ALBERIAMO L’ALTOPIANO
giovedì 23 maggio RESINA
Un film di Renzo Carbonera Italia, 90 minuti
Villa Giusti Zugliano (Vicenza) Ore 20,45 Ingresso Libero con possibilità di prenotazione allo 0445 330140 facebook.com/unamontagnadiemozioni
giovedì 30 maggio STILL ALIVE Dramma sul Monte Kenya Un film di Reinhold Messner e Hans-Peter Stauber Italia e Austria, 88 minuti
EDIZIONE
2019
V.2018
C O L L E Z I O N E
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Z A N I N
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NEW STYLE
ph Archivio Comune di Asiago
Asiago
di Chiara Stefani
Asiago: è primavera! Scoprire il risveglio della natura ad Asiago e sull’Altopiano è un’esperienza unica, che va assaporata con calma e tranquillità. I prati si colorano delle distese dei crochi e più tardi del giallo manto del fiore del tarassaco. È il momento ideale per salutari passeggiate lungo i numerosi sentieri tracciati, che molte volte lambiscono i boschi e le radure. Qualche giornata dedicata al soggiorno in questa terra meravigliosa può essere ritmata dagli interessanti appuntamenti proposti dal Comune di Asiago e dalle associazioni. Anche in questo caso le proposte sono per attività per tutti i gusti e le passioni. Da venerdi 3 a domenica 5 maggio 2019 vi sarà l’importante ed internazionale 28° INCONTRO ITALO AUSTRIACO DELLA PACE a ricordo dei caduti e delle vittime civili della Grande Guerra che gode del patrocinio del Consiglio dei Ministri. Numerosi e qualificati sono gli eventi e i mo24
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ASIAGO: spring is here!
Discovering nature that reawakens in Asiago and on its Plateau is a unique experience which should be enjoyed calmly and peacefully. First crocuses colour the meadows, followed by a yellow cloak of dandelion flowers. It is the perfect moment for healthy walks along the numerous trails that often reach as far as the woods and clearings. A few days dedicated to staying in this wonderful land can be enlivened by the interesting events proposed by the Municipality of Asiago and the local associations. The activities proposed are suitable for all tastes and interests: the important international Italian-Austrian peace meeting, 28th INCONTRO ITALO AUSTRIACO DELLA PACE, will be held
ph Archivio Consorzio Turistico
ph Archivio Consorzio Turistico
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ph Roberto Costa Ebech
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from Friday 3rd to Sunday 5th May 2019 under the patronage of the Council of Ministers. It commemorates the soldiers and civil victims who were killed during the First World War. There will be numerous, important events and commemorational moments in the various WWI cemeteries, museums and institutional buildings, and there will be excursions for all those 2 who are interested. The longawaited ASIAGO DA FIABA event, dedicated in particular to children and families, will also return in May. During the two weekends of 18-19th May and 25-26th May 2019 the small town centre, recognised by everyone as the most beautiful city in the Veneto region, will offer its visitors entertainment and animated activities based on fairy tales and legends from around the world. At the Le Carceri Museum in Asiago, from 16th March to 30th June 2019, you can admire an important exhibition of historical documents called “Dalla Reggenza alla Ricostruzione L’ARCHIVIO SVELATO”, as well as attend a presentation of the project for reorganising and restoring the historical archive of the Spettabile Reggenza dei Sette Comuni and of the Municipality of Asiago. Discover events set in Asiago, portraying a “Small Homeland” that over the centuries has been able to keep its own identity and spirit of belonging intact. This is an exhibition that cannot be missed! The end of the spring season celebrates the return of the traditional GRANDE ROGAZIONE, an annual event repeated for centuries. It is held the Saturday before Ascension Sunday, which this year falls on 1st June 2019. This ancient and suggestive ritual, called “il Giro del Mondo” by those who live in the Asiago Plateau, is a 33-km long religious
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Asiago
ph Federico Valente
menti di ricordo nei vari cimiteri della Prima Guerra Mondiale, nei musei e nelle sedi istituzionali, così come le escursioni che vengono proposte a tutti gli interessati. Sempre nel mese di maggio ritorna l’attesissimo ASIAGO DA FIABA dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie. Nei due week end del 18-19 maggio e 25-26 maggio 2019 si potranno vivere nel centro città, da tutti riconosciuta come la più bella cittadina montana del Veneto, tanti momenti di intrattenimento, animazioni nel mondo delle fiabe e leggende. Al Museo Le Carceri di Asiago dal 16 marzo al 30 giugno 2019 potremo ammirare
procession that unwinds in the parish area through meadows and along trails. The departure is at 6 am and the arrival is at about 7 pm at the Cathedral. The walk, which should be approached with the right state of mind, includes important stops, such as the one at the ancient Lazzaretto church dedicated to those struck by the Plague. Mass is celebrated there and, at the end, naturally-dyed boiled eggs are exchanged. 5
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1. L'altopiano rico2.
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un’importante mostra di documenti storici titolata “Dalla Reggenza alla Ricostruzione L’ARCHIVIO SVELATO” dove verrà presentato il grande progetto di riordino e restauro dell’archivio storico della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e del Comune di Asiago. Le vicende di una “Piccola Patria” che ha saputo nei secoli mantenere intatta la propria identità e spirito di appartenenza. Una mostra da non perdere! La fine della stagione primaverile segna invece il ritorno, puntuale 26
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ph Federico Valente
ph Federico Valente
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perto di fiori di tarassaco Un fiore di calendula con farfalla La scalinata della Calà del Sasso Il Forte Interrotto Archivio Svelato: deliberazioni dei reggenti 17741893 Scorci delle piazze durante Asiago da Fiaba
ogni anno da secoli, della tradizionale GRANDE ROGAZIONE, il sabato precedente la domenica dell’Ascensione, che quest’anno cade il 1 giugno 2019. È un rito antico e suggestivo, chiamato dagli Altopianesi “il Giro del Mondo”, una processione religiosa che gli Asiaghesi ripetono lungo un cammino che si snoda nel territorio parrocchiale, attraverso pascoli e sentieri per ben 33 km. La partenza è prevista per le 6 del mattino e l’arrivo per le 19 circa in Duomo. Si tratta di un cammino di Fede, da intrapprendere con il giusto spirito, che prevede alcune tappe significative come la sosta al Lazzaretto nelle vicinanze dell’antica chiesetta legata al ricordo della Peste. In quel luogo si celebra la messa e alla fine vi è il consueto scambio delle uova cotte e colorate con le erbe.
Foto: Archivio Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni
CittĂ di Asiago
Asiago Turismo
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CittĂ di Asiago
Asiago da Fiaba - info@asiago.to
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Il personaggio 1 di Florian
Antonio Cantele
La raccolta delle erbe primaverili Antonio Cantele ha imparato a conoscere i segreti delle erbe primaverili dalla mamma, quando abitava nella contrada Ronzani di Lusiana. Il lavoro nel Corpo forestale dello Stato e gli affetti lo hanno portato qualche anno dopo nel cuore dell’Altopiano, ad Asiago in contrada Busa ai piedi del monte Zebio. È li che ora risiede e coltiva in un podere, con la figlia Lisa, molte erbe officinali, gli ortaggi, ma anche un frutteto con antiche varietà di mele e pere. Antonio è una autorità in materia per la sua passione nel campo, testimoniata dai molti libri che ha pubblicato e dalle conferenze che organizza puntualmente, seguendo il corso delle stagioni. Muovendosi con discrezione e competenza tra i prati della Pedemontana e dell’Altopiano all’arrivo della primavera diventa un uccel di bosco; da metà marzo a metà aprile raccoglie in collina i germogli di molte erbe spontanee, tra cui: bruscandoli, tarassaco e carletti. Da metà aprile ai primi di giugno si sposta invece più in alto, sopra i 700 metri, per raccogliere il cumino dei prati ed il buon enrico, che ama chiamare con il nome
Gathering spring herbs
Antonio Cantele Antonio Cantele learned the secrets of spring herbs from his mother, when he lived in contrada Ronzani in Lusiana. His job with the State Forestry Division and his feelings led him, a few years later, to the heart of the Asiago Plateau, in particular to contrada Busa at the foot of Mount Zerbio. He now lives there, with his daughter Lisa, and grows lots of medicinal herbs and vegetables on his farm, but he also has an orchard
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2 with ancient varieties of apples and pears. Antonio is an authority on the subject because of his passion for it, a fact proved by the many books he has published and by the conferences he organises punctually, following the seasons. When spring arrives, he becomes a forest bird, moving discreetly and skilfully among the foothills of the
locale di “farinela”. Quando racconta delle erbe primaverili, delle loro proprietà curative e depurative, i suoi occhi paiono brillare per la passione. Ricorda i piatti della tradizione cimbra, il kraut, una mescolanza di erbe che crescono nei prati e nei pascoli e i tanti luoghi segreti dove ogni anno ritrova anche erbe rare o poco conosciute, come l’aglio orsino. Ad Antonio Cantele piace anche spiegare gli usi delle erbe in cucina e soprattutto sottolineare i suoi gusti personali. Allora con i bruscandoli si possono fare ottimi risotti ma anche preparare frittatine, o utilizzarli lessati abbinate alle uova. Con il cumino consiglia squisiti risotti, ottimi minestroni di orzo e con il buon enrico ancora frittate e minestre. Antonio è il custode di una tradizione millenaria, che nasce dal contatto che ha sempre mantenuto con l’ambiente naturale, sicuro che si può vivere in buona salute mangiando cibi naturali, come le erbe primaverili.
Veneto region and the Plateau meadows; from mid-March to mid-April he gathers the shoots of many wild herbs in the hills, among which hop sprouts, dandelion and bladder campion. From mid-April to early June he moves higher, above 700 metres, to gather caraway and poor-man's asparagus, which he loves to call by its local name, “farinela”. When he talks about spring herbs, their healing and depurative properties, Antonio’s eyes light up with enthusiasm. He remembers dishes of Cimbrian tradition, kraut (a mix of herbs that grow in the meadows and pastures), and the many secret places where every year he finds herbs that are rare or not well known, such as wild garlic. Antonio Cantele also likes explaining how 5
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Se volete contattarlo To contact him TEL. 0424.463346
1. Antonio Cantele 2. Alcuni libri scritti da Antonio Cantele
3. Antonio Cantele con la figlia Lisa
4. Il luppolo in germoglio 5. Il Buon Enrico 6. Silene vulgaris detta “Carletti”
to use the herbs for cooking and, above all, highlighting his personal tastes. So, with hop sprouts you can make excellent risottos, but also omelettes, or you can simply boil them and eat them with eggs. He further recommends using caraway to make exquisite risottos, excellent barley soup, and says that poorman's asparagus 6 is also ideal for omelettes and soups. Antonio is the keeper of a millenary tradition that is the result of the close contact he has maintained with the natural environment, certain that you can stay healthy by eating natural food like spring herbs. 29
Vicenza
Il Trionfo del Colore
Da Tiepolo a Canaletto e Guardi
Vicenza e i Capolavori dal Museo Pushkin di Mosca Prorogata fino a domenica 5 maggio 2019 la mostra in corso ai Musei Civici di Palazzo Chiericati e alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari. Una mostra eccezionale che presenta oltre sessanta capolavori della grande stagione settecentesca dell’arte veneta. Capolavori come l’Immacolata Concezione e La Verità svelata dal Tempo e la Morte di Didone di Giambattista Tiepolo e Olindo e Sofronia di Giovanni Battista Pittoni, ma anche le vedute di Canaletto e le fantasie architettoniche di Francesco Guardi.
"Il Trionfo del Colore". From Tiepolo to Canaletto and Guardi
Vicenza and the masterpieces of the Pushkin Museum The exhibition that is currently being held at the Civic Museums of Palazzo Chiericati and at Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, has been prolonged until Sunday 5th May 2019. This is an exceptional exhibition presenting more than sixty masterpieces of 18th-century Venetian art, such as “The Immaculate Conception”, “Time Unveiling Truth”, and “The Death of Dido” by Giambattista Tiepolo, “Olind and Sophronia at the stake” by Giovanni Battista Pittoni, landscape paintings by Canaletto and architectural fantasies by Francesco Guardi.
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PAESAGGI VENETI
Lonigo Giovanni Ponchia, direttore del consorzio
Il Palazzo del Vino di Lonigo Accoglie Il Consorzio Tutela Vini Gambellara
Due Consorzi e un unico coordinamento. Il Consorzio Tutela Vini Gambellara e il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza, con la direzione di Giovanni Ponchia. La sede operativa sarà il Palazzo del Vino di Lonigo, già casa della DOC Colli Berici, della DOC Vicenza e dell’enoteca consortile. “Già da tempo – ha spiegato Silvano Nicolato, Presidente del Consorzio Tutela Vini Gambellara – si auspicava una sinergia e un coordinamento unico tra i due diversi Consorzi , per promuovere in maniera ancora più efficace i grandi vini del nostro territorio.” “Questa cooperazione – commenta Silvio Dani, Presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza – è un bellissimo esempio di coordinamento tra le due realtà che consentirà di lavorare in un’unica direzione e renderà ancora più centrale il ruolo del nostro Palazzo del Vino all’interno del panorama vitivinicolo vicentino.” I vini del Consorzio Tutela Vini Gambellara sono ottenuti da uve Garganega, vitigno bianco simbolo di questa denominazione storica nata sui pendii di un vulcano spento e in grado di donare eleganti vini bianchi come il Recioto e il Vin Santo. La realtà consortile conta 20 aziende associate nei 500 ettari di territorio appartenenti alla DOC, per circa 800 mila bottiglie prodotte nel 2017. L’estensione del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza raggiunge invece i 700 ettari e raggruppa una trentina di soci, che imbottigliano 2.5 milioni di bottiglie all’anno, prevalentemente da uve a bacca rossa come Merlot, Cabernet Sauvignon e Tai Rosso, ma anche vini bianchi da uve pinot bianco, sauvignon e garganega.
The Palazzo del Vino in Lonigo
Welcomes Consorzio Tutela Vini Gambellara Two Consortiums and one coordinator: Consorzio Tutela Vini Gambellara (Gambellara Wine Protection Consortium) and Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza (Colli Berici and Vicenza Wine Protection Consortium), under the management of Giovanni Ponchia. The operational headquarters will be the Palazzo del Vino (Wine Mansion) in Lonigo, already home of Colli Berici DOC, Vicenza DOC and the consortium wine bar. “We have been placing our hope in a unique synergy and coordination between the two different Consortiums, to promote the great wines of our area in an even more effective manner, for some time now,” explains Silvano Nicolato, President of Consorzio Tutela Vini Gambellara. “This cooperation,” comments Silvio Dani, President of Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza, “is the perfect example of coordination between two realities that will make it possible to work in a single direction and make the role of our Palazzo del Vino even more central in the Vicenza vinicultural panorama.” The Consorzio Tutela Vini Gambellara wines are made from Garganega grapes, a white variety that is the symbol of this historical denomination born on the slopes of an inactive volcano and able to produce elegant white wines like Recioto and Vin Santo. The consortium has 20 associated companies in the 500 hectares of DOC land, and produced around 800 thousand bottles in 2017. Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza, instead, extends over 700 hectares and has about thirty associates that bottle 2.5 million bottles per year. The grapes used are mainly red, for example Merlot, Cabernet Sauvignon and Tai Rosso, but Pinot Bianco, Sauvignon and Garganega grapes are also used to produce white wines. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.00 Su prenotazione per serate e nei giorni festivi consorzio.bevidoc.it 31
ph Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza
Lonigo
di Francesca Dovigo
Lonigo: terra di sorprese in primavera La città di Lonigo è da sempre il punto di riferimento per la vasta area dei Colli Berici. Una serie di iniziative culturali e turistiche, coordinate e promosse in modo sempre più efficace dal Comune, si svolgono in tutti i periodi dell’anno, grazie ai numerosissimi gruppi e associazioni. Da una parte una città antica e un centro storico di rara bellezza e dall’altra località in pianura e collina che nascondono vere e proprie meraviglie artistiche e architettoniche: villa Pisani Bonetti a Bagnolo, la Rocca Pisana, Palazzo Pisani, il Teatro comunale, la chiesa della Madonna dei Miracoli, il convento e la chiesa dei frati, villa San Fermo e molto altro: questa è Lonigo, da conoscere, assaporare e amare. Anche quest’anno la primavera si annuncia con la celeberrima FIERA DI LONIGO, appuntamento molto atteso da tutti, che trasforma la nostra città in un luogo di attrazione veramente unico. - Dal 17 marzo e in ogni terza domenica del mese, ecco la novità: 32
PAESAGGI VENETI
Lonigo
A place full of surprises in spring The town of Lonigo has always been a reference point for the vast Berici Hills area. Cultural and touristic events, that are coordinated and promoted in an always more effective manner by the Municipality, are held throughout the year thanks to the town’s numerous groups and associations. Lonigo is, on the one hand, an ancient town with an old town centre of rare beauty, while, on the other hand, it encloses localities on the plain and in the hill that conceal true artistic and architectural wonders: Villa Pisani Bonetti in Bagnolo, Rocca Pisana, Palazzo Pisani, the Municipal Theatre, the Madonna dei Miracoli church, the friars’ convent and church, Villa San Fermo and plenty more. This is Lonigo: if you get to know it, savour it, you will fall in love with it. This year, once again, spring has announced itself with the very well-known FIERA DI LONIGO, an appointment anticipated by all, that transforms the town into a truly unique attraction.
- Starting on 17th March and then every third Sunday of the month: the new Market of Antique, Vintage, Collector and Modern Antique items will certainly add a touch of colour and vivacity to the town centre. info@iltritone.info - tel. 0444-323863; Here are some interesting events that will be held during May 2019: - “Operetta al Parco” will be held on 12th May in the park of “Villa San Fermo”, an oasis in the heart of Lonigo. There will be a visit to the park, and the operetta “The Merry Widow” will be performed followed by a final toast; - The “Concorso delle Bande Musicali Venete”, a competition for music bands from the Veneto region, will be held on 18th and 19th May, with concerts taking place in the Municipal Theatre and music parades through the town streets. The event is organised by the AMBAC Veneto association;
ph Luca Girardi
il nuovo Mercato di antiquariato-vintage-collezionismo-modernariato che sicuramente donerà una nota di colore e animazione al centro storico. info@iltritone.info - tel. 0444-323863; Per il mese di maggio 2019 vi segnaliamo alcuni eventi di sicuro interesse: - Operetta al Parco il 12 maggio nel parco di villa San Fermo, oasi nel cuore di Lonigo. È prevista una escursione al parco e la rappresentazione dell’operetta La Vedova Allegra con brindisi finale; - Il Concorso delle Bande Musicali Venete il 18 e 19 maggio con i concerti nel teatro comunale e le sfilate musicali per le vie della città, a cura dell’associazione AMBAC Veneto; - La Festa dei Piselli a Monticello dal 17 al 19 maggio, appuntamento atteso con la possibilità di piacevoli escursioni per ammirare i colli leoniceni. Tante occasioni per visitare Lonigo, abbinando una bella escursione nei Colli, magari in bicicletta con gli amici, alla ricerca delle cantine, delle trattorie, ristoranti e agriturismi dove si può assaporare un bicchiere di buon vino Doc Colli Berici.
- The “Festa dei Piselli” will be held in Monticello from 17th to 19th May. This festival, dedicated to an appreciated variety of peas cultivated in this area, is an awaited appointment offering pleasant outings to admire the nearby hills. There are plenty of reasons to visit Lonigo: why not try a nice trip in the Berici Hills, maybe by bike with friends, to discover the wineries, trattorias, restaurants and agritourism farms where you can taste, among other things, a good glass of DOC Colli Berici wine? 33
ph Michela Pettinà
Valdagno
di Michela Pettinà
Un filo tra passato e futuro, a Valdagno La storia dell'area Pedemontana si lega, è proprio il caso di dirlo, alla storia del tessile italiano. Partendo dai telai dell'Età del Ferro, ritrovati a Santorso, e arrivando alle famose imprese di prêt-à-porter, denim e camiceria che hanno sede tra Trissino, San Vito di Leguzzano, Chiuppano e Breganze, troviamo i Marzotto e i Rossi che, con i lanifici e i quartieri per gli operai, hanno cambiato il volto di città come Valdagno e Schio. E a Valdagno si trova quello che è definito "Museo delle Macchine Tessili" (Mumat), anche se, almeno in fieri, il luogo racconta una storia che supera i telai e la cardatrici e arriva agli uomini, che, con quelle macchine, hanno cambiato la loro vita e quella della vallata. Nato per un preciso intento didattico (le sale sono inserite all'interno del complesso dell'ITIS "Marzotto"), il museo espone trame e filati, enormi impianti per la cardatura e la tessitura, ma anche spolette e navette che potrebbero, e a volte, per qualche evento particolare, ancora possono volare, da una parte all'altra del tessuto che contribuiscono a creare. Enorme involucro pieno di storia, il "Museo delle Macchine Tessili" merita una visita non solo per quello che è, ma per quello che potrebbe diventare, in una visione rovesciata di programmazione turistica. Non più quindi si attende che qualcun altro lo renda moderno e facilmente 34
PAESAGGI VENETI
A thread between the past and the future in Valdagno
The history of the Pedemontana area is without any doubt tied to the history of the Italian textile industry. From the looms of the Iron Age found in Santorso to the famous prêt-à-porter, denim and shirt-making companies located in Trissino, San Vito di Leguzzano, Chiuppano and Breganze, we find the Marzotto family and the Rossi family which, with woollen mills and living quarters for their workers, changed the face of cities such as Valdagno and Schio. The “Museo delle Macchine Tessili” (Mumat), the Textile Machinery Museum in Valdagno, tells an ongoing story, not only of looms and carding machines, but also of the people who with those machines changed more than their own lives, they changed the valley itself. Created specifically
ph Michela Pettinà
ph Michela Pettinà
accessibile (attualmente le visite sono solo su prenotazione, contattando la scuola), ma lo si vive già da adesso, organizzando tour guidati, chiedendo di poter vedere e toccare (è presente anche un laboratorio di tessitura) un pezzo del nostro passato pedemontano. Le imprese dell'Alto Vicentino potrebbero ben trovare, nel Mumat, il luogo adatto per portare i loro clienti in visita, per svolgervi eventi o per programmare attività di team building per il proprio personale. E prima di ritornare al presente, arricchiti di suggestioni e idee per il futuro, altra tappa nella storia è la Liquoreria Carlotto, in centro a Valdagno, che quest'anno compie 100 anni: il Bianco Rosso è forse il suo prodotto più conosciuto, ma è lo Zabaione che fa capitolare anche gli astemi più irriducibili. for educational purposes (the rooms are part of the ITIS “Marzotto” Technical High School), the museum exhibits wefts and yarns, enormous plants for carding and weaving, but also spools and shuttles that still could, and at times during some special events still do, fly from one side to the other of the fabric they contribute to make. An enormous container filled with history, the “Museo delle Macchine Tessili” deserves a visit, not only because of what it is, but also because of what it could become if we change our approach towards tourism. We should not wait for someone else to make it modern and easily accessible (currently visits can only be booked by contacting the school), but we should live the experience now by requesting guided tours where visitors can see and touch a piece of our history (there is also a weaving laboratory). In fact, Mumat offers companies in the Alto Vicentino area the perfect place to take their clients for a visit, to hold events, or to programme team-building activities for their personnel. And before returning to the present, enriched with inspiration and ideas for the future, another important part of the local history is Liquoreria Carlotto, in the centre of Valdagno, which celebrates 100 years of business this year: the “Bianco Rosso” liqueur is possibly its most famous product, but its “Zabaione” PER INFO www.mumatvaldagno.it liqueur can tempt even the most resolved non-drinkers.
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Carlotto Al via i festeggiamenti del centenario Quella di Carlotto è una storia che fonda le propri radici un secolo fa e che ancora oggi vive di sapere artigianale, qualità e antiche ricette tramandate di padre in figlia. Ognuna delle circa 25.000 bottiglie prodotte ogni anno è il racconto di uno spirito di famiglia, lo stesso che da cento anni guida l'azienda e che è rimasto inalterato nel tempo. A condurre l’azienda oggi troviamo la signora Daniela, rappresentante dell’ultima generazione di maestri del gusto ed erede delle antiche ricette tramandate prima dal nonno Girolamo e poi dal padre Giuseppe e dalla madre Nives. Per celebrare questo importante traguardo, l’azienda ha deciso di confezionare per il 2019 un ricco cartellone di appuntamenti per raccontare questa storia, che si intreccia con il territorio e le persone che della stessa sono state e sono parte. Daniela Carlotto racconta: “Il nonno prima e poi i miei genitori mi hanno insegnato tutto quello che c’era da sapere di quest’arte. Ricordo che quasi ventenne non smettevo di curiosare, di indagare e chiedere a tutti quelli che si incrociavano nel nostro lavoro. Ne ho ricavato un enorme bagaglio di racconti e storie di vita. Abbiamo portato avanti l’azienda in tre, con tutta la mia famiglia e il grande affiatamento che c’è sempre stato tra noi. Papà era quello che proponeva, mentre mamma concretizzava meglio le sue idee. A 36
PAESAGGI VENETI
me, infine, spettava la parte più pratica, la gestione delle scartoffie. Nulla usciva dall’azienda senza avere l’approvazione unanime. Il nostro marchio è cresciuto e si è sviluppato senza mai perdere di vista il legame con il territorio, difendendo le antiche tradizioni, le produzioni artigianali e senza cedere alle tentazioni della grande distribuzione. Forse è proprio questo a renderci ancora unici oggi.” Le bottiglie centenarie e prodotti “CARLOTTO” hanno fatto la storia e in un secolo sono arrivati sulle tavole di tutto il mondo, nelle cucine di grandi chef, come sulle tavole di regnanti europei e presidenti americani.
Tra i prodotti tipici spicca il Cordiale prodotto quest’anno, in edizione speciale limitata, per il 90° anniversario della sezione di Valdagno degli Alpini.
Carlotto
The centenary celebrations have started Carlotto’s history began a century ago and still lives on today thanks to its artisan knowledge, quality, and ancient recipes passed down from father to son. Each of the approximately 25,000 bottles made every year encloses the story of the family spirit that has been guiding this company for one hundred years and which has remained unchanged over time. Daniela leads the company today, representative of the latest generation of flavour masters and heir to the ancient recipes handed down first from her grandfather
#CARLOTTO100 CALENDARIO APPUNTAMENTI 2019
18 aprile
11 maggio
A SCUOLA DI COCKTAIL un viaggio esperenziale e formativo nel mondo dei cocktail per conoscere nuovi stili di preparazione di pre-dinner e afterdinner.
PRESS TOUR rivolto ai giornalisti: un’immersione nella realtà Carlotto e in quella del paese di Valdagno per vivere storia, cultura e territorio in collaborazione con Pro-Valdagno e Comune.
Locale storico Carlotto
Valdagno e dintorni
Da maggio a settembre
15 giugno
VOTA L’INTERVISTA: concorso social che premierà le più originali e simpatiche interviste che raccontano aneddoti e pezzi di vita legati al mondo Carlotto.
SPETTACOLO TEATRALE con La Piccionaia: il racconto di una famiglia, dalla storia centenaria e dalle scelte coraggiose, che mantiene la dimensione artigianale e dà importanza alle relazioni.
Online
Palazzo Festari
5 ottobre
Per tutto l’anno
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL CENTENARIO con degustazione al buio, proiezione del video istituzionale e mostra.
Menu “Contaminazione Carlotto” e progetti con le scuole del territorio.
Palazzo Festari NEGOZIO - Via Mastini, 8 - Valdagno (VI) LOCALE STORICO - Via Garibaldi, 34 - Valdagno (VI) Carlotto liquori - Carlotto liquori www.carlotto.it
LE AZIENDE INFORMANO
Girolamo and then from her father Giuseppe and mother Nives. To celebrate this important occasion, the company has decided to package a rich billboard of events for 2019 to tell its story, intertwined with the land and with the people who have been, and those that are now, a part of the “family” . Daniela Carlotto says: “First my grandfather and then my parents taught me everything there was to know about this art. I remember that when I was almost twenty I couldn’t stop looking around, examining things and asking questions to all those I bumped into at work. I gathered a whole lot of anecdotes and stories, in particular about life. Three people, my parents and I, led the company forward, bound by the harmony and shared understanding that has always existed between us. My father proposed the ideas, while my mother realised them. The most practical part, managing the paperwork, was my concern. Nothing left the company without our unanimous approval. Our brand has grown and developed without ever losing sight of its ties with the land, defending the ancient traditions, the artisan production and without giving in to the temptations of the large-scale retail channels. Maybe this is exactly what makes us unique today.” CARLOTTO’s centenary bottles and products have made history, reaching homes in every corner of the world, the kitchens of great chefs, and the tables of European monarchs and American presidents. Among the company’s typical products, one in particular stands out this year: the limited edition of the Cordiale liqueur, made specially for the 90th anniversary of the Valdagno section of the Alpini troops. CARLOTTO Locale storico - Via Garibaldi 34 - Valdagno Negozio - Via Mastini 8 - Valdagno tel. 0445.480814 -
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ph Giuseppe Orsato
Recoaro Terme
di Lisa Spagnolo - IAT Recoaro Terme
Il risveglio della natura a Recoaro Terme Piccole Dolomiti: quando il sole accarezza la montagna Lo spettacolo del risveglio della natura, profumi, colori, il cinguettio degli uccellini ed un tiepido sole a scaldare l'aria... la primavera è il momento ideale per gustare la bellezza del territorio di Recoaro Terme, nell'alta valle dell'Agno. Se state pensando ad una gita fuori porta, il contesto delle Piccole Dolomiti saprà stupirvi e rigenerarvi con una natura generosa e intatta, un'armonia di sensazioni in cui il ritmo si fa più lento, contemplativo. In questi luoghi, itinerari di varia difficoltà si prestano a diverse attività outdoor: dal trekking a piedi o a cavallo, al nordic walking, la corsa, escursioni in mountain bike ed e-bike, alpinismo... Nelle immediate vicinanze del centro si sviluppano percorsi suggestivi, racchiusi in un'alternanza di prati e boschi dove sono inserite caratteristiche contrade, nelle quali si può scorgere ancora qualche manufatto di origine Cimbra. 40
PAESAGGI VENETI
Nature stirs in Recoaro Terme
The Little Dolomites: when the sun embraces the mountains The spectacle of the reawakening of nature, aromas, colours, the chirping of birds and a mild sun that warms the air…spring is the perfect moment for enjoying the beauty of Recoaro Terme in the upper Agno river valley. If you are thinking about an outdoor excursion, the Little Dolomites will amaze and regenerate you with the flourishing and unspoilt nature, with a harmony of sensations that infuse a slower, contemplative rhythm. In these places, itineraries of various levels of difficulty are perfect for different outdoor activities: hiking,
Dalle chiesette collinari di Santa Giuliana e San Bernardo è possibile godere di una meravigliosa vista sulla vallata. Spostandosi un po' più in quota, una moltitudine di sentieri naturalistici permette di apprezzare un patrimonio paesaggistico e floreale di rara bellezza, regalando magari qualche incontro inaspettato con la fauna locale. È il caso del Sentiero dei Grandi Alberi, tra malghe e patriarchi vegetali nel piccolo Altopiano delle Montagnole. Anche il Sentiero delle Mole ed il Gresele nel versante di Campogrosso celano tesori straordinari. Abbastanza impegnativi in termini di dislivello, ma certo non quanto i famosi "vaj" delle Piccole Dolomiti, sono i sentieri inerpicati nel Monte Spitz, dalla cui sommità si può ammirare un panorama mozzafiato. L'Ecomuseo della Grande Guerra che interessa le zone di
ph Giuseppe Orsato
horse-riding, Nordic walking, running, mountain bike and e-bike excursions, mountaineering… Close to the town centre there are suggestive trails that wind through meadows and woods, with evocative districts where you can still find some items of Cimbrian origin. From the churches of Santa Giuliana and San Bernardo, located on the hills, you can enjoy a wonderful view of the valley. Moving a little higher up, a multitude of nature trails allow you to appreciate a landscape and flower heritage of rare beauty, with possible unexpected meetings with the local fauna. This is the case of the so-called “Sentiero dei Grandi Alberi”, a trail which runs between alpine pastures and stretches of green on the small Montagnole Plateau. Even the trails “Sentiero delle Mole” and “Gresele” on the Campogrosso face conceal extraordinary treasures. The differences in height are quite demanding, but certainly not as much as those of the famous “vaj” - the difficult Monte Spitz trails - in the Little Dolomites. The latter do, however, reward you with breathtaking views from the summit of Monte Spitz. The “Ecomuseo della Grande Guerra”, the ecomuseum dedicated to World War I covering the areas of Monte Civillina, Gazza and Campogrosso, offers enthusiasts an extremely valuable historical heritage. Finally, a visit to the centre of the town, with its Liberty style architectural lines, is well worthwhile. Malga Lorpodo And obviously, tasting the local dishes is a must. PS: When returning home, do not Sentiero Michelato - Gazza forget to take a last look at these mountains…when evening falls, they offer magical sunsets!
UFFICIO IAT via Roma 15, Recoaro Terme Tel. 0445 75070 iat.recoaro@provincia.vicenza.it ph Ass. IV Novembre
Monte Civillina, Gazza e Campogrosso offre poi agli appassionati un patrimonio storico di considerevole valore. È infine suggerita una visita al centro del paese, dai lineamenti architettonici di gusto Liberty. E non può naturalmente mancare un assaggio dei gustosi piatti locali. Ps. Nel rientro a casa non dimenticate di volgere ancora una volta lo sguardo a queste montagne... quando si fa sera sanno regalare tramonti magici!
www.visitrecoaroterme.it www.comune.recoaroterme.vi.it 41
di Marta Prebianca
Escursione a Recoaro Terme I° e II° Anello Storico di Campogrosso Gli eventi bellici che hanno interessato le Piccole Dolomiti Vicentine ne hanno sicuramente mutato l’aspetto in maniera definitiva e sono stati indispensabile premessa per il moderno modo di frequentare la montagna. E’ stata realizzata durante la Prima Guerra Mondiale la strada carrozzabile che da Recoaro porta fino ai piedi delle pareti rocciose e i sentieri per arrivare sulle creste, oggi usati dagli escursionisti. Numerosi e ben conservati sono poi i manufatti realizzati dai militari che per mesi hanno presidiato questi strategici punti di passaggio verso la pianura. Queste opere sono visibili lungo il percorso degli Anelli Storici di Campogrosso, dopo un attento restauro e interventi di manutenzione a cura della Sezione Alpini della Valle dell’Agno. Il percorso del I° Anello Storico, che rientra nella struttura dell’Ecomuseo all’aperto della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine, inizia poco dopo il rifugio Toni Giuriolo, in corrispondenza della Madonnina del 1948. Si tratta di un percorso circolare di circa 3 km da completare in un paio d’ore, ben segnalato, caratterizzato aspetti di interesse naturalistico. Non presenta pendenze eccessive ed è adatto a tutti. 42
PAESAGGI VENETI
An excursion to Recoaro Terme
1st and 2nd Historical Loop of Campogrosso The wartime events that involved the Piccole Dolomiti Vicentine (Little Dolomites of Vicenza) certainly changed their aspect definitively and were an essential introduction for the modern way of going to the mountains. The road (suitable for vehicles) that leads from Recoaro to the foot of the rocky mountain faces was built during the First World War, as were the trails for reaching the crests, used today by excursionists. The handmade items produced by the soldiers who defended these strategic points towards the plain are numerous and well preserved. Today, you can see them as you walk along the Campogrosso Historical Loops, which were carefully restored with interventions made by the Alpini of Valle dell’Agno. The route of the 1st Historical Loop, which is part of the open-air Ecomuseum of the First World War in the Vicenza Prealps, begins soon after the Toni Giuriolo refuge at the Madonna from 1948. It is a loop route of about 3 km that takes a couple of hours. It is well marked, characterised by important features of natural interest. ph Marta Prebianca
ph Marta Prebianca
Recoaro Terme
ph Marta Prebianca
It does not have excessive slopes and is truly suitable for everyone. Posts, observation posts, bunkers, tunnels, guards, trenches, even the remains of barracks…Each handmade item is indicated by specific signs. If you go, take a torch to explore the bunkers and the underground tunnels, it will certainly be fun for children and adults, too… The trail, which passes close to the old abandoned CAI refuge, offers truly enchanting glimpses of the landscape. As you go along it, you will see the boundary stones from 1751 that marked the border with the Habsburg Empire. The route ends in front of the refuge, close to the stone that honours the partisan Toni Giuriolo. The second historical loop starts from here. Longer than the first, the second loop also has stretches for equipped and expert excursionists. After going along a short stretch that unwinds through dwarf mountain pines, you reach the base of the Sisilla face. The entrances to the shelters that held hundreds of soldiers stand out at the base of the rocky wall. A trench leads to a post for machine guns, located in a lovely panoramic point. ph Marta Prebianca
Lungo il percorso postazioni, osservatori, bunker, gallerie, ripari, trincee, anche quel che resta di una casermetta… Ogni manufatto è indicato da apposite tabelle. È opportuno avere con sé una torcia per esplorare i bunker e le gallerie sotterranee, sicuramente un divertimento per i bambini, ma non solo… Il sentiero offre poi scorci di paesaggio davvero incantevoli, passa molto vicino al vecchio rifugio Cai ora dismesso e durante il percorso si incontrano i cippi del 1751, che segnavano il confine con l’Impero Asburgico. Terminato l’itinerario e ritornati di fronte all’attuale rifugio, proprio vicino alla stele che ricorda il partigiano Toni Giuriolo, inizia il secondo anello storico. Più lungo del primo, questo secondo anello prevede poi anche tratti per escursionisti attrezzati ed esperti. Percorso un breve tratto in mezzo ai pini mughi si raggiunge la base della parete della Sisilla. Alla base della parete rocciosa le entrate dei ricoveri che potevano ospitare centinaia di militari. Una trincea porta ad una postazione per mitragliatrice, situata in un bel punto panoramico. Si continua verso nord-ovest per incrociare il sentiero che permette, prendendo la destra di continuare il percorso dell’anello o di scegliere fra altri sentieri di varia difficoltà oppure di ritornare al rifugio.
The road continues in a north western direction and crosses the trail. Here, you must make a choice: if you go right you can continue along the loop or choose other trails of various levels of difficulty, if you go left you return to the refuge.
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I luoghi di Paesaggi Veneti
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Valdastico
Lavarone
Cismon
Asiago
Tonezza del Cimone Monte Cimone
Valstagna
Altopiano di Asiago
Monte Cengio
Valli del Pasubio
ic lomcole iti
Sengio Alto
P o D
Val d’As tico Monte Summano
Val Leog ra
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Lugo di Vicenza Carrè
Schio Marano Vicentino
Nove Breganze
Thiene
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Montecchio Precalcino
Cornedo Vicentino
A-31
Castelgomberto
Trissino
Vicenza
Chiampo
3 Montecchio Maggiore
Arzignano i las d’Il Val
Roncà Illasi
Gambellara
2 Soave
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Arcugnano
Monteforte d’Alpone
7 Lonigo
Sarego Villaga
San Bonifacio Arcole
Montagnana PAESAGGI VENETI
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Montebello Vicentino
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Sandrigo
Dueville
Isola Vicentina
Bassa del Gr
Marostica
Villaverla
Vall e del 17 l’Agno
Va lC hia mp o
Fara
Zugliano
Malo
Valdagno
Crespadoro
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Recoaro Terme
Lusiana
Caltrano
Piovene Rocchette
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Cima Carega
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Arsiero
Posina
Monte Novegno
Verona
Val Bren ta
Laghi
Monte Pasubio
direzione Verona
Monte Grapp
Cartigliano
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e pa
Refrontolo
Possagno
Conegliano
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Cornuda Maser Romano d’Ezzelino
Asolo
ano rappa
direzione Treviso
Verona
Nervesa della Battaglia Montebelluna
2 Soave
Altivole
Arte e architettura, eventi, itinerari, prodotti tipici
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Art and architecture, events, itineraries, typical products
Montecchio Maggiore
Schio
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Cittadella
Camposanpiero
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Arcugnano
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Thiene
Asiago
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Camposanpiero
Refrontolo
Nervesa della Battaglia
Villaverla Padova
Cornedo Vicentino
Castelgomberto
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Lonigo
Valdagno
Recoaro Terme
Lavarone
Bassano del Grappa
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Lavarone
di Damiano Zanocco
Avez del Prinzep il destino di un gigante L’Avez del Prinzep è stato l’albero più alto d’Italia. Ha detenuto questo primato per alcuni decenni e nel momento del suo schianto, il 13 novembre 2017, era ancora l’albero spontaneo più grande d’Italia e probabilmente l’Abete bianco più maestoso e imponente d’Europa. Alto 52,15 metri, con una circonferenza del fusto di 5,08 metri (misurata a 1,30 m dal suolo) e una chioma enorme e rigogliosa, l’Avez del Prinzep non aveva rivali. La cubatura del suo tronco era di 36 mc, equivalente a quella di 30 Abeti di medie dimensioni. Con i suoi 250 anni non era un albero particolarmente vecchio. Se non fosse stato debilitato dalla carie che ne ha intaccato il fusto, avrebbe vissuto un altro secolo, raggiungendo dimensioni gigantesche da quanto era vigoroso. Migliaia di persone si sono affezionate al “Gigante Buono”, simbolo verde della Comunità degli Altipiani Cimbri e da quasi un secolo protetto dai vari governanti di LAVARONE. Tipico di una famiglia in visita all’Avez era l’abbraccio del fusto possente, in segno di affetto e ammirazione. 46
PAESAGGI VENETI
Avez del Prinzep
the destiny of a giant Avez del Prinzep was the tallest tree in Italy. It held this record for some decades and, when it crashed to the ground on 13th November 2017, it was still the tallest natural tree in Italy and probably the most majestic and impressive silver fir in Europe. 52.15 metres tall, with a trunk circumference of 5.08 metres (measured at 1.30 m from the ground) and an enormous, luxuriant crown, Avez del Prinzep had no rivals. Its trunk was 36 m3 in volume, equivalent to that of 30 medium-sized fir trees. Even though 250 years of age, it was not particularly old. If it had not been weakened by the cavities formed by decay in its trunk, it would have lived another century, vigorous enough to reach gigantic
Ciò che resta del tronco rimasto a terra verrà protetto da una teca; un rifugio strutturato come una baita alpina che sarà appositamente realizzato. Una parte del tronco principale sarà depositata presso il nuovo museo “Radici” del comune di Lavarone. Con altri pezzi del tronco saranno allestite delle rondelle da con-
dimensions. Thousands of people became attached to the “Good Giant”, a green symbol of the Community of the Cimbrian Highlands, protected by the various governing bodies of LAVARONE for almost a century. As a sign of affection and admiration, the families that visited Aves would typically embrace its mighty trunk. A structure similar to an Alpine cabin will be built to offer shelter to and showcase the remains of the trunk in the ground. One part of the main trunk will be deposited in the new “Radici” museum located in the municipality of Lavarone, while other circular parts of the trunk will be preserved in Institutions, Museums and Universities. The rest will be transformed into different objects to finance the shelter, the giants’ route and to save other monumental plants in the Alpe Cimbra. There is even a project for building a quartet of string instruments, because some points of its wood have good resonance. 5,000 small wheels were made from the main branches of Prinzep, to offer its most affectionate admirers the possibility of safeguarding a unique, elegant piece of this splendid tree that contains and preserves a large part of its existence. All the wheels have been numbered, individually marked with a pertinent logo, and are accompanied by a certificate of authenticity signed in original by the Forester. They can be purchased from “Azienda per il turismo di Folgaria Lavarone Luserna” (Folgaria Lavarone Luserna Tourism Body), situated in the Lavarone Town Hall.
servare presso Istituzioni, Musei e Università. Tutto il resto si trasformerà in oggetti di varia natura per finanziare il suo rifugio, il percorso dei giganti e salvare altre piante monumentali dell’Alpe Cimbra. C’è perfino il progetto di costruire un quartetto d’archi, poiché in alcuni punti il suo legno presenta buone caratteristiche di risonanza. Con i rami principali del Prinzep sono state allestite 5.000 rotelle, affinché le persone più affezionate ne possano custodire un pezzo unico, elegante, che racchiude e conserva gran parte dell’esistenza di questo splendido albero. Tutte le rotelle sono state numerate, individualmente marchiate con un apposito logo e accompagnate da un certificato di autenticità firmato in originale dal Custode Forestale. Possono essere acquistate presso l’Azienda per il turismo di Folgaria Lavarone Luserna nella sede del Municipio di Lavarone. 47
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Bassano del Grappa
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Bassano del Grappa di Nicol Campana e Elisabetta Merlo - IAT Bassano del Grappa
A Bassano sboccia la primavera La bella stagione si avvicina, le giornate si allungano e nell’aria frizzantina si respirano i profumi dei fiori che pian piano sbocciano, colorando ogni angolo della città. Anche quest’anno la primavera si fa strada nelle piazze e nelle vie del centro storico con “Giardini a Bassano 2019”: dal 6 aprile al 12 maggio splendidi giardini inediti e temporanei troveranno collocazione nei punti più suggestivi della città. Il tema scelto quest’anno è “Il giardino per la mente”. Ampio spazio all’interpretazione e alla creatività di professionisti del verde, architetti, associazioni, scuole e comitati di quartiere del centro città. Una giuria decreterà il vincitore al quale verrà assegnata l’ambito premio “Cesoie d’oro”.
Il 6 e 7 aprile torna l’attesissima “Di Rara Pianta” al Giardino Parolini, manifestazione dedicata al giardinaggio, al collezionismo del verde e all’educazione alla natura. Il tema dell’edizione 2019 è “Le buone erbe” ; ci saranno nuovi espositori selezionati di erbe, un secondo punto ristoro dedicato alla cucina naturale, incontri e passeggiate sulla flora simbolico-biblica, letture a tema e molto altro. Sempre effervescente l’ambito culturale. Il 2 marzo riaprirà il rinnovato Spazio Corona in largo Corona d’Italia, che fino al 19 maggio ospiterà la mostra “Vito Pavan. Viaggio nel colore”, retrospettiva del grande pittore bassanese. Il Chiostro del Museo Civico, invece, dal 22 marzo accoglierà la nuova opera di arte contemporanea: “Off Road” di Paolo Polloniato. Palazzo Sturm, si appresta ad ospitare la più importante mostra sui capolavori di Albrecht Dürer. Dal 20 aprile al 30 settembre sarà possibile ammirare il tesoro 50
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Spring is blossoming in Bassano!
Spring is approaching, the days are becoming longer, and you can smell the blossoming flowers that colour every corner of the city in the crisp air. Once again spring will be making its way through the squares and roads of the old town with the event “Giardini a Bassano 2019”: from 6th April to 12th May, splendid newly-created gardens, will be set up in the most suggestive areas of the city. This year’s
theme is “Gardens for the mind”. Plenty of space will be given to the interpretation and creativity of expert gardeners, architects, associations, schools and local neighbourhood committees. The winner will be declared by a panel of judges, and will receive the sought-after “Cesoie d’oro” prize. On 6th and 7th April, the eagerly anticipated
“Di Rara Pianta”, an event dedicated to gardening, plant collectors and nature education, will return to Giardino Parolini. The theme of the 2019 edition is “the good herbs” and there will be selected new herb exhibitors, a second refreshment point dedicated to natural cooking, meetings and walks about symbolicbiblical flora, readings related the theme and lots more. The cultural sphere will sparkle. On 2nd March, the renewed “Spazio Corona”, in Largo Corona d’Italia square, will be
From 4th May to 30th June, a selection of works by William Kentridge will be presented in the Canova Hall. During the same period, the collective exhibition of the works of the artists selected from among those taking part in the VI Biennial of Etching and Contemporary Graphics will be presented in Palazzo Agostinelli. The exhibition “Valentina. Una vita con Crepax” can still be seen at the Civic Gallery. Spring for gourmands in Bassano is certainly not below par! In Bassano, it is time for DOP white asparagus, the local
grafico del celebre artista di Norimberga presente nelle collezioni museali bassanesi. Incisione e Grafica Contemporanea saranno protagonisti anche al Museo Civico e a Palazzo Agostinelli. Dal 4 maggio al 30 giugno, una selezione di opere di William Kentridge troveranno spazio nel Salone canoviano. Nel medesimo periodo all’Agostinelli la collettiva degli artisti che verranno selezionati tra i partecipanti al bando della VI Biennale di Incisione e Grafica
opened to host the exhibition “Vito Pavan. Viaggio nel colore”, until 19th May; it is a retrospective of this great painter from Bassano. The Chiostro del Museo Civico will instead host the new contemporary work of art “Off Road” by Paolo Polloniato, from 22nd March. Palazzo Sturm will host the most important exhibition of the works of Albrecht DÜrer. From 20th April to 30th September you can admire the graphic treasure of the famous artist from Nuremberg, consisting of all his works that are currently part of the museum collections of Bassano. Etching and Contemporary Graphics will be the protagonists at the Civic Museum and in Palazzo Agostinelli.
product par excellence. To celebrate it in a worthy manner the Gruppo Ristoratori Bassanesi, just like every year, proposes the festival “Asparagi&Vespaiolo” and, thanks to the fantasy of the chefs, offers the possibility of savouring delicious tasting menus every day.
Contemporanea. In galleria civica è ancora visitabile la mostra “Valentina. Una vita con Crepax”. Primavera a Bassano anche per i buongustai non è da meno! Per l’area bassanese è tempo di asparagi bianchi DOP, prodotto d’eccellenza del territorio. Per celebrarlo degnamente il Gruppo Ristoratori Bassanesi come ogni anno propone la rassegna “Asparagi & Vespaiolo” e offre la possibilità giornaliera, grazie alla fantasia degli chef, di provare dei deliziosi menù degustazione.
IAT UFFICIO TURISTICO Bassano del Grappa P.zza Garibaldi, 34 Tel. +39 0424.519 917 iat.bassano@comune.bassano.vi.it www.museibassano.it
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Villa Angarano Villa Angarano o Ca’ Michiel fu progettata da Andrea Palladio nel 1548 e nel 1996 inserita dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La Villa, commissionata da Giacomo Angarano e appartenuta nei secoli a grandi famiglie veneziane dogali, è oggi chiamata anche la “Villa delle Donne” in quanto nel tempo la proprietà è passata da una famiglia all’altra per via femminile come dote matrimoniale dell’ultima componente del casato. Oggi la Villa è di proprietà delle cinque sorelle Bianchi Michiel. La Dimora è circondata a nord da un ampio parco ottocentesco che si apre alla vista della Valsugana, mentre a sud e a est si estendono i vigneti che arrivano fino al fiume Brenta. Concepita dal Palladio come Villa Fattoria, è tuttora residenza rurale di famiglia con azienda vitivinicola aperta all'ospitalità e all’accoglienza. Dal restauro delle Antiche Scuderie avvenuto nel 2014, la Villa ogni anno è sede di eventi culturali, enogastronomici e sportivi e accoglie sempre più visitatori. Palladio nel suo secondo dei "Quattro Libri dell'Architettura" (1570) annotava: “È questo luogo celebre per i preciosi vini, che vi si fanno, e per li frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone”. Qui a Villa Angarano i vini si producono ancora oggi cercando di valorizzare i prodotti autoctoni e vitigni locali nel rispetto dell’ambiente. L’azienda è certificata biologica dal 2016. Se prenotate una visita, sarà un componente della famiglia a darvi il benvenuto raccontandovi la storia della Villa e della famiglia. Sarete poi guidati nella visita alla Corte Agricola e al Parco con i suoi alberi secolari. Nella stagione di vendemmia si può allungare il giro anche ai vigneti circoscritti nelle antiche mura. La visita prosegue nelle vecchie Scude52
PAESAGGI VENETI
Villa Angarano
In 1548 Architect Andrea Palladio designed Villa Angarano, also known as “Ca’ Michiel”, and in 1996 UNESCO’s Commission inserted the Villa in the World Heritage Sites’ list. First commissioned by Giacomo Angarano and owned by Venetian dogal families along the centuries, currently the House is renowned as the “Villa of the Ladies” as it has been handed down from one family to another by women as dowry to the lineage’s youngest
member. Today the five sisters of the Bianchi Michiel family are the property owners. The House is surrounded by the nineteenth-century park on the northern side with the Valsugana Valley in the background, and by vineyards on the southern and eastern sides, whose vine rows reach the right bank of river Brenta. Designed by Palladio as a “Farm – Villa”, Villa Angarano is now both a family countryhouse and a winery. Since the restoration of the Stables in 2014, the Villa has been hosting cultural, eno-gastronomic and sport events, welcoming more and more visitors every year. In the second of his “Four Books of Architecture” (1570), Architect Palladio describes the Villa: “This place is famous for its precious wines here produced, its fruits that grow here, and even more for the courtesy of the lord”. Villa Angarano is still producing wines with the aim of enhancing native products and local varieties in full compliance with environment-friendly standards. The winery achieved the Organic Certification in 2016. If you make a reservation for a wine tasting tour, a member of the family will personally welcome you and tell you the story of the family and the Villa. You will discover with us the Farming Courtyard and the Park with its century-old trees. If the weather allows, we will guide you to the vineyard enclosed within the old walls. You will also enter the Ancient Stables and the family chapel of S. Maria Maddalena, which includes four of the eighteen statues by Giacomo Cassetti, famous Baroque sculptor. The visit ends with the tasting of the “precious” Villa Angarano’s wines and the extra-virgin olive oil,
produce of the land chosen by the family's ancestors and proof of the rich traditions of this land.
EVENTI - EVENTS SETTEMBRE - SEPTEMBER 5/6/7 Cena tra i filari - Dinner in the vineyard 20/21 Festa dell’Uva di Sant’Eusebio S. Eusebio Harvest Festival
Le visite con degustazioni si effettuano solo su appuntamento. La Villa è adibita per ospitare matrimoni, eventi privati e aziendali. We organize wine tasting tours only by appointment. Villa Angarano hosts wedding celebrations, private and business events.
VENDITA DIRETTA - SHOP OPENING dal lunedì al venerdì - from Monday to Friday 9 - 12 e 14 - 18 / 9 - 12 a.m. and 2 - 6 p.m. INFO Contrà Corte S.Eusebio, 15 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 503086 - info@villaangarano.com www.villaangarano.com
LE AZIENDE INFORMANO
ph Susanna and Joe Photography
rie restaurate e nella Cappella gentilizia di S. Maria Maddalena con le statue attribuite a Giacomo Cassetti, scultore barocco di notevole pregio. La visita si conclude con la degustazione dei “preciosi” vini e dell’olio extra vergine di oliva di Villa Angarano prodotti in queste terre scelte dagli avi a testimonianza di un territorio ricco di tradizioni.
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Il viaggio di Maria Grazia Dal Prà
Turismo slow con i trenini regionali Bassano - Padova (o viceversa)
Bassano - Padua (or vice versa) Here is an unusual outing which, between two terminus cities like Padua and Bassano that certainly do not need to be presented, offers a glimpse of what lies in between, for a moderate sum between 5.10 and 5.80 euros. This, in fact, is the price of the ticket needed to cover this regional stretch in just over an hour. Departing from Bassano, having already spoken about Cittadella in the previous issue, we recommend stopping at Camposampiero. Not many know that St. Anthony stayed there during the last few weeks of his life on earth, giving fame to this town full of greenery and silence, and giving rise to some testimonies that still live on today in the two sanctuaries rightly called “Holy places of St. Anthony”: the Sanctuary of Noce and the primitive church of St. John the Baptist, also known as the Sanctuary of the Vision. For visits: www.santuariantoniani.it.
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ph Maria Grazia Dal Pra'
ph IAT Valle Agredo
ph Maria Grazia Dal Pra'
Ecco un’insolita gita che, tra le due città capolinea che non hanno certo bisogno di presentazione come Padova e Bassano del Grappa, offre di dare uno sguardo a quel che sta nel mezzo, per una modica cifra compresa tra i 5,10 e i 5,80 euro. È infatti questo il prezzo del biglietto che serve a coprire una tratta regionale che si esaurisce in poco più di un’ora. Ipotizzando di partire da Bassano, avendo già detto di Cittadella nell’itinerario del numero precedente, si consiglia di fare tappa a Camposampiero. Pochi sanno che Sant'Antonio sostò qui nelle ultime settimane della sua vita terrena, dando 1 lustro a questa cittadina ricca di verde e di silenzio e originando alcune testimonianze che ancora oggi vivono nei due santuari detti giustamente: "Sacri luoghi antoniani": il santuario del Noce e la primitiva Chiesa di S. Giovanni Battista detta anche il santuario della visione. Per le visite: www.santuariantoniani.it.
Slow tourism on regional trains
1. Il MUSME, Museo della Storia della Medicina a Padova 2. La pista ciclabile lungo il Brenta 3. Il Museo della Stampa Remondini a Bassano
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PAESAGGI VENETI
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ph Maria Grazia Dal Pra'
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Il 18-19 maggio a Camposampiero Giornate Medievali: la cittadina fa un tuffo nel passato e si risveglia all'epoca di S.Antonio. Per gli appassionati della bicicletta, verificando prima che il treno prescelto ne effettui il servizio di trasporto, scendendo a Vigodarzere, si potrà pedalare lungo gli argini del Brenta e osservare un suggestivo panorama, passando vicino ai resti della Certosa, ex monastero certosino del XVI secolo, arrivando fino a Limena. Si può percorrere in bicicletta anche la riva destra del Muson dei Sassi partendo da Pontevigodarzere dove il fiume incontra il Brenta (località Castagnara) fino alla località Anconetta (Comune di San Giorgio delle Pertiche) dopo aver attraversato Terraglione e Campodarsego. La fine corsa a Padova mette il viaggiatore di fronte a un ampio ventaglio di possibilità per ricchezza e bellezza di opzioni. Presso la stazione ferroviaria un ufficio turistico è a disposizione dei visitatori. Suggeriamo un sito ancora poco conosciuto: il MUSME, Museo della Storia della Medicina situato all'interno dell'antico Ospedale 55
Il viaggio The event “Medieval Days” is held on 18th-19th May in Camposampiero: a jump back to the past to the days of St. Anthony. Those who enjoy cycling, after having made sure beforehand that the selected train transports bikes, can get off at Vigodarzere and observe a suggestive view while pedalling along the banks of the Brenta river, passing close by the ruins of Certosa, an ex-Carthusian monastery from the 16th century. The journey ends in Limena. You can also cycle along the right bank of the
Muson dei Sassi river, leaving from Pontevigodarzere - where the river meets the Brenta (Castagnara) – and reaching Anconetta (Municipality of San Giorgio delle Pertiche), after having gone through Terraglione and Campodarsego. The train trip ends in Padua, placing travellers in front of an extremely wide range of interesting and beautiful options. At the railway station there is a tourist information desk for visitors. We suggest a site that is still to be discovered by many: MUSME, the Museum of the History of Medicine located inside the ancient Hospital of St. Francis, next to the San Francesco Grande church: this new interactive and multimedia space will not disappoint those who are open to surprises. www.musme.it For those who want to leave from Padua with destination Bassano, consulting the IAT Tourist information office in Piazza Garibaldi is a good idea. However, do not miss the Museo della Stampa Remondini, a museum dedicated to printing, located inside Palazzo Sturm. ph IAT Valle Agredo
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4. Esterno del santuario del Noce a Camposanpiero
5. Interno del santuario del
ph IAT Valle Agredo
Noce a Camposanpiero
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di San Francesco, a fianco della chiesa di San Francesco Grande: un nuovissimo spazio interattivo e multimediale che non deluderà le aspettative di chi è sensibile alle sorprese. www.musme.it Per chi dovesse percorrere l’itinerario partendo da Padova con arrivo a Bassano, vale anche qui consultare lo IAT in Piazza Garibaldi. Da non perdere comunque a Palazzo Sturm, il Museo della Stampa Remondini. 56
PAESAGGI VENETI
Teatro
di Olga Bulian
Teatro di qualità
Quality Theatre
Great success for the theatre performances in Thiene, Schio, Grande successo per le rassegne Thiene, Schio, Lonigo e Lonigo and Montecchio Maggiore With the arrival of spring, the theatre Montecchio Maggiore performances presented by Paesaggi Con l’arrivo della primavera si concludono le rassegne teatrali presentate Veneti come to a close: “Stagione di prosa” at the Municipal Theatre of da Paesaggi Veneti: la “Stagione di prosa” del Teatro Comunale di Lonigo, Lonigo, “Schio Grande Teatro” that “Schio Grande Teatro” che alterna gli spettacoli tra il Teatro Astra e il Tea- alternates presentations at the Astra tro Civico di Schio e la “Stagione Teatrale” del Teatro Comunale di Thiene; Theatre and the Civic Theatre of Schio, and “Stagione Teatrale” presented at aggiungeremo in questo numero gli spettacoli finali della “Stagione Tea- the Municipal Theatre of Thiene; in this issue we add the final performances trale” del teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore. of the “Stagione Teatrale” held in the Nell’ottocentesco Teatro Comunale di Lonigo l’ultimo appuntamento, all’in- Sant’Antonio theatre in Montecchio Maggiore. The last appointment for segna del divertimento. theatrical enjoyment at the 19th century Municipal Theatre of Lonigo. 1
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PAESAGGI VENETI
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Venerdì 5 aprile 2019 alle 21.00 Nicola Pistoia e Paolo Triestino saranno registi e protagonisti di un classico della commedia francese “La cena dei cretini” di Francis Veber. Ogni mercoledì sera un gruppo di ricchi borghesi organizza una cena dove ognuno è obbligato a invitare una persona poco scaltra, un ipotetico “cretino”: un contrattempo darà il via ad una girandola di gag e malintesi.
ph Marina Alessi
Il programma “Schio Grande Teatro” si concluderà con due spettacoli entrambi nella sede del Teatro Astra. Venerdì 22 marzo 2019 alle 21.00 Marina Massironi e Roberto Citran interpretano “Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs, regia di Veronica Cruciani. Dalla locandina: “Ispirato da eventi veri, questo dramma comico ed esilarante crea domande vitali su ciò che rende l’arte e le persone veramente autentiche.” Giovedì 11 aprile 2019 alle 21.00 Silvio Orlando, Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini sono gli straordinari attori di “Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)”, testo e regia di Lucia Calamaro. «Essere isolati dalla società – scrive Lucia Calamaro – è un male oscuro e insidioso. Silvio Orlando è un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore». 3
1. Nicola Pistoia e Paolo
ph Caludia Pajewski
Triestino - “La cena dei cretini” 2. Marina Massironi e Roberto Citran - “Le verità di Bakersfield” 3. Silvio Orlando, Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini - “Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” 4. Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro di Biase - “Regalo di Natale”
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Teatro Da martedì 09 a giovedì 11 Aprile 2019, ore 20.45, Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro di Biase sono gli interpreti di “Regalo di Natale”, adattamento di Sergio Pierattini dal copione di Pupi Avati, regia teatrale di Marcello Cotugno. Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare a poker. Con loro vi è anche un ricco industriale, il misterioso avvocato Santelia. La partita si rivela presto tutt'altro che amichevole.
ph Michele De Punzio
Gli ultimi due spettacoli della 39-esima Stagione del Teatro Comunale di Thiene vi accoglie nella sua bellissima sala liberty. Da martedì 26 a giovedì 28 Marzo 2019, ore 20.45, Tindaro Granata è in scena con “La bisbetica domata” di W.Shakespeare, adattamento e traduzione di Angela Dematté, regia di Andrea Chiodi. La bisbetica domata è una delle prime commedie di Shakespeare, la più contorta forse, la più discussa. Una commedia tutta da ridere, fatta di atrocità e strani rapporti, amore e interesse, finzione e travestimento.
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The “Schio Grande Teatro” programme ends with two performances, both at the Astra Theatre. The last two performances of the 39th Season are at the Municipal Theatre of Thiene, which welcomes you to its beautiful Liberty-style room. Here are the last two performances to be presented at the Sant'Antonio Theatre in Montecchio Maggiore. We hope we have aroused your curiosity. 8
ph Masiar Pasquali
Anche per il teatro Sant'Antonio di Montecchio Maggiore riportiamo gli ultimi due spettacoli. Lunedì 25 marzo 2019 alle 21.00 Marina Massironi e Roberto Citran sono i protagonisti del già citato “Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs, regia di Veronica Cruciani. Se ve lo siete perso il 22 marzo a Schio, potete trovarlo a Montecchio Maggiore. Giovedì 4 aprile 2019 alle 21.00 la chiusura della stagione è affidata alla voce intensa e suggestiva di Antonella Ruggiero. La cantante porterà in teatro “Una voce, una fisarmonica”, progetto estremamente evocativo nato e pensato con il musicista jazz di fama internazionale Renzo Ruggieri.
ph Masiar Pasquali
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Speriamo di avervi incuriositi.
5. “La bisbetica domata” 6. Tindaro Granata - “La bisbetica domata”
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7. Antonella Ruggiero 8. Antonella Ruggiero - “Una voce, una fisarmonica”
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Il personaggio
di Federica Lago
Romano Dal Forno Intuizione, perseveranza e pazienza
Occasione unica per me quella di incontrare e conoscere Romano Dal Forno, un “contadino vignaiolo”, come si definisce lui, figlio e nipote di contadini; mi affascina raccontando la sua storia, fatta di scelte non facili, di punti di rottura con il passato, di prove e tentativi alla ricerca maniacale dell’eccellenza, di incontri fortuiti, determinanti per le sue scelte in vigna e in cantina, come quando a 22 anni conosce Giuseppe Quintarelli, che lo aiuta a percorrere una nuova strada nel mondo del vino, quella della qualità assoluta. Da giovanissimo eredita dal papà 7 ettari e mezzo di vigneti; all’epoca si conferiva l’uva all’enopolio e così continua a fare anche lui. Però nel giro di pochissimo si rende conto che quel modo di lavorare gli sta stretto, iniziano così i primi tentativi di vinificazione ed imbottigliamento in modo autonomo. Prende via via coscienza che per ottenere un buon vino si deve cambiare approccio e per farlo si devono seguire tutte le fasi di produzione, dalla vigna alla cantina, si rendono necessari investimenti e tecnologie d’avanguardia, la forza di volontà e la determinazione invece non mancano. Nel 1987 la prima etichetta Dal Forno, vendemmia 1983, esce sul mercato; tutto il prodotto viene acquistato da un importatore americano, presentatogli da Quintarelli, suo maestro e ispiratore che possiamo dire ha determinato il successo di questa nuova cantina che muoveva i suoi primi passi. Da allora, Romano Dal Forno con l’aiuto dei tre figli Luca, enologo, Michele, commerciale e Marco, agronomo, hanno contribuito alla crescita dell’ azienda, credendo molto nel 62
PAESAGGI VENETI
rinnovamento continuo, raccogliendo soddisfazioni commerciali, premi e riconoscimenti di prestigio come quelli di Wine Advocate o Wine Spectator. Mi accompagna nel fruttaio dove i suoi collaboratori stanno selezionando gli acini che diventeranno Amarone: lì capisco cosa significa per questa cantina la cura massima dell’ uva che coltivano, d'altronde è la loro materia prima, che viene accolta in un frutta-
Romano Dal Forno
Intuition, perseverance and patience Meeting and getting to know Romano Dal Forno, this “winemaking farmer” as he likes to call himself, the son and grandson of farmers, was a special occasion for me. He fascinates me with his story, that includes difficult choices, breaking points with the past, tests and attempts made during the obsessive search for excellence, chance
encounters that were crucial for his choices of vines and winery, like the meeting with Giuseppe Quintarelli when he was 22, who helped him follow a new path in the wine world, that of absolute quality. When Romano was young he inherited 7 and a half hectares of vineyard from his father; at that time the grapes were given to the wine-growers’ cooperative, and so he continued doing the same. Yet, in a short while, he realised that working like that was cornering him, so he made his first independent attempts at vinification and bottling. Slowly, he came to realise that to make good wine a different approach was required. All the production phases, from the vine to the winery, had to be followed, investments had to be made and cutting edge technology was needed. His willpower and determination, instead, were certainly not lacking. In 1987, the first Dal Forno label, 1983 vintage, came onto the market; the whole production was purchased by an American importer, presented to him by Quintarelli, his maestro and inspiration, who we can say determined the success of this new winery that was taking its first steps. From that moment onwards Romano Dal Forno, with the help of his three children Luca, oenologist, Michele, sales manager, and Marco, agronomist, contributed to the growth of the company, believing strongly in continual renewal, obtaining business 63
Il personaggio io elegante ed enorme, perfettamente areato, dove appassirà per almeno un mese e mezzo per il Valpolicella, mentre la pigiatura dell’Amarone avviene in dicembre, in un rituale silenzioso scelgono acino per acino, togliendo i chicchi avariati dell’appassimento. Cosa mi porto a casa da questo incontro? La fortuna di aver conosciuto un grande vignaiolo, con le idee chiare su che strada percorrere, con la costanza e la pazienza di metterlo in pratica ogni giorno e di farlo ai massimi livelli, con una luce magica negli occhi, che solo la passione e la determinazione per quello che si fa sanno dare.
satisfactions, awards and prestigious acknowledgements such as Wine Advocate or Wine Spectator. He accompanies me to the drying room where his collaborators are carefully selecting the grapes that will become Amarone: there I understand what the winery means when it talks about maximum care with the grapes it grows - after all, they are its raw material. The grapes are kept in an elegant and enormous drying room, perfectly aired, to dry for at least one and a half months before being used to make Valpolicella wine. The grapes for Amarone are, instead, pressed in December: in a silent ritual, the grapes are chosen one by one, removing those that went bad during the drying period.
AZIENDA AGRICOLA DAL FORNO ROMANO Località Lodoletta 1 37031 Cellore d'Illasi (VR) Tel. +39 045.7834923 info@dalfornoromano.it VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONI SU PRENOTAZIONE www.dalfornoromano.it
What do I take home from this meeting? The luck of having met a great winemaker, with clear ideas on the path to be followed, with the constancy and patience needed to put those ideas into practice every day in the best possible way; a person with a magical shine in his eyes that only passion and determination for what he is doing can give.
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PAESAGGI VENETI
Arcugnano
ph Donato Marmorini
di Donato Marmorini
Il lago di Fimon A pochi chilometri da Vicenza
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PAESAGGI VENETI
Fimon lake
Just a few kilometres from Vicenza Fimon lake is a small natural basin in the Berici hills area, just a few kilometres from Vicenza, in the municipality of Arcugnano. A glacial residue whose origins date back to the “Quaternary” period, it is considered to be the oldest body of water in northern Italy (www.lagodifimon. ph Donato Marmorini
Il lago di Fimon, è un piccolo bacino naturale che si trova nel comprensorio Berico a pochi chilometri da Vicenza, nel comune di Arcugnano. Residuo glaciale la cui origine risale al periodo “quaternario” è considerato il più antico specchio d’acqua dell’Italia settentrionale (www.lagodifimon.com). Le sue sponde sono circondate prevalentemente da salici, ontani e da vegetazione ripale tipica delle zone umide. Il Comune di Arcugnano ha contribuito alla creazione di percorsi adatti sia al Nordic walking sia a tranquille passeggiate (www.lagodifimon. compercorsi), come il sentiero che circonda interamente il lago, mentre per gli amanti della mountain bike, consigliamo la Ciclovia E7 “i Paesaggi del Palladio” o l’Alta via dei Berici. La profondità massima di tre metri e la presenza di vegetazione palustre ha favorito la nidificazione di svariate specie di uccelli tra cui, aironi, cormorano, tarabusino, cannareccione, cannaiola, folaga, gallinella e cigno reale, rendendo Fimon interessante anche sotto l'aspetto ornitologico e del birdwatching. Grazie alla presenza di varie specie ittiche, tra cui carpe, tinche, lucci e anguille, anche la pesca
ph Donato Marmorini ph Donato Marmorini
sportiva è molto praticata (vedi regolamento su www.provincia. vicenza.it), sia dalle piazzole sulle sponde, sia da natante, mentre le persone diversamente abili possono pescare da un bellissimo pontile. Nella buona stagione (da aprile a ottobre), grazie alla presenza della Lega Navale Italiana, vengono organizzati corsi di vela e canoa per adulti e ragazzi (www.leganavale.it/strutture/vicenza). Gli amanti della fotografia possono cogliere scatti interessanti durante tutto l'anno, dalle foschie mattutine incendiate dai raggi del sole fino alle variopinte scenografie autunnali, e ovviamente, le tante specie di uccelli. Il lago di Fimon è quindi uno scrigno di biodiversità che offre molteplici possibilità di svago trascorrendo qualche ora immersi in un angolo di natura o semplicemente, momenti di ristoro e relax grazie alla presenza di un bar e di due ristoranti e di molte panchine comodamente raggiungibili.
com). Its banks are surrounded prevalently by willows, alders, and the typical riparian vegetation of wetlands. The Municipality of Arcugnano has contributed to the creation of trails suitable for both Nordic walking and gentle strolls (www. lagodifimon.compercorsi), for example, the route that goes around the whole lake, while for mountain bike enthusiasts we recommend the E7 Cycle path “i Paesaggi del Palladio” or the “Alta via dei Berici”. The maximum depth of the lake is three metres and there is plenty of marsh vegetation that is used as a nesting place by various species of birds, among which herons, cormorants, little bitterns, great reed warblers, Eurasian reed warblers, Eurasian coots, moorhens and mute swans; this makes Fimon interesting for ornithologists and birdwatchers too. Thanks to the presence of different species of fish, among which carp, tench, northern pike and eels, recreational fishing is practised frequently (see regulations on www.provincia.vicenza.it) from platforms on the lake banks or from boats, while people with disabilities can fish from a beautiful pier. In the summer (from April to October), thanks to the presence of Lega Navale Italiana, yachting and canoeing courses are organised for adults and young people (www.leganavale.it/strutture/vicenza). Photography enthusiasts can take interesting shots all year round with different subjects: from morning mists lit up by the sun’s rays to multi-coloured autumn scenes, and obviously the many different species of birds. Fimon lake is a treasure chest of biodiversity that offers multiple possibilities for leisure: spend a few hours immersed in a corner of nature, or just relax in the bar, enjoy a meal in one of the two restaurants, or take a rest on the many benches that can be easily reached on foot. 67
Asolo
Woodstock 50 anni dopo Asolo a suon di rock A cinquant'anni da quel famoso concerto del 1969, il mito di Woodstock viene raccontato attraverso cinema, musica e arte per rivivere un periodo rivoluzionario che cambiò la vita di un'intera generazione di giovani. L'esposizione è un percorso emozionale e multimediale che vuole far immergere il visitatore nelle atmosfere degli anni sessanta che portarono 500.000 ragazzi a vivere i tre giorni di peace&music sotto l'inno di Richard P. Havens: FREEDOM! Organizzata dalla Città di Asolo, dal Museo Civico e dall'agenzia MV , vede l’esposizione di opere di Pop Art di artisti come Andy Warhol, Robert Rauschemberg, Mario Schifano, postazioni musicali e istallazioni video a racconto della guerra del Vietnam e delle contestazioni giovanili che hanno coinvolto giovani dall’America all’Europa. Con questa mostra il Museo Civico di Asolo conclude una trilogia che ha raccontato gli anni Sessanta affiancando la collezione permanente a contenuti che rendono il Museo promotore di cultura a 360 gradi.
23 FEBBRAIO 2018 - 12 MAGGIO 2019 MUSEO CIVICO via Regina Cornaro 74 - Asolo (TV) info@museoasolo.it - Tel. 0423952313 venerdì: 15.00 - 19.00 sabato e domenica: 10.00 - 19.00 Visite guidate su prenotazione 68
PAESAGGI VENETI
Woodstock 50 years later
Asolo rocks Fifty years after that famous concert held in 1969, the myth of Woodstock is retold through cinema, music and art so as to relive the experience of a revolutionary period that changed the life of a whole generation of young people. The presentation is an emotional and multimedia experience that plunges visitors into the atmospheres of the Sixties, a decade that led 500,000 young people to live three days of peace&music with the anthem of Richard P. Havens: FREEDOM! Organised by the City of Asolo, the Civic Museum and the MV Eventi agency, works of Pop Art by artists such as Andy Warhol, Robert Rauschemberg and Mario Schifano will be displayed, while music stations and video installations will tell of the war in Vietnam and the protests that involved young people, from America to Europe. With this exhibition, the Asolo Civic Museum ends a trilogy dedicated to the 1960s, placing its permanent collection alongside contents that make the Museum an allround promoter of culture.
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MAROSTICA Via Ragazzoni n. 38 Da Lunedì a Venerdì 8.30 - 12.30 • 15.30 - 19.30 Sabato 8.30 - 19.30 ORARIO CONTINUATO
Enogastronomia
di Francesca Baggio
Andar per erbe: i “pissacan” Nel passare dall’inverno alla primavera sento irresistibile il desiderio di andare per i campi a raccogliere un po’ di erbe. È una passione nata da bambina con mia mamma. Lei raccoglieva, io e le mie sorelle giocavamo libere per la campagna. Un po’ alla volta abbiamo assorbito le conoscenze su quali piante raccogliere e quali no, su come distinguerle, raccoglierle e prepararle. Ancora oggi ci ritroviamo a condividere questi momenti di spensieratezza come quando eravamo piccole. Raccogliere erbe ci riporta un po’ nel passato, al fare lento, vuole dire stare all’aria aperta, camminare, rilassarsi e godere di tutto quello che ci circonda. Tra le specie raccolte quella maggiormente conosciuta è il Pissacan o Taraxacum officinale che cresce abbondante sui prati chiamato anche radicio de can, dente de leon o salada de campo. È una verdura molto comune assai gustosa e salutare che si trova un po’ dappertutto, prati, suoli coltivati, margini dei boschi, ma attenzione nel valutare il luogo della raccolta che non sia inquinato da pesticidi, smog o altri scarichi! Sono così chiamati perché sono numerosissimi nei prati come “na pissada de can” e solo quando fioriscono ricoprendo i prati di fiori gialli ci si rende conto quanti sono. Ha proprietà depurative e antinfiammatorie soprattutto per il fegato. Del Pissacan si consumano le rosette basali giovani, tenere, crude in insalata, le altre più tenaci si preparano lessate. I boccioli si possono conservare sott’aceto come i capperi. I fiori gialli in genere vengono utilizzati crudi per preparare
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PAESAGGI VENETI
Gathering herbs: “Pissacan”
As winter gives way to spring, I feel the irresistible urge to gather herbs in the fields. It all started when I used to gather herbs with my mother: while she gathered, my sister and I played freely in the countryside. We gradually absorbed her knowledge about which plants could be collected and which could not, how to identify, gather and prepare them. We still find ourselves sharing these carefree moments today, as we did when we were children. Gathering herbs takes us back a little to the past, it helps to slow us down; it means being outdoors, walking, relaxing and enjoying everything that surrounds us. Among the herbs that are gathered, the most common one is Taraxacum officinale, locally called “Pissacan”, which grows abundantly in meadows. This plant is also known as “radicio de can”, “dente de leon” or “salada de campo” (dog’s root, lion’s tooth or field lettuce). It is a very common vegetable, quite tasty and healthy, that can be found everywhere – in meadows, farmed soil, at the edges of woods – but make sure the places where you gather it have not been polluted by pesticides, smog or other harmful substances! This plant grows abundantly, but only when it blooms, covering the land with yellow flowers, you can really admire its impressive presence. It
sciroppi, miele e conserve. Anche le radici si possono mangiare sia crude che cotte, da raccogliersi in inverno prima della fioritura. Un tempo le radici tostate venivano usate come surrogato del caffè. Per la raccolta delle piantine si utilizza un coltellino, recidendo le rosette basali della piantina sotto il colletto, poi si puliscono una ad una staccando le foglioline che non sono perfette. Si lavano accuratamente molte volte fino a che l’acqua non rimane limpida perché sono pieni di terra e impurità. Si cuociono in acqua leggermente salata 10/15 minuti e poi si scolano. Le verdure così cotte si possono utilizzare per svariate ricette come torte salate e frittate. La più nota è quella dei pissacan in tecia. È molto semplice: basta cuocere i pissacan lessati in una padella con un battuto di lardo o pancetta, olio, aglio sale e pepe. Sono un ottimo contorno per il bollito misto o semplicemente “co na fetina de salame e un fià de poentina”.
is depurative and anti-inflammatory, in particular for the liver. The young basal leaves, which are tender, are normally eaten raw in salad, while the tougher leaves are boiled. The buds can be preserved in vinegar, in the same way as capers. The yellow flowers are generally used raw to prepare syrups, honey and jams. Even the roots can be eaten, both raw and cooked, and should be gathered during the winter before the plant flowers. In the past, the toasted roots were used as a substitute for coffee. Use a knife to gather the plants, cutting the basal leaves below the point between the stem and the root, then clean them one by one, removing the bottom leaves. Wash them carefully many times until the water remains clean, because they are full of soil and impurities. Boil them in lightly salted water for 10/15 minutes, then drain them. Prepared in this way, they can be used for various recipes such as quiches and omelettes. The most famous dish is “pissacan in tecia”. The recipe is very simple: just cook the boiled dandelion leaves in a pan with lard or bacon, oil, garlic, salt and pepper. They are an excellent side dish for boiled meat or can be savoured simply with a slice of salami and a little polenta.
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Escursioni in sicurezza
di Valentina Tagliapietra Fondazione E. Mach, S. Michele all'Adige, TN
Andiamo per boschi... e attenti alle zecche
Con la bella stagione iniziano le passeggiate a piedi o in bicicletta nelle nostre belle zone. Purtroppo sempre più spesso torniamo a casa con degli ospiti indesiderati con i quali è necessario convivere e quindi conoscere: le zecche. La zecca dei boschi (o Ixodes ricinus) è un parassita ampiamente diffuso in tutti gli ambienti forestali e ovunque ci siano arbusti e sottobosco, dal fondovalle fino a 1200-1400 m s.l.m. La zecca dei boschi ha un ciclo vitale che si svolge in quattro fasi: uovo, larva, ninfa e adulto e necessita di un pasto di sangue per passare da uno stadio all’altro. Tipicamente le zecche si ‘appostano’ per trovare l’ospite adatto, le larve e le ninfe al livello del suolo, mentre gli adulti si arrampicano sugli steli d’erba o sui cespugli fino ad un’altezza di 60-80 cm. Le zecche si incontrano soprattutto durante la stagione favorevole, da Marzo a Ottobre, con un picco di presenza nei mesi di Maggio e Giugno. Le zecche possono essere infette e trasmettere vari agenti patogeni proprio durante il pasto di sangue. Le malattie più note sono la Borreliosi di Lyme (BL) e l’encefalite da zecche (TBE). La BL è abbastanza diffusa e può causare un tipico rash cutaneo (eritema migrante), ma anche artriti, problemi neurologici e cardiologici. L’unico trattamento consiste nella terapia antibiotica. La rimozione della zecca entro 24 ore è considerata una prevenzione sufficiente ad evitare l’infezione in quanto è il tempo minimo dal momento in cui la zecca inizia ad 72
PAESAGGI VENETI
A walk in the woods...
but watch out for ticks As spring arrives, people start walking and cycling in our lovely areas. Unfortunately, they often return home with unwanted guests we are forced to live with and know about: ticks. The castor bean tick (or “Ixodes ricinus”) is a very common parasite in all forest environments and wherever shrubs and undergrowth grow, from the bottom of the valley up to 1200-1400 m above sea level. The castor bean tick has a four-stage lifecycle: egg, larva, nymph and adult, and it needs to feed on blood to go from one stage to the next. Ticks typically ‘ambush’ for the perfect host: larvae and nymphs remain at ground level, while the adults
ph Pierluca Grotto
climb up grass stalks or shrubs to a height of 60-80 cm. You will find ticks mainly during the period from March to October, but they are more abundant in the months of May and June. Ticks can be infected and transmit various pathogens while consuming blood. The most well-known illnesses are Lyme Borreliosis (LB) and TickBorne Encephalitis (TBE). Lyme borreliosis is quite widespread and can cause a skin-type rash (erythema migrans), but also arthritis and neurological and cardiological problems. The only treatment is antibiotics. A common belief for avoiding infection is to remove the tick within 24 hours, the effective bacterium transmission period from when the insect begins feeding. TBE, instead, is a viral illness that affects the nervous system and can develop in a very serious manner. It is less frequent, and an effective vaccine is available. If you find a tick, feeding on your or someone else's body, do not spread liquids like oil, petrol, alcohol, nail polish, etc. and do not crush the insect’s abdomen. It is a good idea to keep the
Ciclo di vita di una zecca
bite area under control for a few weeks; if you see reddish rings or if you have unexpected fever, contact your doctor. Do not let ticks ruin the pleasure you get from walking in the woods, but always check your own body, and that of any pets that accompany you, promptly and carefully both during and after the excursion.
alimentarsi fino all’effettiva trasmissione del batterio. La TBE, invece, è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso e può avere un decorso molto grave. È molto meno frequente ed è disponibile un vaccino efficace. Qualora si venga morsi da una zecca non cospargerla con sostanze tipo, olio, benzina, alcol, smalto etc. e non schiacciare l’addome. È bene per qualche settimana tenere controllata la zona della puntura e in caso di aloni rossastri o febbri fuori stagione rivolgersi al medico. Godiamoci pure le passeggiate nel bosco, ma eseguiamo sempre il controllo accurato e tempestivo del nostro corpo e degli eventuali amici animali durante e dopo l’escursione.
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Refrontolo
di Elettra Morlin
Un tuffo nel passato nel Molinetto della Croda Sulla terra oggi resa preziosa dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, un tempo colava il sudore delle fronti dei nostri antenati che, con le schiene piegate sotto il peso della fatica, lottavano per sopravvivere in una repubblica “serenissima” solo per chi se lo poteva permettere. Rara testimonianza di questa civiltà ormai perduta nella memoria è il molinetto della Croda, costruito nel 1630 sulla nuda roccia (detta anche “croda” nel dialetto del luogo), sul torrente Lierza, principale affluente del fiume Soligo, ai piedi di un salto d’acqua di 12 metri, nell’attuale comune di Refrontolo (TV). Pochi anni dopo, l’edificio venne ampliato con l’aggiunta dei locali di alloggio del mugnaio e della sua famiglia, una stalla e un granaio per poi cadere in stato di abbandono dopo il 1953, a seguito di un’alluvione improvvisa e devastante. Alla fine del ‘900 fu acquistato dal Comune di Refrontolo che ne coordinò il restauro e lo rese fruibile al pubblico. Il complesso sorge in un’area oggi vocata alla 74
PAESAGGI VENETI
coltivazione e produzione del Prosecco Superiore DOCG di Conegliano e Valdobbiadene, permeata di cantine e percorsa da enoturisti interessati all’assaggio del vino e all’osservazione del suo metodo di produzione. Tuttavia, una sosta al molinetto della Croda è una bella occasione per scorgere uno sprazzo di come scorreva la vita in questo territorio prima del boom del Prosecco. La macina che dal granturco permetteva di ottenere la farina è stata restaurata e resa operativa: la guida
A jump back into the past at Molinetto della Croda
The soil, that is now made precious by the grapes used to produce the Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG wine, long ago absorbed the sweat from the brows of our ancestors who, with their backs bent under the burden of labour, fought to survive in the Most Serene Republic of Venice, where life was “serene” only for the rich. Rare proof of this long-forgotten civilization is the Molinetto della Croda, a mill built in 1630 on the bare rock (also called “croda” in local dialect) near the Lierza stream, the main tributary of the Soligo river, at the foot of a 12-metre waterfall in the municipality of Refrontolo (Treviso). The building was enlarged a few years later, with the addition of living quarters for the miller and his family, a barn and a hayloft. It was then abandoned in 1953, following an unexpected and devastating flood. At the end of the 20th century it was bought by the Municipality of Refrontolo, which coordinated its renovation and opened it to the public. The structure rises in an area that today is dedicated to growing the grapes for producing the Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG wine. This area is scattered with wineries and visited by wine tourists who are interested in tasting the wine and observing how it is made. However, a stop at the Molinetto della Croda is a good occasion for glimpsing what life was like in this area before it became famous for its Prosecco wine. The mill, which ground maize to make flour, was restored and made operative: the guide is always pleased to show you how it works, and will then take you to the other areas that host exhibitions which vary according to the season (Nativity scenes, paintings, photographs, sculptures, etc.). The Molinetto della Croda is also a suggestive location for a walk along the nature trail that leads to the abovementioned waterfall, or for a family picnic: from March until the end of September, tables and benches are available outside, or inside if the weather is bad.
ve ne mostrerà il funzionamento con piacere per poi condurvi negli altri ambienti che ospitano mostre di vario genere a seconda delle stagioni (presepi, pittura, fotografia, scultura ecc.). Il molinetto della Croda è anche una location suggestiva per una passeggiata lungo il percorso naturalistico che conduce alla cascata che lo alimenta o per un pic-nic in famiglia: da marzo a fine settembre sono disponibili tavoli e panche all’esterno o all’interno in caso di maltempo.
INFO info@molinettodellacroda.it Tel. 0438 978199 Tel. 347 2658327 Genny Tel. 347 3440070 Paola Tel. 335 7515805 Roberto ORARIO APERTURA - OPENING TIMES Venerdì e sabato Friday and Saturday
15,30 - 18,00
Domenica e festivi 10,30 - 12,00 Sunday and public holidays 15,00 - 18,00 Visite su prenotazione - Visits must be booked 75
Nervesa della Battaglia
Vista aerea dell'abbazia dopo il restauro di Elettra Morlin
Nuova vita per l’abbazia di Sant’Eustachio Lo scorso maggio 2018, a seguito di un restauro per il consolidamento dell’edificio sacro e il recupero dei volumi originali del monastero medievale, è stata riaperta al pubblico l’abbazia di Sant’Eustachio a Nervesa della Battaglia (TV). La società agricola Giusti Dal Col di Ermenegildo Giusti avrà in concessione il sito per 80 anni con l’obiettivo di renderlo un punto di interesse per il turismo culturale enogastronomico e green. L’edificio nacque come monastero benedettino nell’XI secolo per volere di Rambaldo III di Collalto, famiglia longobarda che già prima dell’anno 1000 divenne titolare di numerosi territori nella provincia di Treviso tra il Piave e il Montello, per insediarvisi stabilmente fino ai giorni nostri. Tra il Cinquecento e il Seicento l’abbazia divenne un importante centro culturale ospitando tra le sue mura intellettuali e letterati del calibro di Pietro Aretino e Gaspara Stampa. Fu proprio qui che, verso la metà del ‘500, Monsignor Giovanni Della Casa compose il suo celebre Galateo, dialogo platonico in trenta capitoli tra un anziano (l’autore stesso) e un giovane (il suo nipote prediletto Annibale) al quale vengono fornite indicazioni circa l’abbigliamento, i costumi e gli argomenti di conversazione che un gentiluomo dovrebbe adottare a corte. Tra il Settecento e l’Ottocento l’abbazia divenne un’azienda agricola retta da esperti e studiosi e, in questo modo, sopravvisse alle soppressioni degli ordini religiosi da parte di Napoleone Bonaparte quando, nel 1797, prese Venezia e i suoi domini. Tuttavia, fu definitivamente soppressa nel 1865 per volere delle autorità ecclesiastiche. 76
PAESAGGI VENETI
A new life for the abbey of Sant’Eustachio
In May 2018, after renovations to reinforce the holy building and recover the original volumes of the medieval monastery, the abbey of Sant’Eustachio in Nervesa della Battaglia (Province of Treviso) was opened to the public once again. The farming company Giusti Dal Col owned by Ermenegildo Giusti will have the site in concession for 80 years, with the aim of making it more interesting for cultural, food and wine, and green tourism. The building arose as a Benedictine monastery in the 11th century upon the wish of the Lombard, Ramboldo XIII, Count of Collalto, whose family, even before the year 1000, owned numerous lands in the province of Treviso between the Piave river and the Montello hill, where it settled stably and is still present today. Between the 16th and the 17th centuries the abbey became an important cultural
about the clothes, customs and conversation topics that a gentleman should wear, adopt and speak about at court. Between the 18th and the 19th centuries, the abbey became a farm run by experts and academics and, in this manner, it survived Napoleon Bonaparte’s suppression of religious orders when he took Venice and its dominions in 1797. However, it was definitively suppressed in 1865, upon the desire of the ecclesiastic authorities. From that moment on the building complex started its decline, ending with the heavy bombings it was subject to in the battle of Caporetto, in 1917, during the First World War. The only things that remain of the holy building are some romantic and mournful ruins, enhanced by the renovation that put an end to their decline. The western side, which hosted the monastery, was partially rebuilt starting from the remaining foundations. This area will host a natural history museum while a tasting room is already active. The site can be visited all year round with proposals that include local wine tastings in addition to a calendar full of cultural events such as an outdoor cinema season, theatre plays, concerts, lessons in etiquette and gastronomic appointments.
ph Giovanni Tomassetti
Da questo momento in poi ha inizio il decadimento del complesso che culmina con i pesanti bombardamenti subiti nella rotta di Caporetto, nel 1917, nel pieno della Prima Guerra Mondiale. Dell’edificio sacro non resta che un gruppo di romantiche e malinconiche rovine, valorizzate dal restauro che ne ha arrestato il declino. Il lato ovest, che ospitava il monastero, è stato parzialmente ricostruito a partire dalle fondamenta superstiti. In questi ambienti avrà sede un museo di storia naturale ed è già attiva una sala di degustazione. Il complesso è visitabile tutto l’anno secondo una formula che prevede anche l’assaggio dei vini del territorio ed è animato da un fitto calendario di incontri culturali quali cinema all’aperto, teatro, concerti, lezioni di galateo e appuntamenti gastronomici. ph Giovanni Tomassetti
ph Giovanni Tomassetti
centre, hosting within its walls important intellectuals and writers, such as Pietro Aretino and Gaspara Stampa. It was precisely here that in the mid-16th century Monsignor Giovanni Della Casa wrote his famous Galateo, a platonic dialogue in thirty chapters between an old man (the author himself) and a young person (his favourite nephew Annibale), that gives indications
PER INFO marco@abbaziasanteustachio.com 77
ph Emanuele Pendin
Villaverla
di Manuel Fabris
Il Roccolo dei Ghellini e le Quattro Stagioni Il giardino di caccia o roccolo, che ha ispirato il libro piu’ importante per i vini veneti, il “Roccolo Ditirambo”, che contiene anche per la prima volta la parola prosecco, potrebbe essere lo stesso che ha ispirato le “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi. Le Quattro Stagioni sono una delle composizioni di musica classica piu’ famose al mondo e vennero scritte dal compositore veneziano gia’ verso il 1716 secondo quando scrive Karl Heller. Il debutto di Vivaldi avvenne nella primavera del 1713 a Vicenza al teatro delle Garziere, con l’opera “Ottone in Villa”. Sempre nel giugno dello stesso anno il musicista era ancora a Vicenza per rappresentare “La Vittoria Navale”, con la scenografia di Antonio Leonardi. Anche se al momento non sono ancora stati trovati dei documenti a riguardo, non È da escludere che Vivaldi possa essere stato ospite nella villa di Novoledo dei Ghellini, una delle famiglie nobili vicentine piu’ importanti del tempo, che accanto alla villa avevano un meraviglioso roccolo. È stupefacente come nel testo che accompagna le Quattro Stagioni possiamo trovare tutti gli elementi principali illustrati nella stampa contenuta nel libro il “Roccolo Ditirambo”, come potete osservare nella figura. Elementi che riportiamo qua sotto. PRIMAVERA: Giunta è la primavera e fastosetti la salutan gli uccelli (augelli) con lieto canto, e le sorgenti (fonti) allo spirar dei venticelli (zeffiretti) con 78
PAESAGGI VENETI
Roccolo dei Ghellini and the Four Seasons
The bird hide, or “roccolo”, that inspired the most important book for Veneto wines, “Roccolo Ditirambo”, which also contains the word prosecco for the first time, could be the same that inspired Antonio Vivaldi’s “Four Seasons”. The Four Seasons is one of the most famous pieces of classical music in the world, and according to Karl Heller, the Venetian composer wrote it towards 1716. Vivaldi debuted in the spring of 1713 in Vicenza at the Garziere theatre with the opera “Ottone in Villa”. In June of the same year, the musician was once again in Vicenza to perform “La Vittoria Navale”, with scenography by Antonio Leonardi.
ph Emanuele Pendin
dolce mormorio scorrono intanto… … sul fiorito ameno prato, al caro mormorio di fronde e piante, dorme il pastore col fido can' à lato. ... Di pastoral Zampogna al suon festante... ESTATE: Langue l'huom, langue 'l gregge. AUTUNNO: ... E del liquor de Bacco accesi tanti, Finiscono col Sonno il lor godere INVERNO: …Sentir uscir dalle ferrate porte... Nel testo delle Quattro Stagioni si parla di “fonti che scorrono con dolce mormorio”. Il luogo dove queste fonti sgorgano piu’ abbondanti nella provincia di Vicenza È proprio a Novoledo dove nasce il Bacchiglione, il fiume che bagna Vicenza, uno dei principali fiumi di risorgiva in Italia che sgorga a poche centinaia di metri da dove i Ghellini avevano il loro Roccolo. E non a caso nel “Roccolo Ditirambo” il bacchiglione trae il suo nome dal Dio Bacco.
Even if the relative documents have not, as yet, been found, it cannot be excluded that Vivaldi was once a guest at the villa in Novoledo that belonged to the Ghellini family, one of the most important noble families of Vicenza, that had a wonderful bird hide next to the villa. It is amazing to see that the text which accompanies the Four Seasons contains all the main elements illustrated in the book “Roccolo Ditirambo”, as can be seen in the
figure, and which follow. SPRING: Springtime is upon us. The birds celebrate her return with festive song, and murmuring streams are softly caressed by the breezes… … On the flower-strewn meadow, with leafy branches rustling overhead, the goat-herd sleeps, his faithful dog beside him. … Led by the festive sound of rustic bagpipes…. SUMMER: Men and flocks are sweltering. AUTUMN: ... The cup of Bacchus flows freely, and many find their relief in deep slumber. WINTER: … coarse through the
home despite the locked and bolted doors... The texts of the Four Seasons speak about “murmuring streams”. The place where these streams gush most abundantly in the province of Vicenza is Novoledo, where the source of the Bacchiglione is, the river that flows in Vicenza, one of the main resurgent rivers in Italy that spurts just a few hundred metres from where the Ghellini family had their Roccolo. And it is not by chance that, in “Roccolo Ditirambo”, the Bacchiglione gets its name from the god Bacchus.
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Colline delle Bregonze
ph Ilenia Fenu
The "Capitello della Peste"
di Ilenia Fenu
Il capitello della Peste Una passeggiata nella bella località nelle delle Bregonze potrebbe riservare una interessante sosta lungo la strada delle Fontanelle che da Centrale di Zugliano porta a Carrè. Il Capitello della Peste è collocato nella zona della Madonnetta di Centrale di Zugliano e fa capolino sulle verdeggianti colline che fiancheggiano il sentiero sterrato. È una singolare costruzione che, al primo sguardo, parrebbe non dirci molto di sé: si tratta di una semplice struttura rettangolare, con una nicchia centrale in cui è presente un'edicola che al suo interno ospita un bassorilievo figurato. Sulla pietra non sono incise né datazione né nome dell'artista, si tratta di un'opera che parla di sé, solo se osservata da vicino. Il bassorilievo rappresenta la scena della Pietà con Cristo che, dopo essere stato deposto dalla croce, viene sorretto da due puttini. La figura del Redentore risulta acefala, le due figure laterali vestono con abiti quattrocenteschi e sullo sfondo sono presenti tracce di colore, il che ci fa supporre come l'opera fosse policroma. La scena è racchiusa da due lesene con motivi a candelabra, le quali sorreggono una trabeazione che presenta una decorazione ovoidale; sopra l'architrave vi è un frontone arcuato abbellito da ornamenti vegetali. All'interno del timpano compare un volto che, per le scarse condizioni conservative, si può identificare con un terzo putto oppure Dio Padre. 80
PAESAGGI VENETI
A walk in the beautiful Bregonze hills offers its visitors: an interesting pause along the Fontanelle road that leads from Centrale (Zugliano) to Carrè. The “Capitello della Peste”, a votive shrine located in the Madonnetta area of Centrale (Zugliano), peeks out from the green hills alongside the trail. It is a unique structure which, at first glance, does not seem to say much about itself: simple, rectangular, with a central niche and an aedicula inside that holds a bas-relief. There are no dates on the stone, the artist’s name does not appear. You can discover more about its meaning only if you observe it closely. The bas-relief represents Christ who, after having been taken down from the cross, is being held up by two angels. The figure of the Redeemer is headless, the two figures on the side wear clothes from the 15th century, and there are traces of colour in the background, which leads to the belief that the original work was polychrome. The scene is enclosed by two lesenes with candelabra patterns, which support an entablature that presents an ovoid decoration; above the architrave there is an arched pediment decorated with plant ornaments. Inside the tympanum there is a face which, because badly preserved, can be identified either as a third angel or as God the Father. The composition and reminders of the decorative world of the ancient Romans, together with the Renaissance influences deriving from the Donatello’s experience in Padua (1443-1453), help date the work back to late 15th – early 16th century. The artist must therefore have belonged to the Paduan school, even if he still remains anonymous because of the absence of documents mentioning this work. The shrine was made after the outbreak of plague in 1630 and, according to Massimo Negri, its aedicule came from the parish church
ph Corrado Cunico
La composizione e i richiami al mondo decorativo degli antichi romani ci indirizzano a datare l'opera tra la fine del '400 e i primissimi anni del '500: ad aiutarci nella datazione vi sono le influenze rinascimentali, probabilmente derivate dall'esperienza di Donatello, presente a Padova tra il 1443 al 1453. L'autore del capitello doveva quindi essere di scuola padovana, anche se rimane ancora anonimo a causa dell'assenza di documenti che parlino dell'opera. Il capitello è stato realizzato dopo la peste del 1630 e l'ipotesi presentata da Massimo Negri è che l'edicola provenisse dalla chiesa parrocchiale di Centrale. Il materiale con cui l'opera è stata eseguita è pietra tenera di Vicenza, facilmente soggetta agli agenti atmosferici (quindi più adatta per gli interni) e che versa attualmente in un largo stato di degrado. È attiva una raccolta fondi su Art Bonus per riuscire ad avviare un'operazione di restauro. Le colline delle Bregonze riservano sempre sorprese ai visitatori; infatti proseguendo lungo la strada delle Fontanelle lastricata di pietre basaltiche possiamo portarci alla chiesa della Fratta di Carrè o alla località Castello, dove si ammirano bellissimi scorci sulla pianura.
of Centrale. The shrine was made using “Pietra Tenera”, a soft stone from Vicenza which is little resistant to atmospheric agents (so more suitable for indoors), and which is now extremely degraded. Funds are being raised on Art Bonus portal to start its restoration. The Bregonze hills are always full of surprises for visitors. The Fontanelle road, which is paved with basaltic stones, leads to the Fratta di Carrè church or to the so-called Castello area, where you can admire beautiful views of the valley. 40 ANNI DI ESPERIENZA
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ph Marta Prebianca
Cornedo Vicentino
di Marta Prebianca
CORNEDO VICENTINO Adagiato nella Valle dell’Agno
Cornedo Vicentino si trova nella valle dell’Agno, percorsi 34 km dal casello autostradale di Alte-Montecchio in direzione Recoaro Terme. Ad un’altitudine di 200 metri s.l.m. conta circa 12 mila abitanti. L’attestazione toponimica Cornedo è la più antica della valle e il termine, di origine latina, significa “luogo dove abbondano le piante di corniolo”, un alberello che produce piccoli frutti rossi commestibili. Salendo sulla collina della quattrocentesca chiesetta di San Sebastiano, molto venerata e scelta dall’umanista e poeta Gian Giorgio Trissino come luogo per la sua sepoltura, si può ammirare in un unico colpo d’occhio tutta la cittadina, adagiata nel fondovalle e lungo i pendii delle colline circostanti. Magnifici edifici storici di epoche e stili molto diversi fra loro si alternano a costruzioni moderne di grande impatto visivo, come la nuova chiesa consacrata nel 1966 (ma rimane anche l’antica parrocchiale del XVIII) sempre dedicata a San Giovanni Battista e l’Istituto Comprensivo “Adolfo Crosara”. Spiccano senz’altro poi, incastonate nel 82
PAESAGGI VENETI
Cornedo Vicentino
Nestled in the Valle dell’Agno Cornedo Vicentino is in the Agno river Valley, 34 km from the Alte-Montecchio motorway exit, heading towards Recoaro Terme. It is 200 metres above sea level, and has about 12 thousand inhabitants. The certified place name Cornedo is the oldest in the valley and the term, of Latin origin, means “place where the European cornel abounds” (the cornel being a tree that produces small edible red fruits).
Going up the hill of the small, venerated 15th century church of San Sebastiano, which was chosen by the humanist and poet Gian Giorgio Trissino as his burial place, you can admire the whole town, which is nestled in the valley spreading up the slopes of the surrounding hills, in one glance. Magnificent historical buildings from very different periods and of very different styles alternate with modern buildings that have a strong visual impact, such as the new church that was consecrated in 1966 dedicated to San Giovanni Battista (though the ancient parish church from the 18th century still remains), and the Comprehensive School Institute “Adolfo Crosara”. The numerous villas encased in the urban fabric stand out distinctly. Villa Trissino, for example, with its seven-arch portico and garden –currently the elegant home of the public library – is the oldest noble residence in the town. Almost directly opposite, Villa Pretto hosts the Town Hall while its park, with the same name, is considered to be the green lung of the city. After the intense renovation of Villa Pretto and its park by the owners in 1920, this summer residence of the Pretto family (rich business people who emigrated to Genoa), today appears very characteristic and rich of classic elements that were, however, interpreted according to the spirit of the Decadent movement that reigned at that time. Finally, Villa Bianchi-Spanio deserves to be mentioned. Now owned by the family of lawyer Nichetti and called “Villa Veronica”, this suggestive 18th century home, which is still private, can be found at the foot of the San Sebastiano hill. A warm thanks to the staff of the public library. ph Marta Prebianca
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1. Villa Trissino sede della biblioteca comunale 2. Villa BianchiSpanio ora Nichetti detta Veronica
tessuto urbano, le numerose ville. Su tutte Villa Trissino, oggi elegante sede della biblioteca comunale, con il porticato a sette archi e il giardino, la più antica residenza nobiliare della cittadina. Quasi di fronte, Villa Pretto, che ospita il Municipio, con l’omonimo parco, polmone verde della città. Residenza estiva dei Pretto, ricchi imprenditori emigrati a Genova, ci appare oggi, dopo l’impegnativo restauro ad opera degli stessi proprietari avvenuto nel 1920 e che coinvolse anche il parco, molto particolare e ricca di elementi della classicità declinati però secondo lo spirito del Decadentismo allora imperante. Menzione merita infine Villa Bianchi-Spanio, ora della famiglia dell’avv. Nichetti, detta “Veronica”, suggestiva settecentesca dimora, ancor oggi privata, che si trova proprio ai piedi della collina di San Sebastiano. Un vivo ringraziamento al personale della biblioteca comunale.
ph Marta Prebianca
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Castelgomberto
di Stefania Cattelan
Villa Trissino Barbaran A Castelgomberto, a pochi passi dalla piazza del paese, si trova una villa di particolare rilevanza: Villa Trissino Barbaran. La villa venne realizzata negli anni Trenta del Quattrocento, per volontĂ della famiglia Trissino che, radicata nella valle dell'Agno nel corso del XV secolo, volle esprimere la propria potenza con la costruzione proprio nel centro del Paese. L'aspetto attuale risale ai primissimi anni del ‘700, come attesta l'iscrizione contenuta nel timpano sul fianco dell'edificio, ma mantiene elementi gotici, segno di una costruzione preesistente: le aperture del piano nobile nel prospetto posteriore e la loggia all'ultimo piano del prospetto anteriore, nonchĂŠ la torre, a est della fabbrica. 84
PAESAGGI VENETI
Villa Trissino Barbaran
In Castelgomberto, just a few steps from the town square, you will find another particularly important villa: Villa Trissino Barbaran. The Trissino family, which was rooted in the Agno Valley during the 15th century, had the villa built in the centre of the town as an expression of its power. The current building dates back to the early 18th century, as confirmed by the inscription on the tympanum on the side of the building, but maintains Gothic elements, signs of an already-existing building: the openings
ph Marta Prebianca ph Marta Prebianca ph Marta Prebianca
Nell'Ottocento, la proprietà passò alla nobile famiglia Barbaran, e quindi ad altre famiglie borghesi che cercarono di sfruttare l'edificio per le loro attività. Nei primi anni del Novecento i proprietari furono i Marzotto e poi i Zanuso di Valdagno, che conducevano direttamente una filanda. Nella parte antica venne ricavato un albergo (si possono osservare ancora oggi delle scritte sotto il portico della barchessa) mentre nel grande granaio della barchessa venivano allevati i bachi da seta. Solo nel secondo dopoguerra l'intero complesso fu acquistato dal Comune, che vi insediò la scuola di avviamento professionale e, dopo la riforma scolastica, la scuola media. Dopo i lavori di consolidamento degli anni Ottanta e i vari restauri degli anni Novanta e Duemila, nel corpo della villa a pianterreno sono stati ricavati ambulatori medici, mentre gli spazi delle barchesse vengono attualmente utilizzati da gruppi associazionistici. Palazzo Barbaran non è visitabile, è visibile solo dall'esterno. Tuttavia, nella sala Foscola, vengono spesso allestite mostre ed esposizioni.
of the piano nobile at the rear and the loggia at the front of the top floor, without forgetting the tower to the east of the building. In the 19th century ownership was passed to the noble Barbaran family, then to other bourgeois families that tried to use the building for their businesses. During the early 20th century, the building was owned by the Marzotto family and then the Zanuso family from Valdagno, who directly managed a spinning mill. The ancient part of the building was turned into a hotel (you can still see writings under the portico of the colonnade) while silkworm cocoons were raised in the large granary in the colonnade. The whole complex was purchased by the Municipality after the Second World War. It established a professional training school there, which was turned into a middle school after the educational reform. After the reinforcing work carried out during the Eighties and the various renovations made during the Nineties and 2000s, medical clinics were made on the ground floor of the villa, while the spaces of the colonnade are currently used by various associations. Palazzo Barbaran cannot be visited and can only be seen from outside, however, displays are often organised in the Foscola hall.
PALAZZO BARBARAN Via Villa 26, Castelgomberto www.comune.castelgomberto.vi.it 85
“fa parte del gruppo SK idea, che offre servizi di consulenza aziendale, traduzioni e interpretariati, il che significa che abbiamo moltissima esperienza nell’utilizzo delle lingue straniere a livello aziendale”. Ma Level Up non offre solo corsi per le aziende. “Lavoriamo con corsisti di tutte le età e livelli”, continua Spencer. “Tra le nostre attività ci sono: corsi per genitori-bambini, lettorati nelle scuole con giochi e attività, divertenti summer camp, corsi di preparazione agli esami e alle certificazioni, corsi per i senior che vogliono prepararsi linguisticamente ai loro viaggi all’estero… insomma, abbiamo un corso per ogni esigenza!”.
LE AZIENDE INFORMANO
3, 2, 1… LEVEL UP!
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Da gennaio il gruppo SK idea ha ufficialmente ampliato la propria gamma di servizi, con la società “Metodo Consulenza Aziendale”, e ha rinnovato la già esistente scuola di lingue, chiamandola "Level Up". I titolari Ketty Dal Lago e Simone Crestanello sentivano infatti già da tempo la necessità di far fare un salto di qualità alla scuola, portando l’insegnamento delle lingue straniere a un livello superiore. È questa l’idea che ha portato alla creazione della nuova scuola e alla nomina come direttore didattico di Spencer Moores, docente CELTA madrelingua inglese con più di quindici anni di esperienza ed esaminatore Cambridge English. Oltre all’approccio comunicativo prescelto per l’insegnamento delle lingue straniere, Level Up dedica un’attenzione particolare al mondo del business. Ciò che infatti contraddistingue i corsi aziendali di Level Up è l’appartenenza a una realtà aziendale più ampia. “La nostra scuola” racconta Spencer PAESAGGI VENETI
3, 2, 1… Level Up!
Since January, the SK idea group has officially extended its range of services by incorporating a brandnew business consultancy company, “Metodo Consulenza Aziendale”, into its structure, and by renovating the already-existing language school. In fact, for a long time the group’s owners Ketty Dal Lago and Simone Crestanello felt the need to upgrade their school and to take language teaching to a higher level. This idea led to the creation of “Level Up Scuola di Lingue” and to the appointment of Mr. Spencer Moores as director of the school, an English mother-tongue CELTA teacher and teacher trainer with more than 15 years of experience. Besides the communicative approach used for teaching foreign languages, Level Up pays special attention to the world of business. What makes the courses for businesses offered by Level Up different, is the school’s relationship with a broader
business group. Mr. Moores proudly says that “the school is part of the SK Idea Group which also offers business consultancy, translation and interpreting services which means we have a huge body of experience in using language in business contexts”. But Level Up offers much more than language courses for businesses. “We also work with clients of all ages and abilities; we provide parent and child classes for our youngest learners, we go to schools to motivate their students through games and activities, we run high-energy summer camps, train older students for exams or help retirees gain the tools they need to travel the world, it always depends on the situation”.
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