8 minute read
AMANDINE URRUTY exhibition
exhibition
AMANDINE URRUTY
La Dorothy Circus Gallery è orgogliosa di presentare in esclusiva presso la sua sede londinese Made In The Dark, prima personale dell’artista francese Amandine Urruty su suolo britannico. La mostra, che inaugurerà in data venerdì 26 marzo a partire dalle ore 18.30 al 35 di Connaught St. (Londra), proporrà una serie inedita di 10 disegni e rimarrà allestita fino al 26 aprile 2020. Made In The Dark si inserisce nella programmazione espositiva 2020 della Dorothy Circus Gallery Rome & London, “The Year of Love”, per un ulteriore importante incontro tra la proposta curatoriale della galleria e la ricerca profondamente simbolista della Urruty, concretizzatasi per l’occasione in una narrazione che celebra la rottura sentimentale con il passato, raccontata dall’artista francese attraverso le 10 grandi opere che compongono la sua nuova personale. Un significato ambivalente e dolceamaro, dunque, è dato al valore di queste tele, i cui bianconeri caratteristici dell’estetica di Urruty riportano alla mente il sapore antico della memoria e del ricordo - evocazione di fotografie vintage - e il cui intento si formalizza proprio in quell’indagine introspettiva ed esplorativa in grado di restituire immediatamente allo spettatore i propri ricordi d’infanzia e di giovinezza. Immersi nell’atmosfera trasognante e labirintica dei suoi disegni, torniamo alle memorie dei primi amori, alle scoperte e al gioco dell’infanzia, riascoltando quella musica impressa su di un nastro arrotolato con cura e conservato in un baule chissà dove e altrettanto racchiuso e registrato nella nostra memoria così come tutto quello che abbiamo vissuto con esso. Diversamente da una prima lettura, le opere dell’artista francese non sono tanto caratterizzate da un’anima crepuscolare quanto da una forte iconografia pop, che si incarna attraverso l’allegria dei personaggi e dei numerosi abitanti della singolare Wunder Kammer che caratterizza ogni quadro. Con un eccezionale talento pittorico Amandine Urruty è capace di intrecciare il racconto dentro il racconto e in ogni opera cucire una storia densa di contenuto e dettagli divertenti, che leggiamo dalla prospettiva di come eravamo, lasciando che nella fitta trama ci sia spazio unicamente per la nostra fantasia, come bambini davanti allo scaffale di una bottega piena di giocattoli. Dall’atteggiamento carnevalesco di First Fruits al lascivo di Venere di Venus, l’artista mostra chiaramente i suoi riferimenti stilistici che mostrano l’influenza delle opere di Magritte e di Pacome Thiellement, passando per le immagini fiabesche di Donkeyskin, che riporta il ricordo dell’osservatore alle fiabe dell’infanzia e dei suoi sogni, a volte rassicuranti, a volte inquietanti. In particolare, le sue opere sono un omaggio al pittore olandese Hieronymus Bosch, e tuttavia - come il giornalista della rivista Hi Fructose, Mike Mariani sottolinea – “supera la complessità del maestro nei temi religiosi con immagini della cultura pop”, molto importante per l’artista. Amandine Urruty riesce nell’intento di farci sperimentare quella Saudade che lo scrittore italiano Antonio Tabucchi ha definito come “qualcosa di straziante, ma che può anche intenerire, e non si rivolge esclusivamente al passato ma anche al futuro, perché esprime un desiderio che vorreste si realizzasse. E qui le cose si complicano perché la nostalgia del futuro è un paradosso”. La ricchezza concettuale e pop-surrealistica della Urruty quindi si sposa con la minuzia e il virtuosismo della sua tecnica, caratterizzata da un uso sapiente e preciso della grafite che riempie ogni singolo centimetro delle grandi opere dell’artista, la cui matericità e l’ineccepibile resa pittorica di un iperrealismo fantastico aiutano a rendere con ancora maggiore impatto il raccoglimento emotivo che esse stesse ci impongono, lasciandoci liberi di chiudere gli occhi e concederci di tornare indietro a vagare nel nostro labirinto notturno ancora parzialmente inesplorato e segreto.
Dorothy Circus Gallery is proud to present Made In The Dark, the first solo exhibition of the French artist Amandine Urruty on British soil. The exhibition, which will open on Friday 26 March from 6:30pm at the 35 Connaught St. (London), will show an unpublished series of 10 drawings until 26 April 2020. Made In The Dark is part of the 2020 exhibition programme of the Dorothy Circus Gallery Rome & London, “The Year of Love”. As an important meeting between the curatorial overture of the gallery and the deep symbolic research of Urruty, “The Year of Love” takes place for the occasion to celebrate the sentimental break from the past, which the French artist shows through the 10 great works through her corpus. An ambivalent and bitter-sweet meaning is given to the value of these canvases. The use of black and white - characteristic of Urruty’s aesthetics - brings to the mind the ancient flavour of memory - like the vintage photographs - and whose intent is formalised precisely in that introspective and investigation able of reminding the viewer past memories of childhood and youth. Immersed in the dreamy and labyrinthine atmosphere of his drawings, we return to the memories of his first loves, the discoveries and the game of childhood, listening to that music imprinted on a carefully rolled tape and kept in a trunk who knows where it is just as enclosed and recorded in our memory as well as everything we have experienced with it. These works are not so much characterised by a dark soul but by a strong pop iconography, which is embodied through the joy of the characters and the several inhabitants of the particular Wunderkammer in each paintings. With an exceptional pictorial talent, Amandine Urruty is able to weave a story into a bigger story. Also in each work she sews a story full of objects and fun details, which we read from the perspective of how we were in the past: like children in front of a shelf in a shop full of toys. From the carnivalesque attitude of First Fruits to the lascivious Venere of Venus, the artist clearly shows her stylistic references which show the influence by works of Magritte and of Pacome Thiellement, passing through Donkeyskin’s fairytale imagery, which brings the memory of the observer well back to the fairy tales of childhood and of their dreams, sometimes reassuring, sometimes disturbing. In particular, her works are a homage to the Dutch painter Hieronymus Bosch, and yet - as journalist of Hi Fructose magazine, Mike Mariani points out - surpasses the master’s complexity of the “religious themes for pop culture imagery”, very important for the artist works. A rich narrative as if to weave the plot of a single dream in a sleepy path that takes us back to games, to friends, to the days of which the reading inevitably remains dreamlike and faded, but undeniably seasoned with that veiled Pop spirit of nostalgia for what has now been and will no longer be. Amandine Urruty succeeds in making us experience that Saudade that the Italian writer Antonio Tabucchi has defined as “something heartbreaking, but which can also soften, and does not appeal exclusively to the past but also to the future, because it expresses a desire that you would like to realised. And here, things get complicated because nostalgia for the future is a paradox.” The conceptual and pop-surrealistic richness of Urruty therefore marries with the minutia and virtuosity of her technique, characterised by a wise and precise use of graphite that fills every single centimetre of the works. The latter’s materiality and impeccable pictorial rendering of a fantastic hyperrealism help to make the emotional memory with even greater impact, freeing us to close our eyes and allowing us to go back to wander in our still partially unexplored and secret night labyrinth.
Nata nel 1982 a Parigi, Amandine Urruty è un artista pop surrealista. Dopo aver studiato Arti Plastiche all’Università di Tolosa e una breve carriera come cantante, Urruty si dedica al suo primo amore, ovvero la pittura di animali e nudi. Caratterizzata da una strutturata tecnica a matita e influenzata da Hieronymus Bosch, la Tattoo art, il Surrealismo, la fotografia vittoriana, i giocattoli antichi e la cinematografia Noir, la Urruty è in grado di creare un mondo iper-realistico in cui riferimenti alla cultura moderna si muovono attraverso il tempo e lo spazio. Le opere monocromatiche di Amandine Urruty sono pervase da un senso di ironia, che ci riporta alla mente i ricordi dell’infanzia e allo stesso tempo crea uno stato di gioia e di introspezione. Fin dagli inizi della sua carriera, l’artista ha partecipato a più di settanta mostre in tutto il mondo. Ha anche publicato quattro libri monografici: « Robinet d’Amour » (Les Requins Marteaux, 2011), « Dommage Fromage » (United Dead Artists, 2014), « Certains l’Aiment Chiot » (Critères, 2018) e « The Party » (United Dead Artists, 2018). La sua attività è ora divisa tra mostre, illustrazione e pittura murale.
Born in 1982 Paris, Amandine Urruty is a Pop Surrealist artist. After studying at University of Toulouse Plastic Arts and a brief career in underground music as singer, since 2012 Urruty devotes herself to draw her first loves, namely animals and humans figures. Armed with a solid pencil technique and inspired by Hieronymus Bosch’s, Tattoo art, Surrealism, Victorian photography, antique toys and Noir movies paintings, Urruty’s hyper-detailed world is one where references jump across time and space to define the artist’s own vision of modern culture. Moreover, Urruty’s monochrome artworks are pervaded by a sense of irony which brings back memories of childhood as well as creates state of joy and introspection. Since the beginning of her career, she took part in more than seventy exhibitions around the world. She also published four monographic books: « Robinet d’Amour » (Les Requins Marteaux) in 2011, « Dommage Fromage » (United Dead Artists, 2014), « Certains l’Aiment Chiot) (Critères, 2018) and « The Party » (United Dead Artists, 2018). Her activity is now shared between exhibitions, illustration and wall painting.
WEBSITE | amandineurruty.com INSTAGRAM | @amandineurruty
Dorothy Circus Gallery 35 Connaught St, St. George’s Fields, London (UK) +44 7551 929124 info@dorothycircusgallery.uk www.dorothycircusgallery.uk