Intervista a Edoardo Narduzzi, 21 dicembre 2017

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Giovedì 21 Dicembre 2017

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Le grandi firme di ItaliaOggi- Edoardo Narduzzi viene intervistato da Goffredo Pistelli

Ho creato duemila posti di lavoro Vent’anni fa avevamo anticipato una specie di YouTube R. Pierluigi Magnaschi mi impartì chiare indicazioni ra partito facendo il stilistiche: ci teneva che fosgiornalista, Edoardo se un giornale che scrivesse Narduzzi, classe 1964, bene e scrivesse chiaro. Riromano di Montesacro, cordo che coprimmo con bellaurea in Economia alla Sa- le anticipazione la Minimum pienza. Ed era partito bene, da Tax del governo di Giuliano Milano Finanza, diventando poi Amato. D. La capo della redamadre dezione romana Scoperto da Pierluigi gli odierni di ItaliaOggi, Magnaschi ho cominciastudi di nel 1991. Poi settore. però le sirene to la mia attività giornaR. Esatdell’impresa, listica a ItaliaOggi. to. Fino ad ma soprattutIn pochissimo tempo, allora c’era to dell’innovacome si usa da voi stato un zione digitale, Edoardo Narduzzi se si è svegli, divenni tacito do lo strapparono ut des, fra all’informaziocapo della redazione Stato e lavo- amministratore. Siamo arrivati ne finanziaria romana. Poi, pur conro autonomo: al 2000. e oggi è uno servando il giornalismo D. Anni bellissimi, della tassazione degli imprennel sangue, mi sono alla volemose Net Economy, le azioni Tiditori più innodedicato a formare delle bbene contro scali raddoppiavano da un vativi del setimprese d’avanguardia consenso. Li ci giorno all’altro. I giovani tore. All’antico fu una prima che fondarono Virgilio, per amore riserva sul piano tecnologico esempio, Paolo Ainio e Carlo spaccatura. però più di D. Quello Gualandri, fecero i soldi. un’attenzione, R. Ero e sono amico di Guafirmando i suoi documentatis- fu il governo della prima simi fondi su ItaliaOggi e, non grande manovra «sangue, landri, una bella storia la loro. D. E NETikos, cosa facedisdegnando, talvolta qualche sudore e lacrime». E per alaffondo sull’attualità sia su que- tro delle prime grandi pri- va? R. Si era concentrata sul mosto giornale sia nel confratello vatizzazioni. R. Eni cedette la Nuovo Pi- bile, fummo i primi a realizzare MF. soluzioni premium per inviare Domanda. Narduzzi, co- gnone alla General Electric. D. Gli inglesi vennero gli sms. Il servizio Ansa con Tim minciamo proprio dagli inia fare lo shopping con la spopolò, facemmo anche l’orozi, dal giornalismo cioè. Risposta. Un inizio accele- nave di stato, il Britannia, scopo e anche i primi tentativi rato. Ebbi una borsa nel 1990, che ormeggiarono in rada, di streaming quando uscirono i primi Nokia con un display che come si usava allora, per Mf. a Civitavecchia (Rm). R. L’ho detto prima, un altro permetteva qualcosa del geneQuindi rapidamente praticante e poi capo, nel 1991 della re- mondo. Con la seconda repub- re. Pensi che andammo anche dazione romana di ItaliaOggi, blica cambiarono molte, moltis- a creare una filiale in Finlandia, per essere vicini a Nokia, sime cose. acquistata proprio allora. D. E perché lei, a un certo con cui collaboravamo. Il nostro D. La redazione di piazza slogan, anzi il San Lorenzo in Lucina, nel- punto, decinostro pay off lo stesso palazzo di Giulio se di mollare Sui bitcoin c’è in Italia come dicono i il giornaliAndreotti. pubblicitari, R. Quella. Noi eravamo all’ul- smo? Stanco una grande confusione nel 1999 era timo piano, il senatore due piani subito? che io, su ItaliaOggi, Web mobility. R. No, il di sotto. cerco di diradare. D. Beh, D. E infatti, Franco Bechis giornalismo fu Di criptovalute ce ne quasi 20 un’esperienza raccontò a Claudio Sabelli sono in giro 1.300 anni fa l’aveFioretti d’aver usato inten- bellissima. Più e i bitcoin sono una delle vano capito sivamente quell’ascensore, importante di in pochi. tutto microfonato, per car- lavorare in una quaranta più diffuse. R. Un pire qualche segreto agli banca d’affari o Complessivamente mio collega alla McKinsey. ospiti del Divo Giulio. muovono già 600 miliardell’epoca, R. Era davvero un altro mon- Tutti, invece, di di euro. Già sei mesi Pierangelo do quello. C’erano le Partecipa- pensano che fa scrissi che faranno Scappini, zioni statali, c’erano le grandi sia una cosa oggi direttore semplice. scomparire le banche privatizzazioni di Enel e di Eni, del personale D. Sempre ci fu il fallimento di Efim, al cui alle Poste, lo confronto le nostre crisi banca- meglio che lavorare, diceva Massimo dice sempre, quando ci ritroviarie odierne sono niente. D. Un periodo giornalisti- D’Alema quando scaricava mo: «Ma quanto eri avanti?». D. Aveva visto lungo, in veleno, lui giornalista, sulle camente intenso. effetti. R. Le capitava, chessò, di «iene dattilografe». R. Dicevo: ragazzi, fra un po’ R. Questo è un mestiere salire in macchina col ministro Antonio Gava, già ministro tutt’altro che banale: ti devi mi- col cellulare ci gestiremo l’automobile, il frigorifero. E ci siamo. sure con interpretazioni diverse, alle Finanze e degli Interni ma soprattutto baricentro vero devi analizzare continuamente, Solo che… D. Solo che? della Dc, per raccogliere una contestualizzare, sintetizzare. R. La genialità di Steve Jobs, dichiarazione o semplicemente Impari a lavorare sotto stress. con l’invenzione dell’iPhone, una confidenza. Mf era un gior- Quanto all’imprenditoria… D. Quanto all’imprendi- cambiò totalmente il paranale garibaldino, sempre sulla digma: dagli sms ci si spostò notizia, come lo è adesso del re- toria? R. Io mi ritengo un po’ un sulle app. Nokia e Motorola ne sto, sempre pronto a rilanciare lo scoop, piccolo o grande che imprenditore per caso, come ri- morirono, di fatto. Altro giro fosse. Ma forse più esaltante fu peto spesso. A un certo punto mi altra corsa. E dire che eravasono trovato a gestire NETikos. mo bravi: vendemmo a Sonera, il rilancio di ItaliaOggi. D. Che veniva dalle ces- Ed è finita nel gruppo Telecom, compagnia di tlc leader in Svesioni del gruppo di Raul che la cedette a un fondo di pri- zia e in Finlandia, una specie vate equity che mi volle come di YouTube antesignano: una Gardini. DI

GOFFREDO PISTELLI

E

sorta di archivio remoto, dal mi ha consentito di lanciarmi quale condividere i primi vi- in altri iniziative che ho creato, deo fra amici. non certo col pensiero di venD. Poi cominciò anche dere, anzi. una nuova era: Google, D. Quali sono i suoi profu una rivoluzione, e a getti oggi? seguire vennero i social, R. Mi occupo, con diverse YouTube, Facebook, e a aziende, di blockchain, di 3d, di ruota gli altri. In Italia, realtà aumentata e intelligenpraticamente niente. za artificiale, applicate anche Perché? alle criptovalute. R. Innanzitutto perché lei D. Bingo! Tutto quello che non trova, da noi, qualcu- c’è di innovativo, ma andiano che le dia 100 milioni di mo per ordine. Si occupa di dollari per sviluppare una Bitcoin, quindi. bella idea. Il venture capitaR. Pistelli le criptovalute lism quasi non esiste. E poi sono 1.300 circa, i Bitcoin sono perché, il primo pensiero di una delle 30-40 più diffuse. chi fa una start-up è trovare Complessivamente muovono a chi venderla. già 600 miliardi di euro. D. Non ha mai pensato D. Trenta-quaranta moche se avesse fatto il salto nete digitali? di là dall’Atlantico, avrebR. Certo, c’è Bitcoin cash, Libe potuto fare montagne di tecoin, Zcash, Gnosis, Monero. soldi? Potrei contiR. Non avenuare. L’unica cosa che rimvo più i 20 anni D. Faranche ci vogliono, no sparire piango degli Stati Uniti ossia energie e le banche, è che là, a parità un po’ di folha detto di energie e capacità, lia. Io avevo giorni fa il riesci dieci volte di più superato i 30, leader israperché è un sistema più m’ero sposato. eliano Bibi L’unica cosa amico di chi fa impresa. Netanyauh. che rimpiango R. Sì e io In Italia ci sono tecnici è che, a parilo scrissi sei eccezionali. Basterebbe tà di energie mesi fa, procreare le condizioni per e capacità, in prio su Itadare ai giovani la possiAmerica riesci liaOggi. bilità di creare imprese dieci volte di D. Ma torpiù, perché è nei settori di punta niamo alle un sistema più sue azienamico di chi fa de. Cosa impresa. Però mi ripeto spesso fanno? una cosa. R. Corrispondono a tre nuoD. Che cosa? vo progetti. C’è RAC che sta per R. Che oggi, forse, avrei po- Robot Advisor Coin. Che parte tuto avere una capitalizzazione il 1 febbraio. Una sorta di Blodi Borsa da un miliardo, però io omberg delle criptovalute, per qua, in questi anni, ho creato, fornire a notizie ed analisi a chi 2mila posti di lavoro. E questa, vuole operare in questo nuovissenza dubbio, è una bella soddi- simo mercato. D. Ossia? sfazione. L’ho detto anche alcuR. Con una piccola redazione settimane fa a un incontro all’Ambasciata italiana a Lon- ne, in parte di giornalisti e in dra, dove sto realizzando una parte di tecnici, analizzeremo le varie monete digitali, per nuova impresa. D. Cosa le hanno chie- come favoriscono i pagamenti, per come sono sicure, per quansto? R. Un signore, dal pubblico, to rendono ecc. D. Il robot che c’entra? mi ha chiesto perché non ce ne R. Perché, come dicevo all’iniandiamo dall’Italia, un paese zio, useremo l’intelligenza articosì complicato. D. Bella domanda. Lei ficiale: un vero e proprio robot, capace di seguire continuacosa ha risposto? R. Che la qualità delle per- mente l’andamento di decine sone che si trovano in Italia, di criptovalute che formerancon cui si può lavorare inten- no il portafoglio, una machine do, non ha eguali. Infatti oggi, learning, ossia una macchina la vera sfida sarebbe creare le capace di apprendere autonocondizioni per i giovani bravi, mamente, processando una di mettere su imprese nei set- massa imponente di Big Data, tori tecnologici, in modo da po- fornendo quindi anche speciter giocare, dall’Italia, a livello fiche previsioni. Una sorta di ecosistema neurale. mondiale. D. È un mercato così difD. Lei prima diceva che tanti startupper mettono ficile? R. Essendo criptovalute, sotto su un’impresa pensando già a come venderla e a re- non c’è nulla: non c’è un controalizzare. Ma non fece anche valore in oro, non c’è uno Stato, lei, per la sua quota in NE- non c’è un’azienda, non c’è tasso di interesse, siamo all’economia Tikos? R. Sì certo, ma perché erano pura: incontro fra domanda e ofcambiate molte cose. E, da allo- ferta che genera un prezzo. ra, quella sicurezza economica continua a pagina 10


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Non c’è nessun problema di coerenza, occorre tenere assieme ciò che assieme non può stare

La fine della Chiesa cattolica In un romanzo del vaticanista del Tg1, Aldo Maria Valli DI

GIANFRANCO MORRA

A

ldo Maria Valli, vaticanista della Nave ammiraglia della RaiTv, non ha mai dimenticato di fare gli auguri di Natale ai papi, di cui parlava dallo schermo. L’anno scorso li fece a Francesco con il saggio 266. Jorge Mario Bergoglio (Liberilibri). Li ripete per questo Natale dedicando al 266mo papa un romanzo dal titolo inquietante: Così la Chiesa finì (Liberilibri, pp. 156, euro 16). Il narratore del racconto è il Cantore cieco, che, come Omero è l’unico che vede lontano in un modo unificato dalle fax-news. Egli ci fa conoscere i molti papi che verranno dopo Bergoglio, tutti di nome Francesco e tutti sudamericani. Essi ne continuano l’opera dissolutrice. Nel mondo secolarizzato e nichilista la Chiesa, incapace di opporsi al radicale anticristianesimo trionfante, si illude di sopravvivere trasformandosi in una filantropia sociale: «Dimentica del Vangelo e im-

pegnata a inseguire il mondo, nel folle tentativo di rendersi più amichevole e attraente, più dialogante e accogliente, meno arcigna e dottrinale, finisce per tradire se stessa e si consegna nelle mani dei dominatori di turno». Nascono così la «Neochiesa» con la sua «Neolingua», che è quello stesso «Doubletink» di cui parlava Orwell. Occorre abbandonare i tradizionali princìpi della logica europea definiti da Aristotele (non contraddizione, identità e terzo escluso): «Non c’è nessun problema di coerenza, occorre tenere assieme ciò che assieme non può stare». Non è più la Chiesa dei dogmi, ma del «sì, tuttavia …», dell’«è vero, però…», del «ma anche». È vero che il Vangelo dice: «Sia il vostro parlare sì sì, no no, quel che v’è in più viene dal maligno» (Mt 5, 37). Ma erano altri tempi. Oggi la Chiesa è «antidogmatica», essa definisce il «Superdogma del dialogo», fotografa se stessa nell’enciclica «Captatio benevolentiae. Il

primo precetto del cristiano è «non giudicare», come insegna papa Francesco XVIII, il brasiliano Thiago Firmino: «Basta con i giudizi sul mondo, basta con le parole critiche. Vogliamo essere in sintonia col mondo, amichevoli verso tutti. Solo così potremo avere un dialogo con la cultura nella quale viviamo. Altrimenti saremmo visti come corpi estranei. Questa separazione deve finire». Ciò che più conta è annacquare il messaggio cristiano, così da renderlo indistinguibile rispetto al pensiero dominante. Ciò vale anche per il culto e per i sacramenti: «Occorre aprire le porte a chiunque e rendere la liturgia quanto di più simile a un incontro festoso, fatto per stare insieme lietamente, in spirito di condivisione». Ecco perché l’ultimo papa, Francesco XXX, cioè l’argentino Carlo Ramirez Cabrera, stabilì che del presepio era bene fare a meno: «La suprema causa del Dialogo imponeva una scelta nuova, un’opera che rappresentasse tutte le religioni del mondo».

Valli redige anche un «Vocabolario della Chiesa accogliente», un preciso elenco delle «verità dogmatiche» della «Neochiesa», 72 voci da «Accogliere» («tutti e sempre») a «Zitella» («la Chiesa triste e priva di fantasia»). Non è difficile scorgere che il filo che unisce queste voci sono gli insegnamenti del papa attuale, non di rado usando le sue stesse parole. Non poteva mancare un «Neosillabo», col quale vengono anatemizzati tutti coloro che ancora sono legati alla tradizione passata: «Al fine di avvicinarsi ancora di più al mondo era necessario adottare la linea dell’ambiguità e della superficialità». D’accordo, un libro acuto e informato, coraggioso e anticonformista. Ma è solo una favola, anche se tutto ciò che vi viene narrato prende il via da fatti realmente accaduti. Tommaso Moro scrisse l’Utopia, per progettare una futura società perfetta, anche se sapeva che non sarebbe mai arrivata. Il racconto di Valli è invece un «distopia», come in Orwell (1984):

non annuncia una Chiesa forte e rinnovata, ma una rissante e scalcinata che potrebbe concludere nel nulla una storia di due millenni. Sia l’utopia che la distopia sono generi iperbolici, non vanno presi alla lettera. L’utopia insiste su valori ideali così alti, che mai potranno realizzarsi e tuttavia costituiscono un modello necessario per il politico, anche quando sarà costretto a fare i conti con la Realpolitik. La distopia suona un campanello d’allarme: state attenti il pericolo è reale, speriamo di poterlo evitare o almeno limitare. Entrambe irrealistiche, utopia e distopia hanno una precisa funzione morale. Del resto Valli intitola il libro, ma non lo conclude con la «fine» della Chiesa: «Sappiamo bene che proprio la fine segnerà un nuovo inizio». Quando la Chiesa capirà che non deve divenire il Partito del Grande Fratello. L’utopia vince sulla distopia, come sempre nell’uomo, che non può vivere senza speranza. © Riproduzione riservata

SEGUE DA PAGINA 9 D. Narduzzi, la blockchain che di aver tanti nodi? Su che basi si differenzieranno? c’entra? R. Per competenza. Lei è tifoso delR. La catena di blocchi è un sistema che condivide in maniera trasparente la Fiorentina ricordo. Conosce tutto alcuni archivi, una sorta di registro di quella squadra? Potrebbe tenere pubblico, dove ogni scrittura è con- un banco di scommesse dedicato ai divisa e non cancellabile. Per le crip- viola. Il sistema garantisce il meccatovalute, assicura che non si venda a nismo e la sua trasparenza, cosa che persone diverse la stessa cosa, che non lei, da solo, non potrebbe fare. Provi a immaginarlo anche per transazioni si bari cioè. diversissime. D. E lei dove la userà? D. Invece sulle scommesse cosa R. Per Bookiedom, altra idea e alc’è da aspettra azienda. Qui tarsi? siamo nel campo L’innovazione da noi è di casa. R. Di tutto, delle scommesse Il 1° febbraio, ad esempio, da quelli che sportive. faremo partire il Rac, che sta scommetteranD. E cioè? no sugli sport R. Questa parte per Robot Adivsor Coin. della Corea del a fine gennaio ed è È una sorta di Bloomberg delle Sud a quelli una blockchain per criptovalute. Si propone infatti che lo faranno di distribuire servidi fornire ai clienti notizie e sul campionato zi digitali attraverso analisi in tempo reale della Colombia. gli smartcontract. D. C’entrerà D. Oddio. per poter operare in questo il robot anche R. No, le spiego, nuovissimo mercato qui? anzi glielo faccio R. Certo. Ci capire con le nostre attività: la blockchain, in questo caso, lavoriamo da quattro anni. Il robot gestisce i dati delle scommesse, a cui registrerà le sue intenzioni di rischio, si possono legare, attraverso gli smart- quanto vuol puntare, le fornirà le precontract, tante singole agenzie indi- visioni e potrà anche giocarsi la schependenti. Questi contratti sono smart, dina proposta dal robot. D. Non teme di finire nel miriintelligenti cioè, perché automatizzano le condizioni, le clausole: l’accordo si no delle associazioni No-Slot, che realizza tra le parti e la gestione è ga- combattono l’azzardo capillare rantita dalla tecnologia, Non troverà delle slot machine nei locali? R. Immaginiamo quante persone il fornitore che non la paga, perché è che troveranno con questo sistema, il sistema che garantisce. corretto e trasparente, il modo di deD. E per le sue scommesse? R. Le singole agenzie, i nodi del no- dicare qualche ora al giorno o qualche stro sistema, possono accettare scom- giorno alla settimana a una loro pasmesse legate alle quote che offrono. Il sione, utilizzando un proprio talento, tutto in modo trasparente: quanto va una propria competenza e facendone all’agenzia, quanto alla società, quanto un piccolo lavoro e mettendo assieme un certo reddito, magari ottocento spetta allo scommettitore se vince. D. Nel vostro caso, i nodi sono euro, mille euro? Un po’ come Uber. D. E i big della scommesse sporpunti vendita autorizzati. Ma essendo via web quale sarà il senso tive non le faranno la guerra?

R. Ci occupiamo di criptovalute, non Ci lavoriamo, qui a Londra, in nove di danaro. Dovremmo poter accettare persone. D. Basta così? scommesse in almeno 25 monete digiR. Ci sarebbe anche un fondo di intali. Punteremo a mercati vergini, dove lo sport e particolarmente il calcio de- vestimento, il primo in criptovalute, sta un interesse enorme, come l’Asia e che sta nascendo e di cui sono socio. E l’Africa. Dove le monete digitali stanno due quotazioni in borsa di società che ho fondato o co-fondato nel 2018. andando benissimo. D. Bankitalia come la vede? D. Paradossale, in economie R. Il fondo lo facciamo a Malta che, non propriamente stabili o non con la Svizzera e l’Irlanda, è il solo pasviluppate. R. No, laddove c’è instabilità, la mo- ese che lo permette. D. Soppianteranno le banche, neta immateriale consente di mettere al sicuro i patrimoni. Pensi se avesse- diceva, queste monete virtuali. R. Già adesso costano un ventesimo ro potuto usare le criptovalute in Venezuela dove invece, a salvarsi dalla di qualsiasi gestione bancaria. D. Ma la sicurezza? follie di Chavez e Maduro, sono stati R. Per quanto le banche cerchino di pochissimi. D. Aveva parlato di tre imprese. fare un po’ di terrorismo psicologico, i sistemi sono sicuri. Qual è la terza? D. E, a proposito di terrorismo, R. SelfieWealth, che vorrebbe essere una sorta di Spotify (piattaforma non finiranno per essere un strudella musica) della finanza, pensato mento che facilità il finanziamento o le mafie per i millennials, i internazionati fra la metà denali? gli anni 80 e quella Laddove c’è instabilità, R. Gli amedegli anni 90.Ognula moneta immateriale consenricani se ne no si potrà creare la te di mettere al sicuro i patristanno occupropria play-list di moni. Pensi se avessero potuto pando con la titoli, le azioni prefeusare le criptovalute in VeneSec e alcune rite, gli etf (exchange autorità di trade fund, quote di zuela dove, invece, a salvarsi intelligence. fondi di investimendalle follie di Chavez e Maduro Non è che i to, trattate in Borsa, sono stati solo quei pochi rischi di un ndr), le obbligazioni, che hanno potuto spostare utilizzo cricome se fossero brani i loro risparmi in Florida minoso siano musicali, e seguirle superiori a costantemente, graquelli dei cazie a un flusso di dati che riguarderà qualcosa come 80mila nali internazionali. Le blockchain titoli da 50 diversi mercati in tutto il richiedono la trasparenza. Su una blockchain, le operazioni «baciate». di mondo. D. E si potrà fare trading onli- cui si parla sulla vicenda delle banche ne, ossia acquistare e vendere i in crisi sarebbero state immediatamente tracciate e visibili. Mi creda, titoli? R. No. Se l’utente vorrà, lo farà sulla il sistema delle criptovalute ha tutto sua piattaforma. Avendo fatto scorta l’interesse a rimanere pulito. twitter @pistelligoffr delle nostre informazioni e previsioni.


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