91 whats up luglio 2013

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News Pag. 2 Decreto del Governo letta I Muse It’s a Boy

Page 3 Formazione e lavoro Organismo Intermedio della Regione Lazio Apple Volotea Save the children

Page 4 turismo, social e tecnologia Easy Jet Il bikini quest Tv e social network Vendere

Page 6 L’intervista Intrevista Barbara de Rossi

Page 5 Up...puntamenti al cinema e in libreria Autunno al cinema Gli stagisti I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita Wolverine: L’Immortale: ritornano al cinema gli X-Men

Page 7 musica Manu Chao

Music Summr festival

Page 8 speciale giffoni film Festival Giffoni sbarca in Qatar Incontro con Roberto Saviano L’anima sociale del festival Arrivederci Giffoni

tour Radio105


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news DECRETO DEL GOVERNO LETTA: niente più figli di serie B Finalmente il governo Letta ha dato il via libera la decreto legge che equiparerà tutti i figli, non facendo più distinioni tra quelli “naturali” e quelli “illegittimi”. La norma riguarderà 134 mila persone e cambierà i rapporto giuridico tra genitori e figli. Niente più figli e figliastri, figli di serie A e di serie B, figli che potranno automaticamente godere di ogni diritto e figli che dovranno invece lottare per farsi riconoscere i propri. In particolare la delega definisce la parentela come il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo. Si passa dal concetto di podestà a quello di responsabilità genitoriale perché i figli, quando nascono, sono appunto sotto la protezione dei genitori, si sa che i bambini non hanno (perché materialmente non possono) avere voce in capitolo, spetta quindi ai genitori far valere i loro diritti. Il concetto di responsabilità genitoriale sottintende quindi il rapporto diretto con qualsiasi figlio, sia esso nato da un matrimonio oppure no. E’ stato lo stesso Letta ad annunciare la mossa dell’esecutivo: “Abbiamo inviato al Parlamento un decreto in materia filiazione: è molto importante, scompare dal codice civile la distinzione tra figli di serie A e B, si è figli e basta. Questo è un gradissimo fatto di civiltà”. Il decreto è nato dal lavoro di una commissione tecnica di cui Cesare Massimo Bianca è stato presidente ed ha avuto tra i soggetti proponenti vari ministri della Repubblica, tra cui quello della Giustizia, delle Politiche Sociali, del Lavoro, dell’Interno, e del vice ministro alle Pari Opportunità. Dal codice civile scompaiono gli aggettivi “legittimo” e “naturale”, non c’’è più alcuna distinzione e viene quindi introdotto il principio di unicità, conforme a quello dell’articolo 3 della Costituzione che vuole il principio di eguaglianza per tutti i cittadini italiani. Soprattutto, adesso anche i figli prima considerati illegittimi godranno di tutti i diritti che prima non avevano, come quello di successione: infatti ognuno di loro potrà beneficiare dell’eredità di tutti, non solo dei genitori ma anche dei parenti. Sembra che non ci sia nulla di eclatante in tuto ciò, perché in effetti è qualcosa che appare del tutto normale. Imbarazzante era inbvece la situazione in Italia, forte membro dell’Unione Europea, che prima di questo decreto accettava ancora che ci fossero delle distinzioni nette dando vita appunto a figli di serie A e figli di serie B. La strada da fare in materia di diritto di famiglia è ancora lunga per noi, ma almeno abbiamo fatto un primo passo verso la direzione giusta.

I MUSE: “Per usare i fuochi d’artificio nel nostro concerto a Roma abbiamo dovuto pagare una tangente”.

It’s a Boy! Fiocco azzurro in casa Windsor, finalmente l’attesissimo e famosissimo royal baby di William e Kate ha finito di tenere tutti col fiato sospeso: alle ore 16.24 di ieri è nato il primogenito del duca e della duchessa di Cambridge riempiendo di gioia il cuore degli inglesi. La prima ad essere informata della lieta notizia è stata la regina Elisabetta che si è dichiarata felicissima, insieme al duca di Edimburgo, il principe del Galles, la duchessa di Cornovaglia, ed il principe Harry.

Accusa choc dei Muse in merito al concerto allo Stadio Olimpico di Roma, la band avrebbe pagato delle tangenti per otternere il permesso di utilizzare fuochi pirotecnici come coreografia dello spettacolo. La notizia è stata data dallo stesso cantante del gruppo Matt Bellamy in un’intervista alla testata britannica The Sun, al quale ha dichiarato: “we had to bribe people with thousands of euros”. L’ente organizzatore del concerto avrebbe quindi pagato quello che possiamo definire una “bustarella”, una tangente. L’accusa della band è venuta fuori mentre il frontman della band parlava delle difficoltà che hanno sempre riscontrato per portare in giro in Europa il loro show, sempre ricco di effetti speciali, spiegando che spesso si sono trovati difronte ad enormi difficoltà e a dover rispondere a richieste assurde, come nel caso di “poagamenti extra”, citando appunto il caso di Roma. “Abbiamo dovuto pagare una tangente di diverse migliaia di euro per essere autorizzati a sparare fuochi d’artificio - si legge sul Sun - Abbiamo dovuto telefonare all’Ambasciata Britannica a Roma per parlare con qualche responsabile”. Poco dopo però, dal promoter italiano della band Vivoconcerti, è arrivata la smentita: “La licenza è stata concessa dalle autorità competenti dopo le opportune verifiche che hanno dimostrato che tutto era sicuro e regolare e dopo aver puntualmente messo in atto ed ottemperato ad ogni disposizione di sicurezza e accorgimento tecnico richiestoci, come è successo in tutte le altre città”. Le parole di Bellamy hanno però alzato un polverone difficile da ignorare e ora la Questura di Roma ha ovviamente aperto un’indagine per far luce su quanto dichiarato dal cantante. A quanto si è appreso una Commissione provinciale di vigilanza sull’ordine pubblico e lo spettacolo, come da prassi, si sarebbe riunita il 5 o 6 luglio scorso per la concessione dell’autorizzazione. La Commissione è composta da oltre una decina di persone, tra cui funzionari della Prefettura, polizia, vigili del fuoco ed elettrotecnici. La testata fruisce dei contributi statali di cui alla legge 7 agosto 1990, numero 250 e successive modificazione. Testata iscritta nella sezione per la stampa ed informazione del tribunale di Roma in data 14.10.2003 al n.440/2006

DIRETTORE RESPONSABILE Dorotea De Vito IN REDAZIONE Ugo Rossolillo Tommaso D’Angelo Michele Acquaviva CONTATTI Website: www.uozzap.com E-mail: dora.devito@uozzap.com redazione@uozzap.com Stampatora: Stampa Digitale EDITORE Helpsos soc. Coop. P.zza di San Giovanni in Laterano 18/B 00184 Roma PEC: Helpsos@legalmail.it +39 0697603478

Il bimbo pesa 3kg e 800 grammi, “un bambino bellissimo”, ha dichiarato il dott. Marcus Settchell, ginecologo della regina oramai in pensione che ha però voluto fare un ultimo regalo alla casata reale portando a termine il parto di Kate. Papà William le è stato accanto per tutto il tempo, durante il travaglio iniziato di notte fino al momento della nascita, ha dunque assistito al parto: “non potremmo essere più felici”, ha dichiarato al suo addetto stampa, incaricato di portare il messaggio a Buckingam Palace. Un evento di portata internazionale che è stato seguito da tutto il mondo e da tutti i mezzi di comunicazione possibili, social network inclusi. Su twitter sono 25.300 al minuto i tweet che riguardano la nascita. Da mesi ormai l’ospedale ST.Mary era circondato da persone che aspettavano la lieta novella: non soltando inglesi, a festeggiare l’annuncio ieri erano presenti anche irlandesi, scozzesi, tedeschi e addirittura italiani. Sono giunti un po’ da tutto il mondo per augurare ai neogenitori i migliori auguri, forse sentendosi coinvolti dalla loro storia che ha tutte le sfumature di una bella favola, forse perché c’è bisogno di sentire belle notizie. Come ha dimostrato un paziente dello stesso ospedale, accorso fuori dalla sua camera mantenendo la flebo e dichiarando: “per me è la prima bella notizia da tempo.” Proprio in queste ore la neomamma si prepara a lasciare l’ospedale, trascorrerà i primi periodi di maternità nella casa dei suoi genitori, con la mamma Carole, la prima ad aver fatto visita al suo nipotino insieme al marito. Ovviamente il nome del piccolo è ancora top secret, per conoscere quello di William 31 anni fa ci volle una settimana. Musica per le orecchie degli allibratori che hanno dato il via al toto-nome; in pool position sembra esserci George, il nome del papà di Elisabetta ed ultimo erede al trono di sesso maschile. Sarebbe sicuramente una scelta coerente, ma sembra molto quotato anche il nome Charles, come suo nonno, o quello di Edward. Tra una battuta e l’altra si inserisce anche il nome di David, come ha scherzato il calciatore inglese Beckham, molto amico di William e Kate. Qualunque sia il nome, il neonato è il futuro erede al trono, terzo in linea di successione dopo il nonno Carlo e il papà Williams, ha scalzato il principe Harry facendolo diventare quarto. Come per mamma Kate, è già nel cuore di tutti gli inglesi: un sondaggio ha dichiarato infatti, che solo il 17% della popolazione è contraria alla monarchia e preferirebbe la repubblica, il resto invece si sente orgoglioso della famiglia reale.


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Formazione e lavoro REGIONE LAZIO L’Organismo Intermedio della Regione Lazio, Ass.For.SEO-Sercamm, ha pubblicato un bando di gara per l’affidamento di servizi di sensibilizzazione e sostegno all’internazionalizzazione delle imprese del settore audiovisivo nell’ambito della Sovvenzione Globale per l’audiovisivo MOViE UP, attivata dall’Assessorato alla Formazione, Università, Scuola e Ricerca, a valere sul POR Lazio FSE 2007-2013ob. 2 Competitività regionale e occupazione. Il bando di gara prevede la selezione di un operatore specializzato a cui affidare i servizi di sensibilizzazione e sostegno all’internazionalizzazione delle imprese operanti nel settore audiovisivo attraverso tre linee di intervento: l’organizzazione di missioni outgoing e incoming; l’organizzazione di un ciclo di seminari/workshop; l’organizzazione di un servizio di individuazione, animazione e di networking europeo ed internazionale allo scopo di consentire la realizzazione di work experience all’estero. Le risorse disponibili a base d’asta ammontano complessivamente a 743.800,00 € al netto dell’Iva. “Questo bando – dichiara il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio - rappresenta un’opportunità di sviluppo per il settore dell’audiovisivo laziale. I tre assi su cui è centrato vanno nella direzione dell’internazionalizzazione, aprendo opportunità su scala europea a un asset strategico della nostra regione. Con questa opportunità diamo gambe a progetti in grado di competere con le eccellenze europee di settore. Rispondiamo così anche all’esigenza di programmazione a breve termine dell’FSE 2007-2013 con obiettivo il raggiungimento del target del 100% di spesa. Parallelamente, la Regione Lazio è già impegnata alla rimodulazione delle linee d’intervento su base partecipata dei Fondi Strutturali Europei 20142020, percorso già avviato con il progetto Lazio Idee.” Le domande dovranno pervenire secondo le modalità previste dal disciplinare di gara presso la sede dell’O.I. in Via G.A. Badoero n. 51 – 00154 Roma, entro le ore 13,00 del 02 agosto 2013.

verrà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione sul sito www. sovvenzioneglobalemovieup.it.

La compagnia aerea Volotea ha aperto le selezioni per Assistenti di volo e figure di Staff ASSISTENTI DI VOLO La ricerca è rivolta a candidati di età superiore ai 18 anni, con conoscenza fluente della lingua inglese, buona forma fisica, in grado di nuotare, disponibili a mobilità geografica per risiedere nelle varie basi dislocate in Italia, Francia o Spagna, oltre a un passaporto europeo in corso di validità. Verranno prese in considerazione, ma non sono determinanti per il processo di selezione, esperienze precedenti nel settore dell’aviazione o dell’assistenza clienti, e il possesso di un titolo ufficiale di Assistente di Volo. ITALY GROUPS & TTOO SPECIALIST, Barcellona Si richiedono esperienza in ruoli commerciali maturata presso compagnie aeree o nel settore turistico, e conoscenza fluente anche della lingua spagnola. ONLINE MARKETING MANAGER, Barcellona Si ricercano laureati in Marketing o Economia Aziendale, preferibilmente che abbiano conseguito un master nello stesso ambito, con esperienza tra 6 e 10 anni nel marketing online. CABIN CREW DIRECTOR Per il periodo estivo Volotea è alla ricerca di un Direttore per l’equipaggio di cabina con minimo 3 anni di esperienza nel ruolo, preferibilmente dotato di conoscenza anche della lingua spagnola e/o francese. Gli interessati possono candidarsi dalla pagina dedicata alle posizioni aperte del gruppo, registrando il proprio curriculum vitae nell’apposito form.

Eventuali chiarimenti sul contenuto del bando di gara e dei documenti allegati, potranno essere richiesti alla mail infosgaudiovisivo@ assforseo.it. Alle richieste di chiarimento

Consulente Legale Praesidium Puglia: Il progetto Praesidium VIII è volto a rafforzare la capacità di gestione dei flussi migratori misti che interessano in particolare la frontiera sud dell’Italia, e a consolidare i risultati ottenuti nelle fasi precedenti. A tal fine, Save the Children Italia realizza attività di intervento diretto, monitoraggio, formazione e potenziamento delle competenze locali di gestione del fenomeno migratorio. Direct Marketing Specialist: la sede di lavoro è Roma. Progetto di 12 mesi con un salario lordo tra i 23.000 e i 27.000 Euro annuali. Si cercano laureati in materie economiche o umanistiche e si richiedono 4 anni di esperienza.

Apple sta cercando numerosissimi candidati per le proprie sedi italiane, ecco le offerte di lavoro attive: Store leader: lo Store Leader ha il compito di formare e gestire i vari team che approcciano e seguono i clienti in questo ambiente dinamico. Guida i team che aiutano i clienti a diventare proprietari, a imparare nuove abilità, a ricevere assistenza tecnica e a trovare soluzioni di business. Flessibile per natura, sa mantenere la calma e bilanciare razionalmente le varie esigenze dei propri team in un ambiente in costante evoluzione. Qualifiche principali Comprovata capacità di favorire un’esperienza cliente positiva che rafforzi la fedeltà e porti a risultati concreti. Capacità di gestire gruppi operativi distinti in un ambiente complesso. Eccellenti capacità di comunicazione per spiegare chiaramente la visione di Apple ai team di propria competenza. Requisiti aggiuntivi Comprovate capacità di leadership, con esperienza nella vendita diretta ai clienti. È gradita esperienza multi-settoriale; non è richiesta esperienza nel settore retail. Ottimo inglese. Orari di lavoro flessibili. L’orario di lavoro dipenderà dalle esigenze aziendali. Specialista: Lo specialista contribuisce a creare passione ed entusiasmo per i prodotti, offrendo le giuste soluzioni e consegnando i prodotti nelle mani dei clienti. Dovrà sempre restare al passo con le novità su prodotti e iniziative, ed essere pronto ad applicare ciò che sa nelle interazioni con i clienti. Qualifiche principali Capacità di offrire ai clienti esperienze eccezionali in un ambiente molto dinamico e di essere stimolato da una costante interazione personale. Forte interesse per la tecnologia, in particolare per i prodotti Apple, e capacità di imparare rapidamente a usare nuovi prodotti e funzioni. Eccellenti capacità di comunicazione che ti permettono di conversare liberamente e tranquillamente sia con piccoli gruppi sia con i singoli clienti. Requisiti aggiuntivi Spiccate capacità interpersonali: che sia disponibile e sappia ascoltare e comprendere gli altri. Solution Engineer: Ha il compito di mostrare alle imprese come introdurre questi prodotti sul luogo di lavoro. Affianca i clienti per creare soluzioni tecniche esclusive ed elegantemente semplici. Farà anche parte di un team dinamico che lavora con passione per offrire soluzioni intelligenti agli utenti business. Dovrà mettersi alla prova continuando a sviluppare le proprie conoscenze tecniche e capacità professionali. Qualifiche principali Lunga esperienza negli ambienti con tecnologie miste, incluse le infrastrutture di livello enterprise. Esperienza nell’interagire con i clienti a ogni livello di responsabilità e competenza tecnica. Capacità di istruire i team di vendita su questioni tecniche per migliorare le interazioni con i clienti. Market Leader: Affronta con entusiasmo le sfide che gli vengono proposte: sviluppare gli individui e i team e sostenere la crescita negli Apple Store. Dimostra un’ottima capacità di leadership, concentrandosi sull’eccellenza e sull’attuazione coerente delle strategie di Apple. Anche senza essere fisicamente presente, mantiene un’influenza costante sugli Store, spiegando la visione di Apple per ispirare e influenzare ogni giorno i team di management e i dipendenti.

Opportunità di lavoro in SAVE THE CHILDREN Save the Children sta cercando le seguenti figure in Italia:

APPLE

Marketing Analisys Officer: presso la sede di Roma. Il candidato dovrà occuparsi del supporto nello sviluppo, implementazione, coordinamento e manutenzione delle analisi strategiche e tattiche relative a tutte le attività di raccolta fondi svolte all’interno della divisione marketing e comunicazione di Save the Children Italia Le date di scadenza per inoltrare le candidature vanno dal 18 al 21 Giugno 2013. Per candidarsi basta visitare il sito web dell’associazione.

Qualifiche principali Ha esperienza nel formare leadership team di grande affidabilità e nel coltivare i talenti per sostenere la crescita aziendale. Sostiene fermamente l’impegno di Apple nell’offrire un servizio clienti impareggiabile. Ha dato prova di saper mantenere l’allineamento di vari punti vendita durante l’implementazione delle iniziative organizzative. Specialista magazzino: Avrà il compito di assicurarsi che i clienti siano soddisfatti. Guidando e assistendo il team, fa in modo di tenere il passo con le variazioni della domanda e di garantire che ogni prodotto e unità dimostrativa sia al proprio posto. Qualifiche principali Capacità di pensare rapidamente e risolvere i problemi, anche in contesti mutevoli. Capacità di leadership, ovvero di guidare fungendo da esempio o di istruire un gruppo. Spiccate capacità organizzative, che consentono di mettere ordine velocemente in ogni situazione. Altre posizioni aperte sono per i profili di manager, esperti, creativi, specialisti business, business manager, business leader e leader dei programmi dedicati agli store. Tutti i requisiti e le modalità di candidatura sono disponibili nella pagina lavora con noi del sito web di Apple, alla sezione “jobs”.


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Rubriche turismo, social EASY JET, da un giorno si viaggia più “smart”. La compagnia inglese si fa sempre più vicina alla rivale Ryanair in materia di restrizioni. E’ partita ieri, martedi 2 luglio, la nuova politica di Easy Jet in merito al trasporto dei bagaglio a mano in cabina. Si cambia musica per i passeggeri, uno shock per gli affezionati della compagnia abituati a viaggiare comodamente con la valigia dalle misure standard di 56x45x25 cm, dal 2 luglio le misure consentite si accorciano di 5 cm, portando il bagaglio ad una misura massima di 50x40x20cm. E’ bene però precisare che la compagnia non ha aggiunto questa clausola per riuscire più facilmente a spillare soldi extra ai propri passeggeri, ma si tratta più che altro di una regola che potremmo definire “di cortesia verso tutti”. In sostanza soprattutto nei voli affollati, con le misure di prima non si poteva garantire a tutti i passeggeri il posto per il proprio bagaglio all’interno delle cappelliere, inconveniente che in questa maniera sarà facilmente risolto.

volta sul sito della compagnia. Il conbsiglio è comunque di attenersi alle nuove misure stabilite, questo perché dal momento in cui sarete eventualmente costretti a lasciare il bagaglio alle hostess all’imbarco per riporlo nella stiva, non avrete più alcun ocntrollo su di esso, col rischio di eventuale smarrimento o di dover prelevare in fretta e furia oggetti preziosi (come il pc) e portarli con voi in aereo senza alcuna borsa. In più chiaramente una volta atterrati il bagaglio verrà comnsegnato ai classici nastri di uscita e, se si è di fretta, questo può comportare un ulteriore ritardo.

Ai passeggeri in possesso di un bagaglio che corrisponda alle vecchie misure, verrà comunque consentito di trasportare la valigia come bagaglio a mano, tuttavia non sarà garantito il posto nelle cappelliere. Può infatti capitare che, al momento dell’imbarco, venga richiesto di riporre il bagaglio a mano nella stiva per mancanza di spazio, senza però pagare alcun supplemento extra come si era invece erroneamente pensato all’inizio, quando la notizia era apparsa per la prima

IL SESSO AIUTA A VENDERE LE AUTO Vendere l’auto sponsorizzando il sesso all’interno di questa, con una vera è propria guida. E’ quaesta la nuova trovata di marketing pubblicatraio ideata ad una concessionaria automobilistica in Cina che per invogliare i clienti all’acquisto della vettura ha puntato tutto su una storia vecchia come il mondo, quella del sesso in auto. Ad ogni auto è stato allegato un catalogo molto particolare che illustrava ai potenziali clienti tutte le posizioni che è possibile praticare all’interno dell’abitacolo, una sorta di kamasutra on board, che varia da veicolo a veicolo.

Antonio Navarra

Il bikini quest’anno si indossa a righe colorate e si porta in una scatola portahamburger! Avreste mai pensato di portare una confezione da hamburger, quelle tipiche dei fast food, in spiaggia? No? Da oggi si può, ma non per contenere hamburger, bensì per portare il nostro bikini in borsa!

sapore un po’ retrò che strizza l’occhio alla moda delle pin up arricchito da morbidi volant e racchiuso in una scatoletta porta hambuerger, come quelle che siamo abituate a vedere nei fast food.

E’ l’idea vincente lanciata dal brand “White Rabbit Couture” la cui mission è quella di rilanciare i classici capi del guardaroba arricchendoli di dettagli trandy e fashion.

Il valore aggiunto è che queste scatole sono assolutamente ecologiche, realizzate con materiali derivati dal bamboo e dalla canna da zucchero.

La designer Giulietta Cozzi che ha scelto i social media come mezzo per far conoscere a tutti il suo estro ingegnoso, ha dato ai suoi capi quel tocco in più di originalità, che consiste nel packaging in cui questi vengono venduti.

Un’idea unica nel suo genere ed un modo assolutamente trandy per portare con se il proprio costume, ovunque tu vada dalla spiaggia, alla spa, o a un party!

Gli indumenti vengono infatti chiusi in una scatola a forma di cuore, ma il pezzo forte è il bikini della collezione Sailor Groupie: un due pezzi dal

Il bikini è acquistabile sul sito

www.whiterabbitcouture.it

al prezzo di 53euro!

Stupirete le amiche e avrete il portacostume più cool dell’estate!

Nello specifico, i veicoli in questione sono questi quattro: la Toyota Lexus LS 460, la Mercedes E63 Amg, l’Hummer H3 e la Bentley Continental Flying Spur. Sesso in auto quindi si, ma d’alta classe. Non stiamo infatti parlando di autovetture alla portata di tutti, ma di macchine che sono grandi ed anche (diciamocelo) estremamente

comode in certe situazioni, ma la comodità si paga! Parliamo di modelli il cui costo oscilla tra i 50mila dollari dell’Hummer ai circa 250mila della Bentley, prezzo di listino. Il tutto arricchito da una serie di optional extra lusso che possono rendere magica l’atmosfera: sedili in pelle, trazione integrale, assetto sportivo, motori fino a 560 cavalli (in caso di fuga dopo essere stati scoperti un motore potente fa sicuramente comodo), ecc. In base alle proprie preferenze sotto lel lenzuola, si può scegliere quello che sembra essere il modello più indicato: se si è disinibiti e si ama sperimentare posizioni strambe quasi da contorsionisti, la concessionaria consiglia la Lexus o la Bentley, più spaziose soprattutto nei sediolini posteriori. Per chi proprio ama giocare di fantasia allora non c’è dubbio, la scelta deve cadere sull’Hummer, dove addirittura ci si può divertire nell’ampio bagagliaio rimanendo lontano da occhi indiscreti e godendo di molto spazio, ricavato anche dalla reclinazione dei sedili di dietro. Se invece si è più tradizionalisti e legati alle care vecchie posizioni, la Mercedes non mente mai, offrendo spazio a sufficienza per stendersi nei sedili anteriori, salvo casi in cui si è alti due metri.

Tv e social network: come cambiano le abitudini degli italiani grazie ad internet Pubblicato il nuovo rapporto dell’Agcom sull’utilizzo da parte del popolo italiano della tv oltre che dei social network e di internet in generale. La televisione risulta ancora molto amata dagli italiani eppure, dal rapporto, si evinche che di anno in anno le preferenze si spostano sempre di più verso il mondo virtuale del ciberspazio. Partiamo anzitutto dai ricavi che le emittenti televisive stanno fatturando: se già nel 2012 c’era stato un leggero calo di introiti rispetto all’anno precedente, questa volta il calo è molto più determinante.

internet si diffondono sempre più velocemente, primo fra tutti lo streaming.

soltando la televisione, ma anche contenuti virtuali caricati sul web con mezzi come You Tube.

L’agcom ha infatti dichiarato nel suo rapporto che ““dall’analisi dei consumi medi in Italia nel 2011 conferma la centralità dei

Sul fronte dell’audience, invece, resta incontrastato seppur con un leggero calo il dominio dell’audience della tv generalista in Italia: il 75%, fatto dal 40% di share medio giornaliero in mano alla Rai e il 35% di Mediaset. Si registra inoltre un generale calo dei dati di ascolto dei telegiornali trasmessi dalle principali emittenti nazionali, mentre c’è più attenzione degli spettatori verso forme di informazione alternativa.

Si parla di un calo dell’8,7% che colpisce soprattutto la televisione in chiaro, come segnalato del resto dal fatto che Sky sia riuscita a sorpassare Mediaset e Rai. Il colosso di Murdoch si piazza quindi al primo posto anche per i ricavi, seguito da Mediaset che tuttavia registra il calo più alto di tutti. Tempi duri per le reti emittenti che vedono il pericolo rappresentato dai molti mezzi di intrattenimento alternativi alle tv che grazie ad

Ancora, si legge che gli italiani dedicano ai medica poco meno di 5 ore al giorno ed un grande spazio lo stanno conquistando i social network a cui ognuno accede per almeno 23 minuti.

contenuti audiovisivi, che assorbono circa due ore delle giornate di ogni italiano, ossia il 42% dei totali 274 minuti dedicati alla comunicazione”, dove per contenuti audiovisivi non si intende

Questi ultimi stanno diventando un mezzo di comunicazione alternativo, insieme alla posta elettronica vengono talvolta preferiti alle normali telefonate, che sono ormai demodé.


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Up...puntamenti AUTUNN O AL CIN ecco cosa EMA: ci aspetta alla fine d ell’estate ! Dall’autunno fino alla fine dell’anno 2013 nelle sale cinematografiche saranno in programmazione innumerevoli film per tutti i gusti. Complice l’imminente festival di Venezia che a partire da settembre porterà nelle sale cinematografiche una ventata di feschezza, sarà un autunno ricco da scoprire sul grande schermo, con attesissimi sequel e thriller mozzafiato.

Partiamo con il genere Fantasy per cui gli amanti della Terra di Mezzo aspetteranno con ansia il nuovo capito di Lo Hobbit, intitolata “La desolazione di Smaug”, in uscita il prossimo 12 dicembre anche in 3d. Altro atteso ritorno nelle sale è Hunger Games – La ragazza di fuoco, uscirà il 27 novembre. Gli amanti del fantasy potranno però deliziarsi già da prima, nel mese di settembre: per il 12 è prevista l’uscita di Percy Jackson e gli dei dell’olimpo: Il mare dei mostri. Le commedie fanno come sempre la parte del leone con Un compleanno da leoni, Aspirante vedovo, Una piccola impresa meridionale, Gli stagisti, Sole a catinelle, Una piccola impresa meridionale, L’ultima ruota del carro, Fading gigolò, Delivery Man, Fuga di cervelli e altri. Nel nostro paese il film-commedia più atteso è sicuramente quello di Checco Zalone che dopo il successo dei sue due precedenti film, “Cado dalle nubi” e “Che bella giornata”, il 31 ottobre torna con il nuovo lavoro “Piove a catinelle”. Si dice che gli stessi attori mentre recitavano non riuscivano a fare a meno di ridere per le battute del copione, speriamo non disattende quindi le aspettative degli spettatori.

Attesissimo nel genere musicale la biografia del gruppo emergente leader delle ragazzine, i One Direction, con il film One Direction: This is us, nelle sale dal 5 settembre, oltre a Paul McCartney & Wings: Rockshow documentario prodotto negli USA nel 1980 che sbarca in Italia il 18 settembre. Altro documentario atteso dai cinefili è Love, Marylin, film che racconta la vita dell’intramontabile Marylin che continua a far sognare il pubblico anche dopo la sua morte. Non ci si dimentica mai dei più piccoli e quindi anche il genre Animazione è ricco di novità con Cattivissimo me 2, Justin e i cavalieri valorosi, Tarzan 3D, Frozen – Il regno di ghiaccio. E, soprattutto verso Natale: Planes e I Puffi 2. Per gli amanti del puro horror: Carrie oppure L’evocazione – The Conjuring. Infine i film drammatici: merita sicuramente una nota Il mondo di Arthur Newman, regia di Dante Ariola che è al suo esordio con i lungometraggi, interpretato da Colin Firth ed Emily Blunt. Racconta la storia di un uomo che stanco della vita che conduce, da divorziato con un pessimo rapporto col figlio, decide di reinventarsi da zero e per farlo assume un’altra identità. Ci penserà l’incontro con una donna trovata svenuta a bordo della sua auto a scombinare i suoi piani.

In arrivo un’ironica commedia sul mondo degli stagisti, e Google ci mette lo zampino... Uscirà il prossimo 1 agosto “Gli stagisti” commedia interpretata dalla celeberrima coppia composta da Owen Wilson e Vince Vaughn che ritroviamo insieme dopo l’esilarante “Due single a Nozze”. Wilson e Vaughn interpretano due quarentenni che lavorano felicemente nella stessa azienda, quando d’un tratto questa decide che può fare a meno di loro e li licenzia. Ritrovarsi a 40 anni senza un lavoro e decisamente a digiuno di conoscenze tecnologiche tanto richieste nell’attuale mondo del lavoro, la coppia si troverà catapultata nel mondo dei ventenni d’oggi, quello fondato sui contratti di stage. Il tema è quanto mai attuale ma trattato qui con estrema leggerezza ed è alquanto improbabile che i due quarantenni riuscirebbero nella realtà ad accaparrarsi uno stage a maggior ragione se questo è per una delle aziende più famose al mondo, Google. Ma qui siamo in un film e questo si chiama, per l’esattezza, “Product Placement”, ovvero come inserisco una pubblicità di un prodotto in un film spacciandolo in realtà per un’esigenza di copione. Qui siamo però al caso limite, non si tratta di riprendere una bottiglietta d’acqua di una particolare azienda mentre il nostro protagonista fa footing in spiaggia, qui è tutto un continuo rimando a quello che è il vero prodotto del film: non la trama, ma Google appunto.

Ogni gang della coppia è un escamotage per presentare in realtà qualcosa che effettivamente, nella realtà, Google ha inventato o comunque acquistato. Un esempio? La meraviglia dei due protagonisti quando scoprono che l’azienda mette a disposizione, gratuitamente, il bar e il ristorante per i propri ospiti. Cosa che effettivamente Google fa, l’azienda è famosa per essere uno dei migliori ambienti lavorativi al mondo, coccola il dipendente al punto da fargli trovare anche un tavolo da ping pong in sala riunioni, giusto per rilassarsi. Nel corso del loro periodo di prova i due stagisti inoltre non solo riusciranno ad integrarsi perfettamente in azienda facendo propri i valori di Google, ma anzi riusciranno ad ampliarli e a renderli ancora migliori. Ciliegina sulla torta, per rendere tutto ancora più chiaro, il regista Shawn Levy ha davvero girato il film interamente nella sede principale di Google. Insomma parlare di Product Placement forse è riduttivo, qui si tratta di un vero e proprio spot all’azienda al punto da far sorgere un dubbio: che sia stato commissionato proprio dalla stessa? A voi la sentenza.

WOLVERINE-L’IMMORTALE: ritornano al cinema gli X-Men Fan dei supereroi, in particolare dei mutanti, tenetevi pronti, gli X-Men saranno presto di nuovo tra noi. Dopo l’ultimo capitolo della saga,“Wolverine-Le Origini”, il prossimo 25 luglio Hugh Jackman torna al cinema nel suo ruolo più amato, quello dell’indomito X-Men con gli artigli d’acciaio, con “Wolverine-L’Immortale”. Logan, alias Wolverine, lo ritroviamo dopo X-Men-Conflitto Finale sui monti ossessionato nei sogni dallo spettro di Jean Grey, la bella X-Men dai capelli rossi che gli aveva rubato il cuore. A stanarlo è una mutante giapponese, inviata per trovarlo e portarlo a Tokyo dove un morente magnate della tecnologia vuole vederlo prima di esalare l’ultimo respiro. Si tratta di un militare giapponese che quando Logan lo salvò dall’atomica di Nagasaki ne scoprì il potere rigenerante e che ora intende fargli una proposta: l’immortalità in cambio di una vita normale. Il primo spin-off dedicato a questo personaggio aveva raccontato di come, a causa di alcuni esperimenti, il suo corpo sia stato contaminato dall’amianto. In questo nuovo capitolo invece viene approfondito quello che era il potere originario di Wolverine, quello che l’aveva reso un mutante cioè la capacità di guarire in modo velocissimo. Wolverine é infatti un mutante particolare che ha, come i fan sapranno sicuramente, un doppio potere: il più conosciuto dovuto probabilmente all’impatto visivo è quello degli artigli d’amianto, potere che però è in realtà dovuto a degli esperimenti. La vera particolarità di Logan-Wolverine è il suo fattore rigenerante che rimargina le ferite e cura ogni male, rallenta

persino l’invecchiamento al punto da rendere impossibile stabilirne con certezza l’età. Ed in questo capitolo diretto da James Mangold oltre alla fisicità del personaggio si scopre anche la sua anima, puntando la storia anche sui suoi sentimenti e su quelli che ha provato per una donna che era esattamente il suo opposto, per questo l’aveva incantato fino a costringerlo alla fine ad ucciderla (X-Men conflitto finale). Quest’aspetto della vita di Wolverine è ben sottolineato nella prima parte del film, quando lontano dal branco il protagonista si sente sempre di più Logan e sempre meno il mutante che si nasconde dietro a quel nome, deciso a scovare le origini dell’amata Jane. La seconda parte cade un po’ più nel banale, forse a causa dell’idea forzata di non dover mostrare scene troppo violente, intere scene di scontri senza neppure una goccia di sangue. Plauso a Hugh Jackman che comunque riesce con la sua enorme bravura e la capacità di calarsi ancora una volta nei panni del personaggio, riesce comunque a rendere guardabile il film che altrimenti rischiava la noia dopo la prima mezz’ora. Ma al cuor non si comanda, e si sa che i fan correranno a guardarlo a scatola chiusa.

“I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita” Autore: Jordan Sonneblick Casa editrice: Giunti Steven è un adolescente di 13 anni, studioso e decisamente impacciato con le ragazze, la sua più grande passione è suonare la batteria, il suo tomento si chiama Jeffrey, il fratellino di 5 anni deciso a rendergli la vita impossibile. Una mattina dopo un banale incidente domestico Steven viene a conoscenza di una dura verità, la sua vita da quel giorno cambia radicalmente, portandolo a vivere situazioni che lo renderanno più maturo e più consapevole della vita. “I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita” di Jordan Sonnenblick è un romanzo di formazione consigliato a tutti gli adolescenti. Del resto l’autore è tra i più amati dai teen americani, ma se si riesce ad andare oltre l’età del protagonista appena 13enne, ci si rende conto che è un romanzo consigliato anche a lettori più maturi: affronta un argomento molto delicato, quello della malattia che colpisce un bambino di 5 anni, la cui vita inizia a dividersi tra le sedute di chemio e i giochi con il frattello maggiore. I pensieri di Steven nelle 186 pagine del libro sono spesso affidati a dei temi scolastici, personali al punto da far escogitare alla professoressa Palma, insegnante di lettere del nostro Steven, un metodo salva-privacy: se i temi hanno una piega sul foglio, allora vuol dire che

sono talmente intimi da non poter essere letti da nessuno, fungono solo da valvola di sfogo. E cosi Steven affida alle pagine del quaderno i suoi pensieri più profondi e i suoi temi iniziano ad essere una pila enorme di fogli carichi di pieghe. È in quelle pagine che inizia a chiedersi come il fratellino dai boccoli d’oro che attirava su di se tutte le attenzioni possa essersi trasformato in pochi mesi in un bambino pelato col corpo ricoperto di lividi, si domanda il perché del silenzio del padre che incapace di affrontare la situazione si comporta come se lui non esistesse, e a quelle stesse pagine affida i suoi sfoghi di gelosia nei confronti della mamma che non ha occhi se non per il piccolo Jeffrey, sentendosi subito dopo in colpa per averlo anche solo pensato. Tra primi amori e le lezioni di musica, amica fidata che funge anche un po’ da terapia, Steven matura in 10 mesi più di quanto abbia fatto in 13 anni e inizia a rivedere le sue opinioni sulla vita e sulle cose che contano, come l’importanza dell’amicizia e l’affetto e la complicità che c’è fra due fratelli. L’intimità con cui l’autore descrive i pensieri del protagonista coinvolge il lettore sin da subito, in particolar modo chiunque abbia un fratello o una sorella non potrà fare a meno di riconoscersi nei suoi gesti. Steven arriva a rinunciare anche all’occasione più importante nella sua vita da musicista per poter stare vicino al fratellino, ed è quello che faremmo tutti. Un libro dal linguaggio semplice ma diretto, che si legge in un baleno e alla fine commuove.


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L’intervista

What’s Up ha intervistato per voi una delle attrici più amate del cinema italiano, giunta oramai a festeggiare 38 anni di carriera passati tra set cinematografici, fiction e trasmissioni tv: Barbare De Rossi. Ultimamente l’abbiamo vista destreggiarsi egregiamente tra la fiction Pupetta (regia di Luciano Odorisio, conclusasi il 20 giugno) in cui interpretava il ruolo di Elvira, e la conduzione di Amore Criminale, andato in onda ogni venerdi dal 3 maggio fino al 7 giugno. Oltre 30 anni di carriera danno spazio per parlare di tutto e devono essere senza dubbio motivo d’orgoglio, ed è proprio da qui che abbiamo iniziato la nostra intervista.

Ciao Barbara, benvenuta su What’s Up! Sono passati più di 30 anni dal tuo debutto sul grande schermo nel 1976, puoi farci un bilancio della tua carriera? Quest’anno festeggio 38 anni di carriera e sono molto soddisfatta, mi sento gratificata da tutte le cose che ho fatto e le opportunità che ho avuto. Certo oramai io racconto storie che appartengono a donne della mia età, a delle 50enni, solo vorrei fossero approfondite meglio. In Italia si pensa che le donne a 50 anni abbiano “finito la loro vita”, non provino più passioni, non abbiano storie da raccontare e da vivere. Siamo legati allo stereotipo secondo cui a 50 anni una donna ha vissuto ciò che aveva da vivere e non le resta che rimanere a casa con la famiglia. Non sempre viene data l’opportunità di approfondire invece quanto possa essere complesso il ruolo che una donna può avere anche a quest’età, cosa che invece all’estero viene mostrata molto di più.

sono stata veramente felice, avevo seguito ed apprezzato già le edizioni precedenti condotte da Luisa Ranieri e Camila Raznovich che lo conduceva nel 2007, quando ancora non c’era neppure la legge sullo stalcking. L’avrai apprezzato anche visto il suo impegno in un’associazione a tutela delle donne… Si, anche se li l’argomento è ancora più ampio, riguarda i diritti di donne e bambini che vanno tutelati sotto tanti punti di vista. Amore Criminale va invece nello specifico raccontando storie di violenza sulle donne, storie vere che purtroppo accadono quasi ogni giorno. Con questo genere di programmi si rischia spesso di cadere nella spettacolarizzazione del dolore… In questo caso non è stato cosi, sono riuscita ad evitarlo usando tanto tatto e tanta delicatezza. Sono storie che ti entrano dentro verso le quali non si può essere indifferenti. La prima sera ad esempio ho intervistato una donna la cui figlia, una ragazza di 22 anni, era stata uccisa al poto suo. Un dolore immondo verso il quale non si può rimanere indifferenti e soprattutto verso il quale bisogna portare rispetto. Eppure non deve essere stato facile trattenere le emozioni scaturite da storie come quelle… Infatti ti assicuro che non l’ho fatto! I conduttori non riescono ad essere freddi come alcuni giornalisti abituati ad intervistare persone colpite da simili tragedie, non è stato facile riuscire a mantenere il dovuto distacco, ho sfogato altrove, nei camerini! Ti è capitato di ripensare a queste storie terminata una puntata? Continuamente, come non farlo? La donna che ho intervistato nella prima puntata ad esempio, l’ho sentita anche dopo, l’ho telefonata per sapere come stava, perché ogni storia ti lascia comunque qualcosa dentro, non si dimentica.

Ci fai qualche esempio? Bhè mi vengono in mente subito attrici come Emma Thompson o Diane Keaton che hanno vestito i panni di donne forti che hanno ancora molto da raccontare, che vivono delle storie di lavoro o d’amore, anche a 50 anni. L’ultimo ruolo da te interpretato è quello di Elvira nella fiction “Pupetta”, il personaggio di una donna molto legata alla famiglia e disposta a tutto per proteggerla. C’è qualche aspetto del suo carattere in cui ti ritrovi? Elvira è una donna estremamente protettiva che ha una visione della famiglia totale, una donna che ha rinunciato alla sua vita per seguire quella dei fratelli. Anche io sono molto legata alla mia famiglia, ai miei fratelli, e in questo sicuramente mi ritrovo. Certo non so se arriverei a fare un gesto estremo come il suo che per vendicare i fratelli si fa giustizia da sola. Oltre che in Pupetta recentemente ti abbiamo vista alla conduzione di Amore Criminale. Come hai accolto la proposta quando ti è stata fatta? Quando mi hanno proposto di condurre il programma ne

Quest’anno la formula del programma ha previsto che in ogni puntata venisse raccontata prima una storia finita male, poi un’altra storia finita invece bene. Qual’è il motivo della scelta di raccontare due finali diversi per lo stesso fenomeno? Il programma ha l’obiettivo di informare i telespettatori, di far capire quanto sia breve il passo dallo stalcking che di per se è già grave, all’omicidio. Molte donne che vivono questa condizione pensano di potersela cavare, il programma fa capire che non sempre purtroppo é cosi, a meno che non ci si ribelli. In questo caso ci si può salvare, come è accaduto ad alcune donne che per fortuna hanno capito il rischio che stavano correndo e hanno agito in tempo. Queste storie finite bene vogliono essere un messaggio di speranza, servono a far capire che salvarsi è possibile. Il tema del femminicidio è purtroppo all’ordine del giorno. Secondo te quali accorgimenti dovrebbero essere presi per contrastarlo? Dopo aver finito la trasmissione ho avvertito una sorta di impotenza, perché non sapevo cosa fare. La verità è che in Italia riesce difficile far valere le leggi, eppure ci sono. Le forze dell’ordine ad esempio non hanno abbastanza potere, non possono entrare in casa di una persona e sequestrare magari una pistola, senza aver prima superato tanti scogli burocratici. Ci sono state donne che avevano denunciato uomini che le perseguitavano, ma spesso la polizia non è potuta intervenire perché non c’erano sufficienti elementi, e purtroppo altrettanto spesso la cosa si è conclusa con una tragedia. Dovrebbero esserci leggi molto più severe già per lo stalcking, e non aspettare che vi sia un brutale atto violento per intervenire.

Penso che se un uomo ti tormenta con dei messaggi minacciosi, ti segue ovunque, minaccia di morte te e la tua famiglia, é già di per se una cosa molto grave e sufficiente ad indagare su quella persona, ad irrompere a casa sua per farle delle domande. Bisogna potenziare le leggi che già ci sono e crearne delle nuove ad hoc, ecco di cosa abbiamo bisogno. Hai una figlia che è una giovane donna, ha 17 anni: hai affrontato con lei l’argomento? Certamente, mia figlia Martina ha visto tutte le puntate della trasmissione e ne abbiamo discusso insieme. Le ho più volte parlato dei pericoli che si possono correre, spiegandole che un uomo che ti molesta, anche solo verbalmente, non può amarti davvero. Le ho spiegato che il modus operandi di questi uomini è quasi sempre lo stesso: isolano la donna da tutto e tutti, l’allontanano dagli amici e dalla famiglia, spesso fanno si che lasci il lavoro per poter essere loro l’unico appiglio rimasto a cui aggrapparsi. Dopo le sommergono di violenze psicologiche. Le ho spiegato che è di questo genere di uomini che bisogna diffidare. Smorziamo un po’ i toni passando ad un argomento più allegro: presto la vedremo nel film Universitari di Federico Moccia, com’è stato lavorare con un regista che con i suoi film e romanzi è divenuto l’idolo delle adolescenti? Nel film interpreto una madre che ha un rapporto dififcile con la figlia adolescente, vivere quest’esperienza è stato senz’altro bello. Federico poi é anche idolo di mia figlia che infatti è stata contentissima quando ha saputo che avrei preso parte al film. Mi piace lavorare con lui perché ha un modo di descrivere storie di adolecenti molto attento e delicato, come andrebbe sempre fatto. Un’ultima domanda prima di salutarci: se dovessi scegliere tra la recitazione o la conduzione di un programma, cosa preferiresti? Che domanda! Scegliere è un parolone, è difficilissimo. La mia carriera è stata votata sempre alla recitazione, io sono un’attrice e le conduttrici brave di certo non mancano. A volte però ci si annoia a fare sempre le stesse cose ed è stimolante fare nuove esperienze. La conduzione di un programma, e parliamo di Amore Criminale, è stata un’esperienza nuova e bella che spero continuerà. Mi piacerebbe poi prendere parte a programmi di

interesse sociale, che raccontino qualcosa agli spettatori. Dunque l’anno prossimo ti ritroveremo alla guida di Amore Criminale? Penso proprio di si! Grazie Barbara!


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musica ANCHE MANU CHAO TRA I PROTAGONISTI DELL’ESTATE NAPOLETANA

luigi jijo Ferrante È tornato. Dopo dodici anni di assenza dalle scene partenopee, Manu Chao ha fatto tappa alla Mostra d’Oltremare la sera del 9 luglio per il suo progetto “La Ventura”, iniziato gli scorsi mesi in altre città italiane. Il cantante parigino ha soddisfatto il bagno di folla del capoluogo che lo attendeva da tempo e ha regalato uno show travolgente e trascinante, suonando i suoi pezzi più conosciuti come “Welcome To Tijuana”, “Clandestino”, “Desaparecido”, “Me Gustas Tu” e “King Of The Bongo”, sapiente miscuglio di ska, raggae e melodie latine. Per quest’occasione il Giardino delle 28 Fontane della struttura di Fuorigrotta si è trasformata in una piccola Woodstock, un pubblico variegato composto da giovani e meno giovani, persino famiglie con

MUSIC SUMMER FESTIVAL: la vittoria va al repper napoletano Clementino Clementino, il giovane rapper nato a Cimitile (in provincia di Napoli) si è aggiudicato la prima edizione del ‘Music Summer Festival – Tezenis Live’, evento musicale svoltosi in Piazza del popolo a Roma alla fine di giugno. Condotta da Alessia Marcuzzi e Simone Annicchiarico, la manifestazione è andata in onda a luglio su Canale5, in queattro puntate, e tra u suoi scopi aveva quello di rimpiazzare grandi eventi musicali degli anni scorsi, come il ‘Festivalbar’ o ‘Un disco per l’estate’. Si può dire che in parte sia riuscita a colmare quel vuoto, riscuotendo un discreto successo grazie anche ai numerosi big che sono saliti sul palco. Marco Mengoni, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, il leader de ‘Le Vibrazioni’ Francesco Sarcina (per la prima volta nelle vesti di solista), ed Eros Ramazzotti (esibitosi in duetto con Nicole Scherzinger), hanno coinvolto il pubblico di Roma. A far loro compagnia altri artisti giovani emergenti come Moreno, sempre più amato dal pubblico con la sua “sapore d’estate” e la compagna di scuola (quella di Amici ndr) Greta, oltre che il rapper rivelazione dell’anno Fedez che ha portato sul palco il nuovo singolo “Alfonso Signorini. (Eroe Nazionale). La vera e propria gara era però concentrata su 9 giovani proposte, sottoposte al giudizio della giuria e degli stessi big che hanno espresso il loro voto. Con il brano “ ‘O Vient” Clementino aveva già vinto la prima puntata del Music Summer Festival e da subito ha fatto capire di avere le carte in regola per vincedere la kermesse: sa trascinare il pubblico, i suoi testi non sono mai banali ma sempre attenti e profondi, non ha paura di cantare nel suo dialetto e riesce a farlo cantare anche agli altri abbattendo le barriere culturali, ha ancora quell’espressione sul viso di chi non è disilluso ma crede fortemente nei sogni. Una vittoria meritata che il giovane napoletano si è portato a casa battendo anche i favoriti Antonio Maggio, vincitore dell’ultima edizione di Saneremo nella categoria Giovani, e Bianza Atzei, che presentava il brano ‘La paura che ho di perderti’, scritto da Kekko Silvestre, leader dei Modà.

bambini sdraiati sui prati, in costume o a torso nudo, con bottiglie di birra e sigarette di drum annesse. L’atmosfera da centro sociale si è respirata ancora di più quando sul palco sono saliti i supporter, amatissimi esponenti della scena musicale napoletana quali Valerio Jovine con Zulu dei 99 Posse, i Foja e Francesco Di Bella dei 24 Grana. Occasione d’oro anche per band emergenti, esibitesi nel pomeriggio: Masserie Mystical Reggae, Indubstry, Carbonifero e Sabba & Gli Incensurabili. Una vera delizia per le orecchie delle quasi 10mila persone presenti che finalmente alle 21 ha visto salire sul palco il cantautore francese insieme all’inseparabile band formata

da Jean Michel Gambeat al basso, dal chitarrista Madjid Fahem e Philippe Teboul alla batteria. Una piccola perla per gli appassionati del genere, che non hanno esitato a “pogare” incessantemente per tutta la durata dello spettacolo. Ecco quindi che i ritmi estivi del capoluogo continuano alla grande, aspettando i prossimi concerti di artisti italiani e internazionali, che prevedono, tra gli altri, Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits, all’Arena Flegrea il 14, Niccolò Fabi il 18 all’Arenile e Michael Bolton il 29 a Castel Sant’Elmo. Denise Penna

Fan di Samuele Bersani potete stare tranquilli, questi sono gli ultimi giorni in studio di registrazione per l’artista che torna a settembre con un nuovo disco di inediti. Bersani sta terminando a Bologna l’album, la cui pubblicazione è prevista il 10 settembre su etichetta Sony Music. Questo nuovo progetto arriva a distanza di quattro anni dal precedente “Manifesto abusivo” e a poco più di un anno e mezzo dalla sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo, che gli è valsa il premio della critica Mia Martini. Anche quest’anno Radio105 parte con i suoi tour estivi che regaleranno la musica dal vivo a numerosi avventori delle principali località balneali d’Italia. “105 Music e Fun” partirà il prossimo 19 luglio dalla bellissima Santa Margherita Ligure e andrà avanti per sei intensi week end (dal venerdi alla domenica) vissuti al ritmo di musica, che si concluderanno il 26 agosto a Capo D’Orlando. Un evento collaudato per raggiungere sul territorio in vacanza i fans della radio e non solo, un momento di coinvolgimento per tutti. Imperdibili i concerti serali che, rigorosamente gratuiti, avranno guest star d’eccezione come Alex Britti, Nek, Gianluca Grignani, Giuliano Palma e tanti altri. Affianco ad ogni area dedicata all’evento ci sarà poi il corner della radio, una postazione da cui i vj potranno trasmettere i concerti in diretta, coinvolgendo anche il pubblico che li segue sintonizzandosi sulla radio. Il villaggio resterà aperto il venerdì dalle 16.00 alle 20.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Nel corso

della manifestazione sarà allestito un grande villaggio commerciale che ospiterà i corner di tutti gli sponsor (COCACOLA, ENI, LANCIA, DUREX, MONTANA), il pubblico presente verrà coinvolto direttamente con momenti di animazione e distribuzione di gadget. Un’occasione da non perdere per chi avrà la fortuna di trovarsi sul posto durante una delle tappe del tour che vi elenchiamo di seguito: Santa Margherita Ligure (GE) 19-20-21 luglio 2013 Artisti: Moreno, Greta e Verdiana (da “AMICI”) + Special Guest Alex Britti. Bibione (VE) 26-27-28 luglio 2013 Artisti: Luca Carboni e Max Pezzali Gabicce Mare (PU) 2-3-4 agosto 2013 Artisti: Giuliano Palma e Mondo Marcio. Palinuro (SA) 9-10-11 agosto 2013 Guest star: Gianluca Grignani in concerto Crotone 16-17-18 agosto 2013 Concerti di Moreno, Greta e Verdiana da “Amici” Capo d’Orlando (ME) 23-24-25 agosto 2013 Guest star: concerto di Nek


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speciale giffoni film festival Gubitosi crea un ponte verso il Medio Oriente: Giffoni sbarca in Qatar

Giffoni Film Festival… non solo cinema, dietro c’è molto altro C’è una vera e propria anima sociale dietro al festival del cinema per ragazzi più famoso del mondo: il Giffoni Film Festival non è solo una kermesse cinematografica, dietro l’evento c’è una vera e propria macchina sociale che coinvolge tutto il territorio. A cominciare dalle numerosissime famiglie che ogni anno si rendono disponibili ad ospitare i piccolo giurati che provengono da ogni parte del globo, creando cosi una forte interazione culturale tra diversi popoli. Il GFF ha inoltre il merito di usare e valorizzare i luoghi sottratti alla città, chiusi ed abbandonati, rovinati dall’usura del tempo, per renderli di nuovo appetibili. A riguardo ci sono due esempi significativi: la ristrutturazione del Convento di San Francesco, oggi sede di numerose mostre e conferenze, ed il recupero del Borgo Medievale di Terravecchia, diventato un piccolo villaggio dell’ospitalità con alberghi e ristoranti. Come ignorare poi le ricadute economiche sul territorio? Lo stesso direttore del festival Claudio Gubitosi ha affermato che nei soli primi 9 giorni del festival si è calcolato un introito pari a 14milioni di euro. Per non parlare poi del turismo: ogni anno si calcolano nel periodo del festival ben 4200 camere d’hotel occupate dagli ospiti del festival e dagli addetti ai lavori mentre i ristoranti sono quasi sempre pieni. Ma non ci si ferma qui: c’è grande attesa per il progetto del “Giffoni Multimedia Valley”, un progetto nato nel 2005 da Gubitosi e perfezionato poi da un equipe di ingegneri e architetti, che ha lo socpo ultimo di permettere a Giffoni di entrare nel mondo della produzione e della formazione. SI tratta in sostanza di un piccolo

Quando oltre 44 anni fa l’allora diciottenne Claudio Gubitosi ebbe l’idea di realizzare un piccolo festival incentrato sul cinema dedicato ai giovani ragazzi, in un piccolo paese in provincia di Salerno, quello di Giffoni, di certo non si aspettava il successo che avrebbe riscosso, non pensava di diventare la più importante manifestazione cinematografica per ragazzi organizzata in Italia, e di sicuro non credeva che questo successo avrebbe superato i confini del bel paese. Eppure eccoci qui, oggi Giffoni mette a segno un altro punto e sbarca in Qatar.

scorso agosto, persino al prestigioso Kodak Theatre di Hollywood.

Testimonianza del carattere internazionale che oramai da qualche anno ha assunto il Giffoni Film Festival, Gubitosi e il suo team saranno a Doha dal 26 al 30 novembre per lanciare l’Ajyal Film Festival per ragazzi, formalizzando così la partnership culturale con il Doha Film Institute varata sin dal 2010. Il Festival non è certamente nuovo a questo genere di esperimenti: negli anni è sbarcato in Brasile, in Polonia, Romania, Macedonia, Albania, Australia e, lo

In questo modo Gubitosi lancia un vero e proprio ponte verso il Medio Oriente verso quella cultura. Ajyal Fatma ha infatti specificato le diversità di pubblico tra il GFF e l’Ajyal Film Festival, spiegando che verranno presentate pellicole più adatte al loro targetr di riferimento e alla loro cultura, ma sottolineando la volontà di voler duplicare l’esperienza di Giffoni con gli stessi valori, principi e la stessa armonia anche in Qatar.

polo multimediale messo a disposizione dei ragazzi che sarà ricco di spazi:una cineteca regionale, due sale di proiezione con le tecnologie più avanzate, un museo del cinema ed una grande arena in grado di ospitare eventi di grande portata. Il tutto ruoterà attorno a dei corsi di formazione per ragazzi che andranno dai laboratori formativi ai centri di produzione audiovisiva. La creazione della fondazione è prevista entro la fine dell’anno, come ha annunciato al termine della 43esima edizione del festival il sindaco di Giffoni Paolo Russomando. Sarà sicuramente un modo per coinvolgere ancora di più i cittadini del territorio picentino e creare un’identità sociale. L’anima sociale del festival è testimoniata anche dal grandissimo numero di associazioni ed enti no profit che anche quest’anno sono stati partner della kermesse, da Telefono Azzurro ad Aura, da Amnesty International ai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale. “Per noi sono i ragazzi le vere star del Giffoni Film Festival; il loro sguardo stupito e vitale quello che ci guida

“Il DFI condivide la nostra dedizione nel coinvolgere e ispirare il pubblico giovane attraverso il cinema. Insieme potremo fornire piattaforme più solide per i giovani di tutto il mondo affinché condividano le loro esperienze”, ha affermato il patron del festival, mentre dall’altra parte la direttrice del Festival di Ajyal Fatma Al Remaihi si è dichiarata estremamente felice di entrare a far parte della famiglia del Giffoni Film Festival.

ogni giorno”: queste le parole di Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile, professore ordinario dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presidente di Sos Il Telefono Azzurro ONLUS a commento dell’alleanza tra Telefono Azzurro e il Gff, che ogni anno si rinnova. E per il futuro? Aspettando il Multimedia Valley é intanto nato il progetto GiffoniCamp grazie all’accordo di partnership tra l’Associazione ItaliaCamp – network che unisce 70 Università italiane con istituzioni e imprese - e Giffoni Experience. L’ obiettivo é quello di realizzare un barcamp permanente e una piattaforma web aperta 365 giorni l’anno attraverso cui poter presentare e promuovere, a cadenza trimestrale, “concorsi di idee” e organizzare incontri in occasione dei quali illustrare le migliori progettualità a finanziatori, aziende e imprenditori. Insomma davvero non solo cinema, ma un Festival dai 1000 volti che si è guadagnata a pieno titolo la dicitura attribuitagli nel lontano 1982 da Francois Truffaut, quella di “Festival del cinema più necessario”.

Arrivederci Giffoni Attesissimo l’incontro con Roberto Saviano Nell’ambito del Giffoni Film Festival é stato sicuramente l’incontro con Roberto Saviano quello più atteso. Tenutosi lo scorso 27 luglio, l’evento è stato seguito anche in diretta streaming da centinaia di persone da tutto il paese e oltre i confini nostrani. Saviani entra nella gremitissima sala Trouffatut poco dopo le 17.30, completamente circondato dalla sua scorta viene accolto dagli applausi dei ragazzi della giuria e da Manlio Castagna, con lui sul palco a condurre l’incontro. Subito parte il consueto videomessaggio di “Welcome” che Giffoni riserva sempre ai suoi ospiti, pochi minuti di video in cui si raccontano vita e opere dell’ospite e il perché si trovi li. Stavolta non c’è nessun jingle festoso di sottofondo ed il video appare meno gioioso dei soliti presentati nella cittadella del cinema, ci sono solo delle immagini per ringraziarlo del suo coraggio, forse un po’ lugubri ma comunque in perfetto stile Saviano. “Essere qui, per me che sono campano, è una doppia emozione”, queste le prime parole dello scrittore, visibilmente commosso, che continua: “Per me è incontrare un miracolo, un miracolo del talento. L’entusiasmo del direttore artistico Gubitosi è il petrolio di questa iniziativa. Era tempo che non impattavo con un entusiasmo così”. In un silenzio quasi surreale Roberto Saviani inizia a parlare raccontando delle mafie, della loro capacità di fondare il potere sul fatto che le persone non hanno più la speranza di riuscire realmente a sconfiggerle. Giffoni, per lui, è già un primo modo per combatterle invece. Passa poi a raccontare del suo ultimo romanzo, ZeroZeroZero, e racconta di come le mafie riguardino il mondo intero, non solo il Sud Italia. Si concede anche uno spunto in merito al tema dell’edizione di quest’anno, “Forever young”: “Sempre giovani, significa non arrendersi mai”, ha affermato convinto. Partono poi le domande dei ragazzi ed è davvero incredibile vedere come i giuriti di ogni età hanno voglia di dire la loro e fare domande. Uno dei più piccoli gli fa persino un’ammenda, affermando: “secondo me dovresti scrivere libri per bambini prendendo in giro i mafiosi. I tuoi libri sono rivolti troppo ad un pubblico solo adulto”.

Cala il sipario sulla 43esima edizione del Giffoni Film Festival, il tema di quest’anno é stato “For ever young”, sempre giovani, come il target di riferimento del festival cinematografico. La manifestazione anche quest’anno si è distinta per l’enorme spirito sociale che tradizionalmente accompagna il Festival, per la qualità dei film in concorso e per il numero di ospiti che il suo patron, Claudio Gubitosi, è riuscito anche stavolta a portare nella cittadella. Centinaia i fan andati in visibilio per Naya River, star dell’amatissima serie tv Glee, che non ha potuto far a meno di commemorare il suo collega Corry Montetih morto pochi giorni fa, con un minuto di silenzio: gli oltre tremila giurati e i fan hanno spento le voci e il chiacchiericcio per questo commovente momento. Difficile riuscirci, come ha affermato lo stesso scrittore, ma in un Festival che è dedicato ai ragazzi, anche a quelli veramente piccoli, è un’affermazione più che lecita e che fa sorridere. Un bravo giurato cita Delitto e Castigo di Dostoevskij e gli chiede se si considera una persona straordinaria, a quel punto Roberto risponde cosi: “Se per straordinario intendi una vita al di fuori dell’ordinario, allora ci sono dentro. In realtà, è tutto partito da un processo molto ordinario, quello di scrivere. Poi quando è successo, non sono scappato via, anche se ho pensato talvolta di farlo. Il coraggio non è innato: non ho mai apprezzato la definizione di Manzoni, il coraggio lo coltivi, lo addestri, con la conoscenza, dando spazio alla dignità, anche alla rabbia. Quando poi ti capita una vita ‘fuori dell’ordinario’ o scappi o allevi il coraggio. E io sento di vivere la mia vita allevando il coraggio”. Racconta che dopo il successo di Gomorra, quando le cose sono iniziate ad essere pericolose, molti governi gli hanno offerto asilo politico, gli era stato proposto di “sparire” in Islanda, l’occasione per poter avere una vita più tranquilla. Il rifiuto è stato dovuto al fatto che non gli andava di dover perdere la sua identità, la forza la trovava nella rabbia e, ha affermato, lo sconforto gli prende specialmente quando realizza che la situazione di isolamento in cui vive non riguarda solo lui ma anche i suoi cari. Le domande dei ragazzi sono davvero tante e il tempo non basta per ascoltarle tutte, l’ultima prende spunto da una manifestazione a cui Saviano ha partecipato a Tel Aviv qualche anno fa e riguarda lo scontro tra Israele e Palestina. “Il sogno, ha affermato, è quello di vedere due paesi e due popoli”.

Acclamati dal pubblico anche Logan Lerman e Alexandra Daddario, protagonisti della saga fantasy Percey Jackson, il cui teaser è stato presentato in anteprima. E poi ancora Max Pezzali, il maestro del cinema horror Dario Argento, I soliti Idioti, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Stefania Rocca, Filippo Nigri e altri ancora. Se però dovessimo fare la classifica degli ospiti più attesi ed importanti, il primo posto andrebbe senza dubbio a Roberto Saviano, ospite del festival lo scrittore ha parlato ai giurati del suo ultimo libro, Zero Zero Zero, del mondo della droga e di temi attuali come il lavoro e i giovani, rispondendo nel corso del suo lungo intervento a numerose domande fatte proprio dai giurati in sala. Centomila le persone che si sono collegate alla diretta streaming dell’incontro, a lui è andato il premio Truffaut, il più prestigioso della manifestazione che per la prim volta viene assegnato ad uno scrittore anziché a un cineasta. Del Giffoni Film festival si è sempre detto che è una manifestazione attenta alle esigenze giovanili e alle tematiche più sensibili che circondano il loro mondo: a conferma di ciò i vincitori di quest’anno, film dedicati al bullismo nelle scuole, all’adozione, all’omosessualità, alla speranza. La categoria “Generator +18” ha proclamato vincitore Any Day Now, pellicola targata Usa 2012 che racconta le vicende di una coppia omosessuale che si batte per l’adozione di un bambino diversamente abile abbandonato dalla madre tossicodipendente, una storia da far venire i brividi. La jaula de oro è invece la pellicola messicana-spagnola vincitrice pe la giuria “Generator +16”, viaggio di tre adolescenti attraverso i quartieri più poveri del Guatemala, Regeret! Film opera dei Paesi Bassi che narra la vita del protagonista vittima di bullismo ha invece vinto per la categoria “Generator +13”. Tra le pellicole dedicate ai più piccoli i vincitori sono invece stati Mike says goodbye per la giuria “Elements +10”, The famous five2 per la “Elements +6” e The catch per la “Elements +3” Da segnalare quest’anno il ritorno di una grande “kermesse nella kermesse” made in Giffoni, il Giffoni Music Concept, in concerto si sono esibiti Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana. Chiusi i battenti, lo staff è già all’opera per la prossima edizione le cui date sono già note: dal 18 al 27 luglio, il tema sarà scelto come di consueto insieme ai giurati coinvolgendo il pubblico attraverso i social network.


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