Primo Piano - Marzo 2021

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urbanistica

Luciano Pantaleoni

IL RECUPERO DEL TERRITORIO, OPERA DI QUALITÀ

IL PERCORSO PROGETTUALE DELLO STUDIO DESSAU Quando avete fondato lo studio, quali erano le aspettative e il contesto? «Eravamo tutti freschi di laurea e pieni di entusiasmo, la città stava vivendo anni di “qualificazione”, le famiglie volevano migliorare le loro condizioni abitative e le aziende si ampliavano o costruivano nuove sedi. Si sentiva l’esigenza di uno studio di architettura e vi erano tante opportunità di lavoro».

Da sinistra: Silvia Gazzetti, Dino Turci e Mauro Turci

Lo studio Dessau, fondato nel 1980 da Dino Turci insieme a Guido Ligabue e Ivana Iotti con collaboratori Donatella Paglia e Mauro Turci (che è poi entrato nell’organico dello studio), è stato il primo studio di urbanistica e architettura di Correggio. Ascoltare le riflessioni di questi professionisti ci offre la opportunità di capire le trasformazioni intervenute in questi anni. Entrando nello studio si resta colpiti dalle fotografie di grandi pesci appese alle pareti: ognuno di noi ha un proprio vissuto e delle passioni… e Dino è un grande appassionato di pesca. Lo studio ha vissuto momenti storici molto differenti, legati ai cambiamenti che avvenivano a livello sociale, politico e normativo. Dino ci tiene a rimarcare che la “dimensione etica”, la correttezza nei rapporti e nei comportamenti sono stati sempre punti fermi del loro lavoro. Non

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ha esitato, quando non condivideva le scelte tecniche e politiche, a dimettersi da ruoli istituzionali di primo piano. Prima di aprire lo studio hai lavorato alcuni anni nell’ufficio tecnico del Comune di Correggio, in una “squadra” di grande competenza e umanità, con assessore Eros Guerrieri, l’ingegner Ferretti, Guido Ligabue, Luciano Martinelli, Gianna Cattini e Mauro Montanari. Quanto è stata importante per te questa esperienza? Dino: «Sono stati anni molto formativi che ci hanno permesso di verificare in concreto quello che contemporaneamente studiavamo in università. Io e Guido ci siamo laureati nel 1978 in Urbanistica presso la sede distaccata di Treviso dell’Università di Venezia. Ivana si era laureata un anno prima presso la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze».

Perché il nome Dessau? «Devo dire che il nome lo aveva proposto Ivana: Dessau è la città che ha ospitato la prima scuola di architettura del Bauhaus. Non era un nome banale e nei primi tempi ha generato alcune divertenti incomprensioni… Chi pensava fosse un nome sardo e chi invece credeva fosse francese e lo pronunciava con strani accenti! Nel tempo la compagine societaria si è trasformata e rinnovata, Guido ha scelto di impegnarsi a livello amministrativo ed è diventato assessore e poi sindaco di Bagnolo, Ivana nel 2003 è uscita per problemi personali». Nel 2005 è entrata come socia Silvia Gazzetti, ingegnere. Silvia: «Sono laureata in Ingegneria Civile all’Università degli studi di Parma nel 2001, anno in cui ho iniziato la libera professione iscrivendomi all’ordine degli Ingegneri di Reggio Emilia. Sono poi entrata come socia nello studio Dessau. Mi occupo di Progettazione architettonica e strutturale, sono progettista BIM, Coordinatore della Sicurezza. Attualmente sto seguendo un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore che mi darà la qualifica finale di Tecnico dei Processi di riqualificazione sostenibile». Tra le tante idee che avete sviluppato quali sono i progetti che vi sono più cari?

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