rasoio bic
viviani giulia
indice
introduzione
iter di lavoro
1 Studio dell’oggetto. schizzi
2 Rilievo con calibro
3 Autocad: proiezioni ortogonali
4 quotatura.messa in tavola
5 organizzazione delle tavole
introduzione La volontà di analizzare un semplice rasoio da barba usa e getta nasce proprio da questa sua caratteristica ingannevole. Molti oggetti che utilizziamo quotidianamente infatti sono apparentemente “immediati” e pertanto appaiono come banali, ma questo è anche frutto di una buona progettazione,traguardo che io stessa cerco di raggiungere nei miei più disparati progetti. Non a caso infatti questo è un oggetto che è sopravvissuto alle mode e al passare dei tempi in quanto svolge perfettamente la sua funzione, via via in maggiore sicurezza per l’utente. Come sopra accennato il rasoio è un oggetto, solo apparentemente, semplice. Esso infatti si struttura in sei parti totali,delle quali tre in plastica e tre in acciaio inossidabile: l’impugnatura, la testina, due lame fra le quali è posta una terza che funge da spessore e da divisorio al fine di garantire una migliore rasatura e una mascherina per tenerle assieme mediante un sistema di incastri (descritto in seguito) e per proteggere l’utente durante l’utilizzo. Pertanto è solo analizzandolo nelle sue matrici costruttive,tramite il disegno tecnico, che mi è stato possibile capire la sua articolazione e apprezzarne la sua buona progettazione.
iter di lavoro Per la realizzazione delle tavole si è progredito tramite varie fasi: 1) studio dell’oggetto. schizzi. 2) rilievo con calibro. 3) Autocad:proiezioni ortogonali 4) quotatura.messa in tavola 5) organizzazione delle tavole
1 Studio dell’oggetto. schizzi Durante questa prima fase è stato particolarmente utile smontare l’oggetto in ogni suo singolo componente e capire sostanzialmente il funzionamento degli incastri e dunque la forma dei diversi pezzi da rilevare.
incastro
incastri
10
tot.120
2 Rilievo con calibro Come sopra accennato, dopo aver osservato l’oggetto è necessario anche rendersi conto delle diverse misure che i vari componenti hanno.Atal proposito,dunque,ho utilizzato il calibro. Il calibro è uno strumento di misura della lunghezza, adatto a misurare (con precisione del decimo, del ventesimo, del cinquantesimo e del centesimo di millimetro) la larghezza di un oggetto, la distanza tra due facce piane in una concavità, la profondità di un solco o foro. A seconda del sistema di lettura il calibro può essere classificato: -calibro a nonio, dotato di scala principale sul corpo, tipicamente millimetrata, le frazioni vengono lette grazie ad un nonio realizzato sul corsoio. -calibro a quadrante, dotato di scala principale sul corpo, tipicamente millimetrata, le frazioni vengono lette grazie ad un quadrante ad orologio montato sul corsoio. -calibro digitale, anche sprovvisto di scala principale sul corpo, la lettura si esegue direttamente su un indicatore elettronico digitale, montato sul corsoio. Nel mio caso specifico,ho alternato l’utilizzo del primo e dell’ultimo.
3 Autocad: proiezioni ortogonali in questa prima fase ci si occupa prevalentemente del disegno globale dell’oggetto,senza utilizzare specifiche misure se non di massima,basandosi sugli schizzi fatti a mano in precedenza. Partendo dal disegno dell’oggetto complessivo si passa poi alla definizione dei singoli pezzi. Chiaramente poi, si torna più volte su uno e sull’altro step di lavoro in quanto via via si scende in profondità aumentando la precisione e la definizione dello stesso oggetto.
4 quotatura.messa in tavola Dopo aver quotato ogni singolo pezzo, utilizzando le norme Uni, si passa, tramite un comando specifico del programma Cad, alla messa in tavola di tutti i pezzi e dell’oggetto completo, (che,per scelta personale,ho deciso di fare utilizzando Adobe Illustrator). In questa fase,inoltre,vengono decisi i vari spessori delle linee che definiscono sia le quote che l’oggetto.Nel mio caso ho scelto:
1,5 pt per il profilo dell’oggetto 0,25 pt per il tratteggio delle parti non visibili 0,25 per gli assi tratto punto 0,25 per le linee di quota 1 pt per le parti non interessate dal taglio nelle sezioni 0,75 per le diagonali delle sezioni 7pt per il font delle quote e 8 pt bold per le quote di massima
5 organizzazione delle tavole Per quanto riguarda l’organizzazione delle tavole ho deciso di suddividere l’oggetto secondo due aree principaliche,d’altronde,sono le stesse che definiscono l’utilità dell’oggetto. La prima parte è quella che consente l’utilizzo ed costituita dall’impugnatura e dalla testina che definiscono assieme l’inclinazione stessa dell’oggetto durante l’uso,la seconda,invece è costituita dalle lame e dalla copertura delle stesse che assieme rappresentano le parti che riguardano la funzione stessa della lametta. La prima tavola,chiaramente è invece quella in cui tutti i pezzi sono assemblati e messi in relazione.
DISEGNO TECNICO OPERATIVO VIVIANI GIULIA SECONDO CORSO,TRIENNIO DOCENTE M.BERTULESSI A.A.2014/2015