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La perfezione rinascimentale e l’eco del Pendolo di Foucault
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Cinema
Pelè - Il trailer ufficiale The Idol vincitore del Middle East Now di Firenze La nuova vita di Violetta, l’anteprima italiana
Musica
Successo in Francia per i DeCalamus
International Jazz Day e compleanno della Casa del Jazz con il pianista Enrico Zanisi
Attualita’
“Volere è potere”, la grande illusione dei risultati La perfezione rinascimentale e l’eco del Pendolo di Foucault
Libri
“Viaggi naturali, il Libro di Andrea Ferraretto sbarca a Bruxelles
Festival
Torna il Nordic Film Festival: ecco il programma Silent Heart - La recensione
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Mostre ed eventi GUFRAM ON THE ROCKS. 50 Years of Design against the Tide
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cinema PELÉ - IL TRAILER UFFICIALE
La nascita di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. Arriva sul grande schermo il mito di Pelè in un film biografico che ripercorre i primi anni della vita del goleador, la povertà del suo Brasile, il rapporto con il padre, i primi successi fino alla clamorosa vittoria della Coppa del Mondo con la nazionale brasiliana a solo 17 anni. Ad interpretarlo, due sorprendenti e giovanissimi talenti al loro esordio, Leonardo Lima Carvalho e Kevin de Paula. Tra gli interpreti Vincent D’Onofrio (Full Metal Jacket, Men in Black), Rodrigo Santoro (Love Actually, 300), Diego Boneta (Pretty Little Liars) e Colm Meaney (Star Trek: The Next Generation, Giustizia Privata). A produrre la pellicola lo stesso Pelé, insieme a Brian Grazer, premio Oscar per A Beautiful Mind. Il film, diretto dai fratelli Jeff e Mike Zimbalist, sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Special Screening del Tribeca Film Festival il prossimo 23 aprile ed uscirà nelle sale italiane il 26 maggio distribuito da M2 Pictures.
Sinossi PELÉ racconta l’incredibile storia vera del leggendario giocatore di calcio che da semplice ragazzo di strada raggiunse la gloria, appena diciasettenne, trascinando la nazionale brasiliana alla vittoria del suo primo mondiale nel 1958 e diventando poi il più grande calciatore di tutti i tempi vincendo altre due Coppe del Mondo. Nato in povertà, affrontando un’infanzia difficile, Pelé ha usato il suo stile di gioco poco ortodosso e il suo spirito indomabile per superare ogni tipo di ostacolo e raggiungere la grandezza che ha ispirato un intero Paese, cambiandolo per sempre.
The Idol vincitore del Middle East Now di Firenze
Il film The Idol” il nuovo lavoro del regista palestinese due volte candidato all’Oscar Hany Abu-Assad (Palestina, UK, Qatar, Olanda, Emirati Arabi Uniti, 100’, 2015), si è aggiudicato il Premio del Pubblico alla settima edizione del Middle East Now, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla cultura e al cinema del Medio Oriente, che si è svolto a Firenze dal 5 al 10 aprile. Il film, presentato in anteprima, racconta l’incredibile storia di Mohammad Assaf, il ragazzo di Gaza vincitore del talent show Arab Idol. Mohammad vive nella Striscia di Gaza con la sorella Farrah, con cui condivide il sogno di riuscire un giorno a cantare all’opera del Cairo. Quando Farrah viene ricoverata per una grave insufficienza renale, Mohammad le promette che realizzerà il loro desiderio. Per l’aspirante cantante ha così inizio un viaggio in Egitto, che lo porterà a partecipare all’edizione 2013 del famoso talent show. Una “Special Mention” è stata assegnata del festival a “Barakah meets Barakah” di Mahmoud Sabbagh (Arabia Saudita, 2016, 88’): “Abbiamo deciso si assegnare una Menzione Speciale a questo film, la prima commedia romantica mai girata in Arabia Saudita -– hanno annunciato i direttori artistici Lisa Chiari e Roberto Ruta, durante la cerimonia di chiusura – per l’altissimo gradimento che ha ricevuto da parte del pubblico (il divario di punteggio che lo ha separato dal film vincitore è stato minimo), per la sua unicità, per la prospettiva originale e coraggiosa nel raccontare l’Arabia Saudita di oggi e le sue nuove generazioni”. Il premio NYU Florence Best Short Film Prize, assegnato dalla giuria degli studenti della New York University Florence al miglior cortometraggio, è andato a ‘’Talk Radio Teheran’’ di Mahtab Mansour (2015). Secondo premio per Blue di Abo Ghabi (Siria, 2015, 12’), ‘’uno spaccato sul campo profughi di Yarmouk, che ci mostra le battaglie e le difficoltà dei suoi abitanti, che nonostante le sofferenze che devono affrontare esprimono le proprie emozioni con la musica e col canto’’. Infine, il Premio Best OFF per il miglior cortometraggio d’autore è andato all’egiziano ‘’Dry hot summers’’ (2015) di Sherif Elbendary. Vittorio Zenardi
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cinema LA NUOVA VITA DI VIOLETTA. L’ANTEPRIMA ITALIANA E IL CONCORSO #incontraTINI
Il 29 aprile si terrà a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, la tanto attesa anteprima italiana del film Tini – La Nuova Vita di Violetta. Tra allestimenti tematizzati e ambientazioni ispirate alle atmosfere del film, la star internazionale Martina Stoessel sfilerà sul red carpet insieme a parte del cast: Jorge Blanco, Leonardo Cecchi, Mercedes Lambre, Adrian Salzedo, Clara Alonso, Pasquale Di Nuzzo, Ridder Van Kooten,Georgina Amoros, Fran Viciana, Beatrice Arnera. Per celebrare l’evento, Disney Italia lancia il concorso #incontraTINI e offre agli innumerevoli fan di Martina Stoessel un’occasione unica: la possibilità di vincere un viaggio A/R per due persone a Roma e incontrare dal vivo la star internazionale durante il live stream pomeridiano nella #BlueRoom di Twitter che potrà essere seguito in diretta su questo account: twitter.com/Tini_Disney. Per partecipare al concorso è sufficiente registrarsi al sito www. incontraTINI.it e inviare entro e non oltre il 24 aprile 2016 un video di un minuto contenente una dedica personale a Martina Stoessel, in lingua italiana o spagnola: la giuria valuterà l’originalità, la fantasia e l’ espressività. Il film, che arriverà nelle sale italiane il 12 maggio distribuito da The Walt Disney Company Italia, riflette le vicende personali di Tini e racconta una nuova fase della vita della giovane donna, dall’animo artistico alla ricerca di se stessa. Nel corso di un’estate interminabile, Tini vivrà un’avventura che la aiuterà a definire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé: una vera donna. In concomitanza con l’anteprima, il 29 aprile sarà disponibile, distribuito da Universal Music Italia, il doppio album “TINI”, che includerà l’album di debutto che Martina Stoessel ha registrato con Hollywood Records, più le canzoni del film TINI – La Nuova Vita di Violetta. L’attrice, cantante, ballerina e modella argentina Martina Stoessel ha esordito sul piccolo schermo a soli dieci anni. Dopo aver studiato canto, pianoforte e danza, ha raggiunto il successo in tutto il mondo come protagonista di Violetta, in onda dal 2012 al 2015: ha recitato in tutte e tre le stagioni della serie Tv, partecipando a due tour di concerti e vincendo due Kids’ Choice Awards come Miglior attrice emergente in Argentina e in Colombia. Nel 2013 Martina ha eseguito la versione spagnola e la versione italiana del brano Let It Go/All’Alba Sorgerò, presente nei titoli di coda del film Frozen – Il Regno di Ghiaccio e ha doppiato il personaggio di Carrie nell’edizione italiana di Monsters University In Tini – La Nuova Vita di Violetta Martina sarà affiancata da alcuni attori già noti al pubblico fra cui Jorge Blanco, nei panni del suo fidanzato Leon, Mercedes Lambre, in quelli della migliore amica Ludmilla, e Clara Alonso,
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che torna a interpretare Angie, l’amorevole zia della ragazza. Con loro, il pubblico conoscerà anche un gruppo di giovani talenti italiani e internazionali. Nella parte dei nuovi amici di Violetta ci saranno infatti Beatrice Arnera, Pasquale Di Nuzzo e Leonardo Cecchi (attuale interprete della serie italiana in onda su Disney Channel Alex & Co.), insieme agli attori spagnoli Adrian Salzedo, Georgina Amoros e Francisco Viciana e l’attore olandese Ridder Van Kooten (che presto apparirà in una nuova serie di Disney Benelux dal titolo Jonge Garde). Il film vede anche la partecipazione della premiata attrice spagnola Ángela Molina, la cui lunga e brillante carriera internazionale vanta ruoli molteplici ed eterogenei, con registi del calibro di Luis Buñuel, Giuseppe Tornatore, Ridley Scott e Pedro Almodovar.
musica Successo in Francia per i DeCalamus Grande successo di pubblico ha accompagnato il mini tour francese dei De Calamus, che hanno presentato in anteprima i brani del nuovo album in uscita nei prossimi mesi. La prima tappa è stata a D’Illkirch-Graffenstaden per il Festival “Le Printemps Des Bretelles”, rassegna internazionale dedicata agli strumenti a mantice, dove il 18 marzo presso la sala Magic Mirrors l’ensemble laziale ha dato vita ad una performance travolgente con le nuove composizioni, tra cui la splendida “Vento” (https://youtu.be/5ulmhEJZUDg), che hanno catturato sin da subito l’attenzione del folto pubblico, tra gli assoli di organetto e percussioni, le ance della zampogna e incursioni nel repertorio orchestrale. Come spesso accade, durante i loro concerti, gli spettatori, rapiti dal fascino delle musiche da ballo dell’Appennino Ciociaro, hanno voluto imparare direttamente dai musicisti i passi della ballarella e della quadriglia, dando vita ad uno spettacolo nello spettacolo. La perfetta organizzazione del festival, unita alla grande competenza dei tecnici francesi hanno rappresentato la cornice perfetta per un’esperienza esaltante per l’ensemble laziale. Il giorno successivo, i DeCalamus sono stati protagonisti sul palco della sala della Fondazione Louis Carlesimo di Orly (Parigi), per una concerto benefico, i cui proventi sono stati donati all’Ospedale Oncologico di Parigi. Complice l’atmosfera più raccolta, con circa duecento paganti, l’ensemble laziale ha dato vita ad un concerto più intimo e maggiormente incentrato sui brani più lirici, tuttavia non sono mancate le musiche da ballo e gli spaccati strumentali, che hanno trascinato nelle danze il pubblico francese. L’’ensemble DeCalamus si appresta a pubblicare il suo album di debutto in cui sono raccolti dieci brani tra tradizionali e composizioni originali, che rappresentano il risultato di un lavoro di ricerca intenso ed appassionato sul corpus di canti e danze popolari della Valle di Comino, situata in provincia di Frosinone al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise. Nel recuperare e valorizzare le strutture melodiche e ritmiche della tradizione, il disco volge lo sguardo verso il futuro e la ricerca di nuovi timbri e sonorità, attingendo dalle musiche dell’Italia Meridionale come da quelle del Mediterraneo. Il lavoro dell’ensemble laziale si è indirizzato, dunque, non solo verso la scrittura di arrangiamenti originali, ma anche alla composizione di brani originali, le cui radici sono ben adese al patrimonio popolare della loro terra. Una piccola rivoluzione che li vede non solo interpreti della tradizione, ma diventarne parte loro stessi, quali depositari di quella cultura orale passata da bocca ad orecchio, da strumento a strumento, attraverso i suonatori itineranti che attraversavano la dorsale Appenninica. Torna, così, alla luce il fascino di un patrimonio musicale spesso dimenticato, come quello del Basso Lazio, nel quale ballate narrative, serenate, canti di lavoro e danze tradizionali racchiudono la poesia semplice ma allo stesso tempo intensa della cultura contadina. In questo contesto, a colorare ogni brano è l’uso di una strumentazione prettamente acustica, in cui zampogna, ciaramella ed organetto dialogano, sul ritmo dei tamburi a cornice, avvolgendo ed accompagnando le tre voci che si alternano al canto. Ad anticipare il debutto discografico dell’ensemble laziale, la cui pubblicazione è prevista per la primavera di quest’anno, è il videoclip di “Vento” ouverture strumentale di rara bellezza, caratterizzata da un crescendo raffinato, nel quale viene evocata la brezza che pervade la Valle di Comino, un soffio ora etereo ora imperioso, raccontando la storia di un popolo e della sua terra. De Calamus è un large ensemble composto da nove musicisti, dal diverso quanto ricco background musicale, accomunati dal desiderio di riscoprire,
tutelare e valorizzare le tradizioni musicali della Valle di Comino, legate all’uso della zampogna e dell’organetto da parte dei tanti suonatori itineranti, che attraversavano questa splendida vallata, situata al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise. L’ approccio musicale del gruppo è caratterizzato dalla rigorosa attività di ricerca svolta sul campo e sulle fonti tradizionali, unita all’utilizzo di strumenti tradizionali quali zampogna, ciaramella, organetto, ocarina, chitarra battente, fisarmonica, flauti pastorali, tamburi a cornice, a cui si unisce una particolare cura per le voci, con la presenza di ben tre cantanti nella formazione. Il repertorio spazia dai canti legati ai cicli liturgici come le novene e le pastorali, ai balli campestri, fino a toccare le serenate e canti d’amore, componendo un ideale viaggio sonoro tra passato, presente e futuro alla scoperta dell’immenso patrimonio di storie, suoni e melodie della Valle di Comino. Nel corso degli anni tante sono state le manifestazioni, i festival e le rassegne nazionali ed internazionali a cui i DeCalamus hanno preso parte, e tra queste vanno ricordate la partecipazione al Concerto di Capodanno in Piazza San Pietro a Roma al fianco di Claudio Baglioni nel 1999, l’esibizione su invito di Carlo Petrini al Festival “Terra Madre” di Slow Food a Torino nel 2008, il concerto tenuto il 7 dicembre 2013 a Strasburgo (Francia) nella chiesa dei Domenicani su invito del Comune di Strasburgo e l’Istituto Italiano di Cultura, e la partecipazione al FIMU, il festival universitario più grande d’Europa a Belfort (Francia) dal 6 al 9 giugno 2014. Numerosi anche i riconoscimenti ricevuti dal gruppo a partire dal Primo Premio alla Rassegna Internazionale “Ancia Libera” di Ancona nel 1999, il Premio “Centre Artesà Tradicionarius” con menzione “cercare e ricercare” nell’edizione 2010 del festival “La Marca Eurofolk” che li ha condotti l’anno successivo ad esibirsi a Barcellona (Spagna), il “Suonare a Folkest 2012 – Premio Alberto Cesa” nel 2012 e grazie al quale si esibiscono il 26 luglio dello stesso anno a Spilimbergo (Ud), ed il premio “C. Perilli” nell’ambito del festival Internazionale della Zampogna di Acquafondata nel 2012. Attualmente l’ensemble DeCalamus è impegnato nelle fasi finali della realizzazione del suo disco di debutto, in uscita nella primavera del 2016.DeCalamus: Voci: Maura Amata, Serena Pagnani Fisarmonica e Zampogna a chiave: Marc Iaconelli Ciarmella, Zampogna Zoppa e Voce: Massimo Antonelli Organetto: Francesco Loffredi Flauto e Ottavino: Luca Lombardi Percussioni: Laura Fabriani e Francesco Manna Contrabasso: Carlo Sabellico V. Z.
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musica International Jazz Day e compleanno della Casa del Jazz con il pianista Enrico Zanisi Sabato 30 aprile alle ore 21 presso la Casa del Jazz, in occasione delle celebrazioni dell’International Jazz Day e del compleanno della Casa del Jazz, il pianista Enrico Zanisi presenta in piano solo il suo ultimo album “Piano Tales”, edito dalla Cam Jazz, nel secondo set sarà invece accompagnato dal contrabbassista, Premio Top Jazz 2015 come Miglior Nuovo Talento, Matteo Bortone. Ma le celebrazioni inizieranno già dal mattino con “Il giro del Jazz in 60 minuti” a cura di Vincenzo Martorella alle ore 11.30, per poi proseguire nel Parco della Casa del Jazz con Michele Pavese “Roman Dixieland Few Stars” featuring Fabiano Pellini alle ore 12.30, e alle 18 Atrio, con Giancluca Massetti, pianoforte, Dario Giacovelli, contrabbasso e Moreno Maugliani, batteria. Fin dal suo esordio, Enrico Zanisi ha mostrato la stoffa del musicista in grado di bruciare le tappe, quello cui l’etichetta di enfant prodige del jazz italiano era destinata ben presto a stare stretta. Per questa ragione, l’album in piano solo di Enrico Zanisi, in uscita per la Cam Jazz, sembra arrivare al momento giusto, inaugurando idealmente una nuova fase nella carriera artistica di questo giovane pianista. Dopo tre album in trio e diversi progetti collaterali, Piano Tales giunge a suggello di un percorso in cui il pianista romano ha esplorato i confini della propria musica mantenendo intatta quella grazia priva di artifici che la contraddistingue. Il disco disvela un nuovo Zanisi, più maturo ma soprattutto più consapevole delle proprie potenzialità d’autore e di interprete. L’album è composto da undici tracce, la maggior parte delle quali al di sotto dei quattro minuti di durata, a testimonianza di un lavoro che vuole proporsi come una raccolta di impressioni musicali, più che un concept vero e proprio. Non mancano episodi più articolati e dall’approccio improvvisativo più strutturato ma a dominare, in un’atmosfera in cui trovano spazio pieni e vuoti, musica e silenzi, è l’ariosità del pianismo di Zanisi, capace di essere ineffabile e incisivo allo stesso tempo. Difficile riscontrare in un musicista tanto giovane una tale consapevolezza dei propri mezzi e una personalità musicale già così definita, eppure Zanisi possiede senza ombra di dubbio entrambe le cose. Enrico Zanisi, classe 1990, si è diplomato a 18 anni in pianoforte con lode presso il Conservatorio de L’Aquila. Nel 2008 ha vinto una borsa di studio di $10.000 per frequentare un corso annuale presso l’Università Berklee di Boston. Nel 2012 ha vinto il premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento, indetto dalla rivista Musica Jazz. Il 9 giugno 2014 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, in occasione del Festival “Una Striscia di Terra Feconda” Enrico Zanisi vince il Premio Siae per la Creatività. La giuria composta da Danilo Rea, Rita Marcotulli e Rosario Giuliani ha attribuito questo premio con la seguente motivazione: “Per la straordinaria personalità evidenziata sia come leader del suo avvincente trio che come partner di alcuni dei più prestigiosi solisti italiani”. A maggio 2015 ha concluso un tour internazionale che lo ha visto esibirsi in India, Sud America, Norvegia, Messico e Brasile. All’estero, tra le altre cose, ha suonato anche al 12 Points Festival di Dublino, al Tabarka Jazz Festival in Tunisia, al Tanjazz di Tangeri e presso gli Istituti Italiani di Cultura di Strasburgo e di Londra e in piano solo al Festival di Edimburgo. Il 19 febbraio 2016 pubblica per la Cam Jazz l’album in piano solo Piano Tales. Il contrabbassista Matteo Bortone, premiato come Miglior Nuovo Talento Italiano al Top Jazz 2015 della rivista Musica Jazz, ha pubblicato il suo secondo lavoro da leader “Time Images”, sempre alla guida del suo quartetto franco/italiano Travelers, lo stesso del disco di debutto uscito due anni fa (Antonin-Tri Hoang, Francesco Diodati e Ariel Tessier). Otrantino, classe 1982, dopo aver conseguito un Master in Jazz presso il prestigioso Conservatorio Superiore di Parigi (città nella quale ha vissuto 8 anni) si è trasferito a Roma dove vive dal 2013. Oltre all’attività di leader e compositore, Bortone svolge un’intensa attività come sideman sia in Italia che in Francia, suonando stabilmente nel trio di Alessandro Lanzoni (TOP JAZZ 2013, Miglior Nuovo Talento), nel nuovo quartetto di Roberto Gatto, nel trio di Stefano Carbonelli, nel sestetto del sassofonista francese Julien Pontvianne e collaborando con musicisti come Matt Renzi, Giovanni Guidi, Ada Montellanico, Roberto Tarenzi, Greg Burk, Thomas Enhco. V. Z.
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attualitĂ Premio H.C. Andersen per fiabe inedite, Neri MarcorĂŠ testimonial
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attualità “Volere è potere”, la grande illusione dei risultati facili: intervista a Teresa Burzigotti Intervista a Teresa Burzigotti wingwave Coach e Master Trainer, fondatrice dell’Istituto di Coaching Neurolinguistico Otto Deit Akademie Teresa, oggi si sente parlare sempre di più di Coaching come panacea per tanti problemi, ciononostante molti non sanno ancora cosa significa? Chi è il Coach? Cosa fa e come lavora? “È vero, purtroppo ancora nel nostro Paese questo lavoro è poco conosciuto e relativamente utilizzato. Nonostante i media ne parlino e ci siano già molti professionisti che lavorano in questo ambito; e anche valide scuole e istituti di formazione, ancora non si è creata una vera e propria cultura stabile del Coaching. Il Coach è sostanzialmente un affiancatore e un facilitatore, che a fronte di una comprovata istruzione e specializzazione, agisce all’interno di un rapporto, definito in termini professionali, per aiutare le persone a raggiungere obiettivi e in generale a migliorare la propria vita, le proprie relazioni, ad attingere liberamente alle proprie capacità e a sviluppare il proprio potenziale. Secondo il mio parere, inoltre, un Coach dovrebbe continuare la sua istruzione per tutto il tempo in cui esercita la professione e informarsi sui progressi della scienza nel campo della mente, curando anche rapporti e scambi interdisciplinari con altre professioni centrate sull’essere umano. Il Coach può lavorare con singole persone, con gruppi, con privati e all’interno di aziende e organizzazioni, utilizzando metodi e tecniche in cui si è formato.” Come giornalista attivo nel web osservo i social e leggo frasi motivazionali come “Se veramente lo vuoi, puoi farlo” “Devi convincerti che puoi farlo e poi ci riesci” “Se vuoi fare qualcosa, falla e basta”. È davvero così facile il successo? E se lo è, come si spiega? E perché nessuno non l’ha mai detto prima? “Per me, “per il mio orecchio interno” prima di tutto, “frasi imperative”, che contengono un “devi” oppure “relazioni di causa effetto” suonano respingenti. Sono lontane dal mio modo di vedere la comunicazione motivazionale cioè elegante, rispettosa, coinvolgente e soprattutto intelligente. Abbiamo una lingua sensibilmente ricca, che soffre nel recinto delle sintetiche espressioni commerciali, spesso funzionali al marketing, diversa dall’inglese, molto più simile alla lingua tedesca nella complessità strutturale. Inoltre, a me Coach, per come io pratico e concepisco la professione, queste frasi giungono illusorie e superficiali perché contengono delle grandi “cancellazioni”. Infatti un numero inimmaginabile di persone fallisce nel cambiamento e nello sviluppo della propria personalità non certo perché non lo voglia o non lo voglia con tutte le proprie forze! Tratto spesso nel Coaching persone che si sentono bloccate da emozioni non elaborate nel passato o da una previsione stressante del futuro, oppure incastrate in un presente che non amano. Se avessero potuto liberarsi con la sola forza della volontà non sarebbero venute dal Coach! La soluzione non è nel “volere” ma nel “know how” cioè nella conoscenza. La frase giusta per me è questa: “Se sai, puoi. E ora che sai, se vuoi, puoi scegliere di farlo”. La volontà insieme al know how è madrina della libera scelta, più equilibrata, più calibrata e più mirata all’obiettivo. Lavoro spesso con persone bloccate, che hanno la sensazione di “vivere con il freno a mano tirato”, di “tornare sempre allo stesso punto” e di stare nel “film sbagliato” seguendo in genere questi passi: 1) sblocco il flusso emozionale e mentale con il wingwave Coaching, che con la sua componente EMDR favorisce l’elaborazione inconscia. 2) In una fase del Coaching più cognitiva spiego come funziona la mente e le strutture mentali del problema e quelle del successo. 3) Informo sui benefici di una comunicazione efficace, proficua e autentica con se stessi e con gli altri e spiego come funziona. 4) Affianco per individuare lo stile personale ed elaborarlo in modo esclusivo ed evolutivo. E infine per rispondere alla tua domanda: no, il successo, soprattutto quello duraturo, non è facile. Richiede: preparazione costante capacità di rimanere in equilibrio emozionale e di impegnare miratamente le proprie energie all’interno di contesti spesso molto instabili e in cambiamento autocontrollo e conoscenza dei propri limiti e delle proprie capacità. e infine l’intenzione ferma e la capacità di elaborare la frustrazione. [...]
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attualità
[...] C’è anche altro e come s’intuisce, su questa strada, il supporto da parte di un Coach professionista può essere di grande aiuto. Lavorare con un Coach professionista, tuttavia, non è ancora alla portata di tutti. Mancano le strutture, i supporti e la cultura, nella nostra società per garantirne l’accesso allargato. Per esempio non è rimborsabile dalle assicurazioni come altri trattamenti di benessere psico energetico. È un investimento che non tutti possono permettersi. D’altra parte ci sono anche tanti coach che per raccogliere clienti dal grande mercato usano gli slogan, come nella pubblicità. E questo sarebbe anche accettabile se la promessa contenuta nello slogan fosse autentica. Spesso non lo è.” Quindi ancora nessun miracolo verso il successo? “Penso che il lavoro con un Coach professionista possa condurre a risultati straordinari, le persone possono veramente sentirsi libere di realizzare la propria vita e i propri sogni. Il Coach facilità e affianca, ascolta e valuta insieme, sostiene e sponsorizza e questo oggi, in un mondo in cui c’è tanto isolamento e sempre meno tempo in contesti performanti, è già una specie di miracolo, un rapporto d’eccezione. Tuttavia la realizzazione dei risultati resta al cliente e richiede impegno. Importante qui, è conoscere il pericolo dell’eustress, cioè dello stress positivo. La ricerca scientifica sul cervello dimostra come molte malattie siano causate dallo stress e che l’esposizione prolungata allo “stress positivo” provoca gli stessi effetti dannosi nel corpo e nel cervello dell’esposizione prolungata allo stress negativo “distress”. Spronare le persone in modo eccessivo ed euforico al cambiamento e ai risultati quando ancora il dubbio, l’insicurezza e la paura vivono e proliferano nella loro mente, produce danni. Le conseguenze sono valutazioni sbagliate e rinunce fuori luogo. Una volta raggiunto l’ambito risultato e passata l’ebbrezza euforica la persona si sente vuota, stremata e concentrata solo su ciò che ha sacrificato e perduto piuttosto che sul risultato ottenuto. Può anche insorgere una dipendenza da “adrenalina” con la conseguente ricerca continua di stimoli forti e sfide impossibili. Ho lavorato con clienti con questo tipo di problema. Ho avuto anche casi in cui i danni dell’Eustress (stress positivo) erano talmente forti da richiedere interventi di altri professionisti. Questi sono i casi che tratto al “Cortile della Salute”, un centro di cure per la medicina integrata nel cuore di Roma. Mentre la persona cura gli effetti dello stress nel corpo e riconquista la salute, posso intervenire con il wingwave per ripristinare l’equilibrio mentale/emozionale, “lavorando al contrario”, cioè trasformando le convinzioni euforiche, pagate a caro prezzo, in convinzioni razionali e funzionali”. Teresa Burzigotti – Coach Professionista – formatasi a Colonia in Germanistica e lingua tedesca a metà degli anni ‘80, studia a Roma Design e Art Direction all’inizio degli anni ‘90.
Dopo un’esperienza personale con il Coaching dal 2000 al 2003 si forma dal 2004 al 2007 alla scuola di PNL di Alessio Roberti come NLP Coach e a Colonia in tecniche di psico energertica EFT e BSFF al Salomon Institut. Dal 2011 è wingwave Coach certificata prima a Berlino, alla wingwave Akademie, e poi ad Amburgo dai creatori del metodo, all’Istituto Besser-Siegmund. Nel 2014 prosegue con la formazione in Quantum Healing a Colonia e attualmente frequenta i seminari del Dr. Joe Dispenza sui temi del cambiamento e della realizzazione del proprio destino. È Master Coach associata dell’Associazione per il Coaching Neurolinguistico di Amburgo. È organizzatrice del centro di medicina integrata di Roma “Il Cortile della Salute” e fondatrice della Otto Deit Akademie, Istituto di Formazione per il Coaching Neurolinguistico. www.ottodeit-akademie.com mailto:info@ilcoaching.net Vittorio Zenardi
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attualità DRONI: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL GRANDE EXPO A ROMA
Tra un mese Roma Drone Drone 2016 sull’areoporto dell’Urbe Scatta il conto alla rovescia per “Roma Drone Expo&Show 2016. Esattamente tra un mese, aprirà infatti i battenti sullo storico Aeroporto di Roma Urbe la terza edizione del Salone aeronautico nazionale sui droni. Decine di espositori dall’Italia e dall’estero, un gran numero di velivoli radiocomandati piccoli e grandi per usi professionali e sportivi, conferenze e meeting con i maggiori esperti, un articolato programma di esibizioni in volo di droni ad ala fissa e rotante: questo e molto altro riserverà l’evento romano, che si svolgerà dal 13 al 15 maggio prossimi. Si tratta della più grande e completa manifestazione sugli aeromobili a pilotaggio remoto in Italia e anche in Europa. “Intendiamo confermare questo nostro record e anzi miriamo a superare i già notevoli risultati dell’edizione 2015”, sottolinea Luciano Castro, ideatore e presidente di Roma Drone. “Lo scorso anno, i visitatori furono circa 8mila e ben 60 gli espositori italiani e stranieri con oltre 100 modelli diversi di droni civili e militari, compreso il grande ‘Predator’ dell’Aeronautica Militare”. Tre saranno le aree in cui si articolerà la manifestazione, secondo il format sperimentato nelle prime due edizioni. Innanzitutto, sul Piazzale Nord dell’Aeroporto dell’Urbe sarà allestito un grande “villaggio” con decine di stand per enti, aziende, scuole di volo e associazioni. Già confermata la presenza di tutte le maggiori società specializzate italiane, oltre all’Aeronautica Militare e all’Aero Club d’Italia. Prestigiose anche le partecipazioni estere, dall’Europa e da altre zone del mondo. La seconda area sarà un grande auditorium da 300 posti, che verrà allestito all’interno dell’Hangar del Corpo Forestale dello Stato: vi si svolgerà un intenso programma di conferenze e meeting sui temi di maggiore attualità, a partire dal Convegno inaugurale “L’Italia dei droni” di venerdì 13 maggio con la partecipazione di alti rappresentanti di istituzioni civili e militari. La terza area, infine, è quella che caratterizza l’evento romano: l’aeroporto diventerà una grande “flying zone” dove si svolgeranno voli dimostrativi di droni ad ala fissa e rotante.“Presto sveleremo le tante novità di questa terza edizione, che offrirà un panorama completo delle ultime tecnologie e degli impieghi più originali di queste straordinarie macchine volanti radiocomandate”, sottolinea il presidente Castro. “Stiamo ricevendo molte richieste di partecipazione da parte di aziende specializzate, interessate ad esporre i loro prodotti e a incontrare nuovi potenziali clienti. Importanti saranno anche le presenze istituzionali, che consentiranno alla ‘drone community’ italiana di farsi conoscere e di favorire la crescita di questo settore strategico”. Il salone “Roma Drone Expo&Show 2016” è organizzato dall’associazione Ifimedia e dalla società Mediarkè in collaborazione con l’Aero Club di Roma. La giornata di venerdì 13 maggio sarà riservata ai professionisti interessati all’utilizzo dei droni, ai manager delle imprese, agli operatori, alle autorità e alla stampa. Sabato 14 e domenica 15 maggio, invece, l’ingresso sarà aperto anche al pubblico e agli appassionati. Costo del biglietto: 10 euro. News e aggiornamenti saranno disponibili su www.expo.romadrone.it.
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attualità La perfezione rinascimentale e l’eco del Pendolo di Foucault Dal 9 al 16 aprile 2016, il tempio di S.Biagio a Montepulciano (SI), simbolo della perfezione del Rinascimento, capolavoro di San Gallo il Vecchio, accoglierà la sperimentazione del pendolo di Foucault e si libererà una sfera di 28 kg inserita in un cavo di 67 metri. Sarà la replica di quanto realizzato nel 1851 dal fisico francese Léon Foucault ,all’interno del Pantheon di Parigi, per dimostrare con un esperimento l’esistenza della rotazione terrestre. L’evento sarà occasione di dibattiti e approfondimenti, di attenta contemplazione dell’armonia del luogo segnalata dall’epigrafe che appare sull’altare principale della chiesa “HINC DEUS HOMO ET HOMO DEUS” facente riferimento all’opera “De Harmonia Mundi Totius Cantica Tria di Francesco Zorzi. È ‘il francescano osservante che ha sviluppato la teoria di armonia universale, da un punto di vista filosofico, scientifico e musicale che potrebbe aver ispirato gli ideatori dell’evento. Da contemplare la Canonica del complesso architettonico che Renzo Piano ha trasposto e fatto costruire presso l’università di Harvard. Raffaele Zenardi
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libri Viaggi Naturali, il libro di Andrea Ferraretto sbarca a Bruxelles
Martedì 5 aprile 2016 a Bruxelles presso la libreria Piola Libri si terrà la presentazione del libro “Viaggi Naturali”, di Andrea Ferraretto. Un’occasione per raccontare l’Italia che ogni giorno si impegna per tutelare ambiente e legalità. Il libro è una raccolta di storie, pubblicate su La Stampa Tuttogreen nel blog Quattro Passi nei Parchi, che raccontano di parchi, riserve, centri storici e della necessità di proteggere il bene comune. Trentacinque storie per trentacinque luoghi, che disegnano un percorso immaginario lungo la Penisola e che hanno come protagonisti i guardaparco, i contadini, i vignaioli, le guide naturalistiche e gli operatori del turismo che con il loro lavoro e la loro passione difendono il patrimonio ambientale e culturale. Trentacinque storie che, uscendo dal formato della guida di viaggio, diventano il racconto di esperienze e suggestioni, capaci di affascinare e far calare il visitatore in un mondo speciale, dove poter ritrovare il contatto con l’ambiente naturale. Parallelamente lungo questo percorso si dipana un’altra storia, scritta da Massimo Paradiso. Un uomo e una donna seguono le tracce di Andrea Ferraretto e nel viaggio si conoscono e si innamorano. Un racconto parallelo che dona al libro anche un inaspettato tocco di noir. Un ulteriore livello di narrazione è rappresentato dai disegni originali di Mario Coccioletti, che spesso diventano parte integrante del racconto, restituendo l’emozione di un’osservazione diretta del paesaggio o dei suoi dettagli “Viaggi Naturali” è un progetto editoriale ideato da Depakaging Edition, una casa editrice indipendente di Roma che ha voluto proporre un progetto innovativo, creando un libro che si avvicinasse al mondo digitale restando ancorato al profumo della carta e al tratto della matita. Dopo Roma, Milano, Lecce e i parchi italiani, Viaggi Naturali approda a Bruxelles per raccontare un’idea di ambiente fatta di lavoro quotidiano e impegno civile. L’incontro, oltre alla presenza dell’autore, vedrà la partecipazione di Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, di Giorgio Ficcarelli, della Commissione Europea e di Mario Suglia, editore del libro. L’incontro è promosso in collaborazione con la sezione di Bruxelles dell’associazione Libera, per ribadire il legame tra tutela ambientale e impegno per la legalità. A conclusione della serata sarà possibile assaggiare il vino della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre come testimonianza del lavoro eroico di tanti piccoli vignaioli che contribuiscono a tutelare il paesaggio e la biodiversità italiana. V. Z.
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mostre ed eventi GUFRAM ON THE ROCKS. 50 Years of Design against the Tide
La Galleria Carla Sozzani in occasione di miart e Salone del Mobile 2016, presenta GUFRAM ON THE ROCKS. 50 Years of Design against the Tide. La mostra racconta i primi 50 anni di Gufram attraverso i suoi progetti più simbolici che negli ultimi anni hanno fatto rivivere la leggenda del marchio e le sue visioni folli e controcorrente. Alcune delle icone più rappresentative della storia di GuframCon uno speciale allestimento, invadono lo spazio della galleria: dal divano Bocca di Studio65 al Cactus disegnato da Guido Drocco e Franco Mello, dal Pratone di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso, al Sasso e Sedilsasso di Piero Gilardi, dal Globe del duo Studio Job alla Magnolia di Marcel Wanders, e molti altri. il Global Creative Orchestrator del marchio, Charley Vezza,, racconta: “Gufram nasce a Torino nel 1966 rivoluzionando il paesaggio domestico e dando vita, assieme ad altre realtà di quel periodo, a quello che oggi è conosciuto come Italian Radical Design. Senza dare peso al susseguirsi sempre più intenso di mode e costumi effimeri, Gufram continua ancora oggi questo percorso rimanendo fedele a se stessa: le sue icone sono diventate dei punti fermi nell’immaginario collettivo, come scogli intorno a cui passano le correnti. In occasione dei 50 anni del marchio, e proprio ora che il Radical Design è stato storicizzato e vive una nuovo momento di splendore, abbiamo deciso di visualizzare questa storia di resistenza con una mostra nella Galleria Carla Sozzani che è da sempre un luogo dove le idee controcorrente possono esprimersi liberamente. Non aspettatevi una mostra didascalica, quello che vedrete sarà la rappresentazione in prospettiva di un pensiero indisciplinato e anticonformista”. Due progetti inediti presentati per la prima volta in occasione della mostra saranno all’interno della galleria. Poltrona di Alessandro Mendini è una seduta totemica e simbolica, un trono domestico che vive del contrasto tra la leggerezza del poliuretano e la finitura in finto marmo. Prodotta in un unico esemplare agli inizi degli anni ‘80 e utilizzata per una storica copertina della rivista Casabella è ora realizzata in edizione limitata in “vero-finto” marmo di Carrara. L’artista Kris Ruhs presenterà in anteprima una scultura morbida in “vero-finto” ferro arrugginito, ripreso dalle sue sculture modulari e divenuto un solo blocco, secondo il gioco ironico del finto vero che contraddistingue le creazioni Gufram. Dalla fine degli anni ‘60 in un momento in cui la società italiana vive un profondo cambiamento, Gufram è al centro di un movimento portato avanti da artisti e architetti che poi diventerà il radical design come lo conosciamo oggi. Gufram usa per primo il poliuretano negli oggetti di arredo impiegando la sua resistenza e duttilità per realizzare le forme più inusuali e diverse pur mantenendone la morbidezza, creando così un cortocircuito tattile e visivo. Il primo creativo che inventa un nuovo modo di trattare il poliuretano dipingendolo con pittura sintetica idrorepellente è l’artista Piero Gilardi che oggi ricorda: “Negli anni ‘70 lavorare sul tema ‘dell’imbottito integrale’ significava per i designer essere vincolati dal problema di realizzare fodere in tessuto molto complesso e spesso impossibile da fare. In Gufram riuscimmo a liberare la fantasia dei designer attraverso il Guflac”.L’intuizione innovativa di Gilardi, denominata Guflac, alla base dello sviluppo dei prodotti Gufram, trasforma il poliuretano che diventa non solo struttura ma anche componente estetico. Con il passare degli anni il Guflac è stato modificato, migliorato, attualizzato ma rimane sempre quella speciale vernice naturale che, pellificando il poliuretano attraverso un sapiente lavoro artigianale, crea quei sogni fantastici che sono i progetti Gufram. V. Z.
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festival Torna il Nordic Film Festival: ecco il programma Torna il Nordic Film Fest, dopoil grande successodi pubblico, criticae stampa deglianni passati, da giovedì 21 a domenica 24 aprile alla Casa del Cinema di Roma. Giunto alla quinta edizione, la rassegna nasce con l’intento di promuovere la cinematografia e la cultura dei Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), a cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo di Roma. La rassegna, che quest’anno avrà come tema l’“Amore nordico”, articolato in tutte le sue declinazioni, presenterà nuovi film in anteprima, o inediti in Italia, ed è realizzata anche in collaborazione con l’Ambasciata di Islanda di Parigi, i Film Institutes dei rispettivi paesi e con il patrocinio del Comune di Roma. Oltre alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano e a ingresso libero, il programma prevedepresentazioni e incontricon ospiti internazionali (registi, attori, attrici,produttori ecc.). La manifestazione avrà anche uno spazio speciale dedicato a documentari e corti a cura del Circolo Scandinavo. Importante evento collaterale della manifestazione sarà la mostra fotografica (18 aprile – 3 maggio) “Liv & Ingmar: colleghi, amanti, amici” dedicata all’attrice norvegese Liv Ullmann e al regista svedese Ingmar Bergman. Si confermano anche quest’anno: la sezione dedicata agli sceneggiatori nordici a cura di Writers Guild Italia, con masterclass tenute da importanti rappresentanti del cinema dei Paesi Nordici e, venerdì 22 aprile, la tavola rotonda di produttori nordici e italiani a confronto “North Meets South”, in collaborazione con Anica e Writers GuildItalia. Nordic Film Fest 2016 si avvale dell’importante partnership con Ied (Istituto Europeo di Design) che ha realizzato la sigla originale. Il main sponsor della manifestazione è la società svedese Ericsson. Il cinema dei Paesi Nordici è sempre più caratterizzato dall’emergere di una generazione di nuovi autori che hanno conquistato uno spazio significativo nel panorama della cinematografia mondiale, grazie ad una notevole varietà e un’eccellenza artistica che merita di essere conosciuta e approfondita dal pubblico italiano, obiettivo che è alla base del progetto del Nordic Film Fest. NAUGURAZIONE NFF 2016 Il tema principale della rassegna sarà l’“Amore nordico”, in tutte le sue declinazioni. Infatti, a inaugurare l’edizione del Nordic Film Fest 2016 sarà il film del finlandese Mika Kaurismäki, “The Girl King”, che racconta la storia avvincente della Regina Cristina di Svezia, una giovane
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donna in continua lotta tra ragione e passione, il mondo antico e quello moderno. Malin Buska, protagonista del film, ha vinto per questa interpretazione il premiocome migliore attriceal Festival di Montreal, dove il film ha avuto anche il premiodel pubblico. I costumi del film, di MarjattaNissinen, sono statipremiati con il “Jussi”, il premio più importate della Finlandia. Il film verrà proiettato alla presenza del regista Mika Kaurismäki e dell’attrice Malin Buska e del produttore Martin Persson, nella serata inaugurale, giovedì 21 aprile (ore 18:30 ad inviti e ore 21 proiezione aperta al pubblico in 2 sale, Deluxe e Kodak).
GLI ALTRI FILM Il secondo film della Finlandia, presentato domenica 24 aprile ore 15, sala Deluxe, è la commedia sequel “Lapland Odyssey 2” del regista Teppo Airaksinen. Il film, che verrà proiettato alla presenza dall’attrice protagonista Pamela Tola, racconta la storia di Janne e Inari, da poco genitori. Quando Inari esce una sera per festeggiare con la sua amica, Janne e il suo amico rimangono a casa con la bimba. Visto che la bimba dorme sempre bene, decidono di caricarla in macchina e partire verso Ylläs per festeggiare un matrimonio. Il terzo film finlandese, invece, è “Absolution” che sarà presentato dal regista Petri Kotwica, un thriller psicologico, parzialmente autobiografico, e vincitore del Jussi Awards, l’Oscar finlandese, per la migliore attrice non protagonista. Kiia e Lauri corrono verso l’ospedale, è buio e la visibilità è scarsa. Anche se il parto è prematuro, Kiia sta entrando in travaglio. Improvvisamente la loro corsa si ferma, la vettura sembra aver colpito qualcosa ma Lauri assicura la moglie, sostenendo che non è accaduto nulla. Kiia dà alla luce un bambino sano ma, mentre, è in ospedale incontra Hanna, una donna il cui marito è in coma dopo essere rimasto vittima di un pirata della strada. Le due donne stringono amicizia prima che una terribile verità venga alla luce. La Svezia presenta, venerdì 22 alle ore 15, sala Deluxe, “Hotel” della regista Lisa Langseth. Protagonista l’attrice premio Oscar Alicia Vikander, nel ruolo di Erika, una neomamma di un bambino affetto da gravi problemi e con scarse possibilità di sopravvivere. Dopo essersi rinchiusa in casa e nel proprio silenzio, Erika viene invitata dal marito a frequentare delle sedute psicoterapeutiche di gruppo. Erika lega con 4 compagni di terapia e i 5 decidono di trascorrere una giornata in hotel, il luogo per eccellenza dove i legami sono effimeri e la realtàè artefatta e patinata.
Sempre nella giornata di venerdì 22 alle ore 19, il film introdotto dal produttore Martin Persson, “Underdog”, del giovane regista svedese Ronnie Sandahl, famoso in patria anche come scrittoree giornalista, premiato come miglioreopera prima al Zürich Film Festival e come miglior film al Festival di Chicago. Il film vede Dino, una giovane ragazza che come tanti suoi coetanei, spinti dalla disoccupazione di massa della Svezia rurale, ha deciso di lasciare il proprio paese per cercare fortuna a Oslo. Un film dove la storia personale della protagonista si trasforma in metafora di un’intera situazione sociale. “Something Must Break” è il film svedese che chiude la giornata di sabato 23. Introdotto dalla produttrice AnnaMariaKantarius e dalla regista Ester Martin Bergsmark, il film è tratto dal romanzo “Voi siete le radici che dormono ai miei piedi e tengono la terra ferma” della scrittrice transgender Eli Levéns che ha collaborato anche allasceneggiatura. Una storia d’amore tra due ragazzi, l’androgino Sebastian e Andreas, ragazzo che si considera non gay, che insieme sognanodi sfuggire alla noia e il rischio di diventare ciò che tutti gli altri rappresentano. E poi c’è Ellile, la Superwoman che cresce dentroSebastian e che Andreas ama e teme allo stesso tempo. Un film importante, che tratta argomenticome identità e gender in modo intelligente e toccante. Il film è stato premiato ai Festival di Rotterdam e Göteborg.Per la Danimarca, venerdì 22 aprile alle ore 21, sala Deluxe, l’ultimo lavoro del grande regista Bille August, premio Oscar e due volte Palma d’oro al festival di Cannes. Il film “Silent Heart”, 4 premi Bodil,l’Oscar danese, tra cui quello come miglior film, verrà introdotto dalla popolare attrice danese Ghita Nørby, una delle più attive di tutti i tempi, ha interpretato oltre 110 tra film e serie televisive. Le tre generazioni di una famiglia si riuniscono per l’ultimo weekend di Esther, che soffre di una malattia terminale, un tipo di sclerosi che può solamente degenerare. Esther ha deciso di porre subito fine alla malattia con l’aiuto di suo marito Poul, che è un medico e può somministrarle la giusta dose di medicine per un’eutanasia indolore con un estremo gesto d’amore. Domenica 24 aprile alle ore 17, verrà presentato anche il penultimo lavoro di Bille August “Marie Krøyer”, sulla storia della pittrice moglie del celebre pittore P.S. Krøyer. Il film racconta con grande eleganza e partecipata emozione la vita tormentata della bella Marie, sposata al pittore danese più amato e celebrato del suo tempo. Come un’Anna Karenina danese, s’illude di poter sfuggire ad un matrimonio insostenibile buttandosi a capofitto in una relazione con un uomo solo in apparenza miglioree innamorato, la perdita dellafiglia a seguito del suo abbandono è la conferma che per le donne dell’epoca la
festival Terzo film danese della rassegna è “The Idealist” della regista Christina Rosendahl, che introdurrà la proiezione sabato 23 alle ore 17, tratto dal libro inchiesta ‘’Thulesagen - Løgnensunivers’’ del giornalista e scrittore danese,Poul Brink, presentato al Torino Film Festival 2015. Un grande film-inchiesta classico e lineare,racconta il caso “watergate” danese. Nientefiction ma realismo tra democrazia e corruzione. Un thriller giornalistico basato interamente sul lavoro del protagonista. Un singolo uomo che ha scelto con il suo mestiere di portare avanti la lotta per la verità. E la regista si affida totalmente a immagini e parole dirette e precise, nella difficile costruzione di una drammatica pagina di storia post bellica. L’Islanda, invece, presenta sabato 23 alleore 15, sala Deluxe, il commovente film “Rams - Storia di due fratelli e otto pecore” del registaGrímur Hákonarson, vincitoredella sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2015 e rappresentante dell’Islanda ai premi Oscar per il miglior film straniero. Il film descrive con grandeefficacia un mondoridotto all’osso, in cui la pastorizia è l’unica fonte di sostentamento e le pecore sono al centro della vita (e degli affetti) di un’intera comunità. Gummi e Kiddi sono due anziani fratelli islandesi che non si parlano da 40 anni. Al centro della loro rivalità c’è l’ingestibilità caratteriale di Kiddi, refrattario alle regole sociali e alla mera convivenza civile. Quando un’epidemia ovina costringe i pastori a uccidere tutte le loro pecore, Gummi decide per la prima volta di fare qualcosa contro le regole: nascondere sette pecore e un montone nella cantina della propria casa, confidando in una ripresa del suo gregge al termine della quarantena imposta dallo Stato. È l’inizio di una possibile riconciliazione fra due fratelli che non hanno mai smesso di volersi bene ma non sono abituati, per natura e per cultura, a esprimere alcuna forma di affetto. Ad aprire la sezione per la Norvegia, venerdì 22 alle ore 17, “I’m Yours”, opera prima della regista e attrice norvegese/ pakistana Iram Haq, premiato al Toronto International Film Festival. Il film, forseautobiografico, parla di Mina,una giovane mamma single che vive a Oslo con il suo bambino Felix.La ragazza è anche alla ricerca costante di un amore che però la porta ad avere numerose storie con uomini diversi, come quella con Jesper, per il quale proverà amore fin dal primo momento,tanto da decideredi trasferirsi a Stoccolma, portando con sé ancheil figlio. Jesperperò non sembraessere ancora prontoad una vita di famiglia. Mina lotteràduramente per cercare di non interrompere la loro relazione, ma alla fine dovrà, da sola, cercareil vero senso dell’amore. Il secondo titolo norvegese, proiettato sabato 23 alle ore 19, invece, è “The OrangeGirl” opera terza di Eva Dahr, che introdurrà la proiezione, e tratto dall’omonimo libro, tradotto in 43 lingue, di Jostein Gaarder (noto per il suo romanzo filosofico “Il mondodi Sofia”, 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo). Nel giorno del suo sedicesimo compleanno Georg riceve una pila di lettere che aveva scritto suo padre dieci anni fa, appena prima di morire. Georg non ha tanti ricordi di suo padre e non vuole avere a che fare con le lettere misteriose, ma nonostante ciò li porta con sé in una gita in montagna. Quando poi decide di leggere le lettere si trova all’improvviso dentro un’enigmatica e bella storia d’amore; un racconto che inizia su un tram ad Oslo e che poi continua sotto gli alberi di arancio a Siviglia.
Il film che chiuderàil Nordic Film Fest 2016, inperfetta sintonia con il tema principale della manifestazione, sarà il norvegese “Victoria” della regista e scrittrice Torun Lian, tratto dall’omonimo romanzo di Knut Hamsun, una grande storia d’amore, definita un cantico all’amore per gli aspetti lirici del romanzo che si svolge nella magia del paesaggio dell’estremo nord della Norvegia. Seguiamo la travagliata storia dei protagonisti Victoria e Johannes tra moti dell’animo e convenzioni sociali verso una fine inaspettata. NFF 2016 in Italia In collaborazione con Cinetecadi Bologna e la casa editrice Iperborea unasintesi del NFF 2016 verrà proposta anche a Bolognae a Milano. Inoltre anche quest’anno è previsto il Nordic Film Fest Summer all’Isola del Cinema (Isola Tiberina, Roma) nel mese di luglio e una collaborazione con il Terra di Siena Film Festival a settembre/ottobre in Toscana. MASTERCLASS WGI Anche quest’anno nell’ambito del Nordic Film Fest si svolgeranno, il 21 e 23 aprile mattina, semprealla Casa del Cinema, le Masterclass organizzate dalla Writers Guild Italia. Saranno presenti gli autori, svedesi, danesi e norvegesi delle serie di maggior successo internazionale. Quest’anno il Focus sarà su “Drama Structure” (la Struttura del genere Drama)e “How Characters Mirror Social Theme” (Come i personaggi delle Serie TV raccontano la società).
documentario intitolato “Liv & Ingmar – Painfully Connected”, ad ingresso libero, La storia d’amoretra la leggendaria attrice norvegesee il grande maestro dellaregia. Il documentario è un omaggiofedele e affettuoso a due personeche hanno condivisole più grandi emozioni e hanno vissuto tempi straordinari regalandoci opere indimenticabili, esempi della loro grande passione sia sullo schermo che nella vita. Inoltre, sempre per celebrare la mostra verrà proiettato, ad ingresso libero, anche il film “Miss Julie”, regia di Liv Ullmann, giovedì 21 alle ore 15.30,sala Deluxe, per l’apertura delle proiezioni del NORDIC FILM FEST 2016, prima dell’inaugurazione ufficiale. CIRCOLO SCANDINAVO SPECIAL EVENT Durante questaedizione della rassegna,il Circolo Scandinavo di Roma presenterà 3 documentari ed il corto di animazione svedese “Melker” di Melker Sundén nella giornatadi sabato 23 aprile dalle ore 15, sala Kodak. Le opere saranno introdotte dal Direttore del Circolo IngoArnason insieme agli artisti nordici presenti in residenza: Katrine Borre, Danimarca documentario “La voce di Mette”; Lone Falster e Iben Haahr Andersen, Danimarica - documentario “In Light of the Revolution”; Wiktor Ericsson, Svezia - documentario “A Life in Dirty Movies”. NORTH MEETS SOUTH Produttori nordici e italiani a confronto
Le Masterclass sono rivolte a sceneggiatori e a professionisti del settore audiovisivo, rappresentano un momento di scambio di contenuti e di tecniche e sono nate con l’intento di promuovere delle coproduzioni e ampliare il mercato del lavoro. La Writers Guild Italia è il sindacato degli scrittori di cinema, Tv e Web. Il suo scopo principale è quello di rappresentare, promuovere e difendere l’interesse dei soci e degli sceneggiatori in generale sia in ambito domestico che internazionale, è riconosciuta dallealtre associazioni dell’audiovisivo, collabora con la Writers Guild America e con le altre Guilds europee. E’ socia della FSE e rappresenta gli sceneggiatori italiani in Europa. Attualmente è l’unico sindacato europeo presentenella Blacklist USA che annoveranella sua storianumerosi Oscar. LA MOSTRA:“LIV & INGMAR: – colleghi,amanti, amici” In occasione del Nordic Film Fest dal 18 aprile verrà allestita nel foyer della Casa del Cinemauna mostra fotografica su due autentici “miti” della cinematografia nordica: l’attrice norvegese Liv Ullmann e il grande regista svedese Ingmar Bergman. Voluta dal Consolato di Norvegia e Svezia a San Pietroburgo (2012), è stata elaborata dal Norwegian Film Institute (NFI) con il supporto della Biblioteca Nazionaledi Oslo e lo Swedish Film Institute, le foto sono già state esposte in numerosi musei e pinacoteche del mondo. Questa edizione della mostra comprende un totale di 33 fotografie che raccontano Liv e Ingmar e la loro relazione artistica a partire dagli anni ‘50. In occasione della inaugurazione della mostra, Lunedì18 aprile ore 18.00, verràproiettato, alle ore 16.30 sala Deluxe, il
Venerdì 22 aprile, dalle ore 15 alle 17.30, presso la sala Kodak della Casa del Cinema di Roma, Villa Borghese, in collaborazione con Anica e Writers Guild Italia, anche quest’anno si svolgerà una tavola rotonda aperta a tutti gli operatori del settore cinematografico, interessati a progetti di coproduzione tra paesi nordici e Italia. Per l’occasione saranno presenti per la Danimarca, Katrine Borre, Lone Falster, Iben Haahr Andersen Dunja Gry Jensen; per la Finlandia, Mika Kaurismäki, Petri Kotwica; per la Norvegia, Eva Dahr, Siv Rajendram Eliassen, Anne Bache Wiig; per la Svezia, Martin Persson, Anna-Maria Kantarius, Ester Martin Bergsmark, Wiktor Ericsson. Inoltre, saranno presenti anche produttori italiani e interverranno rappresentati dell’Unione Europea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo, ICE Agenzia, Assessorato alla Cultura Regione Lazio, ANICA, WGI - Writers Guild Italia, IFC – Coordinamento Film Commission, Roma Lazio Film Commission. Nel cinemadei Paesi Nordicinegli ultimi anni si è assistito all’emergere di una generazione di nuovi autori che hanno conquistato uno spazio significativo nel panorama della cinematografia mondiale, grazie ad una notevole varietàartistica che meritadi essere conosciuta e approfondita dal pubblicoitaliano, obiettivo che è alla base del Nordic
Film Fest. I partecipanti avrannoquindi l’opportunità di ascoltare ed interagire attivamente con alcuni rappresentanti dell’industria audiovisiva scandinava. L’incontro, moderato da Roberto Stabile, Responsabile Sviluppo Internazionale Anica, sarà seguito da un cocktail e un evento di Networking (su prenotazione).
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festival
Silent Heart. La recensione
Sinossi Tre generazioni di una famiglia si riuniscono un fine settimana in una casa di campagna per l’ultimo saluto alla madre Esther che, malata terminale di SLA, ha deciso di ricorrere all’eutanasia prima che la malattia peggiori. Le sue due figlie, la prepotente Heidie la fragile Sanne, hanno accettato il desiderio della madre e il fine settimana è stato attentamente pianificato da Esther e il marito. Tutti i familiari gestiscono la situazione in modo molto diverso fra di loro mentre Esther, serena per la sua decisione, cerca di trascorrere in maniera tranquilla gli ultimi attimi della sua vita insieme alla famiglia. Tuttavia, durante il fine settimana la scelta della madre diventerà sempre più difficile da affrontare per Heidi e Sanne e presto riemergeranno vecchi conflitti. Recensione Silent Heart (Stille Hjerte) del regista premio Oscar Bille August ha concluso ieri la seconda serata del Nordic Film Fest che si svolgerà fino a domenica 24 aprile 2016 presso la Casa del Cinema di Roma. La pellicola affronta il tema dell’eutanasia in modo delicato e profondo, riuscendo a far riflettere senza mai indirizzare lo spettatore verso tesi precostituite. Il regista danese affida il compito di rappresentare le due opposte visioni sulla decisione della madre Esther (Ghita Nørby) alle due sorelle Heidie (Paprika Steen) e Sanne (Danica Curcic). Con abilità costruisce il racconto in modo che le stesse cambino con lo scorrere del film. Il focus si sposta così su Heidie e la sua scelta che non può che essere intima, personale. Una scelta di dignità ma anche sotto certi aspetti altruistica. Il discorso che rivolge alla famiglia nel calore della sua casa è incentrato sullo scorrere del tempo, sulla necessità di capire che nessuno è eterno su questa terra, e che pensarlo è lo sbaglio più grosso che si possa fare perchè: “ i giorni passano troppo lenti e gli anni troppo veloci”. La serena rassegnazione alla sua malattia e all’epilogo che ha scelto, si scontra con l’angoscia e il vuoto che provano le due figlie nel sapere di dover perdere una figura così importante per loro. August porta la narrazione su binari paralleli e mostra il dramma che da singolare si fa prima famigliare e poi universale, mettendo ognuno di noi di fronte alle sue convinzioni che spesso si rivelano, proprio come nel film, molto labili. La riuscita dell’opera si deve all’ottima interpretazione del cast che riesce a creare una atmosfera sospesa e rarefatta, costruita da sguardi e frasi non dette. Nella poesia dell’ultimo movimento di macchina ci sta gran parte del senso del film e tutta la maestria di un grande cineasta. Vittorio Zenardi
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attualità DRONI: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL GRANDE EXPO A ROMA
Tra un mese Roma Drone Drone 2016 sull’areoporto dell’Urbe Scatta il conto alla rovescia per “Roma Drone Expo&Show 2016. Esattamente tra un mese, aprirà infatti i battenti sullo storico Aeroporto di Roma Urbe la terza edizione del Salone aeronautico nazionale sui droni. Decine di espositori dall’Italia e dall’estero, un gran numero di velivoli radiocomandati piccoli e grandi per usi professionali e sportivi, conferenze e meeting con i maggiori esperti, un articolato programma di esibizioni in volo di droni ad ala fissa e rotante: questo e molto altro riserverà l’evento romano, che si svolgerà dal 13 al 15 maggio prossimi. Si tratta della più grande e completa manifestazione sugli aeromobili a pilotaggio remoto in Italia e anche in Europa. “Intendiamo confermare questo nostro record e anzi miriamo a superare i già notevoli risultati dell’edizione 2015”, sottolinea Luciano Castro, ideatore e presidente di Roma Drone. “Lo scorso anno, i visitatori furono circa 8mila e ben 60 gli espositori italiani e stranieri con oltre 100 modelli diversi di droni civili e militari, compreso il grande ‘Predator’ dell’Aeronautica Militare”. Tre saranno le aree in cui si articolerà la manifestazione, secondo il format sperimentato nelle prime due edizioni. Innanzitutto, sul Piazzale Nord dell’Aeroporto dell’Urbe sarà allestito un grande “villaggio” con decine di stand per enti, aziende, scuole di volo e associazioni. Già confermata la presenza di tutte le maggiori società specializzate italiane, oltre all’Aeronautica Militare e all’Aero Club d’Italia. Prestigiose anche le partecipazioni estere, dall’Europa e da altre zone del mondo. La seconda area sarà un grande auditorium da 300 posti, che verrà allestito all’interno dell’Hangar del Corpo Forestale dello Stato: vi si svolgerà un intenso programma di conferenze e meeting sui temi di maggiore attualità, a partire dal Convegno inaugurale “L’Italia dei droni” di venerdì 13 maggio con la partecipazione di alti rappresentanti di istituzioni civili e militari. La terza area, infine, è quella che caratterizza l’evento romano: l’aeroporto diventerà una grande “flying zone” dove si svolgeranno voli dimostrativi di droni ad ala fissa e rotante.“Presto sveleremo le tante novità di questa terza edizione, che offrirà un panorama completo delle ultime tecnologie e degli impieghi più originali di queste straordinarie macchine volanti radiocomandate”, sottolinea il presidente Castro. “Stiamo ricevendo molte richieste di partecipazione da parte di aziende specializzate, interessate ad esporre i loro prodotti e a incontrare nuovi potenziali clienti. Importanti saranno anche le presenze istituzionali, che consentiranno alla ‘drone community’ italiana di farsi conoscere e di favorire la crescita di questo settore strategico”. Il salone “Roma Drone Expo&Show 2016” è organizzato dall’associazione Ifimedia e dalla società Mediarkè in collaborazione con l’Aero Club di Roma. La giornata di venerdì 13 maggio sarà riservata ai professionisti interessati all’utilizzo dei droni, ai manager delle imprese, agli operatori, alle autorità e alla stampa. Sabato 14 e domenica 15 maggio, invece, l’ingresso sarà aperto anche al pubblico e agli appassionati. Costo del biglietto: 10 euro. News e aggiornamenti saranno disponibili su www.expo.romadrone.it. RomaDrone2016_foto2
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www.whatsupmagazine.it
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