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Ryoo Seung-wan ospite al 14/mo Florence Korea Film Fest
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Cinema
Ryoo Seung-wan ospite al 14/mo Florence Korea Film Fest La Macchinazione - la recensione Al via la III edizione del Siloe Film Festival
03-07
Mostre ed eventi
08-11
Mostra omaggio al paroliberismo con Daniele Lombardi Palio dei Somari, lo sguardo dell’evento “clou” ... “Novecento” di Alessando Baricco in scena al teatro
Attualita’
Anna Freud “un insaziabile desiderio di vacanza” Animal Kingdom arriva in TV
Musica
Concorso lirico Internazionale Jole De Maria
12-13 14
Lavoro e Formazione Viaggi naturali di Andrea Ferraretto sbarca a Bruxelles
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cinema Ryoo Seung-wan ospite al 14/mo Florence Korea Film Fest
Sarà la star asiatica Ryoo Seung-wan, attore e regista considerato il Tarantino coreano, l’ospite speciale del 14/mo “Florence Korea Film Fest, il festival internazionale che porta a Firenze il meglio della cinematografia della Corea del Sud, che si terrà dall’11 al 18 marzo presso il cinema Odeon e in vari luoghi della città. Al cineasta, tra i più noti e talentuosi autori della sua generazione, sarà dedicata la prima retrospettiva in Italia. La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la quinta edizione della Primavera Orientale, manifestazione che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Fondazione Sistema Toscana In programma 29 lungometraggi e 8 corti tra anteprime europee e italiane, oltre a 6 registi ospiti, 3 eventi collaterali e una tavola rotonda, per un viaggio alla scoperta dei nuovi orizzonti cinematografici nel paese del calmo mattino. Tra le novità di quest’anno ci sarà il focus K Music: una selezione trasversale di 4 pellicole che racconterà il ruolo della musica nel cinema di Corea. A questa si affiancheranno le ormai classiche sezioni Orizzonti Coreani, dedicata alle opere contemporanee più viste e ai titoli campioni d’incassi, e Independent Korea, con pellicole che non trovano spazio nella grande distribuzione, all’interno delle quali saranno assegnati il premio del pubblico e della critica. Immancabile la Notte Horror, consueto appuntamento col terrore per gli amanti del genere, e una selezione di cotometraggi in collaborazione con Asiana International Short Film Festval e Seoul International Extreme - Short I m age & Film Festival. Presenti accanto a Ryoo Seung-wan vi saranno anche il regista Oh Seung-uk, che firma il film di apertura “The Shameless”, applaudito a Cannes; l’acclamata autrice Shin Su-won, che presenterà al pubblico “ Madonna”, opera struggente anch’essa accolta con grande calore all’ultimo Festival di Cannes; Kim Hyun-suk con i l suo “C’est Si Bon”, nell’ambito di K Music; l’astro nascente Hong Won-chan, al debutto registico con il thriller “Office”, e il cineasta Lee Joon-ik, autore della maestosa pellicola in costume che concluderà la kermesse. Film di apertura La 14/ma edizione del Florence Korea Film Festival sarà inaugurata dalla proiezione di “The Shameless”, noir hard boiled presentato a Cannes 2015 nella sezione “Un Certain Regard” e mai uscito in Italia, che racconta il triangolo amoroso tra un criminale, la sua amante e il poliziotto incaricato di incastrarlo, in una storia intrisa di passioni morbose, inganni, tradimenti e ossessioni. In linea con i polizieschi della new wave coreana, il regista Oh Seung-uk mostra la ferocia e l’immoralità sia della malavita che della polizia, spettrale metafora di quell’umanità alla deriva che gravita intorno ai tre personaggi, forse gli unici capaci di conservare un barlume di passione, pietà e comprensione. Il film, che vede nel ruolo di protagonista la femme fatale Jeon Do-yeon, l’unica attrice coreana premiata a un festival internazionale, sarà presentato alla presenza dell’autore. Retrospettiva Ryoo Seung-wan: the Action Kid particolare per l’azione coreana, distinguendola dallo stile di lotta tipico di Hong Kong o del cinema cinese. Il cineasta, i cCinefilo accanito, Ryoo Seung-wan inizia la sua carriera al fianco di Park Chan-Wook, legando indissolubilmente il suo nome al genere action movie e definendo un’identità tutta ui lavori sono stati presentati a Cannes, Venezia e Berlino, sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio del festival domenica 13 marzo, occasione durante la quale presenterà il suo ultimo film “Veteran” (2015), pellicola di enorme successo in patria, tanto da essersi guadagnata il titolo di terzo incasso nella storia del cinema nazionale. Nell’ambito della retrospettiva a lui dedicata, saranno proiettate alcune tra le sue opere più significative, dall’esordio alla macchina da presa Die Bad (2000) che già contiene molti degli elementi che caratterizzeranno il suo stile al più recente, a “The Berlin File” (2013), l’action movie più visto in corea, dal crudo thriller “The unjust” (2010) alla spy story “Dachimawa Lee” (2008) in cui emerge il gusto per le gag comiche, lo stile pop e la satira. E ancora: “The city of violence” (2006), il suo film più celebre, un’ora e mezza di mirabolante, concitata e iperbolica violenza; “Crying Fist” (2005) boxe movie con nel cast il divo Choi Min-sik (Old Boy); “Arahan” (2003), liberamente ispirato a un celebre fumetto coreano e dedicato alle arti marziali e “No blood no tears” (2002) seconda prova del regista in cui emerge tutto il debito stilistico nei confronti di Tarantino e del cinema pulp. La novità di quest’anno: la sezione K Music [...]
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cinema [...] Quattro pellicole che spazieranno dalla commedia all’horror per raccontare il ruolo e l’importanza della musica nel cinema coreano: questo sarà K Music. La sezione si aprirà con “Highway Star” di Kim Sang-chan e Kim Hyun-soo (2007), le mirabolanti peripezie di un cantante rock trasformato suo malgrado in star della musica pop tradizionale, e continuerà con “C’est si bon” di Kim Hyun-suk (2014), la vicenda di tre musicisti folk che prende il titolo dal leggendario locale di Seoul dedicato alla musica acustica, “Dancing queen” di Lee Seok-hoon (2012), divertente e ironica storia d’amore e di sogni che si realizzano, e “White melody of curse” di Kim Gok e Kim Sun (2011), ritratto di una girl band in chiave horror. In programma anche una tavola rotonda sul tema, con la partecipazione di critici e registi italiani e coreani. Film di chiusura Sarà la prima europea di “The Throne” a chiudere questa edizione del festival. Candidato per la Corea del Sud agli Oscar 2016, il film è una sontuosa pellicola ispirata a fatti storici realmente accaduti e ha un cast stellare, con l’attore più celebre del cinema coreano contemporaneo, Song Kang-ho, nella parte del protagonista (Snowpiercer, Lady Vendetta). L’opera, una storia di lotte per il potere a corte ambientata nel XVIII secolo, attraverso cui il regista Lee Joon-ik indaga i meccanismi politici e le dinamiche sociali con un occhio rivolto al presente, sarà proiettata alla presenza dell’autore. Le altre sezioni: Orizzonti Coreani, Independent Korea, Notte Horror e Cortometraggi La sezione Orizzonti Coreani, dedicata alle pellicole di maggior successo prodotte in Corea nell’ultimo anno, presenterà titoli di grande risonanza quali la love story “Salut d’amour” di Kang Je-kyu, l’intenso “Coin Locker Girl” di Han Jun-hee, epopea di una giovane orfana nel mondo della malavita, l’acclamato “Madonna” della regista ospite Shin Su-won, vicenda al femminile sul complesso tema del traffico illegale di organi, il torbido thriller “Office”, presentato ai Midnight Screenings a Cannes 2015, che sarà introdotto dall’autore Hong Won-chan e il polizesco “The Chronicles of Evil” di Baek Woon-hak, film applaudito in patria da oltre due milioni di spettatori. Si continua con la pellicola storia “The Tracherous” di Min Kyu-dong, storia di vendetta al femminile, con il mix di erotismo e thriller del mistery movie “Trap” di Bong Man-dae, e con l’acclamato “Right Now, Wrong Then” di Hong Sang-soo, storia d’amore basata su quanto un dettaglio in apparenza ininfluente possa influenzare le vie del destino, premiata con il Pardo d’oro al Festival di Locarno. A completare l’affresco la selezione off Independent Korea, all’interno della quale saranno proiettati “Circle of Atonement”, opera sul cerchio dell’espiazione di Park Eung-gyoung e Lee Dong-ha, “Steel Flower” di Park Suk-young, la rivoluzione che la danza porta nella vita di una ragazza solitaria, “Sunshine” di Park Jin-soon, su una pittrice di graffiti fuggita dalla Corea del Nord, “Unwanted Brother”, storia di due fratelli firmata da Shim Kwang-jin e “No Tomorrow” di Lee Ji-seung, thriller su un caso di moderna schiavitù. Tra gli appuntamenti ormai consolidati, quello con i cortometraggi, che dipingeranno una panoramica sui giovani registi esordienti. Fantascienza, commedia e azione saranno protagoniste della selezione 2016, realizzata in collaborazione con Asiana International Short Film Festval e Seoul International Extreme - Short Image & Film Festival. Da segnalare i due corti d’animazione “Prey” di Kim Bo-young, i sogni di un piccolo pesce intrappolato in un acquario, e “Mirror in Mind” di Kim Seung-hee, le riiflessioni di una donna sulle imperfezioni del suo corpo. Da non perdere anche la Notte Horror, che quest’anno porta in Italia in anteprima “12 Deep Red Nights: chapter 1”, film in quattro episodi di Oh In-chun. Eventi collaterali Tra le iniziative speciali il Korea Film Party, la festa inaugurale che si terrà il 10 marzo presso il locale “Move On” (piazza San Giovanni 1, dalle ore 22.00) durante cui si esibirà il dj Francesco de Bellis, in arte Francisco. Il 12 marzo in piazza della Repubblica sarà possibile assistere a un’esibizione dell’associazione Haidong Gumdo Firenze, che darà al pubblico un assaggio dell’omonima arte marziale. Il festival si concluderà con Feeling Korea uno spettacolo di musica e danza tradizionale coreana presso il Teatro Niccolini di Firenze (via Ricasoli, ore 21). Ingresso libero a tutte le iniziative. V. Z.
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cinema La macchinazione - La recensione
Sinossi Nel 2015 sono passati quarant’anni dalla scomparsa di Pasolini, eppure il suo omicidio è ancora uno dei misteri italiani più discussi. Quando il 2 novembre del ‘75 il corpo senza vita di Pasolini fu trovato all’Idroscalo, David Grieco fu tra i primi a giungere sul posto insieme al medico legale Faustino Durante. Grieco aveva cominciato a lavorare nel cinema giovanissimo proprio con Pasolini e i due erano legati da profonda amicizia; a lui la famiglia chiese di scrivere la memoria di parte civile del primo processo per l’omicidio. La macchinazione racconta gli ultimi tre mesi di vita di Pasolini e del suo rapporto con il giovane ragazzo di vita Pino Pelosi. Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini sta montando il suo film più aspro e controverso, Salò o le 120 Giornate di Sodoma (opera che a suo dire “sorprende persino me che ne sono l’autore”). Pasolini, coscienza critica e anticonformista del nostro paese, alla vigilia di cambiamenti epocali per l’Italia, mentre lavora al suo film, sta scrivendo Petrolio, opera che denuncia le trame di un potere politico ormai corrotto fino al midollo. In quegli stessi giorni, Pasolini frequenta un ragazzo di borgata, Pino Pelosi. È una borgata dove comincia a muovere i primi passi un’organizzazione criminale che si avvia a diventare padrona della città: la Banda della Magliana. Quando, la notte del 26 agosto, viene sottratto dagli stabilimenti della Technicolor il negativo di Salò, scatta una trappola mortale che vede la sinergia fra delinquenza comune, crimine organizzato e una criminalità politico-finanziaria che forse a tutt’oggi conserva larghe sacche di potere nel nostro Paese. Nella notte fra il primo e il due novembre del ‘75, Pasolini si reca all’Idroscalo per riavere il negativo del film. Ciò che in realtà si trova ad affrontare è una trama pianificata in ogni dettaglio da tanti complici volontari e involontari, tutti ormai indistinguibili, tutti ormai ugualmente colpevoli. «Le verità ipotetiche sulla morte di Pasolini che circolano da anni sono tante - dichiara il regista David Grieco - Pasolini è stato ucciso da Pelosi che ha fatto prima da informatore per il furto delle bobine di Salò e poi da esca per l’agguato all’Idroscalo. Pasolini è stato assassinato dalla famigerata Banda della Magliana. Pasolini è stato eliminato su ordine di Eugenio Cefis perché indagava sui loschi traffici del presidente di Eni e Montedison che avrebbe fondato la P2 e nel ‘62 fatto precipitare l’aereo di Mattei. Pasolini si è fatto uccidere e si è fatto Cristo pianificando il suo martirio nei minimi dettagli, come sostiene l’amico e pittore Giuseppe Zigaina. La macchinazione sposa tutte queste ipotesi intrecciandole in un ordito semplice e verosimile. Perché c’è del vero in ognuna di queste tesi. Una verità sepolta sotto tante verità”. Recensione La macchinazione è un’opera ottimamente congegnata e splendidamente recitata dai suoi interpreti. Oltre alla conferma di un grande Massimo Ranieri, intimamente coinvolto nel ruolo e assolutamente credibile nei panni di Pasolini e di Libero De Rienzo, perfetto nella parte di Antonio Pinna, da segnalare anche l’ottimo esordio del giovane Alessandro Sardelli, in una parte, quella di Pelosi, tutt’altro che facile. Lo speciale rapporto che aveva intessuto negli anni con Pasolini permette a Grieco di concatenare fatti e collegare cose apparentemente distanti tra loro. Questo processo che a volte s’incardina in volute forzature, si esalta grazie alla finzione cinematografica. La macchinazione è un moto d’amore, sia per la verità, che per l’opera di uno dei maggiori poeti del secolo scorso. Nella pellicola, oltre al regista, compare il Grieco intellettuale, che con la ragione mette a posto pezzi di puzzle incastrati male e troppo in fretta. La verità processuale si sgretola così davanti ai nostri occhi. All’Italia bigotta di allora, forse e per comodo, poteva bastare il movente sessuale. Ma oggi a quarant’anni di distanza, ci può ancora bastare? Non è forse dovere di un Paese civile sapere quello che realmente successe quella notte? La proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, va proprio nella direzione auspicata da molti. Come ha detto giustamente Massimo Ranieri in conferenza stampa: “Io voglio sapere la verità come cittadino italiano (…)”. Il merito di David Grieco è proprio quello di non essersi fatto logorare nell’attesa della verità, per consegnarci oggi un’opera necessaria, ancor prima che per la memoria di Pasolini, per noi stessi. Un film che si inserisce nella grande tradizione del cinema civile italiano. Perfetta anche la scelta della colonna sonora intessuta su Atom Heart Mother dei Pink Floyd, suite musicale in sei parti che Pasolini aveva sentito una volta, e, aveva molto apprezzato. A questo proposito Grieco: “ È una musica che ha segnato la mia generazione. I Pink Floyd, ce l’hanno data contro ogni aspettativa, ce l’hanno data veramente con il cuore, dopo aver letto la sceneggiatura e dicendo per Pasolini sì. Calcolate che la stessa musica era stata negata a Stanley Kubrick che la voleva per Arancia meccanica, e quindi questo è uno dei grandi privilegi che sentiamo di avere.» La Macchinazione è stato prodotto dalla Propaganda di Marina Marzotto con una piccola partecipazione della francese To Be Contined. Il film distribuito da Microcinema, sarà nelle sale italiane a partire da giovedì 24 marzo. Vittorio Zenardi
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cinema Al via la III edizione del Siloe Film Festival
Pubblicato il Bando della III edizione del Siloe Film Festival, che si terrà come è consuetudine presso il Monastero dell’Incarnazione, Poggi del Sasso (GR), nei giorni 8 e 9 luglio 2016. Ideato e organizzato dal Centro Culturale San Benedetto, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana e con la Fondazione Ente dello Spettacolo avrà luogo, anche quest’anno, presso la Comunità Monastica di Siloe (www.monasterodisiloe.it). Direttore artistico della Rassegna è il regista Fabio Sonzogni. “Alla ricerca dell’altro, la compassione”. La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo, è il tema sul quale dovranno misurarsi le opere che parteciperanno all’edizione del Festival di quest’anno. Raccontare la fatica, la pratica che permette alla verità di emergere, quella luce nascosta, sepolta, imbrigliata nell’umano, che è il bene, la giustizia, la bellezza e non l’autorealizzazione. Raccontare la compassione che è prendersi cura dell’altrui miseria, partecipare al dolore della condizione umana, che è la propria. Il Concorso è rivolto a cortometraggi a soggetto e d’animazione (lunghezza massima 30 minuti), e documentari (lunghezza massima di 60 minuti). Le opere dovranno essere prodotte tra il 2013 e il 2016, di qualsiasi nazionalità e lingua. Le iscrizioni per la partecipazione sono aperte (scarica il bando-regolamento e il form di accredito). Gli interessati dovranno presentare la documentazione entro e non oltre il 31 maggio 2016. I titoli selezionati verranno resi noti il 15 giugno 2016.Sabato 9 luglio, ai vincitori selezionati tra le 10 opere proiettate al Festival, verranno assegnati i premi: Premio giuria Siloe Film Festival, Premio del pubblico e novità della III edizione, il Premio giuria giovani. La Giuria, inoltre, avrà la possibilità di assegnare una menzione speciale a un’opera in concorso di particolare valore. I tre film vincitori riceveranno in premio un’opera artistica, a tiratura limitata, creata per l’occasione. Nella Giuria giovani faranno parte ragazzi, di età compresa fra i 18 e i 25 anni. Gli aspiranti giudici sono invitati a inviare (segreteria@siloefilmfestival.it) il proprio curriculum vitae, accompagnato da un breve testo (massimo 500 battute) ispirato al cinema e al tema del Festival 2016, entro e non oltre il 31 maggio 2016. I selezionati saranno ospiti (vitto e alloggio) per i due giorni della manifestazione presso il Monastero di Siloe, in un’area allestita con tende da campo e parteciperanno alle proiezioni in programma durante la rassegna, assegnando un riconoscimento a una delle opere in concorso. V. Z.
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cinema YOUNG ABOUT INTERNATIONAL FILM FESTIVAL I film dell’edizione 2016 di Youngabout raccontano la scoperta del sentimento d’amore, i primi turbamenti, che causano batticuore quando si incontra la persona che attrae lo sguardo: sono narrazioni immerse in uno spazio atemporale, incontri che accadono “nella realtà” cinematografica, in spazi e luoghi riconoscibili, gli occhi luminosi, le bocche contratte o sorridenti, le mani e i corpi che si sfiorano, con impeto, delicatezza, rispetto, imbarazzo, timidezza, impaccio, slancio.. In questa decima edizione vedremo YOUNG TIGER (Bébé Tigre) del francese Cyprien Vial e a seguire 14+ del russo Andrey Zaytsev. Young about è organizzato da Gli Anni in Tasca, Associazione di promozione sociale, senza scopo di lucro, con sede a Bologna. La scelta del nome è un omaggio al regista francese François Truffaut, e al suo film L’argent de poche del 1976, presentato in Italia con il titolo Gli Anni in Tasca: un racconto corale che riesce a comunicare, senza retorica, la gioia di vivere e i sentimenti dei suoi giovani protagonisti. Nel 1995 Olga Durano e Angela Mastrolonardo ideano la rassegna Un film nello zaino per iniziare le bambine e i bambini all’amore per il cinema di qualità. Questa idea iniziale diventa realtà nell’anno scolastico 1996-1997. Dal 2000 Laura Zardi inizia la collaborazione con l’associazione. Negli anni l’Associazione si è arricchita della sensibilità e della competenza di nuovi associati di ogni età. Nel 2005 nasce il festival Youngabout.
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mostre ed eventi MOSTRA OMAGGIO AL PAROLIBERISMO CON DANIELE LOMBARDI
Per la prima volta il maestro Daniele Lombardi, musicista di notorietà internazionale e maggior interprete dell’avanguardia futurista musicale, espone i suoi lavori visivi in un confronto diretto con le Tavole parolibere futuriste. Compositore, Pianista e artista visivo: la sua attenzione per la musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento l’ha portato ad eseguire un grande numero di composizioni di musica futurista italiana e russa.Esperto di grafia musicale contemporanea e prassi esecutiva, èconosciuto in tutto il mondo soprattutto per essere uno dei maggiori interpreti delle avanguardie storiche musicali del Novecento. LA MOSTRA - La mostra “FuturParoLibere + Daniele Lombardi” de Il Margutta VegetarianFood& Art, in via Margutta 118, a Roma, a cura di Francesca Barbi Marinetti, è un omaggio al lungo e ricco percorso dell’artista. L’esposizione propone una selezione di sue opere affiancate da tavole parolibere dell’avanguardia storica per lui significative, e qui appositamente riprodotte, di Marinetti, Depero, Masnata, Bot, Steiner, Cangiullo, Schulhoff,oltre ad opere originali di Benedetta Cappa Marinetti e manifesti futuristi. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente sino a fine aprile nello storico vegetariano di Roma. “Legato alla mia famiglia da un’amicizia lunga due vite - spiega la curatrice - Lombardi è per chiunque abbia interesse nella sperimentazione creativa un punto di riferimento importante, sempre aperto alla conoscenza di nuovi strumenti e indagini artistiche. La vocazione musicale accompagnata da quella per il visuale viene approfondita e realizzata privilegiando la multimedialità. Una ricerca che ha radici lontane ma cuore e mente protesi in avanti, per condividere con gli animi arditi della contemporaneità esperienze estetiche d’altissimo livello accademico mai prive d’impatto emozionale significativo”. LE OPERE -In mostra opere ideate negli anni Settanta, come la serie Per Voce e In-Intr-a…, accanto a lavori più recenti come le cinque tavole di Divina.com. Queste ultime nate dall’idea di un’installazione sulle 34 lapidi dantesche a Firenze con un allestimento video site specific teso a restituire l’attenzione al luogo attraverso il rapporto tra poesia e realtà. Anche qu fortissimo il legame con loZang TumbTumb di Filippo Tommaso Marinetti nella ricerca di nuove contaminazioni artistiche e di genere. “La sperimentazione musicale del secondo dopoguerra deve molto a Marinetti, per le sue tavole parolibere - spiega il Maestro Daniele Lombardi - Le sue Mots en liberté hanno precorso di alcuni decenni una pratica compositiva che consisteva in notazioni libere nello spazio della pagina musicale, dove il pentagramma e gli altri segni convenzionali spesso convivevano con segni ideografici per uno schema allusivo che sollecitasse ad una pratica estemporanea.” L’ARTISTA - Daniele Lombardi ha da sempre inseguito e approfonditol’interesse per una concezione multimediale dell’arte. La doppia formazione di studi musicali e visuali lo ha posto in una dimensione che ingloba segno, gesto e suono in una sola idea di percezione molteplice, tra analogie, contrasti, stratificazioni e associazioni.Dal 1969 ha prodotto disegni, dipinti, computer graphics, video etc. che sono frutto della transcodifica in immagini di un pensiero musicale, come una visualizzazione di energie che stanno a monte del suono stesso, come potenziale divenire. V. Z.
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mostre ed eventi Palio dei Somari, lo sguardo dell’evento “clou” di marzo in Terra di Siena
L’atteso e tradizionale appuntamento esperienziale del Palio de Somari è il ritorno al Medioevo dell’antico castello di Torrita di Siena (SI), granaio di Siena, che si svolgerà il 20 marzo 2016, ma che prevede eventi già da domani sabato 12 marzo. La festa, che celebra questa’anno i 50 anni di vita e le sue 60 edizioni, ci porta sulle orme di Ghino di Tacco ( nato alla Fratta, all’epoca contado di Torrita ) al di là della leggenda, in un’atmosera unica che vive nelle rievocazioni del corteo storico delle otto contrade, con le sbandierate, le coreografie cromatiche degli addobbi dell’antico borgo in festa, per culminare con la corsa dei somari e l’aggiudicazione del panno dipinto del Palio. Rispetto al Palio di Siena, il Palio dei Somari è un elogio alla lentezza e al lavoro di un animale umile ma gran lavoratore. La festa infatti si svolge in onore di San Giuseppe, il santo lavoratore, ed è nata per esaltare due componenti del lavoro dell’uomo: la fatica e la semplicità. Così, fin dalla prima edizione, che fu disputata il 19 marzo 1966 (appunto per San Giuseppe) è proprio Lui ad essere dipinto in ogni Palio. A contenderselo, come vuole la tradizione senese vi sono le otto contrade di Torrita di Siena: Porta a Pago, Porta a Sole, Porta Gavina, Porta Nova, Le Fonti, Stazione, Refenero e Cavone. Tutte hanno i loro colori, il loro stemma, le comparse, ambientate nella metà del XV secolo e costituite dalla Dama, dal Principe, dall’Alfiere, dagli Sbandieratori Tamburini Paggetti e da una serie di altre figure magnificamente vestite con costumi d’epoca. Tutte le informazioni dettagliate, sul sito del Palio dei Somari ma anche su Facebook e Twitter. Di seguito la galleria fotografica con le splendide foto della manifestazione: Raffaele Zenardi
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mostre ed eventi NOVECENTO” DI ALESSANDRO BARICCO IN SCENA AL “TEATRO TRAETTA” DI BITONTO
Il prossimo venerdì 1 aprile 2016 approderà a Bitonto, presso il teatro comunale “Tommaso Traetta” “Novecento”, lo spettacolo diretto ed interpretato da Raffaele Braia. Sarà la trasposizione teatrale di una delle più emozionanti storie raccontate dalla penna di Alessandro Baricco, lo spettacolo si inserisce nella Stagione Off del “Traetta” finalizzata a dar spazio a giovani realtà pugliesi. “Novecento” è, il secondo spettacolo, prodotto nel 2007, realizzato da Skèné Produzioni Teatrali, compagnia professionista pugliese fondata nel 2006 ed attiva da anni nella sperimentazione di un nuovo teatro di parola sotto la direzione artistica dello stesso Raffaele Braia. Quest’ultimo, diplomatosi come attore presso la Scuola di Recitazione Internazionale di Teatro “Auroville”, si laurea, poi, nel 2004 in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (DAMS) perfezionandosi, inoltre, con un master per attori presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “S. D’amico”. Insignito di vari riconoscimenti, tra cui il primo posto, nel 2006, nella classifica di gradimento al concorso “Babele solo” al Teatro Duse di Bari vanta tra i suoi maestri importanti personalità del panorama teatrale internazionale come il regista lituano Eimuntas Nekrosius. Numerose le collaborazioni che legano Skèné a realtà del territorio tra cui la compagnia Teatroscalo di Modugno, l’Associazione Culturale Viagra(n), per l’organizzazione del MURGIA FILM FESTIVAL, il Teatro Pubblico Pugliese, il Comune di Gravina di Puglia e la sezione provinciale di Bari dell’UNICEF. Frutto del rapporto con gli ultimi tre è stata la produzione di “Rosso e Malcavato”, tratto dalla notissima novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga. Lo spettacolo, diretto da Raffaele Braia, fu presentato, a marzo 2011 alla BIENNALE DI VENEZIA - Carnevale dei Ragazzi e, nel 2015 nell’ambito del noto Festival per ragazzi “MAGGIO ALL’INFANZIA”. Braia Con “Novecento”, mette in scena quel monologo che Baricco scrisse nel 1994 affinchè fosse interpretato da Eugenio Allegri per la regia di Gabriele Vacis e grazie ai quali debuttò come spettacolo al festival di Asti in quello stesso anno. Una storia che solo quattro anni dopo affascinò il genio creativo di Giuseppe Tornatore a tal punto che egli ne fece un capolavoro della cinema italiano con il celebre film “La leggenda del pianista sull’oceano”. Le stesse atmosfere che hanno emozionato gli amanti del grande schermo rivivranno sul palcoscenico bitontino in virtù dell’interpretazione che Braia ne fece nel 2007 e che riproporrà al pubblico il 1° aprile. La storia di quel bambino cresciuto sul transatlantico Virginian e divenuto uno straordinario pianista è ripercorsa grazie alle musiche del grande maestro Ennio Morricone che fanno da sfondo all’interpretazione di Raffaele Braia. Un coinvolgente e profondo ricordo che trascinerà il pubblico nelle atmosfere jazz del periodo fra le due guerre, gli incredibili anni ’20, attraverso un dialogo tra musica e parole, scambio continuo e contaminazione fra i linguaggi dell’arte teatrale. A rievocare gli ambienti di quella nave che fu protagonista delle vicende di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, l’eccezionale e surreale pianista che mai toccò la terraferma, sarà la scenografia di Alessandro Loglisci inseme al disegno luci di Roberto Colabufo ed al progetto audio di Salvatpre Digennaro. “Il fascino di Novecento è nell’energia e nella forza, proprie dello scritto di Alessandro Baricco. Novecento ti cattura una volta e per sempre. Solo se riesci a sentire profondamente un testo puoi sperare che arrivi allo spettatore producendo emozione”. Con queste parole Raffaele Braia definisce lo spettacolo da lui messo in scena rivelando quelle doti poetiche ed allo stesso tempo acrobatiche che l’hanno reso noto agli spettatori.
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mostre ed eventi I Macchiaioli in mostra a Roma da Marzo a Luglio 2016
La mostra sui Macchiaioli torna ancora una volta al Chiostro del Bramante di Roma dopo il successo nel 2008 . Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della loro arte, che potranno scoprire da vicino tutte le opere che li hanno resi un punto fondamentale nella storia dell’arte. I Macchiaioli, movimento pittorico tra i più importante dell’Ottocento italiano, si opponevano ai grandi movimenti artistici come il Romanticismo ed il Neoclassicismo, e si distaccavano in modo netto da quest’ultimi, coniando una nuova ed effettiva tecnica pittorica, composta essenzialmente da un contrasto sulla tela di vari colori. Questa tecnica pittorica fu il simbolo che contraddistinse i macchiaioli, i quali con il passare del tempo divennero sempre più popolari. Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Raffaello Sernesi, Vito D’Ancona sono sono alcuni de nomi degli artisti che ne fecero parte. La mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate apre al Chiostro del Bramante di Roma dal 16 marzo e ha il pregio di presentare al pubblico per la prima volta importanti dipinti dei Macchiaioli e non solo, collocandoli nel contesto delle antiche collezioni che in origine li ospitarono. Le opere che appartenevano a grandi collezioni del passato - come quella di Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo, Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli, Enrico Checcucci, Camillo Giussani, Mario Borgiotti - oggi sono confluite per lo più in collezioni private e rappresentano un nucleo inedito del più importante movimento pittorico italiano del XIX Secolo. Saranno esposti in mostra oltre 110 opere che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati dell’epoca, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Tutte le informazioni dettagliate sul sito del Chiostro del Bramante.
Vittorio Zenardi
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attualità ANNA FREUD, UN DESIDERIO INSAZIABILE DI VACANZE
Vincitore nel 2010 del Premio Tragos, ANNA FREUD. Un desiderio insaziabile di vacanze di Roberta Calandra torna in scena al Teatro Palladium di Roma dal 17 al 19 aprile 2016 con l’interpretazione di Stefania Barca, la partecipazione di Gianni Olivieri e la regia di Edoardo Siravo. Una scelta che cade in un momento di grande rivincita della psicanalisi, nella ‘guerra delle terapie’ degli ultimi decenni. Lo ha sottolineato da poco The Guardian, rilanciato da Internazionale e ANSA. Anna Freud visse con Dorothy Tiffany Burlingham per 54 anni, e abitando con lei e i suoi figli diede vita a una ‘famiglia di fatto’ ante litteram. Questa è la sua storia. Le due donne si occuparono insieme di bambini orfani e traumatizzati, fondando asili e orfanotrofi in diversi continenti. Eppure lei continuava a sentirsi come una donna che non sa fare abbastanza. Avrebbe dovuto nascere maschio. E invece fu Minerva, “uscita dalla testa di Giove”. Era la sesta figlia di Sigmund Freud. Ma mentre le sue sorelle pensavano al matrimonio, lei inventava la psicanalisi infantile. “Anna e Dorothy hanno vissuto insieme per tutta la vita” - dichiara l’autrice - “occupandosi di bambini senza famiglia in tutto il mondo. E Anna, elaborando gli spunti teorici di suo padre, ha fondato ufficialmente gli studi di psicoanalisi infantile. Le due amiche vivevano con i figli di Dorothy, sottratti ad un padre psicopatico e violento che finì per suicidarsi. Il dibattito nazionale sui diritti civili - prima ancora dei suoi esiti parziali - è stato segnato, in modo mortificante, dal pregiudizio, dal luogo comune e dall’ignoranza. Le identità personali, soprattutto sotto il punto di vista delle scelte affettive e sessuali sono quanto di più delicato, misterioso e soggettivo si possa pensare. L’amore prende mille forme, ma può conservare intatto il suo nome. Anna e Dorothy non hanno lasciato una testimonianza esplicita sulla loro scelta affettiva. Ma vivere insieme un’esistenza, salvare migliaia di vite e scegliere di venire cremate in medesima urna qualcosa significa. Lo stesso Sigmund definiva Anna ‘ben sistemata’, e Dorothy, grazie alla sua amicizia con l’ambasciata americana, contribuì a salvare tutta la famiglia Freud dalla persecuzione nazista. Questo ha permesso a migliaia di bambini soli, malati, psicologicamente instabili di trovare asilo e sostegno, fino a riconquistare quella normalità che la guerra e le circostanze della vita avevano loro negato. Mi sembra un momento particolarmente felice e adatto per raccontare questa storia.” Da giovedì 17 marzo a sabato 19 marzo ore 21.00 al Taeatro Palladium di Roma. V. Z.
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attualità
ANIMAL KINGDOM ARRIVA IN TV
Dopo il successo al cinema del crudo thriller australiano, Animal Kingdom, girato nel 2010, il 7 giugno 2016 approderà su TNT la serie tv ad esso ispirata. Inizialmente la serie di Animal Kingdom era stata affidata a Showtime nel 2011, ma tutto finì in un nulla di fatto. Ora l’emittente TNT ne ha raccolto i resti ripartendo da capo. La storia della matriarca criminale “Smurf” Cody e della sua famiglia di gangster tornerà così a essere riproposta in una versione differente dal thriller australiano. Lo showrunner Jonathan Lisco ha spiegato: “Il regista del film David Michôd è coinvolto nella serie tv. David ha indicato come fonte di ispirazione per il suo lungometraggio la famiglia Pettingill, clan criminale australiano sopra le righe. Credo che la matriarca abbia un occhio di vetro, visto che ha perso il suo per colpa di uno sparo esploso da dietro una porta. Questo è un esempio di come a volte la realtà superi la fantasia. La nostra madre sarà una donna che tratta i figli come bambini, e così facendo li rovina”. Il Detective Nathan Leckie, intepretato nell’originale da Guy Pearce, non comparirà fra i personaggi della serie. Nathan Leckie era il punto di riferimento morale della storia, ma Lisco ha dichiarato che la legge non avrà un ruolo importante. La serie verterà sulle dinamiche interne alla famiglia più che sui suoi delitti. V. Z.
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musica CONCORSO LIRICO INTERNAZIONALE JOLE DE MARIA Al via il bando 2016 della quarta edizione del Concorso Lirico Internazionale Jole De Maria che si terrà a Monterotondo (Roma), presso il Teatro Comunale Ramarini, dal 23 al 25 giugno 2016, dedicato a cantanti lirici di tutti i registri vocali – soprano, mezzosoprano/ contralto, controtenore, tenore, baritono, basso - e di tutte le nazionalità. Tutte le informazioni per l’iscrizione, che scade il 20 giugno 2016, sono visibili al link www.concorsoliricojoledemaria.eu. Ai vincitori saranno assegnati tre Premi in denaro: 2.000 euro al primo classificato, 1.000 euro al secondo classificato e 500 euro al terzo classificato. Previsto anche un premio in denaro assegnato dal pubblico. La Giuria è formata da 5 prestigiosi personalità del mondo musicale – il Presidente di giuria, Giuseppe Sabbatini, tenore e Direttore d’orchestra; il compositore e manager Tonino Carai; Florin Estefan, baritono e Direttore artistico del Teatro dell’Opera di Cluj-Napoca (Romania); il senior manager Marco Impallomeni e il giornalista e critico musicale Stefano Valanzuolo. Il Concorso, a cura dell’Associazione Culturale Arcipelago, con la direzione artistica del mezzosoprano Irene Bottaro e l’organizzazione di Eleonora Vicario, si articolerà in tre fasi: il 23 giugno le prove eliminatorie, il 24 giugno la prova Semifinale, mentre il concerto Finale di Gala si terrà il 26 giugno. Chi attesti di aver vinto il Primo Premio di un Concorso Lirico internazionale, accederà direttamente alla prova semifinale. Il concorso metterà a disposizione il pianista per l’accompagnamento dei partecipanti e due professionisti che si occuperanno delle acconciature e del trucco: le concorrenti potranno infatti usufruire gratuitamente di eleganti acconciature: richiami al passato, code, chignon, trecce complicate, sperimentazioni eccentriche. “Portare in una cittadina di provincia come Monterotondo sostiene la direzione del Concorso - la lirica che in passato aveva la sua “casa” proprio nel vecchio Teatro Ramarini (parzialmente distrutto dalle fiamme nel 1980 e ora perfettamente restaurato), è come riprendere le fila di un discorso storico temporaneamente interrotto, determinando un ulteriore innalzamento del livello artistico del territorio. Tutto questo avrà – e già ha dimostrato di avere - capacità di sviluppare la conoscenza dei cittadini di un bene prezioso che in tutto il mondo ci invidiano quale è la musica lirica e di cui andare orgogliosi. A questo va aggiunto lo stimolo sociale del sostegno alla Ricerca sul cancro che ha sempre accompagnato le nostre edizioni e che ci ha fatto premiare con la medaglia inviata dal Presidente della Repubblica nel 2014 e nel 2015 con l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio del Senato, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Comuni di Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova e Guidonia Montecelio, patrocini richiesti anche per questa edizione”.
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lavoro e formazione La Toscana stanzia 600 mila euro per i corsi post laurea
Circa 150 laureati toscani otterranno un contributo fino a 4.000 euro per frequentare in Italia master di primo e secondo livello. Lo ha deciso la Regione Toscana che stamani ha approvato una delibera che stanzia a questo scopo oltre 609.000 euro. Andranno a finanziare – spiega la vicepresidente e assessore regionale alla cultura e università, Monica Barni - l’alta formazione dei nostri giovani laureati. Crediamo molto nella necessità di garantire a un numero sempre maggiore di laureati di accedere all’alta formazione post universitaria per accrescere la qualità e le conoscenze di coloro che escono dagli atenei toscani”. Tra i requisiti che i partecipanti devono possedere al momento di presentare la domanda di accesso ai voucher per l’alta formazione, c’è un Isee universitario che non superi i 40.000 euro, mentre l’età dei richiedenti non deve superare i 35 anni. Il contributo dovrà servire a coprire le spese di iscrizione e di frequenza al master prescelto. I punteggi maggiori verranno assegnati a chi avrà conseguito un più alto voto di laurea, a chi lo avrà fatto entro la durata legale del corso e a chi ha un reddito familiare inferiore. Punteggio più elevato anche per chi sceglierà master nella materie che la Regione considera strategiche. Si tratta di automotive, meccanica, automazione, meccatronica e robotica; nautica, portualità, trasporto su rotaia e logistica; smart city-turismo e beni culturali; ICT, telecomunicazione, fotonica, robotica, aerospazio; scienze della vita, neuroscienze, farmaceutica e medical device; chimica, nanomateriali e nuovi materiali; energia e green economy, con particolare riferimento a energie rinnovabili, tecnologie per il risparmio energetico, impianti geotermici e smart grids; agricoltura, agroalimentare e ambiente, con particolare riferimento a biotecnologie verdi; nutraceutica, sicurezza alimentare, tracciabilità dei prodotti, tecnologie a basso impatto ambientale, tecnologie per il monitoraggio ambientale e per il controllo del cambiamento di clima; innovazione sociale con riferimento ai temi dell’inclusione sociale. L’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario conta di pubblicare entro il mese di aprile il bando per partecipare all’assegnazione dei voucher per la frequenza ai corsi post laurea in Italia.
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