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GARBAGNATE M.RO (LC) - ITALY qualityhotelsanmartino.com
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n.09
2020/05.06 READ ON
glamouraffair.vision RIVISTA BIMESTRALE DI FOTOGRAFIA, ARTE E DESIGN BIMONTHLY REVIEW OF PHOTOGRAPHY, ART AND DESIGN
Registrazione al Tribunale di Milano n° 27 del 14/02/2019 Registration at the Law Court of Milan n° 27 of 14/02/2019
Cover Credits © ARTURO ELENA
Editorial Staff Direttore responsabile | Editor in Chief ALESSIO GILARDI Direttore artistico | Art Director FLAVIO TORRE - satisfystudio photo Direttore digitale | Digital Director STEFANO GILARDI
Contact WEBSITE | www.glamouraffair.vision E-MAIL | info@glamouraffair.vision FACEBOOK | www.facebook.com/glamouraffairpage INSTAGRAM | www.instagram.com/glamouraffair
Publisher QUADRIFOLIUM GROUP Srl P.zza XX Settembre, 40 23900 Lecco - Italy www.quadrifoliumgroup.com info@quadrifoliumgroup.com © 2020 - All rights reserved
Printer G&G srl Via Redipuglia, 20 35131 Padova
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ARTURO ELENA fashion illustrator SLAVA SAMOILENKO portfolio HOUSE IN MONSARAZ home architecture OLIVIER MERZOUG photographer-retoucher PING WANG visual artist AMIR BEHZADI portrait LEILA ATAYA pop-surrealism EREN BOZBULUT art-director LEGO HOUSE architecture EVI CHRISTOPOULOU fine art ASTRID RIECKEN abstract collages TANYA KUCHERUK glamour RAFAEL SILVEIRA exhibition CHANG’S APARTMENT interior design #GADDICTED the Instagram selection ME WITH... | Elisa Pagano workshop
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fashion illustrator
ARTURO ELENA Arturo Elena iniziò a lavorare nei primi anni ‘80 come assistente designer a Barcellona, disegnando collezioni di abbigliamento per uomo e donna per marchi come Bambú e Daniel G. Successivamente si trasferì a Siviglia e continuò a lavorare come stilista di moda. A quel tempo ricevette la sua prima commissione come illustratore di moda dai designer Victorio & Lucchino, con i quali continuò a collaborare a progetti grafici negli anni seguenti. Nel 1992, Victorio & Lucchino commissionarono ad Arturo di illustrare le cartelle dei comunicati stampa per la loro prima sfilata di moda nella Pasarela de Moda Cibeles di Madrid (ora chiamata Mercedes Benz Madrid Fashion Week) e per il lancio del loro primo profumo. Questi lavori, visti dalla stampa di moda, gli hanno permesso di essere riconosciuto come illustratore e, da quel momento, ha smesso di lavorare come stilista per dedicarsi esclusivamente ad essere un illustratore di moda. Arturo ha collaborato con designer e marchi come Loewe, Chanel España, Roberto Verino, Lemoniez, Inditex, L’Oreal Paris, Carrera y Carrera, Audemars Piguet, The Extrème Collection, Tejidos Rafael Matías, Benetton e Custo Barcelona, tra gli altri.
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Arturo Elena began working in the early 1980’s as an assistant designer in Barcelona, designing clothing collections for men and women for brands including Bambú and Daniel G. Later on he moved to Sevilla and continued working as a fashion designer. At that time he received his first commission as a fashion illustrator from designers Victorio & Lucchino, with whom he continued collaborating in graphic projects in the years that followed. In 1992, Victorio & Lucchino commissioned Arturo to illustrate the press release folders for their first fashion show in the Pasarela de Moda Cibeles in Madrid (now called Mercedes Benz Madrid Fashion Week), and for the launch of their first perfume. These works, seen by the fashion press enabled him to be recognised as an illustrator and from that moment, he stopped working as fashion designer in order to dedicate himself exclusively to being a fashion illustrator. Arturo has collaborated with designers and brands such as Loewe, Chanel España, Roberto Verino, Lemoniez, Inditex, L’Oreal Paris, Carrera y Carrera, Audemars Piguet, The Extrème Collection, Tejidos Rafael Matías, Benetton and Custo Barcelona amongst others.
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Lontano dall’industria della moda, ha lavorato alla creazione di immagini per campagne pubblicitarie di marchi come Citröen, Lucky Strike, Reynolds, Drambuie e LVMH, tra gli altri. Uno dei suoi ultimi lavori è stato per il produttore di orologi svizzero Audemars Piguet, una raccolta di 12 immagini che rappresentano “I dodici momenti della donna AP”. Le illustrazioni di Arturo sono state anche pubblicate su riviste spagnole come Elle, Telva, Mujer Hoy e Yo Dona, oltre a numerose riviste internazionali. Dal 1992 al 2009 le sue illustrazioni sono state pubblicate mensilmente su Cosmopolitan Spagna. Dal 1998 al 2006 Arturo ha insegnato, come docente esterno in illustrazione, all’Istituto Europeo di Design a Madrid e Barcellona. Di recente ha tenuto brevi seminari in diverse istituzioni nazionali insegnando le sue tecniche di illustrazione. Nel 2009, Arturo è stato invitato dal Museo del Costume CIPE di Madrid per esporre cinquantadue delle sue opere d’arte originali in una singola retrospettiva intitolata “Arturo Elena: 25 Years of Fashion Illustration” in cui è stato possibile osservare l’evoluzione del suo lavoro dagli inizi al presente.
Away from the fashion industry, he has worked creating images for advertising campaigns of brands such as Citröen, Lucky Strike, Reynolds, Drambuie and LVMH amongst others. One of his recent works has been for the Swiss watch manufacturer Audemars Piguet, a collection of 12 images that represent ‘The twelve moments of the AP woman’. Arturo’s illustrations have also been featured in Spanish magazines such as Elle, Telva, Mujer Hoy and Yo Dona, plus in many international magazines. From 1992 to 2009 his illustrations were published in Cosmopolitan Spain on a monthly basis. From 1998 to 2006 Arturo taught as a guest lecturer in illustration in the Istituto Europeo di Design in Madrid and Barcelona. He recently has been giving short workshops in different national institutions teaching his illustration techniques. In 2009, Arturo was invited by the CIPE Costume Museum of Madrid to expose fifty-two of his original artwork in a single retrospective titled ‘Arturo Elena: 25 Years of Fashion Illustration’ where you could see the evolution of his work from Its beginnings to the present.
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WEBSITE | arturoelena.com INSTAGRAM | @arturoelena_official FACEBOOK | Arturo Elena Official-Page
IL PROCESSO E GLI STRUMENTI Tutte le sue illustrazioni hanno origine sempre da uno schizzo. Una volta finalizzato, inizia ad applicare il colore. Parte sempre dal viso e continua con le superficie della pelle, come mani o gambe, perché sono alcune delle parti più delicate e impegnative. Di solito, l’ultima cosa su cui lavora sono i vestiti, ma questo dipende dall’immagine. Per quanto riguarda gli strumenti che utilizza, nel corso della sua carriera ha provato diverse tecniche, ma da diversi anni utilizza esclusivamente le penne. Queste penne hanno inchiostro diverso con diverse textures (trasparente o opaco) per ricercare le finiture desiderate. Con questi strumenti, tuttavia, ha sperimentato nuove tecniche come fondere o fluidificare gli inchiostri, che è quella che attualmente utilizza e che, senza nemmeno rendersene conto, è diventata la sua tecnica personale. Non si conosce nessun altro illustratore al mondo che la usi come lui.
THE PROCESS AND THE TOOL All of his illustrations always start with a sketch. Once the sketch is finalised, He starts applying the colour. It always makes a start from the face and He continues with the parts with human skin, like hands or legs, because they are some of the most delicate and challenging parts. Usually, the last thing He works on is the clothes, but this depends on the image. Regarding the tools that He uses, over his career He has tried different techniques, but He has been using only pens for a several years now. These pens have different ink with different textures (transparent or opaque) as they give me the finishes that I am looking for. However, He has experienced new techniques with these pens, like melting or liquify the inks, which is the technique that He currently uses and that without even realising, it has become his own personal technique. He doesn’t know of any other illustrator in the world that uses this technique as He does.
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retouching
SLAVA SAMOILENKO 12
Il mio nome è Jaroslav (Slava) Samoilenko e sono un fotografo. Sono nato il 17 luglio 1990 nella città di Chernivtsi (Ucraina). Mio nonno e mio padre sono artisti e penso di aver ereditato da loro la percezione artistica del mondo. La mia biografia artistica come fotografo ha inizio nel 2011, quando ho comprato la mia prima fotocamera reflex. A quel tempo ero interessato a paesaggi e ritratti. Nel 2014 ho creato uno studio fotografico domestico. È stato allora che ho imparato a conoscere la creatività. Le possibilità di trasmetterla attraverso la fotografia artistica sembravano inesauribili, ispirandomi quindi nel creare nuove immagini. Da allora ho lavorato in questa direzione. Le competenze e l’esperienza acquisite hanno contribuito a migliorare la mia padronanza nello scatto di moda e beauty. La partecipazione a concorsi fotografici internazionali mi ha aiutato a conoscere il lavoro di altri fotografi e comprendere le ultime tendenze nella creazione di immagini artistiche. Dal 2019 sono stato inserito nella giuria degli Eyewin Photography Awards.
My name is Jaroslav (Slava) Samoilenko. I am a photographer. I was born on July 17, 1990 in the city of Chernivtsi (Ukraine). My grandfather and my father are artists. I think I inherited the artistic perception of the world from them. My creative biography as a photographer began in 2011 when I bought my first SLR camera. At that time I was interested in landscapes and portraits. In 2014 I set up a home photo studio. It was then that I learned about creative makeup. The possibilities of displaying it by means of artistic photography seemed inexhaustible, and thus they inspired me to create new images. Since then I have been working in this direction. The acquired skills and experience contribute to my mastery in Fashion and Beauty shooting improving. Participation in international photo contests helps me to get acquainted with the achievements of other photographers and understand the latest trends in artistic images creation. From 2019, I have been included in the jury of Eyewin Photography Awards.
AWARDS • Best Photographer in Fashion & Glamour (Photo Contest “35awards”, 2017 – 2018) • 3rd prize in the category “People - Fashion / Beauty” (Neutral Density Awards, 2018) • ●Honorable Mention (People - Fashion / Beauty, 2018) • Honorable Mention (People - Fashion / Beauty, 2019) • ●1st prize in the “Mirror” contest (Viewbug, 2019) • ●Audience Award at “Accessories Marketplace Project” (2019) • ●Honorable Mention (Beauty) (Professional) (International Photography Awards, 2019) • ●Honorable Mention in Fashion (Professional) category (International Photography Awards, 2019) • ●Professional photographer of the year (Title Winner 2019) in the Professional category (Eyewin Photography Awards, 2019) 1st prize in Beauty nomination 1st prize in Fashion nomination 1st prize in Nude nomination 3rd prize in Advertising category Make up: Svetlana Masik Model: Catherine Alexieieva
INSTAGRAM | @samoilenko_slava
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Make up: Svetlana Masik Model: Catherine Alexieieva
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Make up: Kateryna Savchuk Model: Alina Yakovets
Make up: Svetlana Masik Model: Alexandra Havrysh
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Make up: Svetlana Masik Model: Ulyana Yatsenyuk
Make up: Svetlana Masik Model: Catherine Alexieieva
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Aires Mateus & Associados
HOUSE IN MONSARAZ 20
home architecture
L’architetto portoghese Manuel Aires Mateus si afferma attraverso una serie di progetti, anche internazionali. Nato a Lisbona nel 1963, fino dal 1983 avvia la collaborazione con l’architetto Gonçalo Byrne, suo primo maestro. Grande punto di rifermento per la sua formazione e di suo fratello Francisco è stato Peter Zumthor, maestro svizzero dal quale hanno tratto il sapiente utilizzo della forma pura e dei rivestimenti. Nel 1988 fonda lo studio professionale Aires Mateus & Associados. Elementi di riconoscibilità nelle architetture di Manuel e Francisco Aires Mateus sono la purezza della forma, interpretata come rapporto di pieni vuoti sapientemente relazionati, nonché la peculiarità materica dove domina spesso il bianco. I tagli all’interno di queste forme, insieme alla regolarità planimetrica, donano carattere ed unicità alle opere dei fratelli Aires Mateus. Portuguese architect Manuel Aires Mateus has established himself through a series of projects, including international ones. Born in Lisbon in 1963, he began collaborating with architect Gonçalo Byrne, his first teacher, since 1983. A great reference point for his training and his brother Francisco was Peter Zumthor, a Swiss master from whom they derived the skilful use of pure form and coatings. In 1988 he founded the professional studio Aires Mateus & Associados. Elements of recognizability in the architectures of Manuel and Francisco Aires Mateus are the purity of the form, interpreted as a relationship of skilfully related empty spaces, as well as the material peculiarity where white often dominates. The cuts inside these shapes, together with the planimetric regularity, give character and uniqueness to the works of the Aires Mateus brothers.
Di fronte alle distese sconfinate del lago Alqueva, la casa richiede un centro: un cortile protetto che abbraccia l’acqua. Usa il terreno per lanciare una cupola che copre le aree sociali ed è il centro della vita della casa. Una cupola invertita la interseca e crea un’apertura che illumina lo spazio, modellandone la geometria e i limiti precisi. Le camere da letto si aprono su patii circolari. In un ampio paesaggio naturale, la scala della casa è quella dei cortili e della cupola superiore. Sono gli unici elementi visibili, dipinti di bianco radioso.
Faced with the boundless extents of the Alqueva lake, the house requires a centre: a protected courtyard embracing the water. It uses the terrain to cast a dome that covers the social areas and is the life centre of the house. An inverted dome intersects it and creates an opening that lights the space, shaping its precise geometry and limits. The bedrooms open onto circular patios. Amid a wide natural landscape, the scale of the house is that of the patios and superior dome. They are the sole visible elements, painted in radiant white.
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HOUSE IN MONSARAZ Client: Private Location: Monsaraz Alqueva Lake, Alentejo, Portugal Date of project: 2007 - 2009 Date of construction: 2010 - 2018 Built area: 174 m² Site area: 21 100 m² Authors: Aires Mateus Project leader: Inês Cordovil, Helga Constantino Collaborators: Humberto Silva, André Passos, Susana Rodrigues, Joana Simões Engineering: AFAconsult Constructor: JDS, Manuel Mateus Frazão Photo credits: Joao Guimaraes
DIAGRAMS
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MYLENE
photographer-retoucher
oLIViER MERZOUG Sono fotografo da oltre 10 anni, con base a Parigi. La mia attività ruota intorno alla moda (cataloghi, look book, agenzie, ecc...), alla società (ritratti, reportage, eventi per feste, packshot, ecc...) e ai matrimoni. Le immagini più affascinanti sono quelle che esprimono la visione di un fotografo e comunicano un’emozione, raccontando una storia, la mia. Direttore artistico per le principali agenzie parigine, ho deciso di sviluppare la mia passione per la fotografia e accrescere la mia arte. Nato il 6 gennaio 1972 a Parigi, sono soprattutto un appassionato, componendo musica e scrivendo prima di passare alla grafica. Autodidatta e perfezionista, ho iniziato a farmi un nome nel mondo della fotografia. Nel 2011 sono diventato designer ed editor della rivista “Backstage Mag”. Oggi lavoro con molti marchi e aziende. Realizzo campagne pubblicitarie, reportage fotografici, cataloghi, lookbook, packshot, ecc... Pubblico regolarmente il mio lavoro su tutti i social network come Facebook, dove oltre 25.000 persone sostengono la mia pagina, così come su Instagram, dove più di 34.000 persone mi seguono. Il mio lavoro è presente in molte riviste (Paris Match, Marie Claire, Coiffure de Paris, Les Nouvelles esthétiques, Mirage Magazine, ecc...) e in TV (Fashion TV, C8, M6).
I’m a photographer for over 10 years, based on Paris. My business revolves around fashion (catalog, look book, agency, etc...), the corporate (portraits, reportage, parties Event, packshot, etc...) and marriage. The most fascinating images are those that express a vision of a photographer and communicate an emotion, it tells a story, mine. Artistic director for major Parisian agencies I decided to develop my passion for photography and make my art major. Born January 6, 1972 in Paris, I am above all a passionate, I first compose music and write before I turn to the graphics. Self-taught and perfectionist, I began to make a name in the world of photography. In 2011, I became a designer and editor of the magazine “ Backstage Mag “.Today, I work with many brands and companies. I realize advertising campaigns, photo report, catalogs, lookbook, packshot, etc... I regularly publish my work on all social networks like Facebook where over 25,000 people have liked my page as well as on Instagram where more than 34,000 people following me. My work is present in many magazines (Paris Match, Marie Claire, Coiffure de Paris, Les Nouvelles esthétiques, Mirage Magazine, etc...) and on TV (Fashion TV, C8, M6).
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AGATHE
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YOHANN
YASMINE
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MARIE
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MEGAN
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SIMA
Olivier Merzoug Photographer www.oliviermerzoug.com e-mail: info@oliviermerzoug.com Instagram: @oliviermerzoug
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visual artist
THE NOSTALGIA OF THE INFINITE
PING WANG
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Ping Wang è un artista visivo e fotografo di moda con sede a New York. Diplomato presso la School of Visual Arts con un master in fotografia digitale, Ping è specializzato nel combinare moda e arte con la sua estetica unica. Il suo amore per l’arte surreale e metafisica lo ha spinto a fare opere speciali. Le opere di Ping sono state esposte a New York, Parigi, Milano, Tokyo, Pechino, ecc. Nel 2016, Ping è stato premiato come fotografo emergente dell’anno da Photo District News tra decine di migliaia di fotografi di tutto il mondo. Nel campo della moda, Ping collabora con il marchio d’avanguardia IIMUAHII che ha realizzato i costumi per il film “Hunger Games”. Inoltre, il suo lavoro è apparso su Harper’s Bazaar, Vogue, Cosmo, Elle, L’Officiel, Vice, Schon!, Vision e altri. Ispirata sia alla moda che alle belle arti, “The Nostalgia of the Infinite” è una serie di fotografie concept-driven che racconta una storia di vita emotiva. È diviso in tre sezioni: Addormentato, Delirante e Senza freni. Nel primo, le immagini hanno lo scopo di creare una sensazione di disturbo emotivo e mancanza di pace interiore; nel secondo, di una maggiore apertura ma di una stranezza sconfortante; nel terzo, di contentezza e un’infinità di possibilità umane. Anche se questo progetto è basato in parte sui sogni, le pietre miliari di Ping Wang includono l’arte surrealista dei primi anni del XX secolo, in particolare dipinti come “Melancholia” di Giorgio De Chirico e “The Fourteen Daggers” di Kay Sage, così come le opere di moda dei fotografi Tim Walker e Noell Oszvald. Le immagini di questi artisti si basano su luci e ombre drammatiche, una prospettiva esagerata e un forte simbolismo per creare una qualità fortemente onirica. Per ottenere un aspetto simile nelle immagini del suo progetto, Ping Wang ha lavorato interamente in studio, dipingendo a mano gli oggetti di scena e le superfici che appaiono nelle fotografie. In combinazione con una forte illuminazione e un miglioramento in post-produzione, l’effetto di questo è quello di imitare l’aspetto unidimensionale che spesso associa alla pittura surrealista. Anche la composizione di queste immagini è una sorta di omaggio agli spazi misteriosi, carichi psicologicamente di un pittore come De Chirico. Le fotografie del suo progetto hanno un punto di riferimento storico-artistico, credo che incorporino una sensibilità alla moda che dia loro un sentimento più moderno. Oltre alla narrativa emotiva e psicologica che creano, spera anche che sfidino le norme e il dogma che caratterizzano la rappresentazione della bellezza femminile della fotografia.
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Ping Wang is a visual artist and fashion photographer based in New York. Graduated from School of Visual Arts with a Master’s Degree in Digital Photography, Ping is specialized in combining fashion and fine art with his unique aesthetics. His love for surreal and metaphysical art inspired him to do special works. Ping’s artwork has exhibited in New York, Paris, Milan,Tokyo, Beijing, etc. In 2016, Ping awarded the Emerging Photographer of the Year by Photo District News among tens of thousands of photographers world-widely. In fashion field, Ping collaborates with the avant-garde brand IIMUAHII who does the costume design for the movie “Hunger Games”. Also, his work has appeared on Harper’s Bazaar, Vogue, Cosmo, Elle, L’Officiel, Vice, Schon!, Vision and others. Inspired by both fashion and fine art, The Nostalgia of the Infinite is a concept-driven series of photographs that tells an emotional life history. It is divided into three sections: Asleep, Delusional and Untrammeled. In the first, the images are intended to create a feeling of emotional disturbance and lack of inner peace; in the second, of an increased openness but a discomforting strangeness; and in the third, of contentment and an infinity of human possibilities. Though this project is based partly on his own dreams, Ping Wang visual touchstones include Surrealist art of the early 20th century, particularly paintings such as Giorgio de Chirico’s Melancholia and Kay Sage’s The Fourteen Daggers, as well as the fashion work of photographers Tim Walker and Noell Oszvald. These artists’ images rely on dramatic light and shadow, exaggerated perspective, and strong symbolism to create a powerfully dreamlike quality. To achieve a similar look in his project’s images, Ping Wang worked entirely in the studio, hand-painting the props and surfaces that appear in the photographs. In combination with strong lighting and post-production enhancement, the effect of this is to mimic the flat, planar look he often associates with Surrealist painting. Even the composition of these images is a sort of homage to the eery, psychologically-charged spaces of a painter such as de Chirico. The photographs in his project have an art-historical reference point, he believes they incorporate a fashion sensibility that gives them a more modern feeling. In addition to the emotional and psychological narrative they create, he also hopes that they challenge the norms and dogma that characterize photography’s representation of female beauty.
www.pingwangstudio.com 43
portrait
Sono AMIR BEHZADI, iraniano, ed ho 36 anni. Sono fotografo da 10 anni e gestisco il mio studio personale. Il mio interesse personale è la fotografia nel settore della moda e della ritrattistica. Sono stato inserito tra le “top 1% best photos” ed i “top 3% best photographers” nella categoria BLACK AND WHITE WOMAN PORTRAIT, e le mie foto sono state pubblicate sul sito con rank 160 tra 25070 foto in 35PHOTO.ru. Nello stesso sito web, a gennaio 2020 ho inserito le prime 2 foto migliori e i 5% migliori fotografi nella categoria COSPLAY. Sette delle mie foto sono state accettate su 1x.com fino ad ora.
I am AMIR BEHZADI from iran and I have 36 years old. I have been doing photography professionally for 10 years and managing my own personal photography studio. My personal interest is photography in the genre of fashion and portraiture. I entered in the top 1% best photos and the top 3% best photographers in BLACK AND WHITE WOMAN PORTRAIT category, and my photos was published in site with rank 160 betwen 25070 photos in 35PHOTO.ru. In the same website, in January 2020 I entered the top 2% best photos and the top 5% best photographers in COSPLAY category. Seven of my photos accepted in 1x.com until now.
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WEBSITE | gallery.1x.com/member/batiiamir INSTAGRAM | @amirbehzadiphotography
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THE LADY OF THE LAKE
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pop-surrealism
Leila Ataya è nata in Russia nel 1979. Fin da giovane, la vita di Leila fu fortemente influenzata dall’arte. Iniziò la sua educazione all’arte in Russia e nel 1996 si trasferì in Nuova Zelanda, dove ha continuato i suoi studi. Leila ha vinto un gran numero di premi d’arte, esponendo in molte mostre personali e collettive in Nuova Zelanda, Usa, Italia, Spagna, Australia e Uk. Le sue opere arricchiscono numerose collezioni private in Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra, Italia, Sud Corea, Russia e Dubai. Ha istituito una scuola d’arte dal 2004, costituendo classi di arte per adulti e bambini, a Belmont.
Leila Ataya was born in Russia in 1979. From a very young age Leila’s life was strongly influenced by art. She started her art education in Russia and in1996 moved to New Zealand where she continued to study. Leila won a number of art awards and exhibited in a large number of personal and group shows in New Zealand, USA, Italy, Spain, Australia, UK. Her works feature in many private collections in New Zealand, Australia, England, Italy, South Korea, Russia and Dubai. She has established and run Art School since 2004 that provides art classes for Adults and Children and located in Belmont.
www.leilaataya.com 53
A SIP AT A TIME (COLIN MATHURA- JEFFREE)
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AEON
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THE SPIRIT OF THE SEEKER
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WITH A BROKEN EYE
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art director
INSTAGRAM | @itsmrnothin YOUTUBE | Gettin’ Back, Mr Nothing
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EREN BOZBULUT
MERMAID (1)
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GOLDEN AGE (2)
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GOLDEN AGE (2)
Fotografo, direttore artistico e cantautore di Istanbul. Laureato in belle arti. Lavora come art director nel settore pubblicitario dal 2011. Ha vinto i piÚ prestigiosi premi pubblicitari nel suo paese. (Kirmizi - Kristal Elma) Ha iniziato a scattare le sue prime foto nel 2016. In quattro anni è stato pubblicato su molte riviste globali. Nel 2019 ha iniziato la sua carriera musicale come cantante e cantautore con Sony Music Entertainment.
Istanbul based photographer, art director and singer&song writer. Graduated from fine arts. Works as an art director in advertising industry since 2011.Won the most prestigious advertising awards in his country. (Kirmizi - Kristal Elma) He started to shoot his first pictures in 2016. In four years he got published in many global magazines. In 2019 he started his music carrier as a singer and songwriter with Sony Music Entertainment.
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DREAMER (3)
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THE PERSPECTIVE (4)
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MYSTIC DREAMS (5)
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PHOTO CREDITS 1 - Model & Mua - Victoriya @victoriya.sunshine 2 - Dress: ÖzlemSuer @ozlemsuer | Models: Victoria @vmtsss, Evgeniya @eugdim | Team: Emrullah Agir @emrullahagir | Mua: @aydinlisoyart 3 - Model: Polina @polya499 4 - Model: Liza Bocharnikova | Team: Alper Aslangören @alperaslangoren, Emrullah Agir @emrullahagir 5 - Dress: Zuleyha Kuru @zuleyhakuru 6 - Models: Dorsa @findiing_dory, Dilan @xooxe | Mua: Humeyra @humeyrart | Team: Alper Aslangören @alperaslangoren - Emrullah Agir @emrullahagir
GETTIN’ BACK (6)
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architecture
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BIG | Bjarke Ingels Group
WEBSITE | big.dk INSTAGRAM | @big_builds
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“LEGO House è una manifestazione letterale delle infinite possibilità del mattone LEGO. Attraverso la creatività sistematica, i bambini di tutte le età sono dotati degli strumenti per creare i propri mondi e abitarli attraverso il gioco. Al loro meglio, questo è ciò che architettura e LEGO fanno. Si tratta di consentire alle persone di immaginare nuovi mondi che sono più eccitanti ed espressivi dello status quo e di fornire loro le competenze per renderli realtà. Questo è ciò che i bambini fanno ogni giorno con i mattoncini LEGO e questo è quello che abbiamo fatto oggi a LEGO House con i mattoncini reali, facendo di Billund un passo avanti per diventare la Capitale per i bambini.” Bjarke Ingels, socio fondatore di BIG. BIG e LEGO portano la scala giocattolo del classico mattoncino LEGO su scala architettonica con LEGO House, formando vasti spazi espositivi e piazze pubbliche che incarnano la cultura e i valori al centro di tutte le esperienze LEGO. Grazie alla sua posizione centrale nel cuore di Billund, la LEGO House, alta 23 metri, è concepita come uno spazio urbano e un centro di esperienza. 21 blocchi sovrapposti sono disposti come singoli edifici, creando una “piazza” LEGO di 2.000 m2 che viene illuminata attraverso le fessure e gli spazi tra i volumi. La piazza appare come una grotta urbana senza colonne visibili ed è accessibile al pubblico, consentendo ai visitatori e ai cittadini di Billund un passaggio attraverso l’edificio. La piazza LEGO è animata da un carattere urbano, che accoglie gente del posto e visitatori al bar, al ristorante, al negozio LEGO e alle strutture per conferenze.
“LEGO House is a literal manifestation of the infinite possibilities of the LEGO brick. Through systematic creativity children of all ages are empowered with the tools to create their own worlds and to inhabit them through play. At its finest, that is what architecture and LEGO play. It’s all about enabling people to imagine new worlds that are more exciting and expressive than the status quo and to provide them with the skills to make them reality. This is what children do every day with LEGO bricks and this is what we have done today at LEGO House with actual bricks, taking Billund a step closer towards becoming the Capital for Children.” Bjarke Ingels, Founding Partner, BIG. BIG and LEGO bring the toy scale of the classic LEGO brick to architectural scale with LEGO House, forming vast exhibition spaces and public squares that embody the culture and values at the heart of all LEGO experiences. Due to its central location in the heart of Billund, the 23 m tall LEGO House is conceived as an urban space as much as an experience center. 21 overlapping blocks are placed like individual buildings, framing a 2,000 m2 LEGO square that is illuminated through the cracks and gaps between the volumes. The plaza appears like an urban cave without any visible columns and is publicly accessible, allowing visitors and citizens of Billund to shortcut through the building. The LEGO square is energized by an urban character, welcoming locals and visitors to the café, restaurant, LEGO store and conference facilities.
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Sopra la piazza, un gruppo di gallerie si sovrappone per creare una sequenza continua di mostre. Ogni galleria è contraddistinta da un codice colore nei colori primari di LEGO, pertanto la ricerca delle indicazioni stradali diventa un viaggio nello spettro dei colori. Il primo ed il secondo piano comprendono quattro zone per il gioco organizzate per colore, programmate con attività che rappresentano un certo aspetto dell’apprendimento di un bambino: il rosso è creativo, il blu è cognitivo, il verde è sociale e il giallo è emotivo. Gli ospiti di tutte le età possono vivere un’esperienza coinvolgente e interattiva, esprimere la propria immaginazione e, non ultimo, essere sfidati incontrando altri costruttori di tutto il mondo. La parte superiore dell’edificio è incoronata dalla Masterpiece Gallery, una raccolta di amate creazioni dei fan di LEGO che rendono omaggio alla comunità LEGO. La Masterpiece Gallery è realizzata con l’iconico mattoncino LEGO 2x4 e mette in mostra l’arte sotto otto lucernari circolari che ricordano le borchie del mattone. Come il rapporto aureo, le proporzioni del mattone sono nidificate nelle geometrie di tutto ciò che è fatto dall’uomo nell’edificio, dalle piastrelle di ceramica smaltata nei gradini e nelle pareti allo schema complessivo di 21 blocchi. In cima alla Masterpiece Gallery, cittadini e visitatori possono godere di una vista panoramica a 360° sulla città. Alcuni dei tetti sono accessibili tramite scale pixelate, fungendo anche da “auditorium” informali per persone che guardano spettacoli.
Above the square, a cluster of galleries overlap to create a continuous sequence of exhibitions. Each gallery is color-coded in LEGO’s primary colors so wayfinding through the exhibitions becomes a journey through the color spectrum. The first and second floors include four play zones arranged by color and programmed with activities that represent a certain aspect of a child’s learning: red is creative, blue is cognitive, green is social, and yellow is emotional. Guests of all ages can have an immersive and interactive experience, express their imagination, and not least be challenged by meeting other builders from all over the world. The top of the building is crowned by the Masterpiece Gallery, a collection of LEGO fans’ beloved creations that pay tribute to the LEGO community. The Masterpiece Gallery is made of the iconic 2x4 LEGO brick and showcases art beneath eight circular skylights that resemble the studs of the brick. Like the golden ratio, the proportions of the brick are nested in the geometries of everything man-made in the building, from the glazed ceramic tiles in the steps and walls to the overall 21 block scheme. Atop the Masterpiece Gallery, citizens and visitors can get a 360° panoramic view of the city. Some of the rooftops can be accessed via pixelated public staircases that double as informal auditoria for people watching for performances.
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La History Collection del livello inferiore è il luogo in cui i visitatori possono immergersi nell’archivio LEGO e nella storia del marchio. The Vault - situato sotto LEGO Square - è il luogo in cui i bambini e gli AFoL (fan adulti di LEGO) possono assistere alla prima edizione di quasi tutti i set LEGO mai prodotti. LEGO House prevede di attirare oltre 250.000 visitatori ogni anno. LEGO ha rilasciato un nuovo kit da 774 pezzi, a 197 passaggi, replicando la composizione dei blocchi sovrapposti della LEGO House all’apertura. Il set fa parte della linea LEGO Architecture ed è disponibile esclusivamente in LEGO House. LEGO House si basa su un’attenta considerazione e un lavoro approfondito. Ed è per questo che siamo anche orgogliosi di aver ricevuto numerose nomination e premi che lo riconoscono.
The History Collection at the lower level is where visitors can experience an archival immersion into the LEGO company and brand’s story. The Vault – located underneath LEGO Square – is where children and AFoLs (Adult Fans of LEGO) can witness the first edition of almost every LEGO set ever manufactured. LEGO House is expecting to attract 250,000+ visitors annually. LEGO released a new 774-piece, 197-step kit replicating the stacked-block formation of the LEGO House ahead of the opening. The set is part of the LEGO Architecture line and is sold exclusively at LEGO House. LEGO House is built on careful consideration and thorough work. And that’s why we’re also proud to have received numerous nominations and awards recognizing just that.
Email: info@LEGOHouse.com | Phone: +45 8282 0400
Email: info@LEGOHouse.com | Phone: +45 8282 0400
Ground Level Children’s Square
Galleries Level
Roofscape
PROJECT NAME LEGO House SIZE 12,000 m2 LOCATION Billund, Denmark CLIENT LEGO COLLABORATORS COWI, Dr. Lüchinger+Meyer Bauingenieure, Jesper Kongshaug, Gade & Mortensen Akustik, E-types TEAM: PARTNERS IN CHARGE Bjarke Ingels, Finn Nørkjær, Brian Yang PROJECT LEADER Brian Yang PROJECT MANAGER Finn Nørkjær PROJECT ARCHITECT Snorre Nash PHOTO CREDITS Iwan Baan
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fine art
EVI CHRISTOPOULOU dearly departed
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Evi Christopoulou è una fotografa nata e che lavora ad Atene, in Grecia. Ha iniziato a frequentare lezioni private di disegno all’età di sette anni ed ha avviato una “lunga storia d’amore” principalmente con la pittura ad olio. Ha conseguito una laurea in psicologia e una laurea in gestione delle risorse umane, trovando alla fine la musa della sua creatività nella fotografia. Combinando la sua conoscenza della psicologia umana con l’estetica visiva, Evi cerca di creare immagini audaci, uniche e mozzafiato, che siano la moda, concettuali o fine art, che producano sentimenti intensi e facciano sentire lo spettatore come se stesse entrando in un sogno. Crede che la fotografia può avere l’effetto di riflettere la psiche sia del fotografo che della persona fotografata, utilizzando elementi evocativi e frammentari, rispecchiando così l’unicità dell’identità umana in ogni preciso momento. Comprendendo l’interazione tra il fotografo, la macchina fotografica e il soggetto, non si limita a fotografare soggetti, ma è determinata a creare la propria interpretazione di luce, colore, consistenza, profondità, complessità, composizione, angolo e prospettiva, dando vita a ogni immagine e modellando la narrazione della sua interpretazione sottile della realtà. Le sue influenze artistiche eclettiche sono attinte da tutte le forme di arte, cultura pop, storia, diversità etniche e vita quotidiana. La serie “Dearly Departed” ha lo scopo di raccontare la storia di lutto e dolore. Potente e terribile, la morte ha il dominio sui nostri corpi terreni e mortali, sebbene non sulle nostre anime immortali.
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Evi Christopoulou is a photographer born and working in Athens, Greece. She started attending private drawing lessons at the early age of seven and engaged in a long lasting romance primarily with oil painting. She earned an honor’s bachelor degree in psychology and a MSc degree in human resource management but ultimately she found the muse of her creativity in photography. Combining her knowledge of human psychology with visual aesthetics, Evi seeks to create bold, unique and breathtaking images, be that fashion, conceptual or fine art, which produce intense feelings and make the viewer feel as if they are stepping into a dream. As she believes, photography can have the effect of reflecting the psyche of both the photographer as well as the person being photographed by utilizing evocative and fragmentary elements and thus mirroring the uniqueness of human identity at each precise moment in time. Understanding the interplay between the photographer, the camera and the subject, she does not just photograph subjects, rather, she is determined to create her own interpretation of light, color, texture, depth, complexity, composition, angle and perspective which gives life to every image and which shapes a narrative of her own subtle interpretation of reality. Her eclectic artistic influences are drawn from all forms of art, pop culture, history, ethnic diversities and everyday life. The “Dearly Departed� series aims to tell the story of bereavement and grief. Mighty and dreadful, death has dominion over our worldly and mortal bodies though not our immortal souls.
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WEBSITE | evichristopoulou.com FACEBOOK | EviChristopoulouPhotography INSTAGRAM | @evichristopoulouphotography BEHANCE | Evi Christopoulou
PHOTO CREDITS: MODEL | Diana Rachmanina INSTAGRAM | @dianarachmanina FACEBOOK | Diana Rachman MAKE UP | Eleana Dimopoulou WEBSITE | dimeleana.wix.com FACEBOOK | CrescentEleanaDimopoulou INSTAGRAM | @eleana_dimopoulou, @crescent_eleanadimopoulou
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abstract collages
Astrid Riecken è una pluri-premiata fotografa tedesco-americana, con sede a Washington, DC e New York City. Dall’agosto 2016, Riecken ricopre l’incarico di professoressa a contratto presso la Corcoran School of the Arts and Design della George Washington University, dove insegna fotografia documentaria e fotogiornalismo. Nel 2020 Riecken ha altresì iniziato ad insegnare design, cinema e fotografia presso la School of Communication della American University. Riecken ha vinto numerosi premi in numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Picture of the Year International (Poyi), il Best of Photography (BOP) della National Press Photographers Association e il concorso WHNPA (White House News Photographers Association) in cui è stata nominata “Photographer of the Year” nel 2014. Il suo documentario e la sua fotografia artistica sono stati pubblicati su The Washington Post, The New York Times, Die Zeit, Time Magazine e molti altri. Nel 2018 la sua raffinata fotografia d’arte intitolata “The Samantha Series” è stata esposta in una mostra personale al Goethe Institute di Washington, DC.
Astrid Riecken is a German-American award-wining photographer, based in Washington, D.C., and New York City. Since August 2016, Riecken additionally holds a position as adjunct professor at the Corcoran School of the Arts and Design of the George Washington University where she teaches documentary photography and photojournalism. In 2020 Riecken also began teaching design, film and photography in the School of Communication at American University. Riecken has won numerous awards in many national and international competitions, among those are Picture of the Year International (Poyi), National Press Photographers Association’s Best of Photography (BOP) and the White House News Photographers Association (WHNPA) competition in which she was named “Photographer of the Year” in 2014. Her documentary and fine art photography has been published in The Washington Post, The New York Times, Die Zeit, Time Magazine, and many others. In 2018 her fine art photography named ‘The Samantha Series’ was exhibited in a solo show at the Goethe Institute in Washington, D.C..
INSTAGRAM | @arfotofirst WEBSITE | astridriecken.photoshelter.com corcoran.gwu.edu/astrid-riecken american.edu/soc/faculty/ariecken.cfm
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Astrid Riecken ho trascorso la sua vita concentrandosi sui concetti di tempo e di infinità dello spazio. Questi pensieri sono diventati un’infatuazione permanente, che tiene la sua mente impegnata nella ricerca di risposte, per scongiurare la paura che il tempo si esaurisca o muoia. Durante questo viaggio, la sua ricerca di “risposte” l’ha lasciata con visioni che vivono nella sua mente, scene e scenari che evocano una sensazione di semplicità e senza tempo. È da queste immagini vivide nel profondo che è spinta a trovare questi luoghi nel mondo, a catturarli e portarli in vita affinché altri possa condividerli attraverso le sue fotografie e collage. Attualmente è specializzata in collage semi-astratti basati su forme d’arte storiche di design, architettura, film e musica, come l’Art Deco, Film Noir e Jazz. Ispirati ai recenti eventi politici negli Stati Uniti e in Europa, i suoi collage esplorano la ripetizione ciclica della storia, incorporando elementi d’epoca come architettura, moda e tecnologia. Ogni collage è realizzato interamente con sue fotografie originali. Astrid Riecken has spent her life focused on the concepts of time and the infinity of space. These thoughts have become a lifelong infatuation, one that keeps her mind busy searching for answers, to ward off the fear of time running out, or death. Throughout this journey, her quest for ‘answers’ has left her with visions that live in her mind, scenes and settings that evoke a feeling of simplicity and timelessness. It is from these vivid images deep inside that she is propelled out into the world to find these places, to capture them and bring them to life for others to share through her photographs and collages. She currently specializes herself in semi-abstract collages based on historical art forms in design, architecture, film and music, such as Art Deco, Film Noir and Jazz. Inspired by recent political events in the U.S. and Europe, her collages explore the cyclic repetition of history, incorporating period elements like architecture, fashion and technology. Each collage is made entirely with her own original photographs.
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glamour
Originaria della città di Zhytomyr, in Ucraina, sono fotografa dal 2014, con istruzione superiore in Economia. La decisione di prendere la macchina fotografica e fare foto alle persone è arrivata all’improvviso. All’inizio erano scatti amatoriali, senza conoscere i concetti di composizione, disegno di luci e ombre, ecc. Il desiderio di diventare qualcuno mi ha spinto costantemente a provare. Oggi ho 30 anni e ho la consapevolezza che ci sono ancora molti traguardi che voglio raggiungere. Ho grandi progetti e grandi idee e sono molto attratta dalla bellezza e dalla moda. Quindi per me non c’è nulla di irraggiungibile; la perseveranza e il desiderio mi aiuteranno sempre.
Originally from the city of Zhytomyr, in Ukraine, I’m photographer since 2014 with an higher education in Economics. The decision to pick up a camera and shoot people came suddenly. At First it was amateur photos, without knowing concepts of composition, light-shadow drawing, etc. Butmy desire to become some one constantly pushed me to try and try. Today I am 30 year sold and I understand that there are still a lot of things that I want to achieve. I have big plans and big ideas and I am very attracted to beauty and fashion. So for me there is nothing unattainable; my perseverance and desire will always help me.
INSTAGRAM | @tanyakucheruk_
Татьяна Кучерук
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MIND THE GAP
exhibition
Rafael Silveira
METAFORAMORFOSES Dorothy Circus Gallery - Rome
“There’s a gap between what happens around you and how you react to it. Mind the gap”
Rafael Silveira (Paraguanà, 1978) è un artista brasiliano attualmente locato a Curitiba. Dopo svariati anni nell’ambito della comunicazione e del Graphic Design, l’artista ha iniziato una brillante carriera da pittore. L’arte di Rafael Silveira è caratterizzata da grandi tele, molto realistiche e iper dettagliate, le cui elaborate cornici ricordano esse stesse delle sculture create dall’artista come parte dell’opera nella sua interezza. I suoi quadri surrealisti sono profondamente influenzati dal lavoro di Grandi Maestri come Arcimboldo e Magritte. Silveira prende ispirazione dai vintage b-movies, così come dalle pellicole di Robert Rodriguez, Quentin Tarantino, David Lynch, Wes Anderson e Charlie Kaufman. Menzione d’onore meritano anche prodotti di animazione quali i grandi classici e Ren&Stimpy. I suoi libri preferiti sono Le Metamorfosi di Kafka e Eu di Augusto Dos Anios. L’artista è sposato alla scultrice Brasiliana Flávia Itiberê. Rafael Silveira ha esposto il suo lavoro in tutto il mondo dall’America all’Europa. Tra le mostre personali, si ricordano le più recenti: nel 2015 Mind’s Eye Funfair, Atomica Gallery, London (UK); nel 2014 Unforeseeable, Jonathan Levine Gallery, NY (USA); nel 2013 Invisível Pitoresco, Choque Cultural Gallery, São Paulo (Brasile); nel 2011 Curiosa Symphonia para Orquestras de Cores e Formas, Choque Cultural Gallery, São Paulo (Brasile); nel 2008 Candy Eating Contest, AroldGolen Gallery, Miami (Florida). Tra le collettive menzioniamo nel 2015 Oh, The Places We Have Been: Redescovering the Past, Jo-nathan Levine Gallery, NY; nel 2014 Tupy or not Tupy, Oscar Niemeyer Museum, Curitiba (Brasile); nel 2013 Carta Canta, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, (Italia); The Blab! Show, Copro Nason Gallery, Santa Monica (CA); Poster Arte Design, Aloísio Magalhães Museum of Modern Art, Recife (Brasile).
Rafael Silveira (Paraguanà, 1978) is a Brazilian artist based in Curitiba, Brazil. Silveira studied Fine Arts at the University of Parana and a received a degree in advertising from Centro Universitario Curitiba in 2002.After several years working as an illustrator and graphic designer for magazines and advertising campaigns, Silveira decided to fully dedicate himself to fine art and began to paint with oil. Silveira’s art is characterised by highly detailed and surreal canvases, with incredible handcrafted frames that become an integral part of the artwork. His paintings are deeply influenced by old masters, from Arcimboldo to Magritte. He takes inspiration from old cult b-movies, German Expressionism, Robert Rodriguez’s movies as well as Tarantino’s, David Linch’s, Wes Anderson’s, Charlie Kaufman’s, Classic Cartoons and Ren&Stimpy. His favourite books are Kafka’s “Metamor-foses” and “Eu” by Augusto dos Anjos. The artist is married to the Brazilian sculptor Flávia Itiberê. Rafael Silveira showcased his work all around the world, from the USA to Europe, including: Mind’s Eye Funfair in 2015, Atomica Gallery, London, UK; Unforeseeable, Jonathan Levine Gallery, NY, USA, in 2014; Invisível Pitoresco, Choque Cultural Gallery, São Paulo, Brazil, in 2013; Curiosa Symphonia para Orquestras de Cores e Formas, Choque Cultural Gallery, São Paulo, Brazil, in 2011; Candy Eating Contest, AroldGolen Gallery, Miami, Florida in 2008. Selected group exhibitions: Oh, The Places We Have Been: Redescovering the Past, Jonathan Le-vine Gallery, NY, in 2015; Tupy or not Tupy, Oscar Niemeyer Museum, Curitiba, Brazil, in 2014; Carta Canta, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milan, Italy, in 2013; The Blab! Show, Copro Nason Gallery, Santa Monica, CA, Poster Arte Design, Aloísio Magalhães Museum of Modern Art, Recife (Brazil).
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CURIOSITY
INVISIBLE FRIENDS
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La Dorothy Circus Gallery è orgogliosa di presentare al suo pubblico METAFORAMORFOSES, la prima mostra personale dell’artista brasiliano Rafael Silveira (Paranaguà, 1978) curata dalla galleria che, per l’occasione, presenta una serie inedita di oli su tela esposti in esclusiva presso la sua sede romana a partire da giugno 2020. In seguito a numerosi traguardi conseguiti internazionalmente, come la mostra presso l’Oscar Niemeyer Museum nel 2014, l’artista propone con Metaforamorfoses una riflessione dedicata al tema della paternità ed al grande cambiamento esistenziale impostosi in seguito alla nascita della sua primogenita. Come è possibile evincere dalla sua stessa frase, infatti, “come accade alla farfalle, anche le nostre esistenze subiscono mutamenti nel tempo. Alcuni di questi movimenti, poi, sono in grado di cambiare i nostri destini per sempre”, ed è attraverso queste emblematiche parole - riferite all’opera A Big Change in your Life - che ci si inoltra nello spirito catartico della personale allestita presso la Dorothy Circus Gallery. Ulteriore capitolo espositivo della programmazione The Year of Love, infatti, si prosegue il racconto curatoriale del Sentimento Primo, declinandolo attraverso le colorate e surreali tele del pittore brasiliano, che ne denuncia da un lato lo spirito carnevalesco e prorompente, dall’altro la più pura espressione di una forte spiritualità, ivi vicina ai temi della reincarnazione, della catarsi, e della liberazione dell’anima. Chiare le influenze subite dall’artista. Dopo un passato caratterizzato da decenni nella comunicazione, accediamo tramite i suoi disegni conturbanti alle origini geografiche di una Frida Kahlo così come al Surrealismo alto di Salvador Dalì e Magritte fino a grandi Maestri quali Arcimboldo; le influenze cinematografiche, d’altro canto, derivano da Robert Rodriguez e Tarantino, David Linch e Wes Anderson, Charlie Kaufman e Classic Cartoons e Ren & Stimpy, per menzionare poi quelle letterarie, ispirate da “Le Metamorfosi” di Kafka e “Eu” di Augusto dos Anjos. “Metaforamorfose” è infatti una parola inventata, frutto della poetica fusione tra le brasiliane “metafora” e “metamorfose”, che si riferiscono alle simboliche mutazioni vissute dai personaggi raffigurati dal Silveira. Metaforamorfoses è un viaggio che conduce il visitatore alla scoperta della cultura sudamericana (che tanto ispira le tele dell’artista) e degli struggenti ma irridenti al tempo stesso - racconti di Isabel Allende e Gabriel Garcia Marquez. E proprio al grande premio Nobel per la letteratura 1982 è attribuita la frase “Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma la vita li costringe ancora molte volte a partorirsi da sé”, in perfetta sintonia con l’anima cangiante di Silveira e delle opere proposte in quest’occasione, in grado di esaltare perfettamente l’unicità di ogni singolo individuo, la cui mente - a detta dello stesso pittore - è “un unico microcosmo e universo” a se stante. Da Mind the Gap ad Immersion, infatti, fino a Aquarium of Bodly Fluids, l’artista risulta in grado di coinvolgerci in un’esperienza unica di esplorazione interiore, in una chiamata all’azione che arriva quasi soffusa perché immediata è la potenza figurativa delle sue tele, caratterizzate dalla tecnica alta dell’olio ed impreziosite da magnificenti cornici create artigianalmente dallo stesso Silveira che attraverso queste produce un’ulteriore appendice dell’opera, continuandone il racconto in un’elaborazione scultorea unica e particolare e in un proseguo coerente dell’immagine raffigurata, quasi ad uscire fuori dalla circoscrizione lignea che è a sua volta l’opera in sé. Si conclude questo viaggio tra il Brasile ed il proprio subconscio con le parole che Rafael Silveira rivolge ai fruitori e che facciamo nostre e decliniamo tra i valori del, nostro, Year of Love.
THE BIG CHANGE
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ACQUARIUM OF BOLDLY FLUIDS
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Dorothy Circus Gallery is proud to present METAFORAMORFOSES, the first solo exhibition of Brazilian artist Rafael Silveira (Paranaguà, 1978) curated by the gallery. For the occasion a new series of oil on canvases will be exhibited exclusively at the headquarter in Rome starting from June 2020 Following numerous international successes, such as the exhibition at the Oscar Niemeyer Museum in 2014, with Metaforamorfoses at DCG Rome the artist introduces a reflection dedicated to the theme of fatherhood and the great existential change following the birth of his firstborn. Indeed Silveira points out that “as happens to butterflies, our lives too undergo changes in time. Some of these movements, then, are able to change our destinies forever”. It is through these emblematic words - which refer to the work A Big Change in your Life - that we enter the cathartic spirit of the exhibition at the Dorothy Circus Gallery Rome. This exhibition is the next chapter of the program The Year of Love. Indeed, the feeling of Love is represented in the colourful and surreal canvases of the Brazilian painter, whose with carnival spirit and his expression of a strong spirituality, close to themes of reincarnation, catharsis, and liberation of the soul, are all burst out from his works. The multiple influences of the artist are clear from decades working in the industry of communications and the study of the history of art. We easily access through his striking drawings the common origins of an imaginary linked to Frida Kahlo as well as to the pure surrealism of Salvador Dali and Magritte up to great Masters such as Arcimboldo. On the other hand, the cinematographic influences resonate with the modernity of Robert Rodriguez, Tarantino, David Lynch and Wes Anderson, Charlie Kaufman as well as Classic cartoons such as Ren & Stimpy, then inevitably passing through literary inspirations, inspired by “Le metamorfosi” by Kafka and “Eu” by Augusto dos Anjos. METAFORAMORFOSES is in fact an invented word, fruit of the poetic of the artist, a fusion between the Brazilian words “metaphor” and “metamorphose”, which refer to the symbolic mutations experienced by the figures in the artworks. Metaforamorfoses is a journey that leads the visitor to discover the South American culture and the poignant but radiant at the same time - stories by Isabel Allende and Gabriel Garcia Marquez. Perfectly coherent with the changing soul of Silveira, we remember the phrase by the Nobel Prize for Literature in 1982: “Human beings are not born once and for all on the day their mothers give birth to them, but ... life obliges them over and over again to give birth to themselves” (Gabriel García Márquez, Love at the Time of Cholera, 1985). Proposed on this occasion at the DCG Rome, his artworks are able to perfectly exalt the uniqueness of each individual, whose mind - according to the painter himself - is “a single microcosm and universe”. Indeed, from Mind the Gap to Immersion, up to Aquarium of Bodily Fluids, Silveira is able to invite us in a unique experience of interior exploration, in a call to action that comes almost suffused because immediate and deep. The figurative charge of his paintings is characterised by the sublime mastery of the oil technique and by magnificent frames handcrafted by Silveira himself. Through these carvings, he leads us to a further explanatory appendix which continues the story begun on the canvas, allowing the theme to come out from the frame which is in turn an artwork itself. This journey to Brazil and to the artist’s subconscious comes to an end with his words that we embrace as our own, turning our hearts to the values of our Year of Love.
WEBSITE | rafaelsilveira.com INSTAGRAM | @rafael_silveira_art
WORM REGARDS
SWEET MEMORIES
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CHANG’S APARTMENT 2BOOKS DESIGN
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interior design
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Questo condominio ad appartamenti si trova in una vecchia comunità residenziale nella città di Taipei. L’età dello stabile è di oltre 40 anni. La superficie di illuminazione naturale diurna per l’interno dell’appartamento è garantita principalmente dal fronte anteriore. Tuttavia, l’ex proprietario ha esteso la balconata verso l’esterno, riducendo notevolmente la superficie di illuminazione diurna disponibile. Al fine di garantire una sufficiente quantità di illuminazione, il nostro primo passo è stato quello di ripristinare il balcone allo stato originale, in modo che la luce naturale potesse entrare nella casa senza ostruzioni. Poiché il proprietario sperava di trasformare l’interno dell’appartamento sia in suo studio che in spazio abitativo, abbiamo cambiato il soggiorno con la sua disposizione originale in uno studio. Con questo il proprietario sarebbe in grado di godere della luce naturale durante il lavoro diurno. Per le partizioni interne, abbiamo usato principalmente il vetro. Sono state installate pareti divisorie in vetro tra il bagno principale e lo studio, il bagno per gli ospiti e la sala da pranzo, la sala da pranzo e la camera da letto, nonché tra la camera da letto e il bagno principale, allo scopo di consentire a più luce possibile di penetrare naturalmente nelle stanze, rendendole più luminose. La volontà era quella di creare una distinzione tra l’area pubblica e quella privata, ovvero l’area di lavoro e di abitazione, attraverso uno stretto corridoio, che non solo avrebbe creato una netta divisione, ma avrebbe mantenuto anche la coerenza spaziale per un uso più flessibile in futuro. Il proprietario è un regista che gestisce la post-produzione, con un gusto preciso e attenzione per i colori. Pertanto, per quanto riguarda la pianificazione dei colori dello spazio interno, abbiamo impiegato molti colori tenui per evitare interferenze durante il suo lavoro. La tinteggiatura interna, semplice e pulita, è ispirata dalla natura del lavoro del proprietario della casa. Piante secche tinte di bianco sono appese sopra un lungo piano di lavoro al centro dello spazio di 30 metri quadrati. Come focus visivo dello studio, le linee organiche delle piante aiutano ad ammorbidire il motivo quadrato circostante. This an apartment-style condominium located in an old residential community in Taipei City. The age of the property is over 40 years. The interior of the house relies mainly on the front of apartment for daylighting surface. However, the former owner extended the balcony toward the outside, which greatly reduced the daylighting surface available. In order to ensure that there would be enough daylight in the house, our first step was to restore the balcony to the original state, so that natural light could enter the house without any obstruction. As the owner hoped to transform the interior of the apartment into both, his studio and dwelling space, we changed the living room with its original layout into a studio. With this the owner would be able to enjoy natural light while working during the daytime. For interior partitions, we have mostly used glass. Glass partitions have been installed between the main bathroom and the studio, the guest bathroom and the dining room, the dining room and the bedroom, and the bedroom and the main bathroom, with the purpose of allowing more natural light to penetrate into the rooms and to make them brighter. We hoped to make a distinction between the public and private area, that is the work and dwelling area, through a narrow corridor, which would not only make a distinction to some extent, but also maintain the spatial coherence for more flexible use in the future. The owner is a filmmaker who handles post-production and needs to have precise judgement and acuity for colors. Therefore, with regard to the color planning of the indoor space, we employed many low-chromacolors to avoid interference during his work. The clean and simple interior painting was inspired by the nature of the homeowner’s work. Dry plants that have been dyed white, were hung above a long worktable in the center of the 30-square-meter space. As the visual focus of the studio, the organic lines of the plants help to soften the surrounding square pattern.
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Project Name: CHANG’S APARTMENT Design Agency: 2BOOKS DESIGN Designer: Jeff Weng Client: Mr. Chang Location: Taipeicity, Taiwan Area: 109 mq Photography: Moooten Studio
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Quest’anno, lo stilista di Desigual Kids, Juergen Bumann, ha creato una maglietta solidale piena di creatività̀ insieme al figlio Liam, un bambino con spettro autistico alto. Liam abbraccia e disegna tanto. Gli piacciono la musica, il colore e le consistenze. Raggruppa tutto per colore, è molto affettuoso e adora ridere. Ha da poco compiuto sei anni, ovunque vada fa innamorare tutti e ha creato la sua prima maglietta per Desigual. Suo padre, Juergen Bumann, è uno stilista di abbigliamento per bambini in Desigual da quasi dieci anni e quest’anno ha voluto rendere omaggio ai suoi figli. Ecco una maglietta realizzata a sei mani. Direzione artistica e disegno di Liam, modello di suo padre e dettagli dei numeri sulla schiena di suo fratello gemello Adam. Una maglietta in puro cotone biologico che mostra il lato più creativo dell’autismo.
Una percentuale dei proventi della maglietta sarà̀ devoluta all’associazione Aprenem di Barcellona.
www.associacioaprenem.org 112
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#GAddicted THE GLAMOURAFFAIR INSTAGRAM SELECTION
PHOTO @alegnom.psd MODEL @federica.folie
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Photo: @mazzarolo Model: @shesmywintergirl Collab: @14fpier
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5. Photo: @vincenzo_antonini
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11. Photo: @matteobevilacquaph Model: @barcetie 12. Photo: @emanuele_tetto Model: @asia_troiani 13. Photo: @rosycarletti_photography Model: @paleancholy 14. Photo: @andrea.calissi Model: @jan_grazia 15. Photo: â €@alicecolizzi_ph Model: @cozycarty
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16. Photo: @alfredospagna_fotografia Model: @sofia_montanti 17. Photo: @elidoturco 18. Photo: @zanardi.lara Model: @dehliaize 19. Photo: @aau__photo Model: @nick.be_ 20. Photo: @ellebierreph Model: @jessicakerci Collab: @iovine.antonella 18
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PHOTO: @robertomanniniphoto | MODELS: @stelladiplastica_n._nervitesi @elisa.pagano.1988
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Me with... www.elisapagano.com
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PHOTO: Vittorio Moretti | MODEL: @ stelladiplastica_n._nervitesi
Spesso mi ritrovo a dover scegliere un master per i miei workshop e devo dire che non è semplice. I requisiti fondamentali? In primis una persona alla mano con cui poter parlare e confrontarsi, saper trasmettere le nozioni in modo semplice a tutti i partecipanti ed essere disponibile al confronto. C’è un ultimo punto da valutare : la “notorietà”. Purtroppo è marketing e una persona “famosa” incuriosisce di più di un bravo maestro sconosciuto. Facile vero? Nella mia regione, la Toscana, ho trovato una persona a cui faccio spesso riferimento, ormai un amico che mi aiuta e mi supporta ed è Roberto Mannini. Ha seguito molti eventi ed è sempre apprezzato dai partecipanti per la sua disponibilità. Con lui puoi parlare, confrontarti, sul set non si risparmia e cerca di coinvolgere tutti, dalla modella al principiante. E’ preparato e disponibile sia durante che dopo il workshop. E’ stato lui il master dell’ultimo evento con Stella di Plastica (Francesca Pellegrini) ed è riuscito ad ampliare le vedute dei corsisti con nuove prospettive e tanta simpatia. Vi lascio a qualche sua immagine in attesa di ritornare presto a scattare.
I often need a Master for my workshops and it isn’t so easy to find out the right person. Which are the basic requirements? As first point you need an easy and smart person, someone with who you can talk and compare, someone who can transfer his knowledge to all the participants, and answer to their question in a clear way. Another important thing is that I need he is well known, Unfortunately, marketing has its rules, and a famous person gives you more opportunities that a good unknown one. Does it seem easy? In my region, in Tuscany, I’ve found a person to whom i often friend. Now he becomes a friend of mine. He’s name is Roberto Mannini. He has followed many events, and he’s really appreciated from the participants for his avalaibility. You can talk with him, and he is really prepared to every question, and really willingness both during and after the workshop. He was the master of the last set with Stella di Plastica (Francesca Pellegrini) and managed to broaden the views of the students with new perspectives and a lot of sympathy. I leave you with some of his images waiting to return soon to shoot.
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PHOTO: @robertomanniniphoto | MODEL: @ stelladiplastica_n._nervitesi
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