Ais n37

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N.37

FOOD & WINE IN PROGRESS TUSCAN PREVIEWS TOP TEN WINES

Brunello di Montalcino Chianti Classico Chianti Nobile di Montepulciano Vernaccia di San Gimignano



#picciniwines www.tenutepiccini.it


2018

2014

Vendemmia 2012

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GUIDA VINI D’ITALIA GAMBERO ROSSO



CONTENTS

Toscana Sommelier | Aprile 2017 | N. 37 13 Editorial Nuove frequenze New frequencies

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TERRITORY PEOPLE 15 Massimo Castellani. Modelli di comunicazione Communication models 17 Massimo Rossi. Tutti per uno All for one 18 Emma Balsimelli. Vino e benessere Wine and well-being 19 Dario Sattui. Storia di un sogno The story of a dream AIS TOSCANA WORLD 20 Food & Wine Progress. Enogastronomia e comunicazione Food, wine and communication 112 Giornata Nazionale della Cultura del vino e dell’olio. Vino, olio e arte Wine, oil and art 113 Gusto dei Guidi. Il richiamo dei Supertuscan The call of the Supertuscans 114 Andrea Balzani. Vino e sigaro Wine and cigar TOP TEN PREVIEW 2018 30 Brunello di Montalcino Annata 2013 34 Chianti Classico Riserva 2014, 2015, 2016 40 Chianti Annata 2016, 2017, Riserva 2015 42 Vino Nobile di Montepulciano Annata 2015, Riserva 2014, Selezione annate precedenti 44 Vernaccia di San Gimignano Annata 2017, Riserva 2014, 2015 WINE WORLD 26 Divine Abbazie Divine Abbeys 54 Carlotta Gori. Lady ‘Gallo Nero’ The Lady of Chianti Classico Consortium 56 Consorzio Vernaccia di San Gimignano. Storia e fascino History and Charm 72 Sibe Commerciale. Alta gamma Top of the line 74 Sensi. Sempre più sostenibile More and more sustainable 80 San Fabiano Calcinaia. Rigore e determinazione Noble evolution of a terroir 84 Fassati. In corsa con il Nobile Race with the Nobile


Palaia - Pisa - Toscana - Italia www.villasaletta.com

La Tenuta di Villa Saletta, situata nel cuore delle Colline Pisane, vanta una storia antica e aristocratica. Nel 980 A.D. si ha la prima testimonianza scritta del “pieviere Salecto” conosciuto poi come Villa Saletta, che nel XVIII secolo, con la famiglia fiorentina dei Riccardi, divenne una delle tenute più note e ammirate in Toscana. La posizione strategica, le condizioni pedo-climatiche, le conoscenze tecniche e la forte passione del team fanno sì che le produzioni di Vino e Olio EVO siano di eccellente qualità

Potrete degustare il Nuovo DOCG Chianti 2015 di Fattoria Villa Saletta a Vinitaly 2018 presso lo stand del Consorzio Vino Chianti Padiglione 9 Stand C 11


CONTENTS

90 Badia di Morrona. Tra vino e storia Amidst wine and history 98 Cooperativa I Vini di Maremma. L’importanza di guardare avanti The importance of looking ahead 104 La X vendemmia di Monteverro The 10th harvest of Monteverro 106 Fattoria Mantellassi. Radici e futuro Roots and the future WINE TASTING 58 Anteprima esclusiva a Nipozzano

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A super preview tasting at Castello di Nipozzano 62 Castello Vicchiomaggio. L’incanto di un territorio A territory’s charm 66 Tenuta degli Dei. E passione sia! Following passion 68 Colle Bereto. L’eccellenza è una questione di scelte Excellence is a question of choices 70 Poggio Teo. Valiano nel tempo Valiano over time 76 Tommasi. Trilogia di emozioni Trilogy of emotions 78 Il Poggione. Un metodo classico da Montalcino A traditional method in Montalcino 82 Montemercurio. Nobile evoluzione di un terroir Noble evolution of a terroir 86 Cesani. Un magico rosso nella terra dei bianchi Reflections of ruby in a land of whites 92 Podere La Regola. Fascino tirrenico Tyrrhenian charm of Podere La Regola 96 Podere Conca Bolgheri. Un amore, di famiglia A love, of family 100 Fattoria Le Pupille. Simbolo di un terroir Symbol of a terroir 102 Tenuta Monteti. Fra le colline e il mare Between the hills and the sea 108 Tenuta Casteani. Storia di una svolta History of a change FOOD & WINE 46 Abbinamenti. Amici inseparabili Inseparable friends 53 L’acqua che si abbina come il vino Water that can be paired like wine 116 Pecorino, il re dei formaggi toscani Pecorino, the king of Tuscan cheeses

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA AIS 2018

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E’ possibile rinnovare l’adesione all’AIS nei seguenti modi: Internet, sul sito www.sommelier.it; c/c postale n. 58623208 intestato a Associazione Italiana Sommeliers, Viale Monza n. 9, 20125 Milano, causale ‘Quota AIS 2018’; Bonifico bancario, Banca Prossima Gruppo Intesa - Conto intestato a: Associazione Italiana Sommeliers – codice IBAN IT61X0335901600100000070370. La quota associativa è di 80 euro e comprende l’abbonamento annuo alla rivista ufficiale AIS e alla guida “Vitae” edizione 2018.


Magazine della Associazione Italiana Sommelier Toscana in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Toscani Presidente - Osvaldo Baroncelli Direttore Responsabile - Marzia Morganti Tempestini Condirettore - Matteo Parigi Bini Direttore Editoriale - Osvaldo Baroncelli Vicedirettori - Teresa Favi, Francesca Lombardi Direttore Marketing - Riccardo Berti Direttore Commerciale - Alex Vittorio Lana Rivista realizzata da: Gruppo Editoriale S.r.l. Gruppo Editoriale

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini Via Piero della Francesca, 2 – 59100 Prato - Tel. 0574 730203 Iscrizione al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC): 18374 www.gruppoeditoriale.com - redazione@gruppoeditoriale.com Responsabili delle degustazioni: Massimo Castellani, Cristiano Cini, Luigi Pizzolato, Leonardo Taddei Hanno partecipato alle degustazioni: Andrea Aliberti, Paolo Bini, Emiliano Bogani, Franco Carlini, Luca Carmignani, Alessia Castelletti, Fabio Ceccarelli, Fiorella Chimenti, Andrea Galanti, Marco Mancini, Barbara Massai, Francesca Pinochi, Federico Rosati, Antonio Stelli In redazione: Sabrina Bozzoni, Matteo Grazzini, Virginia Mammoli Hanno collaborato: Paolo Bini, Emiliano Bogani, Luca Carmignani, Massimo Castellani, Fabio Ceccarelli, Fiorella Chimenti, Andrea Galanti, Grazia Frappi, Maria Lardara, Barbara Massai, Federico Rosati, Michela Tassi, Niccolò Tempestini, Antonio Stelli Grafica: Martina Alessi, Chiara Bini Traduzioni: Tessa Conticelli, NTL Traduzioni, The Florentine Foto: AD Fotografia, Fabrizio Bruno, Leif Carlsson Lorenzo Cotrozzi, Dario Garofalo, Nicola Impallomeni, Alessandro Moggi, New Press Photo, Pierpaolo Pagano, Pasquale Paradiso Pubblicità: Gianni Consorti, Alessandra Nardelli Editore: Associazione Italiana Sommelier - AIS Toscana Registrazione Tribunale di Prato n.15 del 29/10/2003 DELEGAZIONI presidente regionale

Osvaldo Baroncelli - presidente@aistoscana.it vice-presidente regionale Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it revisori contabili regionali

Oreste Franco Belli - franco@studiotofani.it Francesca Brazzini - francesca.brazzini@studiobrazzini.it Giovanni Luchetti - g.lucchetti@tin.it vice-presidente nazionale Roberto Bellini - champagne.robertobellini@gmail.com membro di giunta nazionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com consigliere regionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com responsabile regionale concorsi

Simona Bizzarri- simo.bizzarri@gmail.com CONSIGLIERI REGIONALI APUANA Lorenzo Chiappini - delegato.apuana@aistoscana.it AREZZO Massimo Rossi - delegato.arezzo@aistoscana.it FIRENZE Massimo Castellani - delegato.firenze@aistoscana.it GROSSETO Antonio Stelli - delegato.grosseto@aistoscana.it LIVORNO Paola Rastelli - delegato.livorno@aistoscana.it ISOLA D’ELBA Antonio Arrighi - delegato.elba@aistoscana.it LUCCA Leonardo Taddei - delegato.lucca@aistoscana.it PISA Guido Ferrini- delegato.pisa@aistoscana.it PISTOIA Roberto Bellini - delegato.pistoia@aistoscana.it PRATO Bruno Caverni - delegato.prato@aistoscana.it SIENA Marcello Vagini - delegato.siena@aistoscana.it VAL D’ELSA Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it VERSILIA Andrea Balzani - delegato.versilia@aistoscana.it Segreteria Regionale: Francesco Ruchin - ass.toscana@aistoscana.it Stampa: Tipografia Baroni & Gori - Prato


Fattoria di Montemaggio....so much more then just a Chianti Classico! Loc. Montemaggio - Radda in Chianti (SI) - Tel + 39 0577 738323 Fax + 39 0577 738820 info@montemaggio.com - www.montemaggio.com - Book your visit by an appointment



EDITORIAL text Osvaldo Baroncelli*

Nuove frequenze

AIS Toscana al Vinitaly lancia i risultati delle Anteprime 2018 e annuncia una primavera ricca di eventi At Vinitaly, AIS Toscana launches the results of the 2018 previews and announces a spring packed with events Nel mese di febbraio 2018 si sono svolte le Anteprime dei vari consorzi: Consorzio del Chianti Classico, Consorzio Vino Chianti, Consorzio Vernaccia di San Gimignano, Consorzio Vino Nobile di Montepulciano e Consorzio del Vino Brunello di Montalcino; una serie di impegnativi servizi che hanno visto coinvolti centinaia di sommelier. In minor numero ma altrettanto bravi e determinati i redattori della nostra guida, impegnati a degustare i vini che saranno chiamati a selezionare nuovamente da maggio in poi per la nostra Guida Vitae edizione 2019. I primi commenti sono risultati molto positivi. Tornando ai sommelier e alla brigata di servizi regionali (coordinata dal Responsabile Servizi Regionali Massimo Rossi) ha svolto un lavoro encomiabile con professionalità e competenza, ricevendo il plauso da parte di tutti i consorzi e giornalisti. Il prossimo appuntamento istituzionale per l’Associazione Italiana Sommelier sarà la Giornata Nazionale della Cultura del vino e dell’olio il cui tema per questa edizione è: “Vino, olio e arte patrimonio della cultura italiana”. Per la Toscana l’evento si svolgerà sabato 21 aprile nello splendido Teatro Napoleonico dei Vigilanti a Portoferraio; saranno presenti illustri relatori e personalità che dibatteranno il tema proposto approfondendo aspetti peculiari relativi alla viticoltura, all’olivicoltura ed alle bellezze architettoniche: tutti elementi che rappresentano le eccellenze del nostro territorio. Sempre a Portoferraio, presso il Centro Culturale De Laugier, domenica 22 aprile si svolgerà la nuova edizione di Elbaleatico: un evento in crescita di presenze, che rappresenta l’ideale vetrina per far conoscere e promuovere un prodotto tipico come l’aleatico che sta vivendo una nuova rinascita grazie anche all’impegno dell’AIS Toscana e del delegato dell’Isola d’Elba Antonio Arrighi. Due appuntamenti quindi da non perdere. Noi dell’AIS Toscana ci siamo.

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Previews for many consortia took place in February 2018: the Chianti Classico Consortium, Consorzio Vino Chianti, Consorzio Vernaccia di San Gimignano, Consorzio Vino Nobile di Montepulciano and Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, in a series of arduous wine services that involved hundreds of sommeliers. Less present but nonetheless talented and determined were the editors of our guide, who set out to taste the wines and who will be called upon once again, from May onward, for the 2019 edition of our Guida Vitae. The first observations have been quite positive. Returning to the sommeliers and the gathering of regional wine services (coordinated by the head of Regional Services, Massimo Rossi), the event was carried out commendably with professionalism and competence, receiving praise from all the consortia and journalists. The Associazione Italiana Sommelier’s next official event will be the National Day of Wine and Oil Culture, the theme of which will be “Wine, Oil and Artistic Heritage in Italian Culture”. For Tuscany, the event will take place on Saturday, April 21, in the splendid, Napoleonic-era Teatro dei Vigilanti in Portoferraio. Famous speakers and figures will discuss the proposed theme, going in-depth on certain aspects of viticulture, olive growing and architectural heritage: all elements that represent the best of our territory. Also in Portoferraio, the Centro Culturale De Laugier will host the this year’s edition of Elbaleatico on Sunday, April 22, an event that continues to grow in attendance and the ideal showcase for introducing and promoting typical products like the Aleatico, which is experiencing a rebirth right now thanks to the work of AIS Toscana and the Isola d’Elba representative, Antonio Arrighi. These two events aren’t to be missed. We at AIS Toscana will surely be there. *presidente AIS Toscana


Vi aspettiamo al Vinitaly dal 9 al 12 Aprile al Padiglione Toscana 9 stand E8 Via Cegoli, 47 - 59016 Poggio a Caiano (PO) - tel. +39 055 8705401 - fax +39 055 8705833 email: info@piaggia.com - www.piaggia.com

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini - photo New Press Foto

Modelli di comunicazione Massimo Castellani. L’ambasciatore del Chianti Classico Ambassador for the Chianti Classico

Cosa significa essere il primo Ambasciatore del Chianti Classico? E’ una grande soddisfazione, un riconoscimento al mio lavoro, basti pensare che gli altri ambasciatori scelti all’estero sono stati selezionati seguendo un format costruito sui compiti che ho svolto in questi anni. Sono orgoglioso di rappresentare nel mondo la denominazione più importante del mio territorio. Che funzione ha un Ambasciatore del Chianti Classico? Rafforzare l’identità del Chianti Classico nel mercato interno ed estero senza mai scordare il bando di Cosimo III, dove esso viene elencato come prima denominazione del mondo, non per ordine alfabetico ma secondo le preferenze del Granduca. Come si è sviluppato il percorso di sommelier? Mio padre, conoscendo la mia inclinazione per la cultura, mi consiglió di frequentare un corso AIS perché era certo che vi avrei trovato ciò che il mio animo cercava: la cultura che poi è divenuta passione per lo studio della storia di ogni territorio che produce vino. Un meraviglioso viaggio alla scoperta di storie di vite autentiche racchiuse in un vino. In seguito ho avuto l’onore di incontrare due grandi guide come Dino Casini e Saverio Carmagnini che mi hanno incoraggiato ad approfondire e divenire un comunicatore del vino e delle sue peculiarità. What does it mean to be the first Ambassador for the Chianti Classico? It’s an immense pleasure, a recognition of my work. Just think that the other ambassadors chosen abroad were selected following a format built from the work I’ve undertaken over the years. I’m proud to represent to the world the most important classification of my territory. What is the role of an Ambassador for the Chianti Classico? Strengthen the Chianti Classico’s identity in the domestic and international markets without ever forgetting Cosimo III’s announcement, when the Chianti Classico was listed as the top classification in the world, not in alphabetical order but rather according to the Grand Duke’s preferences. How did your path as a sommelier unfold? Recognizing my inclination for culture, my father advised me to attend Ha divulgato nel mondo, in oltre 40 seminari AIS, la filosofia della an AIS course because he was sure I would have found what my heart Gran Selezione, delle Riserve e il fascino dei terroir del Chianti was looking for: culture, which then became a passion for studying Classico divenendone il primo Ambasciatore. Massimo Castellani è the history of every territory that produces wine. It was a wonderful l’unico italiano a fregiarsi di questo prestigioso titolo. journey to discover the stories of authentic lives, all enclosed in a wine. He’s publicised throughout the world the philosophy, the charm of Later, I had the honour of meeting two leading figures, Dino Casini the terroirs of the Chianti Classico wine area, with more than 40 seminars for AIS members, becoming its first Ambassador. Massimo and Saverio Carmagnini, who encouraged me to go deeper and to become a communicator of wine and its characteristics. Castellani is the only Italian to hold this prestigious title.

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Tutti per uno

Massimo Rossi. Un quarto posto al Premio Italia a Tavola 2018 Fourth place at the Italia a Tavola 2018 Award Qual è stata l’arma vincente che ha portato a questo risultato? Sono aperto a tutte le esperienze professionalmente valide. Il “Modello Arezzo” di cui sono orgoglioso è nato grazie alla sinergia del tutti per uno. Collaborando con altre associazioni professionali mi ha fatto conoscere a un pubblico molto più vasto di quello che poteva offrirne una singola. La delegazione di Arezzo sforna molti campioni e ottiene importanti riconoscimenti. Qual è il vostro segreto? Un delegato rappresenta il Presidente per la base e la base per il Presidente: un “signore al servizio di altri signori”, da qui la scelta di non essere la prima donna della delegazione ma di favorire la meritocrazia spronando i colleghi nelle attività per le quali erano più portati. Come è iniziata la sua esperienza nella sommellerie e quanto è importante la comunicazione? E’ iniziata per caso. Per il desiderio di sapere: lavorando nel settore mi facevano domande a cui non sapevo rispondere. E’ un mondo che ripaga l’impegno dandoti importanti soddisfazioni. E proprio per questo la comunicazione è molto importante. Qual è il suo vino preferito e perché? Dipende dal momento, dove mi trovo, con cosa devo abbinarlo, ma sopratutto con chi lo condivido, c’è quello da compagnia, quello da due... What was the winning element that led to this result? I’m open to any experience that is professionally valuable. The “Arezzo Model” that I’m proud of came about thanks to the synergy of all for one and not one for all. The Arezzo delegation has many titleholders and earns important recognitions. What’s your secret? A delegate represents the President for the members and the members for the President: a “gentlemen at the service of other gentlemen,” and with this, we valued the lack of a prima donna and instead favoured meritocracy, encouraging colleagues where they were most skilled. How did your experience as a sommelier begin and how important is communication? It happened by chance, because of my desire to understand: working in the field, I wondered about Nel Premio Italia a Tavola 2018 ha ottenuto un prestigioso quarto things that I wasn’t able to answer. It’s a world that if you work at posto, piazzandosi davanti a nomi ben più noti: Massimo Rossi, delegato it, you’re repaid in every way, which is immensely satisfying. And AIS di Arezzo, mette così in tasca un’altra importante affermazione its precisely for this reason that communication is so important. che va ad aggiungersi al già ricco palmares della sua delegazione. What is your favourite wine and why? For the Italia a Tavola 2018 Award, he earned a prestigious fourth place, It depends on the moment, where I find myself, what I need to surpassing well-known figures: Massimo Rossi, representative of the Arezzo branch of AIS, triumphs with another important accomplishment, pair it with, but especially who I share it with: there are wines for company, for two people… adding it to his delegation’s already rich list of achievements.

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Vino e benessere

Emma Balsimelli. Nutrizionismo e sommellerie Nutrition and sommeliers Come si è appassionata al mondo del vino? Rispondo semplicemente prendendo a prestito una frase di Anthelme Brillat-Savarin: “Un pasto senza vino è come un giorno senza sole”. Vino e olio rientrano nella Piramide della Dieta Mediterranea. In che modo “fanno bene” al nostro organismo? I grassi derivati dall’olio di oliva sono essenziali nel metabolismo cellulare, hanno funzione antiossidante, distribuiscono nel corpo le vitamine liposolubili, regolano il funzionamento dei sistemi nervoso, cardiovascolare e immunitario e l’equilibrio ormonale. Il vino è un prodotto complesso, contenente numerosi composti con particolari funzioni fisiologiche. In che quantità dovrebbero essere consumati in un corretto regime alimentare? La dose di alcol non deve superare i 40 grammi al giorno per gli uomini (circa tre bicchieri) ed i 30 grammi per le donne (2 bicchieri), da bere ai pasti. Dal punto di vista calorico, 100 ml di vino bianco apportano 70 kcal, di vino rosso 75 kcal e queste calorie derivano quasi esclusivamente dall’alcol. Per l’olio è giusto usarne 2 cucchiai circa a pasto, dato che uno rappresenta circa 90 Kcal. Come si è appassionata al mondo del vino? L’amore per il cibo e per il vino fanno parte della mia vita e sono alla base della mia scelta professionale.

Emma Balsimelli. L’amore

How did you become interested in the wine world? I’ll respond by simply borrowing a quote by Anthelme Brillat-Savarin: “A meal without wine is like a day without sun.” Wine and oil are part of the Mediterranean Diet. How are they “good” for the body? The fats found in olive oil are essential for cellular metabolism; they serve as antioxidants, distribute fat-soluble vitamins throughout the body and regulate the functioning of the nervous, cardiovascular and immune systems, as well as the hormonal balance. Wine is a complex product and contains many compounds with specific physiological functions. How much should we consume in a proper diet? Alcohol shouldn’t exceed 40 grams per day for men (about three glasses) and 30 grams for women (two glasses), which should be drunk with meals. In terms of calories, 100 ml of white wine contains about 70 kcal, while red wine has about 75 kcal, and these calories derive solely from the alcohol. For oil, we should use about 2 spoonfuls per meal, considering that just one contains about 90 kcal.

per il cibo e per il vino fanno parte

della sua vita e sono alla base della sua scelta professionale: si racconta così

Emma Balsimelli,

nutrizionista che si è avvicinata

alla sommellerie e che oggi collabora con

A

AIS.

love of food and wine are part of her life and are at the base

of her career: this is what

Emma Balsimelli

says, a nutritionist

who wanted to explore the world of sommeliers and today collaborates with

AIS.

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Storia di un sogno

Dario Sattui. L’artefice di un castello medievale nella Napa Valley The creator of a medieval castle in Napa Valley Qual è il suo legame con il mondo del vino? Il mio bisnonno, Vittorio, emigrò a San Francisco dalla Liguria nel 1882 durante la luna di miele. Nel 1885 lasciò il lavoro di fornaio per dedicarsi alla produzione del vino. Ma poi le cose non andarono bene. Il suo primo ricordo legato al vino? I primi ricordi di quando andavo a trovare il mio bisnonno (che è vissuto fino alla veneranda età di 94 anni) e le zie che abitavano con lui sono collegati proprio all’odore del vino che trapelava appena aprivano la loro porta. Quando è iniziata la sua avventura nella viticolutra? Da ragazzino, ritenendo di avere un certo fiuto per gli affari, invitai i miei parenti a far ripartire l’azienda vinicola, con già in mente l’obiettivo che un giorno l’avrei condotta io. Non lo fecero mai. Io, però, non ho mai abbandonato il sogno di riprendere in mano l’attività. Ed ecco il risultato, dal 1972. Perché l’idea del castello? Sono innamorato dell’Italia e della sua gente. Amo anche il suo cibo, i paesaggi e l’architettura, soprattutto quella medievale. Volevo ricreare un castello con caratteristiche simili a quelli in Toscana e Umbria. La Toscana è forse la regione più bella d’Italia; tuttora ho grandi amici che vivono lì. What is your link with the wine world? My great-grandfather, Vittorio, emigrated to San Francisco from Liguria in 1882 during his honeymoon. In 1885, he left his job as a baker to dedicate himself full-time to producing wine. But things didn’t go so well. Your first memory tied to wine? My first memories are connected to the smell of the wine that hung in the air all over my my great-grandfather’s house. When did you begin your winemaking adventure? As a boy, considering I had a certain knack for business, I invited my relatives to relaunch the wine production company, already having in mind the goal that I would run it one day. But they didn’t answer my call. I, however, never abandoned my dream of restartProduttore di oltre 40 vini nella Napa Valley, ha ricostruito nella sua ing the business, and here’s the result, going strong since 1972. tenuta un vero e proprio castello, il Castello di Amorosa, per far rivivere Why the idea about the castle? l’atmosfera della Toscana medioevale. Il castello è circondato da 70 I love Italy and its people. I also love its food, landscapes and arettari di terra coltivati solo con vitigni italiani chitecture, especially medieval architecture. I wanted to recreate a Producer of more than 40 wines in Napa Valley, Dario Sattui castle with similar characteristics to what you’d find in Tuscany and reconstructed a real castle, Amorosa Castle, on is estate, evoking the atmosphere of medieval Tuscany. The castle is surrounded by 70 hectares Umbria. Tuscany is perhaps the most beautiful region in Italy; to this day, I have good friends who live there. of vineyards, where only Italian varieties are grown.

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At Stazione Leopolda in Florence, the third edition of Food & Wine in Progress showcases Sommeliers and Chefs

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FOOD & WINE IN PROGRESS text Marzia Morganti Tempestini - photo Nicola Impallomeni

Enogastronomia e comunicazione

Tutte le news dall’evento firmato AIS Toscana e Unione Regionale Cuochi Toscana che si è svolto alla Stazione Leopolda All the news of the event organized by AIS Toscana and the Unione Regionale Cuochi Toscana, held at Stazione Leopolda Successo di numeri e popolarità per Food & Wine in Progress, evento organizzato da Ais Toscana e Unione Regionale Cuochi Toscani per valorizzare le figure dei sommelier e degli chef. Migliaia di persone tra winelovers e addetti ai lavori per due giorni di Master Class, showcooking, banchi d’assaggio e riconoscimenti ai protagonisti dello scenario enogastronomico italiano, tra cui il Presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo, vincitore – poche settimane più tardi – del Premio Italia a Tavola 2018 nella categoria Cuochi. UN NUOVO MODO DI FARE COMUNICAZIONE ENOGASTRONOMICA Nel convegno inaugurale sulla comunicazione enogastronomica, tra passato, presente e futuro, è emersa nitidamente la necessità di attribuirle un ruolo meno istituzionale e più dissacratorio, dirompente e “friendly”, soprattutto verso coloro che si avvicinano al mondo del vino per la prima volta. La comunicazione non deve essere statica ma dinamica, interattiva. Oggi più che mai, serve un approccio meno impostato e solenne ma non banale, in cui il messaggio da trasmettere è diretto ed immediato. “Nella storia recente del nostro Paese – ha affermato il Presidente Nazionale di Ais Antonello Maietta - la comunicazione enogastronomica come atto intenzionale è stata affrontata da pochi autori, tra i quali non si possono dimenticare Mario Soldati e Luigi Veronelli: stili diversi, accomunati dalla capacità di suscitare l’interesse del pubblico. Oggi si è trasformata in un fenomeno sociale e la diffusione di internet ha moltiplicato le voci, esasperando talvolta gli atteggiamenti. La parola d’ordine è correre: poco testo e molta sintesi, immagini incisive e video brevi. Per questo motivo l’àncora di salvezza per i veri appassionati è l’approfondimento. Nel nostro caso i corsi sul vino diventano isole pedonali nel frastuono del traffico mediatico, e non è quindi casuale il loro successo. Per il futuro non è detto che saranno tempi duri per la carta stampata, che probabilmente conserverà il suo fascino. In mezzo a tanta tecnologia, la narrazione potrebbe ritrovare l’entusiasmo degli esordi, con il Sommelier impegnato a restituire alla comunicazione un valore umano e affettivo”. Comunicare il vino significa quindi, interiorizzare una storia: dietro ad ogni etichetta c’è una tradizione di famiglia, la passione di qualcuno o entrambi. Una comunicazione spesso non verbale che coinvolge reciprocamente produttore e consumatore. Lo stesso coinvolgimento che il critico enogastronomico Valerio Massimo Visintin auspica per il mondo

A success in attendance and popularity, Food & Wine in Progress is organized by AIS Toscana and the Unione Regionale Cuochi Toscani, aimed at promoting the figures of the sommelier and chef. Thousands of people, including wine enthusiasts and professionals, attended the two days of Master Classes, cooking shows, tasting stands and award ceremonies for the main players in Italy’s food and wine sector, including the President of the Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo, winner – a few weeks later – of the Italia a Tavola 2018 Award under the Chefs category. A NEW METHOD OF FOOD AND WINE COMMUNICATION? At the first conference for food and wine communication, between past, present and future, what shone through was the necessity to bestow this type of communication with a less institutional role and instead a more irreverent one, disruptive and “friendly,” especially towards those who are approaching the wine world for the first time. Communication must not be static but dynamic, interactive. Today more than ever before, what’s needed is a less structured and solemn approach, though not banal, in which the message being conveyed is direct and immediate. “In our country’s recent history,” stated the National President of AIS, Antonello Maietta, “food and wine communication as an intentional act was tackled by only a few people, including, we can’t forget, Mario Soldati and Luigi Veronelli: different styles but similar in their ability to raise public interest. Today, it’s been transformed into a social phenomenon and the spread of the internet has multiplied The voices, sometimes exasperating behaviours. he watchword is speed: little text and a lot of summary, incisive images and short videos. For this reason, the lifeline for true enthusiasts is in-depth study. In our case, wine courses become “pedestrian zones” in the din of media traffic, and so their success isn’t to be wondered at. It’s not said that tough times are head for print journalism, which will probably retain their charm. In the midst of so much technology, storytelling will likely rediscover the enthusiasm of its earlier days, with the sommelier working to restore the human and emotional value to communication.” Communicating wine thus means internalizing a story: behind every label is a family tradition, someone’s passion, or both. There is often a non-verbal communication that reciprocally involves the producer and consumer, the same involvement that food and wine critic Valerio Massimo Visintin hopes to see

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FOOD & WINE IN PROGRESS

In mezzo a tanta tecnologia, la comunicazione enogastronomica sarà più vincente se frutto di un approfondimento appassionato In the midst of so much technology, food and wine communication will be more successful if it’s based on a spirited analysis

della ristorazione, sottolineando come per qualcuno sarebbe utile semplicemente cambiare prospettiva nell’approccio con il cliente: “una moltitudine di chef – ha affermato - lavora a testa bassa con una voglia di stella Michelin impressa nella mente come un tatuaggio. Se alzassero lo sguardo, si ricorderebbero che la loro missione professionale, etica e commerciale non è appuntarsi una medaglia al petto, ma servire e soddisfare la clientela, ammesso che ne abbiano. La ristorazione non è una gara: è un servizio. E la cucina è dialogo. Non è un soliloquio”. BOLLICINE DALLA GERMANIA Accanto alle oltre 1000 etichette di circa 150 produttori toscani presenti nell’area Wine Eccellenza di Toscana, anche un ospite d’onore: la Germania, con una delegazione di otto produttori provenienti dalle aree vinicole più importanti del Paese, che hanno interpretato magistralmente un vitigno di prima categoria come il Riesling Renano, molto apprezzato ai banchi d’assaggio. Interessanti e partecipate anche le due Master Class sul Pinot Nero firmate da Bernhard Huber e Friedrich Becker e condotte dai sommelier Cristiano Cini e Massimo Castellani: vini di altissima fattura, dalla grande bevibilità e sorretti da una bella freschezza, paragonabili ai Grand Cru della Borgogna. SPARKLING PARTY Una grande festa per l’enogastronomia toscana proseguita nell’esclusivo Sparkling Party dove “le bollicine toscane incontrano gli chef stellati”, in un mix di eccellenze in salsa glamour.

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in food service, underlining how for some it would be useful to simply change perspective in their approach with the client: “many chefs,” he explained, “work with their heads down, their desire for a Michelin star firmly planted in the mind. If they look up, they would remember their professional, ethical and commercial mission isn’t to add a medal to their collection, but to serve and satisfy the clients, should they have any. Food service isn’t a competition: it is, as its name suggests, a service. And cooking is a dialogue, not a soliloquy.” BUBBLIES FROM GERMANY Alongside the more than 1,000 labels from around 150 Tuscan producers present in the Wine Eccellenza di Toscana section, there is also a guest of honour: Germany, with a delegation of eight producers coming from the most important wine-making regions in the country, who skilfully interpreted a first-class vine variety like the Riesling Renano, much beloved among the tasting stands. The two Master Classes about Pinot Noir by Bernhard Huber and Friedrich Becker were also interesting and well-attended, led by the sommeliers Cristiano Cini and Massimo Castellani: wines of immensely high quality, with excellent drinkability and wonderful freshness, comparable to the Grands crus of Borgogna. SPARKLING PARTY A large party for Tuscan food and wine followed, with the exclusive Sparkling Party, where “Tuscan bubblies encountered starred chefs,” in a mix of top products and elegant glamour.


Sparkling party photo New Press Photo

Per Food & Wine in Progress alla Stazione Leopolda, un evento con le migliori bollicine toscane firmato AIS Toscana, Unione Regionale Cuochi Toscana e Gruppo Editoriale



ANTEPRIME 2018 Top ten previews tastings In anteprima, per voi, una selezione delle migliori 10 etichette degustate a Benvenuto Brunello, Chianti Classico Collection, e Anteprima del Chianti, del Vino Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano Exclusively for you, a selection of the ten best labels tasted at Benvenuto Brunello, Chianti Classico Collection, and Anteprima of Chianti, Vino Nobile di Montepulciano and Vernaccia di San Gimignano

wine tasting by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano


WINE ITINERARY text Mila Montagni

Divine Abbazie

Alcune delle più belle abbazie toscane sorgono nei grandi territori vocati alla produzione del vino. Ecco un itinerario per scoprirle A tour of some of the most beautiful Tuscan abbeys located in famous winegrowing areas Sulla luminosa facciata in travertino venato di sant’Antimo un maestoso architrave porta scolpita una pianta di vite. La simbologia cristiana, che da duemila anni segna la cultura occidentale, ha dalla sua origine attribuito un valore eccezionale al vino e questo ha significato un legame strettissimo tra i religiosi e la coltura e diffusione della viticoltura. Non meraviglia dunque che centri di cultura come i grandi monasteri sviluppatisi nel Medioevo avessero tra le loro proprietà grandi tenute per la produzione del vino. Questo, infatti, non era soltanto utilizzato durante la celebrazione della messa, ma anche nei rituali d’ospitalità e convivialità, elementi importanti nella Regola di numerosi Ordini, a cominciare da quello dei Benedettini, grazie ai quali il vino cominciò a esser consumato come ancora oggi si fa: senza esser tagliato con acqua e senza erbe e aromi aggiunti. E l’Abbazia di sant’Antimo, con la sua lunga storia che la leggenda vuole fondata addirittura da Carlo Magno, è quanto rimane in un romanico toscano di limpida suggestione di un’abbazia imperiale lungo la Via Francigena, cui facevano capo 96 tra castelli, poderi e mulini, e 85 tra monasteri, chiese, pievi e ospedali. Il castello di Montalcino era la residenza del Priore, che godeva del privilegio del vino omonimo. Edificato dal 1320, secondo la Regola Benedettina e per volontà del giovane senese Bernardo Tolomei che nelle Crete Senesi si ritirò in eremitaggio, il monastero di Monte Oliveto Maggiore divenne lo spazio propulsivo dell’organizzazione agricola del territorio circostante; al suo interno il Chiostro grande, dal doppio loggiato, è affrescato con un ciclo di 36 quadri che raccontano la vita di san Benedetto e che sono opera di Luca Signorelli e del Sodoma (ovvero Giovanni Antonio Bazzi), mentre la chiesa racchiude un capolavoro di tarsie e intaglio che è il coro ligneo. L’areale di questa zona è quello che oggi regala al palato la paglierina vernaccia di San Gimignano. Di tutt’altro segno il gioiello che identifica le campagne intorno Montepulciano: il Tempio della Madonna di San Biagio, una struttura in travertino in cui la luce si fonde rendendolo d’oro. Avviata nel 1518 la costruzione fu affidata ad Antonio da Sangallo il Vecchio, dopo il moltiplicarsi di episodi miracolosi avvenuti gra-

Standing out on the bright facade in veined travertine of the Abbey of Sant’Antimo is an imposing architrave featuring a sculpted vine. Christian symbolism, which has been influencing Western culture for two thousand years, has always attached great importance to wine and led to the establishment of a very close bond between the religious world and winegrowing. Therefore, it comes as no surprise that among the properties of the big monasteries that developed in the Middle Ages were large estates devoted to the production of wine. Wine, in fact, was not only used during Mass, but also during the rituals of hospitality and conviviality which were an important part of the rule of most monastic orders, first of all, the Benedictine Order. The Benedictines were the first to drink wine as we do today: without diluting it with water and without adding herbs and flavorings. And the Abbey of Sant’Antimo, with its long history dating back to Charlemagne, is all that is left of an imperial abbey in the Tuscan Romanesque style along the Via Francigena, which ruled over 96 castles, farms and mills and over 85 monasteries, churches, parish churches and hospitals. The Castle of Montalcino was the residence of the Prior, who was granted the privilege of drinking wine named after him. Built in 1320, according to the rule of the Benedictine Order and by the young Bernardo Tolomei from Siena who chose the Crete Senesi as his place of retreat, the monastery of Monte Oliveto Maggiore was in charge of the agricultural management of the whole surrounding area. It houses a big cloister featuring a double open gallery, which was frescoed with a cycle of 36 paintings describing the life of St. Benedict by Luca Signorelli and Sodoma (that is Giovanni Antonio Bazzi), and the church features a masterwork of intarsia and carving, the wooden choir. This is the winegrowing area which today gives the straw yellow-colored Vernaccia di San Gimignano. Instead, the gem located in the countryside around Montepulciano is the Tempio della Madonna di San Biagio, a travertine building which seems to shine with golden light. Built in 1518, the church was designed by Antonio da Sangallo the Elder, after a number of miraculous events associated with the Madonna painted on a wall of

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Abbazia di Sant’Antimo (ph. Pasquale Paradiso)


Above: Badia a Coltibuono Below: Tempio della Madonna di San Biagio. Right page: Abbazia di Monte Oliveto Maggiore


WINE ITINERARY

I grandi monasteri che si sono sviluppati nel Medioevo avevano tra le loro proprietà grandi tenute per la produzione del vino The big monasteries that developed in the Middle Ages were large estates devoted to the production of wine

zie a una Madonna affrescata su una parete dell’antica Pieve di san Biagio. A isolare questo Tempio a croce greca un retto viale verde di cipressi, che consente di accedere anche all’elegante canonica dalle calde sfumature dell’oro. Quando invece si parli di Chianti, le cui declinazioni sono comunque di ricchezza e profumi, le città di Firenze e Siena la fanno da padrone, ma i 70.000 ettari di terra che garantiscono un vino senza pari sono ricchi di storia e hanno come confini la Valdichiana e il Valdarno. In questo territorio si sommano luoghi sacri come la romanica Badia a Coltibuono dedicata a san Lorenzo e fondata intorno al Mille, legata ai Firidolfi e che fu inserita nella congregazione di Vallombrosa o l’Abbazia di san Michele Arcangelo a Passignano, anche questa dei Benedettini di Vallombrosa (1049), è strutturata come un complesso monastico fortificato con torri agli angoli, arricchita nel XV secolo con un chiostro e che conserva dipinti del Passignano, al secolo Domenico Cresti. Menzionata in documenti datati 990 è la Pieve di Sant’Appiano, a Barberino Val d’Elsa, anche se l’edificio che vediamo risale a circa un secolo più tardi, anche se non ha perduti i suoi lineamenti romanici, mentre fortemente rimaneggiata è Badia a Monastero, la cui prima fondazione risale all’867 su una collina nella zona della valle dell’Ombrone a est di Castelnuovo Berardenga; uno dei pochi edifici in stile gotico della Val d’Elsa è il Convento di san Lucchese, a Poggibonsi, le cui cure furono nelle mani dei Francescani dal 1236 e ancora a Poggibonsi si trova l’Abbazia di san Michele Arcangelo a Martùri, che fu preziosa come controllo della via Francigena e del territorio della media Val d’Elsa.

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the age-old parish church of San Biagio. An avenue lined with cypress trees leads to the Greek-cross church and to the elegant golden-colored parsonage. When it comes to the Chianti area, so rich in art and beauty, the cities of Florence and Siena lord it over the rest, but the surrounding 70,000 hectares of land that give incomparable wine burst with history, such as the Valdichiana and Valdarno areas. Here we find the Romanesque-style Badia a Coltibuono dedicated to St. Lawrence and founded around the year 1000, tied to the Firidolfi family and part of the congregation of Vallombrosa, and the Abbey of San Michele Arcangelo a Passignano, run by the Benedictines of Vallombrosa (1049) and structured like a fortified monastery with towers on each corner. The abbey was enlarged in the 15th century by adding a cloister featuring paintings by Passignano, in the world Domenico Cresti. Mentioned in documents dating back to the 10th century is the Pieve di Sant’Appiano, in Barberino Val d’Elsa, although the building we see today was built one century later, but still shows its Romanesque style. Badia a Monastero, which was founded in 867 in a hill in the area of the Ombrone valley to the east of Castelnuovo Berardenga, was greatly modified and given a new appearance in the centuries that followed. One of the few gothic-style buildings of the Val d’Elsa area is the Convent of San Lucchese, in Poggibonsi, which was run by the Franciscans from 1236. In Poggibonsi there is also the Abbey of San Michele Arcangelo a Martùri, which played a major role in keeping watch on the Via Francigena and the middle Val’d’Elsa territory.


TOP TEN PREVIEW

Old style

Di veste lucente, raffinati e morbidi con un abbraccio sensoriale inedito i vini prodotti nell’annata 2013, sono caratterizzati da buone acidità, bei tannini ma anche dolcezze. Un’annata old style Sparkling, refined and soft with a full sensorial embrace, the innovative wines produced in 2013 are characterised by a good level of acidity, great tannins and a sweetness. An old-style vintage

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MADONNA DELLE GRAZIE Brunello di Montalcino Docg 2013 IL MARRONETO Pigmentazione compatta e chiarissima; ventaglio olfattivo di impatto con esordio di mora e arancia amara, noce moscata e rosa appassita; inebriano i sostegni aromatici mentolati e minerali con ricordi di pralina al cioccolato. Tannini di rara eleganza sostengono un frutto ricco che muove verso l’infinito fra giovane freschezza e piacevole sapidità con appaganti ritorni di tabacco. Compact and bright colour; impressive olfactory range, beginning with blackberry and bitter orange, nutmeg and withered roses; the underlying menthol and mineral aromas are inebriating, recalling chocolate pralines. Tannins with rare elegance support a rich taste that leads to an enduring sense of youthful freshness and pleasant flavour, with satisfying hints of tobacco.

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SALVIONI - LA CERBAIOLA Brunello di Montalcino Docg 2013 SALVIONI - LA CERBAIOLA Luminoso rubino, lascia emergere spinte aromatiche di glicine e rosa, caffè in grani, amarena matura; un corredo davvero ampio dove si asse-

stano spezie orientali, cacao, liquirizia dolce con accenni fruttati gelée. Grande nobiltà: integro e ricco è retto da un tannino magistrale in un caldo e piacevole duraturo abbraccio sensoriale. Bright ruby colour, aromatic hints of wisteria and rose, coffee beans and ripe black cherries emerge; full-bodied, with a balance of eastern spices, cocoa and sweet liquorice and accents of fruit jam. Great elegance: whole and rich, it is supported by an excellent tannin in a warm, pleasant and enduring embrace of the senses.

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FILO DI SETA Brunello di Montalcino Docg 2013 CASTELLO ROMITORIO Dai vivaci riverberi amaranto, rilascia profumi di mirtillo, aghi di pino e pansé rinnovati da spezie dolci, burro di cacao e note ferrose. Il suo frutto caratterizza il percorso di assaggio con emerita raffinatezza, morbida componente tannica e succoso lungo finale con rientro di erbe officinali. Lively reddish purple reflections, fragrances of myrtle, pine needles and pansy, as well as sweet spices, cocoa butter and ferrous notes. Its flavour characterizes the tasting experience with exquisite elegance, soft tannins and a long, juicy finish accented by medicinal herbs.

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VIGNA LORETO Brunello di Montalcino Docg 2013 MASTROJANNI Trama concentrata che sprigiona aromi di lamponi in confettura, scorza di agrume e garofano; si uniscono in armonia pepe rosa, corteccia di china con lievi arrivi di cuoio. Strutturato ed energico, regala sapori che si incollano al palato con esemplare tannino da assimilare, con comodo, nella sua vita imperitura. Concentrated flavour with aromas of raspberry jam, citrus peel and carnations; pink peppercorn and cinchona bark blend together, with slight hints of leather. Structured and energetic, it bestows flavours that stick to the palate with exemplary tannins that can be digested leisurely.

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ALTERO Brunello di Montalcino Docg 2013 POGGIO ANTICO Rubino lucente, emana cassis maturo e malva con arricchimento di torrefazione, ruggine e cannella. Avvolgente, di rotonda componente fenolica con percettibile estratto e durevole retroolfatto di ciliegia. Sparkling ruby colour, it emanates ripe blackcurrant and mallow and is enriched with a


BRUNELLO DI MONTALCINO ANNATA 2013

toasted flavour, rust and cinnamon. Embracing and rich in phenolic content, with a detectible extract and a long-lasting smell of cherries.

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SAN LORENZO Brunello di Montalcino Docg 2013 SAN LORENZO Rosso carminio acceso con ampi spazi aromatici di amarena e tè verde essiccato, tabacco trinciato, nocciola tostata e chiodo di garofano. Scatta con freschezza gustativa, tannino ben dosato e sferzante con denso frutto progressivo e generoso. Bright, crimson red with aromas of black cherry, dried green tea, cut tobacco, toasted hazelnut and cloves. It starts off with a freshness of taste, with well-measured and intense tannins and a dense but generous, gradual flavour.

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CAPANNA Brunello di Montalcino Docg 2013 CAPANNA Trama fitta; rilascia essenze di lavanda, mirtillo, rosmarino e note boisée. Briosa entrata in bocca di giovanile acidità, ben articolato,

sapore consistente e stabile con grip tannico vigoroso e promettente. Dense; it bears essences of lavender, myrtle, rosemary and wooded notes. Cheerful initial taste with fresh acidity; well-structured, consistent and steady taste, with a vigorous and promising tannic grip.

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IL POGGIONE Brunello di Montalcino Docg 2013 IL POGGIONE Nuance rosso granato, accoglie il naso con fiori misti, amarena, macis, note carnose con accenni di fungo secco. Sorso vivace e ben bilanciato, con caldo finale di buona persistenza fruttata. Ruby red shade; it greets the nose with mixed flowers, black cherry, nutmeg and fleshy notes with accents of dried mushroom. A lively and well-balanced tasting experience, with a warm finish characterized by a good, fruity persistence.

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SANCARLO Brunello di Montalcino Docg 2013 SANCARLO Granato traslucido; impatta con secondari

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evoluti: violetta appassita, rosa essiccata, durone nero maturo su cui si innestano grafite e cardamomo. Caldo assaggio di buon sostegno tannico, note di arancia amara e finale con ricordi di piante officinali. Translucent ruby red; greets the palate with mature, secondary flavours: withered violet, dried rose and ripe black cherry mixed with granite and cardamom. Warm tasting experience, with good tannic support, notes of bitter orange and a finish with hints of medicinal herbs.

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FATTOI Brunello di Montalcino Docg 2013 FATTOI Colore concentrato; incipit fruttato scuro adagiato su petali di iris, percezioni di caffè in grani, fico e limatura di ferro. Succoso con tannino ben scandito e fresca propulsione di mora e anice stellato. Concentrated colour; it starts off with dark fruit and hints of iris petals, coffee beans, fig and iron filings. Juicy with well-pronounced tannins and fresh notes of blackberry and star anise.


TOP TEN PREVIEW

Solida e solare

L’annata 2012 conferma un carattere solido e solare nei Brunello usciti quest’anno nella tipologia Riserva o selezione. I vini presentano volume di bocca importante e forza di tannini maturi che esaltano la profondità del gusto sposando l’evoluzione aromatica. Differenze stilistiche e territoriali comunque riscontrabili e intriganti. The 2012 vintage confirmed a fullbodied and sunny character in the types of Brunello released this year, the Riseva and Selezione. The wines feel full on the palate and have strong, ripe tannins which enhance the depth of the taste, blending with the aromatic evolution. Stylistic and territorial differences are evident and intriguing.

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VIGNA SPUNTALI Brunello di Montalcino Docg 2012 VAL DI SUGA Manto vivido rosso granata. Al naso prevale l’espressione fruttata matura di ciliegia su uno sfondo di spezie, terra bagnata e sigaro cubano. La struttura gustativa è poderosa grazie a tannini pregiati che si integrano nella progressione. Ha lungo finale fruttato. Vivid ruby red. The ripe, fruity expression of cherries stands out against a background of spices, wet earth and Cuban cigar. The structure is strong thanks to esteemed tannins that develop slowly. Boasts a long, fruity finish.

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NASTAGIO Brunello di Montalcino Docg 2012 COL D’ORCIA Rubino luminoso tendente al granata. L’olfatto è signorile; intreccia sottobosco, mora e ciliegia nera insieme a un accenno di carne. La trama tannica ha classe e lo sviluppo gustativo è accompagnato da un’acidità vitale. Chiude con persistenti note ferrose. Bright ruby red. The smell is refined; underbrush, blackberry and black cherries blend with a hint of meat. The tannins are elegant

and the development of the taste is accompanied by lively acidity. A finish of persistent ferrous notes.

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POGGIO ABATE Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 LA PODERINA Veste granata tenue. Ha molta grazia nel profumo di gelatina di lampone e violetta appassita, cannella, liquirizia ed erbe balsamiche. Ha tannini setosi e si caratterizza al palato per linearità della tensione frescosapida che allunga la persistenza agrumata. Faint ruby colour. It is very graceful in its fragrance of raspberry jam, wilted violet, cinnamon, liquorice and aromatic herbs. The tannins are silky and the wine is characterized on the palate by the linearity of the contrast between freshness and full-bodied flavour that lengthens the persistence of citrusy notes.

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POGGIO DI SOTTO Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 POGGIO DI SOTTO Media intensità di rosso granata. Il profumo è evoluto aprendosi con fiori secchi, rosmari-

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no, scorza d’arancio e prugna; accenna anche a chiodi di garofano e note terrose. I tannini sono maturi e vellutati, integrati nel gusto animato da grande sapidità. Medium-intense ruby red colour. The aroma is mature, bestowing dried flowers, rosemary, orange peel and prunes; there are also accents of cloves and earthy notes. The tannins are mature and velvety, integrated into the taste which is livened with great flavour.

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MILLECENTO Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 CASTIGLION DEL BOSCO Compatta livrea amaranto. Spiccano note fruttate di ciliegia croccante al naso circondate da essenze floreali e balsamiche con una punta di pepe bianco e ginepro. Al palato è dinamico con distinta sapidità e tannini setosi. Chiude su ricordi ferrosi. Compact reddish purple colour. Fruity notes of crisp cherries stand out, accompanied by floral and aromatic essences with a bit of white pepper and juniper. Dynamic on the palate, with a distinct flavour and silky tannins. A finish characterized by hints of iron.


BRUNELLO DI MONTALCINO SELEZIONE E RISERVA 2012

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UGOLAIA Brunello di Montalcino Docg 2012 LISINI Luminosa tonalità di rosso granata. Il ventaglio olfattivo ha tratti decisi di alloro, ciliegia sotto spirito, chiodi di garofano, tabacco scuro, cuoio. Il binomio acidità-tannini è artefice di una struttura energica al gusto. La chiusura è speziata e saporita. Bright ruby red colour. The olfactory range has distinct notes of laurel oak, maraschino cherry, cloves, dark tobacco and leather. The balance of acidity and tannins create an energetic structure to the taste. The finish is spiced and flavourful.

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IL BOSCO DI GRAZIA Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 IL BOSCO DI GRAZIA La tonalità granata pur diluita è vivida. Il profumo, evoluto e articolato, dispiega viola appassita, mora in confettura, accenni di cuoio e macis. I tannini sono smussati e perfettamente integrati. Il sorso, caldo e generoso, lascia una lunga scia di amarena. The ruby red colour is vivid though muted. The aroma, mature and well-structured, is bestowed with wilted violet, blackberry jam, accents of

leather and nutmeg. The tannins are well-rounded and perfectly integrated. The taste, warm and generous, leaves a long aftertaste of black cherry.

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LA TOGATA Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 LA TOGATA Rosso granata con sfumatura di aranciato sul bordo. Al naso il fruttato di mora e amarena è accompagnato sia da erbe balsamiche, timo e menta, che da sentori di torrefazione. I tannini son fusi e assicurano uno sviluppo equilibrato che termina con gelé alla frutta. Ruby red colour with shades of orange on the outer edges. The nose is greeted with blackberry and black cherry, accompanied by aromatic herbs, thyme and mint with toasted accents. The tannins are well-blended and ensure a balanced progression that finishes with a taste of fruit jam.

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GIANNI BRUNELLI LE CHIUSE DI SOTTO Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 GIANNI BRUNELLI - LE CHIUSE DI SOTTO Gioca tutto su note evolutive. Da un rosso gra-

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nata diluito emergono al naso pot-pourri di fiori secchi, confetture, liquirizia, tamarindo e prugna. I tannini hanno grana sottile. La tensione fresco-sapida spinge in lunghezza aromi ferrosi e di arancia rossa. Everything revolves around its mature notes. The muted ruby red colour accompanies a fragrance of a potpourri of dried flowers, jams, liquorice, tamarind and prunes. The tannins are subtle. The balance of freshness and flavour bestows lengthened aromas of iron and blood orange.

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PHENOMENA Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 SESTI Granata trasparente dai riflessi aranciati. Molto composto il profumo di sottobosco, marasca in confettura, cannella, chiodi di garofano e un tocco di carne. Ha tannini morbidi che danno agilità alla beva esaltando il frutto nella lunga persistenza aromatica. Transparent ruby red colour with orange hues. Boasts a well-structured aroma of underbrush, sour cherry jam, cinnamon, cloves and a touch of meat. The soft tannins make for a light drinking experience, highlighting the fruit in a long, aromatic finish.


TOP TEN PREVIEW

Eleganti I Chianti Classico 2016, degustati in anteprima, sorprendono per la loro struttura elegante e complessa. Nei vini d’annata (2016 e 2015) abbiamo premiato l’equilibrio gustativo e la piacevolezza The Chianti Classico 2016, tasted in the preview, is surprising for its elegant and complex structure. In this award-winning vintage (2016 and 2015), there is a balance of flavours and pleasure.

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RIECINE Chianti Classico Docg 2016 RIECINE Rosso rubino intenso. Al naso è ricco e generoso: la ciliegia, la speziatura ben dosata e la cannella si uniscono all’intenso corredo floreale. Entra in bocca sottile vantando tannini setosi e ben integrati, per chiudere con una scia di aromi corrispondenti pienamente al profumo. Intense ruby-red colored. Rich and generous on the nose: cherry, well-balanced spices and cinnamon blend with the intense floral bouquet. Slim-bodied entry on the palate, with silky and well-integrated tannins, ending on a trail of aromas perfectly consistent with the nose.

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BROLIO Chianti Classico Docg 2016 BARONE RICASOLI Rosso rubino luminoso e trasparente. Intense e nitide, le impressioni olfattive di susina a polpa bianca si uniscono alla fragranza della fragolina di bosco e del lampone. In bocca è scorrevole grazie alla freschezza e alla sapidità che accompagnano tannini esemplari. Elegante e persistente.

Bright and clear ruby-red colored. Intense and close-focused on the nose, with aromas of golden plum, wild strawberry and raspberry. It flows across the palate owing to the freshness and savouriness which accompany exemplary tannins. Elegant and lingering.

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ISOLE E OLENA Chianti Classico Docg 2016 ISOLE E OLENA Colore rubino dalla trama fitta. Il profumo è ben definito dall’impatto al naso di frutti di bosco freschi con i sentori floreali della violetta. Ha pienezza gustativa senza risultare invadente: la progressione acida sfocia in un allungo fruttato dopo la deglutizione. Densely ruby-red colored. The wine opens on the nose with focused aromas of fresh soft fruit and floral hints of violet. Full on the palate without being too heavy; the acid development leads to a fruity finish.

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I SODI Chianti Classico Docg 2015 I SODI Tenue tonalità di rosso rubino. Al naso, l’esordio floreale è sottolineato dalla rosa, si unisce

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poi il ribes rosso. In bocca entra sottile, resta a lungo la sensazione di piacevolezza dei frutti rossi. Equilibrio e coerenza tra naso e bocca sono i suoi punti forti. Pale ruby-red colored. It opens on the nose with floral notes of rose followed by redcurrant. Slim-bodied entry on the palate, with a lingering and pleasant sensation of red fruit. Nose-palate balance and consistency are the wine’s strength.

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ISTINE Chianti Classico Docg 2015 ISTINE Spiccano luminosità e brillantezza del colore rubino. Floreale dal profumo di rosa, viola e glicine in evidenza sui tratti fruttati. In bocca è fresco, dalla buona struttura tannica: le sensazioni balsamiche si fondono a quelle della frutta fresca per completare il quadro armonico. Lustrous and bright ruby-red colored. Floral on the nose with aromas of rose, violet and wisteria on a background of fruity notes. Fresh on the palate, with a good tannic structure: the balsamic sensations blend with the fresh fruity notes to create a harmonious picture.


CHIANTI CLASSICO ANNATA 2015, 2016

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BADIA A COLTIBUONO Chianti Classico Docg 2016 BADIA A COLTIBUONO Notevole vivacità del colore rubino trasparente. Al profumo risalta la fragranza della frutta fresca e croccante e dei fiori appena sbocciati. La pulizia del profumo corrisponde alla linearità della progressione gustativa che è nitida e fresca: il tannino è fine ed elegante. Very lively and clear ruby-red colored. Crunchy fresh fruit and freshly opened flowers on the nose. The nose is consistent with the development on the palate which is closefocused and fresh: tannins are fine-grained and elegant.

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LAMOLE DI LAMOLE ETICHETTA BIANCA Chianti Classico Docg 2015 LAMOLE DI LAMOLE Rosso rubino compatto. Al naso, emergono le note mentolate insieme alle erbe aromatiche. Caldo e dotato di tannini centrali ben supportati dalla vena acida che ne assicura la bevibilità. Chiude con un lungo sentore di frutti di bosco rossi e freschi. Thick ruby-red colored. The nose offers

both mentholated notes and aromatic herbs. Warm on the palate with mid-palate tannins backed by the acid vein which makes the wine easy-drinking. A long note of red and fresh soft fruit on the finish.

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FONTERUTOLI Chianti Classico Docg 2016 CASTELLO DI FONTERUTOLI Rosso rubino luminoso. Nitidi i richiami di violetta e ciliegia uniti alla spiccata nota di caramello. Si distingue per l‘ottimo equilibrio gustativo e la facilità di beva; è appagante per l’interessante sapidità che allunga la persistenza con note molto rinfrescanti. Lustrous ruby-red colored. Close-focused aromas of violet and cherry with a sharp note of caramel on the nose. Well-balanced and easy-drinking on the palate; fulfilling because of the interesting savouriness which prolongs the length with very refreshing notes.

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SAN GIUSTO A RENTENNANO Chianti Classico Docg 2016 SAN GIUSTO A RENTENNANO Decisa la nota di gioventù del colore rubino. Si apre con ricordi di frutti di bosco insieme

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a sensazioni balsamiche. Acidità al palato con progressione felpata e tannini molto promettenti. Lascia in chiusura il ricordo dell’astringenza di una fresca mela croccante. Youthful ruby-red colored. It opens on the nose with hints of soft fruit along with balsamic sensations. Acidity on the palate with a soft development and very promising tannins. Astringent on the finish with a fresh crunchy apple note.

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L’AURA Chianti Classico Docg 2015 QUERCETO DI CASTELLINA Colore intenso. Profumo composto da tratti decisi di viola pansé e caffè in grani. In bocca, il caramello e la noce moscata spiccano su tutto il corredo di profumi. Ha tannini vellutati e sapidità protagonista del percorso gustativo che termina con gradevole persistenza. Intensely colored. The nose offers focused notes of violet and coffee beans. Caramel and nutmeg are predominant on the palate. Velvety tannins and savouriness are the stars of the wine’s taste profile, with a pleasant length on the finish.


TOP TEN PREVIEW

Territoriali

La tipicità territoriale è ben presente nei vini selezionati soprattutto nelle Riserve e nelle Gran Selezione. Tra le Gran Selezione, svetta San Lorenzo di Castello di Ama per eleganza e imponenza Territorial differences are evident in select wines, especially the Riserva and the Gran Selezione wines. Among the Gran Selezione, San Lorenzo by Castello di Ama stands out for its elegance and splendour

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SAN LORENZO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2015 CASTELLO DI AMA Rosso rubino brillante, luminoso. Al naso si presenta intenso e complesso: la viola insieme alle erbe aromatiche regalano una piena piacevolezza. In bocca è imponente, il tannino è elegante; il frutto croccante e il caramello chiudono con una lunga nota persistente. Bright, luminous ruby red. The aroma is intense and complex: violet and aromatic herbs bestow a well-rounded, pleasant taste. Powerful on the palate, the tannins are refined; crisp fruit and caramel come to a close with a long, persistent note.

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COLLE BERETO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2014 COLLE BERETO Rosso rubino luminoso. Al naso la frutta di bosco è evidente e si alterna alle erbe aromatiche fresche in una successione continua. In bocca è avvolgente, dal sottile tannino a grana fine. Sapido e persistente, chiude con un lungo sentore di cioccolato amaro e caffè. Luminous ruby red. An aroma of wild fruit stands out and alternates with fresh, aromatic

herbs in a continuous succession. Captivating on the palate, with soft and subtle tannins. Flavourful and persistent, boasts a finish with a long flavour of bitter chocolate and coffee.

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VIGNA DEL SORBO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2014 FONTODI Rosso rubino profondo, il granato è appena accennato. Al naso, fiori e frutti di bosco croccanti. È vibrante di energia con qualche accenno di inizio maturità. In bocca è lungo e avvolgente, dal finale agrumato molto persistente. Colpisce per la sua pienezza. Deep ruby red, with a slight shade of maroon. An aroma of flowers and crisp wild fruit stand out. Vibrant energy, with a hint of the early stages of ripeness. Long and captivating on the palate, with a persistent, citrusy finish. The wine is striking for its full-bodied structure.

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VIGNA GROSPOLI Chianti Classico Docg Gran Selezione 2013 FATTORIA DI LAMOLE LAMOLE Rosso granato molto vivo e luminoso. Naso intenso con sentori di confettura di lampone e una punta di balsamicità. In bocca si presen-

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ta sottile e teso con un ottimo bilanciamento di sapidità e acidità. Finale molto lungo senza perdere d’intensità. Chiusura elegante sulla freschezza del frutto. Lively and luminous red. Boasts an intense aroma of raspberry jam and a hint of balsamic. Soft and taut on the palate, with an excellent balance of flavour and acidity. A very long finish that doesn’t lose its intensity, coming to an elegant close characterized by fresh fruit.

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LA PRIMA Chianti Classico Docg Gran Selezione 2013 CASTELLO VICCHIOMAGGIO Spiccano luminosità e brillantezza del colore rubino. Il naso è gentile con profumi definiti di frutta matura e spezie. In bocca si presenta fresco e sapido con una nota evidente di mirto. Elegante e sinuoso, chiude con un piacevole finale mentolato. The luminosity and brightness of its ruby colour stands out. The gentle aromas include ripe fruit and spices. Fresh and flavourful on the palate, with a distinct note of myrtle. Elegant and sinuous, comes to a close with a pleasant peppermint finish.


CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE 2013, 2014, 2015

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RISERVA DI FIZZANO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2015 ROCCA DELLE MACIE Rubino luminoso. Le note di borotalco del tessuto olfattivo si uniscono, in bocca, all’amarognolo della nota sottile di caramello. L’agrume domina con un evidente sentore di arancia rossa. Il tannino è ben svolto e chiude un lungo finale balsamico. Bright ruby red. Notes of talcum powder blend in the mouth with the slightly bitter taste of the subtle note of caramel. Citrus dominates with a distinct aroma of blood orange. The tannins are well-developed and close with a long, balsamic finish.

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MONTEBELLO VIGNA SETTE Chianti Classico Docg Gran Selezione 2014 TOLAINI Intense tonalità di rosso rubino. Il naso è accattivante: la freschezza del frutto si unisce al pepe bianco e alle bacche di ginepro. Erbe aromatiche e una punta di amarognolo in bocca bilanciano il cioccolato. Il tannino è graffiante e ben integrato. Finale lungo e persistente. Intense ruby red colour. The nose is immediately captivated by fresh fruit that blends with

white pepper and juniper berries. Aromatic herbs and a hint of bitterness in the mouth are balanced with chocolate. The tannins are sharp and well-integrated. Long and persistent finish.

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VIGNA LA FORNACE Chianti Classico Docg Gran Selezione 2015 VILLA CALCINAIA Rubino intenso e luminoso. Il tessuto olfattivo apre con una nota ferrosa per lasciare subito il posto ai frutti di bosco. Il ruolo dell’acidità all’assaggio è predominante, il tannino dà struttura ma non astringenza, la nota amaricante è evidente. Finale lungo e intenso. Intense and luminous ruby red colour. The aroma opens with a ferrous note, which immediately gives way to wild fruit. The flavour’s acidity dominates, the tannins give structure without being astringent and the bitter note is evident. Long and intense finish.

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ETICHETTA STORICA DUGENTANNI Chianti Classico Docg Gran Selezione 2013 ORMANNI Colore rosso rubino con riflessi di evoluzione.

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Complesso al naso, prevale la nota di dolcezza. In bocca è potente e avvolgente, pur conservando la sua verticalità. All’assaggio la speziatura è intensa; chiusura ferrosa che si fonde a una nota appena accennata di legno. Ruby red colour with evolved shades. Complex aroma with sweet notes prevailing. Powerful and captivating on the palate, while still conserving frankness. Its spiciness is intense; a ferrous hint can be detected in the finale, which blends with slight notes of wood.

94

IL SOLATIO Chianti Classico Docg Gran Selezione 2015 CASTELLO DI ALBOLA Rosso rubino luminoso. Al naso note di freschezza e gioventù: la dolcezza è dominante con note evidenti di vaniglia. In bocca il tannino si presenta morbido e scorrevole. Sapido, le note di liquirizia sono evidenti insieme alla buccia d’arancia. Luminous ruby red. The aroma is fresh and youthful: sweetness prevails with clear notes of vanilla. The tannins are soft and fluid in the mouth. Flavourful, with distinct notes of liquorice and orange peel.


TOP TEN

Carattere

Tutti i vini premiati sono di grande carattere e personalità e riflettono in maniera evidente il territorio e l’andamento climatico delle varie annate. In particolare la Riserva 2015 risulta molto convincente, con frutto e materia al centro dell’assaggio, seguiti da freschezza ed eleganza All the award-winning wines are full of character and personality and clearly reflect the territory and weather trends in their respective years. The Riserva 2015 is very impressive, with fruit and substances at the centre of the tasting, followed by freshness and elegance

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VIGNA CASI Chianti Classico Docg Riserva 2015 CASTELLO DI MELETO Intensa luminosità di rosso rubino. Al naso sentori molto decisi di legni tostati e ciliegia, accompagnati da una evidente nota balsamica. In bocca conquista la sua carica di energia ma allo stesso tempo l’eleganza: tannini decisi con un lungo finale di tabacco. Intense ruby red colour. Boasts decisive aromas of toasted woods and cherry, accompanied by a distinct balsamic note. The liveliness of the wine is strong but elegant in the mouth: decisive tannins with a long finish of tobacco.

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VALLEPICCIOLA Chianti Classico Docg Riserva 2015 VALLEPICCIOLA Colore rubino luminoso. Profumi profondi di cioccolato con accenni di polvere di caffè e gelatina di more. Eleganza gustativa, il tannino si lega al frutto con equilibrio lasciando un finale lungo, delicato e armonico. Luminous ruby colour. Deep fragrance of

chocolate with accents of powdered coffee and blackberry jam. Elegant taste, the tannins balance well with the fruit, leaving a long, delicate and harmonious finish.

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CASTELLO DI GABBIANO Chianti Classico Docg Riserva 2014 CASTELLO DI GABBIANO Rubino con sfumature color granato tenue. Al naso è carnoso, dalla nota ematica e dai profumi profondi. Avvolgente e ampio, l’arancia amara e il caramello si uniscono al tessuto olfattivo. In bocca è persistente, equilibrato, dal lungo finale sapido. Ruby red with faint shades of maroon. Boasts a fleshy smell, with hematic notes and deep fragrances. Captivating and wide-ranging, the bitter orange and caramel blend with the aroma. Persistent and balanced in the mouth, with a long, flavourful finish.

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FELSINA Chianti Classico Docg Riserva 2015 FELSINA Tonalità di rosso rubino intenso. Il naso è ampio: note di scorza d’arancia, frutta ma-

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tura e finale di spezie e gianduia. Al palato è fresco e avvolgente, lungo e persistente, con un finale che amplifica la croccantezza del frutto e la nota amaricante. Intense ruby red colour. The wine boasts a wide range of aromas: notes of orange peel and ripe fruit, with a finish of spices and gianduja. Fresh and captivating on the palate, long and persistent, with a finish that highlights the crispness of the fruit and the bitter note.

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VAL DELLE CORTI Chianti Classico Docg Riserva 2015 VAL DELLE CORTI Colore rubino tenue. Apertura fruttata con lampone, ribes rosso e mora; la nota speziata si unisce all’arancia amara. In bocca il tannino è sottile e il finale rispecchia la linearità dei profumi con una gradevole sensazione di frutta matura. Faint ruby colour. A fruity opening, with raspberry, redcurrant and blackberry; spiced notes blend with bitter orange. The tannins are soft in the mouth and the finish reflects the linearity of the aromas with a pleasant sensation of ripe fruit.


CHIANTI CLASSICO RISERVA 2014, 2015, 2016

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IL CAMPITELLO Chianti Classico Docg Riserva 2015 MONTERAPONI Colore rubino con riflessi aranciati. Naso elegante con fiori in evidenza , frutta sotto spirito e una nota terrosa. Emergono evidenti di arancia amara. Caldo e dotato di tannini equilibrati, sapido con un finale piacevole. Vino di lunga prospettiva. Ruby colour with hues of orange. An elegant aroma of flowers, fruit preserved in alcohol and an earthy note. Accents of bitter orange stand out. Warm and boasting balanced tannins, the wine is flavourful with a pleasant finish. The wine will age well.

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BUGIALLA Chianti Classico Docg Riserva 2015 POGGERINO Rosso rubino profondo. Dal tessuto olfattivo ampio, al naso esplode immediatamente il frutto maturo della ciliegia, intrigante e piacevole la nota balsamica. Al palato è molto fresco con tannini non aggressivi e ben integrati. Deep red colour. The aroma is wide-rang-

ing and ripe cherry immediately stands out, with an intriguing and pleasant balsamic note. Fresh on the palate, with gentle and well-integrated tannins.

89

CASTELLO DI VOLPAIA Chianti Classico Docg Riserva 2015 CASTELLO DI VOLPAIA Rubino intenso e brillante. Ai sentori floreali si uniscono la frutta matura, il tabacco e una punta di cannella. Fresco con una buona struttura e tannini ben eseguiti ed integrati. Lascia in chiusura una gradevole sensazione calorica e nota balsamica. Bright, intense ruby red colour. The floral aromas blend with ripe fruit, tobacco and a bit of cinnamon. Fresh and well-structured, with full-bodied and integrated tannins. The finish leaves a pleasant sensation of warmth and balsamic notes.

89

BUONDONNO Chianti Classico Docg Riserva 2015 BUONDONNO Rosso rubino intenso. Profumi molto profondi di frutta che comincia ad essere matura, pur conservando una punta di

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croccantezza. In bocca è avvolgente, fresco con equilibrio e struttura che lascia un gradevole finale di amarena appena matura. Intense ruby red colour. Deep fragrances of fruit on the cusp of being ripe, though conserving a hint of crispness. Captivating and fresh on the palate, balanced and well-structured, leaving a pleasant finish of newly ripe black cherry.

89

MARIA VITTORIA Chianti Classico Docg Riserva 2016 LE FILIGARE Colore rubino tendente al violaceo. Apertura fruttata con lampone, ribes rosso e mora: la frutta è fresca e croccante. In bocca il tannino è scalpitante ma molto promettente, considerando la sua giovane età. Piacevole e da pensare in prospettiva. Purple-ruby red colour. A fruity opening with raspberry, redcurrant and blackberry: the fruit is fresh and crisp. The tannins are lively but promising on the palate, considering its young age. Pleasant and worth considering as it ages.


TOP TEN

Ottima Riserva La vendemmia 2017 conquista per il livello qualitativo e mostra una spiccata corrispondenza gustoolfattiva. Ottima anche l’annata 2016 con tannini ben integrati e pienezza gustativa; la Riserva 2015 propone vini profondi di grande personalità e persistenza, che ben promettono per una lunga evoluzione The 2017 harvest was a winner in terms of its quality and has an outstanding balance between taste and olfactory. The 2016 vintage is also excellent, with well-integrated tannins and full of flavour; the Riserva 2015 wines deepen this great personality and tenacity, which promise a long evolution

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MARCHESI GONDI Chianti Rùfina Docg Riserva 2015 MARCHESI GONDI Rosso rubino profondo. Impatto olfattivo pieno ed appagante con note di ribes nero, mora e mirtilli. Speziato e balsamico pieno di gusto, un intrigante tannino progressivo con un finale di liquirizia, tamarindo e cioccolato. Lunga e gradevole persistenza. Deep ruby-red colored. Full and fulfilling on the palate with notes of blackcurrant, blackberry and blueberry. Spicy, balsamic and tasty, intriguing progressive tannins with licorice, tamarind and chocolate on the finish. Lingering and pleasant length.

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FATTORIA LAVACCHIO Chianti Rùfina Docg Riserva 2015 FATTORIA LAVACCHIO Rosso rubino intenso. Al naso fruttato e speziato. Prevalgono la mora, il corbezzolo e la ciliegia, si affacciano sentori di polvere di cioccolato e grafite e una lieve nota di vaniglia. In bocca è ben equilibrato connotando il territorio. Tannino deciso con bella freschezza. Intense ruby-red colored. Fruity and spicy on the nose with predominant notes of blackberry,

arbutus berry and cherry, followed by hints of chocolate powder and graphite and a delicate note of vanilla. Well-balanced and terroir-driven on the palate. Assertive tannins and lovely freshness.

89

FATTORIA POGGIO ALLORO Chianti Docg Riserva 2015 FATTORIA POGGIO ALLORO Rosso rubino carico. Al naso l’impatto è fresco con note di frutta matura in evoluzione di confettura, prevalentemente amarena, delicate sfumature di ribes e finale speziato. Tannino elegante e croccante al palato. Finale fresco, lungo e di buona persistenza. Intense ruby-red colored. Fresh entry on the nose with notes of ripe fruit evolving into preserve, mostly sour black cherry, delicate nuances of redcurrant and spicy finish. Elegant and crunchy tannins on the palate. Fresh, long and lingering finish.

89

FICOMONTANINO Chianti Colli Senesi Docg 2017 FICOMONTANINO Rosso rubino vivace con riflessi violacei. Naso fruttato e fragrante, mora e mirtillo e soprattutto

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ciliegie sottospirito con un bel finale di prugna secca. In bocca è ricco e di buona persistenza e grande tannino, deciso ma avvolgente al palato. Lively ruby-red colored with purplish tinges. Fruity and fragrant on the nose, with aromas of blackberry, blueberry and, above all, cherry in alcohol with a nice dried plum finish. Rich on the palate with good length and great tannins, assertive but mouthfilling on the palate.

88

AGRICOLA TAMBURINI EMANUELA Chianti Docg 2017 AGRICOLA TAMBURINI EMANUELA Rosso rubino intenso. I profumi esplodono con la mora e l’amarena insieme a violetta e rosa canina per poi arrivare a sentori di chiodi garofano e cardamomo. Ben bilanciato e polposo in bocca. Gusto pieno, tannini vellutati, equilibrato e dal finale che amplifica la croccantezza del frutto negli aromi di bocca. Intense ruby-red colored. The aromas burst on the nose with blackberry and sour black cherry, along with violet and dog rose which develop into notes of carnation and cardamom. Wellbalanced, juicy and full on the palate. Velvety tannins and crispy fruity inner-mouth aromas enhanced on the finish.


CHIANTI ANNATA 2016, 2017, RISERVA 2015

88

CAMPOCHIARENTI Chianti Colli Senesi Docg 2017 CAMPOCHIARENTI Rubino vivace; croccantezza fruttata che va dall’amarena al succo di albicocca e si declina ulteriormente con note floreali di rosa rossa e violetta, chiude una nuance balsamica. Ingresso in bocca lungo e morbido, tannini setosi e ben integrati con finale ricco di aromi fruttati. Lively ruby-red colored. Crunchy fruity aromas on the nose ranging from sour black cherry to apricot juice with floral notes of red rose and violet and ending on a balsamic nuance. Long and soft entry on the palate, with silky and well-integrated tannins, and plenty of fruity aromas on the finish.

88

FATTORIA DI BAGNOLO Chianti Colli Fiorentini Docg 2016 FATTORIA DI BAGNOLO Rubino vivace con sfumature porpora. Al naso esordio floreale delicato su un esuberante fruttato di ciliegie e fragole. Il profumo si sviluppa nel frutto fino ad arrivare ai frutti di bosco. La freschezza olfattiva trova riscontro in bocca, rendendolo dinamico sia in freschezza che sapidità. Tannini ottimi. Lively ruby-red colored with deep red tinges. It

opens on the nose with delicate floral aromas on a background of fruity notes of cherry and strawberry, developing further into soft fruit notes. Fresh, dynamic and savoury on the palate. Excellent tannins.

88

FATTORIA DI FIANO UGO BING Chianti Colli Fiorentini Docg 2016 FATTORIA DI FIANO UGO BING Rosso rubino con accenni purpurei. Un bell’ingresso al naso con spezie dolci come cannella, noce moscata, caramella mou, ma anche fiori come violetta e un fruttato fragrante di ribes nero. In bocca avvolgente con inizio morbido e finale tannico e deciso, molto d’impatto e di grande livello. Ruby-red colored with deep red tinges. Lovely entry on the nose with sweet spices such as cinnamon, nutmeg, soft toffee candy, but also floral notes like violet and fragrant fruity aromas of blackcurrant. Mouthfilling on the palate with a soft entry and an assertive and tannic finish, very impactful and top-level.

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COLOGNOLE Chianti Rùfina Docg 2016 COLOGNOLE Colore rubino con riflesso granato, sottile ma

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complesso il profumo con note di albicocca e arancia rossa, melograno e una nota floreale di glicine. In bocca snello ed elegante ci racconta la sua freschezza e la sua vivacità con tannini ben integrati. Chiude con aromi leggermente speziati. Ruby-red colored with garnet-red tinges. Subtle but complex on the nose with notes of apricot and blood orange, pomegranate and a floral note of wisteria. Slim-bodied and elegant on the palate, with freshness, liveliness and well-integrated tannins. Slightly spicy aromas on the finish.

86

TENUTA SAN JACOPO Chianti Docg 2017 TENUTA SAN JACOPO Rosso rubino intenso. Profumi di frutta di sottobosco, in prevalenza ribes a bacca rossa, molto floreale e con una leggera nota balsamica e di liquirizia. In bocca è immediata la spiccata freschezza, tannino vivace e integrato, di media struttura. Intense ruby-red colored. Soft fruit aromas on the nose, mostly redcurrant, intense floral smells and a slightly balsamic and licorice note. Very fresh entry on the palate, with lively, well-integrated and medium-structured tannins.


TOP TEN

Rassicurante 2015 Freschezza di gusto e aromi, per l’annata 2015. Non vini muscolosi, ma buone espressioni di Sangiovese e una chiara volontà di presentare un prodotto che abbia una propria identità. Per quanto riguarda le Riserve, il 2013 è sicuramente una annata più “rassicurante” del 2014 A freshness of flavours and aromas for the 2015 vintage. The wines aren’t strong but boast good Sangiovese expressions and a clear desire to present a product which has its own identity. As for the Riserva wines, the 2013 is definitely a more “comforting” vintage than the 2014

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POGGIO SANT’ENRICO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2010 CARPINETO Fitta trama di rosso granata. Nell’evoluzione il profumo mantiene integrità fruttata di mora e susina in confettura contornate da bergamotto, anice stellato, tè verde, selvaggina. Ha tannini vellutati e una grandiosa scia di arancia amara in chiusura di bocca. Dense garnet-red colored. The nose evolves towards fruity notes of blackberry and plum preserve surrounded by bergamot orange, star anise, green tea, game. Velvety tannins and bitter orange shining through on the back palate.

92

ORIGINE Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2013 NOTTOLA Rosso granata luminoso. Al naso spicca il fiore di elicriso con prugna, amarena sciroppata, cannella e sottobosco. Ha un gusto profondo. È caldo e avvolgente con buon risalto in bocca della componente aromatica, che è balsamica e chiude su note di liquirizia. Bright garnet-red colored. The nose offers

aromas of helichrysum flower, sour black cherry in syrup, cinnamon and underwood. Spacious, warm and mouthfilling on the palate, which is enhanced by an aromatic balsamic component, with notes of licorice on the finish.

90

PARCETO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 GATTAVECCHI Manto rubino con sfumatura granata. Il profumo evoluto si apre con amarena e mora in confettura, un tocco di finocchietto e ricorda una pralina di cioccolato. Avvolge il palato in ingresso per proseguire con uno sviluppo fresco e un caldo finale fruttato. Ruby-red colored with garnet-red tinges. The evolved nose opens with sour black cherry and blackberry preserve, with a touch of wild fennel and a hint of chocolate praline. Mouthfilling entry on the palate, followed by a fresh progression and a warm fruity finish.

90

FATTORIA DELLA TALOSA Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 FATTORIA DELLA TALOSA Rubino compatto vivace. È essenzialmente

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fruttato all’olfatto con mora di rovo e mirtillo fresco su uno sfondo di erbe alpine e tratti ferrosi. È equilibrato in bocca dove eccellono freschezza e sapidità che rendono gustosa la beva e ha chiusura di arancia. Thick and lively ruby-red colored. Basically fruity on the nose with blackberry and fresh blueberry aromas on a background of mountain herbs and iron-like hints. Wellbalanced on the palate, with great freshness and savouriness, which make the wine easydrinking. An orange note on the finish.

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“142-4” Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 METINELLA Rosso granata. Ha toni austeri all’olfatto con pot-pourri di fiori secchi, bacche di goji, tabacco, scorza d’arancio, una punta di ginepro. La morbidezza al gusto dimostra una garbata classe, i tannini sono fusi con il finale di bocca dai tratti balsamici. Garnet-red colored. Austere on the nose with dried flower pot pourri, goji berries, tobacco, orange rind, a touch of juniper. Soft and gracefully elegant on the palate, the tannins are well-integrated with the balsamic back palate.


VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO ANNATA 2015, RISERVA 2014, SELEZIONE ANNATE PRECEDENTI

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DEI Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 DEI Da una veste luminosa di tonalità granata emergono nitidi fiori appassiti, confetture di marasca e susina, liquirizia e tè verde. L’ingresso in bocca è morbido, i tannini determinano una struttura progressiva che conferisce vitalità e mineralità al gusto. Bright garnet-red colored, the nose offers close-focused aromas of wilted flowers, marasca cherry and plum preserve, licorice and green tea. Soft entry on the palate, the tannins bring a progressive structure which gives liveliness and minerality to the palate.

89

BOSCARELLI Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2013 BOSCARELLI Granata trasparente. L’impatto al naso floreale di iris anticipa scorza d’arancio e tamarindo su uno sfondo di pepe, chiodi di garofano e cuoio. Il sorso è lineare, pilotato da acidità e sapidità che danno risalto a tannini longevi. La chiusura è ferrosa. Clear garnet-red colored. It opens on the nose

with floral aromas of iris followed by orange rind and tamarind, on a background of black pepper, cloves and leather. Consistent on the palate, which is controlled by the acidity and savouriness that enhance the ageable tannins. Iron-like on the finish.

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LA CIARLANA Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 LA CIARLANA Rubino dal riflesso granata. Il profumo fruttato maturo è in evoluzione e si arricchisce di sensazioni mentolate, legno di sandalo, cannella. Il gusto è decisamente morbido, equilibrato da piacevole acidità e ripropone note balsamiche anche nel finale di bocca. Ruby-red with garnet-red tinges. The ripe fruity nose is evolving and is enriched by mentholated, sandalwood and cinnamon notes. Definitely soft on the palate, well-balanced by the pleasant acidity and balsamic notes on the back palate.

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LE BÈRNE Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 LE BÈRNE Vivida veste rosso rubino. Al naso ha impatto

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fruttato e floreale fresco di lampone e giaggiolo, arricchito da sensazioni boisé e un che di cioccolato di Modica. Ha pienezza di bocca; i tannini giovani hanno prospettiva interessante. Chiude col ricordo di amarena. Bright ruby-red colored. It opens on the nose with fresh fruity and floral notes of raspberry and iris, enriched by oaky sensations and a touch of Modica chocolate. Full on the palate; the young tannins have an interesting potential. A sour black cherry note on the finish.

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POLIZIANO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015 POLIZIANO Rubino dall’accenno granato, tenue e vivace. Esibisce all’olfatto petali di rosa e gelatina di lampone, nuances speziate di vaniglia e cardamomo. In bocca esprime equilibrio grazie a tannini rotondi che non frenano lo sviluppo aromatico di caramella di frutta. Pale and lively ruby-red colored with garnetred tinges. The nose offers rose petals and raspberry jelly, and spicy hints of vanilla and cardamom. Well-balanced on the palate owing to the round tannins which do not hold back the aromatic fruit-candy progression.


TOP TEN

Profonde Riserve Nonostante un andamento stagionale altalenante e complicato, i produttori nel 2017 hanno lavorato egregiamente, tutelando intensità di profumi e concentrazione di sapori. Eleganti e profonde le Riserve, ricche di freschezza e sapidità, trait d’union di tutte le annate presentate Despite fluctuating and complex seasonal trends, the producers did their work just fine in 2017, protecting the intensity of the aromas and concentration of tastes. Elegant and profound, the Riserva wines, full of freshness and flavour, are a union of all the vintages presented

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SANICE Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2015 CESANI Dorato splendente. Al naso richiami minerali abbracciano profumi eleganti che si svelano lentamente a costituire un bagaglio olfattivo intenso di gelsomino, erbe aromatiche, frutta esotica e spezie dolci, di innata qualità. Il sorso delinea il carattere del grande vino. Ancora in evoluzione, saporito e dinamico, dal persistente finale di lime e mandorla. Bright golden-yellow colored. Mineral hints on the nose embrace elegant aromas which are revealed slowly and form an intense bouquet of jasmine, aromatic herbs, tropical fruit and sweet spices, of innate quality. Great character on the palate. Lingering lime and almond finish.

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PANIZZI Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2014 PANIZZI Paglierino vivo e lucente. Olfatto caratterizzato da incenso, erbe officinali, fico, dattero, gesso, pino, rosmarino e legno di cedro. Gustoso e avvolgente è dotato di una struttura piena. Componenti ben integrate donano persistenza, valorizzate dal piacevolissimo finale che ricorda il salmastro e la

torba da whisky. Bright and lively straw-yellow colored. The nose offers aromas of incense, officinal herbs, fig, date, chalk, pine, rosemary and cedarwood. Tasty, mouthfilling and full-bodied on the palate. All the components are well-integrated, giving the wine length, pleasant salty and whisky peat finish.

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SELVABIANCA Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA Paglierino scarico. Profumi di pompelmo e maracuja aprono la strada a timo, tiglio, erbe aromatiche, sentori minerali, camomilla e mandarino verde. Freschezza e sapidità si alternano in un gioco di sapori, esaltandone la piacevolezza e la bevibilità. Allettante persistenza marcata dall’agrume. Pale straw-yellow colored. Aromas of grapefruit and passion fruit make way for thyme, lime tree, aromatic herbs, mineral hints, chamomile and unripe tangerine. Freshness and savouriness are wellintegrated and alternate on the palate in an intense play of flavours, enhancing the wine’s pleasantness and easy-drinking quality. Inviting length marked by citrus fruit notes.

44

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FATTORIA DI PANCOLE Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 FATTORIA DI PANCOLE Paglierino luminoso. Decisi aromi di salsedine e torba introducono profumi raffinati di frutta bianca, gelèe di ananas, albicocca sciroppata, zucchero vanigliato e gelsomino. Bocca avvolgente, fresca e sapida. Ritmo gustativo coinvolgente, sinuoso e suadente. Esemplare espressione del territorio. Bright straw-yellow colored. It opens on the nose with intense aromas of sea salt and peat followed by elegant smells of white fruit, pineapple jelly, apricot in syrup, vanilla sugar and jasmine. An intriguing, supple and delightful flavor progression. A fine expression of the terroir.

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TITOLATO STROZZI Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 GUICCIARDINI STROZZI Paglierino delicato. Agrume e frutto tropicale, poi melissa e gesso, succo alla pera, menta dolce, rosmarino, timo, salvia e pinolo. Al gusto è potente e sapido, di buona persistenza. La struttura è ben delineata dal sapore ammandorlato, presente in tutto lo sviluppo gusto-olfattivo. Soft straw-yellow colored. The nose offers aromas of citrus and tropical fruit, followed by lemon


VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO DOCG ANNATA 2017, RISERVA 2014, 2015

balm and chalk, pear juice, sweet mint, rosemary, thyme, sage and pine nut. The structure is marked by the almondy flavour throughout the whole nose-palate development.

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ISOLA BIANCA Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 TERUZZI Paglierino garbato. Impatto olfattivo elegante di tiglio, agrume, anice, pera matura, passion fruit, mentuccia, mandorla e leggero zucchero a velo. Succoso, la freschezza invade i sensi donando saporosità e intensità gusto-olfattiva. Raffinatamente persistente con gradevoli richiami minerali e salmastrosi. Soft straw-yellow colored. It opens elegantly on the nose with aromas of lime tree, anise, ripe pear, passion fruit, field balm, almond and a slight note of icing sugar. Juicy on the palate. Elegantly lingering with enjoyable mineral and salty hints.

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VIGNA IN FIORE Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 MASSIMO DALDIN Paglierino chiaro e luminoso. Al naso albicocca, timo, salvia, confetto, zucchero vanigliato, pompelmo rosa e ricordi minerali. In bocca freschezza

e sapidità si contendono il ruolo del protagonista, in un suadente susseguirsi di sapori ben integrati. Persistente e dal finale coerente nei richiami olfattivi. Pale and bright straw-yellow colored. The nose offers aromas of apricot, thyme, sage, sugared almond, vanilla sugar, pink grapefruit and mineral hints. Fresh and savoury on the palate, in a charming succession of well-integrated flavours. Lingering and consistent with the nose on the finish.

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CROCUS Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2015 CASA ALLE VACCHE Paglierino dai riflessi dorati. Riconoscimenti di erbe aromatiche, biancospino, confetto, incenso, mela verde, cedro candito, curcumina e kumquat aprono la strada alla bocca succosa, in perfetto equilibrio gustativo, esprime classe e piacevolezza. Finale sapido e di scorza di lime. Straw-yellow colored with golden-yellow tinges. The nose features notes of aromatic herbs, whitethorn, sugared almond, incense, Granny Smith apple, candied citron, curcumin and kumquat. Juicy on the palate. Lime rind finish.

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SANTA CHIARA Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 PALAGETTO Paglierino di media intensità. Fiori di zagara e di pesco incorniciano elegantemente fragranze di frutti dolci, legno, bacca di vaniglia ed erbe aromatiche. Un’interpretazione gustosa e immediata della vernaccia, persistente, sapida e dal finale fruttato di mandarino candito. Medium-intense straw-yellow colored. Orange and peach blossom elegantly frame aromas of sweet fruit, wood, vanilla pod and aromatic herbs. A tasty version of Vernaccia, lingering, savoury and a fruity candied tangerine finish.

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CLARA STELLA Vernaccia di San Gimignano Docg 2017 CAPPELLASANTANDREA Paglierino scarico. Profumi ben espressi di pompelmo e lime, talco, iris bianco, gelsomino, mentuccia, salvia e salsedine. In bocca è fresco e sapido, ricco di sapore e di buona persistenza. Finale minerale. Pale straw-yellow colored. Well-expressed aromas of grapefruit and lime, talcum powder, jasmine, field balm, sage and sea salt. Fresh and savoury on the palate, rich in flavor and length. Mineral finish.



PAIRINGS

Amici inseparabili Cinque chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscana hanno rivistitato un piatto del territorio in sintonia con le annate delle cinque denominazioni presentate alle Anteprime 2018 Five chefs of the delegation Unione Regionale Cuochi Toscana paired a local dish with some of the best wines of the Tuscan previews 2018

Text Teresa Favi


Arrostaccio

Un piatto tipico del territorio che Sara Barbara Guadagnoli dedica al Brunello di Montalcino A typical dish from the territory that Sara Barbara Guadagnoli dedicates to the Brunello di Montalcino

Per questo piatto servono pollo, anatra, coniglio, scamerita di maiale, costoliccio di maiale, salsiccia, sedano, carote e cipolla rossa Toscana. La carne tagliata a pezzi viene messa a insaporire per due ore in una ciotola insieme alle verdure tagliate grossolanamente, condita con sale e pepe senza aggiunta di olio. Sistemati i pezzi di carne e le verdure in teglia si irrora il tutto con del vino rosso, meglio se un Brunello di Montalcino, e una spruzzata di aceto. Normalmente cotto nel forno a legna ad una temperatura di circa 250° per circa 1 ora, poi il forno si abbassa (180/200) per altre 2 ore. All’inizio la carne risulterà molto acquosa, man mano asciugandosi diventerà croccante fuori e morbida internamente e i sapori si mescoleranno.

This dish calls for chicken, duck, rabbit, pork shoulder, pork rib, sausage, celery, carrots and red Tuscan onion. The meat is cut into pieces and flavoured for two hours in a bowl with the roughly chopped vegetables, sprinkled with salt, pepper and oil. Arrange the meat and vegetables in a casserole dish and moisten with red wine – Brunello di Montalcino is best – and a splash of vinegar. The delicacy is usually cooked in a wood oven at about 250° for around 1 hour, then the temperature is lowered to 180-200° for another 2 hours. At the beginning, the meat will be very watery, but it will slowly dry out, coming crunchy on the outside and soft on the inside, and the flavours will blend together.

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Cappelli ripieni di Peposo

La rivisitazione di un tipico piatto fiorentino, firmata Maria Probst e Cristian Santandrea della Tenda Rossa, da abbinare al Chianti Classico The reinterpretation of a typical Florentine dish in a recipe by Maria Probst and Cristian Santandrea from Tenda Rossa, paired with Chianti Classico

Peposo: passare il muscolo di manzo tagliato a cubetti nel pepe e disporlo in un tegame di coccio; aggiungere sale, aglio e il mazzetto di odori, ½ l di Chianti Classico, cuocere in forno caldo a 150° per almeno 3 ore, con coperchio. Cappelli: tritare il peposo, togliendo gli odori, aggiungere il pane bagnato e un cucchiaio di parmigiano. Mantecare. Tirare una sfoglia molto fine e tagliarla con un coppapasta (8 cm diametro) poi farcire con il ripieno e chiudere. Cuocere i cappelli in una padella antiaderente nel brodo vegetale senza sale, un filo di olio e quasi a fine cottura aggiungere del formaggio. Sui 4 piatti ben caldi stendere la salsa di pecorino (a base di latte, pecorino, burro, noce moscata e farina) adagiare i 5 cappelli e profumare con una leggera grattata di limone.

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Pre-heat the oven to 150°. Peposo: sprinkle a forequarter of pork, cut into cubes, with pepper and arrange them in a terracotta pan; add salt, garlic, a small bundle of herbs and ½ litre of Chianti Classico and cook covered in the oven for at least 3 hours. Pastry: mince the peposo, remove the herbs and add moist bread and a spoonful of parmesan cheese. Cook until creamy. Form a thin stretch of puff pastry and cut with a circular pastry cutter (8 cm in diameter); fill with the peposo and seal shut. Cook the pastries in a non-stick pan in unsalted vegetable broth and a bit of oil. When they are nearly cooked, at the cheese. Arrange the pecorino cheese sauce (made from milk, pecorino cheese, butter, nutmeg and flour) on 4 hot plates, set the pastries on top and add a light layer of grated lemon.


Bordatino alla livornese Un piatto tipico livornese, nato a ‘bordo’ delle navi che la chef Paola Picchi suggerisce di abbinare al Chianti A typical dish from Livorno, invented “aboard” ships, that chef Paola Picchi recommends pairing with Chianti wine

Lessare 100 gr di cannellini di Sorano lasciati in ammollo per una notte, frullarli e tenere da parte il loro brodo. In una casseruola alta preparare un leggero soffritto con carota, sedano, aglio, cipolla, basilico, timo e maggiorana tritati. Aggiungere 200 gr di cavolo nero privato dei gambi e tagliato a strisce e cuocere per altri quindici minuti. Unire il passato di fagioli e il loro brodo di cottura, salare e portare a ebollizione. Versare a pioggia 300 gr di farina di mais, facendo attenzione a non formare grumi e cuocere per circa 40 minuti mescolando continuamente fino a che non si stacca dai bordi della casseruola. Aggiungere alla fine mezzo bicchiere di Chianti per dare al bordatino un sapore più intenso. Servire con un filo d’olio evo e pepe nero.

Stew 100 grams of Sorano cannellini beans left to soak overnight, blend them and set the broth to the side. In a tall casserole dish, prepare a light mirepoix with chopped carrots, celery, garlic, onion, basil, thyme and marjoram. Add 200 grams of black cabbage without the stems and cut into strips and cook for another 15 minutes. Add the bean puree and its broth to the mix, along with salt, and bring to a boil. Slowly sprinkle in 300 grams of cornmeal, making sure lumps don’t form, and cook for about 40 minutes. Stir continuously to ensure the mix doesn’t stick to the pan. Add half a glass of Chianti at the end to give the bordatino a more intense flavour. Serve with a bit of extra-virgin olive oil and black pepper.

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Filetto di cinta Senese con crumble di porcini Il piatto di Marialuisa Lovari che esalta le materie prime locali, ben si abbina al Nobile di Montepulciano Marialuisa Lovari’s dish highlights local ingredients and pairs well with the Nobile di Montepulciano wine

Marinare per 10 ore il filetto di maiale in un trito di scalogno, timo e rosmarino, olio evo. Preparare una farcia con 120 gr di petto di pollo passato al cutter con panna, timo, sale e pepe. Spatolare la farcia su carta fata, adagiare il filetto, arrotolare a caramella, cuocere a vapore. Crumble di porcini: mischiare 25 gr farina di mandorle, 25 gr isomalto, 25 g farina 00 e impastarle nella planetaria con 25 gr burro, 20 gr porcini secchi, sale. Far riposare a -18°c per un’ora. Grattare il composto con l’aiuto di una grattugia a maglia media su una teglia da forno. Cuocere a 170°c per 10 minuti. Far freddare a temperatura ambiente. Servire il filetto cosparso di crumble accompagnato con cavoli invernali al vapore.

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Marinate the pork tenderloin for 10 hours in a mince of scallions, thyme, rosemary and extra-virgin olive oil. Prepare a filling with 120 grams of finely chopped chicken breast, cream, thyme, salt and pepper. Spread the filling on plastic wrap, arrange the filet on top, roll and seal shut on the ends, and steam. Porcini mushroom crumble: mix 25 grams of almond flour, 25 grams of isomalt and 25 grams of 00 flour and knead in a mixer along with 25 grams of butter, 20 grams of dry porcini mushrooms and salt. Let sit at -18°C for 1 hour. Grate the mixture over a baking tray and cook for 10 minutes in the oven, pre-heated to 170°C. Let cool at room temperature. Sprinkle the crumble over the filet with steamed winter cabbage.


Umami a modo mio

Si sposa con la Vernaccia di San Gimignano, questo piatto di mare a base di totani e fichi firmato dalla chef Michela Starita This seafood dish made with squid and figs by chef Michela Starita pairs well with the Vernaccia di San Gimignano

Pulire 12 totani del Mediterraneo e dividerli in 2 a formare degli anelli. Tagliare 5 fichi maturi e cuocerli con un pizzico di sale. Amalgamare 100 gr di caprino con un po’ di panna per renderlo cremoso, un pizzico di sale. Per la liaison scaldare 20 gr di olio evo e 20 gr di farina di tipo 2, aggiungere un mix di paprika dolce e forte, 250g di brodo fatto con gli avanzi dei totani, sale e portare a ebollizione, levare dal fuoco e far freddare. Cuocere a vapore i totani per 1 minuto, riempirli di marmellata di fichi, poggiarli sulla liaison e finire con germogli di ravanello, intervallate i totani alla quenelle di caprino e spolverate con bottarga di tonno in polvere.

Clean 12 Mediterranean squids and cut into rings. Cut 5 ripe figs and cook with a pinch of salt. Whisk 100 grams of goat’s cheese with a bit of cream and salt until creamy. For the liaison, heat 20 grams of extra-virgin olive oil and 20 grams of type 2 flour, add a mix of sweet and strong paprika, 250 grams of broth made from the squids’ leftovers and salt, and bring to a boil. Remove from heat and let cool. Steam the squids for 1 minute, fill them with the fig jam, arrange on the liaison and top with radish sprouts. Space out the squids, alternating them with the quenelle of goat’s cheese, and sprinkle with powdered tuna bottarga.

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FOOD WORLD text Maria Lardara

L’acqua che si abbina come il vino L’etichetta San Felice si sposa con la cucina a base di pesce dei ristoranti Vivo San Felice pairs well with the seafood dishes offered at the restaurant Vivo

La chiedono liscia o con le bollicine. Eppure, c’è acqua e acqua: ogni tipologia ha caratteristiche e sapori diversi, percepibili anche dal palato dei non esperti. E l’etichetta fa certamente la differenza, come nel caso dell’Acqua San Felice, che racconta un territorio ricco di storia e bellezza: la Toscana. Declinata nelle tre varianti di naturale, frizzante e leggermente frizzante, la bottiglia di Acqua San Felice è un piccolo gioiello di eleganza che approda sulla tavola dei migliori ristoratori che hanno a cuore il legame con il territorio. Uno di questi è Pietro Mura, responsabile dei tre ristoranti Vivo a Capalbio, Firenze e Milano, dove il made in Tuscany è una costante del menù. Dal pesce dell’Argentario (la famiglia Manno – proprietaria dei ristoranti Vivo – è attiva nel mondo ittico da quattro generazioni) alle etichette dei vini passando per l’olio, l’eccellenza di casa nostra fa da padrona nella ristorazione. Non poteva dunque mancare l’Acqua San Felice, che sgorga dalle pendici dell’appennino pistoiese: quasi una scelta obbligata per una cucina che predilige prodotti del territorio, in primis il pesce pescato direttamente dai proprietari. “Serviamo Acqua San Felice dal 2017 – spiega Mura – e i clienti apprezzano anche la bottiglia elegante di vetro che la contraddistingue”. L’acqua, del resto, s’abbina esattamente come il vino, capace di influenzare il gusto dei piatti: le bollicine della San Felice, grazie a quella finissima effervescenza che deriva dalla bassa temperatura dell’acqua di sorgente, si sposano perfettamente con i piatti di crudité di pesce. Un piacere per gli occhi e una festa per il palato.

Stilled or sparkling. Yet, there’s water, and then there’s water: each kind has different characteristics and flavours, noticeable even to non-experts. And the label certainly makes a difference, as is the case with Acqua San Felice, which speaks of a territory rich in history and beauty: Tuscany. Divided into the three varieties of still, sparkling and lightly sparkling, a bottle of Acqua San Felice is a small jewel of elegance that can be found on the tables of the best restaurants, each one caring greatly about the bond with the territory. One of these is Pietro Mura, manager of three Vivo restaurants in Capalbio, Florence and Milan, where Made in Tuscany can be seen on every menu. From fish caught off the Argentario (the Manno family – the owner of Vivo – has worked in the world of fish for four generations) to wine labels and oil, the excellence of our home reigns supreme in food service. And with this, Acqua San Felice surely couldn’t be left out, which flows from the slopes of the Pistoia Apennines, almost a necessary choice for cuisine that favours local products, including, first and foremost, fish caught directly by the owners. “We’ve served Acqua San Felice since 2017,” explains Mura, “and clients appreciate the elegant glass bottle that distinguishes it.” Water, after all, can be paired just like wine, capable of influencing the flavour of a dish: the bubbles in San Felice, thanks to the subtle effervescence that comes from the low temperature of the spring water, pairs perfectly with raw fish, in a treat for the eyes and a party for the palate.

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WINE INTERVIEW text Matteo Parigi Bini

Lady ‘Gallo Nero’

Vi presentiamo Carlotta Gori, neo-diettore del Consorzio del Chianti Classico Introducing Carlotta Gori, the new director of the Chianti Classico Consortium Per la prima volta nella storia, il Gallo Nero ha una donna al vertice. E’ Carlotta Gori, direttore del Consorzio Vino Chianti Classico da meno di un anno. Fiorentina, una laurea in Giurisprudenza alle spalle, ha iniziato la sua carriera nel Consorzio venti anni fa. Un percorso lavorativo che l’ha portata a ricoprire la carica di Responsabile attività di tutela legale e vigilanza e Responsabile rapporti istituzionali per il Gallo Nero. Quali sono i valori riconosciuti oggi al Chianti Classico? Negli ultimi venti anni i nostri vini hanno avuto una crescita esponenziale nella percezione della qualità. La Gran Selezione ha contribuito in questa direzione? Uscita per la prima volta nel 2014, è nata perché sentivamo l’esigenza di chiudere una piramide qualitativa con una trazione dell’eccellenza. Ciò che apprezziamo oggi è il fatto che la Gran Selezione non ha soffocato le altre due tipologie che sono rimaste ben salde sul mercato. Che annata è stata la 2017? Ottima dal punto di vista qualitativo, con una sensibile riduzione della produzione. Cosa pensa della professionalità della sommellerie, così cresciuta tra i giovani negli ultimi anni? La crescita della professionalità dei sommelier ha una ricaduta virtuosa sulla qualità del prodotto. Il sommelier è un veicolo di primaria importanza che fa crescere l’attenzione del consumatore, ma anche il lavoro stesso dei produttori, i quali sono ancora più motivati a migliorarsi sapendo che un professionista è in grado di comunicare e diffondere al meglio i valori meno tangibili di loro prodotti. In un territorio candidato Unesco, con una valenza turistica in ascensa, come vede il binomio, tra vino e territorio? Il Consorzio, tra i primi in Italia, ha spinto, investito e ricercato l’integrazione tra prodotto e territorio convinto che un prodotto di qualità non può che nascere in un territorio che viene trattato, gestito e comunicato come un patrimonio d’eccellenza. Va in questa direzione la recente apertura della nuova sede a Radda? Il Consorzio ha fatto degli investimenti cospicui su questa sede prestigiosa, connontata da un altissimo valore storico. E Casa Chianti Classico (in un ex-convento francescano fuori dal tempo, ndr.) oggi è la nostra sede di rappresentanza e l’ambiente dove il vino si intreccia con le più importanti attività che caratterizzano il territorio: turismo, arte, cultura. Quali luoghi suggerirebbe ad un turista in visita nel Chianti Classico? E’ una terra meravigliosa che infonde armonia e serenità. Consiglio di visitarla vigna dopo vigna, borgo dopo borgo per scoprirla in tutta la sua bellezza.

For the first time in history, Gallo Nero is led by a woman: Carlotta Gori, director of the Chianti Classico Consortium for less than a year. Florentine, with a degree in Law, she began her career in the Consortium 20 years ago. Her professional path has included the role of Head of Legal Protection and Supervision, as well as Head of Institutional Relations for the Consortium. What are the Chianti Classico’s values today? In the last 20 years, our wines have grown exponentially in the perception of quality. Has the Gran Selezione contributed to this direction? Introduced for the first time in 2014, it was created because we felt the need to complete a pyramid of quality with something excellent. What we’re proud of today is the fact that the Gran Selezione hasn’t overshadowed the other two varieties, which have remained steadfast in the market. How was the 2017 harvest? It was excellent from a quality standpoint, though there was a noticeable drop in production. What do you think of the work of sommeliers, which has grown amongst the younger crowds in recent years? The growing work of sommeliers has good consequences on the quality of the product. The sommelier is a principal channel for raising consumer awareness, as well as increasing the work of the producers themselves, who are even more motivated to improve, knowing that a professional is able to best communicate and disseminate the less tangible values of their products. In a UNESCO-nominated territory, with rising touristic value, how do you see this combination of wine and territory? The Consortium, among the top in Italy, has pushed for, invested in and studied the integration between product and territory, having always been convinced that a quality product can only come from a territory that is treated, managed and communicated like an immense patrimony. Is this the direction that the recent opening of the new location in Radda is heading in? The Consortium made some substantial investments in this prestigious location, which boasts an incredibly high historic value. And Casa Chianti Classico (in the former Franciscan convent that appears as if frozen in time, editor’s note) is now the company’s liaison office, as well as where wine blends with the most important activities that distinguish the territory: tourism, art and culture. What places in the Chianti Classico area would you suggest to a tourist? It’s a wonderful territory instilled with harmony and serenity. I would suggest visiting vineyard after vineyard, village and village, so it can be discovered in all its beauty.

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Carlotta Gori, Casa Chianti Classico in Radda in Chianti, the Abbey in Passignano surrounded by vineyards


WINE WORLD text Federico Rosati

Storia e fascino

La Vernaccia di San Gimignano si trasforma in un’esperienza da vedere, sentire e gustare, grazie all’impegno del Consorzio Vernaccia di San Gimignano is an experience that stimulates the sight, hearing and taste thanks to the Consortium’s dedication La Vernaccia di San Gimignano vanta una storia di oltre ottocento anni, da quando era il vino più in voga tra le classi privilegiate dell’età dei Comuni fino ai giorni nostri, riuscendo a resistere anche a periodi di profonda crisi. La storia recente è nota: grazie al lavoro di recupero e valorizzazione del vitigno attuato nei primi decenni secolo scorso, nel 1966 paradossalmente è proprio la Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco toscano, a fregiarsi per prima del marchio Doc, promosso a Docg nel 1993. Oggi la Vernaccia di San Gimignano è una realtà affermata e apprezzata in Italia e all’estero, verso cui si esporta oltre la metà della produzione complessiva. Per quanto riguarda la vendemmia 2017, anche questa denominazione ha risentito di un’annata già archiviata come problematica: prima una gelata primaverile, poi la lunga estate caratterizzata dalla scarsità di precipitazioni. Si è arrivati a una vendemmia anticipata da parte di molte aziende, e che ha portato a una complessiva riduzione di Vernaccia di San Gimignano di oltre il 25% rispetto al 2016. Se la quantità ha risentito della vendemmia, al contrario la qualità del vino prodotto è stata preservata e i dati sono positivi: dai 720 ettari di vigneto dedicati, sono state ricavate 5 milioni di bottiglie, già assorbite dal mercato. Si conferma infatti l’export con il 52%, di cui il 27,5 % al mercato europeo, Germania in testa, il 18,9% al mercato americano (di cui il 16,3% negli USA), il 4,7% a quello asiatico. Ma i numeri non possono aiutare a comprendere l’essenza di un vino così carico di storia e fascino. Per questo motivo, è stato recentemente inaugurato il Vernaccia di San Gimignano Wine Experience. Situato nella Rocca di Montestaffoli, il punto più alto della città, le cui mura medioevali accolgono un centro interamente dedicato al vino e in grado di offrire ai visitatori un’esperienza emozionale della Vernaccia di San Gimignano. Immagini, luci, suoni, ologrammi, realtà virtuale, accompagnate dalla degustazione dei vini, consentono una full immersion sensoriale nel territorio e nella produzione del vino. Un prova ulteriore di quanto quel cammino iniziato nel XIII secolo sia ancora in costante evoluzione.

The Vernaccia di San Gimignano boasts more than 800 years of history, from the era of medieval communes, when it was the trendiest wine amongst the upper echelons of society, to present day, successfully weathering the storm during even the most intense periods of crisis. Its recent history is well-known: thanks to recovery works and the valorization of the grape variety carried out in the early 1900s, in 1966, the Vernaccia di San Gimignano, a white Tuscan wine, ironically became the first to earn the DOC classification, later promoted to DOCG in 1993. Today, the Vernaccia di San Gimignano is a successful and esteemed wine throughout Italy and abroad, where more than half of the total production is exported to. With regard to the 2017 harvest, the wine also felt the effects of what has already been characterized as a problematic year: first the spring frost, then the long summer with little rainfall. Many companies had their harvest earlier than usual, which led to an overall reduction of the Vernaccia di San Gimignano by more than 25% compared to 2016. While the quantity was effected by the harvest, the quality of the wine produced was preserved, offering excellent results: out of 720 hectares of dedicated vineyards, 5 million bottles were produced, already snatched up by the market. Exports showed to be at 52%, with 27.5% on the European market – Germany in the top spot – 18.9% on the American market (16.3% in the USA) and 4.7% on the Asian market. But these numbers do little to help us understand the essence of a wine so full of history and fascination. For this reason, the Vernaccia di San Gimignano Wine Experience was recently inaugurated. Located in the Rocca di Montestaffoli, the highest point in the city, its medieval walls host a centre that is entirely dedicated to wine and able to offer visitors an emotional experience of the Vernaccia di San Gimignano. Images, lights, sounds, holograms and virtual reality, accompanied by wine tastings, allow for a full sensory immersion in the territory and its wine production: further evidence of how much that progress begun in the 13th century is still today in constant evolution.

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Some pictures of Rocca di Montestaffoli, the headquarters of the Vernaccia di San Gimignano Consortium


Various moments of the wine tasting. Right above: Nicolò D’Afflitto. Left above: Lamberto Frescobaldi (President) and Giovanni Geddes da Filicaja (CEO). Right below: Ferdinando Frescobaldi


WINE TASTING text Andrea Galanti - photo Marco Mori / New Press Photo

Anteprima esclusiva a Nipozzano In una cornice unica si è realizzata la presentazione della vendemmia 2017 The presentation of the newly released 2017 vintages was held in a unique setting

“La 2017 è stata una annata difficile e complicata con cali della produzione un po’ in tutte le tenute e un caldo che difficilmente scorderemo”, le parole di Nicolò D’Afflitto, enologo e braccio destro della Famiglia Frescobaldi, affermano però un risultato sorprendente e inaspettato, grazie ad un grande lavoro in vigna che ha permesso di portare in cantina uve di ottima qualità. La degustazione si è svolta con campioni bendati delle varie tenute Marchesi Frescobaldi e suddivisi per le tre tipologie di vitigno maggiormente utilizzati: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon. La prima batteria composta da sei Sangiovese mi ha sorpreso molto: grande acidità e scorrevolezza; in alcuni casi tannini decisi e vibranti, nessuna nota di sovramaturazione. Il campione che mi ha maggiormente colpito è stato il secondo, rivelatosi poi proveniente da Montalcino. Aspetto olfattivo delicato e decisamente giovanile, con frutta fresca e fiori appena colti, si apre in bocca con tannini decisi e potenti, molto territoriale in perfetto “Montalcino style”. La batteria dei Merlot si contraddistingue con diverse espressioni stilistiche. Da note di frutta rossa, scura e matura, a note più croccanti. In alcuni casi la speziatura è più evidente, oppure lascia spazio alle note di sottobosco e tartufo. Da un punto di vista gustativo si conferma un’alternanza di sensazioni: rotondità che si contrappone ad espressioni tanniche più decise, sensazioni di freschezza marcate, mentre in alcuni casi si percepisce una leggera sovramaturazione. Il campione da me scelto è stato il quinto, proveniente dalla tenuta Ornellaia, contraddistinto da un aspetto olfattivo molto elegante, concentrato su un grande frutto, molto

“2017 was a difficult and complex year with a downturn in production for mostly all wineries and hot weather conditions which we will hardly forget”, says Nicolò D’Afflitto, the chief winemaker and right-hand man of the Frescobaldi Family. His words, however, underline the amazing and unexpected results achieved by working hard in the vineyards, which led to the harvesting of top-quality grapes. The wine tasting was performed blind with samples from the various Marchesi Frescobaldi wineries and divided into sets based on the grape varieties used: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon. I found the first set of six Sangiovese-based wines quite surprising: great acidity and flow and, in some cases, assertive and vibrant tannins, no notes of over-ripeness. I was particularly struck by the second sample which, as I later learned, came from Montalcino. Very delicate and definitely youthful on the nose, with aromas of fresh fruit and freshly picked flowers, it opens on the palate with assertive and powerful tannins, very terroir-oriented, the perfect Montalcino-style wine. The Merlot wine set features a complex bouquet, from aromas of red, dark and ripe fruit to crispier notes. In some samples, spices are more dominant or followed by notes of undergrowth and truffle. The palate offers an alternation of sensations: roundness in contrast with a more assertive tannic texture, marked sensations of freshness and, in some cases, a slight over-ripeness. I picked the fifth sample, coming from

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FACE TO FACE

The wine tasting was performed blind with samples from the various Marchesi Frescobaldi wineries and divided into sets based on the grape varieties used: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon. Above: Lamberto, Vittorio e Ferdinando Frescobaldi


WINE TASTING

La squadra degli enologi delle tenute Frescobaldi 2017, risultati inaspettati, grazie a un grande lavoro in vigna che ha permesso di portare in cantina uve di ottima qualità 2017 a unexpected results achieved by working hard in the vineyards, which led to the harvesting of top-quality grapes

piacevole e da rigustare ogni volta. In bocca grande trama tannica, supportata da molta freschezza, vino di grande scorrevolezza, persistenza e struttura. Infine i sette Cabernet Sauvignon. Vini che hanno mostrato tutti una sensazione di frutta nitida e matura, con sensazioni spesso mentolate o di eucalipto. C’è da dire che in alcuni casi, visto soprattutto la gioventù, si sono mostrati ancora in fase di “riflessione”, e quindi chiusi da un punto di vista olfattivo. In bocca tannini importanti e decisi, ancora in fase di armonizzazione sicuramente, ma mai espressioni negative, anzi spesso piacevoli sensazioni di freschezza. Infine in alcuni campioni si sono espresse note speziate e con richiami al cuoio e tabacco. Il campione che ha catturato la mia attenzione è stato il terzo, rivelatosi poi di Nipozzano. Si è mostrato con un bouquet ampio, dalla frutta fresca, a leggere note di smalto, menta ed eucalipto in sottofondo. In bocca freschezza, gioventù e tocchi salati si alternavano a tannini integrati; da godersi anche subito. Il pubblico presente alla degustazione ha espresso poi le seguenti preferenze. Sangiovese: campione 1 Ammiraglia. Merlot: campione 7 Remole. Cabernet Sauvignon: campione 4 Ornellaia Una idea più chiara dopo la degustazione la possiamo avere. Certamente una annata difficile, con situazioni climatiche complicate e forti cali della produzione. La maggioranza dei campioni degustati però ha evidenziato la qualità delle uve e i primi risultati sono sorprendenti. Quindi non resta che pazientare, aspettare e valutare ad imbottigliamento avvenuto.

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the Ornellaia winery, very elegant on the nose with intense fruity notes, very pleasant and enjoyable at every sniff. Excellent tannic texture on the palate, backed by considerable freshness, the wine features great flow, length and structure. Last but not least, the seven Cabernet Sauvignon wines. They all feature a sensation of close-focused and ripe fruit and often mentholated and eucalyptus notes. Some of the samples, because of the young age, are still in the “reflection” stage and, thus, undeveloped on the nose. Assertive tannins on the palate, not perfectly balanced yet, but no negative impression, on the contrary, many pleasant sensations of freshness. Some samples featured spicy notes with hints of leather and tobacco. My attention was attracted by the third sample, from Nipozzano. It features a rich bouquet, ranging from fresh fruit to delicate notes of nail varnish, mint and eucalyptus in the background. On the palate, freshness, youth and savoury notes alternate with well-integrated tannins; this wine is ready to drink now. The preference of the audience taking part in the wine tasting was for: Sangiovese: sample 1 Ammiraglia. Merlot: sample 7 Remole. Cabernet Sauvignon: sample 4 Ornellaia We do have clearer ideas after the wine tasting. Definitely a difficult year, with complex weather conditions and a sharp drop in production. Most of the samples tasted, however, feature amazing quality and the first results are surprising. So we have to wait patiently and give our opinion after bottling.


WINE TASTING text Luca Carmignani - photo AD Fotografia

L’incanto di un territorio

Castello Vicchiomaggio. Una storia d’eccellenza in un comprensorio ricco di storia e di fascino Between Tuscan tradition and international trends: an exceptional past in an area rich in history and charisma Castello Vicchiomaggio sorge a due passi da Greve in Chianti, in un bellissimo comprensorio ricco di storia che ha il proprio nucleo nel Castello di origine longobarda con l’alta torre merlata, presente fin dal IX secolo. Durante il periodo rinascimentale il nome, da Vicchio dei Longobardi, fu trasformato in Vicchiomaggio, a ricordo delle maggiolate del Calendimaggio. La proprietà comprende 160 ettari, di cui 33 ettari vitati, 50 ettari di bosco, 50 di oliveti e 30 ettari di campo; inoltre con l’azienda Villa di Vallemaggiore annovera ulteriori ettari vitati in Maremma, tra Rispescia e Alberese. Il Castello dispone anche dell’attività ricettiva e della ristorazione. Nel 1964 la tenuta di Vicchiomaggio fu acquistata da Federico Matta, originario di Asti ma presto trasferitosi a Londra, dove iniziò come cameriere per divenire poi sommelier nell’alta ristorazione e infine uno dei principali importatori di vini francesi e italiani nella capitale britannica. Dal 1970 è John Matta, figlio di Federico e winemaker di successo, che insieme alla moglie Paola conduce l’azienda, con un decisivo impulso verso la produzione di qualità. Ascoltare John che racconta con rara semplicità la storia e la filosofia aziendale è come ripercorrere un cammino fatto di scelte basate su doti crescenti di esperienza e consapevolezza riguardo i vitigni, il terroir, le rese, la vinificazione, il mercato. La filosofia di creare vini eleganti e complessi, nei quali il legno conferisce il discreto apporto senza essere il primo attore, si riscontra con grande coerenza nei vini degustati, a partire dai raffinati Chianti Classico e Chianti Classico Gran Selezione, sostati in barrique dalla tostatura leggera, passando ai blend di Sangiovese e vitigni internazionali, per giungere ai Merlot e Cabernet in purezza, che soggiornano in barrique maggiormente tostate, come si addice a questi vitigni, ma che presentano ugualmente una straordinaria bevibilità. Paradigmatico di questo stile aziendale l’Igt FSM (Federico Secondo Matta), da uve Merlot in purezza ottenute con rese bassissime, autorevole componente della ristretta cerchia dei grandi Merlot toscani.

Castello Vicchiomaggio is located near Greve in Chianti, in a beautiful area brimming with history, the centre of which is the castle dating to the Lombard era, boasting a tall, crenelated tower from the 9th century. During the Renaissance, the name was changed from Vicchio dei Longobardi to Vicchiomaggio, in reference to the May Day song. The property includes 160 hectares, of which 33 are covered in vineyards, 50 in forest, 50 in olive groves and 30 in fields; the company, Villa di Vallemaggiore, also has more vineyards in the Maremma, including Rispescia and Alberese. The castle currently boasts hospitality and food service facilities. In 1964, the estate in Vicchiomaggio was purchased by Federico Matta, from Asti, but he soon moved to London, where he worked as a waiter before becoming a fine dining sommelier and finally, one of the principal importers of French and Italian wines to the British capital. Since 1970, John Matta, Federico’s son and a successful wine producer, has led the company together with his wife Paola, showcasing a decisive drive toward a high-quality production. Listening to John speak with rare simplicity about the company’s history and philosophy is like retracing a journey paved with choices based on the fluid qualities of experience and awareness for varieties, terroir, yields, vinification and the market. The philosophy of creating elegant and complex wines, using wood that offers a discreet contribution without coming to the forefront, can be clearly understood when tasting the wines, from the refined Chianti Classico and Chianti Classico Gran Selezione, kept in lightly toasted barrels, to the blends of Sangiovese and international varieties to the single-variety Merlot and Cabernet, which are kept in highly toasted barrels, not just because it’s suitable for these varieties, but also because they offer extraordinary drinkability. A symbol of the company’s style is the FSM (Federico Secondo Matta) IGT, made with only Merlot grapes and characterized by immensely low yields, an influential component of the exclusive circle of great Tuscan Merlots.

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A picture of John Matta, Castello Vicchiomaggio surrounded by olive groves and vineyards, and the wine cellar

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WINE TASTING

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

TOSCANA IGT VERMENTINO SAN JACOPO DI VICCHIOMAGGIO 2017 100% Vermentino Paglierino luminoso. Olfatto intenso di frutta a polpa bianca ed erbe aromatiche, nuance di biancospino e note salmastre. Al gusto prevale la rinfrescante linearità del fruttato, anche di mandorla fresca, con chiusura nitidamente sapida. Persistente e piacevolmente dissetante. Bright pale yellow. Boasts an intense impact of fragrances of white fruit and aromatic herbs, with slight hints of hawthorn and salt. The flavour is characterized by the refreshing linearity of the fruit, as well as fresh almond, with a clearly flavourful finish. Fairly persistent. TOSCANA IGT SAN JACOPO DI VICCHIOMAGGIO ROSÉ 2017 Sangiovese 100% Rosa pallido. Esprime sentori di fragolina di bosco, clementina, kumquat e timo, con aliti minerali di pietra pomice. La struttura è agile e beverina, ben supportata dalla freschezza agrumata cui si affianca una composta sapidità nel finale. Mediamente persistente. Pale rose with powdery hues. Lively aromas of wild strawberry, clementine, kumquat and thyme, with notes of pumice stone. The structure is nimble and drinkable, well-supported by the citrusy freshness and flavourful finish. Medium persistence. TOSCANA IGT SANGIOVESE GOVERNO VALLEMAGGIORE 2016 100% Sangiovese Governo alla toscana e sosta in botte grande per questo vino rubino di media concentrazione, che propone aromi vinosi, ricordi di gelatina di frutti di bosco e di fiori rossi macerati con note di pepe. Maturo nella sua morbida coerenza fruttata, con tannini sottili e buona acidità. Da bere fresco. Made with the Governo method and kept in large barrels, giving it a somewhat concentrated ruby colour. Bestows vinous aromas, hints of wild fruit gelatine and crushed red flowers, with notes of pepper. Mature in its soft, fruity consistency, with delicate tannins and good acidity. Best when fresh. CHIANTI CLASSICO DOCG SAN JACOPO DI VICCHIOMAGGIO 2016 Sangiovese 100% Rubino di bella trasparenza e vivacità. L’impatto olfattivo è di viola, mora di rovo matura e sciroppo di amarene, si aggiungono poi note balsamiche e di spezie dolci. Di pronta beva, grazie alla freschezza accattivante del frutto e alla trama tannica

garbata. Finale pulito e mediamente persistente. Transparent and lively ruby red. Boasts aromas of violet, ripe blackberry and cheery syrup, as well as balsamic notes and sweet spices. Ready for drinking thanks to the captivating freshness of the fruit and the gentle tannins. Clean finish with medium persistence. CHIANTI CLASSICO DOCG GUADO ALTO 2016 Sangiovese 100% Da Sangiovese ottenuto con rese inferiori rispetto al San Jacopo, sosta in botte grande e barrique di 2° passaggio. Rubino concentrato, con successione aromatica di fiori rossi, mirtillo, tabacco e caffè. Tannini energici in via d’integrazione, di buona struttura e persistenza. Chiude appena amaricante. Made with only Sangiovese, with lower yields compared to the San Jacopo, the wine is kept in large barrels, followed by oak barrels for a second period. Concentrated ruby red, with a succession of aromas, including red flowers, blueberry, tobacco and coffee. Lively, developing tannins, with a good structure and persistence. Boasts a finish with a slight hint of black cherry. CHIANTI CLASSICO DOCG AGOSTINO PETRI RISERVA 2015 Sangiovese 90%, Cabernet Sauvignon 10% Maturato in botte grande e barrique di 2° passaggio. Rubino vivace dalle nuance granato. Si presenta con sentori di sottobosco, rosa appassita, marasca matura, chinotto e vaniglia. Sorso raffinato, con tannini potenti e succosi. Il corpo è considerevole, così come la persistenza dei ricordi fruttati. Aged in large barrels and then oak barrels for a second period. Lively red colour with ruby hues. Aromas of underbrush, wilted rose, mature black cherry, chinotto and vanilla. Elegant on the palate, with powerful and rich tannins. Boasts considerable body and a noteworthy persistence with hints of fruit. CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE LA PRIMA 2015 Sangiovese 90%, Merlot 10% Rubino intenso, esprime nitide sensazioni di glicine e ciliegia sotto spirito, humus, timo, eucalipto e spezie dolci. La freschezza, un po’ celata all’inizio dalla trama tannica, si svela in chiusura, con note fruttate piuttosto persistenti. Maturato in barrique nuove, dimostra sicuro potenziale evolutivo. Intense ruby red, with clear notes of wisteria, cherry soaked in alcohol, humus, thyme, eucalyptus

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and sweet spices. The freshness, somewhat concealed at first by the tannins, appears in the finish, with fairly persistent hints of fruit. Aged in new oak barrels, the wine demonstrates strong potential in its development. TOSCANA IGT RIPA DELLE MORE 2015 Sangiovese 50%, Cabernet Sauvignon 30%, Merlot 20% Rubino compatto e vivace. Affresco olfattivo di sciroppo di amarene, fiori rossi appassiti, peperone grigliato, liquirizia, mirto, felce e paprika. Sorso caldo, saporito e succoso, con tannino ben estratto. Il finale è lungo e piacevole, di prospettiva. Legno non invadente in pieno stile aziendale. Dense and lively ruby red. Fresh aromas of cherry syrup, wilted red flowers, grilled pepper, liquorice, myrtle, fern and paprika. Warm, flavourful and rich on the palate, with clear tannins. The finish is long and pleasant, with promising prospect. The wood isn’t invasive, in line with the company’s style. IGT TOSCANA FSM 2015 Merlot 100% Corredo cromatico rubino con venature purpuree. Schiude al naso una progressione senza fine di lavanda, arancia sanguinella, crème de cassis, resina, tabacco biondo, caffè, ardesia e smalto. Potente al gusto, con tannini rigogliosi che conducono al finale sapido e agrumato. Molto persistente e dal grande futuro. Ruby red with hints of purple. An endless progression of lavender, blood orange, crème de cassis, resin, light tobacco, coffee, slate and varnish greet the nose. Powerful on the palate, with lush tannins that lead to a flavourful and citrusy finish. Very persistent and boasting great long-term prospects. MAREMMA DOC VILLA VALLEMAGGIORE POGGIO RE 2015 Cabernet Sauvignon 100% Rubino profondo con riflessi granato. Aprono sensazioni di frutti neri sotto spirito, cola, menta e peonia, seguono ricordi di scatola di sigari, legno di cedro e note boisé. All’assaggio è abbastanza fresco; la potente trama tannica è in equilibrio dinamico con la componente glicerica. Note salmastre in chiusura. Deep red with ruby hues. Boasts aromas of black fruit soaked in alcohol, kola nut, mint and peony, followed by hints of cigar, cedar and wood. Fairly fresh on the palate; the tannins are well-balanced with the glycerine. Salty notes in the finish.


WINE TASTING text Fabio Ceccatelli

L’eccellenza è una questione di scelte

Colle Bereto Chianti Classico Gran Selezione. Un cru di Sangiovese sotto il paese di Radda in Chianti A cru of Sangiovese near the village of Radda in Chianti Insieme al restyling dello storico marchio del Gallo Nero, cinque anni fa il Chianti Classico introduceva nel proprio disciplinare una categoria nuova, posta al vertice della denominazione: la Gran Selezione. Leggendo quanto riporta la modifica al disciplinare questa tipologia si configura come risultato di una selezione di uva esclusivamente da vigne condotte dall’azienda; rispetto alle altre tipologie, compresa la Riserva, deve essere un vino più ricco di alcol (minimo 13%) e di estratto secco (minimo 26 g/l), soggetto a un affinamento maggiore prima di esser commercializzato (almeno 30 mesi di cui 3 in bottiglia). La Gran Selezione vuol essere quindi il fiore all’occhiello di un’azienda agricola chiantigiana, ossia la massima espressione di Chianti Classico che l’azienda riesce a realizzare con uve delle proprie vigne. Colle Bereto ha interpretato nella maniera più autentica il senso di questa novità isolando il vino di una singola vigna della sua proprietà: quella posta sotto il convento di Radda in Chianti. È una vigna che gode di un’esposizione felice fra sud e sud-est e di un’ottima giacitura collinare con altitudini comprese fra i 420 e 460 m sul livello del mare; nel suolo ricco di galestro affondano le radici piante di sangiovese disposte con filari a rittochino. La vendemmia a Colle Bereto è sempre manuale e selettiva e la vinificazione è separata per ogni vigneto. In particolare il vino di questa vigna contribuiva all’assemblaggio del Chianti Classico Riserva, ma a partire dalla vendemmia 2010 viene imbottigliato separatamente con l’etichetta di Gran Selezione. Dopo la diraspatura gli acini selezionati finiscono in tini di legno per caduta, senza subire lo stress di pompe idrauliche e svolgono la fermentazione alcolica. Il vino matura per circa 3 anni in botti di rovere da 700 litri.

Along with restyling the historic brand Gallo Nero, five years ago, the Chianti Classico introduced a new category into their guidelines, listed at the top of the classification: the Gran Selezione. The modifications to the guidelines indicate a category that entails a selection of grapes coming exclusively from vineyards managed by the company; compared to other categories, including the Riserva, the wine must have greater alcohol content (at least 13%) and dry extract (a minimum of 26 g/l) and is subject to a longer period of aging before being sold (at least 30 months, 3 of which are in the bottle). The Gran Selezione aims to be the crown jewel of a Chianti-based agricultural company, the best expression of Chianti Classico that the company is able to create using grapes from their own vineyards. Colle Bereto has more authentically interpreted the meaning of this change, isolating the wine to a single vineyard under its ownership, located near the convent in Radda in Chianti. This vineyard enjoys fortuitous south-southeast exposure and an excellent hillside position, boasting altitudes between 420 and 460 metres above sea level; it’s marl-rich soil are optimal for the roots of the Sangiovese plants, arranged in vertical rows. Colle Bereto has always harvested manually and selectively and vinification is separate for each vineyard. The wine from this vineyard in particular belonged to the assembly of the Chianti Classico Riserva, but beginning with the 2010 harvest, it is now bottled separately and given the Gran Selezione label. After removing the grapes from their stalks, they are dropped into wooden vats, without undergoing the stress of hydraulic pumps, where they are left to ferment. The wine matures for about 3 years in durmast barrels containing up to 700 litres.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2010 Sangiovese 100% Da un elegante rosso granata trasparente spicca un ventaglio olfattivo compiuto, che spazia da fiori di ibisco e petali di rosa a marasca matura con tratti decisi di sigaro toscano, cuoio e un accenno di carne. In bocca tannini fitti e vellutati delineano una struttura solida e una progressione galoppante. Acidità e sapidità creano una tensione gustativa prolungata da una scia aromatica minerale. Elegant, clear dark red. Boasts well-rounded aromas ranging from hibiscus flowers to rose petals to ripe black cherry, with decisive hints of Tuscan cigar, leather and meat. The tannins are dense and velvety in the mouth, lending to a solid structure and quick progression. Acidity and flavour create a prolonged tension of taste, leaving a note of minerals in its wake. CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2011 Sangiovese 100% Il nucleo rubino vivido è circondato da un’aurea granata. Il profumo particolarmente evoluto ricorda composta di mirtilli, confettura di rabarbaro, fiori essiccati, noce moscata, ginepro e chiodi di garofa-

no. Ha pienezza di bocca grazie all’intensità aromatica e alla spinta pseudocalorica. I tannini sono integrati in uno sviluppo gustativo equilibrato e saporito che termina su note di frutti di bosco. The vivid ruby core is embellished with hues of dark red. The particularly developed aroma recalls blueberry and rhubarb jam, dried flowers, nutmeg, juniper and cloves. Full-bodied in the mouth thanks to the intense aromas and its pseudo-caloric push. The tannins are integrated in a balanced and flavourful development of the taste, which ends with notes of wild fruit. CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2013 Sangiovese 100% Veste il bicchiere di rosso rubino luminoso col bordo trasparente. Il naso sottolinea una ricchezza di frutta matura, ciliegia e mora, che sposa alloro, ramerino e cannella; nel prosieguo si arricchisce di tabacco e grafite. I tannini accarezzano il palato come una seta, creando un volume che mette in luce sapidità e aromi fruttati di ciliegia. Già godibile, ma può affinarsi ancora in bottiglia. A luminous ruby red that is clear around the edges. The nose detects a wealth of ripe fruit, cherry and blackberry, all of which

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blend with laurel oak, rosemary and cinnamon; tobacco and graphite follow. The tannins caress the palate like silk, creating a volume that highlights the flavour and fruity aromas of cherry. The wine is already enjoyable but it could improve with age. CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2014 Sangiovese 100% Fitta trama di rosso rubino dai riflessi particolarmente vivaci. L’impatto olfattivo è giovane, si apre con violetta e lavanda prima di svelare il fruttato di ribes rosso insieme a ricordi speziati di anice e pepe bianco; il tutto è immerso in uno sfondo di resine balsamiche. Ha corpo snello; alla spiccata freschezza dell’ingresso in bocca segue una calda avvolgenza in chiusura con richiami agrumati. Dense ruby red with particularly lively hues. The olfactory impact is youthful, opening with violet and lavender before giving way to redcurrant and hints of anise and white pepper; everything is immersed in a nuance of balsamic resin. Slim-bodied, the wine is initially fresh in the mouth, followed by a sense of warmth that ends with a citrusy finish.


WINE TASTING text Marco Mancini

Valiano nel tempo

Poggio Teo. Un Chianti Classico che sfida i lustri A Chianti Classico that defies time Tenute Piccini è un brand rinomato sulla scena vitivinicola internazionale, non soltanto per l’ampia offerta di vini prodotti ma anche e soprattutto per la qualità che riescono a esprimere. L’azienda, fondata nel 1882, si è sempre contraddistinta per l’indole familiare e oggi Mario e Martina, esponenti della quarta generazione, rappresentano il perfetto connubio fra la tradizione e l’innovazione necessaria per affrontare i challenge del presente e del futuro. Il loro è un gruppo ampio, che vanta numerose e affermate realtà su tutto il territorio nazionale, ma il cuore pulsante risiede qui in Toscana, presso la Fattoria di Valiano, un sogno di Mario Piccini divenuto realtà. Acquistato nel 1995 è un magnifico giardino di 230 ettari sulle colline di Castelnuovo Berardenga e Poggio Teo, il vigneto più antico, è il fiore all’occhiello della produzione. Sette ettari di terreno ricco di scheletro, un’altitudine di 400 metri e un’esposizione favorevole a sud–est, contribuiscono a plasmare la qualità delle uve prodotte e rappresentano il punto di partenza di un lavoro attento e continuo, perfezionato dall’esperienza dell’enologo Paolo Vagaggini. Nasce così il Chianti Classico, un prodotto di altissima qualità e ineccepibile rappresentazione della territorialità del Sangiovese, dal carattere deciso e saporito, che ha saputo conquistare e stupire nel viaggio degustativo propostoci. Cinque diversi millesimi, ad abbracciare gli ultimi quindici anni di un cru dotato d’innata eleganza che non teme il confronto con il tempo, anzi ne trova il giusto compimento. Meritano una particolare menzione il 2004, autorevole campione della batteria, sorprende per vitalità e grinta, e il 2003, un perfetto equilibrista nonostante l’annata avversa. L’energia e il vigore delle etichette recenti lasciano intravedere un raggiante futuro.

Tenute Piccini is a brand known on the international winemaking scene not only for its wide range of wines but also, and especially, for the quality that they’re able to express. The company, founded in 1882, has always stood out for its family character, and today, Mario and Martina, members of the fourth generation, represent the perfect bond between tradition and innovation that is necessary for tackling the challenges of the present day and the future to come. Theirs is a large group, which boasts numerous and established companies from throughout the country, but its beating heart resides here in Tuscany, at the Valiano Estate, Mario Piccini’s dream-turned-reality. Purchased in 1995, the estate is a magnificent garden comprising 230 hectares on the hills of Castelnuovo Berardenga, and Poggio Teo, the oldest vineyard, is the crown jewel of their production. Seven hectares of land rich in fossils, at an altitude of 400 metres and boasting a favourable south-east exposure, contribute to shaping the quality of the grapes produced and are a starting point for an attentive and continuous work, honed by the experience of the wine maker Paolo Vagaggini. This is how the Chianti Classico came to be, a product of exceptional quality and an exemplary representation of the territoriality of the Sangiovese, with a decisive and flavourful character that won over and surprised us in the presented tasting: five different vintages, embracing the last 15 years of a cru bestowed with innate elegance and which isn’t afraid of the passage of time; on the contrary, it finds fulfilment in it. The 2004 deserves particular attention, a renowned example of the group and surprising for its dynamism and energy, as well as the 2003, a perfect equilibrist despite the unfavourable year. The energy and strength of the recent labels hint at a radiant future.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

POGGIO TEO, CHIANTI CLASSICO DOCG, TENUTA DI VALIANO Sangiovese 100% 2013 Rubino di media trasparenza. Impatto olfattivo di mora, amarena, ribes nero in confettura, rosa e viola, seguiti da sottobosco, eucalipto e vaniglia. Coerente al sorso, rivela grande vitalità, contraddistinta dal tannino ancora in evoluzione e viva freschezza. Persistente e saporito, dal finale fruttato. Ruby red with medium transparency. Boasts an aroma of blackberry, black cherry, black currant jam, rose and violet, followed by undergrowth, eucalyptus and vanilla. Cohesive on the palate, it reveals great vitality, distinguished by still-evolving tannins and lively freshness. Persistent and flavourful, with a fruity finish. 2012 Rubino dalle sfumature evolute. Profumi tostati di caffè e cioccolato aprono la strada a pot-pourri di fiori rossi, mirtilli in confettura, delicati richiami minerali e mentolati. Succoso e dotato di grande dinamicità, esprime innata eleganza. Pregevole interpretazione dell’annata. Di sicura longevità.

Ruby red with mature hues. Toasted aromas of coffee and chocolate give way to potpourri of red flowers, blueberry jam and delicate hints of minerals and menthol. Rich and bestowed with great dynamism, it expresses innate elegance. Excellent interpretation of the vintage. Promising longevity. 2006 Granato intenso e lucente. Irrompono fragranze di liquirizia e tartufo, poi ricordi di prugna, ciliegia sotto spirito, erbe aromatiche e tabacco da sigaro. Una sinfonia di sapori si alternano al sorso caratterizzando la nobile struttura e la piena persistenza di questo vino, ancora vivo e in evoluzione. Intense and sparkling ruby colour. Immediate impact of liquorice and truffle, followed by prune, cherries soaked in alcohol, aromatic herbs and cigar tobacco. A symphony of flavours alternate on the palate, characterizing the noble structure and full persistence of this wine, which is still lively and evolving. 2004 Granato luminoso. Il raffinato bouquet di tabacco scuro, crème de cassis e cuoio introduce ricordi di mirto, rosmarino, amarena sotto spirito, polvere di cacao,

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spezie dolci e humus. Stupisce per la sua energia, in un percorso gustativo pieno e avvolgente, segnato da freschezza e ottima persistenza. Bright ruby red. The elegant bouquet of dark tobacco, crème de cassis and leather lead to notes of myrtle, rosemary, black cherries soaked in alcohol, cocoa powder, sweet spices and humus. The wine stuns for its energy and is full-bodied and captivating on the palate, marked by freshness and excellent persistence. 2003 Granato traguardabile e vivace. Apre su note evolute di rabarbaro, china, legno di cedro e tabacco dolce, poi fiori appassiti, prugna disidratata e vaniglia. Equilibrato al sorso, la freschezza gioca il ruolo del protagonista apportando piacevolezza e bevibilità. Di notevole persistenza e carattere. Transparent, lively ruby red. Opens with mature notes of rhubarb, cinchona, cedar and sweet tobacco, followed by wilted flowers, desiccated prunes and vanilla. Balanced on the palate, the freshness stands out, giving way to pleasantness and drinkability. The persistence and character is note-worthy.


Above, Andrea Menici, in the centre, Deborah Mocali Margheri, below, a view of the exterior of the Four Seasons Hotel Firenze

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WINE WORLD text Teresa Favi

Alta gamma

Sibe Commerciale, un distributore che punta alla nicchia comunicando i prodotti in modo inedito ed esclusivo A unique distributer with an eye for niche, conveying products in an unprecedented and exclusive way Sono oltre 4.000 le specialità presenti nel catalogo dell’azienda di distribuzione Sibe Commerciale SpA, nata dall’unione di tre storiche famiglie pioniere del settore. Parliamo dei Bracco, Lelli e Menici che già negli anni Venti importano birra dalla Germania, vendono acque minerali e sciroppi per la preparazione delle prime bevande. Negli anni Novanta le tre realtà confluiscono in un’unica azienda, con base logistica alle porte di Firenze, che rapidamente si afferma nel comparto beverage italiano. Andrea Menici, titolare dell’azienda, nel 2004, decide di investire nel settore del vino affiancato da Deborah Mocali Margheri, oggi Sommelier AIS e responsabile vino dell’azienda, che punta alla ricerca di piccole realtà vitivinicole gioiello e alla valorizzazione dei terroir. A dimostrazione che il progetto vino funziona, il team si è ampliato con il recente inserimento di Alessandro Barontini nella divisione commerciale. Oggi, nel catalogo Sibe, sono presenti 70 vignerons selezionati in tutto il territorio nazionale. Con scelte controcorrente l’azienda è diventata una realtà altamente specializzata in continua formazione, sempre alla ricerca di nuove proposte, capace di leggere in anticipo le tendenze del consumo e di promuovere prodotti inediti, esclusivi e selezionati. Un distributore moderno e dinamico, costantemente presente sul mercato, che punta a offrire servizi su misura: dalla consulenza tecnica sugli impianti alla progettazione dei locali, dai finanziamenti alla realizzazione di carta dei vini e menu, oltre all’organizzazione di eventi. Nell’ambito di questa filosofia si è inserito, di recente, l’evento che Sibe ha offerto ai suoi clienti nella prestigiosa cornice del Four Seasons Hotel Firenze. Un Wine Taste Day, durante il quale l’azienda ha presentato sette gemme toscane (Le Filigare, Serni Fulvio Luigi, Sassotondo, Montauto, La Palazzetta, Casale Daviddi, La Lastra) oltre a quattro vini provenienti da Trentino, Veneto, Piemonte e Lombardia (Peter Zemmer, Bortolomiol, Cascina Chicco, Conti Ducco). Una giornata emblematica, dedicata al mercato contemporaneo sempre più appassionato e orientato sull’alta gamma di nicchia.

There are more than 4,000 specialties in Sibe Commerciale SpA’s catalogue, a distribution company formed from the merger of three historic and pioneering families in the sector. We’re talking about Bracco, Lelli and Menici, who have imported beer from Germany and sold mineral waters and syrups for preparing drinks since the 1920s. In the 1990s, the three companies merged into a single entity, with their headquarters just outside Florence, and quickly established themselves in the Italian beverage industry. In 2004, Andrea Menici, owner of the company, decided to invest in the wine sector, joined by Deborah Mocali Margheri, today an AIS sommelier and the corporation’s wine manager. Together, they focus on seeking out small winemaking businesses and valorizing the terroir. As a show of how successful this turn towards wine has been, the team recently grew with the addition of Alessandro Barontini in the commercial division. Today, the Sibe catalog showcases 70 select winemakers from throughout the country. With choices that buck the trend, the company has become a highly specialized company in continuous evolution, always seeking new offers and adept at anticipating drinking trends and promoting innovative, exclusive and select products. Sibe is a modern and dynamic supplier, constantly present in the market, that aims to offer tailor-made services: from technical consultancy for structures and designing venue spaces to financing and creating wine and food menus, as well as organizing events. In line with this philosophy, Sibe has recently instituted an event offered to its clients in the prestigious setting of the Four Seasons Hotel Firenze: a Wine Taste Day, during which the company presents seven Tuscan selections (Le Filigare, Serni Fulvio Luigi, Sassotondo, Montauto, La Palazzetta, Casale Daviddi, La Lastra), as well as four wines coming from Trentino, Veneto, Piedmont and Lombardy (Peter Zemmer, Bortolomiol, Cascina Chicco, Conti Ducco). The day is an emblematic one, dedicated to a contemporary market that is increasingly enthusiastic and oriented toward high quality, niche products.

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WINE WORLD

Sempre più sostenibile

Sensi lancia tre nuove etichette green: un vino bio, un veg e un terzo vino senza solfiti aggiunti Sensi launches three new green labels: an organic wine, a vegan wine and a third wine without added sulfites Lamporecchio, due passi da Vinci: qui nel 1890 nasce l’azienda Sensi, grande realtà vitivinicola toscana cresciuta negli anni per dimensioni, sperimentazione, avanzamento tecnologico e una forte espansione nei mercati internazionali. Due le proprietà: la Tenuta del Poggio di circa 30 ettari e la Fattoria di Calappiano, antica residenza medicea del Cinquecento, composta da 100 ettari tra vigneti e oliveti, e una moderna cantina di 5000 metri quadrati. A capo dell’azienda oggi c’è Massimo Sensi che la conduce con una mission precisa: raggiungere uno stile unico e mettere in risalto una filosofia produttiva basata su sostenibilità, eleganza, pulizia olfattiva estrema, complessità aromatica e godibilità. A dimostrare la riuscita di questi principi sono i suoi vini, seguiti dall’esperto enologo Lorenzo Landi, stretto collaboratore del luminare dell’enologia francese Du Burdier. La produzione si distingue soprattutto per ricerca e sperimentazione e per un’attenzione maniacale alla sostenibilità e alla valorizzazione delle storiche tecniche proprie della Toscana. “Essere sostenibili e produrre vini di qualità con tecnologie di ultima generazione è possibile” spiega Massimo Sensi. Da qui nasce la sua linea green, fondata sui principi di ecosostenibilità, sensibilità, riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale. Tre vini rossi nati con l’intento di rispettare l’ambiente e tornare alle origini: Campoluce, un Chianti Docg biologico, Vegante un Chianti Superiore Docg, certificato oltre che bio anche vegan, e Ninfato, un Sangiovese senza solfiti aggiunti, fresco ed elegante che punta alla salute e al benessere del consumatore. La particolarità di Vegante è che in tutte le fasi di lavorazione dal vigneto all’imbottigliamento, è assolutamente escluso l’uso di qualunque prodotto di derivazione animale. Il vino non viene filtrato, e anche il packaging sottolinea la filosofia green che gli appartiene con materiali eco come la carta riciclata e il tappo prodotto con derivati della canna da zucchero. Ma la sperimentazione in azienda porta anche all’innovazione guardando al passato e recuperando un patrimonio di tradizioni da rispettare e salvaguardare, come l’antica tecnica del governo toscano. Da qui si sviluppa un importante lavoro di ricerca sull’appassimento in collaborazione con l’Università della Tuscia da cui nasce il Governato, da uve in appassimento e con maturazione in giare di terracotta. Tra le etichette aziendali non mancano le bollicine – la linea 18k – che, con il suo look esuberante, aggiunge un tocco frizzante e glamour alla produzione.

Lamporecchio, just a stone’s throw from Vinci: here, in 1890, the Sensi company was born, a great Tuscan winery that has grown over the years in terms of size, experimentation, technological progress and a strong expansion in international markets. There are two estates: the Tenuta del Poggio, of about 30 hectares, and the Fattoria di Calappiano, an ancient Medici residence dating to the sixteenth century, composed of 100 hectares of vineyards and olive groves, and a modern cellar covering 5,000 square meters. Today, Massimo Sensi heads the company with a precise mission: to achieve a unique style and to highlight a production philosophy based on sustainability, elegance, extreme olfactory cleanness, aromatic complexity and drinkability. Demonstrating the success of these principles are his wines, overseen by the expert enologist Lorenzo Landi, a close collaborator of the luminary of French enology Du Burdier. The production is distinguished above all for research and experimentation and for a maniacal attention to sustainability and to the valorization of the historical techniques of Tuscany. “Being sustainable and producing quality wines with the latest technology is possible,” explains Massimo Sensi. Hence the “green” line, based on the principles of eco-sustainability, awareness, energy saving and reduction of the environmental impact. Three red wines born with the intent of respecting the environment and of going back to origins: Campoluce, an organic Chianti DOCG, Vegante, a Chianti Superiore DOCG, certified organic as well as vegan, and Ninfato, a Sangiovese without added sulfites, a light and elegant wine that aims at the health and well-being of its consumers. The particularity of Vegante is that in all its processing phases, from the vineyard to bottling, the use of any animal-derived product is absolutely excluded. The wine is not filtered, and even its packaging emphasizes an underlying “green” philosophy, with the use of eco-materials such as recycled paper and stoppers produced with sugar-cane derivatives. But experimentation in the winery also leads to innovation, looking to the past and recovering a heritage of traditions to be respected and safeguarded, such as the ancient “governo toscano” wine-making technique. Starting here, an important work of research on grape drying has been developed in collaboration with the University of Tuscia, resulting in the creation of Governato, made from dried grapes and aged in terracotta jars. Among the company labels there is no lack of sparkling wines - the 18k line - which, with its exuberant look, adds a lively and glamorous touch to the production.

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Sensi, just a stone’s throw from Vinci, is a great Tuscan winery that has grown over the years in terms of size, experimentation, technological progress and a strong expansion in international markets


WINE TASTING text Barbara Massai, Emiliano Bogani

Trilogia di emozioni

Un percorso appassionante alla scoperta di tre delle sei diverse denominazioni prodotte dall’azienda Tommasi A fascinating itinerary to discover three of the six classifications produced by Tommasi Nel 1902 Giacomo Tommasi, mezzadro in Valpolicella, intuì le potenzialità della viticoltura nel suo territorio, dedicandosi con abnegazione e spirito innovativo a porre le basi di quello che oggi è divenuto il Tommasi Family Estates. Una famiglia unita, capace nel giro di quattro generazioni di crescere, investire e guardare oltre all’area tradizionale veronese, riuscendo a espandersi in altre zone pregiate d’Italia, grazie anche alla preziosa collaborazione di persone con cui condividono l’obbiettivo finale. Un progetto ambizioso e impegnativo, dettato non soltanto dalla scelta commerciale di diversificare l’offerta, ma soprattutto dal desiderio di voler rappresentare l’eccellenza di territori particolarmente vocati, restando sempre fedeli alle peculiarità e alle tradizioni di appartenenza. L’ultima acquisizione in ordine di tempo è stata la cantina Paternoster, riferimento dell’Aglianico del Vulture, che andando ad affiancare Podere Casisano a Montalcino e la tenuta madre in Valpolicella, realizza una Trilogia di Emozioni, un composé di aziende capaci di realizzare vini straordinari ed espressivi, dotati di grande carattere, eleganza e indubbia longevità. L’intensa aromaticità e la signorile struttura dell’Amarone, particolarmente pronunciate nel cru Ca’ Florian, interpretano con efficacia il frutto di un appassimento perfetto, incarnando al meglio l’essenza della tradizione. L’affinamento in grandi botti di rovere ne perfeziona la personalità e il tratto stilistico dei Tommasi. I terreni ricchi di galestro, argilla e tufo vulcanico di Podere Casisano determinano l’espressione decisa e raffinata dei Brunello assaggiati, ricchi di aromi e sapori, celebrando la classe e la tradizione toscana. E infine, il vigore e l’animo del Vulture personificano il Don Anselmo, corredato di stile autentico e radici solide, referente prestigioso di un temperamento biologico.

In 1902, Giacomo Tommasi, a sharecrop farmer in Valpolicella, sensed the potential of grape production in his territory, dedicating himself with self-sacrifice and innovative spirit to laying the foundations of what is today the Tommasi Family Estates. The family is close-knit, showing itself over that last four generations to be adept at growing, investing and looking beyond the typical tradition of the Verona area, successfully expanding into other prestigious regions in Italy, thanks also to important collaborations with people who share the family’s vision and goal. The project is ambitious and demanding, dictated not only by the commercial choice to diversify its products, but especially by the desire to represent the best of these particularly suitable lands while always remaining faithful to their peculiarities and the traditions they belong to. The latest acquisition was the Paternoster winery, producing the esteemed Aglianico del Vulture, which, together with Podere Casisano in Montalcino and the main estate in Valpolicella, create a Trilogy of Emotions, a combination of companies capable of producing extraordinary and expressive wines, bestowed with great character, elegance and undeniable longevity. The deep aromas and noble structure of the Amarone, particularly pronounced in the Ca’ Florian cru, effectively interpret the result of perfect drying, embodying the essence of tradition. The aging in large durmast barrels perfects the personality and stylistic touch of the Tommasi wines. The terrains at Podere Casisano, rich in marl, clay and volcanic tuff rock, determine the decisive and refined expression of the Brunello, bursting with aromas and flavours, celebrating class and Tuscan tradition. Finally, the energy and soul of Vulture personify the Don Anselmo, vaunting an authentic style and solid roots, a prestigious benchmark with an organic disposition.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - ph. Pierpaolo Pagano

CASISANO Brunello di Montalcino Docg 2013 Sangiovese 100% Rubino dalle nuance granato. Al naso cuoio e richiami minerali aprono la strada a mora e mirtillo in confettura, rosmarino, chiodi di garofano, cannella, viola macerata e polvere di cacao. Elegante al gusto, svela una struttura prossima all’equilibrio, di buona freschezza e nobile tannino. Finale accattivante dai richiami di scorza d’arancia amara. Red with ruby hues. Initial aromas of leather and minerals give way to blackberry and blueberry jam, rosemary, cloves, cinnamon, crushed violet and cocoa powder. The wine reveals an almost balanced structure, fresh and boasting noble tannins. The finish hints of bitter orange peel. CASISANO Colombaiolo Brunello di Montalcino Docg Riserva 2012 - Sangiovese 100% Veste rubino dai toni evoluti. Profumi di fungo e sottobosco abbracciano aromi di ginseng, marasca sotto spirito, ribes nero in confettura, tabacco da sigaro, legno di cedro e mentuccia. La nota pseudocalorica accompagna la viva freschezza e il tannino ben integrato in un morbido finale, ricco d’intonazioni sapide e dai ricordi fruttati e di fava di cacao. Ruby red with deep hues. Aromas of mushroom and underbrush embrace fragrances of ginseng, black cherries soaked in alcohol, blackcurrant jam,

cigar tobacco, cedar and calamint. The pseudo-caloric note accompanies the lively freshness and the well-integrated tannins in a soft finish, rich with flavourful tones and hints of fruit and cocoa beans. PATERNOSTER Don Anselmo Aglianico del Volture Doc 2013 Aglianico del Vulture 100% Rubino vivo e luminoso. Impatto olfattivo intenso di composta di prugne, frutti di bosco in confettura, erbe aromatiche, tabacco scuro, sottobosco, grafite e leggeri richiami balsamici. Impetuoso e avvolgente al sorso, conquista con la dinamica freschezza in perfetta sinergia con il tannino vitale e raffinato. Pregevole il finale persistente dai ritorni fruttati. Lively, bright red colour. Boasts an intense aroma of prunes, wild fruit jam, aromatic herbs, dark tobacco, underbrush, graphite and slight hints of balsamic. The wine conquers with its dynamic freshness in perfect harmony with the active and refined tannins. The finish is excellent, vaunting persistence and fruity notes. TOMMASI Amarone della Valpolicella Classico Docg 2013 Corvina 50%, Rondinella 30%, Corvinone 15%, Oseleta 5% Lampi rubino su manto granato. Bouquet elegante di erbe aromatiche e officinali a introdurre signorili fragranze di pot-pourri di fiori rossi e frutto carnoso, tabacco, cacao, caffè, chinotto e

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humus. Coerente all’assaggio, tutte le componenti sono ben integrate e in ottima sinergia. Eccellente equilibrio gustativo e mirabile persistenza. Flashes of red against a ruby colouring. An elegant bouquet of aromatic and medicinal herbs give way to noble fragrances of a potpourri of red flowers and fleshy fruit, tobacco, cocoa, coffee, citrus and humus. Consistent in the mouth, all the components are well-integrated and in excellent harmony with one another. Exquisite balance of flavours and admirable persistence. TOMMASI Ca’ Florian Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva 2010 Corvina 75%, Corvinone 20%, Rondinella 5% Rubino splendente e vivido. Inebrianti sfumature odorose di fragola e visciola sotto spirito, petali di rosa, sottobosco, mirto, erbe aromatiche, tabacco biondo, cioccolato, eucalipto, radice di liquirizia e vaniglia. Suadente al palato, caldo e avvolgente, entusiasma per la vitalità della struttura e la persistenza dei sapori, sfumando in un finale lungo, ricco di frutto. Resplendent and lively ruby colour. Inebriating aromas of strawberry, sour cherries soaked in alcohol, rose petals, underbrush, myrtle, aromatic herbs, light-coloured tobacco, chocolate, eucalyptus, liquorice root and vanilla. Persuasive in the mouth, warm and captivating, the wine excites in the vitality of its structure and the persistence of its flavours, fading into a long finish rich in fruit.


WINE WORLD text Massimo Castellani

Un metodo classico da Montalcino Spumante Rosé Marchesa Clementina della tenuta Il Poggione Spumante Rosé Marchesa Clementina by Il Poggione

Con radici che risalgono almeno all’inizio del secolo scorso, la tradizione spumantistica toscana si è evoluta fino a sottoporre alla presa di spuma anche il vitigno principe della regione, il Sangiovese, proprio nei luoghi dove da sempre è vinificato in rosso, come il Chianti e Montalcino. È questo il caso dello spumante Rosé della Tenuta Il Poggione di cui i proprietari dedicano l’etichetta alla nonna Marchesa Clementina, grande appassionata di Champagne. A condurre l’azienda oggi sono due fratelli, Livia e Leopoldo Franceschi, che continuano una tradizione familiare, iniziata alla fine del XIX secolo, quando Lavinio Franceschi, fiorentino, acquistò la tenuta, trasformandola presto in impresa agricola moderna, che già all’inizio del ‘900 commercializzava Brunello e fu membro fondatore del Consorzio del Brunello di Montalcino. La Tenuta, ubicata a Sant’Angelo in Colle, coltiva soprattutto sangiovese nei suoi 143 ettari di vigneto, da cui imbottiglia diverse etichette di Rosso e Brunello di Montalcino. Una selezione di sangiovese è destinata anche alla spumantizzazione, che segue pedissequamente le fasi canoniche del metodo classico. La vendemmia è manuale e dalla pressatura soffice dell’uva, unico momento di estrazione del colore, si ottiene un succo che fermenta senza bucce a temperatura controllata e origina un vin clair dalla tonalità appena rosata. La seconda fermentazione in bottiglia della cuvée avviene nei locali della cantina in condizioni di temperatura e umidità ideali per proseguire l’autolisi per un totale di 24 mesi. La scelta di non dosarlo vuole esaltare il carattere del Sangiovese anche in versione effervescente. Il Rosé Marchesa Clementina si presenta di un tenue rosa litchi con effervescenza fluente e finissima. Elegante è l’approccio olfattivo con immediato fruttato di albicocca, fragolina di bosco e pesca bianca, per poi volgere verso un floreale fresco di glicine e una punta di pan di spagna e pasta di mandorle. Il sorso, ricco e dinamico, ha una prorompente freschezza agrumata di arancio e pompelmo rosa. Il perlage in bocca è ancora finissimo, ben integrato e cremoso, che invita a una grande bevibilità. La chiusura è sapida e di nuovo agrumata e persistente.

With roots dating as far back as the beginning of the last century, the tradition of Tuscan spumante has evolved to the point of even transforming Tuscany’s main variety, the Sangiovese, into a sparkling wine, in the very places where the grape has always been made into red wine, like the Chianti and Montalcino. This is the case of the spumante Rosé by Il Poggione, whose owners have dedicated the label to their grandmother, the Marchioness Clementina, a champagne lover. Leading the company today are two siblings, Livia and Leopoldo Franceschi, who continue the family tradition begun in the late 19th century, when Lavinio Franceschi, Florentine, purchased the estate and transformed it into a modern agricultural business, which as early as the 1900s sold Brunello and was a founding member of the Brunello di Montalcino Consortium. The estate, located in Sant’Angelo in Colle, harvests primarily Sangiovese in its 143 hectares of vineyards, where they produce several labels of Rosso and Brunello di Montalcino. A portion of the Sangiovese is used to make sparkling wine, which blindly follows the established steps of the traditional method. The harvest is done manually and the soft grape pressing, the only moment the colour is extracted, results in a juice that ferments without the skins in a controlled temperature, leading to a vin clair with a slightly rosé hue. The wine’s second fermentation in the bottle takes place in the cellar, where the temperature and humidity are ideal for aging, which happens for 24 months. The choice to not measure out the spumante aims to highlight the Sangiovese’s personality even in its sparkling version. The Rosé Marchesa Clementina boasts a faint lychee hue with an abundant, light effervescence. The aroma is elegant, with an immediate impact of apricot, wild strawberry and white peach, before progressing to a fragrance of wisteria and a hint of sponge cake and almond paste. The spumante is rich and dynamic on the palate, with an unbridled freshness of orange and pink grapefruit. The effervescence is still light in the mouth, well-integrated and creamy, lending to great drinkability. The finish is persistent and flavourful, tasting of citrus.

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The wine cellar, vineyards and tasting room at the Il Poggione estate in Sant’Angelo in Colle, Montalcino. Lower left, the company’s first sparkling wine, made with Sangiovese grapes

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WINE INTERVIEW text Fiorella Chimenti - photo Lorenzo Cotrozzi

Rigore e determinazione

San Fabiano Calcinaia, una delle grandi storie che risplendono nel Chianti Classico. Scopriamola nell’intervista con Guido Serio San Fabiano Calcinaia, one of the greatest stories of the Chianti Classico. Find out more in the interview with Guido Serio San Fabiano Calcinaia domina su colline dolcemente increspate fra Castellina in Chianti e Poggibonsi. E’ un antico borgo dell’XI secolo frutto di un sapiente restauro voluto da Guido e Isa Serio, proprietari del complesso dal 1983. Testimoni di questa grande opera sono i vini. Il Sangiovese scopre la sua identità, qui si esprime a un alto livello, elegante e fresco con caratteri fruttati senza fronzoli, riconducibili alla più pura tipicità. E poi il tannino, fine e preciso ma sempre vigoroso. Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot: vitigni internazionali modellati sui terreni chiantigiani. Ascoltare il racconto di Guido Serio è come scrivere una pagina di piccole e grandi storie che risplendono nel mondo del Chianti Classico. Si percepisce un amore per questa tenuta, quali sono le ragioni che l’hanno portata fin qui? Sono nato in Toscana ma ho vissuto a Milano per 32 anni, dove gestivo un’attività propria, il mio animo, però, è fiorentino, “fiorentino doc”. Mi ha portato qui la passione per la caccia, ma poi ritrovarmi tra i filari delle vigne ha risvegliato ricordi e nostalgie d’infanzia, mia madre aveva un’azienda agricola nel Casentino e il vino fa parte della cultura di famiglia. Con il tempo ho costruito la nuova cantina e acquisito la vigna di Cellole, da qui la mia Gran Selezione. Qual è la sua filosofia in vigna e in cantina? Rigore, determinazione. La cura della vigna e il lavoro in cantina non ammettono distrazioni. E per coerenza ho deciso di produrre secondo i criteri biologici, perché questo è il solo futuro che immagino. La collaborazione con Carlo Ferrini, vostro consulente enologico, ha segnato momenti decisivi? Mi fu presentato da Giulio Gambelli. Ferrini era, allora, un giovane enologo che lavorava per il Consorzio del Chianti Classico. Le scelte operate in vigna e in cantina, sulla base dei suoi suggerimenti, non hanno tardato a realizzare i primi e incoraggianti risultati. I vostri mercati più importanti? Senza dubbio Germania, Canada, Francia e Giappone. Buono il lavoro interno. Con quale aggettivo definirebbe i suoi vini? Eleganza, e soprattutto piacevolezza. Il vino è fatto per essere bevuto, non è un soprammobile! Sono felice quando la bottiglia…finisce! Fra tutti i premi ricevuti, quali ricorda con piacere? I 3 bicchieri per il Cerviolo, dal 1996 al 2001. Una svolta importante. L’abbinamento di un suo vino a un piatto del cuore? Un bel risotto con le beccacce! Son pochi gli chef in grado di eseguirlo bene. Da abbinare con un Cerviolo di almeno 10 anni.

San Fabiano Calcinaia winery towers over the gently ridged hills between Castellina in Chianti and Poggibonsi. Dating to the year 1000, the village was expertly restored by Guido and Isa Serio, owners of the complex since 1983. The wines bear witness to this extraordinary feat. Sangiovese unfurls its identity, which expresses itself here at a high level, elegant and fresh with no-frills fruity nuances, attributable to its purest nature. Then there are the tannins, fine and precise but always energetic. Cabernet Sauvignon, Merlot and Petit Verdot: international grapes shaped by the Chianti terroir. Listening to Guido Serio speak is like writing a page of stories, small and large, that shine in the world of Chianti Classico. You can feel the love you have for this estate. What were the reasons that brought you here? I was born in Tuscany but I lived in Milan for 32 years, where I ran my own business. But my soul has always been Florentine through and through. My love of hunting brought me here, but being among the vines reawakened childhood memories and moments. My mother had a farm in the Casentino area and wine has always been part of my family’s culture. With time I built the new cellar and bought the Cellole vineyard, which produces my Gran Selezione. What’s your philosophy in the vineyard and in the cellar? Strictness and determination. Tending to the vineyard and the work in the cellar do not allow for distractions. To be consistent I decided to produce wines according to organic criteria, since this is the only future that I imagine. Any decisive moments in your collaboration with Carlo Ferrini, your consultant winemaker? Giulio Gambelli introduced him to me. Ferrini was, back then, a young winemaker who worked for the Chianti Classico Consortium. It did not take long for the choices made in the vineyard and in the cellar, based on his suggestions, to lead to the most promising of results. Your most important markets? Without a doubt, Germany, Canada, France and Japan. We do well domestically too. How would you describe your wines? Elegant and, above all, enjoyable. Wine is made to be drank; it’s not an ornament! I’m happy when the bottle is finished! What recognition do you remember most fondly? The 3 bicchieri (“three glasses”) for Cerviolo, from 1996 to 2001. A turning point. A pairing for one of your wines? A nice woodcock risotto! Not many chefs are capable of cooking it well. Paired with a 10-year-old Cerviolo.

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A picture of Guido Serio, the winery’s wine cellar and wine tasting during the AIS Tasting Committee’s visit to San Fabiano Calcinaia


WINE TASTING text Barbara Massai, Emiliano Bogani - photo AD Fotografia

Nobile evoluzione di un terroir

Montemercurio. Una delle realtà più dinamiche di Montepulciano, ve la presentiamo attraverso i suoi vini One of the most dynamic companies in Montepulciano, introduced through its wines Arrivando a Montemercurio si rimane conquistati dalla passione e l’innata capacità di Marco Anselmi, riuscito in poco più di dieci anni a imporsi fra i produttori di Montepulciano e divenire una delle realtà più dinamiche del panorama enologico toscano. Le vigne, 10 ettari in produzione e altri 2 da poco rinnovati, si trovano sotto il Tempio di San Biagio, dove nel ’57 i nonni di Marco acquistarono i terreni. A loro è subentrato nel 2006, a 19 anni, decidendo di creare un marchio e una linea di vini propri. Autodidatta ma con le idee molto chiare ha sempre perseguito il desiderio di realizzare vini di qualità, sfruttando al meglio ciò che la natura mette a disposizione, con instancabile tenacia ideando lui stesso alcune attrezzature utilizzate in cantina per permettere al vino di esprimersi al meglio senza stress meccanici. E ha cercato nella tradizione i nomi per l’azienda, Montemercurio come l’antico tempio che sorgeva sulla cima di Montepulciano, e per le etichette, come Caduceo, il bastone di Mercurio, o Damo, il soprannome dato dai compaesani al suo caro nonno a cui con gratitudine ha voluto dedicare il vino più autorevole. La produzione è attualmente attestata sulle 40.000 bottiglie annue, divise tra 6 etichette: un bianco, un rosato e quattro rossi. I numeri sono certamente esigui a fronte degli ettari impiegati, ma sono un segnale inequivocabile del duro lavoro e della grande selezione svolti a ogni vendemmia per salvaguardare l’eccellenza. Il mercato poliziano assorbe, con grande orgoglio del produttore, gran parte delle bottiglie prodotte oltre a USA, Italia e parte dell’UE. Oltre alle etichette degustate abbiamo avuto il piacere di assaggiare una delle sei preziose annate di Vin Santo ereditate dai nonni, recuperate dai caratelli e commercializzare dopo 25 anni di affinamento, regalandoci un’esperienza indimenticabile come la grappa, distillata dalle vinacce del Nobile, affinata nei caratelli del Vin Santo.

Upon arriving at Montemercurio, one is enraptured by the overwhelming passion and innate ability of Marco Anselmi, who in little more than 10 years has successfully placed himself amongst the producers of Montepulciano and become one of the most dynamic companies in the Tuscan wine world. The vineyards, 10 hectares in production and another two that were recently renovated, are located near the Church of San Biagio, where in 1957 Marco’s grandparents bought their land. He took over in 2006, at just 19 years old, deciding to create a brand and a line of his own wines. Self-educated but with very clear ideas, Marco has always followed his dream of creating high-quality wines, taking advantage best he can of what nature has made available, all with untiring tenacity. When looking for names of the company and its labels, he turned to tradition: Montemercurio, like the ancient temple that once stood above Montepulciano, Caduceo, the staff carried by Mercury, or Damo, the nickname given to his dear grandfather by his neighbours, to whom he wanted to dedicate his most renowned wine out of gratitude. The production currently stands at 40,000 bottles per year, divided into 6 labels: a white, a rosé and four reds. The numbers are certainly small for the hectares of land that are cultivated, but they are an unmistakable sign of the hard work and great selection dedicated to each harvest to protect the quality. Montepulciano’s market retains many of the bottles produced in the area, to the great pride of the producer, and the main export markets are the USA, Italy and part of the EU. In addition to tasting the labels, we had the pleasure of tasting one of the six esteemed vintages of Vin Santo inherited from his grandparents, recovered from casks and sold after 25 years of aging, bestowing an unforgettable experience similar to grappa, distilled using the marc of the Nobile, aged in Vin Santo barrels.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

CADUCEO Toscana Bianco Igt 2016 Canaiolo bianco 50% - Malvasia bianca, Pulcinculo, Trebbiano toscano 50% Paglierino con riflessi dorati. Al naso è intenso, profumi di fiori e frutti croccanti, quali biancospino, acacia e mela golden, abbracciano e introducono sentori di agrume, camomilla, talco e soffi salmastri. La struttura è ben sorretta da freschezza e sapidità, persistente, nel finale ripropone piacevoli sensazioni saline. Di ottime prospettive. Pale yellow with golden hues. Intense aroma of flowers and crisp fruit, including hawthorn berry, acacia and golden apple, embraces and gives way to flavours of citrus, camomile, talcum and salty air. The structure is sustained well by the freshness and flavour, persistent with a finish characterized by pleasant salty sensations. The wine will age well. TEDICCIOLO Toscana Rosso Igt 2015 Sangiovese 80%, Merlot 20% Rubino luminoso di buona trasparenza e luminosità. Impatto intenso di fragolina ed erba tagliata, salsedine, china, ricordi mentolati, zucchero a velo, cioccolatino fondete, caffè, tostatura. Bocca fresca e dinamica, buona trama tannica, struttura ben sorretta da tutte le componenti. Di media persistenza e dall’elegante finale di frutti dolci. Bright ruby red colour with good clarity. Boasts an intense impact of wild strawberry, cut grass,

salt, cinchona, peppermint, powdered sugar, dark chocolate, coffee and toasted notes. Fresh and dynamic on the palate, good tannins and a structure supported well by all its components. Medium persistence, with an elegant finish of sweet fruits. PETASO Rosso di Montepulciano Doc 2015 Sangiovese 95% - Merlot 5% Rubino con sfumature granato, ottima trasparenza. Quadro olfattivo di ciliegia matura, ribes in confettura, fiori freschi, leggeri richiami vegetali, sfumature balsamiche, poi tabacco biondo e caffè. Entra morbido, poi si trasforma spinto dal tannino ancora in evoluzione e dalla freschezza avvolgente. Saporito, persistente e leggermente amaricante. Ruby red with maroon hues and excellent clarity. An aroma of ripe cherry, currant jam and fresh flowers, with slight hints of vegetables and balsamic notes, along with white tobacco and coffee. Initially soft on the palate before transforming, driven by the evolving tannins and the captivating freshness. Flavourful, persistent and slightly bitter. MESSAGGERO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2012 Sangiovese 95%, Canaiolo 5% Granato ricco di colore ed estratto. Frutta scura in confettura, viola e rosa appassite, radice di liqui-

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rizia, chiodi di garofano, china, rabarbaro, tabacco scuro, sottobosco, gelso, cuoio, e leggere note di eucalipto. Sorso saporito e avvolgente, fresco e dinamico. Il tannino è ben integrato, la frutta matura ritorna piena nel finale lungo e raffinato. Ruby red rich in colour and essence. Dark fruit jam, violet, wilted rose, liquorice root, cloves, cinchona, rhubarb, dark tobacco, undergrowth, mulberry, leather and slight notes of eucalyptus. Flavourful and captivating on the palate, fresh and dynamic. The tannins are well-integrated and the ripe fruit returns in strength in the long and elegant finish. DAMO Vino Nobile di Montepulciano Docg 2011 Sangiovese 80%, Canaiolo, Mammolo, Colorino e Barbera 20% Granato intenso e vivido. Nobile bouquet di frutta cotta, pot-pourri di fiori rossi, cioccolato fondente, arancia candita, caffè, visciole sotto spirito, sottobosco e mentuccia. Al gusto è succoso e dinamico. Il finale persistente ricorda piacevolmente la frutta e il cacao. Di sicura longevità. Intense and vivid ruby red colour. A generous bouquet of cooked fruit, potpourri of red flowers, dark chocolate, candied orange, coffee, sour cherries soaked in alcohol, undergrowth and pennyroyal. Rich and dynamic on the palate. The persistent finale pleasantly recalls fruit and cocoa. The wine will certainly age well.


WINE WORLD text Antonio Stelli

In corsa con il Nobile

Fassati. I Della Camera sempre più solidi nel rilancio della storica azienda di Montepulciano The Della Cameras prove increasingly successful in relaunching the historic Montepulciano winery Amore, passione e impegno sono le parole che contraddistinguono il legame tra la famiglia Della Camera a una storica realtà vitivinicola di Montepulciano, Fassati, anima e cuore di una denominazione prestigiosa come il suo vino, il Nobile. Già proprietario nel territorio di Montepulciano di alcuni vigneti, è il padre Augusto che trasmette ai figli Danilo e Gianni la conoscenza e il rispetto per la vigna e la filosofia di una produzione di qualità. Duranti gli anni non mancano le occasioni per incrementare gli ettari vitati di proprietà, nonostante l’attività lavorativa dei due fratelli, impegnati in altri settori imprenditoriali. Ma è nel gennaio del 2015 che si presenta la grande occasione, l’acquisto di Fassati: una cantina storica di proprietà per realizzare il sogno di una vita: produrre, imbottigliare e commercializzare grandi vini di propria produzione. Ai 42 ettari di vigneto, si aggiungono allora i 59 ettari derivati dall’acquisto dell’azienda, e questo consente ai Della Camera di diventare una delle prime cinque realtà di Montepulciano per estensione di ettari vitati, con la consapevolezza, fatta di emozione e responsabilità, di avere un potenziale produttivo di assoluta eccellenza. Il lavoro svolto da Danilo e Gianni è subito chiaro, determinante e importante a dimostrazione che qualità, professionalità, eleganza fanno parte di uno stile di vita e impegno lavorativo. Alla severità nella gestione di ogni vigneto, si aggiunge un processo produttivo attento e scrupoloso per avere, nel bicchiere, assoluta qualità. La cantina e la bottaia completamente rinnovata donano estrema eleganza estetica dietro cui risplendono pulizia e attenzioni maniacali nella fase di affinamento con l’uso di botti da 50, 70 e 100 ettolitri di nuova acquisizione. Il risultato, dimostra una produzione chiaramente indirizzata ad esaltare le potenzialità del territorio, tipiche, lineari, continuative nello stile e nella qualità. Spiccano Le Gaggiole Chianti Docg che, prodotto a marchio Fasssati dal 1913, è la memoria storica dell’azienda (nata appunto nel 1913 producendo Chianti all’inizio), il Selciaia Rosso di Montepulciano che brilla per complessità e struttura, e i vini leader dell’azienda, Pasiteo e Gersemi due autentici Nobili che incantano per la loro profondità, ampiezza, espressione di saggezza ed eleganza.

Love, passion and dedication are the words that best describe the bond between the Della Camera family and a historic winery of Montepulciano, Fassati, the heart and driving force behind its wine, which is labeled as Nobile di Montepulciano. The ow ner of several vineyards in the Montepulciano area, the head of the family Augusto handed down to his sons Danilo and Gianni the knowledge of and respect for the vineyards and a working philosophy based on quality production. Over the years, the property was expanded with the addition of more hectares planted with vineyards, although the two brothers had jobs outside the winery, being engaged in other entrepreneurial ventures. In January 2015, the family was presented with a great opportunity, the takeover of Fassati, a historic winery that would make their life’s dream come true: the production, bottling and marketing of their own, top-quality wines. In addition to the previously owned 42 hectares planted with vineyards, the Della Cameras could then count on another 59 hectares, by taking over the estate, and become one of the top five wineries in Montepulciano in terms of hectares planted with vines, acutely aware of the privilege and responsibility that came with securing such a high-potential asset. The direction to take was immediately clear in Danilo’s and Gianni’s mind, as evidence of the fact that quality, expertise and elegance are both a way of life and business for them. In addition to scrupulous vineyard management, Danilo and Gianni focus on a careful winemaking process to achieve the highest quality in the glass. The fully renovated wine cellar and barrel cellar are extremely elegant and neat and prove their manic attention to the ageing stage, which is performed in new 50,70 and 100-hectolitre wood barrels. As a result, the wines enhance the terroir’s characteristics, typical style and quality: Le Gaggiole Chianti DOCG which, produced at Fassati since 1913 when it still made Chianti-labeled wine, is the winery’s signature label; Selciaia Rosso di Montepulciano, a complex and beautifully structured wine, and the winery’s leading labels, Pasiteo and Gersemi, two authentic Nobile di Montepulciano wines, which win you over with depth, breadth and elegance.

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The vineyards and winery of Fassati in Montepulciano, which relies on 110 hectares planted with vines and potentially 1 million bottles


WINE TASTING text Barbara Massai, Emiliano Bogani - photo Lorenzo Cotrozzi

Un magico rosso nella terra dei bianchi

A San Gimignano Cesani produce un Sangiovese di grande qualità, Luenzo. Ve lo presentiamo in una splendida verticale In San Gimignano, Cesani produces a top-quality Sangiovese La magia di un territorio esclusivo, ricco di storia e di tradizione, si riflette nell’entusiasmo e la determinazione di Letizia Cesani, cuore pulsante del rilancio della Vernaccia di San Gimignano. Al terzo mandato come Presidente del Consorzio, nell’azienda a conduzione familiare di Pancole si occupa della vinificazione, affiancando il padre Vincenzo responsabile e memoria storica delle vigne, coadiuvata dalla sorella Luisa, promoter commerciale. Certificati biologici dal 2009, oggi possiedono 26 ettari di terreno dedicati a vigneto, 4200 piante di olivo, oltre alla produzione di zafferano. Il loro obbiettivo è realizzare vini di alta qualità, dotati di autenticità e carattere, utilizzando i vitigni autoctoni e tradizionali: Vernaccia in esclusiva per i vini bianchi, Sangiovese, Ciliegiolo e Colorino per i rossi, sintetizzando l’espressione delle uve con le peculiarità del terroir. Con grande umiltà a ogni vendemmia assaggiano e si confrontano, senza forzare mai la materia, cercando di capire le migliori espressioni dell’annata. Presentano 8 diverse etichette: 3 bianchi, 1 rosato e 4 rossi, fra i quali il Luenzo. Questo vino nasce da una vigna specifica in località Cellole, a 360 metri s.l.m., su di un terreno ricco di pietre, dai lineamenti insoliti per questa zona, dove si respira un’aria mistica e straordinaria e dove un tempo c’erano soltanto bosco e ginestre. Prodotto per la prima volta nel ’95, ha rivelato da subito un carattere austero, ricco di profumi fruttati, di grafite, intenso ma mai lusinghiero, contribuendo a sdoganare il preconcetto che a San Gimignano si producano solo vini bianchi di qualità e inserendolo di diritto tra le grandi realtà della Toscana rossista. Vendemmiato a piena maturazione, svolge la fermentazione alcolica in cemento e la malolattica in legno. Matura quindi in barrique di rovere francese per 16 mesi e affina in bottiglia per almeno altri 6. Dalla commercializzazione delle annate 2013, il Sangiovese è divenuto unico e indiscusso protagonista di questo vino, in un’evoluzione del progetto ancora tutta da scoprire, mentre nelle 10 annate da noi degustate era accompagnato da un 10% di Colorino.

The magic of an exclusive territory, rich in history and tradition, is reflected in the enthusiasm and determination of Letizia Cesani, the beating heart of the relaunched Vernaccia di San Gimignano. Now in her third term as the President of the Consorzio, she’s responsible for vinification in the family-run company in Pancole, working alongside her father Vincenzo, manager of the vineyards for as long as anyone can remember, and is assisted by her sister Luisa, commercial promoter. Organically certified since 2009, today they own 26 hectares of land dedicated to wine and 4,200 olive plants, as well as oversee a saffron production. Their goal is to produce high-quality wines, bestowed with authenticity and character, using local and traditional vine varieties: Vernaccia exclusively for white wines and Sangiovese, Cilegiolo and Colorino for reds, encapsulating the expression of the grapes with the peculiarities of the terroir. With great humility towards each harvest, they taste and compare, without ever forcing the material, seeking to better understand the best aspects of the year. They offer 8 labels: 3 whites, 1 rosé and 4 reds, including the Luenzo. This wine comes from a specific vineyard in the town of Cellole, 360 m a.s.l., on a rocky terrain with unusual features for the area, where a mystical and extraordinary air reigns and where there was once nothing more than a forest and broom trees. Produced for the first time in 1995, it was immediately recognized for its austere character, rich in aromas of fruit and graphite, intense but never indulging, contributing to breaking the prejudice that only highquality white wines were produced in San Gimignano and claiming its rightful place amongst the biggest producers of red in Tuscany. Harvested when fully ripe, its alcoholic fermentation takes place in cement and malolactic fermentation in wood. It then matures in French durmast barrels for 16 months and ages in the bottle for another six. Since the 2013 vintage was sold, the Sangiovese has become the singular and undisputable protagonist of this wine, in the evolution of a project whose discovery continues, while in the 10 years we tasted, there was also 10% Colorino.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - ph. Pierpaolo Pagano

Some pictures of the Cesani winery, above to the right, a picture of Luisa, Vincenzo and Letizia Cesani

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WINE TASTING

2011 2002

2007 2001

2005 2000

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2004 1999

2003 1996


WINE TASTING by AIS Toscana commission

LUENZO Toscana Rosso Igt Sangiovese 90%, Colorino 10% 2011 Rubino scarico e vivace. Impatto olfattivo intenso di fiori freschi e note minerali, tabacco biondo e frutta rossa fragrante. Bocca scalpitante, la struttura è ben sostenuta dal tannino integrato fitto e setoso. La persistenza è ottima e nel finale piacevolmente fruttato e succoso, anticipa un promettente futuro. Live ruby red colour. An intense olfactory impact of fresh flowers, mineral notes, light-coloured tobacco and fragrant red fruit. Powerful in the mouth, the structure is well-supported by the dense and silky tannins. Boasts an excellent persistence and the pleasantly fruity and rich finish hints at a promising future. 2007 Rubino con lievi nuance granato. Al naso richiami di sigaro e cacao, pot-pourri di fiori rossi, chinotto, gelèe al mirtillo, rabarbaro, cuoio e sottobosco. Al sorso è prossimo all’equilibrio, pieno nella struttura e dal tannino ben adeguato. Il finale deciso di cioccolato si fonde alla frutta sotto spirito. Red with slight ruby hues. Aromas of cigar, cocoa, potpourri of red flowers, citrus, blueberry gelatine, rhubarb, leader and underbrush. Almost balanced in the mouth, with a full structure and befitting tannins. The decisive finish of chocolate blends with fruit soaked in alcohol. 2005 Rubino luminoso e vivido. Aromi fruttati anticipano richiami di sottobosco, erbe aromatiche e petali di rosa e viola. L’ingresso in bocca è guidato dalla freschezza, il tannino elegante e vitale mostra il tocco dell’annata calda. Buona la persistenza e piacevole il finale fruttato. Bright, vivid red. Fruity aromas anticipate hints of underbrush, aromatic herbs and rose and violet petals. The wine is guided by freshness in the mouth and the elegant and active tannins hint at the warm year of its harvest. The persistence is good and the fruity finish is pleasant. 2004 Granato di ottima trasparenza. Bouquet di frutta secca e fiori appassiti, sottobosco, funghi essiccati, ricordi balsamici, tabacco e legno di

cedro. Gusto piacevole e avvolgente, spicca la sapidità ben integrata alla struttura incrementandone la saporosità. Tannino setoso e perfetto. Ruby red with excellent clarity. Bouquet of dried fruit and withered flowers, underbrush, dried mushrooms, balsamic hints, tobacco and cedar. A pleasant and captivating taste, its flavour is well-integrated with the structure, standing out and increasing its savouriness. Perfect, silky tannins. 2003 Granato scarico e traguardabile. Al naso è reticente, si concede lentamente rivelando profumi di fiori appassiti, frutta scura macerata, chiodi di garofano e ricordi minerali. Al sorso mostra un altro passo, ancora fresco e scattante, succoso e dalla buona trama tannica. Finale di media persistenza di creme de cassis. Light, transparent ruby red. Reticent on the nose, the wine slowly reveals aromas of withered flowers, crushed dark fruit, cloves and hints of mineral. Further developed on the palate, still fresh and responsive, and rich with good tannins. Boasts a medium persistence of creme de cassis. 2002 Granato di media luminosità. Si presenta all’olfatto con fragola e lampone in confettura, pot-pourri di fiori rossi e ricordi di torrefazione. Bocca in equilibrio, freschezza e tannino si fanno ancora sentire rendendo piacevole la struttura e la buona persistenza. Finale di frutta sotto spirito. Muted bright ruby red. Boasts aromas of strawberry and raspberry jam, potpourri of red flowers and hints of toasting. Balanced in the mouth, its freshness and tannins can still be sensed, making for a pleasant structure and good persistence. A finish of fruit soaked in alcohol. 2001 Granato splendente. Rabarbaro, chinotto, ciliegia e frutti di bosco in confettura, tabacco da sigaro, legno di cedro, ricordi di torrefazione e humus. Bocca piena, fresca e saporita, succoso. La trama tannica è perfetta, persistente e dal finale fruttato. Tutti questi anni sembrano non essere passati. Resplendant ruby red. Rhubarb, citrus, cherry

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and wild fruit jam, cigar tobacco, cedar, hints of toasting and humus. Full in the mouth, fresh, flavourful and rich. The tannins are perfect, persistent, and with a fruity finish. It’s as if all these years haven’t passed. 2000 Granato vivido e trasparente. Quadro olfattivo potente di creme de cassis, fiori appassiti, legni orientali, cedro candito, muschio, sentori balsamici e tabacco da sigaro. Bocca viva e dinamica, tannino ben integrato, di buona persistenza e dal finale piacevolmente fruttato. Vivid, clear ruby red. Powerful aromas of creme de cassis, withered flowers, eastern woods, candied citron, moss, balsamic hints and cigar tobacco. Lively and dynamic on the palate, well-integrated tannins, with a good persistence and a pleasantly fruity finish. 1999 Granato pieno e luminoso. Complessità olfattiva raffinata di mora e mirtillo in confettura, timo, sottobosco, menta, caffè, tabacco scuro e vaniglia. Al sorso è ancora scattante e potente, il tannino è autorevole e vellutato. Nel finale tornano le note di frutta matura e la sapidità, un vero campione di gusto. Full and bright ruby red. Boasts a refined bouquet of aromas, such as blackberry and blueberry jam, thyme, underbrush, mint, coffee, dark tobacco and vanilla. Responsive and powerful on the palate, the tannins are dominating and velvety. Hints of ripe fruit and richness return in the finish, a true champion of flavour. 1996 Granato terso. Corredo aromatico signorile ed evoluto, i fiori si fondono al tabacco e al cacao, tutto avvolto da soffi balsamici, mentolati e in fine di frutta cotta. L’acidità è ancora presente e il tannino perfettamente svolto. Di buona persistenza e piacevolezza il finale minerale. Clear ruby red. Boasts noble and developed aromas, the flowers blending with tobacco and cocoa, all of which are enveloped by balsamic notes, menthol and cooked fruit. The acidity is still present and the tannins perfectly developed. A good persistence and pleasant mineral finish.


WINE WORLD text Antonio Stelli

Tra vino e storia

Una tenuta-modello nel cuore delle colline Pisane, dove il Sangiovese trionfa, Badia di Morrona Badia di Morrona, a model estate in the heart of the Pisan hills, where the Sangiovese triumphs Fondata nell’XI secolo dai conti Cadolingi di Fucecchio, Badia di Morrona è una delle più importanti dimore storiche d’Italia. Inserita nell’armonioso contesto paesaggistico toscano, in provincia di Pisa, ha visto una rinascita negli ultimi anni grazie alla sensibilità e all’attenzione della famiglia Gaslini Alberti che si è impegnata a fondo per la sua conservazione artistica e storica riportandola all’antico splendore. Noti imprenditori genovesi, proprietari dell’azienda dal 1939, hanno voluto far rinascere questo importante monumento che è circondato da 600 ettari di terreno, di cui 110 vitati e 40 a oliveto, immersi nei colori e nei profumi della macchia mediterranea. Negli anni, la forza imprenditoriale di questa famiglia, si è contraddistinta nel continuo processo di rinnovamento e miglioramento, sia nel campo della ricettività turistica, con la ristrutturazione delle vecchie case coloniche un tempo abitate dai contadini, sia nel campo vitivinicolo, dove è emersa tutta la passione per il vino. L’impianto dei nuovi vigneti, la scelta e il rinnovamento dei cloni, la ristrutturazione della cantina e i continui interventi agronomici, dimostrano la volontà di portare avanti programmi e investimenti per donare sempre qualità nel bicchiere, dimostrando professionalità e attenzione verso il consumatore. Ai tipici vitigni toscani Sangiovese e Vermentino si affiancano gli internazionali Cabernet, Merlot, Syrah, Viognier per offrire al mercato una gamma di prodotti che sia espressione vera di un terroir vocato per la produzione di vino di qualità. I bianchi Felciao (100% Vermentino) e La Suvera (50% Chardonnay, 40% Viognier, 10% Vermentino) trasmettono immediata freschezza e mineralità, per passare poi alla profondità, struttura ed eleganza del Chianti I Sodi del Paretaio (85% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah), anche in versione Riserva, contraddistinto da una sosta in botte da 26 hl per 18 mesi e l’utilizzo del solo uvaggio Sangiovese. Taneto (taglio di Syrah, Sangiovese e Merlot) e N’Antia, dal tipico taglio bordolese, regalano potenza per completare la gamma con la purezza della più alta espressione del Sangiovese in VignaAlta, e la classica toscanità nel tradizionale Vin Santo del Chianti (Trebbiano, Malvasia e Colombana).

Founded in the 11th century by the Cadolingi counts from Fucecchio, Badia di Morrona is one of the most important historic residences in Italy. Nestled in the harmonious landscape of Tuscany, in the province of Pisa, it has seen a rebirth in recent years thanks to the awareness and attention of the Gaslini Alberti family, who have worked hard to ensure its artistic and historic conservation and restoring its historic splendour. Well-known entrepreneurs from Genoa and owners of the company since 1939, they wanted to bring new life to this important monument, which is surrounded by 600 hectares of land, of wich 110 hectares vineyards and 40 hectares olive groves, immersed in the colours and aromas of the Mediterranean scrub. Over the years, the entrepreneurial drive of this family has been distinguished in the continuous process of innovation and improvement, both in their tourism infrastructure, with the renovation of the old farm houses that were once inhabited by the farmers, and in their wine production, where their passion for wine stands out. The installation of new vineyards, the choice and innovation of clones, the renovation of the wine cellar and the continuous agricultural interventions all demonstrate the desire to carry out programs and investments that aim to bestow quality to the glass, with professionalism and attention to the consumer. The typical Tuscan vine varieties of Sangiovese and Vermentino are grown alongside the international varieties of Cabernet, Merlot, Syrah and Viognier, in order to offer the market a range of products that stands as a true expression of a terroir suitable for producing high-quality wines. The whites Felciao (100% Vermentino) and La Suvera (50% Chardonnay, 40% Viognier, 10% Vermentino) bestow immediate freshness and mineral content, while the Chianti I Sodi del Paretaio (85% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, Merlot and Syrah) boast intensity, structure and elegance. The I Sodi del Paretaio Riserva stands out for its time spent in 26hl barrels (18 months) and the use of only the Sangiovese. Taneto (a mix of Syrah, Sangiovese and Merlot) and N’Antia, made from a typical Bordeaux blend, boast impact, while the line of products is complete with the purity of the VignaAlta, the highest expression of the Sangiovese. Finally, classic Tuscan character can be found in the traditional Vin Santo del Chianti (Trebbiano, Malvasia and Colombana).

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The majestic building of Badia di Morrona seen from above; a corner of the wine cellar; the stretch of the vineyards

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WINE TASTING text Fabio Ceccarelli

Fascino tirrenico

Podere La Regola. L’evoluzione di una azienda che ha puntato su valori qualitativi, territorio e sostenibilità The evolution of a company with a focus on the values of quality, territory and sustainability The terroir of Riparbella has carved out a niche for itself on Tuscany’s Etruscan Coast owing to the combination of Mediterranean weather conditions and a location nestled in the woody hills. The proximity of the Tyrrhenian Sea contributes to making the climate milder and the light brighter, while the sea breeze and the woods tend to accentuate night-day temperature swings. All these factors ensure optimal phenolic, aromatic and sugar ripeness. TWENTY-YEARS OF EXCELLENCE Here, brothers Flavio and Luca Nuti converted the family-run farm into a well-established winery, including 20 hectares of vineyard land planted with organically-grown vines. The first bottles of their Cru wine La Regola, a blend of Sangiovese and Cabernet Sauvignon grapes, were released in 1998 and the wine celebrates its 20th birthday this year. In 2016, the winemaking premises were redeveloped into a new, modern, eco-sustainable and clean energy-fueled winery, which is further enhanced by a big fresco created by artist Stefano Tonelli. The wine barrel cellar is now also a museum, open to the public for visits and wine tastings. STRIDO WINE TASTING The grapes that go into Strido, a 100% Merlot wine that fully expresses the terroir’s characteristics, are grown at 200 meters above sea level. The Merlot vines are rooted in soils composed of reddish-colored Pliocene sands, rich in skeleton and ferrous minerals. After harvesting and manual sorting of grapes, fermentation is performed in temperaturecontrolled steel vats, while the malolactic fermentation is carried out in oak barrels. The wine is then aged in French oak barrels for one year and then in bottle for another 12 months. The vertical tasting of 6 Strido vintages shows that this wine is ageable, elegantly expressive and that the Merlot’s fruitfulness is the star but not too big a star. The nose offers a bouquet of balsamic, spicy and roasted nuances which make the wine easy-drinking. The palate reveals the wine’s salty frame as well as an elegant texture, which contribute to the wine’s drinkability without making it monotonously soft. At the Vinitaly show Podere La Regola will be located at Pavilion 9

Il terroir di Riparbella è venuto ritagliandosi una propria singolarità nel contesto più ampio della Costa Toscana degli Etruschi grazie alla combinazione di condizioni climatiche mediterranee e di sito immerso fra colline boscose. La prossimità del mar Tirreno mitiga il clima e assicura grande luminosità; al tempo stesso le brezze marine e la presenza del bosco accentuano l’escursione termica diurna. L’insieme di questi fattori permette ottime maturazioni fenoliche e aromatiche oltre che zuccherine. ECCELLENZA VENTENNALE Qui, i fratelli Flavio e Luca Nuti hanno trasformato il podere di famiglia in una produzione enologica di eccellenza, coltivando 20 ettari di vigneto in regime biologico. Risale al 1998 l’uscita della prima bottiglia del loro Cru La Regola, blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon che quest’anno compie 20 anni. Nel 2016 è stata inaugurata la moderna cantina ecosostenibile, alimentata con energia pulita, e arricchita da un grande affresco realizzato dall’artista Stefano Tonelli che ha trasformato la barriccaia in una grande sala museale, aperta a visite e degustazioni. LA DEGUSTAZIONE DELLO STRIDO Da vigne che sfiorano i 200 m di altitudine provengono le uve dello Strido, un Merlot in purezza che trasmette la peculiarità di un’origine territoriale. Le piante del Merlot affondano le radici su terreni costituiti da sabbie plioceniche di colore rossastro, ricchi di scheletro e minerali ferrosi. Dopo la vendemmia e la cernita manuale delle uve, la fermentazione alcolica avviene in acciaio con controllo della temperatura, mentre la fermentazione malolattica è svolta in barrique. In barrique di rovere francese il vino matura per un anno per affinare altri 12 mesi in bottiglia. Dalla degustazione in verticale di 6 annate scaturisce un vino longevo, elegantemente espressivo, in cui la fruttosità del Merlot riesce ad essere protagonista, ma mai solista. Sempre accompagnata al naso da un coro di sfumature balsamiche, speziate e tostate grazie alle quali non stanca. Così al palato, il carattere salino del vino insieme a una texture raffinata rendono accattivante la beva senza ridursi a una monotona morbidezza. A Vinitaly Podere La Regola è presente al padiglione 9, stand B2.

Tuscany, stand B2.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - ph. Pierpaolo Pagano

Some images of Podere La Regola, with its new eco-friendly wine cellar, alongside pictures of Flavio and Luca Nuti. The La Regola cru celebrates its 20th anniversary this year


WINE TASTING

2008

2009 2013

2012

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2010 2015


WINE TASTING

STRIDO Toscana Rosso Igt PODERE LA REGOLA Merlot 100%

owing to the sweet tannins which spread out on the savory finish with nose-palate consistency.

Tannins are predominant on the palate and accompany the development of flavours up to the orange finish.

2008 Grande spessore della tonalità rubino compatto. Dal fruttato di prugna e amarena sciroppata il profumo vira verso eucalipto e cardamomo su uno sfondo tostato di cioccolato. Al gusto l’intensità degli aromi balsamici e minerali tiene testa a tannini dal leggero riverbero vegetale. Thick ruby-red colored. The nose offers fruity aromas of plum and sour black cherry in syrup and then veers towards notes of eucalyptus and cardamom on a roasted chocolate background. The intense balsamic and mineral aromas on the palate stand up to the tannins which feature a slight overtone of greenness.

2011 Una veste rosso rubino profondo annuncia un’importante nuance floreale di viola al naso, cui segue una nota speziata di pepe insieme a ribes e carne. La frutta è protagonista del sorso insieme a tannini docili che esaltano l’equilibrio gustativo. Ha lungo finale di frutti di bosco. Deep ruby-red colored. It opens on the nose with a focused floral nuance of violet followed by a spicy peppery note along with redcurrant and meat. Fruity notes dominate the palate along with tamed tannins that enhance the balance on the palate. A long soft fruit finish.

2013 Rosso porpora intenso. L’impatto olfattivo è fragrante di ciliegia e mora di rovo; sviluppa macchia mediterranea e spezie orientali. In bocca ha la pienezza e lo scatto di una grande vendemmia. I tannini sono maturi e ben fusi con la ricchezza gustativa. Ottima struttura e persistenza. Intense deep-red colored. The nose opens with aromas of cherry and blackberry, which then develop into Mediterranean scrub and Oriental spices. Full on the palate and with the sprint of a great vintage. Ripe and well-integrated tannins. Excellent structure and length.

2009 Un orlo granato circonda il cuore rosso rubino alla vista. L’olfatto composito vede scorrere mora matura, liquirizia, gianduiotto e grafite. Al palato è decisamente avvolgente grazie a tannini dolci che si distendono in una chiusura sapida con corrispondenza aromatica rispetto al naso. A ruby-red appearance and garnet-red at the edge. Varied on the nose with aromas of ripe blackberry, licorice, gianduiotto chocolate and graphite. Definitely mouthfilling on the palate

2012 Rosso rubino integro e vivace. Al naso emergono spezie miste, vaniglia, cannella, liquirizia intorno al fruttato di mirtillo e sullo sfondo accenna al caffè. I tannini hanno un ruolo determinante nello sviluppo gustativo e accompagnano la progressione fino alla chiusura di arancio. Lively ruby-red colored. The nose features a mix of spicy aromas- vanilla, cinnamon, licorice- surrounding fruity notes of blueberry with a hint of coffee on the background.

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2015 Il colore è buccia di melanzana. Al naso esibisce inizialmente il fruttato di ribes e mirtillo per proseguire con le note balsamiche di mirto, resina di pino e incenso. Ha potenza e perfezione esecutiva dei tannini dalla trama fine ed elegante. Lungo finale di liquirizia e mirtillo. Aubergine skin-colored. It opens on the nose with fruity aromas of redcurrant and blueberry, followed by balsamic notes of myrtle, pine resin and incense. Powerful on the palate, with perfectly-crafted, fine-grained and elegant tannins. Long licorice and blueberry finish.


WINE TASTING

Un amore, di famiglia

Podere Conca Bolgheri, vino e olio biologici da un’idea di Silvia Cirri con Giovanni Gastel Jr e Livio Aloisi Podere Conca Bolgheri, organic wine and oil, founded by Silvia Cirri, with Giovanni Gastel Jr and Livio Aloisi Podere Conca Bolgheri nasce come azienda vinicola nel 2015 da un’idea di Silvia Cirri che coinvolge da subito nel progetto il nipote Giovanni Gastel Jr e l’amico di infanzia Livio Aloisi. La famiglia è presente sul territorio dalla fine degli anni ‘70 quando acquista il podere Conca, casale che risale al 1860, e lo ristruttura mantenendone le caratteristiche originarie per farne una casa di famiglia. L’amore per questa terra e per le sue potenzialità ha dapprima spinto alla produzione di un olio extravergine di oliva che si produce dai primi anni ‘80 e, nella storia recente, il vino. Al Podere Conca olive e uva sono raccolte a mano, qui regna solo il terroir inteso non solo dal punto di vista delle sue caratteristiche pedo-climatiche, ma anche perché esso è gestito seguendo valori ereditati dalla storia, dalla cultura, dagli uomini che lo hanno curato finora. La scelta di condurre vigneto e uliveto secondo i canoni dell’agricoltura biologica è stata quindi naturale. Podere Conca ha avuto un chiaro progetto e un’idea precisa sul tipo di vino che avrebbe voluto produrre: Chardonnay, Sauvignon Blanc e soprattutto Viognier per il bianco. Per il Bolgheri Doc rosso Silvia Cirri e l’enologa Laura Zuddas hanno voluto un abbinamento insolito: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo. Quella del Ciliegiolo è stata certamente una sfida, ma è un vitigno che si ritiene possa dare al blend caratteristiche di profumo e di eleganza inconsuete. Cinque ettari di vigneti per una piccola produzione il cui obiettivo è e rimane l’altissima qualità. Questo è Podere Conca nelle parole scritte da Giovanni Gastel Jr: “Solo lo abitammo, con tutto l’amore che può avere una madre. Sarà la barbatella, da qualche mese piantata, ora, a scrivere le altre storie della Conca. Come fu per la terra benedetta dalle piante, per la casa ricostruita secondo la regola di quei luoghi, ecco: il vino unirà ancora una volta il cielo alla terra, il pensiero all’azione, il pensiero dei padri e delle madri al frutto dei figli, dei nipoti. Rieccoci qui, con la nostra meraviglia”.

Podere Conca Bolgheri opened its doors as a winemaking company in 2015 by Silvia Cirri, who immediately brought her nephew Giovanni Gastel Jr. into the project, along with her childhood friend Livio Aloisi. The family has been in the territory since the late 1970s, when they bought the Conca farm and its country house, dating to 1860; they renovated it into a family home while still keeping the original characteristics. Their love for this land and its potential initially drove them to produce extra-virgin olive oil, which they’ve made since the early 1980s, later adding wine to their line-up. At Podere Conca, the olives and grapes are harvested by hand and the terroir reigns supreme, important not only from a pedoclimatic point of view, but also because it’s managed in line with values that are influenced by history, culture and the men who worked the land until now. The choice to operate with organic standards in the vineyard and olive grove was thus a natural one. Podere Conca had a clear project and a precise idea about the kind of wine they wanted to produce: Chardonnay, Sauvignon Blanc and, most importantly, Viognier for the white. For the Bolgheri DOC Rosso, Silvia Cirri and the winemaker Laura Zuddas aimed for an uncommon blend: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc and Ciliegiolo. Using Ciliegiolo was certainly a challenge, but it’s a variety that they believe can bestow the blend with unusual aromas and elegance. Five hectares of vineyards make for a small production, the goal of which is and will always be the highest quality possible. This is Podere Conca as described by Giovanni Gastel Jr.: “We gave our all here, with all the love a mother can give. It will be the vines, planted just a few months ago, that will now write Conca’s story. Just as it was for the land blessed by the plants, for the house rebuilt according to the rule of these places: the wine will once again unite the sky and the earth, thought and action, the care of fathers and mothers and the fruits of their children, grandchildren. Here we are again, with our splendour.”

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

ELLEBORO Igt Toscana 2016 PODERE CONCA Viognier, Chardonnay, Sauvignon Blanc Affinamento in acciaio e bottiglia

AGAPANTO, Bolgheri Rosso Doc 2015 PODERE CONCA Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Ciliegiolo Affinamento di 12 mesi in tonneaux e barrique di secondo passaggio, Il vino si presenta giallo paglierino straordinariamente luminoso. Il oltre a 6 mesi in bottiglia profilo olfattivo è in prima battuta caratterizzato da un’accattivante nota di frutta esotica fresca. Qui il riconoscimento della pesca, del Il colore è rubino scuro e fitto. Si svela lentamente all’olfatto mango e la delicata nota di mandarino colpiscono per la loro niti- con un impatto fruttato e appena vegetale, poi si fanno strada dezza e soprattutto fanno da apripista ad ulteriori sentori floreali la mora, il rabarbaro, la ciliegia matura, il mirto, la liquirizia, di rosa e mentolati. Il bouquet è unito da una traccia minerale che pot-pourri di fiori rossi, polvere di cacao, note tostate di caffè contribuisce a rendere il profumo più appetibile. In bocca il vino e di tabacco da sigaro. Il sorso è dinamico, l’intensità gustatisi fa apprezzare per la sua verve rinfrescante, dove la componente va è emblematica di un bolgherese doc. alcolica per niente infastidisce la vena fresco-sapida che avvolge de- L’apporto caldo si contrappone efficacemente alla compolicatamente il palato. Ottimo l’equilibrio con un finale persistente nente tannica in piena evoluzione. che esalta la componente fruttata e che lascia una traccia stuzzicante Il finale è adeguatamente lungo e con una leggera percezione e sapida. Abbinamento proposto: carbonara di mare. amaricante. Abbinamento proposto: Cinghiale marinato alla The wine is bestowed with an extraordinarily bright pale-yellow cacciatora. colour. The aroma is initially characterized by a captivating note Boasts a dark and dense ruby red colour. The aromas reveal of fresh, exotic fruit, followed by peach, mango and a delicate hint themselves slowly with a fruity impact and a hint of plants, of mandarin, which are striking for their clarity, before leading to before giving way to blackberry, rhubarb, ripe cherry, myrtle, further fragrances of rose and menthol. The bouquet is tied together liquorice, potpourri of red flowers, cocoa powder, toasted by a mineral note that lends to a pleasing aroma. In the mouth, the notes of coffee and cigar tobacco. wine can be appreciated for its refreshing liveliness, the alcohol in no Dynamic on the palate, the intensity of the drink is way overshadowing the fresh, flavourful personality that delicately emblematic of a Bolgheri DOC. The warmth is effectively envelopes the palate. The balance is excellent, with a persistent contrasted with the fully-evolved tannins. finish that highlights its fruity nature and which leaves a flavourful The finish is suitably long-lasting and vaunts a slight bitter and appetizing aftertaste. Suggested pairing: seafood carbonara. note. Suggested pairing: marinated wild boar cacciatore.

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The particular care given to the vineyards, modernizing the technology in the cellar, enhance sustainability standards

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WINE WORLD text Teresa Favi

L’importanza di guardare avanti

La Cooperativa I Vini di Maremma con un nuovo progetto punta alla sostenibilità e alla valorizzazione di due vitigni autoctoni The Vini di Maremma Cooperative has a new project aimed at sustainability and the promotion of two local vine varieties. La Maremma agricola e vitivinicola di oggi è, per gran parte, frutto di una commistione di persone e conoscenze che negli anni Cinquanta confluirono qui da varie parti d’Italia a seguito della riforma fondiaria. Parte dei latifondi e delle terre bonificate furono trasformate in piccole e medie aziende a conduzione familiare. Da questa fusione virtuosa è nata una viticoltura nuova, dinamica, in continua evoluzione - ai vitigni tradizionali (Sangiovese, Ciliegiolo, Malvasia, Trebbiano, Vermentino) si sono affiancati con successo i vitigni Bordolesi - grazie anche ad un gruppo di agricoltori che si è messa insieme fondando la Cooperativa I Vini di Maremma. Oggi il ricambio generazionale ha portato nuove esigenze, e ha spostato l’attenzione sulla sostenibilità, sull’esigenza di rinnovare, di legare ancora di più la viticoltura al territorio. Prende così avvio, all’inizio del 2016, un progetto di filiera finanziato dalla Comunità Europea che prevede oltre all’ammodernamento delle tecnologie di cantina, anche una iniziativa agronomica di assistenza e consulenza ai soci per il miglioramento degli standard di sostenibilità. Con questo obiettivo la Cooperativa ha deciso di aderire allo standard di “Equalitas” per rendere oggettivi e quantificabili gli elementi della filosofia aziendale. Nell’ambito di questo progetto si decide anche di puntare sulla valorizzazione di due vitigni autoctoni, il Vermentino (Biologico) e il Ciliegiolo, già cavalli di battaglia della Cooperativa. Per il Vermentino il progetto punta a valorizzare i cloni selezionati a partire da materiale genetico proveniente da vecchi vigneti maremmani. Il Ciliegiolo invece che tradizionalmente veniva usato come vino da taglio soprattutto per ingentilire il Sangiovese è stato vinificato in purezza restituendogli dignità e giustizia. Le particolari attenzioni in vigna (riduzione della produzione a ettaro, attenta gestione del verde, diradamento e selezione dei grappoli, grande attenzione all’epoca di raccolta e alla vinificazione) danno origine a un vino con una struttura forte, morbido, fresco, con profumi fruttati e sapori di frutti rossi.

Agriculture and winemaking in the Maremma is today, in large part, the result of a mixture of people and knowledge that came together here from various parts in Italy following the land reform in the 1950s. Part of the estates and reclaimed terrains were transformed into small and mid-size family-led companies. Out of this virtuous merger, a new, dynamic and continuously evolving viticulture came to life – traditional vine varieties (Sangiovese, Ciliegiolo, Malvasia, Trebbiano, Vermentino) were successfully joined by Bordeaux varieties, thanks also to a group of farmers that founded the Vini di Maremma Cooperative. Today, generational change has brought about new demands and has shifted attention to sustainability and the need to regenerate and bond viticulture to the territory more than ever before. And so, at the beginning of 2016, a supply chain project was launched, financed by the European Union, that in addition to modernizing the technology in the cellar, includes an agronomic initiative of assistance and consultation for members in order to enhance sustainability standards. With this goal in mind, the Cooperative decided to apply the “Equalitas” standards to make the elements of the company’s philosophy objective and quantifiable. Within this project, it was also decided to focus on promoting of two local varieties: the Vermentino (organic) and the Ciliegiolo, which were already the Cooperative’s fortes. For the Vermentino, the project aims to promote select clones, beginning with genetic material coming from old Maremma varieties. The Ciliegiolo, on the other hand, which was traditionally used as a blending wine, especially to temper the Sangiovese, was made as a varietal, giving it dignity and justice. The particular care given to the vineyards (reduced production per hectare, attentive management of the vegetation, clearing and selection of the bunches, close attention during the harvest and vinification) is at the root of a wine that boasts a strong, soft and fresh structure, with fruity and flavourful aromas of red fruit.

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WINE TASTING text Antonio Stelli - photo Lorenzo Cotrozzi

Simbolo di un terroir

Nata dalla passione di Elisabetta Geppetti Fattoria Le Pupille oggi è sinonimo di Morellino di Scansano nel mondo Founded with Elisabetta Geppetti’s passion, Fattoria Le Pupille is today synonymous with Morellino di Scansano throughout the world Dalla Maremma, Fattoria Le Pupille è l’immagine di una consolidata e prestigiosa realtà nel panorama vitivinicolo internazionale. Le sue produzioni ricoprono un ruolo fondamentale nel mercato dei vini d’alta gamma, un successo significativo e importante che proviene da un costante, scrupoloso e attento lavoro fatto di rispetto, impegno e passione che ha conferito, nel tempo, un costante qualità a tutti i prodotti aziendali. La bellezza e l’eleganza di ogni prodotto si legge nella meravigliosa sede aziendale, nella cura maniacale dei vigneti, nell’attenzione dedicata a tutto il ciclo produttivo, come una emanazione diretta del fascino di Elisabetta Geppetti la cosiddetta “Signora del Morellino di Scansano” affiancata, ora, dalla solarità e professionalità della figlia Clara, entrata a pieno titolo nella direzione del brand aziendale, soprattutto in campo internazionale. Un’incredibile unione di affetti e sinergie tra madre e figlia che si avverte nei programmi, nei progetti unici, spontanei e in perfetta armonia di intenti. Al monumentale Saffredi, storica espressione di Supertuscan, si affiancano produzione che donano, ognuna, una propria identità, tra questi il Poggio Valente. Proveniente da una vigna, nel borgo di Pereta, 14 ettari ad una altitudine di 280m s.l.m., nasce come Morellino di Scansano Riserva in blend Sangiovese e Alicante, con affinamento in barrique. Sostituito dal Merlot, assume, dalla vendemmia 2014, il ruolo di “Second Vin” come IGT Toscana. Un vero cavallo di razza al quale l’unicità del Sangiovese e l’utilizzo di tonneau da 500 e 600 l. e botti da 10 hl. donano grande potenza, spessore e classe. Molte novità stanno per prendere vita in questa importante realtà maremmana: la realizzazione di una nuova struttura di vinificazione dedicata a vasche di cemento e orci in terracotta, così come la produzione di una nuova etichetta a base Syrah.

A symbol of the Maremma terroir, Fattoria Le Pupille represents a wellestablished and prestigious winery on the international winemaking scene. The winery has reached important goals and successful results on the high-end wine market owing to its constant, meticulous and attentive work, in addition to dedication and passion which, over time, brought steady quality to all wines. The beauty and elegance of each product are reflected in the winery’s magnificent headquarters, in the manic care of the vineyards, in the attention devoted to all stages of the production cycle, as if they were a direct emanation of the charm of Elisabetta Geppetti, the so-called “Lady of the Morellino di Scansano”. Her daughter Clara, a cheerful and highly professional young lady, has joined her in the management of the company’s brand, in particular, in the international field. An amazing mother-daughter connection which can be sensed in their unique plans and projects and in their perfect harmony of intentions. In addition to the great Saffredi, the famous Supertuscan wine, the winery produces a number of labels, each with its own identity, including Poggio Valente. Coming from a 14-hectare vineyard located in the village of Pereta at 280 meters above sea level, this wine began its history as a Morellino di Scansano Riserva, a blend of Sangiovese and Alicante grapes, aged in oak barrels. Merlot grapes later replaced the Alicante and then, with vintage 2014, Poggio Valente became a 100% Sangiovese-based “second wine” which carries the appellation “IGT Toscana”. A first-class wine, to which the uniqueness of Sangiovese grapes and the use of 500 and 600-liter oak barrels and 10-hectoliter casks give power, depth and elegance. The latest news from the winery include the construction of a new vinification building housing the concrete vats and terracotta jars, and the production of a new Syrah-based label.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

MORELLINO SCANSANO RISERVA POGGIO VALENTE 2002 95% Sangiovese, 5% Alicante Veste granato luminoso. Al naso gioca sui profumi terziari di fiori essiccati, ginepro, sandalo e scatola di sigari. Al gusto cede leggermente sul frutto ma conquista per la sua freschezza ancora intraprendente ed il nobile tannino, donando al vino equilibrio e piacevolezza. Buona la persistenza con un ritorno di liquirizia e note eleganti di spezie dolci. Brightly burgundy colored. The nose offers tertiary aromas of dried flowers, juniper, sandalwood and cigar box. Slightly fruity on the palate but still surprisingly fresh and rich in noble tannins, which make the wine well-balanced and enjoyable. Good length with an after-aroma of licorice and elegant sweet spicy notes. MORELLINO SCANSANO RISERVA POGGIO VALENTE 2006 95% Sangiovese, 5% Merlot Granato profondo, si rivela al naso dopo un’iniziale timidezza, mentre si schiude a note austere di mora di gelso, rabarbaro e pepe. In bocca mantiene la sua austerità con un equilibrio saldo tra i tannini levigati ed una vitale freschezza, completando il quadro di signorilità ed armonia. Ottima la persistenza che riporta a note di tabacco ed eucalipto. Deeply burgundy colored, it opens slowly on the nose with austere notes of mulberry, rhubarb and black pepper. Quite austere on the palate as well, but well-balanced between the smooth tannins

and dynamic freshness, which complete the general picture of elegance and harmony. Excellent length which brings notes of tobacco and eucalyptus. MORELLINO SCANSANO RISERVA POGGIO VALENTE 2009 95% Sangiovese, 5% Merlot Granato lucente. Si rivela fin da subito come un fuoriclasse, con note complesse di ciliegia sottospirito, foglia di the, arancia sanguinella ed aromi speziati di incenso su cenni tostati di caffè. In bocca è travolgente; la freschezza ed il vivido tannino in perfetta sinergia esaltano il lungo finale dal ritorno di spezie dolci e note balsamiche. Brightly burgundy colored. The wine proves to be first class from the outset, with complex notes of cherry in alcohol, tea leaves, blood orange and spicy aromas of incense and roasted coffee hints. Overwhelming on the palate, the freshness and lively tannins are perfectly balanced and enhance the long finish with after-aromas of sweet spices and balsamic notes. MORELLINO SCANSANO RISERVA POGGIO VALENTE 2013 100% Sangiovese Rubino inteso; al naso sprigiona note più calde ed espressive dell’annata: frutti maturi di amarena e ciliegia con piacevoli soffi di macchia mediterranea, grafite e cacao. L’ingresso gustativo è avvolgente con tannini in bella evidenza ed acidità che ben bilancia la componente morbida e calda del

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vino dalla sequenza verticale. Buona la persistenza dal ritorno fruttato. Intensely ruby-red colored. The nose offers the warmest and most expressive notes of the vintage: ripe fruity aromas of sour black cherry and cherry with pleasant hints of Mediterranean scrub, graphite and cocoa. Mouth-filling entry on the palate with forward tannins and acidity which well balances the wine’s soft and warm component. Good length with fruity after-aromas. IGT TOSCANA ROSSO POGGIO VALENTE 2015 100% Sangiovese Rubino brillante dalle essenze aristocratiche e tipologiche di violetta, rosa e glicine su note croccanti di piccoli frutti rossi ed erbe aromatiche. La trama gustativa è in perfetta coerenza, da gran Sangiovese di razza, dove freschezza e veste tannica sono già in armonica simbiosi. Notevole la progressione di bocca che svela sul finale il ritorno del frutto ed elegante mineralità. Brightly ruby-red colored, with aristocratic and typical essences of violet, rose and wisteria on a background of crispy notes of small red fruit and aromatic herbs. The palate is perfectly consistent with the nose, like all top-quality Sangiovese wines, with the freshness and tannic texture already perfectly balanced. Impressive development on the palate revealing fruity notes and elegant minerality on the finish.


WINE TASTING txt Fabio Ceccarelli - photo Lorenzo Cotrozzi

Fra le colline e il mare

Un progetto di razionalità cartesiana esalta il potenziale di un luogo incontaminato della Bassa Maremma A project with Cartesian rationality highlights the potential of an unspoilt area in the Lower Maremma Alle spalle del borgo di Capalbio, in una valle incontaminata, sorge un’azienda vinicola fra le più meridionali della Toscana, dove niente è lasciato al caso. Si tratta di Tenuta Monteti, fortemente voluta dalla famiglia Baratta che ha trasformato terreni incolti in vigneti specializzati, da cui produce oggi 3 etichette raffinatissime. Un accurato studio del suolo ha preceduto gli scassi veri e propri e durante il dissodamento preparatorio sono stati estratti blocchi di pietra giganteschi, così belli da esser collocati sulla strada che porta alle vigne e divenire il simbolo stesso dell’azienda, raffigurato nelle etichette. La creazione dei vigneti ha seguito un progetto razionale minuzioso che comprende tra l’altro la valutazione di esposizioni e pendenze ottimali e la realizzazione di canali che agevolano l’afflusso di acqua alle piante e rendono superflua l’irrigazione. Un unico corpo vitato di 28 ettari è suddiviso in più campi e ogni campo in parcelle ben individuate. Sulla base delle condizioni pedoclimatiche si sono scelte solo varietà francesi a bacca rossa e ciascuna trova la sua più accurata collocazione in un mosaico di parcelle con alta densità d’impianto. In mezzo alle vigne una stazione meteorologica misura in tempo reale le condizioni di umidità, luminosità e temperatura, permettendo di regolare di conseguenza l’attività agronomica. La cantina ecosostenibile opera per gravità. Ogni parcella segue un percorso proprio: data di vendemmia, vinificazione in tini separati e maturazione con scelta di legni e tempi di permanenza. Infine, la delicata operazione di assemblaggio dà vita ai due rossi aziendali: il Monteti e il Caburnio. Il rosato, invece, prodotto in quantità limitata, è la risposta alla richiesta avanzata dalla ristorazione locale di un vino per la stagione estiva.

Just beyond the town of Capalbio sits one of the southern-most wineries in Tuscany, where nothing is left to chance: Tenuta Monteti, strongly supported by the Baratta family, who transformed uncultivated terrains into specialized vineyards that now produce three immensely elegant labels. During the preparatory tillage, giant blocks of stone were removed, so beautiful that they now line the street that leads to the vineyards and has become a symbol of the company, depicted on the labels themselves. To create the vineyards, a meticulous and rational project was followed that included, among other things, evaluating excellent exposures and declivities and the creation of canals that could facilitate the flow of water to the plants, rendering irrigation superfluous. A unique, 28-hectare plot of planted terrain is divided into multiple fields and each field into well-identified parcels. Based on the pedoclimatic conditions, only French red varieties have been chosen and each one benefits from the best conditions in a mosaic of densely-planted parcels. Amidst the vineyards, a meteorological station measures the conditions of humidity, brightness and temperature in real time, allowing for the agronomic activity to be adjusted. The eco-friendly wine cellar uses gravity. Each parcel follows its own development: the date of the grape harvest, vinification in separate vats and maturation with a selection of woods and lengths of time in the barrels. Finally, the delicate assembly operation produces the company’s two reds: the Monteti and the Caburnio. The rosé, on the other hand, produced in limited quantities, is made in response to the request put forth by local restaurants for a wine that can be served in the summer season.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

TM ROSÉ TOSCANA IGT 2016 Merlot 80%, Cabernet Franc 20% Ottenuto da pressatura con neanche un’ora di macerazione, colora il bicchiere di luccicante tonalità rosa provenzale. Al naso emana distinta fragranza floreale e fruttata: peonia, mandarino verde, un tocco di pesca e cenni di conchiglia. Il gusto, fresco e sottile si caratterizza per spiccata sapidità. Obtained through a process of pressing, with less than an hour of maceration; the glass is coloured a sparkling Provençal rosé. The smell bears a distinct floral and fruity fragrance: peony and green mandarin, with a touch of peach and shell. The flavour, fresh and subtle, stands out for its noted richness in taste. CABURNIO TOSCANA IGT 2013 Cabernet Sauvignon 60%, Merlot 20%, Alicante Bouschet 10%, Petit Verdot 5%, Cabernet Franc 5% Rosso rubino compatto. All’olfatto ha impatto fruttato di lampone e amarena maturi con ricordi di macchia mediterranea e accenni di torrefazione. In bocca è fresco e rotondo; i tannini sono completamente integrati, garantendo equilibrio e facilità

di beva. La chiusura è speziata. Metà del vino matura in barrique, metà solo in acciaio. Compact ruby red. The nose is greeted with an aroma of raspberry and ripe black cherry, with hints of Mediterranean scrub and toasting. The wine is fresh and rich in the mouth; the tannins are completely integrated, guaranteeing balance and ease of drinking. The finish is spiced. Half the wine is matured in oak barrels and the other half in steel containers. MONTETI TOSCANA IGT 2013 Petit Verdot 55%, Cabernet Franc 25%, Cabernet Sauvignon 20% Impenetrabile rosso rubino dal riverbero purpureo. Ha profumi concentrati di mirtillo, cassis e fiori di viola su uno sfondo che ricorda la sosta in legno: vaniglia, scatola di sigari e liquirizia. È un vino strutturato dalla trama tannica fitta e raffinata. Conquista la bocca con note fruttate e persistente scia balsamica e ferrosa. Opaque ruby red with purple hues. Boasts concentrated fragrances of blueberry, blackcurrant and violets, against a backdrop of vanilla, a box of cigars and liquorice, all of which recall the wine’s time

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spent maturing in oak barrels. This structured wine has dense and refined tannins. The taste is characterized by fruity notes and a persistent balsamic and ferrous aftertaste. MONTETI TOSCANA IGT 2006 Petit Verdot 50%, Cabernet Franc 30%, Cabernet Sauvignon 20% Dopo oltre 11 anni dalla vendemmia mantiene perfettamente la tonalità rubino con una lieve nuance granata. L’evoluzione è palese al naso, che scandisce mora e prugna in confettura, caramella toffee, legno di sandalo, fondo di caffè e un accenno di selvaggina. La densità dei tannini crea volume senza scalfire l’elegante morbidezza del sorso, che è sapido e minerale. Eleven years after its harvest, the wine perfectly maintains its ruby colouring with a slight shade of maroon. Its evolution can be clearly detected in the aroma, characterized by blackberry and plum jam, toffee and sandalwood, with hints of coffee and game. The density of the tannins create volume without impeding on the elegant softness of the mouthfeel, which is flavourful and boasts hints of mineral.


WINE WORLD text Federico Rosati - photo Leif Carlsson

La X vendemmia di Monteverro

L’azienda dei coniugi Weber si appresta a festeggiare a Vinitaly e in maggio alla tenuta di Capalbio un grande traguardo The company led by the Webers, prepares to celebrate a great benchmark at Vinitaly and at the estate in Capalbio Raramente capita di imbattersi in realtà vitivinicole che in meno di quindici anni dalla nascita sono riuscite ad affermarsi come eccellenza nel panorama internazionale: questo è senz’altro un motivo per cui la storia di Monteverro merita di essere raccontata. Il rapido percorso di crescita si deve al carattere e alla determinazione di Georg Weber, che nel 2003, terminati gli studi in economia, acquistò questa proprietà alle porte di Capalbio. Alla preparazione e imprenditoriale si univa la passione per il vino, in particolare di Bordeaux, che da sempre accompagnava l’allora venticinquenne Weber. I 35 ettari vitati, che si adagiano a pochi chilometri dal mare, sono stati impiantati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Grenache, Syrah, Petit Verdot, e Merlot che disegnano un vigneto-giardino dal fascino unico. La prima vendemmia, datata 2008, mette in risalto da subito le potenzialità dell’azienda, con quattro etichette: Monteverro, da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, Terra di Monteverro, stesso uvaggio ma di maggiore immediatezza; Tinata, prodotto con Syrah e Grenache, e lo Chardonnay. Nel 2015, l’offerta si è arricchita di due nuovi prodotti: Verruzzo, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot con una piccola percentuale di Sangiovese, e Vermentino di Monteverro. L’azienda opera con metodi biologici con una filosofia che mira alla qualità assoluta del prodotto finale scevra da mode e tendenze, ma ha deciso di richiedere la certificazione ed è attualmente in fase di conversione. Cantina e vigneti sono visitabili su appuntamento con diversi format di visite, e nel suo wineshop si possono acquistare anche le vecchie annate scupolosamente archiviate. Quest’anno la decima vendemmia sarà festeggiata in maggio 2018 con una grande festa mentre a Vinitaly (pad. 9 stand D17) l’azienda presenta la nuova magnum di Chardonnay, uno dei vini preferiti dai ristoranti stellati (solo in Italia è presente in più di 30 stellati), e organizzerà delle verticali per festeggiare il decimo anniversario. E poi ci sono i risultati. Sempre più incoraggianti. Come il triplice riconoscimento ottenuto al Best Wine of the World, in cui Monteverro ha portato a casa il titolo di Best Italian wine, lo Chardonnay quello di Best Italian White Wine e l’enologo Matthieu Taunay si è aggiudicato il premio Best Winemaker of the World. L’ennesima dimostrazione dell’attenzione che Georg Weber e la moglie Julia, che dal 2011 lo affianca nella gestione della tenuta, hanno impiegato nella costruzione di un team di alto livello che comprende nomi del calibro di Michel Rolland e Jean Hoefliger.

It’s a rare thing to come upon a wine producer that in less than 15 years since their foundation has been able to affirm a top spot on the international stage: this is without a doubt a reason for which the story of Monteverro deserves to be told. Its rapid growth is owed to the character and determination of Georg Weber, who in 2003, having finished his studies in economics, purchased this property outside Capalbio. He combined his entrepreneurial preparation with a passion for wine, particularly the Bordeaux, which had always been a favourite of the then-25 year-old Weber. The 35 hectares located just a few kilometres from the sea were planted according to the French taste of the property: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Grenache, Syrah, Petit Verdot, and Merlot come together in a vineyard-garden boasting unique charm. The first harvest in 2008 immediately highlighted the company’s potential, producing four labels: Monteverro, made with Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot and Petit Verdot grapes, Terra di Monteverro, using the same blend of grapes but with greater directness, Tinata, produced with Syrah and Grenache, and Chardonnay. In 2015, two new products were added to the line-up: Verruzzo, with Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot and a small percentage of Sangiovese, and Vermentino di Monteverro. The company works with organic methods, claiming a philosophy aimed at the absolute quality of the final product, one that is free of trends, but they decided to request certification and are currently in the process of conversion. The wine cellar and vineyards are open to the public upon appointment, offering various types of visits, and the wine shop also sells the older vintages, which have been meticulously archived. This year, the 10th harvest will be celebrated in May 2018 with a large party, while the company will present the new magnum of Chardonnay at Vinitaly (pad. 9, stand D17), a preferred wine in starred restaurants (the wine can be found in more than 30 starred restaurants in Italy alone) and will organize vertical tastings to celebrate the 10th anniversary. Then there are the results, which grow ever more encouraging year after year. This includes the triple recognition at Best Wine of the World, where Monteverro brought home the title of Best Italian Wine, Best Italian White Wine for the Chardonnay and the Best Winemaker of the World, awarded by the wine expert Matthieu Taunay: the umpteenth demonstration of the careful attention on the part of Georg Weber and his wife Julia, who has managed the estate alongside her husband since 2011, working together in building a top-quality team that understands the high-calibre names of Michel Rolland and Jean Hoefliger.

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A photo of Gerog and Julia Weber in front of the rows of vineyards aaa at their gem of an estate in Capalbio

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WINE TASTING text Antonio Stelli

Radici e futuro

Fattoria Mantellassi. Un’azienda dinamica raccontata in una verticale del suo Morellino Le Sentinelle A dynamic company that recounts its Morellino Le Sentinelle in a vertical tasting Storica famiglia della Maremma Toscana, i Mantellassi rappresentano uno dei simboli della nascita di una delle più importanti denominazioni nel panorama vitivinicolo nazionale, il Morellino di Scansano. La gentilezza del padre Ezio, uomo di cultura, la sua passione e il costante lavoro, esempi unici di sacrificio e laboriosità, oggi sono le linee guida e lo stimolo continuo per la nuova generazione. Fattoria Matellassi è inserita nel territorio del comune di Magliano in Toscana, in località Banditaccia, zona vocata per viticoltura di qualità, dove i fratelli Aleardo e Giuseppe, oggi alla guida aziendale, si dividono in sintonia, responsabilità agronomiche, enologiche, amministrative e commerciali. Al tradizionale Morellino di Scansano, la Fattoria produce altri prodotti per esaltare le peculiarità del territorio caratterizzato da terreno tufaceo calcareo, utilizzando vitigni tipici della Maremma Toscana, Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Trebbiano, Vermentino e gli internazionali Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc e Chardonnay, per una produzione ricca, di qualità che si completa con una tipologia spumante metodo Charmat. La dinamicità aziendale indirizzata sempre al miglioramento dei prodotti, alla cura del servizio verso la clientela, alla sensibilità ecologica e ambientale vede tra le novità importanti l’utilizzo di un monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica, la riduzione di prodotti non riciclabili, il controllo dei consumi idrici e energetici, l’uso, per alcuni vini, di tappi di ultima generazione completamente riciclabili e biodegradabili, e non ultimo l’ingresso nel mercato di un vino il Mago di O3: il primo Morellino di Scansano senza solfiti aggiunti, prodotto con la tecnologia Purovino® che consente la conservazione delle proprietà organolettiche delle uve con l’utilizzo di ozono. Il Morellino di Scansano dunque rimane il cuore e l’anima della Famiglia Mantellassi e la tipologia riserva, con il cru Le Sentinelle, ne rappresenta l’apice di qualità ed emozione.

A historic family from the Maremma in Tuscany, Mantellassi is a symbol of the foundation of one of the most important classifications in the country’s winemaking sector, the Morellino di Scansano. Located in the territory of the municipality of Magliano in Toscana, in the village of Banditaccia, an area well-known for high quality wine production, brothers Aleardo and Giuseppe are today at the head of the company, equally dividing agronomical and ecological responsibility and the administrative/commercial aspects. In addition to the traditional Morellino di Scansano, the Fattoria also produces other products that highlight the peculiarities of the territory, characterized by tuffaceous and calcareous soil, using typical vine varieties from the Maremma, including Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Trebbiano and Vermentino, as well as international varieties, such as Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc and Chardonnay, for a rich, high quality line of products that is capped with a type of spumante made using the Charmat method. The company’s dynamism, aimed at always improving its products, with an eye toward customer service and environmental awareness, foresees important innovations, such as the monitoring of carbon dioxide emissions, a reduction of non-recyclable products, a control of water and energy consumption, the use – for some wines – of latest generation corks made from completely recyclable and biodegradable materials, and, last but not least, the introduction of the Mago di O3 wine into the market: the first Morellino di Scansano without added sulphites, produced with Purovino® technology, which allows for the organoleptic properties of the grapes to be retained, thanks to the use of ozone. The Morellino di Scansano remains the heart and soul of the Mantellassi family, and the type of Riserva, with the cru Le Sentinelle, represents the apex of quality and emotion.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

MORELLINO DI SCANSANO DOC RISERVA LE SENTINELLE - MANTELLASSI Sangiovese 85%, Alicante 15% 2000 Rosso granato con lampi aranciati, timidamente presenta una gamma olfattiva unica e rara, potpourri di thè, prugne secche, chicchi e fondi di caffè, radice di liquirizia, tabacco arso, cardamomo, mallo di noce, all’ assaggio sprigiona tutta la sua potenza, ingresso immediato, ricco, strutturato per una progressione stupenda, il ricordo è netto e persistente. Ruby red with flashes of orange, boasts a slight yet unique and rare range of aromas, consisting of a potpourri of tea leaves, dried prunes and grapes, with a base of coffee, liquorice root, burnt tobacco, cardamom and walnut. The flavour is released in all its power, with an initial impact that is immediate, rich and structured, lending to a stupendous progression. The aftertaste is clear and persistent. 2001 Rosso granato vivo, sprigiona profumi intensi di confettura di more e mirtilli, ciliegia sotto spirito, fiori secchi di garofano e geranio, speziatura scura di tabacco, china, note di cuoio, l’aspetto gustativo è caratterizzato da una notevole struttura, setosità e avvolgenza, donata da una maturità tannica, buona alcolicità e mineralità, finale

perfetto. Lively ruby red, with intense aromas of blackberry and blueberry jam, cherries soaked in alcohol, dried carnation and geranium, dark tobacco spices, cinchona and hints of leather. The flavour is characterized by an impressive structure, silkiness and warmth on the palate, bestowed with mature tannins, good alcohol and mineral content and a perfect finish. 2004 Rosso granato compatto, scuro, l’analisi olfattiva regala intensi sentori di confettura di amarena e prugne, petali di rosa appassita, liquirizia dolce, note di rabarbaro, trinciato di tabacco, leggermente balsamico, gusto pieno, caldo, tannino maturo e elegante, finale setoso, con ricordo lungo e piacevole. Dark ruby red, the aromas are intense, with cherry and prune jam, wilted rose petals, sweet liquorice, notes of rhubarb and coarse tobacco. The wine is slightly balsamic, with a full-bodied flavour, mature and elegant tannins and a silky, long and pleasant finish. 2010 Veste rosso granato lucente, all’ olfatto si apre in un meraviglioso ventaglio olfattivo, ciliegia e amarena mature, confettura di more e mirtilli, macchia mediterranea, sottobosco, sentori speziati di chiodi di garofano, limatura di ferro,

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grafite, ruggine, l’ingresso in bocca potente, per una esaltante progressione e un finale in perfetto equilibrio e persistenza. Shining ruby red, the nose is greeted with a wonderful range of aromas of mature cherry, blackberry and blueberry jam, Mediterranean scrub, undergrowth, cloves, iron filings, graphite and rust. Powerful on the palate, boasts a thrilling progression and a perfectly balanced and persistent finish. 2012 Rosso rubino con flash granato, al naso si presenta intenso e variegato, frutta di amarene e ribes, confettura di more, petali di viola, foglie di geranio. completano note speziate di pepe nero e un accenno balsamico, l’assaggio è ricco e armonioso, il tannino ben integrato e la componente alcolica e glicerica regala equilibrio e struttura per un finale ricco e persistente. Red with flashes of ruby, the aromas are intense and varied on the nose, including cherry and currant, blackberry jam, violet petals and geranium leaves. Spiced notes of black pepper and a hint of balsamic complete the picture. The flavour is rich and harmonious, the tannins are well-integrated and the alcohol and glycerine bestow balance and structure for a rich and persistent finish.


Mario Pelosi in the wine cellar. From engineer to wine maker, a lover of wine and land, he purchased the estate between Bolgheri and Scansano in 2002


WINE TASTING text Paolo Bini

Storia di una svolta

Mario Pelosi e il suo lavoro alla Tenuta Casteani. La sapiente interpretazione di un territorio Mario Pelosi and his work at the Tenuta Casteani. The skilful interpretation of a territory Unire a stretto filo tradizione e innovazione riducendone l’apparente distanza attraverso nuove idee che poggiano stabilmente sull’esperienza del passato... Correva l’anno 2002 quando Mario Pelosi decise di rinnovare se stesso separandosi dall’avanzato mondo dell’ICT per ritornare al profumo atavico del territorio. Una svolta apparentemente antitetica ma che diventa comprensibile quando impegno, sapienza, sudore e rispetto sono il trait d’union per il cambiamento. Da ingegnere a enologo, pronto per la sua nuova sfida a Tenuta Casteani, a Gavorrano, in quell’area di Maremma collocata fra Bolgheri e Scansano, racchiusa fra le Colline metallifere e il litorale, esposta a un sole vigoroso e a benefiche brezze marine. Dopo oltre tre lustri e un’attenta analisi del terreno, sui 14 ettari vitati degli 80 aziendali, sono coltivati i vitigni storici maremmani quali il Sangiovese, l’Alicante e il Vermentino ma l’intuizione e la ricerca hanno portato all’impianto di Viognier, Merlot, Aleatico e poi Syrah da affinare in terracotta ispirandosi con rispettosa innovazione all’antichissima cultura etrusca. Limo, sasso e argilla sono le fondamenta su cui si poggia e cresce la qualità di Casteani che, una volta tramutatasi in vino, matura e si eleva nella nuova cantina costruita nel 2014 secondo logiche di riguardosa ecosostenibilità e ferreo rispetto sia dell’ambiente che del prodotto: certificazione del biologico in divenire, affinamento in contenitori di diversa composizione, uso limitatissimo dei solfiti e vini che ne sono completamente scevri sono parte della filosofia in cui l’azienda crede fortemente e che si esplica non solamente nella produzione ma anche nell’ospitalità agrituristica con undici sistemazioni pronte per l’accoglienza degli amanti della Toscana sulla collina che domina i vigneti. Vasche di acciaio inox, grandi e piccole botti in legno e giare di terracotta sono quindi i recipienti che, in base all’obiettivo finale, accolgono prima della sosta in bottiglia gli oltre dieci vini di Casteani a partire sia da uve dell’antica tradizione che da vitigni di recente successo mantenendo costante l’alto livello qualitativo delle proprie etichette.

Closely combining tradition and innovation, shortening the apparent distance between them through new ideas that stand firmly on past experience... It was 2002 when Mario Pelosi decided to reinvent himself, leaving behind the cutting-edge world of ICT to return to the ancient fragrance of the land. It was a seemingly anti-ethical change, but one that becomes understandable when work, knowledge, sweat and respect are the link for making the change. Pelosi went from engineer to wine maker, prepared for the new challenge at the Tenuta Casteani, in Gavorrano, in an area of the Maremma located between Bolgheri and Scansano, enclosed between the Metalliferous Hills and the coast, exposed to strong sun and advantageous winds from the sea. After another 15 years and a careful analysis of the terrain, historic vine varieties from the Maremma, including the Sangiovese, Alicante and Vermentino, are now cultivated on 14 of the company’s 80 hectares; but intuition and research led to the introduction of Viognier, Merlot, Aleatico and, later, Syrah, which is finished in terracotta, inspired with respectful innovation by ancient Etruscan culture. Loam, pebble and clay are the foundations on which the quality of Casteani sits and grows, which, once transformed into wine, ages and refines in the new cellar built in 2014 according to eco-friendly solutions and which strongly respects both the environment and the product: organic certification in progress, aging in various types of containers, an immensely limited use of sulphites and wines that are completely sulphite-free are the philosophy that the company strongly believes in, demonstrated not only in the production but also in hospitality, with 11 agritourism accommodations ready to welcome Tuscany lovers on the hill that dominates the vineyards. Stainless steel tubs, large and small wooden barrels and earthenware jars are the containers that, based on the final objective, hold the more than 10 wines made by Casteani before they are moved to the bottle, beginning with both traditional grapes and varieties of recent success, constantly maintaining the high quality of the labels.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

CASTEANI
VINO SPUMANTE BRUT MILLESIMATO PICCABÒN 2017
 Vermentino 100% Brillantezza trasparente con fini bollicine da cui salgono i profumi della pesca nettarina, nocciola, fiori d’acacia con arrivi di mandorla e sfumature salmastre e vegetali dai ricordi di alga; la spuma setosa, seppur non concentratissima, è sapida e rilascia sensazioni di cedro e bergamotto con un lento progresso alcolico dal perfetto bilanciamento. Transparent sparkle with subtle bubbles that give off aromas of peach, hazelnut, acacia flowers and almond, with hints of salt, vegetables and seaweed; the froth is silky though not concentrated, and is flavourful with notes of cedar and bergamot, boasting a slow, perfectly balanced development of the alcohol. CASTEANI 
MAREMMA TOSCANA VERMENTINO DOC SERÌN 2017
 Vermentino 100% Scintillante verdolino con vortice attrattivo intenso di erba fresca, menta e felce, fiore di camomilla, magnolia e poi ancora pera kaiser addolcita da biscotti al limone, ginger candito con soffi minerali. Ampiezza nasale che si tramuta in vibrante e freschissimo assaggio con materia glicerica pronta a smussare le durezze e calda conclusione dai ritorni retrolfattivi di agrumi e timo. Sparkling light green with attractive and intense fragrances of fresh herbs, mint, fern, camomile flowers, magnolias and bosc pears sweetened by

lemon-infused cookies, candied ginger and hints of mineral. A range of aromas, which transform into a vibrant and fresh flavour, with glycerine that softens the harshness and a warm finish boasting an aftertaste of citrus and thyme. CASTEANI 
MAREMMA TOSCANA SYRAH DOC MARUJO 2015 Syrah 100% Scuro rubino con importanti bagli purpurei; emergono essenze di viola, amarena, scorza di arancia, cardamomo, cassis con folate di rabarbaro e iodate. Assaggio succoso e sapido, un abbraccio concentrato e diretto di frutta scura con tannini levigati e caldo finale piacevolmente pungente dai rientri olfattivi di chinotto e ferrosi. Dark ruby with purplish hues; essences of violet, black cherry, orange peel, cardamom, cassis with a hint of rhubarb and iodate. Rich and flavourful on the palate, with a concentrated and direct embrace of dark fruit, boasting smooth tannins and a warm, pleasantly biting finish with aromas of chinotto and iron. CASTEANI 
MAREMMA TOSCANA ROSSO DOC TERRA DI CASTEANI 2013
 Sangiovese e Merlot Denso rubino limpido; apertura aromatica di pansé, visciola macerata e noce moscata con complessi arricchimenti di tabacco, carne, liquirizia ed erbe officinali. Ottima la sinergia gustativa fra le note rotonde del Merlot e la spinta fresca di un Sangiovese promettente con tannini ben integrati e

calda conclusione sapida di apprezzabile lunghezza. Transparent, dense ruby red; boasts initial aromas of pansy, macerated sour cherry and nutmeg, with complex hints of tobacco, meat, liquorice and medicinal herbs. The synergy between the full-bodied notes of Merlot and the fresh push of Sangiovese is excellent, promising well-integrated tannins and a warm, flavourful and suitably long finish. CASTEANI 
MAREMMA TOSCANA ROSSO DOC SESSANTA 2014
 Sangiovese e Alicante Intrigante e consistente veste dalle nuance porpora con ampio ventaglio di profumi che spaziano dalla mora ai petali di rosa e glicine, dalla cannella all’eucalipto; sequenza che poi si distende su aromi di mirtillo, ruggine, alloro e ginepro sempre adagiati su pot-pourri floreale e piacevole piccantezza speziata. Sorso elegante e raffinato, dal gusto appagante di frutta scura e un giusto apporto tannico che lascia il palato avvolto da un sapore realmente prolungato. Intriguing and consistent colour, with purplish hues; boasts a number of aromas that range from black cherry to rose and wisteria petals, cinnamon to eucalyptus, followed by a succession of blueberry, rust, laurel oak and juniper against a background of flower potpourri and a pleasant, spiced pepperiness. Elegant on the palate, with a satisfying flavour of dark fruit and just the right amount of tannins, leaving the palate enveloped by truly prolonged flavour.


Above: the vineyards at the Tenuta Casteani Below: the wine cellar


AIS TOSCANA WORLD text Michela Tassi

Vino, olio e arte

Giornata Nazionale della Cultura del vino e dell’olio Ais 2018 AIS National Day of Wine and Oil Culture 2018 Sarà l’Isola d’Elba ed in particolare il Teatro Napoleonico dei Vigilanti a Portoferraio la location che il prossimo 21 aprile ospiterà la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio AIS 2018 per la Toscana. Il titolo che unisce tutte le sezioni regionali dell’Associazione Italiana Sommelier in un ampio evento diffuso è Vino, Olio e Arte patrimonio della cultura italiana, ovvero come valorizzare le eccellenze del Bel Paese nell’Anno del Cibo Italiano nel Mondo, istituito da Mipaaf e Mibact, presenti anche quest’anno come partner istituzionali dell’iniziativa. Per la prima volta il Protocollo d’Intesa a sostegno della giornata ha ottenuto l’appoggio anche del MIUR, in quanto l’evento vedrà altresì coinvolti direttamente in un progetto di alternanza scuola-lavoro gli allievi delle classi maggiori degli Istituti Tecnici, Agrari Turistici e dei Licei Classici e Artistici dei territori di riferimento. La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio AIS 2018 in Toscana si inserisce all’interno dell’ottava edizione di ElbAleatico, manifestazione dedicata ai vini del Consorzio Elba Doc e all’Aleatico, ospitata quest’anno dal Centro Culturale De Laugier a Portoferraio, con le principali realtà elbane che si propongono con degustazioni di vini e specialità locali. Nell’evento di sabato 21 aprile, gli studenti delle scuole superiori aderenti al progetto sono chiamati a svolgere la funzione di guide all’interno dei musei e dei luoghi di interesse storico-artistico in cui si terranno gli eventi ma la loro presenza sarà fondamentale già nell’anteprima di venerdì 20 aprile quando è previsto un laboratorio sull’olio a cura del Mipaaf a cui parteciperanno anche i sommelier di AIS. Confermata anche la media partnership della RAI, cui è delegato un ruolo strategico nella promozione e divulgazione dell’evento.

Tuscany’s AIS National Day of Wine and Oil Culture 2018 will be held on April 21st in Portoferraio on the Isola d’Elba. Bringing together all the regional branches of the Associazione Italiana Sommelier in a large-scale, multi-location event, the name of this year’s edition is “Wine, Oil and Artistic Heritage in Italian Culture,” and will focus on how to promote the Bel Paese’s best products during the Year of Italian Food, established by Mipaaf and Mibact, who also serve as this year’s institutional partners for the initiative. For the first time, the Memorandum of Understanding in support of the day has also been backed by MIUR, with the event also directly involving students from the upper classes at Technical, Agricultural and Tourism Institutes and Classical and Fine Arts High Schools in the various territories, as part of a school-work project. Tuscany’s AIS National Day of Wine and Oil Culture 2018 is part of the 8th edition of ElbAleatico, an event dedicated to Consorzio Elba Doc and Aleatico wines, held this year at the Centro Culturale De Laugier in Portoferraio, with the main Elban companies offering tastings of their wines and local specialities. During the event on Saturday, April 21st, the high school students participating in the project will act as guides in the museums and other places of historic and artistic interest where the event is being held. But their participation will also be essential during the preview on Friday, April 20th, when there will be a workshop focusing on oil, overseen by Mipaaf and involving AIS sommeliers. RAI will also act as media partner and are tasked with promoting and disseminating news of the event.

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AIS TOSCANA WORLD text Michela Tassi

Il richiamo dei Superturscan Gusto dei Guidi. La 13° edizione del concorso IGT Toscana Rosso The 13th edition of the IGT Toscana Rosso competition

Un premio riservato alla categoria IGT Toscana Rosso ovvero i Supertuscan Rossi, vino in forte ascesa nell’interesse e nel gradimento dei degustatori; un concorso enologico unico nel suo genere, inserito in una manifestazione consolidata e apprezzata che da ventidue anni offre la possibilità di promuovere - con degustazioni curate dalle singole cantine ma riunite in un contesto unitario - il territorio e le sue eccellenze vinicole. L’appuntamento è dal 24 al 26 agosto a Poppi, riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia e l’occasione nel quale esso si inserisce è il “Gusto dei Guidi - Festival del vino”, mostra Mercato dei Vini di Toscana e dei prodotti tradizionali e biologici, evento enologico di riferimento per l’intera Regione Toscana nato dalla sinergia tra AIS, Proloco e la locale Amministrazione, nel cui contesto si inserisce la 13° edizione del concorso IGT Toscana Rosso, l’unico per la sua categoria. Un momento di confronto in un contesto prestigioso anche dal punto di vista paesaggistico in cui, con serietà, competenza e professionalità si parlerà di vino e della diffusione della cultura dell’IGT in tutte le sue peculiarità. “AIS Toscana – afferma il delegato di Arezzo Massimo Rossi - crede in questa manifestazione e nello specifico sulle potenzialità di crescita, in prestigio ed autorevolezza, che un concorso enologico inserito in una manifestazione di questo tipo possa portare alla Delegazione ed all’AIS Toscana in generale”. Alla delegazione AIS di Arezzo, anche il compito di curare l’organizzazione logistica e le degustazioni per il concorso enologico, nonché la composizione della giuria presieduta da Cristiano Cini - Membro della Giunta esecutiva nazionale, responsabile nazionale area concorsi AIS - formata da tutti sommelier ed incaricata di operare la selezione dei vini finalisti e la conseguente proclamazione del vincitore.

An award reserved for the category of IGT Toscana Rosso, also known as the Supertuscan Rossi, a wine finding increasing interest and enjoyment among drinkers; a one-of-a-kind wine competition, part of an on-going and renowned event that for the last 22 years has offered the opportunity for promoting – with tastings overseen by individual wineries brought together in this collective setting – the territory and the best of its wine products. The event will be held on August 24-26 in Poppi, classified as one of the Most Beautiful Villages in Italy, and is part of “Gusto dei Guidi – Festival del vino,” a market exposition of Tuscan wines and traditional and organic products. This leading wine event for the entire Region of Tuscany was established out of a collaboration between AIS, Proloco and the local administration, during which the 13th edition of the IGT Toscana Rosso competition will be held, unique in its category. This is an opportunity for comparison in a prestigious context, also in terms of landscape, where, with seriousness, skill and professionalism, wine and the dissemination of the culture of the IGT in all its facets will be at the forefront. “AIS Toscana,” says the representative of Arezzo, Massimo Rossi, “believes in this event and, specifically, in its potential for growth in prestige and authority, which a wine competition, held during an event of this kind, can bring to the delegation and to AIS Toscana as whole.” The AIS Arezzo delegation also has the job of managing the logistical organization and tastings for the wine competition, as well as establishing a jury to be presided over by Cristiano Cini, member of the National Executive Council, the national overseer of AIS competitions, made up of sommeliers and tasked with selecting the finalist wines and proclaiming the winner.

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AIS TOSCANA WORLD text Michela Tassi

Vino e sigaro

Andrea Balzani incanta Cuba per il Miglior abbinamento mai fatto tra un vino Italiano e un sigaro Habano Andrea Balzani charms Cuba with the Best Pairing ever made between an Italian wine and Habano cigar La sommellerie toscana si fa onore anche Oltreoceano. A tenere alta la bandiera di AIS Toscana è Andrea Balzani, delegato AIS della Versilia e Miglior Habano Sommelier d’Italia in carica, che da Cuba ha portato in Italia il Premio Speciale Habano Sommelier per il Miglior Abbinamento mai fatto al mondo tra un vino italiano e un sigaro Habano. Un premio istituito dalla giuria per la prima volta in 20 anni di storia del concorso, per tributare il giusto merito ad una riconosciuta professionalità, che in tale contesto si è espressa coniugando sapientemente la duplice veste di sommelier del vino ed Habano Sommelier e le tecniche di servizio di entrambe: “Per me che sono sommelier – ha commentato Balzani – fare il miglior abbinamento del mondo con il sigaro Habano è il top. Una grande soddisfazione personale: ci tenevo a dimostrare che qualsiasi sommelier AIS può diventare un Habano Sommelier e viceversa. Ho avuto l’onore – ha aggiunto -di essere il primo sommelier italiano a portare la nostra tecnica a Cuba, in particolare gli abbinamenti con il cibo, e allo stesso modo in cui io sono diventato un Habano Sommelier, essi hanno acquisito interesse a diventare sommelier professionisti AIS, in una sorta di scambio culturale. ”. La dedica di Balzani va all’AIS che gli ha permesso di avvicinarsi al mondo dei “sommelier del sigaro”, ma altresì al vino italiano:“era la prima volta che veniva presentato un vino italiano in un campionato del mondo di Habano Sommelier e l’abbinamento che ho proposto si è rivelato eccezionale. Ho scelto l’Amarone Romano Dal Forno, Vigna Lodoletta 2006, […] accompagnato con un Habano di grande personalità ma di struttura soave e grande aromaticità, un Hoyo de Monterrey Le Hoyo de San Juan, andando a comporre un insieme di straordinaria eleganza”. E’ stato un trionfo!

The Tuscan sommelier does proud even overseas. Holding AIS Toscana’s flag high is Andrea Balzani, AIS representative for the Versilia and currently the Best Habano Sommelier in Italy, who won the Habano Sommelier Special Award for Best Pairing ever seen between an Italian wine and Habano cigar in Cuba. The award was established by a jury for the first time in the contest’s 20 years to give rightful credit to recognized professional and his abilities, which, for the occasion, was seen in the skilful combination of both wine sommelier and Habano Sommelier, expressing the techniques of each: “As a sommelier,” says Balzani, “making the best pairing in the world with the Habano cigar is incredible. It’s an immense, personal achievement: I find it important to demonstrate that any AIS sommelier can become a Habano Sommelier and vice versa. I had the honour of being the first Italian sommelier to bring our techniques to Cuba, particularly food pairing, and just as I became a Habano Sommelier, they too showed interest in becoming professional AIS sommeliers. It was a sort of cultural exchange.” Balzani owes his dedication to AIS, which allowed him to get to know the world of “cigar sommeliers,” as well as Italian wine: “It was the first time an Italian wine was presented in a Habano Sommelier competition and the pairing I suggested turned out to be exceptional. I chose the Amarone Romano Dal Forno, Vigna Lodoletta 2006, accompanied by a Habano with immense character, yet which boasts a pleasing structure and great aromas, a Hoyo de Monterrey Le Hoyo de San Juan, together creating extraordinary elegance.” It was a triumph!

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Some pictures of the process for making Pecorino Toscano DOP, and above, in the centre of the page, a photo of the Director of the Consorzio, Andrea Righini aa

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FOOD WORLD text Teresa Favi

Pecorino, il re dei formaggi toscani

Un grande prodotto, la cui tradizione è un tutt’uno con la storia e l’identità del territorio a cavallo fra Toscana, Umbria e Lazio An important product, whose tradition blends the history and identity of a territory on the border between Tuscany, Umbria and Lazio Sua maestà il Pecorino Toscano, sotto la Denominazione di Origine Protetta dal 1996, è uno dei grandi prodotti dell’Italia casearia. Risalgono agli Etruschi i primi cenni a questo formaggio con sentori erbacei straordinariamente gradevoli, a pasta tenera o semidura ottenuto da latte ovino intero. Una struttura compatta e tenace al taglio per il tipo semiduro, dal sapore fragrante e accentuato. Consistenza morbida, invece, per la variante meno stagionata dal sapore decisamente dolce e pulito. Il Pecorino Toscano Dop ha la sua zona di produzione in Toscana e in alcune aree dell’Umbria e del Lazio. Il suo gusto unico è dato dal latte di pecora, prodotto da greggi allevate sul territorio delimitato dalla Denominazione di Origine Protetta. Le pecore appartengono a diverse razze, autoctone (soprattutto Massese) o importate successivamente (Comisana e Sarda) e sono pascolate in maniera estensiva in terreni ricchi di erbe e di essenze che conferiscono al nostro formaggio un sapore unico e inimitabile. La qualità degli alimenti di cui la pecora si nutre influenza direttamente la qualità del latte che produce e dei prodotti che ne derivano. Le pecore allevate in Toscana oltre a beneficiare della possibilità di pascolare all’aperto vengono nutrite con alte percentuali di foraggio verde, ricco di tocoferoli e caroteni che conferiscono al latte una maggiore presenza di vitamina A e vitamina E. A differenza di altri formaggi italiani ricavati da latte di pecora, quello Toscano Dop ha un sapore più mite e armonico. Alla variante meno stagionata, a pasta tenera, si abbinano ottimamente il Bianco di Pitigliano Doc, oppure un Montecucco Doc, sia nella variante bianca, fresca e delicata, che in quella rossa, più vinosa e armonica. Allo stagionato, invece, è più adatto un vino rosso più corposo, come il Chianti Classico Docg o un Nobile di Montepulciano Docg per il pecorino di oltre otto mesi di stagionatura.

Her majesty the Pecorino Toscano, under the Protected Designation Origin (DOP) classification since 1996, is one of the most important Italian dairy products. The earliest mentions of this cheese date to the Etruscan era, a soft or semi-hard cheese with extraordinarily pleasant aromas of herbs made from whole sheep’s milk. The semi-hard variety boasts a compact and hard structure, with a fragrant and marked flavour, while the less aged kind has a soft texture with a decidedly gentle and smooth taste. The Pecorino Toscano DOP is produced in Tuscany and some areas of Umbria and Lazio. Its unique flavour comes from the sheep’s milk, produced by flocks raised in the territory delineated by the Protected Designation Origin classification. The sheep belong to various breeds, which are native (especially the Massese breed) or imported later (Comisana and Sarda) and are left to pasture extensively on lands rich in grass and essences that bestow our cheese with a unique and unforgettable taste. The quality of the food the sheep eat has a direct influence on the quality of the milk they produce and the products that are made from it. In addition to benefiting from the possibility of grazing out in the open, the sheep bred in Tuscany are fed with a high percentage of green fodder, rich in tocopherols and carotenes that confer the milk with a large presence of Vitamins A and E. Unlike other Italian cheeses made from sheep’s milk, the Tuscan DOP has a gentler and more harmonious taste. The less aged version, the soft cheese, can be excellently paired with the Bianco di Pitigliano DOC or a Montecucco DOC, whether it be a white, fresh and delicate, or a red, vinous and harmonious. The aged variety, on the other hand, is better suited to a more full-bodied red wine, like the Chianti Classico DOCG or a Nobile di Montepulciano DOCG for pecorino with more than eight months of aging.

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