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BUSSOLETTI TORNA NELLA SUA ROMA CON SAVORETTI ED E’ SOLD OUT
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Fumetti: Milo Manara racconta CARAVAGGIO “Road 47” di Vicente Ferraz
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cinema Raggio Film Festival: online il bando Run all night: Una note per sopravvivere 25ª edizione del Festival del Cinema Africano,
musica BUSSOLETTI torna nella sua Roma con Savoretti ed è sold-out
up...puntamenti Jazz&Wine allo Stadio di Domiziano Torna la Fiera dell’usato Spaziare02: il Paesaggio tra passato, presente e fu-
Serie TV Il dottor Stranamore lascia “Grey’s Anatomy”
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“Road 47” di Vicente Ferraz
Caravaggio. La tavolozza e la spada: questo il titolo dell’opera a fumetti che, dopo anni
FUMETTI: MILO MANARA RACCONTA CARAVAGGIO di lavoro, il maestro Milo Manara dedica a Michelangelo Merisi. Vi sono narrate la vita del geniale pittore italiano, dal suo arrivo a Roma alla fine del ‘500 fino alla rocambolesca fuga dalla capitale: le straordinarie tavole di Manara ne raccontano l’arte e le opere, ma anche le donne, la passione e gli eccessi. Una grandiosa biografia del Caravaggio, rivolta sia agli appassionati del fumetto d’autore che ai cultori della storia dell’arte. L’opera inedita, pubblicata da Panini Comics nella collana “Panini 9L”, è articolata in due volumi. Il primo sarà disponibile in tutte le fumetterie e librerie a partire dal 30 aprile in due formati differenti, “Regular” e “Artist Edition”. Tra i contenuti speciali della “Artist Edition” figura anche una lettera che lo stesso Milo Manara ha voluto rivolgere direttamente a Caravaggio. “Maestro Michelangelo Merisi, sono un disegnatore di fumetti”, si presenta Manara, svelando anche un piccolo aneddoto personale: “Molti anni fa, agli esami di maturità classica, il professore picchiettò con l’indice sulla copertina del libro di storia dell’arte dicendomi: ‘Mi parli di questo’. Sulla copertina c’era la vostra ‘Canestra di frutta’. Beh, feci un figurone, sapevo tutto di voi. Almeno tutto quello che uno studente poteva sapere, a quei tempi”. “La storia del Caravaggio è raccontata da Milo Manara con grande rispetto della testimonianza delle fonti e della verità sostanziale di quella vicenda”, spiega nell’introduzione lo storico dell’arte Claudio Strinati. “Non è, infatti, una storia romanzata. Eppure Manara vi ha impresso il segno della sua creatività in modo netto e personalissimo. Il suo Caravaggio, pur riflettendo perfettamente quello storico, è, per l’appunto, suo, uno dei più bei personaggi creati dalla sua fantasia”. “Siamo orgogliosi di essere l’editore di questa opera straordinaria, ma soprattutto di aver avuto l’onore di assistere alla sua genesi e di seguirne la creazione”, ha commentato Sara Mattioli, publishing manager di Panini Comics Italia. “Ogni volta che Milo spediva una nuova tavola, si ricreava in ufficio una scena caravaggesca di redattori in adorazione, un capannello di teste attorno allo schermo e un coro di voci in ammirazione. Siamo sicuri che anche il pubblico, pagina dopo pagina, proverà la nostra stessa meraviglia”. Il lancio ufficiale dell’opera, alla presenza dell’autore, è previsto in occasione del Comicon, salone internazionale del fumetto di Napoli. INFO Caravaggio – La Tavolozza e la spada – Regular Edition – cartonato (23,5x31
Dicembre 1944. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sull’Appennino Tosco-Emiliano, un gruppo di genieri della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB), inesperti e a disagio nel terribile gelo europeo, tenta nottetempo di neutralizzare uno dei numerosi campi minati tedeschi lungo la Linea Gotica: ma una mina esplode, uccidendo due dei loro, e il reparto, preso dal panico, si disperde nella terra di nessuno. Comincia così un viaggio in mezzo alla neve, in cui cinque sbandati incontrano una postazione avanzata americana misteriosamente abbandonata, un corrispondente di guerra brasiliano, un soldato repubblichino che ha disertato e cerca di raggiungere la sua famiglia in una fattoria vicina, una pattuglia tedesca e un sergente tedesco che afferma a sua volta di voler disertare. Soprattutto incontrano il campo minato che ha impedito ai carri americani di raggiungere un paese liberato dai partigiani e sotto la minaccia di un contrattacco tedesco. Riusciranno a riscattarsi? Parte così Road 47 terza pellicola diretta dal regista brasiliano Vicente Ferraz, che porta alla luce un episodio poco conosciuto della Storia, a dimostrazione che quella vera non sempre è scritta sui testi. Incentrato sul lato umano della guerra, come il famoso e pluripremiato No Man’s Land di Danis Tanović la trama evidenzia i tormenti e le contraddizioni dei protagonisti, ma non ha la medesima profondità drammaturgica, e nella parte iniziale stenta a trovare il ritmo adeguato. Ricorda in questo il non eccelso Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee. Tuttavia, Ferraz riesce a ben delineare il particolare incontro fra culture diverse e a mostrarci mirabilmente l’ambiente ostile con cui dovettero fare i conti i soldati brasiliani, che dai tropici incontravano per la prima volta il gelo e il freddo dell’Appenino Tosco-Emiliano. Le immagini che incorniciano l’ambiente montano, che qui sono per motivi tecnico-logistici girate in Friuli Venezia Giulia, denotano oltre ad un’assoluta padronanza tecnica, un’attenzione particolare alla messa in scena. La provenienza di Ferraz dal mondo dei documentari, ha il suo peso in quest’opera, come il metodo di ripresa da lui utilizzato, che vede la macchina da presa spesso lontana dagli attori, come a “rubare la realtà”. Giusta la scelta di un montaggio lineare accompagnato da una colonna sonora minimale, che dona la corretta enfasi alla narrazione. Road 47 sarà nelle sale italiane a partire dal 23 aprile nell’ambito delle celebrazioni per i settant’anni dalla Liberazione, distribuito da Istituto Luce - Cinecittà.
Vittorio Zenardi
cm), 64 pagine, 16,90 euro.
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cinema RUN ALL NIGHT - UNA NOTTE PER SOPRAVVIVERE
Reggio Film Festival: online il bando per la 14° edizione E’ online il bando per partecipare alla 14a edizione del Reggio Film Festival, una delle principali rassegne italiane dedicate al cortometraggio internazionale. La tematica principe di questa edizione sarà l’Attesa. Come di consuetudine in questi anni sarà possibile partecipare anche con lavori non vincolati al tema portante consultando la sezione Spazio libero. Quest’anno, inoltre, grazie alla collaborazione con l’Associazione Iniziativa Laica, sarà presente una sezione speciale, Laicità, dedicata al tema Libero di scegliere. La scadenza per l’invio delle opere a tema Attesa e Spazio Libero è fissata per il 31 Maggio 2015, mentre per la sezione Laicità la scadenza è il 15 Marzo 2015. Importante sottolineare infine l’attivazione della campagna di crowdfunding per sostenere la 14a edizione del festival. Tutti gli appassionati di arte e cinema possono effettuare la propria donazione e divulgare l’iniziativa seguendo il link riportato di seguito: http://www.kapipal.com/reggiofilmfestival Il Festival è promosso dalla FEDIC Federazione Italiana Cineclub, dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ed è patrocinato dalla Regione Emilia Romagna. Giunto alla sua quattordicesima edizione, il Reggio Film Festival negli anni è cresciuto sia per il numero di paesi di origine, sia per la qualità delle opere pervenute. Oltre alla proiezione di cortometraggi il festival si è sempre arricchito di iniziative multidisciplinari e multimediali in relazione al tema prescelto, ospitando personalità del cinema, dello spettacolo e della cultura, tra i quali ricordiamo Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Matteo Garrone, David Riondino, Mauro Pagani, Diego De Silva, Marcello Fois, Patrizio Roversi, Maurizio Nichetti, il premio Nobel Dario Fo, Maria Grazia Cucinotta, Violante Placido, PES, Alessandro Haber, Maurizio Scaparro, Flavio Bucci, Pupi Avati. E’ possibile anche consultare i corti delle ultime edizioni del Reggio Film Festival, in prestito gratuito, nelle biblioteche dei Comuni di Reggio Emilia, Scandiano, Correggio, Guastalla, Rubiera, Castelnovo Ne’ Monti, Cavriago, S. Ilario e S. Polo.
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Il gangster e cecchino di Brooklyn Jimmy Conlon (Liam Neeson), un tempo conosciuto come Il Becchino, ha vissuto giorni migliori. Amico di vecchia data del boss Shawn Maguire (Ed Harris), all’età di 55 anni è perseguitato dai peccati commessi in passato e dall’astuto detective della polizia John Harding (Vincent D’Onofrio). L’unica consolazione di Jimmy si trova ormai sul fondo di un bicchiere di whiskey. Quando il figlio Mike (Joel Kinnaman), con il quale non ha più contatti da anni, diventa bersaglio della criminalità organizzata, Jimmy è costretto a scegliere tra la famiglia “adottiva” fatta di malviventi e la sua vera famiglia abbandonata anni prima. Mike è in fuga e l’unico gesto di redenzione per i suoi errori passati potrebbe rivelarsi proprio salvare suo figlio dal suo stesso destino. Jimmy ha solo una notte per decidere da che parte stare e cercare di cambiare per sempre la sua vita. Jaume Collet-Serra confeziona un action-movie adrenalinico, ad alto contenuto spettacolare, che farà felice gli amanti del genere. In una New York fantasmagorica, affascinante e violenta, i protagonisti, fra inseguimenti e straordinari corpo a corpo, cercheranno di salvarsi dal meccanismo di morte, messo in moto dagli eventi. La narrazione, caratterizzata da un immenso flash-back del protagonista, tiene bene il ritmo per tutta la durata della pellicola, con la macchina da presa, che con voli pindarici passa velocemente dalla panoramica della città a l’interno degli appartamenti dove si si svolge l’azione. Un’accattivante stile di regia, che accompagnato da un ottimo montaggio ben si sposa alla complessità dell’opera, aggiungendo ulteriore dinamismo. Neeson, attore feticcio di Collet-Serra, protagonista di altri due film del regista spagnolo (Unknown - Senza identità e Non-Stop:), interpreta magistralmente il ruolo del killer senza scrupoli in cerca di redenzione, caratterizzando con talento il personaggio. Da segnalare nella parte del padre di Jimmy, un irriconoscibile Nick Nolte. Prodotto dalla Energy Entertainment, il film arriverà nelle sale italiane il prossimo 30 aprile distribuito dalla Warner Bros.
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cinema 25ª edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina Si è tenuta questa mattina a Roma, nella Sala Conferenza Stampa della Camera dei Deputati la presentazione della 25ª edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (a Milano dal 4 al 10 maggio). Il Festival, unico in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, è promosso dall’associazione COE-Centro Orientamento Educativo. Sono intervenuti: On. Lia Quartapelle Procopio – Segretario III Commissione AFFARI ESTERI e comunitari – Camera dei Deputati; Prashanth Cattaneo – Vice Presidente Associazione Centro Orientamento Educativo (COE); Annamaria Gallone e Alessandra Speciale – Direzione Artistica Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Annunciato il presidente della giuria, che sarà Abderrahmane Sissako, candidato al premio Oscar 2015 con Timbuktu e vincitore di 7 César. Per lui un gradito ritorno al Festival, dove presentò nel 1991 il suo folgorante cortometraggio d’esordio, Le Jeu, per poi tornare, nel 1994, con Octobre che vinse il premio per il miglior Corto. Il video della conferenza stampa si può vedere al seguente link: Margherita (Margherita Buy) è una regista di http://webtv.camera.it/evento/7831 successo in crisi creativa che deve affrontare alcune
Mia Madre
difficoltà anche nella vita privata, la malattia della madre e un rapporto che sta finendo. Accanto a lei il fratello Giovanni (Nanni Moretti). Come altri registi prima di lui ( Truffaut con Effetto notte, Fellini con 8½, Scorsese con Hugo Cabret per citarne solo alcuni) Moretti, in un rapporto di complicità con lo spettatore, usa gli stilemi del metacinema e il suo alter ego filmico per interrogarsi sull’adeguatezza attuale del cinema. Se sia ancora in grado di raccontare la contemporaneità, scrutandone le contraddizioni politiche e sociali. Ma Mia Madre è anche un film sul distacco, sul sottile limite che separa la realtà dalla finzione, sul dolore. In una struttura circolare, il regista filma le emozioni con una delicatezza esemplare, la macchina da presa scivola su piccoli dettagli: il comodino dell’ospedale, una mano poggiata su una spalla, uno sguardo fugace pieno di commozione. Piccoli frammenti di un discorso amoroso che Moretti dedica al cinema, e a noi tutti, con onestà e disincanto. Ottimamente scritto e sceneggiato, é interpretato magnificamente da tutto il cast, fra cui spiccano un’intensa Margherita Buy e uno strepitoso John Turturro. Un’opera dove il personale si confonde con l’universale, il reale con l’immaginario, creando uno spazio libero dove potersi rifugiare per commuoversi, sorridere, riflettere.
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Le prime immagini del nuovo film di Paolo Sorrentino, YOUTH - La giovin-
Dopo l’Oscar per LA GRANDE BELLEZZA, ecco le prime immagini del nuovo film di Paolo Sorrentino, YOUTH - La giovinezza. Nel cast il due volte PREMIO Oscar Michael Caine, Harvey Keitel, il PREMIO Oscar Rachel Weisz, Paul Dano, il due volte PREMIO Oscar Jane Fonda. YOUTH- La giovinezza è una coproduzione Italia-Francia-Regno Unito-Svizzera: Indigo Film in collaborazione con Medusa Film per l’Italia; Barbary Films e Pathé per la Francia; Number 9 Films per il Regno Unito; C-Films per la Svizzera. Al cinema in Italia a Maggio 2015 distribuito da Medusa Film.
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cinema MAD MAX FURY ROAD: LA RECENSIONE Con MAD MAX FURY ROAD, George Miller spinge in avanti i limiti del cinema contemporase tutti i suoi sforzi creativi, spesso ingabbiati da logiche produttive, trovassero qui, il punto convergenza, dando alla luce un’opera potente e visionaria. Certamente commerciale ma con altrettanto evidente. Immersi in paesaggi desolati, bruciati dal sole implacabile del deserto, i si lanciano in un inseguimento mozzafiato, spietato e violento. La sceneggiatura è già tutta Miller, decide di far parlare le immagini, che rapiscono lo spettatore, lo inglobano in un univervero e falso non importa, impossibile sottrarre lo sguardo e non essere partecipe.
neo, come massimo di un’autorialità protagonisti qui, perché so parallelo,
Come in una partitura musicale da eseguire senza interruzioni, il film scorre veloce davanti a cali di tensione, ma anzi aumentando sempre di più il ritmo. Miller punta tutto sul visibile, sul trattivo dell’immagine, sicuramente ricordandosi le parole di Alfred Hitchcock, che sosteneva realizzare film che possano essere visti ovunque nel mondo, senza bisogno di sottotitoli. Per to vero e proprio fiume in piena che scorre inesorabile, si affida ad un montaggio impercettinetta sensazione di verosimiglianza di una furiosa cavalcata di un giorno.
noi, senza potere atche bisogna creare quesbile, dando la
Un’opera che viene esaltata da una fotografia maestosa, che passa dai colori chiari e abbaglipiù acidi e crepuscolari, come se nascesse da un incontro/scontro di tavolozze impressioniste/ iste, creando atmosfere altamente suggestive. Alcune immagini poi, si fissano nella mente per forza icastica e straniante.
anti a quelli espressionla propria
Tutto e stato congegnato in modo impeccabile, basti pensare ai numerosi dettagli di quel luna e macchine messo in scena, fino al make up e ai costumi.
park di moto
Miller ci fa entrare nella sua stanza dei giochi, ma nello stesso tempo, firma questo suo ultimo traggio, affrontando temi di grande attualità, come l’esercizio del potere, il destino dell’umanche lui vede ed auspica in mano alle donne, esemplificato nella metafora dell’elevatore nella
lungomeità e il futuro, scena finale.
Per finire, da segnalare, le ottime interpretazioni di Tom Hardy/Max Rockatansky e Charlize Furiosa, che rimane elegante e sensuale nonostante il costume di scena non assomigli neanche lontanamente ad un abito sera..ma si sa, la classe non è acqua… Uscita Italiana: 14 Maggio 2015
Theron/
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The Keeper Of Lost Causes Si è tenuta ieri sera presso la Casa del Cinema di Roma, la prima serata del Nordic Film Fest 2015 (16-19 aprile), rassegna che nasce con l’intento di promuovere la cinematografia e la cultura dei Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), a cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo di Roma. E’ stato proiettato il thriller danese The Keeper Of Lost Causes, del regista Mikkel Nørgaard, tratto dal pluripremiato best-seller dello scrittore Jussi Adler- Olsen autore della serie noir della Sezione Q, pubblicato in Italia da Marsilio con il titolo La Donna In Gabbia. Protagonista della pellicola é l’agente investigativo Carl Mørck ((Nikolaj Lie Kaas) trasferito al nuovo Dipartimento Q, dedicato ai casi irrisolti, dove si trova a lavorare con il suo nuovo assistente Assad (Fares Fares). Nonostante ordini espliciti di limitarsi alla lettura dei casi, dopo un solo giorno di LAVORO, il carattere testardo di Carl catapulta i due nel mistero della scomparsa di Merete Lynggard (Sonja Richter) una giovane e bella esponente politica, scomparsa da un traghetto cinque anni prima. L’unico testimone, il fratello cerebroleso della vittima, fu trovato in stato di agitazione, portando gli investigatori a classificare il caso come presunto suicidio. Non convinti di questa spiegazione, Carl e Assad si avventurano in un viaggio che li catapulterà sulle tracce di un killer psicopatico. Nørgaard porta avanti una tipologia di thriller-noir scandinavo-danese che partendo da libri di successo (Uomini che odiano le DONNE) e serie tv ( The Bridge e The Killing), mostra sul grande schermo tutte le sue potenzialità. Le atmosfere rarefatte e cupe, illuminate da cieli perennemente grigi, paiono essere lo specchio delle inquietudini esistenziali dei protagonisti. La tensione nasce dall’uso sapiente delle luci e delle ombre più che dalla sceneggiatura, che sembra a volte spiegare più del necessario. Alcune scene mozzafiato, messe al punto giusto, come in ogni thriller che si rispetti, alzano il ritmo dell’opera salvandola da una piatta linearità. La Danimarca si conferma un laboratorio alchemico, dove paure ancestrali, violenza e morbosità, si fondono per dare alla luce una materia grezza, che sotto le abili mani di autori come Lars Von Trier, diventa diamante.
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musica BUSSOLETTI TORNA NELLA SUA ROMA CON SAVORETTI ED E’ SOLD OUT di Vittorio Zenardi
Dopo l’ottimo successo delle due date romane al Teatro Lo Spazio con Tricarico in cui Bussoletti è stato opening act; martedì 28 aprile presso l’Auditorium Parco Della Musica di Roma si terrà un evento davvero speciale: Bussoletti aprirà il live tour di Jack Savoretti. Un’opening act davvero soddisfacente per il cantautore romano apprezzato anche da Savoretti che, dopo l’ascolto di “POP THERAPY”, ha voluto creare questa nuova collaborazione. Per l’evento, che ha fatto registrare il sold out, è previsto anche un duetto esclusivo tra i due artisti che interpreteranno live il brano “Come shine a light” di Savoretti. Durante la serata, sarà in vendita nello store dell’Auditorium, POP THERAPY, l’ultimo lavoro di Bus-
soletti.
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Up...puntamenti Jazz&Wine allo Stadio di Domiziano
Nato all’inizio del ‘900 dall’incontro tra la cultura africana e quella europea, il Jazz si è propagato inizialmente nel Sud degli Stati Uniti per poi diffondersi in tutto il mondo. Prendendo il meglio dalle varie nazioni e arricchendosi attraverso la fusione delle diverse culture, è oggi diventata una espressione d’arte contemporanea che parla tante lingue: è un mezzo di comunicazione che trascende le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità. Appartiene al mondo ed è un formidabile strumento di dialogo interculturale, di unificazione e di coesistenza pacifica. È per questo motivo che l’UNESCO ha deciso di celebrare ogni anno la Giornata Internazionale del Jazz. Il prossimo giovedì 30 aprile in occasione dell’International Jazz Day andranno quindi in scena in tutto il mondo concerti, INCONTRI ed happening, un evento da non perdere anche per chi vive o si trova in vacanza nella Città eterna. Tra gli appuntamenti inseriti nel calendario ufficiale della giornata proclamata dall’UNESCO spicca infatti il “Jazz Day Capitolino” che a Piazza Navona accompagnerà il pubblico dal pomeriggio alla mezzanotte. Il JAZZ DAY CAPITOLINO parte alle 18.00 con lo streaming del Global All Star Concert in diretta da Parigi, per proseguire dalle ore 19.00 con una Jam Session che vedrà salire sul palco allestito nel Cortile del Vignola, alcuni dei protagonisti della scena jazz capitolina, tra i quali Maurizio Urbani, Tony Formichella, Claudio Corvini, Giancarlo Evangelisti, Elvio Ghigliordini e Sebastiano Ragusa. Tutti insieme, pubblico e artisti, alzeranno i loro calici di vino per brindare alla partecipazione della Città eterna alla celebrazione dell’International Jazz Day indetto dall’UNESCO. E l’abbinamento tra musica e vino di qualità non è certo casuale! La serata proseguirà infatti dalle ore 21.00 e fino alla mezzanotte nella meravigliosa cornice dell’area archeologica sotterranea di Piazza Navona che ospiterà tutti i venerdì sera fino al 19 giugno “Jazz&Wine allo Stadio di Domiziano”. L’iniziativa che abbina musica e vino di qualità, propone una serie di appuntamenti settimanali che arricchiranno di cultura e divertimento la primavera capitolina. Una occasione straordinaria per godere della apertura serale dello Stadio di Domiziano dove visitare i resti di questo unico esempio di stadio in muratura dell’antica Roma, dove oltre alle gare atletiche venivano ospitate competizioni di musica e recitazione. Per la speciale occasione di giovedì 30 aprile “Jazz&Wine allo Stadio di Domiziano” ospita dalle 21.00 il concerto di una colonna storica del jazz romano, Lucio Turco batterista di grande estro con una lunga esperienza ricca di collaborazioni eccellenti con artisti di massimo livello, da Chet Baker a Mcoy Tyner, da Steve Grossman a John Griffin e Sal Nistico mentre venerdì 1° maggio, sempre dalle ore 21.00, sarà la volta della straordinaria voce di Piera Pizzi, cantante dal timbro vocale unico e originale che con il suo “Matter Of Soul 4tet” presenta un ambizioso progetto che prevede la reinterpretazione di celebri brani arrangiati in chiave moderna ed originale, trasmettendo nuove ed entusiasmanti emozioni. La manifestazione che andrà in scena nell’area archeologica sotterranea di Piazza Navona tutti i venerdì sera fino al 19 giugno oltre ai concerti jazz che vedranno protagonisti tra gli altri, il maestro Riccardo Biseo il 15 maggio - che in campo cinematografico ha scritto, arrangiato e/o diretto la musica di vari film collaborando con registi del calibro di De Sica, Mainetti, Lucantoni, Ferreri, Zeffirelli oltre a “L’ultimo imperatore” di Bertolucci - e la pianista giapponese Akiko Ushijima il 5 giugno – una vera e propria regina dell’Hammondm che ha anche composto una originalissima colonna sonora per il film “Confucius” di Fei Mu - è arricchita dalla esposizione di opere cinematografiche intitolata “Senza Parole”, che propone la musica dal vivo come colonna sonora di una suggestiva e insolita proiezione di silent movie entrati nella storia della settima arte. Dalle pellicole surrealiste di Luis Buñuel e Salvador Dalí, ai primi film del maestro del brivido Alfred Hitchcock, fino agli storici film dedicati a questo genere musicale, tra i quali spicca “The Jazz Singer” il film che storicamente segna l’inizio dell’era del cinema sonoro che sarà proiettato la sera di giovedì 30 aprile in occasione dell’International Jazz Day indetto dall’UNESCO. Jazz&Wine allo Stadio di Domiziano ospita anche la mostra fotografica dedicata ad una straordinaria epoca vissuta dalla Capitale, quella della “Dolce Vita”. In una magica atmosfera, tra musica e vino di qualità, si potranno ripercorrere gli anni che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo grazie anche al film di Federico Fellini. L’esposizione, realizzata con il materiale dell’Archivio Riccardi, racconta in un percorso articolato in decine di scatti, i volti, i luoghi, le emozioni di quegli anni: le “pose” da Oscar di Fellini e Giulietta Masina, la bellezza di Brigitte Bardot, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anita Ekberg, la leggerezza colta in momenti conviviali nei giovani visi di Claudia Cardinale e Alain Delon. Una carrellata di scatti sulle star internazionali ed i grandi maestri della regia, seduti ai tavolini della via Veneto oppure a spasso per le vie del cento, un mondo scatti di fascino e divismo che hanno come set una Roma divenuta in quegli anni una vera e propria “Hollywood sul Tevere”. Una serata in questa magica atmosfera, tra i resti di questo luogo carico di fascino, in cui in antichità si svolgevano anche competizioni di musica e recitazione, sarà anche una ghiotta occasione per riscoprire, o gustare per la prima volta, vini internazionali di qualità provenienti da Francia, Spagna, Cile, Argentina, Stati Uniti, Sud Africa, Nuova Zelanda e Australia. JAZZ&WINE ALLO STADIO DI DOMIZIANO Tutti i venerdì sera fino al 19 giugno Via di Tor Sanguigna 3 – 00187 Roma infoline e PRENOTAZIONI: 06.45686100 email: info@jazzandwine.it Orario: Dalle ore 21.00 alle ore 23.30 Prezzo: Biglietto unico 15 euro (Ingresso all’area archeologica + Concerto + Film + 1 Calice di Vino) jazzandwine.it Vittorio Zenardi
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Up...puntamenti Torna la fiera del baratto e dell’usato, quest’anno spazio ai vostri amici a quattro L’associazione Bidonville rinnova l’appuntamento con la Fiera del baratto e dell’usato che si terrà il prossimo fine settimana alla Mostra d’Oltremare pere il consueto appuntamento primaverile. L’invito come sempre è quello di iniziare gli ospiti della fiera alla cultura del riuso: nulla va buttato, nella vostra cantina di casa potrebbe nascondersi un tesoro! Tra i 700 stand della fiera sarà possibile vedere ed acquistare oggetto di ogni tipo: imperdibile l’appuntamento per gli appassionati dell’antiquariato che come ogni anni potranno trovare un’occasione ghiotta presso i tantissimi stand che ridanno vita ad oggetti del passato. Spazio anche agli appassionati dell’hand made che potranno acquistare tantissimi oggetti di artigianato e gioielli fatti a mano. I collezionisti avranno di che divertirsi: siete ossessionati dalla sorpresa degli ovetti kinder? Collezionate tutti i giocattolini Lego di un tempo oppure cercate ancora quella figurina panini dei primi anni 80? In fiera troverete pane per i vostri denti, tantissimi espositori vendono intere collezioni di sorprese Kinder tenute benissimo, propongono cartoline, figurine, francobolli, giocattoli di un tempo. Per molti la fiera può essere invece il momento per fare dei veri e propri affari: il motto è sempre lo stesso, quello che non serve a noi non è detto che non serva agli altri. Ecco quindi che potrete trovare scarpe e vestiti, nuovi o vintage, borse e valigie e ancora arredo per la casa e pezzi di ricambio per i computer. Spazio come sempre ai più piccoli con i laboratori del riciclo, quest’anno però la famiglia di Bidonville si allarga ancora di più e si rivolge ai nostri amici a quattro zampe, grazie al gemellaggio con “Quattrozampeinfiera”, kermesse dedicata al divertimento dei padroni con i loro amici pelosi.
Spaziare02: il Paesaggio tra passato, presente e futuro. Sabato 11 aprile 2005 si è svolto il convegno Spaziare02 organizzato dall’Associazione Culturale MULTIKULTI (rappresentata dall’arch. Eleonara Pini e arch. Paolo Paladini) all’interno dell’Auditorium VILLA CHIGI in Castelnuovo Berardenga (Si). L’obiettivo di Spaziare02 è quello di riflettere e dialogare sul Paesaggio focalizzando la sua evoluzione temporale tra passato, presente e futuro. Cifra distintiva del ciclo di INCONTRI - iniziato a Firenze con Spaziare01- sono infatti le contaminazioni e le ibridazioni culturali fra le varie discipline coinvolte, come è nello stile MultiKulti. Sono intervenuti: Bruno Vecchio Giovanna Morganti Giorgio Boati Giordano Gasperoni Marco Valenti Emanuele Montibeller di Arte Sella Francesco Pardi Sergio Vitale Giorgio Giallocosta. I lavori proseguiranno domenica 12 aprile 2015 con : Annalisa Giovani Clemens-Carl Harle Andrea Marzi Mariachiara Pozzana Giuliano della Pergola Franco Cambi. In chiusura é stato proiettato il filmato : Terre Alte di Toscana. Critofilm di Carlo L. Ragghianti – Edizioni SeleArte Olivetti 1961. Filmati di proprietà dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e provenienti dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa – CsC.Ivrea. Maggiori dettagli reperbili al link www.Kulti.it
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Up...puntamenti
Contest dell’As FilmFestival per artisti nella condizione autistic
Bologna Design Week
Da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre 2015, la città di Bologna entrerà nel circuito internazionale degli appuntamenti dedicati al design con la prima edizione di(B Bologna Design Week (BDW), articolata piattaforma di networking e percorso culturale dedicato all’innovazione e alla promozione attraverso la forza propulsiva del design, che prenderà vita nel centro storico di Bologna, in concomitanza al Salone Internazionale del CERSAIE, appuntamento che da oltre 30 anni attira visitatori e professionisti del settore da tutto il mondo. Bologna Design Week nasce dalla lungimirante iniziativa di YOUTOOL //design out of the box, rete di professionisti del settore che ha individuato nella tradizione legata al design che Bologna conserva da decenni, e sulla forte comunità locale di addetti ai lavori, una leva competitiva e un’operazione di marketing territoriale, dedicata alla promozione della città. Integrando Bologna nell’itinerario internazionale degli appuntamenti imperdibili dedicati al design, l’iniziativa vuole diventare un appuntamento a cadenza annuale che arricchisce la proposta culturale della città creando sistema tra i diversi operatori e accrescendo l’appeal del centro storico, in grado di unire tradizione e innovazione nel campo diffuso delle pratiche del design. Sono vari i prestigiosi patrocini che il format ha già ricevuto, a partire da Expo Milano 2015, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, ma anche i patrocini di provenienza di INCREDIBOL! ed EmiliaRomagnaSTARTUP, insieme a NEW DESIGN CENTER, ASCOM BOLOGNA, AIPI e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, prezioso media partner sarà il sito specializzato Ottagono.com. Che cosa sarà Bologna Design Week? Al pubblico della design week verrà offerto un itinerario che si snoda tra studi di progettazione, spazi retail e locali, dove designer affermati e giovani emergenti possono presentare prototipi e prodotti per fare conoscere le nuove tendenze e creare scenari inediti, percorsi di open studios, ma anche eventi con cui l’iniziativa dei commercianti, e punti vendita legati dalle tradizioni locali, fino al food design e alle ricerche più sperimentali, sarà vagliata per arricchire, con nuovi scenari allestitivi, un’esplosiva offerta all’insegna del design: i negozi si trasformano in gallerie e gli aperitivi in vernissage in una mappatura delle eccellenze del settore e la loro messa in rete in un sistema integrato di comunicazione. Si tratta di un’attenta risposta al cambiamento che il design sta vivendo da tempo, diventando un infra-linguaggio che esula ormai dall’esclusività del mondo manifatturiero, e che ben si presta a innescare l’innovazione e lo scambio tra nuovi attori e nuovi settori, coinvolgendo, oltre al design di interni, del prodotto, e industriale, anche i settori di arte, architettura, moda, musica, cultura visiva e cibo. Come ogni appuntamento di settore che si rispetti, Bologna Design Week avrà un fitto calendario di workshop, corsi di formazione, presentazioni e meeting, occasione per seguire laboratori e approfondimenti formativi, realizzati in collaborazione con le scuole di design, per entrare in contatto con le aziende produttrici e per scoprire le novità del settore. Riferimento fin da ora sarà il sito www.bolognadesignweek.com, e la pagina Facebook Bologna Design Week. Nel frattempo nella homepage del sito è già possibile inoltrare la propria adesione e presentare un progetto che potrà diventare parte della prima edizione di Bologna Design Week! Informazioni utili Giorni della manifestazione: 30 settembre – 3 ottobre 2015 Promosso da: YOUTOOL // design out of the box Contatti per info e invio di progetti: Via della STUDIO. 338
Ghisiliera 16 e/f, Bologna YOUTOOL.IT / www.youtool.it 7276702 / hello@youtool.it
Vittorio Zenardi
Al via il bando a iscrizione gratuita per la realizzazione del poster per l’edizione 2015 dell’AsFilmFestival, primo festival di cinema ed arti visive realizzato con la partecipazione attiva di persone con Sindrome di Asperger e che si riconoscono nella condizione autistica. Tra i lavori pervenuti sarà scelto il poster che rappresenterà la terza edizione di AsFF, coordinato da Giuseppe Cacace, che si terrà a Roma, i prossimi 14 e 15 novembre 2015 presso il MAXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI secolo. Per la creazione del poster, il modello da seguire si trova al link: www.asfilmfestival.org/images/poster.pdf L’iscrizione al contest è gratuita e non ci sono limiti di età, di tecnica o di tema. L’unica specifica è quella di creare il poster all’interno dell’area indicata, lasciando al centro lo spazio per il logo del festival. Ultimato il poster, i creativi dovranno scansionarlo in alta qualità (preferibile 300dpi) e inviarlo entro il 30 giugno 2015 in allegato (o tramite il sito www.wetrasfer.com) all’indirizzo poster@ asfilmfestival.org, con una breve biografia e una foto. Si potranno inviare fino a 3 poster diversi. Tutti i lavori pervenuti saranno pubblicati sul sito del festival www.asfilmfestival.org e sulla pagina Facebook Asfilmfestival. Una selezione dei lavori inviati sarà mostrata nel corso del festival. Cosa è As Film Festival? AsFF è il primo festival di cinema ed arti visive realizzato con la partecipazione attiva di persone che si riconoscono nella condizione autistica. Nato come follow-up di un programma in più fasi avviato dall’associazione Not Equal a partire dal 2008 e fondato sull’uso del cinema come strumento di aggregazione ed inclusione sociale, AsFF è un progetto unico nel suo genere: non un festival sull’autismo, ma un festival di cinema vero e proprio, fatto anche da persone autistiche. Ecco perchè, come recita il claim, è un festival uguale agli altri, però diverso. Fin dalla sua prima edizione (2013), AsFF ha raccolto il consenso di operatori culturali ed enti istituzionali: l’Agenzia Nazionale per i Giovani ha sostenuto la prima edizione del progetto nell’ambito del Programma Europeo Gioventù in Azione; la Fondazione MAXXI ha collaborato fin dall’inizio mettendo disposizione del progetto la prestigiosa location dell’auditorium del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il Dipartimento educazione MAXXI ha collaborato attivamente alla promozione del progetto sul territorio. Indispensabile, infine, l’apporto di tante realtà del Terzo Settore, dall’associazione nazionale Gruppo Asperger Onlus, che raccoglie le famiglie di persone con Sindrome di Asperger, all’associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, che cura la vetrina Cinemautismo, ai media partner come l’Istituto Europeo di Design - IED. Per informazioni www.asfilmfestival.org poster@asfilmfestival.org info@asfilmfestival.org cell. 340 3329284 Vittorio Zenardi
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Up...puntamenti LA PITTURA NEL GRIDO DELLA NATURA: Vanda Valente in mostra a Roma
E’ stata inaugurata ieri presso il Museo Crocetti di Roma la mostra della pittrice Vanda Valente. L’esposizione, proposta dalla Fondazione Venanzo Crocetti, ospita molte opere significative dell’artista, allieva del pittore futurista Emilio Notte. Attraverso codici espressivi forti e un raffinato lavoro sul colore, con drammaticità e intensa eleganza formale Vanda Valente trasferisce nelle sue opere il suo amore per la natura e per il mondo nel quale viviamo, e l’urgente bisogno di salvare gli animali e l’ambiente dalla violenza degli uomini. Nei suoi quadri la natura viene mostrata in tutto il suo movimento dinamico nei confronti del pianeta; con un linguaggio scabro ed espressionista, le sue opere d’arte esprimono la scarsa attitudine degli uomini a salvaguardare e difendere la bellezza del mondo. E’ possibile visitare la mostra fino al 14 aprile 2015 dal lunedì al venerdì dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 ed il sabato dalle 11,00 alle 19,00 con ingresso gratuito. LA PITTURA NEL GRIDO DELLA NATURA - Il viaggio artistico di Vanda Valente MUSEO CROCETTI – Via Cassia 492, Roma Tel. 06 33711468 www.fondazionecrocetti.it
Margherita Villa
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Serie TV Il Dott. Stranamore lascia Grey’s Anatomy: fan sotto shock Per un telefilmaddicted ci sono cose che proprio non possono succedere, in cima alla lista di questi eventi c’è sicuramente la morte del protagonista della serie del proprio cuore. Vedere un personaggio importante abbandonare la serie è già un trauma, ma veder morire il protagonista è un vero e proprio shock. E cosi in America come in Italia per chi segue la diretta in streaming, venerdi notte è stata la notte dllo shock, quella in cui è andato in onda l’episodio di Grey’s Anatomy che vede la morte del Dott. Derek Shepherd, interpretato da Patrick Dempsey. I rumors sull’abbandono di Dempsey erano davvero tanti, si sapeva da mesi che l’attore voleva più tempo da dedicare ad altri progetti e alla sua passione per le corse in auto, nessuno dei fan però era pronto a veder morire l’uomo dei sogni del Seattle Grey’s. Le reazioni dei fan sono state tra le più disparate, molti hanno parlato di un vero e proprio trauma, uno shock incredibile, una motivazione sufficiente ad abbandonare la serie per non seguirla mai più, qualcuno (e non pochi) sono arrivati a scrivere minacce ed in sul sul profilo twitter di Shonda Rhymes, creatrice della serie già famosa per essere incline a far morire i personaggi più amati della serie. Ma cos’è che ha conquistato cosi tanto i fan al punto da vivere questo momento come una tragedia? Se Grey’s Anatomy è arrivata ad 11 stagioni è sicuramente per la bravura di intrecciare le trame di tutti i personaggi, introducendone sempre di nuovi e caratterizzandoli bene tutti, dando sempre ad ognuno di loro spazio e la giusta storyline. Ma anche quando questo non succedeva, anche quando alcuni personaggi cadevano improvvisamente sotto l’effetto di un’ ispiegabile eclissi, a tenere banco tra i fan c’erano loro: Meredith e Derek, la coppia che fatto innamorare tutti. Perchè Derek Shepherd non era solo un brillante neurochirurgo, come dicono i fan, “lui era quello che ha preso lei, ha scelto lei, ha amato lei”, citando una delle frasi iconiche della coppia. Era quello che ha costruito una cosa per loro due anche quando non si parlavano, era quello che le diceva di volere più di 48ore di sesso, di volere tutta la vita con lei. Sui social network si parla di lui come se fosse un vecchio amico di tutti, chi segue le serie tv può capirne il motivo: ogni appassionato di telefilm sviluppa verso alcuni personaggi una sorta di empatia, ci si affeziona a loro veramente come se fossero persone reali, e quando accade qualcosa di brutto è impossibile reagire razionalmente e pensare che si tratta di finzione. Per i fan, per tutti, Derek Shepherd è morto veramente. In pochi giorni il suo nome è diventato tra i più cliccati sul web, nel motore di ricerca Google non appena si scrive “Derek” vengono suggerite in automatico le parole “Shepherd morto”, sui social network è delirio. Intere pagine Facebook dedicate a lui, a ciò che ha rappresentato per Grey’s Anatomy, alla sua storia con la Dottoressa Meredith Grey. Nella prossima stagione, la dodicesima, farà il suo ingresso nel cast Giancarlo Giannotti, attore di origine italiane, era stato annunciato come new entry qualche settimana fa dal network ABC. Non si sa ancora quale sarà il suo ruolo, ma se si dovesse trattare del nuovo neurochirurgo l’attore non avrà vita facile: per tutti sarà impossibile rimpiazzare il vuoto lasciato da McDreamy.
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