Primo Piano - Marzo 2021

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arte

Francesca Nicolini

LA CREATIVITÀ CORRE SUL FILO... DI FERRO DANIELE NIRONI, LA SUA WIRE ART VALORIZZA CORREGGIO

La "spadaccina" ritrovata in via del Carmine

Daniele Nironi, classe 1984, nasce e cresce a Reggio Emilia dove frequenta il Liceo Artistico Gaetano Chierici. Nel 2013 decide di trasferirsi a Correggio, cittadina in cui vive e lavora la donna che poi diverrà sua moglie e madre della sua bambina. Correggio è stata una scelta d’amore. Daniele ancora ricorda la sua prima passeggiata per le vie del centro. «È un paese a misura d’uomo, piccolo e pulito, è bellissimo. A mio parere Correggio è il fiore all’occhiello della bassa reggiana. Ero abituato al caos di Reggio Emilia, ma stando qui mi sembra di vivere sempre in villeggiatura». Daniele fin da piccolo ama creare, non tanto con matita e colori, ma con il fil di ferro. La manualità è un dono che lo accompagna dall’infanzia, il resto è continua ricerca ed esercitazione. Racconta: «la mia tecnica appartiene al campo scultoreo. C’è chi la definisce “wire-art”, ma io da poco ho iniziato

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a utilizzare questo termine. Prima le figure che realizzavo le chiamavo “bamboccetti”, poi però mi serviva un nome più professionale (ride)». La sua passione per il fil di ferro inizia a 5 anni, quando un giorno, in compagnia della madre, entra in una libreria e su uno scaffale trova un manuale che parla di modellazione di materiali plastici. Inizia a sfogliarlo e ciò che attira la sua attenzione è una pagina dedicata alla costruzione di manichini con un unico fil di ferro, da utilizzare come scheletri a statuette di das o pongo. Ricorda ancora quel momento con commozione: «Mia mamma mi comprò quel libro che ancora oggi custodisco gelosamente. Le chiesi subito di fare uno di quei manichini. Ci giocai fino a romperlo così le chiesi di farmene un altro e un altro ancora. Un giorno provai a farne uno da solo, ne uscì un mezzo pasticcio, ma lo adoravo ugualmente. Mi piaceva l’idea che fosse così flessibile, potevo metterlo in tutte le posizioni che volevo. Avevo tanti giocattoli, ma nessuno era snodabile come quel pupazzetto di fil di ferro». I primi esperimenti si riducevano a filo di ferro e gomma verde senza alcun rivestimento, poi con il tempo si aggiunge lo scotch trasparente e colorato. Mentre da bambino era più concentrato sui personaggi dei cartoni animati, crescendo ha riscoperto la figura umana pura, da cui riesce a fare emergere anche gli stati d’animo e le emozioni. Con il tempo Daniele si rende conto di poter creare qualsiasi cosa. «Le figure che rappresento mi permettono di esprimere al meglio le emozioni, solidificandole attraverso la plasticità dei movimenti. Durante la realizzazione delle mie opere riesco a immergermi completamente nella loro creazione rivivendo le sensazioni che cerco di trasmettere». Ciò che segna una prima grande rivoluzione nelle sue opere è la scoperta delle resine termoindurenti e polimeri-

che. Inizia così a creare dei manichini ad hoc stando però sempre attento a salvaguardarne la posabilità e snodabilità. Aggiunge: «Una volta completata l’opera provo una sensazione di pienezza, che mi riporta con la mente alla spensieratezza dell’infanzia. La soddisfazione nel vederle ultimate mi gratifica molto. Non penso di essere particolarmente legato ad un genere, piuttosto cerco di dare molta importanza a ciò che le figure vogliono esprimere attraverso la gestualità e il colore». Daniele sostiene che la creatività sia un lato importante della natura umana, l’espressione più bella che si possa dare alla propria personalità. Dare sfogo alla creatività è anche un modo per evadere dalla routine quotidiana. Lo sviluppo tecnologico ha fornito nuovi strumenti in merito, ma permettendo di mantenere ugualmente quella fetta di manualità basilare in alcune forme d’arte. Andando ad approfondire: «Di solito la parte di ideazione avviene solo nella mia mente, in cui cerco di rappresentare al meglio ciò che voglio realizzare prima di mettermi all’opera. Questa fase prende l’80% del tempo necessario alla realizzazione. Ovviamente la manualità che ho raggiunto è frutto di molto esercizio durato anni e il continuo mettersi alla prova. Questo mi permette di ottenere un buon risultato con il giusto im-

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via L. Paterlini,10 - 42015 Correggio - RE tel. 0522 694381 info@termoidraulicafg.it www.termoidraulicafg.it

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