92 whats up agosto 2013

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0,10 ¤

Pag. 2 NEWS L’America festeggia l’anniversario di “I have a dream” Papa Francesco Processo Mediaset Smte

Page 3 Formazione e lavoro Vola a lavoro Best Western Expo 2015 Nuove opportunità in ambito bancario

Page 5 Up...puntamenti Cinema Page 4 Aspettando Venezia

Connubio tra libri e film in scena alla Mostra del Cinema di Venezia Venezia: buona la prima Venezia

Page 6 Rubriche turismo, social

Elisa l’anima vola Fermate gli sposi Il mondo di Arthur Newman JK Rowling

Cina

Page 8 L’intervista Professione horror Tulpa Vi avevamo già parlato di tulpa Zampiglione vs argento

Page 7 Up...profondimenti che legge fa

Il declino delle Lonely Planet Renzo Piano progetta la casa pió piccola del mondo Un social network per la Mostra del Cinema di Venezia

Decreto del fare | Decreto lavoro

Editoriale Cinquanta anni fa Martin Luter King pronunciava uno dei discorsi più famosi al mondo che sarebbe passato alla storia semplicemente grazie a quattro parole da lui pronunciate in una frase: “I have a dream”. Martin Luter King aveva un sogno, allora considerato assurdo, quello dell’uguaglianza tra persone di colore e uomini bianchi. Osava sognare che un giorno lui e tutti gli uomini di colore, come tutte le persone bianche, potesse avere il diritto al voto. Il Reverendo King era vissuto in un mondo in cui gli uomini neri per legge erano costretti a cedere il posto sugli autobus alle persone bianche, viveva in un paese che con la Dichiarazione d’Indipendenza aveva annunciato che ogni cittadino americano, senza alcuna distinzione, aveva diritto alla felicità e aveva promesso di difendere questo diritto. Promessa che in seguito ha disatteso, almeno per gli uomini di colore verso i quali il principio di eguaglianza risultava vano. Cinquant’anni dopo, le cose sono fortunatamente cambiate ma viene spontaneo chiedersi: di quanto?

Certo oggi uomini bianchi e neri, rossi o gialli che siano, hanno gli stessi diritti, almeno su carta, ma questo non basta per dire che il razzismo è scomparso, ha solo cambiato forma o in alcuni casi, bersaglio. Viene subito da pensare ad una coppia gay che qui in Italia, paese che si fa vanto del suo essere “democratico”, in realtà non ha alcun diritto, non può sposarsi ne avere figli, per loro la democrazia non è un dato di fatto ma un miraggio. Aspettano da tempo di trovarsi di fronte a un governo che faccia finalmente la scelta giusta e la più democratica, dando loro ciò che gli spetta, ma si trovano come difronte a un gratta e vinci con la speranza di una vincita che possa cambiar loro la vita, vedendo però comparire inesorabile la scritta “Oggi sei sfortunato, riprova ancora”. Mettendo da parte le coppie gay che potrebbero far pensare ad un assist fin troppo facile da cogliere, mi viene ancora da pensare all’odio razziale che c’è tra Nord e Sud, ai cori negli stadi che inneggiano ad una catastrofe in grado di spazzare via parte della popolazione italiana perché parla un dialetto diverso dal proprio. O ancora, alle offese dirette ad un giocatore che indossa la maglia della nazionale italiana, ma che per qualcuno lo fa senza averne il diritto perché di colore.

Ciò che probabilmente manca più i tutto in questo paese è l’educazione alla tolleranza. Sarebbe opportunoi insegnare a tutti fin da bambini, nelle scuole, che poco importa il colore della pelle, la religione, o la status sociale di una persona. Far capire ai giovani che il calcio è uno sport di squadra che dovrebbe insegnare ad essere uniti e inneggiare a valori come la fratellanza e anche l’amicizia a prescindere da dove si è nati o da chi. Forse sarebbe il caso di dare più spazio all’interno dei programmi scolastici a queste tematiche, anche se ciò significa sottrarre qualche ora a Saba o Aristotele, sono certa che loro approverebbero. Ma qui si continua a far mangiare bambini della stessa classe in ambienti differenti perché c’è che può permttersi la mensa scolastica e chi invece il pranzo deve portarselo da casa. Sarebbe bello oggi vedere la faccia di Martin Luter King dinanzi ai discorsi di Obama, primo presidente nero degli Stati Uniti, dimostrazione in carne e ossa che i sogni, quelli di qualcuno, si avverano. Dorotea De Vito


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news PAPA FRANCESCO, la telefonata che non ti aspetti “Ciao Michele, sono il Papa”, non è una burla, non è uno scherzo telefonico fatto a qualcuno, quest’insolita telefonata si è svolta davvero!

Non si conoscono altri dettagli su ciò che il Pontefice gli abbia detto, giustamente Michele ha voluto tener per se quelle parole, ritenendole private.

Il destinatario è Michele Ferri che ha ricevuto dal Papa questa inaspettata telefonata in una calda giornata d’agosto, dopo due mesi di dolore dovuti alla morte di un fratello.

Quel che è certo è la natura di questo gesto è sicuramente di conforto per molte altre persone, un bellissimo pensiero che lascia ben sperare per il futuro della Chiesa.

Le parole che hanno portato allo stupore di Michele sono quelle che useremo tutti noi nel momento in cui facciamo una telefonata qualsiasi: “Ciao Michele, sono Papa Francesco”.

Dopo l’elezione di Papa Francesco ci sono voluti pochissimi giorni per capire che lui era diverso, partendo dalla rinuncia a tutti i privilegi che gli spetterebbero ai piccoli gesti che ha compiuto per essere vicino ai suoi fedeli. Come quando la prima domenica del suo pontificato ha deciso di aspettare fuori una minuscola chiesa tutti quelli che avevano preso parte alla Santa Messa per stringere loro personalmente la mano.

Quando ha sentito queste parole, il 40enne di Pesaro, da anni costretto sulla sedia a rotelle, ha pensato a uno scherzo, la commozione di capire che dall’altra parte della cornetta c’era davvero il Pontefice è stata enorme. Suo fratello, Andrea Ferri, imprenditore titolare di alcuni impianti di benzina, è stato ucciso due mesi fa nella notte tra il 3 e il 4 giugno. Per l’omicidio di Andrea sono finiti in carcere un suo dipendente e un complice.

Un Papa che ha finalmente capito che per avvicinare di nuovo le persone alla Chiesa, soprattutto i giovani, c’era bisogno di un cambiamento.

Dopo l’accaduto, nella vita di Michele c’era stato un grande vuoto, come se non avesse già sofferto abbastanza. Giunto al limite della tolleranza si è sfogato anche su Facebook, indirizzando proprio a Dio il suo sfogo: “Più passa il tempo e più il dolore aumenta scriveva -. Ti ho sempre perdonato tutto. Questa volta no, Dio, questa volta non ti perdono”.

L’AMERICA FESTEGGIA L’ANNIVERSARIO DI “I have a dream” “I have Dream”, dopo 50 anni dal famoso discorso di Martin Luther King che affermava «Io sogno che i miei quattro bambini, un giorno possano vivere in una nazione in cui non verranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per la sostanza del loro carattere», gli Stati Uniti celebrano quest’anniversario nel modo migliore possibile. Perché è proprio Barack Obama, il primo presidente afro-americano della storia del Paese, a presiedere la cerimonia di commemorazione: Obama ha avuto l’arduo compito di pronunciare un discorso nello stesso Lincoln Memorial di Washington dove il reverendo King, il 28 agosto del 1963, parlò di fronte a una folla di 250mila persone. Per il presidente degli Stati Uniti Martin Luther king è un eroe, di più, un profeta. “Sono qui, siamo qui – ha affermato nel suo discorsograzie a quelle battaglie e a quelle marce. La fiamma della giustizia non è mai morta”, siamo in debito con chi ha sacrificato la vita per cambiare il nostro Paese. Con chi ha marciato insieme in quegli anni. Per noi”. Poi ha continuato: “Non sono morti invano. Sono degli eroi. Martin Luther King ha dato speranza a milioni di persone. L’America è divenuta più libera e giusta, non solo per gli afro-americani ma anche per i latinos e i gay. Grazie a loro sono cambiati i legislatori, il Congresso, e alla fine anche la Casa Bianca è cambiata. E ora noi abbiamo il dovere di continuare il loro sogno”

Poi, come uomo di fede, aveva deciso di scrivere al Papa in cerca di un po’ di conforto. Contro ogni previsione, la risposta non si è fatta attendere ed è arrivata, non per lettera, ma addirittura per telefono.

Un bel discorso che riprende i valori per cui il reverendo King aveva tanto lottato e li attualizza.

Questa volte le parole affidate ai social network non sono state più di sconforto ma di gioia, l’uomo ha infatti voluto condividere con i suoi conoscenti la sua felicità scrivendo: “Oggi è arrivata una telefonata inaspettata... al mio Pronto? Mi ha risposto una voce dicendomi Ciao Michele, sono Papa Francesco... un’emozione unica”, mi ha detto che ha pianto quando ha letto la lettera che gli avevo scritto”.

Obama non ha dimenticato di citare i problemi che attanagliano l’America, menzionando l’attuale povertà dei giovani e, una delle sue più ardue battaglie, il sistema sanitario degli Stati Uniti che garantisce assistenza solo a chi può permettersi una carta di credito. “Ci vuole coraggio per cambiare le cose, ha concluso Obama, lo stesso coraggio di allora”.

PROCESSO MEDIASET: confermata la condanna per Silvio Berlusconi. E’ di poche ore fa la notizia che la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Silvio Berlusconi in merito al processo Mediaset. L’inchiesta, nata da un filone del processo All Iberian, riguarda la compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset attraverso società offshore, riconducibili al gruppo di Berlusconi. L’ex premier è accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio. Secondo il tribunale, Mediaset comprava diritti di film girati negli Stati Uniti attraverso società offshore, che a loro volta li cedevano ad altre società gemelle aumentando il prezzo. Cosi facendo si riuscivano a nascondere dei fondi neri.

Per questo Berlusconi dovrà scontare quattro anni di carcere e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Dei quattro anni di carcere, due possono essere cancellati dall’indulto, l’ex Premier dovrà quindi scegliere come trascorrere l’altra metà della pena, avendo come alternative gli arresti domiciliari e i lavori socialmente utili. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza di Milano dopo aver sentito il parere della Procura generale. La corte ha quindi respinto il ricorso di Berlusconi nei cui confronti dichiara, ai sensi dell’articolo 624 comma 2 codice procedura penale, irrevocabili tutte le altre parti della sentenza impugnata.

Per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, che secondo la richiesta diretta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura, potevano essere ridotti da cinque a tre anni, i giudici hanno deciso per il rinvio. Il nuovo processo si svolgerà a Milano in autunno. Subito dopo la lettura della sentenza della Cassazione a Palazzo Grazioli sono giunti a via del Plebiscito i due capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, il coordinatore del partito Denis Verdini e il senatore pidiellino Altero Matteoli.

LA VACANZA É SOCIAL, é 2.0, é gratis (o quasi)... Nell’era di internet e con la rivoluzione 2.0 tutto è possibile, anche progettare una vacanza con l’intento di non spendere quasi nulla. E’ l’idea che hanno avuto tre 24enni di Empoli, Gianni Beconcini, Matteo Cipollini e Fausto Maglia, hanno dato via al primo “Social Media Trip Experiment”, progettando una vacanza in giro per l’Italia con soli 100 euro di budget, da usare esclusivamente in casi di emergenza. I tre giovani hanno lanciato la sfida su Facebook lo scorso 30 luglio, con un appello alla popolazione della rete che recita cosi: “SMTE nasce per gioco. Mangiare, dormire, viaggiare partendo da Empoli e arrivando a Messina. 5-11 agosto, 7 giorni di tempo; 100€ di budget. Ci aiuti?”, la mattina del 5 agosto sono partiti contando sull’aiuto delle persone, chi per un passaggio, chi per un tetto sotto cui dormire o un pranzo, chi anche solo per un caffè. E ce l’hanno fatta. In pochissimi giorni grazie al tam tam di amici e conoscenti la pagina Facebook dell’iniziativa ha raggiunto oltre 1500 like, tantissime le persone che hanno risposto al loro appello. Questo l’itinerario: Gianni, Matteo e Fausto sono partiti da Empoli, hanno alloggiato la prima sera a Cecina e poi sono partiti alla volta di Frosinone, Latina, Aversa, Napoli, Minori, Salerno, hanno attraversato la Calabria per giungere finalmente e con addirittura un giorno di anticipo rispetto al programma, a Messina. Qui sono riusciti

nell’impresa di attraversare lo stretto, rigorosamente a scrocco, per poi tornare a casa dall’aeroporto di Catania. Un’idea che ha convinto ed entusiasmato molti, originale, coinvolgente.

Tutte le loro avventure, le foto di chi ha offerto un passaggio o la colazione, e le spese sostenute, sono state documentate quotidianamente sulla loro pagina, per tenere aggiornati amici, parenti, e sostenitori.

Per attraversare l’Italia hanno cercato di fare l’autostop, preparando un originale cartello in modo da attirare l’attenzione degli automobilisti: anche se non puoi darci un passaggio, sostienici su Facebook. A chi ha contribuito a rendere possibile l’impresa é stato dato un simpatico attestato, con tanto di fotografia dei tre giovani ragazzi che certifica la partecipazione all’esperimento.

Un’esperienza unica che sicuramente avrà arricchito culturalmente e soprattutto umanamente i ragazzi in primis ma, perchè no, anche le persone che li hanno incontrati, li hanno sostenuti e hanno creduto in loro. Questa è l’Italia che ci piace.

Dora De Vito.


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Formazione e lavoro Expo 2015: continuano le assunzioni

Best Western ha aperto nuove ricerche di personale per i propri alberghi in Italia, ecco le

offerte attive:

Assunzioni in vista della fiera Expo 2015 che si terrà a Milano, si ricercano infatti diverse figure con conoscenza della lingua inglese, a cui affidare incarichi in vista del grande evento mondiale che attirerà milioni di turisti e imprenditori. Si cercano talenti che condividano i valori della manifestazione. I contratti di lavoro, come da accordi con i sindacati, saranno a tempo determinato, ma anche apprendistato e stage / tirocini per il 2014 – 2015. Di seguito sono riportate le offerte attualmente attive: SENIOR PROJECT MANAGER ALLESTIMENTI Il candidato gestirà le attività connesse agli allestimenti, controllando e valutandone i costi, preparando stime e capitolati per la redazione dei documenti di gara e collaborando all’iter di valutazione delle imprese concorrenti. L’offerta è rivolta a laureati in Architettura o titoli equipollenti che abbiano maturato almeno 10 anni di esperienza nella Direzione Lavori su allestimenti di tipo fieristico di elevata complessità, preferibilmente padiglioni Expo. SPECIALISTA PALINSESTO EVENTI La ricerca è rivolta a laureati in ambito Comunicazione ed Eventi o equipollenti, con 3-5 anni di esperienza in ruoli analoghi. Specialista marketing consumer crm, piani di marketing e marketing programs Specialista marketing btc Sales management specialist Controller Junior program manager Accreditation specialist Per questi profili la selezione è rivolta a laureati in Economia e/o Ingegneria Gestionale, con esperienza pregressa in analogo ruolo dalla durata tra i 3 e i 5 anni. Retail specialist Program manager I candidati ideali per la candidatura di questi due profili sono laureati in Economia, Ingegneria Gestionale o titoli equipollenti, con esperienza in ruoli analoghi di 7-10 anni. Waste manager Project manager mobility & transport L’ offerta di lavoro per questi due profili è rivolta a laureati in Ingegneria o simili, che abbiano maturato almeno 3-5 anni di esperienza in ambito affine. System & service operation specialist Possono partecipare alla selezione candidati in possesso del diploma in Informatica / ITIS, che abbiano maturato almeno 3 anni di esperienza in ambito sistemistico. Specialista sicurezza cantiere Specialista gestione contratti Specialista autorizzazioni subappalto Progettista d’interni e allestimenti Per questi profili viene richiesta la laurea in Ingegneria o Architettura con esperienza di 3-5 anni nel settore di riferimento, oppure diploma di Perito o Geometra unitamente a 10 anni di esperienza professionale. Specialista applicazioni infrastrutture tecnologiche Project manager it Si selezionano laureati in Ingegneria o Informatica, con 7 o 10 anni di esperienza a seconda del ruolo ruolo. Specialista relazioni istituzionali I candidati ideali sono laureati in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione, Sociologia, Economia o titoli equipollenti, con buona esperienza. Specialista progetti di comunicazione Specialista comunicazione Tra i requisiti richiesti per candidarsi a uno di questi due profili c’è la laurea in Scienze della Comunicazione, Giornalismo, Pubbliche Relazioni e Materie Umanistiche, e 1-2 anni di esperienza in mansioni simili. Senior project manager allestimenti Si richiedono laurea in Architettura e 10 anni di esperienza nella Direzione Lavori su allestimenti e tecnologie di tipo fieristico. Responsabile ciclo attivo Offerte di lavoro per laureati in Economia e Commercio o diplomati in Ragioneria, con 5-7 anni di esperienza. Addetto ordini e acquisti / junior buyer Per candidarsi occorre il possesso di laurea in Economia e Commercio e/o Materie Giuridiche o diploma di Perito o in Ragioneria, ed esperienza di qualche anno in mansioni analoghe. Gli interessati alle future assunzioni Expo 2015 offerte di lavoro possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle ricerche in corso - lavora con noi Expo Milano, dalla quale è possibile prendere visione dettagliata di tutti gli annunci e dei requisiti richiesti per ciascuna mansione, e inviare la candidatura registrando il curriculum vitae nell’apposito form. I colloqui si svolgeranno nei prossimi mesi.

La testata fruisce dei contributi statali di cui alla legge 7 agosto 1990, numero 250 e successive modificazione. Testata iscritta nella sezione per la stampa ed informazione del tribunale di Roma in data 14.10.2003 al n.440/2006

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FRONT OFFICE MANAGER

Il candidato ideale ha tra i 25 ed i 35 anni. Si richiede: esperienza maturata nel settore, ottima conoscenza della lingua inglese parlata e scritta e possibilmente di una seconda lingua straniera; conoscenza e padronanza dei sistemi informatici e pacchetto office; forte orientamento al problem solving e alla vendita, coprirà e lavorerà anche in turni, spiccate doti relazionali oltre ad una forte motivazione al raggiungimento degli obiettivi. Inizialmente il contratto sarà a tempo determinato.

Seconda Governante - Housekeeping

La risorsa si occuperà del controllo, della pulizia hotel e del rispetto degli standard di qualità. Si occuperà inoltre del coordinamento e supporto dei piani e caffetteria, della suddivisione e supporto dei turni e del carico di lavoro del personale. | Si richiede un’ottima conoscenza della lingua inglese, ottime capicità organizzative, di gestione e controllo. | Doti di leadership, problem solving, ottime capacità relazionali, cortesia e flessibilità ne completano il profilo. Si richiede disponibilità immediata. Rispondere solo se in possesso dei requisiti richiesti.

Impiegato/a per il Front Office

Il profilo richiesto lavorerà su turni. Si occuperà delle prenotazioni, online e offline, dei check-in/out, dell’assistenza agli ospiti e delle telefonate. | Si relazionerà con i reparti di Housekeeping e di Maintenance e sarà in grado di risolvere le piccole problematiche quotidiane, affiancato dal management dell’albergo e parteciperà a formazione interna e esterna. | Gradualmente nel tempo, riceverà incarichi di piccola amministrazione e segreteria direzionale. | Si richiede l’esperienza di almeno 1 anno in hotel, preferenza laurea in lingue con ottimo inglese e almeno un’altra lingua, preferibilmente russo o cinese e la conoscenza dei Social Forum. La gestione dei portali di prenotazione alberghiera costituirà titolo preferenziale.

Addetto al Front Office

Il profilo richiesto lavorerà su turni, anche notturni e spezzati. Dopo un iniziale periodo di affiancamento, sarà in grado di gestire autonomamente il proprio turno, occupandosi delle prenotazioni, dei check-in/out, portali, dell’assistenza agli ospiti e delle telefonate. Si relazionerà con i reparti di Housekeeping e di Maintenance e sarà in grado di risolvere le piccole problematiche quotidiane, affiancato dal management dell’albergo e parteciperà a formazione interna e esterna. | Gradualmente nel tempo, riceverà incarichi di piccola amministrazione e segreteria direzionale.

Segretario di ricevimento - Roma

Turni di lavoro sia diurni che notturni | ottima conoscenza della lingua inglese + altra lingua straniera (tedesco, spagnolo, francese) esperienza in un Ricevimento di un hotel 3/4 stelle di almeno 2 anni | possibilità di inserimento immediata.

Portiere di notte qualificato - Milano

Richiesta precedente esperienza e corretta conoscenza della lingua inglese parlata e scritta.

Addetto al ricevimento - Milano

Si ricerca apprendista segretario di ricevimento e segretario di ricevimento con un minino di esperienza e con corretta conoscenza della lingua inglese parlata e scritta.

Cameriere di Sala - Milano Sesto S.Giovanni

Si ricerca un cameriere/a di sala ristorante con 2/3 anni di esperienza, dotato/a di forte senso del lavoro di squadra, flessibile e sorridente. Si richiede disponibilità su turni di lavoro spezzati, conoscenza della lingua inglese e/o altre lingue straniere. Tutti i dettagli e le modalità di candidatura sulla pagina lavora con noi del sito web aziendale.

Nuove opportunità in ambito bancario Findomestic, azienda parte del gruppo BNP Pribas, ha aperto alcune opportunità di lavoro, eccole elencate di seguito: OPERATORI DEL CREDITO Gli operatori del credito si occuperanno, a seconda del ruolo ricoperto, di attività quali lo sviluppo commerciale della relazione con i clienti, la cura del processo di valutazione delle pratiche di finanziamento e la gestione dei casi di ritardo nei pagamenti al fine di identificare le soluzioni più adatte sia per il cliente che per l’azienda. I candidati ideali sono diplomati o laureati, con buone capacità di relazione e negoziazione, e attitudine lavorare per obiettivi. STAGE PARTNER CARE La ricerca è rivolta a candidati, preferibilmente laureati in materie economiche da non oltre 12 mesi, da assumere in tirocinio nell’ambito dei Servizi Centrali Studio. Il Gruppo BNP Paribas è anche alla ricerca, per le società BNL e Arval, delle seguenti figure: - Gestore Commerciale Telefonico - Gestore Relazionale Privati - Direttori di Agenzia - Analista del Credito - Specialista Controllo di Gestione - Account Manager - Stage Organizzazione e Risorse Umane / Marketing e Comunicazione / Legale e Compliance / Linee di Business / IT e Immobiliare / Finanza e Rischi / Credit Analyst / Acquisizione Clienti, tutta Italia. Gli interessati alle offerte di lavoro in Findomestic o nel gruppo BNP, possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle carriere del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.


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cinema VENEZIA: buona la prima ASPETTANDO VENEZIA

Ha ufficialmente aperto i battenti la Mostra del cinema di Venezia, come preannunciato in apertura “Gravity”, il thriller ambientato nello spazio del messicano Alfonso Cuaron con Sandra Bullock e George Clooney. Lei è un ingegnere medico in prestito alle missioni spaziali, lui un impertinente astronauta che ascolta musica in orbita e nel comunicare con la base non si lascia mai sfuggire battute sarcastiche e aneddoti sciocchi e ironici. Entrambi sono “lost in the space”, persi nello spazio costretti alle prove più ardue per sopravvivere, come schivare detriti satellitari che viaggiano a 30mila chilometri orari, spegnere incendi in orbita e azionare motori spaziali. Un film che tiene col fiato sospeso e molto ben fatto, soprattutto se si pensa all’ambientazione insolita (lo spazio appunto) e che quindi non cambia mai, e al fatto che la storia ruota attorno a soli due personaggi, i due protagonisti.

Ci siamo quasi, mancano pochi giorni all’inizio della settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, quest’anno in scena dal 28 agosto al 7 settembre. I preparativi fervono, la Serenissima si prepara ad accogliere come ogni anno star di Hollywood e oltre Hollywood, la creme de la creme del cinema internazionale, a bordo di lussuosissimi yacht che approderanno al Lido di Venezia. C’è chi pensa che la kermesse sia solo o soprattutto questo: festeggiamenti, party esclusivi, red carpet che si trasformano in vere e proprie sfilate di moda, caccia al vip del momento. Centinaia di fan che aspettano trepidanti di poter incontrare l’attore o l’attrice che preferiscono per ottenere un fatidico autografo. Gli appassionati cineasti sanno però che oltre la patina dorata c’è ben altro, la Mostra del Cinema di Venezia è una ghiotta occasione per scoprire interessantissimi film il cui successo decretato dalla giuria è stato quasi sempre eguagliato dal pubblico. Un momento di confronto e di dibattito sul mondo del cinema con tutto ciò che lo circonda, un’occasione per ricordare i grandi del passato che hanno fatto del cinema la settima arte. Sarà “Gravity”, thriller fuori concorso diretto da Alfonso Cuaron (Y tu mam° tan bien -Venezia 2011-) ad aprire la Mostra la sera del 28 agosto. Con interpreti Sandra Bullock e George Clooney, il thriller è ambientato nello spazio e verrà proiettato secondo i canoni della nuova tecnologia, in 3D.

Aperte le danze inizierà la corsa al Leone D’Oro: 19 i film in concorso di cui tre italiani: si tratta de “L’Intrepido” di Gianni Amelio, “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante e il documentario “Sacro Grà” di Gianfranco Rosi. In occasione della 70esima edizione, la Biennale di Venezia ha inoltre creato uno speciale progetto intitolato Venezia 70 – Future Releoded: settanta registi provenienti da ogni angolo del pianeta sono stati invitati a realizzare un cortometraggio totalmente senza vincoli, in piena libertà creativa, purché durino tra i 60 e i 90 minuti. Obiettivo: offrire un omaggio d’autore alla mostra. Tutti i cortomentraggi saranno poi proiettati al Lido. La scelta del presidente della giuria quest’ìanno è ricaduta su Bernando Bartolucci, regista italiano pluripremiato (nel 2007 fu onorato proprio a Venezia del Leone D’oro alla carriera), fortemente voluto dal direttore della Mostra Alberto Barbera. I film in gara promettono momenti di grande spettacolo, la qualità è sempre stata alta, ben venga quindi anche il brio e l’aria di festa che circonda l’evento. Noi siamo pronti per aggiornarvi sulla Mostra day by day, non resta quindi che aspettare il 28! Tommaso D’Angelo

VENEZIA: applausi per il primo film italiano in concorso Fiumi di applausi per il primo film italiano in concorso alla settantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Si tratta di Via Castellana Bandiera di Emma Dante, pellicola tratta dall’omoinimo romanzo ambientato a Palermo. Un film tutto al femminile, come le due protagoniste: la trama ruota oinfatti tutta intorno ad un casuale incontro tra due donne, per strada, entrambe al volante, ferme in un vicolo, quello di Via Castellana Bandiera appunto, ognuna decisa a non cedere il passo all’altra, a non lasciarla passare. Da un lato ci sono una ragazza con la sua fidanzata, dall’altro una donna anziana famosa in tutto il quartiere per la sua testardaggine (li, nello stesso vicolo, una volta ha atteso anche fino alla 3 del mattino che la macchina di fronte a lei facesse retromarcia e la facesse passare per prima). Un duello quello tra le due donne che non è semplicemente fatto di sguardi o di dialettica, ma arriva anche al piano fisico mettendo da parte il concetto per cui questo debba essere esclusivo degli uomini. Ben presto

anche l’0intero quartiere vi prenderà parte schierandosi chi da una parte, chi dall’altra. La pellicola sembra una piéce teatrale, ma del resto é proprio a teatro che Emma Dante ha mosso i primi passi e si è affermata, per questa storia però, ha voluto cimentarsi e confrontarsi col grande scherma: “era una storia più adatta al cinema che al teatro”, ha infatti affermato. La stessa regista interpreta una delle due protagoniste, insieme ad una straordinaria Elena Cotta, al suo primo debutto cinematografico. Terza donna cardine del film é Alba Rohrwacher che interpreta Rosa, una disegnatrice “punkabbestia” con una riga nera tatuata dal collo al piede. Alba ed Emma nel film sono una coppia omosessuale ma la Dante ci tiene a precisare: “Niente etichette, per me sono solo due persone che si amano, sono stanca di sentire specificare sempre le preferenze sessuali di una coppia quando non sono etero, come a voler sottolineare le differenze. Non c’è alcuna differenza”.

Clooney ha amato da subito la sceneggiatura: «La sceneggiatura mi piaceva e c’erano solo due ruoli, Sandra faceva l’altro perciò l’unico disponibile era il mio. Il personaggio non è simile a me ma mi è piaciuto», è quanto ha affermato in conferenza. La vera star del film sembra però essere Sandra Bullock che stavolta ha messo un po’ in ombra (se mai sia possibile) il collega George. Complice la sua spettacolare forma fisica (ha infatti dichiarato di aver lavorato sodo per raggiungere l’aspetto androgino che richiedeva la parte), se poi ci mettiamo la bravura nel far apparire sul suo viso le espressioni di paura e terrore mentre lotta per ritornare sulla terra, per respirare, per cercare la forza di non mollare, bè allora il connubio è fatto e di sicuro successo. Nota di merito anche sulla scelta del 3D: laddove quest’ultima è spesso risultata sintomo della moda e di ciò che “tira”, qui è una scelta azzeccatissima e riesce a portare lo spettatore nello spazio insieme alla Bullock e a Clooney.

Connubio tra libri e film in scena alla Mostra del Cinema di Venezia

Sarà una mostra del cinema che guarda alla letteratura la Settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. In un momento in cui i grandi del cinema sempre più spesso sono ricorsi ai grandi della parola stampata per i loro film (basta pensare al successo de Il Grande Gatsby di Fitsgerald), a Venezia questa tendenza non poteva certamente essere assente. Moltissime le opere letterarie che in questa edizione verranno presentate sottoforma di pellicolo e presentate a giuria e pubblico al Lido. SI partirà con “Figlio di DIo” di James Franco che permetterà il ritorno a Venezia del grande Corman McCarthy, per poi proseguire con lo script di Canyon di Paul Schrader. L’opera di Stefan Sweig, “Viaggio nel passato”, tradotto in pellicola da Patrice Leconte si chiamerà “La promessa” mentre John Curran ha pensato bene di trasformare in lungometraggio “Orme” di Robyn Davidson. “Sotto la Pelle” di Michel Faber sarà portato sul grande schermo da Jonathan Glazer e come non parlare di “The lost child of Philomena Lee”, di Stephen Frears che per il film ha abbreviato il titolo a “Philomena”. A chiudere la kermesse tra i film che sono tratti da romanzi spicca l’attesissimo “Kill Your Darlings” che vedrà finalmente il ritorno sul grande schermo di Daniel Radcliffe. Smessi ormai definitivamente i panni del maghetto più famoso del mondo, torna a interpretare un personaggio tratto da un libro, cosa che ha dimostrato di saper fare e anche bene, calandosi nel ruolo del leggendario Allen Ginsberg. Anche in casa Italia il connubio film-romanzo é presente ed è portato in Concorso da Emma Durante con il suo “Via Castellana Bandiera” tratto da “Reclaiming History: The Assassination of Presidnet John F. Kennedy” con Parkland di Peter Landesman. Insomma mai come stavolta due delle forme d’arte più amate al mondo si incontreranno in una cornice altrettanto amata, una gioia per gli appassionati di entrambe, film e libri insieme all’ombra del Leone Veneziano.


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magazine giovane “L’ANIMA VOLA”

Up...puntamenti

è il titolo nel nuovo disco di Elisa in uscita ad ottobre

JK Rowling, debutto sotto pseudonimo Acclamato dalla critica, snobbato dai lettori: “The Cuckoo’s Calling” (“Il richiamo del cuculo”), romanzo d’esordio di Robert Galbraith edito da Salani, è un vero caso editoriale. Partito in sordina, a pochi mesi dalla pubblicazione risalente allo scorso aprile aveva venduto poco più di 1500 copie. Oggi, secondo Amazon, le vendite sono aumentate del 500.000%. Merito del passaparola dei lettori? Non proprio. Il boom c’è stato quando il quotidiano britannico Sunday Times ha rivelato la vera identità del suo autore infatti Robert Galbraith è solo uno pseudonimo dietro cui si nasconde la scrittrice più famosa della nostra epoca, colei che ha saputo portare la magia nei libri sdoganandola del mondo dei bambini e facendola arrivare anche agli adulti: J.K. Rowling. La creatrice di Harry Potter, dopo aver sconfitto Voldemort lasciatasi alle spalle Grifondoro e Serpevederde, lo scorso anno era arrivata in libreria con “Il seggio vacante”, romanzo dalle sfumature politiche con il chiaro intento d’essere una critica alla società, ovviamente in vetta alle classifiche per mesi. L’idea di assumere i panni di Robert Galbraith è nata dall’esigenza di provare un’esperienza liberatoria, come l’ha definita lei stessa, un modo per uscire dal ruolo della scrittrice di Harry Potter e

poter scrivere un libro in piena libertà, senza vivere nel confronto con la saga che l’ha resa famosa in tutto il mondo. “E `stato meraviglioso per pubblicare senza clamore o aspettativa, e puro piacere di ottenere un feedback con un nome diverso”, ha dichiarato. Curiose le reazioni provenienti dal mondo dell’editoria al momento del debutto del romanzo: Un critico aveva descritto “The Cuckoo’s Calling” come un «debutto molto brillante», mentre un altro aveva elogiato la capacità dell’autore maschio nelle descrizioni degli abiti femminili presenti nel giallo. Il giallista Peter James ha detto al “Sunday Times” che alla lettura aveva «pensato che fosse stato scritto da uno scrittore molto maturo e non da un esordiente» mentre il collega Mark Billingham, che ha recensito il libro prima della sua pubblicazione, aveva confessato di essere rimasto a «bocca aperta» per la portata dell’esordio. Eppure, c’era chi aveva ritenuto il libro poco interessante. Kate Mills, editor di narrativa a Orion Books, ha ammesso di aver rifiutato il romanzo poliziesco, che ha descritto come «ben scritto ma niente di che». Lei stessa ha poi dichiarato la gaffe (involontaria) sul suo profilo twitter, dichiarando “Ho rifiutato JK rowling!”, c’è da scommettersi che al momento si stia mangiando le mani. Un indizio che poteva esserci la Rowling dietro a `The Cuckoo’s Calling´ è che sia lei che Galbraith

hanno lo stesso agente e lo stesso editore. Il giallo è infatti stato pubblicato da Sphere, che fa parte del Little Brown Book Group, che ha già pubblicato l’incursione della Rowling nella scrittura di romanzi per adulti, con “The Casual Vacancy”. Tutto finchè il Sunday Times non ha capito il trucco. Eppure la copertura era stata fatta bene, affianco al manoscritto compare anche una fittizia biografia di Galbraith in cui viene descritto come un ex graduato della Royal Military Police che aveva lasciato le forze armate nel 2003 e si era messo a lavorare nel settore della sicurezza civile. La stessa Rowling ha dichiarato che sperava di aver fatto tutto alla perfezione e di mantenere il segreto più a lungo. Certo è che adesso il suo patrimonio è cresciuto ancora perché è chiaro che un libro che porta la sua firma, seppur sotto copertura, si compra a scatola chiusa. Per noi italiani, c’è da aspettare ancora un po’: il libro uscirà da noi solo a novembre, ma c’è da scommetterci che anche qui riscuoterà grande successo.

Sophie Kinsella torna in libreria con “FERMATI GLI SPOSI” “Fermate gli sposi” è il titolo del nuovo irresistibile romanzo di Sophie Kinsella. Dopo aver lasciato al suo felice happy ending il suo personaggio di maggior successo, la maniaca dello shopping Becky , Sophie Kinsella torna con un nuovo romanzo dalle sfumature rosa e soprattutto torno a firmarsi con lo pseudonimo che l’ha resa famosa, dopo una serie di romanzi che portano il suo nome originale, ossia Madeleine Wikcham. Per chi fosse ancora scettico nei confronti di questa scrittrice, è doveroso fare qualche appunto. Pensare che Sophie Kinsella scriva i soliti polpettoni destinati a un pubblico femminile, senza ne testa ne coda, somiglianti a quei romanzetti triti e ritriti che vanno avanti sulla scia dell’estremo sentimentalismo, è l’errore più comune che si possa fare. Kinsella scrive si romanzi che potrebbero sembrare più adatti ad un pubblico femminile, essendo scritti sempre da questo punto di vista, ma nella sua scrittura c’è molto di più: ironia, satira, riflessione. In questo suo ultimo lavoro è il matrimonio ad essere al centro di tutto.

L’abito bianco è il sogno di ogni donna, che vive nell’attesa di vedersi finalmente mettere un anello al dito? Questo è il punto di vista più scontato, ma non è l’unico che viene affrontato, avendo da una parte una protagonista ossessionata dall’idea di sposarsi, e dall’altra sua sorella che reduce dal divorzio pensa che i matrimoni non siano poi questa gran cosa, ma partiamo dalla trama: Lottie non vede l’ora di sposarsi. Con l’uomo giusto, naturalmente: non ne può più di lunghe relazioni con fidanzati che sul più bello non se la sentono di impegnarsi davvero. E così quando anche Richard, che lei è convinta stia per farle la tanto attesa proposta, la delude, decide su due piedi che è ora di passare all’azione e accetta di convolare a nozze con Ben, un flirt estivo conosciuto per caso su un’isola greca molti anni prima e che lei non ha mai più rivisto. Ben si è appena rifatto vivo, e basta una cena per far scoccare nuovamente la scintilla tra i due: perché perdere tempo in inutili preparativi? Presto! Ci si sposa in quattro e quattr’otto e via per un’indimenticabile luna di miele nel luogo che ha visto nascere il loro amore. Ma non tutti la pensano così: Fliss, la sorella di Lottie, e Lorcan, il socio in affari di Ben, sono contrarissimi e preoccupatissimi. Bisogna intervenire subito. I due sabotatori partono all’inseguimento dei neosposi che devono essere fermati a tutti i costi, prima che avvenga l’irreparabile... Leggere in queste pagine come andrà a finire per i due neosposini è come ritrovarsi dopo tanto tempo con una vecchia amica di cui si conosce bene il carattere: si riscopre lo stile che l’autrice ha fatto suo in tutti i suoi romanzi, sempre condito da battute ironiche e dettagli sul sesso che non sono mai scabrosi o eccessivi, ma fanno sorridere. Anche i migliori però subiscono qualche battuta d’arresto e nonostante ciò che è stato premesso riguardo al non sottovalutare le doti di scrittrice della cara Madeleine in arte Sophie, “Fermati gli sposi” è un po’ in calo rispetto ai suoi lavori precedenti. Per la prima volta il libro è scritto dal punto di vista di due personaggi e non di uno solo: Lottie

Uscirà ad ottobre il nuovo album di Elisa e si intitolerà “L’anima vola”. Dopo tanti rumors sull’ultimo lavoro dell’artista, finalmente è stata ufficializzata la notizie e ci è permesso conoscere qualche dettaglio in più, cosa sicuramente molto gradita ai fan. Sono passati quattro anni da “Heart”, l’ultimo cd di inediti, in questo periodo Elisa ha continuato a deliziare i fan con splendidi duetti ma adesso finalmente torna sulle scene da protagonista, il primo singolo che uscirà sarà proprio la canzone che da il titolo al nuovo album. Altra notizia è più una conferma che una novità, Elisa ha infatti affermato che le canzoni saranno tutte in italiano, nessun brano in inglese, ma questo era qualcosa che si mormorava già da un po’. Non mancheranno i duetti: Tiziano Ferro, Giuliano Sangiorgi (l’accoppiata Elisa-Sangiorgi è davvero splendida, l’abbiamo potuta già sentire grazie al brano “Ti vorrei sollevare”, primo singolo di Heart, e a “Basta cosi”, brano contenuto nel disco “Casa 69” dei Negramaro), un sodalizio riuscito che per nostra gioia continua. La punta di diamante dell’album è però indubbiamente la canzone che ha potuto godere della collaborazione del maestro Ennio Morricone. In molti già la conosceranno grazie all’ultimo capolavoro di Quntin Tarantino, “Django Unchained”, parliamo del brano “Ancora Qui”, tra le colonne sonore del film.

e sua sorella Fliss, questo ci regala una sorta di parallelismo tra due storie che poi si ricongiungono, ma allo stesso tempo tolgono un po’ l’una all’altra, non riuscendo ad essere veramente incisive. Tuttavia non mancano le battute umoristiche a cui l’autrice ci ha abituato e in molti parti si ride di gusto. Si tratta in ogni modo di una lettura Va ricordato che il brano è stato anche inserito nella simpatica, ma manca di quel quid che lo rende liste delle canzoni da cui sono state poi scelte quelle da portare agli Oscar 2013 come candidate alla all’altezza degli altri. statuetta per la miglior canzone originale.

L’artista non ha mai deluso, quindi non resta che aspettare l’autunno per potersi immergere di nuovo nella sua unica voce e ascoltare il primo singolo. Presumibilmente in primavera poi, partiranno i live con il tour: quattro anni di attesa sono tanti, speriamo vengano ben ricompensati anche stavolta.

Il mondo di Arthur Newman Se la tua vita non va come avresti desiderato, coglieresti l’opportunità di azzerare completamente tutto e via, dirigersi verso un nuovo inizio? Arthur Newman, personaggio protagonista del film d’esordio di Dante Ariola, si chiede proprio questo. Interpretato da un ottimo Colin Firth, ARtur Newman è in realtà Wallace AVery, un uomo che sta vivendo la classica crisi di mezza età, con un figlio adolescente che non vuole neppure vederlo, ha una relazione con una fidanzata che per lui è solo un peso, non essendone affatto innamorato, e inoltre fa un lavoro che è l’esatto opposto di quello che realmente vorrebbe realizzare.

persone che pensano di essere nati sconfitti in una vita che non è la loro ma che poi, nell’intimità, riescono a superare la disperazione e ad abbattere la timidezza che li ha tenuti relegati in un angolo fino ad allora.

Il personaggio di Newman forse è fin troppo timido, al punto da apparire a volte deboluccio, ma la bravura di Colin Firth (fortemente voluto dal regista che per quel ruolo non ha mai preso in considerazione nessun altro), riesce comunque ad innalzarlo ad un livello superiore. Scelta quindi indovinatissima quella di Ariola, un po’ meno vincente quella di Emily Blunt, l’attrice non toglie e non mette niente a un personaggio che forse Cosi, un giorno Wallace decide di dare la risposta avrebbe potuto dire molto di più. a quella domanda, pronunciando un sonoro si, ripartire da zero si può. Sborsa una discreta Sullo sfondo l’America che si vede in tutti i film quantità di soldi per acquistare un passaporto in cui un personaggio è in fuga: quella fatta di falso e con lui una nuova identità, quella di Arthur motel squallidi in cui passare la notte al sicuro, Newman appunto, si dirige verso Terre Haute, perché nessuno chiede neppure i documenti, nell’Indiana, e li intraprende la carriera di golfista con le fermate dei bus semideserte e le strade professionista lasciandosi alle spalle la vecchia completamente isolate. Questa faccia dell’America vita. Questa nuova gli riserverà anche una viene poi in un secondo momento contrapposta splendida sorpresa di nome Michela, interpretata ad un’altra, l’America dei ricchi che si sentono da Emily Blunt, una ragazza anch’essa in fuga da talmente al sicuro da lasciare le case aperte, permettendo ai due protagonisti di intrufolarsi nei se stessa, i due finiranno per innamorarsi. Esordio niente male per Dante Ariola che indovina loro appartamenti e di rubare loro l’identità, cosi perfettamente il connubio tra i due personaggi, due accade nello splendido Ferro 3 di Kim Ki-duc.


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Rubriche turismo, social Renzo Piano progetta la casa più piccola del mondo Un social network per la Mostra del Cinema di Venezia Anche all’interno di un evento storico come quello della Mostra del Cinema di Venezia, ideato 70 anni fa, sono approdati i social network. Bisogna stare al passo coi tempi e non ignorare le potenzialità di questi strumenti che, messi da parte gli aspetti più frivoli, si rivelano mezzi efficaci per comunicare in maniera veloce e funzionale. Nasce cosi la “Venice Film Market Platform” (VFMPlatform), uno strumento nuovo avente lo scopo di rafforzare la comunità dell’Industry Office, ideata e sviluppata da Domino, agenzia digitale. Grazie ad essa più di 1.500 professionisti, tra produttori e distributori cinematografici internazionali, giornalisti, esperti e tecnici di settore da oggi si possono incontrare anche in una piazza virtuale che li mette in contatto fra loro. La nuova piattaforma ha un doppio scopo: permette ai soggetti di interagire tra loro e funge da calendario degli eventi. Integra infatti le funzioni base di un social network, quello della messaggistica appunto, con particolari applicazioni come l’agendo degli eventi, il profilo professionale di ognuno in modo da individuare subito i soggetti con cui si vuol parlare e verso i quali si è interessati, e cosa importantissima il download dei contenuti.

Si chiama “Diogene” la casa più piccola del mondo ed è opera di Renzo Piano. Il celeberrimo architetto ha accettato una nuova sfida, creando un habitat funzionale ma soprattutto completamente ecologico. Non nuovo ad esperienze simili, il grande architetto, attraverso questo progetto denominato “Diogene“, in onore del noto filosofo greco, il quale decise di abbandonare ogni avere e di allontanarsi dalla società andando a vivere in una grande botte. Le caratteristiche della casetta lasciano a bocca aperta: grande soli 2,5 metri per 3, autonoma e trasportabile. Realizzata in legno di cedro rivestito in alluminio, non bisogna farsi ingannare dalla struttura minimalista, semplice e lineare dell’esterno, perché l’interno è tutta un’altra storia, perfetto e funzionale. Divisa in due ambienti, una zona giorno e duna zona notte. Da un lato una piccolissima area alla cucina, dall’altro c’ è invece un piccolo bagno, con un WC e attrezzature di base per l’igiene del corpo. Tutti i mobili sono ovviamente ripiegabili, affinché non occupino spazio quando non necessario: lavelli, tavoli, poltroncine, sedie e qualsiasi altro oggetto di uso comune può essere facilmente adagiato sulle mura verticali. In alto, infine, un minuscolo vano sottotetto funge da armadio improvvisato. Per quanto piccola, la casetta è molto confortevole ed elegante – in perfetto stile Renzo Piano – e dotata di ogni comfort affinché viverci sia tutto fuorché che scomodo. Diogene è autonoma per quel che riguarda

E’ dotata di servizi igienici biologici e di serbatoi per l’acqua piovana ed è strutturata in modo da disporre di ventilazione adeguata, con tripli vetri per un perfetto isolamento. Può essere un’idea innovativa per una casa vacanza, trasportabile ovunque, o potrebbe essere considerata come un rifugio d’emergenza, va di certo incontro alla moda del design che si sta sviluppando negli ultimi anni dato che si è sempre più attenti all’ecosostenibilità dei materiali utilizzati. Costo dell’abitazione: 17000 sterline, circa 20000 euro.

LONELY PLANET, fine di un’era

In quest’ultima sezione sono presenti i contenuti testuali e i contenuti presentati nel corso dei convegni, un’area dedicata alle sedi della Mostra del Cinema di Venezia e del Venice Film Market - sale di proiezione, proiezioni di mercato, spazi convegni ed eventi mondani – e una sezione “sondaggi”.

Nate per caso da una coppia di hippie brittanici, i Wheeler, che negli anni Settanta decisero di dare alle stampe un vademecum del viaggiatore nel sud-est asiatico, che permettesse ai giovani meno abbienti di risparmiare, le Lonely Planet sono state per molto tempo le regine incontrastate delle guide turistiche.

I profili dei partecipanti sono invece divisi per categoria: produttori, distributori, film commission, fornitori di servizi, creativi, Istituzioni, aziende di marketing e comunicazione, in modo da favorire l’incontro tra domanda e offerta di film e servizi del comparto audiovisivo.

Racconti di viaggi in ogni dove, ricche di informazioni utili, pratiche, talvolta molto approfondite e discorsive, le guide Lonely Planet nell’aspetto si differenziano dalle altre in commercio per la povertà di foto che vi sono all’interno. Si é sempre dato molto più spazio ai contenuti scritti rispetto alle immagini e, spesso, sono esclusivamente in bianco e nero, per cui anche le poco foto che ci sono, non rispecchiano bene ciò che rappresentano. Ma se questa mancanza viene sopperita dalla mole di informazioni che un turista desidera ricevere, con indicazioni precise su ogni luogo, monumento, museo che si possa visitare in una città, indicando sempre orari di apertura, prezzo e altro, oltre a un vasto assortimento di notizie su luoghi in cui mangiare, dormire, ma anche informazioni come numeri di telefono importanti o la segnalazione degli ospedali, bé allora è una mancanza che si può perdonare.

SI tratta di una vera rivoluzione, uno strumento innovativo che non ha uguali negli altri festival cinematografici.

il discorso energetico, poiché dispone di un sistema con celle e moduli fotovoltaici solari termici.

Col tempo il successo delle Lonely Planet ha portato alla creazione di un vasto merchandising con una linea di prodotti correlati ampia e variegata, come calendari, penne o i famosi diari di viaggio, vere e proprie agende marchio Lonely in cui prendere appunti durante le nostre escursioni. Insomma, la Lonely Planet non é una guida, ma LA guida per antonomasia, per anni é stata la bibbia dei viaggiatori, ma oggi questo suo idillio sembra essere giunto al termine. Se la Bbc tra il 2007 ed il 2011 aveva acquistato l’azienda per

ben 220milioni di dollari, lo scorso marzo quest’ultima l’ha ceduta all’americana NC2 media per soli 75milioni. Quest’ultima, ha da poco annunciato grossi tagli del personale. Forse la Bbc ha gestito male il marchio facendogli perdere appetibilità durante gli anni della sua gestione, ma é facile pensare che questo declino sia anche figli dei tempi moderni dove come in molte altre situazioni, internet ha preso il posto della carta stampata. Complici i numerosi siti di viaggiatori aggiornati costantemente ed in tempo reale, Google Maps che ti guida praticamente in qualsiasi strada di qualsiasi città, portali di recensioni online come il famoso Trip Advisor che ti aiuta a scegliere dove mangiare, dormire, in alcuni casi persino dove parcheggiare l’auto. Certo, questo fenomeno la Lonely Planet l’aveva intuito prima ancora che nascesse, riproponendo ogni anno le stesse guide aggiornate con le correzioni e i suggerimenti dei viaggiatori, una lista a fine pagina con tutti i nomi che aveva contribuito a rendere la guida migliore rispetto alla precedente edizione, una cosa che faceva bene anche al proprio ego quando ci si ritrovava tra quei nomi. Non è bastato, oggi soprattutto le nuove generazioni preferiscono i tablet ai libri, i forum alle guide, e sempre di più sono i viaggiatori che si affidano all’istinto per provare il brivido dell’avventura, senza alcuno guida come supporto. Infondo, partire é anche un po’ perdersi. Antonio Navarra

In CINA se ricicli viaggi gratis Viaggia gratis in metro in cambio di una bottiglietta d’acqua vuota: è la nuova idea green lanciata a Pechino dove, all’interno di ogni stazione della metropolitana, si è deciso di installare dei contenitori per la raccolta dei contenitori di plastica. Il procedimento è molto semplice: queste macchina elettroniche sono dotate di un lettore in grado di leggere la tessera dei trasporti di ogni cittadino e, per ogni bottiglia che si butta in questi contenitori, sulla teserra vengono accreditati o,15 centesimi. Bastano quindi otto contenitori vuoti per raggiungere il prezzo del biglietto della metropolitana e viaggiare quindi gratis in una qualsiasi delle 8 linee della metropolitane e 105 stazioni che si snodano nella capitale cinese. Le bottiglie vengono automaticamente raccolte e compattate, pronte al riciclo. Un’idea che ai cinesi è piaciuta tantissimo, tutti hanno subito sfruttato l’originale opportunità e le autorità stanno pensando, una volta superata la fase di rodaggio, di estendere il meccanismo

anche presso le fermate degli autobus. Un modo sicuramente vincente per spronare le persone ad incrementare la raccolta differenziata, ridurre l’inquinamento educando alla mobilità sostenibile e incrementare i profitto dell’industria locale che ricicla la plastica. Attualmente si contano mila tonnellate di bottiglie di plastica riciclate ogni anno, la maggioranza proveniente da cittadini che ormai vanno in giro cercando contenitori da riciclare. Sarebbe bello vedere qualcosa di simile anche in Italia: qui in molte città il biglietto della metropolitana neppure si paga e non perché viene regalato a fronte di una buona azione, ma perchè proprio non lo si fa. In questo modo si continuerebbe a viaggiare gratis ma al contempo si migliorerebbe l’ambiente e si migliorerebbe senz’altro in termini di senso civico. In fondo inserire in una macchinetta una bottiglia di plastica anziché abbandonarla in un qualsiasi contenitore per strada non costa nulla, minimo sforzo, massimo risultato.


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Up...profondimenti che legge fa Dopo tanto discutere il “decreto del fare” è finalmente legge. Il testo ha ricevuto il via libera definitivo della Camera con 319 sì, 110 no e 2 astenuti. Sel, Movimento Cinque Stelle e Lega Nord hanno votato contro. Il provvedimento interviene su molte macro-aree e introduce novità dal fisco all’edilizia, dalla nautica alla giustizia, dai lavori pubblici all’energia. Il decreto legge 69/2013 scade il 20 agosto prossimo e ora la legge di conversione andrà al Quirinale per la firma del Capo dello Stato e nei prossimi giorni è prevista la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Pochi giorni fa il Governo ha archiviato il decreto del fare tramutandolo in legge, e adesso anche un altro decreto è legge dello Stato: parliamo del decreto lavoro.

Le votazioni che nei giorni scorsi avevano visto la maggioranza andare sotto in Aula – una volta sullo stop alla tassa ai telefonini, l’altra sui concorsi dei magistrati – sono stati solo dei piccoli incidenti di percorso, che non hanno pregiudicato l’esito della conversione finale del decreto 69/2013.

Le novità più interessanti contenute nel decreto, oltre, naturalmente, al rinvio dell’aumento dell’Iva al 22%, fissato per il primo ottobre, riguardano indubbiamente gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani dai 18 ai 29 anni.

Ma cos’è in sostanza questo decreto di cui si è parlato tanto negli ultimi mesi? Sintetizzando il D.L.69/2013 si può dire che fa riferimento al dossier del Servizio Studi della Camera n.16 con lo scopo di rilanciare l”economia sostenendo e rilanciando vari punti cardine come le imprese, potenziando l’Agenda digitale italiana, il fisco, l’edilizia. Inoltre università e ricerca; misure per l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile che riguardano giudici ausiliari, e molte, moltissime altre cose ancora.

Una boccata d’aria fresca in questo periodo buio di crisi, che potrebbe portare ad un miglioramente sulla stato occupazionale del nostro paese.

Per farla breve, è qualcosa di molto simile al decreto “salva Italia” emanato dal governo Monti ma, per fortuna, con qualche notizia bella in più. Tra le misure che hanno un più diretto impatto sul sistema economico si segnalano la semplificazione dell’accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI) il finanziamento a tasso agevolato di nuovi macchinari ed impianti ad uso produttivo; il sostegno a grandi progetti di ricerca e innovazione industriale; le misure di liberalizzazione per ampliare la concorrenza nel mercato del gas naturale, dei carburanti e dell’energia elettrica; i finanziamenti agevolati alle imprese italiane che investono nei Paesi in via di sviluppo; l’intervento sul contratto istituzionale di sviluppo per accelerare la spesa dei fondi comunitari relativi alla programmazione 2007-2013; la liberalizzazione dell’accesso ad internet tramite rete wi-fi; l’istituzione di un fondo per il rilancio delle infrastrutture, con dotazione complessiva di 2.069 milioni di euro da ripartire negli anni dal 2013 al 2017 per finanziare specifici interventi cantierati e cantierabili. Ecco i dettagli più significativi che interesseranno giovani imprenditori, studenti, lavoratori: TETTO AI COMPENSI DEI MANAGER Taglio del 25% al compenso complessivo a qualsiasi titolo determinato per tutti i manager pubblici che non rientrano nel tetto dei circa 300.000 euro del trattamento economico del primo presidente della Cassazione. Il taglio vale sia per le società non quotate emittenti titoli diversi dalle azioni sia per le spa quotate ma scatta solo in occasione del primo rinnovo e a patto che nel frattempo la società, non abbia deliberato, nei 12 mesi precedenti un taglio analogo SALTA IL DURT Salta il Documento unico di regolarità tributaria (Durt). La norma era stata introdotta alla Camera. Negli appalti diventa obbligatoria l’anticipazione del 10% dell’importo EXPO 2015 Iva scontata al 10% sui biglietti per l’Expo. Possibilità per le società in house di stipulare contratti a tempo determinato al di fuori dei vincoli NIENTE SCONTI ALLE MULTE DEI PATENTATI VIRTUOSI Salta lo sconto del 30% sulle multe per i patentati “virtuosi” che non hanno compiuto nei due anni precedenti violazioni gravi da cui derivano decurtazioni dei punti. Lo sconto resta per chi paga la multa entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica Misure per modificare la sagoma degli edifici Torna la possibilità di modificare la ’sagomà degli edifici con la scia ma vengono tutelati i centri storici con l’obbligo per i Comuni di individuare entro il 30 giugno 2014 le aree nelle quali non è applicabile la segnalazione certificata di inizio attività. Decorso tale termine a decidere sarà un commissario ad hoc STOP AI FAX NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Stop al fax nella pubblica amministrazione: le comunicazioni avverranno solo via email. Priorità all’uso dei prodotti open source dove possibile MORATORIA AI PAGAMENTI PER LE CONCESSIONI DELLE SPIAGGE Sospesi fino al 15 settembre i pagamenti dei canoni per le concessioni demaniali delle spiagge L’AUTORITÀ DEI TRASPORTI A TORINO La sede della nuova autorità dei Trasporti sarà a Torino ESONERO DELL’OBBLIGO PER IL DURC Esonero dell’obbligo di presentare il Durc in caso di lavori privati in edilizia realizzati direttamente in economia dal proprietario dell’immobile SINDACI-COMMISSARI Assegnati poteri commissariali ai sindaci per gestire i fondi per la messa in sicurezza delle scuole (450 milioni in totale per il 2014-2016) CESSIONE DEGLI IMMOBILI Il 10% delle risorse nette derivanti dalle dismissioni del patrimonio originario immobiliare degli enti territoriali sarà destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato salvo che una percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito dell’ente stesso Salvi i sindaci-deputati eletti prima del settembre 2011 Salvi dall’incompatibilità i sindaci-deputati eletti nei Comuni tra 5 e 20mila abitanti prima dell’entrata in vigore della legge vigente, nel settembre 2011 FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Viene ripristinata la quota (ma al livello più basso del 50%) riservata agli interventi non superiori ai 500.000 euro. Recuperata anche la riserva del 30% per la contro-garanzia dei Confidi. Inoltre cittadini e associazioni potranno versare contributi. IMPRESE, ESTESA LA SABATINI Anche gli investimenti in hardware, in software e in tecnologie digitali saranno inseriti tra i beni per i quali le Pmi potranno usufruire del credito agevolato nell’ambito di un plafond di 2,5 miliardi anticipati dalla Cdp alle banche BENI ESSENZIALI NON ESPROPRIABILI Arriva il paniere dei “beni essenziali” su cui Equitalia non potrà procedere all’espropriazione. A definire il paniere sarà un provvedimento del ministero dell’Economia con l’accordo dell’Agenzia delle Entrate e dell’Istat PIANI DI AZIONARIATO Al posto di un’esenzione dell’imposta di bollo sui piani di azionariato diffuso viene previsto un monitoraggio cui saranno chiamati i ministri competenti per consegnare una relazione al Parlamento entro il 31 ottobre

Il decreto (il settantaseiesimo per l’esattezza) è stato ribattezzato “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”.

Il provvedimento introduce una serie di misure a favore dell’occupazione dei giovani. In particolare, viene previsto un incentivo temporaneo fino ad un massimo di 650 euro al mese per l’assunzione di lavoratori tra i 18 e i 29 anni a tempo indeterminato. Fra le modifiche approvate dal Senato si esclude l’applicazione dell’incentivo per le colf e si sopprime uno dei requisiti alternativi richiesti per fruire del bonus, quello di vivere soli con una o più persone a carico. Restano fermi gli altri due requisiti alternativi: l’assenza di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e l’assenza di un diploma di scuola media superiore o professionale. Inoltre vengono abrogati i limiti temporali per le assunzioni, anche se le risorse finanziarie cessano comunque nel 2016 (lo stanziamento é di 794 milioni). Riscritta in Senato anche la condizione che prevede che le assunzioni debbano determinare un aumento occupazionale netto. Altra modifica apportata a Palazzo Madama taglia di un anno la durata della struttura di missione prevista per la ‘Youth Guarante’ a fine 2014. Di conseguenza ‘saltano’ anche i 100mila euro di dotazione previsti per il 2015. Sempre nel provvedimento si prevede l’estensione al Mezzogiorno della social card con una dote di 167 milioni. Ulteriori novità riguardano l’apprendistato e i tirocini. Con le modifiche apportate nelle Commissioni e confermate dall’Aula, le norme sulle linee guida per l’apprendistato non saranno più ‘straordinarie’ e fino al 2015 ma varranno a regime e non riguarderanno più soltanto le Pmi ma tutte le aziende. Accanto a questo, il Senato ha introdotto un ‘Fondo mille giovani per la cultura’ che stanzia un milione nel 2014. Inoltre si allungano di un anno gli incentivi per le start up. Per quanto riguarda le modifiche introdotte dal decreto alla riforma Fornero, si prevede che la pausa tra un contratto a termine e l’altro torni a dieci giorni per contratti fino a sei mesi e venti giorni per contratti di durata superiore. Sarà inoltre possibile per un contratto a tempo determinato non superiore ai 12 mesi non indicare la ‘causale’. Il Senato ha chiarito che i 12 mesi possono essere comprensivi della proroga. Inoltre, con altri emendamenti approvati dall’Aula del Senato é stata cancellata l’esclusione dalla sanzione in caso di inadempimenti per la comunicazione del lavoro intermittente o a chiamata che era prevista dal testo originario del Governo nel caso in cui «dagli adempimenti di carattere contributivo precedentemente assolti, si evidenzi la volontà di non occultare la prestazione di lavoro». Infine é stato approvato un emendamento che chiarisce che il tetto di 400 giorni per singolo lavoratore, sempre per il contratto a chiamata, deve riguardare lo stesso datore di lavoro; infine per i settori di turismo, pubblici esercizi e spettacoli, non si applica questo tetto. Altro argomento che sta molto a cuore a numerosissimi giovani è quello dei tirocini. A riguardo è stato previsto, per il sostegno al settore dei beni culturali, l’istituzione di un fondo straordinario di un milione di euro denominato “Fondo mille giovani per la cultura”, destinato alla promozione di tirocini formativi e di orientamento nei settori della cultura e formativi destinati ai giovani fino a 29 anni. Con decreto “concertato” tra Lavoro e Beni Culturali da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione saranno definite le modalità ed i criteri di accesso ai benefici del Fondo. Inoltre trovano una propria disciplina i tirocini “curriculari” in ambito universitario, previsti nei piani di studio, finalizzati a favorire l’incontro con le imprese in un’ottica di alternanza tra studio ed attività produttive. Le Università debbono stilare una graduatoria degli aventi diritto secondo criteri di premialità: a) regolarità del percorso di studi; b) votazione media degli esami; c) condizioni economiche dello studente individuate in base all’ISEE. La durata minima del tirocinio è di tre mesi, le Università corrispondono rimborsi nella misura massima di 200 euro che rappresentano il 50% della somma complessiva (l’altra parte è erogata dal soggetto ospitante, pubblico o privato). Con un decreto interministeriale (Istruzione ed Economia) da varare entro sessanta giorni, andranno fissati i criteri per i piani triennali di intervento per tirocini extra curriculari destinati ai giovani che frequentano la quarta classe delle superiori, con priorità per chi è iscritto agli istituti tecnici e professionali, sulla base di principi meritocratici. Vale la pena di ricordare che in favore dei giovani frequentanti attività di tirocinio va “aperta” la posizione INAIL e va stipulata l’assicurazione per la responsabilità civile conto terzi. l ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha spiegato che il decreto coinvolgerà circa 200.000 persone: 100.000 saranno quelle che potranno beneficiare degli sgravi contributivi mentre altre 100.000 saranno coinvolte nelle altre misure di inclusione. ”Le decisioni andranno ad aiutare l’assunzione in un arco di tempo di 18 mesi – principalmente di giovani italiani – con intensità maggiore nel centro sud. Puntiamo a dare un colpo duro alla grandissima piaga della disoccupazione giovanile che è la bandiera di una battaglia che vogliamo combattere con forza e determinazione” è stato inve e quanto dichiarato dal Premier Enrico Letta. AGRICOLTURA Semplificata la vendita diretta al pubblico da parte degli agricoltori. Il ’pastazzò (ricavato dagli scarti nella lavorazione degli agrumi) sarà escluso dai rifiuti SCUOLE: si aggiungono agli interventi di messa in sicurezza anche la realizzazione nuovi istituti e si svincola la spesa per gli arredi scolastici dal patto di stabilità. Viene dato ai sindaci il potere di Commissario per accelerare l’utilizzo dei 450 milioni a disposizione. MULTE: la misura ridotta del 30% varrà per i trasgressori se si paga entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Salta invece lo sconto per gli automobilisti virtuosi.

AUTORITÀ TRASPORTI: è stato previsto che avrà sede a Torino. COMUNI: Il 10% delle risorse da dismissioni del patrimonio immobiliare ‘originario’ dovrà essere girato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato per il taglio del debito. Inoltre scende da 150 a 100 milioni la dote destinata al pagamento degli Enti in pre-dissesto e prelevata dalle risorse per il pagamento dei debiti della Pa. APPALTI: diventa obbligatoria l’anticipazione del 10% dell’importo. SPIAGGE: sospesi fino al 15 settembre prossimo i pagamenti dei canoni per le concessioni demaniali marittime.


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magazine giovane

L’intervista PROFESSIONE HORROR: quattro chiacchiere con... Federico Zampaglione Vi assicuro: certi “brividi” sono un ottimo rimedio contro il caldo, la noia, lo stress dell’estate e vi risollevano la giornata. E non parlo di quelli provocati dagli spifferi dell’aria condizionata della sala cinematografica; non solo. Quando una sera di venerdì sera decidi di andare al cinema a vedere un bel film horror, un made in Italy, (finalmente!) non penseresti mai e poi mai di trovare lì il regista. Presso il Metropolitan di via Chiaia, Federico Zampaglione ha presentato Tulpa, la sua seconda creatura mostruosa, della quale noi abbiamo parlato un po’ di tempo fa. Federico non è solo bravo professionista ma anche una persona molto alla mano, con cui si può tranquillamente fare una chiacchierata sugli horror e i gialli anni ‘70 davanti alla locandina del film. Si sa, tra nostalgici ci si intende. Poi, senza formalismi, decide di concedermi un’intervista: godetevela! Federico, artisticamente parlando “nasci”come cantautore con i Tiromancino. Una lunga e fruttuosa carriera ma dall’ultimo album, L’essenziale, sono passati 3 anni. Sei solo in pausa o hai smesso con la musica (in maniera diretta)? No, assolutamente. Ho un nuovo album pronto che uscirà a inizio 2014. E’ un disco che mi piace molto e rispecchia la vita che ho vissuto in questi ultimi anni. L’ ho registrato con mio fratello Francesco e sento che ha un sapore speciale. Recentemente sei stato autore di pezzi di nuove reclute del panorama musicale italiano, come Chiara e Noemi. Cosa pensi di questa ondata di esordienti provenienti dai talent show? Fenomeni passeggeri o semplicemente un modo innovativo per scovare nuove voci? Dipende dai casi, molti svaniscono nel nulla dopo qualche mese ma credo che entrambe Noemi e Chiara abbiano il talento per stare in pista a lungo. Una domanda che molte volte ti avranno fatto: come è avvenuto il passaggio da cantautore di pezzi romantici, nostalgici e, se vogliamo, “delicati” alla regia di film horror? E’ stato un outing. L’ horror e’ un genere che seguo sin da ragazzino e ritrovarmi a dirigere questo tipo di film era qualcosa di totalmente inatteso. L’esperienza con Shadow è stata osannata da alcuni e criticata da altri. C’è chi l’ha definita “la rinascita dell’horror italiano” e chi un flop, nonostante i riconoscimenti internazionali. Una sfida tutto sommato vinta o un azzardo che non ripeteresti? Shadow è stato complessivamente un successo di critica e pubblico. Lo abbiamo venduto ovunque nel mondo e in molti lo amano. Poi c’è sempre una parte di pubblico che non apprezza ma questo vale su tutto. Non puoi piacere a tutti, ma puoi piacere a molti. Veniamo a Tulpa. Dopo la parentesi Usa-style di Shadow, hai deciso di concentrare il tutto sull’Italia: cast, location, staff tecnico. Le citazioni nel film sono tantissime, l’atmosfera dei nostri immortali spaghetti-thriller sono papabili, i rituali degli omicidi richiamano Suspiria, Tenerbre, Opera e Profondo Rosso di Dario Argento e molti capolavori di Fulci. Abbiamo addirittura l’assassino vestito di nero e celebrità come Dardano Sacchetti al soggetto. Una scelta calcolata o affettiva? Direi affettiva, volevo omaggiare il giallo all’italiana degli anni ‘70-’80 con tutto il suo immaginario sanguinario, morboso e colorato. Sono cresciuto con quei film ed il cuore ha voluto riportarmi indietro a quelle magiche atmosfere.

Per il doppiaggio hai deciso che gli attori avrebbero recitato in inglese e poi si sarebbero auto-doppiati o sarebbero stati sottotitolati. Quali difficoltà avete incontrato e quali vantaggi avete riscontrato? Anche nel doppiaggio abbiamo seguito i metodi dell’epoca: attori italiani che recitavano in inglese e poi si ri-doppiavano. Volevo dare anche al doppiaggio quel suono un po’ artigianale che si sentiva nei film di Fulci, Martino ed Argento. In molti hanno pensato che la cosa non fosse voluta e che invece ci fosse qualche battuta fuori sync. Sappiamo bene che ormai l’Italia non punta più sui film di genere, economicamente parlando. Hai deciso quindi di correre ai ripari in diversi modi per la produzione. Spiegaci quali. In Italia l’horror che fa un po’ di cassetta è quello americano. Cosi’ come per l’ action, il thriller, i cartoni animati, la fantascienza e i film sui supereroi. Il fatto che certi film siano fatti in America garantisce maggior spettacolarità ed effetti speciali. L’ horror italiano resta un fenomeno molto di nicchia per appassionati e non va mai oltre certi incassi. Avendo ormai seguito queste dinamiche per un tot di anni posso dirti che e’ cosi’. Infatti girerò i miei prossimi film direttamente all’estero. Non mi piace sentirmi limitato quando si può aprire a largo raggio. Nel film, Lisa si reca al Tulpa per dar sfogo alle sue fantasie, disinibirsi. I Tulpa sono in effetti i demoni che si liberano dal nostro subconscio, secondo la filosofia tibetana. Considerando le numerose scene di sesso estremo, le effusioni saffiche, il furore degli omicidi, quanto dei tuoi Tulpa hai liberato tu? Molto, credo che in Tulpa ci sia la mia parte più cupa e morbosa .. ho lasciato che venisse fuori giorno per giorno durante le riprese. Claudia Gerini, tua musa ispiratrice, ha detto che se non ci fossi stato tu, non avrebbe mai partecipato ad un film del genere, poiché nel visionarlo non si è riconosciuta. Come è stato per te, invece, vedere la tua compagna in quelle vesti un po’ particolari? Ci siamo divertiti a fare un film così folle. In ogni caso per noi due Tulpa è un figlio... un po’ mostruoso ma sempre un figlio. Nel film abbiamo anche un bravissimo Nuot Arquint nel ruolo di Kiran, proprietario del Tulpa, un personaggio molto inquietante che, in realtà, depista lo spettatore. Hai utlizzato Nuot anche in Shadow. Com’è iniziato il vostro sodalizio? Anni fa con Shadow. La prima volta che incontrai Arquint, mi ricordo di aver provato un grande senso di inquietudine. E’ un uomo dall’energia davvero misteriosa e disturbante. Siamo al secondo film insieme e posso dirti che e’ un artista vero e mette tutto se stesso in quello che fa. Hai detto che ti piacerebbe lavorare nel Regno Unito per il tuo prossimo horror. Come mai questa inversione geografica di rotta? Ti spiegavo prima che il mercato italiano ha altre priorità e se vuoi davvero fare film per un pubblico vasto , devi guardare all’estero .Ho diverse offerte per un prossimo film e sto cercando di capire cosa fare. Domanda di rito, l’ultima. Progetti per il futuro? Vorrei per un po’ non fare progetti, ma vivere la vita così alla giornata, per quello che dà. Come diceva il Califfo.

Zampiglione vs Argento? E’ polemica tra i due registi horror più chiacchierati del momento: dal un lato il maestro, Dario Argento, ospite alla passata edizione del Giffoni Film Festival dove ha presentato il suo nuovo film, Dracula. Dall’altro Federico Zampiglione, cantante dei Tiromancino che da qualche tempo si diletta alla regia di film horror: prima Shadow, poi il recente Tulpa, uscito nelle sale lo scorso giugno. In questi pochi mesi che hanno seguito l’uscita della pellicola con protagonisti la Gerini e Michele Placido, si è spesso parlato di un accostamento tra Dario Argento e Federico Zampoiglione, per stili di regia e per idee. E’ probabile che Dario Argento sia abituato a sentire nomi emergenti del cinema horror italiano accostati al suo, ma lui ai paragoni proprio non ci sta e anche stavolta ha voluto dire la sua affermando: “Si crede il mio erede, ma non c’entra niente con me.” La risposta dell’accusato non è tardata ad arrivare, rivolta direttamente al maestro dell’horror e piena di giustificazioni: “Io non ho mai creduto di essere il tuo erede, questa cosa è stata invece spesso affermata da giornalisti, fan , siti , festival e riviste in tutto il mondo. Io però non ne ho colpa. In ogni caso vorrei dirti che non mi considero affatto al tuo livello, tu sei una leggenda mentre io sono solo un musicista - regista appassionato di horror, che sta cercando di dare il suo contributo ad un genere che in Italia oggi vive un momento difficile. Al di là di questo, la tua dichiarazione , che mi mette in una luce arrogante, mi amareggia soprattutto perché oltre ad un maestro, ti ho sempre considerato un amico ed una persona di buon cuore. Non me lo aspettavo e sinceramente per quanto mi sforzi, non riesco a capire il motivo di questa tua improvvisa esternazione.”

Zampaglione vi da il benvenuto al Tulpa Continua inesorabilmente l’invasione estiva degli horror. E dopo tante americanate, sono lieta di annunciare finalmente un prodotto made in Italy che promette davvero molto bene. Sto parlando di Tulpa – Perdizioni mortali, l’ultima fatica di Federico Zampaglione, che i più ricorderanno come leader della band Tiromancino e che uscirà nelle sale il 20 giugno. Ebbene, Federico aveva già dimostrato la sua passione e il suo talento per l’horror con il suo primo film, Shadow,del 2009, ottenendo diversi riconoscimenti all’estero ma non, purtroppo, qui da noi. Se all’epoca decise di dare al tutto un respiro più “internazionale”, ingaggiando attori stranieri e utilizzando location boschive nordeuropee (e forse proprio per questo, paradossalmente, il film non attecchì) stavolta punta tutto sulla sua musa ispiratrice Claudia Gerini. Tulpa è il nome del locale attorno al quale ruota la vicenda, dove Lisa (la

Gerini), manager di un’importante business company di Roma, si reca tutte le notti per dare un po’ di brio alla sua vita ingessata. In quel bizzarro luogo, ispirato alla filosofia buddista, tutti i clienti possono infatti realizzare le loro più sfrenate fantasie sessuali; ma qualcosa va storto quando gli amanti di Lisa cominciano a morire uno dopo l’altro. Quale mistero si nasconde tra le pareti del Tulpa? Sin dalle immagini del trailer, è facile intuire che Federico abbia voluto omaggiare l’eccellenza di casa nostra e quanto si sia apprestato ad idolatrare i miti dell’horror tricolore, da Argento, a Fulci, a Bava, e le loro atmosfere noir anni ‘70 – ‘80. Lasciando da parte la dimensione puramente onirica di Shadow, il regista confeziona un perfetto giallo classico, al quale non mancano senz’altro i dettagli sanguinolenti. Da non sottovalutare la

presenza di super star del Bel Paese come Michele Placido e Dardano Sacchetti al soggetto e alla sceneggiatura: un’ulteriore ed esperta mano vintage all’ensamble. Nella parte del guru tibetano, l’inquietante Nuot Arquint, l’attore svizzero che Zampaglione aveva già ingaggiato nel primo film per il ruolo di Mortis. Insomma, basta fronzoli, basta super budget hollywoodiani e basta pretese: per tornare a dare nuova linfa allo spaghetti-thriller, che ci ha resi celebri in tutto il mondo, c’è bisogno di semplificare, di mostrare impegno e passione oltre che buone idee e Zampaglione ha tutte le carte in regola per regalarci nostalgiche emozioni. “Free your Tulpa”...

Denise Penna


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