VICENZA Palladio la bellezza The Beauty of Palladio
PADOVA Tra Giotto e Petrarca From Giotto to Petrarca
BRENZONE Dal lago al Baldo
Trimestrale di informazione turistica - sett. 2019 - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VI
From Lake Garda to Monte Baldo
11 2019
ZANE’ (vi) Via Manzoni 6 Tel. 0445362815
www.cattelan.it
ph Florian
EDITORIALE
Il Veneto è la regione delle meraviglie, degli innumerevoli ed originali paesaggi, amati dai turisti e visitatori di tutto il mondo. Raccontare in una rivista la bellezza di questo territorio è fin troppo facile: le città d’arte così uniche ed originali, le spiagge, la laguna, le coste e i laghi, i colli e la fascia pedemontana fino agli altipiani e alle vette. Arrivare per un soggiorno in Veneto, da turista o per lavoro, è immergersi nella cultura e nella civiltà di un popolo che ha radici millenarie, che diventano palesi quando ammiriamo le tante opere d’arte che ci circondano. L’obiettivo di questa rivista è parlare delle grandi realtà che il mondo ci invidia e, nello stesso tempo, dedicare uno spazio per raccontare i piccoli angoli nascosti che meritano di essere valorizzati. La nostra grande fortuna è anche quella di poterci rigenerare, seguendo il corso delle stagioni, che ci regalano continuamente nuovi sguardi e nuove emozioni. Buon autunno a tutti voi.
Veneto is the region of wonders that boasts countless and original landscapes, loved by tourists and visitors from all over the world. It is really easy to fill this magazine with the beauty of this area, to tell of the unique and original cities of art, the beaches, the lagoon, the coasts and the lakes, the hills and the foothills which lead up to its plateaus and its towering peaks. Whether you are staying in Veneto as a tourist or for work, you can immerse yourself in the culture and civilisation of a population that has ancient roots, discovering and admiring the many works of art that surround you. The aim of this magazine is to talk about the great treasures our region has to offer that are envied by many around the world but, at the same time, to dedicate a space to those valuable, small, hidden corners of Veneto that still have to and deserve to be discovered. Our great fortune is also that of being continuously offered the possibility of discovering a new point of view and new emotions, as the changing seasons change the colours of our surroundings. Happy autumn to you all!
SOMMARIO
Settembre 2019 - Anno 3 - n. 11 Registrazione Tribunale di Vicenza n. 16 del 22.08.2017 RS Pratica n. 3161 del 22.08.2017 VG Editore Paesaggi Veneti di Gisella Zanocco 36030 Zugliano (VI) paesaggiveneti@gmail.com tel. 340.8598110 Direttore responsabile Francesco Brasco In Redazione Federica Lago, Michela Pettinà, Marta Prebianca, Manuela Ceolato, Lisa Spagnolo, Elisabetta Merlo, Elettra Morlin, Francesca Baggio, Ilenia Fenu, Francesca Dovigo, Donato Marmorini, Rossella Roan, Pietro Zampieri, Erica Ferrarin, Elisa Turro, Laura Filippi, Gisella Zanocco Traduzioni SK Idea Tel. +39 0445 372591 www.skidea.it Pubblicità paesaggiveneti@gmail.com Progetto grafico Studio Pasquariello Thiene (VI) - T. +39 0445 368270 www.pasquariellopubblicita.it Stampa GraphicNord Group S.r.l. Tel. 0444.659384
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PALLADIO E VICENZA LA BELLEZZA CHE VALE UN VIAGGIO 6 Palladio and Vicenza: beauty that is worth the trip 6 PADOVA: TRA GIOTTO E PETRARCA 8 Padua: from Giotto to Petrarca 8 BRENZONE SUL GARDA DAL LAGO AL BALDO 10 Brenzone sul Garda: from Lake Garda to Monte Baldo 10 VERONA: IL GOTICO INTERNAZIONALE 12 Verona: the International Gothic Style 12 LA GROTTA DI FUMANE: UNO SCRIGNO ARCHEOLOGICO 14 The Cave of Fumane an archaeological treasure chest 14 LA PROSA A THIENE È XL AL VIA LA NUOVA STAGIONE 16 La Prosa in Thiene becomes XL 17 BASSANO DEL GRAPPA: COLORI E SAPORI AUTUNNALI 22 Bassano del Grappa: autumn colours and flavours 22 TINTE CALDE SULLE PICCOLE DOLOMITI 26 Warm colours on the Small Dolomites 26 ARZIGNANO:IL CASTELLO SCALIGERO 30 The Scaliger Castle of Arzignano (14th century) 30 LONIGO: LA RASSEGNA ORGANISTICA 32 Lonigo: an organ festival to visit its beautiful churches 36 AUTUNNO AD ASIAGO 50 Autumn in Asiago 50 SCHIO: TURISTI AMERICANIIN CERCA DI HEMINGWAY 56 Schio: American tourists in search of Hemingway 56 LA SOSTENIBILITÀ VOLA IN ALTO A CORTINA D'AMPEZZO 60 Sustainability flies high, in Cortina d'Ampezzo 61 MONTEVIALE: L’AFFASCINANTE VILLA ZILERI 68 Monteviale: the charming Villa Zileri 68 VILLA CALDOGNO ALLA SCOPERTA DI PALLADIO 70 Villa Caldogno: discovering Andrea Palladio’s work 70 BRENDOLA: SPAZI E VISIONI PAESAGGISTICHE 72 Brendola: Spaces and landscape views 72 ALLA SCOPERTA DEL DELTA DEL PO 74 Discovering the Po delta 74 LUNGO LA DIAGONALE VERDE DEL VENETO 78 Along the ‘green diagonal’ of Veneto 78 MARANA SPACE EXPLORER CENTER 82 Marana Space Explorer Center 82 ESPLORANDO IL MONTELLO: IL BOSCO DEI DOGI 84 Exploring Montello: the wood of the Doges 84 In copertina veduta di Vicenza - ph Candoni Federico Archivio ufficio stampa Comune di Vicenza
ph Donato Marmorini
Vicenza
di Donato Marmorini
Palladio e Vicenza La bellezza che vale un viaggio Vicenza e il Palladio, un binomio imprescindibile. Tra le tante opere realizzate dal grande architetto la città veneta custodisce alcuni tra i suoi capolavori assoluti, grazie ai quali ha ottenuto il riconoscimento di Città UNESCO: la Basilica Palladiana che lo rese celebre e il Teatro Olimpico, l'ultima da lui progettata. La sola visita a questi due capolavori, vale il viaggio nel capoluogo vicentino. Raggiunta la centralissima Piazza dei Signori, una tra le più belle d’Italia, trovandoci al cospetto della Basilica Palladiana, non possono non tornarci alla mente le parole di meraviglia che Goethe scrisse nel suo Viaggio in Italia: ”...Non è possibile descrivere l'impressione che fa la Basilica di Palladio…”. Fu il Palladio ad attribuire il termine “Basilica” in ragione della sua funzione pubblica come nell'antica Roma, quando nel 1549 il Consiglio Cittadino approvò il suo progetto di dotare l'edificio di un loggiato a due piani che ricorda nello stile i monumenti romani e che unito al caratteristico tetto a forma di barca capovolta rivestito in lastre di rame (distrutto a causa della guerra e ricostruito fedelmente), rende inconfondibile questo monumento. L'edificio oggi è spesso teatro di mostre e rappresentazioni anche di carattere internazionale, mentre dal terrazzo sopra il loggiato è possibile ammirare scorci suggestivi di Vicenza e la sottostante Piazza dei Signori sia di giorno e 6
PAESAGGI VENETI
Palladio and Vicenza
Beauty that is worth the trip Vicenza and Palladio, two faces of the same coin. The city of Vicenza, in fact, has been officially recognised as a UNESCO World Heritage Site since it is the home of two of the major masterpieces of this great architect: the Basilica Palladiana (that made him famous worldwide) and the Teatro Olimpico, the last work he designed. A visit to these two masterpieces alone, is worth the trip to Vicenza. After reaching Piazza dei Signori, one of the most beautiful squares in Italy located right in the city centre, you will find yourself in front of the Basilica "Palladiana" and the words that Goethe wrote in his book ‘Italian Journey’ will immediately come to your mind: "...It is not possible to describe the impression made by the Basilica of Palladio... ". Palladio himself, called the building a ‘Basilica’ because of its public function, similar to that of such buildings in ancient
ph Donato Marmorini
Rome. In 1549 the City Council approved Palladio’s project which included a twostorey loggia whose style recalled that of the Roman monuments. This distinctive loggia together with the characteristic copper-lined roof, having the shape of an overturned ship’s hull (which was destroyed by war and then faithfully restored), make this monument unmistakable. Today, the building often hosts national and international art exhibitions and performances, while the terrace above the loggia offers its visitors a stunning view of Vicenza and the underlying Piazza dei Signori, both during the day and even until late in the evening on summer weekends. It was certainly the Basilica that made Palladio famous and hence the official architect
of the City of Vicenza, however, the Teatro Olimpico which is located a few hundred meters away inside a medieval building, is perhaps his most extraordinary inheritance. To create this work, Palladio combined his knowledge of classical theatres (acquired by reading texts such as the De Architectura by Vitruvius) with that acquired visiting the ruins of ancient Roman theatres. The great architect, however, would not see the conclusion of the work commissioned by the Olympic Academy of Vicenza in 1579. At the time of his death in 1580, his son Silla would complete the work, while another great architect from Vicenza, Vincenzo Scamozzi, would be commissioned to design and create the marvellous wooden and stucco
ph Donato Marmorini
nei fine settimana estivi anche fino a tarda sera. Se la Basilica è l’opera che ha dato a Palladio la notorietà, diventando l’architetto ufficiale della Città di Vicenza, il Teatro Olimpico, distante poche centinaia di metri e realizzato all'interno di un edificio di epoca medievale, è forse la sua eredità più straordinaria. In esso Palladio concentrerà il suo sapere sul teatro classico frutto della lettura di testi come il De Architectura di Vitruvio e la visita ai ruderi di antichi teatri romani. Il grande architetto però non vedrà la conclusione dell'opera affidatagli dall'Accademia Olimpica di Vicenza nel 1579. Alla sua morte, sopraggiunta nel 1580, sarà il figlio Silla a portare a compimento il lavoro del padre, mentre a progettare e realizzare la meravigliosa “scena a prospettive” realizzata in legno e stucchi raffigurante le sette vie dell’antica Tebe, sarà chiamato Vincenzo Scamozzi, il più importante architetto vicentino dopo la morte del Palladio. Possiamo dire che “l’essenza” del Teatro Olimpico sta nell’avverarsi del sogno di tanti umanisti e architetti rinascimentali, nel veder realizzato in forma stabile uno degli edifici simbolo della cultura classica, con una fedeltà rappresentativa assoluta, o per dirla con Andrea Palladio “… con lunga fatica e gran diligenza e amore” alla ricerca dell’assoluta armonia.
‘perspective scene’, which depicts the seven streets of Thebes. We can say that the ‘essence’ of the Teatro Olimpico lies in the fulfilment of the dream of many Renaissance humanists and architects: to see one of the most emblematic buildings, faithfully representing the classical culture, arise from the ground, or, in Andrea Palladio’s words, arise ‘... with long effort and great diligence and love" in search of absolute harmony. BASILICA PALLADIANA E TEATRO OLIMPICO
aperto da martedì a domenica www.museicivicivicenza.it www.teatrolimpicovicenza.it 7
Padova di Michela Pettinà
Tra Giotto e Petrarca In giro per Padova con i bambini
ph Padova Convention& Visitors Bureau Gabrio Tomelleri
Molti aggettivi si merita la città di Padova, famosa per la sua Basilica, prestigiosa per la sua Università, vivace per la vita sociale e le numerose attività economiche. Ma Padova è anche facile, se le si dedica il tempo che merita: semplice da raggiungere in treno, lo è altrettanto con l'auto, che si può poi lasciare in periferia, per arrivare in centro con un bus di linea. Prendendo, ad esempio, la linea 10, da Sarmeola di Rubano o da Ponte di Brenta, non ci si può sbagliare e la discesa di fronte ai Giardini dell'Arena apre alla possibilità di visitare il Museo Archeologico e la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa degli Eremitani e la Pinacoteca, nonché Palazzo Zuckermann con il suo museo di arti applicate e decorative. Muovendosi con i bambini, prima tappa obbligata è il Parco cittadino, chiamato Giardini Giotto per la vicinanza con la Cappella degli Scrovegni: una corsa sui vialetti ben tenuti e poi in fila per visitare i favolosi affreschi del '300. Potendo organizzarsi, il consiglio è di appoggiarsi ad una guida, per apprezzare appieno la festa di colori e particolari che riempie ogni centimetro delle pareti e del soffitto.
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PAESAGGI VENETI
Il passaggio per il "corpo tecnologico attrezzato di accesso", ossia una saletta di acclimatazione creata per limitare i problemi di condensa che da sempre minacciano la Cappella, fornisce le prime informazioni sulla meraviglia che si schiude pochi metri più in là. Ma niente prepara allo splendore che Giotto ha riversato sui muri dell'oratorio privato di Enrico Scrovegni: persino i bambini restano senza parole, stupefatti da un racconto che, a loro, appare come un gigantesco fumetto e, ai loro fratelli più grandi, come un'antica Instagram story, solo che questa dura da oltre 700 anni. Tornando verso la biglietteria, una visita alla Chiesa degli Eremitani risveglia reminescenze scolastiche in genitori e figli adolescenti: il sepolcro di Jacopo II da Carrara porta incisa un'epigrafe in esametri composta da Francesco Petrarca, in cui il poeta piange l'amico "di cuore grande e virtù sincera". Sedersi sui banchi scuri, nella quiete orante della Chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, è una sosta doverosa, prima di immergersi nuovamente nella portentosa Padova.
From Giotto to Petrarca
Strolling around Padua with your children Many adjectives could be used to describe the city of Padua: ‘famous’ for its Basilica, ‘prestigious’ for its University, ‘lively’ when referring to its social life and the numerous economic activities present in the city. But Padua is also ‘easy to visit’, with a little planning: it is easy to reach both by train and by car (if you drive to Padua, you can leave your car on the outskirts and reach the city centre by bus). For example, if you take bus line no. 10 (leaving from Sarmeola di Rubano or from Ponte di Brenta) and get off at the
ph Padova Convention& Visitors Bureau Andrea Ferrero
stop in front of the Giardini dell'Arena, you can enjoy a visit to the Archaeological Museum and the Scrovegni Chapel, the Church of the Eremitani and the Pinacoteca, as well as Palazzo Zuckermann with its museum of applied and decorative arts. If you are visiting the city together with children, you cannot miss stopping at the ‘Giardini Giotto’, the city park named after the artist of the adjacent Scrovegni Chapel: first, you can enjoy a stroll along the well-kept paths and then, you can visit the Chapel’s wonderful fourteenth-century frescoes. If you organise your trip in advance, we recommend you hire a local guide so as to fully appreciate the feast of colours and details that fill every inch of the Chapel’s walls and ceiling. The special access room, called ‘acclimatisation room’, that was created to limit the condensation problems that have always threatened the Chapel, anticipates the precious treasure that you are about to visit. But nothing can really
prepare you for the splendour of Giotto’ work on the walls of Enrico Scrovegni's private oratory; even children remain speechless and amazed by the story represented. To smaller children it may appear like a gigantic silent book, while older children can observe it like an ancient Instagram story, that has lasted, however, for over 700 years. When returning towards the ticket office, a visit to the Church of the Eremitani will awaken memories of school days both in parents and their adolescent children. The tomb of Jacopo II da Carrara is engraved with an epigraph in hexametres composed by Petrarch, in which the poet mourns his friend’s death, describing him as a man of "great heart and sincere virtue". Take a moment to sit on the dark pews and savour the peace of the Church dedicated to Saints Filippo and Giacomo, a must before plunging back into the majesty of Padua. 9
ph Comune di Brenzone sul Garda
Brenzone sul Garda
a cura Ufficio IAT
BRENZONE SUL GARDA
Dal lago al Baldo Un paradiso non solo per nuotatori e appassionati di sport acquatici, ma anche per escursionisti, mountain bikers e buongustai. Acqua e montagne dal sapore mediterraneo - spiagge cristalline e percorsi escursionistici sul lago e sulle cime del Monte Baldo. Brenzone non significa solo belle spiagge con acque cristalline e vela con regate internazionali, surf, kitesurf, kitesurf, parapendio, ma anche escursioni a piedi e in mountain bike. Il territorio di Brenzone, con i suoi numerosi borghi medievali, vicoli e paesaggi suggestivi, è una meta di vacanza sul lago di Garda ideale per tutte le età e per coloro che amano andare alla scoperta di scenari naturali. Alle località più famose direttamente sul lago di Assenza, Porto, Magugnano, Marniga e Castelletto, si aggiungono sulle pendici del Monte Baldo altri 10 borghi, tra cui il borgo medievale di Campo, un luogo magico dove il tempo si è fermato, e Prada, un "paradiso in montagna" a 1000 metri di altitudine. Le piacevoli passeggiate lungo la spiaggia e quelle più impegnative sulle pendici del Monte Baldo offrono numerose attività sportive per una vacanza attiva. Anche il biker più esperto troverà qui una buona sfida: Punta Veleno. La salita di quasi 20 km di lunghezza può essere padroneggiata solo da ciclisti con ottime condizioni fisiche e nervi d'acciaio. Nel frattempo l'omonima MTB Racing, che si svolge ogni anno a settembre, guadagna sempre più fama. Tra il lago e il Monte Baldo ci sono una decina di sentieri per escursioni a piedi e in mountain bike. A Brenzone sul Garda è stato creato il primo Nordic Walking Park del Lago di Garda che offre 5 percorsi, dal facile al medio livello di difficoltà. 10
PAESAGGI VENETI
Campo di Brenzone
BRENZONE SUL GARDA
From Lake Garda to Monte Baldo
It is a paradise not only for swimmers and water sports enthusiasts, but also for hikers, mountain bikers and gourmets. Here water and mountains have a Mediterranean flavour: you can find crystal-clear beaches and hiking trails respectively on Lake Garda and the peaks of Monte Baldo. Brenzone is not only synonym with beautiful beaches with crystal-clear water, sailing with international regattas, surfing, kitesurfing, and paragliding, but also with hiking and mountain biking. The territory of Brenzone, with its many medieval villages, alleys and suggestive landscapes, is a holiday destination on Lake Garda suitable for all ages and for those who enjoy discovering natural scenarios. In addition to the most famous places facing directly the
La diversità del paesaggio di Brenzone si riflette anche nella gastronomia: il pesce d'acqua dolce occupa una posizione di primo piano. Quasi tutti i piatti tipici sono a base di pesce: anguilla, trota, coregone, luccio, acciuga. La gastronomia cambia nelle zone di montagna, dove in autunno vengono offerti carne, selvaggina, formaggi e frutti del sottobosco come funghi, tartufi e castagne. Affacciandosi dal lago, sulle pendici di Brenzone, si può facilmente scoprire il colore verde argenteo degli uliveti, dalle cui olive, ancora raccolte a mano, si ottiene l'olio extravergine di oliva di Brenzone.
ph Comune di Brenzone sul Garda
ph Comune di Brenzone sul Garda
lake (such as Assenza, Porto, Magugnano, Marniga and Castelletto), another 10 villages are located on the slopes of Monte Baldo, including the medieval village of Campo, a magical place where time has stopped, and Prada, a "paradise in the mountains" at 1000 meters a.s.l. The pleasant walks along the beach and the more demanding ones on the slopes of Monte Baldo offer ideal locations for practising several sports activities for an active holiday. Even the most experienced biker will find a facing challenge here: Punta Veleno. The almost 20-km-long climb can only be completed by cyclists in excellent physical condition and nerves of steel. Moreover, the MTB Racing named after it, is being held every year in September and gaining more and more popularity.
Between the lake and Monte Baldo there are a dozen trails for hiking and mountain biking. The first Nordic Walking Park on Lake Garda was created in Brenzone sul Garda, offering 5 routes with a difficulty level ranging from easy to medium. The landscape diversity of Brenzone is also reflected in its gastronomy, where freshwater fish (e.g. eel, trout, whitefish, pike, anchovy) plays a key role in almost all typical dishes. Gastronomy changes in the mountain areas, where meat, game, cheeses and fruits are offered during autumn, together with mushrooms, truffles and chestnuts. From the lake, you can easily appreciate on the slopes the silvery green colour of the olive groves from where olives are still harvested by hand to produce the Brenzone extra virgin olive oil.
ph Comune di Brenzone sul Garda
Chiesa a Biaza
Magugnano
IAT INFORMAZIONE TURISTICA BRENZONE SUL GARDA Tel. +39 045 7420076 - info@brenzone.it www.brenzone.it 11
Verona
di Ilenia Fenu
Il gotico internazionale Per il Gotico internazionale, Verona è una delle città più importanti di diffusione di questa tendenza artistica presente in Italia tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400, nel periodo di transizione tra la dominazione scaligera, quella dei Visconti e l’arrivo dei veneziani nel 1406. Si tratta di un gusto estremamente ornato, decorato e fiorito, realizzato attraverso figure eleganti e slanciate, che era largamente diffuso soprattutto nella porzione settentrionale della penisola, tra Lombardia, Verona e Venezia. Nella città scaligera abbiamo gli esempi di alcuni dei più importanti maestri del periodo, di spicco la presenza di Antonio Pisano detto il Pisanello (1395-1450): il pittore lavorò nella chiesa di Santa Anastasia, in cui realizzò l’affresco raffigurante San Giorgio e la principessa sulla parete esterna della cappella Pellegrini. L’affresco, diviso in due porzioni, nel corso del 12
PAESAGGI VENETI
The International Gothic Style
As far as the International Gothic style is concerned, Verona is one of the most important cities, because it is right here that this artistic trend spread between the end of the fourteenth century and the beginning of the fifteenth century, in the period of transition between the domination of the Dalla Scala family, the domination of the Visconti family and the arrival of the Venetians in 1406. It is an extremely adorned, decorative and flowery art style, featuring graceful and slender figures, which was widespread, above all in northern
ph Stefano Saccomani ph Comune di Verona
Italy, between Lombardy, Verona and Venice. In the city of Verona you can find some examples by the most important masters of that period, among whom Antonio Pisano, known as Pisanello (1395-1450): this painter worked in the Church of Santa Anastasia and painted the fresco Saint George and the princess on the outer wall of the Pellegrini chapel. This fresco, which is divided into two portions, has, unfortunately, been damaged over time: the right side is still in good condition and depicts the princess and Saint George who is about to mount his horse with one foot already in the stirrup, while the left side has been almost completely lost, only the previous meals of the dragon can be seen, depicted with the capricious taste typical of the International Gothic style. Continuing the tour of Verona, you cannot miss the Museum of Castelvecchio, which hosts a rich collection of statues, paintings, and weapons. Renovated and arranged by Carlo Scarpa, the current museum setting is centred around the equestrian monument of the great military commander Cangrande I della Scala, leading its visitors through the medieval castle and along the walkways of its ancient walls. In the hall dedicated to the masters of the International Gothic style, you will find works by Pisanello, Michelino da Besozzo, Altichiero and Stefano da Verona and appreciate the details, floral and rich decorations, as well as the preciousness of the garments and materials enriched with gold leaf: this is a space full of wonder!
tempo si è rovinato: rimane ancora ben leggibile la parte destra, raffigurante la principessa e san Giorgio in procinto di salire a cavallo, con un piede già infilato nella staffa; nella parte sinistra, che un tempo mostrava il drago, riusciamo a vedere una minima porzione dell’affresco, in cui scorgiamo i precedenti pasti della feroce belva, in un gusto capriccioso tipico del Gotico internazionale. Proseguendo il viaggio nella città, una tappa obbligatoria è il Museo di Castelvecchio, che presenta una ricca collezione di statue, dipinti ed armi e si ammanta del suggestivo allestimento realizzato da Carlo Scarpa, che ruota attorno al monumento equestre del grande condottiero Cangrande I della Scala, in un percorso che ci porta all’interno del castello medievale e sopra i passaggi delle antiche mura. Nella sala dedicata ai maestri del Gotico internazionale avremo modo di trovare le opere di Pisanello, Michelino da Besozzo, Altichiero e Stefano da Verona. In tutte le opere potremo osservare il gusto per i dettagli, per la decorazione fiorita ed arzigogolata, per la preziosità delle vesti e dei materiali stessi, arricchiti dalla foglia d’oro: una sala, questa, densa di meraviglia. 13
ph Michela Pettinà
Fumane
di Michela Pettinà
La Grotta di Fumane Uno scrigno archeologico La bellezza della Grotta di Fumane sta nelle parole, in quelle narrate dalle bravissime guide di oggi e in quelle che qui si raccontavano, raccolti intorno al fuoco, gli uomini di Neandertal 90.000 anni fa. Perché la Grotta di Fumane è poco più di un riparo, "Riparo Solinas" era chiamata negli anni '60 e, ancora prima, "Ossi", a conferma che alla toponomastica bisogna dar retta. Non ci si aspetti gallerie e inghiottitoi, soffitti grondanti stalattiti e magari pure il trenino per entrare nelle viscere della Terra: a Fumane si va per ascoltare e imparare. Si impara che qui si fermavano i clan di uomini di Neandertal durante le loro battute di caccia, come dimostrano le ossa di animali che venivano preparati sui focolari di cui si sono ritrovate le pietre. Clan formati da uomini coraggiosi ma anche superstiziosi, che usavano le penne dei grandi rapaci per creare ornamenti portafortuna, chiedendo ai loro dei di ritornare vivi, come portati sulle ali di quelle magnifiche prede. Ma clan di cui facevano parte anche bambini che, inevitabilmente, perdevano i loro dentini da latte e magari li nascondevano nella grotta, come i bambini di oggi li mettono sotto un bicchiere, sperando che li trovi la fatina dei denti, oppure un archeologo, non si sa mai. E c'erano anche donne, nel clan, donne forti, abituate al clima rigido del tempo, che si impegnavano alacremente per il buon andamento dell'economia familiare, macellando gli animali e lavorandone le pelli. Ma che, nel preparare i bagagli per seguire gli uomini, vi infilavano dentro un tesoro 14
PAESAGGI VENETI
The Cave of Fumane
an archaeological treasure chest The beauty of the Cave of Fumane lies in the words, both in those narrated by the very good guides of today and in those told by the Neanderthal men 90,000 years ago, while gathered here around a fire. In fact, the Cave of Fumane is little more than a shelter; it was called "Riparo Solinas" (Solinas Shelter) in the '60s and, before then, "Ossi" (Bones), confirming the importance of toponymy. Do not expect to find tunnels and sinkholes, stalactites hanging from the cave ceilings, or maybe even a little train entering the depths of the Earth: you go to Fumane to listen and learn. You will discover that clans of Neanderthals stopped here during their hunting trips, as evidenced by the fossilised animal bones found in the hearths where the animals were cooked. Clans
fatto di collane di conchiglie e pure un contenitore, in una conchiglia già fossile all'epoca, pieno di quello che oggi si potrebbe chiamare fondotinta. Il 60% della Grotta di Fumane è ancora inesplorato: l'Università di Ferrara alterna le campagne di scavo alla comprensibile curiosità dei turisti, tenendo sempre il sito in sicurezza, perché dietro ogni sasso può esserci una scoperta eccezionale. Come lo "Sciamano", una figura stilizzata tra i più antichi esempi di arte pittorica in Europa: siamo circa a 35.000 anni fa e la Grotta, abbandonata dai Neandertal, diventa riparo per i Sapiens, che in Lessinia andavano a caccia soprattutto di
to the harsh climate of the time, who worked hard running the home, slaughtering the animals and then working the skins. But women who also cared for their beauty, packing their small treasure consisting of shell necklaces and fossilised shells full of what we now call foundation cream, into the baggage carried when following their men. 60% of the Fumane Cave still has to be explored: the University of Ferrara alternates the excavation work with periods when the cave is open to the understandable curiosity of tourists, paying careful attention to keep the site safe, because every stone could conceal an exceptional discovery. Among these unveiled discoveries, the "Shaman", a stylized figure that is among the most ancient examples of pictorial art in Europe: placed about 35,000 years ago when the Cave, abandoned by the Neanderthals, became a shelter for the Sapiens, who made the Lessinia area their hunting ground, above all for ungulates, such as roe deer, chamois, but also deer and ibexes. We all need curiosity and passion to visit the Cave of Fumane, qualities that need to be cultivated from an early age to become fully aware of our past.
ph Michela Pettinà
ph Michela Pettinà
ph Michela Pettinà
of courageous yet superstitious men, who used the feathers of great birds of prey to create lucky charms, thereby asking their gods for a safe return, as if carried upon the wings of those magnificent birds. But clans which also included children, who perhaps hid their fallen milk teeth in the cave, just as today's children put them under a glass, hoping they’ll be found by the tooth fairy, however, in this case, they were found by an archaeologist. Certainly, there were also women in the clan, strong women, accustomed
VISITE SU PRENOTAZIONE Tel. +39 366 2064398 info@grottadifumane.eu Grotta di Fumane – Homo 3.0
www.grottadifumane.eu
ungulati, come caprioli, camosci, ma anche cervi e stambecchi. Per visitare la Grotta di Fumane ci vogliono curiosità e passione, doti da coltivare fin da piccoli, per diventare veramente umani. 15
Thiene - Teatro a cura del Comune di Thiene
La Prosa a Thiene è XL
Al via la nuova Stagione con l’eccellenza di sempre
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ph Andrea Angelucci
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1. Falstaff e il suo servo 2. Anfitrione 3. Il maestro e Margherita
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ph Daniele Fiore
La Stagione di Prosa di Thiene festeggia quarant’anni e si mostra al pubblico in tutta la classe e il fascino di un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Una qualità che è ben nota agli addetti ai lavori e che motiva il lusinghiero appellativo di “Thiene, Atene del Teatro” dichiarato dal regista Antonio Calenda. Non è un caso se attori di primo piano dichiarano ad ogni Stagione di essere felici di venire a Thiene, ben lieti quando possono tornarci negli anni a seguire. E la conferma viene anche da questa Stagione XL che si presenta con una ricca offerta di drammi, commedie e musi-
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PAESAGGI VENETI
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4. Madre Courage e i suoi figli 5. il Sindaco di Thiene Giovanni Casa-
cal, sposando teatro classico e contemporaneo. Il pubblico potrà applaudire i migliori attori di teatro nelle migliori produzioni del momento, come Gigio Alberti, Ettore Bassi, Barbora Bobulova, Franco Branciaroli, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Simona Cavallari, Arturo Cirillo, Massimo De Francovich, Giovanni Esposito, Stefania Felicioli, Anna Foglietta, Alessandro Haber, Simona Marchini, Umberto Orsini, Maria Paiato, Alvia Reale, Michele Riondino, Federica Rosellini, Valerio Santoro e David Sebasti. «La Prosa è la punta di diamante della nostra politica culturale - dichiara il Sindaco, Giovanni Casarotto - e questo risultato è il frutto di un impegno che viene profuso con intelligenza, entusiasmo e competenza dall’Assessore alla Cultura, Maria Gabriella Strinati, con il prezioso supporto di Arteven e degli Uffici Comunali e la consulenza di quello straordinario amico del nostro teatro che è Silvano Guarda. La realizzazione della Stagione è resa possibile grazie alla sinergia ph Guido Mencari
ph Fabio Ruggiero
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ph Fabio Ruggiero
rotto e l’Assessore alla Cultura Maria Gabriella Strinati
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La Prosa in Thiene becomes XL:
ph Guido Mencari
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the new season takes off with excellence The Thiene Theatre Season celebrates forty years and, as always, offers its public all the class, charm and excellence for which it is nationally recognised. A quality that is so well known to theatre experts that it has earned it the flattering name of "Thiene, Athens of the Theatre", as declared by the director Antonio Calenda. Therefore, it is no coincidence that leading actors are only too happy to come to Thiene every season and, even more so, to return to Thiene in the following years. This is asserted by an XL Season with a rich offer of dramas, comedies and musicals, marrying classical and contemporary theatre. The public will be able to applaud some of the greatest theatre actors on stage in the best productions of the moment; among these actors: Gigio Alberti, Ettore Bassi, Barbora Bobulova, Franco Branciaroli, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Simona Cavallari, Arturo Cirillo, Massimo De Francovich, Giovanni Esposito, Stefania Felicioli, Anna Foglietta, Alessandro Haber, 17
ph Alessandro Serra
Thiene - Teatro
con il mondo economico ed imprenditoriale per l’indispensabile supporto finanziario». «Quarant’anni sono un traguardo ragguardevole – spiega l’Assessore alla Cultura, Maria Gabriella Strinati - e quaranta sono le stagioni teatrali che quest’anno celebriamo al Comunale di Thiene per ricordare la sua rinascita nel 1980. È un momento alto per la nostra Città. Il Teatro, si sa, ha scandito la vita culturale della Comunità in cui ci identifichiamo; i cartelloni appesi nel foyer testimoniano un
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susseguirsi di grandi nomi e compagnie, autori classici e novità, infinite emozioni. È un foyer che non dimentica, che ha una sua memoria, un orgoglio per la sua storia, la qualità delle proposte, il valore degli attori che hanno solcato il palcoscenico, lo spessore di molte opere rappresentate, dall’antico al contemporaneo. Un Teatro che colloca Thiene nella migliore tradizione culturale della Nazione. Anche questa quarantesima Stagione vuole continuare nel solco degli ultimi anni, mantenendo una tradizione che con la sua qualità ha premiato il Teatro Comunale di Thiene con successi costanti e sempre più numerosi. Trenta spettacoli in abbonamento e tre fuori abbonamento: opere drammatiche e divertimento, grandi amici che ritornano e nomi che molto promettono. Un rito, oramai, di cui non possiamo fare a meno. Davvero 18
PAESAGGI VENETI
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ph Ignacio Maria Coccia
ph Alessio Ciaffardoni
ph Francesco Biscione
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ph Vincenzo Fedecostante
ph Emiliani
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ph Noemi Ardesi
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Simona Marchini, Umberto Orsini, Maria Paiato, Alvia Reale, Michele Riondino, Federica Rosellini, Valerio Santoro and David Sebasti. "Theatre is the spearhead of our cultural policy - declares the Mayor, Giovanni Casarotto - and this result is the fruit of a commitment sustained with intelligence, enthusiasm and competence by the Councillor for Cultural Matters, Maria Gabriella Strinati, together with the precious support of Arteven, the Municipal Offices and the advice of Silvano Guarda, an extraordinary friend of our theatre. This incredible theatre season was made possible thanks to the cooperation and financial support of the economic and entrepreneurial worldÂť. "Forty years are a remarkable milestone - explains the Councillor for Cultural Matters, Maria Gabriella Strinati - and this year we commemorate the
6. Il costruttore Solness 7. Morte di un commesso viaggiatore 8. Mi amavi ancora 9. A Christmas Carol 10. La casa nova 11. Bella Figura
rebirth of the Thiene Municipal Theatre in 1980, with its fortieth theatrical season. It is a proud moment for our City. The Theatre, as everyone knows, has always marked the cultural life of our Community; this is testified by the posters hanging in the theatre foyer which boast a succession of great actors and theatre companies, an infinity of emotions. It is a foyer that does not forget, but that remembers 19
ph Max Valle
Thiene - Teatro
INFORMAZIONI Ufficio Cultura p.zza A. Ferrarin, 1 - Thiene tel. 0445-804.745-746-943 teatro@comune.thiene.vi.it cultura@comune.thiene.vi.it PROGRAMMA www.comune.thiene.vi.it www.arteven.it www.vivaticket.it 12
ph Luca Del Pia
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XL 12. Odissea un racconto mediterraneo 13. La scuola delle mogli
una Stagione XL!». La 40^ Stagione di Prosa è articolata in dieci spettacoli di prosa, proposti ciascuno per tre serate dal 4 novembre 2019 al 18 marzo 2020 e sarà affiancata, anche quest’anno, da ben tre proposte fuori abbonamento. I GIOVANI E IL TEATRO Anche quest’anno saranno offerti agli studenti delle Superiori cinquecento biglietti gratuiti per far conoscere il teatro alle giovani generazioni offerti dal Lions Club Thiene Host. Si conferma la riduzione di abbonamenti e biglietti estesa a tutti gli under 30.
ALTRI APPUNTAMENTI
domenicateatro
spettacoli teatrali per famiglie
12 gennaio 2020 ore 17.00
KOSTANTINA E IL LUPO
BECCO DI RAME
Scene di vita
ULLALLÀ TEATRO
TEATRO DEL BURATTO
LA BOHÉME
teatro d’animazione su nero
dall’opera di Giacomo Puccini e dal romanzo di Henri Murger
consigliato a partire dai 3 anni
26 gennaio 2020 ore 17.00
9 febbraio 2020 ore 17.00
CONTROVENTO
IN VIAGGIO CON IL PICCOLO PRINCIPE
MICHELE CAFAGGI
storia di aria, nuvole e bolle di sapone
spettacolo di circo contemporaneo consigliato a partire dai 5 anni
PAESAGGI VENETI
presso Auditorium Fonato
2 febbraio 2020 ore 17.00
consigliato a partire dai 5 anni
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THIENE ALL’OPERA
19 gennaio 2020 ore 17.00
teatro d’attore e danza
its history with pride: the quality of its productions, the talent of the actors who have crossed its stage, and the depth of the many works represented, from less recent to contemporary times. A theatre that has placed Thiene among the cities with the best cultural traditions of the nation. This fortieth season continues the tradition of the previous years, confirming the level of quality that has allowed the Thiene Municipal Theatre to
2019/2020
FONDAZIONE T.R.G. teatro d’attore
consigliato a partire dai 5 anni
achieve notable success. Thirty shows included in the subscription, and three extra shows not included in the subscription: dramatic works and entertainment, great friends who return and new names that promise a lot. A ritual, that we can no longer do without. Really an XL Season! ». The 40th Theatre Season is divided into ten theatrical shows, each repeated for three evenings, from 4 November 2019 to 18 March 2020, accompanied once again by three extra shows that are not included in the subscription.
9 febbraio 2020 ore 17.00
AIDA
Un sogno avventuroso
dall’opera di Giuseppe Verdi
1 marzo 2020 ore 17.00
DON GIOVANNI Ultimo viaggio
dall’opera di Wolfgang Amadeus Mozart e dal libretto di Lorenzo Da Ponte
LA CAMPAGNA ABBONAMENTI È APERTA Le nuove sottoscrizioni sono possibili dal 3 ottobre al 6 novembre 2019. Gli spettacoli della XL Stagione Teatrale di Prosa inizieranno alle ore 20.45.
THIENE
XL STAGIONE
TEATRALE
TEATRO COMUNALE
studiomama.it
2019/2020
4.5.6 novembre 2019 FRANCO BRANCIAROLI e MASSIMO DE FRANCOVICH
21.22.23 gennaio 2020 ARTURO CIRILLO, VALENTINA PICELLO, ROSARIO GIGLIO, MARTA PIZZIGALLO, GIACOMO VIGENTINI
FALSTAFF E IL SUO SERVO
di Nicola Fano e Antonio Calenda da William Shakespeare regia di Antonio Calenda
19.20.21 novembre 2019 GIGIO ALBERTI, BARBORA BOBULOVA, ANTONIO CATANIA, GIOVANNI ESPOSITO, VALERIO SANTORO, VALERIA ANGELOZZI
28.29.30 gennaio 2020 PIERGIORGIO FASOLO, STEFANIA FELICIOLI, LUCIA SCHIERANO
FUORI ABBONAMENTO
di Carlo Goldoni regia di Giuseppe Emiliani
21 dicembre 2019 ROBERTO CIUFOLI
11.12.13 febbraio 2020 UMBERTO ORSINI
di Sergio Pierattini regia di Filippo Dini
A CHRISTMAS CAROL
IL COSTRUTTORE SOLNESS
ispirato al racconto di Charles Dickens regia e coreografie di Fabrizio Angelini
da Henrik Ibsen uno spettacolo di Alessandro Serra
3.4.5 dicembre 2019 MICHELE RIONDINO e FRANCESCO BONOMO, FEDERICA ROSELLINI
27 febbraio 2020 CIRCUS-THEATRE ELYSIUM
18.19.20 febbraio 2020 ALESSANDRO HABER e ALVIA REALE
IL MAESTRO E MARGHERITA
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
17.18.19 dicembre 2019 MARIA PAIATO
3.4.5 marzo 2020 ANNA FOGLIETTA, PAOLO CALABRESI, ANNA FERZETTI, DAVID SEBASTI e con SIMONA MARCHINI
ALICE IN WONDERLAND basato sulla leggendaria storia di Lewis Carroll coreografie di Julia Sakharova
di Arthur Miller traduzione e adattamento di Masolino D’Amico regia di Leo Muscato
di Michail Bulgakov riscrittura di Letizia Russo regia di Andrea Baracco
MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI
di Yasmina Reza traduzione di Monica Capuani regia di Roberto Andò
ABBONAMENTO PER 10 SPETTACOLI
BIGLIETTI
Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto* Cambio Turno Abbonamento
Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto*
* under 30
teatro@comune.thiene.vi.it
26 marzo 2020 DAVID RIONDINO e DARIO VERGASSOLA
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
L’ULTIMA ODISSEA - CANTO XXIV
BELLA FIGURA
di Bertolt Brecht traduzione di Roberto Menin drammaturgia musicale e regia di Paolo Coletta
www.comune.thiene.vi.it
di Florian Zeller traduzione di Giulia Serafini regia di Stefano Artissunch
LA CASA NOVA
ANFITRIONE
Piazza A. Ferrarin, 1 - Thiene tel. 0445 804745/746 - fax 0445 804748 Teatro tel. 0445 804943 I.A.T. Thiene e la Pedemontana Vicentina Piazzetta Rossi, 17 - Thiene tel. 0445 804837
MI AMAVI ANCORA...
LA SCUOLA DELLE MOGLI di Molière traduzione di Cesare Garboli regia di Arturo Cirillo
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SERVIZI CULTURALI - Ufficio Cultura
16.17.18 marzo 2020 ETTORE BASSI, SIMONA CAVALLARI
€ 270,00 € 220,00 € 200,00 € 220,00 € 180,00 € 95,00 € 65,00 € 2,00
cultura@comune.thiene.vi.it
* under 30
progetto e regia di Sergio Maifredi
inizio spettacoli ore 20.45
FUORI ABBONAMENTO € 30,00 € 26,00 € 23,00 € 26,00 € 20,00 € 12,00 € 10,00
www.pedemontanavicentina.com
A Christmas Carol Alice in Wonderland Odissea un racconto mediterraneo Platea e 1ª Galleria 2ª Galleria
€ 18,00 € 13,00
iat@pedemontanavicentina.com
vendita abbonamenti: rinnovi dal 18 settembre nuovi dal 3 ottobre Vendita biglietti online su arteven.it e vivaticket.it
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e
Bassano del Grappa
di Elisabetta Merlo - IAT Bassano del Grappa
Colori e sapori autunnali L’autunno non colora solo le foglie, ma anche il centro storico di Bassano! Una delle stagioni più amate porta in città le manifestazioni più apprezzate di sempre. Ritorna l’attesissima Biennale di Fotografia che da sei edizioni decora, con gli scatti di numerosi fotografi, le vetrine degli esercizi pubblici e gli spazi espositivi sparsi per il centro città (e non solo!). Si rinnova l’appuntamento con l’opera lirica domenica 6 ottobre in Sala J. Da Ponte con lo spettacolo “La Regina delle Nevi”, una nuova produzione OperaEstate Festival e bellissima opera dalla famosa fiaba di Hans Christian Andersen per cui Pierangelo Valtinoni, maestro concertatore e compositore, saldamente ancorato alla tradizione dell’opera italiana, compone una partitura arricchita da una varietà di stili tra jazz, musical e romantico incantesimo sonoro. La stagione porta anche diverse manifestazioni tradizionali, iniziando dalla Fiera d’Autunno che il primo weekend di ottobre invade letteralmente tutte le vie e piazze principali con bancarelle di tutti i tipi, deliziandovi con i suoi squi22
PAESAGGI VENETI
BASSANO DEL GRAPPA
Autumn colours and flavours
Autumn does not only colour the leaves, but also the historic city centre of Bassano! In fact, the arrival of this beloved season, also brings one of the most appreciated events to the city. This year, the highly anticipated Biennale di Fotografia (biennial photographic exhibition) returns with its seventh edition, decorating the shop windows and the exhibition spaces scattered around the city centre (and not only) with the
ph IAT Bassano
siti profumi. Appuntamento assolutamente da non perdere dall'8 al 10 novembre è “Sapori e Profumi”, che come ogni anno incanterà i passanti con le sue eccellenze culinarie: acquolina in bocca assicurata! L’autunno si chiude con gli immancabili Mercatini di Natale, nelle piazze da sabato 16 novembre, che alimenteranno l’attesa per le festività nel migliore dei modi. Infine, non scordatevi di andare a salutare King Kong Rhino, opera di Li-Jen Shih, sulla Balconata di Palazzo Sturm, che ci terrà compagnia fino a dicembre!
first weekend of October, delighting visitors with exquisite perfumes. An absolutely unmissable event will take place from 8 to 10 November: a new edition of Sapori e Profumi (Flavours and Scents) will enchant its visitors with mouth-watering food specialties. Autumn ends with the typical Christmas Markets that will be held in the city squares from Saturday 16 November, accompanying you towards the festive season in the best way. Finally, do not forget to go and see King Kong Rhino, the artwork by Li-Jen Shih, that will be displayed on the Balconata of Palazzo Sturm until December.
ph IAT Bassano
shots of many photographers. The appointment with the opera is on Sunday 6 October in Sala J. Da Ponte with the show "The Queen of the Snows", a new OperaEstate Festival production inspired by the famous fairy tale by Hans Christian Andersen, for which the concert master and composer Pierangelo Valtinoni wrote a score enriched by a variety of styles (including jazz and musical), while remaining firmly faithful to the tradition of Italian opera. The season also brings with it several traditional events, such as the Fiera d’ Autunno (the Autumn Fair) which literally invades all the main streets and squares with stalls of all kinds on the
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CITTÀ DI BASSANO DEL GRAPPA Assessorati alla Cultura e al Turismo
dal 14 Settembre al 3 Novembre 2019 Sesta biennale di fotografia a Bassano del Grappa
Dal 15 Settembre ogni Sabato e Domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00
e n t r a t a lib e r a
Apertura straordinaria Venerdì 1° Novembre - stesso orario
23 Mostre 144 Esposizioni 300 Fotografi
Palazzo Bonaguro
• Gianni Berengo Gardin
Museo Civico
• Fabiano Ventura
Chiesetta dell’Angelo
• Marc De Tollenaere
Spazio Corona
• wowe - Wolfgang Wesner
Palazzo Bonaguro
• Giovanni Puppini • Franco Cogoli • Willy Sanson • Vania Broccoli • Silvia Pasquetto • Eleni Albarosa • Valentina Vannicola • L-Passion-Forum
Biblioteca Civica
• Francesca Zanette
Palazzo Roberti
• Bruno Cattani
Loggia di Piazza
• Ognjen Dedagić
Corpo di Guardia
• Ass. Fotografica Feltrina F-Cube
Torre delle Grazie
• Ass. Fotografica Marco Polo
Palazzo Agostinelli 21/09 -13/10 • CAI Concorso Fotografico Palazzo Agostinelli 19/10 - 3/11 • Vicini di Foto Chiesa dell’Annunziata • Bassiano Zonta Esposizione Via Vendramini • Associazione Re.Sol. Palazzo Bonaguro • Fotoclub Mühlacker Sala G. De Fabris, Piazza De Fabris - Nove • Fotogruppo9 19/10 - 10/11 Sottopasso Viale delle Fosse • Cesare Gerolimetto (2017) N.B. l’entrata al museo civico è a pagamento 7€
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Ceccato Automobili THIENE (VI) - Via Gombe, 3 - Tel. 0445375700 • SCHIO (VI) - Via Veneto, 3/5 - Tel. 0445694401 • BASSANO DEL GRAPPA (VI) - Via Capitelvecchio, 11 Tel. 0424211100 • PADOVA (PD) - Via Venezia, 15 - Tel. 0497800996 • ALBIGNASEGO (PD) - Via L. da Zara, 3/5 - Tel. 0498625950 • CASTELFRANCO VENETO (TV) - Via Circonvalazione Est, 38 - Tel. 0423734800 • TRENTO (TN) - via di Spini, 14/16 - Tel. 0461955500
ph Mereghetti
Recoaro Terme
di Lisa Spagnolo - IAT Recoaro Terme
Tinte calde sulle Piccole Dolomiti L'autunno a Recoaro Terme L’autunno è la stagione perfetta per scoprire le Piccole Dolomiti, attraverso il trekking, il Nordic-walking, pedalando sui sentieri con la mountain bike o la divertente e-bike, oppure semplicemente godendosi lo scorrere lento del tempo dinnanzi al fuoco di un caldo ristoro. Nei dolci pendii è tempo di transumanza, il ritorno annuale delle mucche dai pascoli erbosi alle stalle a valle, e la natura in questo periodo offre doni generosi, colori dalle tinte purpuree, funghi, castagne e molte altre prelibatezze! Gli appassionati che vogliano immergersi nella natura, trovano così a Recoaro Terme un ambiente montano ideale per rilassarsi e riequilibrare corpo e spirito. Camminare nei boschi in autunno offre momenti di grande bellezza. Aiuta a staccare la mente dai pensieri, ad ossigenare le cellule e ad allontanare lo stress. 26
PAESAGGI VENETI
Warm colours on the Small Dolomites
Autumn in Recoaro Terme Autumn is the perfect season to discover the Little Dolomites through the many activities offered, such as trekking, Nordicwalking, riding along the trails with mountain bikes or fun e-bikes, or simply enjoying the slow flow of time while sipping a warm drink in front of a hot fire. It is the time of the transhumance, the annual return of the cows from the grassy pastures on the gentle mountain slopes to their stables in the valley, and also the period in which nature offers us generous gifts: colours with soft purple hues, mushrooms, chestnuts and many other delicacies! So, enthusiasts who want to immerse themselves in nature, find the ideal mountain environment in Recoaro Terme, a place to relax and rebalance both body and spirit. Walking in the autumn woods offers moments of great beauty. It also helps take your mind away from your problems, oxygenate your body cells and reduce stress. Furthermore, the colours and scents of the undergrowth have a regenerating function. This is why foliage is not only aesthetic but a natural spectacle with great benefits for those who choose to admire it. In the charming town of Recoaro, there is an extensive network of itineraries that offers all its guests the possibility of hiking, choosing between paths that are suitable for families and more challenging paths with the
ph Mereghetti
Inoltre, colori e profumi del sottobosco hanno una funzione rigenerante. Ecco perché il foliage non è solo un fatto estetico ma uno spettacolo naturale che determina benefici su chi lo pratica. Nella graziosa località, un'ampia rete di itinerari offre agli ospiti la possibilità di praticare escursioni adatte a tutta la famiglia oppure più impegnative, anche con l'assistenza di guide esperte. Tra tutti, il Sentiero dei Grandi Alberi è una scelta ideale in questo periodo dell'anno. Si tratta di un percorso che va a toccare una suggestiva serie di patriarchi vegetali oltre ad alcuni elementi antropici come le pozze d’alpeggio, vecchie ghiacciaie, un caratteristico gruppo di abitazioni dai tetti spioventi tipici dell’architettura cimbra, una vecchia cava di marmo ed alcune malghe, che costituiscono nell'insieme un patrimonio paesaggistico e storico-culturale di notevole interesse. Nel dettaglio, il sentiero si sviluppa tra la zona di Recoaro Mille – Altopiano delle Montagnole e quella di Gazza, e conta tra le specie arboree più rilevanti il frassino maggiore, il tiglio (albero sacro nella tradizione germanica), faggio, carpino bianco e ciliegio. Ricca e variegata è anche la presenza animale, in un contesto da fiaba che narra un intreccio magico tra natura ed antichissime attività umane.
UFFICIO IAT - via Roma 15, Recoaro Terme Tel. 0445 75070 iat.recoaro@provincia.vicenza.it www.visitrecoaroterme.it www.comune.recoaroterme.vi.it
possibility of being accompanied by expert guides. Among these trails, the Sentiero dei Grandi Alberi (Path of the Big Trees) is an ideal choice at this time of year. It is a path that takes you to see the patriarchs of the forest as well as some man-made elements such as alpine watering holes, old ice houses, a characteristic group of dwellings with sloping roofs typical of the Cimbrian architecture, an old marble quarry, and some alpine pastures; together, these offer visitors a glimpse of the territory’s precious landscape and cultural-historical heritage. The path itself unwinds between the area of Recoaro Mille - Altopiano delle Montagnole and that of Gazza, and the most important tree species include: the Fraxinus Excelsior (known as the European Ash tree), the Lime tree (a sacred tree in the Germanic tradition), the beech tree, the European Hornbeam, and the Cherry tree. But many different animals are also present along this trail, making its visitors feel as if they were in a fairytale, where nature and ancient traditions are intertwined. 27
FIRST 100 YEARS
The history of Carlotto Liquori in the new book by Valerio Bigano “One hundred of these degrees” is Valerio Bigano’s wish for Liquoreria Carlotto of Valdagno, which celebrates the first one hundred years of its activity this year. He does this by writing a book of 80 pages filled with images, colours, scents, flavours and pieces of history that tell the story of two families, the Carlotto and Potepan families, the brand (that of Liquorificio Carlotto) and the territory, that of Valdagno, as it was in the early twentieth century when the company was born, where it grew and still thrives today.
I PRIMI 100 ANNI La storia della Carlotto Liquori nel nuovo libro di Valerio Bigano
LE AZIENDE INFORMANO
"Cento di questi gradi". È questo l'augurio che l'autore Valerio Bigano fa alla Liquoreria Carlotto di Valdagno, in occasione dei primi cento anni di attività. Lo fa racchiudendo in 80 pagine immagini, colori, profumi, sapori e pezzi di storia che raccontano l'epopea di due famiglie, quella dei Carlotto e dei Potepan, il marchio (quello del Liquorificio Carlotto) e il territorio, la Valdagno di inizio '900 in cui l'azienda è nata, cresciuta e prospera tutt'oggi. Il 5 ottobre nella splendida cornice del Locale Storico in via Garibaldi 34, Valerio Bigano e il gastronomo e giornalista Antonio Di Lorenzo, si confronteranno nella città laniera per raccontare la genesi di questo libro. Aneddoti, racconti, piccole perle di saggezza raccolte dalle parole dirette della titolare, Daniela Carlotto, ci restituiranno uno spaccato di sapiente artigianalità e visionaria passione per la Liquoreria e tutte le sue sfaccettature.
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CARLOTTO Locale storico: Via Garibaldi 34 - Valdagno CARLOTTO Negozio: Via Mastini 8 - Valdagno T. 0445.480814 Carlottoliquori - www.carlotto.it PAESAGGI VENETI
APPUNTAMENTI A VALDAGNO Presentazione del libro "Cento di questi gradi" 5 ottobre
ore 17:00 Locale Storico
Mostra sensoriale sui liquori Carlotto 5 ott. - 3 nov. Sala "Grillo Parlante"
Mostra degli studenti del Liceo Artistico 5 ott. - 3 nov. Sala "Grillo Parlante"
Cena al buio con le Contaminazioni Carlotto 9 novembre
su prenotazione 334.2363400
Proiezione del video del Centenario
23 novembre ore 18:00 Centro Storico On 5 October Valerio Bigano and the gastronomist and journalist Antonio Di Lorenzo will meet to talk about the genesis of this book; the event will take place in Valdagno, famous for its wool industry, in the Locale Storico located in Via Garibaldi 34. The anecdotes, stories and small pearls of wisdom gathered in this book, directly from the words of the owner, Daniela Carlotto, give us a glimpse of the wise craftsmanship and the visionary passion of the owners and their workers for every aspect of the production of liqueur.
Arzignano
ph Marta Prebianca
The Scaliger Castle of Arzignano (14th century)
di Marta Prebianca
ARZIGNANO
Il Castello Scaligero Sulle colline che dividono la Vallata dell’Agno da quella del Chiampo, poco sopra il centro cittadino di Arzignano, si trova la frazione di Castello, situata in ottima posizione panoramica e fortemente caratterizzata dalla presenza delle mura medievali e della Rocca Scaligera. Il maniero, come si presenta oggi, venne edificato per volontà della famiglia Della Scala nel sec. XIV sui resti di un preesistente fortilizio e, dopo svariati passaggi di proprietà, attualmente appartiene alla Chiesa che ha provveduto al suo completo restauro in vista del Giubileo del 2000. All’interno delle mura in pietra nera si trova un abitato molto caratteristico, che conserva l’aspetto dell’antico borgo medievale, con gli edifici affianca30
PAESAGGI VENETI
On the hills separating the Agno Valley from the Chiampo one, just above the city centre of Arzignano, lies the district of Castello, located in an excellent panoramic position and strongly characterised by the presence of medieval walls and the Rocca Scaligera. The castle, as it appears today, was built by the Della Scala family in the 14th century on the remains of a pre-existing fortress and, after several changes of ownership, currently belongs to the Church, that financed its complete restoration on the occasion of the Great Jubilee in 2000. Enclosed within the black stone walls is a very characteristic town, which preserves the appearance of the ancient medieval village that it was, with buildings standing side by side that frame the square dominated by the imposing parish church dedicated to Santa Maria. In the 14th century, this church became the Mother church of the area and the castle itself was built to protect it. The church houses a splendid polyptych dating back to the 14th century and an altarpiece ‘Pala della Visitazione’ by Francesco Maffei (dated approximately 1645). A short loop walk allows you to admire this entire area and enjoy the beautiful view over the city and the surrounding hills. Guided tours can be simply requested at the local Pro Loco association, also online, by filling in a dedicated form available on its website. Near the church there is now a bar and a restaurant. The area has become a “theatre” for many events and shows: the most popular among these is the ancient celebration “Sagra di Sant’Eurosia” (Lady of the Storms), but it also hosts more modern appointments, offering its visitors a really elegant and suggestive atmosphere.
ph Marta Prebianca
lendario di eventi e manifestazioni, prima fra tutti l’antica Sagra di Sant’Eurosia, signora delle Tempeste, ma si svolgono qui anche appuntamenti di più moderno segno, in un contesto davvero elegante e suggestivo. ph Marta Prebianca
ph Marta Prebianca
ti che fanno da cornice alla piazza dominata dall’imponente Chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria. Quest’ultima era divenuta nel XIV sec. la Chiesa madre della zona e proprio a sua protezione venne edificato il castello. Al suo interno sono conservati uno splendido polittico del XIV sec e la Pala della Visitazione (1645 circa) di Francesco Maffei. Una breve passeggiata ad anello permette di ammirare l’intero complesso e di godere del bellissimo panorama sulla città e le colline circostanti, mentre per una visita guidata è sufficiente fare richiesta alla locale Pro Loco anche attraverso l’apposito form raggiungibile dal sito internet. Vicino alla Chiesa vi sono oggi un bar e un ristorante. L’area fa da teatro ad un ricco ca-
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ph Luca Girardi
Lonigo
Villa San Fermo a Lonigo
di Francesca Dovigo
La rassegna organistica Un’occasione per visitare splendide chiese La città di Lonigo è adagiata nei dolci Colli Berici ed è da sempre il centro economico e propulsore di tante attività, il luogo di incontro per i paesi vicini, con un calendario cadenzato da tante manifestazioni ed eventi di rilievo. L’importanza nei secoli di Lonigo è visibile nel bellissimo centro storico con i tanti palazzi, nella piazza dominata dalla mole di Palazzo Pisani, nella torre medioevale che ne racconta il passato glorioso, nelle ville venete centri agricoli e umanistici dei nobili veneziani e vicentini e nelle numerose chiese che testimoniano una fede millenaria e il gusto per l’arte. L’occasione è la “Passeggiata d’autunno tra natura, arte e storia” a Villa San Fermo domenica 13 ottobre, dalle ore 14.30. Una full immersion nei colori di questa stagione, con visita al parco accompagnati da una guida esperta, il concerto del Gruppo Strumentale la “Filarmonica di Lonigo”, il brindisi, e la visita guidata alla villa in collaborazione con “LonigoFotoFestival”, con set fotografici allestiti per fotografare e farsi fotografare “alla maniera di Boldini”, : un ritratto come le più belle 32
PAESAGGI VENETI
LONIGO
An organ festival to visit its beautiful churches The city of Lonigo is nestled in the gentle Berici Hills and has always been the economic centre and driving force for many business activities in the area, as well as a meeting place for the neighbouring towns thanks to a rich calendar of noteworthy events. The key role that Lonigo has played over the past centuries is evident when admiring its many wonders: the beautiful historic centre with its many palazzos, the main square dominated by the impressive Palazzo Pisani, the medieval tower that tells of the town’s glorious past, the Venetian villas once owned by Venetian and Vicenza nobles,
ph Luca Girardi
Chiesa di S. Apollinare a Monticello
Ensemble I Musicisti Virtuosi. Musiche di G.F. Handel, L. Leo Domenica 3 novembre 2019 presso la Chiesa Vecchia con Manuel Canale, organo. Musiche di P. Davide da Bergamo, G.P. Calvi, P. Fumagalli.
and the numerous churches that bear witness to a millenary faith and a fine taste for art. The "Passeggiata d’autunno tra natura, arte e storia“, an autumn walk through nature, art and history, at Villa San Fermo on Sunday 13 October, from 2.30 pm, will be the right occasion for you to discover all of this. Immerse yourself in the colours of this season by visiting the park together with an expert guide, attend the concert of the "Filarmonica di Lonigo” Instrumental Group and, after a toast, go on a guided tour of the Villa. In collaboration with "LonigoFotoFestival", a photographic set curated by Mauro Sartori will be available not only to take photographs but also to be photographed "in the Boldini style", just as if you were one of the most beautiful ladies of the Belle Epoquè in one of his portraits. If you want to discover the town heritage, including its churches, chapels, sanctuaries, and cloisters, then spend a weekend here, discovering the buildings that are real treasure chests of precious and well preserved works of art. The “Rassegna Organistica Città di Lonigo – Un patrimonio da difendere”, an organ festival, is the perfect occasion to do this; it will take place on the following Sundays, 20 October, 27 October and 3 November, at 17.00. Three historical musical instruments, three different concerts with qualified young artists; three unique opportunities to get to know and appreciate the best preserved organs of the city. The organ concerts will be preceded by a guided tour of the churches to learn about the artistic heritage Chiesa Vecchia contained therein. The guided tours will start at 16.00. The programme: INFO Sunday 20 October cultura@comune.lonigo.vi.it 2019 at the Church of S. Tel. 0444.720237 Apollinare in Monticello, www.comune.lonigo.vi.it with the participation of Alessandra Bicego (organ), Michele Sguotti (viola), Libera Cantoria Pisani (choir), directed by Filippo Furlan. Music by J.S. Bach, A. Girotto, G. Puccini. Sunday 27 October 2019 at the Church of Santa Maria di Bagnolo, with the participation of Alessandra Borin (soprano), “I Musicisti Virtuosi” Ensemble. Music by G.F. Handel, L. Leo. Sunday 3 November 2019 at the Chiesa Vecchia, with the participation of Manuel Canale (organ). Music by Father Davide da Bergamo, G.P. Calvi, P. Fumagalli. ph Luca Girardi
dame della “Belle Èpoque” a cura di Mauro Sartori. Se un viaggiatore curioso volesse avvicinarsi con un tour alla scoperta del patrimonio leoniceno di chiese, cappelle, santuari, chiostri, potrebbe dedicare un fine settimana per conoscere edifici che rappresentano veri scrigni d’arte, ben custoditi e valorizzati. L’occasione potrà essere colta con la “Rassegna Organistica Città di Lonigo – Un patrimonio da difendere” che si svolgerà nelle domeniche 20 e 27 ottobre e 3 novembre alle ore 17.00. Tre strumenti musicali storici, tre appuntamenti concertistici diversificati con giovani artisti qualificati, tre occasioni uniche per far conoscere ed apprezzare gli organi meglio conservati della città. I concerti organistici saranno preceduti da una visita guidata alle chiese per conoscere il patrimonio artistico ivi racchiuso. Le visite guidate inizieranno alle ore 16.00 Questo il programma: Domenica 20 ottobre 2019 presso la Chiesa di S. Apollinare a Monticello con Alessandra Bicego, organo, Michele Sguotti, viola, Libera Cantoria Pisani, coro: direttore Filippo Furlan. Musiche di J.S. Bach, A. Girotto, G. Puccini. Domenica 27 ottobre 2019 presso la Chiesa di Santa Maria di Bagnolo con Alessandra Borin, soprano,
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I VINI DEI COLLI BERICI FESTEGGIANO I
DIECI ANNI DI GUSTUS Appuntamento in villa per la decima edizione di Gustus – Vini e Sapori di Vicenza che dal 12 al 14 ottobre 2019 porterà a Villa Sangiantofetti Rigon di Ponte di Barbarano (Vicenza) tre giorni di banchi d’assaggio, degustazioni guidate e convegni aperti al pubblico. Protagonisti dell’evento, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e dalla Strada dei Vini Colli Berici, saranno i vini delle DOC Colli Berici, Vicenza e Gambellara. A raccontare l’identità vitivinicola del territorio berico saranno venticinque aziende e oltre cento etichette, che porteranno in degustazione l’autoctono Tai Rosso, i bianchi Pinot Grigio e Sauvignon e i grandi rossi a base di Cabernet, Merlot e Carménère. “Questa edizione di Gustus – commenta Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e del Consorzio Gambellara – sarà l’occasione per una doppia celebrazione. Festeggeremo il decimo anniversario dell’evento che ci ha permesso di far conoscere e apprezzare i nostri vini ad un pubblico sempre più ampio e la creazione di un unico coordinamento con la DOC 36
PAESAGGI VENETI
The Colli Berici wines celebrate the 10th edition of Gustus
This year, the tenth edition of Gustus - Vini e Sapori di Vicenza will be held from 12 to 14 October in Villa Sangiantofetti Rigon (Ponte di Barbarano, Vicenza). This wine and food festival will offer its visitors three days of tasting tables, guided tastings and conferences. The event has been organized by the Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza and the Strada dei Vini Colli Berici. Naturally, the protagonists will be the Colli Berici, Vicenza and Gambellara DOC wines. Twenty-five companies will bring over one hundred wine labels to the tasting tables, thereby offering the Gustus visitors a taste of the history of wine production in the Berici Hills. Among the wines presented, you will find the native Tai Rosso, the white Pinot Grigio and Sauvignon, and the great red wines made from Cabernet, Merlot and Carménère. "This edition of Gustus” – comments Giovanni Ponchia, Director of the Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza and Consorzio Gambellara – “will be the occasion for a
ricchita da una degustazione tematica dedicata alle diverse interpretazioni della Garganega da vari cru del Gambellara. Ristoratori e produttori associati alla Strada dei Vini Colli Berici porteranno inoltre in degustazione alcuni piatti tipici del territorio per accompagnare i calici.Il banco d’assaggio sarà aperto al pubblico dalle 17.00 alle 22.00 di sabato 12 e dalle 16.00 alle 20.00 nei giorni di domenica 13 e lunedì 14 ottobre. Il costo del biglietto, che comprende calice, coupon per degustazioni libere e un piatto di tipicità gastronomiche, è di € 20 per l’intero e di € 15 per il ridotto. L’ingresso ridotto è riservato a chi acquista il biglietto in prevendita su Musement e per i Soci Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar, Ristoranti Che Passione. Il biglietto non comprende la degustazione di domenica 13 ottobre, acquistabile a parte al costo di € 30.
double celebration. We will also be celebrating the tenth anniversary of this event, which has allowed us to make our wines known and appreciated by an increasingly wider audience, but that also led to the creation of a single coordinating committee with Gambellara DOC, which will be presenting its labels and different versions of its most characteristic variety, the Garganega." On Saturday 12 October, the food and wine guide Guida alle eccellenze enogastronomiche vicentine will be presented, while on Sunday 13, a masterclass will be held by Gianni Fabrizio and Nicola Frasson, called I Colli Berici tra i grandi del mondo. The latter event will see these two editors of Gambero Rosso's Guida Vini d’Italia compare the wines from Vicenza with the best red wines in the world. Monday 14 October will be dedicated to the specific tasting of different interpretations of Garganega from the various crus in Gambellara. Restaurant owners and producers associated with the Strada dei Vini Colli Berici will also bring some typical local dishes to the tasting tables, to accompany the wines. The tasting event will be open to the public from 17.00 to 22.00 on Saturday 12 and from 16.00 to 20.00 on Sunday 13 and Monday 14 October. The entrance ticket includes a glass of wine, a coupon for free tastings and a plate of typical local food; the full price ticket costs €20 and the reduced price ticket costs €15. The reduced price ticket is reserved for those who buy their ticket in advance on Musement, and for Members of: Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar, Ristoranti Che Passione. The tickets do not include the tasting on Sunday 13 October, whose ticket can be purchased separately for €30. PROGRAMMA - PROGRAMME www.gustus.stradavinicolliberici.it
LE AZIENDE INFORMANO
Gambellara, che per la prima volta presenterà le sue etichette e le diverse espressioni della sua varietà d’elezione: la Garganega.” Sabato 12 ottobre sarà presentata la Guida alle eccellenze enogastronomiche vicentine, mentre domenica 13 è in programma la masterclass I Colli Berici tra i grandi del mondo tenuta da Gianni Fabrizio e Nicola Frasson: i curatori della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso confronteranno le etichette vicentine con i migliori vini rossi del mondo. La giornata di lunedì 14 ottobre sarà invece ar-
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Posina
di Laura Filippi
Posina
Camminata delle tradizioni Quest’anno l’appuntamento con la Camminata delle Tradizioni è per domenica 6 ottobre. Il percorso, immerso nell’incanto dei boschi autunnali della Valposina e della lunghezza di circa 10 km, attraversa vecchie contrade dove il tempo sembra essersi fermato e dove si rivivranno varie attività del passato. Figuranti vestiti come ‘na volta interpreteranno brevi scene di vita quotidiana di un tempo oramai passato e quasi dimenticato, frammenti di vita in contra’ dove il legame con l’ambiente circostante era determinante, quasi simbiotico. I ristori saranno a base di specialità locali a marchio Valposina come miele, confetture, insaccati, patate… A fine percorso sarà possibile pranzare allo stand Gastronomico della Fondazione Vivi la Val Posina dove si potranno gustare i famosi gnocchi fatti a mano con le patate coltivate in vallata.
POSINA The Route of Traditions This year the appointment with the “Camminata delle Tradizioni” (the Route of Traditions) is on Sunday 6 October. This 10-kilometer route, which is immersed in the enchanting autumnal woods of the Posina valley, crosses villages where time seems to have stopped and where various activities from the past are brought to life again. People dressed in costumes from the past interpret short scenes of daily life from a time that has gone by and that has almost been forgotten, fragments of rural life when the bond with the surrounding environment was crucial, almost symbolic.
DOM 6 OTTOBRE 2019
PARTENZA
QUOTA ISCRIZIONE
Partenza a gruppi con guida dagli impianti sportivi di Posina dalle ore 8.30 alle ore 11.00
€ 5,00 adulti (compresa tazza omaggio) € 3,00 ridotto 6-10 anni GRATIS fino a 6 anni
www.vivilavalposina.it 38
PAESAGGI VENETI
The rest areas offer local specialities, such as honey, jam, cured meats, potatoes… At the end of the route you can have lunch at the food stand of the “Vivi la Val Posina” Foundation and enjoy the famous dish of gnocchi made by hand using the potatoes that are grown in the valley.
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PAESAGGI VENETI RIVISTA
La cantina
di Federica Lago
LEONILDO PIEROPAN un vignaiolo prima che enologo
In questo numero vi portiamo ai piedi del Castello di Soave, nello storico Palazzo Pullici del 1880: l’appuntamento è con Andrea Pieropan, agronomo della cantina che si trova proprio in centro al piccolo borgo medievale in provincia di Verona, un luogo carico di storia. Vignaioli dal 1880, fondata nel 1890, l’azienda è gestita da quattro generazioni dalla stessa famiglia; quattro generazioni che hanno contribuito, ognuna con apporti diversi, in relazione ai tempi, alle conoscenze e allo spirito imprenditoriale del momento, a rendere questa realtà punto di riferimento della denominazione. L’inizio di tutto è a fine ‘800 con Leonildo, medico del paese che segue il lavoro nei vigneti di famiglia. Il cambio di passo però arriva con Leonildo, nipote del primo fondatore, che nel ’66 studia a Conegliano enologia e poi torna in azienda per stravolgerla completamente. Gli studi lo aiutano nella tecnica, nel sapere sfruttare al meglio l’innovazione tecnologia ma l’obiettivo è uno solo: la centralità del vigneto, un concetto sconosciuto in quegli anni che però identifica e differenzia la cantina da tutti gli altri. In questo Leonildo Pieropan è stato un vero e proprio anticipatore dei tempi. Ma non basta per descriverlo: si concentra solo sui vitigni autoctoni, la sua ricerca spasmodica dell’eccellenza qualitativa, 42
PAESAGGI VENETI
Leonildo Pieropan
first winegrower, then oenologist In this issue, we take you to the foot of the Soave Castle, in the historic Palazzo Pullici dating back to 1880: our appointment is with Andrea Pieropan, the agronomist working at the winery that is located right in the centre of Soave, a small medieval village in the province of Verona. The Pieropan family members have been winegrowers here since 1880. However, it was in 1890 that they founded the company, which has since been run by four generations; each generation contributing in a different way, according to the historical period, the knowledge available at the time and the entrepreneurial spirit of the moment, thereby making this company a reference point for the local wine production. It all started at the end of the nineteenth century with Leonildo, a town doctor, who supervised the work
in the vineyards owned by his family. The turning point, however, came with Leonildo, the grandson of the founder, who revolutionised his family’s company after having completed his studies in oenology in Conegliano in 1966. These studies helped him improve the techniques available, and enhance the application of technological innovation to wine growing. However, the most important thing he learned was the central role played by the vineyard (a concept that was mostly ignored in those years, but which now distinguishes and differentiates this winery from its competitors). Under this aspect, Leonildo Pieropan was a true forerunner of the times. But this is not enough to describe him: his focus on the native grape varieties, his spasmodic search for qualitative excellence, his respect for the environment that led him to choose organic agriculture long before it became fashionable, his renewal of wine making processes, these are the cornerstones of Pieropan’s identity. He later began to divide the company vineyards according to the type of Soave terrain, that is into ‘Crus’, just as the French winemakers did; he also followed their example by choosing the Alsatian bottle. That’s why Veronelli described him as the "most French Italian producer he knew". He contributed to the success of Soave wine, dedicating more than 40 years of his life to it, and taking actively part in the winegrowing community, also creating Fivi, the Italian Federation of Independent Winegrowers. Now his sons Dario (an oenologist) and Andrea (an agronomist) are following in his footsteps, with the same passion passed on from generation to generation, producing sincere, genuine, ageworthy wines, just as Leonildo had originally conceived them, believing strongly in the local traditions which must not be lost.
CANTINA PIEROPAN Via G. Camuzzoni, 3 37038 Soave (Verona) PER VISITE IN CANTINA info@pieropan.it - tel. +39 045 619 0171 ORARI DEL PUNTO VENDITA 08:30 - 12:30 14:00 - 18:00 il rispetto dell’ambiente che porta alla scelta del biologico prima ancora che diventasse una “moda”, il rinnovamento dei processi di vinificazione, caratterizzano l’identità Pieropan. Inizia poi a vinificare Soave in base alle zone, ai “cru” aziendali, come facevano i francesi; li segue anche nella scelta della bottiglia alsaziana che si rivela essere vincente, motivi per il quale Veronelli lo descrisse come il “produttore italiano più francese che conosca”. Ha reso grande una denominazione storica, dedicando oltre 40 anni di vita, si è impegnato anche attivamente nella comunità dei produttori dando vita alla Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Ora i figli Dario, enologo, e Andrea, agronomo, percorrono con la stessa passione tramandata da generazioni, il solco che Leonildo negli anni ha tracciato, producendo vini sinceri, genuini, longevi, così come lui li aveva pensati, credendo fortemente nelle tipicità che si stanno perdendo. 43
Lavarone Luserna
Cismon
Folgaria
11 Valdastico
Asiago
Tonezza del Cimone Monte Cimone
Monte Grappa
Valstagna
Rotzo Monte Cengio
Possagno
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Altopiano di Asiago
Laghi Monte Pasubio
Monte Novegno
Valli del Pasubio
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Val Leog ra
Val d’As tico Monte Summano
12
Piovene Rocchette
Caltrano Chiuppano Carrè
Schio Marano Vicentino
3
Cima Carega
14
Arsiero
Posina
Recoaro Terme
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Chiampo
Dueville
Castelgomberto 6 Monteviale
Cartigliano
Sandrigo
A-31
1
Montecchio Maggiore
15
i las d’Il Val
Roncà
Brendola
Gambellara
Camposanpiero Piazzola sul Brenta
A-4
Arcugnano
Montebello Vicentino
Monteforte d’Alpone
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5 Soave direzione Verona
Lonigo
San Bonifacio
Sarego
Padova
Villaga
Arcole
Abano Terme
Battaglia Terme Arquà Petrarca Montagnana Monselice
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PAESAGGI VENETI
Castelfranco Veneto
Cittadella
Vicenza
4
Arzignano
8
Altivole
Caldogno
Trissino
Illasi
Nove
Montecchio Precalcino
Isola Vicentina
Brogliano
9
Marostica
Villaverla
Cornedo Vicentino o
Bassano del Grappa
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7
Asolo
Lusiana
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Thiene
Valdagno
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2
Lugo di Vicenza Fara
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Romano d’Ezzelino
direzione Rovigo
direzione Rovigo
A-13
13 direzione Belluno
Refrontolo Valdobbiadene Conegliano
Cornuda Bosco del Montello
er
Arte e architettura, eventi, itinerari, prodotti tipici Art and architecture, events, itineraries, typical products
Vicenza
2 Thiene
Nervesa della Battaglia
Montebelluna
12
Recoaro Terme
13
Arzignano
14
Lonigo
Schio
Treviso
A-27
Cortina d'Ampezzo
direzione Treviso
o
1
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Bassano del Grappa
Piombino Dese
Monteviale
Trebaseleghe
Cavallino
Mestre
Brenzone sul Garda
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Treporti Venezia
Verona
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Brendola
Delta del Po
Treviso Ostiglia 16
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Fumane
Padova
Asiago
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di Gala presso la Sala Consigliare Palazzon e sabato 19 ottobre la passeggiata-biciclettata “Alla scoperta dei nostri pomari e perari, tra gli Antichi Alberi Patriarchi”. Dal 12 al 20 ottobre 2019 il Gruppo di Ristoratori proporrà piatti a base di antiche varietà nei loro menù, i commercianti ed esercizi di Lusiana organizzeranno iniziative a tema e i musei rimarranno aperti. Da quest’anno, in collaborazione con l'Ass.Le Radici e il Collegio degli Agrotecnici di Vicenza, Lusiana sarà sede del prestigioso Concorso della Mela della Pedemontana Veneta. www.pomopero.bio -
pomopero
October brings Pomo Pero to Lusiana
LE AZIENDE INFORMANO
Ad ottobre a Lusiana c’è Pomo Pero
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Lusiana era un tempo considerata la culla della frutticoltura in altopiano. L’associazione di Lusiana Opfel on Pira, Mela e Pera in lingua cimbra, è attiva nella salvaguardia degli alberi patriarchi locali e dei loro frutti. Per promuovere il recupero di questa gloriosa tradizione l’Ass.Opfel on Pira, l’Amministrazione di Lusiana Conco e la Comunità del paese, organizzano Pomo Pero, giunta alla XX^ Edizione, Sabato 12 ottobre alle ore 15.00 al Palazzon il convegno “Quali prospettive per l’agricoltura di montagna alla luce dei cambiamenti climatici in atto”. La Mostra espositiva di antiche varietà di mele e pere locali aprirà sabato 12 ottobre alle 17.30 con un rinfresco a base di pomi e peri dell’I.I.S “Mario Rigoni Stern”. Resterà aperta anche domenica 13, sabato 19 e domenica 20 ottobre. Il mercatino di prodotti tipici locali si svolgerà domenica 13 e domenica 20 ottobre. Il mercatino è arricchito dalle dimostrazioni di artigianato locale e dalle golosità proposte al Mele’nPero. Durante le due domeniche 13 e 20 ottobre, eventi itineranti allieteranno le vie del centro. Mercoledì 16 ottobre è stata organizzata la Cena PAESAGGI VENETI
Lusiana was once considered the cradle of fruit farming on the Asiago plateau. The Lusiana “Opfel on Pira” association, meaning “Apple and Pear” in the Cimbrian language, is active in safeguarding the local patriarch trees and their fruits. To promote and bring back this glorious tradition, the “Opfel on Pira” association, together with the Administration of Lusiana Conco and the local community, organise the “Pomo Pero” festival, which has now reached its XXth Edition. On Saturday 12 October, at 3.00 pm, a conference will be held at the Palazzon museum regarding the future of mountain agriculture in the light of ongoing climate change, while the exhibition of ancient varieties of local apples and pears will open the same day at 5.30 pm; there will also be refreshments based on local apples and pears, provided by the hotel school "Mario Rigoni Stern". The event will also be open Sunday 13, Saturday 19 and Sunday 20 October. The market of typical local products will take place on Sunday 13 and Sunday 20 October, and will be enriched by demonstrations of local craftsmanship and by the delicacies offered at the Mele'nPero stand. During these two Sundays, there will also be itinerant events that will liven the streets of the town centre. A special Gala Dinner has been organised, that will be held at the Sala Consigliare Palazzon on Wednesday 16 October. Discover the orchards of Lusiana, on foot or by bike, during the tour “Alla scoperta dei nostri pomari e perari, tra gli Antichi Alberi Patriarchi”, which will take place on Saturday, 19 October. But there is more: from 12 to 20 October, the Group of Restaurateurs will offer dishes based on ancient fruit varieties in their menus, merchants and establishments of Lusiana will organise initiatives related to the event and the museums will remain open. Furthermore, thanks to the collaboration with the association “Le Radici” and with the College of Agricultural Technicians of Vicenza, from this year, Lusiana will host the prestigious apple competition “Concorso della Mela della Pedemontana Veneta”.
Buon compleanno
ASIAGO DOP Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, che rappresenta la quarta specialità italiana a latte vaccino, compie quest’anno 40 anni. Un traguardo che ripercorriamo con Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago. “La prima testimonianza scritta della presenza della lavorazione del formaggio in Altopiano di Asiago risale al 983 dopo Cristo, con un atto in cui vengono menzionate alcune malghe già presenti sull’Altopiano. Scavi archeologici dell’Università di Padova hanno evidenziato che in loco esisteva un’attività casearia addirittura fin da prima del 1.200 avanti Cristo. Nei secoli, la produzione del formaggio in queste zone, sia ovina che bovina, si è andata tramandando di generazione in generazione. La fine della Serenissima Repubblica di Venezia (1797) segnò anche la conclusione di particolari accordi e privilegi goduti dagli abitanti dell’Altopiano dei Sette Comuni riguardanti lo svernare delle greggi nelle pianure veneto-friulane. Nel corso dell’800 centinaia di famiglie traslocarono a valle in pianta stabile portando con loro la tradizione casearia. Furono poi i terribili eventi bellici della Prima Guerra Mondiale a modificare gli equilibri e a costringere gli abitanti dell’Altopiano al profugato in altre aree. Per questo, oggi Asiago DOP si produce in tutta la provincia di Vicenza e di Trento e in parte di quella di Padova e Treviso. La storia più recente è segnata, nel 1955, dalla Denominazione 48
PAESAGGI VENETI
Fiorenzo Rigoni
Tipica, nel 1978, dalla DOC mentre nel 1979 nasce il Consorzio per la tutela del formaggio Asiago che riunisce produttori e stagionatori impegnati a rispettare il disciplinare di produzione, a valorizzare e promuovere questo formaggio e a tutelarlo da ogni tentativo di imitazione. Il 12 giugno 1996 il formaggio Asiago ottiene il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) assegnato dall’Unione Europea a riconoscimento del valore unico e distintivo di questa produzione millenaria. Un vanto che portiamo ogni giorno in ogni angolo del mondo testimoniando il nostro territorio e la sua tradizione più autentica.”
Happy Birthday Asiago
The Asiago Cheese Protection Consortium, the fourth Italian specialty made from cow's milk, is 40 years old this year. Let’s retrace its history together with Fiorenzo Rigoni, President of the Asiago Cheese Protection Consortium. "The first written evidence of the presence of cheesemaking on the Asiago Plateau dates back to 983 AD, with an act mentioning some mountain pastures already present on the plateau. Archaeological excavations carried out by the University of Padua have shown that on-site dairy activities existed there even before 1200 BC. Over the centuries, the production of cheese made from sheep’s and cow’s milk in these areas, has been handed down from generation to generation. The end of the Most Serene Republic of Venice (1797) also marked the end of the agreements and privileges that had been given to the inhabitants of the Asiago Plateau and its Seven Municipalities; these concerned the wintering of flocks and herds on the plains of the Veneto-Friuli regions. During the 19th century, hundreds of families moved to the valley on a permanent basis, bringing the dairy tradition
LE AZIENDE INFORMANO
with them. However, the terrible events of the WW1 changed things and forced the inhabitants of the Plateau to seek refuge in other areas. That is why today Asiago PDO is produced throughout the province of Vicenza and Trento, as well as in parts of Padua and Treviso. Looking at more recent events, this cheese received the Denominazione Tipica label in 1955, and the DOC label in 1978. The
Asiago Cheese Protection Consortium was born soon afterwards, in 1979; this association brings together cheese producers and maturers who are committed to enhancing this cheese, respecting its production guidelines and protecting it from any imitation. On 12 June 1996, Asiago cheese obtained the PDO certification, assigned by the European Union in recognition of the unique and distinctive value of this product and its millenary production. It is a great pride to see it reach every corner of the world, every day, bearing witness to our territory and one of its most authentic traditions."
CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO formaggioasiago.it 49
Asiago
a cura dell'Ufficio Turismo del Comune di Asiago
Autunno ad Asiago Che Asiago sia bella si sa: lo diceva D'Annunzio e lo si vede oggi, quando diventa destinazione di un week end autunnale, in cui rilassarsi e divertirsi con tutto quello che offre la città e la natura che la circonda. L’autunno in Altopiano è stagione dolce, che scivola facilmente dal tepore dell’estate al fresco invernale, un fresco che si sente al mattino, quando i prati a nord iniziano a imbiancarsi di brina, e alla sera, quando le passeggiate in compagnia richiamano presto una sosta per una calda tisana. 50
PAESAGGI VENETI
Autumn in Asiago
It is a matter of fact that Asiago is beautiful. The poet D'Annunzio was certain of this and we can still admire its beauty today. Asiago has become the ideal destination for those who want to relax and have fun during an autumn weekend, while enjoying all that the city and the surrounding nature has to offer. Autumn in the Asiago Plateau is a sweet season, which slides smoothly from warm summers to cool winters, when you can enjoy the meadows to the north that begin to whiten with the morning frost, and then sip a hot herbal tea in the evening after a walk with your friends.
ph Roberto Costa Ebech
Autumn in the Asiago Plateau is also a season for gourmands, starting from the tasty cheese that can be found here, in particular, the famous Asiago Cheese that can be appreciated for its variety of textures and tastes, from the fresh Asiago Fresco to the more matured Asiago Mezzano, Vecchio and Stravecchio. Whether you are visiting delicatessens or dairies in the city, or walking the thousands of paths that take you to the mountain pastures, you can't go home without having tasted and bought at least one of the typical dairy products from this area. Asiago cheese goes hand in hand with another typical product: honey.
ph Schivo Gianluca
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Enjoy the challenge of finding the perfect combination of taste between fresh ricotta cheese and a spoon of honeydew honey, or between an aged cheese and wildflower honey! You can also appreciate the autumn in Asiago by organizing excursions (trekking, Nordic walking, mountain biking, but also easy walks for the whole family) accompanied by a local, expert guide. The Asiago plateau in autumn is an excellent ‘gym’ to get back in shape, to oxygenate your body or to train and prepare yourself for the numerous winter mountain sports that Asiago offers its visitors. If the ancient Venetians were considered excellent horse trainers, something of that ancient spirit must have remained in the Asiago Plateau, where today you can find many riding schools. These offer courses, but also riding tours along the paths that recall the events of the First World War, or that follow the routes of transhumance, an incredible experience for all who love being in touch with nature. Memories of the First World War also re-emerge when its remains interrupt your view of the landscape, such as Forte Interrotto, a fort which
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1. TonalitĂ dell'alba autunnale 2. Un simpatico scoiattolo tra le foglie autunnali
3. I colori dell'autunno sulle colline asiaghesi
ph Valeria Lobbia
4. Il paradiso esiste!
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L’autunno in Altopiano è anche stagione per gourmand, che qui possono trovare gustosi formaggi, primo fra tutti il famoso Formaggio Asiago, nelle sue apprezzate sfumature di Fresco, Mezzano, Vecchio e Stravecchio. Tra negozi e caseifici, malghe e spacci, sia che si resti in città o che si scoprano i mille e più percorsi che collegano le contrade alle montagne, non si riesce a tornare a casa senza aver provato, e acquistato, almeno una delle tipicità casearie della zona. Formaggi che si abbinano perfettamente con un altro prodotto tipico, il miele: trovare l’accordo tra una ricotta fresca e un miele di melata, uno stagionato e un miele millefiori, è un gioco stuzzicante. Si può apprezzare l’autunno asiaghese organizzando un’escursione avvalendosi delle guide locali: trekking, nordic walking, mountain bike, ma anche facili passeggiate per tutta la famiglia. L’Altopiano è un’ottima palestra per rimettersi in forma, per ossigenarsi nel verde o per allenarsi in vista dei numerosi sport invernali di montagna che Asiago si prepara ad offrire ai suoi visitatori. E se la Storia descrive i Veneti antichi come eccellenti addestratori di cavalli, qualcosa di quell’antico spirito deve essere rimasto in Altopiano, dove si possono trovare maneggi e scuole di equitazione che offrono 4 corsi e itinerari, lungo sentieri che ripercorrono gli eventi della Grande Guerra, che seguono le rotte della transumanza, che riportano l’animo a contatto con la natura. Il ricordo della Grande Guerra riemerge anche da elementi che impattano visivamente sul panorama, come Forte Interrotto, a cui si può salire in auto o a piedi, per ammirare Asiago dall'alto, fieramente sparpagliata tra prati e rettangoli di bosco accesi di colori. È il foliage, che Asiago celebra, per il quinto anno consecutivo, sabato 19 e domenica 20 ottobre 2019, con iniziative che fanno dialogare il centro storico con le malghe, l'artigianato con la ristorazione, l'arte con lo sport. Di grande interesse è anche il concorso fotografico sul foliage, un’altra ottima scusa per trascorrere l’autunno in montagna ad Asiago. 52
PAESAGGI VENETI
ph Silvano Fabris
Asiago
can be reached by car or on foot. From there, you can enjoy a breathtaking view of Asiago, surrounded by scattered meadows and woods dressed in bright autumn colours. This foliage will be celebrated by the city of Asiago on Saturday 19 and Sunday 20 October 2019. The fifth consecutive year of this festival will bring the mountain traditions, local craftsmanship, food delicacies, art and sport events to the old town. A photography competition dedicated to the foliage has also been organised so as to offer people another excellent ‘excuse’ to spend a few autumn days in the Asiago mountains.
L’Altopiano di Asiago è uno dei migliori territori in Italia dove ammirare lo spettacolo naturale del Foliage: tutta questa bellezza è per gli artisti, i fotografi, gli amanti della natura e i buongustai. Passeggiate guidate nei dintorni di Asiago, laboratori per bambini e adulti, prodotti autunnali, musica, sport, artigianato, intrattenimenti e molto altro ancora.
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Schio di Michela Pettinà
ph Michela Pettinà
Turisti americani in cerca di Hemingway
C'è un legame sottile, poco più di una manciata di parole, che lega Sheridan, nel Wyoming, a Schio, nella Pedemontana Vicentina. Lo ricorda chi ama i libri di Ernest Hemingway, ma di sicuro lo conosce anche quel turista americano venuto qui per concludere affari con una delle importanti imprese che popolano le zone industriali dell'Alto Vicentino. È lui quel turista che, sulle suggestioni di Di là del fiume e tra gli alberi, gironzola, nel suo tempo libero, nella città "magnifica", che si trova "su, contro le montagne", cercando la strada che lo porti all' "Albergo Due Spade". Osserva la targa di pietra posta sul muro dell'attuale Osteria, in cui la staticità della posa e dei paludamenti stride con il comune ricordo di uno scrittore sanguigno e indomabile. E si chiede se la birra di oggi sarebbe ancora in grado di spegnere la sete di avventura che aveva spinto Hemingway ad arruolarsi volontario nella Croce Rossa e a farsi spedire in Italia nel 1918. Ma delle Due Spade era apprezzato il vino, mentre era un'altra la birra che rinfrescava le calde serate estive dello "Schio Country Club", il soprannome che lo scrittore non ancora diciannovenne e i suoi compagni della Sezione Quattro di Schio si erano affibbiati. Era la birra della "Cantarana", vecchia osteria travolta dalla modernità e dai regolamenti edilizi, di cui rimane solo il ricordo di un muro coperto di glicine e di un platano frondoso. Diversa la sorte del Lanificio Cazzola, stretto tra Via Pietro Riboli e (la 56
PAESAGGI VENETI
American tourists in search of Hemingway
There is a thin bond, just a few words, that ties Sheridan, in Wyoming, to Schio in the Pedemontana Vicentina area. Those who love Ernest Hemingway’s books remember it, but also the American tourist who comes to do business with one of the important companies that populate the industrial areas of the Alto Vicentino is certainly familiar with it. He is that tourist who, following the suggestions of Across the River and Into the Trees, in his free time walks through the “wonderful” city, which is “right up against the mountains”, seeking the road that takes him to the “Albergo Due Spade”. On the wall of the current Osteria he observes the stone plaque, whose immobility clashes with the shared memory of a passionate, spirited writer. And he wonders whether today’s beer would still be able to quench the thirst of adventure that pushed Hemingway to become
ph Michela Pettinà
ph Michela Pettinà ph Michela Pettinà
ribattezzata) Via Hemingway. Qui lo scrittore dormiva e da qui partiva per il suo servizio di recupero dei feriti dal Pasubio, dalla Val d'Astico, dall'Altopiano di Asiago. E pure per un tuffo nella roggia che ancora scorre accanto al complesso industriale, ora riconvertito, o per una partita di baseball nel cortile antistante (per non parlare della burla, documentata con foto, in cui Ernest e compagni si travestono da soldati austriaci, creando un grande scompiglio tra gli abitanti del Nuovo Quartiere Operaio). Schio, una città industriale, di riconosciuta eccellenza tecnologica, ma anche un "meraviglioso posto" per "venirci a vivere dopo la guerra", una "cittadina" che "aveva in sé tutta la vivacità, il divertimento e la distensione che si poteva desiderare".
a volunteer for the Red Cross and as such be sent to Italy in 1918. The Due Spade, however, was then most appreciated for its wine. While the writer, not yet nineteen, and his companions from Section Four of Schio (fondly called the “Schio Country Club”), refreshed their warm summer evenings with the beer from the “Cantarana”, an old osteria subsequently overwhelmed by modernity and building regulations, and of which only the memory of a wall covered in wisteria and a leafy plane tree remains. Lanificio Cazzola, squeezed between Via Pietro Riboli and (the renamed) Via Hemingway was used for a different purpose; the writer slept there, and left from there to recover the wounded from the Pasubio, the Astico Valley, and the Asiago Plateau. He also dived into the irrigation ditch that still flows next to the now converted industrial complex, or went to play baseball in the nearby courtyard (without mentioning the prank, documented by photos, involving Ernest and his companions who dressed up as Austrian soldiers, creating confusion among the inhabitants of the Nuovo Quartiere Operaio, the new workers’ quarter). Schio, an industrial city of recognised technological excellence, but also a “wonderful place” to “live in after the war”, a “town” that “contained all the good cheer, amusement and relaxation a man could desire.” 57
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Cortina d'Ampezzo
di Chiara Costa - Ufficio comunicazione Cortina Marketing
La sostenibilità vola in alto, a Cortina d'Ampezzo
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ph Cortina Marketing
Cortina d’Ampezzo è un luogo in cui la sostenibilità ambientale è parte essenziale del patrimonio locale, a livello naturalistico, ma anche storico e culturale: basti pensare alla gestione ecosostenibile che per secoli è stata garantita dalle Regole d’Ampezzo, le comunioni di gestione boschiva collettiva. «Il Comune di Cortina d’Ampezzo rimane fedele a questa tradizione e con un approccio scientifico si prepara ai grandi eventi internazionali che la interesseranno nei prossimi anni, come i Mondiali di sci del 2021 e le Olimpiadi del 2026» dichiara il Sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina «Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 presteranno particolare attenzione alla sostenibilità, che verterà sull'uso massiccio di strutture già esistenti, sulla progettazione delle infrastrutture, sull’approvvigionamento e sulla gestione delle risorse, sul sistema di recupero degli alimenti e sulla raccolta differenziata, sull’impatto ambientale, sull’energia rinnovabile e sul riutilizzo degli asset dei Giochi».
PAESAGGI VENETI
CORTINA D'AMPEZZO
Sustainability flies high, in Cortina d'Ampezzo
Saranno più di 100 gli esperti che si daranno appuntamento a Cortina a giugno 2020 per parlare di uno stile di vita più sostenibile per il XIV Convegno della Rete Italiana LCA (Lyfe Cycle Assessment), un evento annuale che riunisce alcuni tra i migliori scienziati, accademici e tecnici di settore e che nasce in collaborazione tra LCA e il Centro Studi Qualità Ambiente dell’Università di Padova. Tra le iniziative più recenti del comune di Cortina vi è l’adesione all’iniziativa del Ministero dell’Ambiente grazie alla quale il 17 giugno 2019 Cortina è diventata un Comune plastic free, con il divieto della plastica monouso dagli uffici del Comune alle strutture ricettive e della ristorazione. Anche i cittadini e i turisti possono dare il proprio contributo adottando uno stile di vita green: dalle sorgenti, ai laghi fino al Brento, l'acqua è a portata di mano, senza bottiglie in plastica. L’hiking dei laghi e delle cascate è un giro ad anello percorribile grazie alla creazione del nuovo sentiero Gores de Federa. In inverno e in estate, il turista potrà scoprire e praticare diverse attività quali lo sci alpinismo e i percorsi con le ciaspe, che lo avvicineranno alla meraviglia dei Monti Pallidi e al rispetto per la natura.
ph Diego Gaspari Bandion
Environmental sustainability is an essential part of the local heritage in Cortina d'Ampezzo, not only in terms of nature but also in terms of history and culture: one needs only to think of the eco-sustainable management that for centuries has been guaranteed by the “Regole d'Ampezzo”, an ancient institution of descendants from this valley that jointly administer the forests according to a collective vision. "The Municipality of Cortina d'Ampezzo remains faithful to this tradition and, together with a scientific approach, is preparing for the great international events it will be a part of in the coming years, such as the Ski World Cup in 2021 and the Olympics in 2026", declares the Mayor of Cortina d'Ampezzo, Gianpietro Ghedina, continuing “The Milan-Cortina 2026 Olympics will pay particular attention to sustainability, focusing, among others, on the following aspects: the massive use of existing structures, infrastructure design, project procurement management, the food recovery system and separate waste collection, the environmental impact, renewable energy and the use of the Games' assets once these are over”. More than 100 experts will be meeting in Cortina in June 2020 to talk about a more sustainable lifestyle, during the XIV Conference of the Italian LCA (Life Cycle Assessment) Network, an annual event that brings together some of the best scientists, academics and technicians of this sector and that was born from the collaboration between LCA and the Centro Studi Qualità Ambiente of the University of Padua, a research group for quality and environmental management. One of the most recent initiatives of the Municipality of Cortina was to adhere to an initiative of the Ministry of the Environment, thanks to which Cortina became a plastic free municipality on 17 June 2019, by prohibiting the use of disposable plastic in Municipality offices as well as in accommodation and catering facilities. Citizens and tourists can also contribute by adopting a green lifestyle: water from the springs, the lakes and the Brento, is at hand, without buying water in plastic water bottles. The new Gores de Federa path offers its visitors a circular hiking trail around the lakes and the waterfalls. Both in winter and in summer, tourists can discover and practise various activities such as alpine skiing and snowshoeing, which will bring them closer to nature and to the wonder of the Dolomites, also known as the “Monti Pallidi”, or pale mountains, from a traditional legend.
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tività a 360° azione italiana dedicata a crea Abilmente, la più grande manifest azioni e colore: 17 al 20 ottobre 2019. Idee, ispir e fai da te, torna a Vicenza dal organizzato il Salone delle Idee Creative – durante la quattro giorni di fiera dedicate hall ttro qua nelle erà (IEG) – port da Italian Exhibition Group SpA Tante le ra. anco altro to mol e Vicenza questo del Quartiere Fieristico IEG di appassionati e erdibili - pensate per offrire ad novità – alcune veramente imp Quest’anno ad sperienza ancora più speciale. curiosi la possibilità di vivere un’e iche creative utili possibile imparare nuove tecn Abilmente – per esempio - sarà utilizzati insieme ad oggetti e materiali non più per arredare casa o ridare vita ara Gulienetti: e amati del fai da te in Italia, Barb ad uno dei volti più conosciuti ma televisivo nel 2005 con il famoso program entrata nella casa degli italiani guest della ial spec la sarà ana e blogger rom Paint Your Life, la conduttrice ), uno spazio 979 d Stan 6 l (Hal ” con Barbara kermesse di IEG, con “Come fare animeranno i agoniste proprio le visitatrici che dove insieme a lei saranno prot padiglioni della fiera vicentina.
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Immersa in una splendida collina vitata di Sarcedo, alle pendici dell’altipiano di Asiago, sorge la cantina La Costa che dal 2003 produce vini di qualità. E qualità per noi è sinonimo di un vino eccellente per bontà, ma allo stesso tempo rispettoso della terra da cui nasce, delle persone che lo acquistano e di coloro che lo producono. Per queste ragioni La Costa coltiva vigne biologiche di varietali tipici della zona di Breganze.
LE AZIENDE INFORMANO
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Inoltre, impiega nel ciclo produttivo personale altamente qualificato, affiancato da uomini e donne che attraverso il lavoro trovano un’occasione unica di riscatto personale e sociale. Le etichette, dipinte a mano una a una da ragazzi straordinari, raccontano storie di persone che, come la fenice del nostro logo risorge dalle proprie ceneri, vivono quotidianamente una rinascita, anche attraverso la produzione del vino. Insomma, un vino buono sotto molti punti di vista.
Cantina La Costa
The La Costa winery, which has been producing quality wines since 2003, is immersed in splendid vineyards on the hills of Sarcedo, which is located on the slopes of the Asiago plateau. Thanks to its position, La Costa cultivates organic varietal vines, typical of the Breganze area. Furthermore, it employs highly qualified personnel in the production cycle, working side by side with men and women who find a unique opportunity for personal and social growth in their work. The labels, hand-painted one by one by extraordinary young people, tell the story of people who, like the phoenix in our logo, rise from their ashes and feel reborn each day, thanks to their contribution to the production of wine. 65
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Monteviale
di Michela Pettinà
MONTEVIALE
L’affascinante Villa Zileri Motterle - Loschi - Dal Verme Era il 1436 quando Antonio Loschi acquisì, dai monaci di San Felice, una tenuta di 800 campi alle porte di Vicenza, in quello che oggi è Comune di Monteviale. Di quei monaci e di quelle terre, il conte era stato affittuario e ora ne diventava, grazie alla sua intraprendenza, proprietario. Canali di scolo e di irrigazione, orti e coltivazioni, stalle e serre: i Loschi crearono, pezzo per pezzo, una florida impresa agricola, aggiungendo edifici in quanto funzionali alla loro ricca attività economica. Ma quando nel 1729 la famiglia entrò a far parte del patriziato veneziano, Nicolò Loschi pensò fosse giunto il momento di affidarsi ad un famoso architetto per riammodernare tutto il complesso. Chiamò il Muttoni, che gli presentò un progetto grandioso sia per la dimora padronale che per le aree esterne. Ma a Nicolò la scalinata che portava al piano nobile apparve eccessiva quanto inutile, tanto quanto il giardino costellato da peschiere e vasche. Licenziò il Muttoni e fece di testa sua: forse ingaggiò Giorgio Massari, forse usò un progetto di Giuseppe Marchi, quel che è certo che, un po’ abbattendo e un po’ costruendo, creò una villa che è al contempo elegante e funzionale, confortevole e prestigiosa, armonica e asimettrica. E i suoi successori non furono da meno. Accanto al parco all’inglese, con prati, alberi monumentali e rivoli d’acqua, c’è ancora parte della serra di acclimatazione mobile che Drusilla Dal Verme, ingegnosa moglie di un altro Loschi, Luigi, aveva fatto predisporre per coltivare limoni e cedri, dopo aver già ottenuto premi e riconoscimenti per l’allevamento di vitelli. 68
PAESAGGI VENETI
MONTEVIALE
The charming Villa Zileri Motterle - Loschi - Dal Verme
In 1436 Antonio Loschi acquired an estate of 800 fields from the monks of San Felice, located on the outskirts of Vicenza, in what is now the Municipality of Monteviale. Count Loschi had been the tenant renting that land from the monks, and now, thanks to his resourcefulness, had become the owner. Drainage and irrigation channels, vegetable gardens and crops, stables and greenhouses: step by step, the Loschi family created a thriving agricultural enterprise, adding buildings that were useful for their rich economic activity. In 1729, the family became part of the Venetian patriciate, and Nicolò
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ph Michela Pettinà
Pare quasi superfluo, dopo il seducente pragmatismo architettonico della villa, ricordare che le sue stanze interne sono state decorate da Tiepolo, di cui Nicolò Loschi aveva riconosciuto fin da subito le immense capacità. Pareti e soffitti risplendono di allegorie che rappresentano gli ideali della casata e per le quali Nicolò e Giambattista ebbero forse pure da litigare, tanto il vicentino, da buon imprenditore, voleva che le cose fossero fatte a modo suo. Salendo le scale, al primo pianerottolo, Nobiltà e Merito di fronteggiano, a simboleggiare che non ci può essere la prima senza il secondo, come ben dimostra la storia di una famiglia di operosi affittuari terrieri, diventati prima conti e poi nobili della Serenissima Repubblica.
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ph Michela Pettinà
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Loschi thought the time had come to summon a famous architect to modernise the whole complex. He called Muttoni, who presented him with a grandiose project both for the main residence and for the external areas. However, Nicolò considered the plans for the stairway that led to the noble floor not only excessive but also useless, just as he considered the garden sprinkled with fishponds and basins. He dismissed Muttoni and decided to do as he pleased: perhaps he hired Giorgio Massari, perhaps he used a project by Giuseppe Marchi, however, what is certain is that, little by little, knocking down and then building, he created a villa that is both elegant and functional, comfortable and prestigious, harmonious and asymmetrical. And his successors were no less so. Next to the English landscape park, with lawns, monumental trees and streams of water, you can still find part of the mobile acclimatisation greenhouse that Drusilla Dal Verme (the ingenious wife of Luigi Loschi) had made to
Villa Zileri e parco monumentale. Interni e affeschi del Tiepolo Affreschi nel salone d'onore, di Giambattista Tiepolo, 1734
grow lemons and cedar fruits, after having already received awards and recognition for her calf breeding. It seems almost superfluous, after the attractive pragmatic architecture of the villa, to highlight that its interior rooms were decorated by Tiepolo, whom Nicolò Loschi admired for his incredible talent. Walls and ceilings are adorned with allegories that represent the ideals of the family, over which perhaps Nicolò and Giambattista quarrelled, considering that Nicolò wanted things to be done his way, just as a good entrepreneur should. Going up the stairs, to the first landing, you can admire Nobility and Merit facing each other, to symbolise that there cannot be one without the other, as is documented by the history of this family of hard-working land tenants, who first became counts and then nobles of the Most Serene Republic of Venice. VILLA ZILERI MOTTERLE – LOSCHI - DAL VERME Viale Zileri, 4/6 - 36050 Monteviale (VI) Tel. +39 0444 964190 - info@villazileri.com www.villazileri.com APERTURE Da lunedì a giovedì 08:30-12:30/14:00-17:00 Venerdì 08:30/12:30 69
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Caldogno
di Michela Pettinà
VILLA CALDOGNO
Alla scoperta di Palladio con i bambini Avvicinare i bambini alla conoscenza del più famoso architetto vicentino diventa facile e piacevole con una visita a Villa Caldogno. Situata nel centro del paese omonimo, la residenza dei Caldogno, aristocratici vicentini del XVI secolo, è ora di proprietà del Comune di Caldogno, che ne ha saputo usare intelligentemente gli spazi, sia interni che esterni. Per i bimbi più piccoli è il giardino all'italiana il vero tesoro: spazi erbosi e vialetti protetti dalle mura, dove muovere i primi passi in sicurezza, ma anche la vasca cinquecentesca e l'antica peschiera, da scoprire per mano a mamma e papà. Sorelle e fratelli si sentiranno invece un po' archeologi nell'esplorare il seminterrato della villa, dove il sistema di canalizzazione delle acque ricorderà loro un grande labirinto per palline, un labirinto che ben risponde alle indicazioni che lo stesso Palladio dà, sulla costruzione delle cantine, nei Quattro Libri dell'Architettura. I restauri hanno rivelato come la villa di campagna dei Caldogno sorgesse su una costruzione tardo medievale, come dimostrano anche le nicchie dei "canfini ad olio", sapientemente rivestite di bianchissima calce per amplificarne la luce. La visita alla villa comprende anche il piano superiore, dove gli affreschi del Fasolo, dello Zelotti e del Carpioni riproducono storie sia mitiche che reali. Nel salone centrale, quattro scene delle attività che si svolgevano in villa nel '500 narrano di musica, danze, buon cibo, spensieratezza, e pure di un tra70
PAESAGGI VENETI
VILLA CALDOGNO
Discovering Andrea Palladio’s work with children
Introducing and getting children to know more about the most famous Vicenza architect becomes easy and pleasant with a visit to Villa Caldogno. Located in the centre of the town with the same name, this Villa was once the residence of the Caldogno family (Vicenza aristocrats from the 16th century) and now belongs to the Municipality of Caldogno, which has intelligently put the Villa’s inner and outer spaces to good use. For younger children the Italian garden is a real treasure: grassy areas and paths protected by walls, where they can take their first steps safely, but also the 16th
century pond and the ancient fish farm, to be discovered hand in hand with mum and dad. Brothers and sisters will, instead, feel like little archaeologists as they explore the Villa’s basement, where the water channelling system brings to mind a large maze for little balls; a maze that corresponds perfectly with the indications given by Palladio himself in the Quattro Libri dell’Architettura (Four Books of Architecture), for the construction of the cellars. The renovations unveiled that the country villa of the Caldogno family rose on a building from the late medieval period, also proved by the niches where “canfini ad olio” (oil lamps) were placed, wisely coated with pure white lime to amplify the light. A visit to the Villa also includes the upper floor, where the frescoes by Fasolo, Zelotti and Carpioni portray stories that are both mythical and real. In the central hall, four scenes of the activities carried out in the Villa during the 16th century tell of music, dance, good food, light-heartedness, and even of a betrayal, if you are careful enough to spot it. Finally, for older children, Villa Caldogno proposes the recent past, with a bunker built by the Germans in 1944 at the back of the Villa; it was dug to a depth of about six metres below the level of the surrounding land and then hidden under an artificial hill. The old
nel 1944, sul retro della villa, scavato per circa sei metri sotto il livello della campagna circostante e poi nascosto sotto una collina artificiale. Visitabile in occasione di mostre ed eventi, l'ex ospedale militare colpisce per il suo fatale silenzio, rammentando, a piccoli e grandi, come la guerra debba restare solo un ricordo.
PER INFORMAZIONI Tel +39 371 301 8121 info@villacaldogno.it www.villacaldogno.it
ph Tiziano Casanova
ph Michela Pettinà
ph Villa Caldogno
dimento, per chi ha l'occhio acuto per individuarlo. Ai ragazzi più grandi, infine, Villa Caldogno ripropone il recente passato, con il bunker costruito dai Tedeschi
military hospital, which can be visited during exhibitions and events, strikes visitors with its fatal silence, reminding young and old alike of how war must only remain a memory and never be repeated.
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ph Luca Girardi
Brendola
di Rossella Roan, Pietro Zampieri, Erica Ferrarin
BRENDOLA
Spazi e visioni paesaggistiche per la Chiesa Incompiuta Dalla sommità del colle spicca per imponenza e posizione quello che doveva diventare il Duomo della città, un unico “tetto riunificativo” del forte campanilismo presente nella zona, ora non altro che una rovina dedicata a San Michele Arcangelo. Il progetto datato 1930 è dell’architetto Fausto Franco, nato sotto impulso dell’arciprete Don Francesco Cecchin. L’idea comprende un concetto di forma classica fortemente simmetrica ma schiettamente moderna e monumentale che ricevette ottimi responsi dalla popolazione e dalla Diocesi di Vicenza. Dopo il periodo di costruzione dal 1931 al 1949, il cantiere si blocca senza più ripartire, per cause ancora non completamente chiarite ma da ricondurre sicuramente alla Seconda Guerra Mondiale e al forte campanilismo di opposizione che diedero uno stop definitivo dei lavori destinando la Chiesa a rimanere in rovina ed abbandonata per oltre 70 anni. La struttura ormai ridotta al suo scheletro di base e con ripetuti crolli e cedimenti è oltretutto in una condizione di spazio residuale rispetto all’organismo urbano. La sua rigenerazione è al centro della volontà degli abitanti del luogo che l’hanno eletta a simbolo del paese. Improrogabile è un intervento che, in base alle esigenze di Brendola e della sua cittadinanza, deve essere leggero, accompagnato da un restauro conservativo della Chiesa e il dialogo di essa con il paesaggio circostante. Recentissimo è lo studio e tesi di Laurea Magistrale dell’Università di Architettura di Venezia (IUAV) di Rossella Roan, Pietro Zampieri e Erica Ferra72
PAESAGGI VENETI
BRENDOLA Spaces and landscape views for the Incompiuta church The building that stands out on the peak of the hill should, because of its magnificence and position, have been the city’s Dome, a single “roof” uniting the strong parochialism in the area, but is now nothing more than a ruin dedicated to Saint Michael the Archangel. The project, dated 1930, by the architect Fausto Franco, was encouraged by the archpriest Don Francesco Cecchin. The idea includes a concept of classic form that is strongly symmetrical but openly modern and monumental, and it received excellent responses both from the population and the Vicenza Diocese.
ph Rossella Roan e Pietro Zampieri, estratto della tesi
Work continued on the building from 1931 to 1949, but then stopped and did not start again, hence the name Incompiuta (uncompleted); the reasons for this are still not clear but are certainly connected with the Second World War and the strong opposing parochialism that definitively halted the construction work, relegating the church to ruin and abandonment for more than 70 years. The structure, reduced to a skeleton by repeated collapses and cave-ins, is
contrasto materico simboleggiato dalla leggerezza della nuova struttura in alluminio e dalla vecchia solidità della pietra. Mantenendo quell’aura atemporale che potrà restituire un punto di riferimento per quella che è la Porta dei Colli Berici.
above all removed and far from the heart of the city. The local inhabitants have elected it as a symbol of the city and, for this reason, they strongly desire its renovation. This intervention can no longer be put off and, according to the needs of Brendola and its citizens, must be minimal and efficient so as to guarantee a conservative renovation of the church in harmony with the surrounding landscape. The very recent study for the Master’s thesis of Rossella Roan, Pietro Zampieri and Erica Ferrarin from the University of Architecture in Venice (IUAV), identifies the phenomenological aspect of the church, but then leads onto a design approach aimed at incorporating it into the urban structure. The strategy proposes an extension, a reconfiguration of the structure that would create a usable and accessible public space, transforming the Incompiuta into a “Urban fact”; a space that can be used 365 days a year for the most varied purposes, such as: art exhibitions, parades, live music, events, summer festivals, etc. The design intention of the young architects is not only to preserve the church, but also to create a versatile construction, with a contrast of materials given by the lightness of the new aluminium structure and the ancient solidness of the stone. By maintaining that timeless aura, the Door of the Berici Hills can become a reference point once more.
ph Marco Pavan
rin che dopo aver rilevato l’aspetto fenomenologico della Chiesa, hanno optato per un approccio progettuale rivolto alla riconfigurazione a organismo urbano. La strategia parte dall’idea di ampliamento, una riconfigurazione atta a creare uno spazio pubblico, fruibile e accessibile, cosicché da trasformare L’Incompiuta in un “Fatto urbano” caratterizzato da uno spazio utile 365 giorni all’anno per i più diversificati possibili impieghi, quali: esposizioni d’arte, sfilate, musica dal vivo, eventi, festival estivi, ecc. L’intento progettuale dei giovani architetti verterà non solo al mantenimento della Chiesa, ma ad una costruzione versatile, con un
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Delta del Po di Elisa Turro
ph Elisa Turro
ALLA SCOPERTA DEL DELTA DEL PO
Il Veneto è una regione estremamente ricca di luoghi e di beni di alto valore naturalistico-paesaggistico tutti da scoprire. La parte veneta del Delta del Po si trova all’interno del Parco Regionale Veneto Delta del Po, dove coesistono oltre 370 specie di uccelli e 400 di mammiferi, anfibi, rettili e pesci ed è considerata la zona più umida ed estesa protetta in Italia. Inoltre tale Parco Regionale ha ottenuto il 9 giugno 2015 il riconoscimento di Riserva Biosfera MAB UNESCO (man and biosphere). Le attività che tale luogo offre sono molteplici: itinerari in bici, in barca, a piedi, trekking a cavallo, caccia, pesca sportiva, fotografia naturalistica e birdwatching. Dal punto di vista turistico quest’area presenta punti di notevole pregio e valore storico-naturalistico, offrendo i seguenti siti turistici: Sacca di Scardovari, nota per l’allevamento di cozze e vongole e punto ambito per gli amanti della pesca, l’Ex idrovora di Ca’ Vendramin, ora sede di un visitatissimo museo regionale di bonifica, spiaggia di Bocassette o di Barricata ed infine l’Oasi Ca’ Mello, un bacino di accumulo contenente una notevole biodiversità, estesa su 150 ettari di terreno in cui l’itinerario si snoda tra fitti cannetti e piante acquatiche. Un altro punto ipotetico proposto per il turismo e di notevole valenza paesaggistica è l’Oasi DI Volta Vaccari. Di recente, grazie alla tesi in Riassetto del Territorio e Tutela del Paesaggio di Elisa Turro, con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova e il Consorzio di Bonifica Delta del Po, sono stati mappati ed individuati dei Servizi Ecosistemici (SE) . In tali servizi rientra l’Ansa di Volta Vaccari con il servizio ecosistemico di tipo culturale (turismo e ricreazione) e di tipo approvvigionamento. Si è ipotizzato un ecoturismo in grado di attribuire un valore economico. L’itinerario sarà accompagnato da pannelli in legno illustrativi e capanni mimetici per la fotografia naturalistica. 74
PAESAGGI VENETI
DISCOVERING THE PO DELTA
The Veneto region is extremely rich in places and features that have a high naturalistic and landscape value, only waiting to be discovered. The mouth of the Po Delta is located within the Veneto Delta del Po Regional Park, where over 370 species of birds and 400 mammals, amphibians, reptiles and fish coexist, and is considered the most extended protected wetland in Italy. Furthermore, this Regional Park obtained the UNESCO MAB (Man and the Biosphere) Reserve recognition on 9 June 2015. The activities that this place offers are many: cycling, boating, walking, horse trekking, hunting, sportfishing, nature photography and birdwatching. This area also offers tourists places of considerable historical-naturalistic value, such as the following sites: Sacca di Scardovari, known for the breeding of mussels and clams and a sought-after place for fishing lovers; the Ex drainage
ph Luca Girardi
ph Luca Girardi
pump station of Ca' Vendramin, now home to a much visited regional reclamation museum; Bocassette or Barricata beach; the Ca' Mello Oasis, a storage reservoir containing a high level of biodiversity, that extends over 150 hectares of land with an itinerary that winds through thick rushes and aquatic plants. Another place of interest proposed to tourists for the qualities of its landscape is the Oasis of Volta Vaccari. Recently, thanks to the thesis in Land Reorganization and Landscape Protection by Elisa Turro, the collaboration with the TESAF Department of the University of Padua and the work of the Po Delta Reclamation Consortium, some Ecosystem Services (SE) were identified and mapped. Among these, the bay of Volta Vaccari which provides a cultural ecosystem service (tourism and recreation) and a supply service. It has been estimated that this type of ecotourism could contribute significantly to the economy of the region. Along the itinerary there will be illustrative and explanatory wooden panels, as well as camouflaged huts for nature photography. This area is part of the Natura 2000 Network and the actions taken form part of the "Sustainable Development" objectives set in the UN Agenda for 2030.
Questa zona rientra come area Rete Natura 2000 e le azioni rientrano negli obiettivi prefissati dall’Agenda ONU per il 2030 “Sviluppo Sostenibile”. INFO www.parcodeltapo.org www.bonificadeltadelpo.it 75
Enogastronomia di Francesca Baggio
Tiramisù Strato di biscotti inzuppati nel caffè mmm! Strato di voluttuosa crema al mascarpone mmm! Strato di polvere fine di cacao mmm che delizia! Ancora in successione i tre strati ed ecco il tiramisù il dolce italiano che ha conquistato il mondo. Dolce unico, gioia dei sensi, golosità irresistibile. Appena ne assaggi un cucchiaino la piacevolezza, data dalla morbidezza della crema fluida e dolce che contrasta con la consistenza compatta e amara dei biscotti inzuppati nel caffè, subito ti invita a prenderne un altro e un altro ancora. È veloce e facile da eseguire, anche in dispensa gran parte degli ingredienti sono sempre disponibili come il caffè, le uova, lo zucchero. È la prima idea che ti passa per la testa quando in cucina vuoi andare sul sicuro perché sai che sarà sempre un successo. È l’attrazione immediata di quando hai voglia di qualcosa di dolce e puoi realizzarla velocemente per coccolarti con il suo sapore unico e inconfondibile. Conosciuto oltre confine in tutto il mondo il tiramisù è di origini venete e più precisamente trevisane. Le fonti più attendibili confermate da riviste storiche attestano che il dolce venne inventato negli anni sessanta dal cuoco pasticcere Roberto Linguanotto detto “Loli” presso il ristorante “Alle Beccherie” di Treviso della famiglia Campeol. Ricreò attraverso esperienze mitteleuropee un dolce nuovo composto da elementi in uso come il composto di tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero utilizzato in campagna dalle famiglie contadine come ricostituente al quale assemblò del mascarpone. Ecco allora il significato del nome del dolce Tiramisù, sollevami, dammi forza! Già il caffè è un corroborante, l’aggiunta dell’uovo sbattuto con lo zucchero non poteva che dare a questo dolce un nome così ben appropriato. Ho sperimentato molte varianti del tiramisù ma la versione che adoro è quella con la crema senza albumi montati a neve, con l’aggiunta di un po’ di latte se il composto risulta troppo compatto. Fatalità ho scoperto che la ricetta originale non li prevede.
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PAESAGGI VENETI
Tiramisù
A layer of biscuits soaked in coffee, then a layer of delicious mascarpone cream, and finally a fine dusting of cocoa powder…so yummy! Three more layers and here is the Tiramisù, the Italian dessert that has conquered the world thanks to its unique flavor: a real feast for the senses! As soon as you taste a teaspoon of it, the pleasure given by the softness of the fluid and sweet cream counterbalanced by the compact and bitter consistency of the biscuits soaked in coffee, immediately invites you to taste it again. Tiramisù is quick and easy to make, and most of the ingredients to be used such as coffee, eggs, and sugar, are always available in your home pantry. Making Tiramisù is the first idea that comes to your mind when you want to play safe in the kitchen because you know it will certainly be a success. When you want to delight your palate, what’s better than the unique and unmistakable flavour of Tiramisù to quickly satisfy your desire for something sweet? The origins of this worldrenowned dessert can be traced back to the Veneto region, and more precisely to the city of Treviso. The most reliable sources confirmed by historical magazines attest that Tiramisù was invented in the sixties by Roberto Linguanotto, a pastry chef called ‘Loli’ working at ‘Alle Beccherie’ restaurant in Treviso owned by the Campeol family. Thanks to his work experience in Central Europe, he created a new dessert assembling the mascarpone cream with the beaten egg yolk-sugar mixture that was already used by peasant families as a natural tonic. Here lies the meaning of the name Tiramisù which literally means ‘Lift me up!’, ‘Give me strength!’ because of the presence of coffee (an invigorating drink) together with beaten egg yolk and sugar. I have tried many variations of Tiramisù but the version I have loved the most is the one having a cream without whipped egg whites, to which a little milk is added if the mixture is too compact. I have recently found out by chance that egg whites are not required by the original recipe.
2019 9-13 novembre FIERA DI VICENZA
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Treviso - Ostiglia di Manuela Ceolato
Lungo la diagonale verde del Veneto
Green Tour, tappa Ostiglia - Cologna Veneta
Esisteva ancora negli anni Ottanta qualche tratto di quella linea ferroviaria, la Treviso-Ostiglia, che faceva rapidamente affluire passeggeri e soldati, materiali e prodotti di smercio verso il centro Italia e il limite orientale con l’Austria: lunga circa centosedici kilometri, questa attraversava il Veneto, passando per Legnago, la Riviera Berica e Poiana di Granfion. La sua costruzione era iniziata poco dopo la fine della Prima guerra mondiale, poi l’anno 1987, quando oramai il trasporto italiano era già orientato al servizio camionistico, ne segnò la completa dismissione. Da allora la Regione Veneto ha in più occasioni sottolineato l’importanza di preservarla, vincolandola con apposite leggi, fino a riqualificarla come circuito ciclopedonale e, in alcuni tratti, persino ippovia. Negli anni Duemila infatti si è progettato di trasformare così l’ex ferrovia, coniugando la riscoperta del territorio alla promozione del benessere psico-fisico, a partire dalla tratta che collega la provincia di Treviso con quella di Padova sino a lambire Vicenza. La pista insiste su sede protetta e il livello di difficoltà è facile. Quando andare? In autunno, per i suoi colori, ad esempio. Con chi? Con amici e tutta la famiglia. Il fondo stradale in territorio trevigiano è perlopiù costituito da pietrisco fine percorribile tanto a piedi quanto in bicicletta (trekking o MTB). L’Ultimo Miglio a Treviso, lungo due kilometri e mezzo, è proprio di lusso con pavimentazione, finiture e illuminazione al pari delle grandi ciclabili europee. Il tracciato padovano risulta prevalentemente asfaltato; da qui è percorribile in bici, a piedi e a cavallo l’intero tratto che attraversa il comune di Grisignano di Zocco nel vicentino. La 78
PAESAGGI VENETI
Along the ‘green diagonal’ of Veneto
In the eighties there still were some stretches of the Treviso-Ostiglia, the railway line that quickly brought passengers and soldiers, materials and products to central Italy and the eastern border with Austria. This railway line, which is about one hundred and sixteen kilometers long, crossed the Veneto region, passing through Legnago, the Riviera Berica and Poiana di Granfion. Its construction had begun shortly after the end of the First World War; then, in 1987, this railway line was completely abandoned, since most goods were transported by truck rather than by train. Since then, the Veneto Region has repeatedly emphasized the importance of preserving it, even with special laws, with the final aim of converting it into a pedestrian and bicycle circuit with some stretches suitable for horse-riding. In the 2000s, in fact, it was planned to transform the former railway line, so as to combine the rediscovery of the territory with the promotion of psychophysical well-being, starting from the section that links the province of Treviso with the province of Padua until reaching Vicenza. The
riqualificazione del sedime dell’ex ferrovia rappresenta l’asse portante del progetto strategico regionale Green tour - Verde in movimento che punta a creare in Veneto un anello di 600 Kilometri per la mobilità lenta ambientalmente sostenibile entro contesti di pregio paesaggistico e interesse storico-culturale. In attesa della rigenerazione infrastrutturale di tutta la linea, Green tour offre già otto percorsi inanellati sulla Treviso-Ostiglia e sei appendici al circuito principale con ristoratori locali che, aderendo all’iniziativa, offrono menù tipici a base di prodotti DOP e IGP.
track is separate from the road and the level of difficulty is easy. What’s the best time to go there? In autumn, to enjoy its warm colours for example. With whom? With friends and the whole family. The ground surface in the Treviso area is mostly composed of fine gravel that can be traveled on foot or by bicycle (trekking or mountain bike). The last mile in Treviso, which is two and a half kilometers long, is really noteworthy with flooring, finishes and lighting, similar to those in the great European cycle paths. The route in the Padua area is mainly paved; from here, you can walk, bike or ride on horseback until the municipality of Grisignano di Zocco. The redevelopment of the former railway ground surface is at the core of the strategic regional project ‘Green tour - Green in motion’, which aims at creating a 600-kilometer-long loop in Veneto for the environmentally sustainable slow mobility to promote places of great landscape value and historical and cultural interest. Waiting for the infrastructural regeneration of the whole line, ‘Green tour’ already offers eight ringed routes on the Treviso-Ostiglia line and six appendices to the main circuit with local restaurateurs who offer typical menus based on local DOP and IGP products. GREEN TOUR - VERDE IN MOVIMENTO Tel. +39 0412795738 - green.tour@regione.veneto.it Descrizioni e mappe dei percorsi geolocalizzati FIAB (Federazione italiana amici della bicicletta) su www.greentourverdeinmovimento.com 79
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Marana di Crespadoro di Marta Prebianca
ph Marta Prebianca
MarSEC Marana Space Explorer Center
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“Questo paese è geologia di giorno e astronomia di notte” John Boynton Priestley
"This country is geology by day and astronomy at night" John Boynton Priestley
A Marana di Crespadoro in una posizione incantevole sulle Piccole Dolomiti, ai confini con la Lessinia, due grandi e potenti occhi sono puntati verso il cielo. Siamo a circa 800 m s.l.m. e a 10 km da Valdagno. L’Osservatorio astronomico di Marana riapre dopo alcuni anni di lavori di ampliamento e restauro che hanno notevolmente aumentato le sue potenzialità per l’attività di studio del cielo e per la capacità di divulgazione scientifica. Infatti la struttura si compone oggi di due cupole di 5 m di diametro ciascuna, una adibita a ricerca e l’altra a disposizione di scolaresche e privati. È stato poi installato un moderno planetario digitale con 45 posti a sedere e una cupola proiettiva di 7,5 m. Grazie anche alla sala conferenze con 65 posti il MarSEC si presenta come polo astronomico, culturale e scientifico tra i primi del nostro Paese. La struttura, partner NASA per la sua importanza, è completata da un museo dell’astronautica in cui tabelle illustrative, modellini, diorami, pezzi autentici e unici accompagnano il visitatore lungo le tappe più importanti della storia della conquista dello spazio. Tra le rarità vi è un pezzo di pellicola fotografica che Neil Armstrong aveva con sé sulla Luna. Si tratta dell’unica esposizione permanente di questo genere
In Marana di Crespadoro, in an enchanting position on the Small Dolomites on the border with Lessinia, two large and powerful eyes are pointed towards the sky. We are at about 800 m a.s.l. and 10 km from Valdagno. The Astronomical observatory of Marana reopens after several years of restoration and expansion works that have greatly increased its potential as far as the scientific study of the sky and science popularization are concerned. In fact, the building is now fitted with two domes, each one measuring 5 meters in diameter: the first is used for research purposes, while the second is available for schools and private individuals. A modern digital planetarium was then installed with 45 seats and a projection dome of 7.5 meters. Also thanks to the conference room with 65 seats, the MarSEC is considered as one of the leading astronomical, cultural and
PAESAGGI VENETI
in Italia, che comprende anche una sezione adibita ad esposizioni temporanee. I lavori hanno portato alla scoperta casuale di due grotte carsiche, in parte esplorate, rilevate e censite in collaborazione con il club Speleologico “Proteo” di Vicenza. Naso all’insù quindi, ma piedi ben piantati a terra, in “questo paese” che senz’altro “è geologia di giorno e astronomia di notte”, per dirla con le parole del romanziere John B. Priestley. ph Marta Prebianca
ph Marta Prebianca
scientific centres in our country. This observatory, which is a NASA partner due to its importance, is enriched by a museum of astronautics where illustrative tables, models, dioramas, authentic and unique pieces accompany the visitor throughout the most important events related to the conquest of space. Among the rarities is a piece of photographic film with the pictures recorded by Neil Armstrong on the moon. This is the only permanent exhibition of this kind in Italy, which also includes a section for temporary exhibitions. The restoration work led to the accidental discovery of two karst caves, which were partly explored, recorded and surveyed in collaboration with “Proteo”, the Speleological club of Vicenza. So, stare at the sky but keep your feet firmly planted on the ground of "this country" that certainly "is geology by day and astronomy at night," in the words of the novelist John B. Priestley.
OSSERVATORIO E PLANETARIO DI MARANA Via Pasquali Marana, 36070 Marana di Crespadoro (VI)
ph Marta Prebianca
www.marsec.org
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Montello
ph Gilli
Exploring Montello
di Elettra Morlin
Esplorando il Montello Il bosco dei Dogi Nel mezzo della pianura trevigiana, cinto a nord dal fiume Piave, si erge il Montello. Ăˆ questo un rilievo di terra rossa, formatosi durante il Miocene come conseguenza minore degli scontri tra il continente europeo e quello africano che hanno dato origine alle Alpi. Il Montello non è una collina, essendo compatto e massiccio, ma, con i suoi 370 metri, non ha nemmeno le misure per essere un monte. Tuttavia, a prescindere dalle varie ed eventuali definizioni, si tratta certamente di un luogo pregno di storia, in particolare a partire dal XIV secolo quando si diffuse la consapevolezza che si trattasse di una miniera di risorse. Nello stesso periodo, il territorio del Montello faceva parte dello Stato 84
PAESAGGI VENETI
The wood of the Doges Montello rises in the middle of the Treviso plain, delimited on the northern side by the River Piave. It is an elevation of red soil that formed during the Miocene as a less important consequence of the collisions between the continents of Europe and Africa that originated the Alps. Montello is not a hill, because compact and solid, but being 370 metres high, it also cannot be classified as a mountain. However, regardless of the various possible definitions, it certainly is a place full of history, in particular, as from the 14th century when the awareness that it was a wealth of resources spread. During that period, the territory of Montello was part of the Stato da tera (conquered territories) of the Republic of Venice, which claimed the right to its complete control. The Venetians used its durmast oak trees for making boats and buildings, but they also demonstrated an ecological sensitivity with regard to the use of the forest resources that was avant-garde. They sailed the seas along the main trade routes of the Mediterranean and anchored their homes in the lagoon thanks to the wood from Montello which, for four centuries, guaranteed the production of ships and building poles in a perfectly balanced system. With the Napoleonic dominion, starting from 1797, this precious elevation changed face completely, becoming reclassified for residential and agricultural use. The 20 roads, still known as prese, that perpendicularly branch off from the main road, the Dorsale, that crosses Montello from east to west, date back precisely to that period. It became the stage of many horrors
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Francesco Guardi, il doge sul Bucinatoro presso la riva di sant'Elena, olio su tela, 1766 2 Ennio Ciaccia, Vivere il Montello, Treviso, Edizioni della Galleria, 1984 3 Le Tre Venezie, Anno IX, Gennaio 2002, Editoriale Scarl, Treviso 2
“da Tera” della Repubblica di Venezia che si arrogò il diritto del suo completo controllo, utilizzando le piante di rovere per la nautica e l’edilizia ma, allo stesso modo, dimostrando una sensibilità ecologico-forestale nei confronti dello sfruttamento delle risorse del tutto avanguardistica. I veneziani solcarono i mari lungo le principali rotte commerciali del Mediterraneo e ancorarono le proprie case alla laguna grazie ai legni del Montello che, per quattro secoli, garantirono la produzione di navi e pali per l’edilizia in un sistema in perfetto equilibrio. Con il dominio napoleonico, a partire dal 1797, questo prezioso rilievo cambiò completamente il suo volto, venendo riqualificato a uso residenziale e agricolo. Le 20 strade, tuttora note come prese, che si dipartono in perpendicolare dalla strada maestra che attraversa il Montello da est a ovest, la Dorsale, risalgono esattamente a questo periodo. Teatro di molti orrori della Grande Guerra, con essa raggiunse il punto di non ritorno e restò abbandonato negli anni finché il bosco ne volle coprire le ferite e si re-impadronì di lui, certo con meno rigoglio rispetto ai tempi aurei. Il Montello è oggi un luogo ideale per escursionisti di tutti i tipi: offre itinerari ciclistici emozionanti, siti legati alla Prima Guerra Mondiale da visitare per non dimenticare, oltre 70 grotte carsiche per i più avventurosi e numerosi agriturismi dove assaggiare i prodotti tipici dell’area (sopressa, chiodini, patate, Prosecco e molto altro ancora). Con i colori dell'autunno che invogliano a ripristinare il contatto con la terra, una gita sul Montello è quanto di meglio si possa desiderare per scaldare il cuore e l’anima.
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during the First World War, when it reached the point of no return. From then on, it remained abandoned over the years until the wood covered its wounds and took it over, certainly with less luxuriance than that of its golden era. Montello today is the perfect place for excursionists of all types: it offers exciting cycle routes, First World War sites to visit and remember, more than 70 karst caves for the more adventurous and numerous agritourism destinations where you can taste the local products (sopressa, chiodini mushrooms, potatoes, Prosecco wine and lots more). The warm spring days invite you to get back in touch with the soil, and nothing will warm your heart and soul more than a trip to Montello. 85
“Le ville della provincia di Vicenza: la bellezza del mio lavoro”
LE AZIENDE INFORMANO
Faccia a faccia con il nostro titolare e interprete Simone Crestanello
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Come forse saprete, gli interpreti non hanno una sede di lavoro fissa: a volte si tratta della sala conferenze di un hotel o di un’azienda, a volte (quando si ha più fortuna) si tratta di un luogo dal grande fascino artistico, come un palazzo storico o una villa antica. Villa Godi Malinverni a Lugo, Villa Cordellina a Montecchio Maggiore e Villa Fabris a Thiene sono solo alcune delle prestigiose location nella provincia di Vicenza in cui il dott. Crestanello, nostro titolare e rinomato interprete di tedesco e francese, è stato chiamato a lavorare in occasione di eventi e conferenze. Per chi come Simone ha alle spalle molti anni di esperienza con molti incarichi di successo, poter lavorare all’interno di questi contesti è un vero onore. “Tra gli stucchi, gli affreschi e le sculture presenti nelle sale di questi magnifici edifici ho sempre l’impressione che la bellezza non sia solo accessoria, ma una vera e propria protagonista dell’evento”, racconta il nostro titolare. “Queste location diventano per me una fonte di ispirazione di inestimabile valore anche durante l’incarico, perché nelle mie parole cerco di far confluire tutto il loro splendore, maestosità ed eleganza”. PAESAGGI VENETI
“The villas in the province of Vicenza: the beauty of my work”
Let’s meet our boss and interpreter Simone Crestanello As you may know, interpreters do not have a fixed place of work: it may sometimes be a conference room in a hotel or in a company, but, when luckier, it is a place of great artistic interest, such as a historical palazzo or an ancient villa. Villa Godi Malinverni in Lugo, Villa Cordellina in Montecchio Maggiore and Villa Fabris in Thiene are only three of the prestigious locations in the province of Vicenza where Mr. Crestanello, our boss and German/ French interpreter, was asked to work at events and conferences. For interpreters who have many years of experience and have been part of many successful interpreting services (like Simone already has), working in such contexts is a true honour. “Among the stuccoes, frescoes and sculptures adorning these magnificent buildings, I always have the impression that beauty is not an optional element but a real protagonist of the event”, says Simone. “Such locations have become an incredibly valuable source of inspiration to me, even during the service itself, because while interpreting I always try to convey all their splendour, magnificence and elegance in my words". Via Montello, 28 - 36016 Thiene (VI) info@skidea.it - 0445 372591
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