Wp mag gennaio 2015

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anno 13 | numero 108 | gennaio 2015

Striplife - A Day in Gaza

“L’Oriana” miniserie tv Pag 3

Morto Pino Daniele PAG 6

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POP Therapy PAG 8


Striplife - A Day in Gaza

06 staff La testata fruisce dei contributi statali di cui alla legge 7 agosto 1990, numero 250 e successive modificazione. Testata iscritta nella sezione per la stampa ed informazione del tribunale di Roma in data 14.10.2003 al n.440/2006

news

DIRETTORE RESPONSABILE

“L’Oriana” miniserie tv

Dorotea De Vito

IL Piper Club compie 50 anni

IN REDAZIONE Vittorio Zenardi Ugo Rossolillo CONTATTI Website: www.whatsupmagazine.it E-mail: dora.devito@whatsupmagazine.it ugo.rossolillo@whatsupmagazine.it redazione@whatsupmagazine.it vittorio.zenardi@whatsupmagazine.it STAMPA Enzo Albano Srl Via Enrico Fermi 17 80122 Napoli EDITORE Helpsos soc. Coop. P.zza di San Giovanni in Laterano 18/B 00184 Roma PEC: Helpsos@legalmail.it +39 0697603478

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cinema Segnalati dalla Critica La storia di Turner al cinema OSCAR 2015 tutte le nomination

musica Giovanni Allevi “LOVE” il nuovo Album Lutto nella musica, è morto Pino Daniele

musica news “Pop therapy” di Luca Bossoletti

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news “L’Oriana” miniserie tv in due puntate che andrà in onda il 16 e il 17 febbraio prossimo su Rai 1, sarà in SALA per due giorni come evento speciale il 3 e 4 febbraio. Il film realizzato da Fandango TV in collaborazione con RAI Fiction e diretto da Marco Turco (autore di Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu) vede Vittoria Puccini nei panni della celebre giornalista e scrittrice italiana Oriana Fallaci scomparsa nel 2006. Tra i gli altri interpreti Vinicio Marchioni, Francesca Agostini, Maurizio Lombardi, Adriano Chiaramida e Gabriele Marconi. La miniserie tv rivive i momenti più significativi dell’esistenza di una donna coraggiosa, ammirata dai suoi affezionati lettori, ma anche discussa e violentemente attaccata dai detrattori, che non sono mai mancati. Oriana Fallaci non poteva lasciare indifferenti, o si amava o si odiava. In un mondo dove le giornaliste al massimo scrivevano di cronaca rosa, lei s’impose come una delle REPORTER più talentuose e importanti del ventesimo secolo. Celebre il suo resoconto sui campi di battaglia in Vietnam negli anni 60, le inchieste sui conflitti mediorentali degli anni 70 e 80 e le memorabili interviste con i grandi protagonisti del suo tempo. Curiosa, empatica e di grande cultura si è trovata faccia a faccia con i grandi della terra senza FARE sconti a nessuno. Esemplare in questo senso l’intervista all’Ayatollah Khomeini del 1979, QUANDO la Fallaci fece un gesto clamoroso: si tolse il velo dopo una RISPOSTA stizzita dello sciita sulle condizioni delle DONNE iraniane. Nel film viene anche messo in evidenza il complesso rapporto con Lisa, aspirante giornalista mandatagli dall’Università di Firenze per aiutarla a catalogare MATERIALI giornalistici e fotografici conservati per anni nell’antica casa di famiglia di Greve in Chianti. Questo confronto tra DONNE di due generazioni differenti e di carattere opposto metterà in luce l’animo scisso di Oriana, diviso tra la passione per la sua professione e il desiderio di essere donna e madre. Un’opera che rende omaggio ad una figura di primo piano del giornalismo ITALIANO che ci ha spronato a schierarci a difesa dei nostri valori e ideali. “La vita è una lotta in cui non puoi mai distrarti, altrimenti ti rubano il cibo e la libertà.. il male non sta solo nel compiere il male...il male sta sopratutto nel non prendere POSIZIONE contro di lui, nell’indifferenza.” Vittorio Zenardi

Simbolo della movida notturna romana, impostosi da subito all’attenzione internazionale, il Piper Club ha influenzato generazioni di giovani, lanciato talenti e personaggi simbolo della musica italiana, creando un vero e proprio marchio di fabbrica. Era il 17 febbraio del 1965, quando Giancarlo Bornigia e Alberigo Crocetta decisero difar nascere quello che sarebbe poi diventato tempio del beat. Da allora sono passati dal Piper artisti del calibro di Rocky Roberts, Mia Martini, Loredana Bertè, Renato Zero, Nada, Caterina Caselli, Patti Pravo e molti altri. Per festeggiare i cinquanta anni esatti dall’apertura, il 17 febbraio 2015 ci sarà una grande festa, organizzata dai figli del suo fondatore. La serata ad ingresso gratuito, ripercorrerà la storia del locale più antico d’Europa, proponendo dj set e musica live a partire dalle 22.00. Alle 22.30 ci sarà lo spettacolo live “C’era una volta il Piper” dove un’orchestra di nove elementi accompagnerà sul palco giovani cantanti che ripercorreranno i fatti più importanti della cronaca e del costume italiano. Direttore d’orchestra d’eccezione sarà Alberto Laurenti, con Angelo Anastasio e Memè Zumbo alle chitarre, Simone Ceracchi al basso, Enrico Lotterini alle tastiere e violino, Chicco Careddu alla batteria, Paulo La Rosa alle percussioni, Antonino Vitali alla tromba e Renato Vecchio al Sax. Attesi per il compleanno del tempio del beat volti noti e personaggi del Jet set. Vittorio Zenardi

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cinema SEGNALATI DALLA CRITICA Vittorio Zenardi Nel nome del cinema di passione e di ricerca, inquieto e indipendente, spesso poco difeso sul mercato, il Sindacato nazionale critici cinematografici (Sncci) riprende un lavoro iniziato nel decennio settanta, segnalando e promuovendo dal 2012 i film che gli sembrano più belli e significativi. Lo “Spazio Alfieri” di Firenze, propone una selezione (sette film) dall’ampia rosa, introdotti da un critico del SNCCI Gruppo Toscana. Si comincia dalla prima italiana di Life Itself. Nel dettaglio tutte le opere presentate, corredate da una breve sinossi: Life Itself (La vita stessa) di Steve James (2014). La vita e il lavoro di Roger Ebert, uno dei più famosi critici americani, ispirata ad un suo libro autobiografico. Per il valore della sua opera Ebert, scomparso nell’aprile del 2013, fu premiato con il Pulitzer. Questo appassionato docu-film, che mescola i sogni del cinema e i giorni vissuti, è stato presentato nel 2014 al Sundance Film Festival e a Cannes.

Monsieur Lazhar ( 2011) di Philippe Falardeau, con Mohamed Fellag, Sophie Nélisse e Emilien Néron

Discusso per le ardite scene di passione, controversa Palma d’oro al festival di Cannes.

Nella triste scuola di Montréal, ancora scossa dal suicidio di un’insegnante, arriva Bachir Lazhar, un silenzioso maestro marocchino. Il lavoro è difficile e il passato nasconde altri segreti. Candidato all’Oscar 2011 per il miglior film straniero.

Nebraska (2013)di Alexander Payne, con Bruce Dern, Bob Odenkirk e Will Forte

Zero Dark Thirty (2012) di Kathryn Bigelow, con Jessica Chastain, Jason Clarke e James Gandolfini Maya, giovane analista della Cia , viene coinvolta nella caccia a Osama bin Laden. Il suo lavoro da segugio durerà 8 anni. Con il suo ardito stile, la Bigelow ricostruisce l’oscuro e drammatico intrigo internazionale. La vita di Adele ( 2013) di Abdellatif Kechiche, con Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche L’appassionata amicizia di due ragazze nella provincia francese (la città di Lille). Una specie di amore da vivere fra contrasti e contraddizioni.

ma: un TUNER al cine LA STORIA DI gista rande paesag g iù p l su ic p bio romantico Esce domani nelle sale italiane il film dedicato a William Turner, un biopic che racconta la vita di quello che attualmente è considerato il più grande paesaggista romantico, raccontato dal regista Mike Leigh. Interpretato da Timothy Spall vincitore a Cannes per la migliore interpretazione maschile, il film racconta gli ultimi 25 anni di vita del pittore attraverso i colori e le sfumature dei suoi dipinti che la fanno da padrone in ogni scena. Un grande successo di critica e pubblico che all’estero ha già fatto parlare molto di se: dopo essere stato presentato al Festival di Cannes e aver sfiorato il sogno di aggiudicarsi la Palma d’Oro, Turner ha entusiasmato il pubblico anglosassone e ora si prepara a fare altrettanto con gli spettatori italiani. Come abbiamo detto, oltre alla splendida interpretazione di Spall, il film è un capolavoro proprio per i colori che si vedono, con un’intensità di luce e sfumature incredibili, le stesse sfumature che hanno reso Turner il più celebre ed amato paesaggista romantico. La fotografia del film è stata affidata a Dick Pope il quale ha fatto un lavoro davvero straordinario. Gli stessi autori del film hanno infatti dichiarato che è stata proprio la fotografia lo strumento principale con il quale hanno potuto raccontare la vita del pittore e le sue opere, una pittura che “ha preso definitivamente congedo dalla forma” per basarsi dinamicamente sull’uso del colore. Cosa ne penseranno gli spettatori italiani? Gianluca Migliozzi

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Illuso da un falso avviso di vincita, un vecchio testardo comincia una lunga marcia in strade fredde e solitarie. Uno dei figli lo accompagnerà nel viaggio. Payne guarda in un duro bianco e nero l’America estrema e gioca sul volto pietrificato di Bruce Dern.

Formichetti Alla fine della prima guerra mondiale, sull’altopiano di Asiago, i soldati in trincea continuano a morire, in un modo vano e crudele. Partito da un racconto di De Roberto (La paura) Olmi costruisce un canto sul dolore e la speranza degli uomini.

Ida ( 2013) di Pawel Pawlikowski, con Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza e Dawid Ogrodnik Prima di prendere i voti, la giovane novizia viene mandata nella casa della zia per conoscere meglio il mondo. Dietro l’avventura individuale, tenera e disperata, passa la fosca storia della Polonia moderna. Candidato all’Oscar (miglior film straniero) 2015. Torneranno i prati di Ermanno Olmi, con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti e Francesco

Emma Watson interpreterà Belle ne La Bella e la Bestia Emma Watson è pronta a calarsi nuovamente in un ruolo fantasy, sarà infatti lei ad interpretare Belle nella nuova trasposizione cinematografica Disney de La Bella e la Bestia. L’attrice ha dato lei stessa l’annuncio dichiarandosi entusiasta tramite il suo profilo Facebook:

“Finalmente posso dirlo... che interpreterò Belle nel nuovo live action della Disney La bella e la bestia. È stata una grande parte della mia crescita, è quasi surreale che ballerò Be Our Guest e canterò Something There. Il mio io di sei anni è col cuore in festa. È ora di iniziare con alcune lezioni di canto. Non vedo l’ora”.

Gli studios della Disney hanno confermato che entro il prossimo fine marzo inizieranno le riprese di quello che è il trentesimo classico della Disney, il film animato uscì nelle sale nel 1991 a firma di Gary Trousdale e Kirk Wise. La regia sarà dello statunitense Bill Condon, l’autore degli ultimi due film della saga dei vampiri Twilight e del biopic su Julian Assange Il quinto potere. Tra gli sceneggiatori lo scrittore regista Stephen Chbosky di Noi siamo infinito, a cui la stessa Watson ha partecipato come attrice protagonista.

Gianluca Migliozzi


cinema “Piccoli così” nelle sale italiane

A partire dal 22 gennaio 2015, I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection portano nelle sale italiane “Piccoli così”, il documentario diretto da Angelo Marotta che racconta le vicende e le esperienze di bambini nati prematuramente e dei loro genitori. Il film, presentato in anteprima italiana alla decima edizione di Biografilm Festival | International Celebration of Lives di Bologna, ha vinto in quell’occasione il PREMIO speciale di distribuzione Unipol Biografilm Collection e la menzione speciale della giuria Biografilm Italia, con la seguente motivazione: «perché restituisce allo spettatore la testimonianza toccante e sconvolgente della vita umana nei suoi primi e più difficili passi. Un film che ritrae persone – gli adulti e i bambini – piene di tenacia e coraggio e che ci ricorda l’estrema fragilità della condizione umana». “Piccoli così” si è inoltre aggiudicato il PREMIO come miglior documentario nel corso dell’ultima edizione di MoliseCinema. Il film nasce dal desiderio del regista di raccontare e condividere la propria esperienza di padre di una bimba nata molto prematuramente, Rita, nata a 23 settimane di gestazione e cresciuta per 4 mesi in un’incubatrice della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale San Camillo di Roma. PICCOLI COSÌ di Angelo Marotta, (Italia/2014/70’).

Striplife “ A Day in Gaza”

Teleimmagini, collettivo di registi italiani composto da Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli, filma una giornata “normale” nella striscia di Gaza. A portare avanti il loro sguardo riflesso, su questa terra di confine tristemente famosa come scenario di guerra infinito, sono varie umanità viste nel loro quotidiano. Una giornata che inizia con un evento inspiegabile: sulla spiaggia di Gaza si arenano centinaia di mante. I pescatori se le litigano per venderle al mercato, perché nonostante le dichiarazioni d’intenti di Israele, il mare per loro non è libero, e oltre a subire le aggressioni dell’esercito israeliano, devono spostarsi nelle acque egiziane per riempire le loro reti. Lungo l’arco di 24 ore seguiamo anche Jabber, agricoltore che coltiva campi a poche centinaia di metri dal confine israeliano pur sapendo che difficilmente ne raccoglierà i frutti. Antar, che fa Rap mettendo in musica i propri sentimenti sul conflitto, in una terra dove fare Rap in pubblico è vietato. Noor, giovane speaker di Tijan Tv, che rende conto delle vittime e ricorda come l’80% della popolazione dipenda dagli aiuti umanitari. Il fotografo Moemen, rimasto senza gambe mentre documentava i bombardamenti del 2008, che continua a scattare foto del contesto in cui vive. Salem, calciatore della nazionale palestinese oggi allenatore a causa del conflitto, Fatima, che non può più far pascolare il suo gregge nelle aree del Sinai e delle alture del Golan ma é confinata nella Striscia. E poi i ragazzi del Gaza Parkour Team, che si allenano dove possono, incuranti dei bombardamenti. Con la cooperazione fondamentale di alcuni videomaker palestinesi, il collettivo Teleimmagini riesce a mostrarci una Gaza inedita, filtrata dagli sguardi dei protagonisti. Ecco così che le macerie diventano campi di allenamento, lo stadio di calcio rivive grazie ad uno splendido montaggio che ci fa sentire i tifosi urlanti ma vedere uno stadio distrutto. Visivo e sonoro divergono, in una contrapposizione dove la rappresentazione procede per sottrazioni e successivi aggiustamenti con lo scopo di produrre senso. L’uso di un taglio documentaristico, antispettacolare vicino al fotoreportage ben si sposa all’intero progetto che risulta di assoluto valore. La guerra con i suoi bombardamenti qui non è in primo piano, ma l’uso di una fotografia dai toni lunari, asciutta ed essenziale ce ne fa sentire il peso, creando una sorta cappa soffocante. I registi però non calcano la mano sul versante della rassegnazione, bensì evidenziano la voglia di andare avanti delle giovani generazioni, verso un futuro di pace. Il film, grazie ad un lavoro di crowdfunding, con il supporto di Vivo Film, viene distribuito nelle sale da Lab 80 a partire dal 15 Gennaio. Per tutte le info visitate la pagina Facebook . Vittorio Zenardi

Sinossi: 25 settimane di gestazione. Questa è la soglia di sopravvivenza per i bambini nati prematuri. Se il piccolo viene al mondo prima, la felicità del neo-genitore resta sospesa. Comincia un calvario, fatto di veglie in ospedale vicino all’incubatrice, mentre il desiderio di abbracciare tuo figlio si scontra con l’obbligo di sfiorarlo appena, quel corpicino troppo delicato che combatte per ogni respiro, per ogni battito di ciglia. Il film è la storia corale di tanti genitori che hanno percorso questo cammino, di altri che lo hanno appena intrapreso, di chi lotta al loro fianco per le vite dei loro figli. Un inno alla resistenza e alla speranza di cui sono capaci gli esseri umani, fin dal primo giorno di vita. I WONDER PICTURES Il progetto I Wonder Pictures è un innovativo sistema di distribuzione nato nel 2013 con la volontà di promuovere il meglio della produzione internazionale di cinema documentario che un pubblico sempre maggiore vuole nelle sale italiane. Forte della stretta collaborazione con l’ormai ampia e consolidata realtà cinematografica di Biografilm Festival, ha nel suo listino il meglio del documentario di qualità e del biopic. I Wonder Pictures offre un punto di vista privilegiato sulla cultura e l’attualità, garantendo al pubblico e all’esercizio continuità di prodotto e un’accurata selezione di titoli. Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures Unipol Biografilm Collection è l’innovativo sistema di distribuzione cinematografica sviluppato da Biografilm Festival che ha deciso, grazie al fondamentale contributo di Gruppo Unipol, di portare nelle sale italiane un’accurata selezione di documentari e biopic incisivi ed efficaci nel delineare nuovi modi di analizzare, comprendere e affrontare le complesse dinamiche del mondo contemporaneo.

David Cronenberg star dell’11/mo Lucca Film Festival
 Sarà David Cronenberg, regista, sceneggiatore, produttore e scrittore canadese, l'ospite d'onore della undicesima edizione del Lucca Film Festival, che si terrà dal 15 al 21 marzo nell’omonima cittadina toscana. Le iniziative dedicate all’autore di film-cult quali Videodrome, La Mosca e i più recenti A History of Violence e Cosmopolis partiranno il 15 febbraio con RIMA italiana – che l’apertura di varie mostre internazionali – di cui una in ANTEPcoinvolgeranno diverse location (le mostre rimarranno APERTE fino al 3 maggio). izzate e sostenute Il Festival è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organdalla Fondazione Cassa di RISPARMIO di Lucca e le mostre dedicate a Cronenberg sono organizzate insieme al “Comitato NUOVI Eventi per Lucca” e sostenute da Banca Pictet e Société Générale. Si avvale inoltre del supporto di Banca Generali Private Banking, Regione Toscana, Comune di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, della collaborazione di Provincia di Lucca, Fondazione SISTEMA Toscana, Fondazione Centro Arti Visive, Photolux Festival e del patrocinio del Ministero dei beni e delle ATTIVITÀ culturali e del turismo. David Cronenberg sarà presente a Lucca nei giorni del festival per partecipare al PROGRAMMA previsto di proiezioni, incontri, conferenze e concerti (dedicati alle colonne sonore dei suoi film), che sarà realizzato in collaborazione con il Toronto International Film Festival e con la società Volumina di Torino. I BIGLIETTI di ogni attività saranno a breve acquistabili e/o prenotabili ONLINE sul sito del festival (www.luccafilmfestival.it). “Il festival – ha spiegato il presidente Nicola Borrelli - che grazie al successo del 2014 con David Lynch, CONTINUA a crescere esponenzialmente, si appresta quindi a diventare il grande evento cinematografico italiano, e non solo, che congiunge inverno e PRIMAVERA con un progetto culturale di ampio respiro internazionale”. I lungometraggi di Cronenberg che saranno proiettati sono: Stereo (1969); Crimes of the future (1970); Il demone sotto la pelle (Shivers) (1975); Rabid - Sete di sangue (1977); Veloci di mestiere (1979); The Brood - La covata malefica (1979); Scanners (1981); Videodrome (1983); La zona morta (1983). E poi La mosca (1986); Inseparabili (1988); Il pasto nudo (1991); M. Butterfly (1993); Crash (1996); eXistenZ (1999); Spider (2002); A History of Violence (2005); La promessa dell'assassino (2007); A Dangerous Method (2011); Cosmopolis (2012) e Maps to the Stars (2014). Vittorio Zenardi

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cinema Striplife - A Day in Gaza Teleimmagini, collettivo di registi italiani composto da Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli, filma una giornata “normale” nella striscia di Gaza. A portare avanti il loro sguardo riflesso, su questa terra di confine tristemente famosa come scenario di guerra infinito, sono varie umanità viste nel loro quotidiano. Una giornata che inizia con un evento inspiegabile: sulla spiaggia di Gaza si arenano centinaia di mante. I pescatori se le litigano per venderle al mercato, perché nonostante le dichiarazioni d’intenti di Israele, il mare per loro non è libero, e oltre a subire le aggressioni dell’esercito israeliano, devono spostarsi nelle acque egiziane per riempire le loro reti. Lungo l’arco di 24 ore seguiamo anche Jabber, agricoltore che coltiva campi a poche centinaia di metri dal confine israeliano pur sapendo che difficilmente ne raccoglierà i frutti. Antar, che fa Rap mettendo in musica i propri sentimenti sul conflitto, in una terra dove fare Rap in pubblico è vietato. Noor, giovane speaker di Tijan Tv, che rende conto delle vittime e ricorda come l’80% della popolazione dipenda dagli aiuti umanitari. Il fotografo Moemen, rimasto senza gambe mentre documentava i bombardamenti del 2008, che continua a scattare foto del contesto in cui vive. Salem, calciatore della nazionale palestinese oggi allenatore a causa del conflitto, Fatima, che non può più far pascolare il suo gregge nelle aree del Sinai e delle alture del Golan ma é confinata nella Striscia. E poi i ragazzi del Gaza Parkour Team, che si allenano dove possono, incuranti dei bombardamenti. Con la cooperazione fondamentale di alcuni videomaker palestinesi, il collettivo Teleimmagini riesce a mostrarci una Gaza inedita, filtrata dagli sguardi dei protagonisti. Ecco così che le macerie diventano campi di allenamento, lo stadio di calcio rivive grazie ad uno splendido montaggio che ci fa sentire i tifosi urlanti ma vedere uno stadio distrutto. Visivo e sonoro divergono, in una contrapposizione dove la rappresentazione procede per sottrazioni e successivi aggiustamenti con lo scopo di produrre senso. L’uso di un taglio documentaristico, antispettacolare vicino al fotoreportage ben si sposa all’intero progetto che risulta di assoluto valore. La guerra con i suoi bombardamenti qui non è in primo piano, ma l’uso di una fotografia dai toni lunari, asciutta ed essenziale ce ne fa sentire il peso, creando una sorta cappa soffocante. I registi però non calcano la mano sul versante della rassegnazione, bensì evidenziano la voglia di andare avanti delle giovani generazioni, verso un futuro di pace. Il film, grazie ad un lavoro di crowdfunding, con il supporto di Vivo Film, viene distribuito nelle sale da Lab 80 a partire dal 15 Gennaio. Per tutte le info visitate la pagina Facebook . Vittorio Zenardi

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musica A quattro anni dal Disco di Platino Alien e dopo l’esperienza sinfonica dell’album Sunrise, contenente il Concerto per Violino e Orchestra in Fa minore, Giovanni Allevi torna al pianoforte solo con un nuovo progetto e un titolo che è una vera e propria affermazione d’amore nei confronti dell’esistenza: “LOVE”, un viaggio nell’anima per tornare ad amare il mondo. Anticipato dai singoli My family e Loving You, il nono album di studio dell’artista, esce oggi su etichetta Bizart/Sony Music, è l’ultima tappa di un percorso di crescita artistica e umana del compositore, pianista e direttore d’orchestra, che ha già ottenuto numerosi riconoscimenti nella sua ventennale carriera. “LOVE” verrà presentato in anteprima televisiva al 65° Festival di Sanremo, dove Giovanni Allevi parteciperà in qualità di super ospite in una delle serate all’Ariston. Registrato al SAE Institute di Milano, polo universitario all’avanguardia per la produzione audio-video in Europa, l’album rappresenta uno stato dell’arte per la registrazione del pianoforte, grazie ad un bilanciamento di massimo equilibrio tra la componente dell’acustica della stanza, la preparazione del pianoforte e la studiata dislocazione dello stesso ai fini di una ripresa microfonica naturale. “Un suono morbido eppure potente, mai aspro e con una ricca estensione in bassa frequenza, per un'esperienza d'ascolto estremamente appagante" – afferma Ian Jones, ingegnere del suono agli Abbey Road Studios di Londra, dove è stato masterizzato il disco. LOVE contiene tredici tracce, tredici pagine di un diario musicale autentico, sincero e fortemente emotivo, che raccontano l’amore nelle sue molteplici forme. Ed ecco l’amore romantico in Loving you, quello quotidiano in Come with me, quello fisico in Lovers, l'amore struggente in Asian Eyes, quello sublime in Amor sacro, quello per le persone più care in My family e La stanza dei giochi, l’estasi d’amore di Yuzen, l’amore per le cose semplici di Sweetie pie, e per quelle apparentemente più complicate in It doesn’t work, quello per sé - che è anche il più difficile - de L’Albatros (ispirato alla poesia di Baudelaire) e per i lati più complessi della propria personalità, The other side of me, fino ad arrivare al cosmico desiderio di libertà di Asteroid 111561 (dal nome dell’asteroide che la NASA ha recentemente dedicato al compositore). Ma "LOVE" è anche e soprattutto una dichiarazione d'amore per il suo pubblico che da oltre venti anni lo segue con costante affetto. Anche per questo, per la prima volta nella sua carriera, Allevi nella fase finale della lavorazione dell'album ha voluto con sé anche i suoi fan, invitandoli ad entrare in studio di registrazione e rendendoli partecipi così in prima persona della musica che stava nascendo. L'album avrà una doppia versione, in cd e in vinile, già disponibili su IBS, Amazon, Feltrinelli e Mondadori e su tutte le piattaforme digitali. Dopo l’uscita del disco, Giovanni Allevi tornerà ad esibirsi nuovamente dal vivo con il suo pianoforte e proporrà le nuove composizioni di "LOVE" in anteprima mondiale il prossimo 27 febbraio alla Cadogan Hall di LONDRA, ad apertura di un fitto tour europeo che approderà in Italia il 27 marzo a Roma, per poi proseguire nella penisola fino alla fine di aprile 2015. Ecco tutte le date: GIOVANNI ALLEVI “LOVE” – PIANO SOLO TOUR 2015: 27 Febbraio LONDRA Cadogan Hall 28 Febbraio BRUXELLES Bozar 1 Marzo PARIGI Café de la Danse 5 Marzo ZURIGO Tonhalle Kongresshaus 7 Marzo BERNA Kursaal 9 Marzo BARCELLONA Palau de la Musica 15 Marzo LUGANO Palazzo dei Congressi 27 Marzo 30 Marzo 31 Marzo 10 Aprile 11 Aprile 12 Aprile 14 Aprile 15 Aprile 17 Aprile 18 Aprile 19 Aprile 20 Aprile 21 Aprile 23 Aprile 24 Aprile 26 Aprile 27 Aprile 28 -29 Aprile

ROMA NAPOLI MILANO LIVORNO PADOVA PESARO BERGAMO COMO TORINO TRENTO RAVENNA FIRENZE GALLARATE CATANIA PALERMO TRIESTE BOLOGNA GENOVA

Auditorium Conciliazione Teatro Augusteo Teatro degli Arcimboldi Teatro Goldoni Gran Teatro Geox Teatro Rossini Teatro Creberg Teatro Sociale Teatro Colosseo Auditorium Santa Chiara Pala De André Teatro Verdi Teatro Gassman Teatro Metropolitan Teatro Golden Politeama Rossetti Teatro Europauditorium Politeama Genovese

GIOVANNI ALLEVI: “LOVE” IL NUOVO ALBUM

Vittorio Zenardi

Lutto nella musica, è morto Pino Daniele Pino Daniele si è spento nella notte tra il 4 e il 5 gennaio, stroncato da un infarna. A dare la notizia per primo l'amico e collega Eros Ramazzotti: il cantante ha profondo dispiacere sul suo profilo Instagram, accompagnato da una foto che Dopo Ramazzotti tantissimi altri personaggi del mondo della musica hanno condividendo il loro dispiacere coi fan: i Negramaro, Fiorella Mannoia, Fausto un messaggio. Laura Pausini, in segno di lutto, ha cambiato le immagini del immagini nere.

to nella sua casa in Toscapubblicato un messaggio di ritrae Pino ancora sorridente. partecipato al dolore della famiglia Leali e i Tiromancino tra i primi a scrivere proprio profilo Facebook e Twitter con delle

"Ho appena saputo che Pino è volato in cielo... Sono molto scossa, immobile nel letto perchè mi sembra impossibile.. Magari adesso mi addormento e domani non è più vero...", ha scritto la cantante, mentre il rapper Frankie Hi-Nrg Mc scrive "Se è morto Pino Daniele adesso il nero è totale", riferendosi a Nero a metà, titolo dell'album di consacrazione pubblicato dall'artista partenopeo nel 1980 e che proprio in questi giorni lo aveva riportato in tour nella sua amata Napoli. L'ultima volta che abbiamo potuto sentire Pino dal vivo è stata il 31 dicembre, il cantante napoletano è stato protagonista del concerto di Capodanno a Courmayeur mandato in onda su Rai 1. Il sindaco Luigi De Magistris si è detto sconvolto dalla notizia e ha dichiarato il lutto cittadino nel giorno del suo funerale. Napoli era legata a Pino tanto quanto lui lo era alla sua città, una città che ha cantato più volte nelle sue canzoni descrivendone il bello e il brutto, il buono e il marcio ma non pertendo mai la speranza di poterla vedere diventare la città che lui sapeva poteva essere, come recitano i versi della sua splendida canzone Terra Mia: "Terra mia terra mia , comm'è bello a la guardà . Nun è overo nun è sempe 'o stesso, Tutt'e juornë po' cagnà". Gianluca Migliozzi

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musica news ESCE DOMANI “POP THERAPY” DI LUCA BUSSOLETTI

Dopo il grande successo di vendita dei due singoli “Piango da uomo” e “Come scemi” tormentone estivo 2014 scelto da Maxibon per la sua campagna, arriva in tutti i negozi l’album di Bussoletti, pubblicato da 8 Beat e distribuito da Goodfellas. Prodotto artisticamente da Luca Mattioni, il lavoro del cantautore romano contiene 10 canzoni dal sound elettronico anni 80. Rimane integra la grande cura dell’artista per le liriche che lo ha portato a collaborare con il premio nobel Dario Fo. L’attesa per questo lavoro è stata accresciuta dal successo dell’UniWeb Tour che ha visto Bussoletti suonare con la sua band nelle sedi di 24 radio universitarie da Vercelli a Catania. Il cd sarà presentato live al party vip di Roma presso la White Noise Gallery dove sono attesi a festeggiare nomi come Andrea Lo Cicero, Carolina Crescentini, Karin Proia, Elisabetta Pellini, Piotta, Kledi, Carolina Rey, Marina Polla De Luca ma anche Francesca Fornario e Luca Telese. “Avevo voglia di curare questo paese con un po’ di leggerezza”, spiega Bussoletti. “Le cose non vanno bene, si sa, ma sorridere un po’ di più, anche attraverso le mie canzoni, male non ci farà”. Ecco la track-list ufficiale di POP THERAPY: 1. L’amore invece fa benissimo 2. Duran Duran 3. Come scemi 4. Piango da uomo 5. Estate precaria 6. Ai posteri 7. Sussidiario di un vecchio bambino 8. #ItalianStory 9. Hic sunt leones 10. L’invenzione della nonna Contatti: facebook:/bussoletti twitter:@lucabussoletti instagram:/bussolettimusic Vittorio Zenardi

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