CONEGLIANO A Natale la cittĂ si veste a festa
The city celebrates Christmas
SCHIO Rossi 200. Dalla lana al tessuto produttivo
From wool processing to a productive fabric
JESOLO Mare d'inverno
Trimestrale di informazione turistica - dic. 2019 - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VI
The beauty of the winter sea
12 2019
ZANE’ (vi) Via Manzoni 6 Tel. 0445362815
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ph Omar Oliviero
EDITORIALE
Chiesetta di San Valentino, Laghi
Cari amici lettori e compagni di viaggio anche quest’anno 2019 sta per volgere al termine. Abbiamo percorso assieme un lungo cammino che ci ha portato in lungo e largo attraverso il nostro amato Veneto. Dobbiamo ora affrontare la stagione fredda, la neve è già caduta sulle nostre montagne e come per incanto ci ha regalato la luce del prossimo Natale. L’Epifania tutte le feste porta via e con la befana dimentichiamo l’anno vecchio e via al nuovo anno. La prima festa del dopo Natale è San Valentino 14 febbraio e non a caso ho scelto la foto dell’Oratorio che si trova a Laghi per questa pagina. È la festa degli innamorati... senza di loro e senza l’amore per ciò che ci circonda, che vita sarebbe?! Buon Natale e buon anno a tutti voi.
Dear friends, readers and fellow travellers, the year 2019 is coming to an end. We have travelled a long journey together that has taken us far and wide through our beloved Veneto. We must now face the cold season; the snow has already fallen on our mountains and, as if by magic, has shown us a glimpse of the light of next Christmas. The Epiphany sweeps all the festivities away, we forget the old year and start afresh with the new one. The first festivity after Christmas is Valentine's Day on 14th February and, not by chance, have I chosen a photo of the Oratory located in Laghi for this page. It is the feast of lovers ... without them and without the love for that which surrounds us, what would life be like? Merry Christmas and Happy New Year to you all.
SOMMARIO
Dicembre 2019 - Anno 3 - n. 12 Registrazione Tribunale di Vicenza n. 16 del 22.08.2017 RS Pratica n. 3161 del 22.08.2017 VG Editore Paesaggi Veneti di Gisella Zanocco 36030 Zugliano (VI) paesaggiveneti@gmail.com tel. 340.8598110 Direttore responsabile Francesco Brasco In Redazione Federica Lago, Michela Pettinà, Manuela Ceolato, Lara Pezzelato, Elisabetta Merlo, Annelise Cappellari, Olga Bulian, Elettra Morlin, Francesca Baggio, Francesca Dovigo, Donato Marmorini, Maria Grazia Dal Pra’, Elisa Turro, Fabrizio Cibin, Zanocco Gisella Traduzioni SK Idea Tel. +39 0445 372591 www.skidea.it Pubblicità paesaggiveneti@gmail.com Progetto grafico Studio Pasquariello Thiene (VI) - T. +39 0445 368270 www.pasquariellopubblicita.it Stampa GraphicNord Group S.r.l. Tel. 0444.659384
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VI
MONTECCHIO MAGGIORE: I DUE CASTELLI 6 Montecchio Maggiore: the two castles 7 CONEGLIANO: A NATALE SI VESTE A FESTA 10 CONEGLIANO: the city celebrates Christmas 11 VITTORIO VENETO: CITTÀ D'ARTE E DELLA MUSICA 12 Vittorio Veneto: city of art and music 12 SCHIO: ROSSI 200. DALLA LANA AL TESSUTO PRODUTTIVO 14 Schio: Rossi 200. From wool processing to a productive fabric 14 RECOARO TERME: IL SAPORE DEL NATALE 22 Recoaro Terme: the taste of Christmas 22 ASIAGO, UN SOGNO D’INVERNO 28 Asiago, a winter dream 28 CENTENARIO TRASVOLATA ROMATOKYO 38 100th anniversary of the Rome-Tokyo non-stop flight 39 L’ANTICA STRADA DEL COSTO 50 The Antica Strada del Costo 50 BASSANO TRA ARTE E TRADIZIONE 52 Bassano: art and tradition 52 LORENZO LOTTO AL DUOMO DI ASOLO 56 Lorenzo Lotto’s work at the Cathedral of Asolo 56 CASTELFRANCO: CITTÀ MURATA, CITTÀ DEL GIORGIONE 58 Castelfranco: Giorgione’s fortified city 58 CERVARESE SANTA CROCE: PICCOLI GIOIELLI 62 Cervarese Santa Croce: little jewels 62 LONIGO: UN NATALE MAGICO 64 Lonigo: a magic Christmas 64 CANTINA PEGORARO 68 Cantina Pegoraro’s warm welcome 68 A CASA DI PETRARCA 70 At Petrarca's house 71 VALSANZIBIO: VIAGGIO DENTRO SE STESSI 72 Valsanzibio: take a journey into yourself 73 PADOVA: GLI EGIZI IN VENETO 78 The Egyptians in Padua, Veneto 78 JESOLO: MARE D’INVERNO 80 Jesolo: the beauty of the winter sea 80 IL MUSEO NAZIONALE E AREA ARCHEOLOGICA DI ALTINO 82 The National Museum and the Archaeological Area of Altino 82 PIAZZOLA SUL BRENTA: LA PICCOLA VERSAILLES 84 Piazzola sul Brenta: the small Versailles of Veneto 85 In copertina Castello di Montecchio Maggiore - ph Luca Girardi
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Montecchio Maggiore
di Elisa Turro
I due castelli In provincia di Vicenza, nella piccola cittadina di Montecchio Maggiore emergono due storici ed affascinanti castelli, rispettivamente di Romeo e Giulietta, in due alture naturali separate da fosse che creano un dislivello notevole.Secondo una leggenda diffusasi a metà Ottocento, Luigi da Porto, nello scrivere la sua Historia novellamente ritrovata - dalla quale William Shakespeare avrebbe tratto la tragedia Romeo e Giulietta - si sarebbe ispirato proprio a questi due castelli localizzati non lontano dalla sua villa di Montorso Vicentino. Per questo ad oggi le due rocche vengo6
PAESAGGI VENETI
no chiamate ‘i Castelli di Romeo e Giulietta’. La leggenda attribuisce le due rocche alle famiglie veronesi dei Montecchi e dei Capuleti, facendone le dimore di Romeo e Giulietta, che entrò con forza nel folclore popolare alla metà dell’Ottocento, in pieno movimento letterario “Romanticismo”, periodo in cui era molto sentito il fascino delle rovine medioevali e dell’amore. Emergendosi in dune naturali questi castelli creano un paesaggio ricco di storia, natura e cultura, offrendo sentieri e spunti interessanti sia per gli amanti della natura sia
ph Donato Marmorini
The two castles
In the province of Vicenza, in the small town of Montecchio Maggiore, two historic and fascinating castles (the "castle of the villa" known as Romeo’s castle, and "the castle of the beautiful guard" known as Juliet’s castle) elegantly stand on the top of two small hills. According to a legend that spread in the midnineteenth century, the author Luigi da Porto took inspiration for writing his “Historia novellamente ritrovata” (which William Shakespeare based his tragedy Romeo and Juliet upon) from these two castles located not far from his villa in Montorso Vicentino. Today these two fortresses are called "the Castles of Romeo and Juliet". The legend that ties the fortresses to the two feuding families from Verona, the Montagues and the Capulets, became a part of the popular folklore in the mid-nineteenth century, when the literary movement of Romanticism increased the fascination for medieval ruins and love. Standing on two hills, these castles create a landscape rich in history, nature and culture, offering
INFO
trails and interesting opportunities for both nature and naturalistic photography enthusiasts. From the town center, the castles can be reached by car, by bike and on foot (in about 40 minutes, the difference in height being of 250 m). Along the way you can find the “Fontana della Nova” and some boards giving information about the local fauna. Currently both castles can be visited. The caves called "Priare" located in the basement of Juliet's Castle can be visited for a limited period of the year. There is a restaurant and a panoramic terrace, which is a popular location for wedding banquets. Romeo’s Castle is used for shows and events, and thanks to the presence of a tower, you can reach a panoramic terrace from which you can enjoy a breathtaking view of the Venetian Prealps. On 1st May, with the medieval re-enactment and the proclamation of Juliet and Romeo for the year, it seems that you have taken a step back in time, where archers and dames are the protagonists of a fairytale atmosphere.
www.comune.montecchio-maggiore.vi.it www.faida.it
della fotografia naturalistica. Dal paese è possibile raggiungere i castelli in macchina, in bici e a piedi poco meno di 40 minuti, essendo un dislivello di 250 m. Lungo il percorso si trova la Fontana della Nova e delle tabelle indicanti la fauna del luogo. Attualmente entrambi i castelli sono visitabili, oltre alla presenza di cave, dette “Priare”, situate nel sottosuolo del Castello di Giulietta, anch’esse visitabili ma in un periodo limitato dell’anno. Inoltre è presente un ristorante e una terrazza panoramica, oltre ad essere una location ambita per eventi matrimoniali. Mentre il Castello di Romeo è utilizzato per spettacoli o eventi, caratterizzato dalla presenza del Mastio, grazie al quale si raggiunge una terrazza panoramica in cui si possono osservare le Prealpi venete. Durante l’anno tutti i cittadini attendono la rievocazione medievale e la proclamazione della Giulietta e del Romeo di quell’anno(in Giugno), momento in cui sembra di passeggiare ai tempi degli arceri,delle dame e dei giochi circensi. Per l’ inverno si sta atten-
dendo invece l’evento "Aspettando Santa Lucia": mercatino natalizio aperto domenica 11 dicembre dove il cortile dei castelli di Giulietta e Romeo sono aperti. Saranno esposti i prodotti artigianali, hobbistica e articoli per addobbare la casa con tanti spunti utili per i propri regali di Natale. Durante la giornata saranno in funzione stand gastronomici con cioccolata calda e vin brulè oltre alla possibilità di pranzare presso il ristorante del castello. 7
CITTÀ DI
MONTECCHIO MAGGIORE
ASSESSORATO ALLA CULTURA
MONTECCHIO MAGGIORE TEATRO S.ANTONIO VIA PIEVE
STAGIONE TEATRALE 2019-2020 26-11-2019 WINSTON vs CHURCHILL GIUSEPPE BATTISTON 12-12-2019 ROGER EMILIO SOLFRIZZI 17-01-2020 CARMEN/BOLERO MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY 04-02-2020 SAVANA PADANA R. GAMBA, P. QUADRINO, D. SPORTELLI , F. WOLF 20-02-2020 RICCARDO 3 - L’AVVERSARIO ENZO VETRANO, STEFANO RANDISI 26-02-2020 ARLECCHINO FURIOSO STIVALACCIO TEATRO 09-03-2020 SCOOP (LA DONNA È SUPERIORE ALL’UOMO) GIOBBE COVATTA 17-03-2020 HO PERSO IL FILO ANGELA FINOCCHIARO 27-03-2020 LUCIO INCONTRA LUCIO SEBASTIANO SOMMA INIZIO SPETTACOLI ORE 21.00 ABBONAMENTI Platea ¤ 95 - Galleria ¤ 80 MINI ABBONAMENTO 4 SPETTACOLI da scegliere al momento dell’acquisto in vendita dall’11 novembre c/o Ufficio Cultura Unico ¤ 50 BIGLIETTI (posti numerati) Platea ¤ 18 - Ridotto (fino a 30 anni e oltre 65 anni) ¤ 15 Galleria ¤ 15 - Ridotto studenti ¤ 10 INFORMAZIONI Ufficio Cultura, Via Roma 5 Montecchio Maggiore, tel. 0444 705737 cultura@comune.montecchio-maggiore.vi.it www.comune.montecchio-maggiore.vi.it - www.arteven.it
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La stagione teatrale 2019/2020 aderisce alla Rete Teatri Vi.Vi.
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Conegliano
NUOVO PORTALE www.visitconegliano.com a Cura del Comune di Conegliano
CONEGLIANO
A Natale la città si veste a festa Una collina, i resti del castello, un territorio dominato dai vigneti: è la prima immagine di Conegliano. I palazzi, la piazza, la casa di Cima da Conegliano, questo è un luogo di “grande bellezza” da visitare con calma in tutte le stagioni. In occasione delle festività Natalizie la città di Conegliano si veste a festa e la magia delle luci la rende ancora più affascinante. Il 7 Dicembre aprirà il “Villaggio di Natale”, fino al 2 gennaio, con i tradizionali mercatini di prodotti tipici e artigianato locale. Sarà possibile passeggiare per il centro cittadino sorseggiando un vin brulè o un succo di mela caldo, lasciandosi incantare dalla magica atmosfera del Natale curiosando tra le bancarelle. Non potrà mancare, per la gioia di grandi e bambini, la pista di pat10
PAESAGGI VENETI
Da dicembre tutte le informazioni turistiche, i percorsi storico artistico culturali ed enogastronomici, tutti gli eventi e manifestazione della città.
tinaggio sul ghiaccio in Piazza Cima. La mostra concorso “Presepi in cima” indetta dall’amministrazione comunale sarà ospitata presso la Galleria 900 e nelle piazze e vie della città, aperta a tutti coloro che hanno il piacere di allestire un presepe. Per vivere a pieno la magica atmosfera del Natale, a partire dall’8 dicembre si terranno a Conegliano diversi concerti, sia nei teatri che nelle suggestive chiese disseminate per la città, per terminare con il “Gran concerto di Capodanno” al Teatro Accademia il 31 dicembre. Palazzo Sarcinelli ospita fino al 2 febbraio 2020 la mostra “Dagli impressionisti a Picasso”. Capolavori della Johannesbur Art Gallery, un’occasione unica per ammirare capolavori di Boudin, Courbet, Degas, Monet, Picasso, Turner e molti altri maestri. Al Teatro Accademia il 22 novembre si è festeggiato un delizioso ricordo, un momento speciale, il 150° anniversario. La ricca stagione teatrale 2019/2020 e gli importanti spettacoli vi aspettano. Non perdete questa occasione! www.teatroaccademia.it Una visita e una piacevole giornata, un soggiorno a Conegliano saranno sicuramente un ricordo indimenticabile.
CONEGLIANO
The city celebrates Christmas
2019/2020 and its important shows are waiting for you. Don't miss this opportunity! Visit www.teatroaccademia.it A pleasant day in Conegliano will surely be an unforgettable memory.
ph Archivio fotografico Comune di Conegliano
The hill, the remains of its castle, its vineyards: this is the first view you see of Conegliano. It is a place of "great beauty" with its palazzos, the main square, and the house of Cima da Conegliano, to be visited leisurely in any season. During Christmas time the city of Conegliano is adorned with decorations and magic lights that make it even more fascinating. From 7th December to 2nd January, the Christmas Village will host the traditional market of typical products and local crafts; here you can walk among the stalls sipping a cup of mulled wine or warm apple juice in the magical Christmas atmosphere, or skate on the ice rink in Piazza Cima. The nativity scene exhibition and competition “Presepi in cima”, organized by the municipal administration, will be held at Galleria 900, in the city squares and along its streets. To fully experience the magical Christmas atmosphere, several concerts will be held in Conegliano starting from 8th December, both in theatres and in the suggestive churches scattered around the city, ending with the “Grand New Year's Concert” at the Teatro Accademia on 31st December. Palazzo Sarcinelli will host the exhibition “Dagli impressionisti a Picasso” until 2 February 2020, a unique opportunity to admire masterpieces from the Johannesburg Art Gallery by Boudin, Courbet, Degas, Monet, Picasso, Turner and many other great masters. The 150th anniversary of the Teatro Accademia was celebrated on 22nd November. Its rich theatre season
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Vittorio Veneto Vittorio Veneto, centro città
a cura del Comune di Vittorio Veneto, Ufficio Musei Civici
VITTORIO VENETO
Città d'arte e della musica VITTORIO VENETO Situata in una posizione ideale tra Venezia e Cortina, abbracciata dalle colline (molte delle quali dedicate alla coltura del rinomato Prosecco DOCG) e attraversata dal fiume Meschio, lungo cui nel tempo si sono sviluppate numerose forme di artigianato e industria, Vittorio Veneto può considerarsi il capoluogo delle Prealpi Trevigiane. Nata nel 1866 dall’unione delle due antiche municipalità di Serravalle e Ceneda, prese il nome di “Vittorio” in onore del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II e divenne ufficialmente “Vittorio Veneto” nel 1923. Universalmente nota quale luogo delle fasi conclusive della Grande Guerra e insignita della Medaglia d’Oro per il suo impegno nel periodo della Resistenza, la città conserva opere di alcuni tra i massimi artisti italiani, quali ad esempio il Sansovino (1486-1570) e il Tiziano (1490 ca.-1576), ed ha dato i natali a Lorenzo Da Ponte (1749-1838), celebre soprattutto per la sua collaborazione con Mozart, per il quale ha scritto la trilogia composta da Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte. La sua millenaria sede vescovile è stata anche sede dell’episcopato di Albino Luciani (1912-1978), divenuto poi Papa Giovanni Paolo I. 12
PAESAGGI VENETI
Vittorio Veneto
City of art and music
VITTORIO VENETO Ideally situated between Venice and Cortina, surrounded by hills (most of which are planted with grapes for the production of the famous Prosecco DOCG wine) and crossed by the Meschio river, along which several types of craft and other industries have developed over the years, Vittorio Veneto can be considered the main city of the Treviso Prealps. Founded in 1866 by the union of the two former municipalities of Serravalle and Ceneda, it was named “Vittorio” after the first king of Italy, Vittorio Emanuele II, and
I MUSEI DELLA CITTÀ Il patrimonio museale della città è molto ricco e variegato: vi sono infatti musei di carattere artistico e di carattere storico, naturalistico ed etnografico. Ciascuno ha una propria storia, un proprio valore, una propria identità; tutti sono, per motivi diversi, assolutamente interessanti. Per informazioni dettagliate sui Musei Civici (Museo del Cenedese, con Oratorio dei Battuti, Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, Museo della Battaglia, Museo del Baco da Seta) si rimanda al sito web www.museivittorioveneto.it, mentre nel sito www.turismovittorioveneto.it si possono trovare notizie relative agli altri musei della città ed alle innumerevoli attrattive, di carattere culturale, sportivo o enogastronomico, che contribuiscono a rendere sempre appagante la visita al nostro territorio.
officially became “Vittorio Veneto” in 1923. The city is particularly renowned for being the place where the final stages of the Great War were fought and received the Gold Medal for its efforts in the Italian resistance movement during World War II. It houses works by some of the greatest Italian artists, such as Sansovino (1486-1570) and Titian (1490 ca.-1576), and was the birthplace of Lorenzo Da Ponte (1749 - 1838), who is best known for his collaboration with Mozart, for whom he wrote the trilogy composed of Le nozze di Figaro, Don Giovanni and Così fan tutte. Its ancient bishopric was also the seat of the episcopate of Albino Luciani (1912-1978), later Pope John Paul I. THE MUSEUMS OF THE CITY The museum heritage of the city is very rich and varied: there are indeed museums of artistic and historical, naturalistic and ethnographic character. Each one has its own history, its own value, its own identity; all of them are, for different reasons, absolutely interesting. For detailed information on the Civic Museums (Museo del Cenedese, with the Oratorio dei Battuti, Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, Museo della Battaglia, Museo del Baco da Seta) please refer to the website www.museivittorioveneto.it, while on the website www.turismovittorioveneto. it you can find news related to the other museums of the city and to the countless cultural, sporting and enogastronomic attractions, which contribute to make the visit to our territory always satisfying. NEXT EVENTS In addition to the permanent collections of the various museums, the following temporary exhibitions can be visited in the city: “Percorsi fotografici di Fausto Podavini”, Museo del Cenedese, 2.11.19-2.02.20; “Aspetti dell’Arte Italiana”, Palazzo Todesco, 10.11.196.01.20; “La città degli animali. Illustrazioni di Corinne Zanette”, Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, 9.11.19-9.02.20. Various events have also been planned for the Christmas period, including a choral concert by the IMT Vocal Project and the Vocal Group “D’Altro Canto”, to be held on December 8th at the Lorenzo Da Ponte theater (www.comune. vittorio-veneto.tv.it/aspettandoilcorale.html).
Serravalle
PROSSIMI EVENTI Oltre alle collezioni permanenti dei vari musei, attualmente in città è possibile visitare anche le seguenti mostre temporanee: “Percorsi fotografici di Fausto Podavini”, Museo del Cenedese, 2.11.19-2.02.20; “Aspetti dell’Arte Italiana”, Palazzo Todesco, 10.11.19-6.01.20; “La città degli animali. Illustrazioni di Corinne Zanette”, Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, 9.11.19-9.02.20. Sono inoltre previste diverse iniziative nel periodo natalizio, tra cui l’8 dicembre al teatro Lorenzo Da Ponte un concerto corale dell’IMT Vocal Project e del Gruppo Vocale D’Altro Canto (www.comune.vittorio-veneto.tv.it/aspettandoilcorale.html).
www.museivittorioveneto.it www.turismovittorioveneto.it www.comune.vittorio-veneto.tv.it Ceneda
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Schio di Annelise Cappellari
SCHIO-ROSSI 200 Nel bicentenario della nascita di Alessandro Rossi (Schio 1819 - Santorso 1898), la Città di Schio dedica all’illustre concittadino che fu imprenditore eccezionale, acuto e sensibile uomo politico, mecenate e filantropo, attento studioso e pubblicista la mostra “Rossi 200. Dalla lana al tessuto produttivo”. Promossa da Comune di Schio, Associazione Distretto della Scienza e Tecnologia, Confindustria Vicenza e Biosphaera s.c.s. , con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza, la mostra ripercorre la storia di Alessandro Rossi e delle molteplici iniziative che si sono sviluppate a partire dalla sua figura e dalla sua azione: dalla lana, elemento fondante del suo percorso imprenditoriale, alla
ph Andrea Tessaro
Dalla lana al tessuto produttivo
“Per farmi operaio lasciai a 17 anni gli studi maggiori; e venni a lavorare per oltre 30 anni, 14 e più ore di lavoro al giorno, molte volte in tunica, e in tutti i singoli rami della mia industria.” A. Rossi, 27 aprile 1872
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1. La statua di Alessandro Rossi 2. Il giardino Jaquard 3. La Fabbrica Alta
SCHIO-ROSSI 200
ph Andrea Tessaro
From wool processing to a productive fabric
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creazione di un vero e proprio tessuto produttivo che ha segnato in maniera determinante la vocazione imprenditoriale dell’Alto Vicentino fino ai giorni nostri. La mostra, ospitata negli spazi ottocenteschi del Lanificio Conte (fondato nel lontano 1757), costituisce una sorta di introduzione e di integrazione al percorso di visita dell'in14
PAESAGGI VENETI
"I gave up my studies at 17 to become a factory worker, and I worked for over 30 years, for more than 14 hours a day, many times wearing a tunic, in all the branches of my factory. A. Rossi, 27th April 1872
On the bicentenary of the birth of Alessandro Rossi (Schio 1819 Santorso 1898), the City of Schio has dedicated an exhibition to him "Rossi 200. Dalla lana al tessuto produttivo", to celebrate this illustrious fellow citizen who was an exceptional entrepreneur, an acute and sensitive politician, a patron and philanthropist, a fine scholar and publicist. Promoted by the Municipality of Schio, the Distretto della Scienza e
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tero complesso di Archeologia Industriale scledense, di cui si possono apprezzare con una piacevole passeggiata il restaurato “gioiello romantico” del Giardino Jacquard, la Fabbrica Alta del Lanificio Rossi, le abitazioni del Quartiere operaio, la monumentalistica e i palazzi cittadini del centro storico, cui Rossi diede un innegabile impulso. “Rossi 200. Dalla lana al tessuto produttivo” è un percorso multisensoriale ed interattivo in cui documenti, cimeli e reperti storici dell’epoca di Rossi vengono “messi in scena” attraverso suoni, video e installazioni che permettono al visitatore di ogni età di diventare al contempo spettatore e attore della grande vicenda imprenditoriale e umana di Alessandro Rossi. Tecnologia Association, Confindustria Vicenza and Biosphaera s.c.s., with the contribution of the Vicenza Chamber of Commerce, the exhibition traces Alessandro Rossi’s history: from wool, the founding element of his entrepreneurial path, to the creation of a real productive fabric that has decisively marked the entrepreneurial vocation of the Alto Vicentino area up to the present day. The exhibition, housed in the nineteenth-century spaces of Lanificio Conte (founded in 1757), acts as a sort of introduction and integration to the visit of the entire Industrial Archeology complex of Schio, that includes the Jacquard Garden, the Fabbrica Alta wool factory of Lanificio Rossi, the Working-class neighbourhood, the monuments and the buildings of the historic center. "Rossi 200. Dalla lana al tessuto produttivo" is a multi-sensory and interactive journey where documents, memorabilia and historical finds from the Rossi era are "presented" through sounds, videos and installations that allow visitors of all ages to become both spectators and actor of the great entrepreneurial and human story of Alessandro Rossi.
dalla
lana
al
tessuto
ROSSI 200. DALLA LANA AL TESSUTO PRODUTTIVO
21 novembre 2019- 29 marzo 2020 Lanificio Conte - Spazio Espositivo, largo Fusinelle 1- Schio (VI) Orari: sabato ore 15-19 domenica ore 10-12.30 e 15-19 Biglietti: Intero € 5 euro; Ridotto € 3 La mostra è accessibile ai portatori di disabilità motoria. Sono disponibili su prenotazione visite guidate per gruppi, scuole e singoli, anche in abbinata con percorsi ai siti di Archeologia Industriale cittadini.
Info: www.rossi200.it info@rossi200.it tel. 0445.1716489
produttivo
Schio _ Lani�cio Conte 21 Novembre 2019 _ 29 Marzo 2020 Sabato 15.00 - 19.00 Domenica 10.00 - 12.30 _ 15.00 - 19.00
VOUCHER 2X1 per i lettori di Paesaggi Veneti Se acquisti un biglietto intero, con questo voucher il secondo è gratuito. Valido �no al 29 marzo 2020.
rossi200.it - info@rossi200.it
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Alberto Giacometti, L’homme qui marche I, 1960 - Saint-Paul-de-Vence, Fondation Marguerite et Aimé Maeght - © Claude Germain - Archives Fondation Maeght (Francia) - © Alberto Giacometti Estate / by SIAE in Italy 2019
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VERONA, GRAN GUARDIA - 16 NOVEMBRE 2019 - 5 APRILE 2020
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ph Filippi Donatella
Valli del Pasubio
Presepe di Bariola Natale 2019 www.comune.vallidelpasubio.vi.it www.prolocovallidelpasubio.it INFO www.presepedibariola.it Tel. 328.0869006 - cr.pianeg@gmail.com experiment for smartphones, to describe some scenes in Italian but also in English, as well as the projection of the documentary “La Stella cometa. Una storia di montagna”, by Andrea Mazzacavallo, which narrates the birth of the Bariola Nativity and its creative soul. And ... be sure not to miss the surprise in the main square of the district!
ph Filippi Donatella
ph Filippi Donatella
A Sant’Antonio di Valli del Pasubio da alcuni anni viene allestito dagli abitanti del posto il bellissimo Presepio di contrada Bariola, ambientato con statue a grandezza naturale tra vecchie stalle, fienili, fontane, angoli e scorci suggestivi del borgo. Il presepio attira ogni anno dal 24 dicembre al 31 gennaio, decine di migliaia di visitatori. L’edizione numero 12 del Presepe di Bariola riserva alcune novità importanti: un esperimento comunicativo per smartphone, per raccontare alcune scene non solo in italiano ma anche in inglese, la proiezione del documentario “La Stella cometa. Una storia di montagna”, di Andrea Mazzacavallo, che racconta la nascita del Presepe di Bariola e la sua anima creativa e… una sorpresa nella piazzetta principale della contrada.
The Nativity at Bariola - Christmas 2019
In Sant’Antonio (Valli del Pasubio), for some years now, the beautiful Nativity Scene of the Bariola district has been set up by its inhabitants. It is characterised by life-size statues placed in old stables, barns, near fountains, and nestled in other suggestive corners of the village. The crib attracts tens of thousands of visitors every year, from December 24th to January 31st. The 12th edition of the Bariola Nativity reserves some important innovations: a communicative 18
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dal 1952 S.Antonio di Valli del Pasubio di Valli del Pasubio Tel.S.Antonio 0445 630047 Tel. 0445.630047 Specialità gnocchi www.carlafailela.it
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Fattoria ai Capitani La Fattoria ai Capitani si trova nelle colline di Ca’ Trenta, a soli 5 km da Schio. Abbiamo scelto questo posto in cui vivere e lavorare, per la tranquillità che si respira e per la bellezza dei pascoli che circondano queste colline. È questo il posto in cui le nostre mucche trascorrono libere il loro tempo, nutrendosi dell’erba dei pascoli e contribuendo quindi a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. La varietà di razze, la particolare attenzione nei metodi di allevamento e l’attenzione per la salute degli animali rende le nostre carni particolarmente gustose, dal colore naturalmente vivace e ricche di proprietà organolettiche. D’estate, inoltre, gli animali vengono portati in alpeggio presso Malga Paù di Caltrano, dove trascorrono al pascolo i mesi estivi. Le razze allevate nella nostra azienda sono varie; alcune specifiche per la produzione di carne, come la Piemontese e l’Aberdeen-Angus, altre a duplice attitudine (latte/carne), come la Pezzata Rossa Italiana e la Grigio Alpina. Dagli incroci tra queste razze deriva una carne tenera e gustosa, resa unica dal nostro metodo di allevamento tradizionale e rispettoso del benessere degli animali. La razza Piemontese si distingue per la sua carne tenera e molto magra, consigliata per 20
PAESAGGI VENETI
l’alimentazione dei bambini e per le diete, grazie anche all’alto contenuto di omega3. La razza Aberdeen-Angus invece si distingue per la grande tenerezza dovuta alla marezzatura della carne, che la rende molto saporita. Le carni si possono acquistare direttamente presso lo spaccio aziendale di Cà Trenta, proprio dove vengono allevati gli animali; con la possibilità quindi di conoscerli e conoscerci da vicino. Nello spaccio si possono acquistare tagli sfusi di ogni tipo oppure pacchi famiglia a prezzi convenienti secondo le proprie esigenze. FATTORIA AI CAPITANI Via Rivelle 30 - Schio (VI) Tel. 346.4089874 ORARI: 8.00-12.30 www.fattoriacapitani.it 15.00-19.00 CHIUSO: lunedì e Fattoria ai Capitani e mercoledì Agriturismo Malga Paù
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ph Raffaella Vagiotini
Recoaro Terme
di Lara Pezzelato, IAT Recoaro Terme
RECOARO TERME
Il sapore del Natale Il sapore del Natale, per chi arriva a Recoaro Terme, è lo stesso dall'infanzia: quando le feste significavano famiglia, luci colorate, dolci, ma soprattutto Presepe. È infatti il Presepe il protagonista della storia che vi voglio raccontare. Adagiata ai piedi delle Piccole Dolomiti, sorvegliata dalle maestose cime del Carega e dall’inconfondibile parete del Baffelan, c’è una piccola frazione di Recoaro Terme, il suo nome a molti suscita meraviglia, forse perché non ne conoscono l’origine: MERENDAORE in antica lingua cimbra stava ad indicare un luogo scelto per la sosta e il ristoro dei contadini e del bestiame; un luogo che da sempre a chi lo visita ispira serenità e convivialità. A Natale i recoaresi che abitano la contrada, allestiscono nei dintorni delle loro abitazioni degli splendidi Presepi, tutti si danno un gran da fare, ed ogni anno il risultato è sorprendente! I turisti che arrivano a Marendaore possono passeggiare in tutta tranquillità per le vie della contrada, e ad ogni angolo troveranno originali creazioni e più di 60 rappresentazioni della natività create dalle mani e dalla fantasia degli abitanti 22
PAESAGGI VENETI
La piccola frazione di Merendaore ai piedi delle Piccole Dolomiti
Recoaro Terme
The taste of Christmas
For those arriving in Recoaro Terme, the taste of Christmas is the same they used to feel when they were children, when Christmas holidays meant family, coloured lights, sweets, but above all, Nativity scenes. In fact, these are the real protagonists of the story I want to tell you. At the foot of the Little Dolomites, guarded by the majestic Carega peaks and the unmistakable Baffelan mountain, there is a small village belonging to the municipality of Recoaro Terme, MERENDAORE. Its name arouses wonder due to its unknown origin: in the ancient Cimbrian language it means a place chosen for the rest and refreshment of peasants and cattle and, in fact, it is a place giving serenity and conviviality to those who visit it. At Christmas, its inhabitants set up splendid nativity scenes in the surroundings of their houses and every year the result is surprising! Tourists arriving in Merendaore can peacefully walk along its streets, finding at every corner original creations and more than 60 hand-made nativity scenes. This special path of nativity scenes can be visited from 8th December
ph Stefano Fontana
UFFICIO IAT via Roma 15, Recoaro Terme Tel. 0445 75070 iat.recoaro@provincia.vicenza.it
del posto. È possibile visitare “Il Percorso dei Presepi” dall’8 Dicembre fino a l'Epifania, per di più l’ultima domenica di Dicembre la Polisportiva Merendaore propone una novità! Lungo il percorso potrete gustare prodotti tipici, ammirare l’artigianato locale con finale a sorpresa nella caratteristica Chiesa di Merendaore con cori folcloristici. Rimanendo in tema, presso il Duomo di Recoaro Terme, vi aspetta Il Presepe Storico Artistico: una ricostruzione fedele di alcuni scorci del paese in cui è stata ambientata la nascita del bambinello. Tradizione, cultura e ospitalità sono alcuni degli innumerevoli pregi che si possono apprezzare a Recoaro Terme; da sempre famosa per le sue acque, negli ultimi anni si è fatta conoscere per una manifestazione unica nel suo genere “La Chiamata di Marzo” che si terrà l’ultima domenica di febbraio. Una volta era consuetudine salutare la stagione fredda e sterile per dare il benvenuto alla primavera. Oggi come allora i Recoaresi vestono i panni dei loro avi e sfilano per il paese accompagnati da carri allegorici che rappresentano i mestieri e le attività tipiche del passato. Non mancano novità di ultima generazione, come il servizio di Noleggio E-bike: le biciclette con pedalata assistita che rendono accessibili a tutti le più svariate tipologie d'escursione… una novità tutta da provare!
ph Ass.ne Ciamar Marso
www.visitrecoaroterme.it www.comune.recoaroterme.vi.it
to the Epiphany and, on the last Sunday of December, thanks to the Polisportiva Merendaore, there is an additional surprise: along the way you can taste typical products, admire local handicrafts and end your visit in the characteristic Church of Merendaore where there will be a show held by folk choirs. Talking about nativity scenes, you cannot miss the “Presepe Storico Artistico” at the Cathedral of Recoaro Terme, where a Nativity scene is set in a faithful reconstruction of some places existing in the town. Tradition, culture and hospitality are some of the innumerable qualities that can be appreciated in Recoaro Terme; the town has always been famous for its waters but, in recent years, it has become known for a unique event, "La Chiamata di Marzo", which is held on the last Sunday of February. In the past it was used to say goodbye to the cold winter season and welcome spring. Today, as then, the inhabitants of Recoaro wear the clothes of their ancestors and parade along the town streets accompanied by allegorical floats that represent the professions and the activities of the past. At the event, it is also possible to rent an E-bike thanks to which all types of excursions become accessible to everyone. 23
100 ANNI in 365 giorni
Volge al termine il 2019 che in casa Carlotto Liquori ha un unico significato: Centenario! “Siamo arrivati a questo traguardo ambizioso quasi senza rendercene conto – spiega la titolare, Daniela Carlotto – presi dalle normali vicissitudini di una piccola realtà come la nostra. Ci tenevamo però a lasciare qualcosa ai nostri clienti e amici. Così è nato il programma #Carlotto100, un cartellone in divenire che ci ha fatti riscoprire il calore di tante persone attorno alla mia famiglia e ai nostri prodotti e l’entusiasmo di un territorio a cui siamo profondamente legati.” Il Centenario ha preso il via lo scorso 9 marzo, sotto la guida mite ed elegante della signora Carlotto. Fil rouge dell’intera annata è stato il progetto “Contaminazioni di Carlotto”: un omaggio che tante realtà del territorio della valle dell’Agno hanno voluto tributare al liquorificio, icona di qualità e sapori. Pizza, gelati, cocktail, dessert, primi e secondi piatti, ma anche confezioni per le bottiglie speciali, come quelle create dalla Cooperativa Il Cerchio di Valdagno. Ne è nato un vero e proprio “percorso del gusto” su cui avventurarsi in ogni momento, lasciandosi stupire da un territorio ricco di sorprese e di sapori. “Da sempre facciamo liquori - ha proseguito Daniela Carlotto - ma questi stessi 26
PAESAGGI VENETI
sono divenuti anche protagonisti di menù importanti. Dalla bella amicizia che papà Beppe instaurò con il maestro Gualtiero Marchesi, fino alle fusioni di gusti che oggi ci vengono riproposte sotto forma di cocktail. Ci è sembrato più che giusto dedicare quindi una tappa del nostro Centenario al mondo dei cocktail, conoscendo i professionisti di ABI Professional, di AMIRA e, ovviamente, dell’Istituto Alberghiero “Artusi” di Recoaro Terme con cui siamo andati alla scoperta di storia, trucchi e sapori. Minimo comune denominatore, inutile a dirlo, i nostri prodotti.” A giugno la compagnia teatrale La Piccionaia con Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo ha messo in scena nell’affascinante contesto del cortile di Palazzo Festari a Valdagno un meraviglioso spettacolo teatrale. Sulle note contemporanee
di Dj Malanga, il duo ha proposto uno storytelling in grado di mettere in gioco racconti, letteratura, scoperte e musica. Tre gli aspetti portati sul palco e in mezzo agli spettatori: il gusto, quello di un cioccolatino lasciato ammorbidire in mano e poi assaporato o quello dal sapore morbido di un sorso di Amaro ‘900; la letteratura, i grandi classici nei quali, qua e là riemergono i prodotti della tradizione liquoristica; infine, la storia, quella del liquorificio, della famiglia, delle materie prime e delle produzioni artigianali che si conservano inalterate dopo cento anni. Immagini, aneddoti e pezzi di storia locale sono stati fissati nel libro “Cento di questi gradi”, che Valerio Bigano ha costruito sull’epopea della Carlotto Liquori, dalle origini mitteleuropee fino ai giorni nostri. Imbeccato dal giornalista e gastronomo Antonio Di Lorenzo, Bigano,
tenario ci penserà infine la proiezione in anteprima assoluta, nel cuore del centro storico valdagnese, del video costruito dalla casa di produzione Wannaboo per narrare in emozioni cento anni di storia, di persone, di liquori.“In un battibaleno siamo già ai titoli di coda - ha concluso Daniela Carlotto - ma ci siamo davvero divertiti. Ci tengo a ringraziare il mio staff che da anni mi accompagna nell'opificio, nel negozio Carlotto Le Bontà e nel Locale Storico, ma anche chi si è aggiunto in corso d'opera per rendere unico questo Centenario. E poi tutte le persone che si sono entusiasmate e con noi hanno voluto condividere un pezzo di questo magico percorso. Infine il grazie più grande lo rivolgo con emozione ai miei genitori che tanto hanno fatto con cuore, passione ed entusiasmo."
LE AZIENDE INFORMANO
affiancato da Daniela Carlotto, ha raccontato genesi e retroscena della stesura delle 80 pagine che compongono il volume. E se per lasciare prova del traguardo raggiunto si potrebbe pensare di averne a sufficienza così, la coda del 2019 ha riservato ancora alcuni appuntamenti. Una mostra ha ospitato i lavori creativi realizzati su etichette e marchio dei prodotti Carlotto dagli studenti del Liceo Artistico “U. Boccioni” di Valdagno, accanto ad un percorso sensoriale per scoprire alcuni tra gli ingredienti più particolari dei liquori di casa Carlotto. Buon cibo e buona compagnia sono sempre stati il binomio vincente per un appuntamento con i fiocchi. Per renderlo ancora più speciale Carlotto ha incrociato la propria strada con il Gruppo Sportivo Non Vedenti di Vicenza per proporre una cena al buio dedicata alle sue Contaminazioni. Sapori e profumi hanno avuto la meglio in una serata
CARLOTTO Locale storico: Via Garibaldi 34 - Valdagno CARLOTTO Negozio: Via Mastini 8 - Valdagno T. 0445.480814 Carlottoliquori - www.carlotto.it
benefica ospitata presso il Ristorante Didattico Artusi di Recoaro Terme. In cucina, accanto agli autori delle Contaminazioni inserite in menu, anche una nutrita brigata di studenti che si sono messi all’opera per assicurare un servizio d’eccellenza. A chiudere la lunga galoppata del Cen27
ph Roberto Costa Ebech
Asiago
a cura dell'Ufficio Turismo del Comune di Asiago
Asiago, un sogno d’inverno Asiago nel periodo invernale mostra il meglio della sua proposta turistica ma anche la sua anima più profonda. L’atmosfera che si respira tra le vie del centro nel periodo natalizio ha qualcosa di magico, il sapore delle tradizioni e delle fiabe. Asiago è irresistibile con la prima neve che ammanta tutto l’Altopiano, regalando paesaggi mozzafiato e atmosfere da vivere e assaporare fino in fondo. Un appuntamento immancabile è il ritrovo tra le bancarelle del Mercatino di Natale, del giardino d‘inverno in Piazza Carli e Piazza II Risorgimento, dove ci si può divertire ad acquistare gli addobbi natalizi o i famosi prodotti tipici dell’Altopiano, degustando un brulè o una cioccolata calda. È bello ritrovarci, l’8 dicembre, al momento dell’accensione del bellissimo abete natalizio, ogni anno sfavillante di luci e di addobbi, in Piazza II Risorgimento. L’abete di Natale ci ricorda che Asiago è pronta ad accogliere i turisti con l’ospitalità e le attrattive ben note e con un ricco programma di appuntamenti di svago e cultura, che si sviluppano dalla festa dell’Immacolata fino a marzo. Le proposte per le escursioni nella neve non mancano, dalla rete di chilometri di piste di sci da fondo, conosciute e apprezzate in Italia e all’estero, fino all’accompagnamento per sentieri nei boschi in 28
PAESAGGI VENETI
Asiago, a winter dream
Asiago in the winter period shows the best of its tourist offer but also its deepest soul. The atmosphere that reigns in the streets of the city centre during the Christmas period has something magical, it has the taste of traditions and fairy tales. Asiago is wonderful with the first snow that covers its entire plateau gifting you with breathtaking landscapes and atmospheres. An unmissable appointment is the Christmas Market, the winter garden in Piazza Carli and Piazza II Risorgimento, where you can have fun buying Christmas decorations or the famous typical products of the Plateau, sipping a mulled wine or a hot chocolate. It is nice to meet once again, on 8th December, in Piazza II Risorgimento when the decorations of the beautiful Christmas fir are lighted up. The Christmas tree reminds us that Asiago is ready to welcome tourists with its well-known
This year there are many reasons to reach the Asiago plateau; one of them is certainly the reopening of the Melette ski area, which, given the altitude and the new facilities, guarantees snow and practicability throughout the winter period. At the Sport & Gourmet mountain chalet you can rent the FAT-BIKES by Fantic. Walking in snow-covered woods in the silence of nature will be an unforgettable experience. The Melette ski facilities include two wonderful chalets (Sport & Gourmet and Relax & Gourmet) offering exclusive gourmet experiences. The Kaberlaba area is the area closest to the center with facilities that are also suitable for children. The offer of the Spav Team is also noteworthy, thanks to its specialization in teaching alpine skiing to people with disabilities. You can spend a few hours with your family and friends having fun at the Ice Stadium, where you also have the possibility to rent skates. The range of activities offered by Asiago is widespread: spending a day in the open air, doing sport in fully equipped facilities, shopping in the beautiful historic center, sipping an aperitif or a coffee.
ph Maurizio Pretto
hospitality and attractions and with a rich program of leisure and cultural events, going from the feast of the Immaculate Conception until March. There is no lack of proposals for excursions in the snow: from the kilometers of cross-country ski trails, that are known and appreciated in Italy and abroad, to the high-altitude trails for snowshoeing and the wonderful slopes for skiing. Among the crosscountry centers there are the Golf Arena and the Pista Millepini. Sport enthusiasts should not miss the Triathlon World Championships that will take place in Asiago on 7-8- 9 February 2020. alta quota con le ciaspole o lo sci d’alpinismo. Tra i centri di fondo si segnalano quello del Golf Arena e la Pista Millepini. Per gli sportivi un appuntamento al quale non mancare, i Mondiali di Triathlon che si svolgeranno ad Asiago il 7-8- 9 febbraio 2020. Quest’anno molti sono i motivi per raggiungere l’Altopiano e tra questi sicuramente la riapertura della ski area delle Melette, che vista la quota e i nuovi impianti, garantisce l’innevamento e la praticabilità per tutto il periodo invernale. Presso la baita Sport & Gourmet è attivo il servizio di noleggio delle FAT-BIKE marchiate Fantic. Camminare tra i boschi innevati, nel silenzio della natura, vi regalerà un’esperienza indimenticabile. L’offerta particolare del comprensorio delle Melette è caratterizzato dalla presenza di due baite per un’esperienza gourmet di altissimo livello: Sport & Gourmet e Relax & Gourmet. L’area attrezzata più vicina al centro è sicuramente quella del Kaberlaba con gli impianti anche a misura di bambino. Da segnalare è anche l’offerta dello Spav Team, specializzato nell’insegnamento dello sci alpino alle persone con disabilità.
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Asiago Qualche ora in allegria e spensieratezza si può trascorrere con la famiglia e gli amici allo Stadio del ghiaccio, anche noleggiando i pattini per le prime acrobazie! L’offerta per il turista è molteplice, la giornata all’aria aperta, l’attività sportiva con impianti qualificati, ma anche il ritrovo nel bellissimo centro storico con i numerosi negozi e la possibilità dello shopping, tra un aperitivo e un caffè.
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KM
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RACC
ALCUNI APPUNTAMENTI DA SEGNARE NEL CALENDARIO: Art & Ciocc, nel week end del 7-8-9 febbraio 2020, per chi ama il cioccolato in tutte le sue
RACC
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TAPIS
derivazioni. Fiocchi di Luce, 14-15-16 febbraio, per chi vuole trascorrere un fine settimana di emozioni, l’appuntamento con la rassegna di fuochi d’artificio di ribalta internazionale. Kopa Karukkola 2020, 22 febbraio, la tradizionale gara carnevalesca sulla neve. Carnevale in Piazza martedì 25 febbraio, festa di Carnevale in piazza per bambini. Schella Marzo, 27-28-29 febbraio, per chi vuole scoprire le tradizioni legate all’Altopiano. La magia delle festività natalizie e dell’inverno è assicurata. I numerosi eventi tradizionali e le molteplici opportunità per nuove esperienze all’aria aperta, di svago, cultura, gastronomia e shopping sono pronte e da cogliere a piene mani.
SOME APPOINTMENTS THAT YOU SHOULD ADD ON YOUR CALENDAR: Art & Ciocc, in the weekend of 7-8-9 February 2020, for those who love chocolate in all its forms. Fiocchi di Luce, on 14-15-16 February, for those who want to spend a weekend of emotions enjoying an internationally renowned fireworks display. Kopa Karukkola 2020, on 22 February, the traditional carnival competition on the snow. Carnevale in Piazza, on Tuesday 25 February, the Carnival party for 30
PAESAGGI VENETI
CAMP
CAMPO S
children in the main square. Schella Marzo, on 27-28-29 February, for those who want to discover the traditions of the Plateau. The magic of Christmas and winter is guaranteed thanks to the numerous traditional events and the many opportunities for new outdoor experiences, leisure, culture, gastronomy, and shopping.
Foto: Roberto Basso
CittĂ di Asiago
Asiago d’inverno
Asiago Turismo
www.asiago.to
S.I.T. 0424.462221
LE AZIENDE INFORMANO
ASIAGO DOP AS NEVER SEEN BEFORE
Insolito Asiago Dop Asiago DOP, il formaggio che ci rappresenta nel mondo e viene prodotto da latte dei soli territori della DOP veneto-trentina delle province di Vicenza, Trento e parte di Padova e Treviso, è un vero campione di versatilità. Avete mai pensato di abbinarlo ad un cocktail? Roberto Pellegrini, sommelier, bartender e formatore Aibes (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), ne ha creato uno facile da replicare, adatto come inizio o fine pasto o per un aperitivo insolito e intrigante. Si chiama Cherry Pink ed è un cocktail tutto da scoprire: si inizia dal frizzante dello spumante, passando per il gusto erbaceo del bitter fino alla dolcezza della marasca, fulcro del cocktail, che attira il palato ma soprattutto l’occhio. Un drink che nasce per esaltare il gusto lievemente dolce ed equilibrato dell’Asiago DOP Mezzano, stagionato dai 4 ai 6 mesi e che in bocca evidenzia le sue caratteristiche uniche di persistenza e bontà. La ricetta Cherry Pink Inserite nel bicchiere nell’ordine qualche amarena (o, in alternativa, dello cherry), alcune gocce di maraschino, 1 cl di bitter, e 7 cl di spumante brut e ricoprite il tutto con ghiaccio. Servite il cocktail senza mescolare così da esaltare al meglio le diverse sfumature di gusto nel suo abbinamento con l’Asiago DOP Mezzano che avrete nel frattempo tagliato a piccoli pezzi avendo cura di lasciarlo preventivamente fuori dal frigo, così da consumarlo a temperatura ambiente. CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO formaggioasiago.it 32
PAESAGGI VENETI
Asiago DOP, the cheese that represents Italy in the world and that is produced from milk from the territories of the DOP production areas in the provinces of Vicenza, Trento and part of the provinces of Padua and Treviso, is a real champion of versatility. Have you ever thought of pairing it with a cocktail? Roberto Pellegrini, a sommelier, bartender and trainer of the Italian Association of Barmen and Supporters, has created a cocktail that is easy to prepare and can be enjoyed at the start or at the end of a meal or as a special aperitif. This cocktail is called “Cherry Pink” and combines the sparkling taste of wine with the herbaceous taste of the bittersweet Marasca cherries. This cocktail was created to enhance the slightly sweet and balanced flavour of Asiago DOP Mezzano cheese (aged from 4 to 6 months) and emphasise its persistence and unmistakable taste.
The Cherry Pink recipe Add some sour cherries (or, alternatively, some Cherry liqueur), a few drops of Maraschino liqueur, 1 cl of bitters, and 7 cl of brut sparkling wine to a glass. Fill with ice cubes. Do not mix so as to best enhance the different nuances of taste when paired with Asiago DOP Mezzano. Serve the cocktail with small pieces of cheese, taking care to leave it previously outside the fridge, so as to eat it at room temperature.
milkadv.it
FORMAGGIO ASIAGO DOP
IL SAPORE DELLA NOSTRA ANIMA.
E TU, DI CHE ASIAGO SEI?
Il formaggio Asiago DOP nasce sull’Altopiano di Asiago da una tradizione millenaria. FRESCO O STAGIONATO, c’è un formaggio Asiago per ogni gusto e occasione. ASIAGO FRESCO Gusto giovane, come di latte appena munto, si scioglie in bocca liberando una nota di irresistibile dolcezza.
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ME ZZANO
STAGION AT URA 1 / 2 M ES I ( M OR BID O E D OLCE)
STAGION AT URA 4/ 6 M ES I (GUSTOSO E SA POR ITO)
ASIAGO STAGIONATO Personalità decisa in un’esplosione di sapori. Può essere MEZZANO, VECCHIO O STRAVECCHIO. Diffida delle imitazioni: il formaggio Asiago DOP si riconosce dal marchio “ASIAGO” sulla crosta. La Denominazione di Origine Protetta ne certifica l’origine e la genuinità, garantite da un rigoroso disciplinare produttivo. CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO formaggioasiago.it
VECCHI O
STRAVECCHI O
STAGION AT URA 1 0 + M ES I ( F RAGRA N T E E D ECISO)
STAGION AT URA 1 5 + M ES I ( IN T EN SO E L EGGER M EN T E PICCA N T E)
A Natale
Comune di Laghi e Pro Loco Laghi con tutte le associazioni
LE AZIENDE INFORMANO
Christmas charm
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A Natale il tempo sembra sempre scorrere più lento! un’ottima occasione per fermarsi e lasciarsi incantare da paesaggi magici e innevati. Se amate le cose autentiche, per voi non c’è posto migliore dell’INCANTO DI NATALE a Laghi: Sedicesimo Mercatino di Natale piccolo ma magico, nel paese più piccolo del Veneto Il 24 e 26 dicembre, nella suggestiva piazzetta del paese, troverete tanti prodotti tradizionali di artigianato locale e potrete assaggiare prodotti tipici del territorio e della tradizione vicentina come brulè, tisane, cioccolata calda, miele, biscotti e dolci. Il tutto curiosando per trovare dei regalini di Natale per i vostri cari. Avrete la possibilità di osservare all’opera più di qualche artigiano e capirne i segreti, o bere un buon brulè attorno al suggestivo falò accesso nella piazzetta, addobbata con abeti e tanti chioschi ed espositori. La fiaccolata della Vigilia di Natale dalla piazza ai magici laghetti, con la nuova apertura del suggestivo percorso pedonale fino all’accensione del Presepio sull’acqua e i fuochi pirotecnici che si rispecchiano sul lago accenderanno di gioia non solo gli occhi dei bambini. PAESAGGI VENETI
The Municipality of Laghi and the Pro Loco Laghi with all its associated groups Time always seems to pass more slowly at Christmas, but it’s an excellent occasion for stopping and finding enchantment in magical, snow-covered landscapes. If you love authentic things, there’s no better place for you than INCANTO DI NATALE (Christmas Enchantment), which has reached its sixteenth edition. This small but magical Christmas Market is held in Laghi, the smallest town in the Veneto region. On 24 and 26 December, in the suggestive town square, you will find plenty of traditional products made by local artisans, and you can taste the products that are typical of the area and of the Vicenza tradition, such as mulled wine, herbal teas, hot chocolate, honey, biscuits and cakes. Between mouthfuls, you can search for Christmas gifts for your loved ones. You should also watch the craftsmen as they work, and get to know their secrets, or have some mulled wine around the suggestive bonfire in the square, decorated with firs and lots of kiosks and exhibitors. The torchlight procession on Christmas Eve, which goes from the square to the magical lakes, the newly-opened suggestive pedestrian route, the lighting up of the floating Nativity scene and the fireworks that reflect on the lake will fill everyone with joy.
A San Pietro in Valdastico, immerso nella natura tra sentieri e prati, sui resti di antichi masi oggi restaurati, sorge l’Agriturismo “Al Cucco”. Un ambiente semplice e accogliente dove l’eco della storia ed il buon cibo si fondono in una atmosfera unica ideale per pranzi e cene in compagnia. Una buona occasione per rilassarsi ed assaporare la natura incontaminata tra l’allegria delle caprette al pascolo, conigli e galline, ed il buon formaggio di capra prodotto con sapienza e tradizione nel caseificio da Marianna e Fabio.
“La bontà è anche salute: scegli i prodotti del tuo territorio. Vieni a trovarci!”
Azienda Agricola Lucca Marianna Località Cucco 2, 36040 Valdastico (VI) - agriturismoalcucco@alice.it Tel. Marianna: 338.1150183 - Fabio: 338.1150182 dal Venerdì al Sabato dalle 19 - Domenica dalle 12 alle 16 e dalle 19
www.agriturismoalcucco.it
ph archivio L. Caliaro
Thiene
a cura del Comune di Thiene
Centenario trasvolata RomaTokyo Un anniversario da festeggiare tra cielo e terra Nel 2020 ricorrerà il Centenario della trasvolata Roma-Tokyo compiuta da Arturo Ferrarin e l’Amministrazione Comunale intende ricordare l’impresa con un ricco calendario di eventi: sarà l’occasione per celebrare il mondo del volo aereo, importante, da sempre, per la Città di Thiene e per il suo Aeroporto. “Siamo partiti a settembre con i festeggiamenti – spiega Giampi Michelusi, Assessore referente per il Centenario – , avendo ospitato i Campionati Nazionali di Paracadutismo,organizzati dall’associazione thienese Skydive insieme aAeC Etruria, sotto l’autorità dell’Aero Club d’Italia. A lanciare ufficialmente il Centenario è stato in ottobre un evento eccezionale, il Corso di Cultura Aeronautica “Arturo Ferrarin”, che l’Aeronautica Militare ha portato a Thiene, in collaborazione con il MIUR, per gli 38
PAESAGGI VENETI
L'assessore referente per il Centenario, Giampi Michelusi
100th anniversary of the Rome-Tokyo non-stop flight
Let’s celebrate it in the sky and on the ground In 2020, the 100th anniversary of the Rome-Tokyo flight will be celebrated by the Municipal Administration of Thiene with a full calendar of events, aimed at remembering the pilot Arturo Ferrarin as well as promoting the world of flight and the activities of the town’s airport. "The first event was in September - says Giampi Michelusi, Reference Councillor for the Centenary -, when the National Parachuting Championships were held in our town, thanks to the organization of the Skydive association and AeC Etruria under the supervision of the Aero Club d’Italia. However, the
Centenary was officially launched in October with an exceptional event: the "Arturo Ferrarin" Aeronautical Culture Course, brought to Thiene for the students of the town by the Italian Air Force in collaboration with the Italian Education Ministry. For this occasion, the SIAI-208 airplanes used for the Course had a special livery celebrating Arturo Ferrarin. The Municipality of Thiene entrusted the project for creating the graphics of the livery, as well as that of the Centenary logo, to the cultural association “RTHM Roma Tokyo Hangar Museum” and to the Basso Design Studio, also thanks to the financial support received from the Ferrarin family. The “Special Color” graphics contain the face and the autograph signature of Arturo Ferrarin, the colours of Italy
studenti degli Istituti scolastici cittadini. Per l’occasione i SIAI-208 utilizzati per il Corso hanno vestito una livrea particolare, grazie allo “Special Color” autorizzato dallo Stato Maggiore che celebra, nelle “derive” degli aeroplani, la figura dell’aviatore thienese. La grafica della livrea, così come del logo del Centenario, sono stati affidati dal Comune all’associazione culturale RTHM Roma Tokyo Hangar Museum e allo Studio Basso Design e realizzati anche con il sostegno economico della famiglia Ferrarin. Nello “Special Color” compaiono il volto e la firma autografa di Arturo Ferrarin, i colori di Italia e Giappone e il logo del Centenario, che figura nella parte superiore della livrea. Lo “Special Color Ferrarin” con il logo del Centenario rimarrà sui velivoli dell’Aeronautica Militare per tutto il 2020.
and Japan, with the Centenary logo in its upper part. The "Special Color Ferrarin" with the Centenary logo will remain on the aircraft of the Italian Air Force throughout 2020. The next event will be organized by the Lampertico Nativity Group, that will set up a Nativity scene dedicated to the Rome-Tokyo flight at the Monument to the Fallen in Piazza G. Chilesotti; it can be visited from midDecember 2019 to mid-January 2020. Exhibitions, concerts, tourist-cultural itineraries, competitions, a dedicated Italian post mark, the publication of historical and photographic books, air shows and much more will be among the events that will take place next year.
Il prossimo evento sarà realizzato dal Gruppo Presepi di Lampertico che allestirà, da metà dicembre2019 a metà gennaio 2020, al Monumento ai Caduti di piazza G. Chilesotti, un presepio espressamente dedicato alla trasvolata Roma-Tokyo. Mostre, concerti, percorsi turistico-culturali, concorsi, annullo filatelico dedicato, pubblicazione di libri storici e fotografici, manifestazioni aeree e tanto altro ancora saranno gli eventi che daranno appuntamento a tutti nel 2020. 39
XXV P ma
del Torcol LA "PRIMA" SPEMITURA PUBBLICA DELL'UVA VESPAIOLA APPASSITA Sono state vendemmiate a settembre. Sono state scelte - grappolo per grappolo - per affrontare quattro mesi di appassimento. Sono state protette nei fruttai delle cantine della D.O.C. Breganze e, come da tradizione, la terza domenica di gennaio saranno finalmente spremute. Sono le uve di Vespaiola della vendemmia 2019, destinate alla produzione del Torcolato, l’oro dolce di Breganze, protagoniste indiscusse della venticinquesima edizione della “Prima del Torcolato D.O.C. Breganze”. L’appuntamento è la terza domenica di gennaio, il 19 gennaio 2020, in piazza Mazzini a Breganze dove, le uve di tutti i produttori della zona DOC saranno unite nell’antico torchio per produrre il primo mosto del nuovo Torcolato, gioiello ed emblema dell’enologia vicentina. La manifestazione sarà come sempre un’occasione di festa, con rievocazioni di tradizioni locali e d’antichi mestieri, il mercatino dei prodotti tipici e l’attesissima degustazione finale del mosto appena prodotto, che sarà offerto al pubblico in segno di augurio per un’annata che si preannuncia straordinaria grazie all’andamento climatico particolarmente favorevole. Il programma della giornata prevede inoltre la possibilità di visitare le aziende del Consorzio nel “Fruttaio Tour - scopri come e dove nasce il Torcolato” con visite guidate e degustazioni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
Prima
DOMENICA 19 GENNAIO 2020
lato D.O.C. Breganze
THE FIRST PUBLIC PRESSING OF THE DRIED VESPAIOLA GRAPES They were harvested in September. They have been chosen - bunch by bunch - to tackle four months of drying. They were protected in the grape-dying rooms in the cellars of the D.O.C. Breganze area and, as is tradition, the third Sunday of January they will be finally pressed. These are the Vespaiola grapes of the 2019 harvest, destined to the production of Torcolato, the sweet Gold of Breganze, the indisputable protagonists of the 25th edition of “Prima del Torcolato D.O.C. Breganze “. The appointment is on the third Sunday of January, January 19th, 2020, in Piazza Mazzini in Breganze where the grapes of all the producers of the DOC area will be put together in the old press to produce the first must of the new Torcolato, jewel and emblem of Vicenza’s enology. The event will be, as usual, a festive occasion, with re-enactments of local traditions and ancient trades, the typical products market and the awaited tasting of the freshly produced must, which will be offered to the public as an auspicious sign for the next vintage, which is expected to be outstanding thanks to particularly favorable weather conditions. The program of the day also offers the opportunity to visit the Consortium wineries by joining the “Fruttaio Tour - scopri come e dove nasce il Torcolato” with guided tours and tastings from 10 am to 1 pm and from 5 pm to 7 pm.
Consorzio per la Tutela della D.O.C. dei Vini Breganze P.zza Mazzini, 18 - 36042 Breganze (VI) Tel e Fax 0445 300595 PROGRAMMA COMPLETO:
www.breganzedoc.it www.stradadeltorcolato.it
Enogastronomia di Francesca Baggio
Tortellini in brodo Piatto tipico emiliano? Beh la veneta Valeggio sul Mincio avrebbe qualcosa da dire! Da sempre è il piatto tradizionale del pranzo di Natale della mia famiglia. Quando si avvicinano le festività natalizie puntualmente ogni anno io e le mie sorelle ci facciamo la stessa domanda: come facciamo il pranzo di Natale? E ogni anno si ripete la stessa storia: ipotizziamo pranzi con i più bizzarri accostamenti che sembrano appena usciti dai rotocalchi mensili di cucina o piatti della tradizione rivisitati o ancora passiamo al tutto pesce dalla a alla z, arrivando alla solita conclusione: ma che Natale è senza tortellini in brodo di cappone, bolliti e arrosti? Ed è proprio di questa tradizione che vi voglio parlare e in particolare dei tortellini fatti in casa che sono una vera prelibatezza! Con uova di casa e farina prepariamo una sfoglia sottilissima di pasta che poi tagliamo in piccoli quadratini. Per il ripieno tagliamo e battiamo al coltello un po’ di arrosto di lonza di maiale e pollo o tacchino, prosciutto crudo, mortadella, grana e un rosso d’uovo fino a rendere il tutto una pasta omogenea alla quale poi aggiungiamo sale e pepe e un po’ di noce moscata. Procediamo al confezionamento dei tortellini mettendo una piccolissima porzione del ripieno al centro del quadratino di pasta, lo ripieghiamo a metà fissando bene i lembi, formiamo un triangolo e piegandolo attorno all’indice uniamo le estremità. Una volta preparati i tortellini si lasciano seccare all’aria e si conservano in frigo per un paio di giorni fino alla cottura in un buon brodo di cappone. Anche il brodo lo prepariamo il giorno prima di Natale: facciamo bollire un cappone (mettendolo subito in acqua fredda per avere un buon brodo) con cipolla, carote, sedano, pepe in grani, sale e un paio di brocche di garofano. Una volta pronto il brodo lo filtriamo e lo mettiamo in frigo così il giorno dopo si può facilmente sgrassare e averlo limpido. A Natale non resta altro che riportare a bollore il brodo e tuffare i meravigliosi tortellini fatti a mano. Vi assicuro che è un piatto squisito! La delicatezza del brodo e la morbidezza della pasta contrastano con la consistenza e la sapidità del ripieno: sono sapori unici! C’è tanta soddisfazione per aver creato qualcosa con le proprie mani e soprattutto tanta condivisione nel realizzarli… e nel mangiarli!!! Buon Natale. 42
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Tortellini in broth
A typical Emilian dish? Well, the town of Valeggio sul Mincio in the Veneto Region may disagree about this! It has always been the traditional dish of my family's Christmas lunch. Every year, when the Christmas holidays draw near, my sisters and I ask ourselves what to cook for Christmas lunch. And every year it’s the same story: we think about cooking the most bizarre dishes that seem to have just come out of the food magazines, or about revisiting traditional dishes, or preparing only fish dishes. But we always come to the same conclusion: what would Christmas be without tortellini in capon broth? That’s why I want to talk about this traditional dish, which is a real delicacy especially with home-made tortellini. Mix eggs and flour to prepare a very thin sheet of pasta which should then be cut into small squares. For the filling: mix little pieces of roasted meat of pork loin and chicken or turkey, together with ham, mortadella, parmesan and an egg yolk, until you have made a homogeneous paste. Add salt and pepper, and a little nutmeg. Place half a teaspoon of filling in the middle of the pasta square, fold it in half to form a triangle, seal the edges, then fold it around your index finger until the tips join. Once prepared, the tortellini must be left to dry in the air and can then be kept in the fridge for a couple of days, until you cook them in a good capon broth. The broth as well is prepared the day before Christmas: boil a capon with onion, carrots, celery, peppercorns, salt and a couple of cloves (to get a good broth, start with cold water). Once the broth is ready, filter it and put it in the fridge, so that you can easily degrease it the day after so as to make it clearer. On Christmas day, you just have to bring the broth to the boil and then cook your tortellini. It's a delicious dish, where the delicate broth and the soft pasta contrast with the savoury and intense taste of the filling. It is such a satisfaction when you make something with your own hands and share it with your loved ones. Merry Christmas.
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www.lavecchialatteria.it
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Romano d’Ezzelino
direzione Rovigo
direzione Rovigo
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Refrontolo
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Valdobbiadene
Conegliano
Arte e architettura, eventi, itinerari, prodotti tipici Art and architecture, events, itineraries, typical products
Cornuda Bosco del Montello
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Nervesa della Battaglia
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Teatro di Olga Bulian
Il turismo culturale trova nella
Thiene, Lonigo, Schio
Teatro di qualità Thiene ospiterà quest’anno una Stagione XL! Quaranta sono infatti le stagioni teatrali che si celebrano a Thiene, ricordando la rinascita del suo Teatro Comunale nella Stagione 1980 – 1981. «I cartelloni appesi nel foyer testimoniano un susseguirsi di grandi nomi e compagnie, autori classici e novità, infinite emozioni. È un foyer che non dimentica.» Martedì 21, mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio 2020, ore 20.45, “La scuola delle mogli” di Molière, traduzione di Cesare Garboli, regia di Arturo Cirillo, con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini. Martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 gennaio 2020, ore 20:45, “La casa nova” di Carlo Goldoni, con Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, 2 Lucia Schierano e con attori della Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto, regia di Giuseppe Emiliani. Martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2020, ore 20:45, Umberto Orsini accompagnato da un eccellente cast sarà in scena con “Il costruttore Solness”, uno spettacolo di Alessandro Serradal dramma di Henrik Ibsen del 1892. Martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio 2020, ore 20:45,Alessandro Haber e Alvia Reale sono gli interpreti di “Morte di un commesso viaggiatore”, di Arthur Miller, traduzione e adattamento di Masolino D’Amico, regia di Leo Muscato Martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 marzo 2020 ore 20:45, Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti, con Simona Marchini, sono il cast di “Bella figura”, della drammaturga francese contemporanea Yasmina Reza, tradu46
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provincia di Vicenza occasioni per serate piacevoli e talvolta sorprendenti nella proposta delle principali
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rassegne teatrali del territorio: la “Stagione Teatrale” del Teatro Comunale di Thiene, la “Stagione di prosa” del Teatro Comunale di Lonigo, “Schio Grande Teatro” che alterna gli spettacoli tra il Teatro Astra e il Teatro Civico di Schio. 5
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Thiene, Lonigo, Schio
Teatro di qualità
1. La scuola delle mogli 2. Il costruttore Solness 3. Morte di un commesso viaggiatore 4. Bella figura 5. A Christmas Carol 6. Parenti serpenti
zione di Monica Capuani, regia di Roberto Andò. Al Teatro Comunale di Thiene due spettacoli fuori abbonamento. Sabato 21 dicembre 2019, ore 20:45, Roberto Ciufoli sarà il protagonista del musical “A Christmas Carol”, ispirato al racconto di Charles Dickens, regia e coreografie di Fabrizio Angelini Giovedì 27 Febbraio 2020, ore 20:45, “Alice in Wonderland”, basato sulla leggendaria storia di Lewis Carroll, con le coreografie di Julia Sakharova, verrà rappresentato dal Circus-Theatre Elysium. Il direttore artistico del Teatro Comunale di Lonigo, Alessandro Anderloni, ha così presentato alla stampa la stagione 2019/2020: «Abbiamo scelto per la stagione di Lonigo “gli spettacoli”, quelli che bisogna vedere, le prestigiose anteprime, i successi più acclamati, le esclusive.». Martedì 21 gennaio 2020 alle 21:00 Franco
In the province of Vicenza, theatre enthusiasts always have the opportunity to enjoy some pleasant and sometimes surprising evenings thanks to the many local theatre festivals: the "Stagione Teatrale" at the Thiene Municipal Theatre, the "Stagione di Prosa" at the Lonigo Municipal Theatre, "Schio Grande Teatro" which alternates its shows between the Astra Theatre and the Schio Civic Theatre. Begun in 1980-1981, this year Thiene’s theatrical season celebrates its 40th anniversary with an XL edition. "The posters hanging in the theatre foyer boast a succession of great actors and theatre companies, classic authors and novelties, an infinity of emotions. It's a foyer that does not forget". Two shows at the Thiene Municipal Theatre that are not included in the subscription. The artistic director of the Lonigo Municipal Theatre, Alessandro Anderloni, presented the 2019/2020 season to the press: "We chose those theatrical 47
Teatro
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Branciaroli e Massimo De Francovich, due tra gli attori più significativi del panorama italiano, saranno in scena nell’atto unico “Falstaff e il suo Servo”, su testo di Nicola Fano e Antonio Calenda tratto da William Shakespeare, regia di Antonio Calenda. Sabato 15 febbraio alle 21:00, a cinquant’anni dal debutto del testo che ha cambiato la storia del teatro italiano è in cartellone “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, riproposto dall’allievo prediletto di Fo, Mario Pirovano, produzione Compagnia Teatrale Fo Rame Giovedì 5 marzo alle 21:00 Lello Arena è il mattatore di un nuovo allestimento teatrale dal 8 film “cult” di Mario Monicelli “Parenti serpenti”, adattamento di Carmine Amoroso, regia di Luciano Melchionna. E’ una commedia sui legami familiari, sul rispetto e l’egoismo. “C’è un luogo in città dove le barriere tra essere umani vengono abbattute, dove ci si ritrova realmente insieme. Un luogo dove sentirsi a casa: il Teatro Civico.”: queste le parole di Federico Corona, Direttore artistico Fondazione Teatro Civico, presentando il cartellone principale della stagione teatrale, “Schio Grande Teatro 2019-2020”, il cui sottotitolo nonché filo conduttore è “le piccole grandi imprese dell’umano vivere”. Giovedì 16 e venerdì 17 gennaio alle 21:00, al Teatro Civico la Compagnia Berardi Casolari in “Amleto Take Away”, atto unico per il quale Gianfranco Berardi, attore non vedente, si è aggiudicato il Premio UBU 2018 come Miglior Attore o Performer Giovedì 6 febbraio alle 21:00,al Teatro Astra, Paolo Rossi è autore, regista e interprete de “Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles”. L’imprevedibile co48
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7. Falstaff 8. Parenti serpenti 9. Mistero buffo
10. Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles 11. Amleto take away 12. Libri da ardere 13. Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse
productions that must be seen, the prestigious premieres, the most acclaimed successes, the most exclusive shows". "There is a place in the city where the barriers between human beings are broken down, where we can really come together as one. A place to feel at home: the Civic Theatre". This is how Federico Corona, Artistic Director of the Teatro Civico Foundation, presented the main program of the theatrical season "Schio Grande Teatro 2019-2020", whose subheading and major thread is "The small yet great deeds that are a part of our lives". We hope to see you all at the theatre!
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mico italiano, metterà in scena quello che egli stesso definisce un varietà onirico, fatto di molteplici numeri ed espressioni artistiche, che spaziano dalla prosa al cabaret passando per l’improvvisazione e la musica dal vivo. Venerdì 14 febbraio e in replica fuori abbonamento sabato 15 febbraio, sempre alle 21:00, al Teatro Astra, uno straordinario cast di attori accompagna Marco Paolini che interpreta un anziano Ulisse nello spettacolo “Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse”, di Marco Paolini e Francesco Niccolini, regia di Gabriele Vacis.
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Giovedì 27 febbraio alle 21:00, al Teatro Astra, la storica compagnia Teatro dell’Elfo porterà in scena “Libri da ardere”, dal celebre testo di Amélie Nothomb, con Elio De Capitani, Angelo Di Genio e Carolina Cametti, regia di Cristina Crippa.
Speriamo di avervi incuriositi. 49
Cogollo del Cengio
ph Omero Stefano Capraro
ph Omero Stefano Capraro
The Antica Strada del Costo The Antica Strada del Costo, an ancient road connecting Mosson (Cogollo del Cengio) and Asiago, was inaugurated on 22 September 2019. The inauguration is the result of the hard work of the ESU group (Historical Humanitarian Walkers), who restored the path in a year and a half. This road was an important link between the Vicenza plain and the Altopiano dei Sette Comuni and, over the centuries, it was crossed by lumberjacks, shepherds, merchants, refugees, soldiers, mountaineers, thereby allowing the exchange of goods and cultures. It is said that for its construction a quantity of stones and materials was used equal to (if not greater than) those used for the Arena of Verona and, therefore, it is considered a human artefact of great genius for the time when it was conceived. According to the most ancient historical records, the road can be dated back to the end of the 16th century,
di Maria Grazia Dal Pra’
L’Antica Strada del Costo
Il 22 settembre 2019 è stata inaugurata l’Antica Strada del Costo che parte da Mosson di Cogollo del Cengio e arriva ad Asiago. Si tratta del risultato di un anno e mezzo e migliaia di ore di lavoro del gruppo ESU (Escursionisti Storico Umanitari) che ha portato al ripristino di un sentiero su quella che fu una importante via di collegamento tra la pianura vicentina e l'Altopiano dei Sette Comuni, percorsa nei secoli da boscaioli, pastori, mercanti, profughi, soldati, montanari e che ha permesso e favorito lo scambio di merci e di culture. Un manufatto umano di grandissimo ingegno, per il tempo in cui venne concepito: il volume di pietre e materiali lavorati e movimentati sarebbe pari se non maggiore a quello dell’Arena di Verona. Un monumento dell’arte umana che le attestazioni storiche più antiche collocano alla fine del Cinquecento anche se era di sicuro preesi50
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even though it certainly existed already before then. In fact, its ascending diagonal imitates the construction pattern of similar roads from the Roman period. Thanks to the regularity of its path and its slopes, it was also used for transporting highquality coniferous wood logs from the Asiago Plateau to the valley. According to maps dated 1608, 1609, 1624, 1700 and 1800, the Antica Strada
del Costo starts from Mosson and first goes to Capitello del Costo, from here it enters Val Canaglia, then it follows Val di Maso to reach Cesuna and Roncalto. At this point, it crosses the artisanal area of the Coda district and, after passing through the Mörar district, goes on to Asiago. A passion for history and this territory inspired the research and field work of the those who promoted the project for the restoration of the route, which has been added to the CAI list with no. 666. The group of enthusiasts, made of 25 people including 5 asylum seekers, cleaned, cut the shrubs, reconstructed the stone walls, marked the route and installed explanatory tables that tell about the history and describe the landscape. A highly evocative environmental itinerary was thus returned to the members of the local community, who can now walk to the Nemus Asillagi, the sacred wood of Asiago, following the shortest possible route, just as people used to do 2000 years ago. It is a "direct route" without particular difficulties, except for its duration: it takes 5-6 hours to cover the length of 16 km and the 830 m of difference in altitude. A bus can be taken for the return trip.
AVVI Associazione Attraverso le Valli del Vicentino
ph Omero Stefano Capraro
stente. La diagonale ascendente ripete infatti il concetto costruttivo di uguali percorsi di epoca romana. La regolarità del tracciato e delle pendenze ne racconta anche l’uso per il divallamento del pregiato legname di conifera dell’Altopiano. Riportata sulle mappe degli anni 1608, 1609, 1624, 1700 e 1800, l’Antica Strada del Costo raggiunge da Mosson di Cogollo il Capitello del Costo, imbocca la Val Canaglia e, seguendo la Val di Maso, va a Cesuna e Roncalto. Da qui attraversa la zona artigianale della contrada Coda e per contrada Mörar conduce ad Asiago. Passione per la storia e il territorio hanno mosso il lavoro di ricerca e sul campo dei promotori di questo progetto, inserito tra i sentieri del CAI con il n° 666. Il gruppo operativo, 25 persone tra cui 5 richiedenti asilo, ha provveduto a pulizia, taglio degli arbusti, ricostruzione muretti, segnatura del percorso e installazione di tabelle esplicative sugli aspetti storici e paesaggistici. È stato così restituito alla collettività un itinerario di altissima suggestione ambientale che permette di raggiungere a piedi il Nemus Asillagi, bosco sacro di Asiago, oggi come 2000 anni fa, sul più breve dei tracciati possibili. Una “direttissima” che non presenta particolari difficoltà se non il tempo di percorrenza: ci vogliono 5-6 ore per colmare gli 830 m. di dislivello sviluppati su circa 16 km. Per il ritorno si può prendere l’autobus di linea.
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Bassano del Grappa
di Elisabetta Merlo - Ufficio I.A.T. Bassano del Grappa
Bassano tra arte e tradizione Bassano è una città dal fascino innegabile che, con l’arrivo del Natale, s’intensifica e la rende ancora più incantevole! Le piazze e le vie del centro storico si illuminano a festa e tornano i celebri Mercatini di Natale, aperti tutti i giorni fino al 26 dicembre dalla mattina alla sera, per poi dare spazio ai Mercatini della Befana in Piazza Garibaldi fino al 6 gennaio. Numerose leccornie, specialità enogastronomiche locali, souvenir di tutti i tipi vi accompagneranno nello shopping natalizio. Nei weekend numerosi eventi sotto l’albero di Piazza Libertà e il tradizionale trenino lillipuziano per fare un tour della città alternativo. I Musei Civici sono sempre tra i protagonisti delle vacanze natalizie, ospitando mostre temporanee di elevata importanza, come la mostra “Albrecht Dürer. La collezione completa dei Remondini” che fino al 19 gennaio 2020 abiterà gli ultimi due piani di Palazzo Sturm freschi di restauro: la mostra è anche un'occasione per vedere i numerosi affreschi all’interno delle sale di questo edificio settecentesco, considerato un tesoro nascosto nel centro storico. Il Museo Civico di Piazza Garibaldi ospita, fino al 17 febbraio, la mostra fotografica di Fabiano Ventura “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, un progetto per documentare gli effetti dei cambiamenti cli52
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Bassano: art and tradition
Bassano is a city of undeniable charm which, with the arrival of Christmas, becomes even more intense and enchanting! The squares and streets of the historic centre light up and the famous Christmas Markets return, open every day from morning to evening until December 26th, followed by the Epiphany Markets held in Piazza Garibaldi until January 6 th. Lots of delicacies, local food and wine specialties, as well as souvenirs of all kinds will accompany you during your Christmas shopping outing. The weekends are filled with numerous events under the tree in Piazza Libertà, and the traditional Lilliputian train will take visitors on an alternative tour of the city. The Civic Museums are always among the protagonists of the Christmas holidays, hosting temporary exhibitions of great
importance, such as the exhibition “Albrecht DÜrer. La collezione completa dei Remondini”. This exhibition can be visited until January 19 th, 2020 and can be found on the last two floors of the recently restored Palazzo Sturm, which is worthwhile visiting even just to see the numerous frescoes inside the halls of this eighteenth-century building, considered a hidden treasure in the historic centre. The Piazza Garibaldi Civic Museum hosts the photographic exhibition by Fabiano Ventura "Sulle Tracce dei Ghiacciai" until February 17th; a project to document the effects of climate change on the most important glaciers of our
planet, a very delicate and significant topic not to be underestimated. And to finish the year in style, the Pro Bassano association awaits you on December 31st in Piazza Libertà to celebrate together the arrival of 2020 with mulled wine, panettone and lots of live music!
IAT UFFICIO TURISTICO ph IAT Bassano
Bassano del Grappa P.zza Garibaldi, 34 Tel. +39 0424.519 917 iat.bassano@comune.bassano.vi.it
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ph IAT Bassano
matici sui ghiacciai più importanti del nostro pianeta, un argomento molto delicato e significativo da non sottovalutare. E per finire l’anno in bellezza, la Pro Bassano vi aspetta il 31 dicembre in Piazza Libertà per festeggiare insieme l’arrivo del 2020 con vin brulè, panettone e tanta musica live!
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Natale
LE AZIENDE INFORMANO
a Bassano
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A Bassano l’atmosfera natalizia si respira già da alcuni giorni, complici il mercatino di Natale che con le casette di legno occupa le piazze, le luminarie che abbelliscono il centro e il maestoso abete addobbato da migliaia di luci bianche arrivato in dono dal comune di Enego. La Pro Bassano anche quest’anno sarà presente al mercatino ad allietare i golosi palati con l’ormai classico “panino ONTO” a base di salciccia o wurstel alla griglia, ben farcito di cipolla o crauti e salse varie. Non mancherà, per riscaldare i corpi infreddoliti, l’ottimo vino brulè realizzato con cabernet del Livenza e aromatizzato con chiodi di garofano, cannella e anice stellato. In piazza Montevecchio noci e caldi marroni rosti saranno i protagonisti dei fine settimana, l’associazione il Castagno di Valrovina che curerà la pittoresca cottura beneficerà del ricavato della vendita per le attività della frazione e la gestione del loro asilo. Una giornata speciale all’insegna del cibo sostenibile sarà sabato 14 dicembre, chi arriverà in Centro potrà trovare e gustare un caldo piatto di pasta e fagioli sapientemente preparato secondo la tradizionale ricetta bassanese. Il ricco programma della Pro Bassano per il periodo natalizio culminerà il 31 dicembre con il concerto di fine anno “Tutti in piazza aspettando il nuovo anno”, sul palco installato sotto l’albero di piazza Libertà la band Radiohartz con musiche e danze intratterrà PAESAGGI VENETI
tutti coloro che vogliono festeggiare l’arrivo del nuovo anno (dalle 11 alle 2), per l’occasione nella casetta della Pro non mancheranno lo spumante e il vino brulè. Le festività natalizie si concluderanno il 6 gennaio con “Bassano Città della Befana”. La Befana e i suoi aiutanti del gruppo Le Arti per Via, animeranno piazza Libertà con fantastici giochi d’altri tempi e non mancheranno dolcetti e cioccolata calda per tutti i bambini.
Christmas in Bassano
In Bassano, the Christmas atmosphere has already been felt for some days, thanks to the presence of the Christmas market with its typical wooden huts, the decorating lights, and the impressive fir which came as a gift from the town of Enego and was decorated with thousands of white lights. Again this year, Pro Bassano will be present at the market to satisfy the discerning palates of visitors with the classic “panino ONTO” (a sandwich with grilled sausage or frankfurters, onion or sauerkraut and different sauces) and a cup of mulled wine made with Cabernet del Livenza and flavored with cloves, cinnamon and star anise. In Piazza Montevecchio, walnuts and roasted chestnuts will be the protagonists of the weekends: the “il Castagno di Valrovina” association will take care of their preparation and the income from the sale will be used to finance the activities of the Valrovina district and the management of its kindergarten. Saturday 14th December will be a special day dedicated to sustainable food: those arriving in the center will find and enjoy a hot plate of pasta and beans prepared according to the traditional
recipe of Bassano. The rich program of Pro Bassano for the Christmas period will reach its highest point on 31st December with the end of year concert "Tutti in piazza aspettando il nuovo anno". The band Radiohartz will perform on the stage installed under the tree in Piazza Libertà to entertain with music and dances all those wanting to celebrate the arrival of the new year (from 11pm to 2am). The Pro Bassano stall will offer
sparkling wine and mulled wine. The last Christmas event will be "Bassano Città della Befana" on 6th January. The “Befana” and her helpers from the “Le Arti per Via” group will animate Piazza Libertà with fantastic games from the past and there will be sweets and hot chocolate for all the children.
PRO BASSANO Tel. 0424 227580 info@prolocobassano.it www.prolocobassano.it
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Arte di Elettra Morlin
Lorenzo Lotto al duomo di Asolo Il 2018 ha visto la celebrazione del pittore Lorenzo Lotto, una scelta “imprevista” dal momento che l’anno in questione non coincide con nessun anniversario particolare legato alla sua vita o alla sua carriera. Tre mostre a lui dedicate hanno avuto corso tra il 2018 e il 2019, al Museo del Prado di Madrid, alla National Gallery di Londra e a Palazzo Buonaccorsi a Macerata ed hanno consolidato l’importanza di Lorenzo Lotto nel panorama culturale generale, ribadendone il ruolo di protagonista del Rinascimento veneto con eco fino al centro Italia.
Non tutti avranno notato, tra le opere in esposizione, la provenienza di una di esse: la prima Assunzione realizzata dal pittore destinata alla città di Asolo, dove ancora vi dimora. Nonostante per molti anni sia stata conservata presso l’oratorio di Santa Caterina, si pensa che fosse destinata a una piccola cappella del Duomo, dove tuttora si trova. Questa pala è tra le poche del pittore a non essere stata sradicata dal suo contesto originale per finire sui muri di qualche importante museo, e può essere ammirata nel luogo per cui è stata concepita. Si tratta di uno dei capolavori di Lotto che rappresenta una visione, la prima nella storia dell’arte. Con rapimento estatico e totale devozione, Sant’Antonio da Padova e San Ludovico da Tolosa contemplano la Vergine che appare al loro cospetto in una nuvola di angeli con sembianze tutt’altro che ideali. L’ipotesi è quella che il volto di Maria sia il ritratto di Caterina Cornaro che, proprio in quegli anni, ceduto il trono di Cipro alla Serenissima, viveva nel castello di Asolo insieme alla sua corte. È noto che, nel 1505, per far fronte alla grave carestia che dilagava nel borgo, Caterina avesse conquistato la benevolenza dei suoi sudditi elargendo grano e benefici. L’altissima qualità dei materiali 56
PAESAGGI VENETI
Lorenzo Lotto’s work at the Cathedral of Asolo
2018 was dedicated to the celebration of the painter Lorenzo Lotto; this was an "unexpected" choice since this year did not coincide with any anniversary related to his life or his career. Three exhibitions dedicated to Lotto were held during 2018 and 2019 (at the Museo del Prado in Madrid, at the National Gallery in London and at Palazzo Buonaccorsi in Macerata); these exhibitions consolidated his leading role as a major painter of the Venetian Renaissance in the general cultural panorama. Among the works on display, there is one whose origin may have been ignored by visitors: the first Assumption scene made by the painter for the city of Asolo, where it still resides. Although it was preserved for many years at the oratory of Santa Caterina, it is thought that it was destined for a small chapel in the Cathedral, where it is can still be found today. This altarpiece is among the few by the painter that have not been uprooted from their original context to end up on the wall of some important museum, and it can still be admired in the place for which it was conceived. It is one of Lotto's masterpieces that represents a vision, the first one in the history of art. With ecstatic rapture and total devotion, Saint Anthony of Padua and Saint Louis of Tolouse contemplate the Virgin appearing in front of them in a cloud of angels. It is thought that Mary’s face is that of Caterina Cornaro, who in that period was living in the castle of Asolo; after having ceded the throne of Cyprus to the Serenissima, she lived in the castle of Asolo together with her court. It is also known that, in 1505, Catherine won the benevolence of her subjects by distributing wheat and benefits to help them cope with the severe famine that was rampant in the village. The very high quality of the materials used in the altarpiece, for example, the precious blue
utilizzati, per esempio il blu reso con schegge di lapislazzuli, allude a una committenza importante e la massima personalità ad Asolo in quel momento era proprio la regina. Le oltre venti specie vegetali rappresentate, come frequentemente accade nei dipinti rinascimentali, possiedono tutte significati allegorici, in particolare allusioni all’Immacolata Concezione di Maria. Caterina Cornaro era celebrata per la sua castità e purezza e per questo le fonti dell’epoca la paragonavano alla Madonna. Il cipresso che pare sorreggere le nuvole è un inequivocabile riferimento a Cipro, patria della regina. Caterina, con i santi rappresentati nella pala, condivideva le vicende, in particolare con Lodovico da Tolosa che, come lei, rinunciò al trono per dedicarsi all’assistenzialismo. Fu dunque la regina in persona a commissionare l’opera per autocelebrarsi? La verità si perde nella storia, ma la visita di questo capolavoro dell’arte veneta in uno dei borghi più belli d’Italia certo non deluderà.
lapis lazuli, indicates that it was commissioned by someone very important, and the most important person in Asolo at that time was the queen. Over twenty plant species are represented in the altarpiece and, like in many other Renaissance paintings, they all have allegorical meanings, in particular allusions to the Immaculate Conception of Mary. Caterina Cornaro was renowned for her chastity and purity; that is why at the time she used to be compared to the Madonna. The cypress that seems to hold up the clouds is an unmistakable reference to Cyprus, homeland of the queen. Caterina shared some of the same life experiences as the saints represented in the altarpiece, in particular, Saint Louis of Tolouse, since they both gave up the throne to devote themselves to humanitarian principles. So, did the queen commission the work to celebrate herself? The truth is lost in history, but this masterpiece, in one of the most beautiful towns in Italy, remains a noteworthy example of Venetian art. 57
ph Archivio Comune Castelfranco Veneto
Castelfranco Veneto
a cura del Comune di Castelfranco Veneto
CASTELFRANCO
Città murata città del Giorgione Castelfranco Veneto deve il proprio nome al castello ‘franco’ (esente) da imposte per i suoi primi abitanti-difensori. Città murata-città di Giorgione: questa è l’icona bifronte di Castelfranco Veneto, impressa, ieri e oggi, nello sguardo stupito e rapito di poeti, scrittori e viaggiatori d’ogni dove. Qui il fermento del pensiero illuministico ebbe importanti effetti grazie ad una cerchia di studiosi ed intellettuali facente capo a Jacopo Riccati illustre matematico. Gran parte dell’attuale assetto urbano della Città deriva da quell’epoca. Entro la cerchia murata le due testimonianze principali sono il Teatro Accademico e il Duomo, opere entrambe di Francesco Maria Preti. Il Duomo ospita al suo interno la famosa “Pala” di Giorgione, uno dei più conosciuti dipinti del Rinascimento veneziano. Altre opere di grande rilievo si possono ammirare entro la “Quadreria” dove, accanto a Paolo Piazza, Palma il Giovane e Pietro Damini, si trovano alcuni importanti frammenti del ciclo decorativo di Paolo Veronese, salvati dalla 58
PAESAGGI VENETI
CASTELFRANCO
Giorgione’s fortified city
As its compound name (“Castel” = Castle, “franco” = exempt) explains, Castelfranco Veneto was originally a tax-exempt Medieval town. Castelfranco’s double identity, as a fortified city on one hand, and as Giorgione’s hometown on the other, is documented by the fascinated, enraptured description of poets, writers, and travellers who came to this town from all over the world in the past. The ferment of the Enlightenment movement had important effects also in Castelfranco, thanks to a circle of scholars and intellectuals
Gallery" where, alongside the works by Paolo Piazza, Palma il Giovane and Pietro Damini, there are some important fragments of Paolo Veronese’s decorative cycle, which were saved from the demolition of the nearby Villa Soranzo. The construction of the Teatro Accademico is part of the renewal process that led the Riccatiana Academy to become the reference point for the City ,also in the field of science and art. The project was entrusted to Francesco Maria Preti in 1746. The work was subject to long interruptions and it was completed only in 1853 by the engineer Barea from Treviso, who made important changes compared to the initial project. Great changes were also later brought about by Giambattista Meduna who completely altered the work of Preti under many aspects. The Teatro Accademico annually hosts many events, including the concert season of the Music Conservatory Agostino Steffani, an important institution based in the nearby Villa Barbarella.
headed by the famous mathematician Jacopo Riccati. Most of the actual urban asset of the city dates back to that age, of which the Teatro Accademico and the Cathedral (both by Francesco Maria Preti) are the main witnesses within the town walls. The Cathedral of Castelfranco houses the famous "Pala" by Giorgione, one of the bestknown paintings of the Venetian Renaissance. Other major works can be seen in the "Picture
ph Archivio Comune Castelfranco Veneto
ph www.miotto.it
demolizione della vicina Villa Soranzo. La costruzione del Teatro Accademico rientra in quel quadro di profondo rinnovamento che portò l’Accademia Riccatiana ad essere punto di riferimento e qualificazione della Città anche nel settore della scienza e dell’arte. Il progetto fu affidato al Preti nel 1746, ma i lavori ebbero un percorso costellato da lunghe interruzioni per cui furono completati soltanto nel 1853 dall’ingegner Barea di Treviso, con importanti modifiche rispetto al progetto iniziale. Grandi trasformazioni portarono anche i successivi interventi di Giambattista Meduna che, per molti aspetti, alterò completamente l’opera del Preti. Il Teatro Accademico ospita ogni anno moltissimi eventi tra cui la stagione concertistica del Conservatorio di musica Agostino Steffani, istituzione di grande rilievo che ha sede presso la vicina Villa Barbarella.
INFO www.comune.castelfrancoveneto.tv.it 59
Cultura
I vincitori della XXXVII edizione 2019 Premio Gambrinus "Giuseppe Mazzotti" La XXXVII edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” per la letteratura di montagna, alpinismo, esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie,sostenuto da Intesa Sanpaolo, premia tre viaggiatori che raccontano la ricerca di un posto in cui vivere, in sintonia con la propria sensibilità, sia esso altrove o inun altro tempo. Fra le 130 opere inviate da 68 case editrici italiane,la Giuria, presieduta da Franco Viola, ha voluto premiare Fabio Andina con “La pozza del Felice” (Rubbettino, 2018) nella sezione “Montagna: cultura e civiltà”, Erica Giopp con “Un anno in barcastop” (Alpinestudio, 2019) nella sezione “Esplorazione - viaggi” e Francesco Erbani con “Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone.Reportage narrativo da una città che deve ricominciare” (Manni Editore, 2018) nella sezione “Finestra sulle Venezie”. Sono stati assegnati anche due Premi speciali della Giuria alle opere “Racconti di un fotografo della terra del Piave” di Paolo Lorenzon (Ronzani Editore, 2019) e a “Treviso UrbsPicta”, a cura di Rossella Riscica e di Chiara Voltarel (Fondazione Benetton Francesco Erbani “Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare” (Manni Editore, 2018)
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PAESAGGI VENETI
The winnersof the 2019 37th Edition
"Giuseppe Mazzotti" Gambrinus Prize The 37th edition of the Gambrinus Prize “Giuseppe Mazzotti” for literature works (with the following categories: “Mountains”, “Mountaineering”, “Exploration – travel”, “Ecology and landscape”, “Traditional arts and crafts” and “Window on the Triveneto Region”), which is supported by Intesa Sanpaolo, awarded three travellers who talked about finding a place where it would be possible to live in harmony with their own sensitivity, even if in a different place or time. Among the 130 works submitted by 68 Italian publishing houses, the Jury, chaired by Franco Viola, awarded “La pozza del Felice” (Rubbettino, 2018) by Fabio Andina in the "Mountains: culture and civilization" category, “Un anno in barcastop” (Alpinestudio, 2019) by Erica Giopp in the "Exploration – travel" category, and “Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare” (Manni Editore, 2018) by Francesco Erbani in the “Window on the Triveneto Region”
Studi Ricerche/ Antiga Edizioni, 2017). Il Premio Honoris Causa è stato assegnato ad una straordinaria alpinista e donna eccezionale, Nives Meroi, che insieme al marito Romano Benet ha scalato tutte le 14 cime di ottomila metri del mondo, dimostrando che l’alpinismo è fatto di ri-
spetto per la montagna e fiducia negli altri, a prova che in natura non esiste forza più formidabile dell'alleanza tra persone, della solidarietà e della collaborazione. La serata di premiazione che si è svolta sabato 16 novembre al Parco Gambrinus di San Polo di Piave, Treviso, ha visto anche l’assegnazione a Erica Giopp del Super Premio “La Voce dei Lettori”, conferito “in diretta”dalla Consulta dei Lettori, una giuria popolare composta da 40 membri scelti in ambito triveneto.
Erica Giopp category. Two special Jury Prizes were also “Un anno in barcastop” awarded to “Racconti di un fotografo della terra (Alpinestudio, 2019) del Piave” by Paolo Lorenzon (Ronzani Editore, 2019) and to “Treviso Urbs Picta”, curated by Rossella Riscica and Chiara Voltarel (Fondazione Benetton Studi Ricerche/ Antiga Edizioni, 2017). The Honoris Causa Prize was awarded to an extraordinary alpinist and exceptional woman, Nives Meroi, who along with her husband, Romano Benet, has climbed all the 14 eightthousander peaks in the world, demonstrating that mountaineering is made of respect for the mountain and trust in others, proof that in nature there is no more formidable force than the alliance between people, solidarity and collaboration. The award ceremony took place on Saturday 16th November at the Parco Gambrinus in San Polo di Piave (Treviso). During the event the Super Award “La Voce dei Lettori” was assigned on the spot, by the Consulta dei Lettori, a popular jury of 40 members chosen in the Triveneto area, and went to Erica Giopp.
Fabio Andina “La pozza del Felice” (Rubbettino, 2018)
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Cervarese Santa Croce di Donato Marmorini
CERVARESE SANTA CROCE
Piccoli gioielli tra le anse del Bacchiglione Il placido scorrere del fiume Bacchiglione nella campagna tra i colli Berici e i colli Euganei, mi guida alla scoperta di piccoli gioielli che, custoditi metaforicamente tra le sue anse, si rivelano un piacevole itinerario da godersi in una tiepida giornata invernale. Seguendo la strada che da Montegaldella costeggia il fiume, giungo al piccolo centro di Cervarese, all'inizio del quale vi è l’antico Oratorio della Santa Croce, un edificio a forma di croce a navata unica, di cui si fa menzione già in epoca longobarda nell'anno 874 dc e che al suo interno conserva interessanti porzioni di affreschi riconducibili al periodo XI-XVI secolo. Degna di rilievo anche la torre campanaria di probabile origine carolingia. A fine '800 l'oratorio perse il suo ruolo di edificio religioso, oggi dopo un importante restauro vi si svolgono eventi e manifestazioni culturali. Proseguo il percorso lungo la strada d'argine del Bacchiglione fino a quando riflessa
Little jewels among the bends of the Bacchiglione The placid flow of the Bacchiglione river in the countryside between the Berici hills and the Euganean hills, leads me to the discovery of the small jewels embedded among its bends, through a pleasant itinerary to be enjoyed on a warm winter day. Following the road from Montegaldella along the river, I reach the small town of Cervarese, where there is the ancient Oratorio della Santa Croce, a cross-shaped single-nave oratory that contains interesting portions of frescoes dating back to the 11th - 16th century. The existence of this building together with its remarkable Carolingian bell tower was first mentioned in 874 AD in the Longobard age. At the end of the nineteenth century the oratory Castello San Martino, Cervarese
ph Donato Marmorini
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Cervarese Santa Croce
PAESAGGI VENETI
lost its role as a religious building and, after being renovated, it started hosting many cultural events. I move forward along the Bacchiglione embankment road, until I can see the imposing castle of San Martino della Vaneza (11th century) reflected in the river water. This ancient castle was initially built to defend the waterway between Vicenza and Padua and, after surviving the attacks by Ezzelino da Romano in the middle of the seventeenth century, it was transformed into a river port, before falling into ruin. Renovated in the mid1980s, it now houses a permanent exhibition dedicated to the Bacchiglione ph Donato Marmorini
Oratorio Santa Croce, Cervarese
PER INFO E VISITE Associazione Culturale Alicorno tel. +39 346 4282774 mail: alicornopd@gmail.com
Cap. Ventura Benedetto Crivelli
ph Donato Marmorini
sulle acque non mi appare la severa mole dell’ antico maniero di San Martino della Vaneza, risalente all'XI secolo. Costruito allo scopo di difendere la via fluviale tra Vicenza e Padova e sopravvissuto alle distruzioni perpetrate da Ezzelino da Romano, a metà del XVII secolo venne trasformato in porto fluviale per poi cadere in rovina. Ristrutturato a metà degli anni '80, oggi ospita una mostra permanente dedicata al fiume Bacchiglione con una raccolta di reperti di epoca neolitica, medievale e moderna, mentre nella sua corte interna e nel parco circostante si svolgono vari eventi (per info e visite rivolgersi a Provincia di Padova - Castello di San Martino della Vaneza - tel. 049 9915425). Lasciato il castello, e percorsi pochi chilometri raggiungo l'abitato di Creola, l'ultima meta di questo breve viaggio, dove visito la chiesetta del Carmine, edificata su volontà di Benedetto Crivelli personaggio noto alle cronache per aver consegnato senza colpo ferire la città di Crema alla Repubblica di Venezia nel 1512, tradendo di fatto il re di Francia Luigi XII. La Serenissima ricompensò il Crivelli donandogli una vasta tenuta a Creola dove egli avviò la costruzione della chiesetta, ultimata dopo la sua morte dal nobile Alvise Pisani, che decise di ospitare il sarcofago con le spoglie del Crivelli (oggi non più presenti), al centro della navata unica. L'opera che si può considerare il più importante esempio di scultura veneta del '500, venne realizzata in marmo bianco di Carrara dallo scultore Lorenzo Bregno ed è oggi ancora visibile.
river with a collection of findings from the Neolithic, Medieval and Modern ages, while various events take place in its inner courtyard and in the surrounding park (for info and visits, contact Province of Padua - Castle of San Martino della Vaneza (tel. 049 9915425). Leaving the castle, after a few kilometers I reach the last destination of this short trip: the small village of Creola. Here I visit the “Chiesetta del Carmine”, a small church built by order of Benedetto Crivelli, the well-known captain who handed the city of Crema to the Republic of Venice by betraying Louis XII of France in 1512. The Republic of Venice rewarded Crivelli with a vaste estate where he decided to build a church. Its construction was completed by the nobleman Alvise Pisani after Crivelli’s death, whose remains (that are however no longer present) were positioned in a sarcophagus in the center of the single nave. This sarcophagus, that can be considered as the most important example of Venetian sculpture of the 1500s, was made from white Carrara marble by the sculptor Lorenzo Bregno and is still visible today. 63
ph Archivio Comune di Lonigo
Lonigo
di Francesca Dovigo
LONIGO
Un Natale magico Durante l’avvento e a Natale, Lonigo è avvolta da un’atmosfera magica, i suggestivi mercatini di Natale, gli eventi e le luminarie rendono la città particolarmente interessante al visitatore che volesse trascorrere un piacevole week end o una giornata di relax. Molti gli appuntamenti che caratterizzano questo periodo. Sabato 7 dicembre, Mostra dei presepi. In occasione delle iniziative per il Natale 2019, visto il successo riscosso lo scorso anno, con l'esposizione di oltre 40 presepi, l'Amministrazione Comunale organizza per il secondo anno, una mostra di presepi artigianali/artistici denominata “Rassegna PRESEPI Leoniceni 2019” che saranno esposti presso le sale al piano terra di Palazzo Pisani. Tale iniziativa è organizzata in collaborazione con il Gruppo Presepisti della frazione di Almisano che da anni allestisce un grande presepio nei locali vicini alla chiesa, inserito nel circuito de “La Strada dei Presepi” sponsorizzato dalla Regione Veneto e da tutte le Province Venete. La mostra è aperta dal 7 dicembre al 6 gennaio 2020, tutti i sabati pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, tutte le domeniche e festivi (tranne il 25 dicembre) dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Per visite di gruppi contattare l'Uff. Cultura del Comune di Lonigo. Per l'adesio64
PAESAGGI VENETI
LONIGO
A magic Christmas
During Advent and Christmas time, a magical atmosphere reigns in Lonigo, thanks to the presence of the Christmas markets, the special events and lights which make the city particularly interesting for those wanting to spend a pleasant weekend or a relaxing day there. These are some of the special events. Saturday 7th December, Exhibition of Nativity scenes. Given the success of last year’s edition with over 40 Nativity scenes displayed, the Municipal Administration of Lonigo has organised the second edition of “Rassegna PRESEPI Leoniceni 2019”, an exhibition of artisanal/artistic nativity scenes held in the rooms on the ground floor of Palazzo Pisani. The exhibition is organized in collaboration with the “Gruppo Presepisti” of the Almisano district, which for years has been setting
ph Archivio Comune di Lonigo
ph Giliana Spulzaro
ne all'iniziativa modulo di domanda e regolamento possono essere scaricati dal sito del Comune di Lonigo. Sin dall’entrata monumentale “Dei Fiumi” di Villa San Fermo (Via Trento) dove sarà esposto un grande presepe illuminato, si potranno ammirare anche i presepi esposti dai commercianti di Lonigo nelle loro vetrine. Lunedi 23 dicembre alle ore 21,00 al Teatro Comunale, Concerto di Natale, con il Gruppo Strumentale "La Filarmonica" di Lonigo. Da oltre vent'anni è un appuntamento fisso sempre accolto con entusiasmo dalla cittadinanza. Il Gruppo Strumentale “La Filarmonica” rappresenta storicamen-
Il Vicesindaco Assessore alla Cultura Francesca Dovigo e il rappresentante del Gruppo Presepisti di Almisano
te la banda cittadina ed è da sempre strettamente legato al Comune che lo ha istituito e lo sostiene. Infatti, sciolto il vecchio gruppo bandistico nel dopo guerra, è stato ricostituito nel 1979 per volere dell'Amministrazione Comunale. Da tale anno è sempre stato diretto dal M° Bruno Brunelli. Attualmente il Gruppo Strumentale si compone di 38 elementi ed ha tenuto numerosissimi concerti con vari repertori in Italia e all’estero. Con il concerto di Natale l'Amministrazione Comunale vuole augurare Buon Feste a tutte le famiglie. Domenica 5 gennaio alle ore 17.00 in Chiesa Vecchia con l’accompagnamento dell’organo, Concerto di Buon Anno del Gruppo Polifonico Corale "Libera Cantoria Pisani".
up a large nativity scene near the church. Their impressive nativity scene was also included in "La Strada dei Presepi", a special circuit of nativity scenes sponsored by the Veneto Region and all its Provinces. The exhibition will be open from 7th December to 6th January 2020, on Saturday afternoons from 3pm to 7pm, on Sundays and holidays (except 25th December) from 10am to 7pm. For group visits, contact the Cultural Office of the Municipality of Lonigo. To join the event, you can download the application form and regulations from the website of the Lonigo Municipality. Starting from the monumental entrance "Dei Fiumi" in Villa San Fermo (Via Trento), where a large illuminated nativity scene will be exhibited, it will also be possible to admire the nativity scenes exhibited in
the shop windows of the city centre. On Monday 23rd December at 9 pm, the Christmas Concert will be held at the Teatro Comunale by the Instrumental Group "La Filarmonica" of Lonigo. This concert has become a long-awaited event that has been appreciated by the citizens for over twenty years. The Instrumental Group "La Filarmonica" represents the town band and has always been closely linked to the municipality that established it and supports it. In fact, the group broke up after World War II and it was reconstituted only in 1979 by the Municipal Administration. Since that year it has always been directed by Maestro Bruno Brunelli. The Instrumental Group is currently composed of 38 musicians and has held numerous concerts with various repertoires in Italy and abroad. With the Christmas concert, the Municipal Administration wants to wish Happy Holidays to all families. On Sunday 5th January the Happy New Year Concert with organ accompaniment will be held by the "Libera Cantoria Pisani" Choral Polyphonic Group at 5 pm in Chiesa Vecchia. cultura@comune.lonigo.vi.it Tel. 0444.720237
www.comune.lonigo.vi.it 65
VILLA TIEPOLO PASSI “Il nostro desiderio è quello di raccontare cosa accadde dal ‘500 in poi a Venezia e dunque perché sorsero a migliaia le Ville Venete; e, qui da noi, mostrare come quella civiltà sia ancora presente, nelle consuetudini, nel lavoro, nel cibo, negli svaghi.”
I - 31030 Carbonera TV Email: info@villatiepolopassi.it Tel. +39 329 7406219 / +39 0422 397790 www.villatiepolopassi.it Villa Tiepolo Passi
villatiepolopassi
Comune di Villaga
Pro Loco di Villaga
Unità Pastorale di Villaga Barbarano/Mossano
Presepio Vivente a
8 edizione nelle antiche grotte di Villaga
L’albero della Vita
28 e 29 dicembre 2019 dalle ore 13,30 alle 20,00 Ingresso: adulti € 5,00 - Gratuito per bambini fino a 14 anni. Bus navetta compreso nel biglietto. Munirsi di calzature e abbigliamento adeguati.
IN CASO DI MALTEMPO SARÀ RINVIATA AL 4-5 GENNAIO/20 CON GLI STESSI ORARI
per info: www.comunevillaga.vi.it Con il patrocinio di:
Regione del Veneto
Provincia di Vicenza
La cantina An ancient convent and a cozy family
Cantina Pegoraro’s warm welcome Let's go back to our beloved Berici Hills: here we are welcomed by Enrico Pegoraro, who leads the family winery together with Franca, Pasquale, Alessandro and Valeria. Mossano is an enchanting village set in the hills of Vicenza and the Pegoraro winery is located in an ancient 13th-century convent, which was first confiscated from the Church by Napoleon and then allowed to be used by families in need. It is here that the story of this winery starts; a hard-working family that 1
di Federica Lago
Un antico convento e una famiglia accogliente così stupisce Cantina Pegoraro
Torniamo sui nostri amati Colli Berici: ad aspettarci questa volta Enrico Pegoraro che, assieme a Franca, Pasquale, Alessandro e Valeria, conduce la cantina di famiglia. Mossano è un incantevole borgo incastonato nei colli vicentini e la cantina Pegoraro si sviluppa in un antico convento del ‘200, successivamente confiscato alla Chiesa da Napoleone e poi dato in uso alle famiglie più bisognose. Qui nasce la storia di questa cantina, una famiglia operosa che negli anni acquista questo storico edificio, lo amplia e da fattoria decide di dedicarsi esclusivamente alla produzione di vino. Circondati da boschi e campi coltivati troviamo i vigneti, che si estendono sulle colline di Mossano, nel cuore della DOC: vecchie vigne di 40 anni accanto ad altre di impianto più moderno. Si prediligono i vitigni autoctoni, Tai, Tai Rosso e Garganega, oltre che alcune varietà internazionali, che nei Colli Berici hanno trovato un ambiente ideale per esprimersi, come il Cabernet, il Syrah, il Merlot, il Pinot Bianco. Negli ultimi anni sono stati condotti importanti investimenti in cantina, rinnovando gli spazi e le tecnologie enologiche. L’attenzione al vigneto è massima, perché solo con una materia prima ottima si può raggiungere un’eccellente qualità del vino. Non è difficile trovare tra le vigne la menta, le ortiche, l’equiseto, la malva, il finocchietto, ma anche coccinelle, api, vespe e luccio68
PAESAGGI VENETI
managed to buy this historic building, enlarge it and that decided to devote the farm exclusively to the production of wine. The vineyards are surrounded by woods and cultivated fields, and extend over the hills of Mossano, in the heart of the DOC region: here 40-year-old vines stand alongside more modern plants. Preference is given to native vines such as Tai, Tai Rosso and Garganega, although some international varieties are also grown here, such as Cabernet, Syrah, Merlot, Pinot Bianco which have found in the Berici Hills the ideal environment to flourish. In recent years important investments have been made
le. Negli spazi del punto vendita ma anche sotto i locali dell’antico monastero, vengono organizzate visite e degustazioni a base di prodotti tipici locali; come pure visite nei vigneti e in cantina per approfondire o scoprire i tanti aspetti di un lavoro speciale. Dal 2018 è operativa anche una sala degustazione straordinaria: dalle sue vetrate si ha un colpo d’occhio su tutta la natura circostante, i vigneti, i terreni, il borgo… merita davvero la visita. Non ci resta che lasciarvi le indicazioni per raggiungere la Famiglia Pegoraro e visitare questo luogo speciale, tra grotte preistoriche, fontane e i mulini ad acqua; il mio consiglio è di assaggiare il loro Rosé Brut, uno spumante di Tai Rosso dalle note fresche e fruttate, una vera novità enologica. Per i palati più esigenti invece consiglio il Rovea, una riserva di Tai Rosso prodotta solo nelle migliori annate, affinata per almeno 12 mesi nel legno; un vino intenso e complesso, un vino che si fa ricordare.
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1. Alessandro mentre vendemmia 2. Pasquale e Franca mentre raccolgono i grappoli d'uva matura 4. Enrico controlla in cantina 3
in the winery, in particular, in the renewal of the spaces and in its enological technology. Special attention is given to the vineyard, because it is only with excellent raw material that you can achieve an excellent quality wine. Among the vines, you can also find mint, nettles, horsetail, mallow, fennel, but also ladybirds, bees, wasps and fireflies. Visits and tastings based on typical local products are organized both in the store but also in the spaces under the rooms of the ancient monastery; the vineyards and the cellar can also be visited to deepen or discover the many aspects of a such a special profession. In 2018, an extraordinary tasting room was opened: from its stained glass windows you can see the surrounding nature, the vineyards, the land, the village... it really deserves a visit. All that is left is to give you the Pegoraro Family’s address and invite you to visit this special place, surrounded by prehistoric caves, fountains and water mills; my advice is to taste their Rosé Brut, a sparkling Tai Rosso wine with fresh and fruity notes, a real oenological novelty. An even more exclusive wine is the Rovea wine, a Tai Rosso reserve wine, which is only produced in the best vintages and aged in wood for at least 12 months; it is an intense, complex wine which you won’t forget.
CANTINA PEGORARO Via Calbin, 24 36048 Barbarano Mossano (VI) PER VISITE IN CANTINA: accoglienza@cantinapegoraro.it tel. +39 0444 886461 ORARI PUNTO VENDITA: 09:00 - 12:00 e 15:00 - 19:30 69
Arquà Petrarca
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di Manuela Ceolato
A casa di Petrarca «A passi tardi e lenti» come suggerirebbe il sommo poeta che riposa in Arquà Petrarca protetto dal sinuoso abbraccio del monte Ventolone, non lontano dal Borgo di Sopra s’imbocca una stradina perfettamente conservata in leggera discesa verso le Valli. Francesco Petrarca vi giunse nel 1369 per iniziare i lavori di restauro di una casa che si era procurato alcuni anni prima. Padre dell’Umanesimo, egli aveva ricercato anche qui, come in tutte le città in cui si era fermato a lungo, un luogo tranquillo in cui privilegiare gli otia letterari e il raccoglimento intellettuale in una natura bella, considerando il giardino il luogo ideale dello studioso. «… fra i colli Euganei, lontano non più di dieci miglia da Padova, mi fabbricai una piccola, ma graziosa casetta circondata da un oliveto e da una vigna…». L’edificio è compreso fra due grandi aree verdi murate, improntate a semplicità e rusticità: il verziere antistante l’abitazione coltivato con piante aromatiche e fiori secondo l’uso medievale con arbusti di alloro e, sul retro, la corte con il pozzo, gli annessi rustici e l’orto; al di là del recinto un brolo di sette campi con alberi da frutto, vigne e ulivi. La dimora risulta dall’unione di due unità abitative: l’intervento del Petrarca è ancora visibile nell’organizzazione degli spazi e nella parziale sopraelevazione del piano primo, nelle finestre trilobate, nelle porte ad arco acuto del pian terreno, nelle pareti affrescate 70
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1. Il borgo medievale 2. La tomba di Francesco Petrarca nell’omonima piazza sul sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta
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At Petrarca's house
This great poet rests here in Arquà Petrarca, protected by the sinuous embrace of Mount Ventolone. Using his words "With slow and tardy steps" you can reach a perfectly preserved little road near Borgo di Sopra which leads down to the Valleys. Francesco Petrarca arrived here in 1369 to begin restoration work on the house he had bought himself some years earlier. Father of Humanism, he sought here (as he had done in all the cities where he had stayed for a long time) a quiet place suitable for literary otia and intellectual recollection in a beautiful natural context. “... In the Euganean Hills, no more than ten miles from Padua” he said, “I built a small but pretty house surrounded by an olive grove and a vineyard ...”. The building lies between two large walled green areas, marked by simplicity and rusticity: in front of the house there are some aromatic plants and flowers with laurel shrubs according to medieval tradition, while on the back there is a court with a well, some rustic outbuildings and a vegetable garden. Beyond the fence there is an orchard with fruit trees, vines and olive trees. The building is the result of joining two residential units: the intervention of Petrarca is still visible in the organization of spaces and in the partial elevation of the first floor, in the trilobate windows, in the pointed arch doors on the ground floor, in the frescoed walls of his studio, whose balcony frames the conical volumes of Mount Cero and Calaone. Petrarca tells about his house in the Euganean Hills in his work “Epistolae familiares”: he wanted his house to be open both to men and to the hills and, moving there to enjoy its architecture and the surrounding landscape, he initiated the “civilization of the villas” that spread in Veneto in the 15th century when Venice started to conquer the mainland. Between one literary memory and another... ... a tasty “Spritz Euganeo”. A base of yellow Moscato Fior d'Arancio DOCG, a slice of orange and ice, along with a distillate of local products kept secret by the producers, plus a jujube under grappa to replace the usual olive and start the tasting. A sweet wine as an aperitif, an intriguing taste made with zero-km ingredients.
dello studiolo il cui balcone incornicia i volumi conici dei monti Cero e Calaone.Della sua casa tra gli Euganei il poeta di Laura parlò nelle Epistole, l’aveva voluta aperta agli uomini e ai colli e, ritirandosi a goderne l’architettura e il paesaggio, diede avvio alla civiltà di villa che si diffuse in Veneto a partire dal Quattrocento con la conquista veneziana della terraferma. Tra una memoria letteraria e l’altra… … uno sfizioso Spritz Euganeo nel borgo. Base di moscato giallo Fior d’Arancio DOCG (e non prosecco) una fetta d’arancia e del ghiaccio, insieme a un distillato di prodotti locali secretati dai produttori, più una giuggiola sotto grappa con cui aprire la degustazione (al posto dell’oliva, perché qui con le zìzole si fa tutto o quasi tutto). Un vino dolce in aperitivo, un sapore intrigante a Km zero.
PER PIANIFICARE LA VISITA - TO PLAN YOUR VISIT www.arquapetrarca.com http://m.padovacultura.padovanet.it/it/musei/casa-del-petrarca info.casadelpetrarca@gmail.com - Tel. +39 0429 718294
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Valsanzibio di Galzignano Terme
I due assi del giardino monumentale di Manuela Ceolato
Viaggio dentro se stessi 1631: il nobile Zuane Francesco Barbarigo per scampare la peste nera che falcidia Venezia e che si è appena portata via la sua giovane consorte lascia con la famiglia il palazzo di città e cerca protezione nel casino appartato di Valsanzibio, facendo una promessa a Dio: se lui e i suoi sopravviveranno egli costruirà un’opera grandiosa. Certo è che la Valle di Sant’Eusebio ove la dimora si trova viene risparmiata dal morbo e che fra il 1665 e il 1696 il voto è concretizzato dai figli Antonio, procuratore di San Marco e Gregorio, vescovo di Padova, cardinale e santo: è molto probabilmente quest’ultimo a incaricare Luigi Bernini, fratello del più noto Gian Lorenzo, a stilare il progetto di un giardino che diventi allegoria della salvezza non soltanto del corpo, ma anche dell’anima. Il complesso monumentale scandito da due assi, cardo e decumano, si sviluppa in piano pur circondato dai Colli Euganei: è uno dei più belli in Veneto per la sua articolazione barocca. La tenuta di Valsanzibio, che ha ispirato l’autore della Reggia di Versailles, si configura infatti come un palcoscenico all’aperto che coinvolge il visitatore. Il Bagno di Diana, un tempo via d’acqua d’ingresso alla villa, è un arco di trionfo e le successive grotticine imitano quelle degli intermezzi teatrali. Ci sono poi cascatelle in leggero declivio con gli zampilli delle fontane studiati come traguardi prospettici in movimento, vera invenzione scenografica seicentesca. Lo stesso labirinto di antica ascendenza è 72
PAESAGGI VENETI
molto affine alla sensibilità barocca in quanto emblema della ricerca in cui ci si può in ogni momento smarrire. Eppure Valsanzibio dice di più di quel che mostra e all’homo viator che vi giungerà nella beata solitudine di una giornata invernale riconquistata dal sole saprà infondere maggiore consapevolezza esistenziale tramite l’esperienza diretta del giardino. Chi volesse intraprenderne il percorso simbolico secondo le regole di Monsignor Barbarigo dovrebbe avviarsi dal Portale di Diana, immergersi nella Peschiera dei Fiumi e nella Peschiera dei Venti per poi varcare l’arboreto, superare il labirinto, sostare alla Grotta dell’Eremita, approdare all’Isola dei Conigli e soffermarsi al cospetto del Monumento al Tempo, passare infine attraverso la Fontana delle Insidie per arrivare finalmente alla Scalinata del Sonetto e al Piazzale delle Rivelazioni.
Take a journey into yourself
It’s 1631: the nobleman Zuane Francesco Barbarigo decides to leave his city residence, together with his family, so as to escape the plague that was sweeping through Venice and which had just taken his young wife away from him. He seeks refuge and protection in the secluded district of Valsanzibio, making a vow to God: if he and his loved ones survive, he will build something magnificent. What is certain, is that the Valley of Saint Eusebio, where their dwelling was located, was spared from the disease, and that between 1665 and 1696, his sons Antonio (procurator of San Marco) and Gregorio (bishop of Padua, cardinal and saint) fulfilled the vow; it was most probably the latter who commissioned Luigi Bernini, brother of the more famous Gian Lorenzo, to draw up the
mystic experience of visiting this magnificent garden. Anyone wishing to undertake the symbolic path, according to Monsignor Barbarigo’s directives, should start from ‘Diana’s Doorway’, then proceed first along Diana’s Bath (or the Fishery of the Rivers) and then along the Fishery of the Winds, cross the arboretum, pass the labyrinth, stop at the Hermit’s Grotto, visit Rabbit Island, linger in front of the Monument to Time, then finally pass by the Fountain of Tricks to finally reach the Staircase of the Sonetto and the Square of the Revelations.
VISITE INVERNALI Il padiglione di Diana
project of a garden that would become a symbol of the salvation of both body and soul. The monumental complex marked by two axes, Cardo and Decumanus, is flat even though it is surrounded by the Euganean Hills: it is one of the most beautiful in Veneto for its baroque structure. The Valsanzibio estate, which inspired the creator of the Palace of Versailles, is in fact like an open-air theatre that draws the visitor onto its stage. ‘Diana’s Pavilion’ or ‘Doorway’, once the entrance by water to the Villa, is a triumphal arch with small alcoves like theatrical interludes. There are also small, slightly sloped waterfalls and moving fountain jets, a true seventeenth-century scenic invention. The baroque labyrinth, of ancient ancestry is an emblem of one’s personal journey, along which it is easy to lose one's way. Valsanzibio is much more than it appears to be and the homo viator who arrives on a sunny, blissful winter day, can enjoy the
Prenotazione: tel. +39 3400825844 info@valsanzibiogiardino.it Biglietti in loco oppure on line:
www.valsanzibiogiardino.com/it/visite - Percorsi guidati alla scoperta dei significati simbolici e del patrimonio botanico - Possibilità di ristoro presso le Antiche Scuderie - Ricarica gratuita per bici elettrica durante la visita - Dogland Park dedicato ai cani di media e grande taglia
UN GARDEN EXPERIENCE BOOK Il labirinto della vita. Un viaggio spirituale nel giardino di Valsanzibio di Giulio Osto
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Soave
a cura Strada del vino Soave
Le terre del Soave Quello della Strada del vino Soave è un territorio unico riconosciuto dalla FAO Patrimonio Agricolo di rilevanza Mondiale. Un paesaggio, un’opera d’arte nel quale farsi trasportare attraverso sapori, arte, storia e cultura e trarne un’esperienza unica. Il territorio del Soave è autentica poesia. Un paesaggio incantevole, affascinante, quasi “magico” immerso tra natura, castelli, vigneti e ville. Eccoci nelle terre del Soave, dove storia, territorio e vino si intrecciano in maniera perfetta per creare un’identità unica, che scopriamo attraverso un itinerario, circa 50 km, che si snoda tra aziende vitivinicole, punti vendita, ristoranti, attrattive storiche e ambientali, e che si apre nella cittadina medievale da cui prende il nome. Sulle colline dell’arco orientale della provincia Veronese, ai 74
PAESAGGI VENETI
The lands of Soave
The territory of the Soave Wine Route is a unique area which has been recognized by the FAO as a Globally Important Agricultural Heritage system. This is a landscape, a work of art, that gives its visitors a unique taste, artistic, historical and cultural experience. The territory of Soave is real poetry: it is an enchanting, fascinating, almost "magical" landscape surrounded by nature, castles, vineyards, and villas. These are the lands of Soave, where
faint green of the olive trees, the bright yellow of the dandelions, the yellow and orange tones of autumn. The extensive vineyards and the crenellated walls of the medieval castle are the ideal frame for an unmistakable collage of fragrances and flavours. The name “Soave” seems to derive from "Suaves", a name used to define the Swabians when they arrived in Italy with the Lombard king Alboino ,but which is also an adjective used
ph Franco Lanfredi
ph Stefano Reginato
history, territory, and wine intertwine perfectly to create a unique 50km-long itinerary, that winds through wineries, shops, restaurants, historical and environmental attractions. The territory of Soave lies on the hills of the eastern side of the province of Verona, on the border with the province of Vicenza: it is a romantic succession of volcanic soils and gentle slopes, where tradition, authenticity, and history fill the air. This is a hilly landscape caressed by the sun, rarely touched by frost. This is a land to be discovered especially in spring and autumn, when countless shades paint the hills with the white of the cherry trees, the
ASSOCIAZIONE STRADA DEL VINO SOAVE Piazza Foro Boario, 1 37038 Soave (VR) Tel: +39 045 7681407 cell: +39 351 9977090 associazione@stradadelvinosoave.com www.stradadelvinosoave.com
confini con la Provincia di Vicenza, si trova il territorio di Soave: un romantico susseguirsi di suoli vulcanici e dolci pendii, dove si respira aria di tradizione, autenticità e storia. È un paesaggio collinare accarezzato dal sole, raramente toccato da gelate. Una terra da scoprire soprattutto in primavera e in autunno quando innumerevoli sfumature di colori dipingono le colline: il bianco dei ciliegi, il tenue verde degli ulivi e il brillante giallo del tarassaco, le sfumature del giallo e dell’arancio in autunno. Le distese dei vigneti e le mura merlate del castello medievale costituiscono la cornice ideale per un collage ricco di profumi e sapori variegati in grado di offrire prelibatezze enogastronomiche il cui gusto è inconfondibile. Il nome Soave sembra derivare da “Suaves”, nome che indicava gli Svevi quando giunsero in Italia con il re longobardo Alboino e inoltre coincide con un aggettivo indicante sensazioni piacevoli trasmesse da un paesaggio delicato, dolce, gentile. 75
a cura IAT Montagnana
Montagnana
Un castello da scoprire… anche d’inverno! A 50 km da Padova si estende il suggestivo borgo di Montagnana, città medievale inserita tra i borghi più belli d’Italia e insignita del marchio di Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. La città ha conservato nel tempo un’atmosfera ricca di storia e di fascino, ed offre molti spunti di interesse al visitatore che attraversa le vie del centro storico immerse nelle luci natalizie delle imminenti festività. Il nucleo più antico del borgo è rappresentato da Castel San Zeno, dal quale si può salire al Mastio di Ezzelino, accessibile per tutto l’anno e visitabile con accompagnamento guidato alle ore 11.00 ogni ultima domenica del mese. Gradino dopo gradino potrete conquistare la cima della più alta e antica torre del complesso medievale, per godere, dai suoi 40 metri d’altezza, di una fantastica veduta panoramica di Montagnana. Salendo si ammira dall’interno l’austera architettura duecentesca, con i suoi sistemi di difesa, le feritoie, le saracinesche… Un’occasione unica per rievocare con la fantasia la vita in una fortezza militare medievale! Per conoscere poi ancora più a fondo il passato di Montagnana non si può non visitare anche il piccolo, ma prezioso, Museo 76
PAESAGGI VENETI
ph Francesco Castagna
Montagnana
Civico “A. Giacomelli”, sempre all’interno di Castel San Zeno. I ritrovamenti archeologici dei Veneti Antichi, le necropoli di età romana, le numerose ceramiche medievali e rinascimentali, esposte insieme ad affreschi e dipinti, e infine i costumi di scena e foto d’archivio dei tenori montagnanesi Martinelli e Pertile, rappresentano una parte del ricco patrimonio culturale e artistico della città, orgogliosamente esposto in sale che si
MASTIO DI EZZELINO
Orari di apertura - dicembre 2019 Domenica e festivi: ore 10.00 - 18.00 (escluso 25 dicembre e 1 gennaio)
Martedì: ore 15.00-18.00 Mercoledì - sabato: ore 9.30-12.30 e 15.00-18.00 Ultimo accesso consentito fino a mezz’ora prima dalla chiusura.
Visita guidata domenica 29 dicembre ore 11.00
PER MAGGIORI INFORMAZIONI UFFICIO TURISTICO - tel. 0429 81320 ufficioturistico@comune.montagnana.pd.it Montagnana
A castle to discover… even in winter!
you will conquer the highest and oldest tower of the medieval complex, and will enjoy, from its 40 meters of height, a fantastic panoramic view of Montagnana. Going up from the inside you can admire the austere thirteenth-century architecture, with its defense systems, slits, shutters... A unique opportunity to recall everyday life in a medieval military fortress with imagination! To learn more about the past of Montagnana, one cannot not visit the small but precious Civic Museum “A. Giacomelli ", always inside San Zeno’s Castle. The archaeological finds of the Ancient Venetians, the Roman necropolis, the numerous medieval and Renaissance ceramics, exhibited together with frescoes and paintings, and finally the stage costumes and archive photos of two montagnanesi tenors Martinelli and Pertile, represent a part of the rich cultural and artistic heritage of the city, proudly displayed in rooms that overlook the magnificent court of arms of the castle. The third Sunday of the month, even at Christmas time, is a perfect opportunity for a trip to the city: antiques market, handicraft, food and wine, Christmas market, skating rink in the main square, and afternoon guided tour of the city are just some of the appointments that will make a walk along the streets of this splendid village special... and if snow would fall painting white the walls and buildings, everything will be enveloped with incomparable beauty and poetry.
ph Francesco Castagna
At 50 km from Padua lies the charming village of Montagnana, a medieval city included among the most beautiful villages in Italy and awarded the Orange Flag by the Italian Touring Club. The city has preserved over time an atmosphere rich in history and charm, and offers many points of interest to the visitor who crosses the streets of the historic center immersed in the Christmas lights of the upcoming holidays. The oldest part of the village is represented by San Zeno’s Castle, from which it is possible to go up to the Mastio di Ezzelino, accessible throughout the year and visited with guided tours at 11.00 am every last Sunday of the month. Step by step
ph IAT Montagnana
affacciano sulla magnifica corte d’armi del castello. La terza domenica del mese, anche nel periodo natalizio, è un’occasione perfetta per una gita in città: mercatino di antiquariato, artigianato ed enogastronomia, mercatino di Natale, pista di pattinaggio in piazza, e visita guidata pomeridiana alla città, sono solo alcuni degli appuntamenti che renderanno speciale una passeggiata lungo le vie di questo splendido borgo… se poi ci sarà anche la neve ad imbiancare mura e palazzi, tutto si ammanterà ancor più d’incomparabile bellezza e poesia.
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ph Michela Pettinà
ph Michela Pettinà
Padova
di Michela Pettinà
PADOVA
Gli Egizi in Veneto Che i padovani derivino dai Greci lo dice la leggenda secondo cui il troiano Antenore, in fuga dalla sua città in fiamme, risalì il mar Adriatico e il fiume Brenta e fondò la città di Padova seguendo scrupolosamente le indicazioni di un avveduto oracolo. Che Padova sia stata città romana lo dicono i ritrovamenti, di statue, bronzetti e mosaici, e pure di un imponente anfiteatro romano tra le cui mura si incastra la Cappella degli Scrovegni. Ma, verrebbe da dire, di Egizi a Padova non se ne sono mai visti, se non fosse che, sul finire del '700 la città diede i natali a Giovanni Battista Belzoni, impetuoso, intrepido e intelligente esploratore, così innamorato di faraoni, piramidi e mummie, da scoprire ben otto tombe nella Valle dei Re, a Luxor. I suoi ritrovamenti sono principalmente al British Museum di Londra, ma una sala del Museo Archeologico di Piazza Eremitani celebra Belzoni con i reperti che lui stesso ha donato alla città, come due imponenti statue della terribile dea Sekhmet, dalla testa di leonessa, un sarcofago vivacemente colora78
PAESAGGI VENETI
The Egyptians in Padua, Veneto
The legend of the Trojan Antenor tells us that the Paduans derive from the Greeks: according to it, Antenor escaped from the fall of Troy and, after having navigated across the Adriatic Sea and up the Brenta river, founded the city of Padua, following the indications of an oracle. Padua was certainly a Roman city as witnessed by the findings of statues, bronze objects and mosaics, and by the presence of an imposing Roman amphitheatre, within which we can find the Scrovegni Chapel. Padua also has a surprising connection with the Egyptians: at the end of the eighteenth century, it was the birthplace of Giovanni Battista Belzoni, an intrepid and intelligent explorer, who deeply loved pharaohs, pyramids and
mummies. In fact, he managed to discover eight tombs in the Valley of the Kings, in Luxor. Most of his findings are at the British Museum in London, while others (which he donated to the city) are exhibited in a room of the Archaeological Museum of Piazza Eremitani; here, you will find two imposing statues of the terrifying lion-headed goddess Sekhmet, a lively coloured sarcophagus, a series of canopic jars in which the embalmers kept the organs removed from the body they had to mummify. We could define them as ‘imported Egyptian antiquities’, but they still remain objects of great value, just as are the Venetian stelae, the Roman mosaics, and the objects of daily life, like a terracotta statue representing a gladiator with a helmet found in the tomb of a child. You can also discover memorial stones and columns, water conduits and roadside shrines, situlae and little chapels, in an extraordinary
ph Michela Pettinà
to, una serie di canopi in cui gli imbalsamatori conservavano gli organi estratti dal corpo da mummificare. Testimonianze egizie di importazione si potrebbero quindi chiamare, ma non per questo meno affascinanti. Così come di grande pregio sono le steli venetiche e i mosaici romani, e pure gli oggetti della vita quotidiana, come una statuina in terracotta ritrovata nella tomba di un bambino: era forse il suo giocattolo preferito, la riproduzione di un gladiatore con l'elmo che si poteva mettere e sfilare. E poi cippi e colonne, condotte per l'acqua e capitelli, situle ed edicole, in un viaggio straordinario nell'antica Patavium. Se il piano terra del Museo Civico è dedicato alla storia, il secondo è riservato all'Arte Medievale e Moderna, con la Pinacoteca, in cui il Canova gareggia col Tiepolo, Tintoretto con Veronese, Tiziano con Giorgione, Giotto con Guariento. In una stanza aperta al pubblico, tra i quadri esposti, gli attrezzi dei restauratori lavorano assiduamente per mantenere vivi i colori e sane le tele, fulgidi i bronzi e inattaccabili i legni.
ph Michela Pettinà
trip through ancient Patavium. The ground floor of the Civic Museum is dedicated to history, while the first floor is dedicated to Medieval and Modern Art: here the Pinacoteca houses works by Canova, Tiepolo, Tintoretto, Veronese, Tiziano, Giorgione, Giotto, Guariento. In a room which is open to the public, among the paintings, you can also see the restorers working continuously to keep the colours of the paintings vivid and their canvases intact, but also to keep the bronzes and the works made of wood in the best possible condition.
MUSEO EREMITANI Piazza Eremitani, 8 - PADOVA - Tel. +39 049 8204551 Aperto tutto l'anno da martedì a domenica - LUNEDÌ CHIUSO Orario continuato: 09:00 - 19:00 http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/museo-archeologico
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Jesolo
Mare d’inverno di Fabrizio Cibin
Cambiano le stagioni, ma la voglia di mare rimane. Grazie ad una città che sa cambiare pelle velocemente e proporre ai propri ospiti eventi e manifestazioni, a fianco dei suoi servizi. Al PalaInvent, l’imponente struttura di piazza Brescia, al Lido di Jesolo, spazio ai grandi concerti: il 29 febbraio 2020 Antonello Venditti, Brunori Sas il 3 marzo, Marracash il 28 marzo ed il Notre Dame de Paris dal 24 al 26 aprile 2020; ed in mezzo lo spettacolo tutto da ridere di Pio e Amedeo del 28 dicembre. Ma è nel periodo di Natale e Capodanno che la città diventa ancora più straordinaria. Come ormai da tradizione, in piazza Marconi verrà realizzato il Sand Nativity, il maestoso presepe di sabbia “scolpito” da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Talmente bello che lo scorso anno Papa Francesco ne volle una copia a Città del Vaticano. Quest’anno il “Presepe da trasferta” sarà realizzato a Matera. Tra le piazze Mazzini ed Aurora torna lo Jesolo Christmas Village, mentre in piazzetta Casabianca il Paese di Cioccolato. Il tutto in una città vestita a festa, tra luci (spettacolari quelle che saranno messe a Jesolo Paese), colori, pista di pattinaggio sul ghiaccio, la fattoria de80
PAESAGGI VENETI
JESOLO
The beauty of the winter sea
The seasons change, but our desire for the sea remains. Jesolo is a city that knows how to change skin quickly and how to propose good services as well as events and entertainments to its visitors. Space is given to big events at the PalaInvent, a multi-purpose building, situated in Piazza Brescia, in Lido di Jesolo: in 2020 it will host Antonello Venditti on February 29th, Brunori Sas on March 3rd; Marracash on March 28th and Notre Dame de Paris from April 24 till April 26th 2020. The comedy show of
ph archivio del Comune di Jesolo - Paolo Spigariol
ph archivio del Comune di Jesolo
ph archivio del Comune di Jesolo - Paolo Spigariol
Pio and Amedeo will be held on December 28th. But it is during Christmas time and New Year that the city becomes even more extraordinary. As per tradition, the Sand Nativity will be realized in Piazza Marconi; the majestic crib of sand is "carved" by artists from all over the world. So beautiful that last year Pope Francesco wanted a copy of it in the Vatican City. This year the "Transfer Nativity" will be based in Matera (European capital city of culture 2019). The Jesolo Christmas Village returns between the Mazzini and Aurora squares, while the Chocolate Village is in Casabianca square. All this, in a city dressed up to celebrate Christmas time, with lights (spectacular ones in Jesolo Paese, the old town village), colours, an ice-skating rink and the animal farm in front of the Jesolo town hall. And for a good New Year's beginning, after the fireworks: the first dive into the sea, a charity initiative for the Adele & Friends association. With its many facets, Jesolo knows how to be attractive, even if you can't feel the warmth of the sun on your skin. An opportunity to experience the sea in wintertime and at the same time visit Venice, the nearby city, that is in the world.
gli animali davanti al palazzo municipale. E per iniziare bene l’anno, dopo i fuochi della notte di San Silvestro: il primo tuffo in mare, una iniziativa con sfondo benefico per l’associazione Adele & Friends. Perché, nel suo essere una e tante, Jesolo sa essere attrattiva anche quando non c’è il sole a scaldare la pelle. Magari anche “solo” per vivere il mare d’inverno e allo stesso tempo visitare la (vicina) città unica al mondo, Venezia. INFO Tel. 0421.370601 - www.jesolo.it
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Quarto d'Altino
di Michela Pettinà
Il Museo nazionale e Area archeologica di Altino L'immagine che ognuno di noi ha di Venezia è così legata alla sfarzosità del suo carnevale, alle avventure di Casanova e Goldoni, che pare quasi che Venezia non sia mai esistita se non come Serenissima, magnificamente cristallizzata in un '700 da favola. In realtà tutta la Laguna di Venezia fu percorsa e abitata anche in epoca preromana e romana. Le testimonianze antiche si possono ritrovare a Quarto d'Altino, nel Museo nazionale e Area archeologica di Altino. Quando Altino era un emporio florido e vivace, Venezia non era nemmeno nei pensieri e quando Venezia divenne la città mercantile che conosciamo Altino era seppellita da secoli. Il Museo Archeologico racconta di una proto-Venezia che ha visto transitare uomini del Mesolitico, ha visto insediarsi i Veneti e arrivare i Romani: seguendo il percorso espositivo dei primi due piani dell'ex-riseria, si scoprono magnifiche punte di selce, stele scritte in venetico e sepolture di uomini e cavalli. Ma anche una splendida collana d'oro, un forno per ceramica, bilance, pesi per reti da pesca, giocattoli in terracotta, vasi in coccio e in vetro. Il nuovo Museo ha sostituito il vecchio che, qualche centinaio di metri più in su, verso il paese, è diventato uno spazio creativo, aperto in occasioni particolari. Il viaggio nella Storia continua verso una domus conservata in modo apprezzabile, la cosiddetta domus della Pantera dal mosaico dell’atrio, con la strada urbana basolata e isolati indicatori di diverse altre case. Sono visibili i pavimenti a mosaico che, grazie al sapiente racconto dei custodi dell'Area, riprendono le forme di case signorili, costruite lungo il decumano. Della 82
PAESAGGI VENETI
The National Museum and the Archaeological Area of Altino
The image that each of us has of Venice is so closely linked to the magnificence of its carnival, to the adventures of Casanova and Goldoni, that it almost seems as though Venice never existed other than as the eighteenth century, Serenissima Republic of Venice. However, the whole Venice Lagoon was in fact inhabited also in pre-Roman and Roman times, as witnessed by the findings exhibited at the National Museum and Archaeological Area of Altino located in Quarto d’Altino. The Archaeological Museum tells of early Venice, that saw the passage of Mesolithic men, the settlement of the Venetians and also the arrival of the Romans. Visiting the exhibition on the
TUTTE LE FOTO: Museo Archeologico Nazionale e Area archeologica di Altino-Polo museale del Veneto, “su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo”
first two floors of the ex-rice mill, you will not only discover magnificent flint tips, stelae engraved in the Venetic language, and the burial remains of men and horses, but also a splendid gold necklace, a ceramic oven, scales, weights for fishing nets, terracotta toys, as well as terracotta and glass vases. The new Museum has replaced the old one which has now become a creative space, only a few hundred meters from the town centre. The journey through history continues towards a well-preserved domus, named “the domus della Pantera” after the panther that is represented in the mosaic of the atrium. Remains of the road paved with large stones (“basolata”) and of other houses can also be seen. The mosaic floors are visible, but they come to life thanks to the wise narrations of the caretakers of this Archaeological area, that depict stately homes built along the decumanus. The Museum also has a reconstruction of the landing gate; only the foundations remain of the original one, but even these give a sense of the importance of Altinum, a commercial port whose decline unfolds through three or four centuries only to disappear with the scarcity of archaeological and documentary sources available. You cannot say that you have actually seen Venice without having visited Altino. The Museum is located a short distance from the airport, and can be reached by car taking the Mestre ring road or the A4 Mestre bypass. But for an even more exciting visit, get there from the sea, using the Laguna FLA boat service that departs from Burano or Torcello.
porta-approdo, di cui al Museo si vede una ricostruzione, sono rimaste solo le fondamenta, ma anche solo quelle restituiscono il senso dell'importanza di Altinum, porto commerciale il cui declino si dipana attraverso tre o quattro secoli e si perde della scarsezza delle fonti archeologiche e documentarie disponibili. Non si può dire di aver visto realmente Venezia senza aver visitato Altino: giungendo in auto, il Museo si trova a poca distanza dall'aeroporto, facilmente raggiungibile sia dalla tangenziale di Mestre che dal Passante dell'A4. Ma ancora più emozionante è arrivarci dal mare, partendo magari da Burano o da Torcello, con il servizio di linea commerciale di Lagunafla. MAIL: pm-ven.quartodaltino@beniculturali.it SITO: polomusealeveneto.beniculturali.it Museo e Area archeologica di Altino museoaltino 83
Piazzola sul Brenta
a cura del comune di Piazzola sul Brenta
PIAZZOLA SUL BRENTA
La piccola Versailles del Veneto A rendere interessante una gita a Piazzola sul Brenta, è la maestosa villa Contarini, residenza sontuosa che forma un unico complesso monumentale con il centro abitato. Piazzola compare nei primi documenti nel XIII secolo con i termini di Placeola – Placiola – Placjola, che possono riferirsi ad un'area campestre priva di vegetazione (Placea). Nel XIV secolo si affermano i Da Carrara, Signori di Padova e nel XV secolo i veneziani Contarini. In questo periodo, in località al tempo chiamata Isola di Carturo, nasce Andrea Mantegna (1431-1506), sommo artista della pittura rinascimentale. Ai Contarini è legata la costruzione della magnifica Villa al centro del paese, destinata ad ospitare sontuose feste barocche all'insegna della musica e del teatro. La proprietà dei Contarini passa nel 1852 ai Camerini, famiglia della borghesia terriera, che tra XIX-XX secolo si fa promotrice di un innovativo sviluppo urbanistico-industriale del paese. Oltre al capoluogo, la città si compone di cinque frazioni: Carturo, Isola 84
PAESAGGI VENETI
Mantegna, Presina, Tremignon e Vaccarino. Piazzola sul Brenta è famosa per il mercatino dell’antiquariato, uno dei più ricchi del Veneto, tra i più importanti non solo d’Italia ma anche europei. Si svolge l’ultima domenica del mese, caratterizzato da centinaia di bancarelle dove si può trovare tutto. Durante l’estate un ricco programma di concerti e a fine settembre l’appuntamento imperdibile per chi ama il formaggio Caseus Veneti. L’11 novembre la tradizionale festa di San Martino.
The small Versailles of Veneto
If you visit Piazzola sul Brenta, you should not miss the majestic Villa Contarini, a sumptuous residence forming a single monumental complex with the town centre. Piazzola was mentioned for the first time in documents dated 13th century as “Placeola”, “Placiola”, “Placjola”, with to the word “Placea” intended as a rural land without vegetation. In the 14th century the Da Carrara family, the Lords of Padua, and then in the 15th century the Contarini family in Venice increasingly asserted their authority. In this same period, Andrea Mantegna (1431-1506), one of the most important artist of Renaissance painting, was born in the area which was known at the time as “Isola di Carturo”. The Contarini family is linked to the building of the magnificent Villa in the centre of the town, where sumptuous baroque parties were held with music and theatre performances. In 1852 the Villa was passed over to the Camerini, a family of noble landowners who promoted the urban and industrial development of the town between the 19th and 20th century. In addition to the main
ph DANIEL photographic di Rossi Daniel
ph DANIEL photographic di Rossi Daniel ph DANIEL photographic di Rossi Daniel
Villa Contarini
PIAZZOLA SUL BRENTA
Logge palladiane e piazza Paolo Camerini
centre, the town also includes some other smaller localities: Carturo, Isola Mantegna, Presina, Tremignon and Vaccarino. Piazzola sul Brenta is famous for its antiques market, one of the richest in Veneto and one of the most important in Europe. This market takes place on the last Sunday of the month, and anything can be found on its hundreds of stalls. Several concerts are scheduled during the summer and the Caseus Veneti event is held at the end of September. On 11th November the traditional feast of San Martino is held in the town.
Loco delle Vergini
www.comune.piazzola.pd.it www.villacontarini.eu 85
Natale 2019
LE AZIENDE INFORMANO
Quante sorprese da SK idea Group!
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Manca sempre meno a Natale e come ogni anno SK idea Group di Thiene ha già pronte nel “sacco” delle fantastiche novità per regalare ai grandi, ma soprattutto ai più piccoli, delle esperienze in vero stile natalizio. Tutto il gruppo, infatti, ma soprattutto la scuola di lingue Level Up, ha da sempre un’attenzione particolare alle esigenze e alle aspettative dei propri clienti creando sempre delle proposte ad hoc per le diverse fasce d’età. Parlando dei più piccoli, ad esempio, durante l’anno le iniziative non mancano: tra summer camps, corsi pomeridiani e laboratori in lingua dedicati alle varie festività (Carnevale, Halloween, ecc.), i bambini e i loro genitori hanno l’imbarazzo della scelta. Quest’anno Level Up e SK idea, lo studio di traduzioni del gruppo, promuovono un’iniziativa davvero unica che i bambini difficilmente potranno dimenticare: i bambini potranno portare da Level Up la propria letterina a Babbo Natale; SK idea poi si occuperà di tradurla nella lingua degli elfi e di spedirla direttamente in Lapponia. Una volta ricevuta e tradotta la risposta di Babbo Natale, i bambini potranno venire a ritirarla alla scuola assieme a una fantastica sorpresa.
What a surprising Christmas at SK idea Group!
Christmas is around the corner and as in previous years SK idea Group in Thiene has already a lot of amazing surprises for everyone, especially for children in its “gift bag”. The entire group, above all the language school Level Up, has always paid particular attention to the needs of its clients by creating customised offers suitable for each age. As far as children are concerned, for example, interesting initiatives are proposed throughout the year: summer camps, afternoon courses, and theme-based language labs for Carnival, Halloween, etc. This year Level Up and SK idea, the translation agency of the group, propose a unique event that children won’t forget: children are asked to take their letter to Santa Claus to Level Up; SK idea will then translate it into the Elvish language and send it to Lapland. Once the reply letter from Santa has been received and translated, children will be given it together with an amazing surprise. LEVEL UP si trova in via Trieste, 43 a Thiene (VI) www.skidea.it – levelup@skidea.it
PAESAGGI VENETI
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