anno 12 | numero 105 | ottobre 2014 0,10 euro
MARCO MENGONI TORNA CON UN NUOVO DISCO pag 5
A NAPOLI 70 OPERE DAL NITSCH MUSEUM pag 3
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA Festival del film di Roma: racconto di un evento/27 Aprile 2014 I vincitori della nona edizione del Festival
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turismo A Napoli 70 opere dal Nitsch museum di mistelbach (vienna) La festa della raccolta del cedro 2014
cinema David Lynch annuncia il ritorno di Twin Peaks A lezione da David Lynch
IN REDAZIONE Ugo Rossolillo Tommaso D’Angelo Michele Acquaviva CONTATTI Website: www.whatsupmagazine.it E-mail: dora.devito@whatsupmagazine.it redazione@whatsupmagazine.it Stampa: Digitale EDITORE Helpsos soc. Coop. P.zza di San Giovanni in Laterano 18/B 00184 Roma PEC: Helpsos@legalmail.it +39 0664764665
musica
Marco Mengoni torna con un nuovo disco “Senza scappare mai più” Tiziano Ferro “Live a casa tua” di Fabi, Silvestri, Gazzè.
lavoro Italian Cuise Day 2014: l’appuntamento è a Napoli
up...puntamenti Tutti pazzi per i fumetti: Romics chiude in bellezza Lucca Comics & Games, anche quest’anno un grande successo
up...puntamenti www.whatsupmagazine.it
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AS Film Festival Reggio Film Festival: parliamo di falso Festa del cinema Bulgaro 2014
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turismo A NAPOLI 70 OPERE DAL NITSCH MUSEUM DI MISTELBACH (Vienna) Il prossimo 25 ottobre al Museo Nitsch di Napoli si inaugura una mostra dedicata ad Hermann Nitsch, ben 71 opere arriveranno in Italia per la prima volta direttamente dal Nitsch Museum di Mistelbach, a Vienna, in una mostra che sarà curata dal critico d’arte tedesco Michael Karrer e che si articolerà in tutti gli spazi del museo napoletano con grandi tele, foto e video delle azioni pittoriche. Hermann Nitsch è considerato uno dei massimi esponenti dell’Azionismo viennese ed è uno dei pochi artisti viventi a cui sono stati già dedicati due musei monografici, quello a Vienna nella zona in cui vive, e quello napoletano. il “Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch” è nato a Napoli nel 2008 per volontà di Giuseppe Morra, amico di una vita e suo collezionista. Collocato in pieno centro, in un’ex-centrale elettrica del XIX secolo, testimonia la produzione dell’artista dagli anni Sessanta a oggi, con un’ampia raccolta di “relitti” provenienti dalle sue azioni teatrali. La mostra che inaugurerà il prossimo sabato è un’inedita collaborazione tra le due istituzioni internazionali dedi-
cate all’opera del maestro dell’Azionismo Viennese in un progetto di scambio accompagnato dalla presenza dell’artista, che propone anche un dialogo scientifico e teorico – artistico intorno alla sua opera e all’influsso sull’arte e la società. Lo scambio tra le due istituzioni museali prevede oltre all’arrivo delle opere a Napoli anche un prestito da parte dell’istituto napoletano a quello viennese: in mostra fino al 29 marzo in fatti alcuni lavori normalmente esposti a
Napoli saranno al museo viennese per la mostra “Arena. Opera dall’Opera”, a cura di Giuseppe Morra. Il progetto non vuole essere un semplice trasporto di opere da un museo all’altro, ma un percorso di studio e approfondimento secondo la consuetudine del museo napoletano. Un’occasione anche per celebrare un gemellaggio culturale tra Austria e Italia, con presenze istituzionali dei due paesi.
LA FESTA DELLA RACCOLTA DEL CEDRO 2014 Vittorio Zenardi Il cedro landmark della Calabria Il rito secolare della raccolta del cedro nella valle di Santa Maria del Cedro (Cosenza) che i rabbini utilizzano per la celebrazione della festa ebraica dellle capanne ( Sukkot), non ha mai conosciuto soste dall’anno 1200, e non solo é segno di continuità ma di totale fedeltà ad una terra e ad un frutto che negli anni è stato coltivato e prodotto secondo i canoni kosher della tradizione ebraica. La comunità di Santa Maria del Cedro e della riviera del cedro, festeggeranno l’evento della raccolta dal quindici ottobre fino al primo di novembre con varie iniziative collegate alle tradizioni, all’ambiente ed alla gastronomia dei luoghi, previste AL “Museo del Cedro” e nella“Cittadella del Cedro”. La recente nomina del prof Franco Galiano, attuale presidente dell’Accademia internazionale del Cedro, all’interno del comitato UNESCO della Regione Calabria, alimenta la speranza che il sacro frutto possa essere incluso nei beni annoverati come patrimonio dell’umanità tutelati dall’UNESCO. La vera passione e il costante impegno per la diffusione della cultura del cedro del prof Franco Galiano preludono al sicuro successo dell’iniziativa, come ci ha dichiarato: “Faccio accorato appello a tutti gli organismi istituzionali ed all’opinione pubblica più attenta per favorire l’inclusione del cedro come patrimonio dell’umanità superando i campanilismi e tutte le eventuali avversità”. Da Universo Cedro: “Il cedro (in ebraico etrog; plurale etrogim) destinato al rito del Sukkòt non è un frutto qualunque. Sia il frutto, sia l’albero da cui esso proviene devono rispondere a determinate caratteristiche che rendano l’agrume sacro kasher o kosher cioè buono, adatto alla cerimonia. Per essere adatto alla cerimonia del Sukkòt, il cedro che compone il lulàv deve possedere diverse caratteristiche che, sommate tra loro, rendano il frutto perfetto Il cedro, dunque, deve presentarsi senza rugosità e senza macchie sulla buccia, non provenire da alberi cresciuti da talea innestata, e che siano almeno al quarto anno di età, avere una forma conica perfetta ed un peduncolo accentuato”.
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cinema LUCCA FILM FESTIVAL Vittorio Zenardi
DAVID LYNCH ANNUNCIA IL RITORNO DI TWIN PEAKS breve filmato che potete vedere di seguito, c’è il cartello stradale che dà il benvenuto alla cittadina immaginaria di Twin Peaks e infine una data: 2016.
Come aveva lasciato trapelare dalle dichiarazioni al Lucca Film Festival, David Lynch girerà, venticinque anni dopo l’ultima puntata, nove nuovi episodi di “Twin Peaks”.
A confermarlo lo stesso regista con un tweet: “Cari amici di Twitter… sta succedendo di nuovo” Lynch ha anche allegato un video con Lara Palmer, la ragazza protagonista della serie, dove compare la scritta “25 anni dopo”. Nel
La serie andrà in onda sul canale televisivo via cavo Showtime (il video pubblicato da Lynch è sul loro canale YouTube) che ha confermato la notizia. David Lynch insieme a Mark Frost - l’altro creatore del progetto - ha deciso di riportare così in tv le vicende soprannaturali ambientate nel paesino dello Stato
di Washington. Le puntate saranno ambientate nel presente e continueranno a narrare la storia lasciata in sospeso alla fine della seconda stagione. Le fonti citate dal magazine Variety sottolineano che non si tratterà di un remake ma che prenderanno in considerazione il passaggio del tempo. Negli anni la serie che si interrogava sull’omicidio di Laura Palmer e’ diventata di culto per diverse generazioni: prima attraverso i dvd, poi su Internet e su Netflix, che ha reso disponibili tutti gli episodi.
A LEZIONE DA DAVID LYNCH Il Lucca Film Festival cala l’asso con la lezione/conversazione di cinema del visionario David Lynch. L’eclettico artista ha risposto con precisione e simpatia alle domande di un numeroso pubblico, entusiasta di avere una possibilità davvero unica. Come avevamo accennato nel nostro articolo si sono registrate alcune defezioni nell’afflusso alla splendida Chiesa di San Francesco che ha ospitato l’evento, che ricordiamo era completamente gratuito. Lynch inizia la conversazione rispondendo alla domanda del presidente del Festival Nicola Borrelli circa le influenze e le ispirazioni che hanno condizionato e caratterizzato la sua arte: “Innanzitutto devo dire che c’è differenza tra influenza e ispirazione..da giovane non ero un’appassionato di cinema e quando ero pittore non ero interessato alla storia dell’arte. Mi piace farmi venire idee, mi sembra che vengano dal mondo, e queste idee entrano nella mente cosciente e si svelano, si vedono, si sentono, e se te ne innamori non ha importanza con quale media vengono realizzate. Io dico sempre che la città di Philadelphia è stata la mia più grande influenza, l’umore di quella città quando ci stavo, la sensazione nell’aria, l’architettura, l’insanità, la corruzione e la paura che notavo in quella città, insieme alle cose che ho visto e che ho sentito hanno fatto una grande impressione su di me, quindi posso dire che questa è stata la mia più grande influenza.” Lynch che è anche un eccellente fotografo, designer e musicista, ha frequentato l’ Accademia delle belle arti di Philadelphia che in questi giorni ospita una sua mostra dal titolo “Campi unificati”. Proprio la sua visione pittorica lo stimolerà e lo indirizzerà verso la settima arte: “Quando ero giovane volevo solo fare il pittore, una volta stavo dipingendo e vidi il mio quadro muoversi.
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Sentii il rumore del vento che veniva da questo quadro e pensai:“ho un quadro che si muove....” Questo portò al mio primo film, un film in stop motion che durava circa un minuto, costituito da sei uomini che si ammalano. Io vedo il cinema come appunto un quadro in movimento accompagnato dal suono. Il cinema è suono e movimento che si muovono contemporaneamente” Più volte nel corso della conversazione il regista statunitense ha posto l’accento sull’importanza di avere delle idee ispiratrici: “quello di cui abbiamo bisogno sono solo idee, questo è l’unica cosa di cui veramente abbiamo bisogno. Per me non é importante pensare alla professione, ai soldi o a quello che succederà una volta terminato il film, la prima cosa di cui si ho bisogno è un’idea di cui ci m’innamoro. Un’idea che ti parla, che ti dice l’umore e i personaggi, come parlano, come si esprimono, ti dice la storia e ti da tutti i dettagli . Tutto ciò che bisogna fare è rimanere fedeli a questa idea mentre giri il tuo film, rimanere fedele all’idea e ad ogni dettaglio. Non bisogna finire di lavorare su qualsiasi cosa se non si sente che è perfetta. Anche con pochi soldi si può trovare il modo di realizzare le cose, quindi bisogna rimanere fedeli a questa idea, non lasciar perdere mai le buone idee e non prendere mai le cattive.” Aggiungendo: “un’altra cosa fondamentale é tenere sempre il final cut, non si può parlare di libertà creativa se non si ha l’ultima parola. Un’opera senza la libertà creativa non ha senso.
A questo riguardo parla della difficile situazione creatasi per la realizzazione di “Dune”: “Sono dovuto scendere a compromessi con il produttore Dino De Laurentis che mi impose per motivi commerciali una durata di 137’ minuti. Ne è uscita un’opera complessa che non riconosco mia, avevo tantissimo materiale girato che avrebbe avuto bisogno di una durata maggiore. In compenso Dino mi ha insegnato a cucinare i Rigatoni che è ancora oggi l’unica cosa che cucino. Poi passa a parlare della sceneggiatura di Inland Empire: “C’è un enorme differenza tra la sceneggiatura e il film, la stessa che passa tra il progetto di una casa e la casa. Per Inland Empire avevo un’idea solo per un’unica scena, poi mi sono venute idee per la seconda e terza scena ma non erano assolutamente collegate tra di loro. Solo dopo la quarta le scene incominciarono a codificarsi e avere un senso unitario, a questo punto iniziai a scrivere la sceneggiatura che poi ho realizzato con una piccola macchina da presa digitale. L’interessante lezione si conclude con una ruffiana risposta di Lynch che alla domanda su cosa fosse per lui la bellezza eterna risponde: “La donna...”
musica Marco Mengoni torna con un nuovo disco a gennaio Se c’è qualcuno che ci viene in mente quando pensiamo ai vincitori dei talent show che ce l’hanno veramente fatta, quello è Marco Mengoni. Dopo la sua vittoria ad X Factor 3 il cantante di Ronciglione ha raccolto fan in tutto il paese e un successo dopo l’altro, ora è pronto a tornare con un nuovo album che lui stesso ha definito “in due tempi”, dunque usciranno due dischi a breve distanza tra loro. “Quello che sarà ancora non lo so per certo - scrive Mengoni in un messaggio apparso nella nuova App per IPhone e Smartphone interamente dedicata a lui- però voglio dirvi che sarà un unico progetto in due grandi tempi. Un cammino in progress, appunto. Un album, oggi più che mai, assomiglia ad una playlist di situazioni, una sequenza di canzoni che abbiamo la fortuna di modellare e continuare a far crescere”. Il cantante ha poi continuato: “Quello che sarà è una prima playlist, una sorta di volume uno: un primo tempo che raccolga i suoni della vita vissuta sino a qui, nei nuovi brani. Ma si continua a vivere e quindi a scrivere e a condividere. Per questo ho chiesto alla mia casa discografica di andare avanti e non chiudere la fase di “studio” perché questo progetto fosse in divenire, in continua evoluzione. Ero in cerca di un modo per soddisfare il mio bisogno di condivisione, di live, di fisico con la necessità di vivere e di scrivere. Chiudere un album in un luogo e in un tempo mi sembrava soffocasse questo flusso continuo che non deve smettere di scorrere, in una costante sana incoscienza”. Intanto sono già uscite le prime date del suo tour per il prossimo maggio 2015: prima tappa a Milano il 7 maggio.
Grande successo per l’iniziativa “live a casa tua” di Fabi, Silvestri, Gazzè. “SENZA SCAPPARE MAI PIÙ” è il nuovo singolo di Tiziano Ferro Tiziano Ferro è tornato a far sognare i propri fan con un nuovo, bellissimo singolo:“Senza scappare mai più” è in radio dallo scorso 17 ottobre e in pochissimo igorni è già diventato un tormentone. Il singolo anticipa l’attesissimo disco “TZN – The best of Tiziano Ferro”, primo disco raccolta del cantante di Latina a 13 anni di distanza dall’album d’esordio “Rosso Relativo”. Due le versioni che si potranno acquistare a partire dal 22 novembre: una prima con due disci e 36 canzoni, di cui 8 inediti, mentre la “Deluxe Version” sarà una raccolta di 4 cd con 61 canzoni, 16 inediti e duetti vari. Tutto pronto anche per il tour, il primo del cantante negli stadi italiani, che si chiamerà appunto “Stadio Tour” e prevede sei date per la prossima estate tra giugno e luglio, nelle città di Torino, Firenze, Roma, Bologna, Milano e Verona.
Si è conclusa da pochissimo l’iniziativa “Live a casa tua” organizzata da TIM Music - la piattaforma di Telecom Italia dedicata alla musica digitale – in collaborazione con Nicolò Fabi, Daniele Silvestri e Maz Gazzè. L’iniziativa consisteva nel postare sui canali social attraverso l’hashtag #ilpadronedellafestasonoio e sul sito fabisilvestrigazze.timmusic.it, frasi, video o foto, per convincere Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè a scegliere il proprio messaggio come preferito e a realizzare quindi un proprio live a casa del fortunato vincitore. Centinaia i partecipanti all’iniziativa, sui social si parla di oltre 23.000 interazioni tra commenti etnee, alla fine l’ha spuntata il diciannovenne Francesco Rainero, un ragazzo di Firenze che con il suo messaggio, una canzone in rima, ha convinto i tre artisti a realizzare un esclusivo live a casa sua. Iniziata come un gioco, l’iniziativa ha colpito per l’alto livello artistico di alcuni messaggi inviati, dei veri e propri video clip musicali, al punto tale che “live a casa tua” ha assunto presto le sembianze di un vero e proprio talent sul web.
Nonotante siano lontane la scelta di annunciare le date all’ìapice del successo dell’ultimo singolo lanciato è quanto mai azzeccata: a migliaia i biglietti già venduti e il cantante non smette di sorprendere regalando un video d’eccezione ai suoi fan. Il videoclip di “Senza scappare mai più”, uscito il 27 ottobre, ripercorre infatti i passi della sua carriera, facendo commuovere i fan affezionati da sempre:Tiziano riveste i panni dell’esordiente dei tempi di Xdono, passa per Rosso Relativo e poi raggiunge il periodo di Alla Mia Età, E Raffaella è Mia e Hai Delle Isole Negli Occhi, passando per Xverso e Ti Scatterò Una Foto. La clip ripercorre gli anni della sua carriera evidenziando dettagli visibili solo ai fan che davvero non hanno perso nemmeno uno dei suoi video: al centro, il Tiziano Ferro del 2014 che sorride ai se stesso del passato e guarda al pubblico che ancora oggi è pronto a godersi la sua musica.
lavoro e formazione Italian Cuise Day 2014: l’appuntamento è a Napoli Quest’anno l’appuntamento con Italian Cruise Day, organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macroindustria turistica, ha fatto tappa a Napoli, dopo le tre precedenti edizioni organizzate prima a Venezia, poi a Genova e Livorno. L’appuntamento nella città partenopea si è svolto venerdì 24 ottobre e sabato 25, presso gli spazi del Terminal Napoli in collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli. Si tratta di un momento di confronto e dibattito sulle ultime tendenze, le dinamiche, i processi produttivi e le prospettive future del settore, con un programma ricco di momenti di discussione a cui parteciperanno i maggiori operatori del settore. La giornata come nelle precedenti edizioni si è sviluppata attraverso un programma ricco di appuntamenti e strutturato in 4 sessioni di discussione, su temi di forte attualità per il settore crocieristico nazionale affrontati dai principali attori e opinion leader del settore. Come ogni anno grande spazio è stato dato ai giovani grazie proprio all’iniziativa “Spazio Giovani” in cui si alterneranno una
serie di momenti che Risposte Turismoi ha deciso di dedicare a giovani e studenti, coinvolgendoli attivamente nella manifestazione con attività di spicco come il Career Day,l’unico career day italiano dedicato esclusivamente al mondo della crocieristica, lanciato in occasione della prima edizione di Italian Cruise Day e in programma quest’anno nella mattinata di sabato 25 ottobre nei medesimi locali del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli che avranno ospitato il forum il giorno prima. Il Carriere@ICD annualmente è dedicato a 100 giovani di età fino a 27 anni desiderosi di intraprendere una carriera all’interno del comparto crocieristico. L’appuntamento si sviluppa come una sessione di incontri e colloqui one to one tra i giovani selezionati e i responsabili risorse umane di alcune delle aziende del comparto crocieristico tra cui compagnie di crociera, aziende portuali, agenzie marittime, tour operator e network di agenzie di viaggi. Quest’anno le aziende partecipanti sono state tra le più importanti del
settore come ad esempio Princess Cruises, Costa Crociere, Vola in Crociera, Stazioni Marittime, Zampino Viaggi, Terminal Napoli, Aloschi Bros, MSC Crociere, Intercruises. Come per le precedenti edizioni, anche quest’anno tutti i partecipanti a CARRIERE@ICD seguiranno anche i lavori di Italian Cruise Day, per una due giorni di formazione che consentirà ai 100 giovani selezionati di avvicinarsi al mondo della crocieristica, ascoltare i suoi protagonisti, acquisire i dati e le informazioni più aggiornate sull’andamento del comparto e candidarsi per eventuali opportunità lavorative al suo interno. Ma non finisce qui: Risposte Turismo ha nuovamente premiato lo studente che ha realizzato la miglior tesi di laurea dedicata al comparto crocieristico. Il vincitore sarà scelto tra i 5 migliori elaborati inviati dagli studenti che si sono candidati fino allo scorso luglio e riceverà un premio dal valore di 1000euro, mentre Assoporti ha messo a disposizione un premio da 500euro.
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Up...puntamenti Tutti pazzi per i fumetti: Romics chiude in bellezza Se il Lucca Comics & Games rappresenta l’appuntamento d’oro in Italia per gli amanti del fumetto, il Romics è sicuramente un degno apripista, una kermesse nata in sordina ma che oggi rappresenta un appuntamento altrettanto importante per i fan del settore. E’ come parlare un po’ dei Golden Globe e degli Oscar: impossibile aspettare i secondi se prima non si è data una sbirciata ai primi. In scena a Roma dal 2 al 5 ottobre l’appuntamento romano ha riscosso successo e dopo aver vinto la scommessa con l’appuntamento primaverile che ha toccato le 135000 presenze, per quest’edizione autunnale si è registrato ancora un gran numero di presenze, merito sicuramente dei numerosi eventi che hanno riempito il cartellone. In primis, i “Romics d’oro”, autori del calibro di Lele Vianello, per tanti anni stretto collaboratore di Hugo Pratt per Corto Maltese, Luca Enoch, disegnatore e sceneggiatore per la Bonelli Editore, ma anche creatore di eroine come Sprayliz, Gea e Lilith, Stefano Babini, matita dello staff di Diabolik, lo spagnolo Enrique Fernández e il mitico Frank Miller, già premiato a settembre per l’anteprima del
nuovo capitolo di Sin City. Uno spazio speciale è stato dedicato ad un’annata d’oro per il mondo dei fumetti: il 1974. In quell’anno infatti hanno preso vita alcuni dei fumetti più amati di quegli anni e che ancora oggi affascinano i fan: Lupo Alberto, Barbapapà, Chobin, Hello Kitty. Due gli appuntamenti che hanno chiuso in bellezza la kermesse romana: il primo, la presentazione dell’attesissima biografia di Elio e le Storie tese: Storie Tese Illustrate: 1996 – 2003 di Enrico Tren tin, Shockdom. Dopo un anno d’attesa Shockdom ha pubblicato quest’opera che, attraverso gli scritti e i disegni di
Enrico ET Trentin, ripercorre la carriera discografica della travolgente band. Il secondo, sicuramente l’evento più atteso da tutti, anche da chi si è recato al Romics per passare una giornata diversa e immergersi almeno per un giorno in questo mondo fatto di costumi in tullè e parrucche viola o blu, parliamo ovviamente della sfilata dei Cosplay, tantissima ragazzi che si sono cimentati nell’arte di trasformarsi nel proprio personaggio dei fumetti preferito, spesso preparando il costume con le proprie mani mesi e mesi prima dell’evento. Il contest, il Romics Cosplay Award, si è tenuto nella giornata di domenica 5 e come ogni hanno ha dato la possibilità al vincitore di partecipare World Cosplay Summit che si tiene ogni anno in Giappone, oltre ad assicurargli la selezione per l’Eurocosplay di Londra.
Lucca Comics & Games, anche quest’anno un grande successo I numeri parlano chiaro: lo scorso anno la città di Lucca ha ospitato quasi 380mila persone, quest’anno si parla di numeri che superano i 400mila, e allora ecco che anche gli espositori si sono messi all’opera al grido di “Revolution”, vera key word di quest’edizione dove l’imperativo è rivoluzionare, cambiare in meglio.
E’ arrivato anche quest’ anno il Lucca Comics & Games, la cittadina toscana ha infatti ospitato l’annuale evento cult, appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore, da sempre considerato il termometro per capire l’andamento del mondo dei fumetti. Quattro giorno di eventi, da giovedì 30 ottobre a sabato 2 novembre, in cui si sono susseguiti centinaia di appuntamenti riguardanti i fumetti e il mondo dei videogiochi ma non solo: spazio anche alla musica e al cinema, mostre, sfilate, dibattiti e anteprime hanno tenuto impegnati i partecipanti in ogni singolo ora del giorno, seguire tutti gli eventi sarà stato difficile se non impossibile, ma il bello del Lucca Comics & Games è proprio questo, riuscire ogni anno a portare avanti un programma fitto di appuntamenti per tutti i gusti.
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La Panini, uno dei principali editori italiani del settore, ha infatti ampliato il proprio spazio espositivo creando un area di 800mq in cui ospitare esposizioni ed incontri con i propri fumettisti, tra cui l’amatissimo Leo Ortolani, papà di Rat-Man. La Ubisoft addirittura occuperà per intera Villa Bottini, una villa del 500’ che per l’occasione è stata trasformata in Villa degli Assassini per lanciare alla grande Assassin’s Creed Unity, uno dei videogames più attesi del momento ambientato durante la Rivoluzione Francese. Anche l’area Japon Town è diventata più grande e ha ospitato ovviamente incontro con fumettisti, come quello con la mangaka Keiko Ichiguchi o quello con Mayuko, o workshop con professionisti del settore dei manga e la possibilità di visitare un Maid Cafè, tipica caffetteria a tema manga. Tantissime le mostre a cui si poteva partecipare: da quella di un fumettista storico come Silver che festeggia i 50 anni di Lupo Alberto, a quelle dedicate ai trend del momento, come il
fenomeno The Walking Dead, divenuto anche una serie tv seguitissima dal pubblico, di cui verranno esposte le tavole opera di Charlie Adlard. Come abbiamo detto, non solo fumetti e videogames ma anche cinema: la Walt Disney per l’occasione ha organizzato una proiezione speciale di Guardiani della Galassia, oltre a proiettare alcuni contenuti speciali del lungometraggio Big Hero 6.
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Up...puntamenti AS FILM FESTIVAL: UN FESTIVAL UGUALE AGLI ALTRI. PERO’ DIVERSO Si terrà a Roma, presso l’Auditorium del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (via Guido Reni, 4) il 15 e 16 novembre 2014 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – la seconda edizione dell’ASFF - AS FILM FESTIVAL, primo festival del cortometraggio ideato ed organizzato da ragazzi con Sindrome di Asperger. Il programma del festival, consultabile al link www.asfilmfestival.org, prevede proiezioni di cortometraggi, incontri ed eventi.Tra le proiezioni il cortometraggio Omero bello-di-nonna di Marco chiarini, interpretato da Nicola Nocella, Isa Barsizza ed Elena Di Cioccio, ma anche Il sorriso di Candida, di Rita Bugliosi e Angelo Caruso, che racconta il dramma dell’Alzheimer. Poco nota in Italia, la Sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento, è stata spesso rappresentata al cinema e in televisione: personaggi con Asperger sono per esempio la hacker Lisbet Salander della serie Millenium di Stieg Larsson, la Sigourney Weaver del film Snow Cake, lo Sherlock televisivo interpretato da Benedict Cumberbatch, il protagonista del film d’animazione Mary & Max, Max Jerry Horovitz cui prestava la voce il compianto Philip Seymour Hoffman. Si parla di Asperger anche nelle serie tv Silicon Valley, Community, Parenthood, Boston Legal,The Big Bang Theory e Grey’s Anatomy.
ASFF 2014 prevede una sezione competitiva a tema libero: PUNTI DI VISTA ovvero il cinema come punto di vista sulla realtà, il cortometraggio come sguardo personale sul mondo e sulla quotidianità; il video come mezzo per raccontare e raccontarsi. Da quest’anno la sezione RAGIONEVOLMENTE DIFFERENTI, dedicata ad autori Asperger o con disturbi pervasivi dello sviluppo e, più in generale, ad opere che raccontino storie legate alla condizione dello spettro autistico diventa vetrina non competitiva. Le opere della sezione PUNTI DI VISTA saranno giudicate da una giuria nominata dalla Direzione del Festival e composta da addetti ai lavori, giornalisti, critici, autori cinematografici che assegnerà il premio ASFF all’opera ritenuta più meritevole. Realizzato dall’associazione Not-Equal e dello Studio Kilab con la collaborazione della rivista Confronti e del Gruppo Asperger Onlus, AS Film Festival non è un festival sull’autismo, ma un festival cinematografico vero e proprio fatto da persone con autismo. Come in qualunque altro festival – spiegano gli organizzatori - sono previste proiezioni, incontri, ospiti, una giuria, dei premi. Insomma,un festival uguale agli altri. Però diverso! Il gruppo di lavoro, coordinato da Giuseppe Cacace, è composto, tra gli altri, da Marco Manservigi, Elena Tomei ed Adriano Bordo-
REGGIO FILM FESTIVAL: PARLIAMO DI FALSO Vittorio Zenardi La tredicesima edizione del Reggio Film Festival (da 23 al 27 ottobre) dedicato all’ampio mondo del cortometraggio, aprirà con una figura di assoluto rilievo: Jiri Kylian, coreografo di fama mondiale che ha scelto il linguaggio del cinema come espressione artistica. Centro principale della manifestazione quest’anno sarà la Fonderia, sede della Fondazione Nazionale della Danza Compagnia Aterballetto con alcuni appuntamenti anche allo Spazio Gerra. In programma la selezione dei migliori cortometraggi fra gli oltre milleduecento pervenuti da tutto il Mondo al Festival. Ma non solo: documentari, workshop, incursioni nelle altre arti. Significativo di un’attenzione particolare al dialogo fra le arti l’evento di apertura giovedì 23 ottobre che vedrà ospite il celebre coreografo Jiri Kylian nei panni di regista ed autore di cortometraggi, una veste completamente inedita per l’Italia. In particolare saranno presentati i cortometraggi Car-Men (2006) e Between Entrance and Exit (2013), ma soprattutto la prima mondiale del suo recentissimo Schwarzfahrer. Nella sua carriera di coreografo e danzatore, Kylian ha realizzato ben 100 coreografie rappresentate in tutto il mondo, molte delle quali messe in scena dal Nederlands Dance Theater (www.jirikylian.com). Oggi ha deciso dedicarsi totalmente alla settima arte dirigendo, peraltro, alcuni dei suoi migliori danzatori. Con Kylian saranno presenti la danzatrice e attrice Sabine Kupferberg, il regista Jan Malir, Patrick Marin, protagonista del corto Schwarzfahrer. Dopo questa sensazionale apertura, non poteva mancare un’incursione nella danza: in programma, infatti, venerdì 24 una performance della Compagnia di Danza Aterballetto.
Altro prestigioso ospite di questa edizione è Simone Massi, noto artista di corti di animazione e autore da vari anni della sigla del Festival di Venezia. Il documentario a lui dedicato, Nuvole e mani di Francesco Montagner e Alberto Girotto, ha vinto a Venezia Classic il Premio come Miglior Documentario, nell’ambito ovviamente del Festival di Venezia 2014. Girotto, Montagner e Massi saranno presenti con Julia Gromskaya, autrice anch’essa di coloratissimi corti d’animazione. Fra gli altri appuntamenti del festival sarà anche proposta una personale di Beryl Richards, vincitrice del premio laicità 2014 con il corto Recession. Beryl Richards è sceneggiatrice e regista. La sceneggiatura del film The Outsiders ha vinto il premio VFF al Berlin Film Festival. I suoi cortometraggi hanno partecipato a 60 festival internazionali, incluso quello di Berlino e Clermont Ferrand. Ha vinto tre volte il premio BAFTA, il premio Jeunesse, e ha ricevuto due nomination agli Emmy. Fra le iniziative di questa edizione alcuni workshop presso lo Spazio Gerra. In particolare si segnala quello dal titolo Falso Movimento che ha come obiettivo la realizzazione di un film animato ispirato al tema del “FAKE” e delle aspettative tradite a cura di OttoMani. E poi, naturalmente, ci sono i corti, opere straordinarie, provenienti da ogni parte del mondo, selezionate tra gli oltre 1200 cortometraggi iscritti a questa edizione. Il festival si concluderà allo Spazio Gerra lunedì 27 con la proiezione dei corti vincitori e degli esiti dei workshop.
COS’E’ LA SINDROME DI ASPERGER La Sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo ed è comunemente considerata una forma dello spettro autistico ad alto funzionamento. I tratti distintivi di una persona Asperger sono: persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti. Diversamente dall’autismo classico, non presentano ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo ma sono frequenti disturbi legati all’apprendimento non-verbale, alla fobia sociale e al disturbo schizoide di personalità.
ni. La prima edizione di ASFF ha avuto un successo inaspettato.Tenutosi nel giugno 2013 presso l’Auditorium del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, ha visto la partecipazione di oltre 100 opere italiane ed internazionali e ha potuto contare sulla partecipazione in giuria di Maestri del cinema quali Giuliano Montaldo e Mimmo Calopresti.
FESTA DEL CINEMA BULGARO 2014 Approda a Roma l’appuntamento con un cinema che sta facendo parlare di sé. Dal 24 al 26 ottobre prossimi la Casa del Cinema a Villa Borghese ospita la settima edizione della Festa del cinema bulgaro (ingresso libero fino ad esaurimento posti; infoline: www. festacinemabulgaro.com e www.ibcroma.it ). Organizzato dall’Istituto Bulgaro di Cultura a Roma, la Festa del Cinema Bulgaro è una finestra sulle migliori nuove produzioni di una cinematografia con la quale l’Italia da anni, oramai, ha intessuto uno straordinario dialogo. Fra i titoli in programma: Rapsodia bulgara di Ivan Nicev, film candidato per la selezione come migliore film straniero dalla Bulgaria per i prossimi Oscar e scelto come film d’apertura della kermesse; e Alienazione di Milko Lazarov, che già ha fatto parlare di sé alle Giornate degli Autori di Venezia di quest’anno dove ha vinto il premio di miglior regista della Federazionedei Critici Europei e dei Paesi Mediterranei. Scendiamo a questo punto nel dettaglio della programmazione: si apre il 24 con Rapsodia Bulgara, una coproduzione Bulgaria / Israele è anche la conclusione della trilogia del regista Ivan Nicev dedicata alla straordinaria sorte degli ebrei bulgari salvati dalle deportazioni naziste grazie all’intervento di alcuni rappresentanti del governo bulgaro. Tra i protagonisti la giovane Angela Nedyalkova, già conosciuta dalla coproduzione bulgaro-francese Avé, e alcuni tra i più amati attori bulgari: Tatyana Lolova, Vasil Mihaylov, Dimitar Rachkov, Georgi Mamalev. Il giorno 25 sarà dedicato alla collaborazione con la Televisione Nazionale bulgara e vedrà protagonisti due serie TV di grande successo: Sotto copertura 4 e Il Quarto Potere, un thriller politico che non teme di smascherare i legami tra il mondo della politica e quello dei media in Bulgaria: la storia segue la vita di un giornale che cerca di lavorare indipendentemente e secondo le proprie regole in un mondo caratterizzato da
forti condizionamenti e pressioni da parte del mondo politico, dei servizi segreti e in generale dei poteri forti. Il 26 ottobre a chiusura della manifestazione tre proiezioni tra cui spicca Living Legends, un film che vede la partecipazione, fra gli altri, anche dell’italiano Michele Placido accanto ai bulgari Orin Pavlov e Sanya Borissova. Living Legends è stato recentemente premiato come miglior film straniero al Manhattan Film Fest, è diretto da Niki Iliev (già presente la scorsa edizione del Festival con Lo straniero) e racconta la storia di un banchiere che ha avuto tutto dalla vita, ma che, in seguito ad un incidente, subisce una perdita della memoria che lo porta a non ricordare più tutto quello che ha vissuto dai 18 anni in poi. Il programma, infine, rende omaggio ai festeggiamenti per il centenario del grande basso lirico Boris Christoff con il documentario Boris Christoff - la voce che prega per Dio la Bulgaria del regista Rosen Elezov. La Festa del cinema bulgaro è la manifestazione tangibile di una sempre maggiore apertura della cinematografia bulgara verso l’Europa: i film bulgari ormai raccolgono premi in tutti i principali festival del mondo (dal Sundance a Venezia) e nei loro cast spesso compaiono interpreti italiani. Il legame tra questo paese e il cinema (europeo e americano) si è ultimamente rafforzato grazie al fatto che le grandi produzioni hollywoodiane e del vecchio continente sono sempre più inclini a scegliere la Bulgaria per i set dei propri film.
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cinema Festival del film di Roma: RACCONTO DI UN EVENTO/27 Aprile 2014 Era lo scorso 27 aprile 2014, due Papi viventi canonizzano i due Papi più amati del secolo scorso, il Papa polacco e il “Papa buono”. Grazie alla collaborazione tra il Centro Televisivo Vaticano e Sky 3D una delle giornate più belle e condivise della cristianità (800.000 fedeli erano in Piazza San Pietro e 2 miliardi di persone l’hanno seguita nel mondo), rivive ora nel docufilm “27 aprile 2014 - Racconto di un evento”, Fuori Concorso, nella sezione Eventi Speciali. Alla proiezione che ha aperto il Festival del Film di Roma erano presenti, tra gli altri, anche il direttore Marco Muller e il numero due della Segreteria Vaticana, Mons. Angelo Becciu, sostituto per la Segreteria di Stato. A guidare gli spettatori nel ricordo del 27 aprile è monsignor Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano che ha ricordato come “il desiderio di questo docufilm sia nato dalla consapevolezza che la canonizzazione sia stata un evento straordinario, una grande festa senza biglietto d’invito in Piazza San Pietro, durante la quale ognuno ha potuto partecipare e tutti si sono sentiti invitati.” Alla sua voce e a quella narrante di Giancarlo Giannini il critico tv e docente di comunicazione Aldo Grasso, il regista Pupi Avati, ma anche quella del musicista Stelvio Cipriani, autore del “tema di Karol”, che il Vaticano gli incaricò di comporre per Giovanni Paolo II. Non mancano le testimonianze degli sportivi Javier Zanetti, Damiano Tommasi e Paolo Rossi. Il volto più sorprendente e inaspettato è però quello di Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, ateo e anticlericale di lungo corso, che si è scoperto innamorato di Papa Francesco: “Si pone nella condizione assoluta dell’autenticità. È questo che mi ha sorpreso e che mi ha fatto innamorare di questo uomo. Ha avuto il coraggio di rompere con le consuetudini, basti pensare all’anatema contro la mafia. Nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo. La sua forza è proprio lì. Non è un aristocratico. Non è uno scienziato d’elite, come si dice. È uno scienziato del tutto legato alla grande storia della cultura popolare”. Un viaggio, quello del documentario, che attraversa i luoghi esclusivi e in parte inediti del Vaticano: l’Archivio Segreto, la scala di Pio IX, il Braccio di Costantino, la Sala Ducale e la Sala Regia, la Cappella Paolina e la Cappella Sistina, l’Aula delle Benedizioni e il Balcone, nonché una piazza San Pietro all’alba eccezionalmente deserta che mano a mano si riempie per l’evento formando un corpus unico di fedeli. Le spettacolari immagini in 3D permettono con la loro forza di immergersi in questi ambienti solenni e riservati, amplificando il ricordo e l’emozione. Viene mostrata parte dalla canonizzazione arricchita da il dietro le quinte che approfondisce le figure dei due Papi Santi e di Papa Francesco. Infatti, accanto alle immagini d’archivio dei tre pontefici, ci sono quelle eccezionali, in 3D mai viste prima di Papa Francesco, ripreso pochi minuti dopo la sua elezione: è nella Cappella Paolina, raccolto in preghiera, con il capo chino come se cercasse di abituarsi al peso dell’incarico che gli era appena stato affidato. Nel mezzo di due sacerdoti e seduto non al cospetto dell’altare al quale avevano pregato i Papi negli ultimi 500 anni, ma nell’ultimo banco. Una scena toccante, difficile da credere se messa in rapporto con la bellezza barocca e rinascimentale della sale Vaticane nelle quali muove i suoi primi passi il neo Papa, quasi una premessa allo stile del suo papato. Un’opera monumentale per una giornata storica non solo per la Chiesa Cattolica.
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I vincitori della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma Il pubblico ha premiato i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale: Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle sale. Per la prima volta in un Festival, grazie alla tecnologia di Akai e Xaos, è stato possibile votare attraverso la App (per iOS e Android) e il sito ufficiale del Festival www.romacinemafest.org. Si è potuto inoltre votare in modo assistito nei Foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e presso il punto voto situato nel Villaggio del Cinema. Gli spettatori hanno assegnato il: - Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry - Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang - Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj - Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson - Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato - Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all’assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a: - Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala) - Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città) - Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia) Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a: - Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia) - Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA Vittorio Zenardi
Operazione Paura: Joe Dante presenta Mario Bava A cent’anni dalla nascita di Mario Bava (31 luglio 1914- 25 aprile 1980), il Festival Internazionale del Film di Roma gli dedica la retrospettive ‘Danze Macabre’, incentrata sul cinema gotico italiano e sui suoi capolavori. La prima opera presentata è stata Operazione paura (1966), nota nel mondo con il titolo internazionale Kill, Baby, Kill! Il film, restaurato in digitale da CSC/ Cineteca Nazionale in collaborazione con l’avente diritto Euro Immobilfilm è stato visto anche da un ospite d’eccezione: Joe Dante, storico fan di Mario Bava. Dante ha raccontato ai presenti di come sia stato colpito dall’innovazione e dalla potenza di questo film, che si è rivelato di grande ispirazione per il suo lavoro. Dichiarando: “ Le sale che all’epoca proiettavano il film di Bava erano molto lontane da casa mia, per fortuna sono riuscito a trovare un cinema che proiettava ventiquattr’ore su ventiquattro. Alla fine del film
ero entusiasta, mi resi subito conto che ero davanti a qualcosa di innovativo....unico!”
Oren Jacoby, autore di Sister Rose’s Passion (nominato all’Oscar®), regista e produttore di documentari premiati in tutto il mondo, ha presentato nella sezione Eventi Speciali del Festival di Roma MY ITALIAN SECRET / THE FORGOTTEN HEROES in anteprima mondiale. Il film racconta una vicenda poco nota al grande pubblico: quella degli italiani che nelle seconda guerra mondiale rischiarono la vita per salvare gli ebrei dai rastrellamenti nazisti.
In occasione della proiezione, é stato presentato il volume fuori commercio Gotico italiano. Il cinema orrorifico 1956- 1979, edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia, a cura di Steve Della Casa e Marco Giusti. Proprio Giusti ci ha tenuto a ringraziare il direttore del festival Marco Müller per aver dato spazio ad un autore toppo spesso sottovalutato da critica e Festival nazionali.
MY ITALIAN SECRET THE FORGOTTEN HEROES di Oren Jacoby
Fra questi, il grande ciclista Gino Bartali, che trasportava documenti falsi nel telaio della sua bicicletta, e il dottor Giovanni Borromeo, che si inventò una malattia per tener lontane le SS dall’ospedale dove si nascondevano gli ebrei. Il restauro, grazie alla disponibilità dei proprietari dei diritti, è stato fatto dal negativo originale, cosa più unica che rara, dando alla pellicola nuova forza espressiva.
Jacoby ci fa rivivere con intensità il nostro passato recente, svelandoci fatti e avvenimenti che non erano stati portati alla luce dalla storiografia sulla seconda guerra mondiale. Ci mostra uomini e donne che in un periodo terribile sono riusciti a fare la scelta giusta, mettendo in pericolo la loro vita e quella dei propri cari. Piccole umanità composite di spiriti coraggiosi, che sentendo il peso dell’ingiustizia, non tentennano, non attendono, ma agiscono con fatti concreti. Le scelte registiche sono subordinate alla narrazione a cui Jacoby riesce a dare ritmo e consistenza grazie alle testimonianze dirette e particolareggiate degli interessati. La figura di Bartali che tutti conosciamo per le sue gesta sportive, viene mostrata con garbo e delicatezza mettendo in risalto i valori che praticava nel quotidiano con estrema naturalezza. Così vediamo il campione sfruttare la sua fama per non essere controllato dai fascisti, inventandosi scuse d’impegnative sessioni di allenamento in giro per il centro Italia, e in atteggiamenti affettuosi con la famiglia. Bartali per oltre mezzo secolo non parlò del rastrellamento nel ghetto ebraico di Roma e in generale dell’occupazione nazista in Italia, Jacoby con questo lavoro vuole dare testimonianza del suo impegno e di quello di tanti altri italiani “normali”.
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