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Martedì 13 Marzo 2018
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Marco Damilano parte dall’assassinio di 40 anni fa per ipotizzarne le future conseguenze
Moro aveva previsto il 4 marzo
In un paese di passionalità intensa e strutture fragili politico che ho visto stava inginocchiato e pregava Dio. D. Un gesto eversivo, le olevo liberare Moro dal caso Moro. È scrive alla fine. R. Rispetto alla sua quotistato messo in prigionia dalle Br ma dianità, alla sua realtà, che consegnato al covo nei 40 anni prevedeva, appena uscito da successivi da tutti noi, politica quella chiesa, di poter trovare e giornalisti». Marco Damila- anche molte persone disposte no. direttore di L’Espresso, ha a inginocchiarsi davanti a lui, l’uomo appena finito più potente di presentare a Nel suo memoriale, d’Italia. EpTempo di libri, Moro fa anche il riferipure la sua kermesse menemento alle leggi elettoragiornata ghina dell’editocominciava ria, il suo lavoro li. Nel 1978 non si parladicendo che appena uscito va di riforma della legge il potere atper Feltrinelli, elettorale e neppure, tribuitogli Un atomo di vein parte, di riforma era nulla. rità. Aldo Moro della Costituzione. Come infatti e la fine della Eppure Moro osserva è stato nulla politica. in quei 55 Domanda. che, non riuscendo più giorni del Questo libro a fare politica, i partiti sequestro. spiazza, peravrebbero scaricato sulle D. Altra ché è un racriforme delle istituzioni sorpresa conto anche i loro problemi del libro, è biografico, veder racper quanto al contato tempo dei fatti che sconvolsero la repub- Moro, con un viaggio nel blica, lei, classe 1968, fosse tempo e nei luoghi. R. La mia idea è stato racun ragazzino. Risposta. Per me il punto di contarlo nel futuro. Che cosa partenza è un doppio episodio avrebbe visto se avesse potuto personale. Uno riguarda il pul- proseguire la sua passeggiata mino che mi portava a scuola fuori dal covo, quella poeticae che, ogni giorno, passava da mente immaginata da Marco Via Fani. Bellocchio, nella ultima sceD. Infatti le prime pagine na di Buongiorno notte… sono scandite dal ricordo D. In cui il grande Roberdelle fermate e dei ragaz- to Herlitzka, che interpreta zini che salivano. Solo che lo statista prigioniero, nelgiunti a quell’incrocio, il la notte, esce passeggiando solito camioncino dei fiori nella notte di Roma. Ma è non c’era, le Br gli avevano un sogno, appunto. tagliato le gomme dall’altra R. Se Moro avesse davvero parte di Roma potuto uscire da quel covo, se R. Antonio, l’omone dal ca- fosse sopravvissuto, avrebbe mice nero, i capelli radi tira- visto la caduta del Muro, Mani ti all’indietro come un attore pulite e la fine della politica, americano, vendeva i suoi fiori appunto, in questi 25 anni di e ogni giorno faceva la stessa seconda repubblica. E avendo scena: estraeva una marghe- fatto quindi un viaggio temporita e la regalava alla signora rale, ho pensato che dovevo fare Tilde, la bella direttrice della un viaggio spaziale: muovermi scuola Montessori da me fre- nei posti dove hanno vissuto quentata che guidava anche personaggi legati a Moro. il pulmino. Lei se la metteva D. Ecco la Racalmuto di all’orecchio. Leonardo Sciascia, che di D. Sfioraste quell’ecci- Moro si occupò tantissidio. mo. R. I ricordi dei bambini sono R. Ho visto il posto dove ha fissi, i ricordi degli adulti mobi- scritto Affaire Moro, contrada li, manipolabili. Lo scrivo. Noce, una campagna siciliana D. L’altro punto immagi- ispida e desolata. Ho manegno che sia l’episodio di cui giato l’originale, con le correaccennammo in un’intervi- zioni a mano. sta dello scorso anno. D. Fogli impregnati di niR. Sì, quando, forse due anni cotina, lei scrive. prima del rapimento, di nuovo R. L’odore dell’ossessione. andando a scuola, ma stavolta Lo disse lo stesso Sciascia: «Ho accompagnato da mio padre, avuto l’ossessione di Moro». ci fermammo alla chiesa di S. D. E poi la Casarsa (Pn) di Francesco, dove Moro in quel Pier Paolo Pasolini, ci sono periodo prendeva la messa. Lo i luoghi dove Moro è nato e vidi di spalle, inginocchiato. dove è sepolto. C’è la visita D. Ci ha ripensato in se- al garage che custodisce, a guito? Roma, la 130 Fiat insanguiR. Spesso, negli anni succes- nata. E poi c’è Hammamet, sivi, quando ho conosciuto tan- ossia Bettino Craxi. Una ti e tanti politici. Li ho visti cu- rottura, questa, rispetto cinare la polenta, accapigliarsi alla narrazione solita sul in parlamento, sbracarsi con presidente della Dc. la camicia aperta, ma il primo R. A un certo punto mi sono DI
GOFFREDO PISTELLI
«V
reso conto che si dovesse se- nosciuto o abbia letto dei suoi il Paese non ce l’avrebbe guire anche Craxi. Una rot- testi giovanili, si rendeva conto fatta, la crisi della politica tura, lei dice. Sì, perché sono che fosse lui, indiscutibilmente. era troppo forte. Ci furono due personaggi vissuti in modo «Moro insomma non è Moro», anche, lei lo accenna, le contrapposto: il racconto tipico ironizzava amaramente il pri- clientele, ci fu Sereno Freè che Moro voleva fare l’accor- gioniero, «lo dicono per la mia ato, che lei cita, uomo moldo con Enrico Berlinguer e il calligrafia incerta e tremolan- to vicino a Moro, coinvolto Pci, che l’intesa è fallita e poi te. Pensano che mi trovi in un nello scandalo dei petroli, sono arrivati gli sporchi anni comodo ufficio ministeriale». dal quale fu poi assolto... 80 con Bettino Craxi. Ho visto gli originali delle letR. Pistelli, mi vuol dire che D. Non è d’accordo? tere, mi hanno commosso. ho fatto un santino? R. È un racconto che io ho D. Quella scrittura non D. Le chiedo se non teme condiviso e che, in parte, con- mentiva. d’averne fatto un ritratto divido ancora. Ma Craxi faceR. Era il modo di scrive- troppo buonista. va parte della stessa storia, di re, con la sua caratterialità, R. No, non lo è. Anche se, quella politica. E penso che an- perché era un mite, ma tutti ovviamente il rischio c’era. che la vicenda Craxi, con Moro quelli che l’hanno conosciuto lo Perché, forse, c’è una reaziovivo, probabilmente avrebbe raccontano non ne a una avuto un’altra evoluzione. privo di durezdamnatio Il Pd di questi tempi D. Erano personaggi as- ze e anche una memoriae è come la Dc di allora. sai diversi. concezione di di Moro e È un partito che fa sisteR. Completamente: Moro se stesso molto anche della ma. E se viene meno lui, era l’uomo della fragilità del elevata. Non sua cultura potere, proprio perché uomo di tollerava persopolitica, che il sistema non regge più. potere, sapeva quanto il potere naggi secondari è il cattoliAlla fine degli anni 70, fosse fragile in Italia, stressato, o minori potescesimo deMoro diceva agli avversottoposto a mille vincoli, mille sero decidere mocratico sari: pensate di risolvere condizionamenti. della sua stessa inteso in il problema eliminando D. E Craxi? esistenza. senso molto noi dc, ma è tutto il sisteR. Craxi è il primo politico D. Lei è mollargo, non in italiano ad avere un fiducia to severo con senso cattoma politico che viene giù sfrenata nella centralità del p e r s o n a g g i comunista, perché la società non si potere: se conquisti il potere c o m e L a n quella era la sente più rappresentata ce la farai, era la sua idea. Il franco Pace o caricatura potere fragile e il potere for- Franco Piperche faceva te. Hanno fallito, sono stati no, leader di Autonomia di lui la destra… sconfitti entrambi alla fine e operaia, che furono coinD. ...gli articoli al vetrioin modo drammatico. Quando volti in quel tentativo di lo del Borghese di Mario sono stato ad Hammamet… salvare Moro. Tedeschi, del Candido, del D. Quando è stato ad R. Il fronte della trattati- Tempo di Angiolillo. Hammamet? va ebbe come punto negativo R. Esatto, ma io critico anche R. Sulla tomba di Craxi, ho l’essersi affidato a personaggi, quell’assurdo monumento che pensato che lo Stato italiano avventurieri, una zona grigia gli hanno fatto a Maglie (Le), non possa tollerare che un che negava la legittimità delle con la copia di L’Unità in tasca. presidente del consiglio sia istituzioni dello Stato. Alcuni Inguardabile. Era una cultura stato rapito e ucciso, Moro, e un di loro hanno continuato a far- fra due fuochi. altro, Craxi, lo, passando D. Attaccata da destra e che è stato un dall’estrema da sinistra. La citazione testuale di pezzo di storia, sinistra alla R. La sinistra vedeva un Moro è: «Non si accomostia abbandodestra, e han- Moro compromissorio e connato dall’alno sempre servatore. La destra profonda dano con sistemi artifitra parte del tenuto una lo considerava l’amico dei cociosi situazioni obiettivaMediterraneo, c o n c e z i o n e munisti, il debole, il cedevole. mente contorte». Quante in un piccolo e una cultura Non nego l’uso del potere, dico leggi elettorali abbiamo struggente cipolitica ostile che il suo era un progetto polifatto dal ’93 in poi? mitero. Manca alla Costitu- tico con una visione dell’Italia. il riassunto di zione e alle Dico che ha messo la firma, un La politica insomma, un filo di storegole dello volto (anche se erano quelli aveva grossi problemi ria comune, Stato. Un’al- potenti che non amavano apche abbiamo tentato di il problema si tra scelta che parire) sul periodo di massima risolvere, non trovando ripete in ogni ho fatto nel crescita economica dell’Italia e soluzioni, ma ricorrendo situazione: la libro è aver sull’allargamento delle basi delappunto a «strumenti Resistenza, ignorato i bri- la democrazia, compreso il Pci. gli anni 70 e gatisti. Quella di Moro era una cultura artificiosi» D. I vari inclusiva, si direbbe oggi, e non quello che è Valerio Mo- tollerava che un terzo di Italiasuccesso anrucci, Adriana Faranda… ni fosse messo ai margini. che dopo. R. Alcuni hanno cercato D. Lo vedeva come un D. La mancanza di una memoria condivisa. Senta, di avvicinarmi ma io ho vo- passaggio obbligato. R. Pensava che fosse un ma per stare a Craxi, il se- luto fare l’opposto: restituire gretario del Psi, con Paolo dignità a Moro e agli uomini problema per la democrazia. VI, fu l’unico che cercò la della scorta: Leonardi, Ric- Per lui tutto quello che si via della trattativa. Che ci, Iozzino, Rivera, Zizzi. E muoveva nella società aveidea si è fatto di quel ten- ho voluto ricordare Roberto va dignità politica e doveva Ruffilli, ucciso 30 anni fa dalle essere rappresentato nel sitativo, 40 anni dopo? R. Ho cercato di rileggere Br, oggi dimenticato. Restituire stema. Diceva ai dc che, per entrambi i fronti, quello della voci e volti a queste persone e conservare il potere, avrebfermezza, o che si disse tale, e negarle ai brigatisti che hanno bero dovuto esercitare flessidella trattativa. Quello della parlato fin troppo, non dicendo bilità e intelligenza, liberarsi dall’idea di governare a tutti fermezza ha avuto una grande mai tutta la verità. D. Torno su Moro. Lei lo costi, trovare la strada per responsabilità: negare a Moro la sua umanità. Dire che era dipinge come l’uomo che rigenerarsi. Anche al fine di pazzo, che non era lui, che non ebbe il coraggio di prova- conservarlo, il potere. era lui a scrivere quelle lettere re a rompere gli schemi di continua a pagina 8 quando, chiunque lo abbia co- Yalta, perché capiva che